Manovra da 47 mld, intesa nel governo. Ticket e donne in

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Manovra da 47 mld, intesa nel governo. Ticket e donne in
Rassegna stampa
30/06/2011 : Notizie di oggi
Adige, L'
BOLZANO - Consultique, società di consulenza finanziaria indipendente,
ha analizzato l'andamento dei più importanti fondi pensione aperti
commercializzati in Italia
Affari Italiani
(Online)
La bozza
Manovra,
Manovra,
Manovra,
Manovra,
Avvenire
Pensioni «rosa» cambio più lento
Boston Globe, The
Mass. overcharged by $30m on foreign exchange transactions
Centro, Il
arriva la manovra da 47 miliardi di euro - mauro pertile
Cinco Dìas
Trabajo admite que el fondo de las pensiones compre deuda regional
City
Manovra da 47 miliardi Le tasse non diminuiranno
Conquiste del
Lavoro
Cisl Veneto. Il fondo pensione contrattuale "Solidarieta Veneto" apre
agli atipici
Corriere della Sera
I ministri e i conti: via giusta Pensioni, asse Sacconi-Lega
Le donne e la pensione 2
Tassa sui Suv e stretta sulle banche
ticket
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donne
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in
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pensione
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anni
anni pag.1
anni pag.2
anni pag.3
Eco di Bergamo.it,
L'
Manovra/ Domani in Cdm, arriva tassa su Suv e banche
Europa
Una politica per soli ricchi?
Fatto Quotidiano.it,
Il
Manovra, bozza: ancora tagli alle scuole Giallo sulle pensioni e torna il
ticket sanitario
Giorno, Il (Milano)
Dal primo gennaio del prossimo anno, la pensione di reversibilità sarà
ridotta nei casi in...
Parte dal 2014 (invece che dal 2015) l'aggancio dell'età pensionabile
alla speran...
Sembra certo che le misure previdenziali più pesanti siano sparite dalla
bozza della manovra. I...
Stretta sulle pensioni rinviata al 2020 Stop al maxi-contributo dei
precari
Gtnews.com
Inflationary Risk Concerns Plague Canadian Pensions, Finds RBC Dexia
Guardian, The
Public sector pensions: after the strike, the settlement
Public sector strike: benefits workers say this time they have 'no
choice'
Why public sector strike deserves your support
Independent, The
Battle lines drawn for public sector's day of protest
MPs under pressure over pensions as public sector goes on strike
Q&A: Pension reform, what does it mean? Is it necessary? And who
will be affected?
Italia Oggi
Addio alla pensione dopo 5 anni
Investimenti in autodisciplina
Pensionamento a 65 anni per le donne, ma dal 2020
Metropolis web
Manovra: pensioni rosa a 65 anni dal 2020. Per 3 anni stop aumenti
P.A.
Nazione, La
(Firenze)
Stretta sulle pensioni rinviata al 2020 Stop al maxi-contributo dei
precari
Provincia di Como,
La
di tasca nostra i sacrifici la manovra Tasse su finanza e auto potenti
Pensioni, gradualità per le donne
Repubblica, La
pensioni donne, aumento soft dell'età stangata su auto più potenti e
banche - roberto petrini
Resto del Carlino,
Il (Bologna)
Stretta sulle pensioni rinviata al 2020 Stop al maxi-contributo dei
precari
Sentinella, La
arriva la manovra da 47 miliardi di euro
Sole 24 Ore, Il
Senza titolo
Telegraph.co.uk
David Cameron: public sector pensions cost every household #1,000 a
year
Tempo Online, Il
Manovra: in 4 anni conto da 43 miliardi
PENSIONI RITIRO GRADUALE PER LE DONNE Dopo le proteste anche
della maggioranza il capitolo pensioni nella manovra è stato già
riscritto.
Voce d'Italia, La
Manovra, al centro eta' pensionabile femminile e auto potenti
Wall Street Italia
MANOVRA: BOZZA, VIGILANZA ENTI PREVIDENZIALI DI CATEGORIA
ALLA COVIP
MANOVRA: SLITTA AUMENTO ETA' PENSIONE DONNE SETTORE
PRIVATO
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Adige, L'
"BOLZANO - Consultique, società di consulenza finanziaria indipendente, ha analizzato
l'andamento dei più importanti fondi pensione aperti commercializzati in Italia"
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Data:
30/06/2011
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BOLZANO - Consultique, società di consulenza finanziaria indipendente, ha
analizzato l'andamento dei più importanti fondi pensione aperti commercializzati in
Italia
BOLZANO - Consultique, società di consulenza finanziaria indipendente, ha analizzato l'andamento dei più importanti fondi
pensione aperti commercializzati in Italia. Lo studio, pubblicato dal settimanale Panorama, mostra come i 6 comparti del
fondo pensione aperto PensPlan Plurifonds abbiano ottenuto rendimenti di tutto rispetto nel periodo compreso tra 31
marzo 2008 e 2011. Particolarmente interessante è la linea Aequitas, che con un 13,02% sul periodo di tre anni, ha in
assoluto la miglior performance tra i fondi analizzati. Il dato confrontato con la rivalutazione del Tfr nello stesso periodo,
pari al 7%, evidenzia la correttezza delle scelte effettuate dal gestore delegato del fondo, la società PensPlan Invest Sgr.
Quest'ultima utilizza un paniere, fornito periodicamente da Etica Sgr, di obbligazioni di Stati ed azioni di imprese aventi
ben precisi requisiti qualitativi sui temi dell'ambiente, dei diritti umani, del sociale e della governance. Pur con una rigida
selezione che riduce drasticamente il numero di titoli acquistabili, circa 340, i professionisti di PensPlan Invest Sgr, sono
riusciti a creare valore. Il fondo aperto PensPlan Plurifonds, istituito dal gruppo Itas Assicurazioni - secondo un comunicato
della società - «si conferma quindi come un veicolo di investimento del risparmio previdenziale molto competitivo».
30/06/2011
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Affari Italiani (Online)
Data: 30/06/2011
"La bozza"
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ECONOMIA
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Le misure della manovra. La bozza del governo
Mercoledí 29.06.2011 19:27
Il menù delle misure è ancora suscettibile di modifiche ma l'ossatura
della manovra che si aggira sui 47 miliardi (di cui 1,8 mld nel 2011, 5,5
mld nel 2012 e i restanti spalmati tra il 2013 e 2014) e' ormai delineata.
Ancora da sciogliere il 'nodo' pensioni: la bozza del provvedimento
prevede il graduale aumento dell'eta' pensionabile delle donne a 65 anni ma
l'intervento e' stato smentito dal Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Tra
le novita' che approderanno al Consiglio dei Ministri di domani, lo stop alla
rivalutazione automatica delle pensioni piu' alte e la riduzione delle pensioni
di reversibilita' per frenare i matrimoni d'interesse tra badanti e pensionati.
Manovra, le reazioni/
Napolitano: ognuno si
assuma le sue
responsabilità; Di Pietro: è
una truffa, rispunta il
processo breve; Camusso:
manovra recessiva, ci
mobiliteremo
LE MISURE NELLA BOZZA
AUMENTO GRADUALE ETA' PENSIONI DONNE DA 2020 - Si va verso un aumento graduale dell'eta' di
pensione delle donne a partire dal 2020: sarebbe questa la soluzione individuata dal governo per innalzare
l'eta' pensionabile delle lavoratrici del settore privato a 65 anni. Nella versione aggiornata della bozza della
manovra e' saltata quindi la norma che prevedeva un aumento graduale dell'eta' dal 2012 fino ad arrivare a
65 anni nel 2020 e si e' optato per un'ipotesi piu' soft dopo che ieri il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi,
aveva smentito interventi drastici.
AUMENTO IVA, SE CONFERMATO SARA' IN DELEGA RIFORMA - L'aumento dell'Iva per finanziare la
riduzione dell'Irpef, se confermato, non entrera' in manovra e dovrebbe, invece, essere contenuto nella
delega fiscale che approdera' domani in consiglio dei ministri insieme al decreto legge. Secondo quanto si
apprende, si tratta pero' di uno dei nodi ancora da sciogliere poiche' l'introduzione della misura, che prevede
un aumento di un punto percentuale dell'Iva per le aliquote piu' alte del 10 e del 20%, suscita perplessita'
soprattutto in relazione a eventuale ripercussioni sull'inflazione. Nel caso in cui l'intervento fosse confermato,
non scattera' da subito ma rientrera' nell'ossatura della riforma fiscale che sara' affidata a successivi decreti
attuativi. Nel caso in cui saltasse il riferimento all'Iva anche l'azzeramento dell'Irap previsto dal 2014, ipotesi
che sembrerebbe al momento confermata, potrebbe scomparire.
QUOTE LATTE SALVE DA RISCOSSIONE COATTIVA EQUITALIA - Le quote latte sono 'salve' dalla
riscossione coattiva da parte di Equitalia. Lo prevede la bozza aggiornata della manovra. Dalla data di entrata
in vigore del decreto, si legge nel testo, "le procedure di riscossione mediante ruolo in materia di prelievo
supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari, avviate dall'agente della riscossione, sono
interrotte e lo stesso agente e' automaticamente discaricato delle relative quote. Resta ferma la validita' degli
atti posti in essere sino a quella data".
SLITTA A PRIMO OTTOBRE ACCERTAMENTO ESECUTIVO - Slitta dal primo luglio al primo ottobre l'avvio
dell'accertamento esecutivo. E' quanto prevede la bozza aggiornata della manovra. La norma che accorpa
l'avviso di accertamento alla cartella di pagamento scattera' tre mesi dopo rispetto alla data inizialmente
fissata.
ARRIVA TASSA SU AUTO POTENTI - In arrivo la sovratassa per le auto piu' potenti che scattera' gia' da
quest'anno. A partire dal 2011, si legge nel testo, "per le autovetture e per gli autoveicoli per il trasporto
promiscuo di persone e cose e' dovuta un'addizionale erariale della tassa automobilistica" che si applichera'
"per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a 125 chilowatt". In caso di mancato o insufficiente
versamento dell'addizionale scattera' la sanzione pari al 30 per cento dell'importo non versato.
TAGLI A REGIONI ED ENTI LOCALI PER 9 MLD IN 2013-2014 - Tagli a regioni ed enti locali per 9
miliardi di euro nel biennio 2013-2014. Regioni, comuni e province contribuiranno per circa 3,5 miliardi nel
2013 e per 5,5 nel 2014. Non e' ancora stata pero' stabilita la ripartizione dei tagli.
ARRIVA IMPOSTA BOLLO 0,15% SU TRANSAZIONI FINANZIARIE - In arrivo l'imposta di bollo dello
0,15% sulle transazioni finanziarie. Non e' escluso comunque che la misura possa poi finire nella delega
fiscale. "L'imposta - si legge nel testo - e' determinata applicando l'aliquota dell'1,5 per mille sul valore delle
transazioni". L'imposta, si legge ancora nella bozza della manovra, si applica "alle transazioni aventi ad
oggetto strumenti finanziari concluse nel territorio dello Stato per il tramite delle banche e delle imprese di
investimento abilitate all'esercizio professionale nei confronti del pubblico dei servizi" e di alcune "attivita' di
investimento". L'imposta non e' invece dovuta "per le transazioni aventi ad oggetto titoli di Stato e per quelle
relative a titoli mediante i quali e' acquisito o integrato il controllo o il collegamento ai sensi dell'articolo 2359
del codice civile". Con decreto del ministro dell'Economia e Finanze sono stabilite le modalita' di applicazione
e con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate sono stabiliti gli adempimenti e le modalita' per
il versamento dell'imposta.
TASSAZIONE AL 35% SU ATTIVITA' TRADING BANCHE - Arriva la tassazione separata sull'attivita' di
trading delle banche con aliquota al 35%. La misura prevede che per gli istituti di credito il risultato
complessivo netto derivante dalla gestione delle attivita' finanziarie detenute per la negoziazione, diverse dai
titoli di debito, dalle quote di Oicr (organismi d'investimento collettivo di risparmio) e dai finanziamenti, sia
tassato al 35%.
AUMENTO GRADUALE ETA' PENSIONI DONNE A 65 ANNI. MA SACCONI SMENTISCE - Aumento
progressivo dell'eta' pensionabile delle donne fino a 65 anni a partire dal 1 gennaio 2012. E' quanto prevede
la bozza della manovra. Per le lavoratrici dipendenti e per le lavoratrici autonome il requisito anagrafico di 60
anni per l'accesso alla pensione di vecchiaia e' aumentato di una anno. E previsto un altro aumento di un
anno dal primo gennaio 2014 e di un ulteriore anno per ogni biennio successivo fino al raggiungimento dei 65
anni. Immediata la smentita del ministero del Welfare: "Ipotesi infondate".
