Il mercato toro americano è finito o siamo di nuovo in fase di lancio ?

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Il mercato toro americano è finito o siamo di nuovo in fase di lancio ?
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Il mercato toro americano è finito o siamo di nuovo in fase di lancio ?
Le informazioni e i dati sono ritenuti accurati, ma non ci sono garanzie. Domino Solutions non è un consulente d'investimento
e non offre consigli specifici di investimento. Le informazioni qui contenute sono solo a scopo informativo.
One Million Dollar Portfolio dal 2010 ad oggi +75.11%
Stock Win Usa Portfolio dal 2010 ad oggi +124.59
Europa Vincente Portfolio dall'inizio del 2012 +15.03%
C'è una bella storiella che gira a Wall Street, una metafora molto simpatica per sintetizzare ciò che sto per
raccontarvi.
Ci sono due grossi manager di Wall Street che partono per un campeggio insieme in un parco nazionale. Arrivati
montano la tenda e il primo manager dice al secondo: "Il guardiano del parco ha detto di stare attenti che c'è un
Orso Nero che gira vicino il campeggio".
Il secondo manager allora fa un sorriso e risponde: "Nulla di preoccupante, io corro veloce".
Alche il primo manager saccentemente replica: "Ma tu non sai che un Orso Nero che rincorre la sua preda può
andare anche a 60km all'ora ?".
Il secondo manager per nulla preoccupato rispode: "Il mio obiettivo non è di correre più veloce dell'Orso Nero, ma
è quello di correre più veloce di te".
Il mercato in questo periodo sembra davvero in difficoltà, gli indici americani sono scesi di quasi il 4% in Aprile
dopo aver toccato i massimi degli ultimi anni nel 2012. La situazione sta rendendo gli investitori nervosi, come
evidenziato dal brusco salto in avanti del VIX mostrato nel grafico annuale sotto.
I recenti dati misti economici degli Stati Uniti uniti ad un quadro non molto chiaro del mercato del lavoro dopo
la sorpresa dei dati negativi di marzo e il salto successivo dei disoccupati settimanali ha dato nuovo slancio al
pessimismo sugli indici americani. In pochi si aspettano che la stagione del utili possa portare linfa al mercato
anche se i dati fuori della Cina non sono stati particolarmente negativi, ma purtroppo non hanno ispirato molta
fiducia. Il problema principale comunque rimane sempre la paura nell'epicentro Europa, questa volta a
farne le spese è la Spagna, anche se non crediamo che la Spagna sia un problema come definito nel
nostro passato articolo Le preoccupazioni spagnole sul debito: esagerate e pompate .
Grafico VIX annuale ultimi 12 mesi dati giornalieri
In definitiva allora la domanda nasce spontanea, è la fine della corsa impressionante del mercato da metà
Novembre 2011 ad oggi con guadagni superiori al 18% o è solo una temporanea diapositiva durante la quale il
mercato prende fiato di qualche punto percentuale prima di un'altra grande corsa ? Noi siamo più inclini verso
la seconda soluzione, continuano a credere che le forze globali che ci hanno regalato una bella corsa di
tori negli ultimi mesi abbia ancora forza.
Abbiamo passato un interno fine settimana a discuterne tra di noi per capire quali possano essere le ragioni che ci
portano a pensare positivo e di seguito ve le mostriamo.
Dati morbidi non significa dati negativi
L'affermazione che il mercato dipende dal programma Quantitative Easing (QE) avviato dalla Fed nell'autunno
del 2010 non è del tutto errata. Infatti da quando il programma è partito gli investitori hanno spesso basato le loro
valutazioni e organizzato programmi di acquisto/vendita basandosi sull'impatto che il QE avrebbe avuto sul valore
azionario. Deboli rapporti economici significa maggiore probabilità di sostegno da parte della Fed e viceversa.
Il miglioramene dei dati macroeconomici soprattutto sul fronte del mercato del lavoro, sono stati visti come "ostili"
dal programma QE. In effetti ha una sua logica, se le aziende assumono, vuol dire che vanno bene e quindi non
hanno bisogno di aiuti. A pochi minuti dalla riunione di Marzo della FED fu rilasciato il rapporto del lavoro di Marzo
che versò acqua fredda sulle speranze di una ulteriore introduzione del QE.
