Primo - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

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Primo - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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Primo Piano
Primo Piano
La Prima
Comunione
tappa
fondamentale
3 maggio 2009
IL GIORNO PIÙ BEL
Così, fino a qualche anno fa, era definito il primo inco
DON SECH (UFFICIO CATECHISTICO)
Le grandi sfide
dell’Iniziazione
F
accenda piena di sfide
quella della Prima Comunione, da un punto di
vista catechistico.
Non ci riferiamo tanto alla
quantità di energie e fantasia
che sono richieste ai catechisti che camminano con i ragazzi soprattutto di quarta elementare, per portarli a entrare dentro il mistero dell’incontro con Gesù Eucaristia.
Pensiamo invece alla struttura di fondo dell’Iniziazione
cristiana, ad alcune questioni
aperte sulle quali la Chiesa italiana si sta interrogando,
questioni che non possiamo
risolvere facilmente e che ci
chiedono di vivere nella tensione del cercare il meglio per
i nostri ragazzi e le loro famiglie.
Sacramento della maturità
La prima sfida è di carattere
teologico: ci dobbiamo sempre ricordare che il vertice
dell’Iniziazione cristiana è
l’Eucaristia. La cosa non risulta tanto evidente nella nostra prassi pastorale, che ha
fatto diventare la Cresima il
sacramento della maturità, effettivamente celebrato dopo
la Prima Comunione e nell’età
in cui i ragazzi dovrebbero
“scegliere personalmente e
impegnarsi a vivere da cristiani”. Se chiediamo ai nostri
nonni di recitare quali sono i
sette sacramenti, automaticamente ci diranno: Battesimo,
Cresima, Eucaristia... È l’Eucaristia il sacramento della
maturità nella fede: che cosa
c’è più da grandi che lo sposare la sorte di Cristo che si
dona totalmente fino a perdere la propria vita? Lo stesso
dono dello Spirito ci abilita a
crescere e a vivere secondo
Cristo, in questa maniera. Un
ragazzino a 10 anni non è certamente maturo come lo è un
adulto; è vero tuttavia che anche a questa età si può essere
maturi “per la propria età” e
vivere la partecipazione all’Eucaristia con gioia e consapevolezza.
La prima sfida per i catechisti
non sta nel fare una crociata
per riportare i sacramenti dell’Iniziazione cristiana nell’ordine giusto: sta ai nostri ve-
scovi scegliere una linea condivisa. Invece la sfida per i catechisti è quella di non pensare che la “formazione” dei ragazzi all’Eucaristia sia terminata con la Prima Comunione:
c’è invece un continuo ritornare su di essa e un calibrare
gli itinerari di preparazione
anche agli altri sacramenti,
consapevoli che il cuore della
vita cristiana è l’Eucaristia.
Il giorno del Signore
La seconda sfida è quella della domenica: ai catechisti è
chiesto di pensare non solo all’Eucaristia ma alla domenica
come giorno del Signore, con
al cuore l’Eucaristia stessa. Vivere in maniera eucaristica –
essere cioè adulti nella fede –
è ben più che partecipare alla
sola messa: l’Eucaristia è il
culmine e la fonte di tutta la
vita cristiana proprio perché
tutto porta ad essa e da essa
parte. Abbiamo bisogno di
imparare di nuovo a vivere la
domenica come giorno del Signore, con tutto ciò che questo significa: riposo, festa, incontro, custodia delle relazioni, spazio lasciato a Dio, carità, incontro con la comunità.
Solo così la messa di Prima
Comunione può essere pensata come la prima di tutte
quelle messe che ritmano, come il battito del nostro cuore,
il nostro vivere e crescere e amare da cristiani. Come abbiamo bisogno di nutrire il
nostro corpo per vivere ogni
giorno, così abbiamo bisogno
di incontrarci con il Pane di
Vita.
Camminare con i genitori
La terza sfida è quella dell’Iniziazione: sia per i ragazzi sia
per gli adulti oggi sembra più
che mai urgente recuperare in
pieno la parola Iniziazione,
che chiede di introdurre progressivamente nel mistero
grande dell’Eucaristia. I ragazzi e gli adulti vanno accompagnati nel recuperare il
senso, i simboli, allenando il
cuore a ritrovare la bellezza e
bontà di partecipare alla mes-
L’ESPERIENZA DI ALCUNI GENITORI DI
CAMPOMOLINO
In cammino anche noi
enitori coinvolti in prima
G
persona e per due anni nel
cammino di preparazione dei
figli che hanno ricevuto la Prima Comunione domenica
scorsa. È avvenuto a Campomolino. «Il nostro percorso come gruppo è iniziato circa due
anni fa – raccontano i genitori
dei bambini di quarta elementare –. Gli incontri periodici ci
hanno permesso di conoscerci
meglio e di affiatarci attraverso il confronto, l’animazione
della messa con canti e preghiere in alcune particolari occasioni, la preparazione comunitaria del pranzo, la condivisione di esperienze di solidarietà vissute insieme ai nostri
figli e con la collaborazione di
tutta la parrocchia. Lavorare
Direttore responsabile
GIAMPIERO MORET
Redazione e amministrazione
Via Stella, 8 - Vittorio Veneto
insieme per la concretizzazione di progetti condivisi e organizzati dall’intero gruppo ci ha
permesso di verificare concretamente il senso del “fare comunione”. Poi, sempre incoraggiati e sostenuti da don Piero, abbiamo sentito il bisogno
di dedicare alcune delle nostre
riunioni anche all’approfondimento dei temi della fede.
Mentre i bambini venivano intrattenuti con giochi e varie attività da alcuni animatori, noi
genitori, seguiti da Maria Tomasi, ci siamo interrogati sul
senso dell’essere cristiani oggi
e sulle responsabilità degli educatori cristiani”.
“I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono
utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e
non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.”
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Celebrazioni curate ed essenziali
La quarta sfida è quella liturgica: vivere un cammino di
preparazione alla Prima Comunione non si risolve con lo
“smontare” la celebrazione
della messa in tanti piccoli
pezzetti da spiegare, come se
la messa fosse un insieme di
meccanismi e ingranaggi. La
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Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
sa nel giorno del Signore.
Ci rendiamo sempre più conto, come catechisti, che è necessario camminare anche
con i genitori e le famiglie dei
ragazzi che accompagniamo:
il tempo della preparazione alla Prima Comunione, con il
senso di festa e di gioia e di
meraviglia che ha in sé, può
essere il tempo buono per le
famiglie e i genitori di riscoprire essi stessi il senso e la
bellezza del vivere in maniera
eucaristica.
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Chiuso in redazione
il 28.4.2009 alle ore 18.00
liturgia ha la sua forza e i sacramenti vanno vissuti perché
si possano capire. È soprattutto il dono di Dio quello che
ci viene comunicato e che viene capito proprio perché accolto e sentito come dono d’amore che la liturgia ci rende
presente.
C’è bisogno, tuttavia, di celebrazioni fatte bene, curate,
belle, essenziali, senza eccessi, senza indugi sul troppo
sentimentalismo. Abbiamo
bisogno forse anche di rendere più accessibile il linguaggio
della messa, ma questo senza
strafare e senza il bisogno di
inventare cose troppo nuove,
viste le possibilità offerte dai
diversi rituali e le esperienze
già sperimentate in alcune
diocesi. Non guasta neppure
una capacità rinnovata di dire ciò che di prezioso ci è stato trasmesso, con rispetto per
il Mistero Grande che celebriamo.
Di fronte a queste sfide ogni
comunità – e in particolare i
catechisti – è chiamata a interrogarsi. Non arriveremo a
trovare delle soluzioni radicali, anche perché è la diocesi
nel suo insieme e in comunione con la Chiesa italiana
che ha da pronunciarsi. Possiamo tuttavia vivere dentro
la realtà che è la nostra con un
orizzonte di senso, con alcune intuizioni teologiche e pastorali di fondo, che guidano
le piccole e grandi decisioni
che ciascuno di noi è chiamato a prendere.
Don Andrea Sech
direttore Ufficio catechistico
I bambini si sono incontrati ogni sabato in parrocchia, fin
dalla prima elementare, per
condividere l’amicizia tra di loro e la conoscenza di Gesù. Tali incontri sono stati animati da
un gruppo di mamme, volonterose e disponibili. Ultimamente gli incontri si erano intensificati, con la guida della signora Maria Tomasi, per gli ultimi preparativi.
“Ci sentiamo arricchiti da questo percorso, forti dal fatto di averlo compiuto in gruppo,
confortati dalla certezza di aver
offerto ai nostri figli esperienze importanti, che lasceranno
un segno nella loro formazione – concludono i genitori –.
Arriviamo con gioia alla celebrazione della Prima Comunione dei nostri figli ed è “gioia
immensa, gioia vera” perché la
viviamo come parte di un percorso che abbiamo costruito
insieme, nella partecipazione e
nelle scelte, nell’impegno e nelle responsabilità”.
Primo Piano
3 maggio 2009
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LA TUNICA BIANCA
LLO DELLA VITA
ntro con l’Eucaristia
l giorno della Prima ComuIl’utilizzo
nione è ormai prassi diffusa
di tuniche, uguali per
tutti comunicandi. È nel periodo successivo al Concilio
Vaticano II – spiega don Silvano Sirboni nel numero di aprile di Vita Pastorale – che una nuova sensibilità liturgica
ha spinto all’uso di una tunica
bianca, sia per richiamare la
veste battesimale che per evitare l’ostentazione di abiti “cerimoniali” del tutto fuori luogo. Queste tuniche risolvono
certamente un problema, ma
non sono affatto sufficienti per
restituire alla prima partecipazione all’Eucaristia la sua originaria dimensione di piena
“iniziazione” alla vita in Cristo
e nella Chiesa.
È DISEDUCATIVO RIDURRE QUESTA CELEBRAZIONE AD UNA
FESTA DI FAMIGLIA O PER I SOLI BAMBINI
Una festa che non deve finire
l nostro “Direttorio per l’iIriguardo
niziazione cristiana” (1987)
la celebrazione della
prima Eucaristia dei bambini
afferma: “A questa età (9-10 anni) ‘discernere il Corpo di Cristo’
(I Cor 11, 29) è un’esigenza che
non può avere sufficiente sviluppo e dovrà venir maturata con iniziative successive. Si tratterà
dunque, per ora, di iniziare il
fanciullo ad una partecipazione
sacramentale all’Eucaristia che,
senza raggiungere la sua pienezza – il fanciullo non è ancora cresimato – serva alla progressiva
familiarità con la vita in Cristo
e nella Chiesa e a nutrirlo con il
Pane della vita per la sua crescita spirituale… Non si indulga
(quindi) nella festa di Prima Comunione ad aspetti eccessivamente folcloristici… si colga invece l’occasione per coinvolgere le
famiglie e la comunità nell’itinerario di fede del fanciullo e per
sottolineare le dimensioni comunitarie e le esigenze di carità e di
autentica comunione dell’Eucaristia” (n. 26).
Queste autorevoli indicazioni
ci ricordano che il primo incontro con Gesù-Eucaristia,
giustamente vissuto nelle nostre comunità come una grande festa, non è che una tappa
dentro un percorso più im-
portante che si chiama “Iniziazione cristiana”, quel cammino progressivo di fede che
culmina nella piena partecipazione all’Eucaristia dopo la
Cresima: la Prima Comunione inizia un’unione con Cristo
risorto che si rinnoverà ogni
domenica, per tutta la vita.
Per tale motivo è diseducativo ridurre questa celebrazione ad una festa quasi solo di
famiglia o per i soli bambini.
Va piuttosto sottolineato, il
valore fondamentale dell’Eucaristia domenicale a cui è
convocata sempre tutta la comunità parrocchiale per cui
non va troppo sottolineata la
“straordinarietà” di questo
momento: per evitare questo
rischio possono essere utili alcune indicazioni celebrative
che qui proponiamo e che verranno riprese in un prossimo
sussidio liturgico per questa
celebrazione, come pure per il
Battesimo e per la Cresima.
Occasione di sobrietà
gran fermento, parroci e catechiste si danno un gran daffare
per preparare i ragazzi a ricevere il sacramento della Prima
Comunione con il massimo decoro, preoccupandosi che sia
ben chiara l’importanza del momento che andranno a vivere.
Spostandoci invece su un altro
fronte, quello dei genitori, le
preoccupazioni cambiano drasticamente e i discorsi che mi
capita di sentire più di frequente riguardano non la funzione religiosa ma gli aspetti più
mondani della giornata. La scelta del ristorante, le spese per i
confetti o lo stress che si accu-
Anzitutto l’ambiente: va preparato valorizzando la mensa
(unica, cioè senza inutili “prolungamenti”), l’addobbo sobrio che tenga conto del tempo liturgico e dei poveri, l’am-
Don Dino Zanetti con i ragazzi della Prima Comunione di Pianzano... di qualche anno fa
TUTTI PRESI DA RISTORANTE, VESTITI, CONFETTI...
DIMENTICANDO IL VERO SENSO DEL SACRAMENTO
n questo periodo in quasi tutId’Italia,
ta la diocesi, come nel resto
le parrocchie sono in
Don Vittorio Bernardi con i comunicandi del 1931
mula andando per negozi a scegliere i vestiti adatti all’occasione sono i temi trattati con maggior interesse.
Le riunioni cui sono invitati da
sacerdoti e catechiste sono vissute con fastidio, come un obbligo a cui non possono sottrarsi, come se il sacramento
che i loro figli vanno a ricevere
avesse solo un aspetto mondano e festaiolo.
In questo tempo si parla di crisi, nascono iniziative di fondi
solidarietà, contributi speciali,
prestiti a tassi agevolati per chi
è in difficoltà: forse è un’occasione per tornare un po’ indietro ai tempi in cui i sacramenti
venivano celebrati con solennità all’interno della chiesa ma
Un “torta bomboniera”...
con molta sobrietà nelle famiglie.
Non voglio criticare la festa in
sé, anzi Gesù ha istituito l’Eucaristia in un momento di festa,
è lo spreco sfrenato e l’immagine consumistica che ne consegue che stride enormemente
con il messaggio evangelico.
Importante sarebbe che le famiglie fossero in grado di improntare queste celebrazioni
con spirito di carità nell’educare i giovani a capire il valore della condivisione, dell’altruismo,
della solidarietà con chi sta nel
bisogno, nel consumo equilibrato.
Lo spreco sfrenato non tiene
conto però che a qualcuno viene presentato il conto e sono
sempre i più deboli gli indifesi
a pagare il prezzo più alto. Non
possono essere i vestiti, i regali
o le belle bomboniere, che poi
non trovano spazio nelle nostre
case e spesso vengono lasciate
in fondo ai cassetti, a dare spessore a momenti così importanti per la formazione umana e
cristiana dei ragazzi: deve esserci un messaggio molto più
profondo perché anche la nostra fede possa essere più credibile.
Le mie sono semplici considerazioni a voce alta per stimolare una riflessione sul tema della sobrietà e della condivisione
che specialmente in questo momento storico siamo chiamati
a vivere.
Ornella De Conto
Caritas Quartier del Piave
bone, il battistero, il tabernacolo; i bambini e i famigliari
restino sui banchi (dove saranno poi ogni domenica), ma
i bambini ricevano da soli, non
accompagnati dai genitori, la
comunione; l’ingresso può essere fatto dal sacerdote, con i
ministri e i bambini della Prima Comunione da soli con le
catechiste, o con i genitori,
oppure ogni bambino con il
proprio genitore; la preghiera
dei fedeli sia preparata da catechisti e genitori; si rinnovino opportunamente in questa
occasione le “Promesse battesimali” e si valorizzi il cero
battesimale; al “Padre nostro”
si alzino le braccia al cielo,
mentre sarà il segno di pace a
sottolineare la dimensione
fraterna del sacramento (restando al posto e dando la pace solo ai vicini, mentre sarà il
parroco a muoversi).
Ci sono poi i vari servizi: il
commentatore, i lettori (che
devono aver completato l’Iniziazione cristiana), il coro, i
ministri per il servizio all’altare. Alla presentazione dei
doni partecipino bambini e
genitori; la raccolta delle offerte può essere affidata anche
a più genitori che porteranno
poi il ricavato all’altare (tuttavia si ricordi che questo rito
serve solo ad offrire il pane e
il vino e i doni per i poveri). I
bambini possono poi preparare l’atto penitenziale e alcune preghiere di ringraziamento dopo la comunione; importante è pure l’uso della “Preghiera eucaristica dei fanciulli”. Nella scelta dei canti, infine, si tenga conto del tempo
liturgico e di un repertorio
non solo “per bambini”, ma in
vista del coinvolgimento di
tutta l’assemblea, anche se anima un gruppo: la liturgia,
infatti, prevede spazi per tutti, per il coro, per l’assemblea
e per gli stessi bambini della
Prima Comunione, in tempi
opportuni, senza disturbare
l’armonia della celebrazione.
L’Ufficio liturgico diocesano
3 maggio 2009
Segue dalla prima
arlando del movimento dei
P
lavoratori impegnati nella
difesa del loro lavoro, l’enciclica Laborem Exercens di
Giovanni Paolo II afferma: “La
Chiesa è vivamente impegnata in questa causa, perché la
considera come sua missione,
suo servizio, come verifica
della sua fedeltà a Cristo, onde essere veramente la Chiesa dei poveri” (n. 8).
Pertanto la festa del lavoro
può essere momento di celebrazione religiosa nella quale
si loda e si ringrazia Dio perché ha affidato alle mani operose dell’uomo la sua creazione e si chiede la forza per liberare questo compito da tutte le forme di degradazione alle quali è soggetto.
Quest’anno la Festa del lavoro si celebra in piena crisi che
sta infierendo, in questa fase,
soprattutto sul lavoro. Era inevitabile che i giochi irresponsabili della finanza dovessero alla fine scaricare i loro effetti perversi sul lavoro.
immigrati per far fronte alla
domanda. Ora invece le cose
sono cambiate, c’è lo spettro
della disoccupazione che avanza e che colpisce il lavoro
già di per sé debole. Nel 2007
il tasso di disoccupazione nel
Veneto era stato minimo,
3,1%, ma nel del 2008 era già
cresciuto al 3,6%. Il numero di
coloro che, al termine nel
2008, avevano perso il lavoro
era di 21 mila unità, dei quali
ben 7 mila, un terzo, nella provincia di Treviso. Nel primo
trimestre dello scorso anno le
procedure di crisi aziendale
nella provincia di Treviso sono state 17 mentre nel primo
trimestre di quest’anno sono
state 32 riguardanti 500 ope-
rai. In questo momento l’impegno deve concentrarsi soprattutto sul rafforzamento
degli ammortizzatori sociali,
sperando le la crisi passi presto.
Da sempre il primo maggio è
stato un momento privilegiato per ravvivare l’impegno per
la difesa del lavoro, quest’anno deve levarsi ancor più forte il grido: salvate il lavoro.
Perché mentre si cerca doverosamente di tamponare le
falle aperte da una finanza irresponsabile nella barca dell’economia mondiale rischiando di affondarla, si lanci subito un salvagente ai lavoratori che stanno affogando. GpM
gioso confessionale resta l’opzione più gettonata, come testimonia la recente ricerca delle Chiese cattoliche d’Europa
sull’insegnamento della religione.
Una “fotografia” della situazione ad ampio raggio che mostra
come in quasi tutti i paesi del
Vecchio Continente proprio
l’opzione per un insegnamento
confessionale – con tutte le alternative possibili nei diversi
paesi – sia la norma.
In qualche modo Berlino ribalta la situazione. È un “caso”,
dunque. Una specie di “laboratorio laico” che conviene osservare con attenzione nelle sue
caratteristiche, tra le quali quelle di costituirsi in una grande
città dove si incrociano identità
e appartenenze diverse, dove la
storia – e la contrapposizione
tra ideologie – è passata in modo tutto speciale. Si intrecciano
qui diverse considerazioni. La
prima riguarda il tema proprio
della religiosità. In Europa è
considerato un valore l’opportunità di approfondire la questione religiosa. Al di là delle ragioni confessionali, vi sono autorevoli prese di posizione – anche in seno al Consiglio d’Europa, ad esempio – che sottolineano l’importanza di affrontare a scuola i temi religiosi per lo
sviluppo completo degli allievi.
Non solo: l’approfondimento
delle tradizioni religiose diverse e della loro storia, come il
confronto tra loro, è ritenuto una conquista importante sul
piano culturale ed educativo, in
rapporto alla conoscenza delle
identità, alla possibilità del dialogo, all’inclusione sociale. In
questa direzione – più complessa dell’“etica laica” – va l’Europa.
Il caso berlinese fa venire il
dubbio che si
rischi una perdita di memoria. Che una
certa Europa
cresciuta in
fretta negli ultimi anni del
Novecento,
con il crollo del
Muro e soprattutto di un mondo ideologicamente ben disegnato, rassicurante nelle sue contrapposizioni chiare, rimasta in balìa non
di rado di consumismo e mercati, della “liquidità” contemporanea, cerchi un nuovo inizio. E “azzeri”, per così dire, il
portato di un passato che chiede invece fatica per recuperare
radici e prospettive per il domani.
Senza spingerci troppo oltre, il
caso berlinese dice una volta di
più di come sia urgente, nel Vecchio Continente, la riflessione
sull’educazione e sulla scuola.
Attraverso l’impegno educativo e scolastico, anche attraverso quello per l’insegnamento
della religione, passa un progetto di futuro e di cittadinanza per la nostra nuova Europa.
Alberto Campoleoni
blemi ci sono – si osserva –,
ma poteva andare peggio». Nel
frattempo moltissime famiglie
sperimentano redditi insufficienti (talvolta semplicemente inadeguati nei confronti di
stili di vita eccessivi) e in tante case si fanno i conti con cassa integrazione e persino disoccupazione.
Il Consiglio dell’Unione europea tornerà su questi nodi durante il summit (depotenziato) del 7 maggio, concentrandosi sulla situazione del mercato del lavoro; e poi ancora a
giugno. Di certo l’avvicinarsi
delle elezioni per il Parlamento europeo, che in troppi stati
sono scambiate per una “resa
dei conti” nazionale fra coalizioni e partiti avversi, non aiuta i governanti a fare i conti
con la realtà. Anziché ragionare e agire per ridar fiato all’economia e all’occupazione,
si preferisce promettere misure che daranno la migliore resa “elettorale”. Ciò vale ancora
a maggior ragione in quei paesi – come la Germania – in cui
sono imminenti le elezioni politiche.
Se comunque i Pil in caduta libera hanno smosso governi
continentali e Ue a rimboccarsi le maniche, restano vari
ambiti sui quali occorrerà approfondire il discorso, anche
al fine di individuare politiche
più coerenti, di lungo periodo,
capaci di superare la soglia emergenziale. Ciò vale, ad esempio, per il sistema di regole che dovrebbe evitare scorribande nei mercati finanziari
che rendono fragile l’intero sistema economico Ue e mondiale. Sul piano europeo la crisi ha poi fatto emergere il de-
bole coordinamento delle
politiche economiche: ovvero, non basta possedere la
moneta unica per gareggiare
ad armi pari con colossi del
calibro di Usa, Cina, Russia o
India.
Ancora: si conferma il fatto
che l’economia non è un’isola. Attorno ai mercati, alle
banche, al comparto manifatturiero, agli scambi commerciali, al Pil ruotano questioni della massima rilevanza che riguardano la vita delle persone e delle famiglie:
basti citare l’occupazione, la
formazione e valorizzazione
delle risorse umane, la mobilità dei lavoratori (e dunque le migrazioni), i sistemi
previdenziali e di welfare, il
nodo energetico, la sostenibilità dello sviluppo e i cambiamenti climatici. Dopo
mezzo secolo dal battesimo
della Cee, l’economia resta –
accanto alla politica – nel
cuore del processo di integrazione comunitaria.
Gianni Borsa
La crisi colpisce il lavoro che
già da tempo era in uno stato
di debolezza. Infatti le analisi
mostrano che in questi ultimi
20 anni il lavoro ha subito un
deprezzamento. La quota assegnata ai profitti, rispetto ai
salari, era nel 1983 il 23% del
Pil, mentre nel 2003 saliva al
32%. Al lavoro, perciò, si sottraeva circa un 10% di valore.
Questa perdita ha avuto come
effetto di far precipitare nella
povertà tutte le famiglie che
erano sulla “brusa”, come diciamo noi, appena sopra la linea della povertà. Tuttavia,
pur in questo squilibrio strutturale, il lavoro in quegli anni
era, da noi, abbondante tanto
che si doveva ricorrere agli
UN REFERENDUM BOCCIA L’ORA DI RELIGIONE
NELLE SCUOLE MEDIE DELLA CITTÀ
L’etica laica di Berlino
V
a tenuto d’occhio il “caso” di Berlino. Come è
noto, in questa città si
verifica un caso particolare per
quanto riguarda l’insegnamento della religione a scuola. Da
alcuni anni, infatti, nelle classi
che corrispondono alle nostre
medie è stata introdotta come
materia obbligatoria l’etica laica, mentre l’insegnamento religioso resta facoltativo. Il referendum convocato per rimettere sullo stesso piano insegnamento religioso ed etica è fallito: non ha raggiunto il quorum
e tra i votanti la maggioranza si
è espressa per mantenere la situazione.
Cosa succede di fatto? A Berlino chi vuole l’insegnamento religioso lo può scegliere, ma in
concreto si trova a fare un’ora in
più di scuola, mentre per tutti
esiste l’ora “laica”.
La regola berlinese non vale in
tutta la Germania, dove nor-
Diventa urgente
la riflessione
sull’educazione
e sulla scuola.
Attraverso l’impegno
educativo e
scolastico, an
che attraverso
l’insegnamento della
religione, passa un
progetto di futuro e
di cittadinanza per la
nostra nuova Europa
malmente l’insegnamento religioso confessionale (cattolico,
protestante...) è previsto in ogni scuola e al quale è affiancata l’alternativa di corsi di etica
o filosofia. Ancora di più, la regola berlinese sembra essere in
controtendenza rispetto a un
panorama complessivo europeo
nel quale l’insegnamento reli-
L’IMPEGNO DELL’UE NELLA CRISI
Politica e persone
a quando, nella seconda
D
metà del 2008, l’Unione
europea ha progressivamente assunto un ruolo di primo
piano sul versante del contrasto alla crisi economica,
molti passi sono stati effettuati. I 27 hanno cercato un
coordinamento interno per
fornire risposte efficaci alla
recessione. Superando alcune arrugginite prassi istituzionali, gli stati, assieme alle
istituzioni comuni (Consiglio in primis, ma anche Banca centrale, Commissione e
Parlamento), hanno posto
sul tavolo investimenti di denaro pubblico, misure fisca-
li, sostegno ai settori finanziari e produttivi. Quindi si è cercato (a livello mondiale, grazie
al G20) di regolamentare i
mercati finanziari, per evitare
nuove brutte sorprese da borse e banche.
Molte iniziative sono tuttora
in fase di definizione, mentre
si attendono gli esiti delle prime mosse effettuate per dare
scacco alla crisi.
Dagli Stati Uniti giungono timidi segnali di un rallentamento degli effetti più perversi del terremoto seguito alla
bolla dei mutui subprime.
E già alcuni governi europei
invitano alla fiducia. «I pro-
Attualità
3 maggio 2009
5
DON FERRUCCIO SANT, DIRETTORE DIOCESANO, DOPO IL SOPRALLUOGO AI TERREMOTATI D’ABRUZZO
L’IMPEGNO CARITAS OLTRE L’EMERGENZA
S
i va definendo il tipo di apporto che la Caritas diocesana darà alla popolazione abruzzese sfollata a causa del terremoto. «Insieme con
le altre Caritas del Triveneto –
racconta don Ferruccio Sant di
ritorno da un sopralluogo a L’Aquila – abbiamo deciso di assicurare una presenza continuativa ben oltre l’emergenza. Al
Triveneto sono state “gemellate” cinque tendopoli allestite in
piccoli paesi circostanti il capoluogo e ricompresi nel Comune
di L’Aquila. In ogni tendopoli ci
saranno due animatori, che staranno vicini, in particolare, agli
anziani, ma proporranno anche
iniziative per ragazzi e giovani.
Ad ogni volontario chiediamo
una disponibilità di quindici
giorni. Inizialmente si parlava
di una settimana, ma considerato il tempo del viaggio e di
TURNI DI 15 GIORNI
Don Ferruccio Sant durante il sopralluogo in Abruzzo
ambientamento, si è deciso di
fissare turni di quindici giorni.
I volontari saranno coordinati
da un responsabile che si fermerà almeno un mese. È prevista una formazione per coloro
che partiranno. Il viaggio, il vit-
LE PRIME OFFERTE PERVENUTE
e offerte pervenute (in euro) entro il 27 aprile (è possibile che
Leventuali
bonifici bancari non siano ancora stati registrati).
Opera Immacolata Lourdes Conegliano 250; Anfass e Alpini S.
Vendemiano 234,75; Una comunità di religiose 1000; Ospedale Vittorio Veneto 100; San Raffaele Vittorio Veneto 400; Ospedale De Gironcoli 500; Un sacerdote 100, NN. Vittorio Veneto
200; Gherannche Sanda (Romania) 200; NN. 100; NN. Vittorio
Veneto 20; NN. Vittorio Veneto 60; NN. Vittorio Veneto 50; NN.
Revine 100; Valeria (Romania) 60.
Parrocchie . Menarè 415; Sarano 1490; Meschio 1050; Scomigo 293,11; Cordignano 1305; Moriago della Battaglia 150; San
Giacomo 1500; Mosnigo 700; Colfosco 1000; Nove e San Floriano 121,45; Bocca di Strada 905; San Rocco 1870; Ceggia
3130; Fossà 605,27; Grassaga 390; Serravalle 2630; Lago
211,16; Revine 235,87; Immacolata di Lourdes 1500; Formeniga 155; Col San Martino 2165; Motta di Livenza 2085; Parè
725; Corbanese 317; Arfanta 100; Campolongo 1400; Salsa
1000; Carpesica 1649; Cozzuolo 192; Cappella Maggiore 580;
Sarmede 250; Anzano 635; Colbertaldo 945; Santa Maria del
Piave 100; Caneva 1475; Stevenà 275; Tempio di Ormelle 265;
Gainiga 300; Valmareno 240; Pieve di Soligo 6038,44; Farra di
Soligo 900; San Lorenzo 205; Castello Roganzuolo 490; Oderzo 1350; Solighetto 1405; Camino 850; Fratta di Oderzo
350; Cavolano 500; Vistorta 150; Albina 150; Villa di Cordignano 300; Pinidello 275; Falzè di Piave 820; Cimavilla 900; San
Fior di Sotto 450; Fontanelle 423.
to e l’alloggio sono interamente
spesati dalle Caritas mediante i
fondi raccolti in
questo periodo.
La Cei ha deciso
che l’Azione cattolica e la Pastorale giovanile indirizzino alle
Caritas i giovani
che si mettono a
disposizione per una presenza
a L’Aquila. Un’idea potrebbe essere quella di organizzare dei
Grest nelle tendopoli. E anche i
giovani seminaristi potrebbero
aderire».
Durante la sua permanenza nei
luoghi del terremoto don Ferruccio ha incontrato i parroci
del luogo. «Le chiese – racconta – sono tutte inagibili, tranne
una. Molti sacerdoti della diocesi dell’Aquila sono stranieri,
il direttore della Caritas, ad esempio, è colombiano. In questo momento l’impegno dei sacerdoti è di stare vicini e accompagnare coloro che hanno
dovuto abbandonare le proprie
case. La popolazione dei paesini “gemellati” con il Triveneto è
ITALO SANTIN, DI SCOMIGO, UN ALPINO A SASSA SCALO
“Come una grande famiglia”
alla sezione di Conegliano
D
dell’Associazione nazionale
alpini, mobilitata fin dalle prime
ore del terremoto dello scorso 6
aprile, sono partiti in queste settimane diversi volontari per l’Abruzzo.
Per Italo Santin, sessantenne di
Scomigo, rientrato a casa lo
scorso 25 aprile, dopo una pausa di una settimana è già tempo
di ripartire e continuare le attività di aiuto presso il campo di
Sassa Scalo, una frazione a ovest dell’Aquila, dove sono alloggiate 180 persone.
«Quando siamo arrivati nella
mattina di sabato 18 aprile – racconta Italo Santin, capo squadra
del gruppo Ana Conegliano in
Abruzzo – abbiamo trovato un
campo ancora non completamente allestito: poca la gente
presente al nostro arrivo, ricor-
do ancora i loro visi spenti. Da
subito ci siamo messi al lavoro,
con altri 20 volontari dell’Ana
Triveneto, per rendere il campo
funzionale: abbiamo provveduto a picchettare le tende, distribuire il ghiaino sul terreno, sca-
vare attorno alle tende per limitare i danni della troppa pioggia,
istituire una porta carraia di accesso e uscita, censire tutte le
persone ospitate all’interno del
campo. Abbiamo poi montato
un tendone, tipo quello che uti-
Italo Santin
prevalentemente anziana. Sono
paesini di montagna, senza aziende, quindi i giovani emigrano verso aree più industrializzate».
Fino a settembre gli sfollati rimarranno sicuramente nelle
I volontari devono dare
disponibilità per turni di
quindici giorni. Saranno
coordinati da un
responsabile che si
fermerà almeno un
mese. È prevista una
formazione per coloro
che partiranno. Il
viaggio, il vitto e
l’alloggio sono
interamente spesati
dalle Caritas
tendopoli. Poi dovrebbero passare nelle casette pre-fabbricate. «È stato deciso di non ricorrere a roulotte – spiega don Ferruccio –. Il direttore della Caritas nazionale, sulla scorta di
precedenti esperienze, ha chiesto al sindaco di prevedere, in ogni villaggio di casette, un centro di aggregazione per incontri, feste, celebrazione delle
messe... È importante che la popolazione, specie gli anziani, abbia un luogo di ritrovo. La Caritas si è impegnata nel finanziare questi centri».
Per informazioni rivolgersi alla
Caritas diocesana: 0438550702.
Federico Citron
COME CONTRIBUIRE
er offrire i propri aiuti ai terP
remotati con la Caritas diocesana si possono fare i versamenti in uno dei seguenti conti: Banca della Marca Credito
Cooperativo, ag. San Giacomo
di Veglia: CIN: W, ABI: 07084,
CAB: 62190, C/C 0121320740,
Codice IBAN: IT 22 W070
8462 190C CO12 1320 740; Unicredit, ag. Vittorio Veneto:
lizziamo nelle nostre sagre paesane, dove già da mercoledì 22
sono riprese le lezioni della
scuola elementare e media, oltre
che dell’asilo».
Anche Santin ha avuto modo di
incontrare giovani con tanta
buona volontà: «Molti ragazzi
del campo al mattino andavano
a scuola e nel pomeriggio ci aiutavano a gestire il magazzino allestito presso una palestra in cui
distribuivamo generi di prima
necessità».
E le scosse di assestamento come erano vissute? «Mi ricordo
ancora la prima, poco dopo il
mio arrivo: non l’avevo avvertita, se non un rumore come un
grande soffio, ma la gente del
luogo, che stava con me all’interno della palestra, era già scappata all’esterno con grande terrore».
E quale il clima che regnava nel
campo? «All’inizio c’era un po’
di diffidenza da parte della popolazione, ma poi siamo diventati una grande famiglia. Ricordo ancora il giorno della nostra
partenza: alle 8, come ogni mattina, si è svolto l’alzabandiera.
CIN: X, ABI: 02008, CAB:
62195 - C/C: 4167988, Codice
IBAN: IT 41X 02008 62195
000004167988; conto corrente
postale Caritas diocesana di
Vittorio Veneto numero
10255313. Causale: “Terremoto Abruzzo”.
Le offerte possono anche essere versate all’ufficio Economato della Curia.
SANTIN
Il giorno della nostra
partenza,
all’alzabandiera alle
8, tante persone ci
volevano salutare, e
un bambino per il
dispiacere si è
messo a piangere
Presenti tante persone che ci volevano salutare e ringraziare e
tra queste, e mi ha molto toccato, un bambino, che si nascondeva dietro alla gamba del suo
papà con gli occhi rossi. Il papà
ci ha poi raccontato che il piccolo aveva saputo della nostra
partenza e dispiaciuto si era
messo a piangere».