STOP RIVALUTAZIONE AUTOMATICA PENSIONI PIU'ALTE - Stretta in arrivo sulle pensioni piu' alte con
lo stop alla rivalutazione automatica. La misura si applica per il biennio 2012-2013 ai trattamenti
pensionistici superiori a cinque volte il trattamento minimo Inps mentre per quelli compresi tra tre e cinque
volte il minimo la rivalutazione automatica e' del 45%.
PROROGA AUMENTI CONTRATTUALI P.A. AL 2014 - Proroga fino al 2014 del congelamento degli
aumenti contrattuali del personale delle pubbliche amministrazioni. E' quanto prevede la bozza della
manovra. Prorogato di un anno anche il blocco del turn over nel pubblico impiego a eccezione dei corpi di
polizia, del corpo nazionale dei vigili del fuoco, delle agenzie fiscali e degli enti pubblici non economici.
ROMANO: DA MESE PROSSIMO MINISTRI SENZA STIPENDIO
"E' probabile che i ministri, dal mese prossimo, non abbiano piu' lo stipendio". Saverio Romano, lasciando il
vertice di maggioranza in corso a Palazzo Grazioli sulla manovra, anticipa cosi' ai cronisti una delle misure
per 'dare il buon esempio'. Il ministro dell'Agricoltura conferma che "da noi sono arrivate richieste in ordine a
un maggior rigore nei tagli e nelle spese".
ARRIVA AGENZIA INFRASTRUTTURE STRADALI AUTOSTRADALI - Arriva l'Agenzia per le infrastrutture
stradali e autostradali: sara' istituita dal 1 gennaio 2012 presso il ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti e avra' sede a Roma. Il potere di vigilanza e di controllo sull'Agenzia, si legge nella bozza, "e'
esercitato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonche' dal ministro dell'Economia e delle Finanze
per i profili di competenza". Il direttore generale e i componenti del del comitato direttivo e del collegio dei
revisori resteranno in carica tre anni a eccezione del membro supplente nel collegio dei revisori. L'Agenzia,
anche avvalendosi di Anas, potra', tra l'altro, proporre la programmazione della costruzione di nuove strade
statali o autostrade in concessione o in affidamento diretto ad Anas "a condizione che non comporti effetti
sulla finanza pubblica".
DAL 2012 AL VIA 'SPENDING REVIEW' - Dal 2012 parte il ciclo di 'spending review' mirata alla
definizione dei fabbisogni standard propri dei programmi di spesa delle amministrazioni centrali dello Stato.
L'obiettivo, si legge nella bozza, e' quello di "razionalizzazione della spesa e di superamento del criterio della
spesa storica". In caso "di omessa trasmissione dei dati" sulla revisione della spesa "senza motivata
giustificazione entro il termine previsto nella richiesta, l'amministrazione competente riduce la retribuzione di
risultato dei dirigenti responsabili" del 2%.
700 MLN PER MISSIONI INTERNAZIONALI NEL 2011 - Arrivano 700 milioni per la proroga delle
missioni internazionali nel 2011. "Ai fini della proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali si legge nel testo - a decorrere dal 1 luglio 2011 e fino al 31 dicembre 2011 la dotazione del fono e'
incrementata di 700 milioni di euro". Viene inoltre prorogato fino al 31 dicembre, a partire dal primo luglio, il
piano di impiego del contingente di personale militare appartenente alle Forze Armate nel controllo del
territorio. A tal fine e' autorizzatala la spesa di 36,4 milioni di euro per il 2011 con specifica destinazione di
33,5 milioni di euro e di 2,9 milioni, rispettivamente, per garantire la prosecuzione del concorso delle Forze
armate nelcontrollo del territorio e per l'indennita' del personale delle forze di polizia impiegato.
LA TASSA SUI RICORSI. Presentare ricorso presso le commissioni tributarie potrà costare fino a 1.500
euro. Secondo la bozza per i ricorsi avanti le Commissioni tributarie provinciali e regionali, è dovuto il
contributo unificato nei seguenti importi: 30 euro per controversie di valore fino a 2.582,28 euro; 60 euro
per controversie da 2.582,28 e fino a 5.000 euro; 120 euro per controversie di valore superiore a 5.000 euro
e fino a 25.000 euro; 250 euro per controversie di valore superiore a euro 25.000 e fino a 75.000 euro; 500
euro per controversie di valore superiore a 75.000 euro e fino a 200.000 euro; 1.500 euro per controversie
di valore superiore a euro 200.000.
LIBERALIZZAZIONE PROFESSIONI. "Le restrizioni in materia di accesso e esercizio delle professioni,
diverse da quelle di architetto, ingegnere, avvocato, notaio, farmacista, autotrasportatore, sono abrogate
quattro mesi dopo l'entrata in vigore dal presente decreto".
TAGLIO CAUSE PENDENTI INPS FINO A 500 EURO. Nella bozza la misura per ridurre la mole di arretrati
nel contenzioso tra cittadini e l'Istituto di previdenza, già annunciata dal governo. "Per i processi in materia
previdenziale nei quali sia parte l'Inps, pendenti nel primo grado di giudizio alla data del 31 dicembre 2010,
per i quali, a tale data, non sia intervenuta sentenza, il cui valore non superi complessivamente euro 500,00,
si estinguono di diritto, con riconoscimento della pretesa economica a favore del ricorrente". L'estinzione è
dichiarata con decreto dal giudice, anche d'ufficio.
64 MILIONI A PROTEZIONE CIVILE. Arrivano 64 milioni di euro nel 2011 per la gestione dei mezzi della
flotta aerea del Dipartimento della protezione civile. "Al relativo onere - si legge nella bozza della manovra si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa, relativamente alla quota
destinata allo Stato dell'8 per 1000 dell'imposta sul reddito delle persone fisiche".
DAL 2012 PRIVATIZZAZIONE CROCE ROSSA. "A decorrere dal primo gennaio 2012" viene privatizzata la
Croce Rossa Italiana e il personale non militare rischia di essere posto in mobilità. Verranno invece risolti
entro l'anno tutti i contratti a termine. Da tale giorno l'ente "ha propria personalità giuridica di diritto privato
e piena capacità giuridica e patrimoniale per il raggiungimento dei suoi fini" e "si configura come ausiliaria e
collaboratrice delle P.A. nelle attività umanitarie e sociali messe in atto da quest'ultime". La 'vecchia' Cri
verrà messa in liquidazione e "il personale civile con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato",
se "non assunto, su chiamata e con il proprio consenso, è posto in mobilità".
ISTITUTI UNICI PER MATERNE, ELEMENTARI E MEDIE. Le scuole materne, elementari e medie saranno
raccolte in istituti unici. Nella bozza si annuncia che "per garantire un processo di continuità didattica
nell'ambito dello stesso ciclo di istruzione, la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di
primo grado sono aggregate in istituti comprensivi". Saranno quindi soppresse le istituzioni scolastiche
autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di primo grado. Gli istituti
compresivi per acquisire l'autonomia, si spiega, devono essere costituiti con almeno 1.000 alunni, ridotti a
500 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da
specificità linguistiche.
NORMA ANTI-TRUFFA BADANTE: per dare un freno ai matrimoni di interesse tra badanti e pensionati, dal
primo gennaio 2012 la pensione di reversibilita' e' ridotta del 10% nel caso in cui il matrimonio con il
pensionato sia stato contratto a eta' superiore ai 60 anni e la differenza di eta' tra i coniugi sia superiore ai
20 anni.
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Affari Italiani (Online)
"Manovra, ticket e donne in pensione a 65 anni"
Data: 30/06/2011
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Manovra da 47 mld, intesa nel governo. Ticket e donne
in pensione a 65 anni
Mercoledí 29.06.2011 10:37
Ticket a 10 euro dal 2012 per le prestazioni specialistiche, un anno di blocco delle assunzioni nella pubblica
amministrazione e il congelamento fino al 2014 degli aumenti contrattuali per gli statali, esclusi la polizia e i vigili del fuoco.
Stretta sulle pensioni più alte con lo stop alla rivalutazione automatica. Sono alcune delle misure contenute nella
prima bozza della manovra da 47 miliardi che il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha illustrato oggi ai ministri in un
vertice a Palazzo Chigi in vista del varo di giovedì in Consiglio dei ministri. Il documento potrebbe venire aggiornato con il
mancato aumento dell'Iva, l'azzeramento dello stipendio ai ministri dal prossimo mese di luglio e la tasse sulle transazioni
finanziarie, un significativo contributo chiesto alle banche che "saranno le prime a pagare" come ha affermato il ministro
Romano. Ma la misura più discussa e temuta è quella sull'aumento graduale dell'età pensionabile delle donne, ipotesi
contenuta nella stessa bozza secondo indiscrezioni subito smentite dal ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.
Tremonti ha parlato di "manovra seria e responsabile" e per il ministro degli Esteri Franco Frattini il collega di Via XX
Settembre "ha recepito la richiesta di collegialità tra i ministri nelle decisioni". Fonti di governo hanno parlato poi di un
Berlusconi soddisfatto dell'intesa che si respirava durante l'incontro. Il Cavaliere ha invitato i suoi a comunicare
anche all'esterno l'unità dell'esecutivo e a marciare compatti, ma il leader della Lega Umberto Bossi è tornato a tonare: il
governo resta a rischio fino a quando non passa il provvedimento. "Siamo riusciti - ha detto il numero uno della Lega - a
ottenere la modifica del Patto di stabilità per i comuni virtuosi". Al termine del vertice, Bossi non è sembrato comunque
particolarmente entusiasta. "Come è andata?". La risposta con un eloquente gesto della mano: "Così così".
A gettare acqua sul fuoco ci ha pensato comunque Angelino Alfano: la Lega, ha voluto precisare il Guardasigilli e segretario
del Pdl, è stata costruttiva e ha ribadito il suo sostegno alla manovra e alla coalizione. "Tremonti ha illustrato con dovizia di
particolari i contenuti" della manovra, ha raccontato anche Alfano, "e si è riaffermato nel convincimento che questa è una
maggioranza che sosterrà la manovra". Il segretario politico del Pdl ha assicurato poi che nella manovra non ci saranno
misure drastiche. "Si annunciano tagli draconiani e massicci interventi sulle pensioni. Tutte cose che sono infondate e non
sono vere" ha spiegato.
Sulla delicata questione della manovra e della sua messa a punto pesa anche l'allarme banche lanciato dal Financial
Times. "Il maggior rischio alla stabilità finanziaria dell'Italia è lo stato precario del suo settore finanziario» si legge su una
Lex Column del quotidiano economico, secondo cui, le banche del nostro Paese pagano anche «propri difetti strutturali".
Allarme anche dalla Corte dei Conti, che parla di manovra "gravosa" e avverte: la riduzione della spesa è ai limiti della
sostenibilità, bisogna contenere la spesa ma non con tagli lineari, servono tagli selettivi.
LE MISURE NELLA BOZZA
AUMENTO GRADUALE ETA' PENSIONI DONNE A 65 ANNI. MA SACCONI SMENTISCE - Aumento progressivo dell'eta'
pensionabile delle donne fino a 65 anni a partire dal 1 gennaio 2012. E' quanto prevede la bozza della manovra. Per le
lavoratrici dipendenti e per le lavoratrici autonome il requisito anagrafico di 60 anni per l'accesso alla pensione di vecchiaia e'
aumentato di una anno. E previsto un altro aumento di un anno dal primo gennaio 2014 e di un ulteriore anno per ogni
biennio successivo fino al raggiungimento dei 65 anni. Immediata la smentita del ministero del Welfare: "Ipotesi infondate".
STOP RIVALUTAZIONE AUTOMATICA PENSIONI PIU'ALTE - Stretta in arrivo sulle pensioni piu' alte con lo stop alla
rivalutazione automatica. La misura si applica per il biennio 2012-2013 ai trattamenti pensionistici superiori a cinque volte il
trattamento minimo Inps mentre per quelli compresi tra tre e cinque volte il minimo la rivalutazione automatica e' del 45%.
PROROGA AUMENTI CONTRATTUALI P.A. AL 2014 - Proroga fino al 2014 del congelamento degli aumenti contrattuali
del personale delle pubbliche amministrazioni. E' quanto prevede la bozza della manovra. Prorogato di un anno anche il
blocco del turn over nel pubblico impiego a eccezione dei corpi di polizia, del corpo nazionale dei vigili del fuoco, delle agenzie
fiscali e degli enti pubblici non economici.
