LA BIBBIA NELL`IRC

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LA BIBBIA NELL`IRC
DIOCESI DI REGGIO EMILIA-GUASTALLA
UFFICIO SCUOLA
AGGIORNAMENTO 2013-2014
degli Insegnanti Specialisti
dell'Insegnamento della religione cattolica
SINTESI
DEI LAVORI DI GRUPPO
LA BIBBIA NELL’IRC
a cura di Maria Olga Zaccarini
Giugno 2014
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NUOVI ORIZZONTI DELL'AGGIORNAMENTO
1
I lavori di gruppo del Novembre 2013 erano parte integrante di un aggiornamento molto più
articolato che aveva come argomenti principali quelli delle competenze, degli argomenti
essenziali e della verticalità con cui essi sono affrontati dalla Scuola dell'Infanzia fino alla
Scuola Secondaria di II grado. La Bibbia è stata scelta come argomento campione per la sua
importanza e la sua sicura presenza in ogni scuola.
2
I partecipanti ai lavori di gruppo sono stati suddivisi in 10 gruppi con la presenza di insegnanti
specialisti dei diversi ordini e gradi.
I- Il conduttore di ogni gruppo ha prodotto la relazione dei lavori svolti nel gruppo stesso e
l'ha inviata all'organizzazione del Corso di aggiornamento;
II- Ne sono state preparate diverse sintesi;
III- Infine, ad opera di Maria Olga Zaccarini, è stata elaborata la presente Restituzione.
3
I nuovi orizzonti dell'aggiornamento
a) Si può argomentare con chiarezza che non si dà autentico aggiornamento se non si
valorizzano le risorse esistenti negli insegnanti, cioè se viene a mancare la possibilità di
innestare il rinnovamento nell'esperienza concreta dei singoli e del contesto in cui essi
operano. Questo è stato consentito mediante tutto il corso e il lavoro di gruppo.
b) In questo quadro è emerso esplicitamente il consenso verso la tematica proposta del
curricolo verticale, che consente di meglio configurare l'IRC come disciplina scolastica a pieno
titolo, coerente cioè con il contesto operativo della Scuola: processi di apprendimento,
competenze, programmazione collegiale, orientamento ecc..).
c) Dopo una premessa con le domande di partenza, la sintesi qui esposta si suddivide in vari
paragrafi che si ripetono per i vari ordini di scuola: alcune osservazioni sugli alunni;
l'insegnante di IRC; I linguaggi nell'IRC; quando utilizzare la Bibbia?; la Bibbia: argomenti
maggiormente trattati; mezzi e strumenti utilizzati nella didattica; la Bibbia: alcune strategie
metodologiche adottate; alcune esperienze collaudate; aspettative degli insegnanti; le
competenze; esperienze interdisciplinari; la presenza di altre religioni; osservazioni, criticità
e proposte. Alcuni commenti dei capigruppo concludono la sintesi.
Il Direttore dell'Ufficio Scuola
Vittorio Cenini
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AGGIORNAMENTO 2013-2014 DEGLI INSEGNANTI
SPECIALISTI di I.R.C.
SINTESI DEI LAVORI DI GRUPPO novembre 2013
(rielaborata utilizzando fedelmente gli interventi nei gruppi, raggruppando esperienze,
osservazioni, proposte, critiche sotto diversi temi/aspetti riguardanti l’I.R.C.)
PREMESSA
I vari gruppi si sono “mossi” partendo da domande – stimolo con l’obiettivo di
condividere liberamente l’ esperienza didattica concreta riguardante l'utilizzo della
Bibbia nell'IRC:
Nelle ore di insegnamento dell'I.R.C. in quali situazioni dedico spazio alla Bibbia
(intesa come Antico e Nuovo Testamento)?
Quali sono i linguaggi che utilizzo prevalentemente per un approccio al testo
biblico: spiegazioni, narrazione, drammatizzazione, opere d'arte, filmati,
lettura in classe, disegni, altro..
Anche se inevitabilmente circoscritte dal poco tempo a disposizioni quali sono
le parti e aree tematiche preferite ? ( sempre inerenti alla Bibbia)
Che reazione ci attendiamo dalla classe, quali sono le nostre aspettative e i
nostri obiettivi?
Abbiamo avuto occasione di sperimentare lavori interdisciplinari sulla Bibbia?
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INFANZIA
.