E conclude: «Per me questa esperienza è davvero particolare:
proprio quarant’anni fa prendevo il mio cappello d’alpino qui
all’Aquila e vederla ora così distrutta mi spinge ancor di più a
fare ritorno al campo di Sassa
Scalo per aiutare la popolazione».
Claudia Borsoi
6
Economia
3 maggio 2009
ELECTROLUX, A SCANDICCI SI CAMBIA
ai frigoriferi ai pannelli foD
tovoltaici. Lo stabilimento
Electrolux di Scandicci destina-
to a chiudere (per la decisione
dell’azienda di concentrare il lavoro a Susegana) ha riconvertito la propria produzione, puntando su un settore in piena ascesa: le energie rinnovabili.
Dopo una lunga trattativa sindacale, si è trovato l’accordo con
Energia Futura, azienda ternana
controllata da Mercatech, un
fondo di investimento anglo-americano, che ha presentato un
progetto di riconversione della
fabbrica entro il 2010, impegnandosi ad assumere almeno
370 dei 450 dipendenti di Electrolux con un piano industriale
di 45 milioni di euro, con tre linee produttive per l’assemblaggio di pannelli fotovoltaici e una linea di fabbricazione di rotori eolici.
I primi 90 lavoratori hanno seguito i corsi di formazione nel
mese di aprile: 45 di loro iniziano la produzione dei pannelli il
4 maggio, gli altri 45 il 15 giugno.
La Regione Toscana ha stanziato 3 milioni di euro per la formazione dei lavoratori.
LE IMPRESE NON SFRUTTANO GLI AIUTI
a Camera di Commercio di
L
Treviso ha stanziato a fine novembre scorso 2 milioni di euro
per gli organismi di garanzia fidi
come speciale “fondo rischi”; a fine gennaio, poi, ha approvato il
documento sottoscritto da 15 banche per erogare 60 milioni di euro a sostegno dell’economia trevigiana. In sostanza, tale fondo ha
permesso di attivare una linea di
credito anticrisi, per concedere
prestiti velocemente per somme
da 15 a 150 mila euro. Fino a fine
BELLOTTO (CGIL) PENSA ALLE INFRASTRUTTURE VIARIE
“Si pensi subito
al dopo-crisi”
E
mma Marcegaglia, presidente di Confindustria,
ha annunciato che intravede i primi segnali di rallentamento della crisi economica.
Ottaviano Bellotto, responsabile Cgil per la zona coneglianese, dal suo osservatorio in un
certo senso conferma: «La curva della crisi, che prima era
molto ripida, si è un po’ attenuata, anche se ora soffrono
particolarmente i piccoli dell’indotto. Speriamo che con l’estate si tocchi il fondo, e quindi si ricominci a risalire».
È allora tempo di porre le basi
per la futura, auspicata risalita.
«È fondamentale, perché questa crisi non è stata congiunturale, ma strutturale, e ciò significa che quando arriverà la
ripresa saranno cambiati i parametri della competizione. Allora se la nostra terra ha la fortuna/bravura di godere su pro-
Ottaviano Bellotto
dotti di eccellenza (l’Inox Valley, i distretti del mobile, l’enogastronomia) è fondamentale
che questi siano posti a livelli di
massima eccellenza per competere con la futura nuova concorrenza. E questo nuovo livello si raggiunge studiando interventi sul piano dei servizi di
sostegno all’economia, della ricerca. Pensiamo, come esempio, alla Scandinavia, dove si
sta spingendo sulla ricerca sui
materiali per ovviare alle mancanze interne di materie prime».
Come deve muoversi dunque
l’economia del nostro territorio?
«Il nostro prodotto di eccellenza perde competitività al
momento stesso in cui esce dalla fabbrica per i limiti della logistica. In altre parole, la viabilità incide negativamente sulla
competitività dei nostri pro-
L’AZIENDA DI ELETTRODOMESTICI DI SERNAGLIA
IN CASSA INTEGRAZIONE A SINGHIOZZO
Le sofferenze della Nardi
A
nche la Nardi Elettrodomestici di Sernaglia soffre
sotto i colpi della crisi. «L’azienda, che occupa 160 dipendenti – spiega Loris Scarpa della Fiom Cigl – già nell’ultimo
trimestre del 2008 ha avviato
la cassa integrazione per qualche giorno al mese, ma grazie
ad un importante accordo sindacale l’azienda garantiva ai lavoratori la differenza, cioè lo
stipendio era intero. Da inizio
anno la situazione è diventata
più pesante, fino ad arrivare a
quella attuale, con un paio di
settimane di cassa integrazione al mese, e l’azienda, anche
per questo aumento di ore, non
può più garantire la differenza».
Inizialmente la cassa integrazione non riguardava tutti i dipendenti, anche se una gran
parte, oggi invece tocca tutti.
«Infatti oggi riguarda anche la
componente impiegatizia e
commerciale, perché la problematica dell’azienda è di vendere il magazzino, nel quale si
era accumulato molto prodotto.
La situazione della Nardi è comune a tutti i produttori di elettrodomestici. Una situazione preoccupante, dunque, ma
legata al contesto generale».
Le prospettive. «La cassa integrazione continuerà, e ad oggi
non ci sembra che l’azienda
ponga problemi di esuberi o licenziamenti. I lavoratori sono
comunque preoccupati: non
dimentichiamo che la maggior
parte sono immigrati e donne
(ed è una consuetudine nel manifatturiero delle nostre zone),
quindi soggetti particolarmen-
dotti. Il sistema viario trevigiano è molto debole, pecca anche rispetto alle altre province
venete: bisogna intervenire per
garantire un’agevole mobilità
interna in sicurezza (e penso al
traffico pesante costretto a
viaggiare sulla viabilità urbana), e collegamenti veloci di
media e lunga percorrenza».
Quali sono le priorità?
«Innanzitutto finire velocemente la A28, con le relative opere di collegamento alla viabilità esistente, poi bisogna intervenire sulla A27; quindi c’è
lo scalo merci di Vittorio Veneto da potenziare, infine concretizzare finalmente la metropolitana di superficie».
Andiamo per ordine. La A27.
«Siamo contrari ad un nuovo
casello a Vittorio Veneto (c’è
già e si sprecherebbero solo soldi), e optiamo per un collegamento con la viabilità locale.
te deboli, in particolare difficoltà se perdono il lavoro».
L’azienda ha sede a Milano, dove ha però chiuso tutte le produzioni, e rimane un settore
tecnico e commerciale; da settembre scorso ha anche avviato uno stabilimento produttivo
in Polonia. «Tutti i produttori
di elettrodomestici hanno spostato il loro baricentro sulla Polonia, e Nardi non poteva fare
diversamente, anche se è arrivata per ultima. Lì ha poche
decine di lavoratori, e non
sembra decollare, perché la crisi ha contorni globali e perché
se il magazzino è già pieno...».
A proposito di elettrodomestici, la Indesit di Refrontolo come sta? «La situazione è molto complessa, specialmente per
la sede di Torino: per Refrontolo (95 dipendenti, con produzione di alto di gamma, e
questa è la sua forza e la sua
debolezza assieme) la cassa integrazione oggi è per tutti per
8-10 giorni al mese. Ma la
preoccupazione è che la cassa
integrazione rischia di farsi più
pesante». AT
Che poi sia una soluzione o l’altra (la nuova “bretella” o via
Sotto le Rive), sarà la comunità
locale, matura, a deciderlo. Le
risorse spendiamole per un
nuovo casello tra Treviso e Conegliano.
Ben venga dunque l’ipotesi del
casello a Santa Maria, anche se
questo appoggio non c’entra
con la questione cave: in proposito, abbiamo sempre ritenuto il Piano regionale cave sovradimensionato rispetto alle
necessità, e in particolare riteniamo non opportuno individuare le cave in quella zona. Bisogna arrivare ad un sistema
nel quale scavare non sia comunque e sempre la strada più
comoda: si cerchino altre vie.
Tutto ciò premesso, d’accordo
sul rispetto dell’ambiente, il territorio ha bisogno di una rete
viaria adeguata per non essere
marzo tuttavia, secondo quanto
ha detto Federico Tessari, presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Treviso, le
richieste, da parte delle imprese,
non hanno superato i 5 milioni sui
60 a disposizione. Secondo il presidente degli artigiani trevigiani,
Pozza, fino ad ora gli imprenditori hanno cercato di arrangiarsi con
le proprie forze o accedendo al credito bancario senza ricorrere ai
consorzi fidi: il vero banco di prova sarà nei prossimi mesi.
di ostacolo allo sviluppo economico. Il casello è un’opportunità che non dobbiamo perdere».
Lo scalo merci.
«Invece di pensare a politiche
di consolidamento della struttura della zona industriale vittoriese, da 20 anni se ne parla
invano e si rischia di doverla
chiudere. L’esatto contrario di
quel che servirebbe, ovvero una intelligente integrazione tra
traffico su rotaia e gomma».
La metropolitana di superficie.
«Vecchie leggi finanziarie hanno già stanziato i fondi per collegare Treviso, Conegliano
(magari salendo fino a Vittorio), Venezia e Padova. È ora di
andare avanti, costituendo una
conferenza dei servizi che ne
cominci a parlare».
Temi importanti. Ma per muoversi bisogna avere inteso la vera dimensione del problema.
«Infatti. Temo manchi invece
la consapevolezza del fatto che
se questo territorio non si aggiorna, perderà terreno prezioso sul campo della nuova
competizione. E se mancheranno in futuro elementi di ricchezza legati all’economia di livello alto, si rischia la coesione
sociale: detto in altre parole,
con la spesa sociale che inevitabilmente si alzerà con l’età
media della popolazione, l’economia dovrà garantire un surplus di risorse».
Alessandro Toffoli
LA CRISI HA RAGGIUNTO IL COLOSSO DI SALGAREDA
Primi esuberi alla 3B
mmonta a una ventina di
A
unità la quantità di esuberi fissata dalla proprietà della
3B Spa, celebre azienda del
mobile di Salgareda. L’anno del
quarantennale di fondazione
(lo stabilimento è stato fondato il 25 marzo 1969) rischia di
diventare anche uno dei più
difficili per l’azienda, specializzatasi nella produzione “Made in Italy” di componentistica e semilavorati per i mobilifici.
Che l’aria non fosse più buona
come un tempo, quando a turni arrivavano a lavorare nello
stabilimento circa 700 dipendenti, lo si era capito già dall’anno scorso. A causa della riduzione delle commesse, infatti, alla 3B, dove lavorano operai e impiegati provenienti
da tutto l’Opitergino-Mottense ma anche dalle vicine pro-
vince di Pordenone e di Venezia, avevano smesso di rinnovare i contratti interinali ovvero avevano rinunciato a circa
200 lavoratori. Negli ultimi
mesi del 2008, poi, era cominciata la cassa integrazione ordinaria e la riduzione dell’orario di lavoro in base agli ordini da assolvere. Adesso a
preoccupare, però, è l’escalation della crisi che ha condotto a tagliare 20 posti fissi ovvero a licenziare 20 dipendenti con contratto a tempo indeterminato.
Un tempo leader nella produzione di pannelli in mdf, tanto
da stringere solidi rapporti
commerciali con realtà industriali come Ikea e mercati esotici come il Giappone e gli
Stati Uniti, la crisi alla 3B è un
fatto nuovo e sintomatico della difficoltà dei tempi.
Attualità - Economia
3 maggio 2009
RIFLESSIONI SUL 1º MAGGIO, FESTA DEI LAVORATORI
Sindacati distinti
ma non distanti
L
a celebrazione del prossimo 1º maggio a Treviso
presenta almeno due aspetti paradossali che forse, proprio per questo, ci possono tornare utili per capire le difficoltà
presenti nel mondo del lavoro. E
per trovarne le giuste contromisure.
Il primo paradosso è quello di
un 1º maggio “diviso”, con la programmazione di iniziative distinte tra i sindacati confederali
provinciali. Abbiamo detto “distinte” ma non “distanti”, nel senso che tutte si propongono di sostenere le ragioni del mondo del
lavoro, in particolare quello dipendente. Anzi, una festa, il cui
significato e la cui memoria si
sono andati affievolendo nel
tempo, potrebbe ora trovare –
sia pur in maniera paradossale
– nuove ragioni di rilancio. Lo
stesso fatto che diventi argomento di discussione, è già un
INCONTRO CISL
L
a Cisl di Treviso organizza
per il 1º maggio, all’auditorium Dina Orsi di Conegliano,
dalle 9.30 alle 11, l’incontro “Il
lavoro: ieri, oggi, domani. Ricostruiamo le ragioni dell’unità del
mondo del lavoro”. Intervengono:
Franco Lorenzon, segretario generale Cisl Treviso, Gianni Bortolato, segretario generale Fnp
Treviso, Alberto Maniero, sindaco di Conegliano, Giuseppe
Manzato, docente a Ca’ Foscari
di Venezia, Franca Porto, segretaria generale Cisl Veneto.
modo per cominciare a dare
qualche risposta.
E forse non è nemmeno un caso che queste divergenze siano emerse nel bel mezzo di una crisi la cui gravità avrebbe dovuto
consigliare di unire gli sforzi. In
realtà ciò che è in discussione
non è più il ricordo di “quello che
eravamo”, ma la proposta strategica per “quello che saremo”. Cosa molto più difficile ed oggetto,
appunto, di differenti valutazioni.
La seconda questione paradossale – forse più significativa – è
che ad esser maggiormente interessate alla celebrazione del 1º
maggio sono le nostre categorie
dei pensionati. Cosa peraltro facilmente comprensibile se si
pensa a come intere generazioni abbiano raggiunto il benessere, la dignità, i diritti proprio attraverso il lavoro!
Si tratta però di una questione
che non va interpretata in termini moralistici (“non ci sono
più i sindacalisti, i delegati e i lavoratori di una volta”), bensì in
termini politici. Infatti l’attuale
situazione rappresenta l’esito di
un processo iniziato 20-30 anni
fa e che ora emerge in tutta la
sua crudezza. Che si può così
riassumere: il lavoro dipendente non è più né il luogo di forti identità collettive, né il terreno
privilegiato in cui si misurano
rapporti di forza capaci di cambiare l’evoluzione sociale e politica del nostro Paese.
Troppi i cambiamenti per non
lasciare tracce profonde nel
mondo del lavoro: la caduta del
muro di Berlino che ha posto fine alle ideologie, l’affermarsi del
pensiero unico con la centralità
del liberismo economico e della
rendita finanziaria, la globalizzazione dei mercati con l’esplosione delle tipologie di rapporti
di lavoro, le stupefacenti innovazioni tecnologiche con la destrutturazione delle grandi aziende fordiste, l’invecchiamento della popolazione con le conseguenti revisioni dei sistemi di
welfare, l’irruzione di nuove identità collettive tra cui, fondamentale, quella formatasi attorno ai modelli di consumo.
Tutte queste trasformazioni
hanno fatto sì che i riferimenti al
lavoro, alla classe operaia, alla
lotta di classe, siano usciti dalla
testa degli italiani come elemento aggregante in grado di
stabilire legami e di orientarne
comportamenti, e si siano spostati sul piano di un passato lontano, diventando “fredda storia”.
Lasciando posto all’individualismo consumistico e alla “cittadinanza debole”.
L’INVITO ALLA RIFLESSIONE DELLE ACLI
l 1º maggio si celebra quest’anno sotto il segno della più grave crisi economica mondiale
del dopoguerra. (...) Le ripercussioni pesanti sull’economia reale
e sul mondo del lavoro si fanno ogni giorno più evidenti. I dati della crisi sono preoccupanti: secondo Veneto Lavoro la provincia di Treviso è quella che sta risentendo maggiormente di questa situazione di difficoltà (...) A
livello nazionale la disoccupazione salirà al 10,5%: circa 1 milione
di persone in più si troveranno
senza lavoro.
La festa del 1º maggio sarà dunque
una giornata di preoccupazione
per tanti cittadini. Tutto ciò accade in un momento di grandi trasformazioni per il mondo del lavoro, caduto preda del mercato,
che sta perdendo dignità e sicurezze. Questo, e non solo il reddito, ha contribuito al progressivo impoverimento dei lavoratori, neppure più evocati come soggetto di interlocuzione politica, e
il loro posto è stato preso all’individuo “consumatore”. Ne risentono soprattutto i giovani e quelle
persone con un impiego fuori dal
fortino delle tutele, i dipendenti a
termine, i parasubordinati e questo mette a tema le nuove forme
di rappresentanza. Emergono
modalità più sottili di sfruttamento, l’eccessiva flessibilità rende precaria, se non impossibile, la
vita familiare, a fronte della quale non vi sono ancora né serie politiche di ammortizzazione, né
strumenti di sostegno alla ricollocazione, se non quelli della formazione professionale (...).
Passerà sotto silenzio, ma uno degli effetti di queste trasformazioni, accentuato dalla crisi finanziaria ed economica in atto, è
quello di far ingrossare le fila dei
disagiati. Lo dicono i dati dell’Oms: entro il 2020 i disturbi psichici entreranno a far parte delle
prime cinque malattie a livello
mondiale.
Davanti alle trasformazioni in atto, così profonde e pervasive della vita delle persone, l’urgenza è
quella di recuperare il senso del
lavoro e della sua dignità, ricomprendendo il nesso che esiste tra
il lavoro che si fa, il bene di chi lavora e il bene collettivo.
Dalla crisi non si esce riportando
le cose allo stato precedente ma
riformando nel profondo il nostro
sistema economico per evitare
che accada ancora (...). Il nostro
Paese da anni aspetta una vera fase riformatrice, capace di salvaguardare il nostro modo di vivere e al contempo valorizzarlo nella competizione globale per farne
una forza di futuro. Sarebbe bello se partisse proprio da questo 1º
maggio.
Presidenza provinciale
Acli Treviso
Per questo la divisione nella celebrazione del 1° maggio 2009 a
Treviso – ma non solo – assume
caratteristiche che vanno ben al
di là delle ragioni contingenti, facendoci toccare con mano processi ben più profondi e significativi. E ci costringe a riflettere.
A non adagiarci su interpretazioni e atteggiamenti troppo
“scontati” per essere veri.
Questo mutamento di scenario
non va però affrontato riproponendo vecchie ricette. Guai se
restassimo prigionieri della nostalgia per un mondo che abbiamo perduto e che non ritornerà
mai più. Abbiamo bisogno di aria e di idee completamente diverse e adeguate alla novità dei
problemi che abbiamo di fronte.
Ecco perché il 1º maggio 2009
può diventare un “nuovo inizio”
e non a caso la Cisl di Treviso ha
voluto titolare la propria manifestazione: “Il lavoro: ieri, oggi,
domani”.
Per capire le trasformazioni che
sono intervenute in questi anni,
per riuscire ad interpretarle, per
dare le giuste risposte.
Franco Lorenzon
Segretario provinciale Cisl
I
VERSO IL RICONOSCIMENTO DEL VINO?
INIZIATIVA DELLA PROVINCIA DI TREVISO
L’Unesco e il Prosecco
A scuola di pesca
ulle colline di Conegliano e
SProsecco
Valdobbiadene, quelle del
Docg, si avventurano
a Provincia di Treviso, in
L
collaborazione con la Fipsas
(Federazione italiana pesca
gli emissari dell’Unesco, l’istituzione internazionale che tutela i patrimoni dell’umanità.
Questi speciali escursionisti sono tornati a casa così affascinati da questi luoghi – di fatto sono “un territorio culturale vivente d’uso viticolo” – che ne
hanno avviato la pratica di riconoscimento. Sicché, andando a buon fine l’iter, le colline di
Conegliano e Valdobbiadene diverrebbero il primo patrimonio
“vitivinicolo” Unesco d’Italia,
nonché il 21º della terra! L’annuncio è stato dato a Farra di
Soligo, all’auditorium Santo Stefano, lo scorso 22 aprile, da
Giancarlo Vettorello, direttore
del Consorzio di tutela del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Con la nuova Docg,
Ritornando al Docg Prosecco di
Conegliano e Valdobbiadene,
«c’è inoltre un ben altro valore
aggiunto – ha spiegato Daniele
Piccinin, viticoltore biologico di
Pramaggiore –, cioè la riconversione dell’intero territorio al
biologico e senza tante difficoltà
come già si sa, si contano una
data la felice ubicazione geoper una le bottiglie, che vengografica dei vigneti». Insomma
no poi munite a garanzia di procontro la peronospora – il funduttori e consumatori con un
go che più maltratta i produttori
contrassegno di Stato. Sulla botdi vino biologico – e l’oidio c’è
tiglia spiccherà inoltre “Conerispettivamente un ritorno al
gliano-Valdobbiadene” con sotvecchio rame e all’altrettanto
to il nome di Prosecco, non però
vecchio zolfo, mentre contro le
necessario nel caso degli sputignole, farfalline anche premanti. Il Docg Prosecco ha un
cursori della muffa grigia, sono
massimo di 135 quintali d’uva
più che sufficienti 2 trattamenper ettaro, uno dei più alti in Iti con le “spinosine”, insetticida
talia per una Docg, mentre per
naturalmente prodotto da speil Doc Prosecco v’è il limite di
cifici batteri. Riguardo
180 quintali/ettaro.
questo biologico, o
L’eventuale surplus, a
meglio l’“organic itaquanto si capisce, è
lian wine” non occorre
destinato a diventare
davvero fare molta
bianco da tavola, o
strada da Conegliano e
Glera che è poi il nuoValdobbiadene dacché
vo nome botanico dela Soligo operano in
l’ex vitigno Prosecco,
merito e già dal 1985 i
nome adoperabile al
7 fratelli Nardi sotto il
di fuori delle aree del
Prosecco Doc e Docg.
Giancarlo Vettorello nome di “Perlage”. MS
7
sportiva e attività subacquee) di
Treviso, organizza un corso di
avviamento alla pesca e di conoscenza dell’ambiente acquatico e della fauna ittica per ragazzi. Il progetto si svolgerà nel
corso dell’anno scolastico 20082009 con circa 500 ragazzi delle classi quinte delle scuole elementari. Il progetto prevede lo
studio dell’ecosistema d’acqua
dolce, in particolare la conoscenza della fauna ittica, la tutela delle specie più sensibili, nonché l’attività di pesca,
intesa sia come apprendimento delle tecniche di pesca che come utilizzo dell’ambiente acquatico come
luogo di svago.
Il progetto si sviluppa in due
distinti momenti: didattica
in classe e uscita in ambiente.
Queste lezioni saranno tenute
da formatori della Fipsas con il
supporto di un dvd. La durata
della lezione è di circa 2 ore. L’uscita in ambiente prevede una
vera e propria lezione di pesca
in tre laghetti di pesca sportiva
dislocati nel territorio e precisamente: il lago di Verde di Silea; il lago di Orsago (per le
scuole dei comuni di Orsago e
Cordignano); il lago Oasi dei
Templari di Ormelle (per le
scuole dei comuni di Ponte di
Piave, Oderzo e Ormelle).
I ragazzi al lago di Orsago
3 maggio 2009
INIZIA IL MESE DEL ROSARIO, PROSEGUE LA PEREGRINATIO
Maria attrae
anche oggi
N
ella vita delle nostre
parrocchie, maggio è il
mese mariano per eccellenza; in molti borghi, nelle vie e ai tanti capitelli, sparsi
per i nostri paesi, riprende la
bella tradizione del Rosario.
Papa Giovanni Paolo II, per il
suo XXV, ha donato alla Chiesa la stupenda lettera apostolica “Rosarium Virginis Mariae”, dove mette in luce l’alto
“valore spirituale” e “l’attualità”
di questa forma di preghiera,
“amata da numerosi santi e incoraggiata dal Magistero”.
Il Papa ci ricorda che “il Rosario, pur caratterizzato dalla sua
fisionomia mariana, è preghiera dal cuore cristologico.
Nella sobrietà dei suoi elementi, concentra in sé la
profondità dell’intero messaggio evangelico”. Con questa
preghiera ci si mette alla scuola di Maria per lasciarsi introdurre alla contemplazione del
mistero di Cristo.
Sorge quasi spontanea una domanda: come mai, Maria attrae anche oggi in modo così
forte? Come mai, molti cristiani “un po’ tiepidi”, in quanto a coinvolgimento nella vita
delle nostre comunità cristiane, sono particolarmente sensibili alle feste mariane e mostrano una viva devozione popolare, soprattutto nei confronti della Vergine?
Mi sono posta queste domande in occasione della Peregrinatio Mariae dell’immagine
della Madonna dei Miracoli di
Motta di Livenza nella mia
parrocchia. Ho passato l’intera domenica pomeriggio in
chiesa ed ho viso un continuo
La tappa a Mel della Peregrinatio della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza
via vai di fedeli; alcuni sicuramente non abituali frequentatori della chiesa. Molte le giovani famiglie con bambini piccoli: entravano, sostavano in
silenzio, magari recitavano con
i bambini qualche preghiera o
facevano compiere loro qualche gesto di devozione.
Credo che la risposta a questa
attrazione di Maria si possa
trovare proprio nell’evento
centrale della vita del Cristo,
nella sua Pasqua. Sotto la croce, Cristo consegna sua Madre
all’umanità e consegna l’umanità a Maria. Quella consegna
non si è esaurita in quel gesto,
ma continua; non per niente
Maria è immagine della Chiesa.
Guardando tante persone avvicinarsi alla Chiesa grazie a
Maria mi son chiesta: armo-
nizzare la pietà popolare come
una delle vie della Nuova Evangelizzazione non può essere una delle sfide della nostra
pastorale? La via già tracciata
e collaudata della devozione
mariana non può essere una
via privilegiata della Nuova Evangelizzazione? Se questo evento avesse avuto un “prima”
e un “dopo”, fosse entrato di più
nella vita ordinaria, non avrebbe inciso in modo ancor
più profondo nella vita delle
nostre comunità cristiane?
Forse, questa è stata una delle
occasioni in cui la devozione
popolare è uscita allo scoperto, smentendo quelle diagnosi
sociologico-religiose che la davano per scomparsa! Questa
realtà non può non interrogare noi catechisti, i sacerdoti, i
teologi, i pastoralisti e quanti
altri, a vario titolo, sono chiamati a educare alla vita cristiana; ci ricorda che la devozione mariana non è un tema
di extraterritorialità nella
Chiesa, perché riguarda i “poveri” della fede.
Il frutto e la grazia della Peregrinatio Mariae sono stati proprio il ritrovarci, nella semplicità e autenticità della devozione espressa a Maria, tutti
poveri nella fede e, perciò, nella condizione privilegiata per
essere i destinatari della prima
beatitudine promessa dall’Unico Salvatore: beati i poveri
in spirito! Che il mese mariano ravvivi in noi i sentimenti di
Maria e ci aiuti a conformare
sempre più la nostra vita e la
vita delle nostre comunità a
quella di Cristo!
Silva De Luca
gruppo Tabor (giovanissimi dai 17
ai 18 anni).
Sabato 23, dalle 16.30 alle 21.30
in Seminario, incontro del gruppo
Sicar (ragazze dai 19 ai 30 anni).
niolo a Conegliano, il Centro culturale Humanitas e il Gris di Vittorio Veneto propongono l’incontro
“New Age: proposta controculturale?”. Relatore padre Francois
Marie Dermine.
CALENDARIO PASTORALE MAGGIO 2009
Appuntamenti pastorali del mese
di maggio 2009
DI CARATTERE
GENERALE
Giornata mondiale di preghiera per
le vocazioni
Domenica 3 è la 46ª Giornata
mondiale di preghiera per le vocazioni. Tema: “So a chi ho dato fiducia”.
Vent’anni della Comunità vocazionale
La Comunità vocazionale festeggia i vent’anni di attività con un
momento di festa venerdì 15. In
programma alle 19, nella chiesa
monumentale di Castello Roganzuolo, la messa presieduta dal vescovo Corrado. Segue il rinfresco.
Alle 21 il Gruppo Canto Giovani
di Follina e il coro Improvvisando
di San Pio X di Conegliano propongono un concerto di canti spirituali. Tutti sono invitati.
Giornata del malato
Domenica 17 si svolge la Giornata diocesana del malato. Ritrovo
all’abbazia di Follina: alle 14.30 arrivi e accoglienza; alle 15 recita
del rosario; alle 15.30 celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Corrado.
Ordinazione diaconale
Domenica 24, alle 16.30 in Cattedrale, il Vescovo presiede l’ordinazione diaconale di Marco Dal
Magro, Marco Favret e Riccardo
Meneghel.
Veglia di Pentecoste
Sabato 30, alle 20.30 in Catte-
drale a Vittorio Veneto, veglia di
Pentecoste. Le prove dei canti sono fissate per i mercoledì 20 e 27
sempre alle 20.30 in Cattedrale.
Prove generali sabato 30 in patronato della Cattedrale dalle 19.
Solennità di Pentecoste e Colletta
Domenica 31, solennità di Pentecoste, in tutte le chiese della diocesi si tiene una speciale Colletta
per finanziare il Fondo straordinario di solidarietà promosso dalla
nostra diocesi e il Fondo di garanzia a sostegno delle famiglie
numerose o gravate da malattia o
disabilità che abbiano perso ogni
fonte di reddito promosso dalla
Cei.
Giornata delle comunicazioni sociali
Domenica 31 si svolge la 43ª
Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Tema: “Nuove tecnologie, nuove relazioni. Promuovere una cultura di rispetto, di dialogo, di amicizia”.
SACERDOTI
Assemblea del clero e fraternità
sacerdotale
Giovedì 14 e 21, alle 9 in Seminario a Vittorio Veneto, assemblea
del clero. L’assemblea è un momento di condivisione del lavoro
fatto dal Consiglio presbiterale e
di coinvolgimento di tutto il presbiterio su alcuni temi di grande
importanza per il presente e il futuro della diocesi. Anche quest’anno è strutturata in due giornate, facendo coincidere il secondo momento con la tradizionale
giornata di fraternità sacerdotale.
Le giornate sono così strutturate:
giovedì 14 alle 9 ora media, alle
9.20 intervento del Vescovo, alle
10.30 ristoro, alle 10.50 lavoro di
gruppo, alle 12.15 pranzo in Seminario; giovedì 21 alle 9 ora media, alle 9.20 relazione finale dei
lavori di gruppo del giovedì precedente, dibattito, alle 11 ristoro,
alle 11.30 concelebrazione solenne nella cappella del Seminario,
alle 12.15 pranzo in Seminario.
USMI
UFFICIO LITURGICO
Ritiri spirituali zonali
Sabato 2, alle 8.30, si tengono i ritiri spirituali delle religiose della
diocesi nelle consuete quattro sedi di Motta di Livenza, Pieve di Soligo, San Fior, Vittorio Veneto.
Ministri straordinari della comu nione
Domenica 10, alle 15 in Seminario a Vittorio Veneto, incontro di
formazione per ministri straordinari della comunione.
Assemblea superiore
Sabato 16, alle 9 dalle suore di
Maria Bambina a Vittorio Veneto,
assemblea delle superiore dell’Usmi, di verifica e di programmazione.
PASTORALE
FAMILIARE
AZIONE CATTOLICA
Incontro di preghiera
Venerdì 8, alle 20.30 al monastero di San Giacomo di Veglia, incontro mensile di preghiera per
coppie in difficoltà. Tema annuale
della preghiera: “Tutto concorre al
bene di coloro che amano Dio”.
CENTRO
DIOCESANO
VOCAZIONI
Cammini vocazionali
Dalle 18.30 di sabato 9 alle 13.30
di domenica 10 alla casa Stella
Maris di Lentiai incontro del gruppo Diaspora (giovani dai 19 ai 30
anni).
Sabato 16, dalle 16 alle 21 in una
parrocchia diocesana, incontro del
Festa diocesana dei giovani
Sabato 2 alle 15.30 a San Vendemiano.
Esercizi del quotidiano
Martedì 12, alle 20.15 a Sacile, esercizi del quotidiano rivolti a giovani e adulti. Guida don Luigino
Zago.
Cammino diocesano per i fidanzati
Domenica 24, alle 15 a casa Toniolo di Conegliano.
CENTRO
CULTURALE
HUMANITAS
Incontro sulla New Age
Venerdì 8, alle 20.30 in casa To-
La ragione alla ricerca di Dio
Venerdì 22, alle 20.30 in casa Toniolo a Conegliano, incontro sul
tema “La ragione alla ricerca di Dio.
Filosofia e teologia a confronto”
con monsignor Pietro Coda, docente all’Università Lateranense di
Roma, ed Emanuele Severino, professore emerito dell’Università di
Venezia. Organizza il Centro culturale Humanitas.
PASTORALE
SOCIALE
Prosegue “I Cantieri”
Tutti i giovedì di maggio, alle 21
nella biblioteca comunale di Fontanelle, prosegue “I Cantieri”, terzo modulo della Scuola di formazione all’impegno caritativo e sociale.
APOSTOLATO
DELLA PREGHIERA
Convegno-pellegrinaggio
Mercoledì 20 si tiene alla casa marina “Bruno e Paola Mari” di Caorle l’annuale convegno-pellegrinaggio dell’Apostolato della preghiera. “Con Maria testimoni di Cristo nel mondo” è il tema della giornata che comincia alle 14.45 con
l’accoglienza e la relazione del presidente. Alle 16 messa presieduta dal vescovo Corrado e, a seguire, processione con l’immagine
della Madonna.
Chiesa
3 maggio 2009
DOMENICA 3 È LA GIORNATA DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI
PORTARE DEI RAGAZZI UNA VOLTA
AL MESE IN SEMINARIO? SI PUÒ
Vocazione,
questione di fiducia
on Mauro Gazzelli, cappellaD
no a Motta, una volta al mese, a volte due, porta alcuni ragaz-
“S
o a chi ho dato la mia fiducia”. Poche parole
che riescono efficacemente a esprimere il segreto della vita di san Paolo: una profonda fiducia in Dio, maturata in una intensa relazione con il Risorto, che a sua volta è diventata azione concreta di annuncio
del Vangelo, di servizio alla Chiesa, di accompagnamento spirituale delle comunità da lui edificate, di dono di se stesso fino
al martirio. La vita di san Paolo
si distende così in una feconda
tensione tra contemplazione e azione: dall’incontro con il Cristo
ad una generosa disponibilità a
servire la Chiesa.
Questa duplice polarità, contemplazione e azione, relazione
con Cristo e servizio alla Chiesa, sta a fondamento di ogni attività autenticamente pastorale.
Essa ha infatti lo scopo di dare
testimonianza del primato di Dio
e della centralità di Gesù Cristo
nella vita degli uomini; raccogliere nella Chiesa gli uomini di
buona volontà, che attratti dall’Amore di Dio reso presente dalla Parola e dall’Eucaristia, accolgono l’invito alla Salvezza.
Se questo è vero per ogni ambito dell’impegno apostolico della
Chiesa, ancor più lo è per la pastorale vocazionale. Contemplazione e azione, ossia preghiera
per le vocazioni e proposta concreta sono strumenti efficaci
mediante i quali la Chiesa accoglie ogni chiamata di speciale
consacrazione come dono prezioso di Dio e se ne prende cura
offrendo qualche umile stru-
mento, affinché chi è chiamato
possa rispondere generosamente e in piena libertà all’appello
dello Spirito Santo.
Ecco il senso degli incontri vocazionali che il Seminario e il
Centro diocesano vocazioni da
molti anni offrono ai ragazzi e
alle ragazze della diocesi, dall’età
della fanciullezza fino alla stagione adulta. Essi sono un piccolo-grande segno di fiducia:
- che il Signore continua ancor
oggi a chiamare ragazzi e giovani a consacrarsi a Lui nel sacerdozio, nella vita consacrata, nel
servizio missionario;
- che vale la pena suscitare, nutrire e prendersi cura dei “germi
di vocazione che a piene mani il
Signore semina nel campo della
Chiesa”: ne va del futuro della
Chiesa e dell’umanità;
- che, nonostante forti resistenze e difficoltà, vale la pena rispondere con un “sì” generoso
alla chiamata del Signore, perché esso è fonte
di gioia piena e di
libertà vera per
colui che ha il coraggio di affidarsi all’opera dello
Spirito Santo.
