“Parliamo un po` di sci…” In attesa di praticare nuovamente “in casa

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“Parliamo un po` di sci…” In attesa di praticare nuovamente “in casa
“Parliamo un po’ di sci…”
©2013 by Z.M. per www.livata.it
In attesa di praticare nuovamente “in casa” quello che per me è molto più che un semplice
sport, non mi sono fatto sfuggire l’occasione di essere presente alla giornata dei test degli
sci 2014 riservata agli operatori del settore, svoltasi nello splendido comprensorio di
Ovindoli il 4 marzo 2013.
In una fantastica giornata di sole e neve perfetta, ho bypassato la stanchezza fisica
causata dall’attitudine sopita da 5 anni per ovvi motivi, percorrendo chilometri e chilometri
di piste, con incluso rientro a casa a “quattro zampe” e con un ginocchio gonfio!
Fortunatamente gli stands che elargivano “libidine con le lamine” nel primo pomeriggio
venivano smontati alla spicciolata restituendomi quell’incolumità corporale, che altrimenti
avrei fottuto da lì a breve per la mia indole di sciatore scostumato!
Tornando (più o meno) seri, per quanti che, come me hanno vissuto questi anni senza
Monna, in una sorta di purgatorio sciistico, vanno fatte alcune brevi considerazioni
sull’evoluzione del materiale nell’ultimo quinquennio.
Tolte le ragioni puramente commerciali di produrre novità al solo scopo di invogliare
all’acquisto (e questi di certo, “non so’ tempi”), le aziende produttrici di sci hanno più o
meno tutte seguito strade comuni su due fronti:
1) gli sci commerciali restano sciancrati ma le larghezze al centro sono aumentate e si
attestano in media sui 72-74 mm. (se sentite in giro che tornano dritti come negli
anni 70-80, è solo perché si fa di tutt’erba un fascio, in quanto questa regola sta
venendo applicata solo agli sci da agonismo non da slalom, per motivi di sicurezza
degli atleti)
2) il “rocker” impazza! Per chi non lo sapesse, tale termine non sta ad indicare un
chitarrista di metallo pesante ma una particolare forma dello sci che prevede la
parte anteriore o anche quella posteriore sollevata.
Sostanzialmente è accaduto che i concetti principali che distinguevano gli sci da pista da
quelli freeride o freestyle vengono oggi applicati con i dovuti accorgimenti un po’ a tutti gli
attrezzi,…compresi quelli da neve battuta.
I centro-sci larghi che prima caratterizzavano esclusivamente materiale da fuoripista, dove
una superficie ampia garantisce un migliore galleggiamento in neve fresca funziona anche
per “ammorbidire” i cambi di spigolo e rendere gli attrezzi più confortevoli e stabili. Anche
la particolare forma rocker, nata sempre per agevolare le discese in neve fresca, permette
un inizio curva più dolce con lo spigolo che “prende dopo” ma soprattutto rende anche
molto più maneggevoli rispetto a qualche tempo fa i race carve (categoria di sci da archi
medio-lunghi e velocità sostenute) che adesso possono essere guidati anche a velocità
controllate e senza eccessiva energia o precisione. Proprio questa ultima categoria
sembra proprio non poter fare più a meno di questa caratteristica.
Tutto ciò porta facilmente a comprendere come si stia cercando di “facilitare” ulteriormente
il materiale a favore del massimo divertimento e a discapito di una precisione estrema
effettivamente inutile fuori dai pali!
Nota bene: ho avuto modo di testare 6 paia di sci di altrettante aziende. I modelli provati
sono tutti di alta gamma e prevalentemente con raggi oltre i 18m. Data l’occasione e le
larghezze delle piste della Magnola mi sembrava uno spreco buttarmi sugli “slalom” o sui
“corti” in generale. Sulle nostre piste mi sarei orientato su altro materiale…ma non è detto!
