Dicembre 2006 - Istituto Comprensivo "L. Sanzo" di Capizzi
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Dicembre 2006 - Istituto Comprensivo "L. Sanzo" di Capizzi
ANNO 6-NUMERO 1 CAPITIUM NEWS DICEMBRE CAPITIUM NEWS Premessa Memoria o memoriale? Il Natale pag. 1 pag. 2-3 Riviviamo la notte di Natale pag.. 4 Natale in versi pag. 5 Problematiche varie La felicità si può raggiungere? pag. 6 Il bello in noi e negli altri pag. 7 I giovani d’oggi… pag. 8 La festa di Halloween pag. 9 Attualità Test nucleare in Corea del Nord pag. 10 Il ponte sullo Stretto pag. 11 Scienza e tecnica Biodisel: energia pulita pag. 12 Fusione Nucleare…. pag.13 E a Capizzi Uomini illustri e virtuosi da pag.14 a 18 Conosciamo gli antichi mestieri pag.. 19 Ricordando il 1° novembre pag. 20 In ricordo di Adelina e Nicoletta pag. 21 Il gruppo majorettes …………pag. 22-23 Informazione: QUIENEL pag. 24 Il calcio a Capizzi pag. 25 Il Natale:lo spirito e la festa AUGURI E…. BUONA LETTURA! E a scuola Elezioni Organi collegiali… pag. 26 Telethon pag. 27 Attività Accoglienza pag. 28 - 29 Esperienza treno pag. 30-31-32 Alla ricerca di funghi… pag. 33 1° Torneo di dama pag. 34-35 All’insegna della drammat. pag. 36 La danza dell’albero di Natale pag. 37 Con la nostra matita pag. 38 Il Natale dal punto di vista dei ragazzi pag 39 Poeticamente insieme pag. 40-41 Rubriche Proverbi natalizi pag. 42 Oroscopo da pag. 43 a 46 Curiosità: Sentite questa pag. 47 -48 Ricette I sapori delle feste natalizie pag. 49-50 Sul nostro scaffale pag. 51 Non solo note pag. 52 Cruciverba pag. 53-54 Facciamoci quattro risate pag. 55 CAPITIUM NEWS (a cura di Giacomo Purrazzo) P R E M E S S A Il puntuale avvicinarsi del 25 Dicembre mette, ogni anno, nell’animo di ciascuno di noi un forte senso di eccitazione, una spesso inesplicabile smania, talvolta dettata da un asettico conformismo e da una frenetica – forse in alcuni casi anche inevitabile – corsa ai preparativi, i quali alimentano l’ormai “SACRO” consumismo che contraddistingue la nostra attuale preparazione all’avvento. A tale agitazione collettiva nessuno si sottrae, nemmeno i più giovani che, forse indebitamente, accusati di eccessiva noncuranza e perfino di mancanza di valori, scardinano i pregiudizi di molti adulti diffidenti dimostrando una preparazione interiore, magari sapientemente dissimulata, ma sicuramente spontanea a quella che è la ricorrenza liturgica più ricca di motivi umani ed affettivi, suscitati dalla mistica nascita di Cristo nel cuore di ogni uomo, nascita che fuga, purtroppo solo per qualche effimero istante, il senso della caduta del peccato, del rancore e della violenza e conduce ad un accurato torpore spirituale. È ovvio che sarebbe inopportuno generalizzare, ma al contempo appare palese il notevole contributo giovanile alla realizzazione di quell’atmosfera eterea ed ovattata che è propria del Natale. Notevole intraprendenza e grande entusiasmo, per esempio, dimostrano ormai da anni i giovani allievi del nostro Istituto Comprensivo che si misurano con la realtà che ci circonda e ne tracciano ritratti brevi, ma incisivi, ingenui, ma pieni di partecipazione individuale, evitando di scadere nel banale patetismo ed impegnandosi a rimarcare quei valori che nella purezza dell’infanzia e dell’adolescenza è ancora un privilegio saper riconoscere e condividere. Nasce da questo comune tentativo di dipingere il panorama della nostra attualità, la sesta edizione de CAPITIUM NEWS, a seguito di lusinghiere esortazioni ed incitamenti per un lavoro sempre più nuovo ed accattivante, capace di suggestionare, divertire, emozionare, informare, incuriosire… Immutati, come sempre, sono rimasti la volontà di testimoniare concretamente l’entità dell’impegno profuso per un’iniziativa di così impatto sociale, il gusto che deriva dalla possibilità di poter parlare apertamente alla comunità focalizzando i problemi di oggi da diverse prospettive e nuove angolazioni, la determinazione di portare a compimento un progetto arduo e laborioso, ma non irrealizzabile. Primissima novità di questo nuovo anno è la costituzione di una “redazione allargata” molti insegnanti hanno deciso di aderire e collaborare revisionando gli articoli e guidando i giornalisti più piccoli nell’impostazione dei loro “lavoretti”. Ma non solo! È un grande piacere, infatti, per la redazione vantare vari collaboratori esterni che hanno scelto le pagine del nostro periodico per raccontare la storia, i personaggi illustri, le tradizioni del nostro bellissimo paese, dimostrando il grande valore della MEMORIA perché “A EGREGIE COSE IL FORTE ANIMO ACCENDONO L’URNE DEI FORTI” (U.Foscolo), cioè il ricordo degli avi garantisce la sopravvivenza di valori esemplari che stimolano a compiere grandi azioni e a tentare un eventuale riscatto del presente, sicuramente troppo vizioso e corrotto. Proprio per la valenza di questi interventi, la redazione rivolge a tutti voi lettori un invito a scrivere articoli, poesie, racconti relativi ai più svariati argomenti, aprendo così ai più piccoli una finestrella dalla quale affacciarsi per sbirciare nel complesso e variegato mondo degli adulti. Larga parte del giornale, poi, è stata concepita e direttamente organizzata dai ragazzi che hanno voluto indagare circa le tradizioni natalizie che, quasi meccanicamente, si ripetono ogni anno cercandone di ricostruire origini ed evoluzione: alcuni hanno voluto cimentarsi con grandi questioni del nostro tempo quali la “nuclearizzazione” della Corea, tema ampiamente dibattuto nei mesi scorsi ed ancora oggetto di parecchie controversie. Non mancheranno, infine, i dettagliati resoconti delle attività scolastiche (drammaturgiche e ricreative) svolte in questa prima fase dell’anno scolastico e, ovviamente, le vivacissime rubriche che cercheranno di intrattenervi ed alleggerire la lettura. Per scoprire le restanti novità non resta che congedarci con i migliori auguri per un Natale che non sia solo un “avvento redivivo” ma un momento di congregazione, un “memoriale” sentito (non mera estrinseca memoria) ed una festa “universale”. ALLA FINE BUONA LETTURA! 1 CAPITIUM NEWS DA PIU’ DI DUEMILA ANNI TUTTO IL MONDO CELEBRA LA FESTA PIU’ ATTESA Il Natale è senza dubbio il momento più magico dell’anno, corredato da gesti e tradizioni ricchi di significato ed inoltre presenta tutti i caratteri e le manifestazioni dei giorni che segnano l'inizio di un ciclo annuale. Periodo preparatorio è la "novena di Natale" che in Sicilia viene allietata dai ciaramiddari (suonatori di cennamella). javascript:foto2('../../images/zampognari.jpg'); Originario carattere purificatorio ha il cenone della vigilia di Natale, tutto di "magro" a cominciare dal capitone che a Roma si vende per tradizione al portico di Ottavia che ha soprattutto significato di affratellamento e di amicizia. Per finire nella più antica tradizione popolare, il centro della festa è costituito dal ceppo. Nell'accensione del ceppo, che rimane sul focolare fino a Capodanno, si fondono due elementi propiziatori: il valore del fuoco, immagine del sole, e il simbolico consumarsi del vecchio anno con tutto ciò che di male vi si era accumulato. Anticamente a Genova, il ceppo natalizio veniva offerto al Doge dalle genti della montagna in una pittoresca cerimonia pubblica chiamata col bellissimo nome di "confuoco", il Doge poi versava sul tronco vino e confetti tra la gioia dei presenti. San Bernardino invece si scagliava sia contro chi buttava vino sul ceppo che su chi si serviva del ceppo per scongiurare le tempeste. Entrambe gli usi si sono conservati in Abruzzo fino ai tempi moderni. A Polena, sempre in Abruzzo, si mettono ad ardere tredici piccoli legni "in memoria di Cristo e degli apostoli".In Puglia si crede che l'accensione del ceppo simboleggi la distruzione del peccato originale. Alcuni spiegano l'aspersione col vino col ricordo del sangue di Cristo. A Isernia il capo famiglia benedice il ceppo con l'acqua santa, mentre i familiari gridano "viva Gesù". Nella notte di Natale si crede avvengano prodigi e incantesimi e che solo in essa si possano trasmettere segreti e scongiuri per guarire gravi malattie. Secondo un'antica tradizione chi nasce in quella notte diventa lupo mannaro, perchè essa è riservata per l'eternità alla nascita di Gesù, e chi osa violarla viene punito. Tra le credenze positive vi è quella che l’acqua attinta alle fontane a mezzanotte e in perfetto silenzio ("acqua muta") rechi benessere e ricchezza. Un tempo si festeggiava il Natale in modo semplice. La maggior parte della popolazione era costituita da contadini la cui vita nel periodo di Natale era molto diversa rispetto al resto dell'anno; non c'era infatti lavoro nei campi e perciò si aveva più tempo per trovarsi, raccontare e ricordare mille cose sorseggiando un bicchiere di vino caldo. La sera della vigilia alcune persone giravano per le vie del paese portando una stella, cantavano e suonavano le pastorelle e sul carro si teneva una damigiana di vino, che veniva man mano riempita dai più generosi. 2 T R A D I Z I O N I I T A L I A N E CAPITIUM NEWS Le donne la sera della vigilia, con tanto amore e gioia, preparavano il pranzo di Natale con i semplici prodotti della terra (polli, conigli, patate). Gli uomini accatastavano tanta legna per il fuoco, il ceppo più grande veniva messo a bruciare e doveva durare per tutto il Natale. Spesso c'era anche la neve alta, ma tutti dovevano assistere alla messa di mezzanotte. Il giorno di Natale, euforici e pieni di allegria, si alzavano molto presto e si scambiavano gli auguri , qualcuno portava un regalo al parroco (cappone, gallina, dolce). A mezzogiorno erano tutti a tavola. Il pranzo era in genere frugale: per le famiglie più facoltose consisteva in tortellini, cappone o gallina ripiena e cotechino, ma molte erano però le persone che anche quel giorno si dovevano accontentare di un po’ di latte con la polenta. Non vi erano illuminazione, alberi addobbati, vetrine con strenne e regali lussuosi; solo qualche modesto fiocco rallegrava alcuni alberi. In Chiesa vi era un semplice presepio con un Gesù di gesso, per farlo si utilizzava molto muschio, la capanna e le montagne erano fatti di ceppi di legno, carta e frasche, le strade erano realizzate con sassolini oppure con farina gialla, le poche statuine erano di gesso e cartapesta, piccole e semplici (ora qualcuna di queste si può trovare nei mercatini dell' antiquariato); il presepio era tutto spruzzato di farina bianca e ricordava un paesino di montagna. Anche l'arrivo dei Magi era festeggiato con semplicità. Per l'Epifania i fedeli dopo aver assistito alla messa e alle funzioni partecipavano alla processione dei re Magi. Era tradizione fare per tale ricorrenza, o nella sera di San Silvestro, un grande falò detto "buriel". Natale Dal tronco nasce il ramo, dal ramo nasce il fiore, da Dio venne Maria, da Lei Nostro Signore. E’ Natale di gelo e il bimbo non ha panni: Maria si toglie il velo che porta sui capelli. Ha un velo come fascia, nel presepe, il Messia ed ha come sua culla le braccia di Maria. 3 CAPITIUM NEWS RIVIVIAMO LA NOTTE DI NATALE NEL NOSTRO CAPIZZI RICORDANDO IL PRESEPE VIVENTE (a cura della maestra Lina Intili) L’allestimento del Presepe vivente dello scorso anno, realizzato nel nostro Capizzi è stato senza dubbio una delle iniziative più interessanti e suggestive che il paese abbia potuto vivere, come avevamo accennato nel giornalino del Natale 2005. I protagonisti sono stati proprio i bambini, i ragazzi e i giovani capitini di diverse fasce d’età. Prima di parlare, però, dei risultati perseguiti, vogliamo illustrare ai lettori tutto l’itinerario percorso che ha prodotto la magica serata del 24 dicembre. Alcuni giovani si sono incontrati con l’Arciprete Don Gino Cardella e con alcuni componenti dell’E.P.A.P. per stabilire quale sarebbe stata l’iniziativa più efficace da realizzare nel periodo natalizio. Di comune accordo si è optato verso la realizzazione del Presepe vivente che avesse come itinerario Piazza Umberto 1°, Via Vespri e Piazza dei Plebisciti. In seguito si è tenuto l’incontro decisivo con il Sindaco che con entusiasmo si è impegnato a far allestire lungo il percorso degli stands per rappresentare le varie scene con i personaggi del Presepe e la presenza del gruppo folkloristico. Certamente per arrivare ai risultati c’è voluto grande impegno e lavoro da parte di tutti, compresi i genitori dei partecipanti. La prima scena è stata rappresentata in Piazza Umberto I° e precisamente sotto i portici. Qui abbiamo potuto rivivere affascinanti momenti di vita del pecoraio e dei boscaioli capitini, dalla parte opposta il fornaio al lavoro e in Piazza Belvedere, falegname e fabbro in azione. Lungo Via Vespri abbiamo rivissuto la scena della tessitrice all’opera, nel famoso telaio tradizionale. Ai lati di Piazza dei Plebisciti lavandaie, canestrai, ortolani e l’osteria del vino. Infine, accanto al portone principale della Chiesa Madre, la Natività con tutti gli animali veri messi a disposizione dalla famiglia Iraci Fuintino, che ha allestito, con tanta maestria, collaborata da qualche altra persona, la suggestiva grotta. La funzione si è svolta a partire dalle 23.30 della notte di Natale quando tutti i personaggi hanno sfilato lungo il percorso prestabilito per poi radunarsi attorno alla grotta, dove, con canti accompagnati dal gruppo folkloristico, abbiamo atteso con giubilo la nascita del Redentore. A mezzanotte è nato Gesù rappresentato da un neonato capitino. E’ stato un momento emozionante e gioioso per tutti i partecipanti. Successivamente, in processione, siamo entrati in Chiesa dove è proseguita la cerimonia fino all’una e trenta con la solenne celebrazione della Mezzanotte. Volendo fare delle considerazioni generali, a circa un anno di distanza, possiamo senza alcun dubbio affermare che i risultati sono stati positivi al massimo, sia dal punto di vista religioso in quanto ogni scena, ogni personaggio ha voluto lanciare un messaggio cristiano di amore, pace e serenità, come pure dal punto di vista storico-tradizionale. Infatti sono state rappresentate vecchie tradizioni con mestieri antichi del paese e qualcuno non del tutto scomparso, per valorizzare al massimo parte del patrimonio culturale del luogo con la partecipazione fattiva da parte di tante famiglie che si sono adoperate per la buona riuscita. GRAZIE A TUTTI E AUGURI! 4 CAPITIUM NEWS IL NATALE Qualcuno sta arrivando, ma non si sa chi è! Si vedono alberelli e presepi e io mi chiedo: che cos’è? È Natale che bussa alle porte, dicendoci: Natale in compagnia e tutti i cuori in allegria, Gesù nasce in povertà e i pastori vanno là. I Re Magi con i cammelli, portan doni proprio belli, per il povero Gesù, che non ha niente laggiù. Solo un po’ di paglia e fieno, che lo riscaldano dal gelo. Il cattivo re Erode vuole uccidere Gesù mentre un Angelo scende dal cielo, per avviarsi laggiù. Il Natale è una festa, aspettata da tanta gente, soprattutto dai bambini, per ricevere regali carini. (E. Cardella, M.C. Fascetto S., E. Fascetto, B. Fatati, J. Mancuso. S. Pittalà, classe I^ A S. M.) E’ NATALE E’ Natale, ma non per tutti in questo mondo infame… c’è chi vive nell’allegria chi prova solo tristezza e malinconia. Anche se nel mondo c’è tanto spreco di pane c’è chi invece muore di fame. Il Natale non è solo per i ricchi e belli ma anche per i poverelli; penso ai bambini di quelle terre dove i padri fan le guerre. Il Natale dovrebbe essere un giorno di pace quando invece c’è chi subisce e tace. (Emanuele Calandra, classe I^ B S.M.) Una poesia per Natale Se Natale vuol dire volersi bene vorrei che fosse Natale ogni giorno. Se Natale vuol dire Pace vorrei che fosse Natale ogni ora. Se Natale vuol dire stare insieme non festeggiamolo nel mese di dicembre perché Natale è sempre. (Giantonio Calandra, classe I^ B S. M.) E’ NATO L’angelo volò sotto le stelle e videro dei pastori in una corte, presso un fuoco, ravvolti in una pelle. -È NATO! I pastori si misero in cammino coi montoni, le pecore, gli agnelli. e per la prima volta Dio Bambino apparve: a dei pastori poverelli. 5 CAPITIUM NEWS Viviamo in una società dove i mezzi di comunicazione di massa fanno di tutto per farci credere che la felicità deriva dal possedere solo beni materiali. Il mondo del commercio proclama questa pretesa attraverso una pubblicità martellante che cerca di condizionarci la vita. La triste realtà ci insegna, però, che cercare la felicità nei beni materiali è come costruire castelli in aria. Costruirli può essere entusiasmante, ma sarà un po’ difficile abitarci. Cercano di sviarci facendoci credere che l’acquisto di beni di lusso sia sufficiente a renderci felici. Ci dicono che la felicità sta nell’avere un computer, la videocamera, la macchina fotografica digitale, il lettore mp3, il cellulare, l’automobile prestigiosa, le ultime attrezzature sportive, abiti alla moda e chi più ne ha più ne metta. Ciò che non ci dicono è che nel mondo decine di milioni di persone non hanno queste cose e non sono necessariamente infelici. Anche se forse possono rendere la vita più comoda e agiata, queste cose non sono indispensabili. Da non sottovalutare e talvolta dimenticare è la precarietà delle cose. Tutto ciò che si possiede non è mai definitivo, perché un evento qualsiasi lo può distruggere. Purtroppo l’amore del denaro ha promosso in questa società un atteggiamento egoistico che alimenta insoddisfazione, ingratitudine e avidità. Si è creato così uno spirito materialistico che incoraggia l’egocentrismo e porta al crollo della famiglia e al moltiplicarsi dei mali sociali. Come dice un proverbio cinese: <<Quando si è sazi e al caldo si comincia a pensare agli eccessi>>. Dobbiamo modificare il nostro punto di vista e imparare ad accontentarci di quello che abbiamo. Ma fino a che punto la felicità dovrebbe essere considerata una meta da raggiungere? L’esperienza umana insegna che non troveremo la felicità inseguendola come una meta da raggiungere, ma l’avremo come frutto dell’amore e dell’altruismo. Se la inseguiamo con entusiasmo, cercando di afferrarla a ogni costo, ci sfuggirà sempre. Può essere che quando non ci pensiamo più e ci dedichiamo a vivere in pace con noi stessi e con il prossimo potrebbe arrivare. L’importante è dare un senso alla propria vita. Se sentiamo che la nostra vita ha un senso, troveremo la forza necessaria per vivere in armonia con essa e affrontare i problemi. Difficilmente cadremo preda di scoraggianti sentimenti di inutilità. Lo dimostra in maniera interessante ciò che Viktor Franki ha scritto in un suo libro: <<La principale preoccupazione dell’uomo non è quella di provare piacere o evitare il dolore, bensì quello di dare un senso alla vita. Per questo l’uomo è disposto anche a soffrire, a condizione, beninteso, che la sua sofferenza abbia un senso>>. 