ALCUNE OSSERVAZIONI SUGLI ALUNNI
I bambini di 3 anni arrivano alla scuola dell’infanzia senza conoscenze, alcuni non conoscono
neanche il Gesù Bambino del Presepe!
per loro è tutto nuovo
sono entusiasti
colgono il collegamento alla loro esperienza diretta
i tempi di ascolto nei bambini sono però di pochi minuti
L’INSEGNANTE DI I.R.C.
In questa fascia l’ IRC Specialista:
• viene molto utilizzato in aiuto alle insegnanti di classe
• è utilizzato anche in certe situazioni di grossa presenza di altre religioni, ma questo è una
ricchezza per il confronto nella convivenza
• deve essere in grado di cambiare la programmazione in base alle proposte delle insegnanti
di classe … una programmazione adattabile.
I LINGUAGGI nell’IRC
NARRATIVO:
viene adoperata la Bibbia illustrata e raccontata dall’insegnante che sceglie racconti avventurosi e
coinvolgenti, (tuttavia i bambini preferiscono racconti con particolari cruenti: chiodi, croce, sangue, morte
di Gesù!)
LA BIBBIA: ARGOMENTI BIBLICI MAGGIORMENTE TRATTATI
l’utilizzo della Bibbia è finalizzato a promuovere la riflessione sul patrimonio di esperienze del
bambino e rispondere al bisogno di significato di cui esso è portatore.
Si lavora molto sui valori che:
• svolgono una funzione regolatrice del comportamento di ciascun individuo, nei confronti
del gruppo e della società
• hanno una funzione integratrice di coesione a livello sociale.
vengono approfonditi i CONCETTI di:
• accoglienza
• amicizia
• ascolto
• volersi bene
momenti forti Natale e Pasqua: si parte dall’esperienza del bambino, accompagnando le sue
domande e curiosità alla scoperta del testo biblico (che viene mostrato anche fisicamente)
Dio è amore: cosa significa amore. Il filo rosso che lega tutti i tre anni è l’amore che
scioglie il cuore di pietra dell’uomo
il libro (Bibbia): cosa significa libro
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la creazione: -
un Dio che crea e gode della creazione, atto creativo: siamo parte di un
progetto grande e bello
- animali, natura, Adamo ed Eva
il simbolo, attraverso il libro della Genesi e più precisamente la storia di Noè
la storia di Giona: attraverso l'analisi dell'esperienza del bambino si è risaliti ad argomenti e
questioni ritrovati poi nella storia di Giona.
Natale: Nascita di Gesù come arrivo in una famiglia
l’infanzia di Gesù
Parabole ( pecorella smarrita)
Gesù impara, come i bambini, dal libro
Pasqua
Pentecoste..
LA BIBBIA: ALCUNE STRATEGIE METODOLOGICHE ADOTTATE
esperienza del bambino: è efficace partire dal loro vissuto
narrazione: è la metodologia di base (Bibbia non sotto forma di conoscenze, ma racconto o
narrazione. I bambini la colgono come esperienza vissuta e tirano fuori il loro vissuto)
• si parte sempre dal racconto: Natale, parabole, Pasqua (narrazione diretta e lettura del
testo illustrato)
• si individuano testi adatti e si integra con altri racconti
• racconto e l'immagine (ascoltano a bocca aperta)
attività creative e manipolative.
proiezione di filmati
drammatizzazione
disegni
sagome di cartone o le marionette a dita
canti
alcune esperienze “collaudate”
•
•
•
costruzione materiale della Bibbia, con l’esempio della Bibbia di Gerusalemme e con l’aiuto
di una Bibbia illustrata.
I bambini hanno disegnato Dio, la creazione con l’utilizzo di varie tecniche (tempere …)ciascun
bambino ha disegnato liberamente 16 pagine ciascuno della “sua” Bibbia
presentazione della Bibbia come una grande biblioteca dove sono racchiuse alcune
storie speciali, la più importante è quella di Gesù e poi Noè e la Creazione.
I bambini attraverso il racconto, le rappresentazioni teatrali, i canti, desiderano fare con gioia
questa attività.
presentazione del libro Bibbia come una grande biblioteca che contiene altri libri.
Presentazione dei personaggi , dagli esseri umani, agli animali a o elementi della natura: vengono
utilizzate varie tecniche.
ASPETTATIVE DEGLI INSEGNANTI circa l’insegnamento di I.R.C.
obiettivi:
che i bambini possano capire l'esistenza di un trascendente e farsi un'idea di Dio come un grande
Papà.
che si aspettino altre curiosità da Dio e dalla Bibbia
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LE COMPETENZE
In realtà nella scuola dell’infanzia e nella primaria le competenze ci sono perché c’è più
concretezza … invece nelle classi alte è più difficile perchè la scuola è basata più sulle conoscenze e
sull’astrazione.
