Primo - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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Primo - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
2 Primo Piano Primo Piano La Prima Comunione tappa fondamentale 3 maggio 2009 IL GIORNO PIÙ BEL Così, fino a qualche anno fa, era definito il primo inco DON SECH (UFFICIO CATECHISTICO) Le grandi sfide dell’Iniziazione F accenda piena di sfide quella della Prima Comunione, da un punto di vista catechistico. Non ci riferiamo tanto alla quantità di energie e fantasia che sono richieste ai catechisti che camminano con i ragazzi soprattutto di quarta elementare, per portarli a entrare dentro il mistero dell’incontro con Gesù Eucaristia. Pensiamo invece alla struttura di fondo dell’Iniziazione cristiana, ad alcune questioni aperte sulle quali la Chiesa italiana si sta interrogando, questioni che non possiamo risolvere facilmente e che ci chiedono di vivere nella tensione del cercare il meglio per i nostri ragazzi e le loro famiglie. Sacramento della maturità La prima sfida è di carattere teologico: ci dobbiamo sempre ricordare che il vertice dell’Iniziazione cristiana è l’Eucaristia. La cosa non risulta tanto evidente nella nostra prassi pastorale, che ha fatto diventare la Cresima il sacramento della maturità, effettivamente celebrato dopo la Prima Comunione e nell’età in cui i ragazzi dovrebbero “scegliere personalmente e impegnarsi a vivere da cristiani”. Se chiediamo ai nostri nonni di recitare quali sono i sette sacramenti, automaticamente ci diranno: Battesimo, Cresima, Eucaristia... È l’Eucaristia il sacramento della maturità nella fede: che cosa c’è più da grandi che lo sposare la sorte di Cristo che si dona totalmente fino a perdere la propria vita? Lo stesso dono dello Spirito ci abilita a crescere e a vivere secondo Cristo, in questa maniera. Un ragazzino a 10 anni non è certamente maturo come lo è un adulto; è vero tuttavia che anche a questa età si può essere maturi “per la propria età” e vivere la partecipazione all’Eucaristia con gioia e consapevolezza. La prima sfida per i catechisti non sta nel fare una crociata per riportare i sacramenti dell’Iniziazione cristiana nell’ordine giusto: sta ai nostri ve- scovi scegliere una linea condivisa. Invece la sfida per i catechisti è quella di non pensare che la “formazione” dei ragazzi all’Eucaristia sia terminata con la Prima Comunione: c’è invece un continuo ritornare su di essa e un calibrare gli itinerari di preparazione anche agli altri sacramenti, consapevoli che il cuore della vita cristiana è l’Eucaristia. Il giorno del Signore La seconda sfida è quella della domenica: ai catechisti è chiesto di pensare non solo all’Eucaristia ma alla domenica come giorno del Signore, con al cuore l’Eucaristia stessa. Vivere in maniera eucaristica – essere cioè adulti nella fede – è ben più che partecipare alla sola messa: l’Eucaristia è il culmine e la fonte di tutta la vita cristiana proprio perché tutto porta ad essa e da essa parte. Abbiamo bisogno di imparare di nuovo a vivere la domenica come giorno del Signore, con tutto ciò che questo significa: riposo, festa, incontro, custodia delle relazioni, spazio lasciato a Dio, carità, incontro con la comunità. Solo così la messa di Prima Comunione può essere pensata come la prima di tutte quelle messe che ritmano, come il battito del nostro cuore, il nostro vivere e crescere e amare da cristiani. Come abbiamo bisogno di nutrire il nostro corpo per vivere ogni giorno, così abbiamo bisogno di incontrarci con il Pane di Vita. Camminare con i genitori La terza sfida è quella dell’Iniziazione: sia per i ragazzi sia per gli adulti oggi sembra più che mai urgente recuperare in pieno la parola Iniziazione, che chiede di introdurre progressivamente nel mistero grande dell’Eucaristia. I ragazzi e gli adulti vanno accompagnati nel recuperare il senso, i simboli, allenando il cuore a ritrovare la bellezza e bontà di partecipare alla mes- L’ESPERIENZA DI ALCUNI GENITORI DI CAMPOMOLINO In cammino anche noi enitori coinvolti in prima G persona e per due anni nel cammino di preparazione dei figli che hanno ricevuto la Prima Comunione domenica scorsa. È avvenuto a Campomolino. «Il nostro percorso come gruppo è iniziato circa due anni fa – raccontano i genitori dei bambini di quarta elementare –. Gli incontri periodici ci hanno permesso di conoscerci meglio e di affiatarci attraverso il confronto, l’animazione della messa con canti e preghiere in alcune particolari occasioni, la preparazione comunitaria del pranzo, la condivisione di esperienze di solidarietà vissute insieme ai nostri figli e con la collaborazione di tutta la parrocchia. Lavorare Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Via Stella, 8 - Vittorio Veneto insieme per la concretizzazione di progetti condivisi e organizzati dall’intero gruppo ci ha permesso di verificare concretamente il senso del “fare comunione”. Poi, sempre incoraggiati e sostenuti da don Piero, abbiamo sentito il bisogno di dedicare alcune delle nostre riunioni anche all’approfondimento dei temi della fede. Mentre i bambini venivano intrattenuti con giochi e varie attività da alcuni animatori, noi genitori, seguiti da Maria Tomasi, ci siamo interrogati sul senso dell’essere cristiani oggi e sulle responsabilità degli educatori cristiani”. “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.” [email protected] - www.lazione.it (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730) Celebrazioni curate ed essenziali La quarta sfida è quella liturgica: vivere un cammino di preparazione alla Prima Comunione non si risolve con lo “smontare” la celebrazione della messa in tanti piccoli pezzetti da spiegare, come se la messa fosse un insieme di meccanismi e ingranaggi. La Stampa: TIPSE - VITTORIO V.TO (TV) Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437 Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto sa nel giorno del Signore. Ci rendiamo sempre più conto, come catechisti, che è necessario camminare anche con i genitori e le famiglie dei ragazzi che accompagniamo: il tempo della preparazione alla Prima Comunione, con il senso di festa e di gioia e di meraviglia che ha in sé, può essere il tempo buono per le famiglie e i genitori di riscoprire essi stessi il senso e la bellezza del vivere in maniera eucaristica. ABBONAMENTI 2009: "L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, 250". Annuale (50 numeri) euro 43 Semestrale euro 25 - Sostenitore e. 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Conto corrente postale n. 130310 ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA Chiuso in redazione il 28.4.2009 alle ore 18.00 liturgia ha la sua forza e i sacramenti vanno vissuti perché si possano capire. È soprattutto il dono di Dio quello che ci viene comunicato e che viene capito proprio perché accolto e sentito come dono d’amore che la liturgia ci rende presente. C’è bisogno, tuttavia, di celebrazioni fatte bene, curate, belle, essenziali, senza eccessi, senza indugi sul troppo sentimentalismo. Abbiamo bisogno forse anche di rendere più accessibile il linguaggio della messa, ma questo senza strafare e senza il bisogno di inventare cose troppo nuove, viste le possibilità offerte dai diversi rituali e le esperienze già sperimentate in alcune diocesi. Non guasta neppure una capacità rinnovata di dire ciò che di prezioso ci è stato trasmesso, con rispetto per il Mistero Grande che celebriamo. Di fronte a queste sfide ogni comunità – e in particolare i catechisti – è chiamata a interrogarsi. Non arriveremo a trovare delle soluzioni radicali, anche perché è la diocesi nel suo insieme e in comunione con la Chiesa italiana che ha da pronunciarsi. Possiamo tuttavia vivere dentro la realtà che è la nostra con un orizzonte di senso, con alcune intuizioni teologiche e pastorali di fondo, che guidano le piccole e grandi decisioni che ciascuno di noi è chiamato a prendere. Don Andrea Sech direttore Ufficio catechistico I bambini si sono incontrati ogni sabato in parrocchia, fin dalla prima elementare, per condividere l’amicizia tra di loro e la conoscenza di Gesù. Tali incontri sono stati animati da un gruppo di mamme, volonterose e disponibili. Ultimamente gli incontri si erano intensificati, con la guida della signora Maria Tomasi, per gli ultimi preparativi. “Ci sentiamo arricchiti da questo percorso, forti dal fatto di averlo compiuto in gruppo, confortati dalla certezza di aver offerto ai nostri figli esperienze importanti, che lasceranno un segno nella loro formazione – concludono i genitori –. Arriviamo con gioia alla celebrazione della Prima Comunione dei nostri figli ed è “gioia immensa, gioia vera” perché la viviamo come parte di un percorso che abbiamo costruito insieme, nella partecipazione e nelle scelte, nell’impegno e nelle responsabilità”. Primo Piano 3 maggio 2009 3 LA TUNICA BIANCA LLO DELLA VITA ntro con l’Eucaristia l giorno della Prima ComuIl’utilizzo nione è ormai prassi diffusa di tuniche, uguali per tutti comunicandi. È nel periodo successivo al Concilio Vaticano II – spiega don Silvano Sirboni nel numero di aprile di Vita Pastorale – che una nuova sensibilità liturgica ha spinto all’uso di una tunica bianca, sia per richiamare la veste battesimale che per evitare l’ostentazione di abiti “cerimoniali” del tutto fuori luogo. Queste tuniche risolvono certamente un problema, ma non sono affatto sufficienti per restituire alla prima partecipazione all’Eucaristia la sua originaria dimensione di piena “iniziazione” alla vita in Cristo e nella Chiesa. È DISEDUCATIVO RIDURRE QUESTA CELEBRAZIONE AD UNA FESTA DI FAMIGLIA O PER I SOLI BAMBINI Una festa che non deve finire l nostro “Direttorio per l’iIriguardo niziazione cristiana” (1987) la celebrazione della prima Eucaristia dei bambini afferma: “A questa età (9-10 anni) ‘discernere il Corpo di Cristo’ (I Cor 11, 29) è un’esigenza che non può avere sufficiente sviluppo e dovrà venir maturata con iniziative successive. Si tratterà dunque, per ora, di iniziare il fanciullo ad una partecipazione sacramentale all’Eucaristia che, senza raggiungere la sua pienezza – il fanciullo non è ancora cresimato – serva alla progressiva familiarità con la vita in Cristo e nella Chiesa e a nutrirlo con il Pane della vita per la sua crescita spirituale… Non si indulga (quindi) nella festa di Prima Comunione ad aspetti eccessivamente folcloristici… si colga invece l’occasione per coinvolgere le famiglie e la comunità nell’itinerario di fede del fanciullo e per sottolineare le dimensioni comunitarie e le esigenze di carità e di autentica comunione dell’Eucaristia” (n. 26). Queste autorevoli indicazioni ci ricordano che il primo incontro con Gesù-Eucaristia, giustamente vissuto nelle nostre comunità come una grande festa, non è che una tappa dentro un percorso più im- portante che si chiama “Iniziazione cristiana”, quel cammino progressivo di fede che culmina nella piena partecipazione all’Eucaristia dopo la Cresima: la Prima Comunione inizia un’unione con Cristo risorto che si rinnoverà ogni domenica, per tutta la vita. Per tale motivo è diseducativo ridurre questa celebrazione ad una festa quasi solo di famiglia o per i soli bambini. Va piuttosto sottolineato, il valore fondamentale dell’Eucaristia domenicale a cui è convocata sempre tutta la comunità parrocchiale per cui non va troppo sottolineata la “straordinarietà” di questo momento: per evitare questo rischio possono essere utili alcune indicazioni celebrative che qui proponiamo e che verranno riprese in un prossimo sussidio liturgico per questa celebrazione, come pure per il Battesimo e per la Cresima. Occasione di sobrietà gran fermento, parroci e catechiste si danno un gran daffare per preparare i ragazzi a ricevere il sacramento della Prima Comunione con il massimo decoro, preoccupandosi che sia ben chiara l’importanza del momento che andranno a vivere. Spostandoci invece su un altro fronte, quello dei genitori, le preoccupazioni cambiano drasticamente e i discorsi che mi capita di sentire più di frequente riguardano non la funzione religiosa ma gli aspetti più mondani della giornata. La scelta del ristorante, le spese per i confetti o lo stress che si accu- Anzitutto l’ambiente: va preparato valorizzando la mensa (unica, cioè senza inutili “prolungamenti”), l’addobbo sobrio che tenga conto del tempo liturgico e dei poveri, l’am- Don Dino Zanetti con i ragazzi della Prima Comunione di Pianzano... di qualche anno fa TUTTI PRESI DA RISTORANTE, VESTITI, CONFETTI... DIMENTICANDO IL VERO SENSO DEL SACRAMENTO n questo periodo in quasi tutId’Italia, ta la diocesi, come nel resto le parrocchie sono in Don Vittorio Bernardi con i comunicandi del 1931 mula andando per negozi a scegliere i vestiti adatti all’occasione sono i temi trattati con maggior interesse. Le riunioni cui sono invitati da sacerdoti e catechiste sono vissute con fastidio, come un obbligo a cui non possono sottrarsi, come se il sacramento che i loro figli vanno a ricevere avesse solo un aspetto mondano e festaiolo. In questo tempo si parla di crisi, nascono iniziative di fondi solidarietà, contributi speciali, prestiti a tassi agevolati per chi è in difficoltà: forse è un’occasione per tornare un po’ indietro ai tempi in cui i sacramenti venivano celebrati con solennità all’interno della chiesa ma Un “torta bomboniera”... con molta sobrietà nelle famiglie. Non voglio criticare la festa in sé, anzi Gesù ha istituito l’Eucaristia in un momento di festa, è lo spreco sfrenato e l’immagine consumistica che ne consegue che stride enormemente con il messaggio evangelico. Importante sarebbe che le famiglie fossero in grado di improntare queste celebrazioni con spirito di carità nell’educare i giovani a capire il valore della condivisione, dell’altruismo, della solidarietà con chi sta nel bisogno, nel consumo equilibrato. Lo spreco sfrenato non tiene conto però che a qualcuno viene presentato il conto e sono sempre i più deboli gli indifesi a pagare il prezzo più alto. Non possono essere i vestiti, i regali o le belle bomboniere, che poi non trovano spazio nelle nostre case e spesso vengono lasciate in fondo ai cassetti, a dare spessore a momenti così importanti per la formazione umana e cristiana dei ragazzi: deve esserci un messaggio molto più profondo perché anche la nostra fede possa essere più credibile. Le mie sono semplici considerazioni a voce alta per stimolare una riflessione sul tema della sobrietà e della condivisione che specialmente in questo momento storico siamo chiamati a vivere. Ornella De Conto Caritas Quartier del Piave bone, il battistero, il tabernacolo; i bambini e i famigliari restino sui banchi (dove saranno poi ogni domenica), ma i bambini ricevano da soli, non accompagnati dai genitori, la comunione; l’ingresso può essere fatto dal sacerdote, con i ministri e i bambini della Prima Comunione da soli con le catechiste, o con i genitori, oppure ogni bambino con il proprio genitore; la preghiera dei fedeli sia preparata da catechisti e genitori; si rinnovino opportunamente in questa occasione le “Promesse battesimali” e si valorizzi il cero battesimale; al “Padre nostro” si alzino le braccia al cielo, mentre sarà il segno di pace a sottolineare la dimensione fraterna del sacramento (restando al posto e dando la pace solo ai vicini, mentre sarà il parroco a muoversi). Ci sono poi i vari servizi: il commentatore, i lettori (che devono aver completato l’Iniziazione cristiana), il coro, i ministri per il servizio all’altare. Alla presentazione dei doni partecipino bambini e genitori; la raccolta delle offerte può essere affidata anche a più genitori che porteranno poi il ricavato all’altare (tuttavia si ricordi che questo rito serve solo ad offrire il pane e il vino e i doni per i poveri). I bambini possono poi preparare l’atto penitenziale e alcune preghiere di ringraziamento dopo la comunione; importante è pure l’uso della “Preghiera eucaristica dei fanciulli”. Nella scelta dei canti, infine, si tenga conto del tempo liturgico e di un repertorio non solo “per bambini”, ma in vista del coinvolgimento di tutta l’assemblea, anche se anima un gruppo: la liturgia, infatti, prevede spazi per tutti, per il coro, per l’assemblea e per gli stessi bambini della Prima Comunione, in tempi opportuni, senza disturbare l’armonia della celebrazione. L’Ufficio liturgico diocesano 3 maggio 2009 Segue dalla prima arlando del movimento dei P lavoratori impegnati nella difesa del loro lavoro, l’enciclica Laborem Exercens di Giovanni Paolo II afferma: “La Chiesa è vivamente impegnata in questa causa, perché la considera come sua missione, suo servizio, come verifica della sua fedeltà a Cristo, onde essere veramente la Chiesa dei poveri” (n. 8). Pertanto la festa del lavoro può essere momento di celebrazione religiosa nella quale si loda e si ringrazia Dio perché ha affidato alle mani operose dell’uomo la sua creazione e si chiede la forza per liberare questo compito da tutte le forme di degradazione alle quali è soggetto. Quest’anno la Festa del lavoro si celebra in piena crisi che sta infierendo, in questa fase, soprattutto sul lavoro. Era inevitabile che i giochi irresponsabili della finanza dovessero alla fine scaricare i loro effetti perversi sul lavoro. immigrati per far fronte alla domanda. Ora invece le cose sono cambiate, c’è lo spettro della disoccupazione che avanza e che colpisce il lavoro già di per sé debole. Nel 2007 il tasso di disoccupazione nel Veneto era stato minimo, 3,1%, ma nel del 2008 era già cresciuto al 3,6%. Il numero di coloro che, al termine nel 2008, avevano perso il lavoro era di 21 mila unità, dei quali ben 7 mila, un terzo, nella provincia di Treviso. Nel primo trimestre dello scorso anno le procedure di crisi aziendale nella provincia di Treviso sono state 17 mentre nel primo trimestre di quest’anno sono state 32 riguardanti 500 ope- rai. In questo momento l’impegno deve concentrarsi soprattutto sul rafforzamento degli ammortizzatori sociali, sperando le la crisi passi presto. Da sempre il primo maggio è stato un momento privilegiato per ravvivare l’impegno per la difesa del lavoro, quest’anno deve levarsi ancor più forte il grido: salvate il lavoro. Perché mentre si cerca doverosamente di tamponare le falle aperte da una finanza irresponsabile nella barca dell’economia mondiale rischiando di affondarla, si lanci subito un salvagente ai lavoratori che stanno affogando. GpM gioso confessionale resta l’opzione più gettonata, come testimonia la recente ricerca delle Chiese cattoliche d’Europa sull’insegnamento della religione. Una “fotografia” della situazione ad ampio raggio che mostra come in quasi tutti i paesi del Vecchio Continente proprio l’opzione per un insegnamento confessionale – con tutte le alternative possibili nei diversi paesi – sia la norma. In qualche modo Berlino ribalta la situazione. È un “caso”, dunque. Una specie di “laboratorio laico” che conviene osservare con attenzione nelle sue caratteristiche, tra le quali quelle di costituirsi in una grande città dove si incrociano identità e appartenenze diverse, dove la storia – e la contrapposizione tra ideologie – è passata in modo tutto speciale. Si intrecciano qui diverse considerazioni. La prima riguarda il tema proprio della religiosità. In Europa è considerato un valore l’opportunità di approfondire la questione religiosa. Al di là delle ragioni confessionali, vi sono autorevoli prese di posizione – anche in seno al Consiglio d’Europa, ad esempio – che sottolineano l’importanza di affrontare a scuola i temi religiosi per lo sviluppo completo degli allievi. Non solo: l’approfondimento delle tradizioni religiose diverse e della loro storia, come il confronto tra loro, è ritenuto una conquista importante sul piano culturale ed educativo, in rapporto alla conoscenza delle identità, alla possibilità del dialogo, all’inclusione sociale. In questa direzione – più complessa dell’“etica laica” – va l’Europa. Il caso berlinese fa venire il dubbio che si rischi una perdita di memoria. Che una certa Europa cresciuta in fretta negli ultimi anni del Novecento, con il crollo del Muro e soprattutto di un mondo ideologicamente ben disegnato, rassicurante nelle sue contrapposizioni chiare, rimasta in balìa non di rado di consumismo e mercati, della “liquidità” contemporanea, cerchi un nuovo inizio. E “azzeri”, per così dire, il portato di un passato che chiede invece fatica per recuperare radici e prospettive per il domani. Senza spingerci troppo oltre, il caso berlinese dice una volta di più di come sia urgente, nel Vecchio Continente, la riflessione sull’educazione e sulla scuola. Attraverso l’impegno educativo e scolastico, anche attraverso quello per l’insegnamento della religione, passa un progetto di futuro e di cittadinanza per la nostra nuova Europa. Alberto Campoleoni blemi ci sono – si osserva –, ma poteva andare peggio». Nel frattempo moltissime famiglie sperimentano redditi insufficienti (talvolta semplicemente inadeguati nei confronti di stili di vita eccessivi) e in tante case si fanno i conti con cassa integrazione e persino disoccupazione. Il Consiglio dell’Unione europea tornerà su questi nodi durante il summit (depotenziato) del 7 maggio, concentrandosi sulla situazione del mercato del lavoro; e poi ancora a giugno. Di certo l’avvicinarsi delle elezioni per il Parlamento europeo, che in troppi stati sono scambiate per una “resa dei conti” nazionale fra coalizioni e partiti avversi, non aiuta i governanti a fare i conti con la realtà. Anziché ragionare e agire per ridar fiato all’economia e all’occupazione, si preferisce promettere misure che daranno la migliore resa “elettorale”. Ciò vale ancora a maggior ragione in quei paesi – come la Germania – in cui sono imminenti le elezioni politiche. Se comunque i Pil in caduta libera hanno smosso governi continentali e Ue a rimboccarsi le maniche, restano vari ambiti sui quali occorrerà approfondire il discorso, anche al fine di individuare politiche più coerenti, di lungo periodo, capaci di superare la soglia emergenziale. Ciò vale, ad esempio, per il sistema di regole che dovrebbe evitare scorribande nei mercati finanziari che rendono fragile l’intero sistema economico Ue e mondiale. Sul piano europeo la crisi ha poi fatto emergere il de- bole coordinamento delle politiche economiche: ovvero, non basta possedere la moneta unica per gareggiare ad armi pari con colossi del calibro di Usa, Cina, Russia o India. Ancora: si conferma il fatto che l’economia non è un’isola. Attorno ai mercati, alle banche, al comparto manifatturiero, agli scambi commerciali, al Pil ruotano questioni della massima rilevanza che riguardano la vita delle persone e delle famiglie: basti citare l’occupazione, la formazione e valorizzazione delle risorse umane, la mobilità dei lavoratori (e dunque le migrazioni), i sistemi previdenziali e di welfare, il nodo energetico, la sostenibilità dello sviluppo e i cambiamenti climatici. Dopo mezzo secolo dal battesimo della Cee, l’economia resta – accanto alla politica – nel cuore del processo di integrazione comunitaria. Gianni Borsa La crisi colpisce il lavoro che già da tempo era in uno stato di debolezza. Infatti le analisi mostrano che in questi ultimi 20 anni il lavoro ha subito un deprezzamento. La quota assegnata ai profitti, rispetto ai salari, era nel 1983 il 23% del Pil, mentre nel 2003 saliva al 32%. Al lavoro, perciò, si sottraeva circa un 10% di valore. Questa perdita ha avuto come effetto di far precipitare nella povertà tutte le famiglie che erano sulla “brusa”, come diciamo noi, appena sopra la linea della povertà. Tuttavia, pur in questo squilibrio strutturale, il lavoro in quegli anni era, da noi, abbondante tanto che si doveva ricorrere agli UN REFERENDUM BOCCIA L’ORA DI RELIGIONE NELLE SCUOLE MEDIE DELLA CITTÀ L’etica laica di Berlino V a tenuto d’occhio il “caso” di Berlino. Come è noto, in questa città si verifica un caso particolare per quanto riguarda l’insegnamento della religione a scuola. Da alcuni anni, infatti, nelle classi che corrispondono alle nostre medie è stata introdotta come materia obbligatoria l’etica laica, mentre l’insegnamento religioso resta facoltativo. Il referendum convocato per rimettere sullo stesso piano insegnamento religioso ed etica è fallito: non ha raggiunto il quorum e tra i votanti la maggioranza si è espressa per mantenere la situazione. Cosa succede di fatto? A Berlino chi vuole l’insegnamento religioso lo può scegliere, ma in concreto si trova a fare un’ora in più di scuola, mentre per tutti esiste l’ora “laica”. La regola berlinese non vale in tutta la Germania, dove nor- Diventa urgente la riflessione sull’educazione e sulla scuola. Attraverso l’impegno educativo e scolastico, an che attraverso l’insegnamento della religione, passa un progetto di futuro e di cittadinanza per la nostra nuova Europa malmente l’insegnamento religioso confessionale (cattolico, protestante...) è previsto in ogni scuola e al quale è affiancata l’alternativa di corsi di etica o filosofia. Ancora di più, la regola berlinese sembra essere in controtendenza rispetto a un panorama complessivo europeo nel quale l’insegnamento reli- L’IMPEGNO DELL’UE NELLA CRISI Politica e persone a quando, nella seconda D metà del 2008, l’Unione europea ha progressivamente assunto un ruolo di primo piano sul versante del contrasto alla crisi economica, molti passi sono stati effettuati. I 27 hanno cercato un coordinamento interno per fornire risposte efficaci alla recessione. Superando alcune arrugginite prassi istituzionali, gli stati, assieme alle istituzioni comuni (Consiglio in primis, ma anche Banca centrale, Commissione e Parlamento), hanno posto sul tavolo investimenti di denaro pubblico, misure fisca- li, sostegno ai settori finanziari e produttivi. Quindi si è cercato (a livello mondiale, grazie al G20) di regolamentare i mercati finanziari, per evitare nuove brutte sorprese da borse e banche. Molte iniziative sono tuttora in fase di definizione, mentre si attendono gli esiti delle prime mosse effettuate per dare scacco alla crisi. Dagli Stati Uniti giungono timidi segnali di un rallentamento degli effetti più perversi del terremoto seguito alla bolla dei mutui subprime. E già alcuni governi europei invitano alla fiducia. «I pro- Attualità 3 maggio 2009 5 DON FERRUCCIO SANT, DIRETTORE DIOCESANO, DOPO IL SOPRALLUOGO AI TERREMOTATI D’ABRUZZO L’IMPEGNO CARITAS OLTRE L’EMERGENZA S i va definendo il tipo di apporto che la Caritas diocesana darà alla popolazione abruzzese sfollata a causa del terremoto. «Insieme con le altre Caritas del Triveneto – racconta don Ferruccio Sant di ritorno da un sopralluogo a L’Aquila – abbiamo deciso di assicurare una presenza continuativa ben oltre l’emergenza. Al Triveneto sono state “gemellate” cinque tendopoli allestite in piccoli paesi circostanti il capoluogo e ricompresi nel Comune di L’Aquila. In ogni tendopoli ci saranno due animatori, che staranno vicini, in particolare, agli anziani, ma proporranno anche iniziative per ragazzi e giovani. Ad ogni volontario chiediamo una disponibilità di quindici giorni. Inizialmente si parlava di una settimana, ma considerato il tempo del viaggio e di TURNI DI 15 GIORNI Don Ferruccio Sant durante il sopralluogo in Abruzzo ambientamento, si è deciso di fissare turni di quindici giorni. I volontari saranno coordinati da un responsabile che si fermerà almeno un mese. È prevista una formazione per coloro che partiranno. Il viaggio, il vit- LE PRIME OFFERTE PERVENUTE e offerte pervenute (in euro) entro il 27 aprile (è possibile che Leventuali bonifici bancari non siano ancora stati registrati). Opera Immacolata Lourdes Conegliano 250; Anfass e Alpini S. Vendemiano 234,75; Una comunità di religiose 1000; Ospedale Vittorio Veneto 100; San Raffaele Vittorio Veneto 400; Ospedale De Gironcoli 500; Un sacerdote 100, NN. Vittorio Veneto 200; Gherannche Sanda (Romania) 200; NN. 100; NN. Vittorio Veneto 20; NN. Vittorio Veneto 60; NN. Vittorio Veneto 50; NN. Revine 100; Valeria (Romania) 60. Parrocchie . Menarè 415; Sarano 1490; Meschio 1050; Scomigo 293,11; Cordignano 1305; Moriago della Battaglia 150; San Giacomo 1500; Mosnigo 700; Colfosco 1000; Nove e San Floriano 121,45; Bocca di Strada 905; San Rocco 1870; Ceggia 3130; Fossà 605,27; Grassaga 390; Serravalle 2630; Lago 211,16; Revine 235,87; Immacolata di Lourdes 1500; Formeniga 155; Col San Martino 2165; Motta di Livenza 2085; Parè 725; Corbanese 317; Arfanta 100; Campolongo 1400; Salsa 1000; Carpesica 1649; Cozzuolo 192; Cappella Maggiore 580; Sarmede 250; Anzano 635; Colbertaldo 945; Santa Maria del Piave 100; Caneva 1475; Stevenà 275; Tempio di Ormelle 265; Gainiga 300; Valmareno 240; Pieve di Soligo 6038,44; Farra di Soligo 900; San Lorenzo 205; Castello Roganzuolo 490; Oderzo 1350; Solighetto 1405; Camino 850; Fratta di Oderzo 350; Cavolano 500; Vistorta 150; Albina 150; Villa di Cordignano 300; Pinidello 275; Falzè di Piave 820; Cimavilla 900; San Fior di Sotto 450; Fontanelle 423. to e l’alloggio sono interamente spesati dalle Caritas mediante i fondi raccolti in questo periodo. La Cei ha deciso che l’Azione cattolica e la Pastorale giovanile indirizzino alle Caritas i giovani che si mettono a disposizione per una presenza a L’Aquila. Un’idea potrebbe essere quella di organizzare dei Grest nelle tendopoli. E anche i giovani seminaristi potrebbero aderire». Durante la sua permanenza nei luoghi del terremoto don Ferruccio ha incontrato i parroci del luogo. «Le chiese – racconta – sono tutte inagibili, tranne una. Molti sacerdoti della diocesi dell’Aquila sono stranieri, il direttore della Caritas, ad esempio, è colombiano. In questo momento l’impegno dei sacerdoti è di stare vicini e accompagnare coloro che hanno dovuto abbandonare le proprie case. La popolazione dei paesini “gemellati” con il Triveneto è ITALO SANTIN, DI SCOMIGO, UN ALPINO A SASSA SCALO “Come una grande famiglia” alla sezione di Conegliano D dell’Associazione nazionale alpini, mobilitata fin dalle prime ore del terremoto dello scorso 6 aprile, sono partiti in queste settimane diversi volontari per l’Abruzzo. Per Italo Santin, sessantenne di Scomigo, rientrato a casa lo scorso 25 aprile, dopo una pausa di una settimana è già tempo di ripartire e continuare le attività di aiuto presso il campo di Sassa Scalo, una frazione a ovest dell’Aquila, dove sono alloggiate 180 persone. «Quando siamo arrivati nella mattina di sabato 18 aprile – racconta Italo Santin, capo squadra del gruppo Ana Conegliano in Abruzzo – abbiamo trovato un campo ancora non completamente allestito: poca la gente presente al nostro arrivo, ricor- do ancora i loro visi spenti. Da subito ci siamo messi al lavoro, con altri 20 volontari dell’Ana Triveneto, per rendere il campo funzionale: abbiamo provveduto a picchettare le tende, distribuire il ghiaino sul terreno, sca- vare attorno alle tende per limitare i danni della troppa pioggia, istituire una porta carraia di accesso e uscita, censire tutte le persone ospitate all’interno del campo. Abbiamo poi montato un tendone, tipo quello che uti- Italo Santin prevalentemente anziana. Sono paesini di montagna, senza aziende, quindi i giovani emigrano verso aree più industrializzate». Fino a settembre gli sfollati rimarranno sicuramente nelle I volontari devono dare disponibilità per turni di quindici giorni. Saranno coordinati da un responsabile che si fermerà almeno un mese. È prevista una formazione per coloro che partiranno. Il viaggio, il vitto e l’alloggio sono interamente spesati dalle Caritas tendopoli. Poi dovrebbero passare nelle casette pre-fabbricate. «È stato deciso di non ricorrere a roulotte – spiega don Ferruccio –. Il direttore della Caritas nazionale, sulla scorta di precedenti esperienze, ha chiesto al sindaco di prevedere, in ogni villaggio di casette, un centro di aggregazione per incontri, feste, celebrazione delle messe... È importante che la popolazione, specie gli anziani, abbia un luogo di ritrovo. La Caritas si è impegnata nel finanziare questi centri». Per informazioni rivolgersi alla Caritas diocesana: 0438550702. Federico Citron COME CONTRIBUIRE er offrire i propri aiuti ai terP remotati con la Caritas diocesana si possono fare i versamenti in uno dei seguenti conti: Banca della Marca Credito Cooperativo, ag. San Giacomo di Veglia: CIN: W, ABI: 07084, CAB: 62190, C/C 0121320740, Codice IBAN: IT 22 W070 8462 190C CO12 1320 740; Unicredit, ag. Vittorio Veneto: lizziamo nelle nostre sagre paesane, dove già da mercoledì 22 sono riprese le lezioni della scuola elementare e media, oltre che dell’asilo». Anche Santin ha avuto modo di incontrare giovani con tanta buona volontà: «Molti ragazzi del campo al mattino andavano