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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ARTURO MALIGNANI” ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (L.425/97 - DPR 323/98) a.s. 2015/2016 Documento del Consiglio della classe 5 A CMB per l’Esame di Stato di Istruzione Secondaria Superiore per la Commissione Esaminatrice (15 maggio 2016) Il Dirigente Scolastico Esposto all’Albo Prof. Andrea Carlet il 15/05/2016 1 INDICE 1. Composizione del Consiglio di Classe 2. Profilo professionale dello studente 3. Relazione generale sulla classe 3.1. Composizione 3.2. Profitto 3.3. Comportamento 3.4. Obiettivi educativo-formativi 3.5. Metodologie didattiche 3.6. Esperienze didattiche e formative di particolare rilievo 3.7. Attività integrative ed extracurricolari 4. Relazione finale per disciplina 4.1. Profitto 4.2. Comportamento 4.3. Obiettivi raggiunti in relazione ai contenuti, alle competenze e alle abilità 4.4. Attività integrative ed extracurriculari svolte 4.5. Metodologia e strumenti utilizzati 4.6. Verifiche e valutazione 4.7. Programma svolto 5. Scheda informativa relativa alle prove integrate svolte durante l'anno 5.1. Criteri seguiti per la progettazione delle simulazioni delle terze prove 5.2. Scheda informativa relativa alle prove svolte durante l'anno 5.3. Note informative per la predisposizione della terza prova scritta ALLEGATI ● ● ● ● ● ● ● ● ● Testo PRIMA PROVA SCRITTA - simulazione del 20/05/2016 Testo SECONDA PROVA SCRITTA - simulazione di febbraio 2016 Testo SECONDA PROVA SCRITTA - simulazione di aprile 2016 Testo TERZA PROVA SCRITTA – simulazione del 19/02/2016 Testo TERZA PROVA SCRITTA – simulazione del 1/04/2016 Testo TERZA PROVA SCRITTA – simulazione del 05/05/2016 Griglie di valutazione delle simulazioni delle tre prove scritte Criteri di attribuzione del credito scolastico e formativo Tabella di corrispondenza voti/giudizio 2 1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Materie comuni alle articolazioni: Chimica e Materiali / Biotecnologie Ambientali Docente Materia Ore setmanali Nunzia Valeria Fusiello Religione 1 Mauro Bullo Lingua e letteratura italiana 4 Mauro Bullo Storia 2 Annamaria Romano Lingua Inglese 3 Roberto Bezzo Matematica 3 Mariangela Peloi Scienze Motorie 2 Articolazione Biotecnologie ambientali Docente Materia Ore setmanali Maria Gasparini Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale 6 Livia Mercato Laboratorio di Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale 4 Stefano Bareggi Chimica analitica e strumentale 4 Giancarlo Biasco Chimica organica e biochimica 4 Livia Mercato Laboratorio di Chimica analitica e strumentale 3 Livia Mercato Laboratorio di Chimica organica e biochimica 3 Paolo Lena Fisica ambientale 3 Articolazione Chimica e Materiali Clementina Mazzeo Chimica analitica e strumentale 8 Gaspare Romano Laboratorio di Chimica analitica e strumentale 6 Giuseppe Motisi Tecnologie chimiche e industriali 6 Giuseppe Maniaci Laboratorio di Tecnologie chimiche e industriali 2 Giancarlo Biasco Chimica organica e biochimica 3 Livia Mercato Laboratorio di Chimica organica e biochimica 2 La continuità didattica è stata interrotta nel passaggio dalla 4^ alla 5^ classe per le seguenti discipline: Articolazione Biotecnologie: Chimica analitica e strumentale. Articolazione Chimica e Materiali: Laboratorio di Tecnologie chimiche e industriali, Laboratorio di Chimica organica. Entrambe le articolazioni: Religione. 3 Nel passaggio dalla 3^ alla 4^ classe la continuità didattica è stata interrotta limitatamente a Articolazione Biotecnologie: Chimica analitica e strumentale, Chimica organica e microbiologia; Articolazione Chimica e Materiali: Chimica analitica e Chimica organica. Entrambe le articolazioni: Religione. 2. PROFILO CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE Il Diplomato in Chimica, Materiali e Biotecnologie ha competenze: ● pratico – analitiche - sperimentali, nel campo della realtà naturale e artificiale ma anche nell'analisi qualitativa e quantitativa dei fenomeni legati alle trasformazioni di energia; ● progettuali e di cittadinanza, che si esplicano nell'essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. Il corso forma figure professionali con capacità e competenze polivalenti in grado di soddisfare numerose e variegate richieste provenienti dal mondo del lavoro e della ricerca. I contenuti trattano a fondo gli argomenti base della chimica-fisica, dell’analisi chimica e degli impianti di tipo industriale, con particolare riferimento agli aspetti della sicurezza, dell’igiene industriale e del controllo ambientale. Vengono forniti inoltre elementi di biochimica e biologia. L’organica preparazione scientifico-tecnologica garantita dalle discipline di indirizzo è integrata da un buon livello di cultura generale cui concorrono la matematica e tutte le altre discipline umanistico-sociali. 3. RELAZIONE GENERALE SULLA CLASSE 3.1 Composizione La classe risulta così composta nel corrente anno scolastico Maschi Femmine Totale Numero studenti 12 14 26 Provenienti da altra scuola 0 0 0 Abbandoni/ ritiri durante l’anno 0 0 0 Studenti non italofoni 0 0 0 Studenti Disturbi S.A. 0 0 0 Provenienza Numero studenti Residenti a Udine Residenti in località entro i 20 Km di distanza da Udine Residenti in località oltre i 20 Km di distanza da Udine 26 2 18 6 3.2 Profitto 3.2.1 Regolarità degli studi Numero studenti 26 Regolari In ritardo di un anno In ritardo maggiore di un anno 23 3 0 3.3 Comportamento La classe ha evidenziato, durante il triennio, un livello di socializzazione sia nei rapporti interpersonali, sia nei confronti degli insegnanti e dell'istituzione scolastica, specie in terza, poco omogeneo. Ciò è dipeso dal fatto che la classe, essendo articolata su due indirizzi professionalizzanti, ha svolto la gran parte delle attività in orari e aule diversificati e sostanzialmente le due parti non si sono mai compiutamente amalgamate. Nel 4 corso degli anni questa distinzione è andata affievolendosi e ciò è dovuto all’impegno degli allievi che, consapevoli di interpretare un percorso normativamente e contenutisticamente inedito, hanno contribuito alla crescita complessiva del curricolo, oltre che della acquisizione di competenze e conoscenze. Va notata la correttezza di comportamento nei confronti dell’Istituzione, che è stata ammirevole. E’ inoltre caratteristica peculiare della classe la dedizione e la volontà all’apprendimento. 3.4 Obietvi educativi-formativi e cognitivi In sede di programmazione collegiale dell’attività didattica per l’a.s. 2015/2016 il consiglio di classe ha elaborato i seguenti obiettivi educativo-formativi, articolati come di seguito riportati: 3.4.1 Obiettivi educativi-formativi Lo studente dovrà essere in grado di ● essere disponibile al dialogo e al confronto tra modelli e contenuti diversi; ● essere consapevole che la sua identità si rivela e si arricchisce anche nel rapporto con le diversità; ● rielaborare criticamente i contenuti proposti; ● assumere un atteggiamento responsabile ed è capace di rendere conto a se stesso e agli altri dei propri comportamenti e delle proprie ragioni; ● praticare condotte di trasparenza e di rispetto della legalità; ● cogliere le implicazioni etiche e sociali della pratica e della riflessione scientifica. 1.3.2 Obiettivi cognitivi Gli obiettivi cognitivi formulati dal Consiglio di classe in sede di programmazione collegiale dell’attività didattica sono i seguenti: Lo studente dovrà essere in grado di ● effettuare collegamenti di carattere interdisciplinare, cogliendo rapporti causa/effetto; ● operare analisi, sintesi e rielaborazione personale; ● comunicare efficacemente utilizzando appropriati linguaggi tecnici specifici di ogni disciplina; ● saper consultare documentazioni, codici, dizionari; ● operare nelle attività laboratoriali ● saper elaborare dati anche con l’utilizzo di strumenti automatizzati. 3.5 Metodologia e strategie didatche Metodologie didattiche utilizzate dal CdC: Lezioni frontali, gruppi di lavoro, ricerche, discussione, attività multimediali:sono stati utilizzati in tutte le discipline Laboratori delle materie professionalizzanti, Conferenze/Seminari: hanno coinvolto Biologia, microbiologia e tecniche di controllo ambientale, Chimica analitica e strumentale, Chimica organica e biochimica, Chimica organica e biochimica, Tecnologie chimiche e industriali. Per gli allievi che hanno incontrato nel corso dell'anno scolastico difficoltà nell'assimilazione dei contenuti/ competenze sviluppati nelle diverse discipline si è provveduto ad attivare i seguenti interventi: Recupero assistito (pausa didattica) in tutte le discipline coinvolte. Sportello Didattico in Chimica organica. 5 3.6 Esperienze didatche e formative di particolare rilievo- Atvità integrative ed extracurriculari Classe terza Classe quarta Atvità Depuratore acque reflue FRISALI Solar expo (fiera fotovoltaico) Visita di istruzione Teatro in lingua inglese Lezioni biomonitoraggio ambientale ARPA FRISALI Biolearning (lezione di biotecnologia) e Risiera Conferenza sulle biotecnologie FRIULI INNOVAZIONE Visita all’EXPO Teatro in lingua inglese Luogo Udine Atene (Grecia) Milano Docente referente Mercato-Ripanti Mauro Bullo Paolo Lena Monaco di Baviera Udine Udine Paolo Lena Annamaria Romano Livia Mercato – Maria Gasparini Mauro Bullo Livia Mercato – Maria Gasparini Livia Mercato – Maria Gasparini Bosa (Sardegna) Trieste Udine Milano Udine Paolo Lena Annamaria Romano Classe quinta Attività Docente referente Docente accompagnatore Utilizzo ore in orario curricolare Utilizzo ore in orario extracurrico lare Periodo Mese Stages articolazione BIO Livia Mercato x x dal 15/09 al 27/09 Stages articolazione Giuseppe Motisi x x Inizi prima o seconda settimana di Febbraio 2016 MAT Cinema per studenti Mauro Bullo “Il sale della terra” x Spettacolo teatrale “La scuola” Mauro Bullo Giochi della Chimica Giancarlo Biasco x Corso di Primo soccorso Mariangela Peloi x 7 novembre 2015 dalle ore 10.30 alle ore 13.00 x 16/02/16 x 30 aprile 2016 6 ore in orario di Ed. fisica Visite e viaggi di istruzione Meta Docente referente Durata Periodo Praga Mauro Bullo 5 gg. Moggio Udinese – Cartiera Ermolli e Livia Mercato 1 gg. 14 - 18 dicembre 2015 Mercoledì 20 aprile 2016 6 Docenti Accompagnatori Mauro Bullo Livia Mercato Abbazia di San Gallo (Articolazione BIO) Bertiolo- Impianto Biogas (Articolazione BIO) Povoletto - Gesteco (Articolazione MAT+ BIO) Livia Mercato 1 gg. mercoledì 18 novembre 2015 Livia Mercato Giuseppe Motisi 1gg. martedì 17 novembre 2015 Giuseppe Motisi Gaspare Romano Relazione sull’atvità di STAGE classe 5 A CBA Articolazione biotecnologie ambientali PERIODO DI SVOLGIMENTO: DAL 15/09/2015 AL 25/09/2015 ZONA DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’: PROVINCIE DI UDINE E GORIZIA ORGANIZZAZIONE E TUTORAGGIO: LIVIA MERCATO L’attività di Stage (alternanza scuola lavoro) organizzata per la classe 5A CBA per l’anno scolastico 2015/16 s'inserisce nell’attuale quadro normativo che caratterizza una metodologia didattica atta a sviluppare negli studenti la consapevolezza del valore formativo ed educativo del lavoro, ed è risultata fondamentale per iniziare al meglio il quinto anno del percorso degli allievi coinvolti. L’organizzazione pratica è iniziata fin dal mese di aprile 2015 per trovare e consolidare i contatti con Aziende del settore chimico-biologico che purtroppo in zona non sono molte. Trovate le poche Aziende disponibili ad accettare uno o più studenti, si è passati alla parte burocratica che comprende anche la conoscenza diretta del Tutor aziendale (la persona che seguirà in Azienda l’allievo e che si interfaccerà con la scuola) con il quale si pianifica il programma di lavoro in base alle competenze richieste e alle conoscenze fin ora acquisite da ogni singolo allievo. Data la scarsità di risorse tecniche che la nostra scuola ha in questo momento nel campo degli strumenti analitici, ho puntato molto sul fatto che tutti gli allievi potessero accedere nei laboratori per provare di persona analisi strumentali che a scuola non avrebbero potuto effettuare. Prima di iniziare l’attività in azienda gli studenti hanno partecipato ad alcune mie lezioni introduttive di chimica analitica e sull’utilizzo di tecniche analitiche che avrebbero trovato presso le Aziende ospitanti. Hanno inoltre effettuato un corso on line in materia di sicurezza ed igiene in ambienti di lavoro per ottenere l’attestato di frequenza e di superamento come richiesto dalla legge D.lgs 81/2008. Al rientro a scuola la ricaduta è stata molto forte in termini di conoscenze, abilità e soddisfazioni. Ogni allievo ha prodotto un Power point che esplicita il suo percorso e il tipo di lavoro che svolge l’azienda ospitante, presentandolo in classe e commentando con i compagni. Così al termine tutti gli allievi hanno potuto dare uno sguardo su un panorama più ampio sul mondo del lavoro che li potrebbe coinvolgere tre pochi mesi. Gli allievi hanno presentato in una conferenza le loro esperienze, le difficoltà (es. il raggiungimento del luogo di lavoro), ai compagni delle due classi 4^ BIO che dovranno accingersi ad affrontate il prossimo anno questa nuova esperienza. 