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PRIMARIA
anche alla primaria sono molto affascinati dalla Bibbia, soprattutto dall'A.T.
Gli IRC Specialisti presenti affermano comunque che l’utilizzo della Bibbia è sempre rapportato al
gruppo classe che si ha di fronte
il libro Bibbia viene affrontato nelle classi IV o V
Spesso nelle classi IV e V, i bambini hanno l’esigenza di capire cosa voglia dire il libro
dell’Apocalisse, che ravvisano come il libro che predice la fine del mondo.
INSIEME IN CLASSE: LA PRESENZA DI ALTRE RELIGIONI
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•
•
Gli induisti si avvalgono e capiscono che non stanno facendo catechismo
Un ragazzino buddista ha presentato la loro preghiera (ricevendo grande attenzione e rispetto)
esperienze con i bambini che per origine vengono da altre parti del mondo per far loro
comprendere quanto la diversità possa essere una risorsa del sapere e del conoscere. In
particolare due insegnanti hanno fatto lezione sugli usi e costumi religiosi induisti e buddhisti ,
attraverso la collaborazione dei bambini che avevano vissuto l’esperienza, in quanto originari dei
luoghi
confronti fra testi di diverse religioni
L’INSEGNANTE DI I.R.C.
Quando lo stesso IdR specialista ha continuità negli anni su una stessa classe, si riesce a lavorare
molto meglio.
I LINGUAGGI nell’IRC
narrazione
lezione dialogata
MEZZI e STRUMENTI UTILIZZATI NELLA DIDATTICA
libro di religione senza uso diretto del testo biblico perché sul libro sono riportati dei brani dalla
Bibbia
quaderno, anche per scrivere i termini che gli alunni non conoscono.
opere d’arte
Bibbia dei ragazzi evidenziando chi è l'autore ( Dio)
cartoni animati
canzoni
immagini
lettura di passi della Bibbia accuratamente scelti.
proiezioni di film in particolari momenti liturgici
lavoretti manuali
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LA BIBBIA: ARGOMENTI BIBLICI MAGGIORMENTE TRATTATI
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Il testo Biblico è un “filo rosso”che accompagna tutti gli anni
dalla classe 3°in avanti c’è la lettura diretta di brani evangelici, incontri di Gesù … Parabole
Nel primo biennio si esaminano brani semplici della Bibbia, parabole.
Parallelismo tra vita di Gesù e vita del ragazzino.
Si riesce ad avere un approccio storico alla Bibbia e piace molto ai bambini. Scoprire le tracce
storiche lasciate nel Vangelo. (es. scoprire in che periodo viveva Tiberio ……)
Interpretazione della Bibbia: “Cos'hai capito”?
classe PRIMA
• Creazione, natura (con le immagini)
classe SECONDA
o Paese di Gesù
classe TERZA
o Antico Testamento( come scoperta di una vita che c'è veramente stata nell'attesa di
Gesù)
o Storia della Salvezza: Creazione, Patriarchi, Mosè
o rapporti con le altre discipline (storia, scienze, geografia)
classe QUARTA
o Bibbia: cosa è, parti, capitoli, versetti, Antico e Nuovo Testamento
o Vangeli
o Gesù… ,prime Comunità cristiane, si accennano i generi letterari (si usa il
testo biblico e con in mano il Vangelo)
o Antico Testamento: Mosè, Abramo
classe QUINTA
o Bibbia: interpretazione brani
o Atti degli Apostoli
o Genesi: Dio è all'origine di tutto. Viene presentato l'inizio e la fine della Bibbia ( AT NT)
LA BIBBIA: ALCUNE STRATEGIE METODOLOGICHE ADOTTATE
Ai bambini viene presentata la Bibbia come una città costituita da una parte Antica e
una parte Nuova che viene esplorata secondo le esigenze didattiche e liturgiche.
Viene sottolineata l’importanza di far studiare i bambini affinché possano acquisire i contenuti
proposti … senza ovviamente esagerare!