6 P R O B L E M A T I C H E V A R I E CAPITIUM NEWS (a cura dell’insegnante Francesco G. Steccato, Scuola Primaria ) Quando, all’inizio dell’anno, mi è stato proposto di far parte della commissione Giornalino Scolastico ne sono stato entusiasta soprattutto perché mi veniva offerta la possibilità di scrivere su queste pagine il mio pensiero. Pensando a cosa potessi scrivere la mia scelta è ricaduta sul tema “il bello in noi e negli altri” e all’inizio ho avvertito un senso di smarrimento e inadeguatezza. La nostra Scuola tratta da anni questo tema affrontandolo da tutte le possibili angolazioni e, ciò nonostante, l’idea che ne deriva è soggettiva e personale. Il bello non è una categoria compatta. Inoltre, di questi tempi, il mio sguardo sul mondo non genera in me un particolare ottimismo. E’ difficile individuare il bello, occorre veramente armarsi di piccone per scavare nelle situazioni di tutti i giorni e avere voglia di cercarlo. Quasi quasi potrei, per provocazione, arrivare a dire che già questa voglia di ricerca rappresenta il bello. Ma ritornando ad un tema serio e cercando di concentrarmi su una possibile definizione della bellezza, mi sono sentito trasportare su quelle che, secondo me sono le sue radici. Il bello è il succoso frutto di un albero che trae forza e nutrimento dalla terra, attraverso le sue radici. In modo inconsapevole mi è tornata in mente una poesia che ho a lungo (a volte con fastidio) studiato negli anni della scuola media e del Magistrale, una poesia che solo in età adulta mi ha affascinato ed ha risuonato dentro di me, facendomi vibrare. Si tratta dell’Infinito di G. Leopardi, che secondo me racchiude una delle ragioni d’essere del bello. Leggiamola: Penso che questa poesia esprime SEMPRE CARO MI FU QUEST’ERMO COLLE, contemporaneamente l’immensità E QUESTA SIEPE, CHE DA TANTA PARTE dello spazio e l’eternità del tempo, DELL’ULTIMO ORIZZONTE IL GUARDO ESCLUDE. elementi apparentemente MA SEDENDO E MIRANDO, INTERMINATI contradditori. La capacità di SPAZI DI LA’ DA QUELLA, E SOVRUMANI percepire l’armonia nelle cose che SILENZI, E PROFONDISSIMA QUIETE in apparenza stridono tra loro ci fa IO NEL PENSIER MI FINGO; OVE PER POCO vivere l’esperienza dell’ineffabile e IL COR NON SI SPAURA. E COME IL VENTO del “sublime”. La possibilità che ODO STORMIR TRA QUESTE PIANTE, IO QUELLO intimamente possediamo di INFINITO SILENZIO A QUESTA VOCE trascendere i limiti concreti e reali VO COMPARANDO: E MI SOVVIEN L’ETERNO, della nostra esperienza, rende E LE MORTE STAGIONI, E LA PRESENTE questi limiti degli stimoli per E VIVA, E IL SUON DI LEI. COSI’ TRA QUESTA IMMENSITA’ S’ANNEGA IL PENSIERO MIO: sviluppare e nutrire la nostra E IL NAUFRAGAR M’È DOLCE IN QUESTO MARE. immaginazione. Tutta la tensione interiore che noi utilizziamo nel coltivare la capacità di desiderare, e nel mantenere quest’aspirazione alla realizzazione del desiderio sempre in bilico tra una realtà che la ostacola e una volontà che la persegue, ha nella sua essenza un’idea di bellezza. Bellezza nonostante tutto; nonostante i limiti, gli ostacoli, le difficoltà e le vere “bruttezze” che vediamo nel mondo. Un’anima bella non si ferma davanti alla prima siepe che incontra e che nasconde il resto del mondo alla sua vista ma, con senso di paura per il non conosciuto, prosegue nel suo cammino comunque, anche rischiando. Coltiva, curiosa, impara e magari oggi fa un passo in più rispetto a ieri. E cresce. Tutto questo al fine di raggiungere una nuova e più profonda consapevolezza umana. 7 CAPITIUM NEWS Imitano gli adulti nei modelli sbagliati TANTA fretta di diventare grandi senza sapere da dove cominciare. Coscienziosi a parole, strafottenti e imprudenti nei fatti, fondamentalmente sbandati e soli anche nei momenti più importanti e decisivi per il loro futuro. Emerge un quadro desolante dall’identikit dei teenager italiani nel X Rapporto Annuale dell’Osservatorio adolescenti della Società Italiana Pediatri (Sip) presentato nel novembre scorso a Milano e condotto su 1.251 ragazzini dai 12 ai 14 anni. Il loro motto è «vivere come i grandi». E nel tentativo di imitare gli adulti scelgono i modelli più sbagliati: fumano, bevono alcolici e fanno sesso non protetto. Come tanti grilli parlanti riconoscono i comportamenti a rischio poi però si trasformano in altrettanti lucignoli e razzolano male: il 75% circa (79,9% dei maschi e 69,5% delle femmine) infatti si mostra sprezzante del pericolo e solo il 24% (30% delle femmine) assicura di non fare mai cose che considera rischiose. Addirittura, il 13% (17% dei maschi) confessa di farle spesso. «I nostri teenager fanno gli adulti senza esserlo» denunciano gli esperti. «Autonomia e indipendenza sono desideri normali a questa età» ammettono, ma «il processo di adultizzazione cresce e ci allarma», spiega il past president Sip, Giorgio Rondini. In generale, dunque, i baby-italiani sanno cosa può far male: fumare canne (87,1% degli intervistati), ubriacarsi (86,8%), guidare senza patente (86,6%), rubare (86,2%) o avere rapporti sessuali a rischio (84,9%). Eppure aumentano i ragazzi che fumano sigarette (28,8% contro il 25,7% del 2005) e che bevono vino (47,5% contro 46%), birra (53% contro 48,3%) o liquori (23,2% contro 22,5%). Crescono anche le testimonianze su amici che fumano spinelli (44,3% contro 40,1%) o si ubriacano (37,4% contro 35,8%), e il 41% ha persino compagni che rubano. Le minacce per la salute sono in agguato e così il 44% del campione è finito almeno una volta al pronto soccorso. C’è poi il fenomeno del bullismo che viene confermato dai dati del Sip. Più del 70% dei 12-14enni della penisola (77% dei maschi e 68% delle femmine) sarebbe stato, infatti, spettatore di episodi di violenza di gruppo. Ma solo il 53% dei teenager (+ 10%) in caso di bisogno si dice determinato a difendersi da solo, e uno su quattro (+3%) giudica «fifone» o «spia» chi si confida con un adulto. Ma perchè si diventa bulli? Secondo l'84,1% degli intervistati «per essere ammirato all'interno del gruppo», il 78,8% dice «per diventare leader» e il 75,6% «per essere attraente» agli occhi dei compagni dell'altro sesso. Un altro trend segnalato dall'indagine Sip è infatti la disabitudine dei ragazzi a considerare la famiglia come un punto di riferimento: per chiedere un consiglio si rivolgono più agli amici (60%) che a mamma (34%) o papà (12%), e solo l'1,9% va dall'insegnante. E quando si tratta di consigliare i giovani su amicizie, scuola, look e hobby, oltre la metà dei genitori è latitante. E i ruoli si invertono, con mamma e papà che ubbidiscono ai figli e non più viceversa. E se pure al 64,8% del campione (71,4% delle femmine) capita di sentirsi solo, e al 92% (96,5% delle ragazzine) di essere triste, lo sconforto che i teenager avvertono non può essere colmato dai familiari: solo il 21% vorrebbe trascorrere più tempo con loro e il 12% ritiene di spendere con i parenti addirittura troppe ore. La famiglia, comunque, si fa da parte in silenzio: l'unico settore in cui si permette di aprire bocca (70% dei casi) rimane l'alimentazione. Dai dati, certo, non emerge un quadro molto confortante. 8 CAPITIUM NEWS (a cura di Maria Lucia Fazio, classe II A S. M.) Da alcuni anni anche noi giovani capitini amiamo festeggiare la festa di Halloween e pertanto mi sono incuriosita e ho voluto ricercare le sue origini. La parola Halloween ha origini anglosassoni e deriva dalla frase “All Hallows Eve’’, ovvero la notte di Ognissanti. In Irlanda Halloween coincideva con la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno, e i colori che lo caratterizzano sono l’arancio e il nero. La leggenda narra che gli spiriti dei morti durante l’anno tornassero la notte del 31 Ottobre in cerca di un corpo da possedere l’anno successivo. I contadini ovviamente non volevano essere posseduti, quindi rendevano le loro case fredde e si mascheravano da mostri, gironzolando tra le case per far scappare tutti gli spiriti che incontravano. Il motto che caratterizza la festa è “ Dolcetto o scherzetto “, infatti si narra che il 1° novembre i primi Cristiani vagassero elemosinando un po’ di “pane d’anima“ dolce quadrato con uva passa. Un’altra tradizione è quella di Jack-o-Lantern: narra che un uomo di nome Jack ingannò Satana, sfidandolo la notte di Ognissanti a scalare un albero che lo avrebbe intrappolato tra i rami. Jack fece un patto col diavolo: se non lo avesse più indotto a tentazioni lo avrebbe fatto scendere. Alla sua morte gli venne impedito di entrare in paradiso per la cattiva condotta avuta in vita e gli venne negato pure l’ingresso all’inferno perché aveva ingannato il diavolo. Allora Satana gli porse un piccolo tozzo d’inferno, per far durare più a lungo la fiamma: Jack scavò un grosso cavolo rapa e ve la porse all’interno. successivamente scoprì che le zucche erano più grosse e più facili da scavare dei cavoli rapa. Ecco perché tutt’oggi Jack-o-lantern è una zucca intagliata al cui interno è posata una lanterna. 9 CAPITIUM NEWS (a cura di Pierluigi Fasolo, classe III A) Nel 1896 il fisico francese Antoine-Henri Becquerel, osservò che l’uranio emetteva delle radiazioni capaci di impressionare una lastra fotografica, benché protetta da uno schermo opaco ai raggi luminosi. Le ricerche iniziate da Bequerel vennero riprese dagli scienziati Marie et Pierre Curie, i quali nel 1898 scoprirono che la proprietà di emettere radiazioni penetranti era una proprietà dell’atomo e non dipendeva dallo stato chimico o fisico dell’elemento, diedero pertanto al fenomeno il nome di radioattività. Nei primi tempi si è creduto che la radioattività servisse solo a produrre energia, ma qualche tempo dopo il fisico tedesco Albert Einstein scoprì che la radioattività aveva anche la capacità di diventare una delle bombe più potenti esistenti al mondo. La prima esplosione di una bomba nucleare, come ormai è risaputo, si ebbe il 6 agosto 1945 e riguardò la città giapponese di Hiroshima. Anche quest’anno si è avuto un test nucleare ed è stato realizzato dalla Corea del Nord il 9 ottobre scorso. A conferma della notizia c’è stata una scossa di magnitudo 3,58 Richter registrata proprio in Corea del Nord dai servizi d’intelligence sudcoreani. Analoga conferma è giunta anche da un centro sismologico in Australia. Anche l’Istituto nazionale di geofisica americano ha “localizzato un’attività sismica” di magnitudo 4,2 della scala Richter a circa 385 chilometri da Pyongyang, sotto il livello del mare. Secondo il Ministro della difesa russo Sergei Ivanov, la bomba fatta esplodere dai nordcoreani è di potenza compresa tra 5 e 15 kilotoni. Per fare un confronto la bomba che ha distrutto Hiroshima aveva una potenza di circa 12,5 kilotoni. Anche l’Organizzazione per l’applicazione del trattato per il bando completo della sperimentazione nucleare (CTBTO) ha confermato di aver registrato un evento di magnitudo 4,0 scala Richter in Corea del Nord. La Korean Central News Agency, agenzia ufficiale del governo di Pyongyang, ha annunciato che il test è stato completato con successo e che non è stata registrata alcuna perdita di radioattività: ”Il test nucleare è un evento storico che porta felicità ai nostri militari ed al nostro popolo – ha dichiarato la KCNA – esso contribuirà al mantenimento della pace e della stabilità nella penisola coreana e nella regione circostante”. Il test è stato effettuato a Hawaderi, vicino alla città costiera di Kilju. L’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese ha confermato la totale assenza di contaminazione radioattiva anche nell’arcipelago. Il regime di Pyongyang aveva già messo in subbuglio l’intera area asiatica lo scorso luglio con un improvviso esperimento missilistico, che aveva visto il lancio di 6 ordigni a media gittata e uno intercontinentale. È il caso di chiedersi dunque: può mai portare veramente felicità qualcosa che ha insito nella sua natura il totale annientamento di qualsiasi forma vitale? 10 A T T U A L I T A’ CAPITIUM NEWS (a cura di Giacomo Stanzù, classe III C S. Media) La camera blocca l’iter per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina eliminandolo dalla lista delle priorità. Con 272 voti favorevoli e 234 contrari, l’aula di Montecitorio ha infatti approvato la mozione del centrosinistra giudicando “non prioritaria” la costruzione del ponte e impegna il governo a realizzare interventi per il miglioramento della viabilità nel Mezzogiorno. Tra essi il completamento della Salerno - Reggio Calabria e il risanamento della rete autostradale siciliana. Ermete Realacci, presidente della commissione ambiente, territorio e lavori pubblici giudica la decisione molto positiva. Viene demandato al Parlamento di dover indicare la tempistica e le priorità per avviare questa realizzazione del sistema infrastrutturale del sud del nostro paese, in particolare Sicilia, Calabria, a cominciare dalla rete ferroviaria, fino alla Salerno – Reggio Calabria. Il presidente della regione Siciliana Salvatore Cuffaro non si scoraggia ma accetta la notizia e si rivolge agli investitori privati sui mercati internazionali. Dall’opposizione, il presidente dei senatori di Forza Italia R. Schifani, riferisce che Prodi e il centro sinistra vogliono una Sicilia legata al passato, lontana dal resto d’Italia, lontana dall’Europa. Lo stesso Schifani afferma che il governo Prodi è contro la Sicilia e vuole colpire la nostra regione, dove la maggioranza della popolazione ha scelto la CDL. La mozione approvata dall’unione vuole bloccare la costruzione del ponte sullo stretto, facendo tornare la nostra isola indietro nel tempo. Una strategia che sa di vecchio e che avevamo dimenticato grazie alle modernizzazioni del governo Berlusconi. L’associazione Legambiente parla della vittoria della ragione. Essa riuscì a soddisfare anche il Codacons che chiede di concentrare le attenzioni e gli investimenti non solo sulla rete autostradale, ma anche su quella ferroviaria. Lo stesso Carlo Rienzi spiega che nel nostro paese le infrastrutture sono pericolose e obsolete nel sud Italia e a dimostrarlo sono i continui incidenti che disagiano gli utenti e caratterizzano il trasporto ferroviario italiano. CAPITIUM NEWS (a cura di Claudio Lentini, classe I A) E’ stato inventato il motore ad olio di semi: non inquina, costa poco e lascia solo un leggero odore di patatine fritte (sicuramente migliore di quello del petrolio). Il biodiesel è un combustibile rivoluzionario, perché non contiene zolfo e libera la stessa quantità d’anidride carbonica assorbita dalle piante per la fotosintesi e quindi per produrre i semi da cui si estrae l’olio. Il biodiesel è carburante per le macchine, come il gasolio, e combustibile per il riscaldamento, come il metano, è derivato dalle piante, semi di colza e di girasole; queste sono piante oleose usate soprattutto come condimento. Come si ottiene l’olio di semi o biodisel? Si ottiene dalla spremitura dei semi di colza o girasole che, uniti ad alcol etilico creano una reazione chimica. L’olio di colza è il più utilizzato per il biodiesel poiché come condimento ha una qualità inferiore dell’olio di soia o di girasole ed è prodotto in grosse quantità. Soprattutto in Cina, India e Pakistan, ma anche l’Italia ha una grossa produzione d’olio di colza, oltre che di soia e di girasole. In realtà quest’olio è stato sempre usato come carburante, infatti, quando Diesel inventò il suo motore, mise nel serbatoio olio di semi; e, durante la seconda guerra mondiale, fu utilizzato per le navi perché mancava il petrolio. L’utilizzo di quest’olio è molto importante per l’ambiente perché: non crea zolfo che è responsabile delle piogge acide, né anidride carbonica, che crea l’effetto serra; è biodegradabile, cioè è un prodotto naturale che ha un ciclo ed è anche rinnovabile come tutto ciò che la natura crea; è molto economico, costa circa la metà del gasolio con una potenza quasi maggiore e, per farne carburante, si può addirittura usare l’olio vegetale usato, che così non finirebbe nell’ambiente; la produzione di quest’olio è molto ecologica e può essere usato puro o mischiato a gasolio, sia per il riscaldamento che per le macchine, di qualsiasi genere, con motore a diesel; la prestazione è la stessa del gasolio, anzi giova al motore perché