28 giugno 2007

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28 giugno 2007
Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
28 giugno 2007 - Anno LXXIX - N. 10 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
Tel. 091 9211551 - Fax 091 9242471 - [email protected] - www.ocst.com
Prossimo numero: 12 luglio 2007
Edilizia:
sulla festa pesa la preoccupazione
per il contratto disdetto
pp 12-13
Dall’assemblea cantonale AAPI
la lettera al CdS sull’insegnamento
religioso nella scuola
pp 18-19
Polizia,
aspettando il progetto
di un nuovo comando
p3
2
SINDACATO ATTUALITÀ
28 giugno 2007
Alla Posta il Precariato è di moda
Lo scorso anno avevamo denunciato l’aumento del precariato presso il gigante giallo. La
situazione è purtroppo peggiorata anche a causa dei progetti di smantellamento in corso
(REMA, Ymago, ecc. ), ma non solo…
Lorenzo Jelmini
P
osta è sinonimo di garanzia d’impiego? Falso!
La Posta è stata per decenni un datore di
lavoro sociale e attento all’impiego, sia per le
numerose assunzioni sia per la qualità delle
condizioni lavorative e della formazione.
Altri tempi! La situazione oggi è radicalmente mutata, certamente per via dei cambiamenti avvenuti nella società e nell’economia, ma
anche a causa di assurde strategie assunte
dalla direzione della Posta Svizzera, che vuole
scimmiottare alcune tendenze presenti nell’industria privata. Massima flessibilità, nuovi
modelli di lavoro, tempi parziali e soprattutto
un sacco di ausiliari, che costano meno. E
tutto ciò malgrado non vi sia assolutamente la
necessità. I lauti guadagni conseguiti da diversi anni sono lì a dimostrarlo.
Precariato in tutte le unità!
Il precariato è dunque oggi presente in tutte
la unità della Posta. Questo, in parte, a seguito delle continue ristrutturazioni e delle numerose chiusure di centri ed uffici postali.
L’attuazione, per esempio, del progetto REMA
presso PostMail, che prevede la chiusura di
alcuni centri e per la nostra regione lo spostamento del centro di smistamento lettere da
Bellinzona a Cadenazzo, ha causato anche in
Ticino la perdita di numerosi posti d’impiego.
Alcuni dipendenti sono riusciti a trovare alternative lavorative esterne alla Posta ma 27
dipendenti, 3 dei quali con età superiore a 55
anni, ad oggi non hanno un posto di lavoro e
l’attuale impiego è stato loro garantito solo fino
a giugno del prossimo anno.
Se PostMail piange, Rete vendita certo
non ride.
La situazione Rete vendita, l’unità che
gestisce gli uffici postali, non è certo migliore.
Anche in questo caso fonte di preoccupazione
è un progetto di ristrutturazione, il famigerato
Ymago. Malgrado le garanzie fornite dalla
Posta, secondo cui questo progetto non avrebbe comportato particolari disagi ai dipendenti,
molti impieghi verranno soppressi e le condizioni dei collaboratori saranno peggiorate
notevolmente. Ad oggi solo alcuni membri di
direzione e i responsabili dei 13 uffici principali sono sicuri di avere un futuro in Posta. Il problema è che i precedenti responsabili dei 13
uffici principali non sono stati nominati e dunque concorreranno per un altro impiego.
Questo significa che verranno messi in concorrenza con gli attuali responsabili degli uffici
secondari che, a loro volta, rischiano di perdere il posto e verranno messi in concorrenza
con chi sta sotto, e cosi via. Proprio una bella
situazione!
A PostLogistics il precariato anche senza
ristrutturazioni.
Anche presso PostLogistic, che si occupa di
trasporti, gestione dei pacchi e degli espressi,
dilaga il precariato. La centrale bernese obbliga i responsabili regionali a ridurre sempre più
l’attività dei dipendenti della Posta e dare attività a ditte private di trasporto. Il tutto con l’unico scopo di diminuire i costi del personale.
Ma non basta... L’imposizione dei manager
bernesi arriva al punto di pretendere l’assunzione di personale temporaneo, con paghe da
fame e condizioni lavorative capestro, anziché
assumere colleghi di altre unità che rischiano
di perdere l’impiego per i progetti di cui si è
riferito in precedenza.
Da notare che, benché i contratti temporanei
dovrebbero essere di breve durata, alla Posta
durano anni!
Ma i migliori sono quelli di AutoPostale
Pur non essendoci un vero e proprio precariato, nel senso che non si assume, per ora,
personale tramite agenzie interinali, presso
AutoPostale riescono comunque a introdurre
forme di precariato.
Come? Semplice, assumendo gli autisti con
un primo contratto a termine di tre mesi ed un
successivo sempre di tre mesi e sempre a termine. Poi se tutto va bene il collaboratore può
finalmente accedere al tanto sospirato contratto di lavoro come gli altri colleghi. Come dire
per sei mesi questi nuovi collaboratori devono
stare buoni buoni, se no…. Ma a questi geni
della direzione centrale di Berna non sanno,
per caso, che esiste un CCL che prevede un
periodo di prova di tre mesi che serve appunto per provare se un collaboratore è, o meno,
idoneo e che questo sistema viene applicato
da tutte le aziende svizzere? Il problema, a
nostro parere, non è la proverbiale lentezza
bernese nel capire quanto piuttosto la possibilità di speculare sui nuovi assunti risparmiando
per ben 6 mesi su stipendio e indennità varie.
Malgrado tutto c’è chi opera con intelligenza.
Una precisazione s’impone. Abbiamo potuto
constatare che, malgrado certe assurde direttive provenienti dalla direzione di Berna, ci
sono responsabili locali che agiscono con particolare sensibilità sociale e con attenzione
alle situazioni personali.
Sappiamo che diversi responsabili del personale stanno facendo realmente di tutto per
trovare adeguate soluzioni a favore dei collaboratori. Purtroppo le assurde ed inflessibili
strategie manageriali imposte dall’alto non aiutano questa loro attività. Ancora una volta la
tanto declamata flessibilità viene chiesta solo
ai collaboratori mentre chi a Berna ha già i
piedi al caldo non si preoccupa di applicarla
per cercare soluzioni differenti in situazioni
particolari, per esempio là dove risulta difficilissimo garantire occupazioni alternative, come
nella nostra regione.
Quello che dovrebbero capire certi manager
è che comunque il precariato alla lunga non è
pagante e crea sono malcontento tra i dipendenti. Di questa situazione non sono gratificati
gli ausiliari che lavorano in condizioni di precarietà e con ben poca motivazione.
Ma neppure quei dipendenti attivi da anni,
che hanno seguito tutta la formazione, che
prestano un servizio di qualità ma che si vedono non più riconosciuta la loro professionalità.
■ IL CASO
In caso di malattia mi possono licenziare?
D
Sono un lavoratore frontaliere e presto attività da oltre 10 anni alle dipendenze di un’impresa di costruzioni in qualità di muratore.
Lo scorso anno sono stato vittima di un
infortunio sul lavoro di una certa gravità e
ancora oggi la Suva mi corrisponde per il tramite della ditta le indennità giornaliere di infortunio.
Avendo dei figli ancora in tenera età mi preoccupo che la ditta possa licenziarmi: vi chiedo pertanto se esiste una «protezione di licenziamento»?
Giovanni L.
R
Caro lettore,
il rapporto contrattuale in vigore tra lei e l’impresa è retto dalle disposizioni del contratto
collettivo di lavoro per l’edilizia principale del
Canton Ticino che completano quelle del contratto nazionale mantello, le quali costituiscono
parte integrante del Ccl. Il Consiglio federale
svizzero ha conferito a tale contratto obbligatorietà generale.
Il quesito da te sottopostoci è regolato dall’art. 21 del Contratto nazionale mantello che
recita
“Protezione contro la disdetta: è esclusa la
disdetta del rapporto di lavoro, fintanto che il
lavoratore ha diritto a prestazioni dell’assicurazione indennità giornaliera di malattia o dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni”.
Appare in tutta evidenza sulla base della
citata norma, che tu non puoi essere licenziato.
Ti auguriamo una pronta guarigione e un’ottimale ripresa della tua attività lavorativa.
Cordialmente ti salutiamo.
Domenico De Pasquale
Servizio giuridico OCST
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SINDACATO POLIZIA
Polizia: a quando il progetto di nuovo
comando?
Renato Ricciardi
L
a riunione estiva del sindacato di polizia,
si è tenuta quest’anno sul Monte Brè.
Intensa come ogni anno, la seduta,
diretta dal presidente Bruno Ongaro, ha permesso di affrontare – dedicando il tempo
necessario a ciascun tema – diversi argomenti di ordine interno, ma anche generale.
Il comitato ha esaminato il messaggio del
Consiglio di Stato, che propone la modifica
della legge sulla polizia e una revisione delle
norme sulle polizie comunali. Su questo e
altri temi, Federazione, Vpod e OCST al termine di una riunione congiunta hanno inviato
una lettera al Direttore del Dipartimento
Istituzioni Luigi Pedrazzini. Nella presa di
posizione firmata dai tre sindacati di polizia si
chiede di poter conoscere il progetto di regolamento di applicazione della legge polizia, in
quanto, per valutare le modifiche di legge,
non si può prescindere dalle norme regolamentari (che dovranno pure comprendere le
modifiche legislative entrate in vigore nel
2002 e tuttora prive di norme di applicazione).
I tre sindacati hanno pure espresso comune preoccupazione per il
fatto che nella
Commissione
di gestione del
Gran Consiglio
è sempre fermo
il progetto di
nuovo comando. Il personale
di polizia ritiene
e
prioritaria
incalzante la
ricerca di una
soluzione funzionale e definitiva, che permetta di riunire sotto un medesimo tetto tutti i servizi della polizia cantonale
che non devono per forza essere dislocati sul
territorio.
Da ultimo ma non
meno urgente, si attende
di poter esaminare il progetto definitivo di regolamento sulle promozioni e
di nuovo organigramma
del corpo in modo tale
che, dopo anni di promesse, possa essere
applicato alle promozioni
del prossimo anno.
Su tutti questi temi i
sindacati attendono la
convocazione
di
un
incontro chiarificatore.
Turni e organizzazione
del lavoro costituiscono
in alcuni reparti temi sensibili all’origine di qualche
difficoltà.
L’OCST ha proposto e
ottenuto
l’attivazione
della commissione sui
turni, che in passato aveva lavorato bene riuscendo ad affrontare i diversi aspetti in un’ottica di vicinanza ai problemi concreti vissuti
dal personale. Rosario Lazzaro e Renzo
Biava vi rappresenteranno il nostro
sindacato.
Mantenere
quanto si è
ottenuto
e
assicurare un
effettivo
di
personale
appropriato
per organizzare il lavoro
nei servizi, è
un obiettivo
sindacale fondamentale, che il comitato OCST ha pure
affrontato a partire dai problemi emersi nel
reparto mobile 2.
Le rivendicazioni presentate dal fronte sin-
Polizia di Lugano: aumenti salariali
Lorenzo Jelmini
I
l Municipio di Lugano ha finalmente deciso
di adeguare gli stipendi dei suoi agenti.
Questa importante decisione è il giusto riconoscimento per il lavoro che giornalmente svolge tutto il Corpo di Polizia della città di Lugano.
La richiesta di adeguamenti, che ha trovato
pieno sostegno da parte del nostro sindacato,
è stata presentata dalla sezione cittadina della
Federazione dei funzionari di polizia.
Da tempo vi erano forti preoccupazioni per il
crescente malcontento che serpeggiava tra il
corpo di polizia cittadino dovuto in particolare
all’aumento delle responsabilità e all’intensificarsi delle problematiche con le quali sono
confrontati giornalmente gli agenti. Con le
aggregazioni comunali il terreno sul quale
operano gli agenti è aumentato come pure le
difficoltà.
Una delle conseguenze di questa insoddisfazione è la non trascurabile “fuga” verso
comuni limitrofi di colleghi ai quali vengono
offerte condizioni contrattuali accattivanti. Un
motivo in più per avviare con urgenza una rivalutazione delle retribuzioni.
Il Municipio ha dunque deciso di concedere
degli incrementi salariali tra il 3,5% e il 5,5% ai
funzionari di polizia. Prevista pure una successiva fase di adeguamenti, nel 2008, come pure
una revisione del Regolamento organico per
meglio precisare le condizioni lavorative degli
agenti della polizia cittadina.
dacale dei dipendenti
statali al governo all’inizio di giugno sono ritenute imprescindibili condizioni per mantenere
attrattiva la professione
dell’agente di polizia. In
questo senso la sensibile
diminuzione delle candidature alla scuola di polizia sono un segnale preoccupante. Via le misure
di risparmio (contributo
straordinario del 2,2 per
cento),
adeguamento
integrale al rincaro, rivalutazione delle indennità
e scuola annuale per
assicurare un avvicendamento nel corpo della
polizia cantonale, sono le
principali rivendicazioni
del personale dello Stato.
Senza segnali positivi dal nuovo governo, il
comitato OCST polizia è pronto a mobilitare i
propri associati.
Il comitato ha in conclusione affrontato in
modo molto produttivo l’organizzazione di
una gita sociale in autunno, il rinnovo delle
cariche previste durante l’assemblea del 30
novembre a Bellinzona e la stampa del nuovo
pieghevole, che presenta l’attività e i vantaggi offerti dal sindacato OCST dei funzionari di
polizia (di cui presentiamo in anteprima la
copertina).