a scuola e nel pomeriggio ci aiutavano a gestire il magazzino allestito presso una palestra in cui distribuivamo generi di prima necessità». E le scosse di assestamento come erano vissute? «Mi ricordo ancora la prima, poco dopo il mio arrivo: non l’avevo avvertita, se non un rumore come un grande soffio, ma la gente del luogo, che stava con me all’interno della palestra, era già scappata all’esterno con grande terrore». E quale il clima che regnava nel campo? «All’inizio c’era un po’ di diffidenza da parte della popolazione, ma poi siamo diventati una grande famiglia. Ricordo ancora il giorno della nostra partenza: alle 8, come ogni mattina, si è svolto l’alzabandiera. CIN: X, ABI: 02008, CAB: 62195 - C/C: 4167988, Codice IBAN: IT 41X 02008 62195 000004167988; conto corrente postale Caritas diocesana di Vittorio Veneto numero 10255313. Causale: “Terremoto Abruzzo”. Le offerte possono anche essere versate all’ufficio Economato della Curia. SANTIN Il giorno della nostra partenza, all’alzabandiera alle 8, tante persone ci volevano salutare, e un bambino per il dispiacere si è messo a piangere Presenti tante persone che ci volevano salutare e ringraziare e tra queste, e mi ha molto toccato, un bambino, che si nascondeva dietro alla gamba del suo papà con gli occhi rossi. Il papà ci ha poi raccontato che il piccolo aveva saputo della nostra partenza e dispiaciuto si era messo a piangere». E conclude: «Per me questa esperienza è davvero particolare: proprio quarant’anni fa prendevo il mio cappello d’alpino qui all’Aquila e vederla ora così distrutta mi spinge ancor di più a fare ritorno al campo di Sassa Scalo per aiutare la popolazione». Claudia Borsoi 6 Economia 3 maggio 2009 ELECTROLUX, A SCANDICCI SI CAMBIA ai frigoriferi ai pannelli foD tovoltaici. Lo stabilimento Electrolux di Scandicci destina- to a chiudere (per la decisione dell’azienda di concentrare il lavoro a Susegana) ha riconvertito la propria produzione, puntando su un settore in piena ascesa: le energie rinnovabili. Dopo una lunga trattativa sindacale, si è trovato l’accordo con Energia Futura, azienda ternana controllata da Mercatech, un fondo di investimento anglo-americano, che ha presentato un progetto di riconversione della fabbrica entro il 2010, impegnandosi ad assumere almeno 370 dei 450 dipendenti di Electrolux con un piano industriale di 45 milioni di euro, con tre linee produttive per l’assemblaggio di pannelli fotovoltaici e una linea di fabbricazione di rotori eolici. I primi 90 lavoratori hanno seguito i corsi di formazione nel mese di aprile: 45 di loro iniziano la produzione dei pannelli il 4 maggio, gli altri 45 il 15 giugno. La Regione Toscana ha stanziato 3 milioni di euro per la formazione dei lavoratori. LE IMPRESE NON SFRUTTANO GLI AIUTI a Camera di Commercio di L Treviso ha stanziato a fine novembre scorso 2 milioni di euro per gli organismi di garanzia fidi come speciale “fondo rischi”; a fine gennaio, poi, ha approvato il documento sottoscritto da 15 banche per erogare 60 milioni di euro a sostegno dell’economia trevigiana. In sostanza, tale fondo ha permesso di attivare una linea di credito anticrisi, per concedere prestiti velocemente per somme da 15 a 150 mila euro. Fino a fine BELLOTTO (CGIL) PENSA ALLE INFRASTRUTTURE VIARIE “Si pensi subito al dopo-crisi” E mma Marcegaglia, presidente di Confindustria, ha annunciato che intravede i primi segnali di rallentamento della crisi economica. Ottaviano Bellotto, responsabile Cgil per la zona coneglianese, dal suo osservatorio in un certo senso conferma: «La curva della crisi, che prima era molto ripida, si è un po’ attenuata, anche se ora soffrono particolarmente i piccoli dell’indotto. Speriamo che con l’estate si tocchi il fondo, e quindi si ricominci a risalire». È allora tempo di porre le basi per la futura, auspicata risalita. «È fondamentale, perché questa crisi non è stata congiunturale, ma strutturale, e ciò significa che quando arriverà la ripresa saranno cambiati i parametri della competizione. Allora se la nostra terra ha la fortuna/bravura di godere su pro- Ottaviano Bellotto dotti di eccellenza (l’Inox Valley, i distretti del mobile, l’enogastronomia) è fondamentale che questi siano posti a livelli di massima eccellenza per competere con la futura nuova concorrenza. E questo nuovo livello si raggiunge studiando interventi sul piano dei servizi di sostegno all’economia, della ricerca. Pensiamo, come esempio, alla Scandinavia, dove si sta spingendo sulla ricerca sui materiali per ovviare alle mancanze interne di materie prime». Come deve muoversi dunque l’economia del nostro territorio? «Il nostro prodotto di eccellenza perde competitività al momento stesso in cui esce dalla fabbrica per i limiti della logistica. In altre parole, la viabilità incide negativamente sulla competitività dei nostri pro- L’AZIENDA DI ELETTRODOMESTICI DI SERNAGLIA IN CASSA INTEGRAZIONE A SINGHIOZZO Le sofferenze della Nardi A nche la Nardi Elettrodomestici di Sernaglia soffre sotto i colpi della crisi. «L’azienda, che occupa 160 dipendenti – spiega Loris Scarpa della Fiom Cigl – già nell’ultimo trimestre del 2008 ha avviato la cassa integrazione per qualche giorno al mese, ma grazie ad un importante accordo sindacale l’azienda garantiva ai lavoratori la differenza, cioè lo stipendio era intero. Da inizio anno la situazione è diventata più pesante, fino ad arrivare a quella attuale, con un paio di settimane di cassa integrazione al mese, e l’azienda, anche per questo aumento di ore, non può più garantire la differenza». Inizialmente la cassa integrazione non riguardava tutti i dipendenti, anche se una gran parte, oggi invece tocca tutti. «Infatti oggi riguarda anche la componente impiegatizia e commerciale, perché la problematica dell’azienda è di vendere il magazzino, nel quale si era accumulato molto prodotto. La situazione della Nardi è comune a tutti i produttori di elettrodomestici. Una situazione preoccupante, dunque, ma legata al contesto generale». Le prospettive. «La cassa integrazione continuerà, e ad oggi non ci sembra che l’azienda ponga problemi di esuberi o licenziamenti. I lavoratori sono comunque preoccupati: non dimentichiamo che la maggior parte sono immigrati e donne (ed è una consuetudine nel manifatturiero delle nostre zone), quindi soggetti particolarmen- dotti. Il sistema viario trevigiano è molto debole, pecca anche rispetto alle altre province venete: bisogna intervenire per garantire un’agevole mobilità interna in sicurezza (e penso al traffico pesante costretto a viaggiare sulla viabilità urbana), e collegamenti veloci di media e lunga percorrenza». Quali sono le priorità? «Innanzitutto finire velocemente la A28, con le relative opere di collegamento alla viabilità esistente, poi bisogna intervenire sulla A27; quindi c’è lo scalo merci di Vittorio Veneto da potenziare, infine concretizzare finalmente la metropolitana di superficie». Andiamo per ordine. La A27. «Siamo contrari ad un nuovo casello a Vittorio Veneto (c’è già e si sprecherebbero solo soldi), e optiamo per un collegamento con la viabilità locale. te deboli, in particolare difficoltà se perdono il lavoro». L’azienda ha sede a Milano, dove ha però chiuso tutte le produzioni, e rimane un settore tecnico e commerciale; da settembre scorso ha anche avviato uno stabilimento produttivo in Polonia. «Tutti i produttori di elettrodomestici hanno spostato il loro baricentro sulla Polonia, e Nardi non poteva fare diversamente, anche se è arrivata per ultima. Lì ha poche decine di lavoratori, e non sembra decollare, perché la crisi ha contorni globali e perché se il magazzino è già pieno...». A proposito di elettrodomestici, la Indesit di Refrontolo come sta? «La situazione è molto complessa, specialmente per la sede di Torino: per Refrontolo (95 dipendenti, con produzione di alto di gamma, e questa è la sua forza e la sua debolezza assieme) la cassa integrazione oggi è per tutti per 8-10 giorni al mese. Ma la preoccupazione è che la cassa integrazione rischia di farsi più pesante». AT Che poi sia una soluzione o l’altra (la nuova “bretella” o via Sotto le Rive), sarà la comunità locale, matura, a deciderlo. Le risorse spendiamole per un nuovo casello tra Treviso e Conegliano. Ben venga dunque l’ipotesi del casello a Santa Maria, anche se questo appoggio non c’entra con la questione cave: in proposito, abbiamo sempre ritenuto il Piano regionale cave sovradimensionato rispetto alle necessità, e in particolare riteniamo non opportuno individuare le cave in quella zona. Bisogna arrivare ad un sistema nel quale scavare non sia comunque e sempre la strada più comoda: si cerchino altre vie. Tutto ciò premesso, d’accordo sul rispetto dell’ambiente, il territorio ha bisogno di una rete viaria adeguata per non essere marzo tuttavia, secondo quanto ha detto Federico Tessari, presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Treviso, le richieste, da parte delle imprese, non hanno superato i 5 milioni sui 60 a disposizione. Secondo il presidente degli artigiani trevigiani, Pozza, fino ad ora gli imprenditori hanno cercato di arrangiarsi con le proprie forze o accedendo al credito bancario senza ricorrere ai consorzi fidi: il vero banco di prova sarà nei prossimi mesi. di ostacolo allo sviluppo economico. Il casello è un’opportunità che non dobbiamo perdere». Lo scalo merci. «Invece di pensare a politiche di consolidamento della struttura della zona industriale vittoriese, da 20 anni se ne parla invano e si rischia di doverla chiudere. L’esatto contrario di quel che servirebbe, ovvero una intelligente integrazione tra traffico su rotaia e gomma». La metropolitana di superficie. «Vecchie leggi finanziarie hanno già stanziato i fondi per collegare Treviso, Conegliano (magari salendo fino a Vittorio), Venezia e Padova. È ora di andare avanti, costituendo una conferenza dei servizi che ne cominci a parlare». Temi importanti. Ma per muoversi bisogna avere inteso la vera dimensione del problema. «Infatti. Temo manchi invece la consapevolezza del fatto che se questo territorio non si aggiorna, perderà terreno prezioso sul campo della nuova competizione. E se mancheranno in futuro elementi di ricchezza legati all’economia di livello alto, si rischia la coesione sociale: detto in altre parole, con la spesa sociale che inevitabilmente si alzerà con l’età media della popolazione, l’economia dovrà garantire un surplus di risorse». Alessandro Toffoli LA CRISI HA RAGGIUNTO IL COLOSSO DI SALGAREDA Primi esuberi alla 3B mmonta a una ventina di A unità la quantità di esuberi fissata dalla proprietà della 3B Spa, celebre azienda del mobile di Salgareda. L’anno del quarantennale di fondazione (lo stabilimento è stato fondato il 25 marzo 1969) rischia di diventare anche uno dei più difficili per l’azienda, specializzatasi nella produzione “Made in Italy” di componentistica e semilavorati per i mobilifici. Che l’aria non fosse più buona come un tempo, quando a turni arrivavano a lavorare nello stabilimento circa 700 dipendenti, lo si era capito già dall’anno scorso. A causa della riduzione delle commesse, infatti, alla 3B, dove lavorano operai e impiegati provenienti da tutto l’Opitergino-Mottense ma anche dalle vicine pro- vince di Pordenone e di Venezia, avevano smesso di rinnovare i contratti interinali ovvero avevano rinunciato a circa 200 lavoratori. Negli ultimi mesi del 2008, poi, era cominciata la cassa integrazione ordinaria e la riduzione dell’orario di lavoro in base agli ordini da assolvere. Adesso a preoccupare, però, è l’escalation della crisi che ha condotto a tagliare 20 posti fissi ovvero a licenziare 20 dipendenti con contratto a tempo indeterminato. Un tempo leader nella produzione di pannelli in mdf, tanto da stringere solidi rapporti commerciali con realtà industriali come Ikea e mercati esotici come il Giappone e gli Stati Uniti, la crisi alla 3B è un fatto nuovo e sintomatico della difficoltà dei tempi. Attualità - Economia 3 maggio 2009 RIFLESSIONI SUL 1º MAGGIO, FESTA DEI LAVORATORI Sindacati distinti ma non distanti L a celebrazione del prossimo 1º maggio a Treviso presenta almeno due aspetti paradossali che forse, proprio per questo, ci possono tornare utili per capire le difficoltà presenti nel mondo del lavoro. E per trovarne le giuste contromisure. Il primo paradosso è quello di un 1º maggio “diviso”, con la programmazione di iniziative distinte tra i sindacati confederali provinciali. Abbiamo detto “distinte” ma non “distanti”, nel senso che tutte si propongono di sostenere le ragioni del mondo del lavoro, in particolare quello dipendente. Anzi, una festa, il cui significato e la cui memoria si sono andati affievolendo nel tempo, potrebbe ora trovare – sia pur in maniera paradossale – nuove ragioni di rilancio. Lo stesso fatto che diventi argomento di discussione, è già un INCONTRO CISL L a Cisl di Treviso organizza per il 1º maggio, all’auditorium Dina Orsi di Conegliano, dalle 9.30 alle 11, l’incontro “Il lavoro: ieri, oggi, domani. Ricostruiamo le ragioni dell’unità del mondo del lavoro”. Intervengono: Franco Lorenzon, segretario generale Cisl Treviso, Gianni Bortolato, segretario generale Fnp Treviso, Alberto Maniero, sindaco di Conegliano, Giuseppe Manzato, docente a Ca’ Foscari di Venezia, Franca Porto, segretaria generale Cisl Veneto. modo per cominciare a dare qualche risposta. E forse non è nemmeno un caso che queste divergenze siano emerse nel bel mezzo di una crisi la cui gravità avrebbe dovuto consigliare di unire gli sforzi. In realtà ciò che è in discussione non è più il ricordo di “quello che eravamo”, ma la proposta strategica per “quello che saremo”. Cosa molto più difficile ed oggetto, appunto, di differenti valutazioni. La seconda questione paradossale – forse più significativa – è che ad esser maggiormente interessate alla celebrazione del 1º maggio sono le nostre categorie dei pensionati. Cosa peraltro facilmente comprensibile se si pensa a come intere generazioni abbiano raggiunto il benessere, la dignità, i diritti proprio attraverso il lavoro! Si tratta però di una questione che non va interpretata in termini moralistici (“non ci sono più i sindacalisti, i delegati e i lavoratori di una volta”), bensì in termini politici. Infatti l’attuale situazione rappresenta l’esito di un processo iniziato 20-30 anni fa e che ora emerge in tutta la sua crudezza. Che si può così riassumere: il lavoro dipendente non è più né il luogo di forti identità collettive, né il terreno privilegiato in cui si misurano rapporti di forza capaci di cambiare l’evoluzione sociale e politica del nostro Paese. Troppi i cambiamenti per non lasciare tracce profonde nel mondo del lavoro: la caduta del muro di Berlino che ha posto fine alle ideologie, l’affermarsi del pensiero unico con la centralità del liberismo economico e della rendita finanziaria, la globalizzazione dei mercati con l’esplosione delle tipologie di rapporti di lavoro, le stupefacenti innovazioni tecnologiche con la destrutturazione delle grandi aziende fordiste, l’invecchiamento della popolazione con le conseguenti revisioni dei sistemi di welfare, l’irruzione di nuove identità collettive tra cui, fondamentale, quella formatasi attorno ai modelli di consumo. Tutte queste trasformazioni hanno fatto sì che i riferimenti al lavoro, alla classe operaia, alla lotta di classe, siano usciti dalla testa degli italiani come elemento aggregante in grado di stabilire legami e di orientarne comportamenti, e si siano spostati sul piano di un passato lontano, diventando “fredda storia”. Lasciando posto all’individualismo consumistico e alla “cittadinanza debole”. L’INVITO ALLA RIFLESSIONE DELLE ACLI l 1º maggio si celebra quest’anno sotto il segno della più grave crisi economica mondiale del dopoguerra. (...) Le ripercussioni pesanti sull’economia reale e sul mondo del lavoro si fanno ogni giorno più evidenti. I dati della crisi sono preoccupanti: secondo Veneto Lavoro la provincia di Treviso è quella che sta risentendo maggiormente di questa situazione di difficoltà (...) A livello nazionale la disoccupazione salirà al 10,5%: circa 1 milione di persone in più si troveranno senza lavoro. La festa del 1º maggio sarà dunque una giornata di preoccupazione per tanti cittadini. Tutto ciò accade in un momento di grandi trasformazioni per il mondo del lavoro, caduto preda del mercato, che sta perdendo dignità e sicurezze. Questo, e non solo il reddito, ha contribuito al progressivo impoverimento dei lavoratori, neppure più evocati come soggetto di interlocuzione politica, e il loro posto è stato preso all’individuo “consumatore”. Ne risentono soprattutto i giovani e quelle persone con un impiego fuori dal fortino delle tutele, i dipendenti a termine, i parasubordinati e questo mette a tema le nuove forme di rappresentanza. Emergono modalità più sottili di sfruttamento, l’eccessiva flessibilità rende precaria, se non impossibile, la vita familiare, a fronte della quale non vi sono ancora né serie politiche di ammortizzazione, né strumenti di sostegno alla ricollocazione, se non quelli della formazione professionale (...). Passerà sotto silenzio, ma uno degli effetti di queste trasformazioni, accentuato dalla crisi finanziaria ed economica in atto, è quello di far ingrossare le fila dei disagiati. Lo dicono i dati dell’Oms: entro il 2020 i disturbi psichici entreranno a far parte delle prime cinque malattie a livello mondiale. Davanti alle trasformazioni in atto, così profonde e pervasive della vita delle persone, l’urgenza è quella di recuperare il senso del lavoro e della sua dignità, ricomprendendo il nesso che esiste tra il lavoro che si fa, il bene di chi lavora e il bene collettivo. Dalla crisi non si esce riportando le cose allo stato precedente ma riformando nel profondo il nostro sistema economico per evitare che accada ancora (...). Il nostro Paese da anni aspetta una vera fase riformatrice, capace di salvaguardare il nostro modo di vivere e al contempo valorizzarlo nella competizione globale per farne una forza di futuro. Sarebbe bello se partisse proprio da questo 1º maggio. Presidenza provinciale Acli Treviso Per questo la divisione nella celebrazione del 1° maggio 2009 a Treviso – ma non solo – assume caratteristiche che vanno ben al di là delle ragioni contingenti, facendoci toccare con mano processi ben più profondi e significativi. E ci costringe a riflettere. A non adagiarci su interpretazioni e atteggiamenti troppo “scontati” per essere veri. Questo mutamento di scenario non va però affrontato riproponendo vecchie ricette. Guai se restassimo prigionieri della nostalgia per un mondo che abbiamo perduto e che non ritornerà mai più. Abbiamo bisogno di aria e di idee completamente diverse e adeguate alla novità dei problemi che abbiamo di fronte. Ecco perché il 1º maggio 2009 può diventare un “nuovo inizio” e non a caso la Cisl di Treviso ha voluto titolare la propria manifestazione: “Il lavoro: ieri, oggi, domani”. Per capire le trasformazioni che sono intervenute in questi anni, per riuscire ad interpretarle, per dare le giuste risposte. Franco Lorenzon Segretario provinciale Cisl I VERSO IL RICONOSCIMENTO DEL VINO? INIZIATIVA DELLA PROVINCIA DI TREVISO L’Unesco e il Prosecco A scuola di pesca ulle colline di Conegliano e SProsecco Valdobbiadene, quelle del Docg, si avventurano a Provincia di Treviso, in L collaborazione con la Fipsas (Federazione italiana pesca gli emissari dell’Unesco, l’istituzione internazionale che tutela i patrimoni dell’umanità. Questi speciali escursionisti sono tornati a casa così affascinati da questi luoghi – di fatto sono “un territorio culturale vivente d’uso viticolo” – che ne hanno avviato la pratica di riconoscimento. Sicché, andando a buon fine l’iter, le colline di Conegliano e Valdobbiadene diverrebbero il primo patrimonio “vitivinicolo” Unesco d’Italia, nonché il 21º della terra! L’annuncio è stato dato a Farra di Soligo, all’auditorium Santo Stefano, lo scorso 22 aprile, da Giancarlo Vettorello, direttore del Consorzio di tutela del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Con la nuova Docg, Ritornando al Docg Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, «c’è inoltre un ben altro valore aggiunto – ha spiegato Daniele Piccinin, viticoltore biologico di Pramaggiore –, cioè la riconversione dell’intero territorio al biologico e senza tante difficoltà come già si sa, si contano una data la felice ubicazione geoper una le bottiglie, che vengografica dei vigneti». Insomma no poi munite a garanzia di procontro la peronospora – il funduttori e consumatori con un go che più maltratta i produttori contrassegno di Stato. Sulla botdi vino biologico – e l’oidio c’è tiglia spiccherà inoltre “Conerispettivamente un ritorno al gliano-Valdobbiadene” con sotvecchio rame e all’altrettanto to il nome di Prosecco, non però vecchio zolfo, mentre contro le necessario nel caso degli sputignole, farfalline anche premanti. Il Docg Prosecco ha un cursori della muffa grigia, sono massimo di 135 quintali d’uva più che sufficienti 2 trattamenper ettaro, uno dei più alti in Iti con le “spinosine”, insetticida talia per una Docg, mentre per naturalmente prodotto da speil Doc Prosecco v’è il limite di cifici batteri. Riguardo 180 quintali/ettaro. questo biologico, o L’eventuale surplus, a meglio l’“organic itaquanto si capisce, è lian wine” non occorre destinato a diventare davvero fare molta bianco da tavola, o strada da Conegliano e Glera che è poi il nuoValdobbiadene dacché vo nome botanico dela Soligo operano in l’ex vitigno Prosecco, merito e già dal 1985 i nome adoperabile al 7 fratelli Nardi sotto il di fuori delle aree del Prosecco Doc e Docg. Giancarlo Vettorello nome di “Perlage”. MS 7 sportiva e attività subacquee) di Treviso, organizza un corso di avviamento alla pesca e di conoscenza dell’ambiente acquatico e della fauna ittica per ragazzi. Il progetto si svolgerà nel corso dell’anno scolastico 20082009 con circa 500 ragazzi delle classi quinte delle scuole elementari. Il progetto prevede lo studio dell’ecosistema d’acqua dolce, in particolare la conoscenza della fauna ittica, la tutela delle specie più sensibili, nonché l’attività di pesca, intesa sia come apprendimento delle tecniche di pesca che come utilizzo dell’ambiente acquatico come luogo di svago. Il progetto si sviluppa in due distinti momenti: didattica in classe e uscita in ambiente. Queste lezioni saranno tenute da formatori della Fipsas con il supporto di un dvd. La durata della lezione è di circa 2 ore. L’uscita in ambiente prevede una vera e propria lezione di pesca in tre laghetti di pesca sportiva dislocati nel territorio e precisamente: il lago di Verde di Silea; il lago di Orsago (per le scuole dei comuni di Orsago e Cordignano); il lago Oasi dei Templari di Ormelle (per le scuole dei comuni di Ponte di Piave, Oderzo e Ormelle). I ragazzi al lago di Orsago 3 maggio 2009 INIZIA IL MESE DEL ROSARIO, PROSEGUE LA PEREGRINATIO Maria attrae anche oggi N ella vita delle nostre parrocchie, maggio è il mese mariano per eccellenza; in molti borghi, nelle vie e ai tanti capitelli, sparsi per i nostri paesi, riprende la bella tradizione del Rosario. Papa Giovanni Paolo II, per il suo XXV, ha donato alla Chiesa la stupenda lettera apostolica “Rosarium Virginis Mariae”, dove mette in luce l’alto “valore spirituale” e “l’attualità” di questa forma di preghiera, “amata da numerosi santi e incoraggiata dal Magistero”. Il Papa ci ricorda che “il Rosario, pur caratterizzato dalla sua fisionomia mariana, è preghiera dal cuore cristologico. Nella sobrietà dei suoi elementi, concentra in sé la profondità dell’intero messaggio evangelico”. Con questa preghiera ci si mette alla scuola di Maria per lasciarsi introdurre alla contemplazione del mistero di Cristo. Sorge quasi spontanea una domanda: come mai, Maria attrae anche oggi in modo così forte? Come mai, molti cristiani “un po’ tiepidi”, in quanto a coinvolgimento nella vita delle nostre comunità cristiane, sono particolarmente sensibili alle feste mariane e mostrano una viva devozione popolare, soprattutto nei confronti della Vergine? Mi sono posta queste domande in occasione della Peregrinatio Mariae dell’immagine della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza nella mia parrocchia. Ho passato l’intera domenica pomeriggio in chiesa ed ho viso un continuo La tappa a Mel della Peregrinatio della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza via vai di fedeli; alcuni sicuramente non abituali frequentatori della chiesa. Molte le giovani famiglie con bambini piccoli: entravano, sostavano in silenzio, magari recitavano con i bambini qualche preghiera o facevano compiere loro qualche gesto di devozione. Credo che la risposta a questa attrazione di Maria si possa trovare proprio nell’evento centrale della vita del Cristo, nella sua Pasqua. Sotto la croce, Cristo consegna sua Madre all’umanità e consegna l’umanità a Maria. Quella consegna non si è esaurita in quel gesto, ma continua; non per niente Maria è immagine della Chiesa. Guardando tante persone avvicinarsi alla Chiesa grazie a Maria mi son chiesta: armo- nizzare la pietà popolare come una delle vie della Nuova Evangelizzazione non può essere una delle sfide della nostra pastorale? La via già tracciata e collaudata della devozione mariana non può essere una via privilegiata della Nuova Evangelizzazione? Se questo evento avesse avuto un “prima” e un “dopo”, fosse entrato di più nella vita ordinaria, non avrebbe inciso in modo ancor più profondo nella vita delle nostre comunità cristiane? Forse, questa è stata una delle occasioni in cui la devozione popolare è uscita allo scoperto, smentendo quelle diagnosi sociologico-religiose che la davano per scomparsa! Questa realtà non può non interrogare noi catechisti, i sacerdoti, i teologi, i pastoralisti e quanti altri, a vario titolo, sono chiamati a educare alla vita cristiana; ci ricorda che la devozione mariana non è un tema di extraterritorialità nella Chiesa, perché riguarda i “poveri” della fede. Il frutto e la grazia della Peregrinatio Mariae sono stati proprio il ritrovarci, nella semplicità e autenticità della devozione espressa a Maria, tutti poveri nella fede e, perciò, nella condizione privilegiata per essere i destinatari della prima beatitudine promessa dall’Unico Salvatore: beati i poveri in spirito! Che il mese mariano ravvivi in noi i sentimenti di Maria e ci aiuti a conformare sempre più la nostra vita e la vita delle nostre comunità a quella di Cristo! Silva De Luca gruppo Tabor (giovanissimi dai 17 ai 18 anni). Sabato 23, dalle 16.30 alle 21.30 in Seminario, incontro del gruppo Sicar (ragazze dai 19 ai 30 anni). niolo a Conegliano, il Centro culturale Humanitas e il Gris di Vittorio Veneto propongono l’incontro “New Age: proposta controculturale?”. Relatore padre Francois Marie Dermine. CALENDARIO PASTORALE MAGGIO 2009 Appuntamenti pastorali del mese di maggio 2009 DI CARATTERE GENERALE Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni Domenica 3 è la 46ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Tema: “So a chi ho dato fiducia”. Vent’anni della Comunità vocazionale La Comunità vocazionale festeggia i vent’anni di attività con un momento di festa venerdì 15. In programma alle 19, nella chiesa monumentale di Castello Roganzuolo, la messa presieduta dal vescovo Corrado. Segue il rinfresco. Alle 21 il Gruppo Canto Giovani di Follina e il coro Improvvisando di San Pio X di Conegliano propongono un concerto di canti spirituali. Tutti sono invitati. Giornata del malato Domenica 17 si svolge la Giornata diocesana del malato. Ritrovo all’abbazia di Follina: alle 14.30 arrivi e accoglienza; alle 15 recita del rosario; alle 15.30 celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Corrado. Ordinazione diaconale Domenica 24, alle 16.30 in Cattedrale, il Vescovo presiede l’ordinazione diaconale di Marco Dal Magro, Marco Favret e Riccardo Meneghel. Veglia di Pentecoste Sabato 30, alle 20.30 in Catte- drale a Vittorio Veneto, veglia di Pentecoste. Le prove dei canti sono fissate per i mercoledì 20 e 27 sempre alle 20.30 in Cattedrale. Prove generali sabato 30 in patronato della Cattedrale dalle 19. Solennità di Pentecoste e Colletta Domenica 31, solennità di Pentecoste, in tutte le chiese della diocesi si tiene una speciale Colletta per finanziare il Fondo straordinario di solidarietà promosso dalla nostra diocesi e il Fondo di garanzia a sostegno delle famiglie numerose o gravate da malattia o disabilità che abbiano perso ogni fonte di reddito promosso dalla Cei. Giornata delle comunicazioni sociali Domenica 31 si svolge la 43ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Tema: “Nuove tecnologie, nuove relazioni. Promuovere una cultura di rispetto, di dialogo, di amicizia”. SACERDOTI Assemblea del clero e fraternità sacerdotale Giovedì 14 e 21, alle 9 in Seminario a Vittorio Veneto, assemblea del clero. L’assemblea è un momento di condivisione del lavoro fatto dal Consiglio presbiterale e di coinvolgimento di tutto il presbiterio su alcuni temi di grande importanza per il presente e il futuro della diocesi. Anche quest’anno è strutturata in due giornate, facendo coincidere il secondo momento con la tradizionale giornata di fraternità sacerdotale. Le giornate sono così strutturate: giovedì 14 alle 9 ora media, alle 9.20 intervento del Vescovo, alle 10.30 ristoro, alle 10.50 lavoro di gruppo, alle 12.15 pranzo in Seminario; giovedì 21 alle 9 ora media, alle 9.20 relazione finale dei lavori di gruppo del giovedì precedente, dibattito, alle 11 ristoro, alle 11.30 concelebrazione solenne nella cappella del Seminario, alle 12.15 pranzo in Seminario. USMI UFFICIO LITURGICO Ritiri spirituali zonali Sabato 2, alle 8.30, si tengono i ritiri spirituali delle religiose della diocesi nelle consuete quattro sedi di Motta di Livenza, Pieve di Soligo, San Fior, Vittorio Veneto. Ministri straordinari della comu nione Domenica 10, alle 15 in Seminario a Vittorio Veneto, incontro di formazione per ministri straordinari della comunione. Assemblea superiore Sabato 16, alle 9 dalle suore di Maria Bambina a Vittorio Veneto, assemblea delle superiore dell’Usmi, di verifica e di programmazione. PASTORALE FAMILIARE AZIONE CATTOLICA Incontro di preghiera Venerdì 8, alle 20.30 al monastero di San Giacomo di Veglia, incontro mensile di preghiera per coppie in difficoltà. Tema annuale della preghiera: “Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”. CENTRO DIOCESANO VOCAZIONI Cammini vocazionali Dalle 18.30 di sabato 9 alle 13.30 di domenica 10 alla casa Stella Maris di Lentiai incontro del gruppo Diaspora (giovani dai 19 ai 30 anni). Sabato 16, dalle 16 alle 21 in una parrocchia diocesana, incontro del Festa diocesana dei giovani Sabato 2 alle 15.30 a San Vendemiano. Esercizi del quotidiano Martedì 12, alle 20.15 a Sacile, esercizi del quotidiano rivolti a giovani e adulti. Guida don Luigino Zago. Cammino diocesano per i fidanzati Domenica 24, alle 15 a casa Toniolo di Conegliano. CENTRO CULTURALE HUMANITAS Incontro sulla New Age Venerdì 8, alle 20.30 in casa To- La ragione alla ricerca di Dio Venerdì 22, alle 20.30 in casa Toniolo a Conegliano, incontro sul tema “La ragione alla ricerca di Dio. Filosofia e teologia a confronto” con monsignor Pietro Coda, docente all’Università Lateranense di Roma, ed Emanuele Severino, professore emerito dell’Università di Venezia. Organizza il Centro culturale Humanitas. PASTORALE SOCIALE Prosegue “I Cantieri” Tutti i giovedì di maggio, alle 21 nella biblioteca comunale di Fontanelle, prosegue “I Cantieri”, terzo modulo della Scuola di formazione all’impegno caritativo e sociale. APOSTOLATO DELLA PREGHIERA Convegno-pellegrinaggio Mercoledì 20 si tiene alla casa marina “Bruno e Paola Mari” di Caorle l’annuale convegno-pellegrinaggio dell’Apostolato della preghiera. “Con Maria testimoni di Cristo nel mondo” è il tema della giornata che comincia alle 14.45 con l’accoglienza e la relazione del presidente. Alle 16 messa presieduta dal vescovo Corrado e, a seguire, processione con l’immagine della Madonna. Chiesa 3 maggio 2009 DOMENICA 3 È LA GIORNATA DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI PORTARE DEI RAGAZZI UNA VOLTA AL MESE IN SEMINARIO? SI PUÒ Vocazione, questione di fiducia on Mauro Gazzelli, cappellaD no a Motta, una volta al mese, a volte due, porta alcuni ragaz- “S o a chi ho dato la mia fiducia”. Poche parole che riescono efficacemente a esprimere il segreto della vita di san Paolo: una profonda fiducia in Dio, maturata in una intensa relazione con il Risorto, che a sua volta è diventata azione concreta di annuncio del Vangelo, di servizio alla Chiesa, di accompagnamento spirituale delle comunità da lui