ROMANO: DA MESE PROSSIMO MINISTRI SENZA STIPENDIO
"E' probabile che i ministri, dal mese prossimo, non abbiano piu' lo stipendio". Saverio Romano, lasciando il vertice di
maggioranza in corso a Palazzo Grazioli sulla manovra, anticipa cosi' ai cronisti una delle misure per 'dare il buon esempio'. Il
ministro dell'Agricoltura conferma che "da noi sono arrivate richieste in ordine a un maggior rigore nei tagli e nelle spese".
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Affari Italiani (Online)
Data: 30/06/2011
"Manovra, ticket e donne in pensione a 65 anni pag.1"
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Manovra da 47 mld, intesa nel governo. Ticket e donne
in pensione a 65 anni
Mercoledí 29.06.2011 10:37
ARRIVA AGENZIA INFRASTRUTTURE STRADALI AUTOSTRADALI - Arriva l'Agenzia per le infrastrutture stradali e
autostradali: sara' istituita dal 1 gennaio 2012 presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e avra' sede a Roma. Il
potere di vigilanza e di controllo sull'Agenzia, si legge nella bozza, "e' esercitato dal ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, nonche' dal ministro dell'Economia e delle Finanze per i profili di competenza". Il direttore generale e i componenti
del del comitato direttivo e del collegio dei revisori resteranno in carica tre anni a eccezione del membro supplente nel
collegio dei revisori. L'Agenzia, anche avvalendosi di Anas, potra', tra l'altro, proporre la programmazione della costruzione di
nuove strade statali o autostrade in concessione o in affidamento diretto ad Anas "a condizione che non comporti effetti sulla
finanza pubblica".
DAL 2012 AL VIA 'SPENDING REVIEW' - Dal 2012 parte il ciclo di 'spending review' mirata alla definizione dei fabbisogni
standard propri dei programmi di spesa delle amministrazioni centrali dello Stato. L'obiettivo, si legge nella bozza, e' quello di
"razionalizzazione della spesa e di superamento del criterio della spesa storica". In caso "di omessa trasmissione dei dati"
sulla revisione della spesa "senza motivata giustificazione entro il termine previsto nella richiesta, l'amministrazione
competente riduce la retribuzione di risultato dei dirigenti responsabili" del 2%.
700 MLN PER MISSIONI INTERNAZIONALI NEL 2011 - Arrivano 700 milioni per la proroga delle missioni internazionali
nel 2011. "Ai fini della proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali - si legge nel testo - a decorrere dal 1
luglio 2011 e fino al 31 dicembre 2011 la dotazione del fono e' incrementata di 700 milioni di euro". Viene inoltre prorogato
fino al 31 dicembre, a partire dal primo luglio, il piano di impiego del contingente di personale militare appartenente alle
Forze Armate nel controllo del territorio. A tal fine e' autorizzatala la spesa di 36,4 milioni di euro per il 2011 con specifica
destinazione di 33,5 milioni di euro e di 2,9 milioni, rispettivamente, per garantire la prosecuzione del concorso delle Forze
armate nelcontrollo del territorio e per l'indennita' del personale delle forze di polizia impiegato.
LA TASSA SUI RICORSI. Presentare ricorso presso le commissioni tributarie potrà costare fino a 1.500 euro. Secondo la
bozza per i ricorsi avanti le Commissioni tributarie provinciali e regionali, è dovuto il contributo unificato nei seguenti
importi: 30 euro per controversie di valore fino a 2.582,28 euro; 60 euro per controversie da 2.582,28 e fino a 5.000 euro;
120 euro per controversie di valore superiore a 5.000 euro e fino a 25.000 euro; 250 euro per controversie di valore
superiore a euro 25.000 e fino a 75.000 euro; 500 euro per controversie di valore superiore a 75.000 euro e fino a 200.000
euro; 1.500 euro per controversie di valore superiore a euro 200.000.
LIBERALIZZAZIONE PROFESSIONI. "Le restrizioni in materia di accesso e esercizio delle professioni, diverse da quelle di
architetto, ingegnere, avvocato, notaio, farmacista, autotrasportatore, sono abrogate quattro mesi dopo l'entrata in vigore
dal presente decreto".
TAGLIO CAUSE PENDENTI INPS FINO A 500 EURO. Nella bozza la misura per ridurre la mole di arretrati nel contenzioso
tra cittadini e l'Istituto di previdenza, già annunciata dal governo. "Per i processi in materia previdenziale nei quali sia parte
l'Inps, pendenti nel primo grado di giudizio alla data del 31 dicembre 2010, per i quali, a tale data, non sia intervenuta
sentenza, il cui valore non superi complessivamente euro 500,00, si estinguono di diritto, con riconoscimento della pretesa
economica a favore del ricorrente". L'estinzione è dichiarata con decreto dal giudice, anche d'ufficio.
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Affari Italiani (Online)
Data: 30/06/2011
"Manovra, ticket e donne in pensione a 65 anni pag.2"
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Manovra da 47 mld, intesa nel governo. Ticket e donne
in pensione a 65 anni
Mercoledí 29.06.2011 10:37
64 MILIONI A PROTEZIONE CIVILE. Arrivano 64 milioni di euro nel 2011 per la gestione dei mezzi della flotta aerea del
Dipartimento della protezione civile. "Al relativo onere - si legge nella bozza della manovra - si provvede mediante
corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa, relativamente alla quota destinata allo Stato dell'8 per 1000
dell'imposta sul reddito delle persone fisiche".
DAL 2012 PRIVATIZZAZIONE CROCE ROSSA. "A decorrere dal primo gennaio 2012" viene privatizzata la Croce Rossa
Italiana e il personale non militare rischia di essere posto in mobilità. Verranno invece risolti entro l'anno tutti i contratti a
termine. Da tale giorno l'ente "ha propria personalità giuridica di diritto privato e piena capacità giuridica e patrimoniale per
il raggiungimento dei suoi fini" e "si configura come ausiliaria e collaboratrice delle P.A. nelle attività umanitarie e sociali
messe in atto da quest'ultime". La 'vecchia' Cri verrà messa in liquidazione e "il personale civile con rapporto di lavoro
subordinato a tempo indeterminato", se "non assunto, su chiamata e con il proprio consenso, è posto in mobilità".
ISTITUTI UNICI PER MATERNE, ELEMENTARI E MEDIE. Le scuole materne, elementari e medie saranno raccolte in
istituti unici. Nella bozza si annuncia che "per garantire un processo di continuità didattica nell'ambito dello stesso ciclo di
istruzione, la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado sono aggregate in istituti
comprensivi". Saranno quindi soppresse le istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e
scuole secondarie di primo grado. Gli istituti compresivi per acquisire l'autonomia, si spiega, devono essere costituiti con
almeno 1.000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche
caratterizzate da specificità linguistiche.
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Affari Italiani (Online)
"Manovra, ticket e donne in pensione a 65 anni pag.3"
Data: 30/06/2011
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Manovra da 47 mld, intesa nel governo. Ticket e donne
in pensione a 65 anni
Mercoledí 29.06.2011 10:37
NORMA ANTI-TRUFFA BADANTE: per dare un freno ai matrimoni di interesse tra badanti e pensionati, dal primo gennaio
2012 la pensione di reversibilita' e' ridotta del 10% nel caso in cui il matrimonio con il pensionato sia stato contratto a
eta' superiore ai 60 anni e la differenza di eta' tra i coniugi sia superiore ai 20 anni.
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Avvenire
"Pensioni «rosa» cambio più lento"
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PRIMA
Data:
30/06/2011
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30-06-2011
il fatto. Al varo la manovrona «a orologeria». Napolitano: c’è sorpresa, vedrò le
misure. Stangate banche e super-auto
Pensioni «rosa» cambio più lento
● Dal Colle appello alla responsabilità. Tremonti: il bilancio ha tenuto non ci sono alternative ● Ipotesi
superbollo: si pagherà di più per tutte le macchine sopra i 170 cavalli, dalla Passat in su ● Rinvio per
l’aumento dell’Iva e (al 2020) dell’età pensionabile delle donne ● Quote latte, vince la Lega: stop a
riscossione coattiva. Tagli per 9 miliardi alle Regioni. Tassa dello 0,35% sul trading
SERVIZI ALLE PAGINE 8/9/10
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Boston Globe, The
"Mass. overcharged by $30m on foreign exchange transactions"
Data: 30/06/2011
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State raises estimate of overcharge
By Beth Healy
June 30, 2011
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Treasurer Steven Grossman yesterday said the state pension fund suffered even higher overcharges on foreign
exchange transactions than previously disclosed — $30.5 million dating back to 2000.
The state had previously said that the pension fund was overcharged $20 million by Bank of New York Mellon
Corp. since January 2007. After receiving the results of that audit, Grossman asked the consultants to go further
back in time to examine foreign exchange trading costs.
The audits come as several other states are pursuing whistle-blower cases against BNY Mellon and Boston-based
State Street Corp. for the way they charge large clients for foreign exchange services on stock trades, particularly
in emerging markets.
Mellon has denied wrongdoing in the matter with the state’s $50 billion pension fund. Both Mellon and State Street
are involved in regulatory inquiries into foreign exchange.
“Given our initial findings, we wanted to take as comprehensive a look as possible at past foreign currency
exchanges done on our behalf,’’ said Grossman, who is chairman of the state pension board. “It’s imperative that
pension beneficiaries and taxpayers are treated fairly and that banks do not profit disproportionately at their
expense.’’
Grossman is in discussions with Attorney General Martha Coakley’s office as to how to pursue the case.
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Centro, Il
"arriva la manovra da 47 miliardi di euro - mauro pertile"
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Data:
30/06/2011
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Pagina 5 - Attualità Arriva la manovra da 47 miliardi di euro Ma il grosso dei tagli solo tra due anni. Ticket su
visite e pronto soccorso
MAURO PERTILE
ROMA. Alla fine la montagna ha partorito il topolino: la manovra di rigore che l’Europa e i mercati chiedono
all’Italia non è uscita dal vertice di maggioranza di ieri. Come dire “scusate, ci siamo sbagliati”. Il governo ha
evitato così la spaccatura nonostante una tensione alle stelle per gli interventi più controversi, in particolare quelli
legati alle pensioni.
Eppure nella bozza distribuita ieri dal ministro Tremonti la manovra è stata ritoccata al rialzo, a 47 miliardi
rispetto ai 40 iniziali. Ma come per magia l’impatto, al contrario, è sceso. Almeno per il 2011, dai 3 miliardi
previsti, la manovra ne prevede, infatti, appena 1,8. Tutto verrà rinviato al 2013 e al 2014.
Dal vertice sono usciti poche certezze, pochi numeri concreti, come ha commentato ieri a caldo, anche un po’
stizzito, il ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan. Un risultato che ha indotto Luca Cordero di Montezemolo
a parlare apertamente di rischio Grecia per l’Italia. «Mi sembra semplicemente folle e irresponsabile il balletto a
cui stiamo assistendo - ha detto -. Ci serve una politica del rigore, un governo che faccia pagare le tasse agli
evasori e tagli gli sprechi. Basta con la favola di un Paese in crescita più degli altri, favola che per troppo tempo ci
è stata raccontata».
Alcune novità pesanti però sono uscite: stangata sulla sanità per chi va al pronto soccorso senza gravi motivi. E sui
nonnini che sposano la giovane badante alla quale viene tolta la pensione di reversibilità. Questo, comunque, il
dettaglio uscito ieri dalla bozza del ministro Tremonti.
Croce Rossa ai privati. Dall’1 gennaio 2012 viene privatizzata la Croce Rossa e il personale non militare rischia
di essere messo in mobilità. Entro l’anno saranno risolti tutti i contratti a termine. La vecchia Cri sarà messa in
liquidazione e il personale civile con rapporto a tempo indeterminato entrerà in mobilità, se non viene assunto.
Sanità. Arrivano per il settore 486,5 milioni. Dall’1 gennaio 2012, però, sono confermate le disposizioni che
furono introdotte nella Finanziaria 2007, poi lasciate cadere e ora rispolverate. Ticket di 10 euro per le prestazioni
di assistenza specialistica ambulatoriale e di 25 euro per i “codici bianchi” di pronto soccorso.
Badanti. Sempre dal 2012 in vigore la norma anti-badanti per frenare i matrimoni di interesse fra colf e pensionati
e quindi le truffe. In caso di matrimonio tra over 70 e coniuge di 20 anni più giovane la pensione di reversibilità
viene ridotta del 10% per ogni anno di matrimonio. Ma dieci anni di matrimonio mettono il coniuge giovane al
sicuro dai tagli.