Il messaggio che il comitato vuole inviare a
tutti gli agenti è che aderire al sindacato è
importante. Infatti più siamo, meglio ci difendiamo.
“Il tuo sostegno conta. Più siamo e più
aumentano la forza contrattuale del
Sindacato e le offerte che può proporre ai
suoi associati per migliorare la protezione
legislativa dei lavoratori e aumentare i diritti e
le prestazioni individuali”.
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SINDACATO IN...FORMAZIONE
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È arrivata l’ora di prendere parte ad un corso di lingue!
grammatica.
I corsi si svolgeranno al mattino o al pome-
Misak Haroian
Perchè andare all’estero quando si ha la
possibilità di imparare comodamente in
patria?
L’
importanza e la necessità di conoscere
le lingue straniere sono ormai certezze
assodate. Sicuramente non è la voglia
che manca alla maggior parte di noi, quanto
piuttosto il tempo. Ecco perchè la scuola di lingua FORMAT in collaborazione con il Centro
di Formazione Professionale dell’OCST ha
ben pensato alle esigenze di queste persone,
organizzando anche quest’anno i corsi intensivi di tedesco, francese e inglese, rivolti non
solo a studenti di ogni ordine e grado ma
anche a chi lavora e desidera ampliare le proprie competenze o anche semplicemente
rispolverare delle nozioni già acquisite.
Attenzione particolare sarà rivolta all’aspetto
comunicativo con simulazioni di situazioni di
vita quotidiane, senza però tralasciare la
riggio, in maniera tale da venire incontro alle
esigenze di chi lavora, permettendo così una
maggiore possibilità di frequenza anche a chi
è legato a orari e impegni particolari.
L’opportunità di perfezionare e migliorare le
conoscenze di base è un’occasione da prendere al volo anche dagli studenti. Approfittare
delle vacanze per migliorarsi è un buon modo
per rendere proficuo il tempo libero. Alla fine
dell’estate si potrà riprendere la scuola con
maggiori certezze in materia di lingue straniere.
Il costo contenuto, la validità e l’esperienza
degli insegnanti sono degli ottimi incentivi per
indirizzarvi sui corsi intensivi di tedesco, francese e inglese.
Da non dimenticare l’opportunità per gli starnieri del corso intensivo di italiano.
Oggi, in un mondo globalizzato la conoscenza delle lingue è una grande opportunità, un
indubbio vantaggio competitivo.
La Scuola di lingua FORMAT e il Centro di
Formazione Professionale dell’OCST ti aspettano, chiamaci.
I CORSI ALL’OCST
INFORMATICA
Introduzione all’informatica
Dal 10 settembre al 17 ottobre
Minimo 10 partecipanti
Lunedì e mercoledì diurno o serale (36 ore)
Costo: fr 350 soci, fr 550 non soci.
ECDL Start (4 moduli)
Dal 3 settembre al 14 dicembre
Minimo 10 partecipanti
Lunedì e mercoledì serale (78 ore)
Costo: fr 792 soci, fr 1377 non soci.
Minimo 10 partecipanti
Lunedì, mercoledì e venerdì serale (39 ore)
Costo: fr 400 soci, fr 600 non soci.
LINGUE
Corso estivo intensivo di lingue
Tedesco - Francese - Inglese
Inizio il 9 e 23 luglio ed il 6 e 20 agosto
Minimo 5 partecipanti, tutti i giorni mattina o pomeriggio (30 ore
totali)
Costo: fr 360 soci, 450 non soci.
Word 2003 base
Corso estivo intensivo di italiano per stranieri
Dal 10 settembre al 10 ottobre
Minimo 10 partecipanti
Lunedì e mercoledì diurno o serale (30 ore)
Costo: fr 350 soci, fr 550 non soci.
Inizio il 6 agosto e il 3 settembre (80 ore totali)
Costo: fr 780 soci, 1000 non soci
Excel 2003 base
Corso di segretariato
Dal 28 agosto al 27 settembre
Minimo 10 partecipanti
Martedì e giovedì diurno o serale (30 ore)
Costo: fr 350 soci, fr 550 non soci.
EDILIZIA
AutoCAD 2007 avanzato
Dall’11 settembre all’11 ottobre
Minimo 10 partecipanti. Martedì e giovedì serale (30 ore)
Costo: fr 400 soci, fr 600 non soci.
MECCANICA-METALLURGIA
CNC macchine a controllo numerico
Dal 10 settembre al 10 ottobre
COMMERCIO
Dal 7 settembre 2007 al 7 marzo 2008 tutti i venerdì
Minimo 10 partecipanti
Durata complessiva 4 semestri
Costo: fr 1300 soci, fr 1700 non soci.
ALTRI CORSI
L’arte di comunicare (suddiviso in due parti)
Inizio da stabilire
Minimo 10 partecipanti
Venerdì 2 ore serale e sabato 8 ore tutto il giorni (durata complessiva 30 ore)
Custode d’immobili, dal 15 settembre, 2 sere + sabato mattina, dalle 19.10 alle 21.55, il sabato dalle 8.30 alle 12.30. 4
semestri. Costo totale fr. 5.612
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SINDACATO ATTUALITÀ
Disoccupazione: malgrado la ripresa
si vogliono diminuire le prestazioni
Luca Camponovo*
A
nche nel mese di maggio abbiamo assistito alla pubblicazione di dati incoraggianti in merito al tasso di disoccupazione in Svizzera.
Infatti a fine maggio 2007 il SECO ha indicato che il numero dei disoccupati, iscritti
presso gli Uffici Regionali di Collocamento,
è sceso a 106'200 con una riduzione, a livello
federale, di oltre 6'600 persone.
Il tasso di disoccupazione è pertanto
anch’esso diminuito dello 0,2% stabilendosi, a
maggio 2007, al 2,7% rispetto al 2,9% del
mese precedente.
Queste diminuzioni sono state registrate
anche nel nostro Cantone, dove abbiamo raggiunto la percentuale del 4%, rispetto al 4,3%
del mese di aprile.
Tutti i nostri Distretti in cui è suddiviso il territorio cantonale, ad eccezione della
Vallemaggia, hanno conosciuto un calo del
numero dei disoccupati che si è tradotto in una
riduzione del tasso di disoccupazione compresa tra 0,1 e 0,6 punti percentuali. I distretti della
Riviera (- 0,6% rispetto al mese precedente), di
Bellinzona e di Locarno (entrambi - 0,4%) sono
quelli che hanno ottenuto ottimi risultati grazie
a questa importante diminuzione.
Siamo quindi di fronte ad una situazione
particolarmente favorevole che ha coinvolto
positivamente quasi tutti i settori professionali
dove si sono osservate importanti diminuzioni.
In particolare le riduzioni più consistenti si
sono registrate nella professione dell’edilizia (15,0%), nel settore delle pulizie (-9,5%) nell’alberghiero (-7,4%) e nel commerciale (-5,1%).
Proprio per questi motivi, mal si comprende
quanto è in atto a livello federale: mi riferisco
alla revisione della legge sull’assicurazione
contro la disoccupazione
dove la
Commissione di esperti, incaricata dal
Consiglio Federale, ha presentato varie proposte che non lasciano trasparire nulla di positivo all’orizzonte.
In particolare, per garantire il finanziamento a lungo termine di questa importante
legge, gli esperti prevedono modifiche,
alquanto negative, dell’aliquota di contribuzione e a livello di prestazioni.
La proposta prevede un aumento dell’aliquota ordinaria di contribuzione, che attualmente è del 2,0% e soprattutto la riduzione di
determinate prestazioni che attualmente sono
di basilare importanza per i nostri assicurati.
In particolare la Commissione propone di
prolungare in maniera sostanziosa il periodo di
attesa per coloro che si iscrivono in disoccupazione in seguito all’esonero dall’adempimento
del periodo di contribuzione, di non riconoscere all’inizio di un nuovo termine quadro per la
riscossione delle indennità i periodi di contri-
buzione adempiuti nell’ambito di provvedimenti inerenti al mercato del lavoro, di far dipendere la durata delle riscossioni delle indennità
dalla lunghezza del periodo di contribuzione e
di considerare soltanto il guadagno intermedio
effettivamente conseguito per calcolare l’eventuale nuovo guadagno assicurato nell’ambito
di un nuovo termine quadro senza pertanto
tenere in considerazione le indennità giornaliere compensative versate dalla Cassa
Disoccupazione.
A nostro avviso, tali proposte, qualora
venissero ratificate a livello federale non
produrrebbero altro che un cospicuo impoverimento del nostro tessuto sociale,
togliendo agli assicurati importanti prestazioni con il conseguente spostamento di
richieste di prestazioni verso altre assicurazioni sociali (assistenza, invalidità ecc.)
Occorre quindi vigilare affinché si possa
deviare questo progetto di correzione dell’assicurazione disoccupazione verso disposizioni
più interessanti, cercando magari di concentrarsi sullo sviluppo delle maggiori possibili
entrate finanziarie senza privare gli assicurati
di una importante linfa di prestazioni che l’assicurazione disoccupazione provvede ad erogare alle persone bisognose.
*Responsabile Cantonale della
Cassa Disoccupazione OCST
n GIARDINIERI
Soddisfazione per il contratto
S
i è svolta mercoledì scorso al Centro
Galleria 2 di Manno il comitato cantonale dei giardinieri. Oltre ad alcuni sindacalisti delle diverse sedi, hanno partecipato
numerosi associati.
L’assemblea si è aperta con il saluto di benvenuto da parte del Segretario Giovanni
Scolari, il quale, ha evidenziato quali sono gli
obiettivi del Sindacato. Particolare attenzione
è stata data alla richiesta di obbligatorietà cantonale del contratto collettivo di
lavoro, con cui di
fatto verrebbero
vincolate tutte le
aziende e di conseguenza tutti i
lavoratori presenti sul territorio
ticinese.
L’incontro ha
avuto come tema
centrale l’esame
del periodo lavorativo successivo
all’introduzione
del contratto collettivo, in particolare si è discusso
dell’orario di lavoro – si ricorda che sono state
introdotte anche per i giardinieri le cd. “ore
flessibili” ed è stato altresì ridotto l’orario di
lavoro – del problema relativo alle intemperie,
della sicurezza sui luoghi di lavoro e nello specifico del materiale antinfortunistico. I lavoratori hanno espresso la loro soddisfazione rispetto al contratto che, sebbene necessiti di adeguamenti, si è rivelato uno strumento di notevole garanzia e protezione ed hanno votato la
proroga dello stesso fino alla fine
del 2009.
Nei prossimi
mesi verranno
organizzate
assemblee
di
categoria nelle
singole regioni
volte all’approfondimento del
contratto:
si
segnala che già
in data 11 luglio
2007 si terrà la
prima assemblea
per la zona del
Mendrisiotto. I
delegati
della
regione riceveranno direttamente dal
Segretariato di Mendrisio l’invito per partecipare alla serata.
Terminato il dibattito la serata è proseguita in
amicizia con la cena, ben accolta dai partecipanti, i quali hanno potuto continuare a confrontarsi sui temi discussi, rinsaldando anche
legami di collaborazione e di aiuto fondamentali per la categoria.
Vi diamo appuntamento alle prossime
assemblee regionali auspicando una sempre
più viva partecipazione.
SINDACATO ATTUALITÀ
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n SPORTELLO FORMIKA ALL’OCST
FORMiKA all’OCST
Ora:
Telefono:
Mobile:
E-mail:
D
R
Sono proprietaria di un salone di parrucchiere e intendo rinnovare la mia offerta alla clientela. Ho diverse idee, alcune già testate sui
clienti, che ora vorrei far conoscere maggiormente. Sono convinta che con questa nuova
offerta riesco a rinnovare anche la mia clientela, attirando più mamme e bambini. Vorrei
distribuire dei volantini, ma avrei bisogno
d’aiuto con l’impostazione del testo. Mi potete
dare dei consigli?
Lei ha già fatto il primo passo nella giusta
direzione: conosce l’obiettivo, la clientela che
desidera attirare, ossia mamme e bambini. Le
prossime riflessioni possono essere: Cosa
voglio comunicare? Come catturo l’interesse?
Cosa differenzia il mio salone dalla concorrenza? Ecco qualche regola d’oro: tramite il
volantino trasmette la cultura del suo salone:
“dimmi come scrivi e ti dirò chi sei”. Il suo testo
attira l’attenzione quando dimostra interesse
per la clientela e la mette al centro dell’attenzione. Le consiglio di usare un linguaggio
semplice e chiaro che evidenzia i vantaggi per
mamme e bambini. Frasi lunghe e troppi
M. F.
su appuntamento
033 534 96 65
077 437 50 92
[email protected]
avverbi allontanano l’interesse. Un pensiero –
una frase! Pochi sostantivi, più verbi che risvegliano i nostri 5 sensi: vista, tatto, udito, olfatto, gusto. Attirano lo sguardo e suscitano emozioni. Un testo che “vive” - la comunicazione
scritta è anche questo. Cordiali saluti e auguri
per la sua attività!
Yvonne Esposito
Comunicazione scritta, Caslano
Membro Rete Professionisti FORMiKA
Concorso fotografico «Tutti al Lavoro»
L’
OCST lancia un concorso fotografico sul tema «Tutti al
Lavoro» riservato ai lettori del nostro giornale. L’obiettivo è
quello di raccogliere le immagini più belle che verranno periodicamente pubblicate sul giornale Il Lavoro.