non incrosta. Un’altra cosa interessante è la possibilità di trasformare le zone povere del mondo (anche alcune zone della Sicilia) che sono abbandonate dall’agricoltura e creare piantagioni di colza o di girasole, dando anche alle popolazioni una possibilità di guadagnare. Ancora non si utilizza, forse perché i governi hanno applicato a quest’olio le tasse sui carburanti speciali e così il prezzo è diventato lo stesso di quello del gasolio. Ad Alessandria stanno provando ad utilizzarlo sui mezzi pubblici. La Provincia di Alessandria ha un progetto per utilizzare l’olio di semi su almeno 100 autobus nel prossimo anno fino ad arrivare a circa un terzo del trasporto pubblico. Se tutti i Comuni la pensassero così cominceremmo a risolvere il problema del traffico e dell’inquinamento nelle grandi città, infatti, l’olio di semi è una fonte di ENERGIA PULITA E RINNOVABILE 12 S C I E N Z A E T E C N I C A CAPITIUM NEWS FUSIONE NUCLEARE: TEST SULLE MONTAGNE PARIGI, Francia -- Produrre energia nucleare pulita come quella del sole. E' l'ambizioso progetto in fase di avvio sulle montagne della Provenza, nel sud della Francia, a poca distanza da quel Monte Ventoso che ha dato i primordi alla storia alpinismo. Il progetto si chiama Iter. E sta per reattore sperimentale termonucleare internazionale. Si prefigge di ottenere energia dalla fusione atomica e non più dalla fissione come avviene oggi nelle normali centrali nucleari. I ministri dell'Unione Europea, degli Stati Uniti, e di Russia, Cina, India, Giappone e Corea del sud hanno firmato, il 21 novembre scorso, all'Eliseo un accordo per la costruzione del primo grande reattore a fusione nucleare. Si tratta di un accordo senza precedenti che, nelle parole del direttore del progetto Kaname Ikeda "potrà contribuire a creare una nuova fonte di energia per l'umanità". L'impianto verrà costruito sulle montagne di Cadarache, nel sud della Francia. Negli stessi luoghi in cui Petrarca compose "l'ascesa al Monte Ventoso" nel lontano 1336, considerata l'alba dell'alpinismo. Ora, potremmo essere di fronte a una nuova alba, per l'intera umanità. Quella di un'energia naturale e infinita come il sole che illumina queste vette. Il reattore nucleare a fusione che verrà costruito lassù è basato su una configurazione detta "tokamak", "nel quale intensi campi magnetici confinano un plasma di forma toroidale che dovrà produrre più energia di fusione di quella consumata", spiegano gli esperti. Il reattore avrà le dimensioni di una normale centrale elettrica, dovrebbe diventare operativo nel 2016 dopodichè spetterà alla Comunità scientifica verificare come potrà essere sfruttato commercialmente, produrrà circa 500 megawatt di potenza per circa un'ora utilizzando pochi grammi di Deuterio e Trizio derivato dal litio. Deuterio e litio sono elementi abbondantissimi sulla Terra, disciolti nelle acque degli oceani o nelle rocce. La radioattività prodotta all'interno della centrale avrà un decadimento di circa 100 anni: molto minore delle attuali centrali nucleari a fissione. Inoltre il prodotto della fusione è l'elio, un gas nobile inerte. La fusione nucleare è di per sè sicura. L'eventuale perdita di controllo del processo porterebbe infatti all'immediato spegnimento della reazione. I costi di tanto ben di Dio? Intorno ai 5 miliardi di euro in 10 anni. Tra gli enti di ricerca italiani coinvolti nel progetto ci sono l'Enea, l'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Grazie alla loro competenza, svilupperanno tecnologie necessarie all'operatività di Iter, nel campo del plasma e della fusione nucleare controllata. 13 CAPITIUM NEWS Uomini illustri di scienze, lettere, belle arti, di santità e virtuosi di Capizzi (A cura di Sarra Minichello Francesco) -Padre Illuminato Xharra (Sarra) predicatore. Padre Illuminato nacque a Capizzi nel 1683 e morì a Gibilmanna nel 1760. Ex provinciale della provincia di Messina era un uomo di grande virtù, fu visto elevarsi in estasi. I posteri dopo la sua morte curarono di perpetuarne il nome ritraendone l’effigie in una tela con questa iscrizione:”Il Rev.Padre Illuminato da Capizzi ex provinciale, uomo veramente pio e pieno di carità, quanto per i suoi talenti e disciplina. Fu elevato nell’ordine dei cappuccini come capo supremo della provincia di Messina. Ma per amore della contemplazione, della vita solitaria, senza ancora aver finito il triennio come provinciale abdicò con molta fermezza, perciò ritornò al convento di Gibilmanna dove dedito al culto della Beatissima Vergine, si distinse nella misericordia verso i poveri e i fratelli malati che era solito confortare con dolcissime parole se non ci riusciva con la preghiera. Infine ricco di meriti morì all’età di 77 anni da Santo,dopo aver vissuto ben 51anni nella religione”. Visse nel Santuario del convento di Gibilmanna 42 anni da come viene dimostrato nelle sue scritture. Dottissimo in filosofia e teologia nel 1720 essendo guardiano del convento di Gibilmanna, incominciò a ingrandirlo e nel 1724 furono terminati i lavori per la costruzione del nuovo refettorio. -Dottore Abate Maccagnone Antonino; morto nel 1597. Lodato come uomo illustre dal Pirri e dall’Amico. -Dottore Abate Giacomo Braccetti; canonico del Duomo di Messina. Segretario dell’arcivescovo e nel 1617 eletto vicario generale. -Dottore Abate Filippo Gullo; vissuto nella prima metà del 1600, peritissimo nelle scienze astronomiche ed ecclesiastiche. -Abate Giuseppe Ganguzza; dottore in teologia, morto nel 1663. Lodato per la sua vasta conoscenza dal Mongitore, dall’Amico e da altri storici. -Abate Bruno Marcantonio; morto nel 1662, insigne dottore in teologia e in legge. -Padre Antonino Saccone; gesuita nato a Capizzi. Pubblicò nel 1746 a Palermo un volume dal titolo”Arte da dare e fare gli esercizi del patriarca S. Inizio di Lodola”. -Sacerdote Antonino Sarra; professore di filosofia nel 1700. Lasciò un manoscritto su questa scienza. -Dottore Domenico Saccone; scrisse un’opera di medicina teorica-pratica nel 1700. -Sac. Giovanni Saccone; dottore di Salamanca (Spagna) in teologia e fisica. Compose delle opere in latino intorno il 1760. -Barone Dott. Luigi Saccone; morto nel 1818. Scrisse 5 volumi di medicina. -Sacerdote Pietro del Campo; famoso architetto. Discepolo dell’abate Saba Gullo, disegnò a Capizzi la facciata della Chiesa Madre, il portico nella piazza Umberto I; morì nel 1813. -Sacerdote Giuseppe Cacciato; conoscitore della Bibbia e del latino, morì nel 1842. -Architetto Giacomo Ferrauto; per ben 40 anni fu professore di lettere umane. Morì nel 1849. -Canonici Giacomo Palazzolo e Giuseppe del Campo; dotti predicatori del 1800. -Dottore Giuseppe Mancuso; pubblicò “Riflessioni critiche alla memoria sul primato della madrina chiesa in Capizzi nel 1851”. -Filadelfio Russo; diligente cultore di latino, francese, tedesco e inglese. Pubblicò a Palermo nel 1889 il “Viaggiatore intelligente”. 14 E A C A P I Z Z I T R A S T O R I A E C U L T U R A CAPITIUM NEWS -Dottore Matteo Ferrauto; eccellente medico, scrisse sulla medicina. Morì nel 1859. -Girolamo Larcan; pubblicò diverse poesie in diversi anni. Si ricorda “poesie”stampato a Palermo nel 1859 nella tipografia del commercio. -Notaio Erasmo Ferrauto; poesie siciliane e italiane. Morì nel 1859. -Giuseppe Ruggiero Larcan; scrisse un’opera chiamata “Il purgatorio” nel 1865 e molte altre opere inedite. -Natale Gullo; morto nel 1873 scrisse “La vita militare”,”La rivoluzione del 1849”,”Sulle alpi”,”Traduzione in versi italiani dei profeti Nahum e Geremia”. -Can. Giuseppe Laganga; esperto nelle scienze naturali. Fu parroco di Resuttana. Scrisse “Il diario storico biografico universale”. -Giuseppe Bruno; valente chimico e fotografo. Fu membro della commissione delle belle arti di Taormina. Morì nel 1904. -Prof. Antonino Larcan; direttore del ginnasio di Ragusa. Pubblicò vari opuscoli sulle scuole. -Avvocato cavaliere Niccolò Russo Mancusio; fu consigliere provinciale e segretario del consiglio provinciale. Ha pubblicato a Roma e a Messina parecchie memorie legali. -Dottore Antonino Zaffiro; tenente medico, aiutante maggiore in seconda all’ospedale militare di Venezia. Scrisse “Toxidermie” nel 1900. -Basilio Bontempo; corrispondente di parecchi giornali dell’isola e del continente. Insegnante, prese moglie in Capizzi. Compose 8 opuscoli in Capizzi, mentre era in vacanza. -Niccolò Salvo; pittore di adorni, paesaggi e figure. -Santoro Gullo; pittore del 1700. -Vincenzo Mustazz; poeta contadino seicentesco scrisse la settimana santa del comune di Palagonia. -Prof. Antonino Francesco Larcan; nacque a Capizzi nel 1860. Conseguì la laurea in lettere a Messina nel 1889. Insegnò a Patti, Giarre, Messina e Ragusa e fu socio della società per la patria e di altri importanti sodalizi. Lo spense la meningite a Capizzi il 24 agosto 1906. Dedicò tutta la sua vita alla cultura, famiglia e scuola. -La famiglia Culò. Giovanni Culò, il figlio Leonardo e il nipote Giacomino; valenti scalpellini, erano chiamati a lavorare nei paesi limitrofi e nelle grandi città siciliane. Delle loro opere a Capizzi si può vedere:il pavimento di marmo bianco e rosso venato nel Santuario di San Giacomo Apostolo Maggiore, quello della chiesa Madre, nella facciata del collegio di Maria, che gli costarono tanto sacrifici e i bei portali dei palazzi del centro storico di Capizzi (palazzo Russo in Piazza Russo e il palazzo Mancusjo in via Vespri). -I fratelli Antonino e Giacomo Mascali Calandra; capi muratori del nuovo acquedotto cittadino. -Antonino Mascali Scicchitano; scalpellino famoso ed intelligente fu autore della Statua di San Giacomo nella facciata del Santuario omonimo. -Paolo Scicchitano Iraci e Pasquale Casabona Liuzzo: bravi falegnami e scultori del legno. -Salvatore Pagliaro Bordone; scrittore, storico. Nato il 18 aprile 1843 scrisse varie opere edite e inedite tra cui: ”Sull’Aurea citta di Capizzi”, ”Pretura di Capizzi”, ”Brevi notizie storiche e geografiche di Capizzi”, ”Mistretta antica e moderna” e altre ancora. -Antonino Mancuso Fuoco; famoso pittore naif. Nato nel 1921, i suoi quadri si possono ammirare in tutto il mondo, da Stoccarda a Parigi, da New York a Capizzi. Muore l’1 luglio 1996. -Ignazio Russo; sposato con donna Marianna Larcan, fu chiamato “Il padre dei poveri”. Fece scolpire a Roma la bella e imponente statua della Madonna delle Grazie. Muore il 10 agosto 1838. 15 CAPITIUM NEWS -Baronessa Caterina Russo nata Principato; Donna religiosa, fondò il Collegio di Maria con annesso ospedale. Finanziò il completamento per la realizzazione di una pregevole campana per il Santuario di San Giacomo, e la stessa donna, per dare un suono più armonioso, fece fondere nella colata i suoi numerosi gioielli, che fusero insieme al bronzo. Donò per voto alla Madonna della Concezione che si osserva nel Santuario di San Giacomo, un attrezzo con due anelli di brillanti e rubini e una corona del rosario d’oro con misteri d’ambra (atto 17/06/1806). I suoi possedimenti terrieri arrivavano fino a Siracusa, fu chiamata “La signora dell’oro”. Morì nel 1808. -Abate Don Saverio Xharra; fece costruire nel 1775 la chiesa suburbana della Madonna Addolorata. -Virgulzio Cardella; Fu il primo beneficiale eletto dal cavaliere aragonese Sancio d’Eredia. Fondò il monastero benedettino di Suore di Maria Santissima Annunziata. -Dottor Giacomo Cav. Calandra; figlio di un ricco massaro, ottenne la laurea di medico chirurgo con lode dei suoi professori. Eletto due volte sindaco di Capizzi e poi assessore, caldeggiò la costruzione dell’acquedotto civico. Sposo una figlia dei baroni Russo di Capizzi e Mistretta, donna Maria Antonietta Russo, e nel 1895 fu nominato cavaliere della corona d’Italia. Morì a Palermo il 3 dicembre 1903, all’età di 51 anni, lasciando la moglie, i quattro figli e il vecchio genitore. -Berna Stefano; pittore. Lo scrittore Larcan dice che sia stato uno scolaro di Polidoro da Caravaggio ed addita in Capizzi molte opere. -Berna Giacomo; pittore, di cui il Russo rinvenne atti notarili nel 1661 e nel 1669. -Berna Benedetto; figlio di Giacomo. Verso il 1680 e nei primordi del 1700 dipinse due quadri che si osservano nelle due chiese parrocchiali. -Barone Nicola Russo; Nato nel 1800 e morto il 7 maggio 1884 giureconsulto eminente, difese il comune vittoriosamente e gli istituti civili ed ecclesiastici del paese contro la pretura e le rapacità del fisco e del fedaulesimo. -Dottore Antonino Zaffiro; tenente medico, aiutante maggiore in seconda all’ospedale militare di Venezia. Scrisse “Toxidermie” nel 1900. Storico e scrittore insigne pubblicò la “Monografia della città di Capizzi”,”Le memorie storiche sulle chiese e luoghi pii”, un opera “sull’elemosina” e molti altri manoscritti e opere inedite. Fu consigliere provinciale, sindaco, giudice supplente. Eletto deputato al parlamento siciliano, dovette rinunciare per salute malferma. Aiutò i poveri e i bisognosi che come il padre meritò il titolo di”Padre dei poveri e della patria”. -Cavaliere gerosolimitano Fra Pietro Matteo Mancuso, morto nel 1633 e per suo testamento (prima di morire) dispose 50 onze annuali da doversi pagare alle università di Capizzi al guardiano procuratore del Convento Santa Maria di Gesù. Impose che quel denaro si dovesse usare per abbellire la chiesa di San Francesco (annessa al convento citato), per pagare la sepoltura nel cappellone dei suoi consanguinei, e passarle a povere o orfane che erano pronte a nozze. -Famiglia Gullo; Sei fratelli della famiglia si distinsero per la laurea a quei tempi molto difficile a prenderla. Diventarono conosciuti per i saggi di letteratura. Il settimo fratello Don Filippo Gullo, laureato a Salamanca (città spagnola della provincia omonima sede delle più antiche università d’Europa), fu un perito di astronomia. -Don Michele Garces de Diaz; si distinse per la poesia toscana. Si trovano diverse opere drammatiche tra cui un’opera di Santa Oliva e altri manoscritti che attestano che fu un ottimo poeta. 16 CAPITIUM NEWS Marco Volumnio; poeta lirico romano morto a Capizzi a 37 anni e 7 mesi. Cajo Ancito Micone gli costruì il sepolcro che fu ritrovato a Capizzi nella contrada del Fiume Giano (antico dio romano creatore del mondo inventore delle navi e della moneta) nel 1687. -Sacerdote Girolamo Lentini; nel 1603 istituì in legato per le sue consanguinee e fanciulle povere di Capizzi, una rendita di 2 mulini in contrada Albano e Pulchera e altri terreni con il divieto di censirli. -Giacomino Calandra (figlio del cav. Giacomo Calandra); medico di bordo, quando si trovava nella sua Capizzi, era il medico di tutti specialmente dei poveri. Si tramanda che, quando qualcuno stava male e veniva chiamato a domicilio, lui non solo non accettava mai denaro, ma piuttosto metteva dei soldi propri sotto il cuscino per permettere all’ammalato di potersi comprare le medicine a quei tempi tutte a pagamento. -Suor Donna Arcangela Cacciato; Suora del monastero benedettino morta nel 1905. Quando il monastero venne chiuso, le suore furono affidate alle famiglie di origine. A lei si debbono tutti i dolci tradizionali di mandorla (un tempo fatte solo dentro il monastero), mandorle zuccherate, biscotti, briosce, e persino le caramelle. Hanno ereditato veri e propri tesori culinari tradizionali tipici del paese. Era anche una brava ricamatrice, tramandando cosi le tradizioni alle nipoti, e poi a tutti quelli di Capizzi. -Dott. Nicolò Mingari; ammogliato con Donna Larcan. Medico di tutti, persona vicino al popolo, aiutava gli ultimi e gli umili, donando sempre buone parole. Fu presidente della deputazione del collegio di Maria di Capizzi dal 24 Luglio 1939. -Russo Giacomo; terziario francescano. Suocero del Cav. Calandra Giacomo, aveva avuto relazioni con San Giovanni Bosco, il quale conservava con grande venerazione un biglietto autografo di ringraziamento per la beneficenza. Aveva donato alla Chiesa Madre un magnifico organo restaurato. Aveva sposato la baronessa Maria Rosa Larcan. -Cavaliere Giuseppe Calandra; fratello di Giacomino, figlio di Giacomo Calandra. Rimasto orfano appena conseguita la licenza classica, presso Palermo, dovette abbandonare gli studi ed assumere le responsabilità del capo famiglia. Sposò Donna Francesca Schillaci di Troina, che fu la donna che ebbe la più ricca dote del paese. Ottenne il grado di tenente di fanteria ed ebbe al merito di guerra due croci. Venne coronato cavaliere della corona d’Italia. Muore qualche anno dopo la seconda guerra mondiale. Ebbe 3 figli: Maria nel 1908,Giacomo nel 1909 e Frate Vittorio nel 1916. -Frate Vittorio Maria Antonio Francesco Calandra; Figlio del Cav. Giuseppe Calandra. Nasce il 22 febbraio 1916, chierico cappuccino. Si distinse per le qualità di bontà, carità e umiltà. Stimato da tutti muore in fama di santità a Troina il 25 Dicembre, giorno di Natale del 1938 a soli 22 anni di età. Fissando l’immagine di Gesù Cristo che sale al calvario portando la sua croce. Mentre esalava l’ultimo respiro la sua casa tremava fortemente. -Nicolò Calandra; approdato nel dopoguerra a Torino spinto dalla passione per la moda, divenne sarto di alta moda. Famoso in tutto il mondo da Roma a Tokyo, da Francoforte a New York. Il suo fiore all’occhiello era di essere stato sarto del Papa Giovanni Paolo II. Muore nel 1998. -Rita Maddalena Mancuso Fuoco; nata a Capizzi nel 1915. Famosa nel mondo per alcuni quadri di notevole pregio artistico. Muore nel 1995. -Suor Donna Benedetta Gullo; figlia di Benedetto Gullo, una delle famiglie più aristocratiche di Capizzi, Diventa suora del monastero Maria Santissima Annunziata. Muore in fama di santità e virtù il 15 ottobre 1799. -Suor Donna Caterina Russo; figlia di D. Francesco Russo e Donna Larcan nasce il 6 Settembre 1739. Suora del monastero benedettino si distinse per l’amore verso il prossimo, la bontà, la carità e umiltà. Muore l’8 marzo 1826. 