legalità, lavoro e sviluppo devono ormai procedere di

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Gazzetta del Sud Venerdì 17 Novembre 2006
Cronaca di Reggio
.
Consiglio generale allargato alle rappresentanze provinciali: «La crisi in Calabria ha connotazioni strutturali»
La Cisl: legalità, lavoro e sviluppo
devono ormai procedere di pari passo
Priorità su Gioia Tauro, forestazione e sicurezza nei cantieri. Piscioneri: quante promesse!
A 15 anni dalla scomparsa
Cristofaro Zuccalà
Grandi temi al Consiglio generale della Cisl, allargato alle rappresentanze provinciali, ieri
mattina all’Excelsior. Sono stati
incentrati sulla situazione politico-sindacale con un’analisi della
Finanziaria riflessa sulle realtà
locali, incentrata specialmente
sul patto di stabilità con i Comuni
sotto i 5 mila abitanti; dei ticket
nei pronto soccorso degli ospedali; della maggiorazione dello
0,30% per i contributi dei lavoratori dipendenti. La Cisl giudica
positivo che rispetto all’Irap sui
nuovi assunti vi sia l’incremento
del finanziamento. Positivo anche il giudizio sul fatto che le risorse finanziate per il Ponte dello
Stretto siano destinate a Calabria
e Sicilia, nonostante solo il 30%
arrivi alla prima e il rimanente 70
alla seconda. Per la Cisl, che al
Ponte era, e resta, favorevole, la
Regione avrebbe dovuto pretendere di più. Ovviamente non sono mancate considerazioni e argomentazioni critiche sull’azione di governo centrale e calabrese di fronte ad una crisi «che sta
assumendo sempre di più caratteristiche strutturali».
Il Consiglio generale è stato
presieduto da segretario regionale Luigi Sbarra. Ha concluso il
segretario nazionale confederale Nino Sorge.
I titoli emergenti dell’assemblea consiliare che qui interessa
ricordare hanno riguardato:
Gioia Tauro, la Forestazione, la
Sicurezza.
Ci dice Cosimo Piscioneri, segretario provinciale della Cisl:
«L’analisi sulla provincia reggina
ha denotato che non vi è nulla di
Ricordo commosso
di Ciccio Franco
all’Arena e in chiesa
Domenico Malara
Cosimo Piscioneri al microfono. Al tavolo dei lavori: Domenico Serranò, Luigi Sbarra e Nino Sorge
nuovo. Resta un tessuto poduttivo debolissimo, si fanno solo promesse...».
Gioia Tauro. «Per le infrastrurazioni del Porto, il Governo sta
mettendo a disposizione una serie di Finanziamenti. Ne abbiamo preso atto, in termini produttivi», continua Piscioneri. «Per
esempio, noi siamo favorevoli
che entri la Njk (una compagnia
giapponese di movimentazione e
logistica). Tale ingresso però non
è ancora acquisito. Occorre vedere come conciliare la concessione
cinquantennale delle banchine
di Mct. Dunque la gestione va regolata. Quanto al rigassificatore,
vi annettiamo enorme importanza perché si possono utilizzare le
frigorie a basso costo nell’area industriale. Ecco che la logistica
deve partire, sennò si resta solo al
transhipment».
Forestazione. «Noi non siamo contrari – sottolinea Piscioneri – a quella produttiva. Lo siamo qualora si pensi che vada
smantellata in toto. Prevediamo
il turnover. Vogliamo che vi siano certezze. Questo, sia chiaro,
non dipende dai lavoratori. Il set-
tore va migliorato. E occorre capire se i 10-12 mila forestali vengano garantiti in tutta la Calabria, fermo restando che il maggior degrado è riscontrabile in
provincia di Reggio».
Sicurezza. «È un tema di pressante attualità che investe la Calabria in generale e la provincia
reggina in particolare», rileva Piscioneri. «Sicurezza e lavoro, e
sviluppo, devono procedere di
pari passo. Registriamo molte
criticità. Sono notorie le aree sottratte alla legalità. Nei cantieri
dell’autostrada, chi viene a lavo-
rare se non ha la certezza della sicurezza. Chiediamo un piano
strategico condiviso da tutti. Regione, Provincia e Comuni devono lavorare in questa direzione.