La maggior parte dei nostri articoli, infatti, parla del vostro lavoro,
delle difficoltà che incontrate e delle conquiste che, con la vostra unità
insieme raggiungiamo. E vorremmo che fossero accompagnate da
foto che vi rappresentano.
di chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione alla direzione dell’azienda in cui la foto è stata scattata.
Ogni partecipante autorizza la pubblicazione, sia su internet sia sui
mezzi stampa.
Le foto dovranno essere inviate unitamente al tagliando sottostante
compilato entro e non oltre venerdì 28 settembre 2007 alla redazione de Il Lavoro, via Balestra 19, 6900 Lugano o via e-mail all’indirizzo
[email protected], indicando i propri dati personali e il titolo della
fotografia.
Inviateci le foto più rappresentative nello svolgimento della
vostra attività professionale, le migliori 12 foto verranno pubblicate sul calendario OCST del 2008 e riceveranno un premio con
le seguenti modalità:
1° premio fr. 300.2° premio fr. 200.dal 3° al 12° premio fr. 100.-
Regolamento del concorso.
I dipendenti dell’OCST e i loro famigliari non sono ammessi al concorso.
Per partecipare è sufficiente inviare un’immagine mai pubblicata inerente al tema insieme al tagliando sottostante compilato. Le immagini
ricevute non saranno restituite.
Ciascun concorrente può partecipare con un massimo di 3 immagini di cui è autore e titolare dei diritti. L’autore stesso si preoccuperà
✄
Concorso fotografico «Tutti al Lavoro»
____________ Cognome_________________
Via _______________________________________
Nap _____________ Località _________________
Tel ______________ e-mail __________________
Nome
q La mia partecipazione al concorso è conforme al regolamento pubblicato sopra.
Partecipo al concorso con la foto intitolata
_____________________________________
La foto è stata scattata presso l’azienda
_____________________________________
Luogo e data __________________ Firma____________________
Compilare e inviare insieme alla fotografia a: Il Lavoro, redazione, Via Balestra 19, 6901 Lugano
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SINDACATO ATTUALITÀ
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Disoccupazione giovanile: dal Consiglio
federale un segnale interessante
L’
ingresso dei giovani nel mondo del
lavoro si scontra a difficoltà che sono
solo in parte dipendenti dalla congiuntura. Vi influiscono anche fattori di natura strutturale e demografica, che concorrono ad ostacolare un celere inserimento nel lavoro anche
durante i periodi di andamento economico
favorevole.
Occorre perciò un’azione articolata di sostegno al loro collocamento. L’OCST se ne è fatta
ripetutamente interprete con prese di posizione
e
proposte.
Siccome uno dei principali intralci è riconducibile alla inevitabile mancanza di esperienza professionale è
in particolare verso
questo versante che
vanno indirizzate le
misure a sostegno
dell’occupazione dei giovani.
In questo ambito, può essere salutata con
soddisfazione l’accettazione, da parte del
Consiglio federale, di un postulato che riguarda il tema dell’occupazione dei giovani.
Elaborato dal Segretario cantonale OCST,
Meinrado Robbiani, e presentato a nome del
suo gruppo in Consiglio nazionale, chiede
innanzitutto un’analisi dei provvedimenti messi
a disposizione della legge sull’assicurazione
disoccupazione (LADI) per agevolare il collocamento dei giovani e
del loro impiego.
Sollecita inoltre una
precisa politica di promozione delle occasioni di stages che coinvolga
la
Confederazione,
i
Cantoni e i Comuni.
L’offerta di periodi di
Lavoro interinale e
previdenza professionale
occupazionali d’oltre confine hanno impresso
un impulso consistente a questa modalità di
lavoro.
Per la sua natura più precaria, il lavoro
interinale pone problemi tangibili dal profilo
della protezione dei lavoratori sia riguardo
alle condizioni di lavoro sia rispetto alle
coperture assicurative e previdenziali. Nella
misura in cui il lavoratore sia occupato con
missioni inferiori ai tre mesi, corre in partico-
I
l lavoro interinale ha assunto un volume
ed un ruolo particolarmente significativi
all’interno del mercato del lavoro.
Tanto la crescente ricerca di flessibilità ad
opera delle imprese quanto la possibilità, con
la libera circolazione, di alimentarsi ai bacini
pratica professionale va parimenti promossa,
con adeguati incentivi, anche nel settore privato.Provvedimenti specifici vanno pure messi in
atto in favore dei giovani che presentano difficoltà particolari quali l’assenza di una formazione professionale di base.
Auspica infine che, nell’ambito della prossima revisione della LADI, possano essere formulate proposte di estensione e di rafforzamento delle misure a sostegno dei giovani.
Il Consiglio federale elaborerà un apposito
rapporto, dal quale sono attesi nuovi impulsi
per favorire la transizione dei giovani dalla formazione al lavoro.
L’OCST, si attende una dimostrazione di
effettiva attenzione a questo problema grazie
a un’aggiornata e incentivata azione di sostegno al loro collocamento.
OCST
Segretariato cantonale
lare il pericolo di non accedere adeguatamente alla previdenza professionale.
Meinrado Robbiani, durante la recente sessione delle Camere federali, ha perciò presentato un atto parlamentare nel quale chiede che il Consiglio federale allestisca un
apposito rapporto, dove si delineino i possibili adeguamenti della LPP atti ad impedire o
perlomeno attenuare le lacune previdenziali
che colpiscono i lavoratori interinali.
Per difendere i tuoi diritti aderisci all’OCST!
L’OCST è firmataria dei contratti collettivi di lavoro in tutte le categorie professionali
Mettiamo a vostra disposizione le nostre sedi e il nostro personale qualificato per garantirvi ottimi servizi in diversi
campi:
Tutela dei lavoratori
L’OCST fornisce gratuitamente agli affiliati assistenza giuridica e
legale in materia di diritto del lavoro, previdenza, assicurazioni
sociali e contratti di locazione
Assistenza agli associati
Formazione
Diversi tipi di formazione disponibili presso il Centro Formazione
Professionale (CFP) dell’OCST:
Aggiornamento e perfezionamento professionale
Corsi di lingue e informatica
La Consulenza assicurativa dell’OCST (CAST), forte di una decennale esperienza nella gestione dell’assicurazione malattia offre
oltre alla consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più
adeguata anche la mediazione nei
confronti delle compagnie di assicurazione.
I professionisti del sindacato sono a vostra disposizione anche per
aiutarvi nella compilazione della dichiarazione dei redditi
Sostegno alla terza età e agli invalidi
Indennità in caso di perdita di lavoro
Servizi alle famiglie
La Cassa di Disoccupazione Cristiano Sociale è la prima in Ticino per
rappresentatività e garantisce pagamenti giornalieri agli assicurati
L’Associazione Anziani Pensionati Invalidi (AAPI) dell’OCST offre
assistenza gratuita nei diversi ambiti delle pratiche amministrative
e legali inerenti la condizione delle persone anziane combatte
contro la loro emarginazione, creando occasioni di socializzazione per distoglierle dalla solitudine.
Presso i nostri centri di vacanza organizziamo le colonie estive per
far vivere ai vostri figli un’esperienza unica, a prezzi modici
8
MONDO ATTUALITÀ
28 giugno 2007
n ORIZZONTI NORD-SUD
Viaggi e vacanze: scegliamoli in modo consapevole
Andrea Rezzonico
U
na destinazione di vacanza può essere
valutata non solo in funzione del paesaggio, del prezzo e delle prestazioni
offerte: ci si può anche preoccupare dell’impatto degli spostamenti sull’ambiente e delle conseguenze del soggiorno sulle popolazioni,
l’economia e l’avvenire delle regioni
visitate.
Trascorrere delle
vacanze in un’altra
regione del mondo,
significa innanzitutto
portarvi soldi, sostenere uno sviluppo
economico
e
il
benessere dei suoi
abitanti.
Bisogna
però anche tener
conto del fatto che un turismo gestito male può
a poco a poco degradare le caratteristiche che
hanno reso celebre il luogo di villeggiatura:
costruzione selvaggia di alberghi, strade e
aeroporti; distruzione della fauna e della flora;
intenso utilizzo delle risorse naturali; concentrazione della popolazione in una data regione; inquinamento acustico e atmosferico dovuto ai trasporti ecc.
I soldi del turismo possono inoltre essere un
fattore destabilizzante per gli abitanti di una
regione, soprattutto se le differenze di tenore
di vita tra i turisti e la popolazione locale sono
molto marcate. Volendo approfittare dell’inaspettata fortuna finanziaria, gli agricoltori vendono le loro terre coltivabili per la costruzione
di infrastrutture turistiche. L’offerta di posti di
lavoro ben remunerati nel settore turistico
aumenta il rischio della scomparsa di attività
artigianali locali. In questo modo una regione
può diventare sempre più dipendente dal turi-
smo e perdere i
suoi saperi, le sue
caratteristiche e la
sua autonomia.
Il turismo sostenibile prende in
considerazione la
gestione a lungo termine di tutte le risorse di
una regione e non solo gli interessi economici
a breve termine: il suo scopo è di preservare la
qualità dell’ambiente, l’attrattiva del luogo e i
legami sociali tra gli abitanti e i turisti.
al l iance sud
Comunità di lavoro Swissaid - Sacrificio
Quaresimale - pane per tutti - Helvetas Caritas- Aces.
Turismo responsabile a salvaguardia dell’ambiente
N
onostante l’incredibile numero di persone che viaggia ogni anno, ancora
poco noto al grosso pubblico è l’impatto che il turismo ha su ambiente, società e culture. E, in particolare, sui paesi del Terzo
Mondo, dove, dal dopoguerra in poi, è stato
reclamizzato come panacea per la risoluzione
di croniche difficoltà economiche. Dopo quaranta anni di sviluppo è chiaro però che il turismo ha portato con sé anche grandi contraddizioni: gruppi di studio e di azioni infatti, in occidente e nel sud del pianeta, denunciano sfruttamento, devastazione culturale, neocolonialismo.
E’ importante creare la consapevolezza che
il turismo «verso sud» non è solo vacanze, ma
va considerato come una questione politicosociale vera. Il termine «turismo responsabile»
non designa l’ennesimo prodotto-nicchia, non
si tratta di un altro filone, ma di una nuova etica
del viaggio, che sottende l’intero fenomeno.
«Turismo responsabile» implica dunque un
atteggiamento politicamente cosciente verso
quel che si sta compiendo. La soppressione
della fretta, la scelta di una pensione familiare
invece che di un grande albergo (così i soldi
spesi restano sul posto), l’incontro – cercato –
con persone del luogo esterne all’industria
turistica, quale clou dell’esperienza.
Allo stesso modo i termini «turismo etico» e
«turismo consapevole» indicano l’applicazione
di semplici criteri per viaggiare con gli occhi
aperti, se possibile meglio, e se non altro limitando i danni. «Turismo solidale» rimarca il
senso di esperienze incentrate sui rapporti
umani in corso di viaggio, basate su un buon
livello di condivisione con i locali; «ecoturismo» dev’essere sinonimo di vero naturalismo; e via di questo passo.
Rimane, naturalmente, da chiedersi quanta
etica ci sia nell’acquisto di tempo organizzato,
come fosse l’ennesima merce: in definitiva è
però quel che vendono i tour operators.
L’acquisto della promessa di un’esperienza
(un tour) è cosa assai diversa dall’acquisto di
servizi chiaramente circoscrivibili definibili
come un pasto o un volo. Dal punto di vista
umano, un’esperienza autentica non si può
comprare, si può solo propiziarla, costruirla,
insieme agli altri.
Da Renzo Garrone, Turismo responsabile,
Associazione Ram, Bologna, 1996
Adattamento Anna Rizzo Maggi
Bambini svantaggiati in vacanza presso famiglie ospitanti
Giubileo sacerdotale di don Gobbo
L
Associazione Ticinese «Insieme si
Può», impegnata nella realizzazione
dei progetti: Acquedeotto San
Giuseppe» e «Centro San Giuseppe» in
Tanzania; «Scuola professionale San
Giuseppe» in Albania, per festeggiare il 50°
dell’ordinazione sacerdotale del presidente
don Silvano Gobbo organizza un «Poemetto
paradisiaco» nel santuario S. Maria dei
Miracoli di Morbio Inferiore, giovedì 28 giugno, ore 20.30.
Venerdì 29 giugno alle 10.30 celebrazione
eucaristica.
a povertà ha molte facce. Anche in
Svizzera. Per questo
motivo Kovive si adopera da 53 anni affinché ai
bambini sia dato lo svago
di cui hanno bisogno,
offrendo vacanze presso
famiglie ospitanti, campi di
vacanza per bambini e
vacanze per famiglie.
Dal 27 giugno al 13 agosto, 900 bambini socialmente svantaggiati saranno in viaggio per le stazio-
ni ferroviarie svizzere, per raggiungere le loro
famiglie ospitanti in tutta la
Svizzera. Sono felici di
avere la possibilità di trascorrere alcune settiame di
vacanza spensierata e felice presso la loro famiglia
ospitante. Info: Angela De
Camilli, Gordevio tel. 078
6903636, Gemma e Walter
Fuchs,
Bironico,
tel.
0919462857; Mara Kilcher,
Bosco Luganese, tel. 091
6051532.