17 CAPITIUM NEWS - Frate Illuminato da Capizzi; sacerdote, predicatore cappuccino. Teologo di tutta la provincia di Messina, uomo celebre per dottrina e facondia. Ascese tutti i gradi con dignità e soddisfazione,coprendo anche la carica di commissario e visitatore generale nei regni di Castiglia in Spagna. Abbiamo di Lui un’orazione dell’Immacolata Concezione, tenuta a Roma nel 1618, alla presenza del Sommo pontefice Paolo V, con tutti i cardinali e i prelati. Morì nel 1665. Scrisse altri vari libri. - Frate Benedetto Mazzara da Capizzi (anno 1670). Riformato, agiografo, compose un leggendario, ossia” Vite de Santi, Beati e Venerabili dei tre ordini francescani”, con molto studio che gli costò tanta fatica. Opera stimata e pregevole. - Giunipero da Capizzi??, frate laico dei minori osservanti. Mandato dal padre superiore a Gerusalemme,come infermiere. Accadde un giorno che un cristiano di nazione giacobita ossia della Siria, rinnegò la fede cattolica per abbracciare quella islamica. Poco dopo però pentitosi, dello sbaglio,reduce alla vera fede cristiana, venne condannato a morte dai turchi. Questo avvenimento accese nel cuore del frate la brama del martirio, che si porta per lungo tempo dentro fino a quando un giorno entrato nel tempio di Salomone, essendo proibito l’ingresso a qualunque cristiano,fu scacciato a forza di pugni e calci. Ma vedendosi deluso nel suo desiderio,vi tornò un altro giorno. Allora i turchi, sdegnati per il tanto coraggio che dimostrava di aver il frate, prima lo riempirono d’ingiurie, poi con molte percosse lo presentarono al cadì (magistrato che amministra la giustizia nei paesi musulmani) dove fu pronunciata la sentenza di morte. Contento per l’accaduto incominciò ad insultare Maometto, a condannare la sua legge, confessandosi servo indegno di Dio. Accese i turchi d’ira per le ingiurie pronunciate da fra Giunipero, che chiesero ad alta voce giustizia. Il cadì allora, per mostrarsi zelante della sua legge, impugnò la scimitarra e con un colpo secco tolse la vita al frate, che ottenne, così, come desiderava di essere martire di Gesù Cristo. - Frate Giovanni Angelo Xharra;predicatore cappuccinoE’ autore dell’opera analitica su Marco Tullio Cicerone. Muore nel 1700. - Donna Francesca Mancusj: nata a Capizzi, sposata a Caronia, fu la seconda donna in Italia a prendere nel 1913 la patente di guida automobilistica. La sua macchina con patente si può ancora osservare nel museo della città di Torino. - Maestro Nunzio La Farina; compositore, nasce a Capizzi nel 1896. Emigrato in Argentina nel 1926 ottiene il diploma di professore e compositore di musica a Buenos Aires. Incise grandi successi sui dischi Columbia e Brunswich: valzer, tango, ranchera, tarantelle e una marcia intitolata “Madre Patria”. Muore a Capizzi nell’agosto del 1961 da famoso compositore in tutto il mondo. -Barone Nicola Larcan Lanza; pubblicò un manoscritto dal titolo le “Memorie topografiche della città di Capizzi” . Lasciò anche un manoscritto su un lavoro sulla musica. Articolo pubblicato nel “Risorgimento”di lunedì, 19 Gennaio 1953 di Buonos Aires. LA REDAZIONE DI QUESTO GIORNALINO RINGRAZIA FRANCESCO SARRA MINICHELLO PER L’IMPEGNATIVO LAVORO DI REPERIMENTO DI MATERIALE AL FINE DI REALIZZARE QUESTO IMPORTANTE ARTICOLO. 18 CAPITIUM NEWS ( a cura di Mallaci Bocchio Antonino, figlio di un mulinaro) Il mugnaio Erano tanti, nei tempi passati, i mulinari a Capizzi, che spendevano tutta la vita immersi nella farina, e cercavano di campare la famiglia facendo uno dei mestieri più pericolosi e rischiosi di quel tempo: il mulinaro. Il primo mulino fu quello che pestava i chicchi di frumento nel mortaio. Ciascuno si faceva il pane per conto proprio: schiacciato il cereale con la polvere ricavata ossia farina,miscelata ad acqua e poi cotta su apposite”ciappe”arroventate dal fuoco, panificava. Ma la grande quantità necessaria di pane che bisognava produrre per il fabbisogno collettivo,spinse l’ingegno umano ad inventare il mulino,e da qui nasce il mestiere di “mulinaru”o mugnaio (chiamalo come vuoi), cioè colui che con la sua macchina riduceva in farina il chicco di cereale che le massaie trasformavano in pagnotte. La prima macchina consisteva in due grandi ruote di pietra che si muovevano una sull’altra e giravano in senso contrario,oppure la macchina di fondo era in stato di blocco e la macina superiore girava. Tra loro,per caduta si immergeva il grano o qualsiasi altro cereale:con il peso di quelle macine il frumento veniva sbriciolato minuziosamente e poi la forza centrifuga spingeva verso l’esterno le sue componenti. La polvere ottenuta (farina)veniva separata dalla caniglia (crusca), mediante crivellatura con un setaccio: la farina bianca veniva impiegata per gli uomini, la crusca per gli animali. Per poter fare girare queste pesanti macine accorreva energia ed ecco che ogni paese sfruttò quello che la natura offriva. Capizzi,infatti,situato in un territorio scosceso ma ricco di torrenti e vari fiumiciattoli, non aveva altro da scegliere che sfruttare la forza dell’acqua. Nacquero così i mulini ad acqua che adoperavano grandissime ruote a tazza o a pala che venivano alimentate per caduta dell’acqua da una pala all’altra e una volta avviate non si fermavano più, se non con la deviazione del flusso situato al di sopra. Tutto incominciava così:il mulino utilizzava l’energia dell’acqua che era captata all’inizio del sito e,in lieve pendio,era fatta scorrere in un canale a mezza costa,il cui percosso si concludeva in una” oria”. L’acqua poi veniva incanalata per mezzo di apposite saracinesche in un torrione di pietra, detto “saitta”, all’altezza di ben 10 metri, di forma prismatica all’esterno, dove all’interno vi era una condotta forzata, con dei conci di pietra a tenuta d’acqua. L’acqua così dopo un salto di 10 metri giunge con violenza sulle palette di una turbina idraulica orizzontale,che mediante albero di trasmissione verticale, fa girare una delle due macine di pietra,che costituisce la parte attiva del mulino. I cereali da macinare arrivano alle macine attraverso un crogiolo ottenendo così la farina che veniva raccolta in cassoni di legno. Particolarmente sviluppata era la produzione di frumento (Robba forti, maiurcuni, atruminia, maiorca, russieddu), se nel 1606 si contavano sino a 48 mulini funzionanti nel territorio capitino,alimentati la maggior parte dal fiume Giano in Bidi-Cirasa. Agli inizi del 1900 ha inizio lo sfruttamento del gas. Capizzi non aveva nessuna traccia di gas naturale e così non rimaneva altro che sfruttare i boschi:dalla legna si riusciva a produrre carbone,che in seguito bruciato in apposite grandi caldaie di ghisa o acciaio,si otteneva del vapore che riusciva a far girare le solite macine dei mulini ad acqua. A parte tutto il sistema di stritolamento del chicco,la pulitura della farina e la trivellazione,il mugnaio lavorava sempre con il solito stile:ma i macchinari che adoperava erano molto più pericolosi,infatti i fuochi e gli scoppi erano all’ordine del giorno. Quando poi a Capizzi fu portata l’energia elettrica nelle case,anche i mulini passano a funzionare con l’energia elettrica: le macine di pietra vengono sostituite con cilindri d’acciaio,il frumento prima lavato, poi ripulito con la spazzolagrano, viene fatto riposare in degli appositi cassoni ed ancora un pochino umidi vengono guidati fra due rulli di acciaio;il ricavato continua il suo percosso verso altri rulli, sempre a diventare meno grezzo e a far ottenere diversi tipi di farina:farina 0, farina 00, semola, semolina, farinaccia, crusca. Ma il mulinaro o mugnaio rimane sempre infarinato e non dimenticare il detto:”Chi va al mulino si infarina”. vecchi mulinara di Capizzi nel mulino a codda 19 CAPITIUM NEWS (a cura di Maria Rita Testa Camillo, classe 1^ B) LI PENI CHI PATIU SAN BASTIANU, PATIU LI PENI DI CRISTU DIVINU LI CANI E LI GIUDEI LU SSICUTARU LU SSICUTARU FINU A LU GIARDINU NTA NU PEDI DI RANCI LU TTACCARU CU NA ROSSA CATINA NTA LI PIEDI TENI LA FIDI FORTI BASTIANO CHI AVI LA MAGGIURI PARTE DI CIELO. SANTA LUCIA DI JUORNU TAGGHIAVA E DI NOTTI CUSIA PASSAU U SIGNURI E CI DISSI: CHI FAI LUCIA? SCINNI NA L’UORTU C’E UN PEDI DI FINUOCCHIU CHI MANU U CHIANTAI E CHI PIEDI LU SCARPISAI CI FICI PASSARI U DULURI DI L’UOCCHI CH’AVIA. SANTA NICOLA FICI I LASAGNI, SAN GIUSEPPI U LASAGNATURI, U CRIU U PURTAU SAN CIUVANNI E A MAIDDA SAN SARVATURI. SANT’ANTUNINU QUANNERA MALATU TUTTI LI SANTI LU IENNU A TRUVARI CU CI PURTAVA PUMA E RANATI, CU CI PURTAVA PUMA GENTILI RISUSCITA, RISUSCITA MALATU CHI ‘N PARADISU NI IMU A VIDIRI. SUTTA UN PEDI DI NUCIDDA C’E’ NA NACA PICCIRIDDA SI CI NNACA U BAMBINU SAN GIUSEPPI E SAN IACHINU, LA CANUZZA FA BAU-BAU LA CIDDUZZU FA CIU CIU BEDDU DORMIRI CHI FA DIU. 20 CAPITIUM NEWS (A cura di Fra’ Sebastiano Carmelo Lupica) Sono passati tre anni, ma ancora il loro ricordo è indelebile nel cuore dei capitini ….. e non solo! Ci piace ricordarle così, Nicoletta e Adelina, due piccole-grandi donne, la cui vita ci resta come un esempio di semplicità e saggezza. Nella ordinarietà della vita quotidiana, pur occupando un “piccolo spazio”, vivevano al centro di Capizzi, non solo per l’abitazione, vicina alla chiesa Madre, ma proprio per il ruolo che avevano per la gente del paese. Persone di preghiera, semplici, autentiche, hanno vissuto pienamente il loro essere cristiane. Donne dalla fede schietta,si sono donate interamente rendendosi prossime a chiunque ne avesse di bisogno. L’attenzione e la cura che avevano traspariva anche nel loro paziente lavoro di ricamo. Attive in parrocchia, dall’animazione della liturgia, alla cura dei bambini del catechismo e dell’azione cattolica, esprimevano la loro fede anche “fuori dalla sacrestia”: generose nell’offrire tempo e risorse a chi ricorreva a loro per ogni tipo di aiuto. Ma il sostegno maggiore era quello dell’ascolto e del consiglio. Chi,pieno di problemi,si rivolgeva a loro trovava sempre la porta aperta e il cuore disponibile. Vicine a tutti (….anche ai sacerdoti passati da Capizzi, tra cui non possiamo dimenticare P. Di Marco), erano volute davvero bene le “signorine”. E non era raro vederle presenti ai matrimoni e a tutti gli eventi di festa. Partecipi delle sofferenze e delle gioie dei capitini, erano stimate persone di famiglia, care a ciascuno. È per questo che vogliamo ancora ricordarle e ringraziarle per l’esempio che sono state e per i valori che ci hanno trasmesso. Grazie, di cuore, a loro e al buon Dio che ce le ha donate. Grazie a voi che avete permesso di pubblicare un ricordo a me e a voi caro. 21 CAPITIUM NEWS (a cura di Giuseppina Fazio) Forse pochi sanno che il gruppo delle Majorettes è nato dall’idea della Prof.ssa Pina Iraci che, nell’Aprile del 1998 chiamò un gruppo di mamme ed espose questo suo progetto. L’idea piacque a tutte e subito si cominciò a lavorare versando un piccolo contributo mensile ciascuno, per creare un fondo cassa al fine di affrontare le prime spese. Furono acquistati uno stereo e 4 tamburi. Inizialmente le ragazze iscritte risultavano complessivamente n° 36 di età compresa fra i 5 e i 10 anni, oltre ad altre 5 ragazze più grandi (Maria Carmela, Letizia, Giacoma, Rosanna ed Elisa) che avrebbero suonato i 4 tamburi, mentre una sarebbe stata designata come capo-gruppo. Fu coinvolta la carissima insegnante (oggi in pensione) Maestra Lina Intili, che con tanta dedizione, buona volontà e con tanta passione cominciò ad insegnare alle ragazzine i primi movimenti, nella palestra della scuola elementare, messa a disposizione dal nostro Preside, Prof. Mimmo Bonanno Conti. Intanto, le mamme, riunite in palestra, e comprati un bel po’ di rafia di colore azzurro e bianco ed un po’ di nastro bi-adesivo, realizzarono, rigorosamente a mano, i primi pon-pon (che ancora oggi si utilizzano durante le prove). Poi, con tanto entusiasmo, cucirono i vestitini, di colore azzurro, le gonnelline a pieghe, i gilet con i bottoni dorati e le camice bianche; tutto era pronto. E così, dopo un’estate di lavoro, una domenica del mese di ottobre del 1998 ci fu la prima uscita, e poiché quel giorno il tempo fu poco clemente (c’erano vento e pioggia) si chiese aiuto al Sindaco, il quale mise a disposizione il Centro Sociale, dove il gruppo potè esibirsi per la prima volta, fra l’entusiasmo di tutti i partecipanti. Col passare degli anni, e con l’aiuto dei vari Sindaci e delle Amministrazioni comunali che, annualmente hanno elargito un contributo economico, via via sono stati acquistati i baschi, poi gli stivali, i pon-pon, le bacchette ed infine i cappelli con le piume. Da allora il gruppo, aggregato alla Banda Musicale che quest’anno ha festeggiato i 30 anni, è parte integrante dell’Associazione Circolo musicale S. Giacomo. Le uscite del Gruppo majorettes si svolgono durante le nostre Feste principali: S. Giacomo, S. Antonio. S. Bartolomeo, durante qualche ricorrenza civile o durante le manifestazioni dell’Agosto capitino. Insieme alla Banda il gruppo delle Majorettes ha partecipato, ogni anno, ai vari raduni bandistici, in Sicilia: Tusa, Pettineo, Gangi, Nicosia, Cerami e, ultimamente Maletto, per la sagra delle fragole. Con l’Istituto Comprensivo il gruppo ha partecipato a vari progetti: “Ragazzi in gamba” e “Sport a scuola”, nei comuni di Messina, Castel di Lucio e S. Stefano, ed inoltre, alle manifestazioni organizzate da Telethon, a S.Agata di M.llo nel 22 CAPITIUM NEWS 2004 ed a Messina nel 2005. Col passare del tempo qualche ragazza si è ritirata dal gruppo e così nel 2004 ci sono state le nuove iscrizioni di 19 ragazzine dall’età compresa fra i 4 ed i 12 anni, ed intanto anche la Maestra Lina, per motivi personali, lasciava il Gruppo. Nel 2005 se ne andava anche la Capomajorettes Elisa Principato. Attualmente il gruppo è formato da n. 37 ragazze, di cui 18 del gruppo dei grandi e 19 del gruppo dei piccoli di un’età compresa fra i 5 ed i 17 anni, con 2 ragazze, Marilena Steccato e Rosita Fazio che fungono da capi-gruppo, ed alcune mamme, Giuseppina Fazio e Giuseppina Ferraro, che coordinano il gruppo, coadiuvate da altre mamme volontarie. Le ragazze sono: Antonella Buttaccio, Ilenia Cavallaro, Adele Di Giorgio, Eloisa Fascetto, Sara Fascetto, Antonella Fatati, Rosita Fazio, Maria Lucia Giaimi ,Roberta Giaimi, Beatrice Lentini, Benedetta Mazzara, Sabrina Milia, Annalisa Pappalardo, Domenica Pirrone, Marianna Principato, Piera Principato, Marilena Steccato, Giusj Tacito, Marianna Allegra, Erica Fascetto, Chiara Fascetto, Caterina Fazio, Rosj Fazio, Federica e Lorenza Giangrasso, Lorena Lentini, Jessica Mancuso, Serena Mazzara, Michela e Sara Pittala’, Alice Principato e Caterina Principato, Giusj Rotondo, Marica Russo, Marica Scauzzo, M. Rita Testa Camillo e Federica Fascetto. Un saluto e un augurio a Maria Sarra e M. Giacoma Buttaccio che sono andate via da poco. Il gruppo, nato quasi per gioco, oggi è al suo ottavo anno di vita. L’ultima uscita di quest’anno è stata in occasione dell’inizio del Campionato di calcio locale, con l’inaugurazione dei nuovi spogliatoi facenti parte del campo sportivo di Capizzi, con la partita “Capizzi – Pettineo”, il giorno 5 Novembre scorso. Ci auguriamo che il gruppo resista ancora per molti anni, visto che rappresenta importanti momenti ricreativi e, contemporaneamente, educativi per le nostre giovani capitine. 23 CAPITIUM NEWS Comune di Capizzi Provincia di Messina Il Comune di Capizzi, in collaborazione con Enel Distribuzione Sicilia, ha predisposto, presso l’ufficio autentiche, una postazione informatica che permetterà alla cittadinanza di svolgere tutte le operazioni commerciali relative alla fornitura di energia elettrica fino a 30 kW. Si comunica inoltre alla Cittadinanza che il giorno 24 novembre 2006, alle ore 11.00, si è svolta presso la sala consiliare l'inaugurazione del servizio : DOVE SI POSSONO ESEGUIRE LE SEGUENTI OPERAZIONI: PIUWATT (Modifica potenza impegnata per lo stesso cliente) SUBENTRI/VOLTURE CESSAZIONI VISUALIZZAZIONE SITUAZIONE FATTURE E STORICO CONSUMI ACQUISIZIONE LETTURE SERVIZIO CONTOWATT SERVIZIO CARTAWATT MODIFICA INDIRIZZO DI RECAPITO FATTURE INSERIMENTO CODICE FISCALE DIMOSTRATI PAGAMENTI RICHIESTA PREVENTIVO PER SPOSTAMENTO GRUPPO DI MISURA RICHIESTA VERIFICA MISURATORE SIMULAZIONE MIGLIOR CONTRATTO RICHIESTA NUOVO ALLACCIAMENTO (NOVITA’) MODIFICA SITUAZIONE ANAGRAFICA (PASSAGGIO DA NON RESIDENTE A RESIDENTE) RICHIESTA NUOVE OPZIONI TARIFFARIE IL SERVIZIO VIENE SVOLTO DAL LUNEDI AL VENERDI DALLE ORE 09:30 ALLE ORE 13:00 E MARTEDI E GIOVEDI ORE 16:30 ALLE ORE 17:30 ED E’ COMPLETAMENTE GRATUITO. 