7 AZIENDE COINVOLTE: FRIULAB (UDINE) ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DELLE VENEZIE (CAMPOFORMIDO) OSPEDALE DI SAN DANIELE (SAN DANIELE DEL FRIULI) ALIFAX-SIRE (NIMIS) CATAS (SAN GIOVANNI AL NATISONE) PARMALAT (CAMPOFORMIDO) NATURALFOOD (SAN VITO DI FAGAGNA) BRAVA (CORMONS) FRIULI-CORAM (UDINE) AZIENDA VITIVINICOLA BASTIANICH (CIVIDALE DEL FRIULI) ALLIEVO ORE VOTO AZIENDA PRESENZA /100 TUTOR AZIENDALE LUOGO ARTENI LUCA 68 80 FRIULAB Dr.ssa Martelossi UDINE CAMPIGOTTO ALBERTO 85 95 IS.ZOOPROFILATTICO DELLE VENEZIE Dr.Passera BASALDELLA CARPI GIADA 53 100 OSPEDALE SAN DANIELE Dott.ssa Pomtarolo SAN DANIELE COLUSSA ALICE 53 100 OSPEDALE SAN DANIELE Dott.ssa Pomtarolo SAN DANIELE CONCHIN LETIZIA 40 95 IS.ZOOPROFILATTICO DELLE VENEZIE Dr. Passera BASALDELLA FONTANINI VIRGINIA 80 100 AZ. AGRICOLA BASTIANICH Sig.Bastianich CIVIDALE GRILLO MARCO 80 100 ALIFAX-SIRE Dr. Duic Gianbattista NIMIS NOVELLO MONICA 72 94 CATAS Dr.Collavini Roberto SAN GIOVANNI NAT. SAMOHVALOV 52 CESAR 100 LATTERIE PARMALAT Dott.ssa Croattini Isabella CAMPOFORMIDO TONIUTTI SIMONETTA 80 100 NATURAL FOOD Dr. Regeni Alberto COSEANO TOROS FRANCESCA 152 100 BRAVA Dr.Michelini Maurizio CORMONS TURCHETTI ENDISA 112 100 BRAVA Dr.Michelini Maurizio CORMONS VIDA EVA 42,5 100 FRIULI CORAM Dr.Muscarà Andrea UDINE VIGNOLO ANDREA 68 80 FRIULAB Dr.ssa Martelossi UDINE 8 Relazione sull’atvità di STAGE classe 5A CMA Articolazione CHIMICA e MATERIALI PERIODO DI SVOLGIMENTO: DAL 25/01/2016 AL 05/02/2016 ZONA DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’: PROVINCIA DI UDINE ORGANIZZAZIONE : prof. Giuseppe MOTISI ( docente di Tecnologie Chimiche industriali) TUTORAGGIO: prof. MANIACI Giuseppe, prof. MERCATO Livia, prof. MAZZEO Clementina, prof. MOTISI Giuseppe, prof. ROMANO Gaspare e prof. BIASCO Giancarlo Il Progetto Alternanza Scuola-Lavoro costituisce un’attività di interazione tra il sistema scolastico e il mondo del lavoro rivolto a tutti gli studenti che frequentano il 5° anno. Esso ha avuto come momento “clou” lo svolgimento, da parte degli studenti, di stage di lavoro presso aziende che operano nel campo chimico di sintesi, ricerca, sviluppo, e analisi. E’ obiettivo di tale attività fare acquisire agli studenti una consapevolezza di sé e delle proprie capacità e di trasferire le competenze scolastiche in un contesto lavorativo. Gli stage hanno avuto una durata di due settimane e costituiscono una fase fondamentale di un percorso a valenza orientativa, con l’obiettivo di sviluppare nei giovani la capacità di effettuare scelte consapevoli, relativamente al loro futuro universitario e lavorativo e stimolare interessi professionali. Ha rappresentato un primo reale momento di contatto con le caratteristiche e le esigenze del mondo del lavoro, ha portato sicuramente ad un ampliamento delle competenze professionali e ha contribuito all’orientamento delle scelte future. Prima dello stage in Azienda, durante apposite lezioni, è stato posto l’accento su alcuni requisiti ed abilità importanti che superano le competenze di natura tecnico-professionale ed operativo e diventano competenze trasversali, di comportamento e relazionali. La collocazione degli studenti è stata effettuata tenendo conto delle competenze e conoscenze richieste dai vari ambienti di lavoro, e, ove possibile, della vicinanza al comune di residenza Il monitoraggio dell’andamento dell’esperienza è stato effettuato in itinere tramite contatti telefonici con i tutor aziendali e mediante visita aziendale e a conclusione dello stage dichiarazione delle competenze dei tutor aziendali e contatti diretti. Dai contatti con i tutor aziendali si sono avute informazioni sugli studenti riguardo alla puntualità, eventuali ritardi e assenze, risposta agli stimoli e agli stress aziendali, abilità relazionali, tutti parametri che hanno contribuito alla valutazione dell’allievo. Lo sforzo organizzativo per la realizzazione di questa attività è stata sicuramente notevole. I risultati positivi e l’atteggiamento responsabile e coscienzioso dimostrato dalla stragrande maggioranza degli studenti, nonché l’apprezzamento espresso dai soggetti ospitanti, costituiscono tuttavia motivo di incoraggiamento a continuare, perfezionando ulteriormente determinati aspetti. In un bilancio generale dell’attività si rileva un profitto positivo anche in allievi che in genere non dimostrano un curriculum scolastico particolarmente brillante. Tutti gli allievi hanno evidenziato il desiderio di protrarre l’attività di stage per almeno un’altra settimana 9 ALLIEVO Barbieri Federico Bazzichetto Michele Cancian Michela Livio Marianna Menini Nicola Michelotti Matteo Oliveri Riccardo Picilli Chiara Pisoni Chiara Posenato Tommaso Riva Federico Turco Chiara ORE PRESENZA AZIENDA 80 Gesteco S.p.A 80 80 80 Coats thread Italy Srl Dipharma (Udine) Dipharma (Udine) 80 Friulab Srl 80 GAIA di Ruffini Stefano 80 Biopharma Spa 80 80 GAIA di Ruffini Stefano Dipharma (Udine) 80 Gesteco S.p.A 80 Fantoni Spa 80 Friulab Srl TUTOR AZIENDALE Dr Fregonese Massimo Dr. Zanin Dr. Scubla Tiziano Dr. Scubla Tiziano Dr. Martellossi Paola Dr. Ruffini Stefano Dr. Nencioni Emanuele Dr. Ruffini Stefano Dr. Scubla Tiziano Dr Fregonese Massimo Dr. Barzazi Giorgio Dr. Martellossi Paola 10 TUTOR SCOLASTICO Maniaci Giuseppe Romano Gaspare Motisi Giuseppe Motisi Giuseppe Biasco Giancarlo Mazzeo Clementina Motisi Giuseppe Mazzeo Clementina Motisi Giuseppe Maniaci Giuseppe Motisi Giuseppe Biasco Giancarlo LUOGO Via Promollo 6, Povoletto (UD) Via Beano 10, Codroipo (UD) Via XXIV Maggio 40, Mereto di Tomba (UD) Via XXIV Maggio 40, Mereto di Tomba (UD) Via del Cotonificio 60, Udine Via Maddalena, 5, Povoletto (UD) Via Castelliere 2, Mereto di Tomba (UD) Via Maddalena, 5, Povoletto (UD) Via XXIV Maggio 40, Mereto di Tomba (UD) Via Promollo 6, Povoletto (UD) Via Europa Unita 1, Osoppo (UD) Via del Cotonificio 60, Udine 4. RELAZIONI FINALI PER DISCIPLINA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 A CMB MATERIA: ITALIANO DOCENTE: Mauro Bullo Brevi note sul profitto La quasi totalità della classe ha dimostrato nel corso del triennio una crescita solo a volte limitata ma il più delle volte cospicua nel raggiungimento dei traguardi formativi. Il passaggio più significativo è avvenuto tra la terza e la quarta, essendosi verificata in terza la fusione di due seconde ad indirizzo professionale distinto. In terza la classe quindi ha dovuto impegnarsi nel raggiungimento di uno standard comune in termini di acquisizione delle competenze e più in generale nella preparazione. A conclusione del ciclo posso rilevare che 2 alunni si sttestano su un livello di più che sufficienza; la parte più cospicua, formata da 18 alunni raggiunge livelli discreti o buoni mentre 6 alunni si attestano su livelli più che buoni o ottimi. Brevi note sulla motivazione E' senza dubbio un punto di forza di questo gruppo classe in altri aspetti eterogeneo. Gli alunni si sono costantemente contraddistinti per la motivazione esercitata, pur nelle differenze dovute a discontinuità di impegno o di preparazione. Il carattere innovativo e sperimentale del corso ha contribuito a rafforzarne il profilo. Brevi note sulla partecipazione Specialmente nell'ultimo anno di corso la partecipazione è stata assicurata da comportamenti maturi, consoni all'età degli studenti. Le numerose attività collaterali o extracurricolari svolte, le visite in azienda, l'alternanza scuola lavoro hanno contribuito a generare un clima di compattezza partecipativa. Obietvi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze L'allievo dovrà consolidare gli obiettivi raggiunti nella classe precedente ed acquisire nuove capacità, qui di seguito elencate: A. Analisi e contestualizzazione dei testi e riflessione sulla letteratura · lettura autonoma dei testi; · confrontare il testo con altre opere dello stesso/a autore/trice o di altri autori/trici coevi o di altre epoche, e, in alcuni casi, con altre espressioni artistiche, collocandolo nel proprio contesto storicoculturale; · cogliere la capacità del testo letterario di interpretare la realtà; · cogliere le linee fondamentali dello svolgimento storico-letterario. B. Competenze e conoscenze linguistiche · eseguire il discorso orale in forma grammaticalmente corretta e organica; · analizzare testi di vario genere ( narrativi, poetici, saggistici) con consapevolezza e autonomia · produrre testi di vario tipo, a scelta tra le varie tipologie previste dall'esame di Stato, con coerenza e chiarezza argomentativa ed espositiva; · riconoscere le fondamentali strutture grammaticali e sintattiche della lingua. A. Autori-Autrici Lo studio verterà sul periodo letterario che va dal Verismo ai nostri giorni. Nella programmazione troverà posto un congruo numero di testi tratti dalle opere più significative della nostra tradizione letteraria; potranno essere presenti, accanto a questi, altri testi di autori/autrici stranieri/e. Nel complesso delle attività di studio va collocata anche la lettura individuale, da parte dello studente, di almeno un'opera, di carattere narrativo o poetico o saggistico. B. Conoscenze generali e inquadramento storico 11 Sono contenuti della riflessione letteraria le conoscenze riguardanti: il concetto di testo letterario e tipologia di testi; le istituzioni letterarie: ampliamento dello studio dei procedimenti retorici, delle forme e tradizioni metriche e dei generi e codici formali (lirica, novella, romanzo, teatro); le relazioni tra produzione letteraria e società; rapporti tra letteratura ed altre espressioni artistiche; C. Versante linguistico Le competenze e conoscenze linguistiche degli allievi saranno ampliate con le seguenti attività connesse con le attività di studio e con l’intera tematica proposta dalla disciplina: esposizione orale in forme che raggiungano un sufficiente livello di corettezza formale e organicità; lettura consapevole ed autonoma; · produzione scritta di: riassunti di singoli testi; analisi e commenti guidati ai testi; testi a scelta tra le varie tipologie previste dall'esame di Stato. Verifiche e valutazione Forme di verifica orale: · commento orale a un testo dato secondo istruzioni prestabilite · esposizione ordinata di argomenti studiati · interrogazione per ottenere risposta su dati di conoscenza · relazioni individuali di approfondimenti · partecipazione alla discussione in classe · test di comprensione con domande aperte/chiuse, a trattazione sintetica, a risposta multipla, ecc.(vedi terza prova). Forme di verifica scritta: · riassunto · analisi e commento ai testi secondo istruzioni prestabilite · componimenti (in accordo con quanto previsto per la prima prova degli esami di stato) che sviluppino argomentazioni con coerenza e chiarezza. La valutazione terrà conto dei seguenti elementi: · la conoscenza dei dati · la comprensione dei testi · la capacità di partecipare in maniera critica alla discussione · la capacità di cogliere elementi essenziali in una lettura o in un’esposizione, nonché nello sviluppo storico- letterario · la capacità di chiarezza e di controllo formale, all’orale come allo scritto · impegno e partecipazione · progressivo miglioramento rispetto alla situazione di partenza. Programma svolto Il docente si riserva di segnalare alla Commissione modifiche/integrazioni allo stesso avvenute in data successiva all’approvazione del presente documento 15/09/2015 Presentazione del programma Movimenti culturali e ideologie tra secondo Ottocento e Primo Novecento - Quadro di insieme 17/09/2015 Freud e la psicoanalisi 18/09/2015 Freud e il darwinismo sociale 12 L'età post unitaria: le nuove tendenze poetiche e il trionfo del romanzo I modelli francesi: Il Naturalismo francese, Gustave Flaubert 24/09/2015 T1 I sogni di Emma, lettura. Il bovarismo 25/09/2015 Analisi dei temi per l'esame di stato 25/09/2015 Interpretazione dei sogni: analisi e lettura dei testi degli studenti Il metodo verista 29/09/2015 Vita e opere di Verga 01/10/2015 Gli artifici narrativi in Verga. Lo straniamento. Lettura di T3 Rosso Malpelo e T5 Il mondo arcaico e l'irruzione della storia, da Cap I dei Malavoglia 02/10/2015 Discussione guidata su globalizzazione, migrazioni, soluzioni europee. Proiezione di "Another brick in the wall". 06/10/2015 La condizione femminile nell'età borghese: Flaubert, Madame Bovary Tristi amori di Giuseppe Giacosa, T2 La trasgressione e il rientro nella norma 08/10/2015 Tip. A,B,C,D Esame di Stato 09/10/2015 Compito di Italiano 13/10/2015 La condizione femminile nell'età borghese: Ibsen, Casa di bambola T3 La presa di coscienza di una donna, 16/10/2015 Lettura di T9 "Libertà", da Novelle rusticane 20/10/2015 Verga e il Ciclo dei vinti. Esercizi su Pearson.it Il Decadentismo e l'esperienza dell'ignoto e dell'assoluto La visione del mondo decadente Charles Baudelaire tra romanticismo e decadentismo Giovanni Pascoli. la forza innovativa delle soluzioni formali 22/10/2015 Correzione del compito di Italiano. Il simbolismo francese. Baudelaire, L'albatro Baudelaire, Spleen Baudelaire, Corrispondenze 23/10/2015 La scapigliatura: atteggiamenti e temi 29/10/2015 Pascolo: X Agosto; Il fanciullino: lettura e analisi 30/10/2015 Il Fanciullino: lettura di T1 “Una poetica decadente” 03/11/2015 Ripasso sulla produzione pascoliana. Piattaforma digitale Pearson 05/11/2015 Preparazione al Compito di Italiano. Analisi dei documenti 05/11/2015 G. Pascoli, l'assiuolo: analisi testuale 06/11/2015 G. Pascoli, Il gelsomino notturno: lettura e analisi testuale piattaforma Pearson 10/11/2015 Preparazione alla verifica di letteratura 12/11/2015 Dal mito del fanciullino al mito del superuomo. L'estetismo 12/11/2015 G. Verga (ripasso) 13/11/2015 Gabriele D'Annunzio: vita e opere da piattaforma MyLab 19/11/2015 Consegna pagelline; preparazione al compito di Italiano 20/11/2015 G. Pascoli. Verifica di conoscenza e analisi testuale 24/11/2015 Tipologie A, B, C, D Sessione esame 2014 26/11/2015 Conclusione del compito di Italiano Le avanguardie in letteratura 27/11/2015 Correzione della verifica di letteratura. Le avanguardie del primo Novecento 01/12/2015 T1 Manifesto del Futurismo, T2 Manifesto tecnico del Futurismo, Marinetti, T3 Bombardamento Palazzeschi, T4 Lasciatemi divertire T7 Manifesto del surrealismo T8 Manifesto del surrealismo 03/12/2015 Kafka, La metamorfosi: lettura integrale 13 04/12/2015 Kafka, La metamorfosi: lettura integrale Dal Futurismo a Ungaret 07/01/2016 Ungaretti, Il porto sepolto; Veglia, Sono una creatura. Analisi testuale 08/01/2016 Ungaretti. Veglia, Mattino, I fiumi. Lettura ed analisi 12/01/2016 Il pensiero pirandelliano 15/01/2016 Compito di Italiano. Pirandello, saggio su l'umorismo 19/01/2016 Mal di luna, lettura e analisi 21/01/2016 Correzione del compito di Italiano. Proiezione di "Kaos" dei F.lli Taviani. Analisi e comparazione 22/01/2016 La lirica ungarettiana Luigi Pirandello 28/01/2016 Lettura de Il giuoco delle parti, Atto I 29/01/2016 Il giuoco delle parti. Lettura Atti II e III 02/02/2016 Il giuoco delle parti. Lettura e recitazione 04/02/2016 Interrogazioni. L'arte contemporanea dalle Avanguardie storiche alle performances 05/02/2016 Il giuoco delle parti: drammatizzazione. Il treno ha fischiato. Lettura ed analisi 11/02/2016 Consegna pagelline 11/02/2016 Pirandello, Il giuoco delle parti e attività di sintesi Italo Svevo 12/02/2016 16/02/2016 23/02/2016 26/02/2016 01/03/2016 03/03/2016 04/03/2016 08/03/2016 Italo Svevo: vita e opere La Coscienza di Zeno: Prefazione e Cap. III T5 Il fumo Interrogazioni. La coscienza di Zeno: sintesi della vicenda Pirandello: tematiche e produzione artistica Interrogazioni. La coscienza di Zeno: T6 la morte del padre Interrogazioni. La coscienza di Zeno, T9 La profezia di un'apocalisse cosmica Tip b Articolo di giornale Consegna compiti di italiano. Interrogazioni Il romanzo italiano nel 900 e il mito del popolo 15/03/2016 Interrogazioni. La situazione culturale tra le due guerre 17/03/2016 Interrogazioni. I caratteri generali del romanzo italiano nel primo novecento. Silone, Fontamara, Il furto dell'acqua. Lettura e interpretazione 31/03/2016 Interrogazioni. La concezione dell'intellettuale in Gramsci. Il mito del popolo nel neorealismo 01/04/2016 Simulazione terza prova 05/04/2016 Interrogazioni. Il mito del popolo; Lettura da Pratolini T2 La prima educazione dell'operaio, da Metello 07/04/2016 Interrogazioni. Preparazione al compito di Italiano 12/04/2016 Conversazione in Sicilia di Vittorini e T1 “Il mondo offeso” 14/04/2016 Tip A, B, C, D 19/04/2016 Interrogazioni 21/04/2016 Interrogazioni. Letture da Calvino e Vittorini T2 “L'offesa all'uomo” da Uomini e no 22/04/2016 Interrogazioni Dal 22/04/2016 fino al termine delle lezioni: La guerra e la resistenza Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno: T1 Fiaba e storia Beppe Fenoglio, il partigiano Johnny: T2 Il «settore sbagliato della parte giusta» Primo Levi, Se questo è un uomo: T2 Il canto di Ulisse PASOLINI E L'ORIGINARIA INNOCENZA DEL POPOLO Pier Paolo Pasolini, Una vita violenta: T2 Degradazione e innocenza del popolo 14 IL SUPERAMENTO DEL NEOREALISMO Calvino Se una notte d’inverno un viaggiatore: T7 La letteratura: realtà e finzione Udine, 15 maggio 2016 Gli studenti 15 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 A CMB MATERIA: STORIA DOCENTE: Mauro Bullo Bevi note sul profitto La quasi totalità della classe ha dimostrato nel corso del triennio una crescita solo a volte limitata ma il più delle volte cospicua nel raggiungimento dei traguardi formativi. Il passaggio più significativo è avvenuto tra la terza e la quarta, essendosi verificata in terza la fusione di due seconde ad indirizzo professionale distinto. In terza la classe quindi ha dovuto impegnarsi nel raggiungimento di uno standard comune in termini di acquisizione delle competenze e più in generale nella preparazione. A conclusione del ciclo posso rilevare che solo in un caso il profitto non risulta sufficiente mentre 5 alunni si sttestano su un livello di sufficienza o più che sufficienza; la parte più cospicua, formata da 13 alunni raggiunge livelli discreti o buoni mentre 6 alunni si attestano su livelli più che buoni o ottimi. Brevi note sulla motivazione E' senza dubbio un punto di forza di questo gruppo classe in altri aspetti eterogeneo. Gli alunni si sono costantemente contraddistinti per la motivazione esercitata, pur nelle differenze dovute a discontinuità di impegno o di preparazione. Il carattere innovativo e sperimentale del corso ha contribuito a rafforzarne il profilo. Brevi note sulla partecipazione Specialmente nell'ultimo anno di corso la partecipazione è stata assicurata da comportamenti maturi, consoni all'età degli studenti. Le numerose attività collaterali o extracurricolari svolte, le visite in azienda, l'alternanza scuola lavoro hanno contribuito a generare un clima di compattezza partecipativa. Obietvi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze COMPETENZA 1 Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali 1. Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento. 2. Utilizzare strumenti della ricerca storica a partire dalle fonti e dai documenti accessibili agli studenti con riferimento al periodo e alle tematiche studiate nel secondo biennio discutendo e confrontando diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali ed economici. 3. Sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica. 4. Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di vista storico. COMPETENZA 2 Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della collettività e dell’ambiente 1. Analizzare il ruolo dei diversi soggetti pubblici e privati nel promuovere e orientare lo sviluppo economico e sociale, anche alla luce della Costituzione italiana. ● Riconoscere le origini storiche delle principali istituzioni politiche, economiche e religiose nel mondo attuale e le loro interconnessioni. ● Verifiche e valutazione Esposizione: narrazione, relazione, riassunto, risposta a domanda mediata in forma aperta Argomentazione: valutazione critica su un documento o su una lettura, commento su argomenti di studio, rielaborazione critica di un argomento di studio o di una tematica generale; saggio breve Risposta: a domanda diretta non mediata, in forma aperta o chiusa Intervento in forma non strutturata durante la discussione su argomento storico- sociale 16 Programma svolto Il docente si riserva di segnalare alla Commissione modifiche/integrazioni allo stesso avvenute in data successiva all’approvazione del presente documento. 5/09/2015 Presentazione del programma Modulo di raccordo sull'età giolitana 17/09/2015 Politica e società di fine Ottocento 18/09/2015 L'età del Positivismo con accenni a Freud, Marx, Nietsche 24/09/2015 Giolitti e i socialisti 29/09/2015 Clientelismo e trasformismo in età giolittiana 02/10/2015 Il Patto Gentiloni e la conquista della Libia La Prima Guerra Mondiale 06/10/2015 Cause della 1GM 09/10/2015 Cause e schieramenti nella 1GM 13/10/2015 L'età giolittiana 16/10/2015 1GM dalla guerra lampo alla guerra di logoramento 20/10/2015 Correzione della verifica. La 1 GM fino al 17 23/10/2015 La guerra di genere. 27/10/2015 Ripasso 30/10/2015 La Prima Guerra Mondiale L'Italia in guerra 03/11/2015 L'Italia in guerra 06/11/2015 L'Italia nella 1GM 10/11/2015 La conclusione del conflitto mondiale sul fronte italiano. La Russia verso il 17 La Rivoluzione russa 13/11/2015 Dalla Rivoluzione di Febbraio alla Rivoluzione d'Ottobre. Lenin e le tesi di Aprile 20/11/2015 Il comunismo di guerra nella Russia rivoluzionaria Il Fascismo 26/11/2015 27/11/2015 01/12/2015 04/12/2015 10/12/2015 11/12/2015 08/01/2016 Il Fascismo delle origini L'Italia nella Prima Guerra Mondiale Il Fascismo delle orogini fino alla nascita del PNF Dalla marcia su Roma alle leggi fascistissime Il Fascismo dal 26 AL 38 Il Fascismo dal 26 AL 38 Il trattato di Versailles e la Repubblica di Weimar Il Nazismo 12/01/2016 15/01/2016 19/01/2016 L'affermazione del Nazismo Lo spazio vitale e le leggi di Norimberga Politica ed economia tra le due guerre mondiali La Seconda Guerra Mondiale 22/01/2016 La 2GM in sintesi 12/02/2016 L'entrata in guerra dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale 16/02/2016 La partecipazione italiana alla guerra: Grecia e campagna di Russia. Il fronte interno. 23/02/2016 Interrogazioni. 2GM: il 1942 01/03/2016 Interrogazioni. La resa della Germania e del Giappone. 17 La Resistenza 03/03/2016 08/03/2016 10/03/2016 11/03/2016 15/03/2016 Interrogazioni. Il 24 luglio e l'8 settembre 1943 Interrogazioni. L'8 settembre e la guerra di liberazione Miracolo a Sant Anna: proiezione Miracolo a Sant Anna. Interrogazioni Interrogazioni. La Conferenza di Yalta e l'ONU Dalla guerra fredda alla crisi petrolifera 18/03/2016 Interrogazioni. L'Unione Sovietica e il dopo Stalin 05/04/2016 Interrogazioni 08/04/2016 Il 1968 Dopo il 08/04/2016 sino alla conclusione delle lezioni: interrogazioni di presentazione dei seguenti argomenti e con le seguenti attribuzioni: A L'Italia dal 48 a Mani Pulite: Cancian, Michelotti, Menini, Turchetti B la decolonizzazione: Grillo, Oliveri, Vida C la lunga marcia di Mao e la rivoluzione comunista: Colussa, Pisoni, Toniutti, Turco, Vignolo D la rivoluzione cubana e i golpe sudamericani: Carpi, Riva E il movimento dei non allineati e le guerre nella Jugoslavia: Arteni, Bazzichetto, Conchin, Picilli, Novello, Toros F il Medio Oriente, la nascita dello stato di Israele e il conflitto arabo-israeliano: Barbieri, Campigotto, Fontanini, Livio, Posenato, Samohvalov Udine, 15 maggio 2016 Gli studenti 18 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 A CMB MATERIA: INGLESE DOCENTE: Annamaria Romano Profitto La classe risulta eterogenea e suddivisa in tre gruppi di allievi con diversi livelli di competenza linguistica: - allievi autonomi e costanti nell’applicazione che hanno raggiunto un profitto buono o più che buono e possiedono capacità di rielaborazione dei contenuti acquisiti; - allievi che hanno conseguito risultati positivi superando, quasi completamente, le difficoltà iniziali con un impegno costante nel corso dell’anno; - allievi che hanno parzialmente colmato le pregresse lacune grammaticali raggiungendo un livello di competenza linguistica quasi sufficiente. Sei allievi hanno conseguito la certificazione linguistica FCE - livello B2. Motivazione e partecipazione L’interesse e la partecipazione sono stati nel complesso discreti; buona la motivazione all’apprendimento per un numeroso gruppo di allievi che hanno lavorato con serietà, collaborando in modo attivo e conseguendo risultati soddisfacenti; altri studenti hanno dimostrato, nello svolgimento delle consegne, l’impegno e la costanza necessari per il raggiungimento degli obiettivi prefissati; pochi si sono applicati in modo alterno e non sempre hanno dimostrato interesse e partecipazione. Obietvi Lo studio della lingua straniera nella classe quinta si prefigge essenzialmente i seguenti obiettivi didattici: • potenziare la competenza comunicativa precedentemente acquisita, ampliando i contesti in cui la lingua viene usata e fornendo i mezzi linguistici per attivare tale competenza; • approfondire il codice linguistico tecnico con particolare riferimento al settore chimico-biologico. Nell’ambito del linguaggio tecnico gli allievi sono in grado di: • leggere testi autentici concernenti il proprio settore di specializzazione attivando le strategie di decodifica di volta in volta più appropriate; • tradurre in buon italiano; • relazionare oralmente e per iscritto su contenuti tecnici; • effettuare collegamenti tra gli argomenti studiati dimostrando anche capacità di rielaborazione personale. Verifiche e valutazione Le verifiche scritte sono state di tipo semi-strutturato con esercizi grammaticali e di produzione e, nel sec ondo quadrimestre, di argomento tecnico con quesiti a risposta singola. Tutte le prove sono state svolte senza l’ausilio del dizionario. Le verifiche orali sono state improntate alla presentazione di argomenti di microlingua. Nella valutazione delle prove si è tenuto conto: della conoscenza e organizzazione dei contenuti, della correttezza formale, del lessico utilizzato e della pronuncia; l’indicatore globale di sufficienza è stata la comunicazione comprensibile del messaggio. Alla valutazione finale di ogni allievo concorreranno anche l’impegno dimostrato, la partecipazione al dialogo educativo nonché la progressione rispetto al livello di partenza. 19 Programma svolto Nonostante le interruzioni dovute ai periodi di stage e a svariate attività extracurricolari, il programma di lingua e microlingua è stato svolto in tutte le sue parti. Dal testo J. Comyns Carr, J. Parsons, B2 Champion, Pearson - Longman, sono stati svolte le seguenti unità: Unit 9 – No place like home - grammar: defining and non-defining relative clauses; vocabulary: attitude adjectives, collocations with adjectives; communication: criticising and showing annoyance; writing: description of an event. Unit 10 – No regrets – grammar: conditionals, I wish, if only, should, had better; vocabulary: time and money - idioms and phrasal verbs; writing: for-and-against essay. Dal testo M. Bonomi, V. Kaye, First Challenge, EUROPASS, sono state svolte attività di reading and use of English ed esercizi di revisione grammaticale relativi alle seguenti strutture: past tenses, used to, would; perfect forms with for and since; modal verbs; would rather; the passive voice; have/get something done; verbs followed by the infinitive with or without to, verbs followed by the –ing form; reported speech and reporting verbs. Dal testo P. Briano, New A Matter of Life, edisco, sono stati affrontati i seguenti moduli di microlingua: Module 5: TAKING CARE OF THE EARTH Unit 1 The Earth is in danger Pollution Go green! Green power: where our energy will come from Unit 2 For a cleaner and safer world Air pollution control technology Potable water supplies The types and causes of water pollution Sewage treatment Sampling and analysis of soil Soil microbiology: the ecosystem Unit 3 Biotechnology for the environment Environmental biotechnology Bioremediation Module 6: WHAT’S ON THE TABLE Unit 1 Eat healthy, stay healthy Healthy eating How to read food labels Food preservation Food additives Food biotechnology Unit 2 Food risks What is food safety? Foodborne illness 20 Foodborne pathogens HACCP: protection from foodborne diseases Unit 3 Milk and dairies Microbiological aspects of milk Dairies Unit 4 Not for teetotallers How wine is made Beer: the brewing process Approfondimenti Depletion of the ozone layer Global warming The greenhouse effect What is biotechnology? Genetic engineering Agricultural biotechnology Bioplastics Packaging that knows when food is going bad Il docente si riserva di segnalare alla Commissione modifiche/integrazioni allo stesso avvenute in data successiva all’approvazione del presente documento. Udine, 15 maggio 2016 Gli studenti 21 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 A CMB MATERIA: MATEMATICA DOCENTE: Roberto Bezzo Brevi note sul profitto Il profitto della classe è mediamente più che sufficiente con cinque allievi ottimi, sette discreti, dodici sufficienti e due insufficienti. Brevi note sulla motivazione In generale la classe è motivata ed impegnata costantemente durante l’anno scolastico. Brevi note sulla partecipazione Un gruppo ristretto è molto partecipe alle attività proposte, un gruppo più numeroso interviene con continuità, pochi risultano passivi. Obietvi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze Gli obiettivi prefissati sono quelli indicati nella programmazione di classe e riportati nel programma svolto allegato. Verifiche e valutazione Le verifiche somministrate sono state: · Interrogazioni orali, · Prove di tipo formativo a risposta aperta e/o chiusa, · Prove di tipo sommativo, prefissate e concordate con gli allievi, con risoluzione di esercizi e problemi a diversi livelli di complessità. Per la formulazione della valutazione complessiva si è tenuto conto: · del raggiungimento degli obiettivi prefissati, · della situazione iniziale e finale di ciascun allievo, · della partecipazione attiva e dell'impegno. Il punteggio finale corrisponde ad un voto decimale secondo le seguenti fasce di giudizio: 1. nullo 1-2 2. gravemente insufficiente 3-4 3. insufficiente 5 4. sufficiente 6 5. buono 7-8 6. ottimo 9-10 Programma svolto MODULO 0: RIPASSO, COMPLETAMENTO E AMPLIAMENTO UNITA' DIDATTICA 0.1: FUNZIONI REALI OBIETTIVI · Saper rappresentare semplici funzioni · Saper determinare gli asintoti obliqui di una funzione · Saper stabilire la continuità in un punto di una funzione CONTENUTI · Continuità in un punto ed in un intervallo di una funzione 22 · · Studio di funzione (fino al comportamento agli estremi del dominio e nei punti di discontinuità). Ricerca degli asintoti obliqui. Alla fine del modulo 0 lo studente dovrà almeno § Riconoscere i vari tipi di funzione § Determinare l’insieme di esistenza di una funzione, le intersezioni con gli assi, il segno e gli asintoti § Tracciare i grafici presunti di funzioni elementari MODULO 1: CALCOLO DIFFERENZIALE UNITA' DIDATTICA 1.1: DERIVATE Prerequisiti: Concetto di limite e calcolo di limiti. Conoscenza di funzioni logaritmiche esponenziali trigonometriche ed inverse. OBIETTIVI · Conoscere la definizione di derivata in un punto. · Conoscere il concetto di derivata. · Conoscere la formula di derivazione delle principali funzioni, di somma, prodotto, quoziente, di funzione composta, della funzione potenza e logaritmo · Saper distinguere tra derivata in un punto e funzione derivata · Sapere il significato geometrico di derivata e interpretare i casi di non derivabilità · Saper riconoscere le funzioni derivabili come sottoinsiemi delle funzioni continue CONTENUTI · Definizione di derivata come limite del rapporto incrementale · Concetto geometrico di derivata · Tavola delle derivate · Correlazione tra continuità e derivabilità · Algebra delle derivate UNITA' DIDATTICA 1.2: APPLICAZIONI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE. Prerequisiti: Modulo 0 e unità 1.1. OBIETTIVI · Conoscere gli enunciati dei teoremi di Rolle e Lagrange · Conoscere le conseguenze del teorema di Lagrange e saper dimostrare il criterio di monotonia per funzioni derivabili. · Conoscere l’enunciato e applicare il teorema di De L’Hopital CONTENUTI · Significato geometrico della derivata. · Teoremi di Rolle, Lagrange, De L’Hopital. · Criterio di monotonia per funzioni derivabili. Alla fine del modulo 1 lo studente dovrà almeno § Saper definire la derivata di una funzione in un punto § Saper calcolare la derivata di funzioni elementari § Saper calcolare le derivate di funzioni servendosi dei teoremi e delle regole di derivazione § Saper determinare l’equazione delle retta