L’
28 giugno 2007
9
SINDACATO SOCIALITÀ
Case per anziani: l’importanza di essere sindacalizzati
Dopo aver ottenuto il rimborso della trattenuta straordinaria del 2,2 percento, ora dobbiamo difendere il potere di acquisto dei salari!
Renato Ricciardi
I
l sindacato OCST si è battuto affinché al
personale delle Case per anziani (CPA)
fosse rimborsato il contributo straordinario
del 2,2 per cento trattenuto sul salario nel
2006 come misura di risparmio decisa dal
Consiglio di Stato.
Ora, in una lettera al governo, il sindacato
ha chiesto di abolire definitivamente i tagli
salariali che gravano sui dipendenti pubblici e,
di riflesso, anche sul personale sanitario.
I contratti dei dipendenti delle CPA, in particolare per le disposizioni salariali, si riferiscono, come noto, alle norme applicate ai dipendenti dello Stato. Così, per esempio, al personale per tre anni è stato riconosciuto solo la
metà del rincaro effettivo.
L’OCST rivendica la difesa del potere di
acquisto dei salari dei lavoratori sociosanitari, chiedendo la piena compensazione del
rincaro e la rivalutazione delle indennità per
lavoro festivo e notturno.
Rivalutare la professione di cura dell’anziano. Per esempio, con un prepensionamento sostenibile.
Il lavoro di cura delle persone anziane è un
lavoro particolarmente impegnativo e faticoso.
Per questo motivo il personale che lo svolge
deve avere condizioni d’impiego adeguate al
recupero psicofisico, ma anche un contesto
lavorativo di sostegno e di formazione adatto
alla grande responsabilità.
In questi anni sono aumentate nelle case
per anziani le situazioni di riduzione volontaria
dell’attività o di malattia di lunga durata legate
alla difficoltà di far fronte alle sempre più impegnative esigenze del lavoro. Mentre cresce
l’età media del personale.
vuole
L’OCST
affrontare con voi
questi temi per
individuare proposte concrete. Per
esempio, secondo il
sindacato OCST è
venuto il momento
di rivendicare forme
sostenibili di prepensionamento per
il personale che
lavora nelle case
per
anziani
sul
modello di quello in
vigore in altri settori.
Rivalutazione
della
classificazione
dell’Operatore socioassistenziale (OSS)
Tra i problemi aperti nel personale sanitario, figura la rivalutazione della funzione
dell’OSS, che ha sostituito nel panorama
delle nuove formazioni sociosanitarie, l’assistente geriatrico.
La formazione triennale dell’OSS e le competenze professionali acquisite hanno portato
il sindacato a chiedere di rivalutare anche dal
profilo salariale la posizione dell’operatore
socioassistenziale.
La Commissione paritetica cantonale ROCA
sta approfondendo il tema sotto tutti i punti di
vista (competenze della nuova formazione,
confronto con le altre figure professionali, …) e
una decisione è attesa nelle prossime settimane. Una delle proposte in discussione e sostenuta dal sindacato è di riclassificare l’OSS in
classe 20-22 (invece dell’attuale classificazione 18-22), favorendo così le persone che
hanno frequentato la formazione e che si trovano all’inizio della carriera.
Applicazione dei
congedi pagati in
base al ROCA Art.
40
La Commissione
paritetica si è recentemente occupata
dell’applicazione
corretta di alcune
disposizioni contrattuali relative ai congedi pagati. Per
informare i dipendenti anche sulle
decisioni della CPC presentiamo alcuni principi base utili nell’applicazione concreta di alcune norme del ROCA.
u I giorni di congedo per lutto sono da considerarsi in relazione al grado d’occupazione:
u percentuale lavorativa 100%: 1 giorno di
congedo = 8 ore lavorative
u percentuale lavorativa 50%: 1 giorno di
congedo = 4 ore lavorative
u Il diritto al salario non è imperativamente
legato al diritto al congedo. La CPC è tenuta a
retribuire i giorni di congedo specificati dal
ROCA, mentre se il dipendente ne fa richiesta,
può assentarsi per più giorni dal posto di lavoro senza essere retribuito.
u Se il lutto che da il diritto al congedo cade
in un giorno di libero programmato o di vacanza o di malattia/infortunio, il diritto al congedo
è automaticamente rinviato al primo giorno di
lavoro nel quale la/il collaboratrice/ore tornerà
al lavoro. Il ROCA cita, infatti, nell’Art. 40 cpv.
3: “…Se l’evento che da diritto al congedo si
verifica quando il dipendente è già assente,
cade il diritto al congedo: fanno eccezione i
congedi del cpv1 lett. b…”.
✄
Domanda di adesione all’OCST
Il/La sottoscritto/a
Cognome_____________________________________________
Nome________________________________________________
Indirizzo______________________________________________
Nap ________________ Città ____________________________
Telefono______________________________________________
Data di nascita ________________________________________
Stato civile ___________________________________________
Nazionalità ___________________________________________
Organizzazione
Cristiano-Sociale
Ticinese
Per difendere i tuoi diritti aderisci all’OCST
u L’OCST è firmataria dei contratti
collettivi di lavoro in tutte le categorie
professionali ed è il sindacato più
rappresentativo del Ticino
Segretariato cantonale
Segretariati regionali
Lugano, via Balestra 19
091 9211551
[email protected]
www.ocst.com
Bellinzona, Via Magoria 4
Biasca, Piazza Centrale
Chiasso, Via Bossi 12 d
Lamone, Via Sirana
Locarno, Via della Posta
Lugano, Via Balestra 19
Mendrisio, Via Lanz 25
Professione___________________________________________
Istituto_______________________________________________
q dichiara di aderire all’Organizzazione cristiano-sociale
ticinese accettandone gli statuti.
Luogo e data____________________ Firma _______________
Compilare e inviare a: Segretariato cantonale OCST, Via S. Balestra 19 6900 Lugano
uMettiamo a disposizione i nostri
segretariati e le nostre sedi in ogni
regione del Cantone per difendere e
sostenere i lavoratori.
Permanenze (telefonare per appuntamento)
Faido, CH - 6760
Grono (Grigioni), CH - 6537
Stabio, Via Giulia
Cannobio (Italia), Via D. Uccelli 22
Lavena Ponte Tresa (Italia), Via Marconi 59
Luino (Italia), Piazza Marconi
Porlezza (Italia), Via Osteno 1
Santa Maria Maggiore (Italia), Palazzo municipale
091 8661293
091 8271396
091 6471414
+39 032371086
+39 0332551281
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+39 0332531767
091 8214151
091 8730120
091 6825501
091 9660063
091 7513052
091 9211551
091 6405111
10
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Foglio Ufficiale N. 50 del 22 giugno
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28 giugno 2007
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Luganese. Tel. 076 5727444.
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(70%). Tel. 079 5651076 Cristina.
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Sottoceneri. Tel. 078 8985925.
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esperienza. Tel. 076 3988739; email: [email protected]
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Locarnese. Tel. +39032483249 (dopo le 18).
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Stabio. Tel. +393205595207, +390332263374.
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3119647.
◆ rullista o operaio generico, ramo pavimentazioni, 34enne. Tel. 076 3482712.
INFO BALCANI
28 giugno 2007
11
Pagina a cura di Shala Bajram
Cilat janë të drejtat e mia nëse nuk anoj
më në Zvicër?
Lidhur me AHV/AVS
juaj ishte i/e siguruar në Zvicër, ai/ajo vetë
duhet të bëjë një kërkesë për pension, sapo
ketë të drejtë ligjore.
N
ëse para largimit nuk keni kërkuar rikthimin e kontributeve të derdhura për
AHV – AVS, ju mund ta bëni këtë edhe
nga jashtë vendit (Kapitulli 7b)
Ju lutemi vini re: Rikthimi është i mundshëm
vetëm nëse asnjë marrëveshje sigurimi shoqëror nuk është lidhur me vendin tuaj të originës
(përveç Kilit). E drejta për rikthim humbet 5 vjet
pas rastit të sigurimit. Me kalimin e këtij afati,
ju nuk mund të kërkoni më kthimin e parave.
Në të kundërt, nëse një marrëveshje për
sigurimet shoqërore14 është lidhur me vendin
tuaj ose me shtetin në të cilin qëndroni si
refugjat i njohur ose si person pa shtetësi
(Lista e vendeve Kapitulli 7a):
u Ju keni të drejtë të merrni një pension
pleqërie (të pjesshëm) pasi të keni mbushur
moshën e fiksuar në Zvicër për pension.
u Ju keni të drejtë të merrni një pension
invaliditeti të pjesshëm në rast inva liditeti të
fiksuar sipas ligjit zvicerian. Ky pension do të
paguhet jashtë shtetit vetëm nëse shkalla e
invaliditetit është mbi 50%.
Nëse vdisni, pjestarët e familjes suaj gëzojnë të drejtën e pensionit për të gjallët.
Pensioni AHV – AVS: Nëse banoni në vendin tuaj të originës, ju duhet të paraqisni kërkesën pranë institutit të sigurimeve shoqërore të
vendbanimit tuaj15. Nëse banoni në një shtet
tjetër, kërkesa duhet të drejtohet në Gjenevë,
pranë zyrës së kompensimit zviceriane (SAK –
CSC).
Pensioni i invaliditetit IV – AI: Nëse banoni në vendin tuaj të originës, ju duhet të paraqisni kërkesën pranë institutit të sigurimeve
shoqërore të vendbanimit tuaj. Nëse banoni
në një shtet tjetër, ju duhet ta dërgoni kërkesën
tuaj direkt pranë zyrës së IV – AI në Gjenevë
për të siguruarit jashtë vendit.
Derdhja e pensionit AHV/IV – AVS/AI ose e
një shume të vetme do të bëhet vetëm në llogarinë personale përkatëse.
Çfarë duhet të bëj që të përfitoj pensionin
(vetëm në rast marrëveshjeje për sigurimet
shoqërore)?
Ju duhet ta bëni kërkesën vetë. AHV/IV –
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zgjedhur të mbani sigurimin e përkujdesjes
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«përkujdesja profesionale»), ju do të merrni,
sipas rregullores së institutit tuaj të përkujdesjes (për shembull, arka e pensionit), ose
sipas kontratës me një bankë ose sigurim, një
pension (të pjesshëm) ose kthimin e kapitalit
tuaj:
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u në rast invaliditeti sipas rregullave zviceriane.
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suaj, nëse i përmbushin kushtet e caktuara.
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paguar kontributet AHV/IV – AVS/AI vetëm për
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suaj, mund të merrni, në vend të një pensioni,
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12
SINDACATO EDILIZIA
28 giugno 2007
Una festa velata da preoccupazioni...
Gli operai edili e le loro famiglie come consuetudine si sono ritrovati a Faido per la tradizionale festa annuale. Questa volta, però, aleggiava un clima offuscato dalla disdetta del
contratto nazionale mantello.
N
ella stupenda cornice verde della pineta di Faido, ai piedi della maestosa
cascata della Piumogna, quest’anno,
gli edili e i loro familiari hanno partecipato al
consueto appuntamento senza la gioia e l’entusiasmo che hanno sempre contraddistinto
questo incontro. Era palpabile il clima di preoccupazione che coinvolge i lavoratori del settore edile, dal momento che non ci sono certezze sul fatto che la frattura tra sindacati e
padronato, dopo la disdetta del contratto collettivo mantello, possa essere sanata.
Prima della festa ci si è incontrati sul cantiere Alp-Transit di Faido per una manifestazione
sindacale di protesta.
Meinrado Robbiani, segretario cantonale
OCST ha espresso la solidarietà e la vicinanza a tutti i lavoratori del settore. «La nostra
festa di oggi purtroppo è incrinata dalla disdetta del contratto collettivo per fine settembre»,
ha detto Robbiani, «Il sindacato è vicino ai
lavoratori e condivide la preoccupazione delle
famiglie. Quella della SSIC, è stata una decisione irresponsabile che penalizza enormemente migliaia di lavoratori, i quali sono invece una grande risorsa per il settore, e mette a
repentaglio decenni di impegno del sindacato.
Questa decisione lede in maniera grave gli
interessi di tutti, anche quelli delle imprese
edili. Venendo a mancare il contratto si inaspri-
sce il clima di concorrenza e si crea confusione.
Iniziamo questa giornata con un richiamo e
la condanna a questa decisione. La vostra
presenza qui, oggi, dà vigore al messaggio
forte che il sindacato indirizza al padronato.
Auguro a tutti voi di vivere questa giornata
con gioia, il sindacato farà di tutto per sostenere i lavoratori e le loro famiglie.
Paolo Locatelli, responsabile nazionale
settore Edilia e rami affini, ha portato il suo
saluto a tutti i presenti. «Non capisco l’atteggiamento padronale, e mi chiedo: è più giusto
costruire o demolire? Siamo qui nel cuore di
questo enorme cantiere, l’Alp-Transit, pensato
e progettato da politici e ingegneri, scavato da
operai e lavoratori certi di contribuire con la
loro opera alla costruzione di qualcosa di
grande, di importante. Alla grande opera in
costruzione si contrappone la disdetta del
contratto collettivo, che costruito in anni di
lotte, serve a migliorare le condizioni il lavoro
e di dignità dei lavoratori. Il sindacato è già al
28 giugno 2007
13
SINDACATO EDILIZIA
ma gli operai edili non si arrendono
lavoro per tentare di ricucire lo strappo». I presenti hanno manifestato il sostegno con un
lungo applauso.
