Precari della Asl, Casati convoca i sindacati

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Precari della Asl, Casati convoca i sindacati
-MSGR - 05_LATINA - 37 - 07/02/17-N:
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Martedì 7 Febbraio 2017
www.ilmessaggero.it
Latina
Schianto a Sezze, Mirco non ce l’ha fatta
Il 18enne domenica era rimasto coinvolto a Sezze Scalo `Inutile il trasferimento in eliambulanza al San Camillo
in un incidente stradale in via Sicilia insieme alla mamma La madre è ricoverata all’ospedale Santa Maria Goretti
`
IL DRAMMA
Non ce l’ha fatta Mirco Moschera
Sanchez, il 18enne di Sezze coinvolto domenica pomeriggio in un incidente stradale in via Sicilia a Sezze
Scalo. Il giovane si è spento nella
tarda mattinata di ieri presso l’ospedale San Camillo di Roma per le
profonde ferite riportate. Trasportato di urgenza in eliambulanza subito dopo l’incidente il giovane, al
momento del ricovero, presentava
un quadro clinico disperato. I medici che lo hanno soccorso e che gli
hanno prestato le cure necessarie,
hanno fatto il possibile per salvarlo,
ma il paziente purtroppo è deceduto per complicazioni e per le devastanti ferite e traumi riportati.
Mirco, nel pomeriggio di domenica scorsa, era a bordo con la
mamma nella Chrysler Voyager di
famiglia quando, per cause ancora
da accertare, l’auto è uscita fuori
strada finendo la sua corsa contro
un palo delle telefonia mobile, a circa 3 chilometri dal centro abitato di
Sezze Scalo. Da una prima ricostruzione, svolta dalla polizia locale di
IL GIOVANE
VIVEVA
CON LA FAMIGLIA
POCO DISTANTE
DAL LUOGO
DELL’INCIDENTE
Sezze intervenuta, è probabile che
la donna al volante abbia perso il
controllo del mezzo a causa
dell’asfalto reso viscido dalla pioggia. Non risultano, infatti, coinvolte
altre macchine nell’incidente. Immediati i soccorsi per il 18enne e
per la mamma, M.M. 44enne del
luogo. Mirco è stato trasferito in
eliambulanza presso il San Camillo
di Roma, mentre la mamma presso
l’ospedale civile Santa Maria Goretti di Latina dove è tuttora ricoverata
non in gravi condizioni. Il giovane
ha combattuto contro la morte per
tutta la nottata, poi nella mattinata
di ieri un peggioramento e la morte.
Mirco viveva con la sua famiglia numerosa a Sezze Scalo, in via Bari, a
pochi passi dal luogo dell’incidente.
Aveva frequentato l’istituito Valerio Flacco di Sezze ed era molto
amato per il suo carattere gioioso e
gentile. Amava lo sport e aveva la
passione per il calcio. Lascia tre sorelle, la mamma ed il papà, operaio
edile in città. Appresa la notizia della sua morte, un’intera comunità si
è stretta attorno ai familiari della
vittima, in un profondo cordoglio.
Anche nel suo profilo facebook
molti i messaggi di cordoglio lasciati dagli amici più cari, a testimonianza del vuoto che lascia il giovane setino. E’ molto probabile che
sulla salma del ragazzo deceduto
venga eseguito l’esame autoptico,
dopodiché il magistrato ordinerà il
dissequestro della salma per permettere ai familiari di celebrare il
funerale.
Alessandro Mattei
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Formia, ammenda di 300 euro
Firmò per due liste, condannata
Aveva sottoscritto due liste,
che sostenevano i due
candidati sindaci che
capeggiavano coalizioni
opposte, alle ultime elezioni
amministrative dell’aprile
2013 a Formia. Protagonista
una donna di 60 anni, che
aveva firmato con
superficialità o per ignoranza
della normativa che regola la
presentazione delle liste. Il Pm
Elisabetta Forte della Procura
di Latina l’ha indagata
emettendo ora un decreto
penale di condanna a trecento
euro di multa, pena sospesa e
non menzione. La donna firmò
sia per la presentazione della
lista civica “Formia Unita”, a
sostegno dell’attuale sindaco
Sandro Bartolomeo, sia per
l’altra civica “Movimento per
Formia”, che appoggiava
l’altro aspirante sindaco
Maurizio Costa. Scoperta la
doppia sottoscrizione di liste,
la donna venne indagata dalla
Procura di Latina, che ora l’ha
raggiunta col decreto di
condanna a 300 euro firmato
dal Pm Forte.