Ma questa fiducia ha bisogno di
prendere una
forma insieme
contemplativa e
attiva: la preghiera non è pienamente realizzata se non in una proposta concreta, dove sa-
DEFINITI I REQUISITI E LE MODALITÀ
PER ACCEDERE AL FONDO DI SOLIDARIETÀ
Le regole del Fondo
opo la presentazione uffiD
ciale, la fase organizzativa,
per l’attivazione del Fondo
straordinario di solidarietà, è ulteriormente avanzata verso il suo
avvio operativo. Infatti, venerdì
24 aprile il Consiglio diocesano,
preposto a decidere sull’assegnazione del contributo, ha incontrato gli operatori dei 13 Centri di ascolto Caritas della diocesi, ai quali è dato il compito di accogliere i richiedenti e di istruire le loro domande.
Nell’incontro sono state ribadite,
innanzitutto, le motivazioni di
fondo che hanno portato la nostra diocesi a ideare l’iniziativa. Si
è poi evidenziato che l’iniziativa
della Chiesa diocesana deve intendersi come parte della più am-
pia rete dei servizi presenti nella
società, con i quali si intende ricercare una piena collaborazione. Ciò diventa indispensabile
quando informazioni e documentazioni dovranno essere reperite da diversi soggetti, per poter meglio definire il bisogno dei
richiedenti.
Chi può accedere al Fondo?
- quanti si trovano da almeno 3
mesi in stato di disoccupazione,
sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario di lavoro;
- non saranno presi in considerazione per questo contributo:
né quanti si trovassero nella condizione di cui sopra antecedentemente il 1º ottobre 2008, né coloro che avessero maturato me-
cerdoti, genitori, catechisti e animatori si sentono insieme impegnati a presentare la scelta vocazionale di speciale consacrazione come possibilità vera, nobile, positiva, anche per un giovane d’oggi e si impegnano ad
accompagnare i ragazzi e i giovani interessati agli incontri vocazionali. Per contro, la proposta rischia di cadere nel vuoto –
o ancor peggio di creare diffidenza e sospetto – se non è innervata di preghiera, di umiltà,
di un sano e necessario distacco.
La Parola del Signore chiama, ne
siamo certi; ora tocca a ciascuno di noi, come Chiesa, far risuonare con la nostra voce quella Parola... e gli incontri vocazionali, particolarmente le attività estive che stanno partendo,
potrebbero diventare un’ottima
opportunità in questo senso.
Don Gianluigi Papa
Direttore del Centro
diocesano vocazioni
no di 9 mesi nell’attività, prima
del licenziamento.
Possibilità di erogazione del Fondo:
- contributo a fondo perduto: a
favore di quanti sono privi di ammortizzatori sociali o di aiuti da
parte della rete sociale, parentale e amicale;
- prestito d’onore: erogato a
quanti beneficiano di ammortizzatori sociali e/o rete associativa,
parentale, amicale.
Entità del contributo (sia nella
forma del fondo perduto, sia in
quella del prestito)
- contributo in un’unica soluzione fino a 1.000 euro;
- contributo rateale per la durata di 4 mesi, fino a un massimo
di 4.000 euro.
Modalità gestionali per l’erogazione del contributo
- il richiedente si presenta, negli
orari di disponibilità, al Centro di
ascolto Caritas della forania in
cui risiede. Dovrà essere munito
di lettera di presentazione del
zi dagli 11 ai 14 anni a passare un
pomeriggio in Seminario.
«Sono partito due anni fa – racconta –. All’inizio, al nominare il
Seminario ai ragazzi sentivi un’aria da presa in giro. A loro quindi
facevo una proposta personalizzata. Li prendevo da parte e gli
spiegavo: “Vieni a fare un pomeriggio tipo in Seminario, ovvero
gioco, compiti, la messa e la cena
insieme e poi a casa. Provi, e dopo non te lo chiedo più: se ti interessa tornare vieni a dirmelo, altrimenti basta”. Ho visto che un ragionamento di questo tipo era più
efficace.
Ho iniziato con due, tre, quattro...
poi hanno iniziato a parlarsi tra di
loro. Si andava da quello che invita gli amici a quello che mi chiede
di venire in privato, ma io a questa libertà ci tengo, perché può essere che alcuni abbiano paura del
giudizio degli altri.
I ragazzi che hanno partecipato
sono tornati soddisfatti: «L’ho capito anche dalle loro impressioni
su carta – continua don Mauro –,
dove tra l’altro emerge la considerazione che i seminaristi sono ragazzi come loro».
Ma questi ragazzi non fanno attività pomeridiane? «Certo, ma se
una cosa li interessa il tempo lo
trovano. Qualcuno salta calcio pur
di venire a Vittorio, e questo mi ha
stupito molto».
Ma lo stupore per
don Mauro non finisce qui. «Questi
ragazzi, in Seminario, studiano tre
ore: a casa non lo
fanno. Si divertono ma non danno
problemi, nonostante alcuni siano
particolarmente
vivaci: così mi sto
rendendo conto
che hanno bisogno di vivere giornate diverse dal
solito, e anche di
9
regole. A casa fanno i compiti
quando vogliono, in Seminario no:
con le regole i ragazzi stanno bene e sono più contenti».
Forse Motta è un’isola felice? «Assolutamente no – dice don Mauro –. Se oggi i miei ragazzi arrivano a lamentarsi quando non posso portarli a Vittorio, è perché ho
sacrificato molto tempo per loro.
Bisogna fare così se vuoi che non
ti vedano più solo come un prete.
Qui non è tutto facile, e i ragazzi
non sono tutti “di buona famiglia”
come pensa qualcuno».
Esperienza riuscita quindi? «Se mi
chiedi quanti di questi entreranno
in Seminario, io ti dico nessuno,
perché l’obiettivo di questa iniziativa non è accalappiare ragazzi come mi dice qualcuno... È chiaro
che se qualcuno entrasse sarei
molto contento, ma gli obiettivi
sono altri: farli sentire in un ambiente familiare, fargli fare un’esperienza concreta di fede, un pomeriggio diverso dal solito. E da
questo punto di vista l’esperienza
è riuscita».
E le famiglie cosa ne pensano? «All’inizio anche tra i genitori c’era
diffidenza, oggi sono soddisfatti,
perché mi dicono che il Seminario non è più un tabù: si è creata
nelle famiglie una sensibilità vocazionale. Perché pregare per le
vocazioni e basta non serve. Occorre pregare affinché riusciamo a
trasmettere la bellezza e la gioia di
impegnare il nostro tempo per gli
altri fin da piccoli. Se non si fa così, da grandi faticheranno a prendere scelte impegnative come il
matrimonio o gli ordini sacri. Come fanno ad allenarsi per la vita?».
Andrea Pizzinat
parroco, e/o di un’associa- ALLEGATO A L’AZIONE
zione ecclesiale, e/o da parte dei servizi sociali comunali, nonché della documentazione comprovante
la sua situazione, consistente in: regolare documento di identità; permesso di soggiorno (per immigrati); codice fiscale; stato
famiglia; attestazione di iscrizione al collocamento o
di cessata attività per lavoratori autonomi; Isee; due
ultime buste paga; dichiarazione di una organizzazione sindacale sul diritto o
meno agli ammortizzatori
Allegato a questo numero de L’Azione c’è un dépliant che
sociali (cassa integrazione,
riassume il funzionamento del Fondo straordinario di
mobilità, disoccupazione);
solidarietà e riporta i recapiti cui è possibile rivolgersi per
documentazione delle speavere informazioni
se (affitto/mutuo, bollette
presso la Caritas diocesana.
luce, gas, acqua, spese scolasti- il Consiglio, in tempi brevi,
che, sanitarie); situazione debiinformerà richiedente, Centro di
toria.
ascolto e presentatore del caso
- i Centri di ascolto compilano
sull’esito della decisione. L’evenuna scheda di rilevazione-valutuale contributo sarà consegnatazione e, allegando tutta la doto dalla segreteria all’interessato,
cumentazione consegnata dal rial Centro di ascolto di riferichiedente, recapitano il fascicomento.
lo alla segreteria del Consiglio
10
Chiesa
3 maggio 2009
UNA CINQUANTINA DI PERSONE HA PRESO PARTE
A UN VIAGGIO A LOPPIANO
Nei luoghi di Chiara Lubich
lle 7.30 di sabato 25 aprile
A
un’allegra compagnia di famiglie, giovani, anziani, in tutto
una cinquantina, della nostra
diocesi, è partita con grandi aspettative per visitare uno dei
luoghi in cui più è possibile vedere il tradursi della spiritualità
di Chiara Lubich e del Movimento dei Focolari in realtà:
Loppiano. È una cittadina a pochi chilometri da Firenze, immersa nel verde delle colline toscane, tra vigne e ulivi. In questa
località, a partire dalla fine degli
anni Sessanta, il Movimento dei
Focolari ha pian piano costruito
una cittadina in cui tutti potessero sperimentare concretamente la realtà del Vangelo vissuto nella vita quotidiana. E questo è emerso già al nostro arrivo,
per pranzo, quando siamo stati
accolti con gioia nella prima tappa della nostra visita: il “Polo Lionello”. Si tratta di un polo imprenditoriale ed espositivo in cui
le attività produttive appartenenti al progetto “Economia di
comunione” presentano i loro
prodotti e lo stile economico e
produttivo che caratterizza chi
aderisce al progetto.
Le nostre guide ci hanno quindi
portato prima a mangiare in un
particolare bar/negozio di filati,
e poi a visitare la libreria, il negozio di articoli per l’infanzia, il
negozio di prodotti tipici, quello di vestiti, la pasticceria e i poliambulatori in via di ultimazione. Tutte queste attività sono accomunate dalla volontà di mettere la persona e non l’utile al pri-
Una parte del gruppo diocesano che ha visitato Loppiano
mo posto.
La seconda tappa della nostra visita, nel pomeriggio, è stato l’incontro con le famiglie della
Scuola Loreto. In questa particolare scuola, più famiglie di diverse nazionalità convivono per
alcuni mesi con l’obiettivo di riflettere e approfondire la spiritualità di coppia e l’educazione
dei figli, sull’esempio della Sacra
Famiglia di Nazareth; le esperienze che abbiamo sentito sono
state molto significative di come
Dio opera nella vita familiare.
Accompagnati costantemente
dalla nostra guida appassionata,
padre Giorgio, ci siamo recati a
cena e successivamente a pernottare in albergo.
La mattinata successiva abbiamo conosciuto altre realtà di
Loppiano; in primo luogo la casa Claritas, in cui nove religiosi
convivono nel lavoro e nella preghiera cercando di tradurre nel
quotidiano il messaggio evangelico. Poi ci siamo recati nel grande auditorium dove ci è stata
raccontata la storia di questa cittadina e le motivazioni dei suoi
più o meno temporanei abitanti. Dalle esperienze raccontateci
emergeva ovunque la consapevolezza che l’amore al prossimo
cambia la vita delle persone.
Abbiamo poi partecipato alla
messa insieme a tanti loppianesi nello splendido e simbolico
santuario dedicato a Maria
Theotokos (Madre di Dio), ricordando nel Vangelo e nell’omelia il vero significato del battesimo e della vocazione cristiana.
Dopo il pasto, la visita alle fabbriche, in particolare alla mostra
dei prodotti artigianali di Azur.
Infine, dopo i saluti, il ritorno a
casa.
In noi la consapevolezza che può
esistere una società migliore, e
la speranza che vivendo tutti il
Vangelo nelle nostre vite possiamo cambiare anche le nostre
città.
Federico Amianti
e Matteo Manighetti
MOLTO LEGATO A PADRE ALDO LUCCHETTA
VISITÒ PER SETTE VOLTE “CASA VIDA”
Riacho ricorda don Gava
iceviamo da Riacho de Santana
R
un santino stampato a ricordo di
mons. Giacomo Gava. Ecco la tra-
duzione.
“Don Giacomo ha lasciato la
mamma di quasi cento anni, un
fratello e una sorella più giovani
di lui. Ha manifestato il suo ultimo desiderio chiedendo che il funerale, celebrato mercoledì 1° aprile nel suo paese, fosse realizzato in maniera semplice e che il
denaro eventualmente raccolto
fosse destinato ai bambini di “Casa Vida” (struttura che si trova a
Riacho ndr). Ordinato sacerdote
nel 1966 da mons. Albino Luciani, che poi fu eletto Papa con il
nome di Giovanni Paolo I, ha esercitato il suo ministero sacerdotale in varie parrocchie della
diocesi di Vittorio Veneto. Grande amico di padre Aldo, ha scritto in una testimonianza: “Padre
Aldo è sempre stato l’amico preferito durante i miei anni di studio nel Seminario di Vittorio Veneto. La sua intenzione e sensibi-
lità gli suggerirono presto di partire come missionario. L’Italia sarebbe stata troppo piccola per lui”.
E don Giacomo ha sempre seguito da lontano l’amico missionario
offrendogli aiuto spirituale e materiale e sostenendo generosamente la sua famiglia. I due, sempre uniti come gemelli, sempre alla ricerca di nuovi orizzonti, sono stati fedeli alla loro vocazione
durante tutta la vita. Don Giacomo ha voluto venire sette volte a
visitare Riacho dove lascia amici
e tanta nostalgia. Era una persona molto creativa, con la capacità
di trovare sempre nuovi percorsi
di evangelizzazione. Esperto di liturgia attese alla preghiera e alle
celebrazioni con distinto spirito
di fede, attento ai cambiamenti
della realtà e della vita. E ora partecipa, insieme a padre Aldo e agli innumerevoli costruttori del
Regno, alla liturgia del cielo. Ricevi don Giacomo il nostro devoto ringraziamento e la ricompensa dei giusti”.
CASE DI CAORLE E NEBBIÙ PRENOTAZIONI
S
ono aperte le prenotazioni per i
soggiorni marini a Caorle e
montani a Nebbiù, nelle case per
ferie dell’Opera diocesana assistenza.
L’Oda di Vittorio Veneto offre la
propria ospitalità a nuclei familia-
ri, persone singole, giovani studenti, gruppi. Persegue le finalità
della pastorale del turismo per
un’animazione umana e cristiana
del tempo libero e della vacanza.
La casa di Caorle apre il 30 maggio e chiude il 13 settembre, quella
di Nebbiù apre il 6 giugno
e chiude il 6 settembre.
Per informazioni e iscrizioni: Oda,
via Jacopo Stella 34, Vittorio Veneto, telefono 0438-53635, fax
0438-948242, e-mail [email protected] (orario ufficio: da lunedì a venerdì 8.15-12 e
14.30-16.30).
PELLEGRINAGGIO UNITALSI DAL 18 AL 24 GIUGNO
PRESIEDUTO DAL VESCOVO CORRADO
- SUSEGANA: Bruna Stella
Montesel telefono 0438482034 o 348-7561755.
Iscrizioni per Lourdes
FOLLINA: Domenica Paoletti
Cesca, via J. Bernardi 27, telefono 0438-970245.
- MIANE: Maristella Gugel telefono 349-0706759.
ono già trecento gli iscritti al
Sl’Unitalsi
pellegrinaggio diocesano dela Lourdes dal 18 al 24
giugno prossimi. Partecipa anche il vescovo Corrado. Il viaggio avrà luogo in treno. Ci sono
ancora duecento posti disponibili. Un particolare invito è rivolto ai giovani, a partire dai
neo-cresimati, per vivere un’esperienza di fede e di Chiesa unica. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi quanto prima al
referente di zona dell’Unitalsi.
Referenti di zona per le iscrizioni
VITTORIO VENETO: sede uffi-
cio, via J. Stella 7, telefono 0438940383, oppure Oscar Salamon telefono 340-4697382,
Angelo De Nardi telefono 043859725.
BIBANO: Michele De Nardi, via
Livei 95, telefono 0438-782077.
CEGGIA: Lorena Ave, via XXV
Aprile, telefono 0421-323158.
CODOGNÈ: Giovanni Brugnera, via XXIV Maggio 8/a, telefono 0438-795135.
COL SAN MARTINO: Giuseppina Balliana telefono 0438989203.
- VIDOR: Morena Tessaro, via
G. Botti, Bigolino, telefono 3492869147.
- MOSNIGO: Biagio Frezza telefono 0438-892778.
- MORIAGO-SERNAGLIA: Maria Rosa Antoniazzi telefono
0438-892394.
CONEGLIANO: M. Grazia Covolan, via Da Vinci 23, telefono
0438-32829.
CREVADA-PONTE
DELLA
PRIULA: Rosanna Ferracin telefono 0438-842272.
- SAN PIETRO DI FELETTO E
BAGNOLO: Ugo Granzotto telefono 0438-840680.
MARENO DI PIAVE: Teresa Modolo, via della Vittoria 14, telefono 0438-30368.
MOTTA DI LIVENZA: Norma
(Bibi) Viotto telefono 3486545579.
- CHIARANO: Paola Salvadori
telefono 347-8692354; Teonisto Giacomini telefono 0422746640.
ODERZO: Onella Bazzichetto,
via Manin 61, telefono 0422713515 o 335-5816017.
- LUTRANO: Aldo Zanet telefono 0422-757054.
- FONTANELLETTE: Gilda Cescon telefono 0422-749093.
- SAN POLO DI PIAVE: Dona-
tella Cecchetto telefono 3495781891.
ORSAGO: Marco Ardengo, via
Bortolotto 11, telefono 0438990061; Simone Scudeler telefono 0438-990818.
PIEVE DI SOLIGO: M. Teresa
Meneghetti telefono 3395790664, 0438-894110.
- REFRONTOLO: Silvana Mandussic telefono 0438-894383.
SACILE: suor Rosa (Suore Maria Bambina), piazza Duomo 7,
telefono 0434-71019, Regina
Cescon telefono 328-4585136.
SAN VENDEMIANO: Giancarlo
Moro, via Nino Bixio 47, telefono 0438-401440.
SOLIGO: Antonia Quaglio, via
Belvedere 19, telefono 0438842041 oppure 338-6254268.
TRICHIANA: don Brunone De
Toffol, ufficio parrocchiale, telefono 0437-554447.
Chiesa
3 maggio 2009
IL PAPA AGLI INSEGNANTI DI RELIGIONE DELLA DIOCESI
Voi date un’anima
alla scuola
L’
allegra vitalità degli Insegnanti di religione cattolica
ha colpito papa Bendetto XVI che, nel salutarli in aula Paolo VI,
li ha apostrofati con l’aggettivo «vivaci». Un po’ come i loro studenti.
Nell’attendere con trepidazione il
suo arrivo, lo hanno chiamato a gran
voce per sventolare poi, quando è
entrato in sala Nervi, migliaia di fazzoletti gialli.
Erano ottomila, provenienti da tutta Italia, e tra di loro anche un gruppo di Idr della diocesi di Vittorio Veneto. Per la prima volta il Santo Padre li ha voluti incontrare, il 25 aprile scorso. A Roma si teneva in quei
giorni il Meeting nazionale dei docenti di religione organizzato dal
Servizio nazionale per l’Irc della Cei.
Papa Benedetto ha tracciato il ritratto degli insegnanti di religione. Di
loro ha detto che «costituiscono una figura molto importante nel collegio dei docenti» e che sviluppano
con i ragazzi relazioni autentiche che
rimangono anche dopo i corsi.
«Con la piena e riconosciuta dignità
scolastica del vostro insegnamento
– ha sottolineato il Pontefice – voi
contribuite, da una parte, a dare un’anima alla scuola, e dall’altra, ad assicurare alla fede cristiana piena cittadinanza nei luoghi dell’educazione e della cultura in generale».
Gli insegnanti di Vittorio Veneto
hanno viaggiato verso Roma insieme ai colleghi di Concordia Pordenone e di Belluno. Un particolare ricordo hanno rivolto al direttore dell’Ufficio scuola diocesano, monsignor Giacomo Gava, che è scomparso un mese fa e che avrebbe dovuto condividere con loro questa esperienza.
I vittoriesi si sono alzati di buon mattino per raggiungere il Vaticano in
tempo per essere tra i primi a entrare in sala Nervi. Per loro l’evento
si è trasformato in una carica di entusiasmo, alla quale si è aggiunta la
profondità delle parole del Papa
giunto all’incontro pochi minuti dopo mezzogiorno.
Nella mattinata momenti di preghiera, spettacolo e testimonianza
si sono alternati.
«L’Irc – ha sottolineato il presiden-
te della Cei, cardinale Angelo Bagnasco – è un’esperienza offerta a
tutti, di approfondimento della dimensione religiosa, di confronto interpersonale e di incontro con il fatto cristiano, così radicato e fruttuoso nella nostra storia». «Il vostro –
ha espresso monsignor Mariano
Crociata, segretario generale della
Cei – è un servizio prezioso per la
formazione delle nuove generazioni, per la crescita della società, per
la vita della Chiesa. Questo incontro
fa sentire di non essere isolati e separati, ma di partecipare alla comune missione».
Nei giorni precedenti si era tenuto il
congresso dei direttori diocesani e
degli insegnanti rappresentanti dei
circa 25 mila specialisti di religione
cattolica. Ad esso aveva preso parte
anche il ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella Gelmini la
quale ha parlato dell’Irc come di vera e propria risorsa, che deve assumere ancor più una valenza centrale in una scuola impegnata nel riscoprire il suo ruolo educativo.
Gerda De Nardi
11
BREVI
REGIONE: contributi per edifici di interesse
religioso, storico e artistico
La Giunta regionale del Veneto ha stanziato due milioni e 150 mila euro per preservare edifici di interesse religioso, storico, artistico e monumentale. Per quanto riguarda la nostra diocesi, quattro sono le parrocchie beneficiare di contributi:
- Parrocchia di Santa Maria Assunta e San Felice martire di Trichiana:
restauro dell’altare ligneo della chiesa di Cavassico Superiore con tre
tavole dipinte dei santi Donato, Madonna di Loreto e Sant’Andrea apostolo e paliotto 8.700 euro.
- Parrocchia di San Giorgio martire di Basalghelle: lavori sulle facciate, sulla copertura e sugli spazi esterni della canonica, realizzazione rampa d’accesso per disabili 24.321,93 euro.
- Parrocchia di San Michele di Ramera: lavori di copertura del tetto,
alle cornici della gronda, alle grondaie e ai pluviali della chiesa 33.395,84
euro.
- Parrocchia di Santo Stefano di Combai: allestimento ponteggio, recupero degli intonaci, pulitura delle murature e degli elementi lapidei,
stuccatura delle connessure del basamento, ripassatura cuspide, sostituzione elementi danneggiati, fissaggio lastre staccate, verniciatura
opere in ferro della torre campanaria 17.000 euro.
REGIONE: contributi straordinari per alcune
scuole materne cattoliche
La Giunta regionale del Veneto ha stanziato due milioni e 500 mila euro per l’ampliamento, il completamento e la sistemazione di scuole materne, medie ed elementari della provincia di Treviso. Ecco le scuole
materne cattoliche della diocesi che hanno ottenuto contributi: Cessalto: materna Maria Assunta 51.213,68; Cison di Valmarino: materna Annibale Brandolini 35.200; Revine Lago: materna Patrioti Brigata Piave 17.881,78 (8.795,16+9.086,62); San Fior: materna Nob. De
Scala 23.611,44 (15.200+8.411,44), materna Divina Provvidenza a
Castello Roganzuolo 10.320,71; San Vendemiano: materna Don Albino Toccane 28.775,78; Vidor: materna Cav. Carlo Tittoni 154.880
(66.880+88.000).
Frati francescani: proposte estive
I frati Francescani del convento di San Pancrazio in Barbarano (Vi) annunciano le proposte per i giovani (18-32 anni) per l’estate 2009. Ecco il programma: “L’immagine dell’invisibile” corso di iconografia (Fanna, 13-24 luglio); “Dà parola ai tuoi passi” marcia francescana (25 luglio-4 agosto); Meeting europeo dei giovani a Santiago di Compostela
(9-15 agosto); “Chiara, una stella nella notte” marcia notturna in occasione della festa di S. Chiara (Cagnao-Montagnana 10-11 agosto);
“Costruire l’amore” corso sulla maturità affettiva (S. Pancrazio, 11-15
agosto); Cammino biblico e francescano (Isola S. Francesco del Deserto, 23-28 agosto); “L’altro specchio di me” capitolo dei giovani (Treviso 11-13 settembre). Per informazioni e iscrizioni: telefono 0444896529, e-mail [email protected], www.ofmve.it.
ASOLO: esercizi spirituali
ROMA: il gruppo diocesano partecipante all’udienza del Papa
Dalla sera del 13 al mattino del 19 maggio nel centro di spiritualità “S.
Dorotea” di Asolo padre Generoso Dal Ferro, cappuccino, guida un
corso di esercizi spirituali sul tema “Dalle pagine evangeliche impariamo a conoscere e amare Gesù”.
550 CHIERICHETTI PROVENIENTI DA 50 PARROCCHIE
ALLA FESTA DIOCESANA DELLO SCORSO 24 APRILE
Il Palio a San Vendemiano
inquecentocinquanta chieC
richetti provenienti da una
cinquantina di parrocchie han-
no risposto all’invito del Seminario all’annuale festa loro dedicata lo scorso 24 aprile.
I chierichetti si sono ritrovati
intorno alle 14.30 in Seminario.
Dopo due ore di gioco, si è messa in movimento la lunga processione fino alla Cattedrale,
dove il vescovo Corrado ha presieduto la messa. Al termine è
stato assegnato il Palio: tra i 19
lavori presentati da altrettante
parrocchie la giuria ha ritenuto
di premiare San Vendemiano.
Secondo posto per Vidor e terzo per Mel e Carve. Il gruppo
chierichetti ha vinto con “un lavoro completo, preparato nel
tempo, che non è stato semplicemente uno svolgere con fedeltà le tre prove del Palio, ma
un cercare, attraverso le prove, di far riflettere, pregare e
mettere in gioco i ragazzi – come si legge nella motivazione
–. Dalla prova del Battistero
questo gruppo ha preso spunto per aiutare i ragazzi a riscoprire e celebrare con il proprio parroco, in chiesa, il dono
del battesimo. La comunicazione di un messaggio di san Paolo ai propri coetanei è avvenuta attraverso tre scenette artigianali, semplici, ma efficaci,
simpatiche e che hanno colto aspetti concreti della vita dei ragazzi, coinvolgendo molti chierichetti e chierichette nella loro realizzazione”.
Al termine della celebrazione
tutti i partecipanti hanno ricevuto un piccolo segno confezionato dai ragazzi del Seminario: un anello con dieci grani,
Secondi classificati
i chierichetti della
parrocchia di Vidor,
terzi quelli
di Carve e Mel
“con il quale sarete accompagnati nella preghiera, in particolare nella recita delle decine
del rosario”. Dentro l’anello c’è
un piccolo rotolo con una frase
della parola di Dio che dà i motivi per avere fiducia nel Signore. L’anello si può indossare, appendere allo zaino di scuola o
all’astuccio, mettere in camera
nell’angolino della preghiera.
Ciò che conta – hanno spiegato i seminaristi – è che possa
sempre richiamare l’importanza di curare la relazione con il
Signore.
Sopra: i chierichetti di San Vendemiano durante la processione dal Seminario alla Cattedrale
Chiesa
3 maggio 2009
Gesù buon pastore
Domenica 3 maggio - IV di Pasqua - anno B
At 4, 8-12; Sal 117; 1Gv 3, 1-2;
Gv 10, 11-18
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo
Quarta settimana del Salterio
I
l Vangelo procede per suggestive rivelazioni. E porta la nostra attenzione sull’immagine di Gesù buon pastore, definita con dei termini suggestivi e ricorrenti: pastore (5 volte), pecora (8),
gregge (1), ovile (1), conoscere (4), offrire (5).
Oggi la figura del pastore ha
perso colore: è diventata sbiadita, quasi insignificante. Il
concetto di pecora, poi, attribuito ad una persona, è metafora di una personalità scialba e persino gregaria.
Ma per me, che vengo da una
cultura contadina, torna caro
il ricordo delle pecore che
scendevano lungo il Monticano: il pastore in testa, il cane
che compattava il gregge, le
pecore che brucavano l’erba,
che scendevano a bere, che
belavano, ed un sole che donava alla loro lana dei colori
morbidi, caldi. Suggestiva torna alla mia memoria anche una scena, goduta sul Monte delle Beatitudini in Terra Santa,
quando un giovane pastore si
mise sulle spalle un agnello che
belava disperato per essersi infilato lungo una rete, che lo separava dal gregge che s’allontanava.
Ci aiutano anche delle sublimi
pagine bibliche. “Il Signore è il
mio pastore, su pascoli erbosi mi
fa riposare. Mi rinfranca, mi guida” (Sal 22). “Come un pastore
porta gli agnellini sul seno e conduce pian piano le pecore madri”
(Is 40, 11). “Io stesso andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella
malata, avrò cura della grassa e
della forte” (Ez 34, 15-16).
Anche i classici possono aiutarci. Dante ha molte immagini su questo tema. Una per tutte (Paradiso V, 82-84): “Non fate com’agnel che lascia il latte / de
la sua madre, e semplice e lascivo
/ seco medesmo a suo piacer combatte!”.
Ci aiuta pure l’arte figurativa:
come non ricordare certe figure del Buon Pastore, presenti a
Ravenna, in Galla Placidia, nei
sarcofagi e nel catino absidale
di Sant’Apollinare in Classe?
Oppure, nelle catacombe di
San Callisto a Roma? Il testo
greco del Vangelo odierno,
poi, è ancor più suggestivo:
Gesù, oltre che buono, è un
pastore bello!
Un pastore che dà la vita, che
protegge dentro ad un recinto, il quale, però, resta aperto:
difende ma non esclude. Un
pastore, non un mercenario,
un mestierante, che non si
compromette. Questo pastore non fugge, ma ti difende dal
lupo. Oltre che dare un volto
di bellezza a questo pastore,
bisognerebbe definire anche
il muso del lupo, perché tanti
sono i lupi in giro.
Un pastore che conosce! Mi
piace quanto Alessandro
Pronzato raccontava del suo
parroco. Appena arrivato in
parrocchia, era sicuro dei sui
metodi pastorali, camminava
veloce, a passo di bersagliere.
Tante cose da fare. Non aveva
tempo per ascoltare, salutava
in fretta, infastidito. Col passar degli anni il passo rallentò.
E crebbe l’arte di “conoscere”
le sue pecore.
Oggi è pure la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Abbiamo bisogno di pastori! Dobbiamo pregare per il
nostro Seminario e la Comunità vocazionale. Possiamo
guardare anche con una simpatia nuova al vescovo, al parroco, che sono i pastori della
comunità. E credo sia doveroso anche far memoria storica ed esprimere riconoscenza
a quelle grandi figure di vescovi e parroci, che in passato hanno segnato la vita delle
nostre comunità.
Don Pietro Bortolini
13
Domenica 3 maggio: celebra messa e cresime a Santa Lucia di
Piave (ore 9), Cordignano (ore 11) e San Vincenzo di Oderzo (ore 18.30). Partecipa all’inaugurazione dei lavori di restauro della
chiesa parrocchiale a San Giacomo di Veglia (ore 15).
Lunedì 4 maggio: al Castello di San Martino a Vittorio Veneto partecipa all’incontro del Gruppo di studio per la casa di spiritualità
diocesana (ore 20.30).
Martedì 5 maggio: celebra la messa nella chiesa di San Gottardo a Salsa di Vittorio Veneto (ore 18).
Mercoledì 6 maggio: in Vescovado incontra la Segreteria del consiglio presbiterale (ore 15).
Giovedì 7 maggio: partecipa alla congrega dei sacerdoti della forania di Conegliano (ore 9,15).
Venerdì 8 maggio: in Curia partecipa alla riunione del Consiglio
affari economici diocesano (ore 9).
Sabato 9 maggio: a Conegliano benedice una nuova sede delle
Acli (ore 11). Celebra messa e cresime a Oderzo (ore 17 e ore
19).
Domenica 10 maggio: celebra messa e cresime a Bocca di Strada (ore 9), Arfanta (ore 11) e Susegana (ore 17).
BREVI CHIESA
Ac: festa dei giovani
Sabato 2 maggio a San Vendemiano (locali adiacenti la chiesa) si tiene la Festa dei giovani promossa
dal settore Giovani dell’Azione cattolica diocesana. Tema: “e Ti vengo a cercare...”. Programma: 15.30
accoglienza e preghiera con il vescovo Corrado; 17 “... e mi faccio trovare”; 19 preghiera; 20 cena al sacco;
21 serata di festa; 22.30 ciao... baci e abbracci. La bellezza dello stare insieme continuerà nei gruppi in parrocchia.
Usmi: ritiro spirituale
Sabato 2 maggio si tengono i ritiri spirituali delle religiose della diocesi nelle consuete quattro sedi di Motta di Livenza, Pieve di Soligo, San Fior di Sopra e Vittorio Veneto. L’inizio è previsto per le 8.30.
Conegliano: New Age cultura o anticultura?
Risponde padre Dermine
COLLOQUI CON IL GESÙ DEL VANGELO
Stese la mano
P
ietro, impetuoso nel suo
desiderio di raggiungerti, Gesù, pretende di camminare sull’acqua, ma non
ce la fa. E tu stendi la mano
e lo afferri perché non
affondi (Mt 14, 31).
Ho visto un lebbroso avvicinarsi a te e supplicarti fiducioso: Se vuoi, puoi guarirmi. E tu, mosso a compassione, stendi la mano, lo
tocchi, lo guarisci (Mc 1,
41).
Ho sentito un apostolo sgridare i bambini che ti attorniano, ma tu affettuosamente poni la mano su di
loro e li benedici (Mc 9, 16).
***
Quello di stendere una mano per offrire un aiuto è un
gesto molto bello, che si
compie spontaneamente
quando si vede una persona che ha bisogno di ap-
poggio, ad esempio per superare una pozzanghera, per
scendere da un gradino trop-
po alto, per rialzarsi da terra... È un gesto semplice in
se stesso, eppure esprime
solidarietà, comprensione,
incoraggiamento. E tu, Gesù, lo compi proprio così,
con semplicità, anche in situazioni impegnative.
La mano però può venir tesa non solo per aiutare ma
anche per chiedere aiuto,
come il mendico che chiede
l’elemosina; oppure per
stringere la mano all’amico
che ti viene incontro. È così
che io la tendo a te, Signore
Gesù, per essere aiutato, fiducioso che tu la stringa da
amico.
Sono consapevole che lo hai
fatto innumerevoli volte, e
sono certo che lo farai sempre quando mi rivolgerò a te.
E so che dipende da me lasciarmi afferrare dalla tua
mano.
Don Mario Albertini
Il domenicano padre François Marie Dermine, canadese di nascita, ma italiano d’adozione, docente all’Istituto di scienze religiose
di Trento e Bologna, autore di numerose pubblicazioni, nonché presidente nazionale del Gris è il relatore che avremo il piacere di ascoltare venerdì 8 maggio all’auditorium Toniolo di Conegliano sul
tema tanto discusso “La New Age è una nuova cultura o anticultura?”.
L’introduzione musicale è affidata al giovanissimo, ma già valido
violinista Paolo Tagliamento.
Radio Palazzo Carli: messe di maggio
Queste le messe domenicali di maggio trasmesse in diretta da Radio Palazzo Carli: 3 maggio, alle 10, da Vittorio Veneto; 10 maggio, alle 11, da Conegliano; 17 maggio, alle 11, da Sacile; 24 maggio, alle 11, da Conegliano.
Padova: la catechesi a un bivio?
Venerdì 8 e sabato 9 maggio nella sede della Facoltà teologica del
Triveneto a Padova (via del Seminario 29) si terrà un convegno dal
titolo “La catechesi a un nuovo bivio?”. L’incontro è promosso in
occasione dei 40 anni del documento base “Il rinnovamento della
catechesi”. L’analisi vuole individuare le prospettive future di cammino per rinnovare negli operatori pastorali e nelle comunità la passione per l’annuncio del Vangelo.
Venerdì 8 i lavori cominciano alle 9; intervengono Giancarla Barbon, direttrice della rivista “Evangelizzare”, monsignor Lorenzo Chiarinelli, vescovo di Viterbo, il professor Henri Derroitte, Università Cattolica di Lovanio, Walter Ruspi, vicario per la pastorale della diocesi di Novara.