Poi tutti insieme ci si è recati nella pineta
dove fra Edy Rossini ha celebrato la Messa.
Al termine della Messa, il presidente Rossi
ha ricordato che non bastano i programmi a
cementare un movimento, ma servono i valori:
della vita umana, della centralità del lavoro,
dell’equilibrio e della solidarietà sociale, della
cise responsabilità e, come sempre, l’OCST è
chiamata a fare la propria parte, confermando
la sua tradizionale capacità di costruire intese
positive. Con un unico condizionamento: quello
di tutelare gli interessi dei lavoratori e, conse-
Fra Edy nell’omelia ha ricordato la figura di
S. Francesco, e l’ha portato come esempio per
tanti giovani. Anche lui, ha
detto, voleva migliorare la propria condizione.
È naturale del resto per tutti i
giovani coltivare progetti, passioni e sogni che possono gratificarli professionalmente ed
economicamente.
Purtroppo, i nostri giovani,
sono spesso confrontati con il
grosso problema della disoccupazione, non riescono a trovare
un lavoro o, se lo trovano, è
precario e magari sottopagato.
Cerchiamo di aiutare i nostri
giovani a non demoralizzarsi e a saper trovare
nuovi stimoli e supporti per migliorare la loro
formazione.
dignità della persona. E incontri come questo
contribuiscono indubbiamente a rafforzare lo
spirito
di
aggregazione.
Con
riferimento
al delicato
momento
che
sta
vivendo
tutto il settore
edile,
caratterizzato
dal
lungo
e
complesso
confronto
fra imprenditori e parti sociali, ritiene che stia
arrivando il tempo delle colombe, dei mediatori. Si tratta di far delle scelte, di assumere pre-
guentemente, della stessa società.
Dopo i saluti da parte di Giancarlo Nicoli,
segretario Tre Valli, tutti a
tavola per gustare la succulenta
grigliata.
Complimenti a tutto lo staff
organizzativo, che con
competenza e professionalità ha permesso agli oltre
350 commensali di gustare, in un clima di amicizia,
un ottimo menu. La fisarmonica dell’amico Riva ha
rallegrato con le sue note i
presenti. Arrivederci al
prossimo anno con la speranza di poter festeggiare il
rinnovo del contratto dell’edilizia tanto importante per questo settore di primaria valenza per
l’economia del nostro cantone.
14
SINDACATO EDILIZIA
28 giugno 2007
n MANIFESTIAMO PER RIAVERE IL NOSTRO CONTRATTO
Assemblee regionali di protesta del 14 giugno 2007
C
ontinua in modo incessante l’informazione dei lavoratori dell’edilizia principale
in
merito alla disdetta del Contratto
N a z i o n a l e
Mantello ed alle
conseguenze che
ne
potrebbero
derivare.
Giovedì 14 giugno 2007, in contemporanea
a
Coldrerio, Manno,
Bellinzona,
Locarno e Iragna si
son tenute le assembee regionali congiunte.
Circa 400 lavoratori dopo aver ascoltato gli
interventi sindacali hanno affrontato la discussione in modo molto determinato e critico. In
particolare non sono mancate parole dure nei
confronti della SSIC-CH per quell’atto irresponsabile rappresentato dalla disdetta del
contratto.
Ma
anche le preoccupazioni hanno trovato largo spazio:
senza un contratto
la concorrenza tra
imprese sarà selvaggia e a pagarne il prezzo saranno i lavoratori. I
partecipanti
hanno votato una
risoluzione con la
quale si chiede, in
particolare, alla SSIC di ritirare immediatamente la disdetta. I lavoratori hanno chiesto
quindi ai sindacalisti di adoperarsi, sino alla
fine del mese di settembre, per salvare ill contratto. Se questo non dovesse accadere, a
partire dal primo di ottobre si tratterà di programmare degli scioperi.
Ginevra lunedi 18 giugno 2007
Nel frattempo a Ginevra i sindacati si mobilitano: sul ponte «du mont blanc», 2800 lavoratori hanno espresso il proprio dissenso e
circa l’80 per cento dei cantieri sono stati bloccati dai lavoratori.
(Vedi pagina seguente)
Assemblea edili di Locarno
L’
annuale assemblea degli edili del
locarnese si è concentrata sulla vertenza dell’edilizia. Gli 80 lavoratori
presenti hanno ascoltato con vivo interesse la
relazione
d e l
responsabile di
settore
Paolo
Locatelli
che ha
diffusamenet
spiegato sia le
inevita-
bili conseguenze che un vuoto
contrattuale potrebbe produrre, sia la necessità di una
mobilitazione forte e determinata dei lavoratori. È stata
anche l’occasione per il commiato del segretario regionale
di Locarno, Arturo Trezzini,
che dopo 38 anni di onorata
attività all’OCST, ha infatti
deciso di cesare l’attività lavorativa.
I lavoratori a più riprese gli
calorosi
hanno
tributato
applausi e ringraziamenti, e a
tratti la commozione ha tradito
l’amico Arturo, cui va un calo-
roso GRAZIE da parte di tutti
noi.
Domenica 24 giugno, tradizionale festa degli edili.
Da sempre un momento di
amicizia e di aggregazione, la
festa di domenica ha assunto
un colore diverso:le preoccupazioni per la disdetta al cnm
si avvertivano, nonostante il
clime di festa in cui si è svolta
la giornata dedicata appunto ai
lavoratori del settore ed alle
loro famiglie. (Vedi pp 12-13)
Manifestiamo a Lucerna venerdì 29 giugno
E
venerdì si replica a Lucerna. Come già
avvenuto a Ginevra, ci si aspetta la presenza di circa 2000 edili. Confluiranno
lavoratori da tutta la Svizzera e anche molti
associati OCST faranno sentire la propria
voce. L’occasione è di quelle ghiotte: se da
una parte saranno presenti molti impresari
costruttori per un evento commerciale, sarà
presente anche il consigliere federale C.
Blocher. La trasferta dal Ticino è organizzata
per mezzo auto potali. La partenza sarà a
Mendrisio e a Lugano dalle sedi OCST; a
Castione dal Centro Coop; a Biasca dal ccentro Do it; a Chiggiogna dal posteggio del ristorante La conca al mattino. Per questioni organizzative, invitiamo coloro che non abbiano
ancora aderito alla trasferta a rivolgersi al
rispettivo segretariato regionale.
I
nformazioni, determinazione, mobilitazione: in tutte queste occasioni di
incontro sono le tre parole che maggiormente sono utilizzate dai sindacalisti e dai lavoratori. La disdetta al CCL è uno schiaffo al partenariato
sociale che deve essere al più presto restituito.
Demolire o costriurie: un’alternativa alla quale il responsabile dell’edilizia
Paolo Locatelli ha fatto riferimento in alcuni suoi interventi.
Ovviamente, gli impresari costruttori, per mestiere e per vocazione,
dovrebbero essere più propensi a costruire anziché a distruggere...
Si tratta quindi di riportare gli impresari alla ragione: quella che vuole un
contratto collettivo di lavoro e un’attività, talvolta anche franca e di contrapposizione, tra partner contrattuali che perseguono uno stesso interesse.
Semplicemente questo.
15
28 giugno 2007
Pagina a cura di Angela M. Carlucci
n SETTORE EDILE DETERMINATO NEL FAR VALERE I PROPRI DIRITTI
Cantieri ginevrini blocccati dai manifestanti
A
l grido degli slogan: “niente lavoro
senza convenzione” “e convenzione
si, ma non a qualunque prezzo”,
2800 lavoratori edili hanno bloccato i cantieri
della città di Ginevra lo scorso 18 giugno.
Considerando che in tutta la città gli occupati
del settore sono circa 3000 lavoratori, possiamo dire che la partecipazione è stata enorme.
L’80% dei cantieri chiusi. I manifestanti hanno
paralizzato la città, bloccando il “Pont du mont
blanc”, che oltre ad essere un punto nevralgico della circolazione su strada per tutto il cantone, è per i lavoratori edili di Ginevra anche il
simbolo del loro stesso lavoro, poiché lo
hanno costruito con le loro stesse mani e lo
considerano un po’ come una loro proprietà.
Ed è proprio da lì che i lavoratori hanno
I lavoratori del settore
edile presenti a Ginevra
chiedono il mantenimento
del contratto nazionale
mantello, e del contratto
collettivo di lavoro, rifiutando di aumentare ulteriormente la già eccessiva
flessibilità dell’orario lavorativo. Riaffermano, inoltre, la loro ostinata volontà
ad ottenere un aumento
generalizzato del salario,
al di là dei meriti ed esigono che la SSIC-CH si adoperi per proteggere la
salute dei lavoratori, pensando innanzitutto a preservare i lavoratori dalle
malattie piuttosto che cercare di sabotare l’assicurazione per la perdita di guadagno.
Il corteo si è poi diretto verso la sede ginevrina della SSIC, ed anche lì la determinazione dei lavoratori nel far valere i propri diritti si
è fatta sentire e vedere. Compatti hanno
denunciato le politiche intraprese dalla SSIC e
finalizzate a provocare un dumping sociale e
salariale che può solo procurare danni al settore e a coloro che vi lavorano, non solo dal
punto di vista salariale, ma anche da quello
dell’immagine e della qualità. Si sono detti
disposti a lottare per migliorare le proprie condizioni e per ottenere le garanzie che giustamente spettano loro, indipendentemente dal
tempo che sarà necessario per ottenere dei
risultati.
espresso il proprio dissenso e la propria rabbia, su quella che è vissuta non solo come una
provocazione, ma anche come un tradimento,
la disdetta del contratto nazionale mantello.
Le principali richieste, oltre ovviamente al
mantenimento delle convenzioni collettive,
sono volte al miglioramento delle condizioni di
lavoro, quelle condizioni che il padronato
dovrebbe tenere in maggior considerazione,
poiché il valore aggiunto che rappresenta per
una ditta un operaio dedito al proprio lavoro e
affidabile, non è equiparabile ad alcun ribasso
nei costi ottenibile con l’ingaggio di manodopera sottopagata.
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28 giugno 2007
Pagina a cura di Angela M. Carlucci
n SYNA E TRAVAIL.SUISSE SOSTENGONO IL «MANIFESTO DI SIVIGLIA»
Anche l’UE non accetta il dumping sociale
A
ll’offensiva per un’Europa più sociale e
più sostenibile Syna-Travail.Suisse,
membro
del
Congresso
della
Confederazione europea dei sindacati (CES),
sostiene attivamente il «Manifesto di Siviglia»,
il programma d’azione adottato dal congresso
della CES che rivendica una UE più sociale,
più sostenibile, una UE che crea innanzitutto
dei posti di lavoro, soprattutto di migliore qualità. Il neo-eletto presidente della CES, la svedese Wanja Lundby-Wedin, leader del sindacato LO Svezia, ha posto l’accento su una
maggiore sindacalizzazione, sul dibattito sui
salari minimi e sui necessari cambiamenti
strutturali, ma non a discapito della sicurezza
dei lavoratori.
La crescita è di ritorno nell’UE ma contemporaneamente le condizioni di lavoro si deteriorano al punto che
oggigiorno nell’UE
circa
un/a
lavoratore/trice su tre
ha un contratto di
lavoro precario (lavoro temporaneo, a
durata determinata,
tempo parziale imposto). Per questo motivo il dibattito sulla
«flessicurezza» non
deve, pretestando un
ammodernamento
del diritto del lavoro,
condurre
ad
un
degrado delle condizioni di lavoro ma al contrario permettere ai/alle
salariati/e di adattarsi ad un mondo del lavoro
in continua mutazione con l’ampliamento della
formazione continua e con la maggiore possibilità di conciliare vita professionale e familiare. Questo dibattito concerne pure la Svizzera
poiché, anche da noi, si constata parallelamente al ritorno della crescita un aumento
delle forme di lavoro precarie, in particolare al
lavoro su chiamata.
Il presidente della Commissione europea,
José Manuel Barroso, ha indicato al
Congresso che la UE non accetta il dumping
sociale. Bisogna quindi adottare rapidamente,
in questa ottica, una direttiva sul lavoro ad
interim e promulgare una revisione di quelle
sul distaccamento dei lavoratori e sui comitati
aziendali europei.
Anche in Svizzera questo porterà indirettamente ad un incremento della protezione contro il dumping salariale e sociale.
Una migliore qualità
di vita è quanto
Rebecca Gill ha proposto a nome della
Commissione femminile della CES. I
tempi di lavoro hanno
un diverso impatto su
uomini e donne: è
necessario un equo
accesso all'educazione per le donne, visto
che esse sono spesso penalizzate dalle
situazioni di lavoro
precarie in cui si trovano, con tempi di
lavoro estremamente
flessibili. Riconciliare la
vita lavorativa con quella familiare in mancanza di strutture per l'infanzia (asili nido ecc.) di
alta qualità è un'ulteriore barriera che ostacola
la vita professionale delle donne. Esse si ritrovano penalizzate tre volte: sui salari, sulla carriera e sulla previdenza.
Il Congresso ha eletto con il 91.6% dei voti il
leader del sindacato svedese LO quale nuovo
Presidente della CES – un novum assoluto,
trattasi della prima volta dalla sua fondazione
che la CES si trova sotto leadership femminile. Wanja Lundby-Wedin ha presentato tre
punti d'azione: creare organizzazioni sindacali
forti aumentando la percentuale di sindacalizzazione; espandere e condurre il dibattito sui
salari minimi della CES in tutti i paesi dell'UE;
«flexicurity» ovvero accettare la necessità
dell'UE ad essere flessibile ai cambiamenti
strutturali, ma mai a discapito della sicurezza
delle lavoratrici e dei lavoratori.