24 I N F O R M A Z I O N E CAPITIUM NEWS A.S.D. CAPIZZI IN TESTA ALLA CLASSIFICA DEL CAMPIONATO DI 3^ CATEGORIA (A cura di Pierluigi FASOLO) S P O R T Dopo vari tentativi il campionato di calcio di 3^ categoria dell’Associazione Dilettantistica Capizzi sembra essere iniziato sotto una buona stella. Evidentemente il cambio di Dirigenza sotto la presidenza dell’Arch. Leonardo PRINCIPATO ha impresso dinamismo, entusiasmo e voglia di fare bene. Dopo l’esordio con la Citta di Pettineo vinta per 4-3, l’undici di Mister CAPUANA è andato a vincere anche in trasferta a Mirto con un perentorio 2-0. La serie positiva è continuata anche con la vittoria casalinga ai danni del Longi che è uscito battuto per 3-2, solamente a Cesarò la locale squadra di calcio è stata sconfitta per 2-1 nonostante abbia espresso grande gioco ed impegno, tuttavia la squadra ha reagito con entusiasmo ed ha proseguito la marcia battendo per 1-0 il Tusa ed andando a vincere a Castel di Lucio per 3-1 ed attestandosi in vetta alla classifica con 4 punti di vantaggio sulla seconda. Capocannoniere della squadra è il nostro goleador Salvatore GIAIMI che ha realizzato la bellezza di 6 reti. “Credo nell’importanza dello sport per la crescita socioculturale della nostra piccola comunità – ha dichiarato il Presidente – il vedere tante persone ed in particolare tanti giovani al campo sportivo a tifare per la nostra squadra mi riempie di orgoglio. Da parte mia - ha proseguito - assicuro il massimo impegno per portare la squadra in 2^ categoria ed a proseguire incentivando le attività sportive calcistiche e non, nella nostra cittadina. Dall’anno prossimo cercheremo di mettere a punto una squadra di giovanissimi che possano affrontare con successo il campionato Juniores ed essere il vivaio della prima squadra. Mi auguro – ha concluso- che la cittadinanza tutta risponda con entusiasmo e con contributi vari per supportare la squadra nel cammino agonistico intrapreso.” Formazione: Cardella S., Testa G., Iraci Maurizio, Laganga S., Sacco T., Fazio A., Allegra C., Manerchia B., Vivaldi N., Iraci A., Iraci Michele, Lo Castro T., Pirrone G., Sarra A., Steccato G., Giaimi S., Laganga A., Fasolo G., Mingari A., Mancino G., Prestianni R.. Allenatore: Fabio Capuana Dirigenti : PRINCIPATO TROSSO Leonardo Giuseppe, LAGANGA SENZIO Mario Antonino, CACCIATO INSILLA Antonino, CALANDRA SEBASTIANELLA Ignazio, FASOLO BENNARDO Pietro, GIAIMI Giacomo Anselmo, GUARNERA Mario, LARCAN Eugenio, MANCUSO PRIZZITANO Giuseppe Fernando, MARINO Antonino Maria, PRESTIFILIPPO CIRIMBOLO Antonino, SARRA FIORE Antonino, STANZU’ Antonino. 25 CAPITIUM NEWS QUEST’ANNO SI SONO SVOLTE LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO E I TRE COMPONENTI R.S.U. Il 26 e 27 novembre scorso, presso il nostro Istituto, si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio d’Istituto in un clima di massima serenità. Ci sembra alquanto doveroso, ed è il minimo che possiamo fare, dopo che il nostro Dirigente lo ha fatto pubblicamente durante l’assemblea dei genitori del 3 novembre, ringraziare tutti i membri del Consiglio precedente ed in particolare il Presidente nella persona della signora Giuseppina Fazio che per sei anni ha collaborato con massima serietà e disponibilità con la Scuola. Nell’augurare buon lavoro ai neoeletti, vi proponiamo la composizione del nuovo Consiglio che resterà in carica per i prossimi tre anni: rappresentanti genitori: rappresentanti docenti: rappresentante personale ATA FERRARO GIUSEPPINA MANERCHIA M. ROSANNA MAZZARA BOLOGNA FILIPPO RUFFINO MARIANNINA RUSSO LINA SCHILLACI MARIA ANTONIA CAMANO MARIA ROSARIA FASCETTO SIVILLO M. BENEDETTA FASCETTO SIVILLO GIACOMO IRACI SARERI GIUSEPPA QUINTASSENZA MARIA LUISA RUSSO MARIA CALANDRA GIUSEPPA E Trascorsi i tempi tecnici, il Dirigente ha convocato la seduta di insediamento del nuovo Consiglio, durante la quale si è proceduto all’elezioni delle varie cariche che sono avvenute in un clima di massima collaborazione e tutte per acclamazione, Ve le elenchiamo in ordine la composizione del neo-Consiglio d’Istituto: SCHILLACI MARIA ANTONIA RUFFINO MARIANNINA CAMANO MARIA ROSARIA FASCETTO SIVILLO GIACOMO RUSSO LINA MAZZARA BOLOGNA FILIPPO CALANDRA GIUSEPPA FERRARO GIUSEPPINA (Presidente) (Vice Presidente) (Segretaria) (Giunta esecutiva) (Giunta esecutiva) (Giunta esecutiva) (Giunta esecutiva) (Consigliere) S C U O L A MANERCHIA M. ROSANNA (Consigliere) FASCETTO SIVILLO M. BENEDETTA (Consigliere) IRACI SARERI GIUSEPPA (Consigliere) QUINTASSENZA MARIA LUISA (Consigliere) RUSSO MARIA (Consigliere) Inoltre il componente di diritto è il nostro Dirigente Scolastico pro-tempore, Mimmo Bonanno. Con la piena attuazione dell’autonomia scolastica e con l’attribuzione della dirigenza ai capi d’istituto ciascuna istituzione scolastica è sede di contrattazione integrativa, per cui in ciascuna di esse operano le R.S.U. demandate a tutelare i diritti del personale docente e Ata in materia di organizzazione del servizio scolastico, coinvolgendoli nelle deliberazioni che riguardano l’adeguamento di norme generali ai contesti operativi e configurandosi come fattore di mediazione tra gli interessi dell’azienda e i diritti dei lavoratori. Il mandato delle R.S.U. ha la durata complessiva di tre anni, la costituzione di esse avviene mediante elezioni con voto segreto e con il metodo proporzionale tra liste concorrenti. Le elezioni si sono svolte nei giorni 4, 5 e 6 Dicembre presso i locali della scuola elementare, si sono presentate quattro liste e cioè La CISAL-SCUOLA, lo SNALS, la GILDA-UNAMS e la FLC-CGIL. I candidati eletti sono stati: ALLEGRA FILOSICO CARMELO, TESTA CAMILLO MARIA LUISA E BRUNO MIRELLA. auguriamo buon lavoro. 26 A A loro CAPITIUM NEWS (a cura dell’Ins. Maria Salvo, Scuola Media) Anche quest’anno l’Istituto Comprensivo di Capizzi aderendo all’iniziativa del MIUR e del C.S.A. di Messina, si è mobilitato per Telethon. Gli alunni dei tre ordini di Scuola dislocati nei plessi di via Roma, via Pertini e via Berlinguer si sono impegnati in questa gara di solidarietà che ogni anno coinvolge l’Italia intera e che vede sempre primeggiare le scuole siciliane mettendo insieme la cifra di circa 450 Euro. Le scuole della Regione Siciliana, nello scorso anno, si sono infatti distinte particolarmente in occasione della raccolta di fondi destinati alla ricerca scientifica attraverso Telethon, in particolar modo, la scuola messinese è stata la più generosa in assoluto. L’idea di una raccolta simbolica "Un euro per Telethon” con la conseguente distribuzione di salvadanai in tutti i locali pubblici del paese, ha inteso coinvolgere tutta la cittadinanza mediante l'opera di sensibilizzazione attuata dai ragazzi dell'Istituto verso la necessità di sostenere la ricerca scientifica al fine di contrastare le malattie genetiche, al grido di: “INSIEME PER TELETHON ... INSIEME PER UN FUTURO MIGLIORE!” L'Istituto Comprensivo ha aderito inoltre al Progetto TELETHON YOUNG, un’iniziativa didattica sorta nel 2003 con grande successo, promossa dal Comitato Telethon Fondazione ONLUS, sotto l’egida del Ministero della Pubblica Istruzione, con lo scopo di informare e sensibilizzare i bambini del secondo biennio delle Scuole Primarie sull’importante missione di Telethon di far avanzare la ricerca scientifica verso la cura della distrofia muscolare e delle altre malattie genetiche. Il grande interesse dimostrato dal mondo scolastico e l’immenso valore sociale attribuito a questa iniziativa hanno indotto il Comitato Telethon ad estendere il Progetto anche alle scuole secondarie di 1° grado. I numeri raggiunti in soli 3 anni scolastici testimoniano la validità del progetto: più di 3.000 scuole aderenti, 8.000 classi coinvolte e oltre 100.000 ragazzi e famiglie sensibilizzate. Inoltre, in 3 anni, le scuole hanno raccolto oltre 1.700.000 euro in favore della ricerca scientifica sulle malattie genetiche. I docenti avvalendosi di un apposito Kit di materiali didattici offerti dal Progetto Telethon Young avranno l’opportunità di aiutare i ragazzi ad avvicinarsi alle problematiche legate alle malattie genetiche utilizzando in maniera chiara e semplice mappa concettuale, giochi ed esercizi divertenti. Ma cos’è realmente Telethon? Telethon, “Television marathon” cioè una “Maratona televisiva”, è una corsa speciale cui ha dato inizio per la prima volta, nel 1966 negli Stati Uniti, l’attore Jerry Lewis che ha avuto per primo l’idea di usare la TV per chiedere aiuti per i malati di “distrofia muscolare”, una malattia ereditaria che indebolisce sempre più i muscoli del corpo di chi si ammala. L’idea della Maratona televisiva è stata ripresa quasi 20 anni dopo in Francia da AFM, un’associazione di famiglie di malati di distrofia muscolare. In Italia Telethon nasce nel 1990 grazie alla U.I.L.D.M. – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare – ed alla caparbietà di Susanna Agnelli che ne diviene la Presidente. La missione di Telethon dopo tutti questi anni è sempre una sola: fare avanzare la ricerca verso la cura di malattie genetiche ancora più rare. Molte ricerche hanno consentito di capire quali fossero le cause di malattie come le anemie o le distrofie muscolari; altre hanno permesso di trovare cure efficaci come nel caso della cosiddetta SCID-ADA, una grave malattia ereditaria in cui le persone che ne sono affette sono praticamente prive di difese immunitarie fin dalla nascita. Su migliaia di progetti messi in cantiere sono stati raggiunti centinaia di successi ed ogni giorno si fanno nuove scoperte grazie ai finanziamenti Telethon, ma purtroppo, allo stesso tempo, molte altre persone rimangono ancora senza una cura, senza una seppur minima speranza di guarigione. Il cammino da compiere è ancora in salita; i progetti sono tanti così come sono tanti i bisogni a cui si deve rispondere... la solidarietà risulta essere pertanto un valore fondamentale, un modo per sentirsi vicino agli altri, per questo motivo ogni piccola nostra iniziativa può andare ad acquistare un significato davvero speciale! 27 28 CAPITIUM NEWS 29 CAPITIUM NEWS (a cura degli alunni della classe V A) 30 CAPITIUM NEWS 31 CAPITIUM NEWS 32 CAPITIUM NEWS (Relazione della classe II B, coordinata dalla prof. ssa I. Saccà) I Nebrodi sono una bellezza naturale di cui l’uomo può disporre per il suo benessere, ciò non significa che l’uomo deve abusare di queste bellezze sfruttando senza criterio le risorse che la natura offre. I boschi di Capizzi fanno parte del Parco dei Nebrodi, che ha lo scopo di tutelare questo interessante patrimonio naturale. Quest’anno nel nostro Istituto è stato proposto un interessante Progetto e cioè: “I funghi del Parco”, rivolto alle classi seconde della Scuola Media che ha suscitato grande entusiasmo. Il 26 Ottobre queste classi hanno realizzato un aspetto del Progetto recandosi sul luogo insieme ai prof. C. Allegra, T. Fascetto, S. Folisi, G. Iraci, F. Imbesi e la gradita presenza del nostro Dirigente M. Bonanno Conti. Le condizioni climatiche hanno permesso di effettuare una bella escursione. La parola direttamente agli alunni: “Siamo partiti con il pulmino per arrivare a destinazione, una zona ritenuta dai proff. ricca di una di una grande varietà di funghi sia commestibili che tossici. Abbiamo esplorato la zona del bosco “Pizzo Ruetto” in cerca di funghi per vedere come e dove nascono. I professori ci hanno spiegato la struttura del fungo, costituito dal cappello, le lamelle, l’anello, il gambo e la volva; la maggior parte dei funghi è costituita da filamenti microscopici dette “ife” che si sviluppano ramificandosi nel materiale organico tra cui traggono nutrimento. L’intreccio complesso delle “ife” forma il “micelio”. Nei funghi a cappello, il micelio si trova nel terreno mentre ciò che sorge è solo la struttura riproduttiva che prende il nome di corpo fruttifero. I funghi si riproducono per mezzo di spore microscopiche unicellullari, provenienti da speciali “ ife” riproduttive. I funghi a cappello presentano, nella parte inferiore numerose lamelle o sottili tubuli costituiti da ife sporigene dalla quale si liberano le spore. Anche la muffa è un fungo microscopico alcune muffe producono antibiotici, sostanze molto utili per l’uomo perché in grado di impedire la crescita e distruggere i batteri. Le industrie farmaceutiche utilizzano numerose specie di muffe per la produzione su vasta scala di vari tipi di antibiotici come per esempio la penicillina, prodotta da una muffa simile a quella che possiamo osservare sugli agrumi. I funghi commestibili sono: Agarico (prataiolo, champignon); Boletus, Gallinaccio (cresce in autunno); Porcino (molto pregiato e buono); Mazza di tamburo, tartufo (difficile da trovare perché cresce sottoterra e si cerca con l’aiuto dei cani). I funghi velenosi sono: Porcino Malefico o Boleto Satanas, che si riconosce facilmente perché ha i pori rossi, e vari tipi di Amanita. Alcune specie arboree, private dei funghi, soffrono e tutto l’ambiente viene impoverito e danneggiato. Per questo motivo,la raccolta dei funghi dovrebbe effettuarsi nel pieno rispetto delle norme per la protezione dell’ambiente. Gli esemplari di specie velenose non vanno distrutti, calpestati o estirpati, i funghi commestibili non devono essere raccolti in modo indiscriminato; inoltre, per favorire la diffusione delle spore, sarebbe opportuno collocarli in cesti e non in sacchetti di plastica, quando andiamo in cerca di funghi, dobbiamo stare attenti a quello che troviamo perchè, se c’è un metallo vicino al fungo, esso sarà sicuramente velenoso perché ha attirato tutti i batteri del metallo. È necessario consultare un esperto per essere sicuri che siano commestibili. Questa escursione è stata molto piacevole perché abbiamo imparato tante cose nuove e ci siamo divertiti. Si può definire un‘esperienza indimenticabile.” 33 CAPITIUM NEWS (A cura di Valeria Pellegrino, Carmen Fatati, Cristina Fazio e Roberta Giaimi, classe III A) LA DAMA Quest’anno scolastico, abbiamo organizzato un torneo di dama. L’iniziativa è partita dalla professoressa di Ed. fisica, grazie a lei ora conosciamo questo gioco, riusciamo ad applicare il regolamento,conosciamo la storia e l’esistenza di una federazione sportiva italiana, la nostra impressione in merito è positiva. Secondo alcune ricerche archeologiche la dama risale a molti secoli prima dell’era cristiana. Di questo gioco è stata trovata traccia in Egitto nella città di Elmahash, la tavola su cui giocavano, era divisa in tre linee orizzontali e si trova nel museo di Bruxelles. Presso gli antichi Greci erano diffusi due giochi con la damiera: la “Petteia” che deriva dal termine greco “Pressos”, e la “Cubea”. Tra gli antichi Romani si conoscono solo tre tipi di giochi da tavola chiamati: “Ludus duedecim scripta” , “Alea”, “Ludus la Trunculorum”. Gli Arabi non conoscevano la dama, non esisteva nella loro lingua, perciò siccome gli europei chiamavano il gioco con la parola che indicava la regina (Dama), ha seguito questa strada anche in Arabo. Le regole del gioco della dama francese e inglese di quel periodo erano diverse da quelle attuali. Le pedine potevano prendere solo in avanti e la dama poteva spostarsi solo di una casella per volta, le pedine si spostavano anche all’indietro e le dame avevano il movimento lungo. La presa non era obbligatoria e questo rende il gioco povero di contenuti e di combinazioni. Abbiamo visto che la dama possiede tante varianti nazionali. Le altre varianti nazionali hanno in comune le seguenti caratteristiche: somiglianza accentuata, scarsa stabilità nel tempo e convivenza. In Germania la dama era molto diffusa, ma si giocava in diversi modi. In quello stesso periodo si giocava con il nome “Polacca”. Quasi tutti gli Stati usavano questa parola, ma fece eccezione la Polonia, dove chiamarono il gioco “warcaby”. La prima descrizione esatta della dama si trova nell’enciclopedia di Diderot e D’Alambert che erano appassionati di questo gioco. Ultimo appassionato di questo gioco era il Manoury che scrisse: “La giovantù non capisce questo gioco e dà la preferenza al dominio”; si riferiva al gioco della dama. Abbiamo visto come Manoury rimpiangesse il gioco della dama a 100 caselle, quasi dimenticate alla fine del 1700. Agli inizi del XIX secolo, la dama, dopo un breve periodo di rifioritura, venne nuovamente dimenticata. Però nella seconda metà dello stesso secolo rifiorì. Il primo libro-manuale della dama fù stampato in Olanda nel 1785. Nel 1953 si cominciarono a disputare regolarmente i campionati sovietici di dama internazionale di cui il primo vincitore fu Kuperman. Verso la metà del XVIII secolo, i francesi portarono il gioco in Canada. Un’altra variante molto interessante della dama è quella Turca, le regole sono uguali a quelle del gioco tradizionale. Abbiamo così descritto, la storia dello sviluppo di questo gioco. Di seguito riportiamo alcune delle regole più importanti del gioco: la dama è un gioco da tavola tra due giocatori, ciascuno dei quali dispone di 12 pedine (nere per un giocatore, bianche per l’altro) che muove su un tavoliere quadrato composto da 64 caselle bianche e nere, come quello degli scacchi. Le pedine si muovono in direzione dello schieramento avversario spostandosi di una casella alla volta lungo le diagonali nere, con lo scopo di eliminare le pedine avversarie. Una pedina elimina “mangia” quello avversaria, quando questa si trova in una casella adiacente seguita da una casella libera. Quando una pedina raggiunge la fila estrema in capo avversario diventa damone, e ad essa viene sovrapposta una pedina dello stesso colore. La dama è diffusa in diverse varianti: Italiana, Spagnola, Tedesca, Russa, Turca e Cinese. Quest’anno nella nostra scuola abbiamo organizzato un torneo di dama, dove tutti hanno avuto la possibilità di giocare, ma solo uno riuscirà a vincere e ad essere il migliore, successivamente abbiamo la ferma intenzione con l’aiuto e il permesso del Preside di poterci confrontare con i nostri coetanei appartenenti ad altri istituti. Riteniamo che il gioco dalla dama sia un gioco molto stimolante, ci aiuta a sfruttare le nostre capacità intellettive, migliorando l’attenzione e la concentrazione e poi, essendo una gara, ci insegna a rispettare le regole e l’avversario. Il gioco contribuisce inoltre a creare degli ottimi spunti per una sana e piacevole competizione. 