Il confronto riprende domenica 9 alle 9 con una rappresentazione
di Marco Campedelli, quindi interventi di monsignor Lucio Soravito, vescovo delegato Cet per la catechesi, Cesare Bissoli, docente Ups, Enzo Biemmi, presidente dell’équipe europea dei catecheti.
Per maggiori informazioni telefonare allo 049-664116.
3 maggio 2009
CONEGLIANO: UN SABATO POMERIGGIO “A TEMPO PERSO”
vete tempo per fermarvi a riflettere e ridere
A
sul tempo? Allora siete le persone giuste per
“A tempo perso”, l’originale spettacolo che va in sce-
DUE SPETTACOLI TEATRALI A SACILE
enerdì 8 maggio sono in programma due appuntamenti nel SaV
cilese. Alle 21, al teatro Zancanaro, la compagnia teatrale Arte Povera mette in scena la commedia “La dama di chez Maxim” di
Georges Feydeau. Biglietti: intero 10 euro, ridotto 8. Sempre alle
21, alla sala polifunzionale di San Giovanni del Tempio, il gruppo
teatro “Oggettivamente pazzi” presenta “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde a conclusione della rassegna “Venerdì... liberamente”. Ingresso libero.
na sabato 2 maggio a Conegliano. E lo fa in quattro luoghi e, soprattutto, tempi diversi. L’idea e
l’organizzazione di “A tempo perso” sono della
compagnia teatrale di San Vendemiano Casello
24 con il patrocinio del Comune di Conegliano.
Giri per la città e trovi gli artisti con i loro microspettacoli sul tema: dalle 16 alle 16.45 nella piazzetta davanti al negozio “Righetto”, dalle 17 alle
17.45 sotto i portici del Duomo in via XX Settembre, dalle 18 alle 18.45 presso la Corte delle Ro-
RELIGIOSITÀ POPOLARE E VICENDE MONASTICHE
Libro su Follina
“F
ollina, un fiume, un
paese. Religiosità popolare e vicende monastiche” è un bel libro e anche grosso, giacché conta quasi 550 pagine. Lo ha scritto Licinio Lea, classe 1933, veneziano di Fossalta di Piave, collaboratore della biblioteca del
monastero benedettino di
Santa Giustina a Padova. Il volume, che è frutto di una certosina consultazione di cinque
manoscritti originali e di innumerevoli opere a stampa, si occupa specialmente di devozioni, confraternite, processioni,
memorie in particolare del periodo camaldolese (1573-1771).
“Le occasioni che hanno fatto
maturare nel dottor Lea il progetto di occuparsi del complesso storico abbaziale di Follina – commentano gli attuali
custodi, i frati Servi di Maria –
sono da riallacciare alle sue ricerche sulla religiosità popolare dell’Alpago in pellegrinaggio
secolare alla Madonna di Follina”. Nel periodo estivo, unendosi ai pellegrini dell’Alpago,
l’autore è infatti entrato in con-
Sabato 9, alle 16
nell’antico refettorio, si
presenta il libro di Licinio
Lea con interventi di
padre Clemente M.
Nadalet, padre Emilio
Bedont osm e padre
Ermenegildo Zordan
osm
tatto con il complesso abbaziale di Follina. “Per cinque anni
ha condotto una ricerca accurata e paziente, come risulta
dalla citazione delle fonti, consultando gli archivi locali, diocesani e statali e mantenendo
contatti con noi nella sua faticosa ricerca – continuano i frati custodi –. Ha fatto un dono
prezioso non solo a noi, ma a
tutti coloro che visitandoci ci
chiedono notizie e, tra questi,
pensiamo che potranno ricevere un valido aiuto gli universitari che si orientano ad approfondire la loro ricerca sul
complesso abbaziale follinense, sia nella sua arte, che nella
sua spiritualità monastica”.
L’autore si sofferma in particolare sull’origine e provenienza
della scultura nubiana della
Madonna e del Bambino del VI
secolo d.C. per segnalare le
molteplici manifestazioni della
devozione mariana, i pellegrinaggi e la storia delle confraternite, soprattutto, come detto, nel periodo camaldolese. La
ricerca si allarga poi ai tre ordini monastici: Benedettini, Cistercensi, Camaldolesi e all’Ordine
dei Servi di Maria, i quali permearono lungo i
secoli con la loro
presenza e la loro
testimonianza e
attività la vita degli abitanti di Follina e della Valmareno. La prima
parte dell’opera di
Licinio Lea è dedicata alla statua
della Madonna e
del Bambino e di
come
questo
gruppo scultoreo
sia qui giunto dal-
se e dalle 19 in poi al bar Radio Golden ai giardini di piazza San Martino. Il tutto gratuito. Ricompensa potrà essere piuttosto riuscire a suscitare nei passanti spesso frettolosi una riflessione
in più sulla misura di tutte le nostre vite. Almeno
una decina gli artisti coinvolti, tra i quali gli attori locali Vincenzo Ercole della compagnia Colonna Infame, Anna Zoppas della scuola di teatro della compagnia Tremilioni, Antonella Rui del Casello
24. La partecipazione è aperta a tutti quelli che
hanno qualcosa da dire al/col/nel tempo. Per informazioni o adesioni: telefono 338-4149485,
[email protected], www.casello24.net. TB
l’antica regione egiziana della
Nubia. Nella seconda e terza
parte racconta le diverse forme
di devozione verso la Madonna di Follina, mentre nella
quarta narra la storia delle confraternite follinesi, la prima delle quali venne costituita nel
1606. La quinta parte si occupa di Benedettini, Cistercensi,
Camaldolesi e degli Abati commendatari. La chiesa abbaziale,
il campanile, le campane, l’organo e gli altari occupano invece la sesta parte, mentre le
vicende dal 1771 al 1915 (soppressione del monastero, l’erezione a parrocchia, l’arrivo dei
Servi di Maria, qui dal 1915, eccetera) sono ben documentate
nella settima e ultima parte.
Mario Sanson
BELLUNO: A PALAZZO CREPADONA
L’ANTOLOGICA DI ANDREA BRUSTOLON
P
athos e perfezione. Celebrante di tale rito artistico è il maestro Andrea Brustolon, che nel
corso del Seicento elevò l’intaglio
artigianale del legno dai confini
locali al rango internazionale del
Barocco più virtuoso. Dalle ascese europee, consacrate
dall’apprendistato
presso il Parodi, dal
faro della lezione
berniniana e dalle
sontuose committenze dei veneziani
Balbi e Venier, agli
esordi natali nelle
terre
cadorine:
Brustolon compie
questo viaggio a ritroso, ricongiungendosi con le impronte d’origine
nella città di Belluno, pronta ad
omaggiarlo con la prima mostra,
degnamente antologica a palazzo Crepadona, di bianco vestite
per l’allestimento arioso di Mario Botta. Un corpus variegato e
corposo di più di 100 opere riconferma l’inclinazione eclettica
di un artista multiforme e vitale,
che si cimenta in svariati ambiti
e tipologie esecutive, dall’arredo
domestico alle composizioni sacre, dalle suppellettili prosaiche agli apparati liturgici, senza
temere confronti o
rivali.
Mago del modellato,
ma non meno valente nei disegni e nei
bozzetti preparatori,
di cui è prodiga l’esposizione bellunese
con l’intento di restituirci il completo iter
progettuale che accompagna la nascita
di una creazione
scultorea, il Brustolon sorprende per l’ardita freschezza stilistica. Orario (fino al
12 luglio): domenica-giovedì 919, venerdì-sabato 9-20. Ingresso: 10 euro intero, 7 ridotto.
Elena Pilato
ODERZO
Maggio archeologico
I
l Maggio archeologico
opitergino si apre domenica 3
maggio con una novità. Il
percorso museale si arricchisce,
infatti, con la sezione
temporanea “Il segreto del pozzo.
Aspetti di vita quotidiana dai
pozzi romani di Oderzo” nella
quale si potranno ammirare dei
reperti finora non visibili al
pubblico. I pozzi romani, con
reperti come brocche, coppe e
piatti, vengono ricostruiti così
come rinvenuti nelle campagne
di scavo a Oderzo. Grazie
all’associazione Athena, inoltre,
il Museo e le aree archeologiche
si potranno visitare anche in
orario serale con accesso gratuito
e percorso guidato. Si comincia
domenica 3, alle 15.30 al Foro
Romano, con visita guidata.
Venerdì 8, alle 20.45 al Museo
archeologico, si terrà la
conferenza di Giovanna
Mandrini sul tema “Intra puteos.
Gli scavi di pozzi romani a
Oderzo”. Domenica 10, alle 15.30
al Museo archeologico, scatterà
la caccia al tesoro per bambini e
adulti. Giovedì 14, infine, alle 18
al Museo archeologico, si
inaugura l’esposizione “Il segreto
del pozzo. Aspetti di vita
quotidiana dai pozzi romani di
Oderzo” che rimarrà aperta fino
al 13 dicembre.
Chiuso l’1 maggio.
MOSTRE
nerdì-domenica 10-12 e 15-24.
COLLALTO Chiude domenica 3 maggio nell’ex
scuola elementare la mostra personale del pittore Elio Poloni “Il colore della mia terra”. Orario:
venerdì 1 maggio 9-12 e 14-23, sabato 2 14-23,
domenica 3 9-12 e 14-23.
REFRONTOLO Fino al 10 maggio al Molinetto
della Croda è aperta la mostra di Angelo Lorenzon “La sua terra e il suo tempo”. Orario: mercoledì-sabato 15-18.30, domenica e festivi 10-12 e
14.30-19.
MOTTA DI LIVENZA Chiude domenica 3 nelle ex
prigioni la mostra “Creativando” dello scultore
Giuliano Fregonese. Orario: venerdì-domenica
16-20.
VENEZIA Fino al 10 maggio, a Ca’ Foscari, è aperta la mostra “Nigra sum sed formosa. Sacro
e bellezza dell’Etiopia cristiana”. Orario: mercoledì-lunedì 10-18.
PORTOBUFFOLÈ Chiude domenica 3 a Casa
Gaia da Camino la mostra di fotografie di Mario
Biancotto e Guido Zamai “Portobuffolè: l’incanto
e la memoria”. Orario: venerdì 10-12.30 e 15.3018.30, sabato 14.30-18.30, domenica 10-12.30 e
14.30-18.30.
VENEZIA Fino al 10 maggio, allo Spazio Thetis
all’Arsenale, è aperta la mostra “L’astrazione infinita” con i lavori di Lucio Afeltra, Pino Barillà,
Clara Brasca, Maria Credidio, Giancarlo Dell’Antonia, Fernando Garbellotto, Giuseppe Gonella,
Pier Luigi Guglielmo, Maria Kazoun, Giampaolo
Lucato, Vinicio Momoli, Nata, Paolo Rosa Salva,
Nevio Sonego, Silvano Tessarollo e Alessandro
Zorzi. Orario: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 18.
VITTORIO VENETO Chiude domenica 3, nella
chiesa di San Paolo al Piano, la mostra di tempere e oli su tavola di Nino Memo “Tabule magiche”. Orario: venerdì 15-18, sabato-domenica
9.30-12.30 e 15-18.
PIAVON Chiude giovedì 7, a Ca’ Lozzio, la personale di Olimpia Biasi “Retablos”. Orario: ve-
ASOLO Fino al 17 maggio, presso la fornace, è
aperta la mostra “La botanica della musica. Alberi, liuteria e suoni armonici: dalle piante d’origine agli strumenti musicali”. Orario: lunedì-venerdì 9-12 e 14.30-18, sabato-domenica 10-17.
VITTORIO VENETO Fino al 17 maggio, al Codalunga, è aperta la mostra “La pelle” a cura di
Antonio Grulli con le opere di Flavio Favelli, Luigi Presicce, Lorenzo Scotto di Luzio e Italo Zuffi.
COSTA DI CONEGLIANO Fino al 31 maggio nella sala esposizioni dell’oratorio “A. Mazzarolli”, la
mostra “Cre... ando” di Bresca ’V. Orario: prefestivi 18-20, festivi 11-22.
SPILIMBERGO Fino al 2 giugno, in piazza Duomo, è aperta la mostra “Dal fuoco alla luce”, quarta rassegna internazionale di illustrazione. Orario: martedì-sabato 10-12 e 15-19, festivi e 1 giugno 10-13 e 15-20.
ALTRI APPUNTAMENTI
CONEGLIANO Martedì 5 maggio, alle 18 nella
sala conferenze di piazzale Fratelli Zoppas, Sandro Buzzatti legge “Un amore” di Dino Buzzati.
Ingresso gratuito.
CODOGNÈ Mercoledì 6 maggio, alle 20.45 in biblioteca comunale, per il corso d’arte sul Futurismo il regista Carlo Montanaro curerà la serata
sul cinema futurista con proiezione e analisi di alcune rarità cinematografiche.
15
SOLIGON E BARDINI ANNUNCIANO UN INTERESSANTE LIBRO
La Visnà che non ti aspetti
ncora qualche mese e ViA
snà avrà finalmente un libro che approfondisce, in particolare, la storia di due importanti beni: la chiesa parrocchiale e il bosco. Alla stesura del libro stanno lavorando il professor Antonio Soligon e il dottor Giancarlo Bardini. I primi risultati della ricerca sono stati presentati sabato 18 aprile nella chiesa parrocchiale. La pubblicazione è
promossa dalla parrocchia con
la collaborazione del Comune
di Vazzola. Le spese verranno
quasi interamente coperte dal
generoso contributo di sponsor locali.
Nell’ultimo numero del giornalino parrocchiale Soligon ha
proposto alcuni interrogativi
cui il libro cercherà di dare risposta. “Il famoso bosco di Visnà, il più grande di tutta la podesteria di Conegliano, venne
gestito per secoli dalla Repubblica di Venezia: caduta la Serenissima nel 1797, scomparve nel giro di pochissimi anniscrive-. Dov’era con precisione? E dov’era con precisione la
prima chiesa di Visnà? A queste due prime
domande se ne
aggiungono poi
subito delle altre. Perché 500
anni fa c’erano
dei muri diroccati in aperta
campagna che
venivano chiamati “San Martino”? E quante
erano davvero
le chiese nell’antica Visnà?
Come si vede,
gli interrogativi
a cui rispondere prima di poter pubblicare un nuovo testo
erano molti”. Soligon ha anche
anticipato qualche curiosità emersa dalle ricerche d’archivio: “Lo sapevate che anche Visnà nel Settecento ebbe i suoi
Peppone e don Camillo? E che
sempre nel Settecento ebbe i
suoi “promessi sposi” rimasti
per sempre “promessi”?”.
“Le ricerche - spiega lo storico - si sono prolungate più di
quanto si prevedesse. La speranza ad ogni modo è di concludere l’opera per i festeggiamenti del patrono o della Madonna della Salute nel novembre prossimo. A quasi un secolo di distanza dal primo,
questo sarà il secondo libro
sulla chiesa di Visnà. Il primo
fu pubblicato nel 1915 dal parroco don Giambattista Scrizzi che morì di crepacuore nel
1918, dopo che gli austriaci avevano fatto crollare campanile e chiesa. Negli anni successivi si lavorò alla ricostruzione e anche il bellissimo coro, rimasto alle intemperie per
cinque lunghi mesi, fu per nostra fortuna recuperato e restaurato, pezzetto
dopo
pezzetto. Nel
1925 per consacrare il nuovo tempio si
scelse naturalmente l’estate
di San Martino (noi copieremo l’idea
per il nuovo libro...) e si organizzarono
festeggiamenti straordinari”.
collegamento fra i tre centri
compresi nell’area di Belluno,
Feltre e Ceneda. Per scoprire
l’origine del nome del Castello
bisogna ricorrere ad una leggenda che racconta le gesta dei
Goti e del valoroso Gensenico
che insieme all’ancella Eudosia,
poi sua moglie, riparano in Val
Belluna a seguito di una consegnalazioni e altre difese e- giura. Qui “...su rovine di un insterne risale al 46-47 d.C. Dal sediamento difensivo antico,
II al IV secolo d.C., con il peri- (...) edificò un Castello con ucolo di invasioni barbariche dal na torre per sua fortezza (...),
Nord il castello garantisce il ben munito da fossati e mura.
(...) Dal matrimonio nascono due
gemelli”. Per questo al nuovo possente castello viene dato il nome di
“Castrum Zumellarum” (Castello
dei Gemelli detto
poi di Zumelle).
L’importanza di
Zumelle cresce
con gli anni ed è
attribuibile intorno all’anno 1100,
con la contessa di
Zumelle Sofia da
Camino, la fase di
massima espanIl cortile interno del Castello di Zumelle sione fisica del
Castello, che comprende ora
quattro cerchia di mura, almeno due fossati e almeno quattro
torri principali. Ma alla sua
morte, con la decisione di dividere la contea tra il vescovo di
Belluno e la famiglia Da Camino nel Trevigiano, iniziano tra
le parti lunghi e sanguinosi
combattimenti fino alla distruzione del castello nel 1196. Solo nel 1311 Rizzardo da Camino, signore di Belluno, Feltre e
Treviso, per ordine dell’imperatore provvede a riedificare il
castello di Zumelle nelle forme
attuali. Ormai ritenuto un presidio di pochi soldati e non più
dimora dei signori, escluso dai
grossi avvenimenti e con l’avvento delle armi da fuoco che lo
rende inutilizzabile anche come difesa militare il castello va
in decadenza. Proprietari per
tre secoli i conti Zorzi, signori
di Mel, l’area passa poi alla ricca famiglia veneziana dei Gritti, quindi nel 1872 il Castello fu
acquistato dal Comune di Mel,
tuttora proprietario. Nella seconda metà del ’900, si è provveduto al recupero del Castello di Zumelle, completamente
restaurato nel 1999. Oggi è gestito dalla famiglia Dal Piva.
UN LIBRO RICORDA L’ESPERIENZA DELL’ARTISTA DANIELE
Brescacin, una vita per l’arte
A
ppassionato insegnante, cittadino impegnato
e artista, Daniele Brescacin (1914-1989) dedicò tutta la vita con coerente, disinteressata ed instancabile partecipazione alla scuola, alla cultura della sua città, all’arte. Ora il
Comune di Vittorio Veneto gli
dedica un libro e un monumento. La presentazione del libro intitolato “Daniele Brescacin. Una vita per l’arte” è avvenuta lo scorso 17 aprile. Prossimamente verrà, invece, depositata copia dell’opera “Primo giorno di scuola”, sempre di
Daniele Brescacin, presso quella che sarà la nuova sede della
scuola primaria “Nazario Sauro” in via Monte Piana a San
Giacomo di Veglia.
“Io non credo all’arte che sgorga dal nulla». In queste poche
parole di Brescacin è racchiusa
l’essenza dell’artista; vi si può
riconoscere il significato più
profondo delle sue opere, della
sua critica, della sua stessa concezione dell’arte. (…) Sì, perché
egli non solo era un artista in
quanto creava delle opere, ma
si occupava costantemente di
arte: studiandola, insegnandola, commentandola, criticandola, promuovendola… Il suo
impegno per l’arte era totale e
sostanziava ogni sua attività; è
stato così per tutto il corso della sua vita”. Con queste parole
di Francesca Costaperaria inizia il testo della monografia che
il Comune di Vittorio Veneto ha voluto dedicare a
Brescacin, a 20 anni dalla sua scomparsa. L’artista è stato uno dei protagonisti della vita culturale vittoriese della seconda metà del Novecento. E
questa monografia, la
prima così documentata
e completa, lo mette bene in evidenza, raccogliendo, grazie alla collaborazione del figlio Pier
Paolo, informazioni e documentazione sulla sua
vita e la sua attività; oltre
che testimonianze di chi
lo ha conosciuto personalmente ed in diversi ambiti: il figlio,
un amico, un allievo.
Il volume, molto semplice e
chiaro, illustra brevemente la
produzione artistica di Brescacin, che spazia dalla scultura all’incisione, dalla grafica artistica a quella pubblicitaria ma
presenta anche il suo lavoro di
critico e di promotore di iniziative di carattere culturale. Il
tutto attraverso la citazione di
alcuni brani tratti dagli “appunti” che Brescacin ha lasciato, scelti con cura e grande rispetto. Questa monografia,
quindi, viene a contribuire in
modo fondamentale alla ricostruzione del percorso biografico ed artistico di Brescacin,
senza avere la pretesa di essere
esaustiva nel catalogo o di presentare sofisticate analisi criti-
che, ma con l’intento, semplice
ed onesto, di costruire la memoria di questo personaggio
che ha partecipato con instancabile passione ed impegno alla vita artistica, culturale e sociale di Vittorio Veneto. Francesca Costaperaria, dopo aver
compiuto approfonditi studi di
storia dell’arte (laurea in Conservazione dei beni culturali e
diploma della Scuola di specializzazione in storia dell’arte
presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Udine), ha svolto attività
d’insegnamento, si è occupata
di didattica museale ed ha collaborato con diversi enti per varie attività, corsi, ricerche e
pubblicazioni di carattere storico artistico; attualmente lavora presso i Musei Civici di
Vittorio Veneto.
LA CERIMONIA FINALE DELLA KERMESSE LETTERARIA
DE L’AZIONE, IN OTTOBRE NEL FAMOSO CASTELLO
Concorso, i premi a Zumelle
l’importante è partecipare
Sunaèe bella
anche vero che vincere è
soddisfazione! Se poi
si viene “incoronati” nel suggestivo salone di un castello medievale l’appagamento sarà
massimo. Questo è quanto potrà accadervi inviando un vostro racconto ispirato al tema
di quest’anno: “Storie tra le
mura: torri, castelli, fortificazioni” partecipando all’ottava
edizione del concorso letterario “Raccontiamo la montagna
delle Prealpi bellunesi e trevigiane”. Infatti l’ambientazione
o la vicenda storica, i personaggi reali o di fantasia, devono far riferimento a questo territorio rappresentato e valorizzato dai gruppi membri del Comitato promotore. Proprio su
queste montagne sorge il Castello di Zumelle, sede delle
premiazioni, emblema della
storia che ha caratterizzato i
rapporti tra i due versanti. La
prima data certa del primitivo
nucleo di Zumelle, comprendente almeno un torrione per
FLOP DELLA BANDA DEL BAGAGLINO
Una trasmissione non
proprio “Bellissima”
a chiuso i battenti in anticiH
po “Bellissima”, l’ultima fatica di Francesco Pingitore: non si
svolgerà la quarta e ultima puntata prevista per sabato 2 maggio,
causa inarrestabile crollo degli ascolti, letteralmente sprofondati
sotto il peso del concorrente “Ti
lascio una canzone”. Al suo posto
Canale 5 manderà in onda il film
catastrofico e dal titolo quanto
mai significativo “The day after
tomorrow”, allo scopo di recuperare velocemente le forze per proporre un sabato sera migliore, che
pare non riuscire più a decollare
se non con la presenza di Maria
De Filippi e del suo “C’è posta per
te”. Nessuno si stupisca: già l’anno
scorso il varietà targato Bagaglino
aveva registrato pessimi indici di
ascolto ma ciò non è bastato a
fermare i vertici Mediaset, a quanto pare convinti che l’ennesima edizione avrebbe giovato agli italiani, nonostante le assenze di due
colonne portanti come Leo Gullotta e il compianto Oreste Lionello, mancato lo scorso febbraio.
“Bellissima” si è confermato l’ennesimo ricettacolo di amenità utili solo a politici e pseudo vip opportunamente presenti nelle prime file del salone Margherita, inquadrati strategicamente durante
le divertite reazioni a gag e imitazioni, prive in realtà di qualsiasi
mordente. Eppure così efficaci nel
dimostrare al pubblico a casa che
anche quei politici e quegli pseudo vip hanno il senso dell’umorismo, sono simpatici e possono ridere di gusto se assistono a della
buona satira. Peccato che ciò che
da anni propina la compagnia del
Bagaglino sia tutto fuorché satira.
La comicità che caratterizza la trasmissione è, infatti, solo un mix di
imitazioni sempre più dozzinali,
dove la risata si concentra soprattutto sulle trasformazioni estetiche piuttosto che sugli argomenti proposti, in un vero e proprio
paradosso della satira appunto,
dove al contrario la presa in giro
coinvolge molteplici piani linguistici. Si preferisce così distrarre
l’attenzione dello spettatore dalla
vacuità contenutistica del programma, costituito prevalentemente da barzellette, battute e
freddure talmente vecchie che il
deja-vù è una sensazione universale. Sono lontani i fasti di un tempo e mai come in questa edizione
gli stessi protagonisti dello show
sembravano essersene accorti: da
un poco convinto Pippo Franco
alle otto soubrette chiamate per
l’occasione (Valeria Marini, Pamela Prati, Nina Moric, Antonella Mosetti, Silvia Burgio, Manila
Nazzaro, Justine Mattera e Angela Melillo), tra le quali spiccavano
alcune ormai poco credibili in abiti strizzati e luccicanti di paillettes.
Silvia Albrizio
GLI SPETTACOLI CINEMATOGRAFICI
PIEVE DI SOLIGO
Venerdì 1 e sabato 2 maggio,
alle 15 e alle 18, domenica 3, alle 18, al cinema Careni si
proietta “Io&Marley” di David
Frankel (Usa, 2008), commedia con Jennifer
Aniston, Owen
Wilson,
Alan
Arkin e Kathleen
Turner. Venerdì 1
e sabato 2, alle 21,
e domenica 3, alle
18 e alle 20.30,
tocca a “Gli amici
del bar Margherita” (nella foto la locandina) di Pupi
Avati (Italia, 2009)
commedia con
Diego Abatantuono, Luigi Lo
Cascio, Laura Chiatti, Neri
Marcorè, Fabio De Luigi, Katia Ricciarelli, Gianni Ippoliti e
Cesare Cremonini. Ingresso: 5
euro, ridotto 4.
VITTORIO VENETO
Mercoledì 6, alle 21
allo Spazio Mavv, si
proietta “Una vita
difficile” di Dino
Risi (Italia, 1961)
commedia
con
Claudio Gora, Alberto Sordi, Lea
Massari, Franco Fabrizi e Lina Volonghi.
SABATO 9 MAGGIO AL TEATRO ACCADEMIA
Concerto della speranza
SABATO 2
Radio 2 Rai, 15, Hit Parade. Con Federica Gentile.
Raitre, 17, Ginnastica ritmica. Coppa del Mondo
da Pesaro.
Italia 1, 21.10, Madagascar. Film d’animazione.
DOMENICA 3
Radio 3 Rai, 9, Uomini e
profeti. “La società degli
amici: la storia dei Quaccheri”. Di Gabriella Caramore.
Raitre, 18, Per un pugno di
libri. Quiz con Neri Marcorè.
Raiuno, 21.30, Enrico
Mattei - L’uomo che guardava al futuro. Film biografico con Massimo Ghini.
LUNEDÌ 4
La 7, 16.05, Relic Hunter.
“La stella di Nadir”. Telefilm.
Radio 1 Rai, 19.33, Ascolta si fa sera. Con Enzo
Bianchi.
Raitre, 21.10, Agente 007
- La spia che mi amava.
Film d’azione con Roger
Moore.
MARTEDÌ 5
Radio 3 Rai, 11.30, Radio
3 Mondo. Con Luigi Spinola.
Raitre, 16, Melevisione.
Varietà per i piccoli.
Telechiara, 21.05, Insieme
da Aquileia. Attualità.
MERCOLEDÌ 6
Raitre, 9.15, Verba volant.
Rubrica.
Radio 24, 19, La zanzara.
Conduce Giuseppe Cruciani.
Retequattro, 21.10, Arma
letale. Film d’azione con
Mel Gibson.
GIOVEDÌ 7
Italia 1, 21.10, C.S.I. - Scena del crimine. “La Divina
Commedia di Grissom”.
Telefilm.
Canale 5, 23.40, Terra! Attualità con Toni Capuozzo.
Radio 2 Rai, 24, La mezzanotte di Radio 2. Con Paola Turci.
VENERDÌ 8
Radio 1 Rai, 15.40, Radio
City. Conduce Stefano
Mensurati.
Raitre, 17, Ciclismo. Speciale 92º Giro d’Italia.
La 7, 21.10, Tetris. Attualità con Luca Telese.
9 maggio, alle 20.30 al teatro Accademia di Conegliano,
Schec’èabato
il “Concerto della speranza”. Nell’ambito di una lunga tournée
effettueranno in Svizzera e in Italia, infatti, saranno ospiti del-
le famiglie del Piccolo Coro MdG, i bambini del coro “Voci della
speranza” del Bairro da Juventude di Criciuma (Brasile). «Sabato
9 e domenica 10 maggio saranno interamente dedicati all’incontro tra i due cori, fra prove, concerto e vita in famiglia – spiegano
gli organizzatori –. Cento bambini di culture diverse, con i loro animatori e accompagnatori, faranno un importante passo in avanti alla “scoperta dell’altro”. I bambini brasiliani provenienti dalla Svizzera faranno base a Conegliano dal 4 all’11 maggio e nella
settimana visiteranno scuole e altre istituzioni a Vittorio Veneto,
Venezia e altre località vicine. I fondi raccolti verranno devoluti a
favore della missione Bairro da Juventude di Criciuma, che ospita ed assiste in un ambiente favorevole oltre mille bambini delle
favelas di Criciuma, strappati dalla strada.
SPLENDIDE IMMAGINI, COMMENTO DEBOLE
Earth, la nostra Terra
l 22 aprile è stato il giorno della Terra. Il cinema ha festeggiato l’ocILinfield.
casione con il documentario “Earth” di Alastair Fothergill e Mark
Una coproduzione Disneynature con Bbc, Discovery Chan-
nel e Greenlight Media: 4 mila giorni di riprese, un costo di oltre 40
milioni di dollari, la più costosa produzione per un documentario che
è la summa della serie televisiva “Planet Earth”. Ne vale la pena: le immagini sono un piacere per gli occhi, le inquadrature sono belle e inedite con effetti di accelerazione, decelerazione, sovrimpressione che
rendono indimenticabili i paesaggi e gli animali. Le stagioni si susseguono, seguiamo una famiglia di orsi polari, un branco di elefanti e una balena megattera nelle loro migrazioni. La musica di George Fenton eseguita dai Berliner Philarmoniker crea atmosfere e sottolinea la
drammaticità dei momenti. Perché, a differenza dei vecchi documentari Disney, questo film non nasconde la violenza e la morte. Il punto
debole è il commento, un miscuglio ambizioso e non riuscito di spiegazioni scientifiche, annotazioni poetiche e riflessioni filosofiche che
l’accento romanesco della voce di Paolo Bonolis non migliora. GDR
MARA PASIN LO CHIEDE A “L’ISOLA DELLE PERLE”
Siamo liberi o costretti?
L’ISOLA DELLE PERLE Continua la trasmissione in onda ogni martedì pomeriggio dalle 14.30 alle 16 coordinata da Mara Pasin e condotta da un gruppo di ragazzi e dedicata al mondo dei giovani e ai
suoi disagi. Il tema della puntata di martedì 5 maggio è: liberi o costretti? È possibile intervenire in diretta telefonando allo 0434781477.
ERIKA UNA BARCA DI SPERANZA La fiducia in se stessi: questo
il tema della puntata di giovedì 7 maggio. Ai microfoni del programma, condotto da Mara e Lisa Pasin in onda ogni giovedì sera
dalle 21.15 alle 23, Gabriella, che racconterà la sua esperienza in
materia di counseling. Ospiti il jazzista Lanfranco Malaguti e la voce di Laura Scomparcini. Per intervenire in diretta telefonare allo
0434-781477.
LINEA AZZURRA SPAZIO SCUOLA Il mondo della scuola al centro del programma condotto da Titti Burigana in onda ogni martedì pomeriggio dalle 16 alle 17.30 e in replica il sabato mattina alle 9.45.
NIGHT TRAIN Notizie di cronaca, attualità e intrattenimento ogni martedì sera dalle 21 alle 22.30. Ai microfoni Matteo Vendrame
e Mirko Modenese e nei panni di dj Luca Vendrame. Night Train
viaggia anche in Internet su Facebook nel gruppo Night Train - Rpc.
Vittorio Veneto
21
BREVI VITTORIO VENETO
SERRAVALLE: ricominciano le messe
a Santa Augusta
DA CINQUE ANNI, ALL’EX CONVENTO DEI CARMELITANI,
L’IMPEGNO DI DON GIGETTO DE BORTOLI
Contro il disagio
D
a cinque anni l’ex
convento dei frati
Carmelitani in via
Mazzini a Serravalle ospita il centro di prima accoglienza del Ceis – Centro
di solidarietà di Belluno –
e la sua Fondazione Progetto Uomo.
«Presso la struttura è attiva un’unità di pronta accoglienza per ragazzi perfettamente autonoma,
partita alla chetichella, per
chi si prepara a “rientrare” nella società», spiega il
direttore del Ceis Belluno,
don Gigetto De Bortoli «e
poi c’è il settore della formazione con una serie di
corsi ben riusciti».
Un’accoglienza per le
sempre maggiori situazioni di disagio, non solo legate alla droga o al bere,
ma anche a malesseri interiori.
«Oltre al periodico corso
destinato ai volontari che
vanno ad operare nel nostro sistema, offriamo un
corso di “consulenza emozionale” per aziende,
già operativo da due anni,
che abilita le persone a gestire le emozioni nelle relazioni “difficili”.
Inoltre è partito quest’anno il corso, che si protrae
per tre anni, di pedagogia
clinica a cura della Fondazione Progetto Uomo ed
infine, nei fine settimana, facciamo
un corso di “bonding psychotherapy”, un corso educativo che forma le persone al fare star bene».
La sede di Vittorio
Veneto è quindi un
luogo ideale per la
formazione?
«Esatto, il nostro
progetto formativo
prevede di utilizzare il fine settimana, quindi il venerdì, il sabato e la
domenica, così da
poter conciliare queste attività con il lavoro. Una
scelta strategica, offrendo
inoltre vitto e alloggio ai
corsisti, una prerogativa di
questa sede».
Un bilancio di questi cinque anni?
«Abbiamo sistematicamente un centinaio di persone che partecipano a
Don Gigetto De Bortoli
La sede del Ceis a Serravalle
questi corsi nei fine settimana, quindi siamo più
che soddisfatti. Sono persone di tutte le età con una certa formazione alle
spalle in base alla tipologia
del corso che seguono (diploma di scuola superiore
o laurea per il corso di pedagogia clinica) che interagiscono con un team di
docenti formato da medici, psicoterapeuti, insegnanti, esperti, eccetera».
La missione del Ceis è
quella di impegnarsi in attività di solidarietà sociale volta alla promozione
dell’uomo contro ogni forma di disagio, di sofferenza, di dipendenza: qui a
Vittorio come si esplica?
«C’è l’attività di acco-
Agenda Vittorio Veneto
GIOVEDÌ 30
SABATO 2
Alle 20.30, nell’ambito di “Semilasci
nonvale”, alla chiesetta di San Giuseppe in Pra’ San Marco a Serravalle “Dalmazia Dalmazia”, incontro con
l’autore Emilio Rigatti, che ha fatto
della bicicletta la sua vita.
Alle 18.30, al Bianconiglio, concerto
di Massimo Francescon.
Alle 21.30, allo Spazio Mavv, festa
Profumi da Marrakesh.
Alle 21.30, al Gands, concerto L’altro
mondo reunion, gruppo storico di
Claudio Rudella, Mauro Tolot e co.
cover Led Zeppelin e Queen.
VENERDÌ 1
Fino al 17 maggio continua al Codalunga in via Martiri 20 (www.codalunga.org) la mostra “La pelle” a cura di Antonio Grulli. Espongono: Flavio Favelli, Luigi Presicce, Lorenzo
Scotto di Luzio, Italo Zuffi.
Alle 21.30, allo Spazio Mavv, dj set di
Ale Lorenzi.
Alle 21.30, al Gands, concerto tributo ai Pitura Freska con i Pitura Stail,
special guest Furio Forieri, saxofonista dei Pitura Freska.