Le metodologie didattiche sono diverse, per i personaggi dell’AT vengono proposti i famosi cartoni
usati anche negli ordini successivi
Presentazione del Testo Sacro, creazione di atmosfera simbolica idonea che conferisca
sacralità al testo della Bibbia. I racconti che i bambini hanno sentito raccontare non sono inventati
ma provengono da QUEL libro ( La Genesi è comunque un racconto privilegiato e più letto
insieme all'Annunciazione)
La Bibbia viene presentata e portata ai bambini che spesso l'hanno già ricevuta a
catechismo. L a Bibbia viene maneggiata e utilizzata
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La Bibbia viene collegata con i grandi interrogativi dell'uomo.
alla primaria partiamo dall'esperienza concreta del bambino, per indicare poi dove e come questa
esperienza viene espressa nella Bibbia.
lavoro su Noè: i bambini sono stati divisi in due squadre e interrogati a squadre. La squadra che
ha vinto ha ricevuto un premio. Sono stati poi invitati a condividere il premio con la squadra
perdente e, a parte tre bimbi su venti, tutti gli altri l'hanno fatto volentieri. Poi si è raccontata la
storia di Noè e ragionato sull'egoismo. Sono stati i bimbi stessi a sottolineare come loro non sono
stati egoisti, avendo condiviso il premio. La docente ritiene che ci sia sempre il bisogno di partire
dalla loro esperienza. La programmazione viene svolta procedendo spesso in questo modo.
Spesso viene assegnato loro un brano da leggere a casa o viene letto in classe.
si fa conoscere ai bambini una vera e Propria Bibbia, facendola vedere, toccare. Si spiega quindi
come è strutturata e poi si insegna a cercare i vari brani ( la suddivisione in libri, i loro nomi, la
suddivisione in capitoli e versetti) . Solitamente si fanno portare ai bambini i vangeli che hanno a
casa, per fare delle piccole ricerchi di brani.
Le metodologie didattiche sono diverse, per i personaggi dell’AT vengono proposti i famosi cartoni
usati anche negli ordini successivi
OSSERVAZIONI E CRITICITA’
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Spesso l’IdR di classe riduce il tempo e i contenuti IRC a favore di altre discipline e attività, ad
esclusione dei tempi forti di Natale e Pasqua. Allora in 5^ capita di riprendere argomenti di 1^.
Qualche docente di classe è convinto che a scuola l’IRC non ha diritto di cittadinanza.
non sempre c'è lo specialista e la cosa impoverisce di parecchio (di conseguenza a volte gli alunni
non scelgono Religione Cattolica se questa è affidata agli insegnanti di classe. Spesso infatti,
quando succede che l’insegnante specialista riesca ad avere l’assegnazione di una classe primaria,
denota la mancanza di conoscenza e di competenza degli alunni, ed è spesso costretta a dover
integrare gli argomenti man mano che procede nella propria programmazione).
C'è il libro di religione e spesso non è utilizzato
ASPETTATIVE DEGLI INSEGNANTI circa l’insegnamento di I.R.C.
E' importante che i bambini conoscano la Bibbia e comprendano che:
o la Bibbia è un libro che deve servire per la vita...
o la Bibbia è un libro importante e va apprezzato
o le Parabole contengono metafore della vita ( seme - seminare – crescere.)
LE COMPETENZE
o In realtà nella scuola dell’infanzia e nella primaria le competenze ci sono perché c’è
più concretezza … invece nelle classi alte è più difficile dove la scuola è basata sulle conoscenze e
sull’astrazione.
o le competenze si verificano quando i ragazzi si trovano di fronte alla comprensione del testo a
biblico, approfondimento quasi esegetico
o è importante scoprire le risposte alle domande dei bimbi nella Bibbia
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SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ALCUNE OSSERVAZIONI SUGLI ALUNNI
Molti ragazzi arrivano alla secondaria senza sapere nulla … perché:
1. mancava l’insegnante specialista alla primaria: questo porta a svolgere molto spesso la
materia solo a Natale e Pasqua utilizzando le ore per le altre materie dell’insegnante di classe,
inoltre le competenze sono decisamente inferiori sia in termini di contenuti che di metodologie.
Questo atteggiamento nei confronti della disciplina porta anche le famiglie a considerarlo come un
insegnamento marginale con i relativi effetti sulla scelta di avvalersi soprattutto nella secondaria.
2. Il processo di apprendimento è cambiato e i contenuti rimangono nella memoria per poco
tempo. Questo problema riguarda tutte le materie e non solo la nostra.
Però….
• Spesso ricordano di avere già fatto qualcosa.
• Quasi tutti conoscono la Bibbia e la sanno usare (anche se alcuni alunni sanno solo che è il testo
sacro dei cristiani).
