ASTRA-ODR---ACS208-gen12 - sound folies
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ASTRA-ODR---ACS208-gen12 - sound folies
di Elisa Fontanini Easy to listen Installazioni La straordinaria Opel Astra di Sound Folies: una storia iniziata nel 2006 e che ha portato Stefano Nava e Valentino Arnoldi alla conquista del titolo di Campione Europeo EMMA Master Unlimited. I 1 Una show-car nata con l'intento di promuovere l'intera gamma di prodotti Pioneer ODR mediante la partecipazione alle più importanti manifestazioni del settore. l direttore di ACS mi ha chiesto di scrivere una recensione d’ascolto di questo impianto (già presentato su ACS n. 165 e 168) utilizzando il CD test ufficiale EMMA ed alcuni tra i miei dischi preferiti. Personalmente sono solita, nella "valutazione" di un sistema audio, rivolgere le mie attenzioni prevalentemente all'aspetto emozionale. Ciò che sento, e soprattutto che ascolto, mi deve trasmettere delle sensazioni. Pur trattandosi di "qualcosa" di astratto e, di conseguenza, non descrivibile oggettivamente, cercherò comunque di trasferire nero su bianco qualche particolare. Inizio con il disco ufficiale EMMA. Nonostante l'incisione sia stata oggetto di ripetute critiche, rimane pur sempre un discreto strumento tecnico "universale". Già dalle prime tracce si intuisce l’ottima impostazione del sound stage. Il palcoscenico è alto, con il piano di fronte agli occhi dell’ascoltatore. La larghezza si dispone in maniera adeguata partendo leggermente al di fuori del montante sinistro ed arrivando qualche centimetro all'interno del montante destro. Questo non è necessariamente un difetto e, come ben sappiamo, si riscontra nella quasi totalità delle installazioni con midrange o midwoofer a cruscotto. All’interno di questi estremi, con la traccia n. 3, l’immagine sonora mostra una perfetta disposizione dei riferimenti acustici di centro, centro sinistra e centro destra. L’insieme è ben focalizzato e distribuito. Le posizioni, dove la voce narrante richiede profondità di percezione, danno l’esatta sensazione di stagliarsi più in lontananza, fuori dall’abitacolo. Quando sono chiamate in causa le frequenze basse, la scena non cade mai “a campana” come in molte realizzazioni con woofer in portiera. Nelle tracce musicali il timbro è ben equilibrato. Forse un filo di ultrabassa leggermente in evidenza che però, non essendo invadente o fastidiosa, rientra nel gusto personale, non nello squilibrio timbrico. Una scelta, oltretutto, mirata a compensare l’effetto di mascheramento dovuto al rumore ambientale tipico dei campi gara. Con la traccia n. 6 ritroviamo il 1 coro blues chiaramente e correttamente posto dietro al solista con un buon riverbero, e le voci sono chiare, mai impastate o confuse. Le tracce nn. 8 e 9 hanno impostazioni simili. Le chitarre destra e sinistra, il basso elettrico e la batteria sono immediatamente distinguibili in ogni passaggio, ben distinti e separati. Le sorgenti non perdono mai l'esatta localizzazione nello spazio restando stabili, nessuna oscillazione o sovrapposizione, nemmeno durante le variazioni in frequenza. Ogni particolare è perfettamente percepibile e nessun segnale è riconducibile alla collocazione degli altoparlanti. È proprio in brani simili che si apprezza una delle peculiarità di quest’auto: alzando il volume non si avverte alcun segnale di crisi o distorsione e la gamma bassa, già veloce e potente, sembra addirittura guadagnare ulteriormente in controllo e dinamica, come se non aspettasse altro. Un impianto 2 Un percorso professionale in costante ascesa ha portato Sound Folies alla conquista del titolo di Campione Europeo EMMA nella categoria Master Unlimited. 3 La "folle" Astra occupa un posto di riguardo nel centro Sound Folies a Mozzo (BG). 38 2 3 ACS AudioCarStereo n. 208 Installazioni 4 che offre una delle migliori interpretazioni di questo difficile disco, al quale sembra restituire dignità anche sotto il profilo del tono e del colore timbrico. Proseguo adoperando ulteriori CD a mia scelta. Con il “Nobbi Hortest 2011”, raccolta di brani scelti da Norbert Tyka, esperto giudice internazionale EMMA e tecnico acustico di professione, emerge il reale carattere della vettura ed aumentano le dimensioni della scena. La focalizzazione acquisisce matericità con la forte sensazione di avere realmente di fronte cantanti e strumenti, immediatamente individuabili e “visibili” senza il minimo sforzo. Si distingue l’accresciuta escursione dinamica e l'ottimo impatto in gamma bassa con transienti netti e precisi. Superlativa è la discesa in frequenza della zona sub che raggiunge il limite udibile a livello pieno e con ferreo controllo dell’emissione rimanendo correttamente anteriore, con una profondità che sovente va oltre il parabrezza. Il maggior numero di microinformazioni recepite influisce positivamente sull’ambienza. Con il "B&W, Very Audiophile Recording", la gamma medioalta risulta estremamente