Da oggi a domenica si svolge la “37ª
Vittorio Veneto-Cansiglio”, cronoscalata automobilistica in salita. Oggi le verifiche tecniche e sportive in
piazza del Popolo. Domani le prove
e domenica la gara, a Fregona.
DOMENICA 3
Fino al 3 maggio, alla chiesa di San
Paolo al Piano con ingresso libero,
resta aperta la mostra Tabule magiche, tempere e oli su tavola 19702008 di Nino Memo. Orari di visita:
mercoledì, giovedì, venerdì 15-18;
sabato, domenica 9.30-12.30 e 1518.
Dalle 17 alle 21, presso palazzo Racola, dj set La dolce vita, dj Johnhash.
MERCOLEDÌ 6
Alle 18.30 aperitivo musicale con dj
set Be.Qube allo Spazio Mavv.
Alle 21, allo Spazio Mavv, per la Rassegna Sonego, proiezione del film
“Una vita difficile” (1961) di Dino Risi.
VENERDÌ 8
Alle 20.45, al cinema teatro Verdi, ritorna il musical “Bring on tomorrow
- Stelle alla ribalta” dopo il grande
successo dell’esordio di qualche settimana fa. Promosso dall’amministrazione comunale e realizzato dalla compagnia Aliestese, con la regia
di Alessandra Zandanel e l’organizzazione a cura di Stefania Bet e Silvano Tocchet. Prenotazione biglietti:
Federico Campo 348-2111373.
Farmacia di turno: Zoia, via Fadalto Alto 86, telefono 0438-918947;
Vittorio Veneto Servizi Spa, piazza
Fiume 29, San Giacomo di Veglia,
telefono 0438-500351.
glienza, operativa tutti i
giorni 24 ore su 24, che accoglie una quindicina di
giovani con problemi di
tossicodipendenza dai 18
anni in su, che arrivano in
parte dalla strada e in parte no, in convenzione con
le Ulss, il ministero di Grazia e Giustizia e alcuni comuni, costruendo dei progetti e programmi di percorso insieme ai servizi
per le tossicodipendenze.
Oltre a questo tipo di attività svolgiamo formazione a progetto, ad esempio per gli over 40 che
hanno perso il lavoro».
Cosa ha spinto cinque anni fa ad aprire questa sede
a Vittorio Veneto?
«Dovevamo dare continuità all’attività fatta alla
“Casetta”, vicino al cimitero di Ceneda, struttura nata già negli anni Novanta.
Un gruppo di famiglie e di
volontari aveva messo a
posto questa casa per accogliere persone che provenivano dalla strada e
che non si sapeva come
gestire. Con il tempo la
“Casetta” si è dimostrata
insufficiente per le richieste e quindi abbiamo fatto un’operazione che dava
risposte plurime alle esigenze del territorio. Ora
questo edificio è diventato abitazione per chi ha
già concluso il programma e ha difficoltà di trovare un alloggio e un lavoro, sempre in accordo
con gli enti che ci inviano
le persone».
E come vi ha accolto la
città?
«In modo ottimo, i nostri
problemi sono di carattere gestionale, ovvero reperire fondi per ristrutturare la sede».
E come valuta i risultati di
questi cinque anni?
«Sono più che soddisfacenti, perché siamo riusciti ad offrire dei percorsi per le persone del nostro territorio, operando
con discrezione, anche in
relazione alla delicatezza
dei temi che trattiamo. In
particolare da tre anni
funziona un gruppo di
primo approccio per i genitori che hanno il problema della droga in casa,
gratuito e aperto a tutti, ogni sabato dalle 14.30 alle
17.30, che imparano ad affrontare il problema con
la guida di animatori».
Claudia Borsoi
Da domenica 3 maggio riprende la celebrazione della
messa al santuario serravallese di Santa Augusta. Fino
all’ultima domenica di ottobre, il 25, alle 8.30 ci sarà la
recita del rosario e alle 9 il
rinnovo del sacrificio eucaristico.
Momenti forti sono previsti per sabato 22 agosto, festa
della santa, e domenica (terza) 20 settembre, con il pellegrinaggio foraniale da Serravalle al santuario.
Sarebbe bello se i gruppi giovanili delle varie parrocchie, anche attraverso i Grest, facessero visita comunitaria al santuario, ritemprando il corpo nella salita e lo
spirito nel perpetuare la conoscenza di una nostra millenaria tradizione.
Si è spento Emilio Rivasi
È mancato venerdì 24 aprile, a 86 anni,
Emilio Rivasi. In città era conosciutissimo per i suoi incarichi professionali in
campo amministrativo (alla Sicca, poi alla Cartopiave di Susegana, fino alla dirigenza della Doria di Orsago), ma anche per la sua passione per lo sport che
lo ha visto dirigente del calcio Vittorio e del locale Tennis Club. Aveva perso la moglie 13 anni fa, lascia i quattro figli Maria Fiorenza, Giorgio, Franco e Carlo.
SAN GIACOMO: inaugurazione
della chiesa dopo i lavori
Ci sarà anche il vescovo Corrado, domenica 3 maggio
alle 15, nella chiesa di San Giacomo per l’inaugurazione ufficiale dopo i lunghi e costosi lavori di restauro conservativo, durati più di due anni. Dopo un canto della Corale parrocchiale ed una preghiera, i saluti del parroco
e del vicepresidente del consiglio pastorale parrocchiale,
l’architetto Carlo Piccin presenterà l’intervento svolto.
La benedizione del Vescovo chiuderà la cerimonia.
Lionella D’Arsiè alla guida
dei volontari del Piccolo Rifugio
È Lionella D’Arsiè (nella foto), originaria
di Santa Maria del Piave, la nuova presidente dell’associazione Lucia Schiavinato, che raccoglie i volontari del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto. L’ha eletta
l’assemblea associativa. Nel consiglio
direttivo anche Carmen Canzian, Donatello Ferrari, Diego Giacomin, Michele
Magoga, Maurizio Papaveri, Raul Piccoli e Miriam Zanette.
SANTA GIUSTINA:
Festa della famiglia
Domenica 10 maggio la parrocchia di Santa Giustina
celebra la Festa della famiglia: alle 10.30 messa animata
dai bambini della scuola materna, alle 12 pranzo comunitario in asilo.
Corso di formazione foraniale
per animatori Grest
La commissione di pastorale giovanile della forania di
Vittorio Veneto organizza Grestyle 2009, incontri di formazione per animatori di Grest dalla prima alla quinta
superiore. Gli incontri si svolgono al patronato di Ceneda giovedì 14 maggio dalle 20.15 alle 22.15, venerdì
22 maggio dalle 20.15 alle 22.15 e sabato 30 maggio
dalle 16.30 alle 19.30 con partecipazione alla veglia di
Pentecoste. Gli incontri saranno differenziati secondo
l’esperienza degli animatori. Iscrizione obbligatoria; i moduli si ritirano presso la propria parrocchia e vanno restituiti entro il 7 maggio. Quota di partecipazione 5 euro. Per informazioni chiamare don Alberto al 3339365871 o scrivere a [email protected].
Il progetto Anas del traforo
di Santa Augusta
L’Anas ha presentato il primo stralcio del progetto definitivo del traforo di Santa Augusta. C’è un mese di tempo per le eventuali osservazioni e quindi ci sarà la gara
d’appalto per i lavori, che potrebbero partire nel giro di
un anno. Il primo stralcio prevede due assi principali e
tre intersezioni a rotatoria, e si sviluppa su circa 2.500
metri, di cui 1.498 in galleria.
22
Dai nostri paesi Vittorio Veneto
OLTRE 200 PERSONE ALLA MESSA ALL’AGNELEZZA
3 maggio 2009
IL MAESTRO CANELLA IN PIAZZA PER IL 25 APRILE
ei loro interventi uffiN
ciali, il sindaco Giancarlo Scottà e Lorenzo Ca-
Nonostante la giornata non assolata, oltre 200 persone erano presenti domenica 26, alla Madonna dell’Agnelezza sulle pendici del
Pizzoc, alla messa di apertura della stagione delle passeggiate
L’
area Fenderl rimane di tutti. La vicenda sulla possibile revoca della convenzione per la gestione di casa e
area Fenderl si è conclusa –
per fortuna, diciamo noi –
con un nulla di fatto, o quasi. La convenzione (in scadenza nel 2014) rimane intatta, ma la Cooperativa
Fenderl potrà contare sull’uso esclusivo (il mattino e
il primo pomeriggio dei
giorni feriali) degli spazi a
pian terreno. Questo infatti dice la subconcessione
firmata dalla Consulta dell’associazionismo culturale, che in verità da tempo
aveva dato la sua disponibilità a risolvere in tal modo, con soddisfazione di
tutti, la vicenda.
La cittadinanza che utilizza l’area e ne conosce il progetto e tutte le associazioni che si sono battute per
evitare sconvolgimenti
hanno potuto così tirare un
sospiro di sollievo.
Abbiamo sottoposto al direttivo della Consulta alcune riflessioni.
Tutto è bene quel che finisce bene?
«Prima di rispondere, due
osservazioni – afferma il
direttivo della Consulta –:
l’atto di indirizzo che il sindaco, avallato da Coordinamento del volontariato e
da Cooperativa Fenderl,
povilla, presidente dell’Istresco di Treviso, nel 64º
anniversario della Liberazione hanno ricordato i
valori dei resistenti confluiti poi nella Costituzione della Repubblica italiana. Presenti alla cerimonia anche due-tre reduci
di quegli storici avvenimenti, fra cui Giordano
Bruno Canella (nella foto
IL FUTURO DEL PROGETTO FENDERL
La corazzata
fermata con l’arco
voleva far approvare in
consiglio comunale era
gravissimo, perché prevedeva due soluzioni entrambe inaccettabili: nel caso in cui avessimo sottoscritto la nuova convenzione, la riduzione del Centro
culturale a due salette e un
ufficio al primo piano cancellando il Centro ricreativo, supporto logistico alle
manifestazioni sportive e
alle manifestazioni all’aperto, e di fatto anche la sala polivalente da 300 posti,
l’anfiteatro all’aperto da
1000 posti...; se non avessimo accettato ci sarebbe stato l’immediato sfratto delle associazioni dall’area
Fenderl.
Inoltre, è una strana battaglia quella che abbiamo
combattuto: avevamo contro, tra gli altri, la Cooperativa Fenderl, che dovrebbe lavorare anche per l’in-
tegrazione dei ragazzi disabili, e il Coordinamento
di volontariato che dovrebbe avere a cura l’integrazione di tutte le forme
del disagio... E invece siamo stati noi, sostenuti anche da varie associazioni
dello stesso volontariato, a
difendere la possibilità che
in futuro essi potessero
continuare ad integrarsi...
Forse la cultura dell’integrazione, base fondante del
progetto Fenderl, si è persa, schiacciata da altri meccanismi?
Veniamo alla domanda.
“Finisce” è una parola grossa. Diciamo che tutto è rinviato ai futuri confronti fra
gli enti interessati. Adesso
siamo contenti, quasi increduli, per aver fermato
con piroghe, archi e frecce,
la corazzata armata di cannoni dell’amministrazione
comunale. A mente più
fredda ci rendiamo conto
di quanti siamo e di quante relazioni abbiamo come
associazioni in città: è questo il nostro vero patrimonio e la nostra forza.
Anche se continuiamo a
non capire: perché voler
buttarci fuori? Forse perché siamo associazioni libere, quindi, pericolose
perché diciamo quello che
pensiamo, perché se vediamo che qualcosa non funziona, lo denunciamo; perché, se ci troviamo di fronte ad un’ingiustizia, lottiamo per far sì che non avvenga?
Ma come si fa a non capire
che, proprio perché tante e
diverse, siamo anche in
grado di portare un contributo vitale e non surrogabile all’area Fenderl?
Perché non rendersi conto
che la collaborazione fattiva fra associazioni diverse
munità, i lavoratori, e le
centrali sia sempre stata
forte: ieri, come oggi come,
ci si augura, domani.
Ha proseguito l’altro segretario Valter Bitto. Guardando a Giovan Battista
Bitto “Pagnoca”, a Mario
Secchi, all’ingegner Mainardis e a tanti altri, ci siamo chiesti: e noi? cosa avremmo fatto se ci fossimo
trovati in quegli anni a dover fare la scelta tra il freddo del Cansiglio e il caldo
di casa nostra, tra il campo di concentramento e
l’obbedienza a chi ci aveva
portato a quel disastro e
che, per tanti anni, ci aveva ammaestrato alla campagna del grano, al treno
in orario, alle manifestazioni scolastiche, al posto
in cambio di una tessera?
Oggi è facile imbrogliare
gli altri e noi stessi col fuoco del patriottismo, della
libertà, della giustizia, ma
allora cosa avremmo fatto?
Pensiamoci, per non dimenticare le atrocità di una guerra, per di più fratricida, ma soprattutto per
riconoscere ai tanti Pagnoca di aver saputo scegliere anche per tutti noi.
GC
UN LIBRO SUGLI IMPIANTI IDROELETTRICI
VITTORIESI NELLA RESISTENZA
Un 25 aprile elettrico
ell’area industriale
N
dell’Enel a San Floriano di Vittorio, la Federa-
zione dei lavoratori elettrici della Cisl della provincia
di Treviso ha presentato la
pubblicazione sugli “Impianti idroelettrici del Vittoriese nella Resistenza”, in
una sala gremita e partecipe, alla presenza anche di
numerose autorità civili e
del sindacato, e del coro Ana vittoriese. La preghiera
è stata letta da monsignor
Martino Zagonel, vicario
diocesano e figlio di un ex
dipendente dell’Enel.
Dai saluti degli intervenuti sono emerse la curiosità
per l’apparente strano connubio tra le centrali e la Re-
sistenza e la condivisione
della ricerca, semplice ma
documentata, per le tante
pagine di eroismo silenzioso che hanno consentito di salvaguardare intatte
le centrali dai piani di sabotaggio predisposti dalle
forze di occupazione.
Domenico Tempesta della
Flaei-Cisl provinciale ha
associato il dopo Caporetto e il triennio della Resistenza al Risorgimento, tre
eventi sulla “coscienza nata tra gli italiani: l’esser parte – tutti – di una collettività nazionale”. E dalla storia dei nostri impianti idroelettrici del Vittoriese
emerge con forza come l’identificazione tra la co-
con la figlia Silvia), classe
1920, decorato di Medaglia di bronzo al valor militare. Canella, dopo l’8
settembre 1943, era in Toscana quale ufficiale del
Regio Esercito, e risalito
dai suoceri nel Bellunese,
entrò in clandestinità nella
Resistenza già
il successivo
14 settembre
col nome di
battaglia di
“Farinata”. Militò nella Brigata Piave fino a diventarne il commissario. Fu sempre, soprattutto per le sue
spericolate azioni di “intelligence”, a rischio di forca. Combatté contro i Tedeschi a Solighetto e nel
febbraio 1945
sul San Boldo.
Portò a casa la
pelle, e poi per
tutta la vita fece il maestro elementare. MS
costituisce una forza enorme per la comunità, mentre lo scontro non può che
creare debolezza per tutti?
Non sappiamo se riusciremo a riprendere la via del
progetto iniziale di un
grande centro culturale sociale ricreativo e sportivo
aperto a tutti. Sappiamo
però che abbiamo intenzione di continuare a difendere strenuamente le
nostre idee e il progetto».
Ora cosa succederà nel
concreto?
«Avremo qualche problema perché non potremo
fruire della sala dal primissimo pomeriggio per le attività che attualmente vi si
realizzano (psicomotricità,
ginnastica dolce, attività ricreative, eccetera); ma almeno sono garantite quelle serali e quelle all’aperto
del fine settimana. Nell’altra sala potremo dare il via
all’allestimento della cucina, già acquistata lo scorso
anno con fondi nostri, e
bloccata per la questione
della convenzione, e della
saletta da pranzo per gli incontri conviviali delle associazioni».
La vicenda porterà delle
conseguenze nel clima della casa?
«Sarà inevitabile (ed è già
successo) nei rapporti tra
Consulta e direzioni del
Coordinamento e della
Cooperativa. Constatiamo
però che tra le associazioni della Consulta e del Palafenderl, ma anche con
molte del Coordinamento
stesso, si è sviluppato in
questi mesi un profondo
senso di solidarietà e di
condivisione. Questa battaglia ci ha fatto conoscere
ed apprezzare».
Spieghiamo la vicenda della cessione dell’area: che significa e che succederà?
«Un’altra scelta improvvisa e calata dall’alto (non solo non condivisa ma nemmeno comunicata) dal sindaco, ratificata in fretta e
furia dal consiglio comunale.
Già nel 2001, come Consulta avevamo dato parere
favorevole al fatto che, di
fronte alla possibilità che
l’Ater realizzasse la Comunità alloggio per persone
disabili, venisse ad essa ceduto il diritto di superficie
dell’area.
Naturalmente non abbiamo nulla contro la Fonda-
zione Fenderl, grazie alla
quale il progetto Fenderl è
potuto nascere, ma adesso
si parla di “cessione di proprietà”, ovvero il Comune
frantuma l’unità dell’area.
E non varrebbe la pena inserire nel progetto della
Comunità alloggio alcuni
locali anche per il Centro
diurno (sala mensa e cucina), risolvendo così definitivamente i problemi di
spazio del Centro diurno
stesso?
Ancora una volta, la fretta
della decisione, la mancanza di confronto e una visione miope del progetto
sono state cattive consigliere».
Guardiamo avanti. Il progetto complessivo prevede
altri investimenti per essere compiuti. Possiamo ancora essere ottimisti?
«Anche se di nuovo potrà
sembrare un paradosso,
credo continui ad essere
importante che esistano gli
“utili idioti” delle associazioni, così come gli idealisti e le utopie; crediamo che
gli investimenti siano l’ultima cosa (anche se non trascurabile) del progetto; in
questo mi pare di essere
realista e non ottimista. Siamo sempre stati convinti e
lo siamo tuttora che un
progetto così complesso,
articolato e importante non
possa realizzarsi che con
l’unità di intenti e di energie di tutte le forze vive della nostra comunità e degli
enti che le organizzano. Le
associazioni sono povere economicamente; possono
solo essere da un lato i catalizzatori del processo,
dall’altro i garanti, le sentinelle del suo sviluppo. Ma
hanno grandi ricchezze,
magari non misurabili con
il Pil, ma sicuramente reali: le competenze acquisite
in decenni di lavoro nel
mondo della cultura e del
sociale, il confronto forte e
democratico al loro interno, la passione e il lavoro
volontario e gratuito.
Di nuovo siamo convinti
che siano state anche queste ricchezze a farci vincere oggi questa battaglia civile e culturale. Che queste
ricchezze ci permetteranno di trovare gli investimenti. E (lo diciamo sottovoce) al di là delle utopie,
qualche idea, concreta, sugli investimenti ce l’abbiamo». AT
Dai nostri paesi Vittoriese
3 maggio 2009
le Grillo hanno portato avanti
le trattative sui candidati. E
scartando altre candidature sono arrivati a Paola Battistin, 36
anni, da 10 residente a Fregona, insegnante di matematica e
fisica ai licei linguistico e della
comunicazione della scuola
Santa Giovanna d’Arco di Ceneda. Alle elezioni 2004 Battistin era in lista con il candidato sindaco Romolo Salvador;
nel quinquennio è stata rappresentante dell’opposizione
nel comitato biblioteca. È di
Forza Italia. La Lega ha dunque rinunciato a esprimere un
proprio candidato, benché sia
maggioritaria. Il succo, comunque, è l’alleanza tra le due
forze del centrodestra: l’avessero fatta anche nel 2004, Giacomo De Luca sarebbe stato
per cinque anni consigliere di
opposizione. Invece è stato sindaco, fortissimamente sindaco
e leader della sua giunta e lista.
E lunedì 27 aprile ha finalmente ufficializzato che si ricandida per un secondo mandato. «Sono tempi troppo duri per lasciare – spiega De Luca –. È richiesta la continuità».
Ma ci sarà anche il rinnova-
mento, visto che il sindaco uscente annuncia molte novità
nel gruppo dei suoi sostenitori.
In un paese piccolo come Fregona, la campagna elettorale
sarà anche una questione di
rapporti personali, e il voto non
necessariamente seguirà l’appartenenza politica nazionale.
De Luca senz’altro rivendicherà che Fregona è uno dei
pochi comuni d’Italia che non
chiede ai suoi residenti l’addizionale Irpef e batterà, ad esempio, sui finanziamenti ricevuti per il Pizzoc, acquista-
FOTOVOLTAICO ALLA MEDIA DI CORDIGNANO
lowatt ora.
«Sappiate – ha detto il sindaco Roberto Campagna
rivolto agli studenti – che la
luce delle vostre aule e la
corrente che fa funzionare
i vostri computer ora è prodotta da energia pulita. Il
Comune di Cordignano
non avrebbe potuto effettuare questo investimento
ma grazie all’intuizione del
Cit ciò è stato reso possibile».
Ogni anno i pannelli solari
frutteranno circa 15 mila
euro che andranno direttamente in banca per ammortizzare il Conto energia. Circa 3 mila 500 euro
saranno invece introitati
dal Comune. Oltre al risparmio economico ci sarà
anche una minor produzione di anidride carbonica emessa nell’ambiente,
pari a 0,7 chilogrammi per
ogni chilowatt ora.
Lo sportello energia del
Comune di Cordignano, in
via sperimentale sul sito internet del Comune, offre
informazioni sulle tematiche delle fonti rinnovabili,
sul risparmio energetico e
sui contributi disponibili,
promuove attività e progetti presso le scuole comunali e materiale divulgativo al fine di sensibilizzare i cittadini.
Gerda De Nardi
BREVI VITTORIESE
PER LA POLTRONA DI SINDACO DI FREGONA
È De Luca-Battistin
iacomo De Luca contro
G
Paola Battistin. Definiti i
candidati, rotti gli indugi, Fregona è pronta per la campagna
elettorale.
Una disfida ben polarizzata: il
sindaco uscente e la ex candidata consigliere, il dirigente d’azienda e l’insegnante, l’uomo e
la donna, il leader e la politica
da scoprire, il centrosinistra di
De Luca e il centrodestra di
Battistin, la lista civica dell’uno
e la lista civica dell’altra.
Quella di Battistin, però, è una
lista civica di salde radici politiche: lo scorso inverno Pdl e
Lega annunciarono che avrebbero corso assieme, poi Caterina Da Ros per l’uno e Miche-
L’energia dal cielo
E
nergia pulita si
diffonde nell’impianto elettrico della
scuola media di Cordignano. Amministrazione comunale, Cit e Banca della
Marca hanno dato vita insieme al nuovo impianto
che sarà a costo zero per il
Comune.
L’inaugurazione dei 90
moduli fotovoltaici pari a
300 metri quadrati di superficie di pannelli solari
posti sul tetto dell’istituto è
stata effettuata alla presenza degli studenti. L’infor-
mazione tecnica si è così unita alla sensibilizzazione
su tematiche ambientali
come il risparmio energetico e la conseguente diminuzione dell’inquinamento. Prima del taglio del nastro inaugurale, il parroco
monsignor Piergiorgio
Sanson, ha impartito la benedizione.
«Oggi – ha detto il senatore Gianpaolo Vallardi, presidente del Cit, all’inaugurazione – qui stiamo trasformando l’energia del sole in energia elettrica. Stia-
mo investendo in energia
pulita e in didattica pulita».
«L’iniziativa – ha sottolineato l’assessore ai Lavori
pubblici Elio Tomè – è nata con lo scopo finale di rispondere alle normative
nazionali, di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e alla salute dei cittadini, di ottenere un risparmio anche in termini
economici».
L’impianto cordignanese
potrà produrre 25 mila chilowatt ora all’anno avendo
una potenza di circa 20 chi-
Tommaso Bisagno
Il sindaco di Sarmede Eddy Canzian ha
sollevato dall’incarico di vicesindaco e
di assessore al Bilancio, ai Tributi e alla Pubblica Istruzione Sergio Gallo
(nella foto).
La decisione è maturata a seguito di
quanto accaduto nel corso dell’ultimo
consiglio comunale, durante il quale
non si è giunti all’approvazione del conto consuntivo 2008, perché è venuto a mancare il numero legale. Fra i consiglieri comunali usciti dall’aula
non c’erano solo gli esponenti dell’opposizione, ma anche qualche componente della maggioranza, fra cui lo
stesso vicesindaco, nonché assessore al Bilancio. Non
è la prima volta in verità che l’assessore al Bilancio non
si dimostra in linea con il sindaco Canzian: qualche anno fa lo stesso Gallo si era astenuto sul bilancio.
FREGONA: finale di Mostra
del Torchiato
Ultima fine di settimana per la Mostra del Torchiato a Fregona. Venerdì 1 maggio alle 15 si raccontano fiabe per
i bambini presso la sede della Pro loco, mentre alle 16
c’è un recital di chitarra classica presso la chiesa di San
Martino; alle 21 presso lo stand della sagra al campo
sportivo concerto della Citter’s band. Sabato 2 maggio
alle 21.30 presso lo stand della sagra estrazione di premi della lotteria del Torchiato. Lo stand è gestito dalla
scuola materna parrocchiale Sinite Parvulos, per autofinanziamento. Nella sala B del centro sociale, come
manifestazione collaterale, è anche allestita a cura della Pro loco la mostra “Fregona 1509”, su Fregona e la
guerra di Cambrai. Nel 1509 il contributo dei fregonesi fu decisivo per permettere alla Repubblica di Venezia di riconquistare Serravalle. La Serenissima, grata,
concesse allora esenzioni fiscali a Fregona con delibera del senato veneziano detta Ducale: la riproduzione
della Ducale è il pezzo forte della mostra.
Zavrel a teatro
che il gruppo teatrale della
scuola media Sandro Pertini di Sarmede ha elaborato
un progetto di riscoperta
della storia e del genio creativo dell’illustratore ceco che
ha trasformato nel Paese
delle fiabe, oggi rinomato in
tutto il mondo, un luogo fino a un quarto di secolo fa
sconosciuto ai più.
Si chiama semplicemente
“Zavrel” lo spettacolo che
verrà messo in scena domenica 10 maggio alle 21 al teatro Da Ponte di Vittorio Veneto e verrà riproposto per
le scolaresche dell’Istituto
comprensivo di Sarmede e
del circondario, lunedì 11 alle 9.30.
«Si tratta – spiegano le do-
to, e per le Grotte del Caglieron, in cui si investirà più di un
milione di euro.
Il centrodestra ha già cominciato con Battistin a contestare l’assenza di dialogo della
giunta in carica con i cittadini,
riferendosi implicitamente ai
modi non sempre diplomatici
di De Luca; inoltre, come ha
scritto già Grillo nel giornalino
comunale, il centrodestra insisterà su strade, marciapiedi,
parcheggi e gli interventi di cura urbana.
SARMEDE: Canzian manda a casa
l’assessore Sergio Gallo
UN LAVORO DEGLI STUDENTI DI SARMEDE
per “non smarrire i riÈ
cordi, le tracce, gli insegnamenti di Stepan Zavrel”
23
centi e registe Marisa Zanette e Maria Merlo – di un
testo autoprodotto che intende evocare, creare frammenti di atmosfere, ricostruire la vita di Zavrel dalla
sua fuga da Praga al suo approdo a Sarmede. E qui cogliere prima la diffidenza e la
curiosità della gente e quindi la sua amicizia, generosità
e religiosità. Si riscopre poi
come gli abitanti vedono il
paese che si trasforma. Mentre l’ultima scena è dedicata
alla Mostra internazionale
d’illustrazione per l’infanzia
che ha fatto sì che Sarmede
non sia più un paese sconosciuto».
Zavrel sarà affidato alla voce di Sandro Buzzatti, ma il
personaggio non apparirà
mai sul palcoscenico se non
nelle vesti del giullare, pro-
tagonista di uno dei suoi libri più belli.
E ancora verranno presi in
prestito altri dei suoi testi
quali “La città dei fiori”,
“Nonno Tommaso” e “Venezia domani”.
Gli studenti di terza media
saranno impegnati nella rappresentazione teatrale mentre i ragazzi di prima e di seconda media metteranno in
scena delle performance di
teatro della luce nera, diretti dalle docenti Luisa Brunelli e Mila Sartori. Anche
la scenografia sarà a cura del
laboratorio della scuola media Pertini, suoneranno dal
vivo Renato Gava alla fisarmonica e Chiara Coletti al
violino.
«L’obiettivo principale del
progetto – continuano le insegnanti – è di trasmettere
ai ragazzi la conoscenza di una persona straordinaria,
perché c’è la sensazione che
si stia perdendo la memoria
di chi era Stepan Zavrel e del
messaggio che ha lasciato».
L’ingresso è libero. GDN
24
Dai nostri paesi Quartier del Piave
A SOLIGHETTO I GENITORI ORGANIZZANO UN
CONCERTO PER RACCOGLIERE FONDI
Musica pro scuola
aglia oggi, taglia domani,
T
anche le scuole pubbliche
sono con l’acqua alla gola. E allora si devono muovere i genitori per raccogliere fondi per
l’acquisto di materiale didattico.
È successo lo scorso 24 aprile a
Solighetto. Un gruppo sponta-
neo di mamme e papà hanno
organizzato un originale concerto con i locali Cantori da Filò
e un’orchestrina salentina, composta da musicisti originali del
Salento residenti nella nostra
zona. Tra loro anche due insegnanti alla scuola di Solighetto.
È l’ambiente
la priorità
P
Luca Mazzero, vicesindaco di Pieve
se settimane dai comuni di
Farra di Soligo e Pieve di Soligo. Linee guida sostenute
anche da Regione e Provincia
e che, inevitabilmente, fanno
da scenario anche al Piano intercomunale (Pati) sviluppato con i comuni limitrofi di
Moriago, Refrontolo e Sernaglia.
Dopo quasi cinque anni di
studi e confronti con professionisti e cittadini, le ammi-
nistrazioni Citron e Moro
hanno, dunque, varato un
nuovo rapporto tra uomo e
ambiente, cambiando rotta
rispetto al passato. Anzi, in
certi momenti del dibattito,
l’urbanistica è sembrata un aspetto secondario, in secondo piano rispetto al confronto quasi filosofico tra le esigenze di una comunità e
quelle del territorio.
Pieve: taglio netto con il passato
«Questo Prg rappresenta un
taglio netto con il passato –
afferma Luca Mazzero, assessore all’Urbanistica a Pieve –. In stretta collaborazione con urbanisti, giuristi e docenti universitari come, ad esempio, Franco Mancuso,
Alberto Cecchetto e Paolo
Portoghesi, ha preso forma
un nuovo strumento per il
governo del territorio». Mazzero si spinge anche oltre,
parlando della valorizzazione
del «bello naturale» e del
«bello architettonico» ovvero di un Pat che pone al centro dell’urbanistica i coni visuali e i contesti figurativi,
trasformandosi in una sorta
di carta costituzionale del
paesaggio. Subito sottolineando che è una rivoluzione partita dal basso. «Nonostante gli sfregi subiti, questa
FARRA
I canti popolari veneti si sono
alternati al ritmo della pizzica
eseguita da chitarre, tamburelli, organetto e armonica. Alla fine i due complessi si sono
uniti nell’esecuzione di “Me
compare Giacometo”. Con loro sul palco anche decine di
bambini.
Il bilancio della serata è stato
ottimo: auditorium della biblioteca comunale di Pieve
pieno e 400 euro di offerte. I
soldi serviranno per acquistare un dvd e libri per la biblioteca scolastica.
APPROVATI I PAT DI FARRA E PIEVE
iena valorizzazione
delle aree naturali, come le colline, il corso
d’acqua del Soligo, i Palù del
Quartier del Piave. Tutela dei
centri storici e contenimento, se non addirittura il blocco, dell’edificazione residenziale e produttiva. Sono questi, tra ambiente e paesaggio,
i temi che si rincorrono nei
piani di assetto del territorio
(Pat, ex Prg) adottati le scor-
3 maggio 2009
terra ha ancora grandi opportunità di riscatto. Nei
contatti avuti con la comunità – continua l’assessore di
Pieve di Soligo – abbiamo
compreso da parte dei cittadini che c’è sempre più attenzione per la qualità urbanistica ed architettonica, per
la difesa del patrimonio naturale e paesaggistico. Noi,
come amministratori, non
abbiamo fatto altro che raccogliere queste aspettative ed
offrire un quadro di regole
coerenti con queste attese.
Nel rispetto per il paesaggio
sta la nostra futura, durevole ricchezza, morale ed economica». Tanto che, nel paese di Andrea Zanzotto, padre
dell’emergenza paesaggistica
e della fragilità ambientale,
non solo sono stati imposti
come principi generali vincolanti per le aree collinari il
divieto di sbancamento nei
l 1° maggio nel campo
Iligosportivo
di Farra di Soalle 15 triangolare di
calcio per giovanissimi
“Memorial Michele Donadel”, un ragazzo solighese
mancato
nel 2004 a
soli 11 anni a seguito di una
malattia
repentina.
vigneti e l’obbligo di ricorrere ai pali in legno, ma si è pure bloccata l’espansione residenziale indiscriminata e si
cercherà di ridurre le zone
industriali esistenti. «Non abbiamo bisogno di altri capannoni – chiude perentorio
Mazzero – ma di riqualificare quello che c’è, magari consentendo il riuso per esigenze del commercio e dei servizi».
Farra: serve una nuova strada
Una realtà, quella dei capannoni, con la quale ha dovuto
scontrarsi in questi cinque
anni la giunta di Farra di Soligo. «Una politica di edificazione eccessiva, disordinata
e diffusa ha gravemente compromesso l’assetto e la qualità
del nostro Comune – precisa il sindaco Domenico Citron –. Basti solo pensare che
abbiamo gli stessi servizi di
vent’anni fa, ma con almeno
mille residenti in più. Il che
significa che edifici scolastici, acquedotto, fognature e
parcheggi pubblici stanno
“scoppiando”. Senza dimenticare – continua Citron –
come il traffico lungo la Sp32,
sempre più intenso e pesante a causa dei Pip di Col San
Martino e Soligo, sta rendendo difficile vivere e muoversi nei centri abitati». Da
qui la volontà di adeguare i
servizi pubblici, realizzando
anche delle aree attrezzate a
verde gioco, ma soprattutto la
necessità di individuare e
preservare un tracciato stradale a sud dei tre centri comunali. «Penso a un tracciato ancora libero e praticabile
– precisa Citron – che in un
futuro, non necessariamente immediato, possa convogliare il traffico pesante generato dalle zone industriali».
BREVI QUARTIER DEL PIAVE
Prima escursione con Legambiente
La prima escursione primaverile di Legambiente Sernaglia è appena al di fuori dei confini del Quartier del
Piave, precisamente a Guia. Si svolge domenica 3 maggio con partenza alle 14 dalla chiesa parrocchiale. Il
percorso ricalca il sentiero 1016: s. Stefano, Zhope,
Fontana e Guia. Tra gli spunti del percorso erosione selettiva della molassa, adeguamento della viticoltura alla
conformazione delle colline e monumento a Toni Adami. Appuntamento successivo il 10 maggio a Soligo per
una camminata fino a San Gallo.
FONTIGO: corso di erboristeria
Dal 6 maggio al 10 giugno tutti i mercoledì alle 20.30
al Centro di educazione ambientale Media Piave di Fontigo il dottor Piero Concini guida un corso di erboristeria dal titolo “La salute nel... prato”. Verranno presentate le piante officinali: cosa sono, come riconoscerle e
prepararle. Organizza il circolo Legambiente di Sernaglia. Iscrizione: 20 euro. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi al 339-7831437.
PIEVE: lectio di Silva De Luca
Lunedì 4 maggio, alle 20.30 nella cappella adiacente al
duomo di Pieve di Soligo, Silva De Luca propone una
lettura spirituale del brano di Giovanni sulla vite e i tralci. Martedì 12, sempre alle 20.30, Elide Siviero proporrà
una lectio sul comandamento dell’amore (Gv 15, 9-17).