Prima di iniziare le recensioni è doveroso specificare che la sensazione restituita dagli sci
è davvero soggettiva e quanto leggerete di seguito è un resoconto personale, dove le
preferenze potrebbero essere totalmente diverse per un altro sciatore. Inoltre la
compattezza del manto nevoso è naturalmente cambiata con il trascorrere del tempo e
quindi i modelli provati in mattinata potrebbero avere giudizi più positivi di quelli testati nel
pomeriggio, ma anche per questo…non è detto!
LET’S GO !
Riportando i test in ordine cronologico, e senza soffermarmi troppo sui concetti tecnici, per
affidarmi alle sensazioni, inizio con….
- HEAD I.RALLY –
Modello allround top molto maneggevole e
versatile. Ho deciso di “scaldarmi” con
qualcosa di poco impegnativo, ma a fronte di
un’ottima maneggevolezza di questo 170cm
la reattività, unitamente a potenza e
precisione lo ha subito reso un
divertentissimo attrezzo! Feeling puro alla
prima curva. Un furetto per emuli di Marcel
Hirscher. Da pigiare forte a fine curva per
essere sparati verso la nuova! Tra i modelli
testati potrebbe essere il più adatto alle nonlarghissime piste di Monna. Brillante, reattivo
e divertentissimo! Purtroppo mi ero
ripromesso di tornare allo stand Head per
provare un Race Carve da confrontare con gli
altri (date le ottime sensazioni di questo), ma
non mi è stato possibile.
- ELAN GSX Modello Race Carve Top. Parto con
pregiudizi positivi per l’affetto che nutro verso
la casa slovena ma dopo aver ascoltato la
fantascientifica descrizione da parte del
promoter la curiosità non è ulteriormente
cresciuta data la mia preferenza verso
costruzioni essenziali e soprattutto funzionanti
(come lo straordinario Elan SL posseduto
qualche tempo fa) : “…doppia sciancratura
destro/sinistro, rocker, camber, amphibio,
lamine più larghe all’interno…ecc.” Elan negli
ultimi anni ha spesso vinto il contest come
miglior innovazione negli sci. Sembra aver
preso gusto ad aumentare le caratteristiche
tecniche di anno in anno ma così facendo fa
crescere troppo le aspettative verso l’utente.
Lo sci di per se è ottimo. Non troppo elastico
e reattivo (da buon GS), necessita carico
progressivo e soprattutto in uscita di curva,
onde perderne deformazione ed efficacia.
Sicuro e stabilissimo alle alte velocità,
richiede però tecnica e forza per essere
portato e goduto come si deve. Per sintetizzare: un attrezzo molto vicino a quelli da
“Reparto Corse”. Gli sci hanno destro e sinistro e questo non mi piace.
- SALOMON X-RACE Mi avvicino a questo stand senza grandi
entusiasmi data la mia scarsa passione per gli
sci di questa marca. Al contrario di Elan noto
subito con piacere che rispetto al passato
l’azienda di Annecy ha semplificato le cose
eliminando delicati “ammennicoli” di superficie
tipo Prolink ecc. Non solo: scopro dopo
qualche giorno dalla prova che Salomon per il
2014 non avrà in catalogo un modello da
slalom carve ed uno da race carve ma solo
questo “X-Race” che in base alla lunghezza
avrà una geometria e quindi comportamento in
pista diverso. WOW, finalmente! Aspettavo
questa mossa da parte dei produttori da anni!
Poi…lo trovo esteticamente spettacolare!
Senza sapere queste cose durante la giornata
di test provo due misure, notando un’insolita
eccessiva differenza caratteriale tra di loro. Il
175 fila liscio come l’olio: potente, facile e
reattivo; equilibrato da non dovermi adattare
un istante. Pronti…via, subito a tutta, senza
esitazione! Veramente “friendly”. Noto una particolarità: ogni sci sembra avere un
suono…una vibrazione quando la lamina scorre sulla neve. Ebbene, questo sci non ne ha!