tangente in un punto alla curva rappresentativa della funzione § Saper calcolare le derivate successive di una funzione § Saper enunciare i teoremi fondamentali del calcolo differenziale 23 MODULO 2: STUDIO DI FUNZIONE UNITA’ DIDATTICA 2.1: STUDIO DI FUNZIONE Prerequisiti: modulo 0, modulo 1 OBIETTIVI · Saper applicare la nozione di derivata e il suo significato geometrico, · Saper applicare la regola di De L’Hopital, · Saper applicare i teoremi di Rolle, Lagrange ed il criterio di monotonia per funzioni derivabili. · Sapere determinare i punti stazionari e riconoscere la loro natura · Saper riconoscere l’andamento di una funzione attraverso il segno di derivata prima e seconda · Saper riconoscere i punti di non derivabilità e determinare la loro natura · Saper utilizzare gli strumenti matematici che servono per lo studio di funzione e tracciare il relativo grafico. · Saper dedurre e interpretare dati e relazioni dal diagramma di una o più funzioni. CONTENUTI · Segno della derivata prima e seconda in relazione all’andamento della funzione. · Ricerca e classificazione dei punti stazionari. · Concavità e convessità, flessi. · Studio di funzioni e tracciamento di grafici, determinazione di punti di flesso, punti angolosi, punti di cuspide, punti di flesso a tangente verticale. Alla fine del Modulo 2 lo studente dovrà sapere almeno: § Definire algebricamente la derivata § Conoscere e applicare le regole di derivazione § Il significato geometrico di derivata § L’enunciato dei teoremi di Rolle, Lagrange, De L’Hopital, criterio di monotonia per le funzioni derivabili § Trovare il minimo ed il massimo assoluto e relativo di un funzione § Determinare i punti di flesso a tangente orizzontale, verticale ed obliqua § Rappresentare graficamente semplici funzioni razionali,irrazionali,esponenziali,logaritmiche,con valori assoluti. MODULO 3: INTEGRALI UNITA' DIDATTICA 3.1: INTEGRALI INDEFINITI Prerequisiti: concetto di derivata e calcolo delle derivate principali, regole di derivazione. OBIETTIVI · Conoscere il concetto di integrale indefinito ed i vari metodi di integrazione; · Essere in grado di individuare le strategie risolutive; · Essere in grado di calcolare l'integrale. CONTENUTI · Definizione della primitiva di una funzione, ricerca della primitiva di semplici funzioni. · Teorema (con dimostrazione): se una funzione ha due primitive, queste differiscono per una costante. · Definizione di integrale indefinito di una funzione. · Calcolo di integrali indefiniti immediati. · Integrazione per decomposizione, per parti, integrazione per sostituzione. · Integrali di funzioni razionali fratte proprie e improprie con zeri reali e distinti, reali e coincidenti. UNITA' DIDATTICA 3.2: INTEGRALI DEFINITI Prerequisiti: derivate, integrali indefiniti. OBIETTIVI · Conoscere il problema dell'area e il concetto di integrale definito · Conoscere i teoremi fondamentali e i procedimenti del calcolo integrale 24 · Individuare l’applicazione dell’integrale nella risoluzione di un problema ed essere in grado di risolverlo CONTENUTI · Problema delle aree (cenni); area di un trapezoide. · Definizione e proprietà dell'integrale definito. · Teorema della media. · Teorema fondamentale del calcolo integrale, relazione fra integrale indefinito e l'integrale definito di una funzione · Applicazione dell'integrale definito: calcolo di aree delimitate dal grafico di due o più funzioni; volume dei solidi di rotazione · Lunghezza di una curva in un dato intervallo UNITA' DIDATTICA 3.3: INTEGRALI IMPROPRI Prerequisiti: concetto di limite di una funzione, integrali definiti OBIETTIVI · Conoscere le condizioni di integrabilità di una funzione. · Essere in grado di individuare l'intervallo di integrazione. · Essere in grado di calcolare integrali impropri. CONTENUTI · Integrali impropri: integrale di una funzione che diventa infinita in qualche punto. · Integrali estesi ed intervalli illimitati. Alla fine del modulo 3 lo/a studente dovrà almeno § Conoscere il concetto di primitive di una funzione e i teoremi relativi § Saper calcolare integrali indefiniti immediati § Saper applicare i vari metodi di integrazione § Saper definire l’integrale definito e conoscerne le proprietà § Saper enunciare i teoremi della media e fondamentale del calcolo integrale § Saper calcolare aree di semplici figure piane e volumi di semplici solidi di rotazione § Saper calcolare integrali impropri per funzioni illimitate e su intervalli illimitati. LIBRO DI TESTO Bergamini,Trifone,Barozzi, MATEMATICA.VERDE, 4 e 5 Zanichelli Il docente si riserva di segnalare alla Commissione modifiche/integrazioni allo stesso avvenute in data successiva all’approvazione del presente documento. Udine, 15 maggio 2016 Gli studenti 25 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 A CMB MATERIA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE DOCENTE: Mariangela Peloi Brevi note sul profitto, motivazione e partecipazione La classe è composta da 26 alunni, tutti con regolare sviluppo morfologico e funzionale e con capacità motorie generali adeguate all’età. L’impegno e la partecipazione sono stati molto buoni per un gruppo, adeguati o per lo più sufficienti per la restante parte della classe. Lo stesso andamento può essere rilevato nel profitto. Il gruppo più impegnato ha ottenuto ottimi risultati sia nella parte teorica sia in quella pratica. Il comportamento è stato sempre corretto, c’è stata apertura al dialogo e al confronto. La maggior parte degli alunni ha avuto un percorso di crescita personale positivo. Obietvi concernenti i contenuti, le abilità e le competenze 1 Percezione di sé e completamento dello sviluppo delle capacità motorie ed espressive: a) Conoscenze: apprendimento motorio e capacità coordinative Competenze: saper progettare ed eseguire combinazioni motorie sempre più complesse b) Conoscenze: capacità condizionali e teoria dell’allenamento Competenze: saper eseguire esercizi con carico adeguato rispetto alle proprie capacità per allenare specifiche capacità. 2 Lo sport, le regole, il fair play a) Conoscenze: conoscere le regole degli sport praticati Competenze: saper utilizzare i gesti tecnici e tattici delle singole discipline adattandosi alle situazioni. Conoscenze: competizione ed etica sportiva. Competenze: saper organizzare e arbitrare partite e tornei affrontando il confronto agonistico con un etica corretta. 3 Salute e benessere a) Conoscenze: i rischi della sedentarietà e il movimento come prevenzione Competenze: assumere stili di vita e comportamenti attivi nei confronti della propria salute attribuendo il giusto valore alla attività fisica sportiva. b) Conoscenze: principi di una corretta alimentazione Competenze: assumere comportamenti alimentari responsabili e riflettere sui danni provocati dall’assunzione di sostanze nocive per la salute. Per l’ambito salute e benessere la classe ha partecipato ad un corso di 4 ore di primo soccorso comprendente 2 ore di teoria e 2 ore di pratica ( basic life support, rianimazione cardiopolmonare di base su manichino simulatore, posizione laterale di sicurezza ). La classe ha inoltre prodotto un lavoro sull’alimentazione, a coppie sono stati sviluppati i seguenti argomenti: - La catena alimentare - La piramide alimentare - Elementi nutritivi essenziali - Funzioni dei macronutrienti - Apparato digerente - Calorie giornaliere e metabolismo - Dieta equilibrata e divisione dei pasti - Dieta vegetariana, vegana e mediterranea - La dieta dello sportivo - Obesità e cibo spazzatura 26 - Anoressia e bulimia - Il diabete - La celiachia - Le intolleranze e le allergie Verifiche e valutazione Per la verifica si è tenuto conto della situazione di partenza dei singoli studenti verificando i progressi, dando particolare importanza all’impegno, al metodo di lavoro, alla capacità di collaborare con i propri compagni e con il docente piuttosto che alla singola performance. Come strumenti per la valutazione sono stati utilizzati test individuali di tipo pratico, osservazioni sistematiche durante l’attività, valutazioni dell’attività di teoria e della sua esposizione alla classe. Il docente si riserva di segnalare alla Commissione modifiche/integrazioni allo stesso avvenute in data successiva all’approvazione del presente documento. Udine, 15 maggio 2016 Gli studenti 27 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 A CBA MATERIA: BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE DOCENTI: Maria Gasparini – Livia Mercato Brevi note sul profitto Il profitto raggiunto è positivo per l’intera classe, pur risultando differenziato. In generale gli alunni, che dimostrano un rendimento discreto, hanno raggiunto un profitto più che sufficiente. Alcuni alunni, che presentano buoni e costanti risultati ottenuti, si evidenziano per un profitto buono o molto buono. Brevi note sulla motivazione Nel corso dell’anno scolastico gli allievi della classe hanno dimostrato in generale interesse per la disciplina in relazione ai percorsi tematici; alcuni di loro più motivati e preparati hanno evidenziato un interesse particolare ad approfondire i contenuti proposti. Brevi note sulla partecipazione Gli allievi, nel complesso, hanno partecipato in modo abbastanza attivo durante le lezioni e le attività di laboratorio. La maggior parte della classe ha saputo collaborare ed intervenire in particolare nelle attività effettuate fuori dall’ambiente scolastico (uscite didattiche, stage, conferenze, incontri con esperti). Obietvi raggiunti in relazione ai contenuti, alle abilità e competenze La progettazione didattica ha prefissato per gli allievi il raggiungimento dell’acquisizione delle seguenti conoscenze (sapere) ed abilità (saper fare): Conoscenze: conoscere le tecnologie utilizzate per il trattamento chimico, fisico e biologico delle acque, per lo smaltimento di fanghi e produzione di biogas; conoscere il trattamento di fitodepurazione; conoscere il trattamento chimico, fisico e biologico del suolo, il biorisanamento e il recupero dei siti contaminati; conoscere origine, classificazione, produzione, smaltimento, recupero e riciclaggio dei rifiuti solidi; conoscere le tecnologie di recupero energetico dei rifiuti e il loro utilizzo nelle produzione di energia e nel riciclaggio; conoscere il trattamento chimico, fisico e biologico dei rifiuti gassosi; conoscere la sicurezza negli ambienti di lavoro e la prevenzione microbiologica; conoscere elementi normativi e legislativi. Abilità: analizzare lo schema di processo di un impianto di depurazione biologico e i principali parametri fisici biologici; progettare un intervento di biorisanamento del suolo; stabilire quali sono le tecniche di smaltimento e di recupero dei rifiuti; individuare le tecniche di rimozione dei composti organici, dei composti di zolfo e di azoto dai fumi di scarico; analizzare le normative ed individuare le tecniche di monitoraggio per la protezione e tutela dell’ambiente e la sicurezza negli ambienti di lavoro. Al termine del percorso quinquennale dell’insegnamento di “Biologia, microbiologia, e tecnologie di controllo ambientale”, i risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale raggiunti dagli allievi sono: riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione controllo; orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio. 28 I risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale hanno costituito il riferimento delle attività didattiche della disciplina nel quinto anno. La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenza: · acquisire dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate; · individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali; · utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni; · elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio; · controllare progetti e attività applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza; · redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. Nell’articolazione di Biotecnologie ambientali sono state integrate le conoscenze di chimica, biologia, microbiologia e ecologia; sono state acquisite competenze specifiche per l’analisi e il controllo di matrici ambientali in relazione alle esigenze territoriali e alla sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, nel rispetto della normativa specifica. Sono state sviluppate, inoltre, competenze nel settore della prevenzione/gestione di situazioni a rischio ambientale derivanti da impianti e dalle relative emissioni inquinanti. Atvità integrative ed extracurricolari svolte · Periodo di Stage in Azienda svolto dagli allievi nel primo periodo dell’anno scolastico (dal 14 al 25 settembre 2015). · Incontro con esperto ARPA sul tema “ Dragaggi in laguna di Marano-Grado per la ricerca di metalli pesanti”. · Visita di un Impianto di produzione di Biogas (Bertiolo) presente nella nostra Regione. · Visita ad un Impianto di Riciclo della carta (Moggio Udinese) presente nella nostra Regione. Metodologie e strumenti utilizzati L’insegnamento della disciplina “Biotecnologie, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale” si è basato sull’utilizzo delle seguenti metodologie e strumenti : · lezioni frontali; · attività di ricerca di materiale da Internet; · letture guidate di testi scientifici; · attività di laboratorio; · attività di gruppo. Verifiche e valutazione L’ utilizzo sia di prove scritte sia di prove orali ha permesso di verificare sistematicamente il raggiungimento degli obiettivi delle unità di apprendimento, valutando in particolare il conseguimento e l’acquisizione di conoscenze, di competenze e di capacità di osservazione ed in particolare l’acquisizione e l’uso di un corretto linguaggio specifico. Le relazioni, presentate dagli alunni in seguito allo svolgimento delle attività pratiche e di laboratorio, hanno costituito un valido strumento per verificare, oltre agli obiettivi di conoscenza, obiettivi relativi alle capacità di organizzazione, progettazione, interpretazione critica, ricerca in campo scientifico. Le presentazioni PowerPoint, effettuate dagli allievi e presentate alla classe, hanno creato inoltre occasione per valutare la capacità di ampliamento e di organizzazione delle conoscenze, di problematizzazione e di esposizione. 