34 CAPITIUM NEWS Il 15 dicembre 2006, nella palestra della scuola media, si è svolto il “I torneo di dama.” Hanno partecipato 28 ragazzi della scuola media. Questi si sono classificati in una prima selezione in classe, si sono confrontati tra loro in palestra, superando le varie fasi che li ha visti infine impegnati nelle semifinali e finali. Alla semifinale si classificano: Fazio Giuseppe, Callozzo Giovanni, Frasconà Raffaela e Fazio Cristina. La finale vede impegnati: Frasconà Raffaela e Fazio Cristina. Per concludere ringraziamo i partecipanti all’organizzazione:Il Preside, la prof. Privitera , i componenti della C.R.I , il giudice di gara Prof. Principato, con la maestra Intili, e il maestro Larcan, gli arbitri il maestro Marino, il prof. Imbesi, e il sig. Nino Fazio. AND THE WINNER IS... CRISTINA FAZIO Le attività dell’Istituto non si sono concluse certo con il Torneo di Dama.., infatti, da qualche giorno fervono i preparativi in occasione del Santo Natale. Le classi sono impegnate in divertenti attività di laboratorio con l’obiettivo di realizzare uno spettacolo natalizio con il quale scambiarsi gli auguri anche in francese e inglese, le lingue da loro studiate. Il programma di venerdì 22 dicembre si aprirà con il benvenuto delle prime classi sulle note di “Jingle Bells / Vive le Temps”; seguiranno le classi seconde e terze con l’esecuzione di brani appartenenti alla tradizione natalizia mediante tastiere e flauti e la recita di alcune poesie. Ma accanto alla tradizione, troveremo anche delle novità: le ragazze della classe 3C ci meraviglieranno tutti con una danza moderna. Ed il presepe? Non poteva certo mancare! I ragazzi di 1 B si sono impegnati a fondo nella rappresentazione della Natività recitando in francese i passi salienti sulla storia della nascita di Gesù Bambino tratti dalla Bibbia e cercando di stupirci con un finale da leggenda. 35 CAPITIUM NEWS GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA SI PREPARANO ALL’ARRIVO DI GESU’ATTRAVERSO “ LA DRAMMATIZZAZIONE ’’. La recita costituisce un elemento importante della festa del Natale. La drammatizzazione della storia della nascita di Gesù, che richiede oltre all’interpretazione del testo, l’allestimento, quindi la preparazione dei costumi, delle scene di fondo, l’esecuzione di musiche e canti, è un’esperienza educativa importante poiché offre l’occasione per vivere insieme l’EVENTO nella riflessione, nella gioia e nella speranza. “In quel tempo a Betlemme” è il titolo della recita che gli alunni delle classi seconde devono interpretare. E’ un progetto didattico che presenta l’evento della nascita di Gesù nel suo contesto storico, geografico, fornendo una serie di stimoli e informazioni utili all’arricchimento del bagaglio multidisciplinare. “Dirottate su Betlemme ’’ è il titolo della recita che gli alunni delle classi terze devono interpretare. Il progetto comprende delle canzoni e una drammatizzazione, dove gli angeli del cielo si danno da fare per preparare a Nazaret una festa d’accoglienza per il figlio di Dio che sta per nascere sulla terra. Ma…ultime notizie : Gesù nascerà in un paesino della Giudea più a sud! E allora via verso Betlemme, in una corsa frenetica all’ultimo minuto. “Natale di pace ’’ è il titolo del recital che gli alunni delle classi quarte devono interpretare. Il progetto comprende delle canzoni incentrate sui momenti principali del Natale di Gesù e sui valori della pace, accoglienza e solidarietà. “Il Natale di San Francesco’’ è il titolo della recita che gli alunni delle classi quinte devono interpretare. Il progetto comprende delle canzoni e una drammatizzazione, incentrate sulla storia del primo presepio, realizzato a Greccio nel 1223. In un’alternanza di narrazioni, flashback e sei canzoni, questo musical, per le notizie e i riferimenti che contiene, si rivela anche uno strumento di conoscenza ed approfondimento sulla storia e sui luoghi in cui visse e operò il Santo di Assisi. Dei percorsi didattici, per festeggiare la ricorrenza più attesa dell’anno liturgico, come occasione di arricchimento culturale, suscitando interesse e curiosità nei bambini e per raggiungere l’obiettivo generale del progetto: “Il teatro un gioco..’’ che è quello di fortificare lo spirito di gruppo della classe e favorire le tecniche del lavorare insieme, studiando e approfondendo i linguaggi del teatro. 36 CAPITIUM NEWS (a cura dell’insegnante Carmelina Medina, Scuola dell’infanzia) Il clima di festa che precede l’arrivo del Natale, coinvolge emotivamente i bambini. Nel nostro centro, però, la realtà che li circonda non subisce molte trasformazioni: le vie, i negozi, le vetrine, gli alberi non sempre lasciano intravedere l’avvicinarsi della festa più attesa dell’anno. Per questo è nell’ambito della scuola che essi percepiscono il Natale soprattutto nel suo significato più intrinseco. Quest’anno la scuola dell’infanzia, oltre alle attività didattiche proposte normalmente nel periodo natalizio, ha organizzato un’accademia, all’insegna della drammatizzazione, del canto, della danza e delle tradizioni nel rispetto della natura. Le tematiche trattate sono dunque il Natale e l’ecologia, la salvaguardia dell’ambiente e l’esaltazione della vita di ogni creatura. “La danza dell’albero di Natale” è una piccola fiaba teatrale, musicale, della quale è protagonista un giovane abete, desideroso di diventare un albero di natale di quelli decorati, ammirati da tutti. Il desiderio dell’abetino è talmente grande, da fargli provare invidia per tutti gli altri alberi del bosco, portati via, un giorno d’inverno, dai taglialegna. Immagina i loro rami ornati di oggetti scintillanti, di luci e di fili dorati, al caldo e al centro dell’attenzione nelle case degli uomini, tutte addobbate a festa. L’abete ancora non sa che quegli alberi, strappati per sempre dalla terra, poco tempo dopo moriranno. Alcuni personaggi –la madre terra, la luna, le stelline del cielo, insieme a Maria con Gesù, agli angioletti, ai bambini e persino a Babbo Natale- gli faranno comprendere quale fortuna sia stata, per lui, l’essere dimenticato laggiù, sotto il cielo: << l’abete infatti è ancora vivo, ha ancora le sue radici! >>. È allora che inizia la sua danza di gioia per la vita, una danza al ritmo del vento, nella bellezza della natura. La finalità del nostro lavoro è dunque quella di esaltare da una parte un elemento decorativo laico del Natale, ovvero l’abete (che è anche parte del nostro ambiente di vita) e dall’altra salvaguardare nell’immaginario collettivo il rapporto vitale tra la terra intesa, come natura, e i suoi figli che spesso subiscono l’intervento devastante dell’uomo. Il disboscamento diventa, anche se in modo velato, il tema principale della rappresentazione, che si prefigge di lanciare questo messaggio educativo: ”La nostra natura, se rispettata e preservata, si presenta come lo spettacolo più bello e velato”. Con questa proposta educativa, i bambini saranno sensibilizzati al rispetto dell’ambiente, senza però rinunciare a simboli, personaggi e tradizioni. Attraverso la drammatizzazione e l’uso speculare della musica, saranno indotti a mettersi alla prova durante l’allestimento e soprattutto a superare talune renitenze, con l’aiuto dei docenti, nei confronti della loro esposizione davanti al pubblico esterno. Inoltre vengono indotti dalla storia a riflettere, in un clima di festa che vuole però risolversi in un momento ludico, ma al contempo di riflessione e sensibilizzazione per tutti. 37 CAPITIUM NEWS Nella classe II A della scuola Media si sono svolte diverse attività nelle ore di compresenza. Varie le tematiche trattate: dallo studio dell’ambiente circostante – in particolare il bosco e il sottobosco – alla difesa dell’ambiente, dai diversi aspetti dell’inquinamento alla difesa degli animali, in particolare a quelli in estinzione. I temi trattati sono supportati da questi elaborati espressi graficamente dagli alunni. D I S E G N I Di Dio Fiamma 38 CAPITIUM NEWS (a cura di Iraci Sareri Antony, classe II B) Siamo a Natale, come d'incanto .. le città si sono vestite di luci. Mille luminarie festose che riempiono l'aria di gioia… È Natale... Un Natale che riempie di gioia i cuori di tutti.. la festa delle feste... Un bambinello ci ricorda amore... Dio degli uomini... nato povero... in una stalla.. scaldato da un asino ed un bue.. e da tanto amore di Maria e Giuseppe.. Il verbo che si fa uomo e viene ad abitare tra noi... e noi... noi abbiamo forse dimenticato, accecati da tanta luce e tanto benessere.. dimentichiamo che le sofferenze ci sono ancora e sono più di sempre. Tanti bambinelli nati sotto le bombe.. in mezzo ad una strada... che sono soli prima di nascere... perchè la madre li rinnega.. quanti bambinelli nelle case.. in presepi preparati con cura.. Quanti bimbi che soffrono la fame e non sanno neanche cos'è questo nostro Natale. Tu che ne dici SIGNORE se in questo Natale faccio un bell’albero dentro il mio cuore, e ci attacco, invece dei regali, i nomi di tutti i miei amici: gli amici lontani e gli amici vicini, quelli vecchi e i nuovi, quelli che vedo ogni giorno e quelli che vedo di rado, quelli che ricordo sempre e quelli a volte dimenticati, quelli costanti e quelli alterni, quelli che, senza volerlo, ho fatto soffrire e quelli che, senza volerlo, mi hanno fatto soffrire, quelli che conosco profondamente e quelli che conosco appena, quelli che mi devono poco e quelli ai quali devo molto, i miei amici semplici ed i miei amici importanti, i nomi di tutti quanti sono passati nella mia vita. Un albero con radici molto profonde, perché i loro nomi non escano mai dal mio cuore; un albero dai rami molto grandi, perché i nuovi nomi venuti da tutto il mondo si uniscano ai già esistenti, un albero con un’ombra molto gradevole affinché la nostra amicizia, sia un momento di riposo durante le lotte della vita. 39 CAPITIUM NEWS NATALE L’ALBERO DI NATALE Mentre la neve cade fitta Babbo Natale corre nella slitta. E’ Natale, è Natale! Nelle strade e nei vialetti I bambini giocano allegretti. A mezzanotte in punto Suonano le campane. Evviva, evviva, è nato Gesù, Nostro Signore! Gli angeli cantano la ninna nanna, le stelle illuminano la capanna dove dorme il Bambinello, riscaldato dal bue e l’asinello. Alla fine di quel giorno Tutti dormono sognando un mondo di pace, di amore e di bontà senza né odio, né guerra, né rivalità. (Marica Principato V A) L’albero piccino un altro anno deve aspettare, e le sue amiche stelle lo vanno a consolare. Un anno è passato, l’albero forte e robusto è diventato. Il grande giorno finalmente è arrivato. L’albero nel salotto è rigoglioso e bello, il bimbo lo decora come fosse gioiello. La luce delle stelle vede in lontananza, delle sue amiche sente la mancanza. Ogni stella arriva vicino al finestrino e gli fa dono di un campanellino. Ora è perfetta la notte di Natale Con i doni, il fuoco e l’albero di Natale. (FASOLO GISELLA II A S. MEDIA) I RAGAZZI DELLE QUARTE DELLA S.PRIMARIA CI PROPONGONO QUESTE POESIE D’AUTORE A TEMATICA NATALIZIA: PACE SULLA TERRA di Giovanni Pascoli E un canto invase allora i cieli “Pace sopra la terra” E i fuochi quasi spenti arsero e desta scintillò la brace. Già pronti erano in piedi i pastori e un angelo era tra loro, con le braccia stese e diceva: “Sia gioia! Scese Dio sulla terra”. Mossero: e Betlemme, sotto l’osanna dei cieli dormiva. E videro, ecco una capanna… Ai pastori l’accennò col dito un angelo: una stalla umile e nera donde gemeva un filo di vagito. C’ERA di J. Ramòn Jiménez L’angelo belava dolce. Il cane latrava, quasi parlando alle stelle. Mi svegliai. Uscii. Vidi orme celesti nel terreno fiorito. La luna stava tramontando fra veli d’oro e di seta. Aprii la stalla per vedere se Egli era là sulla paglia. C’era… 40 CAPITIUM NEWS A GESU’ BAMBINO di Umberto Saba HO NEL CUORE UN PRESEPE di M. Riccò Ho nel cuore un presepe con solo un vagito di bambino e tante pupille di volti africani, cinesi ed indiani. Un presepe da nulla: una culla, un bimbo sconsolato e un pellerossa a lato che lo scalda con il fiato… E il Bambino Gesù non piange più. La notte è scesa e brilla la cometa che ha sognato. Sono davanti a Te, Santo Bambino! Tu, Re dell’universo, ci hai insegnato che tutte le creature sono uguali, che le distingue solo la bontà, tesoro immenso, dato al povero e al ricco. Gesù, fa’ ch’io sia buono, che in cuore non abbia che dolcezza. Fa’ che il tuo dono s’accresca in me ogni giorno e intorno lo diffonda, nel Tuo nome. CULLA D’AMORE di L. Fiorentini Gesù bambino il mondo è un vecchio pellegrino carico di fatica e di dolore, va cercando nella notte la luce del tuo presepe. Gesù lasciati ritrovare nella culla d’amore perché il mondo ti possa riabbracciare. IL PIU’ POVERO DEI POVERI di P. Mazzolari Gesù venne al mondo nella povertà. Per mamma ebbe la più povera delle mamme. Come padre in terra volle un falegname. Nasce a Betlemme, fuori casa, senza casa; una stalla al posto di una casa; una greppia al posto della culla. L’adorarono poveri pastori; fugge davanti al crudele Erode e accetta l’esilio come fa il povero. Poi torna a Nazareth. Vive con i poveri del paese; veste come un povero; lavora come un povero. Poveri sono i suoi apostoli; povere sono le turbe che lo ascoltano. Condannato alla morte dei poveri, muore sulla croce; il più povero di tutti i poveri che il mondo abbia visto. 41 CAPITIUM NEWS A Natale il solicello, a Pasqua il focherello A Natale, o grosso o piccino, su ogni tavola c'è il tacchino Chi rinnova a Capodanno, rinnova tutto l'anno. Da San Martino a Natale chi è povero sta male. Freddo prima di Natale non lo paga alcun quattrino. Durare da Natale a Santo Stefano Il tempo dei Santi è già come quello di Natale Natale al balcone e Pasqua al tizzone. Natale sereno, covoni di meno. Natale viene una volta l'anno, chi non ne profitta, tutto a suo danno Se fa dolce il Natale, a Pasqua i tetti avranno il ghiaccio appeso in candeletti. Se le rondini vedi a San Michele solo dopo il Natale inverno viene. Van tanti agnelli a Pasqua quanti buoi a Natale. 42 CAPITIUM NEWS ARIETE (21 Marzo - 20 Aprile) Anno favoloso segnato dal transito di Giove e Saturno. Se nel corso del 2006 siete riusciti a seminare bene e a moderare la vostra naturale impazienza nel voler ottenere tutto e subito, il 2007 si presenta come un anno ricco di soddisfazioni. Grazie al transito di Giove finalmente riuscirete a raccogliere i frutti del vostro lavoro, soprattutto se in qualche modo ricollegabile ad una attività legata all'estero o alla ricerca spirituale (Giove in Sagittario occupa il vostro nono campo). Ampie soddisfazioni anche per coloro che sono impegnati in studi giuridici universitari o corsi affini. Il 2007 potrà essere l'anno della vostra laurea o di una vostra folgorante entrata in scena (aspetto favoloso per chi ricopre cariche pubbliche). Mentre Nettuno arricchirà soprattutto il lato creativo di coloro che sono nati nella seconda decade, Plutone favorirà la nascita di interessi insoliti per i nati della terza decade. I migliori transiti per la vita affettiva si avranno in gennaio con il passaggio di Venere in Acquario e Marte in Sagittario, e così nuovamente a Marzo quando Venere transiterà nel vostro segno sempre sorretta da un focoso Marte in Acquario. Con questi transiti la vostra voglia di sperimentare in amore potrà farsi strada. Giugno e Agosto saranno mesi decisivi per chi ancor non ha incontrato la propria anima gemella. Probabile concepimento all'estero favorito dal transito di Saturno in quinta casa. Evoluzioni sul piano immobiliare: cambio o rinnovamento radicale del proprio habitat o ampi investimenti nel settore. Successi professionali o avanzamenti di carriera nei mesi da Maggio ad Agosto, Giove entra in una fase retrograda e così vedrà potenziati i propri influssi, soprattutto verso tutti coloro che sono nati da fine marzo alla prima decade di aprile. A ottobre, l'ingresso di Saturno in Vergine favorirà una riorganizzazione delle proprie attività lavorative e così un rinato interesse verso terapie salutari di tipo naturale. Per i nati della terza decade, verso la fine dell'anno, grazie alla irrepetibile congiuntura tra Giove e Plutone, guadagni od occasioni del tutto inaspettate provenienti dall'estero. Forte affiatamento sessuale. TORO (21 Aprile - 20 Maggio) Siete finalmente usciti dalla terribile morsa della grande croce fissa del 2006. Nel corso dell'anno passato siete stati costretti a fare i conti con voi stessi e così a smettere di inseguire tutto quello che in realtà assolutamente non andava per poter dimostrare al mondo intero che "avevate ragione voi". A che cosa è servito ? A niente ? Imparate a godervi la vita attimo per attimo. L'unica cosa che realmente conta è il "Qui ed Ora." E così anche se Saturno tiene ancora sotto gioco i nati dell'ultima decade, e per quest'ultimi c'è ancor qualche conto da saldare con se stessi, per gli altri è arrivato di iniziare a vivere la vita con leggerezza. Giove per quasi tutto l'anno sarà di transito nella vostra ottava casa : questo aspetto favorirà un rapido recupero, oltre a possibili guadagni inaspettati. Grazie a Marte e a Venere febbraio si potrà colorare di "rosa". Possibili incontri sentimentali. Periodo ideale per prendersi un po' di vacanza. Grazie a Marte riuscirete a trovare la giusta determinazione per