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nutraceutica forum II
Integratori,
un mercato
a tinte rosa
Sono soprattutto le donne
a frequentare la Farmacia
e a decidere gli acquisti
in un settore in crescita, supportate
dal medico e dal farmacista
U
na corsa continua, senza arresti e senza crisi,
che fa da locomotiva all’intero comparto farmaceutico.
Il settore dei nutraceutici cresce sia a valore che a volumi
e rappresenta un faro anche per il futuro della Farmacia,
considerato anche che quasi l’80% del mercato (a volumi)
è appannaggio di questo canale.
Un mercato che vale circa 2,3 € Mld (Fonte: IMS Multichannel) e che
risulta dominato da alcune tipologie di prodotto, ma soprattutto
caratterizzato da un target di consumatori evoluto e consapevole, attivo
nell’acquisire informazioni attraverso i canali che ha a disposizione, ma
desideroso di confrontarsi con operatori della salute preparati e
competenti, non solo medici ma anche farmacisti. È su queste evidenze
che ha preso il via il Nutraceutica Forum II, organizzato a Milano
da IMS Health.
“I segmenti più dinamici del mercato commerciale, come per esempio
la Nutraceutica - ha detto Sergio Liberatore, General Manager IMS
Health - saranno i protagonisti del futuro business della Farmacia,
su di essi dovrà puntare il canale per ampliare e differenziare l’offerta
merceologica e affrontare la competizione”.
La Farmacia, del resto, rappresenta il canale preferito dai consumatori,
con una quota che, nel 2014, è del 90% a valore (contro l’ 8% della
Parafarmacia e il 2% della Gdo), e dell’88% a volumi (contro il 9% della
Parafarmacia e il 3% della Gdo).
Numeri supportati dalla pratica quotidiana del medico: “Il consiglio
di prodotti Nutraceutici - sottolinea Sergio Liberatore - è all’ordine del
giorno sia per i medici di medicina generale (l’85% di essi li prescrive)
che per gli specialisti. In testa a questa categoria ci sono i Pediatri,
seguiti dai Ginecologi, dai Gastroenterologi, dai Cardiologi, dagli
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nutraceutica forum II
Ortopedici, dagli Oculisti, dagli Urologi e dai
Neurologi”.
Dopo la Pediatria, la Ginecologia occupa quindi un
grande spazio all’interno del mercato degli
integratori, uno spazio che vale complessivamente
125 € Mil (Fonte: Elaborazione IMS da database IMS
Medical Audit). Tra le prescrizioni dei Ginecologi, che
per il 14% riguardano integratori, a pesare di più
sono i prodotti consigliati durante la gravidanza
(45%), sebbene le esigenze di salute del mondo
femminile siano specifiche e mutevoli nel corso delle
diverse fasi dell’esistenza, tanto da rendere il
ginecologo una figura fondamentale nella vita della
“
minerali ed altri nutrienti (fibre, aminoacidi, proteine),
per fornire solo sostanze con valenza di nutrienti ad
una popolazione sana, oggi è diventata “Funzionale”
e terapeutica. È a base di estratti vegetali probiotici,
enzimi, cofattori nutrizionali … e finalizzata a
coadiuvare l’organismo nelle normali funzioni
fisiologiche per raggiungere, mantenere e migliorare
uno stato ottimale o anche per fare una terapia su
una specifica patologia”.
“Il 45% del consiglio dei ginecologi sugli integratori
nel primo trimestre 2014 - aggiunge Vicariotto riguarda la gravidanza, il 12% la menopausa, il 7%
l’infertilità, il 4% le infiammazioni dell’apparato
Sergio Liberatore
General Manager IMS Health
IL RUOLO DEGLI SPECIALISTI
Chi ti aiuta/consiglia di più nella scelta degli integratori alimentari?