Donne in pensione. Dal 2012 l’accesso alle pensioni è incrementato di un anno per le dipendenti e le lavoratrici
autonome con pensione a carico dell’assicurazione generale. Dal 2014 ulteriore incremento di un anno e quindi per
ogni biennio successivo fino ai 65 anni di età. La proposta è osteggiata e in realtà potrà subire profonde modifiche
se non venire cancellata.
Anticipo aggancio pensioni. Viene anticipata al 2014 (nella manovra del 2010 era previsto dal 2015) l’aggancio
dell’età pensionabile alle aspettative di vita. Se questa aumenta, aumenterà contestualmente anche l’età per andare
in pensione.
Pensioni d’oro. Per il 2012-2013 le pensioni superiori a cinque volte il minimo Inps, non godranno della
rivalutazione automatica. Per gli importi compresi tra tre e cinque volte il minimo Inps si applica la rivalutazione
nella misura però del 45%.
Costi della politica. Capitolo in discussione, la “casta” non li digerisce. Per dare un segnale c’è la proposta di
togliere gli stipendi ai ministri, che comunque mantengono quello da parlamentare. «Sono pronta», ha dichiarato il
ministro Brambilla. Tremonti ha ammorbidito la linea sui privilegi, ma attende proposte per domani dai
capigruppo.
Transazioni finanziarie. Torna il vecchio fissato bollato in chiave moderna sui contratti finanziari. Gli operatori
hanno contestato subito la proposta.
Fondo sostegno economia. Mega taglio al Fondo tra il 2012 e il 2020 per 3,5 miliardi. Dal 2020 il fondo verrà
ridotto di 240 milioni annui. Molte di queste risorse in passato provenivano dal Fas, il fondo per le aree
sottoutilizzate.
Patto di stabilità. Era una delle richieste forti della Lega: Tremonti ha accettato di allentare i vincoli del patto a
favore dei comuni virtuosi per permettere loro di sbloccare i fondi ed investire.
Il cantiere è comunque in movimento: ci sono 48 ore di tempo per cambiare e potrebbero esserci altre novità.
«Finché non è approvata - è la minaccia di Bossi - il governo è sempre a rischio».
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Cinco Dìas
Data: 30/06/2011
"Trabajo admite que el fondo de las pensiones compre deuda regional"
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Carlos Molina - Madrid - 30/06/2011
Las dificultades para financiarse en los mercados obligaron al Ejecutivo catalán a emitir bonos para particulares, a
través de los cuales ha obtenido 5.700 millones de euros en dos años. Esos obstáculos persisten, por lo que el portavoz
de CiU en el Congreso, Josep Antoni Duran y Lleida, anunció el martes que presentará una enmienda al proyecto de ley
de Reforma de la Seguridad Social para que el Fondo de Reserva, más conocida como "la hucha de las pensiones"
pueda comprar deuda autonómica, y para que las comunidades participen en el comité de gestión del Fondo, el
encargado de decidir adónde se destinan los recursos de la "hucha de las pensiones".
Una propuesta que obtuvo ayer respuesta a través del ministro de Trabajo, Valeriano Gómez, quien aseguró que, con la
ley en la mano, no "no hay nada que impida que el Fondo de Reserva de la Seguridad Social invierta parte de su capital
en deuda pública autonómica, por lo que probablemente en el futuro podría incorporarse a las preferencias de
inversión".
No obstante, Gómez matizó que esa decisión le correspondía al citado comité, "que por ahora no ha discutido ni
siquiera ha analizado en profundidad qué porcentaje se podría dedicar a la deuda autonómica", recalcó en un acto
sobre la Reforma de la Seguridad Social, organizado por Towers Watson.
En la actualidad, el Fondo de Reserva cuenta con una dotación de 67.000 millones, de los que cerca del 88% está
invertido en deuda pública española y el restante 12% en títulos extranjeros, repartidos, por este orden, entre Francia,
Holanda y Alemania.
El único requisito que debe cumplir la deuda para ser adquirida con fondos de la hucha de las pensiones es que tenga
la máxima calidad crediticia. En el caso de Cataluña cuenta con una nota A a largo plazo para Fitch y Standard & Poor's
(calidad crediticia elevada, aunque sujeta a condiciones económicas adversas), mientras que Moody's la sitúa en A3,
dos escalones por debajo de la máxima calificación (triple A).
"Ahorraremos 3 puntos de PIB con la reforma"
El ministro de Trabajo, Valeriano Gómez, defendió ayer la reforma de las pensiones, que ahora afronta su última
fase de tramitación parlamentaria, ya que, a su juicio, asegura la sostenibilidad del sistema a largo plazo. "De
acuerdo con nuestras previsiones macroeconómicas, la reforma hará que nuestro gasto en pensiones caiga más
de tres puntos de PIB respecto al actual, situado en el 17%", aseguró. Con este descenso, el desembolso del
Estado se situará, según Gómez, en el mismo nivel que otros países vecinos como Alemania, Francia o Italia, en
el entorno del 13% del PIB.
En el acto también se presentó una encuesta realizada a 83 grandes empresas, en las que el 72% consideró
como "insuficiente" la reforma de las pensiones, ya que no respondía a las necesidades del sector privado.
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City
"Manovra da 47 miliardi Le tasse non diminuiranno"
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Manovra da 47 miliardi
Le tasse non diminuiranno
Data:
30/06/2011
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La bozza
Vertice di governo sulle misure per l’economia: torna il ticket, aumenti congelati per
gli statali. Niente riduzione delle imposte, giallo sulle pensioni.
Passo decisivo, ieri, verso la definizione della manovra che il governo vuole varare domani.
Ammonterà a 47 miliardi. Tra i primi punti che emergono c’è che non conterrà il taglio delle
tasse, ma solo una loro “rimodulazione”. E il governo - secondo quanto ha annunciato il
leader della Lega Umberto Bossi - rivedrà il patto di stabilità per gli enti locali virtuosi. Le
misure verranno limate fino all’ultimo: “Bisogna lavorarci ancora” ha sintetizzato Bossi.
Ticket a 10 euro
Torna il ticket sanitario a partire dal 2012: 10 euro per le prestazioni di assistenza
specialistica ambulatoriale e 25 euro per i codici bianchi di Pronto Soccorso. Tra le misure
annunciate la liberalizzazione delle professioni (ma non vale per notai, avvocati, farmacisti e
ingegneri) e la privatizzazione della Croce Rossa.
Stipendi congelati nella P.A.
La bozza della manovra prevede la proroga fino al 2014 del congelamento degli aumenti per i
dipendenti della pubblica amministrazione. Il blocco delle sostituzioni nel pubblico impiego
viene prolungato di un anno (per ogni 10 lavoratori che vanno in pensione ne vengono
sostituiti solo due). Con alcune eccezioni: i corpi di polizia, i vigili del fuoco, i dipendenti di
agenzie fiscali ed enti pubblici non economici. Confermati i tagli alla scuola: di 85mila posti
per i docenti ed almeno 45mila per il personale scolastico di supporto. Inoltre gli insegnanti
di ruolo in sovrannumero verranno usati per il sostegno.
In pensione più tardi
Si anticipa al 2014 (di un anno) l’aggancio dell’età pensionabile alle aspettative di vita. Tra le
misure in forse c’è l’aumento dell’età pensionabile per le donne fino a 65 anni dal 2012: è
nella bozza di manovra, ma ieri il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi l’ha smentito. E poi
l’innalzamento di un punto dell’Iva.
Ministri senza paga
Da luglio inoltre i ministri potrebbero avere “solo” lo stipendio da parlamentari, senza
cumularli. Ci saranno invece tagli per oltre 3,5 miliardi tra il 2012 e il 2020 per il Fondo a
sostegno dell’Economia reale. Arrivano poi altri 700 milioni per finanziare le missioni militari
all’estero nella seconda parte del 2011.
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Conquiste del Lavoro
"Cisl Veneto. Il fondo pensione contrattuale "Solidarieta Veneto" apre agli atipici"
Data:
30/06/2011
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Cisl Veneto. Il fondo pensione contrattuale "Solidarietà Veneto" apre agli atipici
Precari adesso, con pensioni pari alla metà dello stipendio in futuro. Solidarietà Veneto, il fondo pensione contrattuale
promosso da Cisl e Uil del Veneto, Confindustria, Confapi, Confartigianato, Cna, Casa e Federclaai, apre le porte ai lavoratori
atipici. Da aprile 2011, oltre ai lavoratori dipendenti di tutti i settori di industria e artigianato, agli imprenditori artigiani e ai
liberi professionisti senza cassa previdenziale, possono aderire al fondo pensione regionale anche i lavoratori somministrati.
Gli interinali, che sono a tutti gli effetti lavoratori dipendenti, potranno versare il Tfr e i contributi aggiuntivi, a carico azienda
e da retribuzione, secondo le percentuali stabilite dalla contrattazione nazionale. Contratti a progetto, collaborazioni e lavoro
interinale: i dati del Rapporto annuale sul mercato del Lavoro relativi al 2010 e diffusi dall'Osservatorio economico della
Camera di Commercio di Treviso parlano chiaro. Tra i 18 e i 29 anni, l'88% dei trevigiani ha un impiego precario. Su 36.323
contratti registrati nel 2010, il 31,5% è rappresentato da contratti di somministrazione (interinali), il 38,6% da contratti a
tempo determinato, il 18% da contratti a progetto. Solo l'11,6% dei ragazzi si porta a casa un contratto a tempo
indeterminato.
"E' una situazione strutturale - afferma Franco Lorenzon, segretario generale della Cisl di Treviso - che ha ripercussioni non
solo nel presente, ma anche nel futuro solo apparentemente più lontano: la pensione". L'assegno Inps, per i lavoratori
precari, non supererà il 45-50% dell'ultima retribuzione lorda. In un quadro così delineato, che fare? "La via più semplice è
aderire a un fondo pensione integrativo contrattuale - afferma Lorenzon -. Dei 5,3 milioni di italiani che hanno aderito alla
previdenza complementare, però, solo il 10% è rappresentato dai giovani. Un dato legato anche alla poco diffusa cultura
previdenziale". Questioni, queste, che non hanno lasciato indifferente Solidarietà Veneto, fondo pensione contrattuale
regionale, al quale aderiscono (dati al 31 maggio 2011) 45.771 lavoratori, dei quali il 30% della provincia di Treviso. 6400 le
aziende associate, per un patrimonio gestito di 460.400.000 euro.
"Molti ragazzi entrano nel mondo del lavoro con contratti a progetto o attraverso agenzie interinali - dichiara la presidente di
Solidarietà Veneto Vanna Giantin -, era necessario dare una risposta anche e soprattutto a loro". Da aprile 2011, possono
aderire al fondo anche gli interinali. E già dal 2007, Solidarietà Veneto accoglie le adesioni di co.co.co. e co.co.pro., unico
caso nel panorama nazionale. "Ci piace parlare non solo dei giovani, ma soprattutto con i giovani - dice Franco Deotti,
direttore del fondo -, per questo da oltre un anno è attiva la nostra pagina Facebook e, oltre agli sportelli informativi,
abbiamo potenziato l'utilizzo di mail e sms".
(29 giugno 2011)
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Corriere della Sera
"I ministri e i conti: via giusta Pensioni, asse Sacconi-Lega"
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Data:
30/06/2011
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CORRIERE DELLA SERA - CORRIERE DELLA SERA
sezione: Primo Piano data: 30/06/2011 - pag: 5
I ministri e i conti: via giusta Pensioni, asse SacconiLega
Norme sulla giustizia, Idv e Pd: non torni il processo breve
ROMA Il clima è questo. Sacconi, ministro del Welfare, condivide «totalmente la filosofia della manovra» .
Brunetta, Funzione pubblica, a livello generale offre «totale consenso» a Tremonti, «su strategia, tagli,
tempistica e contenuti» . Galan, Cultura, trova la manovra «tollerabile, progressiva e giusta» . Matteoli,
Trasporti, è «molto, ma molto soddisfatto» . Evviva, il governo ritrova l'unità apparsa a tratti smarrita, e
proprio sul tema più duro, l'economia. Risultato politico importante, almeno nell'ala berlusconiana, perché
invece la Lega mantiene un suo accigliato riserbo: «Stiamo scrivendo gli emendamenti» , ha detto Bossi. E i
temi cari al partito del Nord sarebbero finanza dei Comuni e previdenza. Ma qui, un asse Sacconi-Lega ha già
ottenuto il risultato: sull'età di pensionamento delle donne l'aumento a 65 anni non avverrà in modo drastico
ma graduale a partire dal 2020. Rifiuta ogni commento sulla manovra il ministro dell'Interno, Maroni:
rimanda a ciò che dirà Bossi oggi, giorno del Consiglio dei ministri decisivo. La linea pdl è quella della pace e
della ragionevolezza, come è stato ribadito anche nei colloqui di ieri fra Berlusconi, il ministro della Giustizia,
Alfano, e il ministro della Difesa, La Russa. «Alla Difesa faremo un'operazione miracolosa racconta La Russa .
