COMUNICATO STAMPA Incontro ieri a Genova

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COMUNICATO STAMPA Incontro ieri a Genova
PROVINCIA
DI IMPERIA
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Alle redazioni
COMUNICATO STAMPA
Incontro ieri a Genova
ACCORPAMENTO DELLE PROVINCE
LE PROPOSTE DI SAPPA: SALVARE IMPERIA
O RIDISEGNO DEI CONFINI PER
OMOGENEITA’ TERRITORIALE
Il presidente in audizione dinanzi
alla Prima Commissione della Regione
Imperia, 18 ottobre 2012 – Salvare la provincia
di Imperia, o, in subordine, ridisegnare i confini
di tutte le province liguri in base a precisi criteri
di omogeneità territoriale. E’ questo, in sintesi, il
contenuto delle richieste avanzate ieri a Genova
dal Presidente Luigi Sappa, nell’audizione
dinanzi alla Prima Commissione della Regione,
nell’ambito dell’iter burocratico avviato per il
riordino nazionale delle Province. L’audizione,
alla quale sono stati invitati anche i sindaci del
Tigullio (presenti in massa e con la richiesta di
adesione alla Provincia di La Spezia) e il
Presidente della Provincia di Savona (assente),
doveva servire a chiarire le idee alla Regione, che
dopo la delibera in materia del CAL (Consiglio
delle Autonomie Locali), nei prossimi giorni
dovrà trasmettere al Governo la sua ipotesi di
riordino delle Province liguri. Nel confronto ha
avuto grande spazio il Presidente della Provincia
Luigi Sappa, che ha ampiamente argomentato le
sue proposte sottolineando come la Provincia di
Imperia, in quanto confinante con uno Stato
straniero, abbia diritto a sopravvivere, come
prevede la legge per la Provincia di La Spezia in
quanto confinante con altra regione. Sappa, che
ha anche ribadito come la semplice unione tra
Savona e Imperia altro non sarebbe che un
collegamento anomalo tra due soggetti “deboli” e
l’istituzione di un territorio in cui sarebbe difficile
garantire servizi accettabili alla collettività, ha
inoltre spiegato come, in ogni caso, sia necessario
un ridisegno territoriale delle province che non
spezzi il territorio regionale in due grandi macroprovince (quella di Ponente con Imperia e
Savona, quella di Levante con La Spezia e i
Comuni del Tigullio). <Questa partizione, che
vedrebbe Imperia e Savona con il 58% dei
Comuni liguri uniti in una sola entità territoriale
– spiega Sappa – comprimerebbe il Genovesato
al punto da far quasi coincidere le dimensioni del
Comune di Genova con quelle della Città
Metropolitana: una trasformazione che di fatto in
futuro potrebbe facilitare la cancellazione della
Liguria tutta, con un assetto macroregionale che
preveda Imperia e Savona con Piemonte e Val
d’Aosta e Genova e La Spezia con Lombardia ed
Emilia Romagna. Piuttosto – aggiunge Sappa –
mi sembra piu’ sensato pensare a accorpamenti
per omogeneità territoriali, con un Genovesato
che si allarghi sino a comprendere il bacino
industriale dell’entroterra savonese, e una
provincia del Ponente che assembli località
costiere e dell’entroterra a forte vocazione
turistica, come sono quelle da Ventimiglia lungo
la fascia costiera verso Savona. Spero – prosegue
Sappa – che tutte le mie osservazioni siano state
accolte favorevolmente e mi auguro che la
Regione le trasmetta al Governo, come peraltro
mi è stato assicurato. Voglio sottolineare che la
Regione deve assumersi la responsabilità di una
proposta che non suoni mero adempimento
notarile, come purtroppo, invece, ha inteso fare il
Consiglio delle Autonomie Locali>.
Il Presidente Sappa conclude: <La
responsabilità politica della Regione di
consegnare al Governo attraverso il riordino
delle Province una Liguria spaccata in due,
sarebbe veramente grave, e potrebbe avere
ricadute pesantissime sul futuro del nostro
territorio, “offrendone” una parte al Nord Ovest
e l’altra al Nord Est e di fatto cancellando
l’antica identità ligure. Il riordino, ribadisco, non
deve essere un grimaldello utilizzabile
impropriamente per lo smembramento di una
regione che ha già notevoli difficoltà di gestione
amministrativa e che dovrebbe riappropriarsi
delle ragioni che la tengono unita, piuttosto che
concedere spazi a chi vorrebbe dividerla>.
Alessio Saso (Pdl), membro della Prima
Commissione regionale, commenta: <In
considerazione dell’audizione, apprezzata da tutti
i presenti, chiederò unitamente agli altri
consiglieri regionali della provincia imperiese
che venga inserito nella premessa dell’apposita
delibera della Giunta regionale un forte richiamo
al Governo perché riconsideri l’incomprensibile
mantenimento della provincia di La Spezia solo
perché confinante con la regione Toscana, non
tenendo in alcun conto il fatto che la provincia di
Imperia confina addirittura con un altro Stato>.
L’altro consigliere regionale imperiese presente
all’audizione di ieri, Giancarlo Manti (Pd), dice:
<Noi dobbiamo tenere presente la normativa in
vigore, che anche a mio parere presenta elementi
molto discutibili. Non ho mai fatto mistero del
mio pensiero, favorevole all’abolizione totale
delle Province. La normativa del settore
purtroppo pone discriminazioni evidenti. Sarà
mia cura perseguire in Consiglio regionale, a
fronte delle nuove disposizioni di legge, tutto ciò
che favorisce il territorio del Ponente ligure>.
Tra una settimana, giovedì 25 ottobre, Luigi
Sappa incontrerà il personale della Provincia di
Imperia per illustrare gli ultimi sviluppi della
questione, con i relativi risvolti che riguardano i
dipendenti dell’Ente. All’appuntamento
parteciperà anche il Presidente della Provincia di
Savona Angelo Vaccarezza.
Un’ analoga riunione ci sarà il giorno successivo,
venerdì 26 ottobre, alla Provincia di Savona.