Chiaramente il tutto non si ottiene militarizzando il territorio,
bensì velocizzando i processi per
avere, fra l’altro, la certezza delle
pene. Non possiamo combattere
la mafia pensando che sia ancora
quella patriarcale. Bisogna utilizzare le nuove tecnologie. E lo
Stato dev’essere sempre un passo
avanti rispetto alla criminalità
organizzata».
La polemica Dopo un primo botta e risposta tra il vicesindaco e l’assessore regionale Naccari Carlizzi
Sono già passati quindici anni ma la commozione è la stessa
di quel 16 novembre del 1991
quando, morente tra le braccia
delle moglie, il sen. Ciccio Franco con un filo di voce sospirò:
“Elsa, portami a Reggio”. Quel
giorno l’anima della Rivolta per
Reggio capoluogo spirò stroncato da un ictus a soli 61 anni.
Al senatore Franco è stata intitolata, proprio lo scorso anno,
l’Arena dello Stretto, dove è stata posta anche una stele, ieri
mattina il sindaco Giuseppe
Scopelliti (in alto nella foto) ha
deposto una corona di fiori e insieme ai familiari ha reso omaggio al leader missino. Col primo
cittadino c’erano anche i consiglieri comunali Alberto Cutuli,
Massimo Labate e Giovanni Gatto, e gli assessori Giuseppe Raffa
e Giuseppe Agliano. Proprio
quest’ultimo ricorda ancora la
tragica mattina in cui il senatore
Franco scomparve: «Per tutti noi
giovani militanti della destra
dell’epoca con Franco se ne andato un mito, un punto di riferimento non solo politico ma anche paterno».
Anche il sindaco Scopelliti ha
riconosciuto al senatore missino
il merito di «essere stato quel
grande leader politico, capace di
coagulare intorno a sé intere generazioni e di scendere in piazza
e soffrire per difendere questa
città e darle una speranza».
Antonio Franco, nipote del
senatore, spazza il campo da
qualsiasi strumentalizzazione
politica e preferisce parlare di
«un momento dove prevalgono i
sentimenti di orgoglio e dolore.
Orgoglio perché dopo tanti anni
il ricordo di mio zio è ancora vivo
nella mente di tanti reggini, dolore perché è sempre straziante
ripensare a quel triste giorno in
cui ci ha lasciato». Antonio Franco ha anche una speranza,
«quella – ha detto – di partecipare un giorno a una commemorazione di mio zio organizzata anche da chi non ha condiviso il
suo stesso credo politico, perché
la memoria della città deve appartenere a tutti».
Sempre ieri mattina l’associazione Luglio ’70 ha voluto ricordare il senatore Franco con una
messa in suffragio che è stata celebrata da don Nuccio Santoro
nella chiesa di San Giorgio al
Corso, mentre ieri sera sono stati i ragazzi di Forza Nuova a rendere omaggio alla memoria del
leader missino con un sit-in alla
stele Ciccio Franco e la deposizione di una corona di fiori.
Presentato il convegno di domani
Direzione Dogane, stavolta a Rizzica replica la Margherita Distrofia muscolare
malattia anche sociale
REGGIO CALABRIA. Nuovo botta e
risposta sulla questione dell’istituenda direzione regionale delle
Dogane. Il primo aveva avuto per
protagonisti il vicesindaco Rizzica e l’assessore regionale Naccari
Carlizzi. Rizzica torna alla carica
ricorda che la soppressione delle
Circoscrizioni doganali (come
quella di Reggio), uffici con competenze regionali, era stata sancita dal regolamento di amministrazione voluto dal ministro Visco nel 1999 per costituire uffici
unici delle Dogane che dovevano
Naccari definisce “campanilismo
becero” una preoccupazione reale di vedere ancora una volta la
città mortificata per mancanza di
difensori».