MEZZI e STRUMENTI UTILIZZATI NELLA DIDATTICA
approfondimenti con la LIM: alcuni siti ricreano una specie di Bibbia virtuale, da sfogliare e
questo è molto accattivante per i ragazzi
visioni di film per approfondire un contenuto
Power Point
testo biblico
lavoro di gruppo
testo
Bibbia stessa (da “toccare”)
si sfruttano i brani della Bibbia per parlare del sociale dei ragazzi , dall'amicizia,
alla famiglia, all'amore.
LA BIBBIA: ARGOMENTI BIBLICI MAGGIORMENTE TRATTATI
Nella secondaria di primo grado si riprende tutto il discorso sulla Bibbia cercando di approfondirlo se sono già
presenti alcune conoscenze di base oppure riproponendolo dall’inizio se prima non è stato presentato e
presentandola come una bella storia di amicizia tra Dio e gli uomini
in prima media:
• Struttura della Bibbia: Abramo(fiducia), Mosè(comandamenti, regole), Isacco - Giacobbe (patriarchi)
• lavoro sui nomi: Adamo che dà il nome su tutte le cose… lavoro sul nome dei ragazzi
• Parola scritta (Come si arriva alla redazione scritta?)
• Tradizione
• libri
• suddivisioni in parti
• differenze tra ebrei e cristiani
• ispirazione
• autore/i
• genere letterari
• Storia del testo.
• Storia popolo ebraico (a volte lo si è già fatto anche nell'Infanzia).
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•
•
•
•
Poi Nuovo Testamento: il Vangelo si legge direttamente (versetti… Carta di Identità di Gesù).
Miracoli
Parabole (Costruzione di nuova parabola attualizzata)
Lettura attualizzata
in seconda media:
• Storia della Chiesa
• Gesù della fede
• Emmaus
• Atti
• San Paolo (spesso è un argomento che può apparire noioso per loro)
• c’ è la possibilità di collaborare con la professoressa di Arte.
• ministeri
• preghiera
• ...Bibbia con il suo valore di Parola di Dio
in terza media:
• Genesi. creazione ed evoluzione
• Interpretazione della Bibbia: senso letterale e non
• Progetto di vita
• studio dei testi Sacri delle altri religioni
• Genesi: rapporto Uomo – Donna; sessualità; peccato; amicizia
• esegesi degli undici libri della Bibbia
• Confronto con i libri Sacri (Veda – Bibbia).
• si prendono in esame le domande esistenziali
• comandamenti e sacramenti
• valori (giustizia) già descritta nella Bibbia
• problematica scienza e fede: far capire la differenza
LA BIBBIA: ALCUNE STRATEGIE METODOLOGICHE ADOTTATE
Lezione dialogata. Approccio graduale ai contenuti.
Correlazione col dato esistenziale dei ragazzi
Portare in classe il testo della Bibbia aiuta molto.
E’ bene partire con un brainstorming iniziale.
Può essere utile un cineforum: i ragazzi vedono un video, ne discutono, sottolineano i messaggi che
li hanno colpiti, citazioni. Segue la lettura personale e la sintesi di ciascuno, con condivisione.
In 2^ collegare la Bibbia a temi scelti: famiglia, senso della vita, amicizia, amore, adolescenza.
E’ efficace proporre attualizzazioni: il Buon Samaritano oggi, amore e Cantico dei Cantici, sessualità
nella Bibbia...
E’ utile anche l’uscita, ad esempio, al Museo Ebraico.
Cercare di cogliere la storicità del testo sacro: parlando del Gesù storico, cerchiamo nel Vangelo le
coordinate storiche e geografiche che ci fanno dire che Gesù è esistito.
Collegare alla Bibbia il presepe, l’iconografia, la croce, i simboli degli evangelisti.
E’ molto interessante sottolineare, specie in 3^, che gli stessi scienziati dicono che nella visione
monoteistica c’è il fondamento della scienza moderna.
stimolare curiosità a livello archeologico – linea del tempo, importante per fargli capire dove siamo
situati, loro a volte non hanno tanto la cognizione del tempo e dei luoghi.
giochi es. gioco del telefono, trasmissione orale
SI parla di argomenti partendo da un testo condiviso
fare riferimento al valore attuale della Bibbia
Progetto di vita: i ragazzi fanno cartelle inserendovi le loro aspettative e conclusione dialogata
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OSSERVAZIONI E CRITICITA’
•
valutazione: i giudizi non hanno per i ragazzi lo stesso valore dei voti, non studiano perché non è
materia d’esame. (Isabelle dice che a S. Ilario è riuscita ad ottenere attraverso il collegio docenti
che i voti di religione facciano media. Questo grazie ad un lavoro di 20 anni nella stessa scuola,
stimato e rispettato)
• difficoltà a lavorare in verticale:
perchè spesso nella primaria non avevano l'insegnante specialista. C'è il confronto con le
maestre ma il curricolo rimane sulla carta. Mentre se hanno avuto l'insegnante specialista
hanno più conoscenze e anche il quaderno. Spesso ricordano di avere già fatto qualcosa.