corretta e trasparente, mai innaturale, acida o metallica. Nessun dettaglio sfugge a questi componenti, nulla prevale sul resto e l'insieme rimane decisamente "coerente". Nei passaggi di musica classica sono perfettamente percepibili i rumori meccanici di sfregamento degli archetti sulle corde mentre nei pezzi country e blues le voci dei cantanti hanno un timbro avvolgente e confidenziale. Con i "Musica Nuda", la riproduzione restituisce ogni sfumatura in maniera impeccabile, è diretta e priva di orpelli. La voce femminile rimane focalizzata e naturale, il contrabbasso risulta “solido” e ben controllato. Con "Rodrigo y Gabriela", è eccellente la sensazione live della ripresa. Gli applausi e le ovazioni degli spettatori restano distanti anche in larghezza. La presenza della chitarra è forte, lo strumento è reale e dettagliato, il pizzicato delle corde è veloce ed il timbro non perde mai di calore. Perfettamente udibili i rumori ambientali a bassissima frequenza come il battito del piede del chitarrista sul palco. Con gli "AC/DC", gli attacchi ed i decadimenti degli impulsi risultano estremamente rapidi. L’equilibrio timbrico generale evidenzia un basso ben "pompato" ed una gamma medioalta graffiante. Nessun problema, quindi? Cercando bene, un paio di difetti si possono trovare. In alcuni frangenti si rimpiange l’assenza di un midrange di diametro superiore che avrebbe reso maggiore giustizia ad alcune fondamentali e relative armoniche. Inoltre, la concezione del telaio dell'autovettura, con il parabrezza piuttosto verticale e la scarsa profondità del cruscotto, non favorisce la distanza assoluta della scena sonora. Malgrado questi inconvenienti, posso comunque affermare che la meta è stata raggiunta. "Offrire una via unica al coinvolgimento nell'ascolto ed alla soddisfazione dei criteri di gara, è una doppia sfida che vedo molto dura da ACS AudioCarStereo n. 208 5 vincere. La sfida è lanciata...". Così concludeva Rocco Patriarca la recensione della macchina in questione sul numero 168 di ACS. A distanza di quattro anni possiamo proprio dirlo, la sfida è stravinta. Nonostante l'auto sia diventata, soprattutto dopo la recente vittoria internazionale, l'esempio più rappresentativo dell'uniformità del suono a livello europeo, ora non si parla più di "criteri" da gara o di diverse tarature in base a ciò che si vuole ottenere o "dimostrare". Ci si siede e si ascolta, indipendentemente dal contesto, dalla registrazione o qualsiasi altro fattore. In questo caso non esiste più "l'impianto da gara" considerato digitale e privo di emozioni, esiste solamente la "realtà". Tra le prerogative principali della realizzazione vi è l'estrema precisione. Caratteristica che, purtroppo, viene spesso erroneamente associata al concetto di "freddezza". Non facciamo confusione. In questa vettura, il mantenimento di una precisa focalizzazione delle sorgenti non è mai a discapito della correttezza timbrica e della restituzione fedele dei dettagli; le alte non risultano aspre e le basse non sono certo carenti di calore. Una scelta tecnica decisamente azzeccata è l'idea di sovrapilotare notevolmente gli altoparlanti. Ne conseguono un controllo ed una riserva dinamica invidiabili, in molti passaggi la microdinamica è incredibile e si avvertono nettamente i piccoli e repentini fronti di salita del segnale. Possiamo senza dubbio affermare che le grandi doti di ricostruzione prospettica, escursione dinamica, precisione e correttezza timbrica, fanno di questa "supercar" un perfetto punto di riferimento. Ho avuto l'occasione, e la fortuna, di apprezzare differenti configurazioni a livello europeo ma l'Astra di Sound Folies rimane la mia preferita ed ogni volta mi coinvolge sempre di più. La precisione che trasmette emozione. Potrei, in definitiva, riassumere le mie impressioni con poche semplici parole: "easy to listen". Ascoltando ci si rende conto della facilità con cui il suono fluisce in modo naturale, completamente slegato da qualunque senso di artificialità e presenza del sistema. "Il suono si vede e prende forma". Un consiglio? Ascoltate e capirete. SCHEDA DELL’IMPIANTO Sorgente: Pioneer RS-D7RII • Tweeter: Pioneer TS-T01RSII (coppia) • Midrange: Pioneer TS-S01RSII (coppia) • Woofer: Pioneer TS-M01RSII (coppia) • Subwoofer: 3 Pioneer TSW01RSII • Amplificatore: con processore integrato Pioneer RSA9 • Amplificatore: 3 Pioneer RS-A7 Installato da SOUND FOLIES Via Tavani 6 - 24030 Mozzo (BG) Tel. 035 527657 www.soundfolies.com [email protected] 4 Dopo il debutto nel 2007, vengono effettuate alcune modifiche. Le delusioni ed i sacrifici non scoraggiano i veri appassionati, le competenze e l'esperienza aumentano con il tempo e le migliorie sono evidenti anche sotto il profilo estetico. 5 Un particolare della curatissima installazione. La recente vittoria ha dato ragione a Stefano e Valentino che, con costanza e tenacia, hanno raggiunto l'obiettivo che rincorrevano da tempo. 39