edificate, di dono di se stesso fino al martirio. La vita di san Paolo si distende così in una feconda tensione tra contemplazione e azione: dall’incontro con il Cristo ad una generosa disponibilità a servire la Chiesa. Questa duplice polarità, contemplazione e azione, relazione con Cristo e servizio alla Chiesa, sta a fondamento di ogni attività autenticamente pastorale. Essa ha infatti lo scopo di dare testimonianza del primato di Dio e della centralità di Gesù Cristo nella vita degli uomini; raccogliere nella Chiesa gli uomini di buona volontà, che attratti dall’Amore di Dio reso presente dalla Parola e dall’Eucaristia, accolgono l’invito alla Salvezza. Se questo è vero per ogni ambito dell’impegno apostolico della Chiesa, ancor più lo è per la pastorale vocazionale. Contemplazione e azione, ossia preghiera per le vocazioni e proposta concreta sono strumenti efficaci mediante i quali la Chiesa accoglie ogni chiamata di speciale consacrazione come dono prezioso di Dio e se ne prende cura offrendo qualche umile stru- mento, affinché chi è chiamato possa rispondere generosamente e in piena libertà all’appello dello Spirito Santo. Ecco il senso degli incontri vocazionali che il Seminario e il Centro diocesano vocazioni da molti anni offrono ai ragazzi e alle ragazze della diocesi, dall’età della fanciullezza fino alla stagione adulta. Essi sono un piccolo-grande segno di fiducia: - che il Signore continua ancor oggi a chiamare ragazzi e giovani a consacrarsi a Lui nel sacerdozio, nella vita consacrata, nel servizio missionario; - che vale la pena suscitare, nutrire e prendersi cura dei “germi di vocazione che a piene mani il Signore semina nel campo della Chiesa”: ne va del futuro della Chiesa e dell’umanità; - che, nonostante forti resistenze e difficoltà, vale la pena rispondere con un “sì” generoso alla chiamata del Signore, perché esso è fonte di gioia piena e di libertà vera per colui che ha il coraggio di affidarsi all’opera dello Spirito Santo. Ma questa fiducia ha bisogno di prendere una forma insieme contemplativa e attiva: la preghiera non è pienamente realizzata se non in una proposta concreta, dove sa- DEFINITI I REQUISITI E LE MODALITÀ PER ACCEDERE AL FONDO DI SOLIDARIETÀ Le regole del Fondo opo la presentazione uffiD ciale, la fase organizzativa, per l’attivazione del Fondo straordinario di solidarietà, è ulteriormente avanzata verso il suo avvio operativo. Infatti, venerdì 24 aprile il Consiglio diocesano, preposto a decidere sull’assegnazione del contributo, ha incontrato gli operatori dei 13 Centri di ascolto Caritas della diocesi, ai quali è dato il compito di accogliere i richiedenti e di istruire le loro domande. Nell’incontro sono state ribadite, innanzitutto, le motivazioni di fondo che hanno portato la nostra diocesi a ideare l’iniziativa. Si è poi evidenziato che l’iniziativa della Chiesa diocesana deve intendersi come parte della più am- pia rete dei servizi presenti nella società, con i quali si intende ricercare una piena collaborazione. Ciò diventa indispensabile quando informazioni e documentazioni dovranno essere reperite da diversi soggetti, per poter meglio definire il bisogno dei richiedenti. Chi può accedere al Fondo? - quanti si trovano da almeno 3 mesi in stato di disoccupazione, sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario di lavoro; - non saranno presi in considerazione per questo contributo: né quanti si trovassero nella condizione di cui sopra antecedentemente il 1º ottobre 2008, né coloro che avessero maturato me- cerdoti, genitori, catechisti e animatori si sentono insieme impegnati a presentare la scelta vocazionale di speciale consacrazione come possibilità vera, nobile, positiva, anche per un giovane d’oggi e si impegnano ad accompagnare i ragazzi e i giovani interessati agli incontri vocazionali. Per contro, la proposta rischia di cadere nel vuoto – o ancor peggio di creare diffidenza e sospetto – se non è innervata di preghiera, di umiltà, di un sano e necessario distacco. La Parola del Signore chiama, ne siamo certi; ora tocca a ciascuno di noi, come Chiesa, far risuonare con la nostra voce quella Parola... e gli incontri vocazionali, particolarmente le attività estive che stanno partendo, potrebbero diventare un’ottima opportunità in questo senso. Don Gianluigi Papa Direttore del Centro diocesano vocazioni no di 9 mesi nell’attività, prima del licenziamento. Possibilità di erogazione del Fondo: - contributo a fondo perduto: a favore di quanti sono privi di ammortizzatori sociali o di aiuti da parte della rete sociale, parentale e amicale; - prestito d’onore: erogato a quanti beneficiano di ammortizzatori sociali e/o rete associativa, parentale, amicale. Entità del contributo (sia nella forma del fondo perduto, sia in quella del prestito) - contributo in un’unica soluzione fino a 1.000 euro; - contributo rateale per la durata di 4 mesi, fino a un massimo di 4.000 euro. Modalità gestionali per l’erogazione del contributo - il richiedente si presenta, negli orari di disponibilità, al Centro di ascolto Caritas della forania in cui risiede. Dovrà essere munito di lettera di presentazione del zi dagli 11 ai 14 anni a passare un pomeriggio in Seminario. «Sono partito due anni fa – racconta –. All’inizio, al nominare il Seminario ai ragazzi sentivi un’aria da presa in giro. A loro quindi facevo una proposta personalizzata. Li prendevo da parte e gli spiegavo: “Vieni a fare un pomeriggio tipo in Seminario, ovvero gioco, compiti, la messa e la cena insieme e poi a casa. Provi, e dopo non te lo chiedo più: se ti interessa tornare vieni a dirmelo, altrimenti basta”. Ho visto che un ragionamento di questo tipo era più efficace. Ho iniziato con due, tre, quattro... poi hanno iniziato a parlarsi tra di loro. Si andava da quello che invita gli amici a quello che mi chiede di venire in privato, ma io a questa libertà ci tengo, perché può essere che alcuni abbiano paura del giudizio degli altri. I ragazzi che hanno partecipato sono tornati soddisfatti: «L’ho capito anche dalle loro impressioni su carta – continua don Mauro –, dove tra l’altro emerge la considerazione che i seminaristi sono ragazzi come loro». Ma questi ragazzi non fanno attività pomeridiane? «Certo, ma se una cosa li interessa il tempo lo trovano. Qualcuno salta calcio pur di venire a Vittorio, e questo mi ha stupito molto». Ma lo stupore per don Mauro non finisce qui. «Questi ragazzi, in Seminario, studiano tre ore: a casa non lo fanno. Si divertono ma non danno problemi, nonostante alcuni siano particolarmente vivaci: così mi sto rendendo conto che hanno bisogno di vivere giornate diverse dal solito, e anche di 9 regole. A casa fanno i compiti quando vogliono, in Seminario no: con le regole i ragazzi stanno bene e sono più contenti». Forse Motta è un’isola felice? «Assolutamente no – dice don Mauro –. Se oggi i miei ragazzi arrivano a lamentarsi quando non posso portarli a Vittorio, è perché ho sacrificato molto tempo per loro. Bisogna fare così se vuoi che non ti vedano più solo come un prete. Qui non è tutto facile, e i ragazzi non sono tutti “di buona famiglia” come pensa qualcuno». Esperienza riuscita quindi? «Se mi chiedi quanti di questi entreranno in Seminario, io ti dico nessuno, perché l’obiettivo di questa iniziativa non è accalappiare ragazzi come mi dice qualcuno... È chiaro che se qualcuno entrasse sarei molto contento, ma gli obiettivi sono altri: farli sentire in un ambiente familiare, fargli fare un’esperienza concreta di fede, un pomeriggio diverso dal solito. E da questo punto di vista l’esperienza è riuscita». E le famiglie cosa ne pensano? «All’inizio anche tra i genitori c’era diffidenza, oggi sono soddisfatti, perché mi dicono che il Seminario non è più un tabù: si è creata nelle famiglie una sensibilità vocazionale. Perché pregare per le vocazioni e basta non serve. Occorre pregare affinché riusciamo a trasmettere la bellezza e la gioia di impegnare il nostro tempo per gli altri fin da piccoli. Se non si fa così, da grandi faticheranno a prendere scelte impegnative come il matrimonio o gli ordini sacri. Come fanno ad allenarsi per la vita?». Andrea Pizzinat parroco, e/o di un’associa- ALLEGATO A L’AZIONE zione ecclesiale, e/o da parte dei servizi sociali comunali, nonché della documentazione comprovante la sua situazione, consistente in: regolare documento di identità; permesso di soggiorno (per immigrati); codice fiscale; stato famiglia; attestazione di iscrizione al collocamento o di cessata attività per lavoratori autonomi; Isee; due ultime buste paga; dichiarazione di una organizzazione sindacale sul diritto o meno agli ammortizzatori Allegato a questo numero de L’Azione c’è un dépliant che sociali (cassa integrazione, riassume il funzionamento del Fondo straordinario di mobilità, disoccupazione); solidarietà e riporta i recapiti cui è possibile rivolgersi per documentazione delle speavere informazioni se (affitto/mutuo, bollette presso la Caritas diocesana. luce, gas, acqua, spese scolasti- il Consiglio, in tempi brevi, che, sanitarie); situazione debiinformerà richiedente, Centro di toria. ascolto e presentatore del caso - i Centri di ascolto compilano sull’esito della decisione. L’evenuna scheda di rilevazione-valutuale contributo sarà consegnatazione e, allegando tutta la doto dalla segreteria all’interessato, cumentazione consegnata dal rial Centro di ascolto di riferichiedente, recapitano il fascicomento. lo alla segreteria del Consiglio 10 Chiesa 3 maggio 2009 UNA CINQUANTINA DI PERSONE HA PRESO PARTE A UN VIAGGIO A LOPPIANO Nei luoghi di Chiara Lubich lle 7.30 di sabato 25 aprile A un’allegra compagnia di famiglie, giovani, anziani, in tutto una cinquantina, della nostra diocesi, è partita con grandi aspettative per visitare uno dei luoghi in cui più è possibile vedere il tradursi della spiritualità di Chiara Lubich e del Movimento dei Focolari in realtà: Loppiano. È una cittadina a pochi chilometri da Firenze, immersa nel verde delle colline toscane, tra vigne e ulivi. In questa località, a partire dalla fine degli anni Sessanta, il Movimento dei Focolari ha pian piano costruito una cittadina in cui tutti potessero sperimentare concretamente la realtà del Vangelo vissuto nella vita quotidiana. E questo è emerso già al nostro arrivo, per pranzo, quando siamo stati accolti con gioia nella prima tappa della nostra visita: il “Polo Lionello”. Si tratta di un polo imprenditoriale ed espositivo in cui le attività produttive appartenenti al progetto “Economia di comunione” presentano i loro prodotti e lo stile economico e produttivo che caratterizza chi aderisce al progetto. Le nostre guide ci hanno quindi portato prima a mangiare in un particolare bar/negozio di filati, e poi a visitare la libreria, il negozio di articoli per l’infanzia, il negozio di prodotti tipici, quello di vestiti, la pasticceria e i poliambulatori in via di ultimazione. Tutte queste attività sono accomunate dalla volontà di mettere la persona e non l’utile al pri- Una parte del gruppo diocesano che ha visitato Loppiano mo posto. La seconda tappa della nostra visita, nel pomeriggio, è stato l’incontro con le famiglie della Scuola Loreto. In questa particolare scuola, più famiglie di diverse nazionalità convivono per alcuni mesi con l’obiettivo di riflettere e approfondire la spiritualità di coppia e l’educazione dei figli, sull’esempio della Sacra Famiglia di Nazareth; le esperienze che abbiamo sentito sono state molto significative di come Dio opera nella vita familiare. Accompagnati costantemente dalla nostra guida appassionata, padre Giorgio, ci siamo recati a cena e successivamente a pernottare in albergo. La mattinata successiva abbiamo conosciuto altre realtà di Loppiano; in primo luogo la casa Claritas, in cui nove religiosi convivono nel lavoro e nella preghiera cercando di tradurre nel quotidiano il messaggio evangelico. Poi ci siamo recati nel grande auditorium dove ci è stata raccontata la storia di questa cittadina e le motivazioni dei suoi più o meno temporanei abitanti. Dalle esperienze raccontateci emergeva ovunque la consapevolezza che l’amore al prossimo cambia la vita delle persone. Abbiamo poi partecipato alla messa insieme a tanti loppianesi nello splendido e simbolico santuario dedicato a Maria Theotokos (Madre di Dio), ricordando nel Vangelo e nell’omelia il vero significato del battesimo e della vocazione cristiana. Dopo il pasto, la visita alle fabbriche, in particolare alla mostra dei prodotti artigianali di Azur. Infine, dopo i saluti, il ritorno a casa. In noi la consapevolezza che può esistere una società migliore, e la speranza che vivendo tutti il Vangelo nelle nostre vite possiamo cambiare anche le nostre città. Federico Amianti e Matteo Manighetti MOLTO LEGATO A PADRE ALDO LUCCHETTA VISITÒ PER SETTE VOLTE “CASA VIDA” Riacho ricorda don Gava iceviamo da Riacho de Santana R un santino stampato a ricordo di mons. Giacomo Gava. Ecco la tra- duzione. “Don Giacomo ha lasciato la mamma di quasi cento anni, un fratello e una sorella più giovani di lui. Ha manifestato il suo ultimo desiderio chiedendo che il funerale, celebrato mercoledì 1° aprile nel suo paese, fosse realizzato in maniera semplice e che il denaro eventualmente raccolto fosse destinato ai bambini di “Casa Vida” (struttura che si trova a Riacho ndr). Ordinato sacerdote nel 1966 da mons. Albino Luciani, che poi fu eletto Papa con il nome di Giovanni Paolo I, ha esercitato il suo ministero sacerdotale in varie parrocchie della diocesi di Vittorio Veneto. Grande amico di padre Aldo, ha scritto in una testimonianza: “Padre Aldo è sempre stato l’amico preferito durante i miei anni di studio nel Seminario di Vittorio Veneto. La sua intenzione e sensibi- lità gli suggerirono presto di partire come missionario. L’Italia sarebbe stata troppo piccola per lui”. E don Giacomo ha sempre seguito da lontano l’amico missionario offrendogli aiuto spirituale e materiale e sostenendo generosamente la sua famiglia. I due, sempre uniti come gemelli, sempre alla ricerca di nuovi orizzonti, sono stati fedeli alla loro vocazione durante tutta la vita. Don Giacomo ha voluto venire sette volte a visitare Riacho dove lascia amici e tanta nostalgia. Era una persona molto creativa, con la capacità di trovare sempre nuovi percorsi di evangelizzazione. Esperto di liturgia attese alla preghiera e alle celebrazioni con distinto spirito di fede, attento ai cambiamenti della realtà e della vita. E ora partecipa, insieme a padre Aldo e agli innumerevoli costruttori del Regno, alla liturgia del cielo. Ricevi don Giacomo il nostro devoto ringraziamento e la ricompensa dei giusti”. CASE DI CAORLE E NEBBIÙ PRENOTAZIONI S ono aperte le prenotazioni per i soggiorni marini a Caorle e montani a Nebbiù, nelle case per ferie dell’Opera diocesana assistenza. L’Oda di Vittorio Veneto offre la propria ospitalità a nuclei familia- ri, persone singole, giovani studenti, gruppi. Persegue le finalità della pastorale del turismo per un’animazione umana e cristiana del tempo libero e della vacanza. La casa di Caorle apre il 30 maggio e chiude il 13 settembre, quella di Nebbiù apre il 6 giugno e chiude il 6 settembre. Per informazioni e iscrizioni: Oda, via Jacopo Stella 34, Vittorio Veneto, telefono 0438-53635, fax 0438-948242, e-mail [email protected] (orario ufficio: da lunedì a venerdì 8.15-12 e 14.30-16.30). PELLEGRINAGGIO UNITALSI DAL 18 AL 24 GIUGNO PRESIEDUTO DAL VESCOVO CORRADO - SUSEGANA: Bruna Stella Montesel telefono 0438482034 o 348-7561755. Iscrizioni per Lourdes FOLLINA: Domenica Paoletti Cesca, via J. Bernardi 27, telefono 0438-970245. - MIANE: Maristella Gugel telefono 349-0706759. ono già trecento gli iscritti al Sl’Unitalsi pellegrinaggio diocesano dela Lourdes dal 18 al 24 giugno prossimi. Partecipa anche il vescovo Corrado. Il viaggio avrà luogo in treno. Ci sono ancora duecento posti disponibili. Un particolare invito è rivolto ai giovani, a partire dai neo-cresimati, per vivere un’esperienza di fede e di Chiesa unica. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi quanto prima al referente di zona dell’Unitalsi. Referenti di zona per le iscrizioni VITTORIO VENETO: sede uffi- cio, via J. Stella 7, telefono 0438940383, oppure Oscar Salamon telefono 340-4697382, Angelo De Nardi telefono 043859725. BIBANO: Michele De Nardi, via Livei 95, telefono 0438-782077. CEGGIA: Lorena Ave, via XXV Aprile, telefono 0421-323158. CODOGNÈ: Giovanni Brugnera, via XXIV Maggio 8/a, telefono 0438-795135. COL SAN MARTINO: Giuseppina Balliana telefono 0438989203. - VIDOR: Morena Tessaro, via G. Botti, Bigolino, telefono 3492869147. - MOSNIGO: Biagio Frezza telefono 0438-892778. - MORIAGO-SERNAGLIA: Maria Rosa Antoniazzi telefono 0438-892394. CONEGLIANO: M. Grazia Covolan, via Da Vinci 23, telefono 0438-32829. CREVADA-PONTE DELLA PRIULA: Rosanna Ferracin telefono 0438-842272. - SAN PIETRO DI FELETTO E BAGNOLO: Ugo Granzotto telefono 0438-840680. MARENO DI PIAVE: Teresa Modolo, via della Vittoria 14, telefono 0438-30368. MOTTA DI LIVENZA: Norma (Bibi) Viotto telefono 3486545579. - CHIARANO: Paola Salvadori telefono 347-8692354; Teonisto Giacomini telefono 0422746640. ODERZO: Onella Bazzichetto, via Manin 61, telefono 0422713515 o 335-5816017. - LUTRANO: Aldo Zanet telefono 0422-757054. - FONTANELLETTE: Gilda Cescon telefono 0422-749093. - SAN POLO DI PIAVE: Dona- tella Cecchetto telefono 3495781891. ORSAGO: Marco Ardengo, via Bortolotto 11, telefono 0438990061; Simone Scudeler telefono 0438-990818. PIEVE DI SOLIGO: M. Teresa Meneghetti telefono 3395790664, 0438-894110. - REFRONTOLO: Silvana Mandussic telefono 0438-894383. SACILE: suor Rosa (Suore Maria Bambina), piazza Duomo 7, telefono 0434-71019, Regina Cescon telefono 328-4585136. SAN VENDEMIANO: Giancarlo Moro, via Nino Bixio 47, telefono 0438-401440. SOLIGO: Antonia Quaglio, via Belvedere 19, telefono 0438842041 oppure 338-6254268. TRICHIANA: don Brunone De Toffol, ufficio parrocchiale, telefono 0437-554447. Chiesa 3 maggio 2009 IL PAPA AGLI INSEGNANTI DI RELIGIONE DELLA DIOCESI Voi date un’anima alla scuola L’ allegra vitalità degli Insegnanti di religione cattolica ha colpito papa Bendetto XVI che, nel salutarli in aula Paolo VI, li ha apostrofati con l’aggettivo «vivaci». Un po’ come i loro studenti. Nell’attendere con trepidazione il suo arrivo, lo hanno chiamato a gran voce per sventolare poi, quando è entrato in sala Nervi, migliaia di fazzoletti gialli. Erano ottomila, provenienti da tutta Italia, e tra di loro anche un gruppo di Idr della diocesi di Vittorio Veneto. Per la prima volta il Santo Padre li ha voluti incontrare, il 25 aprile scorso. A Roma si teneva in quei giorni il Meeting nazionale dei docenti di religione organizzato dal Servizio nazionale per l’Irc della Cei. Papa Benedetto ha tracciato il ritratto degli insegnanti di religione. Di loro ha detto che «costituiscono una figura molto importante nel collegio dei docenti» e che sviluppano con i ragazzi relazioni autentiche che rimangono anche dopo i corsi. «Con la piena e riconosciuta dignità scolastica del vostro insegnamento – ha sottolineato il Pontefice – voi contribuite, da una parte, a dare un’anima alla scuola, e dall’altra, ad assicurare alla fede cristiana piena cittadinanza nei luoghi dell’educazione e della cultura in generale». Gli insegnanti di Vittorio Veneto hanno viaggiato verso Roma insieme ai colleghi di Concordia Pordenone e di Belluno. Un particolare ricordo hanno rivolto al direttore dell’Ufficio scuola diocesano, monsignor Giacomo Gava, che è scomparso un mese fa e che avrebbe dovuto condividere con loro questa esperienza. I vittoriesi si sono alzati di buon mattino per raggiungere il Vaticano in tempo per essere tra i primi a entrare in sala Nervi. Per loro l’evento si è trasformato in una carica di entusiasmo, alla quale si è aggiunta la profondità delle parole del Papa giunto all’incontro pochi minuti dopo mezzogiorno. Nella mattinata momenti di preghiera, spettacolo e testimonianza si sono alternati. «L’Irc – ha sottolineato il presiden- te della Cei, cardinale Angelo Bagnasco – è un’esperienza offerta a tutti, di approfondimento della dimensione religiosa, di confronto interpersonale e di incontro con il fatto cristiano, così radicato e fruttuoso nella nostra storia». «Il vostro – ha espresso monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei – è un servizio prezioso per la formazione delle nuove generazioni, per la crescita della società, per la vita della Chiesa. Questo incontro fa sentire di non essere isolati e separati, ma di partecipare alla comune missione». Nei giorni precedenti si era tenuto il congresso dei direttori diocesani e degli insegnanti rappresentanti dei circa 25 mila specialisti di religione cattolica. Ad esso aveva preso parte anche il ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella Gelmini la quale ha parlato dell’Irc come di vera e propria risorsa, che deve assumere ancor più una valenza centrale in una scuola impegnata nel riscoprire il suo ruolo educativo. Gerda De Nardi 11 BREVI REGIONE: contributi per edifici di interesse religioso, storico e artistico La Giunta regionale del Veneto ha stanziato due milioni e 150 mila euro per preservare edifici di interesse religioso, storico, artistico e monumentale. Per quanto riguarda la nostra diocesi, quattro sono le parrocchie beneficiare di contributi: - Parrocchia di Santa Maria Assunta e San Felice martire di Trichiana: restauro dell’altare ligneo della chiesa di Cavassico Superiore con tre tavole dipinte dei santi Donato, Madonna di Loreto e Sant’Andrea apostolo e paliotto 8.700 euro. - Parrocchia di San Giorgio martire di Basalghelle: lavori sulle facciate, sulla copertura e sugli spazi esterni della canonica, realizzazione rampa d’accesso per disabili 24.321,93 euro. - Parrocchia di San Michele di Ramera: lavori di copertura del tetto, alle cornici della gronda, alle grondaie e ai pluviali della chiesa 33.395,84 euro. - Parrocchia di Santo Stefano di Combai: allestimento ponteggio, recupero degli intonaci, pulitura delle murature e degli elementi lapidei, stuccatura delle connessure del basamento, ripassatura cuspide, sostituzione elementi danneggiati, fissaggio lastre staccate, verniciatura opere in ferro della torre campanaria 17.000 euro. REGIONE: contributi straordinari per alcune scuole materne cattoliche La Giunta regionale del Veneto ha stanziato due milioni e 500 mila euro per l’ampliamento, il completamento e la sistemazione di scuole materne, medie ed elementari della provincia di Treviso. Ecco le scuole materne cattoliche della diocesi che hanno ottenuto contributi: Cessalto: materna Maria Assunta 51.213,68; Cison di Valmarino: materna Annibale Brandolini 35.200; Revine Lago: materna Patrioti Brigata Piave 17.881,78 (8.795,16+9.086,62); San Fior: materna Nob. De Scala 23.611,44 (15.200+8.411,44), materna Divina Provvidenza a Castello Roganzuolo 10.320,71; San Vendemiano: materna Don Albino Toccane 28.775,78; Vidor: materna Cav. Carlo Tittoni 154.880 (66.880+88.000). Frati francescani: proposte estive I frati Francescani del convento di San Pancrazio in Barbarano (Vi) annunciano le proposte per i giovani (18-32 anni) per l’estate 2009. Ecco il programma: “L’immagine dell’invisibile” corso di iconografia (Fanna, 13-24 luglio); “Dà parola ai tuoi passi” marcia francescana (25 luglio-4 agosto); Meeting europeo dei giovani a Santiago di Compostela (9-15 agosto); “Chiara, una stella nella notte” marcia notturna in occasione della festa di S. Chiara (Cagnao-Montagnana 10-11 agosto); “Costruire l’amore” corso sulla maturità affettiva (S. Pancrazio, 11-15 agosto); Cammino biblico e francescano (Isola S. Francesco del Deserto, 23-28 agosto); “L’altro specchio di me” capitolo dei giovani (Treviso 11-13 settembre). Per informazioni e iscrizioni: telefono 0444896529, e-mail [email protected], www.ofmve.it. ASOLO: esercizi spirituali ROMA: il gruppo diocesano partecipante all’udienza del Papa Dalla sera del 13 al mattino del 19 maggio nel centro di spiritualità “S. Dorotea” di Asolo padre Generoso Dal Ferro, cappuccino, guida un corso di esercizi spirituali sul tema “Dalle pagine evangeliche impariamo a conoscere e amare Gesù”. 550 CHIERICHETTI PROVENIENTI DA 50 PARROCCHIE ALLA FESTA DIOCESANA DELLO SCORSO 24 APRILE Il Palio a San Vendemiano inquecentocinquanta chieC richetti provenienti da una cinquantina di parrocchie han- no risposto all’invito del Seminario all’annuale festa loro dedicata lo scorso 24 aprile. I chierichetti si sono ritrovati intorno alle 14.30 in Seminario. Dopo due ore di gioco, si è messa in movimento la lunga processione fino alla Cattedrale, dove il vescovo Corrado ha presieduto la messa. Al termine è stato assegnato il Palio: tra i 19 lavori presentati da altrettante parrocchie la giuria ha ritenuto di premiare San Vendemiano. Secondo posto per Vidor e terzo per Mel e Carve. Il gruppo chierichetti ha vinto con “un lavoro completo, preparato nel tempo, che non è stato semplicemente uno svolgere con fedeltà le tre prove del Palio, ma un cercare, attraverso le prove, di far riflettere, pregare e mettere in gioco i ragazzi – come si legge nella motivazione –. Dalla prova del Battistero questo gruppo ha preso spunto per aiutare i ragazzi a riscoprire e celebrare con il proprio parroco, in chiesa, il dono del battesimo. La comunicazione di un messaggio di san Paolo ai propri coetanei è avvenuta attraverso tre scenette artigianali, semplici, ma efficaci, simpatiche e che hanno colto aspetti concreti della vita dei ragazzi, coinvolgendo molti chierichetti e chierichette nella loro realizzazione”. Al termine della celebrazione tutti i partecipanti hanno ricevuto un piccolo segno confezionato dai ragazzi del Seminario: un anello con dieci grani, Secondi classificati i chierichetti della parrocchia di Vidor, terzi quelli di Carve e Mel “con il quale sarete accompagnati nella preghiera, in particolare nella recita delle decine del rosario”. Dentro l’anello c’è un piccolo rotolo con una frase della parola di Dio che dà i motivi per avere fiducia nel Signore. L’anello si può indossare, appendere allo zaino di scuola o all’astuccio, mettere in camera nell’angolino della preghiera. Ciò che conta – hanno spiegato i seminaristi – è che possa sempre richiamare l’importanza di curare la relazione con il Signore. Sopra: i chierichetti di San Vendemiano durante la processione dal Seminario alla Cattedrale Chiesa 3 maggio 2009 Gesù buon pastore Domenica 3 maggio - IV di Pasqua - anno B At 4, 8-12; Sal 117; 1Gv 3, 1-2; Gv 10, 11-18 La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo Quarta settimana del Salterio I l Vangelo procede per suggestive rivelazioni. E porta la nostra attenzione sull’immagine di Gesù buon pastore, definita con dei termini suggestivi e ricorrenti: pastore (5 volte), pecora (8), gregge (1), ovile (1), conoscere (4), offrire (5). Oggi la figura del pastore ha perso colore: è diventata sbiadita, quasi insignificante. Il concetto di pecora, poi, attribuito ad una persona, è metafora di una personalità scialba e persino gregaria. Ma per me, che vengo da una cultura contadina, torna caro il ricordo delle pecore che scendevano lungo il Monticano: il pastore in testa, il cane che compattava il gregge, le pecore che brucavano l’erba, che scendevano a bere, che belavano, ed un sole che donava alla loro lana dei colori morbidi, caldi. Suggestiva torna alla mia memoria anche una scena, goduta sul Monte delle Beatitudini in Terra Santa, quando un giovane pastore si mise sulle spalle un agnello che belava disperato per essersi infilato lungo una rete, che lo separava dal gregge che s’allontanava. Ci aiutano anche delle sublimi pagine bibliche. “Il Signore è il mio pastore, su pascoli erbosi mi fa riposare. Mi rinfranca, mi guida” (Sal 22). “Come un pastore porta gli agnellini sul seno e conduce pian piano le pecore madri” (Is 40, 11). “Io stesso andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte” (Ez 34, 15-16). Anche i classici possono aiutarci. Dante ha molte immagini su questo tema. Una per tutte (Paradiso V, 82-84): “Non fate com’agnel che lascia il latte / de la sua madre, e semplice e lascivo / seco medesmo a suo piacer combatte!”. Ci aiuta pure l’arte figurativa: come non ricordare certe figure del Buon Pastore, presenti a Ravenna, in Galla Placidia, nei sarcofagi e nel catino absidale di Sant’Apollinare in Classe? Oppure, nelle catacombe di San Callisto a Roma? Il testo greco del Vangelo odierno, poi, è ancor più suggestivo: Gesù, oltre che buono, è un pastore bello! Un pastore che dà la vita, che protegge dentro ad un recinto, il quale, però, resta aperto: difende ma non esclude. Un pastore, non un mercenario, un mestierante, che non si compromette. Questo pastore non fugge, ma ti difende dal lupo. Oltre che dare un volto di bellezza a questo pastore, bisognerebbe definire anche il muso del lupo, perché tanti sono i lupi in giro. Un pastore che conosce! Mi piace quanto Alessandro Pronzato raccontava del suo parroco. Appena arrivato in parrocchia, era sicuro dei sui metodi pastorali, camminava veloce, a passo di bersagliere. Tante cose da fare. Non aveva tempo per ascoltare, salutava in fretta, infastidito. Col passar degli anni il passo rallentò. E crebbe l’arte di “conoscere” le sue pecore. Oggi è pure la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Abbiamo bisogno di pastori! Dobbiamo pregare per il nostro Seminario e la Comunità vocazionale. Possiamo guardare anche con una simpatia nuova al vescovo, al parroco, che sono i pastori della comunità. E credo sia doveroso anche far memoria storica ed esprimere riconoscenza a quelle grandi figure di vescovi e parroci, che in passato hanno segnato la vita delle nostre comunità. Don Pietro Bortolini 13 Domenica 3 maggio: celebra messa e cresime a Santa Lucia di Piave (ore 9), Cordignano (ore 11) e San Vincenzo di Oderzo (ore 18.30). Partecipa all’inaugurazione dei lavori di restauro della chiesa parrocchiale a San Giacomo di Veglia (ore 15). Lunedì 4 maggio: al Castello di San Martino a Vittorio Veneto partecipa all’incontro del Gruppo di studio per la casa di spiritualità diocesana (ore 20.30). Martedì 5 maggio: celebra la messa nella chiesa di San Gottardo a Salsa di Vittorio Veneto (ore 18). Mercoledì 6 maggio: in Vescovado incontra la Segreteria del consiglio presbiterale (ore 15). Giovedì 7 maggio: partecipa alla congrega dei sacerdoti della forania di Conegliano (ore 9,15). Venerdì 8 maggio: in Curia partecipa alla riunione del Consiglio affari economici diocesano (ore 9). Sabato 9 maggio: a Conegliano benedice una nuova sede delle Acli (ore 11). Celebra messa e cresime a Oderzo (ore 17 e ore 19). Domenica 10 maggio: celebra messa e cresime a Bocca di Strada (ore 9), Arfanta (ore 11) e Susegana (ore 17). BREVI CHIESA Ac: festa dei giovani Sabato 2 maggio a San Vendemiano (locali adiacenti la chiesa) si tiene la Festa dei giovani promossa dal settore Giovani dell’Azione cattolica diocesana. Tema: “e Ti vengo a cercare...”. Programma: 15.30 accoglienza e preghiera con il vescovo Corrado; 17 “... e mi faccio trovare”; 19 preghiera; 20 cena al sacco; 21 serata di festa; 22.30 ciao... baci e abbracci. La bellezza dello stare insieme continuerà nei gruppi in parrocchia. Usmi: ritiro spirituale Sabato 2 maggio si tengono i ritiri spirituali delle religiose della diocesi nelle consuete quattro sedi di Motta di Livenza, Pieve di Soligo, San Fior di Sopra e Vittorio Veneto. L’inizio è previsto per le 8.30. Conegliano: New Age cultura o anticultura? Risponde padre Dermine COLLOQUI CON IL GESÙ DEL VANGELO Stese la mano P ietro, impetuoso nel suo desiderio di raggiungerti, Gesù, pretende di camminare sull’acqua, ma non ce la fa. E tu stendi la mano e lo afferri perché non affondi (Mt 14, 31). Ho visto un lebbroso avvicinarsi a te e supplicarti fiducioso: Se vuoi, puoi guarirmi. E tu, mosso a compassione, stendi la mano, lo tocchi, lo guarisci (Mc 1, 41). Ho sentito un apostolo sgridare i bambini che ti attorniano, ma tu affettuosamente poni la mano su di loro e li benedici (Mc 9, 16). *** Quello di stendere una mano per offrire un aiuto è un gesto molto bello, che si compie spontaneamente quando si vede una persona che ha bisogno di ap- poggio, ad esempio per superare una pozzanghera, per scendere da un gradino trop- po alto, per rialzarsi da terra... È un gesto semplice in se stesso, eppure esprime solidarietà, comprensione, incoraggiamento. E tu, Gesù, lo compi proprio così, con semplicità, anche in situazioni impegnative. La mano però può venir tesa non solo per aiutare ma anche per chiedere aiuto, come il mendico che chiede l’elemosina; oppure per stringere la mano all’amico che ti viene incontro. È così che io la tendo a te, Signore Gesù, per essere aiutato, fiducioso che tu la stringa da amico. Sono consapevole che lo hai fatto innumerevoli volte, e sono certo che lo farai sempre quando mi rivolgerò a te. E so che dipende da me lasciarmi afferrare dalla tua mano. Don Mario Albertini Il domenicano padre François Marie Dermine, canadese di nascita, ma italiano d’adozione, docente all’Istituto di scienze religiose di Trento e Bologna, autore di numerose pubblicazioni, nonché presidente nazionale del Gris è il relatore che avremo il piacere di ascoltare venerdì 8 maggio all’auditorium Toniolo di Conegliano sul tema tanto discusso “La New Age è una nuova cultura o anticultura?”