Quasi tutti conoscono la Bibbia e la sanno usare
perché gli IRC variano pressoché ogni anno e quindi non si riesce ad avere una continuità
ottimale. (Alcuni degli insegnanti si sono trovati a discutere per ambiti disciplinari e hanno
anche stilato un documento finale che però non ha avuto molto seguito)(spesso i bambini
arrivano alle medie senza avere un minimo di preparazione sui contenuti)
perché in alcune scuole le maestre di classe non fanno religione con regolare sistematicità
•
difficoltà nello studio effettivo della Bibbia: è molto difficile far comprendere ai ragazzi la
metodologia usata per la stesura della stessa e della sua interpretazione. Gli Insegnanti confermano
la difficoltà nel presentare l’Antico Testamento, si soffermano soprattutto sulla storia del popolo
ebraico e poi si passa al Nuovo Testamento dove si lavora per lo più sulla vita di Gesù, sui miracoli e
sulle parabole ma sempre attualizzando il contenuto al vissuto e alle esperienze dei ragazzi. Per far
comprendere l’interpretazione, la si affronta attraverso la lettura dei diversi passi biblici a volte
tratti dall’ AT a volte dal NT, magari alternandoli.
ASPETTATIVE DEGLI INSEGNANTI circa l’insegnamento di I.R.C.
che i ragazzi sappiano poi alle superiori orientarsi riguardo ad alcune tematiche
(es. etica, sapienza …amore prendendo il testo biblico e riconoscendo il Cantico dei cantici,
Qohelet..)
capiscano che la Bibbia:
• è un libro per la vita...
• tutto parte da lì….
ESPERIENZE INTERDISCIPLINARI
con Storia e Arte
LE COMPETENZE
è molto difficile lavorare sulle competenze in modo verticale in quanto non essendoci la presenza dell’IRC
nella classi primarie spesso ci si ritrova con gruppi classe che non hanno le basi per poter affrontare gli
argomenti in modo più particolareggiato
Come competenza i ragazzi devono:
sapersi orientare e saper cercare nella Bibbia
sapere i nomi dei libri della Bibbia (almeno Nuovo testamento)
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SECONDARIA DI SECONDO GRADO
ALCUNE OSSERVAZIONI SUGLI ALUNNI
La RELAZIONE con i ragazzi è la cosa più importante (i ragazzi, sono molto legati
all’insegnante, a ciò che propone)
occorre partire dalla loro realtà
parlare della società d’oggi (prostituzione- mancanza di valori…)
il contenuto ci devi essere
enorme difficoltà nel lavorare (Il collega che lavora presso l'ITI) a causa:
• tipologia dei ragazzi
• episodi di bullismo
• difficili relazioni tra coetanei
• alcuni ragazzi sono realmente motivati, ma sono pochi; gli altri, a cui l'irc è imposto, non
mettono assolutamente impegno in ciò che fanno. Per cercare di tenerli legati alla materia
spesso il collega prende spunto da frasi che i ragazzi dovranno rielaborare. Ma il
pregiudizio verso la disciplina, chi la insegna e l'istituzione Chiesa , è molto. Della Bibbia si
parla per qualche mese nella prima classe: Dio comunica con l'uomo, fino a Mosè.
Il Vangelo non viene mai usato perchè “ ne hanno sentito parlare fin troppo”.
Ecco perchè la verticalità nell' insegnamento della Religione è importante.
Se alle superiori non si tratta il tema del Vangelo C'E' BISOGNO CHE SIA TRATTATO
ALLA PRIMARIA E ALLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO.
GLI INSEGNANTI di RELIGIONE
L’IRC a scuola cammina con le gambe dell’IdR:
più l’insegnante è disponibile, attento, informato, presente, stimato,
più l’IRC acquista dignità.
E anche i colleghi non si permettono di denigrare la disciplina anche davanti ai
ragazzi.
