Corriere Salute 28.2.2007

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Corriere Salute 28.2.2007
Corriere della Sera - Colon, dal 5 all’11 marzo visite e test gratuiti
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Con la diagnosi precoce si potrebbe dimezzare il numero di decessi
legati a questo tumore. Ma restano pregiudizi e disinformazione.
MILANO - Una visita può salvarti la vita. Questo il
messaggio che la «Settimana nazionale di
prevenzione del cancro del colon retto» vuole
trasmettere alle migliaia di persone che oggi
potrebbero difendersi dal pericolo di un tumore
grazie ad una diagnosi precoce. Con lo scopo di
sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema
sono 250 le strutture sanitarie italiane che hanno
aderito all’iniziativa, voluta dall’Università degli Studi
di Roma “La Sapienza” e organizzata da tutte le
facoltà dell’ateneo coinvolte in questo ambito
La locandina dell'iniziativa (Medicina e Chirurgia, Scienze della Comunicazione e
Scienze Statistiche, Dipartimento di Scienze
dell’Alimentazione). Dal 5 all’11 marzo sarà così possibile farsi visitare
gratuitamente presso 248 strutture sanitarie sparse su tutto il
territorio nazionale e ottenere materiale informativo su questa patologia che
ogni anno, solo nel nostro Paese, colpisce 30mila persone.
«La parola prevenzione, nel caso dei tumori, significa soprattutto diagnosi
precoce ed è importantissima - spiega Filippo Custureri, ordinario di Chirurgia
generale dell'ateneo romano. - Oggi, dei 30mila casi italiani circa la metà
termina con il decesso del paziente, ma se la malattia venisse scoperta in una
fase iniziale potremmo come minimo dimezzare questa cifra». Il carcinoma del
colon-retto infatti è la seconda causa di morte per cancro in Italia, dopo quello
del polmone. Un nemico aggressivo, che colpisce in egual misura uomini e
donne, abbastanza raro prima dei 40 anni, diventa sempre più frequente a
partire dai 60 e raggiunge il picco massimo verso gli 80. Le statistiche più
recenti dimostrano però che, se diagnosticata in tempo, la mortalità legata a
questa malattia diminuisce drasticamente fino ad arrivare a punte del 75 per
cento inferiori al normale tasso di mortalità.
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DALLA RETE
Il sito della «Settimana di
prevenzione»
DA CORRIERE.IT
Enciclopedia della Salute: i
tumori del colon-retto
Gli ospedali dove si curano i
tumori dell'apparato digerente
Il forum sulle neoplasie del
tratto digerente
Colonscopia, in Italia sedato
solo un paziente su due
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«Purtroppo la maggior parte delle persone ha ancora paura di
sottoporsi a visite e controlli per queste patologie - dice Massimo
Mongardini, chirurgo colonproctologo de “La Sapienza”. - E i motivi sono
soprattutto “psicologici”: l’imbarazzo di un’esplorazione rettale o il dolore che
generalmente si associa alla colonscopia (un esame endoscopico del colon),
per la quale si può in realtà richiedere un sedativo, che non solo riduce il
disagio, ma può anche migliorare l’accuratezza dell’esame.
Gli oncologi invece non si stancano di raccomandare, come prevenzione per le
persone sane, un semplice test per la ricerca del sangue occulto nelle feci
(capace, da solo, di scovare il 25 per cento dei casi di cancro intestinale).
L’esplorazione digitale del retto, poi, dovrebbe essere eseguita di routine
dal medico di famiglia nel corso di una visita generale, soprattutto nei pazienti
considerati più a rischio, ovvero quelli che hanno oltrepassato i 50 anni, o
quanti hanno avuto un caso precedente di questa forma di cancro in famiglia.
La temuta colonscopia infine, in grado di individuare ben il 75 per cento dei
tumori, andrebbe ripetuta dagli over 50 almeno ogni dieci anni.
Ma non ci sono limiti d’età per i controlli gratuiti in occasione della «settimana
della prevezione»: come dicevamo, saranno a disposizione 248 strutture
sanitarie, per un totale di tremila ore complessive di visita. Gli organizzatori
non hanno voluto circoscrivere i test alle “categorie a rischio”, proprio perchè
l’obiettivo principale è diffondere l'idea della prevenzione nella maniera più
ampia possibile, invitando le persone a sottoporsi agli screening.
Inoltre, tutte le cartelle cliniche raccolte durante la manifestazione
confluiranno in una banca dati unica (proteggendo, naturalmente, la privacy
http://www.corriere.it/sportello-cancro/articoli/2007/02_Febbraio/28/prevenzione_colon.shtml
01/03/2007
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dei pazienti), per poter avere per la prima volta una serie di dati epidemiologici
su larga scala.
Tutte le informazioni, compreso l'elenco dei centri che hanno aderito, sono
reperibili sul sito www.colonretto.org.
Vera Martinella
28 febbraio 2007
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