Spero che con 700 milioni riusciremo a finanziare l'intero prossimo semestre delle missioni all'estero, Libia
compresa, risparmiando circa 100 milioni rispetto al semestre in corso» . Come? «Meno assetti, meno soldati,
in parte meno manutenzione. Raschiamo il fondo» . Nessuna rivendicazione, quindi? «Devo trovare 80 milioni
per il turn over del personale, per gli avanzamenti di carriera. «Tremonti mi ha detto: è tutto come l'anno
scorso. Io nell'ultima bozza ancora non ho trovato riscontro, ma leggerò meglio» . Il ministro è soddisfatto
perché la Croce Rossa non sarà privatizzata: «Tremonti mi ha assicurato che non c'è più nulla sulla Cri» . La
Russa avrebbe preferito discutere prima i dettagli in Consiglio superiore delle Forze armate, presieduto dal
presidente Napolitano: «Ma il Consiglio dei ministri, per motivi soprattutto mediatici, non si poteva spostare»
. Dietro il velo dell'armonia, qualcosa si muove, e ogni tregua è armata. Brunetta, consente su tutto «a livello
macro» , ma «a livello micro» , da economista, lavora «per migliorare i singoli provvedimenti» , e le sue
competenze riguardano il blocco dei contratti pubblici e del turn over. Galan, che è stato fra i più diffidenti,
ieri si faceva forza: «Non si ravvisano tagli alla cultura. Al momento» . Quel che ciascuno incassa è il
«metodo» . Una volta, spiega La Russa, «il ministro del Tesoro veniva in Consiglio dei ministri con una
cartellina vuota. Adesso abbiamo le bozze della manovra, e chiunque vuole proporre emendamenti può farlo.
Soprattutto io e Romani ci siamo battuti per questo obiettivo» . Così come ogni ministero riceverà una quota
di tagli da effettuare, ma potrà scegliere quali tagli, nel merito. Gelmini precisa che non ci saranno tagli ai
finanziamenti per gli studenti meno abili, solo maggiori controlli per le certificazioni. Fitto (Rapporti con le
Regioni) puntualizza che non saranno toccati i Fondi regionali per le aree sottoutilizzate. Fazio (Salute) non
critica l'introduzione del ticket sui «codici bianchi» , perché «servirà a scoraggiare l'uso inappropriato del
pronto soccorso» . Per cercare la polemica bruciante ci si deve rivolgere all'opposizione che attacca sul tema
giustizia. Nella bozza della manovra si prevedono alcune norme che limitano la durata dei processi civili a sei
anni. Lo scopo di tali norme sarebbe quello secondo il governo di limitare gli indennizzi dovuti per i processi
«di irragionevole durata» . Ma le opposizioni temono l'effetto «cavallo di Troia» , che cioè si inseriscano
regole sul processo breve per tornare a favorire il premier. Di Pietro: «Che c'azzecca con la manovra il
processo breve per garantire l'impunità al presidente del Consiglio?» . Orlando, presidente del Forum
giustizia del Pd: «Ci auguriamo che la prossima manovra economica non sia utilizzata per tentare di
introdurre norme che modifichino l'andamento dei processi» . Andrea Garibaldi RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere della Sera
"Le donne e la pensione 2"
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Data:
30/06/2011
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CORRIERE DELLA SERA - CORRIERE DELLA SERA
sezione: Primo Piano data: 30/06/2011 - pag: 5
Le donne e la pensione 2
Sui temi cari al Carroccio, finanza dei Comuni e previdenza, c'è un asse tra il ministro del Lavoro Maurizio
Sacconi e la Lega che ha già ottenuto un risultato: sull'età di pensionamento delle donne l'aumento a 65 anni
non avverrà in modo drastico, ma graduale a partire dal 2020
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Corriere della Sera
"Tassa sui Suv e stretta sulle banche"
Data:
30/06/2011
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CORRIERE DELLA SERA - CORRIERE DELLA SERA
sezione: Primo Piano data: 30/06/2011 - pag: 8
Tassa sui Suv e stretta sulle banche
Prelievo dello 0,15%sulla Borsa, Bot esclusi. Donne, pensione a 65 anni dal 2020
ROMA L'equiparazione dell'età pensionabile tra uomini e donne nel settore privato, a partire dal 2020, la
nuova tassa dello 0,15%sulle transazioni finanziarie, il superbollo sui Suv e le auto di grossa cilindrata, e
l'ennesima "spazzolata"alle Regioni, agli enti locali e alle banche. Alle quali, tuttavia, il governo concede in
cambio un'opportunità per rafforzare il proprio patrimonio. Queste le principali novità che emergono
dall'ultima bozza del decreto per la correzione dei conti pubblici che arriva oggi sul tavolo del Consiglio dei
ministri insieme al disegno di legge delega per la riforma fiscale. L'allungamento da 60 a 65 anni dell'età di
pensione per le donne, secondo l'ultima bozza del decreto, scatterà dal 2020 e procederà al ritmo di sei mesi
l'anno, per concludersi quindi nel 2030. Rispetto alle ipotesi originarie (si doveva partire già dal 2012) il
processo sarà dunque molto più soft e graduale, come volevano il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, e
Umberto Bossi. Resterebbe confermato, invece, l'anticipo al 2014 dell'agganciamento automatico dell'età di
pensione alle speranze di vita, che in sede di prima applicazione porterà a un allungamento di tre mesi dei
requisiti. La novità principale di queste ultime ore è tuttavia la reintroduzione dell'imposta di bollo sulle
transazioni finanziarie. Si pagherà lo 0,15%sull'acquisto di azioni e obbligazioni, ma non dei titoli di Stato.
Nello stesso tempo il decreto introduce una nuova tassa sulle operazioni "speculative"delle banche, con
un'aliquota del 35%sul «risultato complessivo netto della gestione delle attività finanziarie detenute per la
negoziazione » , una misura che porterà nelle casse dello Stato ben 4 miliardi tra il 2011 e il 2012. In
cambio le banche avranno la facoltà di rafforzare il patrimonio, anche in funzione dei nuovi parametri
internazionali, con la rivalutazione delle quote di controllo. E sempre in tema di nuove tasse, con la manovra,
debutta già dal 2011 il superbollo sui Suv e le auto di grossa cilindrata (con potenza superiore a 125 kWh).
Tra le novità fiscali, oltre al rinvio al primo ottobre dell'esecutività immediata degli accertamenti, spunta
anche la definizione agevolata delle liti pendenti con il fisco. Le liti fiscali che non superano i 20 mila euro
pendenti alla data del primo maggio davanti alle commissioni tributarie o ai giudici ordinari potranno essere
chiuse pagando 150 euro se la causa ha un valore non superiore ai 2.000 euro, mentre per gli importi
superiori si pagherebbe il 10%delle somme. Nel menu della manovra, che dovrà recuperare 47 miliardi di
euro da qui al 2014 per azzerare il deficit, non potevano mancare i tagli agli enti locali. Che saranno
consistenti, visto che si parla di una sforbiciata da 3,2 miliardi nel 2013 e di 6,5 miliardi a partire dal 2014.
Tagli che si aggiungono a quelli, già pesanti, operati ai trasferimenti verso Regioni, Province e Comuni con la
manovra di finanza pubblica dell'anno scorso. In compenso, viene confermata la riforma del Patto di stabilità
per i Comuni: chi rispetta gli obiettivi di bilancio e ha soldi in avanzo, a differenza di quanto avviene oggi,
potrà spenderli. In arrivo anche nuovi tagli ai ministeri. La manovra fisserà un obiettivo per ciascun ministero
e i ministri dovranno proporre i loro piani di risparmio entro settembre, perché siano inseriti nella legge di
stabilità. Ovviamente il Tesoro ha preteso delle garanzie, riservandosi, in mancanza dei piani o di fronte a
progetti non adeguati, una riduzione delle dotazioni finanziarie di ciascun singolo dicastero. Ieri, intanto, il
ministro degli Affari regionali, Raffaele Fitto, ha smentito che una parte delle risorse per far quadrare i conti
pubblici possano essere prelevati dal Fas, il fondo per ilMezzogiorno. Resta confermato, tuttavia, il taglio di
3,5 miliardi di euro al "fondone"di Palazzo Chigi per il sostegno all'economia reale. Insieme alla manovra,
oggi il governo dovrebbe dare via libera anche alla delega per la riforma del fisco. In futuro ci saranno tre
sole aliquote (20, 30 e 40%) e sole cinque imposte (Irpef, Ires, Iva, accise e una nuova tassa di servizio che
accorperà anche quelle catastali e ipotecarie). Una delle deleghe riguarderà la razionalizzazione e la riduzione
delle oltre 470 detrazioni, deduzioni e sconti fiscali previsti dall'ordinamento attuale, un'altra l'eliminazione
delle sovrapposizioni tra il fisco e l'assistenza sociale, un'altra ancora le nuove misure contro l'evasione. In
programma c'è anche l'aumento dell'Iva per compensare la riduzione delle aliquote Irpef, ma su questo
punto il dibattito, nel governo, è ancora aperto. M. Sen. RIPRODUZIONE RISERVATA
Rassegna stampa
Eco di Bergamo.it, L'
"Manovra/ Domani in Cdm, arriva tassa su Suv e banche"
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30/06/2011
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Manovra/ Domani in Cdm, arriva tassa su
Suv e banche
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29 giugno 2011
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apcom
Roma, 29 giu. (TMNews) - La manovra di correzione dei
conti da circa 47 miliardi di euro approda domani sul tavolo
del Consiglio dei ministri. Tantissime le misure messe a
punto dal governo per recuperare le risorse necessarie per
rispettare gli impegni europei sul pareggio di bilancio nel
2014. Tra le ultime novità, una tassa con aliquota al 35%
sull'attività di trading delle banche e quella sui Suv e le auto
più potenti, oltre alla conferma dell'imposta di bollo pari allo
Manovra/ Domani in Cdm, arriva
0,15% sulle transazioni finanziarie. Misura che ha sollevato
tassa su Suv e banche Decreto da
le "forti preoccupazioni" di Borsa Italiana. Marcia indietro
circa 47 mld accompagnato da
ddl delega su fisco
invece sull'età di pensionamento delle donne: l'aumento a
65 anni non avverrà in modo drastico, ma graduale a partire
dal 2020. Sulla misura, tuttavia, è ancora aperto il confronto. Intanto, insieme al decreto
con la manovra arriva anche il ddl delega con la riforma fiscale. Mentre sembra certo il
taglio da cinque a tre aliquote Irpef (20, 30 e 40%), resta ancora in bilico l'aumento di un
punto percentuale dell'Iva sulle aliquote del 10 e del 20%. Tuttavia, se il governo deciderà
di seguire la strada dell'innalzamento dell'Iva per finanziare il taglio delle tasse allora la
misura sarà contenuta nel ddl delega e quindi non sarà immediatamente operativa. Nella
delega, inoltre, dovrebbe rientrare aumento della tassazione sulle rendite finanziarie già
dal 2012 con l'introduzione di un'aliquota unica al 20% e la graduale abolizione dell'Irap
(l'imposta regionale sulle attività produttive) a partire dal 2014. Tornando alle pensioni, è
stata stralciata quindi la norma che aumentava a 65 anni l'età di uscita dal lavoro per le
lavoratrici nel privato entro il 2020. La misura, secondo quanto riferito da fonti di governo,
dovrebbe essere più soft e l'innalzamento scattare gradualmente a partire proprio dal
2020. Ma la misura potrebbe essere modificata fino all'ultimo momento. Sul capitolo
previdenza, resta invece confermato lo stop alla rivalutazione sulle pensioni d'oro e
l'anticipo al 2014 dell'agganciamento dell'età di pensionamento alla speranza di vita media
calcolata dall'Istat. Tra le novità dell'ultima ora anche lo stop alla riscossione coattiva delle
cosiddette quote latte, una stretta sulle scommesse illegali, e l'estensione alle
partecipazioni di controllo della rivalutazione contabile di marchi e avviamenti prevista dal
dl anticrisi del novembre 2008. Per le auto con potenza superiore a 125 chilowatt è in
arrivo un super-bollo, mentre i ministri dovrebbero rinunciare all'assegno per l'incarico
governativo mantenendo quello di parlamentare (misura però non ancora inserita nella
bozza del decreto). Nel menù degli interventi anche il blocco del turn over per i lavoratori
della P.A. e il congelamento degli aumenti contrattuali; la stretta sulla sanità e i costi della
politica con il giro di vite su auto e aerei blu, i tagli a regioni e enti locali (che dovrebbero
ammontare a 9 miliardi nel biennio 2013-2014); il ritorno del pagamento dei ticket sanitari
dal 2012 e novità sul patto di stabilità interno e la scuola. Inoltre, viene inaugurata anche
da Tremonti la cosiddetta spending review (stop ai tagli lineari) sulle spese di ministeri.