29 Durante l’anno scolastico sono state effettuate due Simulazioni di Seconda Prova in preparazione all’Esame di Stato. In relazione all’individuazione dei criteri di valutazione e di corrispondenza tra livelli tassonomici e voti decimali si fa riferimento alla Tabella approvata dal Collegio Docenti e fatta propria dal Consiglio di Classe. Al termine dell’anno scolastico il voto finale di Biologia, Microbiologia e Tecnologie di controllo ambientale deriva dalle valutazioni riportate in tutte le prove in itinere sia nella teoria sia nell’ attività pratica di laboratorio, considerando anche la partecipazione, l’interesse, l’impegno e la progressione nell’apprendimento da parte degli allievi. La valutazione dell’attività di laboratorio terrà conto della relazione e dei test di verifica orale e/o scritta. Programma svolto METABOLISMO ED ENERGIA · Energia dal metabolismo. Strategie metaboliche per la produzione di energia. Le fermentazioni. · Gli enzimi. I coenzimi, i cofattori e gli isoenzimi. · Cinetica ed attività enzimatica. Fattori che influenzano la velocità di reazione. · Inibizione enzimatica. Regolazione della sintesi degli enzimi nei procarioti. CICLO INTEGRATO E POTABILIZZAZIONE DELLE ACQUE · Ciclo naturale e ciclo integrato dell’acqua. · Le riserve naturali di acqua e la loro captazione. · Adduzione delle acque captate, trattamenti di potabilizzazione e distribuzione. · Potabilizzazione delle acque telluriche di falda o sorgente: rimozione di ferro, manganese, ammoniaca, nitrati. · Trattamenti chimici. Correzione della durezza. Potabilizzazione delle acque dolci superficiali. · Desalinizzazione delle acque. Raccolta e depurazione delle acque. DEPURAZIONE, IMPIANTI E TECNOLOGIE PER LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE · Gradi di inquinamento. Le acque di rifiuto. · Autodepurazione delle acque. Biodegradabilità dei reflui. · Indicatori di inquinamento organico e biodegradabilità. Parametri chimico-fisici. · Riferimenti normativi nel trattamento delle acque reflue. · Depurazione in singoli edifici: fosse settiche, vasche Imhoff, sistemi a evapotraspirazione. · Impianti di depurazione delle acque reflue. Trattamento primario. Trattamento secondario: fattori che influenzano la depurazione; sistemi a biomassa adesa; sistemi a biomassa libera. Monitoraggio biologico dei fanghi attivi. Trattamenti anaerobi. Trattamento terziario o finale: coagulazione, neutralizzazione, eliminazione patogeni, rimozione azoto e fosforo, filtrazione su fanghi attivi. · Gestione dei prodotti dell’impianto: effluente liquido; fanghi; biogas. · Stagni biologici: lagunaggio. · Fitodepurazione, ruolo delle piante nella fitodepurazione. Sistemi a flusso superficiale. Sistemi a flusso sommerso. COMPOSTAGGIO – TRATTAMENTO E BIORISANAMENTO DEI SUOLI INQUINATI: · Produzione di compost e schema del processo. · I microrganismi responsabili e i fattori condizionanti. Le tecnologie utilizzate per il compostaggio. · Siti contaminati e biorisanamento. Analisi dei rischi e fattibilità degli interventi di bonifica biologica. · Microrganismi e degradazione degli inquinanti. Fattori di biodegradabilità. · Tecniche di biorisanamento in situ: bioattenuazione, bioventilazione, bioaugmentation, biostimolazione , barriere bioattive, fitorisanamento. 30 · Tecnologie di biorisanamento ex situ: landfarming, impiego del compostaggio, soil windrow composting, soil biopiling. · Bioreattori. BIODEGRADAZIONE DEI COMPOSTI ORGANICI NATURALI E DI SINTESI · Biodegradabilità e fattori condizionanti. · Biodegradazione dei derivati del petrolio. Biodegradazione aerobia dello xilene. Biodegradazione degli IPA. Biodegradazione anaerobia degli idrocarburi. Biodegradazione degli xenobiotici. Biodegradazione dei composti organici alogenati. Biodegradazione dei PCB. · Aspetti genetici del metabolismo biodegradativo. MICRORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI E BIORISANAMENTO · MGM e biorisanamento. · Trasferimento di geni estranei nei procarioti. Identificazione delle cellule trasformate, integrazione ed espressione del transgene. MGM: trasferimento di geni già esistenti in altro ospite. · Modificazione dei geni codificanti enzimi degradativi. Modifica delle proteine di regolazione. Incremento della biodisponibilità degli inquinanti idrofobici. · Immissione di MGM in ambiente: capacità di sopravvivenza e stabilità genetica. Effetti degli MGM sui microrganismi autoctoni. · I ceppi microbici suicidi. EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA E LORO RIMOZIONE · Emissioni nell’atmosfera non inquinata. · Emissioni inquinanti in atmosfera: macroinquinanti, microinquinanti, composti organici volatili, non volatili. Lo smog fotochimico e le reazioni che lo formano. · Convertitori catalitici. · Emissioni industriali: emissioni dalle centrali termoelettriche; componenti dello zolfo e piogge acide. Rimozione per adsorbimento: impianti a letto fisso e fluido; pannelli di filtri a carbone attivo. · Biofiltrazione. · Abbattimento per mezzo di condensazione. Sistemi di rimozione a umido. Combustori a torcia, termici e catalitici. Rimozione del particolato: filtri a tessuto. Precipitazione elettrostatica. RIFIUTI SOLIDI URBANI: RACCOLTA DIFFERENZIATA, RICICLO E SMALTIMENTO · RSU: normativa nazionale e direttiva CEE. Classificazione dei rifiuti. · Raccolta differenziata. Il riciclo dei materiali: metalli, vetro, carta, pneumatici, plastica. · Rifiuti differenziati e indifferenziati. · Smaltimento dei rifiuti: interramento in discarica controllata. Processi di decomposizione dei rifiuti. · Smaltimento dei rifiuti: incenerimento. Reazioni chimiche nei processi di incenerimento di RSU. Tecnologie di incenerimento: inceneritori a griglia, inceneritori a tamburo rotante, inceneritori a letto fluido. Tecnologie innovative. · Abbattimento delle emissioni: rimozione degli ossidi di zolfo, rimozione degli ossidi di azoto, sistema SCR, sistema NSCR, abbattimento di diossine e furani. BIODETERIORAMENTO DEI MATERIALI (aspet fondamentali) · Il biodeterioramento. Fattori condizionanti. Metodi di studio. · Biodeterioramento dei materiali di natura organica. · Biodeterioramento dei materiali di natura inorganica. · Metodi di controllo. INQUINANTI XENOBIOTICI E MUTAGENESI, ESPOSIZIONE PROFESSIONALE E VALUTAZIONE DEL DANNO · Genotossicità e cancerogenesi. 31 · Mutazioni. Mutageni fisici. Mutageni chimici. Fonti di esposizione ai mutageni. · Meccanismi di riparazione del DNA. · Destino degli xenobiotici al’interno dell’organismo. · Metabolismo degli xenobiotrici: reazioni di fase I e di fase II. · Esempi di attivazione metabolica. · Controlli di genotossicità su matrici ambientali. · Esposizione ambientale e biomarcatori: biomarcatori di esposizione, di effetto biologico, di suscettibilità. · Aspetti normativi e linee guida comunitarie. · Prevenzione microbiologica. LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA Dato l’esiguo numero di ore previste durante il quinto anno (4 ore) ed essendo gli argomenti trattati spesso comuni con il programma di Biochimica e di Chimica analitica-strumentale, le prove si sono completate a volte durante le ore di attività dei tre laboratori. Gli argomenti trattati sono stati incentrati sulle analisi chimico-fisiche di matrici ambientali ed alimentari. Ove possibile sono state effettuate conferenze e visite guidate per verificare ed approfondire le conoscenze acquisite in classe. Di fondamentale aiuto è stato il periodo di Stage in Azienda svolto dagli allievi nel primo periodo dell’anno scolastico (dal 14 al 25 settembre 2015). Gli allievi hanno potuto toccare con mano strumenti e tecnologie che il nostro Istituto ad oggi non possiede; inoltre hanno potuto capire come si organizza e funziona la giornata lavorativa in un vero laboratorio chimico-biologico e il percorso che segue un campione di diversa matrice, dal suo arrivo in laboratorio alla consegna del referto finale in uscita. Le Aziende coinvolte sono state di diversissimo genere, ma al rientro in classe ogni allievo ha esposto ai compagni un PowerPoint illustrando le caratteristiche ed il tipo di lavoro svolto nelle singole realtà aziendali. LABORATORIO: NORME DI COMPORTAMENTO E PREVENZIONE · Norme di sicurezza. Comportamento e prevenzione in un laboratorio di biologia. · Pittogrammi e loro significato. · Rischi legati alla manipolazione di materiale biologico. METABOLISMO ED ENERGIA – ENZIMI · Ripasso delle principali tecniche di preparazione, semina, sterilizzazione di diversi terreni microbiologici disidratati, conta batterica. · Applicazione delle caratteristiche selettive dei diversi terreni. · Semina e conteggio di coliformi fecali. · Prove biochimiche di riconoscimento (lipasi-amilasi-catalasi). CICLO INTEGRATO DELL’ACQUA – TECNOLOGIE E IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE – TECNOLOGIE NATURALI PER LA DEPURAZIONE DEI REFLUI · Rilevamento della diversa azione di alcuni disinfettanti in popolazioni microbiche su piastra. · Determinazione dei parametri biologici nelle acque: o Metodi di prelievo, conservazione e trasporto del campione. o Conteggio di colonie a 22° C e 37° C (semina e conta UFC). o Determinazione di Enterococchi (metodo MF). o Determinazione BOD5 e Ossigeno disciolto. o Trattamento delle acque reflue (fanghi attivi, fitodepurazione). o Analisi microbiologica delle acque. o Trattamento di potabilizzazione delle acque. o Allestimento di un acquario per allevamento di Daphnia magna. o Osservazione al microscopio di campioni di Daphnia magna. o Prove di ecotossicità. 32 o o · o o o o Preparazioni delle soluzioni stock (mercurio e cromo). Saggio di ecotossicità con utilizzo di Daphnia magna (diluizioni seriali). Determinazione dei parametri chimici nelle acque: Determinazione del pH e della conducibilità. Ricerca dei nitriti, nitrati e ammonio. Ricerca di sostanze organiche inquinanti derivate dal benzene. Determinazione del COD (a riflusso e con spettrofotometro VIS). · Incontro con esperto ARPA sul tema “ Dragaggi in laguna di Marano-Grado per la ricerca di metalli pesanti”. · Visita di un Impianto di produzione di Biogas (Bertiolo) presente nella nostra Regione. COMPOST – TRATTAMENTO DEI SUOLI INQUINATI E BIORISANAMENTO · Determinazione dei parametri biologici nel suolo: o Metodi di prelievo, conservazione e trasporto del campione. o Determinazione di batteri aerobi e anaerobi (conteggio in piastra). o Conteggio degli Attinomiceti (conteggio in piastra). o Il ciclo dell’azoto: batteri ammonificanti, batteri nitrosanti, nitrificanti. · Determinazione dei parametri chimici nel suolo: o Tutte le prove inerenti il ciclo dell’azoto verranno verificate allo spettrofotometro UV-VIS nel laboratorio di Chimica. · Prove di citotossicità con semi di monocotiledone. o Preparazioni soluzioni stock (mercurio e cromo). o Preparazione del terreno sintetico per le prove. o Verifica della ecotossicità con semi di cetriolo e crescione (diluizioni seriali). · Esposizione e commento di Power Point effettuati dagli allievi su Siti contaminati nazionali. EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA E LORO RIMOZIONE · Determinazione dei parametri biologici nell’ aria: o Prelievo di aria interna ed esterna. o Protocollo per il controllo microbiologico dell’aria: determinazione fungina. o Determinazione delle polveri sottili ( PM10 ) e spore ambientali. RIFIUTI SOLIDI URBANI E TECNOLOGIE DI SMALTIMENTO · Il processo di riciclaggio della carta. · Visita ad un Impianto di riciclo della carta (Moggio Udinese) presente nella nostra Regione. INQUINANTI XENOBIOTICI · · · Controlli di genotossicità: prova di germinazione radicale del crescione e cetriolo. Analisi di composti alimentari dal punto di vista chimico e microbiologico. Norme di sicurezza e rischio biochimico. TESTI UTIZZATI BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E BIOTECNOLOGIE. Tecnologie di controllo ambientale- di F.Fanti Ed.Zanichelli BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E BIOTECNOLOGIE. Laboratorio di microbiologia.- di F.Fanti Ed.Zanichelli Fotocopie, materiale multimediale, PowerPoint, appunti forniti dai docenti. I docenti si riservano di segnalare alla Commissione modifiche/integrazioni allo stesso avvenute in data successiva all’approvazione del presente documento. 33 Udine, 15 maggio 2016 Gli studenti 34 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 A CBA MATERIA: CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE DOCENTI: Stefano Bareggi – Livia Mercato Numero di ore settimanali di lezione Numero di ore annuali previste Numero di ore annuali svolte (fino al 15 maggio) 4 132 Curricolari 115 Attività varie 2 Brevi note sul profitto Alla data del 15 maggio il profitto della maggior parte della classe risulta positivo; quattro allievi presentano però profitto incerto. Brevi note sulla motivazione La maggior parte degli allievi ha dimostrato e mantenuto buoni livelli di motivazione durante l'intero anno scolastico; alcuni allievi hanno però evidenziato motivazione non sempre adeguata e discontinua. Brevi note sulla partecipazione La maggior parte degli allievi ha partecipato alle lezioni in modo attivo e propositivo, sottoponendo quesiti e proponendo spunti utili; alcuni allievi però sono risultati un po' passivi o discontinui nella partecipazione. Obietvi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze - Conoscere e saper individuare e descrivere i principi teorici su cui si fondano i metodi ottici di analisi in generale e, in particolare, spettrofotometria UV/visibile ed IR; - Conoscere e saper individuare e descrivere i principi teorici su cui si fondano le tecniche cromatografiche in generale e, in particolare, gascromatografia ed HPLC; - Acquisire, elaborare ed interpretare dati, correlando gli esiti sperimentali con i principi teorici di riferimento; - Individuare e selezionare le informazioni per organizzare e gestire le attività di laboratorio, operando nel rispetto delle norme sulla protezione ambientale e sulla sicurezza; - Redigere relazioni per documentare le attività individuali e di gruppo (esprimendo qualitativamente e quantitativamente i risultati attraverso grandezze fondamentali e derivate) e presentare criticamente gli esiti delle analisi. Verifiche e valutazione Modalità di verifica: - compiti in classe disciplinari (verifiche scritte e simulazioni di terza prova d'Esame di Stato); - prove pratiche e relazioni di laboratorio; - elaborazione di dati e calcoli; - interventi dal posto e contributi alla discussione; - interrogazioni orali. Nella valutazione sono stati considerati i seguenti aspetti: - effettiva acquisizione delle conoscenze; - padronanza del lessico disciplinare; - comprensione di richieste, quesiti, messaggi (orali, scritti, multimediali), rispetto delle consegne; - autonomia nella esecuzione dei compiti; - competenze nel reperire e selezionare le informazioni sui manuali e sugli altri materiali di studio, e nell'utilizzarle; - capacità di contestualizzare le informazioni apprese; 35 - competenze logiche di analisi, sintesi e collegamenti fra le informazioni; competenze nella formulazione di ipotesi e nella soluzione di problemi; competenze organizzative nel lavoro (ordine e organicità nella presentazione dei materiali); competenze progettuali (abilità nel definire obiettivi e strategie di azione e valutare i risultati conseguiti); capacità di utilizzare le informazioni in modo interdisciplinare; capacità di mettere in relazione i contenuti disciplinari con informazioni colte in contesti extrascolastici (apprendimenti non formali); - capacità di giudizio critico. Programma svolto Parte Teorica: INTRODUZIONE AI METODI OTTICI Radiazioni e spettro elettromagnetico Principali caratteristiche delle radiazioni elettromagnetiche. Lo spettro elettromagnetico. Energia associata alle radiazioni; concetti teorici ed esercizi applicativi. Natura fisica della luce e dell’elettrone; il dualismo onda-particella. Modello orbitalico ed energia interna di atomi e molecole Il concetto di “orbitale”. Energia interna di atomi e molecole, energia quantizzata e "salti quantici" (traslazionali, rotazionali, vibrazionali, elettronici). Cenni sulla teoria degli orbitali molecolari; orbitali leganti (sigma e pi-greco), antileganti e di non legame. Interazioni fra radiazioni e materia: assorbimento ed emissione Transizioni energetiche: modalità di somministrazione e di rilascio dell'energia (rilassamento termico e radiante). Interpretazione dell'assorbimento