. L’introduzione musicale è affidata al giovanissimo, ma già valido violinista Paolo Tagliamento. Radio Palazzo Carli: messe di maggio Queste le messe domenicali di maggio trasmesse in diretta da Radio Palazzo Carli: 3 maggio, alle 10, da Vittorio Veneto; 10 maggio, alle 11, da Conegliano; 17 maggio, alle 11, da Sacile; 24 maggio, alle 11, da Conegliano. Padova: la catechesi a un bivio? Venerdì 8 e sabato 9 maggio nella sede della Facoltà teologica del Triveneto a Padova (via del Seminario 29) si terrà un convegno dal titolo “La catechesi a un nuovo bivio?”. L’incontro è promosso in occasione dei 40 anni del documento base “Il rinnovamento della catechesi”. L’analisi vuole individuare le prospettive future di cammino per rinnovare negli operatori pastorali e nelle comunità la passione per l’annuncio del Vangelo. Venerdì 8 i lavori cominciano alle 9; intervengono Giancarla Barbon, direttrice della rivista “Evangelizzare”, monsignor Lorenzo Chiarinelli, vescovo di Viterbo, il professor Henri Derroitte, Università Cattolica di Lovanio, Walter Ruspi, vicario per la pastorale della diocesi di Novara. Il confronto riprende domenica 9 alle 9 con una rappresentazione di Marco Campedelli, quindi interventi di monsignor Lucio Soravito, vescovo delegato Cet per la catechesi, Cesare Bissoli, docente Ups, Enzo Biemmi, presidente dell’équipe europea dei catecheti. Per maggiori informazioni telefonare allo 049-664116. 3 maggio 2009 CONEGLIANO: UN SABATO POMERIGGIO “A TEMPO PERSO” vete tempo per fermarvi a riflettere e ridere A sul tempo? Allora siete le persone giuste per “A tempo perso”, l’originale spettacolo che va in sce- DUE SPETTACOLI TEATRALI A SACILE enerdì 8 maggio sono in programma due appuntamenti nel SaV cilese. Alle 21, al teatro Zancanaro, la compagnia teatrale Arte Povera mette in scena la commedia “La dama di chez Maxim” di Georges Feydeau. Biglietti: intero 10 euro, ridotto 8. Sempre alle 21, alla sala polifunzionale di San Giovanni del Tempio, il gruppo teatro “Oggettivamente pazzi” presenta “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde a conclusione della rassegna “Venerdì... liberamente”. Ingresso libero. na sabato 2 maggio a Conegliano. E lo fa in quattro luoghi e, soprattutto, tempi diversi. L’idea e l’organizzazione di “A tempo perso” sono della compagnia teatrale di San Vendemiano Casello 24 con il patrocinio del Comune di Conegliano. Giri per la città e trovi gli artisti con i loro microspettacoli sul tema: dalle 16 alle 16.45 nella piazzetta davanti al negozio “Righetto”, dalle 17 alle 17.45 sotto i portici del Duomo in via XX Settembre, dalle 18 alle 18.45 presso la Corte delle Ro- RELIGIOSITÀ POPOLARE E VICENDE MONASTICHE Libro su Follina “F ollina, un fiume, un paese. Religiosità popolare e vicende monastiche” è un bel libro e anche grosso, giacché conta quasi 550 pagine. Lo ha scritto Licinio Lea, classe 1933, veneziano di Fossalta di Piave, collaboratore della biblioteca del monastero benedettino di Santa Giustina a Padova. Il volume, che è frutto di una certosina consultazione di cinque manoscritti originali e di innumerevoli opere a stampa, si occupa specialmente di devozioni, confraternite, processioni, memorie in particolare del periodo camaldolese (1573-1771). “Le occasioni che hanno fatto maturare nel dottor Lea il progetto di occuparsi del complesso storico abbaziale di Follina – commentano gli attuali custodi, i frati Servi di Maria – sono da riallacciare alle sue ricerche sulla religiosità popolare dell’Alpago in pellegrinaggio secolare alla Madonna di Follina”. Nel periodo estivo, unendosi ai pellegrini dell’Alpago, l’autore è infatti entrato in con- Sabato 9, alle 16 nell’antico refettorio, si presenta il libro di Licinio Lea con interventi di padre Clemente M. Nadalet, padre Emilio Bedont osm e padre Ermenegildo Zordan osm tatto con il complesso abbaziale di Follina. “Per cinque anni ha condotto una ricerca accurata e paziente, come risulta dalla citazione delle fonti, consultando gli archivi locali, diocesani e statali e mantenendo contatti con noi nella sua faticosa ricerca – continuano i frati custodi –. Ha fatto un dono prezioso non solo a noi, ma a tutti coloro che visitandoci ci chiedono notizie e, tra questi, pensiamo che potranno ricevere un valido aiuto gli universitari che si orientano ad approfondire la loro ricerca sul complesso abbaziale follinense, sia nella sua arte, che nella sua spiritualità monastica”. L’autore si sofferma in particolare sull’origine e provenienza della scultura nubiana della Madonna e del Bambino del VI secolo d.C. per segnalare le molteplici manifestazioni della devozione mariana, i pellegrinaggi e la storia delle confraternite, soprattutto, come detto, nel periodo camaldolese. La ricerca si allarga poi ai tre ordini monastici: Benedettini, Cistercensi, Camaldolesi e all’Ordine dei Servi di Maria, i quali permearono lungo i secoli con la loro presenza e la loro testimonianza e attività la vita degli abitanti di Follina e della Valmareno. La prima parte dell’opera di Licinio Lea è dedicata alla statua della Madonna e del Bambino e di come questo gruppo scultoreo sia qui giunto dal- se e dalle 19 in poi al bar Radio Golden ai giardini di piazza San Martino. Il tutto gratuito. Ricompensa potrà essere piuttosto riuscire a suscitare nei passanti spesso frettolosi una riflessione in più sulla misura di tutte le nostre vite. Almeno una decina gli artisti coinvolti, tra i quali gli attori locali Vincenzo Ercole della compagnia Colonna Infame, Anna Zoppas della scuola di teatro della compagnia Tremilioni, Antonella Rui del Casello 24. La partecipazione è aperta a tutti quelli che hanno qualcosa da dire al/col/nel tempo. Per informazioni o adesioni: telefono 338-4149485, [email protected], www.casello24.net. TB l’antica regione egiziana della Nubia. Nella seconda e terza parte racconta le diverse forme di devozione verso la Madonna di Follina, mentre nella quarta narra la storia delle confraternite follinesi, la prima delle quali venne costituita nel 1606. La quinta parte si occupa di Benedettini, Cistercensi, Camaldolesi e degli Abati commendatari. La chiesa abbaziale, il campanile, le campane, l’organo e gli altari occupano invece la sesta parte, mentre le vicende dal 1771 al 1915 (soppressione del monastero, l’erezione a parrocchia, l’arrivo dei Servi di Maria, qui dal 1915, eccetera) sono ben documentate nella settima e ultima parte. Mario Sanson BELLUNO: A PALAZZO CREPADONA L’ANTOLOGICA DI ANDREA BRUSTOLON P athos e perfezione. Celebrante di tale rito artistico è il maestro Andrea Brustolon, che nel corso del Seicento elevò l’intaglio artigianale del legno dai confini locali al rango internazionale del Barocco più virtuoso. Dalle ascese europee, consacrate dall’apprendistato presso il Parodi, dal faro della lezione berniniana e dalle sontuose committenze dei veneziani Balbi e Venier, agli esordi natali nelle terre cadorine: Brustolon compie questo viaggio a ritroso, ricongiungendosi con le impronte d’origine nella città di Belluno, pronta ad omaggiarlo con la prima mostra, degnamente antologica a palazzo Crepadona, di bianco vestite per l’allestimento arioso di Mario Botta. Un corpus variegato e corposo di più di 100 opere riconferma l’inclinazione eclettica di un artista multiforme e vitale, che si cimenta in svariati ambiti e tipologie esecutive, dall’arredo domestico alle composizioni sacre, dalle suppellettili prosaiche agli apparati liturgici, senza temere confronti o rivali. Mago del modellato, ma non meno valente nei disegni e nei bozzetti preparatori, di cui è prodiga l’esposizione bellunese con l’intento di restituirci il completo iter progettuale che accompagna la nascita di una creazione scultorea, il Brustolon sorprende per l’ardita freschezza stilistica. Orario (fino al 12 luglio): domenica-giovedì 919, venerdì-sabato 9-20. Ingresso: 10 euro intero, 7 ridotto. Elena Pilato ODERZO Maggio archeologico I l Maggio archeologico opitergino si apre domenica 3 maggio con una novità. Il percorso museale si arricchisce, infatti, con la sezione temporanea “Il segreto del pozzo. Aspetti di vita quotidiana dai pozzi romani di Oderzo” nella quale si potranno ammirare dei reperti finora non visibili al pubblico. I pozzi romani, con reperti come brocche, coppe e piatti, vengono ricostruiti così come rinvenuti nelle campagne di scavo a Oderzo. Grazie all’associazione Athena, inoltre, il Museo e le aree archeologiche si potranno visitare anche in orario serale con accesso gratuito e percorso guidato. Si comincia domenica 3, alle 15.30 al Foro Romano, con visita guidata. Venerdì 8, alle 20.45 al Museo archeologico, si terrà la conferenza di Giovanna Mandrini sul tema “Intra puteos. Gli scavi di pozzi romani a Oderzo”. Domenica 10, alle 15.30 al Museo archeologico, scatterà la caccia al tesoro per bambini e adulti. Giovedì 14, infine, alle 18 al Museo archeologico, si inaugura l’esposizione “Il segreto del pozzo. Aspetti di vita quotidiana dai pozzi romani di Oderzo” che rimarrà aperta fino al 13 dicembre. Chiuso l’1 maggio. MOSTRE nerdì-domenica 10-12 e 15-24. COLLALTO Chiude domenica 3 maggio nell’ex scuola elementare la mostra personale del pittore Elio Poloni “Il colore della mia terra”. Orario: venerdì 1 maggio 9-12 e 14-23, sabato 2 14-23, domenica 3 9-12 e 14-23. REFRONTOLO Fino al 10 maggio al Molinetto della Croda è aperta la mostra di Angelo Lorenzon “La sua terra e il suo tempo”. Orario: mercoledì-sabato 15-18.30, domenica e festivi 10-12 e 14.30-19. MOTTA DI LIVENZA Chiude domenica 3 nelle ex prigioni la mostra “Creativando” dello scultore Giuliano Fregonese. Orario: venerdì-domenica 16-20. VENEZIA Fino al 10 maggio, a Ca’ Foscari, è aperta la mostra “Nigra sum sed formosa. Sacro e bellezza dell’Etiopia cristiana”. Orario: mercoledì-lunedì 10-18. PORTOBUFFOLÈ Chiude domenica 3 a Casa Gaia da Camino la mostra di fotografie di Mario Biancotto e Guido Zamai “Portobuffolè: l’incanto e la memoria”. Orario: venerdì 10-12.30 e 15.3018.30, sabato 14.30-18.30, domenica 10-12.30 e 14.30-18.30. VENEZIA Fino al 10 maggio, allo Spazio Thetis all’Arsenale, è aperta la mostra “L’astrazione infinita” con i lavori di Lucio Afeltra, Pino Barillà, Clara Brasca, Maria Credidio, Giancarlo Dell’Antonia, Fernando Garbellotto, Giuseppe Gonella, Pier Luigi Guglielmo, Maria Kazoun, Giampaolo Lucato, Vinicio Momoli, Nata, Paolo Rosa Salva, Nevio Sonego, Silvano Tessarollo e Alessandro Zorzi. Orario: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 18. VITTORIO VENETO Chiude domenica 3, nella chiesa di San Paolo al Piano, la mostra di tempere e oli su tavola di Nino Memo “Tabule magiche”. Orario: venerdì 15-18, sabato-domenica 9.30-12.30 e 15-18. PIAVON Chiude giovedì 7, a Ca’ Lozzio, la personale di Olimpia Biasi “Retablos”. Orario: ve- ASOLO Fino al 17 maggio, presso la fornace, è aperta la mostra “La botanica della musica. Alberi, liuteria e suoni armonici: dalle piante d’origine agli strumenti musicali”. Orario: lunedì-venerdì 9-12 e 14.30-18, sabato-domenica 10-17. VITTORIO VENETO Fino al 17 maggio, al Codalunga, è aperta la mostra “La pelle” a cura di Antonio Grulli con le opere di Flavio Favelli, Luigi Presicce, Lorenzo Scotto di Luzio e Italo Zuffi. COSTA DI CONEGLIANO Fino al 31 maggio nella sala esposizioni dell’oratorio “A. Mazzarolli”, la mostra “Cre... ando” di Bresca ’V. Orario: prefestivi 18-20, festivi 11-22. SPILIMBERGO Fino al 2 giugno, in piazza Duomo, è aperta la mostra “Dal fuoco alla luce”, quarta rassegna internazionale di illustrazione. Orario: martedì-sabato 10-12 e 15-19, festivi e 1 giugno 10-13 e 15-20. ALTRI APPUNTAMENTI CONEGLIANO Martedì 5 maggio, alle 18 nella sala conferenze di piazzale Fratelli Zoppas, Sandro Buzzatti legge “Un amore” di Dino Buzzati. Ingresso gratuito. CODOGNÈ Mercoledì 6 maggio, alle 20.45 in biblioteca comunale, per il corso d’arte sul Futurismo il regista Carlo Montanaro curerà la serata sul cinema futurista con proiezione e analisi di alcune rarità cinematografiche. 15 SOLIGON E BARDINI ANNUNCIANO UN INTERESSANTE LIBRO La Visnà che non ti aspetti ncora qualche mese e ViA snà avrà finalmente un libro che approfondisce, in particolare, la storia di due importanti beni: la chiesa parrocchiale e il bosco. Alla stesura del libro stanno lavorando il professor Antonio Soligon e il dottor Giancarlo Bardini. I primi risultati della ricerca sono stati presentati sabato 18 aprile nella chiesa parrocchiale. La pubblicazione è promossa dalla parrocchia con la collaborazione del Comune di Vazzola. Le spese verranno quasi interamente coperte dal generoso contributo di sponsor locali. Nell’ultimo numero del giornalino parrocchiale Soligon ha proposto alcuni interrogativi cui il libro cercherà di dare risposta. “Il famoso bosco di Visnà, il più grande di tutta la podesteria di Conegliano, venne gestito per secoli dalla Repubblica di Venezia: caduta la Serenissima nel 1797, scomparve nel giro di pochissimi anniscrive-. Dov’era con precisione? E dov’era con precisione la prima chiesa di Visnà? A queste due prime domande se ne aggiungono poi subito delle altre. Perché 500 anni fa c’erano dei muri diroccati in aperta campagna che venivano chiamati “San Martino”? E quante erano davvero le chiese nell’antica Visnà? Come si vede, gli interrogativi a cui rispondere prima di poter pubblicare un nuovo testo erano molti”. Soligon ha anche anticipato qualche curiosità emersa dalle ricerche d’archivio: “Lo sapevate che anche Visnà nel Settecento ebbe i suoi Peppone e don Camillo? E che sempre nel Settecento ebbe i suoi “promessi sposi” rimasti per sempre “promessi”?”. “Le ricerche - spiega lo storico - si sono prolungate più di quanto si prevedesse. La speranza ad ogni modo è di concludere l’opera per i festeggiamenti del patrono o della Madonna della Salute nel novembre prossimo. A quasi un secolo di distanza dal primo, questo sarà il secondo libro sulla chiesa di Visnà. Il primo fu pubblicato nel 1915 dal parroco don Giambattista Scrizzi che morì di crepacuore nel 1918, dopo che gli austriaci avevano fatto crollare campanile e chiesa. Negli anni successivi si lavorò alla ricostruzione e anche il bellissimo coro, rimasto alle intemperie per cinque lunghi mesi, fu per nostra fortuna recuperato e restaurato, pezzetto dopo pezzetto. Nel 1925 per consacrare il nuovo tempio si scelse naturalmente l’estate di San Martino (noi copieremo l’idea per il nuovo libro...) e si organizzarono festeggiamenti straordinari”. collegamento fra i tre centri compresi nell’area di Belluno, Feltre e Ceneda. Per scoprire l’origine del nome del Castello bisogna ricorrere ad una leggenda che racconta le gesta dei Goti e del valoroso Gensenico che insieme all’ancella Eudosia, poi sua moglie, riparano in Val Belluna a seguito di una consegnalazioni e altre difese e- giura. Qui “...su rovine di un insterne risale al 46-47 d.C. Dal sediamento difensivo antico, II al IV secolo d.C., con il peri- (...) edificò un Castello con ucolo di invasioni barbariche dal na torre per sua fortezza (...), Nord il castello garantisce il ben munito da fossati e mura. (...) Dal matrimonio nascono due gemelli”. Per questo al nuovo possente castello viene dato il nome di “Castrum Zumellarum” (Castello dei Gemelli detto poi di Zumelle). L’importanza di Zumelle cresce con gli anni ed è attribuibile intorno all’anno 1100, con la contessa di Zumelle Sofia da Camino, la fase di massima espanIl cortile interno del Castello di Zumelle sione fisica del Castello, che comprende ora quattro cerchia di mura, almeno due fossati e almeno quattro torri principali. Ma alla sua morte, con la decisione di dividere la contea tra il vescovo di Belluno e la famiglia Da Camino nel Trevigiano, iniziano tra le parti lunghi e sanguinosi combattimenti fino alla distruzione del castello nel 1196. Solo nel 1311 Rizzardo da Camino, signore di Belluno, Feltre e Treviso, per ordine dell’imperatore provvede a riedificare il castello di Zumelle nelle forme attuali. Ormai ritenuto un presidio di pochi soldati e non più dimora dei signori, escluso dai grossi avvenimenti e con l’avvento delle armi da fuoco che lo rende inutilizzabile anche come difesa militare il castello va in decadenza. Proprietari per tre secoli i conti Zorzi, signori di Mel, l’area passa poi alla ricca famiglia veneziana dei Gritti, quindi nel 1872 il Castello fu acquistato dal Comune di Mel, tuttora proprietario. Nella seconda metà del ’900, si è provveduto al recupero del Castello di Zumelle, completamente restaurato nel 1999. Oggi è gestito dalla famiglia Dal Piva. UN LIBRO RICORDA L’ESPERIENZA DELL’ARTISTA DANIELE Brescacin, una vita per l’arte A ppassionato insegnante, cittadino impegnato e artista, Daniele Brescacin (1914-1989) dedicò tutta la vita con coerente, disinteressata ed instancabile partecipazione alla scuola, alla cultura della sua città, all’arte. Ora il Comune di Vittorio Veneto gli dedica un libro e un monumento. La presentazione del libro intitolato “Daniele Brescacin. Una vita per l’arte” è avvenuta lo scorso 17 aprile. Prossimamente verrà, invece, depositata copia dell’opera “Primo giorno di scuola”, sempre di Daniele Brescacin, presso quella che sarà la nuova sede della scuola primaria “Nazario Sauro” in via Monte Piana a San Giacomo di Veglia. “Io non credo all’arte che sgorga dal nulla». In queste poche parole di Brescacin è racchiusa l’essenza dell’artista; vi si può riconoscere il significato più profondo delle sue opere, della sua critica, della sua stessa concezione dell’arte. (…) Sì, perché egli non solo era un artista in quanto creava delle opere, ma si occupava costantemente di arte: studiandola, insegnandola, commentandola, criticandola, promuovendola… Il suo impegno per l’arte era totale e sostanziava ogni sua attività; è stato così per tutto il corso della sua vita”. Con queste parole di Francesca Costaperaria inizia il testo della monografia che il Comune di Vittorio Veneto ha voluto dedicare a Brescacin, a 20 anni dalla sua scomparsa. L’artista è stato uno dei protagonisti della vita culturale vittoriese della seconda metà del Novecento. E questa monografia, la prima così documentata e completa, lo mette bene in evidenza, raccogliendo, grazie alla collaborazione del figlio Pier Paolo, informazioni e documentazione sulla sua vita e la sua attività; oltre che testimonianze di chi lo ha conosciuto personalmente ed in diversi ambiti: il figlio, un amico, un allievo. Il volume, molto semplice e chiaro, illustra brevemente la produzione artistica di Brescacin, che spazia dalla scultura all’incisione, dalla grafica artistica a quella pubblicitaria ma presenta anche il suo lavoro di critico e di promotore di iniziative di carattere culturale. Il tutto attraverso la citazione di alcuni brani tratti dagli “appunti” che Brescacin ha lasciato, scelti con cura e grande rispetto. Questa monografia, quindi, viene a contribuire in modo fondamentale alla ricostruzione del percorso biografico ed artistico di Brescacin, senza avere la pretesa di essere esaustiva nel catalogo o di presentare sofisticate analisi criti- che, ma con l’intento, semplice ed onesto, di costruire la memoria di questo personaggio che ha partecipato con instancabile passione ed impegno alla vita artistica, culturale e sociale di Vittorio Veneto. Francesca Costaperaria, dopo aver compiuto approfonditi studi di storia dell’arte (laurea in Conservazione dei beni culturali e diploma della Scuola di specializzazione in storia dell’arte presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Udine), ha svolto attività d’insegnamento, si è occupata di didattica museale ed ha collaborato con diversi enti per varie attività, corsi, ricerche e pubblicazioni di carattere storico artistico; attualmente lavora presso i Musei Civici di Vittorio Veneto. LA CERIMONIA FINALE DELLA KERMESSE LETTERARIA DE L’AZIONE, IN OTTOBRE NEL FAMOSO CASTELLO Concorso, i premi a Zumelle l’importante è partecipare Sunaèe bella anche vero che vincere è soddisfazione! Se poi si viene “incoronati” nel suggestivo salone di un castello medievale l’appagamento sarà massimo. Questo è quanto potrà accadervi inviando un vostro racconto ispirato al tema di quest’anno: “Storie tra le mura: torri, castelli, fortificazioni” partecipando all’ottava edizione del concorso letterario “Raccontiamo la montagna delle Prealpi bellunesi e trevigiane”. Infatti l’ambientazione o la vicenda storica, i personaggi reali o di fantasia, devono far riferimento a questo territorio rappresentato e valorizzato dai gruppi membri del Comitato promotore. Proprio su queste montagne sorge il Castello di Zumelle, sede delle premiazioni, emblema della storia che ha caratterizzato i rapporti tra i due versanti. La prima data certa del primitivo nucleo di Zumelle, comprendente almeno un torrione per FLOP DELLA BANDA DEL BAGAGLINO Una trasmissione non proprio “Bellissima” a chiuso i battenti in anticiH po “Bellissima”, l’ultima fatica di Francesco Pingitore: non si svolgerà la quarta e ultima puntata prevista per sabato 2 maggio, causa inarrestabile crollo degli ascolti, letteralmente sprofondati sotto il peso del concorrente “Ti lascio una canzone”. Al suo posto Canale 5 manderà in onda il film catastrofico e dal titolo quanto mai significativo “The day after tomorrow”, allo scopo di recuperare velocemente le forze per proporre un sabato sera migliore, che pare non riuscire più a decollare se non con la presenza di Maria De Filippi e del suo “C’è posta per te”. Nessuno si stupisca: già l’anno scorso il varietà targato Bagaglino aveva registrato pessimi indici di ascolto ma ciò non è bastato a fermare i vertici Mediaset, a quanto pare convinti che l’ennesima edizione avrebbe giovato agli italiani, nonostante le assenze di due colonne portanti come Leo Gullotta e il compianto Oreste Lionello, mancato lo scorso febbraio. “Bellissima” si è confermato l’ennesimo ricettacolo di amenità utili solo a politici e pseudo vip opportunamente presenti nelle prime file del salone Margherita, inquadrati strategicamente durante le divertite reazioni a gag e imitazioni, prive in realtà di qualsiasi mordente. Eppure così efficaci nel dimostrare al pubblico a casa che anche quei politici e quegli pseudo vip hanno il senso dell’umorismo, sono simpatici e possono ridere di gusto se assistono a della buona satira. Peccato che ciò che da anni propina la compagnia del Bagaglino sia tutto fuorché satira. La comicità che caratterizza la trasmissione è, infatti, solo un mix di imitazioni sempre più dozzinali, dove la risata si concentra soprattutto sulle trasformazioni estetiche piuttosto che sugli argomenti proposti, in un vero e proprio paradosso della satira appunto, dove al contrario la presa in giro coinvolge molteplici piani linguistici. Si preferisce così distrarre l’attenzione dello spettatore dalla vacuità contenutistica del programma, costituito prevalentemente da barzellette, battute e freddure talmente vecchie che il deja-vù è una sensazione universale. Sono lontani i fasti di un tempo e mai come in questa edizione gli stessi protagonisti dello show sembravano essersene accorti: da un poco convinto Pippo Franco alle otto soubrette chiamate per l’occasione (Valeria Marini, Pamela Prati, Nina Moric, Antonella Mosetti, Silvia Burgio, Manila Nazzaro, Justine Mattera e Angela Melillo), tra le quali spiccavano alcune ormai poco credibili in abiti strizzati e luccicanti di paillettes. Silvia Albrizio GLI SPETTACOLI CINEMATOGRAFICI PIEVE DI SOLIGO Venerdì 1 e sabato 2 maggio, alle 15 e alle 18, domenica 3, alle 18, al cinema Careni si proietta “Io&Marley” di David Frankel (Usa, 2008), commedia con Jennifer Aniston, Owen Wilson, Alan Arkin e Kathleen Turner. Venerdì 1 e sabato 2, alle 21, e domenica 3, alle 18 e alle 20.30, tocca a “Gli amici del bar Margherita” (nella foto la locandina) di Pupi Avati (Italia, 2009) commedia con Diego Abatantuono, Luigi Lo Cascio, Laura Chiatti, Neri Marcorè, Fabio De Luigi, Katia Ricciarelli, Gianni Ippoliti e Cesare Cremonini. Ingresso: 5 euro, ridotto 4. VITTORIO VENETO Mercoledì 6, alle 21 allo Spazio Mavv, si proietta “Una vita difficile” di Dino Risi (Italia, 1961) commedia con Claudio Gora, Alberto Sordi, Lea Massari, Franco Fabrizi e Lina Volonghi. SABATO 9 MAGGIO AL TEATRO ACCADEMIA Concerto della speranza SABATO 2 Radio 2 Rai, 15, Hit Parade. Con Federica Gentile. Raitre, 17, Ginnastica ritmica. Coppa del Mondo da Pesaro. Italia 1, 21.10, Madagascar. Film d’animazione. DOMENICA 3 Radio 3 Rai, 9, Uomini e profeti. “La società degli amici: la storia dei Quaccheri”. Di Gabriella Caramore. Raitre, 18, Per un pugno di libri. Quiz con Neri Marcorè. Raiuno, 21.30, Enrico Mattei - L’uomo che guardava al futuro. Film biografico con Massimo Ghini. LUNEDÌ 4 La 7, 16.05, Relic Hunter. “La stella di Nadir”. Telefilm. Radio 1 Rai, 19.33, Ascolta si fa sera. Con Enzo Bianchi. Raitre, 21.10, Agente 007 - La spia che mi amava. Film d’azione con Roger Moore. MARTEDÌ 5 Radio 3 Rai, 11.30, Radio 3 Mondo. Con Luigi Spinola. Raitre, 16, Melevisione. Varietà per i piccoli. Telechiara, 21.05, Insieme da Aquileia. Attualità. MERCOLEDÌ 6 Raitre, 9.15, Verba volant. Rubrica. Radio 24, 19, La zanzara. Conduce Giuseppe Cruciani. Retequattro, 21.10, Arma letale. Film d’azione con Mel Gibson. GIOVEDÌ 7 Italia 1, 21.10, C.S.I. - Scena del crimine. “La Divina Commedia di Grissom”. Telefilm. Canale 5, 23.40, Terra! Attualità con Toni Capuozzo. Radio 2 Rai, 24, La mezzanotte di Radio 2. Con Paola Turci. VENERDÌ 8 Radio 1 Rai, 15.40, Radio City. Conduce Stefano Mensurati. Raitre, 17, Ciclismo. Speciale 92º Giro d’Italia. La 7, 21.10, Tetris. Attualità con Luca Telese. 9 maggio, alle 20.30 al teatro Accademia di Conegliano, Schec’èabato il “Concerto della speranza”. Nell’ambito di una lunga tournée effettueranno in Svizzera e in Italia, infatti, saranno ospiti del- le famiglie del Piccolo Coro MdG, i bambini del coro “Voci della speranza” del Bairro da Juventude di Criciuma (Brasile). «Sabato 9 e domenica 10 maggio saranno interamente dedicati all’incontro tra i due cori, fra prove, concerto e vita in famiglia – spiegano gli organizzatori –. Cento bambini di culture diverse, con i loro animatori e accompagnatori, faranno un importante passo in avanti alla “scoperta dell’altro”. I bambini brasiliani provenienti dalla Svizzera faranno base a Conegliano dal 4 all’11 maggio e nella settimana visiteranno scuole e altre istituzioni a Vittorio Veneto, Venezia e altre località vicine. I fondi raccolti verranno devoluti a favore della missione Bairro da Juventude di Criciuma, che ospita ed assiste in un ambiente favorevole oltre mille bambini delle favelas di Criciuma, strappati dalla strada. SPLENDIDE IMMAGINI, COMMENTO DEBOLE Earth, la nostra Terra l 22 aprile è stato il giorno della Terra. Il cinema ha festeggiato l’ocILinfield. casione con il documentario “Earth” di Alastair Fothergill e Mark Una coproduzione Disneynature con Bbc, Discovery Chan- nel e Greenlight Media: 4 mila giorni di riprese, un costo di oltre 40 milioni di dollari, la più costosa produzione per un documentario che è la summa della serie televisiva “Planet Earth”. Ne vale la pena: le immagini sono un piacere per gli occhi, le inquadrature sono belle e inedite con effetti di accelerazione, decelerazione, sovrimpressione che rendono indimenticabili i paesaggi e gli animali. Le stagioni si susseguono, seguiamo una famiglia di orsi polari, un branco di elefanti e una balena megattera nelle loro migrazioni. La musica di George Fenton eseguita dai Berliner Philarmoniker crea atmosfere e sottolinea la drammaticità dei momenti. Perché, a differenza dei vecchi documentari Disney, questo film non nasconde la violenza e la morte. Il punto debole è il commento, un miscuglio ambizioso e non riuscito di spiegazioni scientifiche, annotazioni poetiche e riflessioni filosofiche che l’accento romanesco della voce di Paolo Bonolis non migliora. GDR MARA PASIN LO CHIEDE A “L’ISOLA DELLE PERLE” Siamo liberi o costretti? L’ISOLA DELLE PERLE Continua la trasmissione in onda ogni martedì pomeriggio dalle 14.30 alle 16 coordinata da Mara Pasin e condotta da un gruppo di ragazzi e dedicata al mondo dei giovani e ai suoi disagi. Il tema della puntata di martedì 5 maggio è: liberi o costretti? È possibile intervenire in diretta telefonando allo 0434781477. ERIKA UNA BARCA DI SPERANZA La fiducia in se stessi: questo il tema della puntata di giovedì 7 maggio. Ai microfoni del programma, condotto da Mara e Lisa Pasin in onda ogni giovedì sera dalle 21.15 alle 23, Gabriella, che racconterà la sua esperienza in materia di counseling. Ospiti il jazzista Lanfranco Malaguti e la voce di Laura Scomparcini. Per intervenire in diretta telefonare allo 0434-781477. LINEA AZZURRA SPAZIO SCUOLA Il mondo della scuola al centro del programma condotto da Titti Burigana in onda ogni martedì pomeriggio dalle 16 alle 17.30 e in replica il sabato mattina alle 9.45. NIGHT TRAIN Notizie di cronaca, attualità e intrattenimento ogni martedì sera dalle 21 alle 22.30. Ai microfoni Matteo Vendrame e Mirko Modenese e nei panni di dj Luca Vendrame. Night Train viaggia anche in Internet su Facebook nel gruppo Night Train - Rpc. Vittorio Veneto 21 BREVI VITTORIO VENETO SERRAVALLE: ricominciano le messe a Santa Augusta DA CINQUE ANNI, ALL’EX CONVENTO DEI CARMELITANI, L’IMPEGNO DI DON GIGETTO DE BORTOLI Contro il disagio D a cinque anni l’ex convento dei frati Carmelitani in via Mazzini a Serravalle ospita il centro di prima accoglienza del Ceis – Centro di solidarietà di Belluno – e la sua Fondazione Progetto Uomo. «Presso la struttura è attiva un’unità di pronta accoglienza per ragazzi perfettamente autonoma, partita alla chetichella, per chi si prepara a “rientrare” nella società», spiega il direttore del Ceis Belluno, don Gigetto De Bortoli «e poi c’è il settore della formazione con una serie di corsi ben riusciti». Un’accoglienza per le sempre maggiori situazioni di disagio, non solo legate alla droga o al bere, ma anche a malesseri interiori. «Oltre al periodico corso destinato ai volontari che vanno ad operare nel nostro sistema, offriamo un corso di “consulenza emozionale” per aziende, già operativo da due anni, che abilita le persone a gestire le emozioni nelle relazioni “difficili”. Inoltre è partito quest’anno il corso, che si protrae per tre anni, di pedagogia clinica a cura della Fondazione Progetto Uomo ed infine, nei fine settimana, facciamo un corso di “bonding psychotherapy”, un corso educativo che forma le persone al fare star bene». La sede di Vittorio Veneto è quindi un luogo ideale per la formazione? «Esatto, il nostro progetto formativo prevede di utilizzare il fine settimana, quindi il venerdì, il sabato e la domenica, così da poter conciliare queste attività con il lavoro. Una scelta strategica, offrendo inoltre vitto e alloggio ai corsisti, una prerogativa di questa sede». Un bilancio di questi cinque anni? «Abbiamo sistematicamente un centinaio di persone che partecipano a Don Gigetto De Bortoli La sede del Ceis a Serravalle questi corsi nei fine settimana, quindi siamo più che soddisfatti. Sono persone di tutte le età con una certa formazione alle spalle in base alla tipologia del corso che seguono (diploma di scuola superiore o laurea per il corso di pedagogia clinica) che interagiscono con un team di docenti formato da medici, psicoterapeuti, insegnanti, esperti, eccetera». La missione del Ceis è quella di impegnarsi in attività di solidarietà sociale volta alla promozione dell’uomo contro ogni forma di disagio, di sofferenza, di dipendenza: qui a Vittorio come si esplica? «C’è l’attività di acco- Agenda Vittorio Veneto GIOVEDÌ 30 SABATO 2 Alle 20.30, nell’ambito di “Semilasci nonvale”, alla chiesetta di San Giuseppe in Pra’ San Marco a Serravalle “Dalmazia Dalmazia”, incontro con l’autore Emilio Rigatti, che ha fatto della bicicletta la sua vita. Alle 18.30, al Bianconiglio, concerto di Massimo Francescon. Alle 21.30, allo Spazio Mavv, festa Profumi da Marrakesh. Alle 21.30, al Gands, concerto L’altro