Progetto Energy Saving Campagna interna di comunicazione

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Progetto Energy Saving Campagna interna di comunicazione
Direzione Amministrativa
Area Servizi Tecnici e Immobiliari
U.O. Ambiente e Sicurezza
Progetto Energy Saving
Campagna interna di comunicazione
Appuntamento informativo 1
When one sees nature in a necessary connectedness and interrelationship, then all things are equally important -- shrub, worm, plant,
human, stone, nothing first or last, but all one single unity.
Ernst Moritz Arndt - On the Care and Conservation of Forests, 1934
1.
RISPARMIAMO SUL RISCALDAMENTO
Quando parliamo di riscaldamento degli ambienti del Sant’Anna, ci si riferisce principalmente al
consumo di gas (caldaie termiche), ma anche di energia elettrica (pompe di calore, come a
Palazzo Toscanelli).
In tabella sono riportati i dati relativi al consumo di gas naturale negli ultimi due anni.
TABELLA 1 – Consumi di gas nel biennio scorso.
Consumi
€
m3
Tonnellate di CO2
1
Anno
1
2006
2007
159.297
240.658
554
153.171
234.576
540
∆
∆%
-6.126
-6.802
-26
-3,8
-2,5
-2,5
Per ogni metro cubo di gas metano bruciato per riscaldamento, uso cucina e produzione di acqua calda
vengono emesse in atmosfera circa 2,3 kg di gas serra.
La cifra legata al consumo resta comunque elevata. A titolo di paragone nel 2007 la
Scuola Superiore Sant'Anna ha prodotto per il solo riscaldamento dei locali la stessa
quantità di CO2 che riuscirebbe a produrre un’automobile a benzina in 400.000 km
(più della distanza tra la Terra e la Luna).
Dalla fine del 2007 è attivo presso le sedi principali della Scuola Superiore Sant'Anna (sede
centrale, Polo Sant’Anna Valdera e Palazzo Toscanelli) un sistema di monitoraggio e controllo
volto a verificare in maniera precisa ed oggettiva il funzionamento degli impianti e i
comportamenti degli utenti della Scuola.
Questo sofisticato sistema, costituito da sensori di temperatura e di presenza, e da contatori di
energia elettrica, è in grado di farci meglio comprendere come vengano gestiti gli impianti e
l’uso che ne fanno gli utilizzatori (gli utenti della Scuola), aiutando ad individuare eventuali
sprechi e a procedere in maniera consapevole e circostanziata alla riduzione dei consumi.
TEMPERATURA.
La temperatura nei locali riscaldati nel periodo invernale, ai sensi di legge, dovrebbe attestarsi
tra i 18 e i 20° C.
Peraltro nelle occupazioni sedentarie, come lavorare in ufficio o studiare, le persone di solito
gradiscono una temperatura un po’ superiore, in quanto rimangono sedute per molte ore alla
loro postazione. Si può ipotizzare una temperatura di 21° C. Ogni grado in più rispetto a
questo limite comporta un aumento in termini di emissioni di CO2 del 6%.
Le temperature nei locali delle diverse sedi della Scuola sono purtroppo assai superiori a questi
valori. I risultati ottenuti dalle misure strumentali fornite dai sensori installati al 3° piano di
Palazzo Toscanelli, ad esempio, indicano che in molti uffici le temperature si mantengono al di
sopra di questi valori (vedi tabella 2).
Riguardo ai fine settimana, c’è una chiara evidenza del fatto che l’impianto a fancoil consente
la corretta gestione delle temperature, per cui il fine settimana il riscaldamento è spento e si
evitano sprechi. Può accadere però che si lascino accesi per dimenticanza i fancoil e le
temperature rimangano alte sia nei pomeriggi che per tutto il fine settimana.
Un altro aspetto da approfondire sono le oscillazioni di temperatura.
Può accadere che l’utente non regoli bene la temperatura del fancoil, impostando un’alta
temperatura sul telecomando o un’alta velocità dell’aria nel fancoil, per cui la temperatura
della stanza sale troppo.
Per rimediare alla temperatura troppo alta può accadere che l’utente di tanto in tanto apra la
finestra in modo da farla tornare a valori a lui graditi. In questo modo si genera uno spreco.
TABELLA 2 – Temperature medie al 3° piano di palazzo Toscanelli, nel periodo 1° dicembre
2007 – 12 gennaio 2008.
CASO DI USO SCORRETTO DEL RISCALDAMENTO
Per questa analisi ci possono aiutare i diagrammi
orari, ad esempio quello riportato in tabella 3.
Si vede che la temperatura nella stanza è molto alta,
dell’ordine sei 25° C, causa una errata regolazione
della temperatura sul telecomando del condizionatore.
L’utente è probabilmente a disagio per la
temperatura troppo alta e, invece di abbassare il
riscaldamento, apre la finestra (a intervalli di un
paio
d’ore),
causando
una
riduzione
della
temperatura di circa 1°C.
Dopo le ore 18, infine, la temperatura continua a
salire, indicando che l’utente si è dimenticato di
spengere l’impianto alla fine del turno di
lavoro.
TABELLA 3 – Temperature in una
stanza campione di palazzo Toscanelli, del 14 dicembre 2007.
A errore si unisce errore, causando un grosso spreco
di energia.
Nei locali del Polo Sant’Anna Valdera, infine, le temperature sono mediamente elevate, con
notevoli differenze da stanza a stanza.
Inoltre (vedi tabella 3) c’è l’aggravante che molte delle stanze riscaldate vengono
utilizzate pochissimo, solo per circa il 10% dell’orario lavorativo. Ovviamente sarebbe
corretto spegnere il riscaldamento quando i locali rimangono inutilizzati per molte ore.
Nelle aule, ancora al Polo Sant’Anna Valdera, la situazione è peggiore, con medie elevate e
picchi di temperatura superiori ai 26° C, causa una errata regolazione dei fancoil da parte
degli utilizzatori (vedi tabella 4).
Le temperature sono elevatissime anche nei fine settimana (significa che nessuno ha spento i
fancoil).
Obiettivi. si ritiene prioritaria una maggiore attenzione quotidiana a questi temi da parte di
tutti:
regolare la temperatura su valori mai superiori a 21°C o su velocità basse del fancoil;
non aprire le finestre, se non per 10’ per il ricambio d’aria;
spegnere il riscaldamento quando si esce dalla stanza;
tenere chiuse le porte che danno all’esterno o su locali non riscaldati.
TABELLA 3 – Temperature medie al 2° piano dell’edificio per laboratori e studi del Polo
Sant’Anna Valdera, nel periodo 1° dicembre 2007 – 12 gennaio 2008.
TABELLA 4 – Temperature medie al 1° piano dell’edificio per laboratori e studi del Polo
Sant’Anna Valdera, nel periodo 1° dicembre 2007 – 12 gennaio 2008.
Pisa, 30 ottobre 2008
Ing. Alessandro Innocenti