FARRA: tesi di laurea su temi locali
Ritorna “Quartiere tesi - Tracce dal territorio: i luoghi, le
persone, la storia dei nostri paesi e non solo, attraverso le tesi di laurea”, rassegna promossa dalla biblioteca multimediale di Farra di Soligo. Il primo appuntamento è venerdì 8 maggio con Margherita Dalle Ceste
che presenterà la tesi “Contributo alla flora delle Vallalte”. Giovedì 14 Elena Stella illustrerà il suo studio su “Andar per castelli tra Vittorio Veneto, Conegliano e Valdobbiadene: guida archeologica e proposte di valorizzazione”. Infine il 22 maggio toccherà ad Andrea Conficoni con la sua ricerca su “Riforma agraria di mercato: le controversie territoriali nel processo di ridistribuzione fondiaria (Serra Geral, Brasile)”. Tutti gli incontri si
tengono nella sala riunioni della biblioteca alle 20.45.
Per informazioni: telefono 0438-900318.
REFRONTOLO 60° DI MATRIMONIO
Glauco Zuan
Domenico Citron, sindaco di Farra
Agenda Quartier del Piave
VENERDÌ 1
Alle 21, al cinema Careni di Pieve
di Soligo, proiezione del film commedia “Gli amici del bar Margherita”.
A Refrontolo prosegue fino a domenica 3 la Mostra del Refrontolo Passito Doc e del Prosecco.
A Farra prosegue la Festa della fragola e dell’asparago. Nel corso della serata musica a sorpresa con i
Cantori da Filò.
SABATO 2
Alle 17.30 a Farra il gruppo musicale
“Anime salve” presenta i migliori
successi di Fabrizio De Andrè.
Nell’ambito della Festa della fragola.
Doppia programmazione al Careni
di Pieve di Soligo: alle 15 e alle 18
proiezione della commedia “Io & Marley”, alle 21 ancora una commedia:
“Gli amici del bar Margherita”.
DOMENICA 3
Due film commedia oggi al Careni
di Pieve di Soligo: alle 15 “Io & Marley”, alle 18 e alle 20.30 “Gli amici
del bar Margherita”.
Alle 8.30 dal parcheggio del centro
commerciale Bennet di Pieve di So-
ligo parte il gruppo di escursionisti
diretti a Guia per un’escursione
lungo la Costa Rabosa. Dislivello
salita: 850 m. Organizzatore: Elio
Tittonel 333-7970608.
ambientale di Fontigo, quarta lezione sui Palù. Katjuscia Gusatto
e Terenzio Gambin si soffermano
sugli aspetti storico-paesaggistici.
DOMENICA 10
MARTEDÌ 5
Alle 20, nella biblioteca comunale
di Pieve di Soligo, terzo incontro del
Laboratorio di approfondimento
sulle tecniche di lettura ad alta
voce “Tutti insieme appassionatamente” condotto da Livio Vianello.
GIOVEDÌ 7
Alle 20.30, al Centro di educazione
Alle 7.30 parte da piazza Vittorio Emanuele II di Pieve di Soligo il gruppo del Cai diretto sul Grappa per
un’escursione di tre ore da San Liberale a Cima Grappa.
Farmacia di turno: Benedetti, via
Montegrappa 7/A, Moriago della
Battaglia, telefono 0438-892022.
Alfonso Callegher e Cecilia Dalle Crode sposi dal 7 maggio 1949
C
ecilia e Alfonso, nel 60º anniversario del loro matrimonio, esprimono con gioia la loro gratitudine al
Signore per l’amore che li ha uniti e che tuttora sostiene la loro vita, resa feconda dal dono dei figli: suor
Rita fma, Antonio e Maria Rosa.
Invitano quanti li conoscono e vogliono loro bene a unirsi a loro nel Magnificat che insieme innalzano al Signore nella messa che sarà celebrata il 10 maggio, alle 10, nella chiesa parrocchiale di Refrontolo.
Dai nostri paesi Vallata - Bellunese
3 maggio 2009
OMAR DE PARIS DI ZOTTIER HA LOTTATO
A LUNGO CONTRO UN CANCRO AL CERVELLO
Morto a 29 anni
a scorsa settimana un
L
male incurabile al cervello ha stroncato a 29 an-
ni la giovane vita di Omar
De Paris di Zottier di Mel.
Al funerale, che è stato celebrato mercoledì 22 apri-
le nella chiesa arcipretale
di Mel, è intervenuta tantissima gente e tra questa
molti giovani amici di Omar.
Omar lavorava come tecnico alla Costan di Lima-
na. Era una persona seria,
onesta e appassionata del
suo lavoro. Suonava la chitarra basso in un complesso che faceva musica metallica, ed era tifoso della
Juve, che seguiva anche all’estero. Amava stare con
gli amici e i suoi amici cercavano la sua compagnia.
Non si è mai perso d’animo
e fino all’ultimo ha fatto
programmi per il suo futuro. Nel corso della cerimonia funebre i familiari
FOLLINA / DOPO CINQUE ANNI NON SI RICANDIDA
Tomasi
si fa da parte
A
vevamo conosciuto un Marcello Tomasi franco, diretto, talora ruvido. Ora che
la tensione si sta allentando e gli impegni si vanno diradando, scopriamo
il lato ironico e spiritoso
del suo carattere. Tomasi,
dopo cinque da primo cittadino di Follina, ha deciso di ritornare a vita privata. Non si ricandida
neppure come consigliere
comunale. Il gruppo che
lo aveva eletto si scioglierà.
Le preoccupazioni per le
grane politiche (i difficili
rapporti con alcuni esponenti della Lega che ne avevano sostenuto l’elezione) e per le lentezze burocratiche stanno diventando dei ricordi. E lasciano spazio alle soddisfazioni per i risultati raggiunti in questi anni. Su
tutto la realizzazione del
cimitero di guerra austroungarico «testimonianza
del rispetto dovuto a uomini che hanno pagato
con la vita il loro senso del
Marcello Tomasi sindaco uscente di Follina
dovere e simbolo di riconciliazione fra i popoli». Quindi la sistemazione con conseguente riapertura della strada di
Praderadego, la nuova
piazza Cavalieri del Tempio a Follina, il percorso
scolastico di collegamento via Follinetta-via Sanavalle. E poi c’è un intervento che, per un pelo,
verrà inaugurato dal successore di Tomasi: il recupero e l’adeguamento a
museo e sede di associazioni dell’ala sud dell’ex
collegio San Giuseppe.
Un lavorone da un milio-
ne di euro (800 mila dei
quali messi dalla Regione)
che Tomasi ha voluto nonostante le forti critiche
di varie parti politiche.
Come ogni rosa, anche
quella di Tomasi ha delle
spine. «Ho due dispiaceri
– racconta –. Il primo è
di non aver concluso il
Piano di assetto del territorio intercomunale (Pati) della Vallata. Ne abbiamo discusso per cinque anni, eravamo in dirittura di arrivo ma per
ragioni non dipendenti
dalla nostra volontà non è
stato approvato dai cinque consigli comunali.
Per Follina avevamo previsto la massima tutela del
territorio, limitatissime
zone industriali destinate
solo al trasferimento delle aziende che oggi sono
in zona impropria. Mi auguro che la prossima amministrazione prosegua
sulla stessa linea». Seconda amarezza: «Mi spiace
di non essere riuscito a
realizzare percorsi lungo
i corsi d’acqua, alla sco-
IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE “VOLONTARI
ASSISTENZA MALATI” LANCIA UN APPELLO
Manca il ricambio
opo 16 anni di presenza
D
attiva a servizio dei malati e degli anziani del Comune di Mel, l’associazione
Vam (Volontari assistenza
malati), guidata da Gabriele
Marchesani, lancia un appello affinché nuove persone
entrino a far parte del gruppo di volontariato.
L’appello è stato lanciato nel
corso dell’annuale ritrovo del
Vam. «Tutti sanno che ci siamo e tutti sanno cosa faccia-
mo – ha detto Marchesani –.
I volontari stanno invecchiando e non c’è ricambio,
in particolare per il servizio
di assistenza in ospedale, anche se questa è l’attività che
ci impegna meno. Per sensibilizzare la popolazione sulle nostre iniziative abbiamo
programmato, a breve, due
incontri nelle frazioni di Carve, in collaborazione con il
circolo Carve Viva, e a Villa
di Villa, in collaborazione con
la locale Associazione donatori di sangue. Nei prossimi
mesi, inoltre, in casa di riposo prenderà il via un corso
per nuovi volontari del Vam,
che ha come obiettivo quello di formare i volontari all’approccio con la persona
anziana. In questo progetto
avremo il supporto di un’infermiera e di un operatore
della casa di riposo».
L’attività del Vam è cambiata dal 1992, anno della fon-
hanno letto una lettera,
nella quale, nel ricordare
la personalità di Omar,
hanno rimarcato come
fosse un giovane contento
della vita, generoso e capace di apprezzare le piccole cose.
Ha affrontato la sua malattia con forza, senza arrendersi mai fin dal 13 luglio 2007 quando gli fu
diagnosticata. Già lo stesso anno veniva sottoposto
a un delicato intervento
neochirurgico all’ospedale
di Treviso. Ha fatto poi la
chemioterapia e la radioterapia. Nel novembre del
2008 una Tac ha confermato i sospetti di un ritorno della malattia.
Omar lascia il papà Natale, la mamma Lucilla, la sorella Romina e la nonna Adele. Le offerte raccolte nel
corso del funerale sono
state devolute all’Associazione italiana ricerca sul
cancro. SC
perta delle vestigia industriali e delle bellezze naturali del paese».
Tomasi è balzato agli onori della cronaca per aver armato la polizia municipale e per il suo impegno per la sicurezza.
Ma non accetta l’equazione immigrati=delinquenza. «La situazione è sotto
controllo, gli episodi negativi sono stati pochi.
Tra gli stranieri residenti
a Follina (uno dei comuni della Marca con la percentuale più alta di immigrati, ndr) ho conosciuto
persone brave e serie. Adesso diversi di loro hanno il problema della perdita del lavoro».
Tomasi da giovane ha fatto l’assessore a Tarzo per
la Democrazia cristiana.
Può permettersi quindi
un confronto tra la politica di ieri e quella di oggi:
«Neanche da mettere lo
spessore dei politici di un
tempo, l’ho detto anche
all’incontro del Vescovo
con gli amministratori
pubblici».
Quello che si augura per
il futuro l’ha messo nero
su bianco nell’editoriale
del giornalino che riassume i cinque anni di amministrazione: “Sono certo che assegnerete l’incarico di amministrare l’interesse comune a coloro
che avranno l’intelligenza
e l’umiltà di ricordare che
in municipio si entra per
servire e non per dare sfogo a protagonismi personali o di partito”.
Federico Citron
BREVI VALLATA
dazione, ad oggi. «All’inizio
il nostro impegno era esclusivamente quello di assistenza ai malati in ospedale –
spiega Marchesani –. Ricordo che nel primo anno abbiamo erogato più di mille ore di assistenza. Oggi, con la
diminuzione del periodo di
degenza di un anziano in ospedale, ci troviamo ad operare quasi per l’80% in favore degli ospiti della casa di riposo».
Nel corso del 2008, con 9 volontari il Vam ha assistito sei
persone tra ospedale e casa di
riposo per un totale di 180 ore tra assistenza diurna e notturna. Altri venti volontari a
turno, per un totale di 200 ore, sono impegnati ogni domenica, a pranzo e a cena,
nella somministrazione dei
25
Omar De Paris
MIANE: escursione a malga Mont
È malga Mont, ancora innevata, la mèta della camminata promossa dalla Pro loco e dagli Alpini di Miane per
venerdì 1º maggio con partenza alle 8.30 dal centro polifunzionale di Cal di Mezzo. A mezzogiorno rancio alpino in malga e al rientro (intorno alle 18) brindisi al centro polifunzionale. Si consiglia abbigliamento di montagna.
Sempre il 1º maggio alle 20 l’Associazione italiana sommeliers presenta i grandi vini dolci del Veneto, dal Gambellara Recioto al Torcolato di Breganze. I vini saranno
accompagnati da assaggi di pasticceria. Dopo la degustazione seguirà la cena a base di prodotti tipici (costo 20 euro).
Le iniziative rientrano nell’ambito della Mostra del Prosecco Doc che termina il 3 maggio.
TOVENA: erbe spontanee
al Bakaro
È la locanda “Al Bakaro” di Tovena il terzo locale in cui fa tappa la rassegna gastronomica itinerante “Magia, sapori e
profumi di casa nostra”, dedicata in particolare alla riscoperta delle erbe spontanee. Appuntamento mercoledì 6 maggio alle 20.30.
VALMARENO: festa di San Giacomo
Prosegue la festa di San Giacomo a Valmareno. Venerdì 1° maggio alle 14.30 spettacolo per bambini. Domenica 3 nel primo pomeriggio estrazione della lotteria
pro scuola materna parrocchiale. Venerdì 8 gara di calcetto balilla.
BREVI BELLUNESE
CARVE: salve le elementari
La frazione di Carve ha centrato l’obiettivo di mantenere
le cinque classi normali nella propria scuola elementare.
La grande mobilitazione popolare (una petizione ha raccolto 641 firme) e la chiara presa di posizione del dirigente
scolastico dell’istituto comprensivo statale di Mel, dell’amministrazione comunale, del Comitato dei genitori hanno indotto il dirigente provinciale a rivedere la decisione
di istituire pluriclassi. Il passo indietro si deve anche al
buon livello formativo attuale del plesso di Carve e ai genitori che sul filo di lana hanno iscritto due bambini.
pasti agli anziani della casa
di riposo. Inoltre ci sono 22
volontari che lo scorso anno
hanno effettuato 139 viaggi
per accompagnare gli anziani agli ospedali di Belluno e
di Feltre per visite o controlli. Agli ospiti del Centro diurno, con la disponibilità di 2
volontari, vengono garantiti
due trasporti a settimana, il
lunedì e il mercoledì sera. E
non finisce qui: 28 sono stati i viaggi per il trasporto di
utenti del servizio di assistenza domiciliare, mentre
14 sono stati i volontari impegnati a turno nella distribuzione, ogni domenica, dei
pasti caldi agli utenti del domiciliare. Tutte le iniziative
sono coordinate da una segretaria volontaria, la signora Rita.
Gabriele Marchesani presidente del Vam
«Voglio ricordare infine la
partecipazione del nostro
sodalizio a un progetto promosso dalle scuole del circolo didattico di Mel, che ha avuto come obiettivo quello di
portare in aula l’esperienza
della nostra e di altre associazioni di volontariato»,
conclude Marchesani.
Sergio Cugnach
26
Dai nostri paesi Conegliano
3 maggio 2009
CONVERSAZIONE DI ZANZOTTO CALLE DEGLI ASINI:
INIZIATI I LAVORI
CON MARZIO BREDA
CORSO DI
AUTODIFESA
iovedì 7 maggio, alle 18 nell’aula magna dell’ex conopo un inverno piovoso che ne ha rallentato la
G
vento di San Francesco in Conegliano, si terrà un Dpartenza, la sistemazione della Calle degli Asiincontro con il poeta Andrea Zanzotto e l’inviato spe- ni in centro storico è stata avviata ad opera degli al-
in partenza un nuovo corso
È
gratuito di difesa personale rivolto alle cittadine coneglianesi.
ciale del Corriere della Sera Marzio Breda.
Dalle conversazioni tra i due è nato, di recente, il libro
“In questo progresso scorsoio”, frutto di una lunga amicizia e consuetudine. Nel libro il poeta ripercorre la propria esperienza umana, culturale e creativa. Soprattutto, tratta alcuni temi chiave del nostro presente: paesaggio e linguaggio, storia e memoria, fede e politica, eros e psicoanalisi... Modera la serata la giornalista
dell’Espresso Alessandra Carini. Organizza la libreria La
Canova.
pini del Gruppo Maset con il supporto tecnico e logistico del Servizio manutenzioni del Comune. Si
tratta di un intervento di messa in sicurezza della parte di muro che era crollata qualche mese fa. Il Comune ha stanziato 15 mila euro per l’esecuzione dei
lavori. Terminato questo stralcio sarà possibile nuovamente transitare lungo il sentiero. In una seconda fase verrà ricostruito, di concerto con la Sovrintendenza, il muro e ripristinata l’illuminazione pubblica.
TANTE PROPOSTE PER UNA CITTÀ PIÙ VIVIBILE
I ragazzi
dicono la loro
S
i è tenuto all’auditorium Toniolo il consiglio comunale delle scuole elementari e medie di Conegliano. All’assemblea ha partecipato un
nutrito numero di studenti, oltre 500, con gli insegnanti, un’ampia rappresentanza del consiglio comunale “senior”, la giunta
comunale con il sindaco
Maniero.
Trenta ragazzi di 5ª elementare e 3ª media, in
rappresentanza di tutti gli
studenti e di tutte le scuole, hanno dibattuto sulle
questioni poste all’ordine
del giorno. Alla fine è stata approvata all’unanimità
una mozione in cui si chiede all’amministrazione di:
- arricchire alcuni spazi
verdi con attrezzi ludicosportivi adatti ai ragazzi
più grandi;
- utilizzare qualche area
dismessa o non utilizzata
(ad esempio il prato vicino al collegio Immacolata), da destinare al gioco
libero: a palla, a ping pong,
con la corda e altro, e di
individuare un’area da adibire allo skate;
- valutare l’opportunità di
recintare qualche giardino consentendone l’acces-
Gli studenti assistono al consiglio comunale dei ragazzi
so ad orario e magari con
la vigilanza di volontari;
- aprire “a tempo” il campetto scuola vicino al Famila da utilizzare per correre in bicicletta;
- prevedere, nelle aree verdi, uno spazio riservato agli animali da compagnia;
- individuare una strada
del centro da riservare ai
pedoni, come è stato fatto
per la via XX Settembre;
- migliorare la qualità della pavimentazione di marciapiedi e dei percorsi pedonali;
- creare dei collegamenti
tra le piste ciclabili esistenti e aggiungere nuovi
percorsi;
- prevedere dei parcheggi
per le bici vicino ai parchi;
- impedire l’alta velocità
delle auto specialmente
lungo le strade dove sono
situate le scuole (ad esempio via Einaudi);
- creare “cittadelle della
scuola” con vari edifici vicini (dal nido/infanzia alle superiori) per utilizzare
al meglio sia le vie di accesso (piste ciclabili e pedonali) sia i servizi annessi. Nel quartiere di Parè e
anche intorno alla scuola
Grava, ad esempio, le
scuole esistenti sono abbastanza vicine e possono
essere pensate come una
cittadella, sono però da organizzare gli spazi comuni ed eseguire gli interventi di manutenzione;
- ripensare le scuole nella
zona nord-est della città
per i quartieri Lourdes e
Monticella dove manca una scuola media ed esistono invece spazi per lo
sport che potrebbero essere utilizzati anche dalle
scuole.
In conclusione i ragazzi
hanno chiesto la convocazione di un nuovo consiglio comunale dei ragazzi
entro la fine del mandato
per verificare quanto realizzato rispetto agli impegni assunti.
PERCHÉ LA LUDOTECA È CHIUSA?
N
el corso del consiglio comunale dei ragazzi, gli alunni delle scuole primarie
del 2º Circolo di Conegliano hanno presentato un’interrogazione al sindaco sulla chiusura della ludoteca comunale avvenuta alla fine dell’anno 2008. All’interpellanza ha
risposto l’assessore ai Servizi sociali, Loris
Balliana. «Quello della ludoteca è un servizio molto apprezzato dalle famiglie co-
Agenda Conegliano
VENERDÌ 1
Fino a domenica 3 maggio agli impianti sportivi
di Campolongo ha luogo la Festa dello sport.
Serate enogastronomiche e musicali.
Alle 20, all’auditorium Dina Orsi, inaugurazione
8º Festival internazionale della romanza da
salotto con un concerto-omaggio a Pier Adolfo
Tirindelli. Con la partecipazione dell’Ensemble
Vocale Lirico Opitergino diretto dal maestro Maria Grazia Biancolin. Letture poetiche a cura di
Monica Stella. Presenta Andrea Testa, violinista
genovese, docente, concertista. Ingresso libero.
all’8º Festival internazionale della romanza da salotto all’auditorium Dina Orsi e nella sede dell’associazione lirica “Pier Adolfo Tirindelli”. Ingresso libero.
Dalle 14.30 alle 18 pomeriggio musicale con
ballo nella sala musica del centro diurno anziani in via Carpenè 16. Ingresso libero. Organizza Una proposta per la terza età.
Alle 20.30, all’auditorium Dina Orsi, concerto “Le
poetesse della romanza da salotto: la contessa
Lara (I)” nell’ambito dell’8º Festival internazionale
della romanza da salotto. Ingresso libero.
DOMENICA 3
SABATO 2
Da oggi a giovedì 7 selezione dei partecipanti
Alle 8 parte dalle piscine comunali in via Calpena la 37ª Marcia del donatore e della solida-
neglianesi. Fatte le valutazioni economiche,
tuttavia abbiamo dovuto sospenderlo pur
mantenendo vitale una serie di iniziative
specifiche, che si terranno sempre presso la
ludoteca di piazzale Santa Caterina grazie a un contributo regionale. Si tratta di una serie di attività ludiche rivolte ai bambini piccoli e di laboratori per i bambini fino ai 12 anni».
rietà, marcia non competitiva sui colli di Ogliano e Scomigo. Sono previsti tre percorsi, rispettivamente di 6, 12 e 21 km.
Alle 10 visita al cimitero ebraico condotta da
Marisa Zanussi. Il ritrovo è alla passerella di ingresso del cimitero.
Alle 20.30, all’auditorium Dina Orsi, per l’8º Festival internazionale della romanza da salotto
concerto “Miranda”. Testi di Antonio Fogazzaro, musica di Giovanni Tebaldini. Ingresso libero.
LUNEDÌ 4
Inizia oggi e prosegue fino a venerdì 29 il 16º
Torneo “Riccardo Piccoli” - categoria Allievi al
campo sportivo di Parè. In programma alle 19 la
prima partita.
Alle 20, all’auditorium Dina Orsi, convegno “Con
Si terrà nei quattro sabati di maggio (9, 16, 23 e 30) con orario dalle 9 alle 10 (per le signore), dalle
14 alle 15 (per le ragazze). La sede del corso è la palestra comunale “Ing. P. Stival” in via Calpena. Per informazioni e iscrizioni
contattare l’Ufficio servizi alla
persona telefono 0438-413488.
La partecipazione è gratuita.
BREVI CONEGLIANO
LA NOSTRA FAMIGLIA: Il 1° maggio
la Marcia del sorriso
Il 1º maggio la Marcia del sorriso, storica camminata cui
partecipano anche ragazzi e adulti diversamente abili,
si fa in tre in occasione dei 40 anni della presenza de
La Nostra Famiglia a Conegliano. Al percorso “classico” di 9 km (chiesa di Costa-centro-Collalbrigo-Costa)
si aggiungono quelli che porteranno i marciatori a Costa dalle due sedi “generate” da Conegliano: Bocca di
Strada e Barbisano. Ritrovo alle 8.30 in ciascuna delle
tre sedi. Partenza alle 9. Arrivo per tutti alla sede di Conegliano intorno alle 11.30. L’incasso raccolto verrà devoluto a La Nostra Famiglia (a favore dei ragazzi e per
l’acquisto di attrezzature e macchinari per la riabilitazione). Partecipazione: 5 euro intero e 3 euro ridotto. Organizzano gli Alpini, La Nostra Famiglia e diverse associazioni di volontariato.
Pranzo per il Benin
Domenica 3 maggio, alle 12 al campo sportivo di Campolongo, pranzo di beneficenza per la raccolta di fondi
pro Benin e le comunità del cibo di Terra Madre. Tra i
piatti serviti il risotto “Regina d’Africa” al s’ciopetin, l’insalata “Terra Madre”, il caffè dei Maya del Guatemala e
alcuni prodotti Presìdi Slow Food. A seguire lo spettacolo “Quando il canto canta e le canzoni canzonano” di
e con Giorgio Fornasier. Il costo della partecipazione è
di 20 euro. Per prenotazioni e informazioni: 3460101737. Organizzano Associazione famiglie rurali,
Slow Food, associazione Coram in collaborazione con
l’Istituto alberghiero “Beltrame” di Vittorio Veneto.
L’inno alla carità di san Paolo
Con l’incontro di lunedì 4 maggio termina il percorso di
riflessione intorno all’Inno alla carità di san Paolo proposto da don Roberto Camilotti insieme alle Piccole Apostole della Carità. Inizio alle 20.30 a La Nostra Famiglia.
Liberalabici con Mies
Venerdì 8 maggio, alle 21 nella sala ex Informagiovani
di piazzale San Martino, il professor Mies illustra i tesori artistici delle zone che verranno visitate durante le gite di Liberalabici. Ingresso libero.
Incontro per famiglie dai dehoniani
Domenica 10 maggio a Casa Dehon a Costa Alta di Conegliano si terrà un incontro per famiglie sul tema “Vivere in famiglia la profezia dell’amore e il servizio della
riconciliazione”. Programma: alle 9 proposta, alle 10 dialogo in coppia, alle 11.30 eucaristia, alle 13 pranzo.
lo sport si diventa grandi” sul tema del ruolo
formativo ed educativo che il mondo dello sport
dovrebbe proporre ai giovani d’oggi. Ingresso libero.
MARTEDÌ 5
Alle 17.30, alla Pianca School letture animate
“Canti e filastrocche” per bambini dai 18 mesi
ai 4 anni, accompagnati da un genitore. Ingresso libero su prenotazione.
Inizia oggi e prosegue fino a sabato 30 il 28º
Torneo “Dino Battistella” - categoria Giovanissimi al campo sportivo di Parè. In programma alle 19 la prima partita.
Alle 18, nella sala conferenze in piazzale Fratelli
Zoppas, 5ª puntata della lettura integrale del romanzo “Un amore” di Dino Buzzati, a cura di
Sandro Buzzatti. Ingresso libero.
MERCOLEDÌ 6
Alle 20.30, all’auditorium Dina Orsi, per l’8º Festival internazionale della romanza da salotto
concerto “Le poetesse della romanza da salotto: la contessa Lara (II)”. Ingresso libero.
VENERDÌ 8
Alle 14.30, all’auditorium Dina Orsi, audizioni dei
finalisti dell’8º Festival internazionale della romanza da salotto. Ingresso libero.
Inizia oggi e prosegue tutti i venerdì, sabato, domenica fino al 18 maggio la Festa della famiglia nella sala polifunzionale e al campo sportivo della parrocchia di Santi Martino e Rosa.
Farmacia di turno: Tonolo, viale Italia 192/C,
telefono 0438-415554.
Dai nostri paesi Coneglianese
3 maggio 2009
SI DIFFONDE IL SERVIZIO DEL “PIEDIBUS”
E io a scuola
ci vado a piedi!
I
l Piedibus... prende piede. Dopo un inizio un
po’ in sordina, lo speciale “autobus” che va a
piedi, formato da un gruppo ordinato di bambini
che vanno a scuola e tornano a casa a piedi accompagnati da due o più
adulti, un “autista” davanti e un “controllore” dietro
che chiude la fila, si diffonde. Come un vero autobus
di linea il Piedibus ha una
stazione di partenza, varie
stazioni lungo il percorso
e una stazione di arrivo e
degli orari da rispettare.
Viaggia col sole e con la
pioggia ed ogni bambino
indossa il gilet rifrangente
per la sicurezza.
Conegliano: Piedibus in altre tre scuole
11 percorsi, 5 scuole primarie, 120 bambini coinvolti. Sono questi i numeri del Piedibus a Conegliano. Ad aprile il servizio è
stato attivato in tre nuove
scuole elementari: Dante
(tre percorsi: due lungo via
Lourdes e uno dalle piscine); Mazzini (due percorsi: da via Parilla e da via
Bachelet); Marconi (due
percorsi: da piazza Duca
d’Aosta e da via XXVIII Aprile).
A marzo era stato avviato
Uno dei Piedibus della scuola elementare di Campolongo.
Sotto: uno dei Piedibus di Santa Lucia di Piave
il secondo percorso nelle
due scuole partite per prime con il Piedibus: la Rodari di Parè e quella di
Campolongo.
Mareno: avviata la prima
“tratta”
Anche a Mareno è partito
il Piedibus. Il progetto
rientra nell’iniziativa Città
Sane a cui il Comune ade-
I RAGAZZI DI VAZZOLA AL SINDACO
Vogliamo più sport
e più ecologia
uove i primi passi il
M
“primo sindaco dei
ragazzi” di Vazzola, Nico-
le Lovat. «Il Consiglio comunale dei ragazzi - racconta Nicole - ha presentato il proprio programma, che è stato approvato
nella seconda riunione, il
23 marzo scorso. Le nostre idee sono: organizzare dei tornei sportivi con
alunni e professori della
scuola media, in modo da
incentivare la pratica dello sport; promuovere una
festa di fine anno scolastico, offrendo a tutta la cittadinanza un modo per ritrovarsi e salutarsi prima
dell’inizio delle vacanze;
organizzare una giornata
ecologica per il riordino
del parco Rossi. Le proposte sono state ben accolte
dai presenti (gli insegnanti, i genitori e l’assessore
De Vido). Uno dei nostri
prossimi obiettivi sarà
quello di cercare di coinvolgere maggiormente i
ragazzi e tutti gli altri cittadini di Vazzola, in modo
che il progetto catturi l’attenzione dell’intera comunità. Questo progetto, oltre a darci la possibilità di
organizzare attività per
noi ragazzi, ci permette di
crescere insieme e di divenire maggiormente autonomi e responsabili. Ci
siamo resi conto che il
Consiglio comporta notevole impegno, sacrificio e
difficoltà: non sempre in-
risce ed è stato avviato grazie ad una collaborazione
tra Direzione Didattica,
Ulss 7 e il Comune di Mareno. A percorrere la prima “tratta” - che dalla chiesa del capoluogo, attraversando le vie del centro,
raggiunge, con un paio di
“fermate”, le scuole elementari adiacenti alla sede
municipale - una quindi-
fatti, è stato facile organizzarci e giungere a un
accordo comune, ma discutendone insieme e relazionandoci con le Istituzioni locali, è stato possibile giungere a delle buone conclusioni».
I consiglieri lavorano suddivisi per commissioni:
“Cultura” (Ilaria Venturin,
Vittoria Vascellari Dal
Fiol, Andrea Fattorello e
Rovento Lukaj); Sport
(Marina Anzanello, Anna
Sordon, Michele Refrontolotto e Kamal Graimiti);
Ambiente (Laura Miuzzo,
Nicola Da Dalto, Nicole
Lovat e Luca Basso).
Nicole Lovat
cina di bambini. Il Piedibus funziona grazie a volontari e familiari di bambini che hanno dato la loro disponibilità a seguire il
gruppo armati di casacche
e palette. Interessante è l’unione d’intenti tra generazioni, dato che molti volontari che hanno dato la
loro disponibilità sono stati reclutati grazie all’Università della Terza Età. Se
questa base di partenza
sarà confermata e ci saranno ulteriori adesioni vi
è tutta l’intenzione e la volontà di avviare, dopo questa prima fase sperimentale, altre tratte di Piedibus per servire al meglio le
varie zone gestibili con
percorsi in assoluta sicurezza.
Santa Lucia: 98 bambini
sul Piedibus!
Dal 2 aprile novantotto
bambini dalla prima alla
quinta classe della scuola
elementare ogni mattina si
presentano puntuali alla
loro fermata del Piedibus
muniti di casacca forniti
dall’Ulss 7. Tanti (63!) i genitori, nonni e volontari
che si sono resi disponibili, a turno, a fare gli accompagnatori. Due i percorsi: la linea 1 (gialla) parte alle 7.35 dalla Granza e
la linea 2 (rossa) parte alle
7.40 dal sagrato della chiesa.
27
BREVI LA COLONNA
S. LUCIA: adorazione eucaristica
Sabato 2 maggio alle 20 nel santuario di Santa Lucia
di Piave adorazione eucaristica mensile con possibilità
di confessarsi. Fino alle 24.
BOCCA DI STRADA: sagra
Nel fine settimana termina a Bocca di Strada la 49ª sagra della Salute. Venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 dalle 19 pesce fritto e grigliata mista.
COLLALTO: gara di mountain bike
Volge alla conclusione la festa di San Giorgio a Collalto. Venerdì 1° maggio alle 10 parte il 17° Giro della Torre in Mountain Bike valido per il Campionato Regionale Veneto Mtb. Domenica 3 maggio pranzo con spiedo
(su prenotazione) e cena con grigliata.
SUSEGANA: concerti domenicali
Nelle domeniche 3, 10, 17, 24 e 31 maggio alle 11 nella sala consiliare del municipio di Susegana i docenti e
gli allievi dell’istituto musicale “Albinoni” di Spresiano propongono esecuzioni solistiche e di assieme.
SUSEGANA: “Sabato con l’autore”
Sabato 9 maggio alle 11 secondo appuntamento con
il “Sabato con l’autore” nella sala consiliare del municipio di Susegana. Luca Randazzo presenta il libro “Le
città parallele”. Organizzano: Comune, Istituto comprensivo e Lions Club di Susegana.
MARENO: piste per il gioco
delle bocce
Nell’area del palazzetto di Mareno di Piave sono state
realizzate dal Comune quattro nuove piste per il gioco
delle bocce all’aperto. L’impianto è illuminato anche per
il gioco notturno. I campi, realizzati nel rispetto delle normative della Federazione, si sviluppano su una superficie di 480 mq.
28
Dai nostri paesi Coneglianese
3 maggio 2009
CALDERANO: PANNELLI FOTOVOLTAICI ALLE SCUOLE MEDIE
U
na copertura in pannelli solari per produrre energia elettrica destinata alle scuole medie e
alla palestra di Calderano.
È atteso a breve l’avvio dei
lavori per installare 150
mq di pannelli fotovoltaici sul tetto della scuola
media del Comune di
Gaiarine; a cantiere concluso l’installazione permetterà di produrre
20kw/h, la potenza mas-
sima prevista dalla convenzione, da destinare alle necessità delle scuole e
della palestra. Il costo dell’intervento, pari a 100
mila euro, verrà coperto
interamente dal Cit grazie a una convenzione con
Banca della Marca e verrà
realizzato dalla Saiel Sas
di Gaiarine. Scuola e palestra assorbiranno l’elettricità necessaria, mentre
la rimanente verrà trasfe-
rita al Cit che la utilizzerà
per pagarsi l’impianto fotovoltaico, come previsto
dal protocollo approvato
un anno fa e che regola
l’installazione degli impianti di questo genere
nei plessi scolastici del bacino Tv1.
Il conto energia, che prevede un rimborso dell’Enel di 0,45 euro per ogni
kw/ora prodotto, consente di ammortizzare il co-
INAUGURATO A SAN FIOR
Nuovo centro
ricreativo
S
an Fior ha, dallo
scorso 25 aprile, un
nuovo centro ricreativo posto nel mezzo dell’area scolastica, sorto per
fungere da punto di incontro e luogo di organizzazione di feste e momenti aggregativi. Con
l’annuale edizione della
Primavera sanfiorese la
struttura, voluta e realizzata dall’amministrazione
comunale, è stata tenuta
a battesimo.
Il taglio del nastro ha suggellato la posa di un nuovo tassello nella zona in
cui sono sorte prima la
scuola media e la palestra,
poi le elementari, ora il
centro ricreativo e in futuro la materna.
Alla cerimonia è intervenuto il vicepresidente della Provincia Floriano
Zambon, che ha tagliato
il nastro insieme al primo
cittadino di San Fior, Cesare De Martin. Presenti
anche i sindaci di Codognè e Conegliano e altri
amministratori della zona, oltre a una numerosa
folla di sanfioresi.
«La progettazione – ha espresso il sindaco Cesare
De Martin – e la successiva costruzione sono state frutto della volontà di
rispondere a esigenze espresse dalle
associazioni, dai giovani, dalla cittadinanza
che rivendica momenti
e luoghi di
incontro che
a San Fior
mancano.
GODEGA / L’EX SINDACO SANTAMBROGIO
Perché non finite
la palestra?
«L
a palestra di via Liberazione rischia
di diventare una cattedrale nel deserto». A lanciare l’allarme il capogruppo di “Insieme per
Godega” Donatella Santambrogio, ex sindaco,
BONET
La struttura
comporta un
mutuo trentennale
da 120 mila euro
l’anno che
i cittadini pagano
con le proprie
tasse
che nel 2003 aveva dato
vita al progetto della cittadella scolastica sportiva. Nel maggio del 2007,
poco più di un mese prima delle votazioni, la posa della prima pietra.