Ma parliamo un attimo di questi dati del lavoro negativi. Noi non crediamo che questi siano il sintomo di qualcosa
di grave, i numeri del lavoro durante le stagioni invernali sono sempre in funzione di un periodo annuale
favorevole per le micro assunzioni, andando avanti sarà facile che i reali dati mostrino una maggiore debolezza
dei posti di lavoro.
Detto questo ci sono abbastanza prove che suggeriscono che l'economia ha slancio sufficiente per generare
guadagni del mercato del lavoro che ricordano gli ultimi mesi. Nel caso di un improbabile slancio negativo
dell'economia, abbiamo un'indicazione sufficiente da parte della Fed, che arriverà attraverso un maggiore
sostegno.
Ovviamente preferiremmo che il mercato superi la necessità di una maggiore presenza del programma QE. Ma
nella situazione attuale, il valore azionario ne trarrebbe un ottimo beneficio.
Ma tutto questo è cambiato in seguito ai dati negativi sui posti di lavoro successivi e il conseguente
aumento dei sussidi settimanali. Anche i funzionari della Fed hanno recentemente descritto l'economia
come "non fuori dai guai", che tradotto significa che l'economia può avere bisogno di più sostegno da
parte della banca centrale.
Richiesta di sussidi in America ultimi 5 mesi
L'Europa non è una minaccia
La Cina sembra stia facendo bene, il che significa che la sua economia sta rallentando, ma il rallentamento
è molto meno inquietante rispetto alle situazioni che prospettano situazioni catastrofiche. Il paese nel primo
trimestre ha avuto un tasso di crescita del PIL del 8,1%, al di sotto delle stime che lo davano all'8.3%, ma nulla da
perderci il sonno.
È importante sottolineare che la composizione della crescita ha un certo numero di aspetti positivi, tra cui un
minor ricorso a investimenti in immobilizzazioni materiali e una maggiore crescita dei consumi. Mentre le questioni
circa la crescita cinese rimarrà un problema chiave per il mercato il paese non sembra essere in una direzione di
rallentamento.
Più che la Cina, è il riemergere dei timori legati all'Europa che sembra problematico. I rendimenti sui titoli di
Stato spagnoli sono stati un impulso negativo in questi ultimi giorni ed hanno ormai raggiunto il livello più alto
da dicembre 2011. La BCE comunque ha dato mandato per un completamento di un altro giro di operazioni di
liquidità.
La recente ripresa dei rendimenti spagnoli e il ritorno di ansie riflette le prospettive deboli di crescita
economica del paese e i dubbi circa la sua capacità di soddisfare anche gli obiettivi di disavanzo rivisti.
Lo stato di debolezza finanziaria delle banche del paese aggiunge benzina sul fuoco a questi problemi.
La Spagna è una grande economia, molto più grande di Irlanda, Portogallo e Grecia che hanno ricevuto
salvataggi finora. Ma la situazione non è senza speranza. La BCE potrebbe non essere in grado di fare un'altra
operazione di liquidità così presto dopo il suo secondo turno di Febbraio, ma potrebbe sostenere il mercato dei
titoli di Stato direttamente in acquisti sul mercato secondario. Detto questo, i titoli in Spagna sono destinati a
restare nella nube di un forte impatto negativo di questo mercato nei prossimi giorni.
Mettere tutto insieme e tiriamo le somme
L'ampio insieme di forze che il mercato azionario ci ha dato dalla fine di Novembre fino all'inizio di questo mese
ha creato delle opportunità di acquisto molto interessanti. Mentre immaginiamo il mercato ripercorrendo i suoi
passi, qualche debolezza ulteriore nei prossimi giorni potrebbe non essere in contrasto con una visione
complessiva. E' forse ragionevole aspettarsi una maggiore volatilità in primavera/estate rispetto a quello che
abbiamo incontrato nel primo trimestre, in gran parte dovuto alla Spagna anche se la situazione in quel paese è
potenzialmente molto meno preoccupante del caso Grecia.
Portfolio aggiornamento
La nostra strategia per i prossimi mesi è di accantonare l'Europa e i suoi titoli per un po, almeno fino a quando
le acque non si saranno calmate concentrandoci sugli Stati Uniti. L'economia statunitense offre prospettive di
crescita decenti e stabili rispetto a molte altre regioni del mondo. Alcuni dei titoli migliori disponibili, al di fuori di
Apple (AAPL), sono Google (GOOG), Johnson and Johnson (JNJ), SeaDrill (SDRL) e MacDonald (MCD).
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