Isiss Antonio Scarpa comunicato stampa 27 dicembre 2016 Motta di

Transcript

Isiss Antonio Scarpa comunicato stampa 27 dicembre 2016 Motta di
Isiss Antonio Scarpa
comunicato stampa
27 dicembre 2016
Motta di Livenza
Omaggio a Eugenio Bucciol all’interno della “Notte del classico”
Eugenio Bucciol. Scomparso nel 2015, improvvisamente, nella sua Oderzo vive un
ricordo intenso, fatto della affabilità e della disponibilità, che il professor Eugenio Bucciol
manifestava in ogni incontro, e della profondità del suo impegno culturale. Bucciol era nato a
Piavon nel 1930, dopo gli studi in Scienze politiche ed Economia, aveva lavorato a Zurigo e
quindi a Vienna. Venuto a contatto con gli archivi storici di quella città aveva recuperato
documenti riguardanti il Veneto come provincia austriaca e poi terra invasa nella Grande
Guerra. Quattro libri di racconti sintetizzano i risultati di questi studi. Le sue ricerche presso
l’Archivio storico di Vienna hanno portato alla realizzazione della raccolta di foto scattate
dagli Austroungarici, ora ordinate nella Biblioteca di San Polo di Piave.
Bucciol aveva rapporti con il Governo Ceco per valorizzare la memoria dei martiri
cecoslovacchi giustiziati a Oderzo, a Piavon, a Conegliano e a San Donà, al termine della
Prima Guerra. Il diario della dama di compagnia della moglie dell’arciduca Francesco
Ferdinando ucciso a Sarajevo, episodio che ha innescato lo scoppio della guerra, fu l’ultima
sua fatica, pubblicato a Trieste nel 2014. Proprio da questo diario è tratta la rielaborazione
teatrale “I casi sono due..”.
Bucciol ha pubblicato molti libri per diverse case editrici fra queste: Nuova
Dimensione, Canova, Serenissima, Becco Giallo, Marton.
Cultore della storia e della cultura del territorio non si è mai risparmiato quando si
trattava di dar vita a mostre storiche, partecipare a convegni, consigliare giovani autori con
pazienza, competenza e rigore. Significativo il rapporto con il Liceo Scarpa di Oderzo e di
Motta, dove ha trovato sempre una calda accoglienza da docenti e studenti.
Fra i suoi libri importante è la raccolta fotografica “L’Invasione del 1917-1918. Gli
austroungheresi nell’Opitergino-Mottense” un volume, che mostra il territorio ai primi del
‘900, visto però dall’obiettivo degli austriaci invasori. Altri titoli sono Dalla Moldava al Piave,
I legionari italiani sul fronte italiano, l’inedita ricerca sul figlio di Balzac, morto a Colfrancui e
sepolto nel cimitero di Oderzo, e poi Il soldato dell’Imperatore, Andando, Noria, Albania
fronte dimenticato della grande guerra, e tanti altri libri che mettono in relazione la
dimensione locale e le vicende internazionali.