MEZZI e STRUMENTI UTILIZZATI NELLA DIDATTICA
LIM: coinvolge maggiormente i ragazzi
testo: si sottolineano le parole chiave; si utilizza secondo il contesto, il vissuto e quindi le
esperienze personali dei ragazzi
audiovisivi
strategie varie per agganciare la loro attenzione
Film opportunamente scelti e messi da parte per l’occasione! Mai come riempitivi di ore buche.
QUANDO UTILIZZARE LA BIBBIA?
“Come uso la Bibbia? Principalmente in questa scuola si cerca che i ragazzi facciano religione . .”
(Non tutti i colleghi hanno un anno completamente dedicato alla Bibbia. Quasi tutti la concentrano nel
triennio.)
in un contesto, altrimenti i ragazzi non ne sono così appassionati. (i testi utilizzati sono diversi,
vengono nominati Cantico, Giobbe, Apocalisse, Giona...)
in II per non demotivare troppo i ragazzi. (Per loro Bibbia = Chiesa. Spesso scendono a
compromessi con la famiglia : o catechismo o religione a scuola!)
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LA BIBBIA: ARGOMENTI BIBLICI MAGGIORMENTE TRATTATI
classe prima: OSSERVAZIONI:
la classe 1^ è un anno “a perdere”: non sai mai come andrà a finire
si riscontrano pregiudizi nel proporre Atti degli Apostoli
Occorre guadagnarsi la stima dei ragazzi.
•
•
•
•
•
si parte dal senso religioso
conoscenza di se’
significato della mia vita
Genesi: chi è l’uomo
talenti..
senso della vita e spiritualità
classe seconda: (qualcosa di sistematico risulta difficoltoso)
•
•
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•
•
•
•
Genesi per collegamenti con la filosofia
ricerca del senso. Confronto con altre religioni
libro di Giobbe
Gesù e Maria
Struttura e composizione della Bibbia . I generi letterari. Non c’è l’uso diretto della
Bibbia.
Relazione: amicizia, perdono, femminilità (Ester, Giuditta) (= far sì che lavorare in religione sia
significativo per la loro vita)
rapporto scienza-fede: qui viene accettato il testo sacro.
classe terza:
•
•
vita come scelta
brani del Vangelo in cui i protagonisti fanno la loro parte.
classe quarta:
•
Etica e bioetica
classe quinta:
•
•
•
A.T
preghiera
salmi.
argomenti trasversali:
•
•
•
•
La creazione: ragionare sul prima del prima
miracoli: si problematizza
Cantico dei Cantici per affrontare gli argomenti Amore e Sessualità
Libro di Giobbe per provare ad imparare il modo di porsi di fronte alle prove della vita, accettarle
e farsi aiutare da Dio.
si cerca di confrontare l’esperienza dei ragazzi con il testo biblico a seconda
dell’argomento trattato, tralasciando l’approccio sistematico all’argomento
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LA BIBBIA: ALCUNE STRATEGIE METODOLOGICHE ADOTTATE
coinvolgimento diretto sempre mediato dall’insegnante.
lezione frontale
lezione dialogata
approccio scolastico (lettura diretta del testo biblico obbligatorio al Linguistico, e sociopedagogico: a casa si legge l’A.T e in classe il N.T.)
si parte sempre dal dato esistenziale e poi si trovano collegamenti con la Bibbia.
risulta molto efficace proporre ai ragazzi dapprima un video, poi il corrispondente
brano biblico. (Fare il contrario non è produttivo)
Attualizzare i concetti della Bibbia partendo da narrazioni vicine a loro ( es. la
storia del Batterista nudo)
Far capire ai ragazzi che la Bibbia è stata esiliata... Lutero... Concilio
avere la Bibbia sempre sulla cattedra: i discorsi che si fanno gli argomenti trattati, partono
sempre dalla lettura di un brano dell'A.T. o del N.T.
per partire sarebbe interessante vedere quali sono le competenze religiose da lanciare
(Catechismo…)
In 2^ un evento tragico di attualità (il terremoto) ha permesso di aprire tutto il capitolo sui simboli.
Una pisside che non si apriva con nessun mezzo nella mani dei volontari della protezione civile o
altri soccorritori, è stata aperta agevolmente da un sacerdote: mani pure e consacrate hanno
potuto aprire con naturalezza ciò che era impossibile a mani laiche. Fa seguito un elenco di parole:
puro/impuro, peccato, amore, sapienza, testimone e citazioni contenenti queste parole. I ragazzi
hanno scarsa proprietà di linguaggio: trasfigurazione e trasfusione vengono confuse, lussuria può
essere intesa come vivere nel lusso… Successivamente, si passa direttamente alla Bibbia.
