Restauro e consolidamento di Villa Edvige Garagnani a Zola Predosa

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Restauro e consolidamento di Villa Edvige Garagnani a Zola Predosa
OGGETTO:
Restauro e consolidamento di Villa Edvige Garagnani a Zola Predosa (BO)
TIPOLOGIA PRESTAZIONI SVOLTE:
Progettazione preliminare, definitiva, esecutiva strutturale, Direzione Operativa Lavori
CAMPO DI ATTIVITÀā€™
Restauro
INIZIO-FINE LAVORI
2002-2004
COMMITTENTE:
Comune di Zola Predosa (BO)
TECNICI INCARICATI:
Ing. G. Mezzadri ā€“ Ing. D. Zanetti
DESCRIZIONE
Villa Edvige Garagnani rappresenta uno degli elementi architettonici ed ambientali più significativi di Zola Predosa.
La sua edificazione risale probabilmente alla seconda metà del 1700, e' un buon esempio di dimora borghese per la
villeggiatura caratterizzata dalla loggia passante al piano terra. All'interno sono presenti resti di affreschi alla
boschereccia attribuiti al Basoli. Eā€™ un corpo di fabbrica isolato delle dimensioni in pianta di mt. 23x20 costituito da un
piano interrato che impegna metà della superficie a nord, da un piano terra un piano primo ed un piano secondo che
può indicarsi come piano sottotetto. Allo stato iniziale dei lavori le strutture verticali erano costituite da setti murari
con intercalazioni sporadiche di pietrame non squadrato, che manifestavano forti diversità tra zona e zona tanto che è
a apparso probabile una aggregazione nel tempo di corpi diversi.
Per quanto riguarda le strutture orizzontali, si ha nel complesso una notevole omogeneità, con strutture con volte reali
in muratura al piano seminterrato e per le parti non crollate dei piani restanti, con strutture in legno a semplice od a
doppia orditura. Nel complesso, pur a fronte di una modestia particolare delle strutture sia verticali che orizzontali,
non si aveva un quadro fessurativo significativo ad esclusione del piano sottotetto, né particolari cedimenti di
fondazione.
Considerazioni diverse vanno fatte per il piano secondo sottotetto ove era apprezzabile un quadro fessurativo assai
vistoso e connesso con le forti distorsioni derivanti dalla copertura in parte crollata ed in altra parte assai prossima al
crollo.Il piano di intervento strutturale è stato impostato anche con una priorità di attività per le condizioni di sicurezza
assai precarie specie per la copertura, considerando i seguenti interventi:
- Controventamento dei pilastri in muratura del piano sottotetto della zona centrale
- Rimozione di tutti i manti di copertura e delle strutture in legno di copertura della zona centrale
- Ricomposizione dei setti murari per raggiungere lo spessore di due teste continuo con ammorsature nella parete
esistente ad una testa e nei pilastri in muratura :
- Strutture reticolari orizzontali in acciaio di stabilizzazione e controventamento dei pilastri in muratura
- Ricomposizione di tutta le strutture di copertura in legno con il riutilizzo dei profili esistenti nei limiti del grado di
conservazione
- Consolidamento delle strutture orizzontali in legno ai due livelli
sottostanti con il riutilizzo dei profili esistenti nei limiti del grado di
conservazione.
- Consolidamento della struttura orizzontale in profili metallici e
volterrane in laterizio