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Europa
Data: 30/06/2011
"Una politica per soli ricchi?"
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29 giugno 2011
Una politica per soli ricchi?
Il problema esiste e va risolto. Mi riferisco, ovviamente, ai costi della politica. Se, però, almeno i giornalisti e i
politici contenessero il tasso di demagogia con il quale approcciano l’argomento e distinguessero il grano dal
loglio.
Cominciando col raccontare ai cittadini la realtà di oggi e non solo gli sprechi passati, la ricerca delle soluzioni
risulterebbe più agevole e seria. Non c’è dubbio, però, che la classe politica, o meglio la sua dirigenza, ha, in
questi anni, indugiato troppo. Una specie di senso di colpa l’ha portata a non fare argine alla parte più esasperata
e giustizialista delle contestazioni (anzi, in taluni casi l’ha cavalcata), quasi vergognandosi di difendere a pieno
titolo la dignità dei politici.
Al tempo stesso, ha sottovalutato (questo sì tipico da “casta”) la natura e la profondità dei nuovi fenomeni sociali in
atto, non arrivando mai a proporre una riforma organica degli assetti istituzionali, della legge elettorale e dei costi
e funzioni della politica. Di fronte all’onda montante, si è, via via, rinculato, ricorrendo a tamponi progressivi,
talvolta pesanti per gli interessati, ma, obiettivamente, del tutto insufficienti agli occhi di un’opinione pubblica
sempre più irritata. Ed ora, che l’argine è travolto, si pensa, ancora una volta, di placare il...popolo con soluzioni
affrettate, dove tutti sono uguali e persino il governo di Bisignani e delle escort può rifarsi una… verginità
indossando i panni del moralizzatore, con Tremonti novello Savonarola.
I professionisti, che, facendo politica, godono, ben per loro, di risorse proprie, non sono uguali ai nuovi politici che
prima di essere eletti erano operai, impiegati, insegnanti, lavoratori dipendenti, che devono pagarsi, con le attuali
regole, la pensione Inps se non la vogliono perdere.
Siamo tutti “nominati”, ma non siamo tutti sfaticati e benestanti. Sicché, il rischio che si corre, nella ricerca delle
soluzioni da adottare è che, per eccesso di zelo, si produca, come talvolta succede, un effetto indesiderato: quello
che, punita più la politica tout court che la casta, ci resti tra le mani una politica per soli ricchi. Il mondo è cambiato
dall’Assemblea costituente e, dunque vanno cambiate le regole, a cominciare dal vitalizio, ma le motivazioni che
portarono i padri costituenti a istituire formule (tra cui lo stesso vitalizio) pensate in positivo per garantire la
autonomia e la indipendenza degli eletti, in primis i parlamentari, non vanno smarrite!
Questo ragionamento non porta a dire che non bisogna intervenire; al contrario, che ci vuole più coraggio, più
determinazione e… più metodo. Proviamo a vedere come.
1. Riduzione del numero dei parlamentari e senato federale. Bene ha fatto Bersani a ricordare in aula che
abbiamo da tempo presentato una proposta di legge sul punto, ma per i cittadini non è ancora chiaro. Se ne
chieda, dunque, ufficialmente la calendarizzazione per renderla operativa dalla prossima legislatura. Non sfugge a
nessuno che questa iniziativa va a braccetto con la riforma elettorale, ma non rendiamole interdipendenti, col
rischio che non se ne realizzi nessuna delle due.
2. Omogeneizzazione delle regioni (tra Molise e Lombardia i conti non tornano), riduzione o abolizione delle
province, accorpamento di comuni piccolissimi. L’intreccio, lo sappiamo, è complicato, ma bisogna scegliere. Se
non scegliamo c’è poco da fare i perfezionisti, non resterà che abolire le province. Non è la soluzione più
organica… ma quella organica qual è? Rischiamo e diciamone una. Io penso che, in dieci anni, si possono
accorpate alcune regioni per dimensione omogenea (anche ai fini della rappresentanza nel senato federale);
sostituire le province elettive con assemblee dei sindaci; consorziare i comuni sotto i 3 mila abitanti. Niente di
nuovo, ma gli elettori sappiano che c’è chi fa sul serio con queste proposte.
3. Totale incompatibilità tra cariche elettive e tra queste ed altri incarichi istituzionali o societari. Basta con i
deputati col doppio mestiere: presidenti di provincia, sindaci, assessori, consiglieri di amministrazione, direttori di
giornali, componenti di Fondazioni bancarie e chi più ne ha, più ne metta.
Contrariamente alla vulgata, se si vuole fare bene i parlamentari a Roma (in aula e in commissione) e nel collegio,
di lavoro ce n’è. Non mi pare una proposta “tecnicamente” difficile.
4. Tetto di spesa rigoroso, trasparente e verificabile per le campagne elettorali. Penso che tra i costi della politica
questo sia uno dei più scandalosi e pericolosi. L’andazzo è preoccupante ed esponenziale. E, quando i cultori
della preferenza la ripropongono come antidoto ai nominati e ritorno alla libera scelta degli eletti da parte dei
cittadini, non trascurino questo aspetto del problema, che, almeno, non coinvolge i “nominati”. E, non lo
trascurino, a maggior ragione, i fautori delle primarie, il cui indubbio valore politico rischia di essere offuscato
anche da questa deriva ingiustificata di spese, che impedisce una libera competizione tra pari.
5. Completa parificazione del regime previdenziale degli eletti (a tutti i livelli) a quello dei lavoratori dipendenti. In
sostanza, entriamo dentro l’Inps, magari con una gestione separata, e conteggiamo gli anni di carica politica ai fini
della formazione del diritto e del calcolo della pensione, sulla base della retribuzione (indennità) stabilita.
Chi ha altri regimi farà, a tempo debito, la ricongiunzione, non la sommatoria.
6. Per tutti si stabilisca un tetto, anche alto (una volta e mezza l’indennità?).
Chi, avendo altre pensioni, o in essere o in via di formazione, non lo supera integra, con i contributi previdenziali
da deputato o consigliere, fino a quel massimo; chi lo supera, riceve la buonuscita, come tutti, ma non una
ulteriore pensione, salvo farsi un pensione integrativa.
7. Poiché, però, il guaio deriva dagli eccessi passati, bisogna chiedere, a chi ha goduto sinora di quelle
prestazioni, di contribuire alla moralizzazione con due atti. Il primo il blocco di ogni rivalutazione.
Il secondo, per chi supera quel tetto stabilito si applica un contributo di solidarietà sulla parte eccedente che per i
prossimi tre anni (quelli della manovra, per capirci!) sia molto generoso e si stabilizzi poi in percentuali comunque
significative. La teoria, sacrosanta, dei diritti acquisiti non viene, in tal modo, formalmente intaccata, ma il buon
senso avrebbe il sopravvento.
Penso che questa regola, come quella del punto precedente, dovrebbe valere per tutti, non solo per i politici.
Ma, finché non si procede sulle stock option dei banchieri, almeno si uniformino i magistrati, i militari di ogni
ordine e grado, ecc. ecc. È troppo?
Non credo. È demagogico? Non più del dibattito sui costi della politica.
8. Se si vuole correggere la parte dei rimborsi per le spese di vitto, alloggio e varie si addotti il normale piè di lista,
come avviene per ogni lavoratore in trasferta. E, mi pare sostenibile che quando si è in parlamento a Roma (o in
regione, provincia e comune) si è “in missione” (ben più giustificatamente delle attuali… misteriose missioni dei
parlamentari).
Non so, però, francamente, se con questa scelta si finirebbe per risparmiare...Mentre, le spese per la «produzione
del reddito», ovvero la cifra che viene erogata ad ogni parlamentare per l’attività politica, va, semplicemente,
rendicontata e pubblicata (contratti per collaboratori, attività politica e culturale, iniziative di propaganda).
9. Già che ci siamo, perché non inseriamo nel calcolo delle presenze anche il lavoro di commissioni, oltre a quello
d’Aula? Si potrebbe introdurre, così, una parte fissa ed una variabile nella retribuzione dei parlamentari, a
beneficio della produttività e della trasparenza.
10. C’è, infine, l’annosa questione del finanziamento dei partiti. Un errore toglierlo, il perché è stato più volte
discusso, ma è certamente uno spreco mantenerlo oltre un ragionevole lasso di tempo per chi perde le elezioni. A
questo proposito, aggiungo – ma è solo una ingenuità da neofita della quale mi scuso in anticipo – che i vecchi
partiti, che hanno dato vita a nuovi soggetti politici, farebbero bene, una volta scomparsi, a comportarsi da buoni
genitori e riversare i loro patrimoni in quelli che hanno partorito e non tenerli bloccati.
Lo studio e la memoria del passato possono ben essere affidati a fondazioni culturali di riferimento (che già
esistono e meriterebbero semmai di essere finanziate), più che a fondazioni patrimoniali… Queste poche proposte
– non è tutto ciò che si può fare, ma sarebbe già qualcosa – sono, in alcuni casi, più esigenti di quanto il dibattito
politico richiede e, in altri, meno “rivoluzionarie”, ma l’idea di fondo è quella che la politica va, in maniera
trasparente e regolamentata, incentivata e non denigrata.
Pier Paolo Baretta
Rassegna stampa
Fatto Quotidiano.it, Il
"Manovra, bozza: ancora tagli alle scuole Giallo sulle pensioni e torna il ticket sanitario"
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Manovra, bozza: ancora tagli alle scuole
Giallo sulle pensioni e torna il ticket sanitario
Prevista la modifica del Patto di stabilità, come richiesto dalla Lega. Prorogate le
missioni all'estero con un finanziamento di 700 milioni di euro. E tra i
provvedimenti proposti da Tremonti spunta anche l'anti-badante
Stop agli aumenti di retribuzione, anche accessori, per il personale delle pubbliche
amministrazioni, fino alla fine del 2014. La modifica del ‘Patto di stabilità’ come richiesto dalla
Lega. Pensioni a 61 anni per le donne, a partire dal 2014. Sono questi alcuni dei passaggi
principali previsti nella bozza della manovra finanziaria presentata dal ministro Giulio Tremonti
al vertice di maggioranza. Un’operazione stimata intorno ai 43 miliardi di euro, secondo
quanto riferito dal titolare della Farnesina, Franco Frattini, e che sarà analizzata e (forse)
varata giovedì pomeriggio, durante il Consiglio dei ministri. Un cifra più alta, sui 47 miliardi,
invece, secondo altre fonti. L’intervento previsto per il 2011 sarà di 1,8 miliardi di euro e per il
prossimo anno da 5,5 miliardi. Il grosso della manovra sarà invece investito negli ultimi due
anni. La spesa prevista per l’anno in corso per la sanità è di 486,5 milioni di euro, che
serviranno ad evitare l’introduzione di ticket sulle prestazioni specialistiche e sul pronto soccorso.
Ma “a decorrere dal primo gennaio 2012 sono confermate le disposizioni” della Finanziaria per il
2007 che istituiva un ticket di 10 euro per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e
di 25 euro per i ‘codici bianchi’ di pronto soccorso. Voluta dall’allora governo Prodi, questa
disposizione era stata duramente attaccata dall’attuale maggioranza, che ora ha deciso di
ricorrervi. In tema, anche la prevista privatizzazione della Croce Rossa a partire dal 2012.
Bozza Manovra 28 giugno
Data: 30/06/2011
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Leggi altridocumenti de ilfattoquotidiano.
