Linee Guida Anticorruzione

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Linee Guida Anticorruzione
LINEE GUIDA ANTICORRUZIONE
1.
Premessa
Consip S.p.A. (di seguito "Consip") sensibile e attenta allo spirito di prevenzione delle
condotte corruttive e illecite in genere, in conformità a quanto previsto dalla
Convenzione OCSE sulla lotta alla Corruzione del 17 dicembre 1997, adotta
unilateralmente le presenti Linee Guida Anticorruzione (di seguito "Linee Guida").
Le Linee Guida sono parte integrante del sistema di prevenzione rischi aziendale e,
pertanto, sono da includere nel compendio di atti che costituiscono il Modello di
organizzazione gestione e controllo adottato ai sensi del D.Lgs. no. 231/2001.
Pertanto anche le Linee Guida hanno valore precettivo fondamentale e dovranno,
dunque, essere osservate da tutti i Dipendenti e Collaboratori interni ed esterni a
Consip (di seguito i "Destinatari").
L’adozione delle Linee Guida, dunque, avviene previo integrale richiamo della Parte
Generale del Modello Consip e, in particolare:
- dei “Principi ispiratori, obiettivi e caratteristiche salienti” (art. 2.4);
- del Codice Etico (art. 2.6 ed Allegato 1);
nonché della Parte Speciale A – Reati contro la Pubblica Amministrazione, con
speciale riferimento ai “Canoni comportamentali per la prevenzione del Rischio
Specifico in relazione alla realtà aziendale di Consip” (art. 3).
2.
Prescrizioni in tema di Corruzione attiva
In via generale, ai Destinatari è fatto divieto di porre in essere, collaborare o dare
causa alla realizzazione di comportamenti tali che, presi individualmente o
collettivamente, integrino o possano integrare, direttamente o indirettamente,
alcuna fattispecie di reato.
Tutti i Destinatari sono tenuti, nei rapporti con i terzi - ed in particolare in quelli in
cui siano, in qualsiasi forma, coinvolti lo Stato, l’Unione Europea, le Pubbliche
Amministrazioni centrali e Enti pubblici territoriali e non – ad attenersi al rispetto dei
principi di lealtà, correttezza e trasparenza.
In particolare, coerentemente con i principi etici di Consip, è fatto divieto di:
promettere o effettuare erogazioni in denaro a favore di rappresentanti della
Pubblica Amministrazione, per finalità diverse da quelle istituzionali e di
servizio;
promettere o concedere vantaggi di qualsiasi natura anche intangibile e
immateriale a rappresentanti della Pubblica Amministrazione, italiana o
straniera, al fine di alterarne l’indipendenza di giudizio o assicurare un
qualsiasi vantaggio a Consip o a se stessi;
favorire soggetti terzi, indicati da rappresentanti della Pubblica
Amministrazione, in veste di Collaboratori, Fornitori, Consulenti, anche senza
la rappresentazione o la finalità di un vantaggio per se stessi o per Consip;
distribuire omaggi e regali al di fuori di quanto previsto dalla prassi Consip (vale
a dire ogni forma di regalo offerto eccedente le normali pratiche commerciali o
di cortesia, o comunque rivolto ad acquisire, per valore o apprezzamento,
trattamenti di favore di qualunque tipo nella conduzione di qualsiasi attività di
Consip). In particolare, è vietata qualsiasi forma di omaggio e liberalità rivolta
ai dipendenti o rappresentanti della Pubblica Amministrazione, o soggetti ad
essi collegati, che possa influenzare l’indipendenza di giudizio o indurre ad
assicurare un qualsiasi vantaggio per l’azienda.
Gli omaggi consentiti si caratterizzano sempre per l'esiguità del loro valore
materiale, per l’occasionalità, l'assenza di causa economica, la promozione di
iniziative di carattere benefico o culturale.
La documentazione prodotta nell’ambito della gestione degli omaggi deve essere
conservata in modo adeguato ed esaustivo per consentire le verifiche degli organismi
aziendali preposti.
Non sono tollerate regalie o promesse di regalie finalizzate a
fornire o promettere informazioni e/o documenti riservati;
tenere una condotta ingannevole che possa indurre la Pubblica Amministrazione
in un errore di valutazione tecnico-economica;
esibire anche internamente, documenti e dati falsi o alterati;
omettere informazioni dovute al fine di alterare le valutazioni discrezionali
della Pubblica Amministrazione.
3.
Illeciti contro la Pubblica Amministrazione e conflitti di interesse
In caso di tentata concussione da parte di un pubblico ufficiale o incaricato di
pubblico servizio, il soggetto interessato deve: (i) non dare seguito alla richiesta; (ii)
fornire tempestivamente informativa al proprio responsabile e all’Organismo di
Vigilanza (in caso di dipendente) o al referente interno (in caso di soggetto terzo o
assimilabile) ed attivare formale informativa verso l’organismo aziendale preposto.
In caso di conflitti di interesse che sorgano nell’ambito dei rapporti con la Pubblica
Amministrazione o nell’ambito di rapporti patrimoniali interni, il soggetto interessato
deve fornire tempestivamente informativa all’Organismo di Vigilanza (in caso di
dipendente) o al referente interno (in caso di soggetto terzo) ed attivare formale
informativa verso l'organismo aziendale preposto.
In caso di dubbi circa la corretta attuazione dei principi comportamentali di cui sopra
nel corso dello svolgimento delle attività operative, il soggetto interessato deve
interpellare senza ritardo il proprio responsabile (in caso di dipendente) o il
referente interno (in caso di soggetto terzo o assimilabile) ed inoltrare formale
richiesta di parere all'organismo aziendale preposto.
4.
LG/AC
Corruzione passiva
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I Destinatari, che, in virtù delle funzioni svolte, rivestano la qualifica di pubblico
ufficiale o incaricato di pubblico servizio devono attenersi alle seguenti prescrizioni
generali inderogabili:
non accettare dazioni o promesse di denaro o altra utilità per sé o per terzi;
non abusare delle proprie qualità o funzioni per esercitare indebite pressioni su
terzi o formulare richieste ingiustificate;
in caso di indebite sollecitazioni da parte di terzi, informare tempestivamente
il proprio diretto responsabile e, laddove necessario, gli organismi aziendali
preposti;
astenersi dal comunicare o diffondere notizie o documenti riservati appresi
nell'esercizio delle proprie funzioni;
non accettare regali o altre liberalità al di fuori di quelle di modico valore.
5.
Rapporti con i terzi
I contratti sottoscritti da Consip (es.: Collaboratori, Consulenti, Fornitori, ecc.)
dovranno:
essere definiti per iscritto, in ogni termine e condizione, e nel rispetto delle
presenti Linee Guida;
contenere esplicite clausole, volte al rispetto del D.lgs. 231/01;
contenere apposita dichiarazione di presa conoscenza della normativa di cui al
D.lgs. 231/01 e impegno al rispetto del Modello Consip;
contenere, apposita clausola che regoli le conseguenze della violazione da
parte di terzi e collaboratori delle norme di cui al D.lgs. 231/01 (es. clausole
risolutive espresse, penali contrattuali
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