Tir fuori strada
Monti Lepini bloccata per 2 ore ieri pomeriggio alle porte di
Sezze, intorno al km 41, per un tir uscito di strada a causa
dell’asfalto reso viscido per la pioggia
Mirco Moschera Sanchez
Pestaggio per il forno, dopo 16 anni
assolti Tuma, Grenga e Di Pofi
LA SENTENZA
Un processo durato quasi otto anni si è concluso con un reato prescritto e tre assoluzioni «perché il
fatto non sussiste». Sotto accusa
tre nomi noti: Gianluca Tuma, Gino Grenga e Giampiero Di Pofi,
tutti
recentemente
arrestati
nell’ambito dell’inchiesta “Don’t
Touch”. Ma ieri in tribunale si trattava un altro processo, relativo
all’aggressione avvenuta nel 2001
ai danni del titolare di un forno di
Latina. I tre imputati erano accusati di tentata estorsione e lesioni
per aver picchiato l’uomo, colpendolo con calci, pugni e addirittura
una stampella e un bastone di legno. Il motivo del pestaggio, secondo l’accusa, era molto semplice: i tre volevano convincere il titolare a vendere il forno a Gianluca
Tuma, già proprietario di altre attività simili. Per questo, sempre secondo la ricostruzione dell’accusa, l’uomo sarebbe stato anche minacciato ripetutamente di morte.
L’aggressione avvenne il 4 ottobre
2001, ma fu denunciata dalle due
vittime che riportarono lesioni
guaribili in 30 giorni.
Un’aggressione che all’epoca
provocò sconcerto per le modalità
e il livello di violenza. «Un episodio di criminalità che non ha nulla
da invidiare alle zone di maggiore
livello criminale della penisola»
commentò all’epoca il procuratore capo Antonio Gagliardi. Dopo
le indagini si arrivò all’arresto di
Gianluca Tuma. L’inchiesta fu
coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe Chiné il quale ipo-
tizzò, dietro quell’aggressione, un
tentativo di mettere le mani su
un’avviata attività commerciale
ed evitare che il concorrente si potesse espandere, magari aprendo
ulteriori punti vendita in città. In
sostanza Tuma e suoi complici
tentarono, in maniera violenta, di
imporre un monopolio nel settore
o comunque di ostacolare un possibile “avversario” economico. Ma
in aula gli avvocati Angelo Plamieri, Leone Zeppieri e Gaetano Marino hanno smontato le accuse punto per punto, incassando l’assoluzione per la tentata estorsione e il
non luogo a procedere per le lesioni, essendo il reato ormai prescritto. Il pm Daria Monsurrò aveva
chiesto 4 anni per Tuma e l’assoluzione per gli altri due imputati.
Marco Cusumano
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IL PM CHIEDE
4 ANNI PER TUMA
MA IL COLLEGIO
PENALE ASSOLVE
TUTTI: «IL FATTO
NON SUSSISTE»
Leone Zeppieri
Sabaudia
Coltello proibito
scatta la denuncia
Proseguono i controlli dei
carabinieri nell’ambito delle
attività di prevenzione sul
territorio, predisposte dal
Comando provinciale
dell’Arma. Nel corso del fine
settimana i militari della
stazione di Borgo Grappa,
durante un controllo
effettuato nel territorio di
Sabaudia, hanno denunciato
in stato di libertà un
pregiudicato
quarantaquattrenne di
origine campana, residente
a Latina, per detenzione
illegale di armi. L’uomo è
stato fermato a bordo della
sua auto e, a seguito di
perquisizione, i militari gli
hanno rinvenuto in una
tasca un coltello a
serramanico con una lama di
19 centimetri. Non ha saputo
giustificarne il possesso e tra
l’altro - visti i suoi precedenti
- non poteva portarla con sé.
Da qui è scattata la
segnalazione all’autorità
giudiziaria, mentre il
coltello è stato posto sotto
sequestro.
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Precari della Asl, Casati Architettura e ingegneria Fondi celebra De Santis
convoca i sindacati
nuovo bando per i servizi a 100 anni dalla nascita
LA VERTENZA
I ricorsi sono pronti, li hanno firmati già oltre 250 dei circa 600
precari che rischiano la mancata
stabilizzazione nella Asl di Latina. Molti altri lo faranno in questi giorni, mentre perde corpo
l’ipotesi di uno sciopero che paralizzerebbe la sanità in provincia. Nel frattempo il commissario della Asl, Giorgio Casati, ha
convocato per lunedì alle 14 le organizzazioni sindacali con le
quali affrontare la vicenda. Il
commissario ha ereditato una vicenda gestita male e probabilmente al di fuori dalle regole in
passato, senza che nessuno si accorgesse di nulla. Servivano gli
avvisi pubblici e invece si assumeva “a chiamata”, persino
quando c’era da sostituire chi andava in maternità. Come uscirne, oggi, è ancora un rebus.
Di «gestione amministrativa feudale restia alle regole e alla trasparenza» parla l’Usbn che venerdì alle 12,30 terrà un’assemblea alla palazzina direzionale.
Ha pochi dubbi, invece, l’Ugl sanità: «Oltre il danno la beffa» di-
ce Cristian Rapone, segretario
provinciale che ricorda la battaglia portata avanti da Francesco
Storace in Regione su questa vicenda.