Un’opera del valore di 2
La scelta di insediare il
centro ricreativo all’interno di quello che ormai
può considerarsi un campus scolastico (scuola materna, elementare e media) ha risposto a una necessità e a una volontà
dell’amministrazione di
prevedere il centro del
paese attorno ai luoghi del
sapere.
C’è stato un momento in
cui il centro del paese era
il castello, un altro in cui
sto dell’impianto in 15 anni e alla scuola di usufruire di elettricità gratis. «Il
nuovo impianto – spiega
l’assessore all’ambiente di
Gaiarine Angelo Busetto
– permetterà alle
scuole
medie di
risparmiare a 6
mila euro
di correnera la chiesa, un altro in
cui era la piazza adesso
probabilmente, e lo speriamo, il centro diventa il
luogo del sapere».
Anche a causa di situazioni contingenti, l’amministrazione comunale aveva a suo tempo deciso
di sviluppare l’area servizi attorno alle scuole prevedendo la realizzazione
della nuova struttura, di
attrezzature sportive, non
impattanti e di facile accesso.
«Tutto ciò – ha proseguito il sindaco – è confortato dalla progettazione e
prossima attuazione di una viabilità adeguata, della realizzazione di parcheggi in misura sufficiente, di servizi pubblici
e privati di tutto rispetto
e di grande utilizzo, della
realizzazione dei sottoservizi necessari a un decoroso vivere civile. Il
centro ricreativo è quindi
non il primo passo di questa previsione ma sicuramente un passo
significativo».
Toccherà alla prossima amministrazione
comunale pensare a
affidare in convenzione a una o più associazioni la gestione di
tale spazio.
Gerda De Nardi
surda chiedere dei contributi alle società sportive che sono già in difficoltà per gestire i propri
bilanci» conclude l’ex
sindaco. Il sindaco Alessandro Bonet replica:
«Chi oggi lancia accuse
avrebbe dovuto progettare l’opera completa,
non spendere 5 miliardi
delle vecchie lire per una
struttura senza parcheggi e senza arredi. Una
struttura che comporta
un mutuo trentennale da
120 mila euro l’anno che
i cittadini pagano con le
proprie tasse, e con un
costo di manutenzione
annuo tra
gli 80 e i 100
mila euro.
La palestra
non è ancora agibile e
quando sarà
pronta lo
sarà
con
tutti gli arredi interIl progetto della nuova palestra di Godega ni». EB
milioni di euro, più il terreno su cui sorge, finanziata dal Comune tramite un mutuo. «La struttura è conclusa, ma l’interno è ancora vuoto e
l’amministrazione non
ha accantonato i soldi
per l’arredo» afferma
Santambrogio. Nella palestra di Pianzano, in
prossimità delle scuole
medie, mancano reti,
spogliatoi, tribune e attrezzature. «Il Comune
si sta attivando per una
convenzione con le società sportive per la gestione della struttura. Ci
sembra una proposta as-
te elettrica. Si tratta di un
progetto dalla valenza educativa che insegna ai
ragazzi l’importanza di utilizzare fonti di energia
rinnovabili come quella
del sole».
Erica Bet
GAIARINE:
MUNICIPIO
lavori di ristrutturaIGaiarine
zione del municipio di
sono stati ag-
giudicati all’associazione temporanea d’impresa formata dalle ditte Nico Vardanega costruzioni Srl di Possagno e Ceg Srl di Pederobba. Grazie al ribasso
d’asta l’importo dei lavori sarà di 1 milione 35
mila 759 euro.
BREVI PONTEBBANA
GAIARINE: lavori in chiesa
Lunedì 20 aprile sono iniziati i lavori all’interno della chiesa parrocchiale di Gaiarine, che comportano alcune limitazioni nell’uso dell’edificio. Durante la settimana le
messe vengono celebrate nella chiesa di San Rocco, il
sabato sera e la domenica in uno spazio ridotto della
chiesa.
SAN FIOR: marcia e mercato
Prosegue la Primavera sanfiorese. Venerdì 1º maggio,
alle 9, nell’area della scuola elementare parte la 24ª
Marcia di primavera. Domenica 3 maggio dalle 9 alle 19
in piazza Marconi e nell’area esterna dell’oratorio, ottava rassegna del Mercato di arti e mestieri e Mercatino
dei bambini. Alle 5 del mattino, nella nuova area ricreativa di via Mel, mostra ornitologica animali da cortile.
GODEGA: Partita del cuore
Tutto è pronto per la seconda edizione della Partita del
cuore organizzata dall’unità pastorale di Bibano-Godega-Pianzano. Scenderanno in campo i ragazzi delle tre parrocchie, che
quest’anno se la vedranno con
una rappresentanza dei Carabinieri di Conegliano, della Guardia di finanza sempre di Conegliano e dei Giornalisti con la loro squadra Tv Pressing.
Il quadrangolare si terrà venerdì 8 maggio alle 20 nel
campo sportivo di Godega. Il premio per le squadre non
consisterà in coppe o trofei ma in una somma messa a
disposizione dagli sponsor che verrà a sua volta devoluta in beneficenza dai vincitori. Merita una particolare
attenzione il clima che si sta creando: ai ragazzi era stato proposto di incontrarsi per tre allenamenti prima dell’incontro, ma su loro proposta hanno iniziato ad allenarsi già da fine marzo, creando tra loro nuovi rapporti
di amicizia e complicità, ma anche le squadre avversarie non sono da meno... Dopo la partita seguirà una cena per tutti i partecipanti.
A PONTE DELLA PRIULA DAL 1° AL 3 MAGGIO
OFFERTE PRO EMERGENCY
Memorial Zambon
edicesimo Memorial
Sbasket
Andrea Zambon di
dal 1º al 3 maggio
nella palestra Arcobaleno di via Aldo Moro a
Ponte della Priula. Il
Priula Basket torna a ricordare il suo giovane atleta
tragicamente
scomparso con un torneo di pallacanestro Under 14 (classi 1995 e 1996)
che avrà come protagoniste, oltre alla squadra di
casa, l’Union Vigonza, il
Ponzano Basket, i Longobards Pavia, la Dolomiti
Basket, e il Falcon S. Monfalcone. Verrà disputato
anche il 3º Memorial Antonio Zambon, papà di
Andrea, tre incontri di 15
minuti tra gli amici dello
sportivo di Colfosco, man-
cato alcuni anni fa. Le eliminatorie del torneo nella mattinata del 1º e del 2
maggio; le finali il 3 maggio con 2 gare la mattina
(ore 9 e ore 11) e la finalissima alle 16.
Nel corso del torneo verranno raccolti fondi a favore dell’attività di cura
delle patologie dell’esofago
dei bambini realizzata da
Emergency in Sierra Leone. AM
Dai nostri paesi Friuli
3 maggio 2009
CANEVA: PULITO IL CASTELLO
na parte significativa di
U
quel territorio che è racchiuso dalla cinta murata del
Castello, è stato oggetto di un
radicale intervento di manutenzione e di pulizia straordinaria, portato a compimento dal nucleo di Protezione civile della sezione Ana di Pordenone. Oltre quaranta sono stati gli alpini i
quali, con l’appoggio logistico della Pro Castello, con l’ausilio di motoseghe, roncole,
decespugliatori, trituratori e
soffiatori hanno operato sui
ripidi e pericolosi pendii per
ripristinare alcuni degli scorci più interessanti e nascosti
dell’area castellana e per ridare visibilità ad un ambiente che, specie in questi ultimi
anni, era stato seriamente minacciato dalla massiccia invasione di rovi e sterpaglie
d’ogni genere. Anche il sottobosco e i piccoli arbusti,
cresciuti il più delle volte in
maniera disordinata, o addirittura sui resti murari, sono
stati eliminati per privilegiare, nel frattempo, varietà autoctone quali la roverella, il
carpino e il biscòrth (il ciliegio selvatico). Grazie a questo intervento, portato a termine dalla Protezione civile,
sono stati riportati alla luce
alcuni significativi tratti delle mura perimetrali del Castello, situate nella zona sud,
nei pressi dell’antica porta di
accesso al borgo incastellato,
con la relativa ed originaria
SACILE / NUOVA GESTIONE AL CENTRO SOCIALE
In via Carducci è aperto il
“Salotto d’argento” dell’Auser
N
uova gestione del
centro sociale di via
Carducci, ribattezzato il “Salotto d’argento”.
La convenzione sottoscritta tra il Comune e l’Auser di
Pordenone apre le porte all’associazione, presente a
Sacile da 8 anni. Inizia così
una nuova era per il centro
sociale, gestito dal 1992 dall’associazione Forum Due
Mori, passata poi nelle mani delle Acli nel giugno
2008. Ora sono i volontari
dell’Auser ad assicurare l’apertura nelle giornate del
venerdì e sabato dalle 14.30
alle 18.30 e la domenica
pomeriggio su richiesta.
L’avvio ufficiale è avvenuto
sabato 25 aprile, ma già il
19 aprile gli spazi del centro
sociale avevano ospitato
l’incontro di 38 badanti ucraine e moldave che avevano festeggiato la Pasqua
ortodossa. «Gli spazi sono
ampi – spiega il presidente
sacilese Natalino Valdevit –
ed è nostra intenzione metterli a disposizione di chi ne
farà richiesta». Ad esclusione dei partiti politici, gli
spazi del “Salotto d’argento” sono aperti a tutti. Le
consumazioni al bar del
“Salotto d’argento”, per legge, sono riservate ai tesserati Auser e per quest’anno
la tessera, del valore di 12
euro, sarà gratuita. «Il nostro obiettivo – continua
Valdevit – è farne un luogo
di ritrovo per gli anziani e
arricchire l’area con incontri ed iniziative». A conferma di questa intenzione è
stato varato un calendario
che prevede un primo appuntamento il 29 maggio
viabilità medievale. Analogo
intervento è stato effettuato
anche nel vallone adiacente
la cinta fortificata di nord-est, quello che, partendo dall’antico uliveto, arriva fino alla porta nord della rocca. Il
prossimo intervento di pulizia e manutenzione dell’area
situata entro la cinta muraria
è stato programmato per i
mesi di maggio e giugno con
il coinvolgimento di altre
realtà del mondo del volontariato.
Luciano Borin
quando 200 studenti di tutta la provincia a Sacile per
frequentare dei corsi di musica, pranzeranno nella sala del centro sociale. A seguire, il 12 e 19 giugno una
due giorni dedicata alle
paure e i timori degli anziani e destinata a volontari
che si occupano della terza
età con Giacomo Mirabella, specializzato in psicologia relazionale e in corsi di
formazione. Per ora la gestione del centro sociale da
parte dell’Auser è assicurata fino a giugno; sarà compito della nuova amministrazione comunale confermare o rinnovare la convenzione. Continuano così
le attività dell’Auser, che a
Sacile conta 450 tesserati e
una quarantina di volontari impegnati nel corso di
ginnastica dolce, assieme ai
15 volontari che prestano
assistenza agli ospiti della
casa di riposo di Sacile, i 15
impegnati nel Filo d’argento che offre sostegno e trasporto agli anziani, i 5 impegnati in lavori d’ufficio e
i 6 nel “Salotto d’argento”.
Infine un appello: si cercano nuovi volontari, più ce
ne sono e più giorni rimarrà
aperto il centro. Per informazioni telefonare allo
0434-71828.
Erica Bet
BREVI FRIULI
PRATA DI P.: “Prata corre”
Domenica 3 maggio, alle 9 in piazza Meyer, parte la marcia
non competitiva “4ª Prata corre” di 6, 12 e 21 chilometri organizzata dall’Atletica Santarossa.
RONCHE: concerto alla Fazioli
Mercoledì 6 maggio, alle 21 alla Fazioli Concert Hall, in collaborazione con le scuole di musica d’Europa, concerto del violinista Jerome Benhaim, il violoncellista Gleb Pysniak e le pianista Kyoko Okushiba e Leonora Armellini.
BRUGNERA: foto di viaggio
Giovedì 7 maggio, alle 21 in biblioteca comunale, proiezione di foto di viaggio in Mongolia e Siberia con il commento
di Corrado Bortolin. Ingresso libero.
S. GIOVANNI DEL TEMPIO: teatro
Venerdì 8 maggio, alle 21 nella sala polifunzionale, il gruppo
teatro “Oggettivamente pazzi” presenta “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde a conclusione della rassegna “Venerdì... liberamente”. Ingresso libero.
BRUGNERA: premiato Tomasella
Lo scorso 25 aprile Luigi Tomasella, industriale del mobile e
fondatore del Gruppo Tomasella, ha ricevuto uno dei premi
San Marco conferiti dalla Pro Pordenone ai cittadini della
Destra Tagliamento distintisi nel proprio ambito professionale
dando risalto al nome della provincia e diventando esempio
per la popolazione e, soprattutto, per le giovani generazioni.
BRUGNERA: sostegno alle locazioni
Scade il 29 maggio il termine per presentare domanda per
i contributi al pagamento dell’affitto, riservati ai soggetti non
abbienti. Per informazioni: Ufficio assistenza del Comune di
Brugnera lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13 oppure tel. 0434-616719 e 0434-616728.
VILLANOVA: EZIO ROS RIMANE
PRESIDENTE DELLA PRO LOCO
BRUGNERA: ALLE MEDIE
ARRIVA LA “SETTIMANA BIO”
FIASCHETTI: DOMENICA 3 SI
SVOLGE LA MOSTRA BOVINA
a Pro loco di VillanoL
va ha rinnovato il
proprio consiglio diret-
na settimana 100%
U
biodegradabile tra
piatti, posate, bicchieri u-
la mostra bovina, eÈ
quina e agroalimentare, in programma venerdì
tivo. Poche le novità nell’organico di un’associazione che gode di buona
salute, a giudicare dai
consensi ottenuti in occasione delle ultime manifestazioni
proposte. Per
il prossimo
biennio, infatti, è stato
confermato
alla presidenza Ezio Ros,
che sarà coadiuvato da 15
consiglieri e 3
revisori dei
conti. Nella
sede sociale i 165 iscritti per le votazioni hanno
indicato a vicepresidente Romano Celante, a
cassiere Alberto Quintavalle, a segretaria Renata Fadelli, a consiglie-
ri Salute Agnoletto, Corrado Benedet, Fulvio
Borsoi, Arietta Dalla
Nora, Silvio Dalla Torre, Enrico Lazzaro, Elisabetta Maccan, Nilo
Ros, Claudio Santarossa, Dino Santarossa e
Luigi Zaccarin. I revisori dei conti sono Carmelo
Buongiono,
Tiziano Gabana e Denis
Zanvit. I prossimi appuntamenti saranno il 29 maggio la Festa
della birra, il
30 la “Serata
sotto le stelle”
con esposizione canina,
il 31 la pedalata di beneficenza a favore della
Fondazione Biasotto e,
dal 4 al 20 settembre, la
rinomata Sagra dei gusti e dei sapori.
sa e getta che non fanno
male all’ambiente e che, al
contrario, aiutano a risolvere il grosso problema
dello smaltimento dei rifiuti. Dal 4 all’8 maggio gli
alunni della scuola media
“Antonio Canova” di Brugnera mangeranno rigorosamente in stoviglie
che, una volta utilizzate,
verranno conferite come
rifiuti nell’umido grazie al
particolare materiale riciclabile con cui sono realizzate (il Mater-Bi™, ricavato da materie prime rinnovabili, come
l’amido di mais). L’iniziativa, chiamata
“Settimana Bio” e
proposta dall’Associazione Genitori,
dal Comune e dalla
presidenza
della
scuola media con il
29
sostegno della ditta Gemeaz Cusin Ristorazione
di San Polo di Piave, che
serve la mensa della scuola, mira a sensibilizzare i
ragazzi sul tema della raccolta differenziata. Spiega
il presidente dell’associazione genitori della scuola media Alberto Lo Scavo: «L’obiettivo è suscitare una presa di coscienza
dei ragazzi sulle problematiche dello smaltimento dei rifiuti ed in particolar modo sulla riduzione degli stessi e sull’utilizzo razionale ed intelligente delle biorisorse».
1 maggio, l’appuntamento principale della nuova
edizione del Maggio Fiaschettano. Venerdì, a
partire
dalle 9,
saranno
esposte
varie
razze
bovine e
apriranno
il
gran
mercato
dell’artigianato, la mostra
dei vini e la mostra dei
trattori d’epoca. Il Maggio Fiaschettano, che si
prolungherà fino al 17
maggio, questa settimana propone ancora per
domenica 3 la pedalata ecologica non competitiva in mountain bike organizzata dal Bike team
53.3 e valevole per il Trofeo Friul Bike e il Livenzabike, per martedì 5 la
conferenza di Costantino Cattivello dell’Ersa sul
tema “La coltivazione
dell’orto domestico” e per
giovedì 7 la serata a tema
“L’orto in cucina”. Sono aperte le prenotazioni per
il pranzo sociale di domenica 10 e per la paella
valenciana di venerdì 15.
Per informazioni è possibile rivolgersi ai chioschi oppure telefonare ai
numeri 329/8623258 o
333/1377827.
30
Dai nostri paesi Opitergino
3 maggio 2009
PIAVON: UN TORNEO DI CALCIO... MULTIETNICO
ul campo sportivo di
Sprimo,
Piavon si disputerà il
originale torneo di
dra di locali, nella quale
giocheranno il sottoscritto, il sindaco Pietro Dalla
Libera e altri consiglieri
comunali. Le altre squadre sono quella dell’Asia,
composta in prevalenza
da indiani; quella dell’Africa, con soprattutto senegalesi e marocchini;
quella dell’Europa, con albanesi, romeni e croati.
Gli immigrati stanno facendo un intenso passa-
parola fra i loro connazionali, quindi tutto fa presumere che ci sarà un folto pubblico. Al termine
concluderemo con una
bicchierata. La finalità è
naturalmente quella dell’integrazione».
La Consulta degli immigrati è stata eletta lo scorso anno ed è formata a
stranieri in rappresentanza delle numerose nazionalità presenti nel territo-
ODERZO / PER UN ACCORDO TRA COMUNE E ARCA
to ha eseguito l’estate scorsa, tetto e vetrate non possono più aspettare. «L’accordo – continua il primo
cittadino – è stato raggiunto dialogando con la società
medesima. La loro convenzione scadeva nel 2012, abbiamo anticipato i termini
di scadenza proprio per accelerare l’esecuzione dei lavori. Il rinnovo di concessione di gestione dell’impianto natatorio è stato prorogato all’Arca Nuoto fino
al 2021».
La società sportiva, accollandosi l’assunzione di un
mutuo – e il Comune si farà
garante con la banca –
provvederà alla manutenzione straordinaria della
struttura – operazione che
di norma spetterebbe alla
proprietà, in tal caso al Comune – nonché all’ampliamento della vasca esterna.
Anziché procedere con una manutenzione, attraverso la convenzione si andranno ad eseguire opere
strutturali che saranno durature nel tempo.
L’importo totale dei lavori
da eseguire si aggira sugli
800 mila euro. Se anche il
Comune avesse voluto accendere un mutuo per questa cifra, non avrebbe potuto perché avrebbe sforato il
patto di stabilità, pregiudicando le altre opere pub-
calcio multietnico giocato a Oderzo. «Con la Consulta degli immigrati, della quale sono presidente –
spiega Stefano Bucciol,
volto molto noto in quanto presidente del consiglio
comunale – abbiamo pensato ad una manifestazione che possa il più possibile coinvolgere gli immi-
grati e, di riflesso, anche
la popolazione opitergina.
La scelta è così stata effettuata su un evento sportivo, come il gioco del calcio, capace di calamitare
un pubblico numeroso».
Gli immigrati residenti in
città hanno risposto con
entusiasmo all’invito. «Il
torneo a 4 squadre – continua il dottor Bucciol – si
giocherà domenica 10
maggio. Ci sarà una squa-
Lavori in vista
in piscina
U
na piscina più moderna e sicura, con
un impianto esterno ancora più grande. Sono
tremila gli iscritti alla piscina comunale che, a partire
dal prossimo anno, potranno godere di un impianto
rinnovato. La giunta comunale ha infatti approvato la
convenzione con la società
Arca Nuoto per la ristrutturazione dell’impianto natatorio, nella quale è stato
inserito l’ampliamento della vasca esterna. «Sono soddisfatto del risultato raggiunto – dice il sindaco Pietro Dalla Libera – perché,
in pratica a costo zero per il
Comune, verrà apportata una serie corposa di interventi all’impianto natatorio,
compreso l’ampliamento
della vasca esterna. In cambio il Comune ha rinnova-
to la gestione all’Arca Nuoto fino al 2021».
La questione è sul tappeto
da tempo. La piscina soffre
della vetustà delle strutture.
Il tetto ha urgente necessità
di interventi, come pure le
vetrate, che in pratica si trovano su tutti i lati dell’impianto interno. Fino ad ora
il Comune non è mai riuscito ad eseguire tali adeguamenti, vista la scarsità
di risorse economiche. I lavori venivano rinviati di anno in anno, ma allo stato attuale delle cose ulteriori rinvii non sono più possibili.
Nonostante l’accurata manutenzione che l’Arca Nuo-
L’
re un dialogo costruttivo
fra italiani e stranieri, per
prevenire pregiudizi e discriminazioni. AF
bliche comunali previste
per il 2010. Rischio scongiurato grazie alla disponibilità dell’Arca Nuoto che
da vent’anni si occupa della piscina, impianto frequentato non solo dagli opitergini bensì dall’intera
popolazione del comprensorio.
Grazie all’ampliamento della vasca esterna, anche l’impianto estivo assumerà le
dimensioni regolamentari
richieste dalla Federazione
per lo svolgimento delle gare. Così gli atleti, in primavera e in estate, non saranno più costretti a noiosi
spostamenti quando dovranno gareggiare. La piscina di Oderzo è assai frequentata, sia per l’agonismo
che per la scuola di nuoto
che per il nuoto libero, sia
dai giovani che da persone
di una certa età.
Annalisa Fregonese
CARABINIERI OPITERGINI
VOLONTARI IN ABRUZZO
Associazione carabinieri di Oderzo partecipa
L
’
con i suoi volontari della Protezione civile all’emergenza terremoto Abruzzo.
Nella foto i volontari Paolo Bertapelle, Danilo Bucciol, Mario De Santis, Marco Lorenzon, Silvano Lunardelli, Vito Marcuzzo, Diego Rulli, in servizio al
campo principale “piazza D’Armi” a L’Aquila.
I turni della durata di una settimana si alterneranno con altri colleghi del Veneto fino a giugno per
svolgere il compito di sicurezza e vigilanza.
VENERDÌ 1 MAGGIO
La sicurezza, prima
di tutto
In particolare, l’Istituto
segnala l’azione formativa svolta dal gruppo di
docenti della Scuola edile Cpt Comitato sicurezza edile di Treviso e in
particolare le ore di uscita dall’aula per la realizzazione della parte pratica realizzata in cantiere,
nel Comune di Postioma,
sui temi “Normativa di sicurezza nei luoghi di lavoro” e “Sicurezza nei
cantieri edili”: formazione per lavoratori e preposti addetti montaggio,
smontaggio, trasformazione dei ponteggi.
rio opitergino; con loro ci
sono i rappresentanti delle istituzioni cittadine. L’obiettivo è quello di favori-
Agenda Opitergino
ODERZO / SPECIALI STAGE PER 15
STUDENTI DEL SANSOVINO
Itcg “Jacopo Sansovino” di Oderzo segnala la partecipazione di
quindici studenti di classi quarte e quinte appartenenti all’indirizzo geometri all’intervento formativo nell’ambito del
progetto “Formazione ed
innovazione per l’occupazione del geometra nell’area sicurezza”, progetto
selezionato dalla Regione
Veneto nel quadro operativo “Laboratorio in impresa - Investiamo per il
vostro futuro” cofinanziato dal Fondo sociale
europeo.
Il centro di Piavon
Il cantiere ha rappresentato il contesto ideale nel
quale realizzare i moduli
tecnico-pratici del corso
di formazione per ponteggisti. Gli allievi hanno
operato con entusiasmo
sul campo e hanno compreso come lavorare in sicurezza e come operare
nei casi di emergenza come ad esempio nelle prove pratiche di recupero di
un ponteggista caduto dal
ponteggio anche se agganciato in sicurezza.
La Scuola edile per gli allievi ha risposto in pieno
al mandato formativo di
scuola che prepara figure
destinate nel mondo del
lavoro ad avere anche
compiti e responsabilità
in materia di sicurezza sul
lavoro. I partecipanti
hanno appreso che la sicurezza deve essere all’ordine del giorno e che è
importante conoscere diritti e doveri in ambito lavorativo. Fondamentale è
stato, inoltre, anche il lavoro di gruppo, imparare
a coordinarsi e ad organizzarsi nelle varie fasi del
montaggio dei ponteggi.
Iniziano i festeggiamenti di
quartiere a Magera. Il programma prevede il 1º maggio la sfilata, la messa alle 10 e il galà di
pattinaggio dello Skating Club
Oderzo alle 16.30, lo spiedo gigante il 2 maggio, il torneo di calcio il 3, la grigliata di pesce il 9.
Dalle 9 alle 19 in piazza Grande
si svolgerà la 14ª edizione della
manifestazione podistica circuito internazionale “Oderzo città
archeologica”.
DOMENICA 3
Chiude a Casa Gaia a Motta la
mostra “Portobuffolè l’incanto
e la memoria - Dagli occhi di
Mario Biancotto e Guido Zamai”.
Orari di apertura martedì-venerdì
10-12.30 e 14.30-18.30, sabato
14.30-18.30, domenica 10-12.30
e 14.30-18.30.
Mercatino dell’antiquariato in
centro storico.
Alle 16.30 Fontanelle-Opitergina, campionato di calcio Promozione girone D.
Alle 18.30 il Vescovo amministra
le cresime a San Vincenzo.
MERCOLEDÌ 6
Alle 21, al teatro Cristallo, ci sarà
il “Sansonight”, la festa finale
dell’Istituto Sansovino di Oderzo.
GIOVEDÌ 7
Dalle 21 alle 23 presso la biblioteca comunale di Fontanelle:
quarto incontro dei “Cantieri”
della scuola di formazione diocesana: “Il sistema contabile dell’ente locale”, la struttura formale del bilancio comunale, bilancio pluriennale e bilancio annuale, piano esecutivo di gestione, conto consuntivo. Relatore il
professor Giuseppe Marcon dell’Università di Venezia.
Farmacie di turno: Favero, via
Garibaldi 18, Oderzo, telefono
0422-712241; Rossi Sirena, via
Chiesa 54/A, Negrisia di Ponte di Piave, telefono 0422754398.
Dai nostri paesi Veneziano - Opitergino - Mottense
3 maggio 2009
31
DOMENICA 3 IN PIAZZA GRANDE A ODERZO TORNA “MERCANTINGIOCO”
omenica 3 maggio, in
D
Piazza Grande ad Oderzo, dalle 10.30 alle 18, si
svolgerà la seconda edizione di “Mercantingioco”. I
bambini delle scuole elementari comunali si cimenteranno in un gioco stimolante e divertente, ossia diventare per un giorno provetti venditori e piccoli
commercianti con uno scopo concreto: contribuire,
con l’incasso della giornata,
all’acquisto di materiale didattico integrativo per le attività scolastiche.
Partiti l’anno scorso da un’iniziativa del gruppo genitori che gravitano dentro la
Direzione Didattica opitergina e sostenuti nell’organizzazione dalla Pro Loco e
dall’Amministrazione Comunale, bambini e ragazzi
dai 6 ai 12 anni esporranno
anche quest’anno i loro giocattoli sui tavoli predisposti
e diventeranno i veri protagonisti del mercatino con le
loro operazioni di vendita e
libere contrattazioni. Ad aprile gli alunni hanno raccolto e portato nelle loro
classi una gran quantità di
giochi usati ma ancora in
buono stato: bambole, robots, peluches, puzzles, videogiochi, collezioni, figurine, giornalini, fumetti, libri e DVD. Tutto il materiale sarà messo in vendita
“INSIEME PER L’AFRICA”: NUOVO PRESIDENTE
Da Gainiga
a Caboxangue
L
’Associazione Insieme
per l’Africa, con sede a
Gainiga, ha una nuova
presidente: Maria Grazia
Salmaso, assistente sociale di
Ceggia. Prende il posto di Silvio Florian, che rinuncia all’incarico dopo anni di presidenza, per incompatibilità
con la candidatura a sindaco
in occasione delle prossime
elezioni comunali a Ceggia.
«È per me una grande emozione ricoprire questo ruolo
-dichiara la Salmaso- e non
nascondo un po’ di preoccupazione, visto che l’associazione si sta ingrandendo e
con essa anche i progetti che
portiamo avanti. Affronto
però l’incarico con entusiasmo e motivazione, consapevole di non essere da sola,
ma di far parte di un gruppo
solido, che lavora bene assieme».
L’ultimo progetto di Insieme
per l’Africa riguarda la costruzione di una scuola nella missione in Guinea Bissau
a Caboxangue, dove operano
Padre Joaquim e frà Benvenuto. La struttura, frutto del
lavoro dei volontari che si sono recati a più riprese in Guinea e con il coinvolgimento
degli abitanti del luogo, è ul-
lezioni. La Confartigianato
di Oderzo-Motta ha infatti
allestito nel suo sito internet un blog (blog. confartigianatoservizi.com) per permettere ai cittadini di porre
direttamente delle domande
ai candidati a sindaco dei
nove comuni che rinnoveranno consigli comunali e
primo cittadino. Basta andare sul sito della Confartigianato e cliccare sull’apposita icona del blog. «Diamo
l’opportunità a tutti i cittadini dei Comuni di Chiarano, Cimadolmo, Gorgo al
Monticano, Mansuè, Meduna di Livenza, Omelle,
Ponte di Piave, San Polo di
Piave e Salgareda - dice il
presidente Ezio Dan - di inserire all’interno di questo
blog, nella sezione com-
senti, un direttore che possa
coordinare le varie attività e
degli insegnanti, tutti del posto. Da sempre l’obiettivo è
di entrare in relazione con gli
abitanti del villaggio, in modo da far sentire propria la
scuola e di motivarli a lavorare per il proprio futuro.
Con soddisfazione abbiamo
visto che la partecipazione
anche alla costruzione dell’edificio, nonostante le difficoltà iniziali, è stata buona.
Abbiamo notato un cambiamento nel modo di concepire la scuola: oggi è frequentata quasi costantemente da
circa 270 bambini (un centinaio in più rispetto allo scorso anno). Proprio l’assiduità
nella frequenza fa capire che
la scuola viene riconosciuta
dagli adulti come una risorsa per i figli».
E il futuro? «Insieme per l’A-
A
ll’ultimo viaggio in
Guinea Bissau hanno
partecipato anche Bruna
Cellotto e il marito Pietro
Doretto, di Ceggia: «Credo
che questa esperienza non
potrò più cancellarla dalla
mente, ti senti felice -ci racconta Bruna con un po’ di
emozione- Inizialmente
non volevo andare, ma poi
i miei figli mi hanno convinta. Così il 18 gennaio sono partita con mio marito
menti, una domanda che si
vorrebbe sottoporre ai candidati a sindaco. Le regole
affinchè le domande siano
accettate sono le seguenti.
La domanda non può riguardare il passato o più in
generale le attività già svolte dal Comune. Deve essere
assolutamente rivolta alla
programmazione futura. La
domanda non può essere rivolta al singolo candidato
ma a tutti i candidati di quel
Comune. Bisogna indicare
il Comune al quale la domanda fa riferimento». Un
quesito è già arrivato. Emiliano, da Salgareda, chiede
ai candidati a sindaco come
intendono gestire la futura
politica della raccolta rifiuti. È una bella occasione, un
modo semplice per stimolare i candidati in vista del
prossimo appuntamento elettorale. AF
(già alla seconda esperienza) e il gruppo di volontari
di Insieme per l’Africa. Il
viaggio in macchina dall’aeroporto è stato un po’ difficile, vista la condizione delle strade. Abbiamo cercato
di essere di aiuto alla missione e abbiamo insegnato
alle donne a cucire, mentre
i nostri mariti si occupavano di terminare la scuola e
la recinzione. Sono rimasta
colpita dalla partecipazione
venga un gioco anche usato se si può risparmiare; inoltre, donare un gioco a
chi non può permetterselo
può essere un segno di solidarietà e condivisione.
“Mercantingioco” non solo
stimola l’intraprendenza dei
ragazzi, ma favorisce la loro partecipazione attiva e
collaborativa con gli adulti,
i genitori, e gli insegnanti.
L’anno scorso, il “lavoro” dei
piccoli imprenditori ha frut-
tato ben 3500 euro, cifra destinata appunto a materiale
didattico.
Spazio dunque al divertimento del gioco collettivo
in Piazza Grande, tempo atmosferico permettendo, ma
senza dimenticare di attenersi alle 10 regole del Mercantingioco, compresa l’ultima: accertarsi di lasciare
pulita ed in ordine la propria postazione prima di
rientrare a casa. Fio.Cas.
frica ha adottato la scuola di
Caboxangue, quindi il nostro
è un impegno che continuerà, con una donazione
annuale per l’acquisto di alimenti e ciò che sarà necessario nella gestione della
scuola. Inoltre stiamo valutando una serie di progetti,
anche in collaborazione con
Padre Gianfranco, nella nuova missione che gli è stata affidata».
Chiara Basei
BREVI CEGGIA
Personale di Faccon e Trevisan
L’ESPERIENZA DI BRUNA E PIETRO
SUL BLOG LA TUA DOMANDA
AI CANDIDATI SINDACI
nternet diventa uno struImemento
per farsi sentire cocittadini in vista delle e-
timata. Nei primi mesi del
2009 sono state terminate
l’intonacatura esterna e la recinzione dell’area della scuola. «Il nostro obiettivo ora continua Maria Grazia- è di
far funzionare l’aspetto gestionale della struttura. Stiamo cercando, in collaborazione con i missionari pre-
per una modica cifra e con
piena libertà anche di offerte gratuite. Alla fine della
giornata, i giochi invenduti
saranno donati ad altri
bambini meno fortunati.
Fine educativo di questa
manifestazione è sottolineare il valore dell’incontro,
della socializzazione, ma
anche il senso della parsimonia: i giocattoli nuovi sono a volte costosi per le tasche dei genitori, quindi ben
di molti giovani alla S. Messa, nonostante non ci siano
cattolici tra gli abitanti di
quel villaggio».
«Rispetto al mio precedente viaggio in Guinea Bissau
-spiega il marito- mi sono
sembrati orgogliosi della
scuola, iniziano a vedere
che è per loro». «Quello che
più mi è rimasto impresso conclude Bruna- è il bisogno di affetto che hanno i
bambini».
Si inaugura venerdì 1 maggio, nella sala esposizioni adiacente alla biblioteca comunale del comune di Ceggia,
“Due al quadrato”, personale di Pacifico Fraccon e Marisa Trevisan. La mostra di quadri sarà visitabile fino al 17
maggio, dal lunedì al venerdì in orario di apertura della biblioteca, sabato ore 16-20, domenica 10-12 e 16-20.
Concorso di poesia
La Pro Loco ha bandito il primo Premio di poesia “Città
di Ceggia” invitando grandi e piccini ad esprimersi in versi e a partecipare. Tre sono le sezioni in cui si articola il
concorso: alunni della scuola primaria; ragazzi dai 12 ai
18 anni; adulti. Questi ultimi possono proporre anche
composizioni in dialetto con traduzione. Per informazioni:
www.prolococeggia.it.
LA FESTA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE
Festeggiamenti
al via a Malintrada
a preso il via giovedì
H
30 aprile la Festa della Madonna delle Grazie a
Malintrada di Motta.
«Quest’anno - spiega il
presidente del comitato di
Malintrada Aldo Morettin
- abbiamo approntato alcune cose nuove per dare
un tocco un po’ diverso alle nostre manifestazioni».
Come detto i festeggiamenti iniziano il 30 aprile
e si protrarranno fino a
domenica 17 maggio.
