I CANDIDATI CHE SANNO DIRE GRAZIE

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I CANDIDATI CHE SANNO DIRE GRAZIE
I candidati
che sanno
dire grazie
Diego Pistacchi
.Grazie,
prego, scusi,
tornerò. Gli elettori sono certi che i candidati sapranno
mantenere almeno I'ultiina
promessa, non appena ci sarà l'occasione di riaprire le
urne. Lo «scusi», magari per
il disturbo arrecato sotto
ogni tergicristallo o in tutte le
caselle di posta (cartacea o
elettronica ormai non c'è più
differenza) lo hanno detto
davvero in pochi. Un «prego» & al limite scappato a
qualche cittadino che ha visto i rari manifesti comparsi
sui muri dopo le elezioni.
I Ils, ad esempio, avevano
poco d a ringraziare, rekgati
per la prima volta a essere il
terzo partito del consiglio comunale di Genova. Loro che
erano sempre stati, come gli
ex sovietici dello sport, abituati a non avere rivali nel
medagliere di Tursi. E infatti
i ringraziamenti li ha fatti
Marta Vincenzi, che pure ha
preferito non metterci la faccia, forse temendo di tradire
un sorriso un po' stiracchiato
come la sua vittoria. E che ha
scelto una veste grafica differente da quella della sua campagna da sindaca e più simile a quella dei manifesti fatti
in un secondo tempo, per la
forzata mobilitazione generale a favore dei presidente della Provincia costretto al ballottaggio. Già, Alessandro Repetto. Chi l'ha più visto? Sui
muri, s'intende. Dopo la fifa
blu per il rischio di disfatta,
non ha ancora ringraziato gli
elettori che gli hanno evitato
di essere guardato male da
tutto quel pezzo d'Italia che
trepidava per la caduta della
Lanterna rossa.
Chi ha vinto, anzi ha stravinto, è certo Sandro 13iasotti, che non volendo sembrare
maleducato, ha anche sottolineato con i suoi manifesti di
ringraziamento in tutti i possibili formati, il «più 7.3 per
cento» ottenuto (geniale, il riferimento alia crescita percentuale visto che partiva da
zero) e gli oltre 21mila elettori che l'hanno sostenuto. E
che forse hanno avuto solo
un momentaneo tuffo al cuore, vedendo che l'arancioneHiasotti aveva assunto subito
dopo il voto una sfumatura
un po' troppo tendente al rosso. Scherzi del diavoletto della tipografia, visto che tutti
gli uomini dell'ex presidente
hanno già abbondantemente
dimostrato di che intenzioni
sono armati nell'affrontare il
loro compito di oppositori.
Forza Italia anche ha vinto. E qualche ringaziamento qua e là, soprattutto in periferia, soprattutto nel Ti 111lio, si è visto. Tra i candifati,
qualcuno ha affidato le sue
parole di riconoscenza verso
gli elettori alle pagine del
Giornale. Paolo I 3 anchini,
eletto in Provincia, e Matteo
Campora, neo consigliere comunale, si sono fatti «risentire» dopo il voto. Così come
uno spazio a pagamento sul
Giornale lo ha acquistato FRbio Orengo, An, il consigliere
più votato della circoscrizione Medio Levante. Certo, An
come partito, è un altro di
quelli che non ha certo brillato, perdendo un seggio in Provincia e mantenendo a fatica
i tre che aveva a palazzo Tursi. Ma proprio il neo capogruppo in Comune, Aldo Praticò, ha avuto un ottimo successo personale e nei giorni
scorsi è comparso sui inuri
della città, elegantissimo e
con un sorriso sma liante,
per rin raziarc della iducia.
Se in e fetti quando si vince &
più facile apparire sorridenti
e ringraziare comunque, a
giudicare dal numero di manifesti post elettorali si direbbe che hanno perso quasi tutti. Ma siccome Genova e la
siia provincia sono sono mol-
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Dalla Vincenzi
a Bìasottì
ecco i manìjesti
del «dopo voto>>