Un mercato che vale circa
2,3 € Mld (Fonte: IMS
Multichannel), caratterizzato
da un target di consumatori
evoluto e consapevole,
attivo nell’acquisire informazioni
attraverso i canali che ha
a disposizione, ma desideroso
di confrontarsi con operatori
della salute preparati
e competenti
Riviste/Giornali/ Amica/Conoscente
7%
TV/Radio
7%
Siti
specializzati
4%
Opinioni/forum sul web
11%
Partner
4%
Medico specialista
25%
Medico di base
19%
Farmacista
23%
“
Fonte: survey Alfemminile.com - 439 rispondenti
donna. Da lui si aspetta una sorta di presa in carico
dei suoi bisogni di prevenzione e cura di numerose
e svariate problematiche e patologie.
“In tutto questo - dice Franco Vicariotto, Fondatore
Società Italiana di Fitoterapia e Integratori in
Ostetricia e Ginecologia (SIFIOG) - quello che
emerge è un nuovo concetto di integrazione.
Se fino ad oggi essa era “Nutrizionale”, con vitamine,
urinario, il 3% quelle vulvovaginali, mentre il 12%
altre diagnosi”.
Nel dettaglio, in ostetricia-ginecologia, le applicazioni
dell’integrazione sono soprattutto finalizzate a «un
riequilibro di stati fisiologici alterati, aumentati
fabbisogni nutrizionali, patologie in relazione all’età
della donna, diminuiti apporti a seguito della dieta,
terapie in patologie specifiche.
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Di grande rilievo per questo mercato la fase della gravidanza: “Il 45%
del consiglio dei ginecologi sugli integratori nel primo trimestre 2014
riguarda la gravidanza, il 12% la menopausa, il 7% l’infertilità, il 4% le
infiammazioni dell’apparato urinario e il 3% quelle vulvovaginali, mentre
il 12% altre diagnosi.
Tra le categorie di prodotti consigliati in gravidanza al primo posto ci
sono Polivitaminici minerali (70%), seguiti da Integratori minerali (15%),
Antinausea (4%), Prodotti ginecologici, Probiotici (entrambi al 2%),
Lassativi, Antiossidanti, Acidi grassi Omega 3, prodotti per il sistema
urinario, tutti all’1%.
Le donne rappresentano, dunque, un target importante nel consumo di
integratori. Le ragioni sono molteplici: “ Dalla facile reperibilità (farmacie,
internet …) - aggiunge Vicariotto, alla sensibilità ai messaggi pubblicitari
e al passaparola, al fascino per i prodotti naturali, alla falsa convinzione
che non abbiano effetti collaterali, alla possibilità di medicazione “fai da
te”, al loro ruolo di responsabili di acquisto per tutta la famiglia”.
Per questo motivo, una volta di più, medici, farmacisti e operatori
professionisti hanno un ruolo centrale nell’indirizzare correttamente le
aspettative dei pazienti verso gli integratori, in modo da ottimizzare i
risultati ed evitare che l’utilizzo di questi prodotti invece che portare ad
un beneficio per la salute si trasformi in un boomerang.
“Senza consiglio del medico - aggiunge Vicariotto - il rischio è di
incorrere in prodotti dalla composizione sconosciuta, in dosaggi
eccessivi, acquistati in canali non tradizionali, a base di sostanze
dopanti e tossiche, che hanno effetti collaterali e interagiscono con altri
farmaci e con nefaste conseguenze sulla salute”.
IL PUNTO DI VISTA DELLE ASSOCIAZIONI IL PUNTO DI VISTA DELLE ASSOCIAZIONI IL PUNTO DI VISTA
Anna Paonessa
Consiglio direttivo AIIPA
I dati mostrano sempre più come la Farmacia
rappresenti il canale preferito per l’acquisto di
integratori. Quanto la vostra associazione ritiene sia
importante valorizzare sempre più questo canale
portandovi sempre più utenti e in che modo si sta
muovendo a livello di iniziative, comunicazione …?
Il consumatore di integratori è di livello culturale medio
alto, molto informato, si documenta spesso via
internet, ma verifica le informazioni dal farmacista e
dal medico prima di effettuare l’acquisto.