Syna-Travail.Suisse sostiene infine completamente il manifesto di Siviglia per un’Europa
più sostenibile che permette di creare numerosissimi posti di lavoro nel settore delle energie
rinnovabili.
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17
28 giugno 2007
Pagina a cura di Rogerio Sampaio
Livre circulação de pessoa entrou na derradeira fase
D
esde o passado 1 de Junho que foi
abolido a clausula de contingentes
para os 15 países da União Europeia e
os integrados na EFTA. A partir de agora qualquer cidadão desses países podem vir para a
Suiça, só têm que provar que dispõe de condições ou meios suficientes para viver.
Desde a entrada em vigor do Tratado
Bilateral há 5 anos que esgotou sempre o contingente ou seja os 15 000 autorizações de
residências anuais, (na sua maioria com portugueses e alemães) , mas nunca chegou a
esgotar as autorizações de trabalho de curta
duração.
Assim é de supor que a suspensão de contingentes não vai provocar nenhuma “avalange” de imigrantes para a Suiça. O que pode
suceder, como explicou o Secretário de
Estado de Economia S. Gaillard, é que venha
a diminuir as autorizações de trabalho de
curta duração e aumentam os permanentes.
Ao contrário dos temores de alguns em que
a chegada de novos trabalhadores podem
provocar o aumento do desemprego, Sr.
Gaillard afirma, pelo contrário, que sem imigrantes não se pode fazer crescimento económico nem criação de emprego.
"Os imigrantes da União Europeia vêem
para
Suiça
porque
encontraram
emprego",disse, se a conjuntura enfraquecer,
a imigração diminuiu automaticamente.
Na construção e na hotelaria, os sectores
mais afectados pela nova situação, foram
reforçados o controle para evitar o
"dumping"salarial. No Outono poderá se analisar se estas medidas foram eficazes.
Os novos países da União Europeia
Para os 8 novos países que entraram na
União Europeia em Maio de 2004
(Checoslováquia, Eslováquia, Eslovénia,
Estónia, Lituânia, Polónia e Hungria) mantêmse os mecanismos reguladores de imigração,
que incluem contingentes de autorizações de
trabalhos anuais e de curta duração. Estas
limitações poderão manter-se no máximo até
2011.
O Governo federal está preparando um
pacote de medidas similares no convénio de
livre circulação de pessoas que se irá negociar com a Roménia e Bulgária, que ingressaram na União Europeia nos princípios deste
ano. Naturalmente que o resto do tratado bilateral entrou automaticamente em vigor com a
entrada destes países na União Europeia.
n INDÚSTRIA DA CONSTRUÇÃO
Pré-aviso de rescisão contrato nacional de trabalho da construção
O Syna continua a protestar contra pressão sobre os salários.
C
om o pré-aviso de rescisão do contrato
nacional de trabalho (CNT), a parceria
social existente há 60 anos foi fortemente espezinhada. O Syna não aceita e nem
vai deixar isso acontecer. Na conferência de
quadros do dia 13 de Junho de 2007, foi decidido protestos e acções de luta.
À conferência nacional de quadros do sindicato Syna em Zurique foi decidido planos de
acção, nos estaleiros mais importantes e na
opinião pública, para a chamar de atenção
para a situação de ausência do contrato colectivo que ameaça a indústria da construção.
Nessas acções e campanhas pontuais, o
Syna tornar-se-á presente e audível e demon-
strará o que está em causa para os trabalhadores e as empresas.
Não aceita que as conquistas obtidas conjuntamente durante décadas sejam comprometidas unilateralmente e sem consideração
pela federação de empresários construtores
(FEC). Principalmente numa fase de forte
expansão económica, como é Boom que há
muito tempo não tínhamos tido.
Em conformidade com indicações do SSE,
os volumes de negócios aumentaram em relação ao trimestre de ano precedente de 14.6
por cento! É simplesmente lógico e consequente que os trabalhadores da construção
exigem a sua quota parte.
Com a rescisão do contrato nacional de trabalho para 30 de Setembro de 2007,os exponentes do SBV querem atingir a liberalização
total. Trata-se apenas de reivindicar horários
de trabalho mais flexíveis. Com um estado de
ausência de contrato colectivo, no âmbito da
livre circulação de pessoas a porta e as barreiras estão abertas ao dumping de salário. No
país de preços elevados como a Suíça, os trabalhadores da construção dependem dos
seus salários , para que possam permitir às
suas famílias uma vida que corresponde às
nossas normas sociais. O Syna mantêm estritamente à sua exigência de que os
Empresários construtores dever retirar sem
reserva a rescisão criando assim condições
para as negociações.
Outras informações:
Ernst
Secretário central, 079.276.63.79
Zuelle,
O Inquérito ao pessoal de quiosque e nas reuniões de colaboradores
O pessoal de quiosque dá a luz verde do
Syna
O
sindicato Syna no âmbito de um amplo
inquérito consultou a situação e as
necessidades dos colaboradores dos
"k de quiosques" Na sequência das três reuniões com os colaboradores em Zurique,
Olten e Sargans no mês em curso, definiramse os objectivos que visam a melhoria das
condições de trabalho para o sector dos quiosques. As empregadas e empregados deram
a luz verde ao Syna para dar seguimento as
negociações e as conversações com o Valora
AG.
O Syna conduz desde 2006 a pedido das
trabalhadoras conversações e negociações
com a Valora AG relativas à melhoria das condições de trabalho do pessoal das vendas.
Assim, poder-se-á discutir a introdução obrigatória do 13° mês para todos os trabalhado-
res. O Syna recrutou até hoje cerca de 200
novos membros do sector de quiosque.Com
isso comprova-se à tendência de cada vez
mais, trabalhadores do sector de serviços, tornarem-se membros do Syna.
Em Maio deste ano, o Syna lançou um
inquérito ao pessoal de mais de 1000 "K
Kioske" na Suíça de alemão sobre as condições de salário e de trabalho bem como sobre a
sua satisfação. Centenas de colaboradores
participaram no inquérito e aproveitaram a
ocasião, para levantar as suas preocupações,
fazer perguntas ao Syna. Para além de alguns
reconhecimentos positivos do pessoal, também houve várias indicações que as condições de trabalho estão são em muitas lugares
infelizmente problemáticas. Às três reuniões
com o pessoal em Zurique, Olten e Sargans,
o Syna apresentou os primeiros resultados do
inquérito de pessoal e formulou outros objectivos para as negociações com o Valora S.A..O
Syna quer agora continuar a procurar soluções sólidas e elaborar com o Valora conversações conjuntamente,. Os colaboradores do
Valora delegaram no Syna a missão de negociar com a empresa a introdução da quinta
semana de férias para todas as empregadas.
Os horários de trabalho e os salários devem
ser reexaminado e igualmente adaptados. O
Syna constata que o pessoal de quiosque trabalha em média acima das suas capacidades.
As condições de trabalho nos quiosques não
são contudo ainda em toda a parte satisfatórias. O Syna quer elaborar por conseguinte,
materialmente e de maneira construtiva as
suas obrigações com a empresa, de forma à
criar uma melhoria duradoura da situação.
Outras informações:
Carlo Mathieu, Secretário Central
móveis o 079.690.54.79
18
28 giugno 2007
ASSOCIAZIONE ANZIANI
PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST
Anziani non alla finestra, ma attivi e propositivi in una
i è svolta quest’anno a Faido l’annuale
assemblea dei delegati dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi
dell’OCST alla presenza di 108 delegati, del
presidente cantonale AAPI Giacomo Falconi,
del vice presidente Urbano Bizzozero, del
presidente dell’OCST Romano Rossi, dei
presidenti delle sezioni di Mendrisio, Lugano,
sa, che molto si è data da fare per l’AAPI.
Potremmo riassumere ciò che è stato detto di
lei con due parole che perfettamente la descrivono: iniziativa ed azione.
Ed è proprio stata una delle iniziative prese
da Mara a riscuotere grande successo e ottenere ampi consensi: il Vademecum, che è
stato ridisegnato in chiave “moderna”, per gli
anziani di oggi. Il riferimento è in particolare
rivolto all’edizione 2006, “L’anziano e la cura
Locarno: Giacomini Luigi, Leonardi
Clementino, Malinverno Luigi, Ponci Baccaglio
Marisa, Trezzini Nives.
Lugano: Bizzozero Urbano, Brignoni
Erminio, Ercolani Flavio, Righetti Pier Giorgio,
Ercolani Sergio.
Mendrisio: Baserga Sergio, Cattaneo
Aurelio, Doninelli Antonio, Fontana Carlo,
Mapelli Francesco.
Tre Valli: Bolliger Gabriella, Franscini Carlo
Locarno, Bellinzona e Tre Valli, rispettivamente Carlo Fontana, Flavio Ercolani, Luigi
Malinverno, Luigi Zanolli e Carlo Franscini.
Quest’ultimo ha anche presieduto l’assemblea
del giorno, facendo i dovuti onori di casa e
mediando simpaticamente i vari dibattiti.
Erano inoltre presenti Don
Emilio Conrad, assistente
spirituale dell’AAPI e
dell’OCST, Padre Angelo
Fratus, (foto a fianco) parroco di Giornico e dintorni
e il sindaco di Faido, ingegnere Roland David,(foto
sotto) che oltre a portare i
saluti dell’autorità ha gentilmente offerto l’aperitivo
ai presenti, a nome del
comune di Faido, cui sono andati i ringraziamenti per la premura dimostrata. Un altro
doveroso ringraziamento,
è poi andato a Gerolamo
Cocchi e alla sua assistente Elena Rinaldi per l’impeccabile organizzazione
dell’evento che ha avuto
luogo presso la Birreria
Lanfranconi (che ha offerto
la colazione) e si è distinta
per il servizio, la qualità e
la disponibilità dimostrate.
Dopo la nomina del presidente del giorno,
Carlo Franscini, appunto, e dei due scrutatori
Alvise Nenzi e Luciano Crivelli, sono stati portati i saluti del Vescovo, che a causa di impegni non è potuto essere presente alla sessione, così come la Presidente del consiglio di
Stato e direttrice del Dipartimento Sanità e
Socialità, Patrizia Pesenti, che ha inviato una
lettera in cui sostiene l’attività svolta dall’associazione nel ricordare ed evidenziare il ruolo
sociale degli anziani.
Un pensiero particolare e molto sentito è
stato poi rivolto in ricordo di Mara Valente,
segretaria cantonale recentemente scompar-
dell’immagine”, che è l’anello più lucente della
collana, innovativo nei temi e geniale per aver
coinvolto i giovani studenti della SAMS di
Lugano, la Scuola d’arti e mestieri della sartoria, nella stesura.
Sergio Ercolani, del segretariato cantonale
AAPI, ha presentato all’assemblea le attività
2006 svolte dalle cinque sezioni, come sempre molto vaste: le numerose manifestazioni
organizzate nei vari campi, sociale, religioso,
culturale, hanno riscontrato una forte partecipazione, gli aderenti sono stati oltre 5000. I
cori sezionali effettuano regolarmente visite
con canti ed animazioni presso le case per
anziani che vengono molto apprezzate. La
sezione Mendrisiotto poi, esegue il trasporto
per bambini bisognosi di cure speciali. A livello cantonale segnaliamo i soggiorni di vacanza organizzati a Diano Marina, Igea Marina e
Prato Leventina. Nella presentazione dell’attività 2006, un cenno particolare è andato
all’OCST, che sostiene l’AAPI mettendo a
disposizione le sue infrastrutture, eseguendo
lavori amministrativi e finanziari. I soci AAPI
possono inoltre avvalersi della consulenza dei
suoi servizi. Anche i rapporti con “il Lavoro”
sono stati menzionati, evidenziando l’ottima
collaborazione tra l’associazione e la redazione, in particolare per la stesura del
Vademecum.
Il consuntivo 2006 e il preventivo 2007 sono
stati presentati ed approvati dai presenti.
La sezione di Lugano ha poi proposto di
intervenire presso la RTSI affinché si dia più
spazio alle trasmissioni in dialetto.
Si è in seguito passati alle nomine, come
previsto dallo statuto. A presidente cantonale
AAPI Giacomo Falconi è stato riconfermato
nella sua carica, mentre le singole sezioni
hanno proposto i loro candidati per il comitato
accettati
cantonale
che
sono
stati
dall’Assemblea.
Bellinzona: Genazzi Silvano, Gianoni Rina,
Mariotti- Nesurini Tania, Sartori Franco, Zanolli
Luigi.
Nenzi Alvise, Negri Miriam, Rinaldi Elena.
A revisori dei conti sono stati confermati
Giovanni Canova e Angelo Silini.
Nel Consiglio Svizzero degli anziani due
sono i rappresentanti AAPI, la signora
Rosemarie Porta-Maricelli, subentra all’expresidente Celina Merlini, mentre Elio
Tenchio è il sostituto.
Delegato della federazione svizzera dei pensionati sono i signori Franco Sartori e Marco
Gianoni.