mondo reunion, gruppo storico di Claudio Rudella, Mauro Tolot e co. cover Led Zeppelin e Queen. VENERDÌ 1 Fino al 17 maggio continua al Codalunga in via Martiri 20 (www.codalunga.org) la mostra “La pelle” a cura di Antonio Grulli. Espongono: Flavio Favelli, Luigi Presicce, Lorenzo Scotto di Luzio, Italo Zuffi. Alle 21.30, allo Spazio Mavv, dj set di Ale Lorenzi. Alle 21.30, al Gands, concerto tributo ai Pitura Freska con i Pitura Stail, special guest Furio Forieri, saxofonista dei Pitura Freska. Da oggi a domenica si svolge la “37ª Vittorio Veneto-Cansiglio”, cronoscalata automobilistica in salita. Oggi le verifiche tecniche e sportive in piazza del Popolo. Domani le prove e domenica la gara, a Fregona. DOMENICA 3 Fino al 3 maggio, alla chiesa di San Paolo al Piano con ingresso libero, resta aperta la mostra Tabule magiche, tempere e oli su tavola 19702008 di Nino Memo. Orari di visita: mercoledì, giovedì, venerdì 15-18; sabato, domenica 9.30-12.30 e 1518. Dalle 17 alle 21, presso palazzo Racola, dj set La dolce vita, dj Johnhash. MERCOLEDÌ 6 Alle 18.30 aperitivo musicale con dj set Be.Qube allo Spazio Mavv. Alle 21, allo Spazio Mavv, per la Rassegna Sonego, proiezione del film “Una vita difficile” (1961) di Dino Risi. VENERDÌ 8 Alle 20.45, al cinema teatro Verdi, ritorna il musical “Bring on tomorrow - Stelle alla ribalta” dopo il grande successo dell’esordio di qualche settimana fa. Promosso dall’amministrazione comunale e realizzato dalla compagnia Aliestese, con la regia di Alessandra Zandanel e l’organizzazione a cura di Stefania Bet e Silvano Tocchet. Prenotazione biglietti: Federico Campo 348-2111373. Farmacia di turno: Zoia, via Fadalto Alto 86, telefono 0438-918947; Vittorio Veneto Servizi Spa, piazza Fiume 29, San Giacomo di Veglia, telefono 0438-500351. glienza, operativa tutti i giorni 24 ore su 24, che accoglie una quindicina di giovani con problemi di tossicodipendenza dai 18 anni in su, che arrivano in parte dalla strada e in parte no, in convenzione con le Ulss, il ministero di Grazia e Giustizia e alcuni comuni, costruendo dei progetti e programmi di percorso insieme ai servizi per le tossicodipendenze. Oltre a questo tipo di attività svolgiamo formazione a progetto, ad esempio per gli over 40 che hanno perso il lavoro». Cosa ha spinto cinque anni fa ad aprire questa sede a Vittorio Veneto? «Dovevamo dare continuità all’attività fatta alla “Casetta”, vicino al cimitero di Ceneda, struttura nata già negli anni Novanta. Un gruppo di famiglie e di volontari aveva messo a posto questa casa per accogliere persone che provenivano dalla strada e che non si sapeva come gestire. Con il tempo la “Casetta” si è dimostrata insufficiente per le richieste e quindi abbiamo fatto un’operazione che dava risposte plurime alle esigenze del territorio. Ora questo edificio è diventato abitazione per chi ha già concluso il programma e ha difficoltà di trovare un alloggio e un lavoro, sempre in accordo con gli enti che ci inviano le persone». E come vi ha accolto la città? «In modo ottimo, i nostri problemi sono di carattere gestionale, ovvero reperire fondi per ristrutturare la sede». E come valuta i risultati di questi cinque anni? «Sono più che soddisfacenti, perché siamo riusciti ad offrire dei percorsi per le persone del nostro territorio, operando con discrezione, anche in relazione alla delicatezza dei temi che trattiamo. In particolare da tre anni funziona un gruppo di primo approccio per i genitori che hanno il problema della droga in casa, gratuito e aperto a tutti, ogni sabato dalle 14.30 alle 17.30, che imparano ad affrontare il problema con la guida di animatori». Claudia Borsoi Da domenica 3 maggio riprende la celebrazione della messa al santuario serravallese di Santa Augusta. Fino all’ultima domenica di ottobre, il 25, alle 8.30 ci sarà la recita del rosario e alle 9 il rinnovo del sacrificio eucaristico. Momenti forti sono previsti per sabato 22 agosto, festa della santa, e domenica (terza) 20 settembre, con il pellegrinaggio foraniale da Serravalle al santuario. Sarebbe bello se i gruppi giovanili delle varie parrocchie, anche attraverso i Grest, facessero visita comunitaria al santuario, ritemprando il corpo nella salita e lo spirito nel perpetuare la conoscenza di una nostra millenaria tradizione. Si è spento Emilio Rivasi È mancato venerdì 24 aprile, a 86 anni, Emilio Rivasi. In città era conosciutissimo per i suoi incarichi professionali in campo amministrativo (alla Sicca, poi alla Cartopiave di Susegana, fino alla dirigenza della Doria di Orsago), ma anche per la sua passione per lo sport che lo ha visto dirigente del calcio Vittorio e del locale Tennis Club. Aveva perso la moglie 13 anni fa, lascia i quattro figli Maria Fiorenza, Giorgio, Franco e Carlo. SAN GIACOMO: inaugurazione della chiesa dopo i lavori Ci sarà anche il vescovo Corrado, domenica 3 maggio alle 15, nella chiesa di San Giacomo per l’inaugurazione ufficiale dopo i lunghi e costosi lavori di restauro conservativo, durati più di due anni. Dopo un canto della Corale parrocchiale ed una preghiera, i saluti del parroco e del vicepresidente del consiglio pastorale parrocchiale, l’architetto Carlo Piccin presenterà l’intervento svolto. La benedizione del Vescovo chiuderà la cerimonia. Lionella D’Arsiè alla guida dei volontari del Piccolo Rifugio È Lionella D’Arsiè (nella foto), originaria di Santa Maria del Piave, la nuova presidente dell’associazione Lucia Schiavinato, che raccoglie i volontari del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto. L’ha eletta l’assemblea associativa. Nel consiglio direttivo anche Carmen Canzian, Donatello Ferrari, Diego Giacomin, Michele Magoga, Maurizio Papaveri, Raul Piccoli e Miriam Zanette. SANTA GIUSTINA: Festa della famiglia Domenica 10 maggio la parrocchia di Santa Giustina celebra la Festa della famiglia: alle 10.30 messa animata dai bambini della scuola materna, alle 12 pranzo comunitario in asilo. Corso di formazione foraniale per animatori Grest La commissione di pastorale giovanile della forania di Vittorio Veneto organizza Grestyle 2009, incontri di formazione per animatori di Grest dalla prima alla quinta superiore. Gli incontri si svolgono al patronato di Ceneda giovedì 14 maggio dalle 20.15 alle 22.15, venerdì 22 maggio dalle 20.15 alle 22.15 e sabato 30 maggio dalle 16.30 alle 19.30 con partecipazione alla veglia di Pentecoste. Gli incontri saranno differenziati secondo l’esperienza degli animatori. Iscrizione obbligatoria; i moduli si ritirano presso la propria parrocchia e vanno restituiti entro il 7 maggio. Quota di partecipazione 5 euro. Per informazioni chiamare don Alberto al 3339365871 o scrivere a [email protected]. Il progetto Anas del traforo di Santa Augusta L’Anas ha presentato il primo stralcio del progetto definitivo del traforo di Santa Augusta. C’è un mese di tempo per le eventuali osservazioni e quindi ci sarà la gara d’appalto per i lavori, che potrebbero partire nel giro di un anno. Il primo stralcio prevede due assi principali e tre intersezioni a rotatoria, e si sviluppa su circa 2.500 metri, di cui 1.498 in galleria. 22 Dai nostri paesi Vittorio Veneto OLTRE 200 PERSONE ALLA MESSA ALL’AGNELEZZA 3 maggio 2009 IL MAESTRO CANELLA IN PIAZZA PER IL 25 APRILE ei loro interventi uffiN ciali, il sindaco Giancarlo Scottà e Lorenzo Ca- Nonostante la giornata non assolata, oltre 200 persone erano presenti domenica 26, alla Madonna dell’Agnelezza sulle pendici del Pizzoc, alla messa di apertura della stagione delle passeggiate L’ area Fenderl rimane di tutti. La vicenda sulla possibile revoca della convenzione per la gestione di casa e area Fenderl si è conclusa – per fortuna, diciamo noi – con un nulla di fatto, o quasi. La convenzione (in scadenza nel 2014) rimane intatta, ma la Cooperativa Fenderl potrà contare sull’uso esclusivo (il mattino e il primo pomeriggio dei giorni feriali) degli spazi a pian terreno. Questo infatti dice la subconcessione firmata dalla Consulta dell’associazionismo culturale, che in verità da tempo aveva dato la sua disponibilità a risolvere in tal modo, con soddisfazione di tutti, la vicenda. La cittadinanza che utilizza l’area e ne conosce il progetto e tutte le associazioni che si sono battute per evitare sconvolgimenti hanno potuto così tirare un sospiro di sollievo. Abbiamo sottoposto al direttivo della Consulta alcune riflessioni. Tutto è bene quel che finisce bene? «Prima di rispondere, due osservazioni – afferma il direttivo della Consulta –: l’atto di indirizzo che il sindaco, avallato da Coordinamento del volontariato e da Cooperativa Fenderl, povilla, presidente dell’Istresco di Treviso, nel 64º anniversario della Liberazione hanno ricordato i valori dei resistenti confluiti poi nella Costituzione della Repubblica italiana. Presenti alla cerimonia anche due-tre reduci di quegli storici avvenimenti, fra cui Giordano Bruno Canella (nella foto IL FUTURO DEL PROGETTO FENDERL La corazzata fermata con l’arco voleva far approvare in consiglio comunale era gravissimo, perché prevedeva due soluzioni entrambe inaccettabili: nel caso in cui avessimo sottoscritto la nuova convenzione, la riduzione del Centro culturale a due salette e un ufficio al primo piano cancellando il Centro ricreativo, supporto logistico alle manifestazioni sportive e alle manifestazioni all’aperto, e di fatto anche la sala polivalente da 300 posti, l’anfiteatro all’aperto da 1000 posti...; se non avessimo accettato ci sarebbe stato l’immediato sfratto delle associazioni dall’area Fenderl. Inoltre, è una strana battaglia quella che abbiamo combattuto: avevamo contro, tra gli altri, la Cooperativa Fenderl, che dovrebbe lavorare anche per l’in- tegrazione dei ragazzi disabili, e il Coordinamento di volontariato che dovrebbe avere a cura l’integrazione di tutte le forme del disagio... E invece siamo stati noi, sostenuti anche da varie associazioni dello stesso volontariato, a difendere la possibilità che in futuro essi potessero continuare ad integrarsi... Forse la cultura dell’integrazione, base fondante del progetto Fenderl, si è persa, schiacciata da altri meccanismi? Veniamo alla domanda. “Finisce” è una parola grossa. Diciamo che tutto è rinviato ai futuri confronti fra gli enti interessati. Adesso siamo contenti, quasi increduli, per aver fermato con piroghe, archi e frecce, la corazzata armata di cannoni dell’amministrazione comunale. A mente più fredda ci rendiamo conto di quanti siamo e di quante relazioni abbiamo come associazioni in città: è questo il nostro vero patrimonio e la nostra forza. Anche se continuiamo a non capire: perché voler buttarci fuori? Forse perché siamo associazioni libere, quindi, pericolose perché diciamo quello che pensiamo, perché se vediamo che qualcosa non funziona, lo denunciamo; perché, se ci troviamo di fronte ad un’ingiustizia, lottiamo per far sì che non avvenga? Ma come si fa a non capire che, proprio perché tante e diverse, siamo anche in grado di portare un contributo vitale e non surrogabile all’area Fenderl? Perché non rendersi conto che la collaborazione fattiva fra associazioni diverse munità, i lavoratori, e le centrali sia sempre stata forte: ieri, come oggi come, ci si augura, domani. Ha proseguito l’altro segretario Valter Bitto. Guardando a Giovan Battista Bitto “Pagnoca”, a Mario Secchi, all’ingegner Mainardis e a tanti altri, ci siamo chiesti: e noi? cosa avremmo fatto se ci fossimo trovati in quegli anni a dover fare la scelta tra il freddo del Cansiglio e il caldo di casa nostra, tra il campo di concentramento e l’obbedienza a chi ci aveva portato a quel disastro e che, per tanti anni, ci aveva ammaestrato alla campagna del grano, al treno in orario, alle manifestazioni scolastiche, al posto in cambio di una tessera? Oggi è facile imbrogliare gli altri e noi stessi col fuoco del patriottismo, della libertà, della giustizia, ma allora cosa avremmo fatto? Pensiamoci, per non dimenticare le atrocità di una guerra, per di più fratricida, ma soprattutto per riconoscere ai tanti Pagnoca di aver saputo scegliere anche per tutti noi. GC UN LIBRO SUGLI IMPIANTI IDROELETTRICI VITTORIESI NELLA RESISTENZA Un 25 aprile elettrico ell’area industriale N dell’Enel a San Floriano di Vittorio, la Federa- zione dei lavoratori elettrici della Cisl della provincia di Treviso ha presentato la pubblicazione sugli “Impianti idroelettrici del Vittoriese nella Resistenza”, in una sala gremita e partecipe, alla presenza anche di numerose autorità civili e del sindacato, e del coro Ana vittoriese. La preghiera è stata letta da monsignor Martino Zagonel, vicario diocesano e figlio di un ex dipendente dell’Enel. Dai saluti degli intervenuti sono emerse la curiosità per l’apparente strano connubio tra le centrali e la Re- sistenza e la condivisione della ricerca, semplice ma documentata, per le tante pagine di eroismo silenzioso che hanno consentito di salvaguardare intatte le centrali dai piani di sabotaggio predisposti dalle forze di occupazione. Domenico Tempesta della Flaei-Cisl provinciale ha associato il dopo Caporetto e il triennio della Resistenza al Risorgimento, tre eventi sulla “coscienza nata tra gli italiani: l’esser parte – tutti – di una collettività nazionale”. E dalla storia dei nostri impianti idroelettrici del Vittoriese emerge con forza come l’identificazione tra la co- con la figlia Silvia), classe 1920, decorato di Medaglia di bronzo al valor militare. Canella, dopo l’8 settembre 1943, era in Toscana quale ufficiale del Regio Esercito, e risalito dai suoceri nel Bellunese, entrò in clandestinità nella Resistenza già il successivo 14 settembre col nome di battaglia di “Farinata”. Militò nella Brigata Piave fino a diventarne il commissario. Fu sempre, soprattutto per le sue spericolate azioni di “intelligence”, a rischio di forca. Combatté contro i Tedeschi a Solighetto e nel febbraio 1945 sul San Boldo. Portò a casa la pelle, e poi per tutta la vita fece il maestro elementare. MS costituisce una forza enorme per la comunità, mentre lo scontro non può che creare debolezza per tutti? Non sappiamo se riusciremo a riprendere la via del progetto iniziale di un grande centro culturale sociale ricreativo e sportivo aperto a tutti. Sappiamo però che abbiamo intenzione di continuare a difendere strenuamente le nostre idee e il progetto». Ora cosa succederà nel concreto? «Avremo qualche problema perché non potremo fruire della sala dal primissimo pomeriggio per le attività che attualmente vi si realizzano (psicomotricità, ginnastica dolce, attività ricreative, eccetera); ma almeno sono garantite quelle serali e quelle all’aperto del fine settimana. Nell’altra sala potremo dare il via all’allestimento della cucina, già acquistata lo scorso anno con fondi nostri, e bloccata per la questione della convenzione, e della saletta da pranzo per gli incontri conviviali delle associazioni». La vicenda porterà delle conseguenze nel clima della casa? «Sarà inevitabile (ed è già successo) nei rapporti tra Consulta e direzioni del Coordinamento e della Cooperativa. Constatiamo però che tra le associazioni della Consulta e del Palafenderl, ma anche con molte del Coordinamento stesso, si è sviluppato in questi mesi un profondo senso di solidarietà e di condivisione. Questa battaglia ci ha fatto conoscere ed apprezzare». Spieghiamo la vicenda della cessione dell’area: che significa e che succederà? «Un’altra scelta improvvisa e calata dall’alto (non solo non condivisa ma nemmeno comunicata) dal sindaco, ratificata in fretta e furia dal consiglio comunale. Già nel 2001, come Consulta avevamo dato parere favorevole al fatto che, di fronte alla possibilità che l’Ater realizzasse la Comunità alloggio per persone disabili, venisse ad essa ceduto il diritto di superficie dell’area. Naturalmente non abbiamo nulla contro la Fonda- zione Fenderl, grazie alla quale il progetto Fenderl è potuto nascere, ma adesso si parla di “cessione di proprietà”, ovvero il Comune frantuma l’unità dell’area. E non varrebbe la pena inserire nel progetto della Comunità alloggio alcuni locali anche per il Centro diurno (sala mensa e cucina), risolvendo così definitivamente i problemi di spazio del Centro diurno stesso? Ancora una volta, la fretta della decisione, la mancanza di confronto e una visione miope del progetto sono state cattive consigliere». Guardiamo avanti. Il progetto complessivo prevede altri investimenti per essere compiuti. Possiamo ancora essere ottimisti? «Anche se di nuovo potrà sembrare un paradosso, credo continui ad essere importante che esistano gli “utili idioti” delle associazioni, così come gli idealisti e le utopie; crediamo che gli investimenti siano l’ultima cosa (anche se non trascurabile) del progetto; in questo mi pare di essere realista e non ottimista. Siamo sempre stati convinti e lo siamo tuttora che un progetto così complesso, articolato e importante non possa realizzarsi che con l’unità di intenti e di energie di tutte le forze vive della nostra comunità e degli enti che le organizzano. Le associazioni sono povere economicamente; possono solo essere da un lato i catalizzatori del processo, dall’altro i garanti, le sentinelle del suo sviluppo. Ma hanno grandi ricchezze, magari non misurabili con il Pil, ma sicuramente reali: le competenze acquisite in decenni di lavoro nel mondo della cultura e del sociale, il confronto forte e democratico al loro interno, la passione e il lavoro volontario e gratuito. Di nuovo siamo convinti che siano state anche queste ricchezze a farci vincere oggi questa battaglia civile e culturale. Che queste ricchezze ci permetteranno di trovare gli investimenti. E (lo diciamo sottovoce) al di là delle utopie, qualche idea, concreta, sugli investimenti ce l’abbiamo». AT Dai nostri paesi Vittoriese 3 maggio 2009 le Grillo hanno portato avanti le trattative sui candidati. E scartando altre candidature sono arrivati a Paola Battistin, 36 anni, da 10 residente a Fregona, insegnante di matematica e fisica ai licei linguistico e della comunicazione della scuola Santa Giovanna d’Arco di Ceneda. Alle elezioni 2004 Battistin era in lista con il candidato sindaco Romolo Salvador; nel quinquennio è stata rappresentante dell’opposizione nel comitato biblioteca. È di Forza Italia. La Lega ha dunque rinunciato a esprimere un proprio candidato, benché sia maggioritaria. Il succo, comunque, è l’alleanza tra le due forze del centrodestra: l’avessero fatta anche nel 2004, Giacomo De Luca sarebbe stato per cinque anni consigliere di opposizione. Invece è stato sindaco, fortissimamente sindaco e leader della sua giunta e lista. E lunedì 27 aprile ha finalmente ufficializzato che si ricandida per un secondo mandato. «Sono tempi troppo duri per lasciare – spiega De Luca –. È richiesta la continuità». Ma ci sarà anche il rinnova- mento, visto che il sindaco uscente annuncia molte novità nel gruppo dei suoi sostenitori. In un paese piccolo come Fregona, la campagna elettorale sarà anche una questione di rapporti personali, e il voto non necessariamente seguirà l’appartenenza politica nazionale. De Luca senz’altro rivendicherà che Fregona è uno dei pochi comuni d’Italia che non chiede ai suoi residenti l’addizionale Irpef e batterà, ad esempio, sui finanziamenti ricevuti per il Pizzoc, acquista- FOTOVOLTAICO ALLA MEDIA DI CORDIGNANO lowatt ora. «Sappiate – ha detto il sindaco Roberto Campagna rivolto agli studenti – che la luce delle vostre aule e la corrente che fa funzionare i vostri computer ora è prodotta da energia pulita. Il Comune di Cordignano non avrebbe potuto effettuare questo investimento ma grazie all’intuizione del Cit ciò è stato reso possibile». Ogni anno i pannelli solari frutteranno circa 15 mila euro che andranno direttamente in banca per ammortizzare il Conto energia. Circa 3 mila 500 euro saranno invece introitati dal Comune. Oltre al risparmio economico ci sarà anche una minor produzione di anidride carbonica emessa nell’ambiente, pari a 0,7 chilogrammi per ogni chilowatt ora. Lo sportello energia del Comune di Cordignano, in via sperimentale sul sito internet del Comune, offre informazioni sulle tematiche delle fonti rinnovabili, sul risparmio energetico e sui contributi disponibili, promuove attività e progetti presso le scuole comunali e materiale divulgativo al fine di sensibilizzare i cittadini. Gerda De Nardi BREVI VITTORIESE PER LA POLTRONA DI SINDACO DI FREGONA È De Luca-Battistin iacomo De Luca contro G Paola Battistin. Definiti i candidati, rotti gli indugi, Fregona è pronta per la campagna elettorale. Una disfida ben polarizzata: il sindaco uscente e la ex candidata consigliere, il dirigente d’azienda e l’insegnante, l’uomo e la donna, il leader e la politica da scoprire, il centrosinistra di De Luca e il centrodestra di Battistin, la lista civica dell’uno e la lista civica dell’altra. Quella di Battistin, però, è una lista civica di salde radici politiche: lo scorso inverno Pdl e Lega annunciarono che avrebbero corso assieme, poi Caterina Da Ros per l’uno e Miche- L’energia dal cielo E nergia pulita si diffonde nell’impianto elettrico della scuola media di Cordignano. Amministrazione comunale, Cit e Banca della Marca hanno dato vita insieme al nuovo impianto che sarà a costo zero per il Comune. L’inaugurazione dei 90 moduli fotovoltaici pari a 300 metri quadrati di superficie di pannelli solari posti sul tetto dell’istituto è stata effettuata alla presenza degli studenti. L’infor- mazione tecnica si è così unita alla sensibilizzazione su tematiche ambientali come il risparmio energetico e la conseguente diminuzione dell’inquinamento. Prima del taglio del nastro inaugurale, il parroco monsignor Piergiorgio Sanson, ha impartito la benedizione. «Oggi – ha detto il senatore Gianpaolo Vallardi, presidente del Cit, all’inaugurazione – qui stiamo trasformando l’energia del sole in energia elettrica. Stia- mo investendo in energia pulita e in didattica pulita». «L’iniziativa – ha sottolineato l’assessore ai Lavori pubblici Elio Tomè – è nata con lo scopo finale di rispondere alle normative nazionali, di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e alla salute dei cittadini, di ottenere un risparmio anche in termini economici». L’impianto cordignanese potrà produrre 25 mila chilowatt ora all’anno avendo una potenza di circa 20 chi- Tommaso Bisagno Il sindaco di Sarmede Eddy Canzian ha sollevato dall’incarico di vicesindaco e di assessore al Bilancio, ai Tributi e alla Pubblica Istruzione Sergio Gallo (nella foto). La decisione è maturata a seguito di quanto accaduto nel corso dell’ultimo consiglio comunale, durante il quale non si è giunti all’approvazione del conto consuntivo 2008, perché è venuto a mancare il numero legale. Fra i consiglieri comunali usciti dall’aula non c’erano solo gli esponenti dell’opposizione, ma anche qualche componente della maggioranza, fra cui lo stesso vicesindaco, nonché assessore al Bilancio. Non è la prima volta in verità che l’assessore al Bilancio non si dimostra in linea con il sindaco Canzian: qualche anno fa lo stesso Gallo si era astenuto sul bilancio. FREGONA: finale di Mostra del Torchiato Ultima fine di settimana per la Mostra del Torchiato a Fregona. Venerdì 1 maggio alle 15 si raccontano fiabe per i bambini presso la sede della Pro loco, mentre alle 16 c’è un recital di chitarra classica presso la chiesa di San Martino; alle 21 presso lo stand della sagra al campo sportivo concerto della Citter’s band. Sabato 2 maggio alle 21.30 presso lo stand della sagra estrazione di premi della lotteria del Torchiato. Lo stand è gestito dalla scuola materna parrocchiale Sinite Parvulos, per autofinanziamento. Nella sala B del centro sociale, come manifestazione collaterale, è anche allestita a cura della Pro loco la mostra “Fregona 1509”, su Fregona e la guerra di Cambrai. Nel 1509 il contributo dei fregonesi fu decisivo per permettere alla Repubblica di Venezia di riconquistare Serravalle. La Serenissima, grata, concesse allora esenzioni fiscali a Fregona con delibera del senato veneziano detta Ducale: la riproduzione della Ducale è il pezzo forte della mostra. Zavrel a teatro che il gruppo teatrale della scuola media Sandro Pertini di Sarmede ha elaborato un progetto di riscoperta della storia e del genio creativo dell’illustratore ceco che ha trasformato nel Paese delle fiabe, oggi rinomato in tutto il mondo, un luogo fino a un quarto di secolo fa sconosciuto ai più. Si chiama semplicemente “Zavrel” lo spettacolo che verrà messo in scena domenica 10 maggio alle 21 al teatro Da Ponte di Vittorio Veneto e verrà riproposto per le scolaresche dell’Istituto comprensivo di Sarmede e del circondario, lunedì 11 alle 9.30. «Si tratta – spiegano le do- to, e per le Grotte del Caglieron, in cui si investirà più di un milione di euro. Il centrodestra ha già cominciato con Battistin a contestare l’assenza di dialogo della giunta in carica con i cittadini, riferendosi implicitamente ai modi non sempre diplomatici di De Luca; inoltre, come ha scritto già Grillo nel giornalino comunale, il centrodestra insisterà su strade, marciapiedi, parcheggi e gli interventi di cura urbana. SARMEDE: Canzian manda a casa l’assessore Sergio Gallo UN LAVORO DEGLI STUDENTI DI SARMEDE per “non smarrire i riÈ cordi, le tracce, gli insegnamenti di Stepan Zavrel” 23 centi e registe Marisa Zanette e Maria Merlo – di un testo autoprodotto che intende evocare, creare frammenti di atmosfere, ricostruire la vita di Zavrel dalla sua fuga da Praga al suo approdo a Sarmede. E qui cogliere prima la diffidenza e la curiosità della gente e quindi la sua amicizia, generosità e religiosità. Si riscopre poi come gli abitanti vedono il paese che si trasforma. Mentre l’ultima scena è dedicata alla Mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia che ha fatto sì che Sarmede non sia più un paese sconosciuto». Zavrel sarà affidato alla voce di Sandro Buzzatti, ma il personaggio non apparirà mai sul palcoscenico se non nelle vesti del giullare, pro- tagonista di uno dei suoi libri più belli. E ancora verranno presi in prestito altri dei suoi testi quali “La città dei fiori”, “Nonno Tommaso” e “Venezia domani”. Gli studenti di terza media saranno impegnati nella rappresentazione teatrale mentre i ragazzi di prima e di seconda media metteranno in scena delle performance di teatro della luce nera, diretti dalle docenti Luisa Brunelli e Mila Sartori. Anche la scenografia sarà a cura del laboratorio della scuola media Pertini, suoneranno dal vivo Renato Gava alla fisarmonica e Chiara Coletti al violino. «L’obiettivo principale del progetto – continuano le insegnanti – è di trasmettere ai ragazzi la conoscenza di una persona straordinaria, perché c’è la sensazione che si stia perdendo la memoria di chi era Stepan Zavrel e del messaggio che ha lasciato». L’ingresso è libero. GDN 24 Dai nostri paesi Quartier del Piave A SOLIGHETTO I GENITORI ORGANIZZANO UN CONCERTO PER RACCOGLIERE FONDI Musica pro scuola aglia oggi, taglia domani, T anche le scuole pubbliche sono con l’acqua alla gola. E allora si devono muovere i genitori per raccogliere fondi per l’acquisto di materiale didattico. È successo lo scorso 24 aprile a Solighetto. Un gruppo sponta- neo di mamme e papà hanno organizzato un originale concerto con i locali Cantori da Filò e un’orchestrina salentina, composta da musicisti originali del Salento residenti nella nostra zona. Tra loro anche due insegnanti alla scuola di Solighetto. È l’ambiente la priorità P Luca Mazzero, vicesindaco di Pieve se settimane dai comuni di Farra di Soligo e Pieve di Soligo. Linee guida sostenute anche da Regione e Provincia e che, inevitabilmente, fanno da scenario anche al Piano intercomunale (Pati) sviluppato con i comuni limitrofi di Moriago, Refrontolo e Sernaglia. Dopo quasi cinque anni di studi e confronti con professionisti e cittadini, le ammi- nistrazioni Citron e Moro hanno, dunque, varato un nuovo rapporto tra uomo e ambiente, cambiando rotta rispetto al passato. Anzi, in certi momenti del dibattito, l’urbanistica è sembrata un aspetto secondario, in secondo piano rispetto al confronto quasi filosofico tra le esigenze di una comunità e quelle del territorio. Pieve: taglio netto con il passato «Questo Prg rappresenta un taglio netto con il passato – afferma Luca Mazzero, assessore all’Urbanistica a Pieve –. In stretta collaborazione con urbanisti, giuristi e docenti universitari come, ad esempio, Franco Mancuso, Alberto Cecchetto e Paolo Portoghesi, ha preso forma un nuovo strumento per il governo del territorio». Mazzero si spinge anche oltre, parlando della valorizzazione del «bello naturale» e del «bello architettonico» ovvero di un Pat che pone al centro dell’urbanistica i coni visuali e i contesti figurativi, trasformandosi in una sorta di carta costituzionale del paesaggio. Subito sottolineando che è una rivoluzione partita dal basso. «Nonostante gli sfregi subiti, questa FARRA I canti popolari veneti si sono alternati al ritmo della pizzica eseguita da chitarre, tamburelli, organetto e armonica. Alla fine i due complessi si sono uniti nell’esecuzione di “Me compare Giacometo”. Con loro sul palco anche decine di bambini. Il bilancio della serata è stato ottimo: auditorium della biblioteca comunale di Pieve pieno e 400 euro di offerte. I soldi serviranno per acquistare un dvd e libri per la biblioteca scolastica. APPROVATI I PAT DI FARRA E PIEVE iena valorizzazione delle aree naturali, come le colline, il corso d’acqua del Soligo, i Palù del Quartier del Piave. Tutela dei centri storici e contenimento, se non addirittura il blocco, dell’edificazione residenziale e produttiva. Sono questi, tra ambiente e paesaggio, i temi che si rincorrono nei piani di assetto del territorio (Pat, ex Prg) adottati le scor- 3 maggio 2009 terra ha ancora grandi opportunità di riscatto. Nei contatti avuti con la comunità – continua l’assessore di Pieve di Soligo – abbiamo compreso da parte dei cittadini che c’è sempre più attenzione per la qualità urbanistica ed architettonica, per la difesa del patrimonio naturale e paesaggistico. Noi, come amministratori, non abbiamo fatto altro che raccogliere queste aspettative ed offrire un quadro di regole coerenti con queste attese. Nel rispetto per il paesaggio sta la nostra futura, durevole ricchezza, morale ed economica». Tanto che, nel paese di Andrea Zanzotto, padre dell’emergenza paesaggistica e della fragilità ambientale, non solo sono stati imposti come principi generali vincolanti per le aree collinari il divieto di sbancamento nei l 1° maggio nel campo Iligosportivo di Farra di Soalle 15 triangolare di calcio per giovanissimi “Memorial Michele Donadel”, un ragazzo solighese mancato nel 2004 a soli 11 anni a seguito di una malattia repentina. vigneti e l’obbligo di ricorrere ai pali in legno, ma si è pure bloccata l’espansione residenziale indiscriminata e si cercherà di ridurre le zone industriali esistenti. «Non abbiamo bisogno di altri capannoni – chiude perentorio Mazzero – ma di riqualificare quello che c’è, magari consentendo il riuso per esigenze del commercio e dei servizi». Farra: serve una nuova strada Una realtà, quella dei capannoni, con la quale ha dovuto scontrarsi in questi cinque anni la giunta di Farra di Soligo. «Una politica di edificazione eccessiva, disordinata e diffusa ha gravemente compromesso l’assetto e la qualità del nostro Comune – precisa il sindaco Domenico Citron –. Basti solo pensare che abbiamo gli stessi servizi di vent’anni fa, ma con almeno mille residenti in più. Il che significa che edifici scolastici, acquedotto, fognature e parcheggi pubblici stanno “scoppiando”. Senza dimenticare – continua Citron – come il traffico lungo la Sp32, sempre più intenso e pesante a causa dei Pip di Col San Martino e Soligo, sta rendendo difficile vivere e muoversi nei centri abitati». Da qui la volontà di adeguare i servizi pubblici, realizzando anche delle aree attrezzate a verde gioco, ma soprattutto la necessità di individuare e preservare un tracciato stradale a sud dei tre centri comunali. «Penso a un tracciato ancora libero e praticabile – precisa Citron – che in un futuro, non necessariamente immediato, possa convogliare il traffico pesante generato dalle zone industriali». BREVI QUARTIER DEL PIAVE Prima escursione con Legambiente La prima escursione primaverile di Legambiente Sernaglia è appena al di fuori dei confini del Quartier del Piave, precisamente a Guia. Si svolge domenica 3 maggio con partenza alle 14 dalla chiesa parrocchiale. Il percorso ricalca il sentiero 1016: s. Stefano, Zhope, Fontana e Guia. Tra gli spunti del percorso erosione selettiva della molassa, adeguamento della viticoltura alla conformazione delle colline e monumento a Toni Adami. Appuntamento successivo il 10 maggio a Soligo per una camminata fino a San Gallo. FONTIGO: corso di erboristeria Dal 6 maggio al 10 giugno tutti i mercoledì alle 20.30 al Centro di educazione ambientale Media Piave di Fontigo il dottor Piero Concini guida un corso di erboristeria dal titolo “La salute nel... prato”. Verranno presentate le piante officinali: cosa sono, come riconoscerle e prepararle. Organizza il circolo Legambiente di Sernaglia. Iscrizione: 20 euro. