LOTTA ALLA MORTALITA` INFANTILE

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LOTTA ALLA MORTALITA` INFANTILE
PROTEZIONE
Progetto Benin: ‘Contro il traffico di bambini’
REPORT DI PROGETTO: RISULTATI CONSEGUITI (2008-2009)
Il fenomeno del traffico di bambini in Benin
Sebbene il Benin abbia intrapreso azioni importanti per la
lotta al traffico di minori, il fenomeno rimane preoccupante
nel paese, che é anche un centro di snodo per la tratta verso
altri Stati. In Benin, la tratta di minori è legata non solo a
fattori socioeconomici, ma anche culturali e geografici. In
tutta l’Africa occidentale resta molto diffusa la pratica
tradizionale del ‘Vidomegon’ – l’affidamento di bambini poveri
a famiglie benestanti, presso cui svolgono lavori che
dovrebbero avere un valore d’apprendistato, in un’ottica
d’assistenza socio-economica – mentre l’emigrazione verso
Nigeria, Togo, Gabon e Congo - paesi con cui il Benin ha
legami storici e culturali – era molto diffusa già in epoca
coloniale. Sfruttando tali fattori socio-culturali, e soprattutto
la povertà di famiglie desiderose di dare un futuro migliore ai
figli, si è imposta in Benin una rete criminale che gestisce il
traffico di minori sia internamente sia oltreconfine.
I flussi di traffico vanno, internamente, dalle zone rurali ai
©UNICEF Italia/6883-06/E.Noviello
grandi centri urbani come Cotonou, Porto-Novo e Parakou; la
tratta internazionale - ha come terminali Nigeria, Togo, Costa
d’Avorio, Gabon e Congo. Le vittime sono bambini, e soprattutto bambine, tra 6 e 17 anni, spesso
senza istruzione o già impiegati nel lavoro minorile, provenienti da famiglie numerose e molto
povere. Secondo dati del 2007, oltre 40.000 bambini sono vittime della tratta di minori in Benin.
I risultati ottenuti dal progetto (2008-2009)
L’UNICEF Italia sostiene da anni la lotta alla tratta di minori e tramite il
progetto ‘Contro il traffico di bambini’ nel 2007-2009 ha trasferito
all’UNICEF Benin 1.658.347 euro. Grazie ai donatori italiani, tra ottobre
hanno
beneficiato
d’interventi di
2008-2009 12.946 bambini
prevenzione e assistenza e 46.486 tra membri di spicco delle
comunità locali, leader religiosi, genitori e adolescenti sono stati
coinvolti in attività di sostegno, formazione e sensibilizzazione. Tali
risultati si sommano a quelli raggiunti nel 2007-2008, quando 13.000
bambini e altre 130.000 persone hanno beneficiato di analoghi interventi.
A livello di cooperazione bilaterale contro la tratta, dopo l’accordo tra
Benin e Nigeria sono ora in fase d’approvazione gli accordi con Gabon e
Congo.
Gli interventi realizzati (2008-2009)
Il progetto si fonda sulla collaborazione con istituzioni
nazionali e locali, comunità e diverse Ong religiose e
laiche. L’obiettivo è definire un quadro legale che tuteli i
bambini a rischio e potenziare sia le misure di
prevenzione che di protezione e contrasto, sostenendo
Comitati locali di lotta al traffico di minori per
sensibilizzare le comunità e Centri d’assistenza per i
bambini strappati alla tratta. Tra i principali interventi
realizzati nel 2009:
Prevenzione
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Assistenza tecnica e gestionale ai Ministeri di
Famiglia e Solidarietà Sociale per il database di
protezione dell’infanzia ‘CHILDPRO’, per potenziare
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la raccolta dati sui bambini a rischio. La raccolta dati si basa a
livello distrettuale sulla regolare compilazione da parte di Ong
e operatori sociali di un modulo standard con informazioni
sensibili sui bambini a rischio, dati poi inviati al database
centrale per l’analisi e l’elaborazione, i cui risultati sono
distribuiti a tutti i partner, costituendo una base comune di
informazioni aggiornate per la prevenzione e lotta alla tratta
Missioni congiunte con i 2 ministeri in 77 comunità locali, per
monitorare modalità e qualità della raccolta dati da parte di
250 Ong partner e per la formazione sull’utilizzo del database
Identificati 10.562 bambini a rischio, inseriti nel database
CHILDPRO con le indicazioni sui possibili interventi di
prevenzione: dall’inserimento scolastico alla formazione
lavoro, dalla sensibilizzazione delle famiglie al loro sostegno,
tramite ad esempio attività generatrici di reddito
Create 6 Unità di protezione dell’infanzia in 6 dipartimenti di
frontiera, 99 nuovi Comitati locali di lotta alla tratta dei minori
Per informare le famiglie sui rischi della tratta, le trappole dei
trafficanti e delle pene previste per l’affidamento dei bambini
ad estranei, sono stati sensibilizzati dai Comitati locali 46.486
tra leader comunitari e religiosi, genitori, parenti e
adolescenti.
Protezione
ƒ 174 tra ragazze e bambine sono state sottratte alla tratta,
accolte ed assistite in 2 centri delle Suore Salesiane sostenute
dall’UNICEF. Altre 190 sono state inserite a scuola o in corsi
d’apprendistato e 500 ricongiunte alle famiglie. Forniti ai
centri TV e lettori DVD per le attività educative (HIV, malattie
sessuali, educazione sanitaria, ecc) e socio-ricreative
ƒ 70 tra ragazzi e bambini sono stati sottratti alla tratta, accolti
e assistiti in un centro dei Padri Salesiani partner dall’UNICEF.
Altri 250 sono stati seguiti per il ricongiungimento familiare,
40 hanno ricevuto assistenza psicosociale e 215 materiali e
sostegno scolastico. Forniti al centro un generatore elettrico,
PC, TV e lettori DVD per le attività educative e socio-ricreative
ed un motociclo per le attività di monitoraggio
ƒ 945 bambini sono stati accolti e assistiti da 3 Ong nel Nord
del paese ed inseriti in corsi scolastici o di formazione: i
bambini sono stati sottratti al traffico grazie al lavoro dei
Comitati locali e della Brigata di polizia per la protezione dei
minori, che hanno sensibilizzato le comunità e battuto le rotte
di frontiera
ƒ Forniti motocicli alle Ong partner per gli intereventi di
prevenzione ed il monitoraggio delle attività
Quadro legislativo e cooperazione internazionale contro la tratta
ƒ Dopo la stipula dell’accordo Benin-Nigeria sulla lotta alla
tratta, aperta nel 2009 la discussione delle bozze d’accordo
Benin-Gabon e Benin-Congo, definite con l’assistenza
dell’UNICEF: l’obiettivo é un accordo regionale comprendente
anche il Togo
ƒ Istituzione di 6 nuovi distaccamenti della Brigata per la
protezione dei minori nei dipartimenti di frontiera dove sono
state create le Unità di protezione dell’infanzia, per un’attività
congiunta di prevenzione e contrasto al traffico di minori da
parte di polizia, comunità locali ed Ong.
www.unicef.it – cpp: 745.000