Dalle indagini infatti risulta che in oltre l’80% dei casi il
consumatore chiede il consiglio del farmacista e del
medico e si fa guidare nella scelta. In Italia quindi,
rispetto ad altri Paesi, la vendita è più mediata.
In questo contesto, considerata anche l’ampia varietà
delle tipologie di integratori, il ruolo del farmacista e
della farmacia come luogo di acquisto, sono
fondamentali e la nostra associazione riconosce e
valorizza questo canale e la professionalità del
farmacista, anche per favorire un corretto utilizzo
degli integratori.
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Nell’area della comunicazione AIIPA è attiva da diversi
anni con vari strumenti: un ufficio stampa che
alimenta i media con notizie autorevoli e che reagisce
a quelle non corrette, il sito integratoriebenessere.it
aperto a consumatori, medici, farmacisti e giornalisti
che informa grazie al contributo di un panel di esperti,
una APP gratuita sviluppata in collaborazione con
l’Unione Nazionale Consumatori (UNC) per favorire il
corretto utilizzo degli integratori, recentemente
aggiornata.
La Nutraceutica è una scienza che sta avendo negli
ultimi anni grande sviluppo, perché sta alimentando
ricerche di grande interesse per l’umanità, con grandi
risvolti sulla qualità del nostro invecchiamento, ma
porta con sé un necessario cambio di passo a livello
culturale. Quali figure professionali sono idonee
secondo voi ad assumere un ruolo centrale in questo
passaggio?
L’integratore, correttamente e modernamente inteso
come uno strumento facente parte di una strategia
globale per il mantenimento del benessere e di una
buona qualità di vita nel corso dell’invecchiamento,
necessita di un aggiornamento scientifico continuo.
I maggiori esperti spesso lo diventano solo dopo gli
studi universitari, alcuni per un interesse personale e
per aver sperimentato sul campo l’utilità di questi
prodotti, altri per essere stati stimolati dai pazienti
stessi a documentarsi e a sostenere il confronto con
un consumatore in genere molto informato.
Gli specialisti in ginecologia, pediatria,
gastroenterologia, oculistica e dermatologia, sono
tra quelli che maggiormente conoscono e consigliano
integratori specifici ai loro pazienti.
La formazione dei farmacisti è una nota dolente in
tema di Nutraceutica perché la preparazione
universitaria della categoria non è adeguata. Non
esistono, però, neppure corsi ECM di rilievo
sull’argomento. Quale contributo potete dare in
questa direzione?
AIIPA ha recentemente collaborato alla realizzazione
di una Guida sugli integratori destinata agli addetti ai
lavori, medici e farmacisti, proprio per fornire
informazioni utili per il consiglio al
paziente/consumatore nella scelta dell’integratore.
È inoltre attiva una collaborazione con Federfarma per
sviluppare un corso di formazione a distanza con
ECM per i titolari di farmacia e i loro collaboratori sugli
integratori a partire dal 2015. Obiettivo del percorso
è dare una visione del mercato, della legislazione,
delle evidenze scientifiche, ma anche occuparsi di
comunicazione, consiglio ed esposizione di questi
prodotti, così da aiutare i farmacisti a gestire al meglio
il settore, in continua crescita Si tratta di un progetto
istituzionale molto importante che ci auguriamo
possa essere ampiamente utilizzato sull’intero
territorio nazionale e che conferma l’interesse dei
farmacisti per questa area e l’impegno delle aziende
nel promuovere la formazione.
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IL RUOLO DEL MEDICO
Il consiglio di prodotti Nutraceutici è all’ordine del giorno
sia per i medici di medicina generale che per gli specialisti
Specialisti
MMG
Nella sua pratica quotidiana consiglia Nutraceutici?