Da quanto si apprende, la bozza prevede di abbandonare i tagli lineari: parte dal 2012 il
processo di spending review “mirata alla definizione dei fabbisogni standard propri dei programmi
di spesa delle amministrazioni centrali dello Stato”. E’ quanto si legge nella bozza della manovra,
in cui si sottolinea che “in caso di omessa trasmissione dei dati” relativi alla revisione della spesa
degli enti interessati, “senza motivata giustificazione entro il termine previsto, l’amministrazione
competente riduce la retribuzione di risultato dei dirigenti responsabili nella misura del 2 per
cento”. Il leader della Lega Umberto Bossi, all’uscita dal vertice, ha annunciato intanto una
vittoria del Carroccio: “Siamo riusciti a ottenere la modifica del ‘Patto di stabilità’, in maniera da
permettere ai comuni virtuosi che hanno un sacco di miliardi di poterli spendere”. E’ giallo invece
sulla norma che aumenta di un anno l’età pensionabile delle donne, a partire dal 2014. E
incrementa ancora i requisiti anagrafici “di un ulteriore anno per ogni biennio successivo, fino al
raggiungimento dell’età di 65 anni”. “Le ipotesi indicate sono semplicemente infondate”, smentisce
il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, guidato da Maurizio Sacconi, in una nota.
Ancora più vago è il titolare della Giustizia, Angelino Alfano, negando interventi massicci sulle
pensioni previsti dalla manovra. Prevista nella bozza, però, l’anticipazione di un anno, al 2014,
dell’aggancio dell’età pensionabile alle aspettative di vita. Per quanto riguarda l’Inps, invece, nel
testo è indicato che vengano estinti in automatico a favore del ricorrente alcuni processi in materia
previdenziale nei quali l’istituto sia parte. Nella fattispecie si tratta di provvedimento che al 31
dicembre 2010 non si siano ancora risolti con una sentenza e il cui valore non superi
complessivamente i 500 euro.
Pubblica amministrazione. Sono inoltre abrogate, “a decorrere dal primo gennaio 2012, tutte
le norme che dispongono la conservazione nel conto dei residui”, cioè le somme stanziate ma non
spese dalla Pubblica amministrazione, “per essere utilizzate nell’esercizio successivo, di somme
iscritte negli stati di previsione dei ministeri”. Vengono esclusi dalle nuove norme i fondi “del
personale, occupazione, opere strategiche e per le aree sottoutilizzate”. Oggi la Corte dei Conti ha
quantificato in 108 miliardi l’ammontare dei residui passivi dell’intera amministrazione pubblica.
Regioni, provincie e comuni – consorziati tra loro o attraverso le società partecipate – avranno
però uno strumento in più. “Fondi d’investimento immobiliari chiusi – si legge nella bozza -, al fine
di valorizzare o dismettere il proprio patrimonio immobiliare disponibile”. Il ministero dell’Economia
ha così previsto la creazione di una società di gestione del risparmio con capitale sociale pari a 2
milioni di euro per “l’istituzione di uno o più” di questi fondi immobiliari pubblici.
Norme anti-casta. Previsto nel testo un taglio dei doppi incarichi per i parlamentari, delle
indennità ministeriali e dei gettoni di presenza all’interno delle società pubbliche. Tra le ipotesi in
corso di valutazione anche un tetto a benefit e bonus per i dipendenti della pubblica
amministrazione. Le misure sarebbero state fortemente caldeggiate dal gruppo dei Responsabili
che avrebbe chiesto anche “un maggiore coordinamento nell’utilizzo dei fondi europei con la
nascita di un Comitato ad hoc”. Sul fronte dei tagli, a quanto si apprende, si sta studiando
l’opzione che a lavorarvi siano i capigruppo di maggioranza.
Scuola. L’organico degli insegnati di sostegno dovrà prevedere in media un docente ogni due
alunni disabili. E comunque non più di uno per studente. Per ogni singola scuola o per ‘reti di
istituti’. Questa una delle norme contenute nell’articolo sulla “razionalizzazione della spesa relativa
all’organizzazione scolastica” previsto dalla bozza della manovra. Le scuole – materne, elementari
e medie – saranno inoltre riunite in istituti unici. “Per garantire un processo di continuità didattica –
si legge nel testo – nell’ambito dello stesso ciclo di istruzione, la scuola dell’infanzia, la scuola
primaria e la scuola secondaria di primo grado sono aggregate in istituti comprensivi”. Per
acquisire l’autonomia, gli istituti dovranno essere costituiti da almeno mille alunni. Ridotti a 500 per
le scuole nelle piccole isole, nei comuni montani e nelle aree geografiche caratterizzate da
specificità linguistiche.
Proroga per le missioni internazionali. Contenuti nella bozza di manovra finanziaria sono
anche 700 milioni, pronti per proseguire le missioni internazionali nel 2011. Prorogato inoltre
fino al 31 dicembre, a partire dal primo luglio, il piano di impiego del contingente di personale
militare appartenente alle Forze armate nel controllo del territorio. Per gli agenti utilizzati nel
controllo del territorio sono stati previsti 36,4 milioni di euro per il 2011 e 2,9 milioni
andranno invece per l’indennità del personale delle forze di polizia impiegato.
Alta velocità e autostrade. Maggiorato il canone dovuto per l’esercizio di servizi di trasporto
ferroviario dell’alta velocità. “Al fine di consentire uno sviluppo dei processi concorrenziali nel
settore dei trasporti ferroviari”, si legge nel testo. Il sovrapprezzo sarà determinato con decreto del
ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti “tenuto conto degli effetti che i servizi di trasporto di
media e lunga percorrenza comportano sull’equilibrio economico dei servizi forniti nell’ambito di
contratti di servizio pubblico”. Un piano che sarà aggiornato ogni tre anni e che non dovrà
compromettere la redditività economica del servizio di trasporto su rotaie. A partire dal primo
gennaio 2012, inoltre, sarà istituita presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’Agenzia
per le infrastrutture stradali e autostradali. Il potere di vigilanza e controllo sul nuovo ente sarà
esercitato dal ministro insieme al collega titolare dell’Economia. Il nuovo ente delimiterà così i
compiti dell’Anas.
Fondi per le vittime dei crack finanziari. “La dotazione è ridotta dell’importo di 100
milioni per l’anno 2011”. Ma “la medesima dotazione è incrementata di 100 milioni di euro
nell’anno 2015”. Una piccola parte della manovra riguarderà così il fondo in favore delle vittime dei
crack finanziari. Istituito con una legge del 2005, serve a indennizzare i risparmiatori che hanno
subito danni da investimenti sul mercato finanziario, stabilendo che lo stesso fondo sia alimentato
con i conti correnti e dai rapporti bancari definiti come ‘dormienti’.
Norma anti-badante. Arriva dal 2012 la norma anti-badante, che mira a porre un freno ai
matrimoni di interesse fra la colf e il pensionato. Dal primo gennaio del prossimo anno, la pensione
di reversibilità “è ridotta, nei casi in cui il matrimonio con il dante causa sia stato contratto ad età
del medesimo superiori a settanta anni e la differenza di età tra i coniugi sia superiore a venti anni,
del 10 per cento in ragione di ogni anno di matrimonio con il dante causa mancante rispetto al
numero di 10″.
Rassegna stampa
Giorno, Il (Milano)
"Dal primo gennaio del prossimo anno, la pensione di reversibilità sarà ridotta nei casi
in..."
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Data:
30/06/2011
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PRIMO PIANO pag. 3
Dal primo gennaio del prossimo anno, la pensione di
reversibilità sarà ridotta nei casi in...
Dal primo gennaio del prossimo anno, la pensione di reversibilità sarà ridotta nei casi in cui il
matrimonio del pensionato sia stato contratto ad età del medesimo superiori a 70 anni e la differenza di
età tra i coniugi sia superiore a 20 anni. Una norma per regolare le unioni di comodo' tra badanti e
assistiti.
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Giorno, Il (Milano)
"Parte dal 2014 (invece che dal 2015) l'aggancio dell'età pensionabile alla speran..."
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30/06/2011
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PRIMO PIANO pag. 3
Parte dal 2014 (invece che dal 2015) l'aggancio dell'età
pensionabile alla speran...
Parte dal 2014 (invece che dal 2015) l'aggancio dell'età pensionabile alla speranza vita. Salirà poi, ma in
modo soft, l'età di pensione per le lavoratrici private: l'ultima ipotesi prevede l'aumento di un mese di
anzianità a partire dal 2020, per arrivare a regime 10 anni dopo nel 2030
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Giorno, Il (Milano)
"Sembra certo che le misure previdenziali più pesanti siano sparite dalla bozza della
manovra. I..."
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PRIMO PIANO pag. 4
Sembra certo che le misure previdenziali più pesanti siano
sparite dalla bozza della manovra. I...
Sembra certo che le misure previdenziali più pesanti siano sparite dalla bozza della manovra. Ieri Bossi
aveva annunciato: «Sulle pensioni stiamo scrivendo i nostri emendamenti»
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Giorno, Il (Milano)
"Stretta sulle pensioni rinviata al 2020 Stop al maxi-contributo dei precari"
Data:
30/06/2011
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PRIMO PIANO pag. 4
Stretta sulle pensioni rinviata al 2020 Stop al maxicontributo dei precari
Compromesso soft sull'aumento dell'età per le donne del privato: si farà in dieci anni
Olivia Posani ROMA IL PENSIONAMENTO delle donne finirà con un intervento super-soft. A pagina 27
della bozza sulla manovra quadriennale che Giulio Tremonti ha portato martedì al vertice di
maggioranza si leggeva: «A decorrere dal primo gennaio 2012....». Ieri pomeriggio pagina 27 era un
foglio bianco con sopra scritto «da definire». Questo la dice lunga sul braccio di ferro all'interno del
governo sull'allungamento dell'età di pensionamento delle lavoratrici del settore privato a partire dal
prossimo anno. Contro la misura si è subito scagliata la Lega, che ne ha chiesto la totale abolizione
sostenendo che avrebbe penalizzato solo le donne del Nord. «Sulle pensioni stiamo scrivendo i nostri
emendamenti», annunciava ieri Bossi. Ma anche il ministro Sacconi non l'ha mai digerita («un conto è il
lavoro delle statali, un conto è quello delle operaie») senza parlare della contrarietà del sindacato. E
COSÌ, ieri sera a prendere corpo è stata una soluzione veramente light. L'aumento dell'età pensionabile
inizierà solo dal 2020 e l'asticella si alzerà molto lentamente: un mese l'anno per 5 anni e poi, dal 2025,
di 6 mesi l'anno. Morale: per portare la pensione di vecchiaia da 60 a 61 anni occorrerà aspettare il
2026, mentre per arrivare a 65 (requisito anagrafico che scatterà nel 2012 per le lavoratrici del pubblico
impiego) occorrerà aspettare il 2032, anno in cui la riforma andrà a regime. SE LA PAGINA verrà
riscritta con una diluizione tale, è difficile pensare che la Lega possa mettersi di traverso. Anzi, il
Carroccio potrà cantare vittoria. C'è da chiedersi casomai perchè Tremonti non si rassegni e rinunci
definitivamente all'intervento, visto che praticamente non porterà un centesimo di risparmio per
decenni. In realtà al ministro dell'Economia occorre poter mettere nero su bianco la riforma per
mandare un segnale preciso ai mercati, visto che anche altri Paesi europei (Germania in testa) hanno
programmato interventi che andranno a regime nel 2030 e anche nel 2040. A SALTARE completamente
potrebbe invece essere l'innalzamento dal 26,7 al 33,7% dei contributi per i lavoratori parasubordinati. È
inviso a molti e non aiuta i precari poichè, se è vero che i contributi gravano essenzialmente sui datori di
lavoro, è altrettanto vero che questi tendono a scaricare l'aggravio riducendo il salario. Al momento,
unico punto certo della parte previdenziale della manovra sembra essere l'anticipo dal 2015 al 2014 del
meccanismo che aggancia l'età di pensionamento alle aspettative di vita (3 mesi in più ogni 3 anni).
INFINE c'è da ricordare il capitolo badanti fortemente voluto dalla Lega. La manovra stabilisce per
decreto che da gennaio la pensione di reversibilità sarà ridotta se il matrimonio è stato contratto da uno
dei due coniugi dopo i 70 anni con una differenza di età superiore ai 20 anni. «Non è plausibile che
vengano erogati per 30 anni e oltre trattamenti previdenziali in favore di soggetti che, per età anagrafica,
potrebbero ancora lavorare», ha spiegato il leghista Matteo Bragantini
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Gtnews.com
"Inflationary Risk Concerns Plague Canadian Pensions, Finds RBC Dexia"
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Data: 30/06/2011
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Inflationary Risk Concerns Plague Canadian Pensions, Finds RBC Dexia - 29 Jun 11
More than eight out of 10 (84%) of defined benefit plan sponsors are concerned about the threat of inflation and the potential
impact it can have on plan assets, according to RBC Dexia Investor Services. RBC Dexia's latest survey of Canadian pension
plan sponsors also found that the largest plans are increasing their allocations to infrastructure assets and other alternatives to act
as natural hedge against inflationary pressure and to take advantage of this growing asset class.