con il modello corpuscolare. Principi teorici della spettrofotometria di assorbimento. Differenze fra assorbimento ed emissione, fra assorbimento atomico ed assorbimento molecolare, fra assorbimento molecolare UV/visibile ed assorbimento IR. LA SPETTROFOTOMETRIA UV/VISIBILE Principi teorici del metodo Classificazione delle radiazioni UV. Orbitali molecolari e transizioni elettroniche; transizioni che coinvolgono orbitali sigma, pi-greco, "n". Concetti di HOMO e LUMO. Probabilità di transizione e coefficiente di assorbimento molare. Transizioni elettroniche e cromofori; transizioni caratteristiche dei composti organici (valutazione delle tipologie di transizione, dei coefficienti di assorbimento molare e delle lunghezze d'onda di analisi per alcani, alcheni, alcoli, alogenuri alchilici, aldeidi). Effetti dell'intorno del cromoforo sulla lunghezza d'onda delle radiazioni assorbite e sul coefficiente di assorbimento molare; effetto batocromico (shift rosso), ipsocromico (shift blu), ipercromico, ipocromico. Influenza di gruppi alchilici, di eteroatomi (con doppietti di non legame), della coniugazione di doppi legami. Spettri di assorbimento "a bande" nell'UVvisibile; transizioni elettroniche e vibrazionali. Utilizzo degli spettri per l'analisi qualitativa e scelta della lunghezza d'onda analitica per l'analisi quantitativa. La legge di Lambert-Beer Intensità della radiazione, trasmittanza, trasmittanza percentuale, assorbanza. Legge di Lambert-Beer e suo utilizzo; concetti teorici ed esercizi applicativi. Cenni sulla strumentazione Sorgenti, monocromatori, rivelatori, sistemi di elaborazione del segnale. Ampiezza della banda passante ed azzeramento contro bianco. Spettrofotometri monoraggio. LA SPETTROFOTOMETRIA IR Principi teorici del metodo "Numero d'onda" e principali regioni dell'IR: NIR, MIR, FIR. Relazione fra lunghezza d'onda, frequenza, numero d'onda ed energia associata alle radiazioni. Vibrazioni molecolari: allungamento/accorciamento dei legami e deformazione degli angoli di legame. Diverse tipologie di "stretching" e "bending". Influenza, sul 36 numero d’onda della radiazione assorbita, della forza del legame e della massa degli atomi coinvolti. Modi di vibrazione delle molecole e bande di assorbimento: modi di vibrazione di molecole lineari e non, momento dipolare di un legame chimico, variazione del momento dipolare ed assorbimento IR, vibrazioni IR attive ed IR non attive (il caso di CO2 e H2O). Vibrazioni fondamentali e bande di sovratono. I sottolivelli rotazionali. Lo spettro IR Regione dei gruppi funzionali e regione delle "impronte digitali". Regioni di assorbimento di legami semplici, doppi, tripli, e di legami semplici in cui sono coinvolti atomi di idrogeno. Posizione e forma di alcuni picchi caratteristici (stretching e bending dei -CH2 - e dei -CH3, stretching del carbonile e dell’ossidrile, stretching del C-O, del C=C, etc.). Riconoscimento di spettri IR Analisi di spettri IR di alcani, alcheni, alchini, alcoli, eteri, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, esteri. Bande e picchi di assorbimento dei gruppi funzionali caratteristici di tali composti. LE TECNICHE CROMATOGRAFICHE Principi teorici del metodo Principi generali della separazione cromatografica. Principali meccanismi chimico-fisici della separazione cromatografica; confronto fra adsorbimento e ripartizione. Classificazione delle tecniche cromatografiche. Il cromatogramma Principali caratteristiche di un cromatogramma; posizione, forma ed intensità dei picchi cromatografici, tempo di ritenzione e tempo di ritenzione corretto, area dei picchi. Concetti di punti di flesso e deviazione standard. Grandezze, equazioni e parametri fondamentali della cromatografia Costante di distribuzione, fattore di ritenzione, efficienza, selettività, risoluzione e tempi di lavoro. LA GASCROMATOGRAFIA Principi generali della gascromatografia; analogie e differenze con le altre tecniche cromatografiche. Aspet impiantistico/operativi della gascromatografia Cromatografia gas-solido e gas-liquido. Il “carrier”. Colonne per gascromatografia: colonne impaccate e capillari. Diverse tipologie di colonne capillari. La camera termostatica; analisi a temperatura costante e programmata. Cenni ad iniettori e rivelatori. Illustrazione del gascromatografo presente in Istituto. Il modulo didatco verrà ultimato dopo il 15 maggio. LA HPLC Il modulo didatco verrà svolto dopo il 15 maggio. Parte Pratica: In tutte le prove sottoelencate sono stati effettuati, ove possibile, gli spettri UV-Vis ed IR, commentandoli e rivedendo i principi teorici sui quali si fonda la tecnica analitica utilizzata. Quando si sono effettuate separazioni in TLC sono state riprese tutte le condizioni e le variabili che possono influire sulla riuscita ottimale della separazione. Per quanto riguarda la gascromatografia e l'HPLC non possedendo la strumentazione abbiamo simulato le prove pratiche utilizzando e commentando cromatogrammi di miscele note. - Determinazione del COD in campioni di acqua (con metodo classico e spettrofotometrico). - Analisi delle acque reflue (nitrati, nitriti, ammonio, alcalinità, ossigeno disciolto, cromo, ferro, solfati, cloruri) utilizzando diverse tecniche analitiche. - Analisi degli oli di oliva (acidità, n° di perossidi, rancidità, indice di rifrazione,spettri UV). - Estrazione e riconoscimento dei principi attivi di un farmaco (caffeina, paracetamolo, acido acetilsalicilico). - Idrolisi di una proteina (separazione in TLC degli AA). - Determinazione quantitativa dell'Albumina in UV-Vis (metodo di Lowry e del Biureto). - Determinazione delle proteine con metodo di Kjeldahl. - Titolazione di un amminoacido e determinazione del punto isoelettrico. 37 - Sintesi del lattosio e riconoscimento quali-quantitativo utilizzando diverse tecniche (polarimetrico, spettrofotometrico, titolazione con reattivo di Fehling). - Determinazione delle polveri sottili nell'aria PM 10. - Principi di gascromatografia e di HPLC con simulazione di cromatogrammi di diverse miscele (non avendo la strumentazione funzionante). I docenti segnaleranno alla Commissione le integrazioni al programma svolto avvenute in data successiva all’approvazione del presente documento. Udine, 15 maggio 2016 Gli studenti 38 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 A CBA MATERIA: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA DOCENTE: Giancarlo Biasco Brevi note sul profitto, sulla partecipazione, sulla motivazione Tutti i componenti della classe hanno dimostrato attenzione, interesse per la materia ed hanno accolto con buona partecipazione le attività proposte. La classe ha dimostrato un certo impegno. Alcuni studenti, più motivati, hanno conseguito ottimi risultati, la maggior parte della classe ha raggiunto un profitto sufficiente, per qualcuno la sufficienza è stata raggiunta con fatica data la complessità e la portata della disciplina. Il comportamento complessivo è stato corretto e ha favorito lo svolgimento delle attività. Buona la partecipazione al dialogo educativo. Programma svolto ACIDI CARBOSSILICI:nomenclatura,proprietà fisiche,metodi di preparazione:ossidazione degli alcoli primari,ossidazione di areni,carbonatazione dei reattivi di Grignard, idrolisi di nitrili. Reazioni degli AC: formazione dei derivati funzionali, riduzione con idruri di litio e alluminio, acidità e ionizzazione,costanti di acidità ed effetti dei sostituenti sull’acidità, , alfa-alogenazione reazione di Hell-Volhard-Zelinskj. Acidi bicarbossilici:nomenclatura, acidità e sintesi dei principali acidi bicarbossilici.Esercizi relativi a sintesi di AC di interesse farmacologico: ARTROSILENE, e FENCLORAC. DERIVATI FUNZIONALI DEGLI ACIDI CARBOSSILICI. Struttura, nomenclatura proprietà fisiche. SOSTITUZIONE NUCLEOFILA ACILICA, meccanismo della S.N.A.in ambiente acido e basico.Sostituzione nucleofila:confronto fra quella alchilica e quella acilica. CLORURI ACILICI: Sintesi di cloruri acilici dagli A.C. con cloruro di Tionile e alogenuri di fosforo.Reazioni degli alogenuri acilici: passaggio ad acidi: idrolisi; passaggio ad ammidi: ammonolisi; passaggio ad esteri: alcoolisi; formazione di chetoni aromatici: Acilazione di Friedel-Crafts. ANIDRIDI: sintesi di anidridi acicliche e cicliche: disidratazione di acidi mono e bicarbossilici, sostituzione nucleofila di sali di AC con cloruri acilici. Reazioni delle anidridi: passaggio ad acidi: idrolisi; passaggio ad ammidi: ammonolisi; passaggio ad esteri: alcoolisi; formazione di chetoni aromatici, acilazione di FriedelCrafts. AMMIDI: sintesi di ammidi per ammonolisi di cloruri acilici.Lattami ESTERI:sintesi di esteri:reazione acido-alcool,reazione di SNA tra alcossidi e cloruri acilici.Esteri ciclici: lattoni sintesi di gamma-lattoni e delta-lattoni a partire da gamma- e delta-ossiacidi. Reazioni degli esteri.idrolisi con catalisi acida e basica, passaggio ad ammidi: ammonolisi; passaggio ad esteri: transesterificazione.e alcoolisi, reazione con i reattivi di Grignard, riduzione ad alcoli con idrogeno molecolare e cromito di rame come catalizzatore,e riduzione chimica con idruri di litio e alluminio.Reazione con carbanioni: condensazione di Claisen e sintesi di beta-chetoesteri, estere malonico e acetoacetico, sintesi malonica di acidi carbossilici. Sintesi acetoacetica dei chetoni. Decarbossilazione dei beta-chetoacidi e degli acidi malonici.Esercizi relativi alle sintesi dei derivati degli acidi carbossilici di interesse farmacologico es: CS, AUTAN, NOVOCAINA FENOLI: struttura e nomenclatura, proprietà fisiche, sali dei fenoli, fonti industriali, tecnica di isolamento dei fenoli da olii essenziali es. Vanillina,Timolo,Safrolo.Eugenolo.Sintesi del fenolo da fusione alcalina e dall’idroperossido di cumene per trasposizione,utilizzo dei sali di diazonio nella sintesi dei fenoli.Reazioni dei fenoli: acidità e formazione di sali, formazione di eteri fenolici: sintesi di Williamson, formazione di esteri fenolici per S.N.A. Reazioni di sostituzione elettrofila nell’anello aromatico: nitrazione, solfonazione, Alogenazione, carbonatazione: reazione di Kolbe e sintesi dell’ASPIRINA. Sintesi di derivati fenolici di interesse industriale e farmacologico: ACIDO CAFFEICO, AMMINE:basicità delle ammine alifatiche ed aromatiche,nomenclatura IUPAC, sintesi a partire da alogenuri SN2,sintesi dell’anilina, degradazione di Hoffmann delle ammidi, sintesi della FENTERMINA,ADRENALINA, DOPAMINA, TIRAMMINA, AMMINOACIDI: struttura e nomenclatura IUPAC, fonti naturali e concetto di amminoacido essenziale,gli amminoacidi come ioni dipolari, punto isoelettrico,configurazione degli amminoacidi naturali. Sintesi di 39 amminoacidi. Ammirazione di alfa-alogenoacidi, sintesi malonica,sintesi di Strecker. Esercizi relativi alla sintesi di amminoacidi di interesse farmacologico:L-DOPA, PEPTIDI:Geometria del legame peptidico,sintesi di peptidi di Merrifield, peptidi di interesse biologico: ossitocina, angiotesina, insulina. PROTEINE: classificazione e funzione biologica, protene fibrose e globulari, struttura primaria, secondaria terziaria e quaternaria, denaturazione per azione di agenti fisici e chimici. DERIVATI FUNZIONALI DELL’ACIDO CARBONICO: fosgene, urea, cianammide, acido cianico e cianati, uretani, caratteristiche chimiche e reazioni di decomposizione e loro utilizzo nella sintesi di composti organici. BARBITURICI :acidità dell’acido barbiturico, sintesi del LUMINAL. Polimeri e reazioni di polimerizzazione cationica, anionica e radicalica, PVC, PLEXIGAS,POLIPROPILENE,catalizzatore di Ziegler-Natta,Degradazione biologica delle materie plastiche. Policondensazione Nylon 66. LIPIDI: classificazione e nomenclatura dei lipidi,proprietà chimico-fisiche, distinzione tra grassi e olii, caratteristiche strutturali e proprietà, saponificazione dei trigliceridi o idrolisi alcalina,processo di margarinizzazione degli olii, idrogenolisi dei trigliceridi come fonte di alcoli grassi utili per la sintesi di detergenti, ossidazione di oli e grassi e irrancidimento, detergenti anionici cationici e non ionici, sintesi e biodegradabilità, fosfolipidi, sfingofosfolipidi, glicolipidi,cerebrosidi, loro importanza come costituenti di membrane cellulari. CARBOIDRATI:classificazione in monosaccaridi, oligosaccaridi, e polisaccaridi, struttura ciclica dei monosaccaridi più importanti: glucosio e fruttosio,mutarotazione, ossidazione e riduzione, Disaccaridi più importanti:lattosio, maltosio, e saccarosio, reazioni di ricoscimento analitico col reattivo di Tollens, di Feeling e di Benedict, struttura dei polisaccaridi più importanti amido e cellulosa. Udine, 15 maggio 2016 Gli studenti 40 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 A CBA MATERIA: LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA DOCENTE: Livia Mercato Testo in adozione :CHIMICA ORGANICA Hart-Hadad-Craine-Hart (ed. Zanichelli) Fotocopie fornite dal docente per le metodiche dell'attività sperimentale. Ho avuto questa classe da tre anni e ho seguito l'attività di Chimica organica e biochimica per tutto il triennio, quindi conoscendo gli allievi e la loro preparazione di base ho potuto dedicare poco tempo ad un ripasso delle principali tecniche analitiche-strumentali utilizzate nei laboratori di chimica organica. In tutte le prove sottoelencate sono stati effettuati,ove possibile, gli spettri UV-Vis e IR commentandoli e rivedendo i principi teorici sui quali fonda la tecnica analitica utilizzata. Quando si sono effettuate separazioni in TLC sono state riprese tutte le condizioni e le variabili che possono influire sulla riuscita ottimale della separazione. Principi fondamentali per effettuare una sintesi organica Ripasso delle sintesi dell'Acetanilide e dell'Aspirina Analisi degli oli di oliva (acidità, n°di perossidi, rangidità, indice di rifrazione,spettri UV) Estrazioni di acidi organici di diversa forza Ossidazione del Mentolo a Mentone (separazione TLC) Estrazione selettiva di una miscela di tre sostanze: acida,basica e neutra Idrolisi di una proteina (separazione in TLC degli AA) Titolazione di un amminoacido e determinazione del punto isoelettrico Preparazione del Biodiesel (differenze chimico-fisiche del prodotti di partenza e dei prodotti finali) Sintesi del lattosio e riconoscimento quali-quantitativo utilizzando diverse tecniche (polarimetrico, spettrofotometrico, titolazione con reattivo di Fehling) Preparazione dell’acido Mucico Preparazione di diverse classi di polimeri (polimeri di addizione e di condensazione) Preparazione dell'acetato di cellulosa Udine 15 maggio 2016 Gli studenti 41 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 A CBA MATERIA: FISICA AMBIENTALE DOCENTE: Paolo Lena Bevi note sul profitto Il profitto è differenziato ed è classificabile in due gruppi: il primo gruppo di allievi sempre impegnato e partecipe che ha studiato con continuità con risultati molto buoni (in alcuni casi anche ottimi), il secondo gruppo che ha studiato in maniera più o meno costante anche se con risultati mediamente più che sufficienti. Il livello medio di preparazione raggiunto può essere considerato buono. Brevi note sulla motivazione La classe è costituita da allievi capaci, intellettualmente vivaci e dotati, nella maggioranza, di una buona motivazione. Brevi note sulla partecipazione La classe si è dimostrata sempre partecipe ed interessata allo