TESTIMONIANZA DI UNA COPPIA PARTECIPANTE Il
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TESTIMONIANZA DI UNA COPPIA PARTECIPANTE Il
TESTIMONIANZA DI UNA COPPIA PARTECIPANTE Il giorno di San Valentino, insieme ad altre coppie della Diocesi siamo partiti per Roma, per vivere l’esperienza più incredibile della nostra vita: incontrare Papa Francesco. Noi, una coppia come tante nel mondo, siamo stati accolti dal Santo Padre, che solo poche settimane prima aveva deciso di invitare tutti i fidanzati del mondo per un incontro personale con lui. L'accoglienza che lo staff organizzativo ha preparato per le oltre 30000 persone partecipanti è stata a dir poco emozionante: ci sono stati canti e balli inerenti il tema dell'amore e ci siamo meravigliati quando, udendo le prime note, abbiamo scoperto che i canti proposti erano gli stessi che anche noi in parrocchia cantiamo con lo stesso vigore. A questi, si sono alternate le testimonianze di alcune coppie di innamorati, giovani e meno giovani, che con noialtri hanno condiviso il loro cammino personale. E’ stato emozionante e coinvolgente ascoltare le loro storie e immaginarci pure in alcune di quelle stesse situazioni, Quando finalmente Papa Francesco ha fatto il suo ingresso tra noi, fra canti e grida di gioia di tutti i presenti, ha risposto alle domande di alcuni fidanzati: "Non abbiate paura di dire e confermare il vostro "sì", perché l'amore non finisce dopo la conquista, ma inizia proprio da quel momento". E ancora: "Non lasciatevi scoraggiare dalle difficoltà, non rimandate il vostro "si" solo perché non è ancora tutto come volete voi. Chiedete: Padre nostro, dacci oggi il nostro amore quotidiano!" Papa Francesco non rispondeva solo a quelle coppie che gli ponevano le domande, lui in realtà rispondeva ad ogni coppia lì presente a quelle stesse tacite domande, dando consigli come un papà fa col proprio figlio. E ha poi concluso: "Non si può non litigare in una coppia, ma alla fine della giornata, ricordatevi: non andate a letto mai, mai, mai senza aver fatto pace!" Ci ha dato la sua benedizione e con la papamobile è venuto a salutarci come un amico. Tra di noi, c’era una dolcissima bimba di nome Anna, che è stata un po’ la mascotte del nostro gruppo e che grazie alla determinazione dei suoi genitori e dei presenti intorno a noi è arrivata tra le braccia del Papa, così è come se anche noi avessimo ricevuto il suo abbraccio. Lo abbiamo seguito con cuore ardente, nelle sue parole, nei suoi gesti, e quello che ci ha lasciato nel cuore è un insegnamento indelebile a vivere il nostro amore con coraggio e consapevolezza, in questa società che oggi purtroppo non aiuta i giovani, senza la paura di confermare il proprio sì, percorrendo questo cammino a fianco di chi ci ama, pregando l'uno per l'altra e insieme, ringraziando ogni giorno Dio per il dono che Lui stesso ci ha fatto e posto accanto. Michela & Stefano