Mai provata una sensazione simile: sembra correre su una nuvola! A questo punto credo
che il sistema antivibrante di questo attrezzo faccia un lavoro superlativo! Voglio provare il
180cm perché il 175 mi sembra anche troppo facile (benché straordinariamente efficace
ad ogni velocità). I 5cm di differenza sembrano di più, e quello più lungo diventa una belva
da curve lunghe, meno polivalente dell’altro ma nel suo campo eccellente (e
quell’effetto…”silenzioso” è straordinario)! A test conclusi ho assegnato il “livatino d’oro” al
Salomon X-race come miglior sci! (sotto tutti i punti di vista!) SARAI MIO!
-Nordica Dobermann Spitfire Pro EDT –
Il cavallo di battaglia del produttore italiano. Il
modello che ha cambiato le regole portando
l’utenza top fuori dai soliti schemi SL o GS a
favore di nuove geometrie eclettiche derivate
dalla sintesi di questi due mondi. Misura
176cm. Di solito provo ogni sci sia in velocità
e conduzione per testarne la precisione e la
tenuta che a velocità basse con curve
sbandate per verificarne la tolleranza in
questo tipo di utilizzo. Lo spit EDT mi delude
sullo sbandamento perché davvero eccessivo!
Se non si tiene sullo spigolo sembra uno sci
turistico. Controllo le lamine e sono ok.
Fortunatamente, una volta lanciato in velocità
tira fuori il carattere allineandosi con gli altri
modelli usati della stessa categoria. Fa il duro
quando il gioco lo richiede ma perde fiducia
sul facile, quindi se non si è sciatori evoluti e
non lo si usa ad alto livello, non restituisce
sensazioni eccelse.
- ATOMIC REDSTER D2 GS –
Sua maestà GS!!! Lo sci da curve lunghe
per antonomasia. Con lui nel pomeriggio.
Inizio ad essere stanco per la mia
condizione fisica nulla e la neve inizia a
deteriorarsi, ma lo scorso inverno lo
avevo provato e mi aveva fatto
piacevolmente impazzire per l’ottimo
rapporto tra potenza e maneggevolezza.
Chiedendo allo stand se ci sono state
modifiche con il modello precedente mi
rispondono che “forse” è stato diminuito il
rocker anteriore. Memore della passata e
fortunata esperienza provo direttamente il
179cm nonostante neve ed orario,
ma…mi sembra subito pesantissimo.
Parto e…un macigno! O lui o io non
siamo gli stessi dello passata stagione:
uno sci che darebbe sicurezza anche a
130kmh. A caro prezzo: troppa inerzia e
troppa energia richiesta alla guida. Per
chi cerca il classico “treno” da binario…si
accomodi, ma immagino un giornata
intera su questo mostro con
conseguenze serali comatose! Le curve
sbandate sono impossibili: si pianta come un rasoio! Troppo tecnico! Mi resta da capire
chi, tra me e lui, è cambiato così tanto da un anno all’altro, sperando per la seconda
che ho detto!
-ROSSIGNOL RADICAL 9GSUna vecchia conoscenza! Dopo essermi
demoralizzato con il D2 per concludere la
giornata voglio tornare su uno sci che
conoscevo bene e che non mi
entusiasmava…almeno nelle sue edizioni
precedenti. Parto con la convinzione di
essere stanco e poco attendibile sul test
ed invece…OTTIMO! Questo sci non è
pesante (poi dopo l’ATOMIC…) ed è
equilibratissimo! Nella misura 174cm fa
tutto al meglio e con lui potrei continuare
a sciare per ore. Se la cava benissimo
anche sulla neve ormai rovinata e mi
restituisce piacere sia sulla conduzione
che sulle lente curve di rientro tra le tante
persone presenti in pista. Docile ed
elastico non cede nelle scomode
situazioni con pomeridiani mucchi di neve
trasformata. Davvero uno sci piacevole
da guidare con soddisfazione in ogni
situazione. Facile da comprendere e dal
rendimento assicurato ad ogni livello
Peccato non averlo provato subito!