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi al 339-7831437. PIEVE: lectio di Silva De Luca Lunedì 4 maggio, alle 20.30 nella cappella adiacente al duomo di Pieve di Soligo, Silva De Luca propone una lettura spirituale del brano di Giovanni sulla vite e i tralci. Martedì 12, sempre alle 20.30, Elide Siviero proporrà una lectio sul comandamento dell’amore (Gv 15, 9-17). FARRA: tesi di laurea su temi locali Ritorna “Quartiere tesi - Tracce dal territorio: i luoghi, le persone, la storia dei nostri paesi e non solo, attraverso le tesi di laurea”, rassegna promossa dalla biblioteca multimediale di Farra di Soligo. Il primo appuntamento è venerdì 8 maggio con Margherita Dalle Ceste che presenterà la tesi “Contributo alla flora delle Vallalte”. Giovedì 14 Elena Stella illustrerà il suo studio su “Andar per castelli tra Vittorio Veneto, Conegliano e Valdobbiadene: guida archeologica e proposte di valorizzazione”. Infine il 22 maggio toccherà ad Andrea Conficoni con la sua ricerca su “Riforma agraria di mercato: le controversie territoriali nel processo di ridistribuzione fondiaria (Serra Geral, Brasile)”. Tutti gli incontri si tengono nella sala riunioni della biblioteca alle 20.45. Per informazioni: telefono 0438-900318. REFRONTOLO 60° DI MATRIMONIO Glauco Zuan Domenico Citron, sindaco di Farra Agenda Quartier del Piave VENERDÌ 1 Alle 21, al cinema Careni di Pieve di Soligo, proiezione del film commedia “Gli amici del bar Margherita”. A Refrontolo prosegue fino a domenica 3 la Mostra del Refrontolo Passito Doc e del Prosecco. A Farra prosegue la Festa della fragola e dell’asparago. Nel corso della serata musica a sorpresa con i Cantori da Filò. SABATO 2 Alle 17.30 a Farra il gruppo musicale “Anime salve” presenta i migliori successi di Fabrizio De Andrè. Nell’ambito della Festa della fragola. Doppia programmazione al Careni di Pieve di Soligo: alle 15 e alle 18 proiezione della commedia “Io & Marley”, alle 21 ancora una commedia: “Gli amici del bar Margherita”. DOMENICA 3 Due film commedia oggi al Careni di Pieve di Soligo: alle 15 “Io & Marley”, alle 18 e alle 20.30 “Gli amici del bar Margherita”. Alle 8.30 dal parcheggio del centro commerciale Bennet di Pieve di So- ligo parte il gruppo di escursionisti diretti a Guia per un’escursione lungo la Costa Rabosa. Dislivello salita: 850 m. Organizzatore: Elio Tittonel 333-7970608. ambientale di Fontigo, quarta lezione sui Palù. Katjuscia Gusatto e Terenzio Gambin si soffermano sugli aspetti storico-paesaggistici. DOMENICA 10 MARTEDÌ 5 Alle 20, nella biblioteca comunale di Pieve di Soligo, terzo incontro del Laboratorio di approfondimento sulle tecniche di lettura ad alta voce “Tutti insieme appassionatamente” condotto da Livio Vianello. GIOVEDÌ 7 Alle 20.30, al Centro di educazione Alle 7.30 parte da piazza Vittorio Emanuele II di Pieve di Soligo il gruppo del Cai diretto sul Grappa per un’escursione di tre ore da San Liberale a Cima Grappa. Farmacia di turno: Benedetti, via Montegrappa 7/A, Moriago della Battaglia, telefono 0438-892022. Alfonso Callegher e Cecilia Dalle Crode sposi dal 7 maggio 1949 C ecilia e Alfonso, nel 60º anniversario del loro matrimonio, esprimono con gioia la loro gratitudine al Signore per l’amore che li ha uniti e che tuttora sostiene la loro vita, resa feconda dal dono dei figli: suor Rita fma, Antonio e Maria Rosa. Invitano quanti li conoscono e vogliono loro bene a unirsi a loro nel Magnificat che insieme innalzano al Signore nella messa che sarà celebrata il 10 maggio, alle 10, nella chiesa parrocchiale di Refrontolo. Dai nostri paesi Vallata - Bellunese 3 maggio 2009 OMAR DE PARIS DI ZOTTIER HA LOTTATO A LUNGO CONTRO UN CANCRO AL CERVELLO Morto a 29 anni a scorsa settimana un L male incurabile al cervello ha stroncato a 29 an- ni la giovane vita di Omar De Paris di Zottier di Mel. Al funerale, che è stato celebrato mercoledì 22 apri- le nella chiesa arcipretale di Mel, è intervenuta tantissima gente e tra questa molti giovani amici di Omar. Omar lavorava come tecnico alla Costan di Lima- na. Era una persona seria, onesta e appassionata del suo lavoro. Suonava la chitarra basso in un complesso che faceva musica metallica, ed era tifoso della Juve, che seguiva anche all’estero. Amava stare con gli amici e i suoi amici cercavano la sua compagnia. Non si è mai perso d’animo e fino all’ultimo ha fatto programmi per il suo futuro. Nel corso della cerimonia funebre i familiari FOLLINA / DOPO CINQUE ANNI NON SI RICANDIDA Tomasi si fa da parte A vevamo conosciuto un Marcello Tomasi franco, diretto, talora ruvido. Ora che la tensione si sta allentando e gli impegni si vanno diradando, scopriamo il lato ironico e spiritoso del suo carattere. Tomasi, dopo cinque da primo cittadino di Follina, ha deciso di ritornare a vita privata. Non si ricandida neppure come consigliere comunale. Il gruppo che lo aveva eletto si scioglierà. Le preoccupazioni per le grane politiche (i difficili rapporti con alcuni esponenti della Lega che ne avevano sostenuto l’elezione) e per le lentezze burocratiche stanno diventando dei ricordi. E lasciano spazio alle soddisfazioni per i risultati raggiunti in questi anni. Su tutto la realizzazione del cimitero di guerra austroungarico «testimonianza del rispetto dovuto a uomini che hanno pagato con la vita il loro senso del Marcello Tomasi sindaco uscente di Follina dovere e simbolo di riconciliazione fra i popoli». Quindi la sistemazione con conseguente riapertura della strada di Praderadego, la nuova piazza Cavalieri del Tempio a Follina, il percorso scolastico di collegamento via Follinetta-via Sanavalle. E poi c’è un intervento che, per un pelo, verrà inaugurato dal successore di Tomasi: il recupero e l’adeguamento a museo e sede di associazioni dell’ala sud dell’ex collegio San Giuseppe. Un lavorone da un milio- ne di euro (800 mila dei quali messi dalla Regione) che Tomasi ha voluto nonostante le forti critiche di varie parti politiche. Come ogni rosa, anche quella di Tomasi ha delle spine. «Ho due dispiaceri – racconta –. Il primo è di non aver concluso il Piano di assetto del territorio intercomunale (Pati) della Vallata. Ne abbiamo discusso per cinque anni, eravamo in dirittura di arrivo ma per ragioni non dipendenti dalla nostra volontà non è stato approvato dai cinque consigli comunali. Per Follina avevamo previsto la massima tutela del territorio, limitatissime zone industriali destinate solo al trasferimento delle aziende che oggi sono in zona impropria. Mi auguro che la prossima amministrazione prosegua sulla stessa linea». Seconda amarezza: «Mi spiace di non essere riuscito a realizzare percorsi lungo i corsi d’acqua, alla sco- IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE “VOLONTARI ASSISTENZA MALATI” LANCIA UN APPELLO Manca il ricambio opo 16 anni di presenza D attiva a servizio dei malati e degli anziani del Comune di Mel, l’associazione Vam (Volontari assistenza malati), guidata da Gabriele Marchesani, lancia un appello affinché nuove persone entrino a far parte del gruppo di volontariato. L’appello è stato lanciato nel corso dell’annuale ritrovo del Vam. «Tutti sanno che ci siamo e tutti sanno cosa faccia- mo – ha detto Marchesani –. I volontari stanno invecchiando e non c’è ricambio, in particolare per il servizio di assistenza in ospedale, anche se questa è l’attività che ci impegna meno. Per sensibilizzare la popolazione sulle nostre iniziative abbiamo programmato, a breve, due incontri nelle frazioni di Carve, in collaborazione con il circolo Carve Viva, e a Villa di Villa, in collaborazione con la locale Associazione donatori di sangue. Nei prossimi mesi, inoltre, in casa di riposo prenderà il via un corso per nuovi volontari del Vam, che ha come obiettivo quello di formare i volontari all’approccio con la persona anziana. In questo progetto avremo il supporto di un’infermiera e di un operatore della casa di riposo». L’attività del Vam è cambiata dal 1992, anno della fon- hanno letto una lettera, nella quale, nel ricordare la personalità di Omar, hanno rimarcato come fosse un giovane contento della vita, generoso e capace di apprezzare le piccole cose. Ha affrontato la sua malattia con forza, senza arrendersi mai fin dal 13 luglio 2007 quando gli fu diagnosticata. Già lo stesso anno veniva sottoposto a un delicato intervento neochirurgico all’ospedale di Treviso. Ha fatto poi la chemioterapia e la radioterapia. Nel novembre del 2008 una Tac ha confermato i sospetti di un ritorno della malattia. Omar lascia il papà Natale, la mamma Lucilla, la sorella Romina e la nonna Adele. Le offerte raccolte nel corso del funerale sono state devolute all’Associazione italiana ricerca sul cancro. SC perta delle vestigia industriali e delle bellezze naturali del paese». Tomasi è balzato agli onori della cronaca per aver armato la polizia municipale e per il suo impegno per la sicurezza. Ma non accetta l’equazione immigrati=delinquenza. «La situazione è sotto controllo, gli episodi negativi sono stati pochi. Tra gli stranieri residenti a Follina (uno dei comuni della Marca con la percentuale più alta di immigrati, ndr) ho conosciuto persone brave e serie. Adesso diversi di loro hanno il problema della perdita del lavoro». Tomasi da giovane ha fatto l’assessore a Tarzo per la Democrazia cristiana. Può permettersi quindi un confronto tra la politica di ieri e quella di oggi: «Neanche da mettere lo spessore dei politici di un tempo, l’ho detto anche all’incontro del Vescovo con gli amministratori pubblici». Quello che si augura per il futuro l’ha messo nero su bianco nell’editoriale del giornalino che riassume i cinque anni di amministrazione: “Sono certo che assegnerete l’incarico di amministrare l’interesse comune a coloro che avranno l’intelligenza e l’umiltà di ricordare che in municipio si entra per servire e non per dare sfogo a protagonismi personali o di partito”. Federico Citron BREVI VALLATA dazione, ad oggi. «All’inizio il nostro impegno era esclusivamente quello di assistenza ai malati in ospedale – spiega Marchesani –. Ricordo che nel primo anno abbiamo erogato più di mille ore di assistenza. Oggi, con la diminuzione del periodo di degenza di un anziano in ospedale, ci troviamo ad operare quasi per l’80% in favore degli ospiti della casa di riposo». Nel corso del 2008, con 9 volontari il Vam ha assistito sei persone tra ospedale e casa di riposo per un totale di 180 ore tra assistenza diurna e notturna. Altri venti volontari a turno, per un totale di 200 ore, sono impegnati ogni domenica, a pranzo e a cena, nella somministrazione dei 25 Omar De Paris MIANE: escursione a malga Mont È malga Mont, ancora innevata, la mèta della camminata promossa dalla Pro loco e dagli Alpini di Miane per venerdì 1º maggio con partenza alle 8.30 dal centro polifunzionale di Cal di Mezzo. A mezzogiorno rancio alpino in malga e al rientro (intorno alle 18) brindisi al centro polifunzionale. Si consiglia abbigliamento di montagna. Sempre il 1º maggio alle 20 l’Associazione italiana sommeliers presenta i grandi vini dolci del Veneto, dal Gambellara Recioto al Torcolato di Breganze. I vini saranno accompagnati da assaggi di pasticceria. Dopo la degustazione seguirà la cena a base di prodotti tipici (costo 20 euro). Le iniziative rientrano nell’ambito della Mostra del Prosecco Doc che termina il 3 maggio. TOVENA: erbe spontanee al Bakaro È la locanda “Al Bakaro” di Tovena il terzo locale in cui fa tappa la rassegna gastronomica itinerante “Magia, sapori e profumi di casa nostra”, dedicata in particolare alla riscoperta delle erbe spontanee. Appuntamento mercoledì 6 maggio alle 20.30. VALMARENO: festa di San Giacomo Prosegue la festa di San Giacomo a Valmareno. Venerdì 1° maggio alle 14.30 spettacolo per bambini. Domenica 3 nel primo pomeriggio estrazione della lotteria pro scuola materna parrocchiale. Venerdì 8 gara di calcetto balilla. BREVI BELLUNESE CARVE: salve le elementari La frazione di Carve ha centrato l’obiettivo di mantenere le cinque classi normali nella propria scuola elementare. La grande mobilitazione popolare (una petizione ha raccolto 641 firme) e la chiara presa di posizione del dirigente scolastico dell’istituto comprensivo statale di Mel, dell’amministrazione comunale, del Comitato dei genitori hanno indotto il dirigente provinciale a rivedere la decisione di istituire pluriclassi. Il passo indietro si deve anche al buon livello formativo attuale del plesso di Carve e ai genitori che sul filo di lana hanno iscritto due bambini. pasti agli anziani della casa di riposo. Inoltre ci sono 22 volontari che lo scorso anno hanno effettuato 139 viaggi per accompagnare gli anziani agli ospedali di Belluno e di Feltre per visite o controlli. Agli ospiti del Centro diurno, con la disponibilità di 2 volontari, vengono garantiti due trasporti a settimana, il lunedì e il mercoledì sera. E non finisce qui: 28 sono stati i viaggi per il trasporto di utenti del servizio di assistenza domiciliare, mentre 14 sono stati i volontari impegnati a turno nella distribuzione, ogni domenica, dei pasti caldi agli utenti del domiciliare. Tutte le iniziative sono coordinate da una segretaria volontaria, la signora Rita. Gabriele Marchesani presidente del Vam «Voglio ricordare infine la partecipazione del nostro sodalizio a un progetto promosso dalle scuole del circolo didattico di Mel, che ha avuto come obiettivo quello di portare in aula l’esperienza della nostra e di altre associazioni di volontariato», conclude Marchesani. Sergio Cugnach 26 Dai nostri paesi Conegliano 3 maggio 2009 CONVERSAZIONE DI ZANZOTTO CALLE DEGLI ASINI: INIZIATI I LAVORI CON MARZIO BREDA CORSO DI AUTODIFESA iovedì 7 maggio, alle 18 nell’aula magna dell’ex conopo un inverno piovoso che ne ha rallentato la G vento di San Francesco in Conegliano, si terrà un Dpartenza, la sistemazione della Calle degli Asiincontro con il poeta Andrea Zanzotto e l’inviato spe- ni in centro storico è stata avviata ad opera degli al- in partenza un nuovo corso È gratuito di difesa personale rivolto alle cittadine coneglianesi. ciale del Corriere della Sera Marzio Breda. Dalle conversazioni tra i due è nato, di recente, il libro “In questo progresso scorsoio”, frutto di una lunga amicizia e consuetudine. Nel libro il poeta ripercorre la propria esperienza umana, culturale e creativa. Soprattutto, tratta alcuni temi chiave del nostro presente: paesaggio e linguaggio, storia e memoria, fede e politica, eros e psicoanalisi... Modera la serata la giornalista dell’Espresso Alessandra Carini. Organizza la libreria La Canova. pini del Gruppo Maset con il supporto tecnico e logistico del Servizio manutenzioni del Comune. Si tratta di un intervento di messa in sicurezza della parte di muro che era crollata qualche mese fa. Il Comune ha stanziato 15 mila euro per l’esecuzione dei lavori. Terminato questo stralcio sarà possibile nuovamente transitare lungo il sentiero. In una seconda fase verrà ricostruito, di concerto con la Sovrintendenza, il muro e ripristinata l’illuminazione pubblica. TANTE PROPOSTE PER UNA CITTÀ PIÙ VIVIBILE I ragazzi dicono la loro S i è tenuto all’auditorium Toniolo il consiglio comunale delle scuole elementari e medie di Conegliano. All’assemblea ha partecipato un nutrito numero di studenti, oltre 500, con gli insegnanti, un’ampia rappresentanza del consiglio comunale “senior”, la giunta comunale con il sindaco Maniero. Trenta ragazzi di 5ª elementare e 3ª media, in rappresentanza di tutti gli studenti e di tutte le scuole, hanno dibattuto sulle questioni poste all’ordine del giorno. Alla fine è stata approvata all’unanimità una mozione in cui si chiede all’amministrazione di: - arricchire alcuni spazi verdi con attrezzi ludicosportivi adatti ai ragazzi più grandi; - utilizzare qualche area dismessa o non utilizzata (ad esempio il prato vicino al collegio Immacolata), da destinare al gioco libero: a palla, a ping pong, con la corda e altro, e di individuare un’area da adibire allo skate; - valutare l’opportunità di recintare qualche giardino consentendone l’acces- Gli studenti assistono al consiglio comunale dei ragazzi so ad orario e magari con la vigilanza di volontari; - aprire “a tempo” il campetto scuola vicino al Famila da utilizzare per correre in bicicletta; - prevedere, nelle aree verdi, uno spazio riservato agli animali da compagnia; - individuare una strada del centro da riservare ai pedoni, come è stato fatto per la via XX Settembre; - migliorare la qualità della pavimentazione di marciapiedi e dei percorsi pedonali; - creare dei collegamenti tra le piste ciclabili esistenti e aggiungere nuovi percorsi; - prevedere dei parcheggi per le bici vicino ai parchi; - impedire l’alta velocità delle auto specialmente lungo le strade dove sono situate le scuole (ad esempio via Einaudi); - creare “cittadelle della scuola” con vari edifici vicini (dal nido/infanzia alle superiori) per utilizzare al meglio sia le vie di accesso (piste ciclabili e pedonali) sia i servizi annessi. Nel quartiere di Parè e anche intorno alla scuola Grava, ad esempio, le scuole esistenti sono abbastanza vicine e possono essere pensate come una cittadella, sono però da organizzare gli spazi comuni ed eseguire gli interventi di manutenzione; - ripensare le scuole nella zona nord-est della città per i quartieri Lourdes e Monticella dove manca una scuola media ed esistono invece spazi per lo sport che potrebbero essere utilizzati anche dalle scuole. In conclusione i ragazzi hanno chiesto la convocazione di un nuovo consiglio comunale dei ragazzi entro la fine del mandato per verificare quanto realizzato rispetto agli impegni assunti. PERCHÉ LA LUDOTECA È CHIUSA? N el corso del consiglio comunale dei ragazzi, gli alunni delle scuole primarie del 2º Circolo di Conegliano hanno presentato un’interrogazione al sindaco sulla chiusura della ludoteca comunale avvenuta alla fine dell’anno 2008. All’interpellanza ha risposto l’assessore ai Servizi sociali, Loris Balliana. «Quello della ludoteca è un servizio molto apprezzato dalle famiglie co- Agenda Conegliano VENERDÌ 1 Fino a domenica 3 maggio agli impianti sportivi di Campolongo ha luogo la Festa dello sport. Serate enogastronomiche e musicali. Alle 20, all’auditorium Dina Orsi, inaugurazione 8º Festival internazionale della romanza da salotto con un concerto-omaggio a Pier Adolfo Tirindelli. Con la partecipazione dell’Ensemble Vocale Lirico Opitergino diretto dal maestro Maria Grazia Biancolin. Letture poetiche a cura di Monica Stella. Presenta Andrea Testa, violinista genovese, docente, concertista. Ingresso libero. all’8º Festival internazionale della romanza da salotto all’auditorium Dina Orsi e nella sede dell’associazione lirica “Pier Adolfo Tirindelli”. Ingresso libero. Dalle 14.30 alle 18 pomeriggio musicale con ballo nella sala musica del centro diurno anziani in via Carpenè 16. Ingresso libero. Organizza Una proposta per la terza età. Alle 20.30, all’auditorium Dina Orsi, concerto “Le poetesse della romanza da salotto: la contessa Lara (I)” nell’ambito dell’8º Festival internazionale della romanza da salotto. Ingresso libero. DOMENICA 3 SABATO 2 Da oggi a giovedì 7 selezione dei partecipanti Alle 8 parte dalle piscine comunali in via Calpena la 37ª Marcia del donatore e della solida- neglianesi. Fatte le valutazioni economiche, tuttavia abbiamo dovuto sospenderlo pur mantenendo vitale una serie di iniziative specifiche, che si terranno sempre presso la ludoteca di piazzale Santa Caterina grazie a un contributo regionale. Si tratta di una serie di attività ludiche rivolte ai bambini piccoli e di laboratori per i bambini fino ai 12 anni». rietà, marcia non competitiva sui colli di Ogliano e Scomigo. Sono previsti tre percorsi, rispettivamente di 6, 12 e 21 km. Alle 10 visita al cimitero ebraico condotta da Marisa Zanussi. Il ritrovo è alla passerella di ingresso del cimitero. Alle 20.30, all’auditorium Dina Orsi, per l’8º Festival internazionale della romanza da salotto concerto “Miranda”. Testi di Antonio Fogazzaro, musica di Giovanni Tebaldini. Ingresso libero. LUNEDÌ 4 Inizia oggi e prosegue fino a venerdì 29 il 16º Torneo “Riccardo Piccoli” - categoria Allievi al campo sportivo di Parè. In programma alle 19 la prima partita. Alle 20, all’auditorium Dina Orsi, convegno “Con Si terrà nei quattro sabati di maggio (9, 16, 23 e 30) con orario dalle 9 alle 10 (per le signore), dalle 14 alle 15 (per le ragazze). La sede del corso è la palestra comunale “Ing. P. Stival” in via Calpena. Per informazioni e iscrizioni contattare l’Ufficio servizi alla persona telefono 0438-413488. La partecipazione è gratuita. BREVI CONEGLIANO LA NOSTRA FAMIGLIA: Il 1° maggio la Marcia del sorriso Il 1º maggio la Marcia del sorriso, storica camminata cui partecipano anche ragazzi e adulti diversamente abili, si fa in tre in occasione dei 40 anni della presenza de La Nostra Famiglia a Conegliano. Al percorso “classico” di 9 km (chiesa di Costa-centro-Collalbrigo-Costa) si aggiungono quelli che porteranno i marciatori a Costa dalle due sedi “generate” da Conegliano: Bocca di Strada e Barbisano. Ritrovo alle 8.30 in ciascuna delle tre sedi. Partenza alle 9. Arrivo per tutti alla sede di Conegliano intorno alle 11.30. L’incasso raccolto verrà devoluto a La Nostra Famiglia (a favore dei ragazzi e per l’acquisto di attrezzature e macchinari per la riabilitazione). Partecipazione: 5 euro intero e 3 euro ridotto. Organizzano gli Alpini, La Nostra Famiglia e diverse associazioni di volontariato. Pranzo per il Benin Domenica 3 maggio, alle 12 al campo sportivo di Campolongo, pranzo di beneficenza per la raccolta di fondi pro Benin e le comunità del cibo di Terra Madre. Tra i piatti serviti il risotto “Regina d’Africa” al s’ciopetin, l’insalata “Terra Madre”, il caffè dei Maya del Guatemala e alcuni prodotti Presìdi Slow Food. A seguire lo spettacolo “Quando il canto canta e le canzoni canzonano” di e con Giorgio Fornasier. Il costo della partecipazione è di 20 euro. Per prenotazioni e informazioni: 3460101737. Organizzano Associazione famiglie rurali, Slow Food, associazione Coram in collaborazione con l’Istituto alberghiero “Beltrame” di Vittorio Veneto. L’inno alla carità di san Paolo Con l’incontro di lunedì 4 maggio termina il percorso di riflessione intorno all’Inno alla carità di san Paolo proposto da don Roberto Camilotti insieme alle Piccole Apostole della Carità. Inizio alle 20.30 a La Nostra Famiglia. Liberalabici con Mies Venerdì 8 maggio, alle 21 nella sala ex Informagiovani di piazzale San Martino, il professor Mies illustra i tesori artistici delle zone che verranno visitate durante le gite di Liberalabici. Ingresso libero. Incontro per famiglie dai dehoniani Domenica 10 maggio a Casa Dehon a Costa Alta di Conegliano si terrà un incontro per famiglie sul tema “Vivere in famiglia la profezia dell’amore e il servizio della riconciliazione”. Programma: alle 9 proposta, alle 10 dialogo in coppia, alle 11.30 eucaristia, alle 13 pranzo. lo sport si diventa grandi” sul tema del ruolo formativo ed educativo che il mondo dello sport dovrebbe proporre ai giovani d’oggi. Ingresso libero. MARTEDÌ 5 Alle 17.30, alla Pianca School letture animate “Canti e filastrocche” per bambini dai 18 mesi ai 4 anni, accompagnati da un genitore. Ingresso libero su prenotazione. Inizia oggi e prosegue fino a sabato 30 il 28º Torneo “Dino Battistella” - categoria Giovanissimi al campo sportivo di Parè. In programma alle 19 la prima partita. Alle 18, nella sala conferenze in piazzale Fratelli Zoppas, 5ª puntata della lettura integrale del romanzo “Un amore” di Dino Buzzati, a cura di Sandro Buzzatti. Ingresso libero. MERCOLEDÌ 6 Alle 20.30, all’auditorium Dina Orsi, per l’8º Festival internazionale della romanza da salotto concerto “Le poetesse della romanza da salotto: la contessa Lara (II)”. Ingresso libero. VENERDÌ 8 Alle 14.30, all’auditorium Dina Orsi, audizioni dei finalisti dell’8º Festival internazionale della romanza da salotto. Ingresso libero. Inizia oggi e prosegue tutti i venerdì, sabato, domenica fino al 18 maggio la Festa della famiglia nella sala polifunzionale e al campo sportivo della parrocchia di Santi Martino e Rosa. Farmacia di turno: Tonolo, viale Italia 192/C, telefono 0438-415554. Dai nostri paesi Coneglianese 3 maggio 2009 SI DIFFONDE IL SERVIZIO DEL “PIEDIBUS” E io a scuola ci vado a piedi! I l Piedibus... prende piede. Dopo un inizio un po’ in sordina, lo speciale “autobus” che va a piedi, formato da un gruppo ordinato di bambini che vanno a scuola e tornano a casa a piedi accompagnati da due o più adulti, un “autista” davanti e un “controllore” dietro che chiude la fila, si diffonde. Come un vero autobus di linea il Piedibus ha una stazione di partenza, varie stazioni lungo il percorso e una stazione di arrivo e degli orari da rispettare. Viaggia col sole e con la pioggia ed ogni bambino indossa il gilet rifrangente per la sicurezza. Conegliano: Piedibus in altre tre scuole 11 percorsi, 5 scuole primarie, 120 bambini coinvolti. Sono questi i numeri del Piedibus a Conegliano. Ad aprile il servizio è stato attivato in tre nuove scuole elementari: Dante (tre percorsi: due lungo via Lourdes e uno dalle piscine); Mazzini (due percorsi: da via Parilla e da via Bachelet); Marconi (due percorsi: da piazza Duca d’Aosta e da via XXVIII Aprile). A marzo era stato avviato Uno dei Piedibus della scuola elementare di Campolongo. Sotto: uno dei Piedibus di Santa Lucia di Piave il secondo percorso nelle due scuole partite per prime con il Piedibus: la Rodari di Parè e quella di Campolongo. Mareno: avviata la prima “tratta” Anche a Mareno è partito il Piedibus. Il progetto rientra nell’iniziativa Città Sane a cui il Comune ade- I RAGAZZI DI VAZZOLA AL SINDACO Vogliamo più sport e più ecologia uove i primi passi il M “primo sindaco dei ragazzi” di Vazzola, Nico- le Lovat. «Il Consiglio comunale dei ragazzi - racconta Nicole - ha presentato il proprio programma, che è stato approvato nella seconda riunione, il 23 marzo scorso. Le nostre idee sono: organizzare dei tornei sportivi con alunni e professori della scuola media, in modo da incentivare la pratica dello sport; promuovere una festa di fine anno scolastico, offrendo a tutta la cittadinanza un modo per ritrovarsi e salutarsi prima dell’inizio delle vacanze; organizzare una giornata ecologica per il riordino del parco Rossi. Le proposte sono state ben accolte dai presenti (gli insegnanti, i genitori e l’assessore De Vido). Uno dei nostri prossimi obiettivi sarà quello di cercare di coinvolgere maggiormente i ragazzi e tutti gli altri cittadini di Vazzola, in modo che il progetto catturi l’attenzione dell’intera comunità. Questo progetto, oltre a darci la possibilità di organizzare attività per noi ragazzi, ci permette di crescere insieme e di divenire maggiormente autonomi e responsabili. Ci siamo resi conto che il Consiglio comporta notevole impegno, sacrificio e difficoltà: non sempre in- risce ed è stato avviato grazie ad una collaborazione tra Direzione Didattica, Ulss 7 e il Comune di Mareno. A percorrere la prima “tratta” - che dalla chiesa del capoluogo, attraversando le vie del centro, raggiunge, con un paio di “fermate”, le scuole elementari adiacenti alla sede municipale - una quindi- fatti, è stato facile organizzarci e giungere a un accordo comune, ma discutendone insieme e relazionandoci con le Istituzioni locali, è stato possibile giungere a delle buone conclusioni». I consiglieri lavorano suddivisi per commissioni: “Cultura” (Ilaria Venturin, Vittoria Vascellari Dal Fiol, Andrea Fattorello e Rovento Lukaj); Sport (Marina Anzanello, Anna Sordon, Michele Refrontolotto e Kamal Graimiti); Ambiente (Laura Miuzzo, Nicola Da Dalto, Nicole Lovat e Luca Basso). Nicole Lovat cina di bambini. Il Piedibus funziona grazie a volontari e familiari di bambini che hanno dato la loro disponibilità a seguire il gruppo armati di casacche e palette. Interessante è l’unione d’intenti tra generazioni, dato che molti volontari che hanno dato la loro disponibilità sono stati reclutati grazie all’Università della Terza Età. Se questa base di partenza sarà confermata e ci saranno ulteriori adesioni vi è tutta l’intenzione e la volontà di avviare, dopo questa prima fase sperimentale, altre tratte di Piedibus per servire al meglio le varie zone gestibili con percorsi in assoluta sicurezza. Santa Lucia: 98 bambini sul Piedibus! Dal 2 aprile novantotto bambini dalla prima alla quinta classe della scuola elementare ogni mattina si presentano puntuali alla loro fermata del Piedibus muniti di casacca forniti dall’Ulss 7. Tanti (63!) i genitori, nonni e volontari che si sono resi disponibili, a turno, a fare gli accompagnatori. Due i percorsi: la linea 1 (gialla) parte alle 7.35 dalla Granza e la linea 2 (rossa) parte alle 7.40 dal sagrato della chiesa. 