Si è poi entrati nel vivo dei lavori assembleari di quest’anno, che ha affrontato il delicato
tema dell’insegnamento religioso all’interno
delle scuole. A tal proposito il presidente
Falconi ha riferito in merito al documento che
il comitato cantonale ha accettato nel corso
della riunione dello scorso 15 maggio e che
ora è stato proposto per la ratifica all’assemblea. (vedi Il Lavoro n. 9 del 14 giugno 2007,
testo integrale a pag. 20)
L’assemblea ha poi approvato il documento
che verrà inviato all’indirizzo del Consiglio di
Stato (vedi pagina a fianco).
Nicoletta Di Marco
S
La prossima assemblea annuale si terrà a
Bellinzona.
Al termine dei lavori il presidente dell’OCST
Romano Rossi ha portato il saluto ed ha fatto
un intervento incentrato sulla necessaria
distinzione che va fatta tra laicità e laicismo,
sottolineando come lo stato laico sia uno stato
che opera in indipendenza mentre il laicismo
sia un’ideologia. La laicità deve rimanere aperta alla sensibilità religiosa, ha detto ancora
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28 giugno 2007
ASSOCIAZIONE ANZIANI
PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST
società che li vede ancora protagonisti
Rossi, altrimenti si rischia di degenerare negli
estremismi del ‘900. Ha concluso poi con una
citazione tratta da “Gli anziani senza amore
muoiono” edita dalla Comunità di Sant’Egidio:
“In un mondo come il nostro in cui le cose
comprate e possedute rappresentano un surrogato di quello che vorremmo davvero, anche
la medicina ha ormai scoperto che le relazioni
umane sono spesso l’unico farmaco efficace e
che la solitudine e
l’isolamento rappresentano
una malattia difficile
da sconfiggere
capace
perfino di
rendere
l e t a l i
a n c h e
malanni passeggeri. È vero per tutti che senza
amore la vita è meno umana e meno attraente, anche se rimane vita. Ma è vita con tanta
fatica in più, con tanta sofferenza in più, difficile da conviverci a lungo. Lo stesso vale per gli
anziani: quando sembra che di vita ce ne sia
poca, l’amicizia e l’amore fanno risorgere. Gli
anziani ci fanno, senza dirlo e senza farlo
pesare, un grande regalo, ogni giorno: ci
mostrano le debolezze e le grandezze della
vita umana. Ci indicano ciò che conta in
mezzo a tante cose che non contano, ci riportano alla densità e alla profondità della vita
proprio perché la debolezza del corpo non
accetta mezze misure. Ci mostrano come la
nostra vita può essere regalata all’abbandono
e alla solitudine, un po’ naufraghi in un mondo
complicato. E come, al contrario, non c’è naufragio che possa trovare un porto, una compagnia, un modo umano
e affettuoso anche di
vivere nella prova più
dura”.
Conrad e Padre Angelo Fratus. Il primo ha
fatto un’osservazione sulla società che cambia
e cambia anche sul piano religioso: un recente studio ha messo in luce l’esistenza di 83
diverse dottrine che vengono praticate ad oggi
in Ticino. “Fermo restando che la fede è una
scelta individuale e che non si può rivendicare
il diritto ad essere presenti a tutti i costi, la
chiesa”, ha detto Don Conrad, “deve cambiare
il proprio modo di essere. Il punto di riferimento sono le famiglie, rivangelizzarle è una missione. La secolarizzazione della chiesa necessita azioni. Ed è qui che entrano in gioco gli
anziani, dato che a loro spetta il compito di
fare scoprire ai nipoti, e perché no fare anche
magari riscoprire ai propri figli la dottrina”. Il
ruolo storico dell’anziano nella società d’altronde, è sempre stato quello di comunicare e
trasmettere i valori, gli insegnamenti e le esperienze che lui stesso ha acquisito e vissuto alle
nuove generazioni, magari con quella semplicità e chiarezza capace di penetrare anche il
cuore dei più scettici.
Molto sentito anche l’intervento di padre
Angelo Fratus che, ha fatto un bel excursus di
quella che è la visione e la percezione del
valore dell’essere umano agli occhi della
società, nel corso
del tempo. In
sostanza si può
così riassumere il
suo intervento: in
seguito all’industrializzazione,
l’uomo non valeva più in quanto
individuo
ma
valeva in base a ciò che produceva, ecco quindi l’Homo Faber. In quest’ottica l’anziano è un
peso, poiché non produce più. Dall’Homo
Faber si è passati oggi all’Homo Aesteticus: in
un mondo in cui vige l’imperativo del bello, il
Sentiti e di grande
interesse per tutti i
presenti anche gli
interventi
di
Don
mito
del
corpo sempre sano e
perfetto che
non risente
del tempo
che passa
(o se ne
camuffano i
segni con
l’ausilio
della scienza) l’anziano rappresenta l’antitesi di tutto ciò. È la personificazione del corpo decadente, rappresenta l’avanzare impietoso del tempo che tanto fa
paura ai seguaci dell’eterna giovinezza, dell’eterno divertimento, dell’eterna bellezza (o
forse dell’eterna noia).
Le conquiste della scienza e della medicina,
hanno contribuita in maniera decisiva, negli
ultimi anni, ad allungare la durata media
della vita umana.
L’espressione “terza
età” abbraccia ormai
una considerevole
fetta della popolazione mondiale: persone che escono dai
circuiti
produttivi
avendo ancora grandi risorse e capacità. A questa folta schiera di
“anziani giovani” (65-75 anni), si aggiunge
quella degli “anziani più anziani” (dai 75 in su),
una quarta età sempre più numerosa. Questo
fenomeno riguarda e coinvolge tutti, correggere l’attuale rappresentazione della vecchiaia è
dunque un impegno che va preso.
L’ottimo pranzo è stato accomapgnato dalla
allegra Bandella della Regioen tre Valli.
Nel pomeriggio un gruppo di delegati ha visitato la chiesa di S. Ambrogio a Chironico, l’altro la centrale di riscaldamento a legna di
Faido.
Per concludere riportiamo una frase che
Mara Valente pronunciò in occasione del venticinquesimo anno dalla fondazione e che non
ha bisogno di ulteriori commenti: “non c’è cosa
più triste che vedere gli anziani osservare il
mondo dalla finestra di casa”.
Lettera inviata all’on. Patrizia Pesenti, presidente del Consiglio di Stato
O
norevole Signora Presidente, Onorevoli
Signori Consiglieri di Stato,
vi rimettiamo il documento della nostra
Assemblea
cantonale
sul
tema:
«Insegnamento religioso nella scuola».
Al termine della nutrita discussione,
l'Assemblea ha deliberato la seguente
aggiunta, all'indirizzo del Consiglio di Stato.
«L'istruzione religiosa è educazione e formazione ai valori della vita e, come tale, è
opportuno che lo Stato, nella forma piu
appropriata, deleghi questo compito alle
Chiese riconosciute.
Solo così lo Stato laico, pluralista e democratico, cui spetteranno i dovuti compiti di
controllo, potrà garantire una educazione culturale valida e rispettosa della nostra identità.
È un dato di fatto che, nella complessa
società moderna, lo Stato trovi maggiori difficoltà ad assicurare la qualità dei servizi,
quando sono servizi alla persona. Pensiamo
alle cure della salute, alla vecchiaia, alla for-
mazione dei giovani.
È perciò una scelta necessaria quella di
percorrere una nuova strada nel ruolo redistributivo dello Stato.
La scelta è di aprirsi alla ripartizione dei
compiti con il privato. La nuova strada è la
sussidiarietà».
Gradite, Signora Presidente e Signori
Consiglieri di Stato, i nostri migliori saluti.
Il presidente cantonale: Giacomo Falconi
ll presidente del giorno: Carlo Franscini
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28 giugno 2007
ASSOCIAZIONE ANZIANI
PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST
Gita in Svizzera, tra arte, gusto, cultura, storia e natura
Clementino Leonardi
U
na trentina i partecipanti alla gita, organizzata dalla sezione AAPI di Locarno
nella nostra Svizzera, dal 4 al 7 giugno.
Tutti puntuali ci siamo ritrovati al pullman,
entusiasti di intraprendere una nuova avventura. La bella giornata ci ha consentito di ammirare durante il viaggio, i bei paesaggi lungo la
strada per Berna, capitale federale e capoluogo del cantone, cittadina di nobile aspetto,
situata sulle sponde del fiume Aare.
Grazie alla scorrevolezza del percorso
siamo giunti in anticipo, e questo ci ha permesso di visitare il «Giardino delle rose»,
situato in collina, da cui si gode una splendida
vista
panoramica
della città. Dopo il
pranzo al ristorante
Jardin, visita della
città con ritrovo alla
«Fossa degli orsi».
La guida, con il suo
buon italiano, ci ha
accompagnati attraverso
il
ponte
«Nydeggbrücke» in
direzione del centro
storico, caratteristico
per l’aspetto medievale di molti suoi
angoli, per le numerose fontane che ne
ornano le vie, ognuna delle quali con un
particolare significato, e per i suoi 6 chilometri di portici.
Visita esterna della
Cattedrale e del
Palazzo Federale, (purtroppo coperto a causa
di lavori di ristrutturazione ancora per un po’ di
tempo). Il nostro Segretario Cantonale, nonché Consigliere Nazionale Meinrado Robbiani,
ci ha intrattenuti sulla piazza di Palazzo
Federale, portando il suo saluto al gruppo, e
complimentandosi per la scelta della meta:
una breve e simpatica conversazione che ha
fatto piacere a tutti. Nel tardo pomeriggio a
Morat (Murten), cena e pernottamento all'albergo Murtenhof.
La mattina seguente ci ha raggiunto Chiara,
che è insegnante nella zona, figlia del nostro
Presidente Luigi Malinverno, la quale ci ha
spiegato quanto avremmo visitato in seguito.
Insieme ci siamo incamminati per il bel paese
di Morat, ammirando quanto ben descritto da
Chiara. Morat, tipica cittadina medievale,
domina da un’altura la sponda orientale del
lago omonimo ed offre un perfetto esempio di
città fortificata con mura, torri, porte e il cammino di ronda. Stupenda la Grand Rue fiancheggiata da ampi portici con ristoranti, caratteristici negozi, il centro e la passeggiata in
riva al lago.
Nel pomeriggio visita di Friborgo, una delle
più pittoresche città della Svizzera, nota anche
per la celebre Università dall’imponente struttura, frequentata da numerosi studenti ticinesi.
Si trova in parte sopra uno scosceso sperone
roccioso ed in parte lungo le rive del fiume
Sarine. Dopo aver ammirato alcuni punti caratteristici, insieme all’ottima guida ci siamo recati alla Cattedrale dedicata a S. Nicola, pregevole esempio di architettura gotica (12831490). È una città che offre ricchi spunti di interesse storico ed artistico con i numerosi edifici, le chiese e i rinomati quartieri cittadini.
Terzo giorno: destinazione La Gruyère, cittadina situata a 801 m. s.m. , nota non solo per
il formaggio e i caseifici, ma anche per la suggestiva collocazione geografica. Il suo castello
è uno dei più pittoreschi della Svizzera,
costruito nel sec. XIII, ospita il Museo
Regionale. Abbiamo visitato un caseificio, e
ammirato il processo della lavorazione del
latte tramite cui si ricava il famoso formaggio.
Anche in questo ambito la tecnologia ha fatto
il suo corso. Due volte al giorno i contadini
vengono a portare il latte, vengono prodotte
giornalmente circa 48 forme di formaggio. Il
caseificio è dotato di 4 caldaie da 4800 litri e di
una cantina che permette la stagionatura di
circa 7000 forme. A seconda della stagione la
produzione di formaggio avviene dalle 3 alle 4
volte al giorno. Poi visita al castello de La
Gruyère, che offre una panoramica attraverso
otto secoli di storia. Notevole il Museo all’interno. Al «Chàlet», tradizionale ristorante,
abbiamo gustato il pranzo, rigorosamente a
base di formaggio, apprezzato da tutti, particolarmente sorpresi per il menù, la presentazione, e il servizio eccellente dei camerieri in
costume tipico.
Al rientro, tappa a Romont, pittoresco borgo
medievale situato sulla collina, chiuso da possenti mura. Il vecchio nucleo racchiude strade,
piazze, chiesa e il Castello che ospita il Museo
svizzero del vetro (interessanti le vetrate policrome e la particolarità delle lavorazioni e le
molte decorazioni in vetro esposte).
Nella vicina Chiesetta, oltre alla bellezza
interna e quella dell’organo, abbiamo ammirato la scultura in bronzo eseguita da Remo
Rossi, scultore ticinese, che si presume l'abbia
offerta alla chiesa.
Al rientro sosta nella bella cittadina di
Avanches, «la romana Aventicum», elevata a
capitale dell’Elvezia da Vespasiano nel 71 d.C.
Dentro il perimetro delle antiche mura si
trova l’Anfiteatro romano, che può contenere
fino a 12.000 spettatori; ogni anno, d’estate, si
svolge il festival della musica che richiama
numerosi appassionati. Al di sotto del paese si
è potuto ammirare quanto rimasto delle rovine
romane.
Fermata a Kerzers, paese che ci ha riservato una gradita sorpresa: il «PapilioramaGiardino tropicale Svizzero», singolare centro
naturalistico in omaggio alla natura. In un
ambiente particolare e
suggestivo ci siamo
ritrovati immersi in un
meraviglioso giardino
botanico circondato da
centinaia di variopinte
farfalle di ogni specie,
che ci svolazzavano
attorno e qualcuna, a
sorpresa, si posava
sopra
di
noi.