svolgimento degli argomenti trattati. Obietvi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze Al termine del percorso quinquennale, il corso di Fisica Ambientale ha concorso a far conseguire agli allievi i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. Verifiche e valutazione Compiti scritti, verifiche orali, sia alla lavagna che dal posto, con simulazione di Commissione di Esame, per accertare la padronanza complessiva della materia e la capacità di orientarsi in essa. Programma svolto Con espresso riferimento al testo in adozione (Luigi Mirri e Michele Parente – "Fisica Ambientale" Inquinamento acustico ed elettromagnetico, energia nucleare, radon, celle a idrogeno – Edizione Zanichelli), i contenuti didattici sono stati suddivisi nelle seguenti unità di apprendimento, moduli e capitoli: Unità d'apprendimento 11: ELETTRICITA’ ED ELETTROMAGNETISMO Modulo I – Cap. 17 – Elementi di elettromagnetismo 17.1 17.2 17.3 Il campo elettrico Il campo magnetico Le onde elettromagnetiche Unità d'apprendimento 12: INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO Modulo I – Cap. 18 – Radiazioni non ionizzanti 18.1 18.2 18.3 Principali sorgenti di campi elettromagnetici Classificazione dei campi elettromagnetici Effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana Modulo I – Cap. 19 – I raggi ultraviolet 19.1 19.2 Classificazione dei raggi UV Energia dei raggi UV 42 19.3 Utilizzo medico e cosmetico dei raggi UV Unità d'apprendimento 13: INQUINAMENTO DA GAS RADON Modulo M – Cap. 23 – Il radon 23.1 23.2 23.3 23.4 Storia del radon Caratteristiche chimico-fisiche del radon La mappa del radon in Italia Radon e terremoti Modulo M – Cap. 24 – La difesa dal radon 24.1 24.2 24.3 La misura del radon La normativa italiana Come difendersi dal radon Unità d'apprendimento 14: ENERGIA DEL NUCLEO E CENTRALI NUCLEARI Modulo L – Cap. 20 – Il nucleo atomico 20.1 20.2 20.3 20.4 La struttura del nucleo atomico Il difetto di massa Stabilità nucleare La legge del decadimento radioattivo Modulo L – Cap. 21 – Fondamenti di dosimetria 21.1 21.2 21.3 Grandezze dosimetriche Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti Principi di radioprotezione Modulo L – Cap. 22 – Le centrali nucleari 22.1 22.2 22.3 22.4 La fissione nucleare Schema di una centrale nucleare Il problema delle scorie radioattive La fusione nucleare Unità d'apprendimento 15: LE CELLE AD IDROGENO Modulo N – Cap. 25 – Le celle a idrogeno 25.1 25.2 25.3 25.4 25.5 Celle a combustibile Tipi di celle e applicazioni Termodinamica di una cella Rendimento di una cella Ulteriori sviluppi Udine, 15 maggio 2016-05-10 Gli studenti 43 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 A CMA MATERIA: CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE DOCENTE: Clementina Mazzeo Profitto Il profitto complessivo della classe ha, per quasi tutti gli alunni, raggiunto livelli sufficientemente adeguati, rispetto alle conoscenze, alle competenze ed alle abilità richieste dalla disciplina, alcuni alunni hanno raggiunto livelli di apprendimento molto buoni. Un'esigua minoranza di alunni, nonostante le discrete capacità, ha mostrato apatia e disinteresse per le attività didattiche in classe e per il consolidamento domestico ed al momento, non ha raggiunto completamente gli obiettivi minimi. Alcuni allievi non hanno dimostrato autonomia e maturità nell’organizzazione dello studio spesso mnemonico e privo di rielaborazione personale. Motivazione Nonostante la classe si caratterizzi per una certa eterogeneità nello stile di apprendimento, nella capacità di rielaborazione e di approfondimento personale, nel complesso gli alunni hanno mostrato interesse e motivazione al dialogo educativo, consentendo di attivare con l’insegnante un’interazione positiva e proficua . Partecipazione Gli alunni hanno mediamente manifestato discrete capacità e seguito le lezioni con interesse. Alcuni allievi si sono dimostrati particolarmente collaborativi e interessati ed hanno sempre risposto attivamente ad ogni proposta. Solo un ristretto numero di allievi ha manifestato una limitata partecipazione al dialogo educativo e non ha consolidato i contenuti con uno studio regolare e approfondito, ma ha piuttosto limitato l’ impegno ai momenti delle verifiche. Obietvi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze Tutti gli studenti, anche se a vari livelli di approfondimento, hanno acquisito i seguenti obiettivi in termini di conoscenze, abilità e competenze. Conoscenze Conoscere le seguenti tecniche analitiche: spettrofotometria UV-vis , spettrofotometria IR, spettrofotometria di assorbimento atomico, cromatografia. Conoscere le principali determinazioni analitiche di acqua, vino, olio, latte, terreno, carne e derivati carnei. Conoscere la sequenza delle fasi del processo analitico. Abilità Individuare la complessità di una matrice reale e le problematiche relative alla determinazione di un’analisi. Individuare le tecniche di analisi e purificazione di un campione reale. Progettare e realizzare in modo autonomo i controlli analitici sui campioni reali. Analizzare criticamente i risultati di una indagine allo scopo di migliorare la procedura d’analisi. Interpretare i dati analitici. Competenze Acquisire una conoscenza operativa e teorica dei metodi e degli strumenti di analisi. Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno. Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo. Verifiche e valutazione 44 Riguardo alla valutazione oltre a fare riferimento alle prove oggettive (interrogazioni, verifiche scritte, , relazioni scritte, test, esercitazioni di laboratorio) si è tenuto conto della situazione iniziale dei singoli alunni e dei loro progressi nel corso dell’anno, dell’interesse e dell’impegno dimostrato in classe ed in laboratorio. Metodologie didatche ● Lezioni frontali, per introdurre in modo sistematico gli argomenti. ● Lezioni interattive, per favorire la partecipazione degli allievi. ● Discussioni relative ad aspetti teorici, allo svolgimento delle esercitazioni di laboratorio ed all’interpretazione dei risultati. ● Esercitazioni (risoluzione di problemi ed esercizi numerici). ● Attività di laboratorio (analisi quantitative e qualitative strumentali e non individuali o più frequentemente di gruppo su campioni di laboratorio e su campioni reali). Programma svolto SPETTROFOTOMETRIA UV-VISIBILE Principi generali: Le radiazioni elettromagnetiche: lunghezza d’onda, frequenza, ampiezza, intensità. Lo spettro elettromagnetico, la legge di Plank. Classificazione delle tecniche spettroscopiche di assorbimento: assorbimento atomico e molecolare. Interazioni tra radiazioni e materia. Effetto fotoelettrico. Cenni su riflessione, rifrazione, interferenza, diffrazione. Spettrofotometria UV-visibile: Principi teorici, assorbimento nell’UV/visibile. Spettri di assorbimento a bande per l’assorbimento molecolare. Definizione di T, T%, A. Legge di Lambert Beer. Fattori di deviazione dalla linearità. Schema a blocchi di uno spettrofotometro a singolo e doppio raggio. Dettagli strumentali: sorgenti, monocromatori, rivelatori (fotomoltiplicatori) celle (materiali, spessori). Analisi quantitativa: criteri di scelta della di lavoro. Utilizzo della legge di Beer nell' analisi quantitativa: metodo della retta di taratura. SPETTROFOTOMETRIA IR Assorbimento nell’IR Principio di assorbimento applicato alle transizioni vibro-rotazionali: trattazione teorica dal punto di vista classico e quantomeccanico del problema dell’interazione tra radiazione IR e materia. l'oscillatore armonico ed anarmonico. Tipi di vibrazione nelle molecole e relative bande di assorbimento IR. Gradi di libertà vibrazionali, vibrazioni fondamentali (3N-5, 3N-6). Esempi: la molecola di H2O, la molecola di CO2. Parametri che caratterizzano le bande (frequensa, intensità, ampiezza). Spettri IR: influenza dell'effetto induttivo e dell'effetto mesomerico sulla frequenza di assorbimento del gruppo carbonilico. Effetto della tensione dell'anello, dell'ibridazione e del legame idrogeno sulla frequenza di assorbimento Analisi dei picchi di uno spettro IR. Schema a blocchi di uno spettrofotometro I.R.a dispersione. Dettagli di tipo strumentale: sorgenti, rivelatori. Celle porta campione per solidi, liquidi, gas: pastiglie di KBr. Schema a blocchi e principio di funzionamento di uno spettrofotometro FT IR. Analisi qualitativa e quantitativa Le principali regioni di assorbimento di uno spettro I.R. Zona dei gruppi funzionali, zona dei doppi e tripli legami, zona di “fingerprint”. Bande di assorbimento dei principali gruppi funzionali. SPETTROFOTOMETRIA DI ASSORBIMENTO ATOMICO Assorbimento atomico Generalità sull’assorbimento atomico. Spettri di assorbimento atomico e confronto con lo spettro di assorbimento molecolare. Allargamento delle righe spettrali; relazione tra assorbimento atomico e concentrazione; schema a blocchi di uno spettrofotometro per assorbimento atomico; sorgenti (lampada a catodo cavo, a scarica elettrodica di gas e radiofrequenza); sistema di atomizzazione del campione a fiamma (tipi di fiamma); sistema di atomizzazione con fornetto di grafite. Confronto fra i sistemi di atomizzazione. 45 TECNICHE CROMATOGRAFICHE Introduzione alle tecniche cromatografiche Principi generali della separazione cromatografica; classificazione secondo i meccanismi chimico-fisici e secondo lo stato fisico delle fasi; tecniche cromatografiche; cromatogramma; grandezze, equazioni e parametri fondamentali (coefficiente di distribuzione - tempo e volume di ritenzione - fattore di ritenzione selettività - efficienza); altezza del piatto teorico H; teoria del non-equilibrio di Giddings ed equazione di Van Deemter; fattori che intervengono nel fenomeno di allargamento di banda (percorsi multipli, diffusione molecolare, diffusione longitudinale, trasferimento di massa).risoluzione; tempi di lavoro; asimmetria dei picchi; capacità. Cromatografia su strato sotle (TLC) Contenuti Principi teorici ed applicazioni; grandezze, parametri e prestazioni (selettività e fattore di ritenzione - efficienza - risoluzione - capacità - riproducibilità); materiali e strumentazione (materiali di sostegno - principali fasi stazionarie e fasi mobili); principali tecniche operative (lastrine - deposizione del campione - eluizione del campione - rivelazione delle sostanze separate); analisi qualitativa. Cromatografia su colonna a bassa pressione (LPC) Cenni. LABORATORIO Determinazione del fenolo in un campione di acqua di scarico con il metodo delle aggiunte. Determinazione spettrofotometrica della caffeina in un campione. Determinazione della durezza permanente, temporanea e totale e del residuo fisso a 180°C in un campione di acqua. Determinazione dell'azoto nitroso per via spettrofotometrica (reattivo di GRIESS). Determinazione dell'azoto ammoniacale con il reattivo di Nessler. Determinazione COD in un campione di acqua. Determinazione del fosforo (fosfati) in un campione di acqua e nella CocaCola. Determinazione del grado alcolico in un campione di vino. Determinazione dell'acidità totale e della prolina in un campione di vino rosso. Determinazione dell'acidità volatile in un campione di vino. Determinazione dell'anidride solforosa totale e dell'acidità volatile in un campione di vino bianco. Determinazione dei polifenoli in un campione di vino. Ricerca dei polifenoli in un campione di vino. Determinazione spettrofotometrica del ferro nel vino. Preparazione del campione per la registrazione di spettri IR Registrazione di spettri IR su campioni incogniti (riconoscimento di alcuni gruppi funzionali). Classificazione dei fondi del vino (IR). Determinazione dell’acidità in alcuni campioni di latte. Determinazione del proteine nel latte (metodo STEINEGGER (metodo volumetrico) e KJELDHAL. Determinazione del grasso nel latte (estrazione). Determinazione dell'acidità complessiva, dell’acidità scambiabile e dell’idrogeno scambiabile in un campione di terreno. Capacità di scambio anionico e cationico di un campione di terreno. Determinazione del carbonio organico in un campione di terreno. Impaccamento della colonna cromatografica per la separazione e la determinazione di cromato e permanganato in una miscela. Separazione dei cationi del secondo gruppo analitico mediante TLC. Separazione di amminoacidi mediante TLC. Determinazione della nicotina nel fumo di sigaretta mediante TLC. Determinazione dei grassi e delle proteine in un campione di carne bovina. Riconoscimento e determinazione quantitativa dei nitriti in alcuni campioni di carne e derivati carnei. ENTRO FINE ANNO Gascromatografia (GC) 46 Schema a blocchi di un gascromatografo. Principi ed applicazioni; classificazione delle tecniche gascromatografiche; grandezze, parametri e prestazioni; caratteristiche generali delle fasi mobili e stazionarie; principi generali della strumentazione; analisi qualitativa e quantitativa. Cromatografia liquida a elevate prestazioni (HPLC) Schema a blocchi di uno strumento HPLC. Principi e applicazioni; classificazione delle tecniche HPLC; grandezze, parametri e prestazioni; caratteristiche generali delle fasi; principi generali della strumentazione utilizzata. Udine, 15 maggio 2016 Gli studenti 47 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 A CMA MATERIA: TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI DOCENTE: Giuseppe Motisi Bevi note sul profitto Una esigua componente classe ha lavorato con impegno costante critico e costruttivo raggiungendo buoni risultati Un altro gruppo ha ugualmente lavorato con impegno e serietà raggiungendo un grado di preparazione di piena sufficienza. Un esiguo numero di allievi presenta difficoltà sia nella gestione dei calcoli sia a fase progettuale e grafica espositive e nonostante le continue e ripetute sollecitazioni non è riuscito ha raggiungere la piena sufficienza Brevi note sulla motivazione All’interno della classe, purtroppo, è stato individuato un allievo che ha mostrato una scarsa motivazione nello studio della disciplina; il suo ritmo è lento e sembra che ancora non vi sia la consapevolezza di dover affrontare un esame di stato Brevi note sulla partecipazione Quasi tutti gli alunni hanno partecipato regolarmente e positivamente allo svolgimento delle attività scolastiche. L’impegno nello studio, il comportamento e la frequenza alle lezioni è stato soddisfacente permettendo il raggiungimento degli obiettivi prefissati in fase di programmazione di inizio anno scolastico Obietvi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze Gli obiettivi disciplinari minimi sono stati raggiunti dalla quasi totalità degli alunni anche se in modo e tempistica differenziata. Il programma disciplinare è stato svolto quasi completamente secondo quanto previsto all’inizio dell’anno scolastico e sono state svolte numerose esercitazioni in classe con la partecipazione di tutti gli alunni sia in occasione della trattazione degli argomenti specifici programmati e sia in occasione delle numerose esercitazioni e effettuate con gli allievi permettendo l’approfondimento degli argomenti trattati. Verifiche e valutazione Sono state effettuate verifiche sia orali che scritte; alcune di queste verifiche sono state programmate con gli stessi allievi in base alle loro esigenze d’impegno con lo studio delle altre discipline e con le diverse esigenze dovute sia agli impegni pomeridiani e sia alle