L’appuntamento principale della festa sarà venerdì
primo maggio, festa della
Madonna delle Grazie, titolare della chiesa locale:
alle 10.30 ci sarà la messa
animata dalla Corale del
duomo che ogni anno per
quest’occasione, è tradizione ultra decennale,
rende solenne la celebrazione. Nel pomeriggio, secondo momento religioso
con la processione dell’immagine della Madonna portata lungo le vie della frazione dai confratelli
del Santissimo e recita del
Rosario nell’apertura del
mese mariano. Sempre
per venerdì 1 maggio, è in
Le strutture parrocchiali di Malintrada
programma, a partire dalle 14 alle 22 in piazza
Monsignor Zornitta, la
terza edizione del Mercatino delle arti e dei mestieri. Gara di mountain
bike tra i filari domenica 3
maggio, valida quale 4ª
prova del campionato provinciale di Treviso.
All’interno della Mostra
dei vini locali, giunta que-
st’anno all’edizione numero 37, si terrà un dibattito
dal titolo “Dialogo di…vino”. Sul palco saliranno il
presidente del consorzio
di tutela del vini del Piave,
Antonio Bonotto e Nicola Frasson che per il Veneto è responsabile della
“Guida vini d’Italia” del
Gambero Rosso.
Marco Guerrato
32
Dai nostri paesi Mottense - Memorie
MOTTA / IN VISTA DEL GIUBILEO DEL 2010
Un campanile
da sistemare
«I
l restauro del
campanile? Una
necessità».
A
margine della conferenza
stampa di qualche giorno
fa in basilica sull’evento del
cinquecentenario dell’apparizione a Motta, si è fatto il punto anche sulla situazione del campanile.
«In effetti – spiega padre
Alfonso Cracco, rettore
del Santuario – il campanile avrebbe bisogno di essere rinnovato. Il proble-
ma si nota soprattutto
quando piove: la copertura del campanile assorbe
l’acqua, creando poi problemi a mano a mano che
passa il tempo». Ma che
tipo di danni sono stati riscontrati? «Sarebbe necessario analizzare da vicino la copertura magari
con una gru, perché al momento non abbiamo l’esatta entità. In ogni caso
ci sarebbe bisogno di un
contributo altrimenti i la-
3 maggio 2009
tendenza, in
Regione so
che se ne sta
parlando.
Comunque la
nostra amministrazione è
particolarmente attenta alla questione: i lavori non potranno essere
rimandati a
lungo». Soprattutto in
un periodo di
particolare
Il campanile fotografato durante la festa diocesana dei giovani ’09 fermento come questo: a
vori non potrebbero nem- Motta infatti per il prossimeno cominciare». Nella mo anno sono previsti
stessa sede il sindaco Pao- moltissimi pellegrini, un
lo Speranzon ha dichiara- po’ com’era avvenuto duto che «l’argomento è di rante l’anno giubilare del
competenza della Sovrin- 2000. GR
1 MAGGIO
A FOSSALTA
l pomeriggio di venerdì 1
Isteggiamenti
maggio, nell’ambito dei fedi San Marco a
Fossalta Maggiore, sarà dedicato a varie associazioni sportive, ricreative e culturali del
territorio. I diversi gruppi proporranno spettacoli di pattinaggio artistico, danza e momenti musicali tradizionali e
moderni. Ospiti particolarmente attesi gli studenti della scuola media di San Polo di
Piave che, con le coreografie
curate dall’associazione danza l’Etoile e il supporto dei giovani artisti dell’istituto musicale Celleghin, proporranno
“Favola d’estate”: fantasie musicali, del compositore contemporaneo Remo Vinciguerra, ispirate ai più celebri
racconti popolari.
MOTTA:
MOSTRA
DEL LIBRO
iovedì 30 aprile, a paG
lazzo La Loggia a
Motta di Livenza, è stata i-
naugurata la XIV mostra
del libro.
L’edizione di quest’anno è
intitolata “Un libro conquista il mondo”, e rimarrà
aperta, con questi orari, fino a domenica 10 maggio:
giorni feriali 15.30-18.30;
sabato e festivi 9-12 e
15.30-18.30.
ROVERBASSO
CESSALTO: DI NUOVO IN FUNZIONE LE DUE AULE DI CATECHISMO
lcuni giorni fa sono
A
state presentate alla
cittadinanza le nuove au-
le di catechismo realizzate a villa Cristofoletti,
l’ex canonica del centro.
La notizia è stata sottolineata anche dal sindaco
di Cessalto Giovanni Artico, che ha rimarcato
l’importanza dell’inaugurazione non solo per la
parrocchia ma per la co-
munità intera: «Le due
nuove aule verranno utilizzate dalla parrocchia
per attività come catechismo e lavori di gruppo. Le due aule sono state dedicate a Bruno Benvegnù, cittadino deceduto qualche anno fa, e ad
Alessandro Mulatto, giovane scomparso alcuni
mesi fa in un incidente
stradale». Questi spazi
rappresentano un indubbio segno di rinascita.
Già, perché il 29 marzo
2008, villa Cristofoletti fu
al centro della cronaca:
qui nel primo pomeriggio scoppiò un incendio
a causa di un corto circuito che ha intaccato,
per fortuna, solo parzialmente la struttura. Un
passante si accorse del
fumo che usciva dalla
struttura e furono chiamati immediatamente gli
aiuti. La piazza di Cessalto fu occupata dai
mezzi dei vigili del fuoco
e pure da un’ambulanza.
Nessun ferito, ma parecchia paura. Anche perché nei locali dell’ex canonica erano conservati
i registri parrocchiali,
fortunatamente nemmeno sfiorati dalle fiamme.
«Si tratta di una prima
parte dei lavori; un’opera
molto importante per il
paese visto che villa Cristofoletti attendeva da
parecchio un primo rinnovo. La villa, già canonica, oggi è utilizzata come spazio per le attività
parrocchiali: la canonica
attuale invece è presente
nella frazione di Santa
Maria di Campagna. GR
GODEGA S. URBANO PROTEGGICI DAL CIELO
TEMPIO DI ORMELLE - GIULIA
FIORE GRANDE D’AMORE
C
C
ara nonna Angelina,
sono trascorsi tre anni da quando sei salita al Cielo. Ci
rattrista che tu non sia più tra noi. Eri una donna forte, d’altri tempi nella tempra e nel carattere, ma con una qualche
modernità che ti rendeva unica. Sei cresciuta nella fede, in
una famiglia numerosa: hai pregato sino all’ultimo per i tuoi
genitori e fratelli defunti. Hai conosciuto il lavoro nei campi, il servizio in una famiglia, a Roma, che per te, proveniente
ANGELINA DA ROS
da Montaner, dev’esser sembrata città ancora più grande. Hai
ved. CANZIAN
vissuto l’orrore della guerra, il dolore per la perdita di un gion. 22.1.1913 - m. 6.5.2006
vane marito che amavi e che, partito soldato, un campo di
prigionia tedesco ha strappato a te e alla piccola che il Signore vi aveva donato. Hai cresciuto quella vostra bambina con amore, lo stesso che ella,
donna coraggiosa e figlia devota, ti ha riservato nel curarti e nello starti vicina nei momenti
più difficili della tua esistenza. Ti sei spenta a 93 anni, dopo una vita che è sempre stata
anche la nostra, da quando papà e mamma, giovani sposi, ti hanno voluta con loro, vivendo nella stessa casa in armonia, a Torino e a Godega. Ci hai sempre accuditi accompagnandoci con la preghiera, anche da adulti. Ti sei dimostrata bisnonna eccezionale donando del tempo ai tuoi tre pronipoti. Ci conforta sapere che ci guardi dal Cielo: proteggici con quell’amore che avevi per noi quaggiù. Grazie di cuore per tutto il tuo aiuto.
Ti vogliamo bene: Stefania, Roberto, Davide, Matteo, Ester, Alice, Maria Teresa e Antonio.
ara Giulia, 15 anni sono già trascorsi da quel
mattino di primavera
quando ci hai lasciati per
sempre, i prati erano in fiore e l’aria profumata, ma
immutato è il pensiero di te
nelle nostre giornate. Nel nostro cuore rimangono vivi i
ricordi d’amore dato e ricevuto. La dolcezza dei tuoi
occhi, del tuo sorriso caldo
che illuminava il tuo volto di
GIULIA BUSOLIN
un angelo volato via e nei
n. 22.5.1990 - m. 5.5.1994
nostri cuori una nostalgia
infinita.
E se ancora oggi forte è il dolore, sappiamo che in ogni passo del nostro cammino ci accompagni e vegli su di noi. Vivi sempre nei nostri cuori, ti vogliamo bene.
I tuoi cari
COSTANTE MORDIERO
n. 22.1.1921 - m. 2.5.1998
Undici anni sono passati, ma
rimani sempre nei nostri
cuori. Ti ricordiamo con tanto affetto con una messa il
giorno della tua morte. Moglie, figli, nuore, genero, nipoti, parenti tutti.
SOLIGHETTO
TITO BELLÈ
n. 11.10.1927 - m. 6.5.2000
Passa il tempo, ma la tua
presenza è sempre viva. Ti ricordiamo, per te preghiamo;
e tu dal Cielo prega per noi.
Moglie, figli, nipoti, famigliari.
BELLUNO - LA TUA STELLA
SCINTILLA PIÙ CHE MAI
CASTELLO ROGANZUOLO CI MANCA IL TUO SORRISO
S. VENDEMIANO - SEI
SEMPRE PRESENTE
C
el secondo anniversario
dalla tua dolorosa
scomparsa, il ricordo di te
non ci abbandona un istante.
Ci manca tantissimo il tuo
sorriso, la tua solarità e la
gioia con cui affrontavi ogni
giorno. Solo saperti nella luce del Signore, nella sua Casa, ci dona conforto.
Con l’amore di sempre, la
tua famiglia.
N
aro Alessandro,
sono trascorsi ormai
tredici anni da quella mattina di maggio in cui ci hai
improvvisamente lasciato.
Il tempo ha cambiato le nostre vite, ma nei nostri cuori non c’è stato nessun cambiamento, tu sei sempre presente. Il ricordo del tuo sorriso dolce, del tuo sguardo
sereno e di tutti i momenti
felici che abbiamo vissuto in- ALESSANDRO SPESSOTTO
sieme è vivo in noi assieme al- n. 15.1.1972 - m. 8.5.1996
la nostalgia infinita per te che
non sei più qui.
Dal luogo di pace in cui ti trovi donaci serenità, prega per
noi e proteggici sempre, in particolare le piccole Mariasole e Allegra.
I tuoi cari e quanti ti hanno conosciuto e amato.
lara, gli anni passano inesorabili, sono trascorsi 1461 giorni, ma il mio
amore e il mio dolore sono
sempre intensi. Tutti noi
sentiamo costantemente la
tua presenza, la tua protezione e il tuo aiuto ad ogni
evento della nostra vita.
La mancanza di te continua
a dilaniarmi il cuore con
l’intensità del primo giorno.
La tua vita si è spenta in- CLARA DALLA TORRE CHINAZZI
giustamente e troppo in fretn. 9.5.1947 - m. 3.5.2005
ta. Le cose che hai toccato le
stringo a me con la speranza di sentire ancora la tua presenza nella nostra famiglia
che, un giorno, sarà finalmente riunita lassù nella pace eterna.
La tua stella scintilla anche ora più che mai. Ciao.
Gianluigi
C
LAURA BOTTECCHIA
n. 19.6.1970 - m. 8.5.2007
Una messa in suffragio sarà
celebrata sabato 9 maggio,
alle 18.30, nella chiesa parrocchiale di Castello Roganzuolo.
Ringraziamo tutti coloro che potranno parteciparvi.
MARCE
Solidarietà
V
enerdì 1 maggio, con partenza e
arrivo presso la chiesa di Costa
di Conegliano, si corre la 34ª Marcia
di primavera-15ª Marcia del sorriso.
In occasione dei 40 anni de “La Nostra Famiglia” di Conegliano, verran-
no realizzate contemporaneamente
anche due marce che partiranno rispettivamente dalle sedi di Mareno
di Piave (9 km) e di Pieve di Soligo (15
km). L’arrivo per tutti è presso la sede di Conegliano. L’incasso verrà devoluto all’istituto “La Nostra Famiglia” a favore dei ragazzi e per l’acquisto di attrezzature e macchinari
per la riabilitazione. Domenica 3 in
località Colnù di Conegliano, il divertimento della marcia in compagnia si unisce ad una nobile causa:
quella della solidarietà. Organizzata
dall’Avis di Conegliano, avrà luogo
infatti, la 37ª Marcia del donatore e
della solidarietà. Il via verrà dato alle 9 da Colnù; tre le distanze di percorso: dal più breve di 6 km, ai 12,
oppure ancora i 21 km. MZ
LE FURIE ROSSE CONQUISTANO LA PROMOZIONE
IN ECCELLENZA CON DUE GIORNATE DI ANTICIPO
L’Opitergina in festa
L’allenatore Mauro Tossani
C
on 67 punti, frutto di 20
vittorie, 7 pareggi e una
sola sconfitta per un totale di 59 reti fatte e 19 subite, l’Opitergina, quando ancora mancano due gare da giocare, la prima
domenica a Fontanelle e la seconda a Villorba, è promossa nel
campionato di Eccellenza. Migliore attacco del campionato e
migliore difesa. Un campionato
La rosa dell’Opitergina il giorno del raduno precampionato
praticamente perfetto quello delle Furie Rosse guidate in panca dal
romagnolo Mauro Tossani. Un
mix perfetto fatto di giovani, che
si sono messi in luce e che spesso
e volentieri hanno dato dei dispiaceri alle difese avversarie, ma
fatto anche di giocatori navigati
per la categoria. Il tutto miscelato alla perfezione per creare quello che si sarebbe poi rivelato un
CAI IL PROGRAMMA DELLA SETTIMANA
l Cai di Pieve di Soligo collaIdell’1
bora per il concerto all’alba
maggio presso il rifugio
dei Loff (Lupi), che designerebbe gli abitanti di Cison. Il rifugio, ideato da Enrico Salton
al quale è dedicato, viene gestito dagli “Amici del rifugio dei
Loff”. Il rifugio, un bivacco aperto tutto l’anno, è costruito
sotto “La croda del gevero” ed
è formato da un monolocale
con un sottotetto che può accogliere 8 persone, privo di acqua potabile, fornito di una piccola cucina dotata di caminetto. Dal bivacco è possibile godere di una straordinaria panoramica cha abbraccia tutta
la vallata, nei giorni sereni si
può scorgere anche il mare. La
partenza è da prevedersi in notturna, raggiungendo via San
Boldo in automobile per poi seguire il sentiero a piedi, per circa 50 minuti. Per eventuali
informazioni telefono 3384874716.
La sottosezione Cai di San Po-
lo di Piave inaugura il percorso
Col dei Rovi in mountain bike
per tutti i ragazzi sabato 2 maggio.
Il Cai di Motta di Livenza domenica 3 porta tutti gli escursionisti a Bordano (Ud) alla
scoperta della Casa delle farfalle. Si potranno visitare i giardini esotici dove si corteggiano, si nutrono sui fiori e si riproducono oltre 400 specie di
farfalle differenti. La partenza
è prevista alle 8 dal parcheggio
della sede, il rientro per le 18
circa. È richiesto un contributo per persona di 5 euro.
Chiudono il 14 maggio le iscrizioni al corso roccia base organizzato dalla scuola di alpinismo “Vittorio Veneto”. La quota di iscrizione al corso, le cui
lezioni teoriche si terranno
presso la sede del Cai di Vittorio Veneto, è di 180 euro. Per
informazioni: telefono 0438500799,
[email protected],
www.caivv.it.
Mara Campaner
cocktail micidiale che non ha lasciato scampo a nessuno. Un
cammino regolare con una velocità di crociera da tagliare il fiato
a tutti, tranne al Vittorio Falmec,
compagine che si è alternata alla
vetta della classifica proprio con
i biancorossi. «Mettiamoci in testa – aveva ammonito mister Tossani alla squadra nel giorno della
presentazione – che il calcio è u-
SKATING OPITERGINE IN AUGE IN SPAGNA
Madrid dal 16 al 18 aA
prile si è disputata la prima Coppa di Spagna di pat-
tinaggio artistico. Oltre agli
atleti spagnoli, francesi, tedeschi e olandesi era presente la nazionale italiana
con 21 atleti che hanno
na passione e non un hobby». Il
messaggio la squadra lo ha capito fin dal primo giorno e dal primo minuto di allenamento. Se il
buongiorno si vede dal mattino,
nelle prime 6 gare di campionato
l’Opitergina ha raccolto il massimo raccoglibile. Fatta eccezione
per l’incidente di percorso in casa del Gruaro alla settima giornata, e qualche pareggio, durante la
stagione la squadra ha sfoderato
tre goleade da lasciare pochissimi
dubbi su quale sarebbe stato il destino finale. Tra i giovani che si
sono messi in luce nelle file biancorosse: Jacopo Bettiol, Dario Romanzin e Davide Gatto. Il primo
è sbarcato alla corte del presidente Renato Bernardi con il mercato estivo, mentre gli altri due sono arrivati a Oderzo nel mercato
novembrino. Ecco la composizione della rosa: Jacopo Bettiol, Ivan Bozzato, Alberto Buratto, Enrico Cancian, Alessandro Candosin, Matteo Da Ros, Roberto De
Vito, Papa Celle Fall, Kadim Fall,
Federico Furlan, Federico Furlanetto, Gianni Gabatel, Antonio
Martina, Francesco Mascherin,
Davide Mazzaracca, Riccardo
Meneghin, Matteo Modolo, Alberto Pasian, Enrico Perruzzetto,
Marco Rossetto, Tiziano Sartor e
Alessandro Silboni, Davide Gatto e Dario Romanzin. Allenatore
in seconda Gianantonio Bolzan,
preparatore dei portieri Mario
Zanon, massaggiatore Renato
Cardin.
Marco Guerrato
ORMELLE E MOTTA NEL PERCORSO
Un Giro friul-veneto
è molto Veneto nel 47º GiC
’
ro ciclistico del Friuli Venezia Giulia, la più antica cor-
sa a tappe per dilettanti al
mondo. La competizione internazionale per elite e under
23, rimasta incerta fino all’ultima settimana per motivi economici, si disputa dal 6 al 10
maggio. Dopo le prime tre tappe (la Udine-Ronchi dei Legionari di mercoledì 6, la Forgaria-Piano d’Arta di giovedì 7
e la Tolmezzo-Pordenone di
venerdì 8), il Giro del Friuli Venezia Giulia approda in territorio diocesano. Sabato 9 si
corre, infatti, la quarta tappa
che porterà i corridori da Brugnera a Ormelle. Sarà una frazione straordinaria abbinata al
47º Gran premio Rinascita e al
Gran premio del vino Raboso.
I ciclisti, dopo la partenza alle
10.30 dal Ca’ Brugnera, percorreranno due giri del circuito Brugnera-Maron-Brugnera,
quindi prenderanno per Calderano, Gaiarine, Vallonto,
L’atteso Oleg Berdos (Team Bibanese)
sbancato la zona medaglie.
Fra questi anche due atlete
dello Skating Club Oderzo:
Elena Dalla Libera, medaglia
di bronzo nella categoria
jeunesse, e Jennifer Da Re,
medaglia d’oro nella categoria cadette.
Ciclismo
iovanissimi, esordienti, alG
lievi, juniores e bikers in
sella domenica 3 maggio. I gio-
vanissimi disputano a Bavaroi
di Orsago il 5º Circuito di San
Pancrazio organizzato dal
Campolongo Esse 85 con partenza alle 9.30. Doppio appuntamento a Campocervaro organizzato dal Cimetta Comprex:
per il 27º Gran premio Trattoria Campocervaro gli esordienti percorreranno 25 chilometri
con partenza alle 9 (primo anno), 36,5 km con partenza alle
10.15 (secondo anno); per il 27º
Trofeo Attimec-15º Memorial
Gardenal, invece, gli allievi affronteranno 51 chilometri con
partenza alle 15. Il clou sarà a
San Michele di Feletto, dove
l’Orsago organizza il 39º Gran
Premio San Michele per juniores. In programma ci sono 10
giri del circuito da 10,3 chilometri attraverso San Michele di
Feletto, Santa Maria di Feletto,
Crevada, Parè di Conegliano e
San Michele di Feletto per un
totale di 103 km. La partenza è
alle 15. I bikers, infine, sono di
scena a Malintrada di Motta di
Livenza. Lo Zero 5 Bike Team
propone il cross country “Tra i
filari di Malintrada” su un circuito prevalentemente sterrato
di 10 chilometri da ripetere più
volte a seconda della categoria.
La partenza è alle 10 da piazza
don Zornitta.
Fontanelle, Tempio, Ormelle,
Roncadelle e Negrisia. Ecco la
specialità: tre chilometri di
strada bianca fino a Stabiuzzo.
La corsa riprenderà attraversando Cimadolmo, San Michele di Piave (traguardo volante), Tezze, Santa Maria di
Piave, Susegana con Gran premio della montagna sull’asperità del Tombola, località Cassonetti, Collalto, Susegana,
Tombola (2º Gpm), Ponte della Priula, Santa Maria di Piave,
Tezze, San Polo di Piave, Rai,
Tempio, Ormelle (traguardo
volante), Roncadelle. Dopo altri 3 chilometri di strada bianca si prenderà per Negrisia e
Roncadelle con arrivo a Ormelle, dopo 165,3 chilometri
previsto fra le 14.10 e le 14.44.
Domenica 10, quinta e ultima
tappa, con partenza da Motta
di Livenza e arrivo a Buja in
provincia di Udine. Come si
nota non ci sono prove a cronometro né arrivi in salita. Elevato il chilometraggio: nel
complesso verranno percorsi
749,5 km.
Giacinto Bevilacqua
3 maggio 2009
L’IMPEGNO DI IMELDA BORNIA
CON I BAMBINI POVERI DI GUANAMBÌ, BRASILE
GODEGA: CASERMA AL POSTO DI UNA SCUOLA?
L’
Udc di Godega propone un
progetto alternativo per la
realizzazione della caserma dei
Carabinieri, la cui concretizzazione è ostacolata dal considerevole impegno economico necessario, e che può essere a
nostro avviso garantita coinvolgendo il tema scuola, e la sua
inderogabile riforma. Noi proponiamo di adibire una delle
scuole elementari del Comune
a caserma e suddividere gli a-
lunni nei restanti due plessi. I
dati: la caserma costa 2 milioni, di cui 500 mila arrivano dalla Regione; tutte e tre le scuole hanno una dimensione utile
per diventare un’eventuale caserma; con la conversione di una scuola in caserma verrebbe
meno la necessità di sorveglianza da parte dei vigili di un
edificio sensibile; nella frazione
dove viene sacrificato un servizio (scuola), viene ridato un al-
tro servizio (caserma); le soluzioni diversificate della scuola
(tempo pieno e tempo normale) fanno sì che due scuole potrebbero avere una specificità
ciascuna; anche quest’anno sono stati fatti i “salti mortali” per
fare una classe per frazione (poco più di trenta alunni in tutto il
Comune).
Claudio Giacometti
Segretario Udc Godega
L’ATTRICE FRANCESE SASTRE RACCONTA LA SUA VITA
DI MAMMA SINGLE SENZA FIDANZATO
Una strana ambasciatrice
F
orse non vale la pena di
prendersela tanto, ma
quando l’incoerenza supera certi limiti è opportuno segnalarne la gravità.
Ebbene, sull’ultimo numero di
“A”, il patinato settimanale femminile diretto dalla superdotatissima Maria Latella (come faccia a fare tutto quello che fa, solo il buon Dio lo sa), c’è un servizio sull’attrice (si fa per dire
dell’attrice, naturalmente) Ines
Sastre che, in copertina, viene
così presentata: Inés Sastre «Io,
mamma single e senza fidanzato».
Andando all’interno, la presentazione continua così: «Il vero
amore esiste solo nelle favole».
Si è separata dal marito un anno dopo le nozze, quando il figlio Diego aveva pochi mesi
(tre). Tanto, lei afferma: «A Parigi, dove vivo, due famiglie su
tre sono divorziate».
Ma ora dice: «Grazie a questa
storia ho capito gli uomini»
(sic). Cioè alla signora è bastato un anno e un figlio per capire gli uomini e separarsi. E alla
domanda della giornalista se è
pesante la condizione di madre
sola risponde testuale: «Penso
che se mi fossi separata dopo una lunga relazione ne avrei risentito di più».
E ancora: Pensa mai di avere un
altro figlio? Risposta: «Sì, mi
piacerebbe, ma per ora mi manca il papà» (e ride).
Cioè, ha anche il coraggio di ridere.
E, verso la conclusione, la domanda: È cattolica? Risposta:
«Sì. La religione dà a tutti un’occasione per riflettere, per fare
ogni gesto pensando alle sue
conseguenze sugli altri».
Evidentemente, o quest’occasione lei non l’ha ancora avuta,
o le sue capacità di riflettere sono abbastanza ridotte. E questa
sarebbe, oltre che testimonial di
una rinomata casa di cosmetici
(e passi!), anche l’ambasciatrice
dell’Unicef.
Ma sono queste le doti apprezzate dall’Unicef (se questo titolo ha un valore...)? Va bene che,
viste le campagne che l’Unicef
sostiene a favore della sterilizzazione, non c’è da aspettarsi di
meglio.
Gino Zanette
Pianzano
SCRITTE DURANTE LA FESTA DEI GIOVANI A MOTTA LO SCORSO 4 APRILE
I post-it con le preghiere al Padre
giovani ritrovatisi a Motta il 4
Ina,aprile
per la loro festa diocesanel corso della celebrazione penitenziale, presieduta dal Vescovo
in basilica, hanno rivolto al Padre
alcuni pensieri scrivendoli su dei
post-it che sono stati attaccati alla croce. Ecco i pensieri dei ragazzi.
- Dio, manda il tuo Spirito di
pace perché riusciamo a creare situazioni e massaggi di pace.
Potete inviare le vostre
LETTERE AL DIRETTORE
per posta elettronica all’indirizzo:
[email protected]
per posta all’indirizzo:
L’Azione - via Jacopo Stella, 8
31029 Vittorio Veneto
oppure per fax allo 0438.555437
- Grazie Gesù per il dono del
tuo perdono, fa che trovi il gusto della tua parola che nutre la
vita.
- Io spero che anche le persone
che non credono in te un giorno possano vederti e ammettere di essersi sbagliati e credere.
Allora il mondo sarà migliore.
- La Pasqua è risurrezione e
cambiamento della nostra vita.
- La speranza sono i ragazzi che
mi sono stati messi “tra le mani”.
- Perdono.
- Cercate sempre la fonte dell’amore e non perdertela mai di
vista.
- Gli uomini si facciano abbracciare dalla misericordia di
Gesù.
- Spero di poter essere sempre
me stessa.
- Donami la capacità di credere e aiutami ad aprire gli occhi.
- La fede è un regalo di Dio, non
scoraggiarti.
- Mi auguro, con questa Pasqua, di poter trascorrere del
tempo con la mia famiglia e le
persone più care e poter dedicare loro attimi preziosi... lo auguro anche ai giovani presenti
ora.
- La vita è un inno alla speranza.
- Ti prego Signore, perché questa Pasqua porti serenità nel
mio cuore e in quello di coloro
che mi sono vicini.
- Noi giovani siamo la speranza del mondo, la nostra forza
però non può venire solo da noi
ma dobbiamo affidarci a Colui
che è sopra di noi.
- Con la speranza che il domani mi doni giorni sempre più
belli e sereni, dono a te, Signore, la mia esistenza, convinta
che tu possa rendermi felice e
Oltre la violenza
irca nove anni fa, risponC
dendo ad una necessità del
quartiere Monte Pascoal, abbiamo formato nel Progetto un
gruppo di ragazzi analfabeti
che non frequentavano nessuna scuola.
Due di loro erano Renato e Tiago, rispettivamente di 8 e 10
anni. La loro esperienza educativa però è durata poco. Il
primo è stato gradualmente assorbito dal mondo della delinquenza, e il secondo era stato
invitato ad entrare in una casa
di rieducazione per poter uscire dalla dipendenza di prodotti chimici. Quest’ultimo è fuggito più volte da questa casa;
per legge avrebbe dovuto avere accompagnamento di psicologi e assistenti sociali, figure
inesistenti nei servizi pubblici
locali. Circa un mese fa Renato è morto in uno scontro con
la polizia e Tiago è stato incarcerato per molteplici furti.
Nessuna misura socio-educativa di cui avevano diritto è stata loro offerta e il mondo del
crimine, presente in ogni angolo di strada e che fa le sue vittime tra i minori poveri, senza
struttura familiare e con bassa
scolarità, li ha cooptati.
La Campanha della fraternità
iniziata con la Quaresima, che
ha come tema “Fraternidade e
segurança pùblica. A paz è fruto de justiça” (Fraternità e sicurezza pubblica. La pace è
frutto della giustizia), ci propone una riflessione sulle paure e la violenza che regnano a
tutti i livelli della società. Un’ingiustizia istituzionalizzata è una delle cause dell’imperante
violenza, in cui il patrimonio di
pochi è più importante della vita di molti poveri.
Le varie attività del Progetto
hanno avuto inizio passato il
carnevale. Come comunicato
nella lettera di Natale, abbiamo
dovuto eliminare il turno del
mattino nel Monte Pascoal e
così siamo presenti nei due
quartieri solo il pomeriggio,
con un centinaio di ragazzi in
ogni progetto.
Nel Monte Pascoal abbiamo
dato una ristrutturazione all’ambiente ricavando più locali, di cui il Progetto necessitava. Potremo così avere una segretaria e un computer, che
non abbiamo mai avuto per
mancanza di un luogo dove
metterlo.
Siamo ancora in negoziazione
col comune perché fornisca la
merenda per i bambini. Non ci
è stato detto ancora un no esplicito e per questo continuiamo i contatti telefonici e
personali.
I bambini, però, ricevono tutti
i giorni il loro piatto di riso o
pasta, frutto della solidarietà di
scuole, gruppi di catechismo,
eccetera.
Questa settimana cominceremo a presentare nei due progetti la recita di Pasqua, legata
al tema della Campagna della
fraternità.
Gesù continua a soffrire e morire, vittima delle diverse forme di violenza, dentro e fuori
casa.
I bambini si identificano molto quando la questione è la violenza. Ma sanno anche superarla, sanno giocare, sorridere
e credere in un futuro migliore. In fondo è questo il messaggio pasquale.
Cari amici, che questo messaggio possa concretizzarsi nella
vostra quotidianità, nell’impegno per costruire un futuro migliore.
Imelda Bornia
Guanambì, Bahia, Brasile
lasciare qui sulla croce i miei liappagata anche attraverso la
miti, per poter essere quel messofferenza.
saggio d’amore che tu hai man- Solo il Signore sia nostra luce
dato.
e nostra forza.
- Aiutami Signore lungo tutta la
- Aiuta noi giovani nei momia vita, aiuta i miei cari e somenti di bisogno, aiuta i paesi
prattutto i miei genitori.
che sono senza cibo e sta loro
vicino, speriamo
che le guerre finiscano.
- Padre mio, pongo in te la mia
speranza. Affido
a te i miei genitori, la nonna che
non sta bene, il
mio ragazzo e gli
amici. Ti prego
con il cuore, Signore, mia roccia
e mio rifugio.
- Dialogo.
- Spero sempre
che più ragazzi
possano scoprire
la bellezza del tuo
amore infinito.
- Speranza nel
riuscire ad avvicinare più giovani
alla fede.
MOTTA: la grande croce con i post-it su cui i giovani hanno scritto le loro
- Signore, voglio
preghiere al Padre
35
3 maggio 2009
DOMANDA
LAVORO
Giovane ragazza, cerca lavoro come baby-sitter, cameriera, per pulizie. Tel.
328-6741106.
Signora automunita e con
esperienza di operaia,
banconiera e fornaia, cerca lavoro serale e nei fine
settimana. Tel. 3285455845 dopo le 16.
Signore con esperienza
pluriennale come operaio
nei settori plastica e legno,
cerca lavoro. Disponibile
anche come lavapiatti e
aiuto cucina. Tel. 3209342848.
Signora rumena, 35enne,
cerca lavoro come assistente anziani e per pulizie.
Disponibile nei fine settimana e per la notte. Tel.
348-8910631.
Dj Ericckus si rende disponibile per feste private,
bar, locali, anche con strumenti propri. Musica a
360°! Tel. 347-3539567.
Ragazzo 23enne, con esperienza si offre come elettricista per piccole manutenzioni, come autista
patente B anche con mezzo proprio e per lavoretti
saltuari.
Tel.
3473539567.
Signora con qualifica di Operatore socio sanitario,
offre disponibilità diurna e
notturna per assistere anziani o ammalati e anche
per eseguire piccole mansioni domestiche. Disponibile anche 24 ore su 24.
Tel. 334-1840766, 3926641154.
Esperta nel settore della
formazione, disponibile per
affiancamento continuativo allo studente per scoprire la motivazione allo
studio, consolidare il modello di apprendimento,
imparare a gestire la prova scritta e l’interrogazione con sicurezza e risultato, risolvere incomprensioni tecniche e di contenuto. Disponibile a impartire ripetizioni in italiano,
storia, geografia e scienze
a ragazzi delle scuole medie e in tutte le materie a
ragazzi delle elementari.
Tel. 348-7645436.
Pensionato automunito,
massima serietà, offresi
come accompagnatore disabili o persone non autosufficienti ed altre attività
da concordare. Zona Oderzo e limitrofi. Tel. 0422815700 chiedere di Silvio,
349-0087866.
Ragazzo con esperienza
come saldatore a filo e
metalmeccanico, cerca lavoro. Disponibile anche
per altri tipi di mansioni.
Tel. 329-0171199.
Saldatore a filo cerca lavoro. Esperienza anche nei
settori legno e metalmeccanico. Uso muletto. Disponibile anche come lavapiatti.
Tel.
3337713667.
Signora cerca lavoro come collaboratrice domestica, addetta pulizie, operaia e per stiro. Tel. 3896823635.
Signora offresi come lavapiatti, collaboratrice domestica, aiuto cucina, operaia, per stiro e pulizie.
Tel. 320-2220128.
25enne italiana, cerca urgentemente lavoro come
operaia, commessa, babysitter, addetta alle pulizie
o altro. Disponibilità immediata. Massima serietà.
Tel. 0422-861537, 3938992779.
Signore con esperienza
come saldatore, magazziniere (uso muletto), verniciatore a spruzzo e autista
cerca lavoro in questi ambiti. Tel. 320-6696872.
Giovane ragazza di nazionalità rumena cerca qualsiasi lavoro purché serio.
Tel. 329-6143786.
Signora rumena 36enne,
cerca lavoro come badante e addetta pulizie. Disponibile fine settimana e
notti. Tel. 348-8910631.
Signora romena con esperienza come assistente anziani, ammalati e operaia, cerca qualsiasi lavoro purché serio. Tel.
349-3569416.
Serramentista con esperienza cerca lavoro nel settore. Disponibilità anche
come magazziniere, operaio, saldatore (due corsi
per saldatura a filo), autista, lavapiatti e assistente
anziani.
Tel.
3333478957.
Autista patenti B - C - E
con esperienza nazionale
ed internazionale, cerca lavoro in questo settore ma
si rende disponibile anche
come operaio. Tel. 3332513291.
Laureata in psicologia impartisce ripetizioni e offre
affiancamento allo studio
per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie. Insegna metodo di
studio. Tel. 348-7645436.
Signora con esperienza
come baby sitter, maestra
d’asilo, badante, pulizia uffici e collaboratrice domestica, cerca lavoro in questi settori o altro. Zona Conegliano e dintorni. Tel.
329-4681331.
Signore in possesso di patente C-E, con esperienza,
cerca lavoro come autista.
Disponibilità immediata,
per il territorio nazionale ed
estero. Tel. 328-6490927.
Giovane signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica, pulizia uffici, assistenza anziani/ammalati.
Tel. 347-2942528.
Ragazza con esperienza
cerca lavoro come baby
sitter, barista, pulizie uffici,
parrucchiera/estetista,
collaboratrice domestica.
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