27 BREVI LA COLONNA S. LUCIA: adorazione eucaristica Sabato 2 maggio alle 20 nel santuario di Santa Lucia di Piave adorazione eucaristica mensile con possibilità di confessarsi. Fino alle 24. BOCCA DI STRADA: sagra Nel fine settimana termina a Bocca di Strada la 49ª sagra della Salute. Venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 dalle 19 pesce fritto e grigliata mista. COLLALTO: gara di mountain bike Volge alla conclusione la festa di San Giorgio a Collalto. Venerdì 1° maggio alle 10 parte il 17° Giro della Torre in Mountain Bike valido per il Campionato Regionale Veneto Mtb. Domenica 3 maggio pranzo con spiedo (su prenotazione) e cena con grigliata. SUSEGANA: concerti domenicali Nelle domeniche 3, 10, 17, 24 e 31 maggio alle 11 nella sala consiliare del municipio di Susegana i docenti e gli allievi dell’istituto musicale “Albinoni” di Spresiano propongono esecuzioni solistiche e di assieme. SUSEGANA: “Sabato con l’autore” Sabato 9 maggio alle 11 secondo appuntamento con il “Sabato con l’autore” nella sala consiliare del municipio di Susegana. Luca Randazzo presenta il libro “Le città parallele”. Organizzano: Comune, Istituto comprensivo e Lions Club di Susegana. MARENO: piste per il gioco delle bocce Nell’area del palazzetto di Mareno di Piave sono state realizzate dal Comune quattro nuove piste per il gioco delle bocce all’aperto. L’impianto è illuminato anche per il gioco notturno. I campi, realizzati nel rispetto delle normative della Federazione, si sviluppano su una superficie di 480 mq. 28 Dai nostri paesi Coneglianese 3 maggio 2009 CALDERANO: PANNELLI FOTOVOLTAICI ALLE SCUOLE MEDIE U na copertura in pannelli solari per produrre energia elettrica destinata alle scuole medie e alla palestra di Calderano. È atteso a breve l’avvio dei lavori per installare 150 mq di pannelli fotovoltaici sul tetto della scuola media del Comune di Gaiarine; a cantiere concluso l’installazione permetterà di produrre 20kw/h, la potenza mas- sima prevista dalla convenzione, da destinare alle necessità delle scuole e della palestra. Il costo dell’intervento, pari a 100 mila euro, verrà coperto interamente dal Cit grazie a una convenzione con Banca della Marca e verrà realizzato dalla Saiel Sas di Gaiarine. Scuola e palestra assorbiranno l’elettricità necessaria, mentre la rimanente verrà trasfe- rita al Cit che la utilizzerà per pagarsi l’impianto fotovoltaico, come previsto dal protocollo approvato un anno fa e che regola l’installazione degli impianti di questo genere nei plessi scolastici del bacino Tv1. Il conto energia, che prevede un rimborso dell’Enel di 0,45 euro per ogni kw/ora prodotto, consente di ammortizzare il co- INAUGURATO A SAN FIOR Nuovo centro ricreativo S an Fior ha, dallo scorso 25 aprile, un nuovo centro ricreativo posto nel mezzo dell’area scolastica, sorto per fungere da punto di incontro e luogo di organizzazione di feste e momenti aggregativi. Con l’annuale edizione della Primavera sanfiorese la struttura, voluta e realizzata dall’amministrazione comunale, è stata tenuta a battesimo. Il taglio del nastro ha suggellato la posa di un nuovo tassello nella zona in cui sono sorte prima la scuola media e la palestra, poi le elementari, ora il centro ricreativo e in futuro la materna. Alla cerimonia è intervenuto il vicepresidente della Provincia Floriano Zambon, che ha tagliato il nastro insieme al primo cittadino di San Fior, Cesare De Martin. Presenti anche i sindaci di Codognè e Conegliano e altri amministratori della zona, oltre a una numerosa folla di sanfioresi. «La progettazione – ha espresso il sindaco Cesare De Martin – e la successiva costruzione sono state frutto della volontà di rispondere a esigenze espresse dalle associazioni, dai giovani, dalla cittadinanza che rivendica momenti e luoghi di incontro che a San Fior mancano. GODEGA / L’EX SINDACO SANTAMBROGIO Perché non finite la palestra? «L a palestra di via Liberazione rischia di diventare una cattedrale nel deserto». A lanciare l’allarme il capogruppo di “Insieme per Godega” Donatella Santambrogio, ex sindaco, BONET La struttura comporta un mutuo trentennale da 120 mila euro l’anno che i cittadini pagano con le proprie tasse che nel 2003 aveva dato vita al progetto della cittadella scolastica sportiva. Nel maggio del 2007, poco più di un mese prima delle votazioni, la posa della prima pietra. Un’opera del valore di 2 La scelta di insediare il centro ricreativo all’interno di quello che ormai può considerarsi un campus scolastico (scuola materna, elementare e media) ha risposto a una necessità e a una volontà dell’amministrazione di prevedere il centro del paese attorno ai luoghi del sapere. C’è stato un momento in cui il centro del paese era il castello, un altro in cui sto dell’impianto in 15 anni e alla scuola di usufruire di elettricità gratis. «Il nuovo impianto – spiega l’assessore all’ambiente di Gaiarine Angelo Busetto – permetterà alle scuole medie di risparmiare a 6 mila euro di correnera la chiesa, un altro in cui era la piazza adesso probabilmente, e lo speriamo, il centro diventa il luogo del sapere». Anche a causa di situazioni contingenti, l’amministrazione comunale aveva a suo tempo deciso di sviluppare l’area servizi attorno alle scuole prevedendo la realizzazione della nuova struttura, di attrezzature sportive, non impattanti e di facile accesso. «Tutto ciò – ha proseguito il sindaco – è confortato dalla progettazione e prossima attuazione di una viabilità adeguata, della realizzazione di parcheggi in misura sufficiente, di servizi pubblici e privati di tutto rispetto e di grande utilizzo, della realizzazione dei sottoservizi necessari a un decoroso vivere civile. Il centro ricreativo è quindi non il primo passo di questa previsione ma sicuramente un passo significativo». Toccherà alla prossima amministrazione comunale pensare a affidare in convenzione a una o più associazioni la gestione di tale spazio. Gerda De Nardi surda chiedere dei contributi alle società sportive che sono già in difficoltà per gestire i propri bilanci» conclude l’ex sindaco. Il sindaco Alessandro Bonet replica: «Chi oggi lancia accuse avrebbe dovuto progettare l’opera completa, non spendere 5 miliardi delle vecchie lire per una struttura senza parcheggi e senza arredi. Una struttura che comporta un mutuo trentennale da 120 mila euro l’anno che i cittadini pagano con le proprie tasse, e con un costo di manutenzione annuo tra gli 80 e i 100 mila euro. La palestra non è ancora agibile e quando sarà pronta lo sarà con tutti gli arredi interIl progetto della nuova palestra di Godega ni». EB milioni di euro, più il terreno su cui sorge, finanziata dal Comune tramite un mutuo. «La struttura è conclusa, ma l’interno è ancora vuoto e l’amministrazione non ha accantonato i soldi per l’arredo» afferma Santambrogio. Nella palestra di Pianzano, in prossimità delle scuole medie, mancano reti, spogliatoi, tribune e attrezzature. «Il Comune si sta attivando per una convenzione con le società sportive per la gestione della struttura. Ci sembra una proposta as- te elettrica. Si tratta di un progetto dalla valenza educativa che insegna ai ragazzi l’importanza di utilizzare fonti di energia rinnovabili come quella del sole». Erica Bet GAIARINE: MUNICIPIO lavori di ristrutturaIGaiarine zione del municipio di sono stati ag- giudicati all’associazione temporanea d’impresa formata dalle ditte Nico Vardanega costruzioni Srl di Possagno e Ceg Srl di Pederobba. Grazie al ribasso d’asta l’importo dei lavori sarà di 1 milione 35 mila 759 euro. BREVI PONTEBBANA GAIARINE: lavori in chiesa Lunedì 20 aprile sono iniziati i lavori all’interno della chiesa parrocchiale di Gaiarine, che comportano alcune limitazioni nell’uso dell’edificio. Durante la settimana le messe vengono celebrate nella chiesa di San Rocco, il sabato sera e la domenica in uno spazio ridotto della chiesa. SAN FIOR: marcia e mercato Prosegue la Primavera sanfiorese. Venerdì 1º maggio, alle 9, nell’area della scuola elementare parte la 24ª Marcia di primavera. Domenica 3 maggio dalle 9 alle 19 in piazza Marconi e nell’area esterna dell’oratorio, ottava rassegna del Mercato di arti e mestieri e Mercatino dei bambini. Alle 5 del mattino, nella nuova area ricreativa di via Mel, mostra ornitologica animali da cortile. GODEGA: Partita del cuore Tutto è pronto per la seconda edizione della Partita del cuore organizzata dall’unità pastorale di Bibano-Godega-Pianzano. Scenderanno in campo i ragazzi delle tre parrocchie, che quest’anno se la vedranno con una rappresentanza dei Carabinieri di Conegliano, della Guardia di finanza sempre di Conegliano e dei Giornalisti con la loro squadra Tv Pressing. Il quadrangolare si terrà venerdì 8 maggio alle 20 nel campo sportivo di Godega. Il premio per le squadre non consisterà in coppe o trofei ma in una somma messa a disposizione dagli sponsor che verrà a sua volta devoluta in beneficenza dai vincitori. Merita una particolare attenzione il clima che si sta creando: ai ragazzi era stato proposto di incontrarsi per tre allenamenti prima dell’incontro, ma su loro proposta hanno iniziato ad allenarsi già da fine marzo, creando tra loro nuovi rapporti di amicizia e complicità, ma anche le squadre avversarie non sono da meno... Dopo la partita seguirà una cena per tutti i partecipanti. A PONTE DELLA PRIULA DAL 1° AL 3 MAGGIO OFFERTE PRO EMERGENCY Memorial Zambon edicesimo Memorial Sbasket Andrea Zambon di dal 1º al 3 maggio nella palestra Arcobaleno di via Aldo Moro a Ponte della Priula. Il Priula Basket torna a ricordare il suo giovane atleta tragicamente scomparso con un torneo di pallacanestro Under 14 (classi 1995 e 1996) che avrà come protagoniste, oltre alla squadra di casa, l’Union Vigonza, il Ponzano Basket, i Longobards Pavia, la Dolomiti Basket, e il Falcon S. Monfalcone. Verrà disputato anche il 3º Memorial Antonio Zambon, papà di Andrea, tre incontri di 15 minuti tra gli amici dello sportivo di Colfosco, man- cato alcuni anni fa. Le eliminatorie del torneo nella mattinata del 1º e del 2 maggio; le finali il 3 maggio con 2 gare la mattina (ore 9 e ore 11) e la finalissima alle 16. Nel corso del torneo verranno raccolti fondi a favore dell’attività di cura delle patologie dell’esofago dei bambini realizzata da Emergency in Sierra Leone. AM Dai nostri paesi Friuli 3 maggio 2009 CANEVA: PULITO IL CASTELLO na parte significativa di U quel territorio che è racchiuso dalla cinta murata del Castello, è stato oggetto di un radicale intervento di manutenzione e di pulizia straordinaria, portato a compimento dal nucleo di Protezione civile della sezione Ana di Pordenone. Oltre quaranta sono stati gli alpini i quali, con l’appoggio logistico della Pro Castello, con l’ausilio di motoseghe, roncole, decespugliatori, trituratori e soffiatori hanno operato sui ripidi e pericolosi pendii per ripristinare alcuni degli scorci più interessanti e nascosti dell’area castellana e per ridare visibilità ad un ambiente che, specie in questi ultimi anni, era stato seriamente minacciato dalla massiccia invasione di rovi e sterpaglie d’ogni genere. Anche il sottobosco e i piccoli arbusti, cresciuti il più delle volte in maniera disordinata, o addirittura sui resti murari, sono stati eliminati per privilegiare, nel frattempo, varietà autoctone quali la roverella, il carpino e il biscòrth (il ciliegio selvatico). Grazie a questo intervento, portato a termine dalla Protezione civile, sono stati riportati alla luce alcuni significativi tratti delle mura perimetrali del Castello, situate nella zona sud, nei pressi dell’antica porta di accesso al borgo incastellato, con la relativa ed originaria SACILE / NUOVA GESTIONE AL CENTRO SOCIALE In via Carducci è aperto il “Salotto d’argento” dell’Auser N uova gestione del centro sociale di via Carducci, ribattezzato il “Salotto d’argento”. La convenzione sottoscritta tra il Comune e l’Auser di Pordenone apre le porte all’associazione, presente a Sacile da 8 anni. Inizia così una nuova era per il centro sociale, gestito dal 1992 dall’associazione Forum Due Mori, passata poi nelle mani delle Acli nel giugno 2008. Ora sono i volontari dell’Auser ad assicurare l’apertura nelle giornate del venerdì e sabato dalle 14.30 alle 18.30 e la domenica pomeriggio su richiesta. L’avvio ufficiale è avvenuto sabato 25 aprile, ma già il 19 aprile gli spazi del centro sociale avevano ospitato l’incontro di 38 badanti ucraine e moldave che avevano festeggiato la Pasqua ortodossa. «Gli spazi sono ampi – spiega il presidente sacilese Natalino Valdevit – ed è nostra intenzione metterli a disposizione di chi ne farà richiesta». Ad esclusione dei partiti politici, gli spazi del “Salotto d’argento” sono aperti a tutti. Le consumazioni al bar del “Salotto d’argento”, per legge, sono riservate ai tesserati Auser e per quest’anno la tessera, del valore di 12 euro, sarà gratuita. «Il nostro obiettivo – continua Valdevit – è farne un luogo di ritrovo per gli anziani e arricchire l’area con incontri ed iniziative». A conferma di questa intenzione è stato varato un calendario che prevede un primo appuntamento il 29 maggio viabilità medievale. Analogo intervento è stato effettuato anche nel vallone adiacente la cinta fortificata di nord-est, quello che, partendo dall’antico uliveto, arriva fino alla porta nord della rocca. Il prossimo intervento di pulizia e manutenzione dell’area situata entro la cinta muraria è stato programmato per i mesi di maggio e giugno con il coinvolgimento di altre realtà del mondo del volontariato. Luciano Borin quando 200 studenti di tutta la provincia a Sacile per frequentare dei corsi di musica, pranzeranno nella sala del centro sociale. A seguire, il 12 e 19 giugno una due giorni dedicata alle paure e i timori degli anziani e destinata a volontari che si occupano della terza età con Giacomo Mirabella, specializzato in psicologia relazionale e in corsi di formazione. Per ora la gestione del centro sociale da parte dell’Auser è assicurata fino a giugno; sarà compito della nuova amministrazione comunale confermare o rinnovare la convenzione. Continuano così le attività dell’Auser, che a Sacile conta 450 tesserati e una quarantina di volontari impegnati nel corso di ginnastica dolce, assieme ai 15 volontari che prestano assistenza agli ospiti della casa di riposo di Sacile, i 15 impegnati nel Filo d’argento che offre sostegno e trasporto agli anziani, i 5 impegnati in lavori d’ufficio e i 6 nel “Salotto d’argento”. Infine un appello: si cercano nuovi volontari, più ce ne sono e più giorni rimarrà aperto il centro. Per informazioni telefonare allo 0434-71828. Erica Bet BREVI FRIULI PRATA DI P.: “Prata corre” Domenica 3 maggio, alle 9 in piazza Meyer, parte la marcia non competitiva “4ª Prata corre” di 6, 12 e 21 chilometri organizzata dall’Atletica Santarossa. RONCHE: concerto alla Fazioli Mercoledì 6 maggio, alle 21 alla Fazioli Concert Hall, in collaborazione con le scuole di musica d’Europa, concerto del violinista Jerome Benhaim, il violoncellista Gleb Pysniak e le pianista Kyoko Okushiba e Leonora Armellini. BRUGNERA: foto di viaggio Giovedì 7 maggio, alle 21 in biblioteca comunale, proiezione di foto di viaggio in Mongolia e Siberia con il commento di Corrado Bortolin. Ingresso libero. S. GIOVANNI DEL TEMPIO: teatro Venerdì 8 maggio, alle 21 nella sala polifunzionale, il gruppo teatro “Oggettivamente pazzi” presenta “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde a conclusione della rassegna “Venerdì... liberamente”. Ingresso libero. BRUGNERA: premiato Tomasella Lo scorso 25 aprile Luigi Tomasella, industriale del mobile e fondatore del Gruppo Tomasella, ha ricevuto uno dei premi San Marco conferiti dalla Pro Pordenone ai cittadini della Destra Tagliamento distintisi nel proprio ambito professionale dando risalto al nome della provincia e diventando esempio per la popolazione e, soprattutto, per le giovani generazioni. BRUGNERA: sostegno alle locazioni Scade il 29 maggio il termine per presentare domanda per i contributi al pagamento dell’affitto, riservati ai soggetti non abbienti. Per informazioni: Ufficio assistenza del Comune di Brugnera lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13 oppure tel. 0434-616719 e 0434-616728. VILLANOVA: EZIO ROS RIMANE PRESIDENTE DELLA PRO LOCO BRUGNERA: ALLE MEDIE ARRIVA LA “SETTIMANA BIO” FIASCHETTI: DOMENICA 3 SI SVOLGE LA MOSTRA BOVINA a Pro loco di VillanoL va ha rinnovato il proprio consiglio diret- na settimana 100% U biodegradabile tra piatti, posate, bicchieri u- la mostra bovina, eÈ quina e agroalimentare, in programma venerdì tivo. Poche le novità nell’organico di un’associazione che gode di buona salute, a giudicare dai consensi ottenuti in occasione delle ultime manifestazioni proposte. Per il prossimo biennio, infatti, è stato confermato alla presidenza Ezio Ros, che sarà coadiuvato da 15 consiglieri e 3 revisori dei conti. Nella sede sociale i 165 iscritti per le votazioni hanno indicato a vicepresidente Romano Celante, a cassiere Alberto Quintavalle, a segretaria Renata Fadelli, a consiglie- ri Salute Agnoletto, Corrado Benedet, Fulvio Borsoi, Arietta Dalla Nora, Silvio Dalla Torre, Enrico Lazzaro, Elisabetta Maccan, Nilo Ros, Claudio Santarossa, Dino Santarossa e Luigi Zaccarin. I revisori dei conti sono Carmelo Buongiono, Tiziano Gabana e Denis Zanvit. I prossimi appuntamenti saranno il 29 maggio la Festa della birra, il 30 la “Serata sotto le stelle” con esposizione canina, il 31 la pedalata di beneficenza a favore della Fondazione Biasotto e, dal 4 al 20 settembre, la rinomata Sagra dei gusti e dei sapori. sa e getta che non fanno male all’ambiente e che, al contrario, aiutano a risolvere il grosso problema dello smaltimento dei rifiuti. Dal 4 all’8 maggio gli alunni della scuola media “Antonio Canova” di Brugnera mangeranno rigorosamente in stoviglie che, una volta utilizzate, verranno conferite come rifiuti nell’umido grazie al particolare materiale riciclabile con cui sono realizzate (il Mater-Bi™, ricavato da materie prime rinnovabili, come l’amido di mais). L’iniziativa, chiamata “Settimana Bio” e proposta dall’Associazione Genitori, dal Comune e dalla presidenza della scuola media con il 29 sostegno della ditta Gemeaz Cusin Ristorazione di San Polo di Piave, che serve la mensa della scuola, mira a sensibilizzare i ragazzi sul tema della raccolta differenziata. Spiega il presidente dell’associazione genitori della scuola media Alberto Lo Scavo: «L’obiettivo è suscitare una presa di coscienza dei ragazzi sulle problematiche dello smaltimento dei rifiuti ed in particolar modo sulla riduzione degli stessi e sull’utilizzo razionale ed intelligente delle biorisorse». 1 maggio, l’appuntamento principale della nuova edizione del Maggio Fiaschettano. Venerdì, a partire dalle 9, saranno esposte varie razze bovine e apriranno il gran mercato dell’artigianato, la mostra dei vini e la mostra dei trattori d’epoca. Il Maggio Fiaschettano, che si prolungherà fino al 17 maggio, questa settimana propone ancora per domenica 3 la pedalata ecologica non competitiva in mountain bike organizzata dal Bike team 53.3 e valevole per il Trofeo Friul Bike e il Livenzabike, per martedì 5 la conferenza di Costantino Cattivello dell’Ersa sul tema “La coltivazione dell’orto domestico” e per giovedì 7 la serata a tema “L’orto in cucina”. Sono aperte le prenotazioni per il pranzo sociale di domenica 10 e per la paella valenciana di venerdì 15. Per informazioni è possibile rivolgersi ai chioschi oppure telefonare ai numeri 329/8623258 o 333/1377827. 30 Dai nostri paesi Opitergino 3 maggio 2009 PIAVON: UN TORNEO DI CALCIO... MULTIETNICO ul campo sportivo di Sprimo, Piavon si disputerà il originale torneo di dra di locali, nella quale giocheranno il sottoscritto, il sindaco Pietro Dalla Libera e altri consiglieri comunali. Le altre squadre sono quella dell’Asia, composta in prevalenza da indiani; quella dell’Africa, con soprattutto senegalesi e marocchini; quella dell’Europa, con albanesi, romeni e croati. Gli immigrati stanno facendo un intenso passa- parola fra i loro connazionali, quindi tutto fa presumere che ci sarà un folto pubblico. Al termine concluderemo con una bicchierata. La finalità è naturalmente quella dell’integrazione». La Consulta degli immigrati è stata eletta lo scorso anno ed è formata a stranieri in rappresentanza delle numerose nazionalità presenti nel territo- ODERZO / PER UN ACCORDO TRA COMUNE E ARCA to ha eseguito l’estate scorsa, tetto e vetrate non possono più aspettare. «L’accordo – continua il primo cittadino – è stato raggiunto dialogando con la società medesima. La loro convenzione scadeva nel 2012, abbiamo anticipato i termini di scadenza proprio per accelerare l’esecuzione dei lavori. Il rinnovo di concessione di gestione dell’impianto natatorio è stato prorogato all’Arca Nuoto fino al 2021». La società sportiva, accollandosi l’assunzione di un mutuo – e il Comune si farà garante con la banca – provvederà alla manutenzione straordinaria della struttura – operazione che di norma spetterebbe alla proprietà, in tal caso al Comune – nonché all’ampliamento della vasca esterna. Anziché procedere con una manutenzione, attraverso la convenzione si andranno ad eseguire opere strutturali che saranno durature nel tempo. L’importo totale dei lavori da eseguire si aggira sugli 800 mila euro. Se anche il Comune avesse voluto accendere un mutuo per questa cifra, non avrebbe potuto perché avrebbe sforato il patto di stabilità, pregiudicando le altre opere pub- calcio multietnico giocato a Oderzo. «Con la Consulta degli immigrati, della quale sono presidente – spiega Stefano Bucciol, volto molto noto in quanto presidente del consiglio comunale – abbiamo pensato ad una manifestazione che possa il più possibile coinvolgere gli immi- grati e, di riflesso, anche la popolazione opitergina. La scelta è così stata effettuata su un evento sportivo, come il gioco del calcio, capace di calamitare un pubblico numeroso». Gli immigrati residenti in città hanno risposto con entusiasmo all’invito. «Il torneo a 4 squadre – continua il dottor Bucciol – si giocherà domenica 10 maggio. Ci sarà una squa- Lavori in vista in piscina U na piscina più moderna e sicura, con un impianto esterno ancora più grande. Sono tremila gli iscritti alla piscina comunale che, a partire dal prossimo anno, potranno godere di un impianto rinnovato. La giunta comunale ha infatti approvato la convenzione con la società Arca Nuoto per la ristrutturazione dell’impianto natatorio, nella quale è stato inserito l’ampliamento della vasca esterna. «Sono soddisfatto del risultato raggiunto – dice il sindaco Pietro Dalla Libera – perché, in pratica a costo zero per il Comune, verrà apportata una serie corposa di interventi all’impianto natatorio, compreso l’ampliamento della vasca esterna. In cambio il Comune ha rinnova- to la gestione all’Arca Nuoto fino al 2021». La questione è sul tappeto da tempo. La piscina soffre della vetustà delle strutture. Il tetto ha urgente necessità di interventi, come pure le vetrate, che in pratica si trovano su tutti i lati dell’impianto interno. Fino ad ora il Comune non è mai riuscito ad eseguire tali adeguamenti, vista la scarsità di risorse economiche. I lavori venivano rinviati di anno in anno, ma allo stato attuale delle cose ulteriori rinvii non sono più possibili. Nonostante l’accurata manutenzione che l’Arca Nuo- L’ re un dialogo costruttivo fra italiani e stranieri, per prevenire pregiudizi e discriminazioni. AF bliche comunali previste per il 2010. Rischio scongiurato grazie alla disponibilità dell’Arca Nuoto che da vent’anni si occupa della piscina, impianto frequentato non solo dagli opitergini bensì dall’intera popolazione del comprensorio. Grazie all’ampliamento della vasca esterna, anche l’impianto estivo assumerà le dimensioni regolamentari richieste dalla Federazione per lo svolgimento delle gare. Così gli atleti, in primavera e in estate, non saranno più costretti a noiosi spostamenti quando dovranno gareggiare. La piscina di Oderzo è assai frequentata, sia per l’agonismo che per la scuola di nuoto che per il nuoto libero, sia dai giovani che da persone di una certa età. Annalisa Fregonese CARABINIERI OPITERGINI VOLONTARI IN ABRUZZO Associazione carabinieri di Oderzo partecipa L ’ con i suoi volontari della Protezione civile all’emergenza terremoto Abruzzo. Nella foto i volontari Paolo Bertapelle, Danilo Bucciol, Mario De Santis, Marco Lorenzon, Silvano Lunardelli, Vito Marcuzzo, Diego Rulli, in servizio al campo principale “piazza D’Armi” a L’Aquila. I turni della durata di una settimana si alterneranno con altri colleghi del Veneto fino a giugno per svolgere il compito di sicurezza e vigilanza. VENERDÌ 1 MAGGIO La sicurezza, prima di tutto In particolare, l’Istituto segnala l’azione formativa svolta dal gruppo di docenti della Scuola edile Cpt Comitato sicurezza edile di Treviso e in particolare le ore di uscita dall’aula per la realizzazione della parte pratica realizzata in cantiere, nel Comune di Postioma, sui temi “Normativa di sicurezza nei luoghi di lavoro” e “Sicurezza nei cantieri edili”: formazione per lavoratori e preposti addetti montaggio, smontaggio, trasformazione dei ponteggi. rio opitergino; con loro ci sono i rappresentanti delle istituzioni cittadine. L’obiettivo è quello di favori- Agenda Opitergino ODERZO / SPECIALI STAGE PER 15 STUDENTI DEL SANSOVINO Itcg “Jacopo Sansovino” di Oderzo segnala la partecipazione di quindici studenti di classi quarte e quinte appartenenti all’indirizzo geometri all’intervento formativo nell’ambito del progetto “Formazione ed innovazione per l’occupazione del geometra nell’area sicurezza”, progetto selezionato dalla Regione Veneto nel quadro operativo “Laboratorio in impresa - Investiamo per il vostro futuro” cofinanziato dal Fondo sociale europeo. Il centro di Piavon Il cantiere ha rappresentato il contesto ideale nel quale realizzare i moduli tecnico-pratici del corso di formazione per ponteggisti. Gli allievi hanno operato con entusiasmo sul campo e hanno compreso come lavorare in sicurezza e come operare nei casi di emergenza come ad esempio nelle prove pratiche di recupero di un ponteggista caduto dal ponteggio anche se agganciato in sicurezza. La Scuola edile per gli allievi ha risposto in pieno al mandato formativo di scuola che prepara figure destinate nel mondo del lavoro ad avere anche compiti e responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro. I partecipanti hanno appreso che la sicurezza deve essere all’ordine del giorno e che è importante conoscere diritti e doveri in ambito lavorativo. Fondamentale è stato, inoltre, anche il lavoro di gruppo, imparare a coordinarsi e ad organizzarsi nelle varie fasi del montaggio dei ponteggi. Iniziano i festeggiamenti di quartiere a Magera. Il programma prevede il 1º maggio la sfilata, la messa alle 10 e il galà di pattinaggio dello Skating Club Oderzo alle 16.30, lo spiedo gigante il 2 maggio, il torneo di calcio il 3, la grigliata di pesce il 9. Dalle 9 alle 19 in piazza Grande si svolgerà la 14ª edizione della manifestazione podistica circuito internazionale “Oderzo città archeologica”. DOMENICA 3 Chiude a Casa Gaia a Motta la mostra “Portobuffolè l’incanto e la memoria - Dagli occhi di Mario Biancotto e Guido Zamai”. Orari di apertura martedì-venerdì 10-12.30 e 14.30-18.30, sabato 14.30-18.30, domenica 10-12.30 e 14.30-18.30. Mercatino dell’antiquariato in centro storico. Alle 16.30 Fontanelle-Opitergina, campionato di calcio Promozione girone D. Alle 18.30 il Vescovo amministra le cresime a San Vincenzo. MERCOLEDÌ 6 Alle 21, al teatro Cristallo, ci sarà il “Sansonight”, la festa finale dell’Istituto Sansovino di Oderzo. GIOVEDÌ 7 Dalle 21 alle 23 presso la biblioteca comunale di Fontanelle: quarto incontro dei “Cantieri” della scuola di formazione diocesana: “Il sistema contabile dell’ente locale”, la struttura formale del bilancio comunale, bilancio pluriennale e bilancio annuale, piano esecutivo di gestione, conto consuntivo. Relatore il professor Giuseppe Marcon dell’Università di Venezia. Farmacie di turno: Favero, via Garibaldi 18, Oderzo, telefono 0422-712241; Rossi Sirena, via Chiesa 54/A, Negrisia di Ponte di Piave, telefono 0422754398. Dai nostri paesi Veneziano - Opitergino - Mottense 3 maggio 2009 31 DOMENICA 3 IN PIAZZA GRANDE A ODERZO TORNA “MERCANTINGIOCO” omenica 3 maggio, in D Piazza Grande ad Oderzo, dalle 10.30 alle 18, si svolgerà la seconda edizione di “Mercantingioco”. I bambini delle scuole elementari comunali si cimenteranno in un gioco stimolante e divertente, ossia diventare per un giorno provetti venditori e piccoli commercianti con uno scopo concreto: contribuire, con l’incasso della giornata, all’acquisto di materiale didattico integrativo per le attività scolastiche. Partiti l’anno scorso da un’iniziativa del gruppo genitori che gravitano dentro la Direzione Didattica opitergina e sostenuti nell’organizzazione dalla Pro Loco e dall’Amministrazione Comunale, bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni esporranno anche quest’anno i loro giocattoli sui tavoli predisposti e diventeranno i veri protagonisti del mercatino con le loro operazioni di vendita e libere contrattazioni. Ad aprile gli alunni hanno raccolto e portato nelle loro classi una gran quantità di giochi usati ma ancora in buono stato: bambole, robots, peluches, puzzles, videogiochi, collezioni, figurine, giornalini, fumetti, libri e DVD. Tutto il materiale sarà messo in vendita “INSIEME PER L’AFRICA”: NUOVO PRESIDENTE Da Gainiga a Caboxangue L ’Associazione Insieme per l’Africa, con sede a Gainiga, ha una nuova presidente: Maria Grazia Salmaso, assistente sociale di Ceggia. Prende il posto di Silvio Florian, che rinuncia all’incarico dopo anni di presidenza, per incompatibilità con la candidatura a sindaco in occasione delle prossime elezioni comunali a Ceggia. «È per me una grande emozione ricoprire questo ruolo -dichiara la Salmaso- e non nascondo un po’ di preoccupazione, visto che l’associazione si sta ingrandendo e con essa anche i progetti che portiamo avanti. Affronto però l’incarico con entusiasmo e motivazione, consapevole di non essere da sola, ma di far parte di un gruppo solido, che lavora bene assieme». L’ultimo progetto di Insieme per l’Africa riguarda la costruzione di una scuola nella missione in Guinea Bissau a Caboxangue, dove operano Padre Joaquim e frà Benvenuto. La struttura, frutto del lavoro dei volontari che si sono recati a più riprese in Guinea e con il coinvolgimento degli abitanti del luogo, è ul- lezioni. La Confartigianato di Oderzo-Motta ha infatti allestito nel suo sito internet un blog (blog. confartigianatoservizi.com) per permettere ai cittadini di porre direttamente delle domande ai candidati a sindaco dei nove comuni che rinnoveranno consigli comunali e primo cittadino. Basta andare sul sito della Confartigianato e cliccare sull’apposita icona del blog. «Diamo l’opportunità a tutti i cittadini dei Comuni di Chiarano, Cimadolmo, Gorgo al Monticano, Mansuè, Meduna di Livenza, Omelle, Ponte di Piave, San Polo di Piave e Salgareda - dice il presidente Ezio Dan - di inserire all’interno di questo blog, nella sezione com- senti, un direttore che possa coordinare le varie attività e degli insegnanti, tutti del posto. Da sempre l’obiettivo è di entrare in relazione con gli abitanti del villaggio, in modo da far sentire propria la scuola e di motivarli a lavorare per il proprio futuro. Con soddisfazione abbiamo visto che la partecipazione anche alla costruzione dell’edificio, nonostante le difficoltà iniziali, è stata buona. Abbiamo notato un cambiamento nel modo di concepire la scuola: oggi è frequentata quasi costantemente da circa 270 bambini (un centinaio in più rispetto allo scorso anno). Proprio l’assiduità nella frequenza fa capire che la scuola viene riconosciuta dagli adulti come una risorsa per i figli». E il futuro? «Insieme per l’A- A ll’ultimo viaggio in Guinea Bissau hanno partecipato anche Bruna Cellotto e il marito Pietro Doretto, di Ceggia: «Credo che questa esperienza non potrò più cancellarla dalla mente, ti senti felice -ci racconta Bruna con un po’ di emozione- Inizialmente non volevo andare, ma poi i miei figli mi hanno convinta. Così il 18 gennaio sono partita con mio marito menti, una domanda che si vorrebbe sottoporre ai candidati a sindaco. Le regole affinchè le domande siano accettate sono le seguenti. La domanda non può riguardare il passato o più in generale le attività già svolte dal Comune. Deve essere assolutamente rivolta alla programmazione futura. La domanda non può essere rivolta al singolo candidato ma a tutti i candidati di quel Comune. Bisogna indicare il Comune al quale la domanda fa riferimento». Un quesito è già arrivato. Emiliano, da Salgareda, chiede ai candidati a sindaco come intendono gestire la futura politica della raccolta rifiuti. È una bella occasione, un modo semplice per stimolare i candidati in vista del prossimo appuntamento elettorale. AF (già alla seconda esperienza) e il gruppo di volontari di Insieme per l’Africa. Il viaggio in macchina dall’aeroporto è stato un po’ difficile, vista la condizione delle strade. Abbiamo cercato di essere di aiuto alla missione e abbiamo insegnato alle donne a cucire, mentre i nostri mariti si occupavano di terminare la scuola e la recinzione. Sono rimasta colpita dalla partecipazione venga un gioco anche usato se si può risparmiare; inoltre, donare un gioco a chi non può permetterselo può essere un segno di solidarietà e condivisione. “Mercantingioco” non solo stimola l’intraprendenza dei ragazzi, ma favorisce la loro partecipazione attiva e collaborativa con gli adulti, i genitori, e gli insegnanti. L’anno scorso, il “lavoro” dei piccoli imprenditori ha frut- tato ben 3500 euro, cifra destinata appunto a materiale didattico. Spazio dunque al divertimento del gioco collettivo in Piazza Grande, tempo atmosferico permettendo, ma senza dimenticare di attenersi alle 10 regole del Mercantingioco, compresa l’ultima: accertarsi di lasciare pulita ed in ordine la propria postazione prima di rientrare a casa. Fio.Cas. frica ha adottato la scuola di Caboxangue, quindi il nostro è un impegno che continuerà, con una donazione annuale per l’acquisto di alimenti e ciò che sarà necessario nella gestione della scuola. Inoltre stiamo valutando una serie di progetti, anche in collaborazione con Padre Gianfranco, nella nuova missione che gli è stata affidata». Chiara Basei BREVI CEGGIA Personale di Faccon e Trevisan L’ESPERIENZA DI BRUNA E PIETRO SUL BLOG LA TUA DOMANDA AI CANDIDATI SINDACI nternet diventa uno struImemento per farsi sentire cocittadini in vista delle e- timata. Nei primi mesi del 2009 sono state terminate l’intonacatura esterna e la recinzione dell’area della scuola. «Il nostro obiettivo ora continua Maria Grazia- è di far funzionare l’aspetto gestionale della struttura. Stiamo cercando, in collaborazione con i missionari pre- per una modica cifra e con piena libertà anche di offerte gratuite. Alla fine della giornata, i giochi invenduti saranno donati ad altri bambini meno fortunati. Fine educativo di questa manifestazione è sottolineare il valore dell’incontro, della socializzazione, ma anche il senso della parsimonia: i giocattoli nuovi sono a volte costosi per le tasche dei genitori, quindi ben di molti giovani alla S. Messa, nonostante non ci siano cattolici tra gli abitanti di quel villaggio». «Rispetto al mio precedente viaggio in Guinea Bissau -spiega il marito- mi sono sembrati orgogliosi della scuola, iniziano a vedere che è per loro». «Quello che più mi è rimasto impresso conclude Bruna- è il bisogno di affetto che hanno i bambini». Si inaugura venerdì 1 maggio, nella sala esposizioni adiacente alla biblioteca comunale del comune di Ceggia, “Due al quadrato”, personale di Pacifico Fraccon e Marisa Trevisan. La mostra di quadri sarà visitabile fino al 17 maggio, dal lunedì al venerdì in orario di apertura della biblioteca, sabato ore 16-20, domenica 10-12 e 16-20. Concorso di poesia La Pro Loco ha bandito il primo Premio di poesia “Città di Ceggia” invitando grandi e piccini ad esprimersi in versi e a partecipare. Tre sono le sezioni