OSSERVAZIONI, CRITICITA’ e PROPOSTE
•
•
•
•
le difficoltà però sono sempre maggiori perché l’utenza è profondamente cambiata e quindi
diventa sempre più difficile far riconoscere nei contenuti proposti una risposta significativa alle
proprie domande esistenziali.
si pensa che sia una non materia.
verifica di ingresso deludente
problema valutazione e competenze:
fino a che punto i ragazzi memorizzano e fanno loro i contenuti che passiamo?
ci bastano per valutare le competenze, la partecipazione al dialogo, l’esperienza nei
progetti, il loro atteggiamento di solidarietà e accoglienza verso il prossimo o sono
competenze trasversali?
quale tipo di competenza ci viene richiesta da valutare?
E con un ora a settimana ?’?????
•
•
i ragazzi dovrebbero sapersi orientare, devono conoscere la Bibbia e sapere cosa
dice riguardo a determinate tematiche, il Bene il Male, la Giustizia, e poi confrontarsi con altre
riflessioni sia filosofiche che letterarie. Questo è quello che possiamo offrire con 34 ore di lezione
all’anno.
professionali: i ragazzi non riescono a fare a lungo solo ragionamenti, hanno bisogno di
concretizzare, è nel concreto di un progetto che vivono valori evangelici come la carità, la
fratellanza, il rispetto della persona; il difficile è poi farli riflettere che questi valori vissuti sono
testimoniati nella Bibbia o, in modo diverso, attraverso la nostra Costituzione.
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•
non è facile l’approccio al linguaggio della Bibbia per vari motivi:
la provenienza da scuole diverse ( non permette gruppi omogenei)
spesso si denota la mancanza di strumenti base (non permettono di affrontare argomenti di
un certo peso qual è la Bibbia e la sua interpretazione)
spesso, pur non mancando la conoscenza, si hanno problemi di attenzione e
memorizzazione
E’ difficile presentare a scuola la Bibbia perché viene vista come momento di catechesi
mancano le Bibbie nelle case
•
spesso la trattazione di temi legati all’attualità prevale sui contenuti “tradizionali”,
in una sorta di programmazione “estemporanea”:
come tradurlo in un percorso programmatico codificato a priori?
•
i contenuti fine a sé stessi sono utili?
Dio, religione, sacro/profano, sono i veri elementi sui quali fare leva
•
nelle nostre classi ci sono anche musulmani:
questi conoscono bene il Corano, a differenza dei nostri alunni che non conoscono la
Bibbia. I primi vivono anche in famiglia attorno al Corano. Non possiamo dire
altrettanto nelle nostre famiglie attorno alla Bibbia.
•
Alle superiori siamo continuamente sottoposti ad un giudizio anche degli studenti, che
possono scegliere se avvalersi o meno dell'IRC da un anno all'altro.
Per questo c’è l’ esigenza di CORSI di AGGIORNAMENTO di
CONTENUTO.
•
importanza di momenti di incontro in verticale soprattutto rispetto alla stessa
zona/paese/istituto comprensivo di appartenenza, poiché il confronto permetterebbe un’azione
educativa veramente efficace!
ASPETTATIVE DEGLI INSEGNANTI circa l’insegnamento di I.R.C.
la Bibbia è molto importante e va affrontata a scuola
ciascuno deve rimboccarsi le maniche ed essere competente
LE COMPETENZE
I ragazzi hanno delle competenze da quando sono piccoli: si cerca di capire le basi da cui si possa
partire.
La realtà di alcune scuole superiori, soprattutto pensando agli istituti professionali, sono troppo
complesse anche solo per poter parlare di competenze.
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COMMENTI DEI CAPIGRUPPO
il lavoro è stato molto partecipato da almeno l'80 % dei componenti: è dispiaciuto dover
terminare.
è importante per tutti potersi confrontare con i colleghi rispetto
ai contenuti svolti
alle metodologie
anche se alcuni insegnano da molti anni (17, 26, 29 anni, ecc….).
E’ necessario che si prevedano anche dei momenti di approfondimento di alcuni contenuti
perché ciò permetterebbe di completare e rendere più efficace l’offerta di aggiornamento.
importanza di momenti di incontro in verticale soprattutto rispetto alla stessa
zona/paese/istituto comprensivo di appartenenza, poiché il confronto permetterebbe un’azione
educativa veramente efficace!
problematica della scarsa presenza di specialisti nell’ infanzia e nella primaria
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