verifiche scritte programmate dagli altri colleghi. Gli allievi sono stati molto spesso interpellati dal posto per costatare il grado di attenzione e la capacità di rielaborazione Programma svolto Il docente si riserva di segnalare alla Commissione modifiche/integrazioni allo stesso avvenute in data successiva all’approvazione del presente documento RICHIAMI SULLO SCAMBIO TERMICO Richiami delle conoscenze sulle varie apparecchiature di scambio termico. Calcoli relativi al loro dimensionamento. LA DISTILLAZIONE E IL CONTROLLO AUTOMATICO DEI PROCESSI Il controllo automatico nei processi chimici - Le variabili di processo - L’anello di regolazione in retroazione - La rappresentazione a blocchi dei processi 48 - Il regolatore: comportamento e tipi di regolatori - La regolazione nei processi continui e discontinui Teoria della distillazione - Aspetti generali della distillazione - L’equilibrio liquido - vapore Distillazione per retfica continua in colonne a piat e a riempimento - La retfica continua - Il bilancio di materia - Determinazione degli stadi con il metodo di McCabe e Thiele - Tipi di piatti (cenni) - Diametro della colonna - Efficienza della colonna e calcolo dei piatti reali - Colonne a riempimento - Il controllo di processo nella distillazione Altre tecniche di distillazione - La distillazione discontinua - Stripping - Distillazione azeotropica - Distillazione in corrente di vapore ASSORBIMENTO E STRIPPAGGIO Principi teorici dell’assorbimento e dello strippaggio - Generalità su assorbimento e strippaggio - La solubilità dei gas nei liquidi - Le equazioni di trasferimento di materia Dimensionamento di un impianto di assorbimento e di strippaggio - Il dimensionamento delle colonne di strippaggio a stadi - Dimensionamento delle colonne di strippaggio e assorbimento a riempimento Apparecchiature e schemi di impianto - Apparecchiature usate per l’assorbimento - Il dimensionamento delle colonne di assorbimento a stadi - Determinazione del numero di stadi ESTRAZIONE CON SOLVENTI Principi teorici di sistemi totalmente e parzialmente miscibili - la chimica fisica collegata all’operazione unitaria dell’estrazione liquido-liquido e solido-liquido Tecniche di estrazione con solventi - Estrazione liquido-liquido - Principali impieghi dell’estrazione liquido – liquido - Modalità di conduzione dell’estrazione liquido-liquido - Condizioni limite nell’estrazione liquido – liquido - Stadi ideali e stadi reali nell’estrazione liquido – liquido - Estrazione solido-liquido - Principali impieghi dell’estrazione solido – liquido 49 - Meccanismi e fattori che influenzano il processo - Bilancio di materia nell’estrazione solido – liquido - Modalità di conduzione dell’estrazione solido-liquido Apparecchiature e impianti per l’estrazione con solvente liquido-liquido e solido-liquido - Le apparecchiature per l’estrazione liquido-liquido - Le apparecchiature per l’estrazione solido-liquido IL PETROLIO Processi di raffineria: gli impianti nell’industria petrolifera - Caratterizzazione del petrolio e dei suoi derivati - Lavorazioni in una raffineria: schema generale, trattamenti preliminari, topping, vacuum, craking catalitico, reforming, alchilazione, desolforazione, produzione di benzine e gasoli, hydrocraking, visbreaking. - Raffinazione dei prodotti petroliferi Processi petrolchimici: analisi di alcuni impianti - Lavorazione petrolchimica: schemi generali, produzione di olefine leggere, frazionamento dei C4, produzione degli aromatici I POLIMERI Caratteristiche e classificazione dei polimeri - Definizioni e classificazioni - Relazioni proprietà-struttura - Reazioni di polimerizzazione UD2: Tecniche di polimerizzazione e analisi di impianti di produzione dei polimeri - Tecniche di polimerizzazione - Lavorazione dei polimeri - Esempi di produzioni Udine, 15 maggio 2016 Gli studenti 50 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 A CMA MATERIA: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA DOCENTE: Giancarlo Biasco Brevi note sul profitto, sulla partecipazione, sulla motivazione Tutti i componenti della classe hanno dimostrato attenzione, interesse per la materia, una buona motivazione ed hanno accolto con buona partecipazione le attività proposte. Sono emerse fin dall’inizio buone individualità e altri studenti nel corso dell’anno hanno migliorato le loro prestazioni. Gli studenti hanno dato dimostrazione di buone capacità organizzative e di iniziativa. Il clima sereno che si è instaurato ha influito positivamente sull’apprendimento che ha presentato indubbiamente molte difficoltà soprattutto iniziali. La maggior parte degli studenti ha conseguito risultati sufficienti, altri, anche se particolarmente dotati, non hanno prodotto un impegno costante necessario per conseguire risultati di più alto profilo. Programma svolto ACIDI CARBOSSILICI:nomenclatura,proprietà fisiche,metodi di preparazione:ossidazione degli alcoli primari,ossidazione di areni,carbonatazione dei reattivi di Grignard, idrolisi di nitrili. Reazioni degli AC: formazione dei derivati funzionali, riduzione con idruri di litio e alluminio, acidità e ionizzazione,costanti di acidità ed effetti dei sostituenti sull’acidità, reazione di Hunsdieker, alfa-alogenazione reazione di HellVolhard-Zelinskj.Acidi bicarbossilici:nomenclatura, acidità e sintesi dei principali acidi bicarbossilici.Esercizi relativi a sintesi di AC di interesse farmacologico: ARTROSILENE, e FENCLORAC. DERIVATI FUNZIONALI DEGLI ACIDI CARBOSSILICI. Struttura, nomenclatura proprietà fisiche. SOSTITUZIONE NUCLEOFILA ACILICA, meccanismo della S.N.A.in ambiente acido e basico.Sostituzione nucleofila:confronto fra quella alchilica e quella acilica. CLORURI ACILICI: Sintesi di cloruri acilici dagli A.C.con cloruro di Tionile e alogenuri di fosforo.Reazioni degli alogenuri acilici: passaggio ad acidi: idrolisi; passaggio ad ammidi: ammonolisi; passaggio ad esteri: alcoolisi; formazione di chetoni aromatici: Acilazione di Friedel-Crafts.Reazione di Rosenmund per la formazione di aldeidi. ANIDRIDI: sintesi di anidridi acicliche e cicliche:disidratazione di acidi mono e bicarbossilici, sostituzione nucleofila di sali di AC con cloruri acilici. Reazioni delle anidridi: passaggio ad acidi:idrolisi; passaggio ad ammidi:ammonolisi; passaggio ad esteri: alcoolisi; formazione di chetoni aromatici:acilazione di FriedelCrafts. AMMIDI: sintesi di ammidi per ammonolisi di cloruri acilici. ESTERI:sintesi di esteri:reazione acido-alcool,reazione di SNA tra alcossidi e cloruri acilici.Esteri ciclici: lattoni sintesi di gamma-lattoni e delta-lattoni a partire da gamma- e delta-ossiacidi. Reazioni degli esteri.idrolisi con catalisi acida e basica, passaggio ad ammidi: ammonolisi; passaggio ad esteri:transesterificazione.e alcoolisi, reazione con i reattivi di Grignard, riduzione ad alcoli con idrogeno molecolare e cromito di rame come catalizzatore,e riduzione chimica con idruri di litio e alluminio.Reazione con carbanioni: condensazione di Claisen e Dieckmann, sintesi di beta-chetoesteri, estere malonico e acetoacetico,sintesi malonica di acidi carbossilici. Sintesi acetoacetica dei chetoni. Decarbossilazione dei beta-chetoacidi e degli acidi malonici.Sintesi di ADRENALINA, DOPAMINA. Esercizi relativi alle sintesi dei derivati degli acidi carbossilici di interesse farmacologico es: CS, AUTAN, NOVOCAINA FENOLI: struttura e nomenclatura, proprietà fisiche, sali dei fenoli, fonti industriali, tecnica di isolamento dei fenoli da olii essenziali es. Vanillina,Timolo,Safrolo.Eugenolo.Sintesi del fenolo da fusione alcalina e dall’idroperossido di cumene per trasposizione,utilizzo dei sali di diazonio nella sintesi dei fenoli.Reazioni dei fenoli: acidità e formazione di sali, formazione di eteri fenolici: sintesi di Williamson, formazione di esteri fenolici per S.N.A. Reazioni di sostituzione elettrofila nell’anello aromatico:nitrazione, solfonazione, Alogenazione,carbonatazione: reazione di Kolbe e sintesi dell’ASPIRINA. Sintesi di derivati fenolici di interesse industriale e farmacologico: ACIDO CAFFEICO,TIRAMMINA, AMMINE:basicità delle ammine alifatiche ed aromatiche,nomenclatura IUPAC, sintesi a partire da alogenuri SN2,sintesi dell’anilina, degradazione di Hoffmann delle ammidi, sintesi della FENTERMINA 51 AMMINOACIDI: struttura e nomenclatura IUPAC, fonti naturali e concetto di amminoacido essenziale,gli amminoacidi come ioni dipolari, punto isoelettrico,configurazione degli amminoacidi naturali. Sintesi di amminoacidi. Ammirazione di alfa-alogenoacidi, sintesi malonica,sintesi di Strecker. Esercizi relativi alla sintesi di amminoacidi di interesse farmacologico:L-DOPA, PEPTIDI:Geometria del legame peptidico,sintesi di peptidi di Merrifield, peptidi di interesse biologico: ossitocina, angiotesina, insulina. PROTEINE: classificazione e funzione biologica, protene fibrose e globulari, struttura primaria, secondaria terziaria e quaternaria, denaturazione per azione di agenti fisici e chimici. DERIVATI FUNZIONALI DELL’ACIDO CARBONICO: fosgene, urea, cianammide, acido cianico e cianati, uretani, caratteristiche chimiche e reazioni di decomposizione e loro utilizzo nella sintesi di composti organici. BARBITURICI :acidità dell’acido barbiturico, sintesi del LUMINAL del VERONAL, del DIAL Polimeri e reazioni di polimerizzazione cationica, anionica e radicalica, PVC, PLEXIGAS,POLIPROPILENE,catalizzatore di Ziegler-Natta,Degradazione biologica delle materie plastiche. Policondensazione Nylon 66. LIPIDI: classificazione e nomenclatura dei lipidi,proprietà chimico-fisiche, distinzione tra grassi e olii, caratteristiche strutturali e proprietà, saponificazione dei trigliceridi o idrolisi alcalina,processo di margarinizzazione degli olii, idrogenolisi dei trigliceridi come fonte di alcoli grassi utili per la sintesi di detergenti, ossidazione di olii egrassi e irrancidimento,detergenti anionici cationici e non ionici, sintesi e biodegradabilità, fosfolipidi, sfingofosfolipidi, glicolipidi., cerebrosidi, loro importanza come costituenti di membrane cellulari. CARBOIDRATI:classificazione in monosaccaridi, oligosaccaridi, e polisaccaridi, struttura ciclica dei monosaccaridi più importanti: glucosio e fruttosio,mutarotazione, ossidazione e riduzione, Disaccaridi più importanti:lattosio, maltosio, e saccarosio, reazioni di ricoscimento analitico col reattivo di Tollens, di Feeling e di Benedict, struttura dei polisaccaridi più importanti amido e cellulosa. Udine, 15 maggio 2016 Gli studenti 52 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 A CMA MATERIA: LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA DOCENTE: Livia Mercato Testo in adozione :CHIMICA ORGANICA Hart-Hadad-Craine-Hart (ed. Zanichelli) Fotocopie fornite dal docente per le metodiche dell'attività sperimentale Ho ricevuto la nomina, per l'attività di laboratorio, in questa classe per la prima volta nel quinquennio, quindi non conoscendo gli allievi e la loro preparazione di base ho dedicato ad un ripasso alle principali tecniche analitiche-strumentali utilizzate nei laboratori di chimica organica. In tutte le prove sottoelencate sono stati effettuati,ove possibile, gli spettri UV-Vis e IR commentandoli e rivedendo i principi teorici sui quali fonda la tecnica analitica utilizzata. Quando si sono effettuate separazioni in TLC sono state riprese tutte le condizioni e le variabili che possono influire sulla riuscita ottimale della separazione. Principi fondamentali per effettuare una sintesi organica Scelta del solvente adatto e relative condizioni operative di una cristallizzazione Sintesi dell’Acetanilide (sostituzione nucleofila) Nitrazione dell’Acetanilide (sostituzione elettrofila) Ossidazione del Mentolo a Mentone (separazione TLC) Estrazione selettiva di una miscela di tre sostanze: acida,basica e neutra Preparazione dell’Arancio II (diazotazione) Preparazione del Biodiesel (differenze chimico-fisiche del prodotti di partenza e dei prodotti finali) Sintesi del lattosio e riconoscimento quali-quantitativo utilizzando diverse tecniche (polarimetrico, spettrofotometrico, titolazione con reattivo di Fehling) Preparazione dell’acido Mucico Preparazione di diverse classi di polimeri (polimeri di addizione e di condensazione) I detergenti e le diverse classi(estrazione del principio attivo alcolico e riconoscimento in IR e TLC di alcuni prodotti commerciali) Udine 15 maggio 2016 Gli studenti 53 5. SCHEDA INFORMATIVA RELATIVA ALLE PROVE INTEGRATE SVOLTE DURANTE L’ANNO ● Criteri seguiti per la progettazione delle simulazioni delle terze prove La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno di corso. Tuttavia il consiglio di questa classe – tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi definiti nella propria programmazione didattica e delle materie oggetto della 1ª e della 2ª prova scritta, che sono state escluse – ha individuato come particolarmente significative le seguenti discipline: ● Chimica analitica ● Chimica organica ● Inglese ● Matematica e su tale base ha sviluppato la progettazione delle prove interne in preparazione della terza prova scritta degli esami conclusivi del corso. 5.2 Scheda informativa relativa alle prove svolte durante l'anno Coerentemente con quanto precedentemente indicato, sono state svolte all’interno della classe due simulazioni di terza prova, con le seguenti modalità: Data di svolgimento Tempo assegnato Materie coinvolte nella Tipologie di prova prova 19/02/2016 3 ore Chimica analitica B Chimica organica Inglese Storia 01/04/2016 3 ore Chimica analitica B Chimica organica Inglese Matematica 05/05/2016 3 ore Chimica analitica B Chimica organica Inglese Matematica In particolare, per conseguire una valutazione di sufficienza, è stato ritenuto necessario che gli elaborati soddisfacessero i seguenti criteri: ● Comprensione del testo ● Conoscenza dei contenuti fondamentali inerenti l'argomento ● Uso del linguaggio specifico essenziale ● Applicazione delle conoscenze acquisite 5.3 Note informative per la predisposizione della terza prova scritta In considerazione dell’esito delle simulazioni effettuate nel corso dell’anno scolastico, il Consiglio di classe ritiene che i risultati più attendibili in ordine alla valutazione della preparazione degli allievi sulle materie che non siano già oggetto delle prime due prove scritte possano essere ottenuti mediante la somministrazione di una prova dI Tipologia B 54 Il CONSIGLIO DELLA CLASSE 5 A CMB Docente Materia Firma Nunzia Valeria Fusiello Religione Mauro Bullo Letteratura italiana e Storia Annamaria Romano Lingua Inglese Roberto Bezzo Matematica Mariangela Peloi Scienze Motorie e Sportive Maria Gasparini Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale Livia Mercato Laboratorio di Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale, Laboratorio di Chimica organica e biochimica, Laboratorio di Chimica analitica e strumentale Stefano Bareggi Chimica analitica e strumentale Giancarlo Biasco Chimica organica e biochimica Paolo Lena Fisica ambientale Clementina Mazzeo Chimica analitica Gaspare Romano Laboratorio di Chimica analitica Giuseppe Motisi Tecnologie chimiche e industriali Giuseppe Maniaci Laboratorio di Tecnologie chimiche e industriali Udine, 15 maggio 2016 Il Coordinatore della classe Il Segretario Prof. Prof. Roberto Bezzo Mauro Bullo Il Dirigente Scolastico Prof. Andrea Carletti 55