sfondare nel mondo del lavoro. Così positivi anche i passaggi planetari di Maggio. Tra Luglio e Agosto Marte farà capolino nel vostro segno : probabilmente il periodo sarà segnato da incredibili colpi di testa. Ad Ottobre Saturno entrerà nell'amico segno della Vergine: questo aspetto sarà positivo per tutti coloro che dovessero avere dei progetti matrimoniali in corso. Considerate che questo passaggio attraversa la vostra quinta casa: potreste decidere di avere un figlio. Così questo transito sarà ugualmente positivo per tutti coloro che stanno riorganizzando la propria attività lavorativa. Urano potrà invece favorire cambiamenti radicali e svolte di vita per i nati intorno al 5-6-7 maggio. GEMELLI (21 Maggio - 21 Giugno) Anno caratterizzato da continui colpi di scena. Per tutto il 2007 il vostro destino sarà movimentato da un fortissimo Giove in Sagittario. Grazie a questo passaggio probabilmente crolleranno gran parte dei vostri freni inibitori. E così per raggiungere i vostri obiettivi non andrete mai tanto per il sottile. Se durante il 2007 vi si dovesse assegnare una parte in un film quella del "Macchiavelli" vi andrebbe a pennello. Durante tutto l'anno Giove alimenterà gli aspetti meno evoluti della vostra personalità: eccessi nel parlare, un valzer continuo di flirts, eccessi alimentari, e così tanti, tanti, eccessi sessuali. State però sempre attenti a tenere a freno le vostre finanze; con Giove disarmonico il pericolo di fare il passo più lungo della gamba è sempre agguato. La natura dilatatoria del pianeta porta ad una sopravvalutazione delle proprie capacità. Oltretutto durante questo transito si è soggetti oltre che ad una maggiore ingordigia anche ad un maggiore pericolo di ritenzione idrica, per cui diviene facilissimo "ingrassare". Ricordate inoltre che questo passaggio si realizza nella vostra settima casa, quella del matrimonio e/o delle associazioni, e per cui soprattutto se siete anche della seconda decade, e quindi sotto la spinta rivoluzionaria di Urano nei Pesci, la vostra unione corre il serio rischio di essere stravolta da vertenze legali (separazione o divorzio) o da grossi scandali. Per non considerare poi i nati della terza decade, altresì soggetti all'azione lenta ma implacabile di Plutone: atteggiamenti contradditori uniti ad una accresciuta ingordigia sessuale potrebbero creare non pochi problemi alle vecchie coppie. Diversamente a fine anno i nati della prima decade dovranno misurarsi con un razionale Saturno in Vergine: con questo transito si dovrà imparare ad eliminare tutto ciò che non è necessario. Possibili problemi in famiglia di carattere immobiliare. Comunque per tutti i Gemelli l'amore a Gennaio sarà caratterizzato da momenti di passione scatenati da una forte complicità (Marte in Sagittario e Venere in Acquario) ; così in primavera, il passaggio di Venere nel vostro segno, potrà essere il preludio ad un nuovo flirt, e così anche ad un nuovo look. Tra giugno e agosto Venere retrograda tra la Vergine e il Leone, potenziata dagli influssi gioviani potrebbe fare da battistrada ad una relazione clandestina (state quindi attenti a quanto sopra enunciato e ai pericoli che correte). 43 CAPITIUM NEWS CANCRO (22 Giugno - 22 Luglio) Anche quest'anno sarete baciati dalla fortuna. Dopo le rivoluzioni e i distacchi non sempre piacevoli del 2005, i successi del 2006 , il 2007 si prospetta come un anno ricco di promesse e di soddisfazioni. Saturno fino a Settembre transiterà nella vostra seconda casa e sarà sostenuto da un forte transito di Giove in Sagittario (ricollegabile ai valori della sesta casa, quella del lavoro), questo è il momento giusto per costruirsi un proprio nido e mettere così su una bella casetta. Difatti grazie a questi passaggi sono fortemente favoriti gli investimenti immobiliari, ancor meglio se finalizzati ad un uso personale. Urano nel corso dell'anno punterà il suo dito soprattutto verso i nati della seconda decade (i nati nella prima metà di luglio); costoro nel corso dell'anno potranno vedere piacevolmente stravolto il proprio destino, magari con un incontro inaspettato in un paese estero o così nell'intraprendere improvvisamente una attività professionale del tutto innovativa in grado di esaudire tutte le più profonde recondite aspirazioni. Da settembre in poi, l'ingresso di Saturno in Vergine porterà i nati in giugno (1° Decade) verso una riorganizzazione e così anche verso un consolidamento della propria posizione lavorativa. Venere favorirà gli incontri sentimentali a febbraio, in primavera e così nuovamente in ottobre; in particolare nel mese di Febbraio potrà essere stimolata da un implacabile Marte in Capricorno. Questo passaggio non solo accentuerà la vostra carica erotica ma potrà fare incontrare alle ragazze del segno, un vero e proprio "Otello" (vivete la sua passione ma state attente alla sua gelosia). L'autunno sarà caratterizzato dal forte passaggio di Marte nel vostro segno: questo aspetto vi renderà più determinati e così vi permetterà, se ben canalizzato, di raggiungere tutti i vostri obiettivi. Questo transito potrà inoltre favorire tutte quelle attività che si potranno svolgere all'interno della famiglia. In alcuni casi possibili vertenze legali in difesa dei propri figli. Si ricorda ancora che il transito di Nettuno in Acquario potrà rendere particolarmente ricettivi verso la spiritualità e la creatività i nati nella seconda decade. LEONE (23 Luglio – 23 Agosto) L'oroscopo del 2007 per i nativi sotto il segno del Leone non riserva un buon inizio anno a causa dei transiti negativi di Marte in Toro e di Giove in Scorpione. Vivrete un periodo iniziale di crisi sentimentale e lavorativa che però sarete in grado di gestire molto bene nonostante qualche malumore. Un aiuto arriverà da Saturno che allontanerà da voi, mettendovi in guardia, le persone negative e false che cercheranno di ostacolarvi. Vi sarà una ripresa verso la fine della primavera e l'inizio dell'estate quando il cielo astrale sarà particolarmente sereno. L'estate sarà il periodo migliore soprattutto dal punto di vista sentimentale, i single troveranno nuove persone e vivranno serate intense di emozioni. Vivrete un secondo periodo di stanca tra inizio Ottobre e metà Dicembre. Buona la chiusura dell'anno. VERGINE (24 Agosto - 23 Settembre) L'anno solare inizia sotto la spinta incredibile di Marte e Giove in Sagittario. Il 2007 sarà senz'altro un anno in cui potrete sorprendervi. Gran parte delle vostre inibizioni crolleranno, e senza freni, cercherete di sperimentare tutto quello che più vi aggrada anche se spesso sarete soggetti alle forte critiche del vostro ambiente familiare di origine (Giove transita nella vostra quarta casa). Difatti non sono da escludersi nella prima parte dell'anno questioni legali con i propri familiari per problemi di ordine economico o per la gestione di cose comuni. Oltretutto se siete anche della seconda decade, siete soggetti all'azione di Urano, e quindi le vostre reazioni potranno essere del tutto imprevedibili. Potrete anche lasciare il paese in cui vivete per andare ad abitare da tutta una altra parte. L'importante che la realizzazione dei vostri desideri non si tramuti in una sterile ribellione infarcita di capricci infantili. Ricordate che i transiti di Urano spesso sono segno di una occasione imperdibile che si realizza una volta sola ogni 83 anni circa (opposizione). La sua spinta innovativa cova sotto la cenere per lungo tempo per poi esplodere in pochi attimi. Le decisioni prese durante un transito di Urano possono lasciare perplessi anche quelli che ci conoscono meglio, perchè con questo tipo di passaggio, si apre una porta verso un nuovo mondo, assai lontano da quello tradizionalmente vissuto. Spesso, con Giove angolare, è facile compiere errori di valutazione. In autunno la situazione potrà comunque avere una metamorfosi: Saturno entra nel vostro segno, e quindi inizierete a fare un bilancio della vostra vita e tutto quello che salverete avrà un valore definitivo. A fine anno l'azione Saturnina sarà premiata dall'ingresso di Giove in Capricorno, e se avrete avuto il coraggio di guardarvi a fondo eliminando tutto quello che non vi appartiene il 2007 potrebbe concludersi anche con la nascita di un bambino (giove in quinta casa). Evitate di affrontare i vostri rivali nei mesi di Gennaio e Agosto, non siete al massimo della vostra forma fisica e correte il rischio di disturbi psicosomatici. Cercate di controllare la vostra dieta. Questa anno anche la vita amorosa potrà essere caratterizzata da un forte saliscendi: forti atmosfere non solo ricche di eros e di passione, ma anche di un po' di stress. Cercate prima di centrarvi, accettandovi per tutto quello che realmente siete, altrimenti correte il rischio di disperdere le vostre energie. Una promozione a fine anno. BILANCIA (24 Settembre - 23 Ottobre) L’anno inizia positivamente con un ottima configurazione astrale. Giove per tutto l’anno si troverà in sestile, nel segno dello Sagittario, questo aspetto non solo favorirà chi è ancora impegnato negli studi, ma anche chi ha deciso di intraprendere nuove attività. Difatti Saturno è di transito nella vostra undicesima casa, nel segno del Leone (fino al 2 Settembre), e pertanto tutti coloro che vorranno iniziare nuovi progetti potranno contare su solide fondamenta. D’altronde il pianeta garantisce una forte serietà in fase progettuale, per cui ogni pianificazione sarà in grado di resistere all’azione del tempo. Grazie alla combinata azione di Marte, sempre in Sagittario, ad inizio anno potrete contare su di un buono stato psichico e così su di un buon patrimonio energetico. 44 CAPITIUM NEWS Probabilmente potranno nascere delle storie d’amore all’interno del vostro gruppo di studi. Incontri e colpi di fulmine con persone originali e creative favoriti dal passaggio di Venere in Acquario (sostenuta da Nettuno, da anni di transito nel segno). Fiori d’arancio e progetti matrimoniali potranno andare in porto durante il periodo estivo. Venere transiterà a lungo nel segno del Leone congiungendosi con Saturno: favorite tutte le storie alimentate da obiettivi comuni. E' comunque importante che i nati della seconda decade imparino a non idealizzare il Partner, altrimenti con Nettuno c'è sempre il rischio di incorrere in una delusione. Calo psicofisico nella fase autunnale caratterizzata dal transito di Marte in Cancro. Provate a non strafare e a dosare le vostre energie. Fate in modo di non mettere in contrasto la vostra famiglia con le vostre ambizioni professionali. SCORPIONE (24 Ottobre - 22 Novembre) Se l'anno scorso siete riusciti a sfondare (Giove in Scorpione) lasciandovi dietro tutto quello che non vi apparteneva (Saturno il Leone), nel 2007 è venuto il momento di raccoglierne i frutti. Difatti Giove, transitando nella vostra seconda casa, oltre tutto accompagnato da Plutone, vostro pianeta protettore, re delle ricchezze, favorisce l'ingresso di nuovi guadagni e così una forte espansione della vostra situazione economica. Urano offre importanti possibilità ai nati della seconda decade. Per quasi tutto l'anno sarà retrogrado, e molti di voi avranno la possibilità di rivoluzionare la propria vita. I risultati saranno imprevedibili. Evitate però di farvi confondere le idee dal vostro ambiente di origine (famiglia nativa - Nettuno in Acquario in quadratura), seguite le vostre sensazioni e il vostro essere, è andate dritti verso lo scopo senza fare poi il passo del "gambero". I nati della terza decade, ancor sotto l'azione del gelido Saturno corrono il rischio di congelare i propri sentimenti per cercare raggiungere le proprie ambizioni. Marte potrebbe mettere in difficoltà il vostro rendimento psicofisico nel mese di Marzo, così a Luglio ci potrebbero essere dei problemi di gelosia con il partner. In autunno potrete invece contare oltre che su di un nuovo Saturno, di transito nell'amico segno della Vergine (dal 2 Settembre), su di un forte passaggio di Marte nel segno del Cancro: grazie a questa forte azione combinata sarete vigorosi e determinati, e avrete l'energia necessaria per ribaltare qualunque situazione in vostro favore. I migliori periodi per l'amore: Febbraio, Maggio, e da fine ottobre in poi. L'estate invece potrebbe essere caratterizzata da una forte Venere in Leone: fasi conflittuali con il partner, cercate di essere meno gelosi e più comprensivi. SAGITTARIO (23 Novembre - 21 Dicembre) Un anno veramente con i fiocchi !Giove, vostro pianeta, nonché signore della fortuna, con i suoi influssi sosterrà ogni vostra azione per tutto il 2007. Durante l'anno potranno stranamente realizzarsi dei ritorni storici ricollegabili al 1983 e così al 1995. Però questa volta, tutto quello che otterrete, ve lo porterete con voi negli anni venire. Difatti l'azione Gioviana sarà sorretta da un benefico Saturno in Leone (importanti aiuti dall'estero - karma positivo), e così il "Signore contare su di un importante passaggio retrogrado di Venere in Leone; grazie a questo transito potrete incontrare la vostra anima del Tempo" quest'anno si dimenticherà di dare una scadenza alle vostre gioie e ai vostri successi. Durante l'estate potrete oltretutto gemella, sintonizzatevi sul vostro cuore e ascoltate i vostri più profondi , e se lo sentirete, convolate a nozze (o similia), non ve ne pentirete. Probabile nascita di un figlio (desiderato). Successi e promozioni nell'attività professionale o lavorativa. Riconoscimento pubblico delle vostre capacità.Incontri con persone importanti. Grazie alla vostra incredibile energia e così al vostro grande ottimismo anche chi vi starà accanto potrà beneficiarsi dei vostri doni. Ricordate però, che in autunno, i nati in novembre saranno interessati dall'ingresso di Saturno in Vergine, e quindi con quel transito dovranno imparare a scegliere, se vorranno godere delle gioie di Giove. Così se siete della seconda decade, tenete presente che ormai siete sotto l'azione dell'imprevedibile Urano, e che quindi ormai, una vita fatta di troppa quotidianità vi sta a questo punto stretta. Potrete approfittare della benefica azione di Giove e Saturno per dare una svolta alla vostra vita. Se siete invece della terza decade, verso la fine dell'anno potrete approfittare della formidabile (ed incredibile) congiunzione tra Giove e Plutone: grazie a questo irrepetibile matrimonio astrale potranno realizzarsi progetti grandiosi; non solo il vostro prestigio si arrichirrà enormemente, ma potrete anche contare su nuovi grossi guadagni. CAPRICORNO (22 Dicembre - 20 Gennaio) Anche se non vi sono posizione disarmoniche la prima parte dell'anno potrebbe rivelarsi impegnativa sotto il profilo finanziario. Tutto dipenderà da quello che sarete riusciti a raccogliere nel corso del 2006. Difatti Saturno attraversando la vostra ottava casa pone l'accento sugli aspetti economici e immobiliari. Così sarà almeno fino alla prima meta dell'anno, poi a Settembre la musica cambia e potrete contare su di un benevolo ingresso del vostro pianeta nel segno della Vergine (soprattutto per chi nato nella prima decade). Saranno particolarmente favoriti coloro che svolgono attività con l'estero o sono fortemente impegnati nel mondo della cultura. 