in cui si articola il concorso: alunni della scuola primaria; ragazzi dai 12 ai 18 anni; adulti. Questi ultimi possono proporre anche composizioni in dialetto con traduzione. Per informazioni: www.prolococeggia.it. LA FESTA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE Festeggiamenti al via a Malintrada a preso il via giovedì H 30 aprile la Festa della Madonna delle Grazie a Malintrada di Motta. «Quest’anno - spiega il presidente del comitato di Malintrada Aldo Morettin - abbiamo approntato alcune cose nuove per dare un tocco un po’ diverso alle nostre manifestazioni». Come detto i festeggiamenti iniziano il 30 aprile e si protrarranno fino a domenica 17 maggio. L’appuntamento principale della festa sarà venerdì primo maggio, festa della Madonna delle Grazie, titolare della chiesa locale: alle 10.30 ci sarà la messa animata dalla Corale del duomo che ogni anno per quest’occasione, è tradizione ultra decennale, rende solenne la celebrazione. Nel pomeriggio, secondo momento religioso con la processione dell’immagine della Madonna portata lungo le vie della frazione dai confratelli del Santissimo e recita del Rosario nell’apertura del mese mariano. Sempre per venerdì 1 maggio, è in Le strutture parrocchiali di Malintrada programma, a partire dalle 14 alle 22 in piazza Monsignor Zornitta, la terza edizione del Mercatino delle arti e dei mestieri. Gara di mountain bike tra i filari domenica 3 maggio, valida quale 4ª prova del campionato provinciale di Treviso. All’interno della Mostra dei vini locali, giunta que- st’anno all’edizione numero 37, si terrà un dibattito dal titolo “Dialogo di…vino”. Sul palco saliranno il presidente del consorzio di tutela del vini del Piave, Antonio Bonotto e Nicola Frasson che per il Veneto è responsabile della “Guida vini d’Italia” del Gambero Rosso. Marco Guerrato 32 Dai nostri paesi Mottense - Memorie MOTTA / IN VISTA DEL GIUBILEO DEL 2010 Un campanile da sistemare «I l restauro del campanile? Una necessità». A margine della conferenza stampa di qualche giorno fa in basilica sull’evento del cinquecentenario dell’apparizione a Motta, si è fatto il punto anche sulla situazione del campanile. «In effetti – spiega padre Alfonso Cracco, rettore del Santuario – il campanile avrebbe bisogno di essere rinnovato. Il proble- ma si nota soprattutto quando piove: la copertura del campanile assorbe l’acqua, creando poi problemi a mano a mano che passa il tempo». Ma che tipo di danni sono stati riscontrati? «Sarebbe necessario analizzare da vicino la copertura magari con una gru, perché al momento non abbiamo l’esatta entità. In ogni caso ci sarebbe bisogno di un contributo altrimenti i la- 3 maggio 2009 tendenza, in Regione so che se ne sta parlando. Comunque la nostra amministrazione è particolarmente attenta alla questione: i lavori non potranno essere rimandati a lungo». Soprattutto in un periodo di particolare Il campanile fotografato durante la festa diocesana dei giovani ’09 fermento come questo: a vori non potrebbero nem- Motta infatti per il prossimeno cominciare». Nella mo anno sono previsti stessa sede il sindaco Pao- moltissimi pellegrini, un lo Speranzon ha dichiara- po’ com’era avvenuto duto che «l’argomento è di rante l’anno giubilare del competenza della Sovrin- 2000. GR 1 MAGGIO A FOSSALTA l pomeriggio di venerdì 1 Isteggiamenti maggio, nell’ambito dei fedi San Marco a Fossalta Maggiore, sarà dedicato a varie associazioni sportive, ricreative e culturali del territorio. I diversi gruppi proporranno spettacoli di pattinaggio artistico, danza e momenti musicali tradizionali e moderni. Ospiti particolarmente attesi gli studenti della scuola media di San Polo di Piave che, con le coreografie curate dall’associazione danza l’Etoile e il supporto dei giovani artisti dell’istituto musicale Celleghin, proporranno “Favola d’estate”: fantasie musicali, del compositore contemporaneo Remo Vinciguerra, ispirate ai più celebri racconti popolari. MOTTA: MOSTRA DEL LIBRO iovedì 30 aprile, a paG lazzo La Loggia a Motta di Livenza, è stata i- naugurata la XIV mostra del libro. L’edizione di quest’anno è intitolata “Un libro conquista il mondo”, e rimarrà aperta, con questi orari, fino a domenica 10 maggio: giorni feriali 15.30-18.30; sabato e festivi 9-12 e 15.30-18.30. ROVERBASSO CESSALTO: DI NUOVO IN FUNZIONE LE DUE AULE DI CATECHISMO lcuni giorni fa sono A state presentate alla cittadinanza le nuove au- le di catechismo realizzate a villa Cristofoletti, l’ex canonica del centro. La notizia è stata sottolineata anche dal sindaco di Cessalto Giovanni Artico, che ha rimarcato l’importanza dell’inaugurazione non solo per la parrocchia ma per la co- munità intera: «Le due nuove aule verranno utilizzate dalla parrocchia per attività come catechismo e lavori di gruppo. Le due aule sono state dedicate a Bruno Benvegnù, cittadino deceduto qualche anno fa, e ad Alessandro Mulatto, giovane scomparso alcuni mesi fa in un incidente stradale». Questi spazi rappresentano un indubbio segno di rinascita. Già, perché il 29 marzo 2008, villa Cristofoletti fu al centro della cronaca: qui nel primo pomeriggio scoppiò un incendio a causa di un corto circuito che ha intaccato, per fortuna, solo parzialmente la struttura. Un passante si accorse del fumo che usciva dalla struttura e furono chiamati immediatamente gli aiuti. La piazza di Cessalto fu occupata dai mezzi dei vigili del fuoco e pure da un’ambulanza. Nessun ferito, ma parecchia paura. Anche perché nei locali dell’ex canonica erano conservati i registri parrocchiali, fortunatamente nemmeno sfiorati dalle fiamme. «Si tratta di una prima parte dei lavori; un’opera molto importante per il paese visto che villa Cristofoletti attendeva da parecchio un primo rinnovo. La villa, già canonica, oggi è utilizzata come spazio per le attività parrocchiali: la canonica attuale invece è presente nella frazione di Santa Maria di Campagna. GR GODEGA S. URBANO PROTEGGICI DAL CIELO TEMPIO DI ORMELLE - GIULIA FIORE GRANDE D’AMORE C C ara nonna Angelina, sono trascorsi tre anni da quando sei salita al Cielo. Ci rattrista che tu non sia più tra noi. Eri una donna forte, d’altri tempi nella tempra e nel carattere, ma con una qualche modernità che ti rendeva unica. Sei cresciuta nella fede, in una famiglia numerosa: hai pregato sino all’ultimo per i tuoi genitori e fratelli defunti. Hai conosciuto il lavoro nei campi, il servizio in una famiglia, a Roma, che per te, proveniente ANGELINA DA ROS da Montaner, dev’esser sembrata città ancora più grande. Hai ved. CANZIAN vissuto l’orrore della guerra, il dolore per la perdita di un gion. 22.1.1913 - m. 6.5.2006 vane marito che amavi e che, partito soldato, un campo di prigionia tedesco ha strappato a te e alla piccola che il Signore vi aveva donato. Hai cresciuto quella vostra bambina con amore, lo stesso che ella, donna coraggiosa e figlia devota, ti ha riservato nel curarti e nello starti vicina nei momenti più difficili della tua esistenza. Ti sei spenta a 93 anni, dopo una vita che è sempre stata anche la nostra, da quando papà e mamma, giovani sposi, ti hanno voluta con loro, vivendo nella stessa casa in armonia, a Torino e a Godega. Ci hai sempre accuditi accompagnandoci con la preghiera, anche da adulti. Ti sei dimostrata bisnonna eccezionale donando del tempo ai tuoi tre pronipoti. Ci conforta sapere che ci guardi dal Cielo: proteggici con quell’amore che avevi per noi quaggiù. Grazie di cuore per tutto il tuo aiuto. Ti vogliamo bene: Stefania, Roberto, Davide, Matteo, Ester, Alice, Maria Teresa e Antonio. ara Giulia, 15 anni sono già trascorsi da quel mattino di primavera quando ci hai lasciati per sempre, i prati erano in fiore e l’aria profumata, ma immutato è il pensiero di te nelle nostre giornate. Nel nostro cuore rimangono vivi i ricordi d’amore dato e ricevuto. La dolcezza dei tuoi occhi, del tuo sorriso caldo che illuminava il tuo volto di GIULIA BUSOLIN un angelo volato via e nei n. 22.5.1990 - m. 5.5.1994 nostri cuori una nostalgia infinita. E se ancora oggi forte è il dolore, sappiamo che in ogni passo del nostro cammino ci accompagni e vegli su di noi. Vivi sempre nei nostri cuori, ti vogliamo bene. I tuoi cari COSTANTE MORDIERO n. 22.1.1921 - m. 2.5.1998 Undici anni sono passati, ma rimani sempre nei nostri cuori. Ti ricordiamo con tanto affetto con una messa il giorno della tua morte. Moglie, figli, nuore, genero, nipoti, parenti tutti. SOLIGHETTO TITO BELLÈ n. 11.10.1927 - m. 6.5.2000 Passa il tempo, ma la tua presenza è sempre viva. Ti ricordiamo, per te preghiamo; e tu dal Cielo prega per noi. Moglie, figli, nipoti, famigliari. BELLUNO - LA TUA STELLA SCINTILLA PIÙ CHE MAI CASTELLO ROGANZUOLO CI MANCA IL TUO SORRISO S. VENDEMIANO - SEI SEMPRE PRESENTE C el secondo anniversario dalla tua dolorosa scomparsa, il ricordo di te non ci abbandona un istante. Ci manca tantissimo il tuo sorriso, la tua solarità e la gioia con cui affrontavi ogni giorno. Solo saperti nella luce del Signore, nella sua Casa, ci dona conforto. Con l’amore di sempre, la tua famiglia. N aro Alessandro, sono trascorsi ormai tredici anni da quella mattina di maggio in cui ci hai improvvisamente lasciato. Il tempo ha cambiato le nostre vite, ma nei nostri cuori non c’è stato nessun cambiamento, tu sei sempre presente. Il ricordo del tuo sorriso dolce, del tuo sguardo sereno e di tutti i momenti felici che abbiamo vissuto in- ALESSANDRO SPESSOTTO sieme è vivo in noi assieme al- n. 15.1.1972 - m. 8.5.1996 la nostalgia infinita per te che non sei più qui. Dal luogo di pace in cui ti trovi donaci serenità, prega per noi e proteggici sempre, in particolare le piccole Mariasole e Allegra. I tuoi cari e quanti ti hanno conosciuto e amato. lara, gli anni passano inesorabili, sono trascorsi 1461 giorni, ma il mio amore e il mio dolore sono sempre intensi. Tutti noi sentiamo costantemente la tua presenza, la tua protezione e il tuo aiuto ad ogni evento della nostra vita. La mancanza di te continua a dilaniarmi il cuore con l’intensità del primo giorno. La tua vita si è spenta in- CLARA DALLA TORRE CHINAZZI giustamente e troppo in fretn. 9.5.1947 - m. 3.5.2005 ta. Le cose che hai toccato le stringo a me con la speranza di sentire ancora la tua presenza nella nostra famiglia che, un giorno, sarà finalmente riunita lassù nella pace eterna. La tua stella scintilla anche ora più che mai. Ciao. Gianluigi C LAURA BOTTECCHIA n. 19.6.1970 - m. 8.5.2007 Una messa in suffragio sarà celebrata sabato 9 maggio, alle 18.30, nella chiesa parrocchiale di Castello Roganzuolo. Ringraziamo tutti coloro che potranno parteciparvi. MARCE Solidarietà V enerdì 1 maggio, con partenza e arrivo presso la chiesa di Costa di Conegliano, si corre la 34ª Marcia di primavera-15ª Marcia del sorriso. In occasione dei 40 anni de “La Nostra Famiglia” di Conegliano, verran- no realizzate contemporaneamente anche due marce che partiranno rispettivamente dalle sedi di Mareno di Piave (9 km) e di Pieve di Soligo (15 km). L’arrivo per tutti è presso la sede di Conegliano. L’incasso verrà devoluto all’istituto “La Nostra Famiglia” a favore dei ragazzi e per l’acquisto di attrezzature e macchinari per la riabilitazione. Domenica 3 in località Colnù di Conegliano, il divertimento della marcia in compagnia si unisce ad una nobile causa: quella della solidarietà. Organizzata dall’Avis di Conegliano, avrà luogo infatti, la 37ª Marcia del donatore e della solidarietà. Il via verrà dato alle 9 da Colnù; tre le distanze di percorso: dal più breve di 6 km, ai 12, oppure ancora i 21 km. MZ LE FURIE ROSSE CONQUISTANO LA PROMOZIONE IN ECCELLENZA CON DUE GIORNATE DI ANTICIPO L’Opitergina in festa L’allenatore Mauro Tossani C on 67 punti, frutto di 20 vittorie, 7 pareggi e una sola sconfitta per un totale di 59 reti fatte e 19 subite, l’Opitergina, quando ancora mancano due gare da giocare, la prima domenica a Fontanelle e la seconda a Villorba, è promossa nel campionato di Eccellenza. Migliore attacco del campionato e migliore difesa. Un campionato La rosa dell’Opitergina il giorno del raduno precampionato praticamente perfetto quello delle Furie Rosse guidate in panca dal romagnolo Mauro Tossani. Un mix perfetto fatto di giovani, che si sono messi in luce e che spesso e volentieri hanno dato dei dispiaceri alle difese avversarie, ma fatto anche di giocatori navigati per la categoria. Il tutto miscelato alla perfezione per creare quello che si sarebbe poi rivelato un CAI IL PROGRAMMA DELLA SETTIMANA l Cai di Pieve di Soligo collaIdell’1 bora per il concerto all’alba maggio presso il rifugio dei Loff (Lupi), che designerebbe gli abitanti di Cison. Il rifugio, ideato da Enrico Salton al quale è dedicato, viene gestito dagli “Amici del rifugio dei Loff”. Il rifugio, un bivacco aperto tutto l’anno, è costruito sotto “La croda del gevero” ed è formato da un monolocale con un sottotetto che può accogliere 8 persone, privo di acqua potabile, fornito di una piccola cucina dotata di caminetto. Dal bivacco è possibile godere di una straordinaria panoramica cha abbraccia tutta la vallata, nei giorni sereni si può scorgere anche il mare. La partenza è da prevedersi in notturna, raggiungendo via San Boldo in automobile per poi seguire il sentiero a piedi, per circa 50 minuti. Per eventuali informazioni telefono 3384874716. La sottosezione Cai di San Po- lo di Piave inaugura il percorso Col dei Rovi in mountain bike per tutti i ragazzi sabato 2 maggio. Il Cai di Motta di Livenza domenica 3 porta tutti gli escursionisti a Bordano (Ud) alla scoperta della Casa delle farfalle. Si potranno visitare i giardini esotici dove si corteggiano, si nutrono sui fiori e si riproducono oltre 400 specie di farfalle differenti. La partenza è prevista alle 8 dal parcheggio della sede, il rientro per le 18 circa. È richiesto un contributo per persona di 5 euro. Chiudono il 14 maggio le iscrizioni al corso roccia base organizzato dalla scuola di alpinismo “Vittorio Veneto”. La quota di iscrizione al corso, le cui lezioni teoriche si terranno presso la sede del Cai di Vittorio Veneto, è di 180 euro. Per informazioni: telefono 0438500799, [email protected], www.caivv.it. Mara Campaner cocktail micidiale che non ha lasciato scampo a nessuno. Un cammino regolare con una velocità di crociera da tagliare il fiato a tutti, tranne al Vittorio Falmec, compagine che si è alternata alla vetta della classifica proprio con i biancorossi. «Mettiamoci in testa – aveva ammonito mister Tossani alla squadra nel giorno della presentazione – che il calcio è u- SKATING OPITERGINE IN AUGE IN SPAGNA Madrid dal 16 al 18 aA prile si è disputata la prima Coppa di Spagna di pat- tinaggio artistico. Oltre agli atleti spagnoli, francesi, tedeschi e olandesi era presente la nazionale italiana con 21 atleti che hanno na passione e non un hobby». Il messaggio la squadra lo ha capito fin dal primo giorno e dal primo minuto di allenamento. Se il buongiorno si vede dal mattino, nelle prime 6 gare di campionato l’Opitergina ha raccolto il massimo raccoglibile. Fatta eccezione per l’incidente di percorso in casa del Gruaro alla settima giornata, e qualche pareggio, durante la stagione la squadra ha sfoderato tre goleade da lasciare pochissimi dubbi su quale sarebbe stato il destino finale. Tra i giovani che si sono messi in luce nelle file biancorosse: Jacopo Bettiol, Dario Romanzin e Davide Gatto. Il primo è sbarcato alla corte del presidente Renato Bernardi con il mercato estivo, mentre gli altri due sono arrivati a Oderzo nel mercato novembrino. Ecco la composizione della rosa: Jacopo Bettiol, Ivan Bozzato, Alberto Buratto, Enrico Cancian, Alessandro Candosin, Matteo Da Ros, Roberto De Vito, Papa Celle Fall, Kadim Fall, Federico Furlan, Federico Furlanetto, Gianni Gabatel, Antonio Martina, Francesco Mascherin, Davide Mazzaracca, Riccardo Meneghin, Matteo Modolo, Alberto Pasian, Enrico Perruzzetto, Marco Rossetto, Tiziano Sartor e Alessandro Silboni, Davide Gatto e Dario Romanzin. Allenatore in seconda Gianantonio Bolzan, preparatore dei portieri Mario Zanon, massaggiatore Renato Cardin. Marco Guerrato ORMELLE E MOTTA NEL PERCORSO Un Giro friul-veneto è molto Veneto nel 47º GiC ’ ro ciclistico del Friuli Venezia Giulia, la più antica cor- sa a tappe per dilettanti al mondo. La competizione internazionale per elite e under 23, rimasta incerta fino all’ultima settimana per motivi economici, si disputa dal 6 al 10 maggio. Dopo le prime tre tappe (la Udine-Ronchi dei Legionari di mercoledì 6, la Forgaria-Piano d’Arta di giovedì 7 e la Tolmezzo-Pordenone di venerdì 8), il Giro del Friuli Venezia Giulia approda in territorio diocesano. Sabato 9 si corre, infatti, la quarta tappa che porterà i corridori da Brugnera a Ormelle. Sarà una frazione straordinaria abbinata al 47º Gran premio Rinascita e al Gran premio del vino Raboso. I ciclisti, dopo la partenza alle 10.30 dal Ca’ Brugnera, percorreranno due giri del circuito Brugnera-Maron-Brugnera, quindi prenderanno per Calderano, Gaiarine, Vallonto, L’atteso Oleg Berdos (Team Bibanese) sbancato la zona medaglie. Fra questi anche due atlete dello Skating Club Oderzo: Elena Dalla Libera, medaglia di bronzo nella categoria jeunesse, e Jennifer Da Re, medaglia d’oro nella categoria cadette. Ciclismo iovanissimi, esordienti, alG lievi, juniores e bikers in sella domenica 3 maggio. I gio- vanissimi disputano a Bavaroi di Orsago il 5º Circuito di San Pancrazio organizzato dal Campolongo Esse 85 con partenza alle 9.30. Doppio appuntamento a Campocervaro organizzato dal Cimetta Comprex: per il 27º Gran premio Trattoria Campocervaro gli esordienti percorreranno 25 chilometri con partenza alle 9 (primo anno), 36,5 km con partenza alle 10.15 (secondo anno); per il 27º Trofeo Attimec-15º Memorial Gardenal, invece, gli allievi affronteranno 51 chilometri con partenza alle 15. Il clou sarà a San Michele di Feletto, dove l’Orsago organizza il 39º Gran Premio San Michele per juniores. In programma ci sono 10 giri del circuito da 10,3 chilometri attraverso San Michele di Feletto, Santa Maria di Feletto, Crevada, Parè di Conegliano e San Michele di Feletto per un totale di 103 km. La partenza è alle 15. I bikers, infine, sono di scena a Malintrada di Motta di Livenza. Lo Zero 5 Bike Team propone il cross country “Tra i filari di Malintrada” su un circuito prevalentemente sterrato di 10 chilometri da ripetere più volte a seconda della categoria. La partenza è alle 10 da piazza don Zornitta. Fontanelle, Tempio, Ormelle, Roncadelle e Negrisia. Ecco la specialità: tre chilometri di strada bianca fino a Stabiuzzo. La corsa riprenderà attraversando Cimadolmo, San Michele di Piave (traguardo volante), Tezze, Santa Maria di Piave, Susegana con Gran premio della montagna sull’asperità del Tombola, località Cassonetti, Collalto, Susegana, Tombola (2º Gpm), Ponte della Priula, Santa Maria di Piave, Tezze, San Polo di Piave, Rai, Tempio, Ormelle (traguardo volante), Roncadelle. Dopo altri 3 chilometri di strada bianca si prenderà per Negrisia e Roncadelle con arrivo a Ormelle, dopo 165,3 chilometri previsto fra le 14.10 e le 14.44. Domenica 10, quinta e ultima tappa, con partenza da Motta di Livenza e arrivo a Buja in provincia di Udine. Come si nota non ci sono prove a cronometro né arrivi in salita. Elevato il chilometraggio: nel complesso verranno percorsi 749,5 km. Giacinto Bevilacqua 3 maggio 2009 L’IMPEGNO DI IMELDA BORNIA CON I BAMBINI POVERI DI GUANAMBÌ, BRASILE GODEGA: CASERMA AL POSTO DI UNA SCUOLA? L’ Udc di Godega propone un progetto alternativo per la realizzazione della caserma dei Carabinieri, la cui concretizzazione è ostacolata dal considerevole impegno economico necessario, e che può essere a nostro avviso garantita coinvolgendo il tema scuola, e la sua inderogabile riforma. Noi proponiamo di adibire una delle scuole elementari del Comune a caserma e suddividere gli a- lunni nei restanti due plessi. I dati: la caserma costa 2 milioni, di cui 500 mila arrivano dalla Regione; tutte e tre le scuole hanno una dimensione utile per diventare un’eventuale caserma; con la conversione di una scuola in caserma verrebbe meno la necessità di sorveglianza da parte dei vigili di un edificio sensibile; nella frazione dove viene sacrificato un servizio (scuola), viene ridato un al- tro servizio (caserma); le soluzioni diversificate della scuola (tempo pieno e tempo normale) fanno sì che due scuole potrebbero avere una specificità ciascuna; anche quest’anno sono stati fatti i “salti mortali” per fare una classe per frazione (poco più di trenta alunni in tutto il Comune). Claudio Giacometti Segretario Udc Godega L’ATTRICE FRANCESE SASTRE RACCONTA LA SUA VITA DI MAMMA SINGLE SENZA FIDANZATO Una strana ambasciatrice F orse non vale la pena di prendersela tanto, ma quando l’incoerenza supera certi limiti è opportuno segnalarne la gravità. Ebbene, sull’ultimo numero di “A”, il patinato settimanale femminile diretto dalla superdotatissima Maria Latella (come faccia a fare tutto quello che fa, solo il buon Dio lo sa), c’è un servizio sull’attrice (si fa per dire dell’attrice, naturalmente) Ines Sastre che, in copertina, viene così presentata: Inés Sastre «Io, mamma single e senza fidanzato». Andando all’interno, la presentazione continua così: «Il vero amore esiste solo nelle favole». Si è separata dal marito un anno dopo le nozze, quando il figlio Diego aveva pochi mesi (tre). Tanto, lei afferma: «A Parigi, dove vivo, due famiglie su tre sono divorziate». Ma ora dice: «Grazie a questa storia ho capito gli uomini» (sic). Cioè alla signora è bastato un anno e un figlio per capire gli uomini e separarsi. E alla domanda della giornalista se è pesante la condizione di madre sola risponde testuale: «Penso che se mi fossi separata dopo una lunga relazione ne avrei risentito di più». E ancora: Pensa mai di avere un altro figlio? Risposta: «Sì, mi piacerebbe, ma per ora mi manca il papà» (e ride). Cioè, ha anche il coraggio di ridere. E, verso la conclusione, la domanda: È cattolica? Risposta: «Sì. La religione dà a tutti un’occasione per riflettere, per fare ogni gesto pensando alle sue conseguenze sugli altri». Evidentemente, o quest’occasione lei non l’ha ancora avuta, o le sue capacità di riflettere sono abbastanza ridotte. E questa sarebbe, oltre che testimonial di una rinomata casa di cosmetici (e passi!), anche l’ambasciatrice dell’Unicef. Ma sono queste le doti apprezzate dall’Unicef (se questo titolo ha un valore...)? Va bene che, viste le campagne che l’Unicef sostiene a favore della sterilizzazione, non c’è da aspettarsi di meglio. Gino Zanette Pianzano SCRITTE DURANTE LA FESTA DEI GIOVANI A MOTTA LO SCORSO 4 APRILE I post-it con le preghiere al Padre giovani ritrovatisi a Motta il 4 Ina,aprile per la loro festa diocesanel corso della celebrazione penitenziale, presieduta dal Vescovo in basilica, hanno rivolto al Padre alcuni pensieri scrivendoli su dei post-it che sono stati attaccati alla croce. Ecco i pensieri dei ragazzi. - Dio, manda il tuo Spirito di pace perché riusciamo a creare situazioni e massaggi di pace. Potete inviare le vostre LETTERE AL DIRETTORE per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438.555437 - Grazie Gesù per il dono del tuo perdono, fa che trovi il gusto della tua parola che nutre la vita. - Io spero che anche le persone che non credono in te un giorno possano vederti e ammettere di essersi sbagliati e credere. Allora il mondo sarà migliore. - La Pasqua è risurrezione e cambiamento della nostra vita. - La speranza sono i ragazzi che mi sono stati messi “tra le mani”. - Perdono. - Cercate sempre la fonte dell’amore e non perdertela mai di vista. - Gli uomini si facciano abbracciare dalla misericordia di Gesù. - Spero di poter essere sempre me stessa. - Donami la capacità di credere e aiutami ad aprire gli occhi. - La fede è un regalo di Dio, non scoraggiarti. - Mi auguro, con questa Pasqua, di poter trascorrere del tempo con la mia famiglia e le persone più care e poter dedicare loro attimi preziosi... lo auguro anche ai giovani presenti ora. - La vita è un inno alla speranza. - Ti prego Signore, perché questa Pasqua porti serenità nel mio cuore e in quello di coloro che mi sono vicini. - Noi giovani siamo la speranza del mondo, la nostra forza però non può venire solo da noi ma dobbiamo affidarci a Colui che è sopra di noi. - Con la speranza che il domani mi doni giorni sempre più belli e sereni, dono a te, Signore, la mia esistenza, convinta che tu possa rendermi felice e Oltre la violenza irca nove anni fa, risponC dendo ad una necessità del quartiere Monte Pascoal, abbiamo formato nel Progetto un gruppo di ragazzi analfabeti che non frequentavano nessuna scuola. Due di loro erano Renato e Tiago, rispettivamente di 8 e 10 anni. La loro esperienza educativa però è durata poco. Il primo è stato gradualmente assorbito dal mondo della delinquenza, e il secondo era stato invitato ad entrare in una casa di rieducazione per poter uscire dalla dipendenza di prodotti chimici. Quest’ultimo è fuggito più volte da questa casa; per legge avrebbe dovuto avere accompagnamento di psicologi e assistenti sociali, figure inesistenti nei servizi pubblici locali. Circa un mese fa Renato è morto in uno scontro con la polizia e Tiago è stato incarcerato per molteplici furti. Nessuna misura socio-educativa di cui avevano diritto è stata loro offerta e il mondo del crimine, presente in ogni angolo di strada e che fa le sue vittime tra i minori poveri, senza struttura familiare e con bassa scolarità, li ha cooptati. La Campanha della fraternità iniziata con la Quaresima, che ha come tema “Fraternidade e segurança pùblica. A paz è fruto de justiça” (Fraternità e sicurezza pubblica. La pace è frutto della giustizia), ci propone una riflessione sulle paure e la violenza che regnano a tutti i livelli della società. Un’ingiustizia istituzionalizzata è una delle cause dell’imperante violenza, in cui il patrimonio di pochi è più importante della vita di molti poveri. Le varie attività del Progetto hanno avuto inizio passato il carnevale. Come comunicato nella lettera di Natale, abbiamo dovuto eliminare il turno del mattino nel Monte Pascoal e così siamo presenti nei due quartieri solo il pomeriggio, con un centinaio di ragazzi in ogni progetto. Nel Monte Pascoal abbiamo dato una ristrutturazione all’ambiente ricavando più locali, di cui il Progetto necessitava. Potremo così avere una segretaria e un computer, che non abbiamo mai avuto per mancanza di un luogo dove metterlo. Siamo ancora in negoziazione col comune perché fornisca la merenda per i bambini. Non ci è stato detto ancora un no esplicito e per questo continuiamo i contatti telefonici e personali. I bambini, però, ricevono tutti i giorni il loro piatto di riso o pasta, frutto della solidarietà di scuole, gruppi di catechismo, eccetera. Questa settimana cominceremo a presentare nei due progetti la recita di Pasqua, legata al tema della Campagna della fraternità. Gesù continua a soffrire e morire, vittima delle diverse forme di violenza, dentro e fuori casa. I bambini si identificano molto quando la questione è la violenza. Ma sanno anche superarla, sanno giocare, sorridere e credere in un futuro migliore. In fondo è questo il messaggio pasquale. Cari amici, che questo messaggio possa concretizzarsi nella vostra quotidianità, nell’impegno per costruire un futuro migliore. Imelda Bornia Guanambì, Bahia, Brasile lasciare qui sulla croce i miei liappagata anche attraverso la miti, per poter essere quel messofferenza. saggio d’amore che tu hai man- Solo il Signore sia nostra luce dato. e nostra forza. - Aiutami Signore lungo tutta la - Aiuta noi giovani nei momia vita, aiuta i miei cari e somenti di bisogno, aiuta i paesi prattutto i miei genitori. che sono senza cibo e sta loro vicino, speriamo che le guerre finiscano. - Padre mio, pongo in te la mia speranza. Affido a te i miei genitori, la nonna che non sta bene, il mio ragazzo e gli amici. Ti prego con il cuore, Signore, mia roccia e mio rifugio. - Dialogo. - Spero sempre che più ragazzi possano scoprire la bellezza del tuo amore infinito. - Speranza nel riuscire ad avvicinare più giovani alla fede. MOTTA: la grande croce con i post-it su cui i giovani hanno scritto le loro - Signore, voglio preghiere al Padre 35 3 maggio 2009 DOMANDA LAVORO Giovane ragazza, cerca lavoro come baby-sitter, cameriera, per pulizie. Tel. 328-6741106. Signora automunita e con esperienza di operaia, banconiera e fornaia, cerca lavoro serale e nei fine settimana. Tel. 3285455845 dopo le 16. Signore con esperienza pluriennale come operaio nei settori plastica e legno, cerca lavoro. Disponibile anche come lavapiatti e aiuto cucina. Tel. 3209342848. Signora rumena, 35enne, cerca lavoro come assistente anziani e per pulizie. Disponibile nei fine settimana e per la notte. Tel. 348-8910631. Dj Ericckus si rende disponibile per feste private, bar, locali, anche con strumenti propri. Musica a 360°! Tel. 347-3539567. Ragazzo 23enne, con esperienza si offre come elettricista per piccole manutenzioni, come autista patente B anche con mezzo proprio e per lavoretti saltuari. Tel. 3473539567. Signora con qualifica di Operatore socio sanitario, offre disponibilità diurna e notturna per assistere anziani o ammalati e anche per eseguire piccole mansioni domestiche. Disponibile anche 24 ore su 24. Tel. 334-1840766, 3926641154. Esperta nel settore della formazione, disponibile per affiancamento continuativo allo studente per scoprire la motivazione allo studio, consolidare il modello di apprendimento, imparare a gestire la prova scritta e l’interrogazione con sicurezza e risultato, risolvere incomprensioni tecniche e di contenuto. Disponibile a impartire ripetizioni in italiano, storia, geografia e scienze a ragazzi delle scuole medie e in tutte le materie a ragazzi delle elementari. Tel. 348-7645436. Pensionato automunito, massima serietà, offresi come accompagnatore disabili o persone non autosufficienti ed altre attività da concordare. Zona Oderzo e limitrofi. Tel. 0422815700 chiedere di Silvio, 349-0087866. Ragazzo con esperienza come saldatore a filo e metalmeccanico, cerca lavoro. Disponibile anche per altri tipi di mansioni. Tel. 329-0171199. Saldatore a filo cerca lavoro. Esperienza anche nei settori legno e metalmeccanico. Uso muletto. Disponibile anche come lavapiatti. Tel. 3337713667. Signora cerca lavoro come collaboratrice domestica, addetta pulizie, operaia e per stiro. Tel. 3896823635. Signora offresi come lavapiatti, collaboratrice domestica, aiuto cucina, operaia, per stiro e pulizie. Tel. 320-2220128. 25enne italiana, cerca urgentemente lavoro come operaia, commessa, babysitter, addetta alle pulizie o altro. Disponibilità immediata. Massima serietà. Tel. 0422-861537, 3938992779. Signore con esperienza come saldatore, magazziniere (uso muletto), verniciatore a spruzzo e autista cerca lavoro in questi ambiti. Tel. 320-6696872. Giovane ragazza di nazionalità rumena cerca qualsiasi lavoro purché serio. Tel. 329-6143786. Signora rumena 36enne, cerca lavoro come badante e addetta pulizie. Disponibile fine settimana e notti. Tel. 348-8910631. Signora romena con esperienza come assistente anziani, ammalati e operaia, cerca qualsiasi lavoro purché serio. Tel. 349-3569416. Serramentista con esperienza cerca lavoro nel settore. Disponibilità anche come magazziniere, operaio, saldatore (due corsi per saldatura a filo), autista, lavapiatti e assistente anziani. Tel. 3333478957. Autista patenti B - C - E con esperienza nazionale ed internazionale, cerca lavoro in questo settore ma si rende disponibile anche come operaio. Tel. 3332513291. Laureata in psicologia impartisce ripetizioni e offre affiancamento allo studio per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie. Insegna metodo di studio. Tel. 348-7645436. Signora con esperienza come baby sitter, maestra d’asilo, badante, pulizia uffici e collaboratrice domestica, cerca lavoro in questi settori o altro. Zona Conegliano e dintorni. Tel. 329-4681331. Signore in possesso di patente C-E, con esperienza, cerca lavoro come autista. Disponibilità immediata, per il territorio nazionale ed estero. Tel. 328-6490927. Giovane signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica, pulizia uffici, assistenza anziani/ammalati. Tel. 347-2942528. Ragazza con esperienza cerca lavoro come baby sitter, barista, pulizie uffici, parrucchiera/estetista, collaboratrice domestica. Zona Conegliano e dintorni. Tel. 327-3354998. Il 730 non ti entra in testa? Vieni al Caaf Cisl Troverai persone che conoscono i tuoi problemi e ti aiuteranno a trovare le soluzioni più vantaggiose. Scopri i valori di una grande organizzazione sempre al tuo servizio! TO? 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