Interessante visita al
«Nocturama» (padiglione degli animali
notturni), ove si è potuto osservare l’affascinante mondo della
fauna notturna delle
foreste tropicali (mammiferi, rettili, anfibi,
pesci ed invertebrati),
in
un
particolare
ambiente ricreato al
«chiaro di luna».
Quattro giorni meravigliosi, circondati da
tanto verde, il tempo sempre bello. Abbiamo
festeggiato anche due compleanni: Luigi,
nostro Vice Presidente e la cara Wilma.
Un grazie agli organizzatori, all'Agenzia
Giosy Tours, all’autista Carlo che ha dato
dimostrazione di grande professionalità, al
nostro Segretario Cantonale Meinrado che ci
ha fatto cortese visita, e a tutti i partecipanti.
Pro Senectute da 90 anni al servizio
delle persone anziane
P
ro Senectute Svizzera ha ricordato
il suo 90esimo anniversario nel
luogo stesso dove fu fondata, la
casa
parrocchiale
evangelica
di
Winterthur-Stadt. L’Assemblea della fondazione ha approvato il nuovo concetto di
sviluppo per la fondazione nazionale Pro
Senectute e il rapporto annuale e il consuntivo 2006. I ricavi complessivi della
fondazione hanno toccato nel 2006 i 205
milioni di franchi. Circa 70 milioni di franchi
Pro Senectute li ha ricevuti in forma di
sovvenzioni dalla Confederazione, dei
cantoni e dei comuni.
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ASSOCIAZIONE ANZIANI
PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST
Politica dei trasporti: segni contraddittori
I
l CSA (Consiglio Svizzero
degli Anziani) comunica
quanto segue:
I direttori di giustizia e polizia vogliono più sicurezza
stradale e sono nel mirino i
conducenti più anziani. I fatti
dimostrano che gli anziani
sono il più delle volte vittime
anzichè attori. Il CSA si è
informato: non esiste discriminazione
per
l’età
degli
anziani!
L’ATA ha pubblicato in ottobre 2006
lo studio “Gli anziani e la sicurezza
stradale”.
n
Due pedoni
su tre morti in incidente erano oltre i
65 anni;
n Per le persone
oltre i 70 anni il
rischio d’essere vittime di un incidente
della circolazione è
nove volte superiore che per
gli altri adulti;
n In ogni secondo caso
con anziani gravemente feriti, l’altra parte coinvolta nella
collisione era corresponsabile.
Sovente negli anziani la
capacità di prevedere gli errori degli altri utenti della strada
diminuisce.
L’ATA (Associazione Traf-
fico e Ambiente) ha identificato i punti problematici e suggerisce delle misure differenti
in qualsiasi ambito (sensibilizzazione, formazione, pianificazione, infrastruttura, leggi,
misure mediche).
La commissione intercantonale per la circolazione
stradale mette gli anziani alla
berlina. Questa commissione
ha altre proposte. I conducenti oltre i 72 anni, come
misura di sicurezza, dovranno ridomandare il prolungamento della licenza di condurre.
La presidenza del CSA ha
preso contatto con l’Ufficio
Federale
delle
strade
(USTRA) e ha spiegato il
punto di vista degli anziani.
La limitazione dell’età non è
un buon mezzo per migliorare la sicurezza stradale.
L’USTRA è del medesimo
avviso.
Andare con prudenza
Esistono licenze di condurre limitate, che corrispondono
meglio alle esigenze
personali. Esse permettono l’uso di una
vettura per gli spostamenti indispensabili,
tanto quanto lo stato
di salute lo permette.
La
legislazione
prevede tali regole.
Per esempio nel raggio o nel tempo. I
dipartimenti cantonali
di polizia e della circolazione fanno troppo uso di questa possibilità,
benché
l’USTRA abbia emanato queste istruzioni
già nel 2005.
Lugano
u Visita alla sottostazione di trasformazione
della AIL di Lugano-Cornaredo. Giovedì 5
luglio, ore 14. Il luogo è facilmente raggiungibile con i Bus delle linee 2 e 3, fermata
«Stadio» poi proseguire a piedi - lato sinistro direzione Canobbio. Posteggi zona stadio di
Cornaredo. Segue merenda all’Osteria la
I
l
Coordinamento
donna-lavoro
dell’OCST continua l’attività iniziata
dalla responsabile Mara Valente e in
sua memoria sostiene un progetto da lei
fortemente voluto per le adozioni a distanza. Le donazioni raccolte servono in particolare perché Isahia, un giovane studente
di medicina keniota, riesca a portare a termine i suoi studi.
Questo progetto era già stata promosso
con entusiasmo in occasione dello spettacolo di beneficenza che si era tenuto al
Cittadella di Lugano il 18 novembre scorso
intitolato «Sinceramente bugiardi».
Per sostenere questa iniziativa è
possibile inviare le donazioni tramite
una polizza di versamento rossa reperibile in Posta con i seguenti dati:
Versamento per: Banca Raiffeisen di
Canobbio - Comano - Cureglia, Canobbio,
6952. A favore del conto: no. 69-6762-1
Clearing: no. 80315
Conto: 24960.69
Causale: Isahia
Chi desidera una tale
licenza restrittiva, può
domandare una lettera tipo
alla Segreteria del CSA,
signora Margrit Bossart,
Muristr. 12, 3000 Berna 31.
(Le istruzioni dell’USTRA
saranno allegate).
Dal bollettino del CSA
Traduzione: Elio Tenchio
n AGENDA
Bellinzona
u Visita alla chiesa di Mogno. Lunedì 20 agosto. Info: tel. 0918292005 e 8572284.
u Visita al
Museo
dei
Trasporti di
Lucerna, mercoledì 12 settembre.
Info:
tel.
0918292005
e 8572284.
Solidarietà
in ricordo di Mara
Resega.
Costo fr. 15 da versare sul posto. La partecipazione è limitata a 30 persone. Iscrizioni: tel.
091 9102021 entro il 3 luglio.
u Pedicure curativa in sede, al giovedì mattina. Costo: fr. 35-45. Info: tel. 0919102021.
Mendrisio
u Passeggiata a
piedi
al
Generoso, agriturismo
Alpe
Grassa,
visita
della moderna
stalla, martedì 3
luglio (se brutto
tempo giovedì 5
luglio). Ritrovo e partenza ore 14.30 dalla
Cascina d’Armirone (chiesetta), Nessun invito personale nè prenotazione. Info: tel. 091
6405111.
Soggiorno a Igea Marina
dal 25 agosto all’8 settembre
Hotel Diana*** posizione centrale a pochi
passi dal mare. Atmosfera familiare e accurata,
sotto la direzione della famiglia Gori. Camere con
servizi privati, TV color (TV/SAT), telefono, asciugacapelli e ascensore. Tre menu a scelta e buffet
a colazione, buffet di insalata e dessert ai pasti.
Convenzione per servizi di spiaggia. La quota
comprende: viaggio, pernottamento in albergo,
pensione completa con bevande ai pasti, mance,
assistenza.
Costo: fr. 1.150. Suppl.: fr. 350 camera singola. Assicurazione annullamento obbligatoria
5% costo arrangiamento scelto.
Iscrizione: entro il 27 luglio. Minimo: 18
partecipanti.
Info: Sergio Ercolani, AAPI OCST Lugano,
tel. 091 9102021, fax 091 9102022
22
28 giugno 2007
GIORNALE APERTO
28 giugno 2007
23
n LE DOMANDE DEI LETTORI
Posso ancora avere la liquidazione del Secondo pilastro?
D
Egregio signor Crugnola,
le scrivo la presente per chiedere informazioni relative alla nuova legge dell’assicurazione per il secondo pilastro, ho sentito dire che
non sarà più possibile ottenere la liquidazione
in capitale. Mi può dare alcuni chiarimenti?
Antonio G. - Drezzo
R
Occorre fare in primo luogo una premessa:
L’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (AVS) e l’assicurazione invalidità (AI) sono
il pilastro centrale della previdenza sociale
svizzera. La previdenza professionale o
secondo pilastro o cassa pensioni, anch’essa
obbligatoria, costituisce il secondo pilastro
pensionistico. Entrambe le assicurazioni sono
state create per permettere di far fronte, perlomeno in parte, alla diminuzione o all’interruzione dell’entrata salariale causata dalla vecchiaia, dall’invalidità e dalla morte di un assicurato.
Le nuove disposizioni in materia di secondo
pilastro, entrate in vigore il 1° giugno 2007,
vietano la possibilità di versamento in contanti
nel caso in cui un lavoratore lascia la Svizzera
per trasferirsi in un paese dell’Unione
Europea, nel quale continua a versare contributi in favore di un’assicurazione pensionistica
obbligatoria.
Ne consegue che tutte le persone che deci-
deranno di terminare l’attività lavorativa dal
mese di giugno in poi potranno ritirare in contanti l’avere di vecchiaia maturato, a condizione di non iniziare un’attività lavorativa soggetta a pagamento di contributi previdenziali, in
Italia o in un altro stato dell’Unione Europea.
Anche le persone al beneficio del trattamento
di disoccupazione in Italia potranno ritirare in
contanti l’avere di vecchiaia al termine del
periodo di erogazione di tale prestazione, in
quanto la disoccupazione è soggetta al versamento di contributi ai fini pensionistici. Per
contro, tutte le persone che cesseranno l’attività lavorativa in Svizzera per pensionamento
(italiano o svizzero), potranno richiedere il versamento in contanti del secondo pilastro.
Mi permetto di fare due ulteriori considerazioni:
1- queste disposizioni sono applicabili nel
caso di abbandono definitivo della Svizzera
avvenuto dopo il 31 maggio 2007. Per coloro
i quali hanno cessato prima di tale data, il versamento può avvenire senza alcuna restrizione.
2- la possibilità di liquidazione in capitale
dell’avere di vecchiaia deve essere previsto
dal regolamento di previdenza della propria
assicurazione, in caso contrario l’unica pre-
stazione erogabile è sotto forma di rendita
mensile al raggiungimento dell’età di pensionamento.
Roberto Crugnola
Inas Cisl Frontalierato Svizzera
n VITA NOSTRA
Auguri
● ad Angelo Dragone di Bosco Luganese,
socio Autorimesse segretariato del Luganese,
e ad Antonella, che il 29 giugno si uniranno in
matrimonio. Auguri di un futuro splendido
pieno di gioia e felicità.
● a Giuseppina Ceppi, socia AAPI del
Luganese, che il 1° giugno, in splendida
forma, ha festeggiato gli 85 anni.
● a Isa e Lorenzo Regazzoni, socio AAPI del
Luganese, che il 2 giugno hanno festeggiato,
attorniati dai loro cari, i 45 anni di matrimonio.
Felicitazioni
a Vincenzo Scalise di Porlezza, socio settore
Edile, e alla moglie Filomena, per la nascita di
Rosario, al quale facciamo tanti auguri per un
futuro felice.
●
Complimenti
● a Francesco Rinaldi di Lugano, socio sezio-
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Nicoletta Di Marco.
Maurizia Conti, Benedetta Rigotti
tel. 0919211551, fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
[email protected]
ne Docenti, che è stato nominato presidente
del Consiglio consortile della Protezione civile
di Lugano-città.
Condoglianze
● a Ilario Mario Primerano di Malnate, socio
settore Edile, e a tutti i familiari, per la scomparsa del caro papà Antonio.
● a Beniamino Mondada, socio della sezione
AAPI Locarno, e a tutti i familiari, per la prematura scomparsa del caro nipote Daniele.
● ai familiari di Renato Giovannacci, socio
sezione SES Locarno, scomparso negli scorsi giorni.
● a Marino Quadri, socio della sezione AAPI
Locarno e a tutti i familiari, per il decesso della
cara moglie Mariadele.
● a Silvano Ferriroli, associato della sezione
Metallurgici Locarno e a tutti i familiari, per la
scomparsa del suocero Gino.
● alla moglie Annik e ai familiari tutti, per la
Stampa
Corriere del Ticino Sa
Via Industria, 6933 Muzzano
Pubblicità
Publilavoro Sagl
Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel
0919211551, [email protected]
Tiratura confermata REMP
41370 copie
scomparsa di Luca Fiscalini, socio della sezione Impiegati Comunali Minusio, deceduto tragicamente su quelle montagne che tanto
amava.
● alla moglie Myriam, ai figli Gianfranco, membro del Consiglio esecutivo, Flavio, socio
docenti, Alberto e Nevio, ai familiari tutti, per la
scomparsa del loro caro congiunto Alessio Poli
di Brusino Arsizio.
● alla figlia Anita, ai familiari tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Cesarina Bino,
di Bellinzona, socia AAPI.
Urgente
causa trasloco vendo bellissima camera da
letto in ciliegio frontale beige, armadio 5
ante, doppia stagione, da vedere sul posto.
Tel. 091 9663783
via Balestra 19, 6900 Lugano
Consiglio esecutivo
Presidente: Romano Rossi
Vicepresidente: Bruno Ongaro
Membri
Carla Albertoli, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti,
Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani,
Flavio Ugazzi
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Nando Ceruso, Renato Ricciardi
Segretari regionali
Dario Tettamnati
Lugano
Alessandro Mecatti
Mendrisio
Bellinzona Paolo Locatelli
Arturo Trezzini
Locarno
Giancarlo Nicoli
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