45 CAPITIUM NEWS Comunque qualunque cosa accada, vedete di non preoccuparvi troppo: a fine anno Giove, dopo 12 anni, entrerà nel vostro segno, e finalmente potrete iniziare a raccogliere tutti i frutti del vostro impegno. Nel corso dell'anno Urano continuerà a favorire i nati della seconda decade, beneficiando soprattutto chi avrà il coraggio di adottare le scelte più innovative. Venere propizierà la vita amorosa soprattutto nei mesi di Marzo, Agosto ed Ottobre. In particolar modo ad Agosto potrete contare in un formidabile passaggio retrogrado: un amore in vacanza, un incontro con uno straniero, una periodo passionale con il proprio partner. In autunno l'ingresso di Marte in Cancro potrebbe slatentizzare alcune conflittualità all'interno della coppia: imparate a rispettare e a farvi rispettare dal vostro partner. Possibili problemi in famiglia provocati da vecchie conflittualità risalenti dall'infanzia. Cercate di canalizzare le vostre energie familiari verso un obiettivo comune. ACQUARIO (21 Gennaio - 18 Febbraio) Le nebbie si diradano e il Sole torna ad illuminare il vostro cammino. Finalmente con il 2007 si ritorna a sorridere ! L'anno inizia sotto ottimi auspici. Marte (a gennaio) e Giove (fino alla fine dell'anno) si trovano nel Sagittario e sono confortati da una calda Venere in Acquario. Con questi importanti transiti si preannunzia un periodo estremamente positivo. Potrete finalmente tornare a ricaricare le vostre energie ormai logore e così ritornare al vostro modo naturale di essere: "quello di superarvi sempre". Grazie al passaggio di Giove l'anno sarà caratterizzato dal successo di importanti progetti, probabilmente collegati con l'estero. Grazie a questo transito ritroverete la gioia di vivere e poterete far conto sul ritrovato aiuto di importanti amici, vecchi e nuovi. Viaggi di piacere, incontri fortuiti e una ritrovata forma psicofisica caratterizzeranno questo 2007 (sotto alcuni aspetti il 2007 ricorda il 1983 e così anche il 1995 - cercate di ricordarvi che cosa vi è successo in quegli anni ). A Settembre (2.9.2007) finalmente Saturno toglierà il disturbo anche ai nati della terza decade, che se saranno stati bravi, saranno ormai riusciti a liberarsi di tutto quello che ormai non più gli appartiene. Per la vita amorosa significativi i mesi di Marzo e Maggio. Durante il periodo estivo sarete sollecitati da una fortissima Venere in Leone: cercate di divertitivi, ma non di combinare troppi guai. Correte il rischio di essere troppo sollecitati. Curate l'alimentazione ! Durante tutto l'anno i nati della seconda decade saranno sotto l'influsso di Nettuno. Grazie a questo transito le anime più evolute potranno affrontare importanti svolte in campo spirituale. Mentre i nati della terza decade, anche se ancora soggetti all'influsso di Saturno, potranno contare oltre che sull'aiuto di Giove, anche sulla lenta ma efficace azione di Plutone: risorse nascoste, possibili guadagni inaspettati. PESCI (22 Febbraio - 20 Marzo) Il 2007 si presenta come un anno fortemente dinamico. Per tutto l'anno sarete sollecitati dalle spinte ipertrofiche di Giove in Sagittario. Grazie alla forte pressione di questo transito, se ci sarà una cosa che non farete mai, sarà quella di porvi dei limiti. Qualunque cosa farete, la sentirete sempre troppo stretta, e cercherete sempre di averne di più. Se però vorrete ottenere il massimo, paradossalmente, in alcune situazioni, dovrete imparare ad accontentarvi. Ricordate sempre che spesso l'ottimo può essere il peggior nemico del bello. Oltretutto con Giove in quadratura è facilissimo compiere errori di valutazione. Se poi siete anche della seconda decade, siete da diverso tempo sottoposti dall'azione di Urano. Questo pianeta trovandosi in congiunzione (una sola volta ogni 84 anni circa) oltre a predisporvi al cambiamento può favorire la nascita di azioni imprevedibili, a volte sconsiderate. E quindi, prima di decidere contate sempre almeno fino a mille. Si ricorda comunque che Urano offre una spinta innovativa formidabile, la sua azione cova per lungo tempo sotto la cenere e poi si realizza in pochi attimi. Con Urano nasce il rifiuto per l'aridità delle convenzioni e dei formalismi, e così sorge un desiderio di appartenenza ad una realtà universale. La funzione Uraniana è indispensabile per non rimanere prigionieri di uno stile di vita che non ci appartiene, e così spinge l'individuo verso una sua liberazione dai falsi meccanismi della frammentazione (Maya o Matrix). L'importante che il grado evolutivo raggiunto dal soggetto si risolva in una ascesa verso l'autoconsapevolezza e non in uno sterile scatenarsi di desideri repressi fin dall'infanzia.Chi invece è nato nella prima decade, a Settembre dovrà fare i conti con Saturno. Innanzitutto dovrete fare chiarezza dentro voi se stessi, e solo successivamente dovrete eliminare tutti quegli aspetti che non fanno assolutamente parte del vostro essere. State però attenti a non esagerare con meccanismi autobloccanti e a frenare ogni vostra azione. Ma grazie agli dei potrete contare sull'appoggio di Marte. Con il dio della guerra al vostro fianco (retrogrado in Cancro) riuscirete a trovare la forza in voi stessi ed ad affrontare ogni sfida con energia e determinazione (soprattutto se si tratterà di difendere i propri valori e così la propria famiglia). Se volete concedervi un po' di svago puntate su febbraio, maggio e giugno, e così su fine anno. Venere sarà con voi : possibili incontri amorosi. Diversamente la Venere retrograda di Agosto, sostenuta da Giove ed Urano potrà favorire la nascita di amori im-possibili e così di storie clandestine. 46 CAPITIUM NEWS (a cura di Giacomo Purrazzo) Torna la rubrica delle curiosità: notizie assurde, record incredibili; fatti inimmaginabili vi terranno compagnia e, ci auguriamo, stuzzicheranno il vostro interesse anche in questa edizione 2006/2007 di Capitium News.”Anno nuovo,vita nuova” dice il proverbio e anche in questo spazio abbiamo introdotto delle novità che di certo incontreranno il vostro gradimento: prima fra tutte ,e senz’altro la più appariscente , è la “sottorubrica” PERCHÉ? Che tenterà di dare risposta agli interrogativi che quotidianamente ci poniamo, ma che spesso e volentieri lasciamo insoluti.Buona lettura e Buone Feste! UN BAGNO NEL PETROLIO E IL DOLORE SCOMPARE! L’ENERGIA DEL “CARDO” C U R I O S I T À In Spagna da qualche tempo è allo studio una nuova fonte di energia, meno inquinante del petrolio: a tale scopo in alcune località situate nelle regioni settentrionali del Paese è stata progettata la costruzione di innovative centrali Per la cura del corpo si fa di tutto: decine e decine di centri specializzati propongono le cure più assurde, dai bagni nel vino a quelli nel latte. Ma certamente la terapia più bizzarra è quella proposta da una clinica dell’Azerbaigian: un’immersione per 20 minuti in una vasca colma di petrolio garantisce l’attuazione e, in alcuni casi, la scomparsa di reumatismi, artriti, eczemi, ecc… Unico inconveniente: dover trovare il petrolio! elettriche alimentate con i …cardi! Queste piante, infatti, oltre a provocare meno danni all’ambiente rispetto ai tradizionali combustibili, hanno anche il vantaggio di essere poco costosi, poiché nella penisola iberica crescono spontaneamente e rigogliosamente. IL “GIUBILEO” NUZIALE DEGLI INDU’ I matrimoni tra Indù sono caratterizzati dalla presenza di moltissimi invitati, che non di rado arrivano a mille. E’ anche normale il fatto che, se una coppia ha diramato inviti, ad esempio, per 700 persone, le due famiglie si preoccupano di preparare cibo per almeno 1000 invitati! E’ sempre possibile, infatti, che alcuni Indiani vogliano prendere parte al banchetto nuziale senza invito. Questo è tranquillamente accettato, dato che un buon Indù considererebbe offensivo chiedere l’esibizione dell’invito. Così, accade spesso che gli studenti, per rifarsi della mediocre qualità dei cibi serviti nelle mense, si vestano di tutto punto e si rechino al convito indisturbati. 47 CAPITIUM NEWS IL PROFUMO DEL CINEMA DOVE SONO FINITE LE LUCCIOLE? che talvolta impedisce il totale coinvolgimento dello spettatore che guarda un film è spesso la mancanza della percezione degli odori. Ma oggi è stato progettato il sistema “Gratta e annusa” che fa si che sullo schermo appaiano dei numeri corrispondenti a quelli di un cartoncino che, se grattato, riproduce gli odori del film. Ovviamente una simile invenzione non poteva non essere MADE IN JAPAN! In Italia ci sono almeno una ventina di varietà di coleotteri della famiglia cui appartengono le lucciole, ma solo due sono diffuse praticamente in tutto il paese. La ragione della loro rarefazione è dovuta a più fattori. Le larve, per esempio, hanno bisogno di terra calcarea in cui ci siano chiocciole di cui cibarsi. Anche l’intossicazione da pesticidi e la dispersione di sostanze tossiche nell’ambiente sono nocive per le lucciole, senza contare l’incremento dell’illuminazione pubblica che impedisce il riconoscimento dei diversi esemplari limitando gli accoppiamenti. Ciò - PERCHE’ QUANDO SI RIDE MOLTO SGORGANO LE LACRIME DAGLI OCCHI? Secondo i fisiologi, una risata di gusto crea una sorta di corto circuito nervoso, che finisce per stimolare i nervi che di solito, si attivano nel caso di un forte dolore o di un’emozione intensa. - PERCHE’ AI SACERDOTI SI DA’ DEL “DON”? Si tratta della riduzione dell’antico “donno”, cioè signore, padrone, a sua volta derivato dal latino DOMINUS, signore. Oggi si usa davanti al nome di personaggi illustri o, appunto, di sacerdoti. Si tratta di un titolo d’onore molto diffuso sin dal Medioevo ed ancora in uso in alcune regioni meridionali, nel significato di “SIGNORE”. - PERCHE’ LE AUTO SCOPERTE SI CHIAMANO “SPIDER”? Prima dell’invenzione delle auto la “spider” era un tipo di carrozza leggera con ruote molto grandi e sottili, tanto alte da farla sembrare una specie di ragno (SPIDER in inglese significa ragno). - PERCHE’ DOPO AVER MANGIATO IL GELATO VIENE SETE? La bassa temperatura del gelato comporta un rallentamento momentaneo del flusso sanguigno alle mucose della bocca e della gola. Per ristabilire l’equilibrio termico il sangue stesso affluisce in maggiore quantità, provocando una lieve congestione delle mucose che diventano secche, con conseguente voglia di bere. 48 CAPITIUM NEWS La cena della Vigilia e il pranzo di Natale sono il momento delle feste in cui tutta la famiglia si riunisce intorno alla stessa tavola, per degustare i piatti della tradizione. Dunque non rimane che sperimentare le ricette che seguono, buon appetito e Buone Feste a tutti, anche a tavola! R I C E T T E Spaghetti alle vongole in bianco Ingredienti: 500 gr di spaghetti 1 kg di vongole 200 gr di olio d'oliva 2 spicchi d'aglio prezzemolo tritato sale e pepe Preparazione: Far aprire i frutti di mare, dopo averli ben lavati, in una pentola coperta con uno spicchio d'aglio, un filo d'olio e un pizzico di pepe. Sgusciarli e tenerli da parte, in una scodella coperti dal proprio liquido di cottura filtrato (conservarne qualcuno intero per guarnizione). In una capiente padella imbiondire uno spicchio d'aglio nell'olio d'oliva, eliminarlo e aggiungere le vongole sgusciate con il loro brodo, farle insaporire per qualche minuto e aromatizzare con pepe e prezzemolo tritato. In questa salsa condire gli spaghetti cotti molto al dente, mescolandoli accuratamente nella padella a fuoco moderato. Passarli in un piatto da portata e guarnire con altro prezzemolo tritato e i frutti di mare con il guscio. Baccalà alla Napoletana Ingredienti: 1 kg di baccalà 500 g di pomodori freschi 1 dl olio extravergine d’oliva 150 g di olive 30 g di capperi un pizzico di origano prezzemolo tritato q.b. sale e pepe q.b. Preparazione: Sciacquate il baccalà. Sminuzzatelo a pezzi di circa 6 cm. Passatelo nella farina. Fatelo friggere. Passatelo su carta da cucina in modo da levare l'olio in eccesso. Adagiatelo in una pirofila da forno. Preparate in un tegame un soffritto di aglio. Levate lo spicchio non appena avrà preso colore. Unite i pomodori e insaporite con una parte del prezzemolo. Aggiungeteci le olive prive del nocciolo e i capperi. Cucinate la salsa per 20 min. circa. Stendetela sul baccalà. Passate in forno non troppo caldo per un quarto d’ora. Velate con il restante prezzemolo un attimo prima di portarlo in tavola. 49 CAPITIUM NEWS È ormai tradizionale l’appuntamento con lo scaffale di Capitium News: una carrellata di suggerimenti per i vostri regali natalizi vi indirizzerà verso gli acquisti migliori evitandovi di vagare alla cieca fra vetrine e scaffali. Buon divertimento! LIBRI PER RAGAZZI Per quanto riguarda il settore dei classici vi consigliamo di leggere l’intramontabile “UN CANTO DI NATALE” di CHARLES DICKENS, la storia dell’avaro SCROOGE che cambia vita dopo aver ricevuto la visita di tre fantasmi proprio la notte di Natale. L’altro libro, sicuramente più moderno, ma altrettanto appassionante che desideriamo consigliarvi è “GRIMPOW” di RAFAEL ABALOS, la vicenda di un giovane orfano alla scoperta dei segreti dei templari. Imperdibili! CD PER RAGAZZI Le proposte musicali per ragazzi sono talmente numerose che ci limitiamo ad offrirvi un piccolo elenco di quelli che hanno riscosso maggiore successo nelle HIT PARADE di tutto il mondo: “ERO CONTENTISSIMO” di TIZIANO FERRO; “IO CANTO” di LAURA PAUSINI; “BACK TO BASICS” di CRISTINA AGUILERA; “SANCTUARY” di SIMON WEBBE. Buon ascolto! CD PER PLAYSTATION & CO. Salpate per mari sconosciuti e vivete una grande avventura tra combattimenti e minigiochi, alla ricerca del tesoro dei pirati. Raccogliete la vostra ciurma, scegliete la destinazione e immergetevi in SHONEN JUMP’S ONEPIEC-GRAND ADVENTURE per P.S.2. I 26 personaggi vi aspettano pronti ad issare la bandiera dei pirati! LIBRI PER ADULTI I primo libro di cui desideriamo suggerirvi la lettura è un romanzo che ha ottenuto il “PREMIO SELEZIONE CAMPIELLO 2006” dal titolo “LA VEDOVA SCALZA”. Esso racconta le vicende di Mintonia, donna ribelle e sensuale che giura vendetta contro il colpevole della morte atroce del marito e per raggiungere il suo scopo è disposta a stravolgere la sua vita. Altro titolo estremamente interessante per arricchire la vostra biblioteca è “LO ZAR NON E’ MORTO” di autori misteriosi che si firmano “I DIECI”: nel 1931 riappare lo zar Nicola II da tempo ritenuto scomparso e i servizi segreti di tutto il mondo entrano in azione per scoprire se si tratta davvero dello zar o se di un semplice sosia. Due trame avvincenti che senz’altro allieteranno le vostre letture natalizie… La redazione 51 CAPITIUM NEWS (a cura di Carmela Purrazzo) Una delle canzoni più belle di ROBBIE WILLIAMS è TRIPPING (INCIAMPANDO). Vi proponiamo il testo in lingua inglese e vi consigliamo di concentrare la vostra attenzione e magari riflettere, sulla traduzione dall’inglese che abbiamo fatto per voi. BUON ASCOLTO! TRIPPING di Robbie Williams First they ignore you Then laugh at you and hate you Then they fight you, then you win When the truth dies very bad things happen They're being heartless again I know it's coming there's going to be violence I've taken as much as I'm willing to take But why do you think we should suffer in silence? When a heart is broken there's nothing to break INCIAMPARE Prima ti ignorano poi ti deridono e ti odiano poi ti combattono, e allora vinci quando la verità viene meno accadono cose molto spiacevoli Saranno di nuovo spietati So che sta arrivando e ci sarà violenza Ho sopportato tutto ciò che son disposto a sopportare ma perché dici che dovremmo soffrire in silenzio? Quando un cuore si spezza non c’è niente da spezzare You've been mixing with some very heavy faces The boys have done a bit of bird They don't kill their own and They all love their mothers But you're out of your depth son have a word Ti stai mescolando a brutte compagnie I ragazzi sono stati per un po’ al fresco Non uccidono i loro congiunti Tutti amano le loro madri Ma sei uscito dal tuo buco figliolo ascolta una cosa I know it's coming and there's gonna be violence I've taken as much as I'm willing to take Why do you think we should suffer in silence? The heart is broken there's nothing to break So che sta arrivando e ci sarà violenza Ho sopportato tutto ciò che son disposto a sopportare ma perché dici che dovremmo soffrire in silenzio? Quando un cuore si spezza non c’è niente da spezzare All is wonderful in past lives Dreaming of the sun she warms You should see me in the afterlife Picking up the sons of dust Tutto è meraviglioso nelle vite passate Lei si scalda sognando il sole Dovresti vedermi nell’aldilà raccogliendo i figli del vento When you think we're lost, we're exploring What you think is wortless I'm adoring You don't want the truth, truth is boring I've got this fever need to Leave the house, leave the car Leave the bad men where they are I'll leave a few shells in my gun stop me staring at the sun Quando pensi che siamo perduti, stiamo esplorando Ciò che pensi non valga la pena, io lo sto adorando Non vuoi la verità, la verità è noiosa Ho questa febbre e ho bisogno di Lasciare la casa, lasciare l’auto Lasciare gli uomini cattivi laddove sono Lascerò qualche colpo nella mia pistola non farmi più guardare il sole I know it's coming and there's gonna be violence I've taken as much as I'm willing to take But why do you say we should suffer in silence? My heart is broken there's nothing to break So che non sta arrivando e ci sarà violenza Ho sopportato tutto ciò che son disposto a sopportare ma perché dici che dovremmo soffrire in silenzio? Il mio cuore è spezzato non c’è niente da spezzare 52 CAPITIUM NEWS P A S S A T E M P O 53 CAPITIUM NEWS 54 CAPITIUM NEWS B A R Z E L L E T T E Un tale ha la spiacevole sorpresa di trovare la propria auto, parcheggiata sotto casa, con una vistosa ammaccatura. Nel vedere un biglietto infilato sotto il tergicristallo si rincuora, poi lo legge. C'è scritto: "Gentile signore, purtroppo nell'uscire dal parcheggio, ho urtato la sua macchina danneggiandola. La gente che mi osserva pensa che ora io stia scrivendo le mie generalità, come sarebbe di rigore in questi casi. Ma non mi sogno nemmeno di farlo. Buona giornata!" Un tizio fa ad un amico: - Hanno rapito mia suocera! - Accidenti! - fa l'amico - E cosa è successo? Hanno chiesto dei soldi? - Si - dice lui - 500 mila euro! - E allora? - Glieli ho dati, ma sono preoccupato... - Perché? - Ne vogliono ancora! - Altrimenti? - Altrimenti me la riportano... Quante donne occorrono per avvitare una lampadina? - Dieci: una che la avvita e le altre nove che la criticano per come lo fa. Un amico di Mike Bongiorno gli fa: - Scusa Mike... mi presteresti 100 Euro? - Mi dispiace ma non le ho con me! - E a casa? - Tutti bene grazie! Mike Bongiorno viene invitato a cena a casa di amici. Durante la cena la padrona di casa gira tra gli ospiti per assicurarsi che vada tutto bene. Arrivata da Mike Bongiorno gli fa: - Allora Mike... com'è il passato di verdura? E lui: - Aloraaaa... io verdurai, tu verdurasti, egli verdurò.... Ad una cena di gala un uomo è seduto vicino ad una vecchia orripilante. Questa ad un certo punto della cena gli si rivolge: - Buon uomo... ma come siete galante... è la sesta volta che mi baciate la mano da quando siamo a tavola... voi mi confondete!! - Ma che ha capito! E' solo che il cameriere s'è dimenticato di mettermi il tovagliolo! Ad una grande festa un invitato si avvicina ad un uomo senza sapere che è il padrone di casa e gli fa: - Lei non trova che questa festa sia noiosissima? Poi gli invitati... sono tutti brutti... guardi per esempio quella signora seduta là in fondo! - Quella è mia moglie!!! - Eh ehm... ma non quella... quella accanto! - Quella è mia sorella!!! 55 CAPITIUM NEWS GIORNALINO PERIODICO REDATTO DALL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI CAPIZZI