Frequenza di utilizzo di prodotti nutraceutici
No
15%
Pediatra
Ginecologo
Gastroenterologo
Sì
85%
Ortopedico
VISTA
Oculista
Urologo
Fonte: IMS Medical Audit - Ottobre 2013
Secondo Attilio Marcantonio, Vice Presidente
di Federfarma Lombardia, il farmacista
dovrebbe trattare l’integratore come l’etico:
“Come fa con l’etico, anche in questo settore il
farmacista deve prestare attenzione ai
dosaggi, alle interazioni, al counselling, deve
ascoltare e relazionarsi al paziente e dare
grande importanza alla formazione e
all’informazione. Il tutto con la consapevolezza
che si trova di fronte a un utente di livello
culturale medio alto, attento a stili di vita e
alimentazione e che spesso, prima di rivolgersi
agli operatori sanitari, ha cercato informazioni
sul web”.
È proprio da questo nuovo filo di informazione
che si è creato tra il consumatore e internet
che ha preso il via la survey on line realizzata
sul portale Alfemminile.com e focalizzata su un
campione di 439 utenti del sito, il 95% delle
quali di sesso femminile.
Il sondaggio, che ha analizzato il profilo dei
rispondenti, il loro rapporto con gli integratori,
le occasioni d’uso, il ruolo degli specialisti e il
luogo d’acquisto, ha offerto degli spunti
interessanti di riflessione.
“L’87% del campione - ha detto Simona
Zanette, Country manager e Amministratore
Neurologo
Delegato di Alfemminile.com - ha fatto uso di
integratori negli ultimi 12 mesi: il 22% per tutto
l’anno, il 23% per la maggior parte dell’anno e
il 22% in periodi specifici e, la stessa
percentuale, occasionalmente.
Tra le ragioni che spingono a ricorrere agli
integratori: il 31% lo fa per prevenire
malattie/rafforzare sistema immunitario, il 27%
per avere più energia e l’8% per contrastare
l’invecchiamento”. Interessante notare che,
alle domande sul ruolo di aiuto/consiglio che
ricevono dagli specialisti, il 67% del campione
IL RUOLO DEGLI INTEGRATORI NELLA GINECOLOGIA
In quali aree terapeutiche i ginecologi consigliano integratori?
Infiammazioni
vulvovaginali
3%
Infertilità
7%
Menopausa
12%
Infiammazioni
apparato urinario
4%
Gravidanza
45%
Altre diagnosi
29%
Fonte: IMS Medical Audit
Marzo 2014
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“
La donna è spesso un punto di riferimento
per la prevenzione, la salute e l’acquisto
di integratori per tutta la famiglia
ACQUISTO DIRETTO
47% per se stesse
44% anche per partner e figli
Fonte: survey Alfemminile.com 439 rispondenti
Silvana Sassi
“
indica al primo posto i medici specialisti e i farmacisti, con uno scarto
di due punti percentuali a vantaggio dei primi (25%) sui secondi (23%).
Il medico di famiglia, invece, è un punto di riferimento per il 19% del
campione.
Infine, una conferma su un dato già emerso in altre indagini analoghe,
anche in altri settori: “La donna - aggiunge Simona Zanette - è spesso
un punto di riferimento per la prevenzione, la salute e l’acquisto di
integratori per tutta la famiglia: nel 47% dei casi acquista per sé e nel
44% anche per il partner e i figli”.
n
INFLUENZA ACQUISTO
34% molto importante
32% importante
IL PUNTO DI VISTA DELLE ASSOCIAZIONI IL PUNTO DI VISTA DELLE ASSOCIAZIONI IL PUNTO DI VISTA
adeguatamente estese da parte dei professionisti del
settore che si relazionano direttamente con i
pazienti/consumatori.
Marco Fiorani
Presidente FederSalus
I dati mostrano sempre più come la Farmacia
rappresenti il canale preferito per l’acquisto di
integratori. Quanto la vostra associazione
ritiene sia importante valorizzare sempre più questo
canale portandovi sempre più utenti e in che modo si
sta muovendo a livello di iniziative, comunicazione …?