La replica in un documento del
gruppo comunale della Margherita che accusa Rizzica di continuare «a riferire fatti, atti e procedure
inesistenti solo per alimentare fumose polemiche». Per la Margherita non è vero che la soppressione
dell’Ufficio circoscrizionale delle
Dogane sia avvenuto in esecuzione del regolamento Visco: «La de-
finizione – si legge nella nota – è
stata demandata al regolamento
di amministrazione del dicembre
2000. Il 20 ottobre 2005 la direzione Campania-Calabria propone il disegno organizzativo che
istituisce l’Ufficio delle dogane a
Reggio. È il direttore dell’agenzia
che il 28 ottobre 2005 dispone
l’istituzione dell’ufficio e la contemporanea soppressione della
circoscrizione doganale di Reggio. La decisione di sopprimere la
sede declassando lo stesso a Ufficio delle Dogane è stata presa in
autonomia dall’agenzia in pieno
governo Berlusconi». La definizione “becero campanilismo” è
oggetto del commento del consigliere regionale dell’Udc Gianni
Nucera: «Rivendicare l’assegnazione della sede della Direzione
regionale calabrese dell’Agenzia
regionale delle Dogane a Reggio
non significa fare campanilismo
ma riconoscere una giusta e legittima prerogativa, considerato che
la città dello Stretto è già stata sede della direzione circoscrizionale della Calabria».
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essere coordinati da direzioni regionali. «Su tale questione – sostiene – nulla è da contestare al
governo Berlusconi che, anzi, in
questa riorganizzazione territoriale sulla base di esigenze locali,
costituisce l’ufficio unico di Gioia
Tauro e conferma l’organizzazione strutturale di Reggio. Bisogna
rammentare che a Reggio la Circoscrizione doganale aveva competenze regionali e, per questo, si
tratta di chiedere che la Direzione
regionale delle Dogane venga costituita dove ci sono le strutture.
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ridotto euro 5,00. Ultrasessantenni da
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Giorgio Gatto Costantino
“Distrofia muscolare: dalla
diagnosi agli approcci clinici e
terapeutici”. È questo il titolo
del convegno che si svolgerà
domani nella sala Green del
Consiglio regionale a partire
dalle ore 9.30. L’incontro – organizzato dalla Onlus “Per mano”, in collaborazione con l’ordine dei medici e l’associazione
Parent Project e col patrocinio
del consiglio regionale e della
Provincia – ha l’obiettivo di presentare, come scrive Simona
Mammona, vice presidente
dell’associazione, «un modello
di assistenza che permetta di
garantire una adeguata qualità
della vita a migliaia di bambini
e ragazzi e alle loro famiglie».
L’appuntamento, nelle attese degli organizzatori, vuole costituire anche un momento di
sensibilizzazione della classe
politica. Spiega infatti il prof.
Umberto Aguglia, primario
dell’U.o. di Neurologia degli
Ospedali Riuniti che «serve una
maggiore
sensibilizzazione
verso questa rara malattia genetica e la politica può fare tanto in termini di aiuto economico
alla ricerca e alle associazioni
che si prendono cura dei piccoli
malati e delle loro famiglie, ma
anche per rendere i centri urbani più vivibili tramite un piano
di abbattimento della barriere
architettoniche e un servizio di
assistenza qualificata».
L’assessore provinciale alle
politiche sociali Francesco Vilasi e il presidente del consiglio
regionale Giuseppe Bova, hanno raccolto l’invito e partecipe-
Prof. Umberto Aguglia
ranno al convegno. Tanti i contributi qualificati previsti. Oltre
al già citato prof. Aguglia interverranno Loredana Stella, presidente dell’ass. “Per mano”, Filippo Buccella dell’ass. Parent
Project, don Valerio Chiovaro
dell’univ. Mediterranea, i dottori Alessandra Franceschini,
Elena Lora, Silvia Terzi e Marcello Villanova dell’osp. Villa
Nigrisoli di Bologna, il dott. Fabrizio Racca delle Molinette di
Torino e il prof. Giuseppe Vita
del policlinico di Messina. Pasquale Veneziano, presidente
dell’ordine del medici chirurghi
e degli odontoiatri della provincia si aspetta che dal convegno
emerga «una maggiore sensibilizzazione dei medici di famiglia, una conoscenza degli specialisti cui rivolgersi e uno snellimento delle pratiche burocratiche cui bisogna far fronte lungo il decorso della malattia».