«Siamo di fronte a persone che si
sentono parte di una famiglia, di
un’azienda ma che in realtà a tutti gli effetti non sono altro che individui che non esistono né a livello fiscale, previdenziale e a
volte anche relazionale in quanto impossibilitati all’accesso seppur dopo anni di lavoro, al così
detto credito al consumo personale che permetta loro di investire per il loro futuro sia personale
che lavorativo. Desidero esprimere il mio ritegno per questa situazione di stallo che si porta
avanti da troppo tempo».
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PARTITI I PRIMI RICORSI
LUNEDÌ VERTICE
CON IL COMMISSARIO
DURI USB E UGL
SULLA GESTIONE
DA PARTE DELL’AZIENDA
FORMIA
Il Comune ha approvato uno
schema di avviso pubblico che
mira a formare un nuovo elenco
di operatori cui affidare i servizi
di architettura e ingegneria di importo inferiore ai 100 mila euro.
L’amministrazione, infatti, non
dispone in organico di figure tecniche professionali idonee a ricoprire tutte le prestazioni necessarie e l’attuale lista con l’elenco
dei candidati esterni per l’affidamento dei servizi sotto i 100 mila
euro non risponde più ai criteri
richiesti dal nuovo Codice degli
Appalti e dalle linee guida approvate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione. «La rotazione degli
incarichi – osserva l’assessore alle Opere Pubbliche Eleonora Zangrillo – è uno dei requisiti che la
nuova normativa impone alle stazioni appaltanti per garantire il
rispetto dei princìpi di libera concorrenza, trasparenza e imparzialità dell’azione amministrativa. In quest’ottica, è necessario
dotare il Comune di uno strumento efficace che lo aiuti a censire il mercato e a definire criteri
certi per la selezione delle figure
professionali incaricate. Finora il
Comune ha lavorato con un elenco unico cui gli operatori interessati chiedevano di accedere. Intendiamo formare un nuovo
elenco, articolato in sezioni (riferite a destinazione funzionale, categorie e identificativi delle opere) e fasce d’importo sulla base
dei corrispettivi delle prestazioni
da effettuare». Per incentivare
l’adesione dei neo-laureati è stata inoltre prevista una fascia fino
a 3 mila euro libera da prescrizioni sui requisiti. L’elenco avrà durata triennale e sarà aggiornato
ogni anno in concomitanza con
l’approvazione del Programma
triennale delle opere pubbliche.
Andrea Gionti
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IL COMUNE
NON DISPONE
DI PROFESSIONALITÀ
SUFFICIENTI
E IL VECCHIO ELENCO
È SUPERATO
GLI EVENTI
La ricorrenza sarà celebrata in
tutto il mondo e Fondi, città in
cui Giuseppe De Santis nacque
l’11 febbraio del 1917, ha organizzato, per uno dei registi più importanti della storia del cinema
nonché uno dei padri del neorealismo, una giornata dall’altissimo valore storico-culturale. Le
nomination all’Oscar, il Globo
d’Oro della stampa estera a Hollywood e il Leone d’Oro alla carriera ma anche gli anni come docente al centro sperimentale di
cinematografia e i rapporti con
allievi destinati a diventare figure di primo piano del grande
schermo come Carlo Lizzani ed
Elio Petri: di questo e dell’intera
carriera del regista fondano si
parlerà il prossimo sabato 11 febbraio. La giornata sarà aperta da
una cerimonia di commemorazione in programma alle ore
16:00 sulla tomba di Giuseppe
De Santis, opera del maestro Ettore de Conciliis. Alla celebrazione, che si terrà presso il cimitero
comunale fondano, prenderanno parte il sindaco Salvatore De
Meo e alcuni familiari ma anche
concittadini, amici e membri
dell’Associazione organizzatrice. Poi, alle 17:30 nella sala convegni del Castello Caetani, si entrerà nel vivo dell’evento con la
presentazione e la distribuzione
del numero VII dei “Quaderni”
dell’Associazione dal titolo «Giuseppe De Santis nel Centenario
della nascita» - curato da Marco
Grossi e Virginio Palazzo - che
raccoglie un’intervista al presidente onorario del sodalizio Giuliano Montaldo, scritti inediti del
regista Gianni Amelio, dell’attore Lino Capolicchio, del giornalista RAI e saggista Stefano Masi e
del critico cinematografico del
Corriere della Sera Paolo Mereghetti, nonché estratti di saggi a
firma dei docenti universitari Valerio Caprara e Michele Guerra,
articoli e interviste a De Santis
apparse sui quotidiani dal 1952
al 1997. Il pubblico riceverà inoltre un calendario da collezione
2017 con foto di set e fotogrammi
di film di De Santis. All’iniziativa
prenderanno parte Stefano Masi, Valerio Caprara e Lino Capolicchio.
Barbara Savodini
-TRX IL:06/02/17 21:23-NOTE:
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