Nonostante la liberalizzazione della vendita di farmaci
senza obbligo di prescrizione, la Farmacia resta
giustamente il punto di riferimento del consumatore
per quanto riguarda i prodotti legati alla salute, anche
a libera vendita, tra cui a pieno titolo sono gli
integratori alimentari. Interessando fasce e segmenti
della popolazione sempre più ampi grazie alla
crescente attenzione ai temi della salute, benessere e
prevenzione da parte degli individui, gli integratori
venduti in Farmacia hanno superato a valore i farmaci
di automedicazione. Si tratta di un fenomeno
relativamente nuovo che richiede quindi
aggiornamento delle competenze accademiche
acquisite in un contesto diverso. È, quindi,
fondamentale che il farmacista abbia a disposizione
strumenti utili per orientare il consumatore al corretto
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utilizzo degli integratori alimentari.
Oltre alle nuove schede sugli integratori realizzate per
farmacisti e medici con Codifa, i convegni e i seminari
di FederSalus si avvalgono del contributo dei maggiori
esperti di aspetti tecnico-scientifici, trend di consumo
delle diverse categorie di integratori, parametri di
qualità e di selezione dei prodotti, nonché aspetti più
commerciali legati al merchandising e al category
management.
La Nutraceutica è una scienza che sta avendo negli
ultimi anni grande sviluppo, perché sta alimentando
ricerche di grande interesse per l’umanità, con grandi
risvolti sulla qualità del nostro invecchiamento, ma
porta con sé un necessario cambio di passo a livello
culturale. Quali figure professionali sono idonee
secondo voi ad assumere un ruolo centrale in questo
passaggio?
Di integratori e di alimentazione si parla molto ma non
sempre a proposito e con la necessaria competenza,
con la conseguenza di disorientare il consumatore e
perdere credibilità. È necessario un impegno
congiunto e strutturato da parte di tutte le
professionalità del settore affinché ci sia una maggiore
attenzione nel trattare i temi dell’alimentazione
funzionale. Medico e Farmacista sono certamente le
due figure centrali nello sviluppo e nell’orientamento
del settore e la nostra Associazione è attiva nella
ricerca del dialogo e della relazione tra le diverse
professionalità.
È necessario che le potenzialità di una corretta
integrazione alimentare vengano comprese e
La formazione dei farmacisti è una nota dolente in
tema di Nutraceutica, perché la preparazione
universitaria della categoria non è adeguata. Non
esistono, però, neppure corsi ECM di rilievo
sull’argomento. Quale contributo potete dare in
questa direzione?
É molto importante, come dicevo in apertura, che a
fronte di un contesto ed esigenze sociali
profondamente mutati ed un nuovo rapporto tra
individuo e salute ci sia un sostanziale adeguamento
dei contenuti della formazione accademica. È anche
vero peraltro che assistiamo ad una crescita
significativa dell’offerta formativa e di aggiornamento
professionale nel campo della nutrizione e della
cosiddetta nutraceutica da parte di prestigiose sedi
universitarie. Federsalus è impegnata da tempo a
fornire il proprio contributo in questa direzione nelle
forme di collaborazione a Master e borse di studio
universitarie. Per fare qualche esempio il Master
“Prodotti nutraceutici: progettazione, sviluppo
formulativo, controllo e commercializzazione” presso
l’Università di Pavia che l’Associazione finanzia
stanziando borse di studio a copertura del contributo
per l’iscrizione oppure la collaborazione con il
Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Università La
Sapienza di Roma per il corso di alta formazione in
“Formazione tecnico scientifico per aziende di
produzione e commercializzazione di integratori
alimentari e materie prime correlate” aperto ai
professionisti del settore.
Al di la della collaborazione con l’Università,
l’Associazione è presente e propone momenti di
formazione, aggiornamento e divulgazione nelle
principali manifestazioni ed eventi della Farmacia
come Cosmofarma e, da quest’anno, anche
FarmacistaPiù.