Raggi senza i tecnici, Nas in ospedale

Transcript

Raggi senza i tecnici, Nas in ospedale
IL SECOLO XIX
17
SABATO 28 MAGGIO 2016
SAVONA
Le stelle
Le sette stelle del Gran Carro
Il Gran Carro è uno degli asterismi più conosciuti della volta celeste; è formato dalle sette stelle più brillanti della costellazione
dell’Orsa Maggiore, che hanno la caratteristica figura a forma di
carro o di un aratro. Per molte civiltà, antiche e no, questa figura
è considerata una vera e propria costellazione a sé stante.
IL COMMISSARIO PORFIDO SCONGIURA IL SEQUESTRO DEL MACCHINARIO INVIANDO IL PERSONALE
Raggi senza i tecnici, Nas in ospedale
Ispezione al San Paolo dei carabinieri che trovano solo gli infermieri a seguire la Moc
MARIO DE FAZIO
ALBERTO PARODI
SAVONA. Un infermiere all’opera da solo alla Moc (Mineralometria ossea computerizzata) senza il supporto di
un tecnico radiologo.
La scoperta dei carabinieri
del Nas di Genova, l’altra mattina, nell’ambito dei controlli
sull’intero panorama medico
ligurehacreatomalumoretra
i sanitari in casa Asl e soprattutto sollevato un caso. Al
punto che il commissario
straordinario Asl, Eugenio
Porfido, non avrebbe fatto
passare neppure un’ora dall’ispezione per dare disposizione ad un tecnico di occuparsi della Moc. L’ispezione
dei Nas sarebbe stato esteso
anche all’ospedale di Albenga. Dove vigeva la stessa “regola”: Moc senza tecnico.
«Ai Nas abbiamo confermato che non siamo noi di radiologia a gestire la Moc - afferma Alessandro Gastaldo, responsabile della diagnosticaè di competenza della reumatologia. Per quanto concerne
il nostro reparto invece sono
state identificate le persone
presenti e sono stati controllatiilibrideicontrolliradiologici. Ma tutto è risultato nella
norma».
Di certo la presenza dell’infermiere alla Moc è parsa illegittima ai Nas nel corso dell’indagine ispettiva effettuata all’ospedale San Paolo al
punto da invitare i responsabili della struttura a porre rimedio alla presunta irregolarità per non dover ricorrere al
sequestro dell’attrezzatura
in caso di un’altra violazione.
Pericolo, come detto, scongiurato dall’immediato intervento del commissario.
I militari del comandante
Gian Mario Carta hanno redatto il verbale d’ispezione e
soprattutto inviato la loro re-
lazione all’Asl. I Nas infatti
nonavrebberotrovatotecnici
radiologi a gestire, seguire e
“firmare” l’esame, ma solo infermieri. Una contestazione
riportata nella relazione-verbale consegnata agli uffici
dell’Azienda Sanitaria Locale,
a cui l’Asl avrebbe ribattuto
difendendo la legittimità della situazione riscontrata dai
Nas. L’infermiere sarebbero
stato impiegato e utilizzato
perunavalutazione“complementare” dell’ esito dell’esame comunque poi sottoposto
alla valutazione e giudizio di
un medico che controlla e “vidima” l’esame, a cui spetta
comunque l’ultima parola,
quella finale sulla diagnosi.
Per i carabinieri dei Nas la
procedura seguita per quanto
riguarda il comparto di radiologia, avrebbe il vantaggio di
arrecare un risparmio alle
casse aziendali. Per il momento, però, dai piani alti di
via Manzoni si limitano soltanto a confermare l’ispezione dei carabinieri del Nas all’interno del reparto di Radiologia dell’ospedale San Paolo.
Il “caso radiologia” non si limiterebbe a Savona, ma sarebbe esteso a tutto il territorio nazionale con il collegio
dei tecnici che porta avanti
una battaglia a difesa della loro professionalità e dei posti
di lavoro in un campo specifico della diagnostica.
Il reparto di radiologia dell’ospedale San Paolo oggetto dell’ispezione dei carabinieri
[email protected]
PUGNO
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
VERTICE A GENOVA SULL’ORTOPEDIA PRIVATA DI ALBENGA
Confindustria si schiera con Gsl
«Ha fatto risparmiare milioni»
Critiche alla Regione: assurdo interrompere l’esperienza
LUCA REBAGLIATI
ALBENGA. Anche Confindustria si schiera con Gsl e critica
la Regione: «Quel progetto ha
fatto risparmiare milioni di
euro, interromperlo è assurdo
e penalizza personale, pazienti e cittadini».
Incontro nella sede ligure di
Confindustria, ieri, per il caso
Gsl, con le procedure di liquidazione della società e di licenziamento collettivo dei lavoratori ormai aperte in vista
del 31 luglio, quando scadrà la
proroga per la gestione del reparto sperimentale di chirurgia protesica di Albenga.
Un incontro che ha avuto
una sorta di convitato di pie-
tra, nei confronti del quale si
sono scatenati un po' tutti:
l'amministrazione regionale,
“colpevole” secondo molti di
avere interrotto precipitosamente il rapporto con Gsl senza pensare ad una soluzione
per il futuro.
«Dal 2011 a oggi questa
esperienza non ha rappresentato un costo, ma ha fatto risparmiare 7 milioni grazie al
recuperodellefughe»hadetto
il presidente degli industriali
liguri Giuseppe Zampini.
«La Regione deve spiegare
perchéinterrompereunasperimentazione
considerata
d’eccellenza e semmai trovare una soluzione» ha aggiunto
il presidente savonese Elio
Guglielmelli, che avrebbe
prospettato la necessità di
una proroga in attesa del nuovo bando, o comunque di una
scelta definitiva. Ma la prorogarischierebbedisovrapporsi
alla sentenza del Tar sul ricorso di Gsl contro la rottura della
convenzione, prevista per ottobre.
E a proposito di interventi di
chirurgia protesica, pare che
in questo mese Gsl abbia fatto
registrare la cifra record di
132, come dire che i pazienti
continuano a credere nel progetto, che però pare destinato
a concludersi a luglio, visto
che dalla Regione non arrivano risposte né alla richiesta di
incontro da parte dei sindaca-
Il reparto di ortopedia privata ad Albenga
ti, né alla lettera inviata dal
sindaco di Albenga Giorgio
Cangiano e dagli altri sindaci
della zona che chiede una risposta sul futuro del reparto
entro lunedì. Così eri sera i lavoratori hanno presenziato al
consiglio comunale.
«Il termine di 10 giorni fis-
sato dall'assessore Sonia Viale
per svelare la soluzione scelta
è considerata inaccettabile
non solo dai sindaci, ma soprattutto dai lavoratori – ha
detto il sindaco Giorgio Cangiano -. Si è già aspettato troppo tempo, e c'è bisogno di una
soluzione subito».