"The threat of inflation is not just a concern of the every day consumer, but it is front and centre in the minds of Canadian
pension plan sponsors," said Scott MacDonald, head, pensions, insurance, financial institutions product for RBC Dexia. "It's also
particularly interesting to note the disparity between public and private plans, both in identifying what risks are most relevant and
the differences in asset allocation strategies."
The Threat of Inflation
Momentum and performance in Canadian markets has been strong over the last several months but inflation speculation,
combined with the ongoing low interest rate environment and a strong Canadian dollar, is generating some unease.
When asked to indicate their level of concern about the threat of inflation and the impact on plan assets, 84% of plan members
reported some degree of concern (ranging from extremely concerned to somewhat concerned), whereas only a small population,
16%, indicated they were not concerned at all.
Mitigating the Risk
It is clear that inflationary concerns are pressing and Canadian pension plans are assessing their portfolio structures in an effort to
guard against this possible threat. With the level of concern mounting, managers were asked to describe the measures and
strategies they were taking, or contemplating, to mitigate against inflationary trends. The tactics varied, but several trends
emerged.
The first and most frequently cited approach was the use of real return bonds (RRBs) in portfolios -seen as a sound strategy to
better match indexed pensions. The inflation risk is transferred to the issuer, but the higher price represents the 'risk premium'.
Several respondents confirmed their allocations to this asset class and the range extended from 15% to 35% of their total
portfolios.
What's Hot and What's Not
Respondents were asked to forecast how they expect to change their allocation strategies in the next six months to a year.
Alternatives came out on top with 21% of respondents looking to increase their allocation. And it's certainly where the large plans
are headed with 46% of the 'over a billion' club set to increase investment in alternatives. On the other hand, 26% of private plans
have no allocation to that segment.
Increases in other asset classes include 19% of respondents bumping up emerging market equity positions, 17% increasing
bonds in developed markets, 9% growing emerging market bond holdings followed by only 7% of respondents that expect to
increase positions in developed market equities.
Funding Status Improving
The survey found that 85% of respondents confirm that their funded status ranged from 80% to 100%. Moreover, 6% of
respondents' funded status exceeded 100%.
Pensions in the News
The status and viability of pension plans has featured heavily in the news in Canada over the past year, with changes to federal
pension solvency funding rules and investment limits and provincial funding relief options also attracting coverage, not to mention
a surge of interest during the recent federal election campaign.
Respondents commented on their plans communication efforts on two fronts. First, they were asked if the plans had adjusted their
communications strategies with plan members to meet increasing demands for information transparency. For the majority of
respondents, 58%, no changes were necessary. But for 42% of respondents, new approaches were put in place.
Second, respondents were asked specifically about whether the plans had to provide their members with more information on plan
solvency and stability. More than two-thirds of respondents (67%) said that they have not had to provide any additional information
to quell concerns, reflecting a confidence (either real or perceived) that plans sponsors have with how they are communicating to
their members.
A New Chapter
This chapter in the Canadian pension plan story is punctuated by ongoing market uncertainty, a shifting spectrum of risks, asset
allocation strategies that need to hedge against inflation and portfolios that need to perform - to ensure that the pension promise
for Canadians is not compromised.
Rassegna stampa
Guardian, The
Data: 30/06/2011
"Public sector pensions: after the strike, the settlement"
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Public sector pensions: after the strike, the settlement
It is easy to predict the rival but equally self-reinforcing ways in which some will seek to frame Britain's day of
strikes
Editorial
The Guardian, Thursday 30 June 2011
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It is easy to predict the rival but equally self-reinforcing ways in which some will seek to frame Britain's day of
public sector strikes. On the one side, the defiant marches and rallies of tens of thousands, kids and parents
cheering the striking teachers, pensioners' groups alongside protesting unions, the very picture of heart-stirring
working-class solidarity aroused to defend its conditions. On the other, a wholly different set of images, of queues
of frustrated holidaymakers fuming about missing their flights, of headteachers and plucky parents battling to keep
classrooms open in the face of union bullying, a photographers' hunt to find Ed Miliband crossing a picket line,
perhaps even a punch-up with the police, if the Daily Mail really gets lucky.
Two nations with irreconcilable views of the dispute? That's what some on both sides want you to believe, seeing
only what they want to see and pointing to opinion polls which show a public divide – although a majority is
actually against the strikes. Yet this picture of a polarised Britain is neither helpful nor true – not yet, anyway. It is
perfectly possible to believe both that the workers have a grievance and that they should not strike. Or that the
rightwing rhetoric about gold-plated pensions and runaway costs is offensive, even though the system also needs
realistic reform and restraint. What the public really wants, we strongly suspect, is a fair, pragmatic and lasting
settlement. In many ways, we are still more one nation than two about this – and we will still be so tomorrow.
The strikes are a milestone. But do not exaggerate them. They are a significant expression of feeling, not the start
of an all-out battle for mastery of the state. But that does not mean dismissing the strikes as having no
consequence. The government should understand that the public seems to accept that there are strong feelings
among the workforce, recognises that there are difficult and serious issues at stake, and is sympathetic to the
predicament of people who are being asked to accept some worsening of their conditions. Ministers would
therefore be extremely unwise to overplay their hand.
Yet the unions also need to grasp that there may be another less sympathetic side to the public's view of the
dispute. Many aspects of the pensions system are not sustainable. There need to be changes, which are likely to
involve working longer and paying in a bit more, where that is affordable, as is the case with private sector
pensions and the state pension. And the defined benefit commitment that has been promised to the unions is a
benefit very much worth having – as the millions who have lost it in the private sector know only too well. The
unions need to be acutely sensitive to the limits of public sympathy.
Neither side has negotiated entirely seriously. On both sides there are those who see the dispute more as an
opportunity to embarrass Mr Miliband – who is right to keep his distance from it – than as an event that can pave
the way to a settlement. But there are undoubtedly areas for negotiation and Unison's Dave Prentis, who has rattled
his sabre in the past, said this week that the latest talks were serious negotiations. There is room for compromise on
local authority pensions and on transitional arrangements, which can be used to ease concerns among those who are
expecting to retire soon. These are big areas for discussion. So, we say, discuss them and make a deal. The country
wants a solution, not on absolutely any terms, but on the basis of a fair and affordable set of changes that will last
and which can be brought in with as much sensitivity and flexibility as possible. Today's strike is neither a festival
of the oppressed nor a threat to all we hold dear. It is a stage to be got through. Further strikes would be wrong.
The important thing is to negotiate a just compromise. Government and unions must get on and settle this dispute.
Rassegna stampa
Guardian, The
Data: 30/06/2011
"Public sector strike: benefits workers say this time they have 'no choice'"
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Public sector strike: benefits workers say this time they have 'no
choice'
At the Cannock benefits centre workers are furious about their redeployment and changing roles, as well as
pensions
Amelia Gentleman
guardian.co.uk, Wednesday 29 June 2011 20.42 BST
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Staff at the University and College Union head office in London prepare for the public sector strike. Photograph: Yui Mok/PA
It is a measure of how angry staff are at the Cannock benefits processing centre that even workers in the finance
department will be striking on Thursday. This means benefits payments will not be paid on time and people in the
area who need crisis loans will not get them.
"In all the time I've been working here I've never known finance to strike. My colleagues are not militant; we're
usually in, when everyone else is out," said Mary (not her real name), one of the finance officers. In the past, she
and her colleagues have taken the position that they shouldn't strike because too many people depended on them for
their money. "Basically we care about people. The last thing we want to do is make life more difficult for people,"
she said.
This time, however, there are too many powerful sources of discontent, and most of the department will be joining
colleagues on the picket line outside the building, in this small town 10 miles south of Stafford.
Mary met half a dozen colleagues in a nearby pub at the end of their shift to discuss reasons to strike. Like most of
the 750,000 public sector workers expected to walk out this week, the staff are concerned about pensions and
changes to their retirement age. But they are also angry at a recent decision to close the whole office within a year
and redeploy staff to other benefits processing centres elsewhere in the Midlands.
"This is the straw that has broken the camel's back," she said.
The pension reform and looming closure is the main topic of conversation between staff at the centre amid much
unhappiness at a perceived lack of public sympathy for their cause.
"People think we are civil servants so we are on a whacking great salary, like someone in Whitehall," added
Audrey, a manager at the centre. "People are shocked when you tell them how much the pensions are."
Like everyone interviewed for this piece, she asked for her real name not to be used because she was anxious about
possible recriminations from her employers for unauthorised conversations with a journalist.
The strength of support for the strike soared once employees became aware of the online pension calculator on the
Public and Commercial Services Union (PCS) website headed: Find out how much you will lose on your pension.
Staff fill in three bits of information (age, salary and length of pension scheme membership) and are instantly told
how much extra they will need to pay every month, how much money they will lose in various different retirement
scenarios, and how much longer they should expect to be working. People were dismayed by the huge impact the
changes would have on their lives.
Staff at the Cannock centre, in a struggling former coal-mining region, are on below-average wages and, even
under the outgoing system, would never have been eligible for the substantial public sector pensions that have been
the focus of much of the political debate. "There is this misperception that this strike is about large, gold-plated
pensions, but the majority of staff here will be getting pensions of £4,000-£6,000," Jason Ferraby, branch secretary
for the PCS in south Staffordshire.
"I was shocked at how much it was going to be extra," Mary, 59, said, having calculated that she will need to pay
an additional £45 a month in contributions out of her £17,000 salary. Once changes to the pension payments made
by her husband, a teacher, are factored in, Mary will lose £215 from her monthly household income. With three
children to care for, this represents a large hole in the family budget.
"It feels like getting back to being newlyweds and watching every penny," she said. "As you get older you expect
life to improve, but it's going backwards. It's not like we are going to be on the breadline, but it will be a retirement
that is very carefully planned."
She feels she and her husband are being punished for devoting their careers to public service. "We have friends in
industry, but we chose to work in the public sector because we like our jobs and we want to be useful to people. "It
was nice to get a sense that we were making their lives better," she said. "I feel angry. They bailed out the banks,
and we are in this huge financial mess, but it is Joe Public who has to pay the bill."
Anna, 33, works 21 hours a week as a claims processor and earns £10,000. She will have to find an extra £25 a
month in pension contributions and if she retires at 60 will find herself an estimated £37,800 worse off, according
to the online calculator. A single mother with two children, there is no slack whatsoever in her monthly budget to
make the extra payments.
"£25 doesn't sound very much, but every penny counts. Whatever money I have left after the bills, I split between
food, clothes and petrol.
"If the kids need a pair of shoes, I won't go food shopping that week, I'll make do with what there is," she said. She
has been working for the centre since she was 16, and stayed, even when she saw friends earning more working for
shops, partly because as a single mother she felt she needed a secure job close to home and partly because she felt
the job was valuable.
She deals mainly with people claiming benefit because they are too unwell to work but now feels that there has
been little recognition of her role in helping some of the most vulnerable people in society.
"I work longer than I am paid to work because I don't like to leave knowing that someone isn't going to get paid. I
don't take breaks because the longer I am away from my desk the less customers get looked after."
She is not clear how she will be able to combine commuting to the new office with her responsibilities as a parent.
She doesn't want to retire at 68, she said. "I will have done 52 years in service."
Aside from the pensions reform, these benefits workers feel caught in the middle of huge changes to the welfare
system, which significantly change the way they work.
The lowest grade of paper-based administrative workers, who deal with post and input data from paper on to
computers, are seeing their roles phased out. The future of the service will be digital, they are being told, with most
applications for the new universal credit from 2013 expected to be submitted online.
Staff who have worked there for decades talk of a palpable shift in the benefits system ethos away from an
individualised service to something more impersonal. They fear the shift will intensify once the work moves
elsewhere.
"It was more of a caring role, more supportive of people; that has eroded over the years," one manager said. "It is
all about saving, all about money. There's not so much time to look at the needs of individuals. Now we just want
to get them off benefits. I don't think people see it as a vocation any more."
Employees who are also Cannock residents fear that the decision to close the centre, which employs just under 200
staff, will have a detrimental impact on the local economy; the town is already visibly not thriving, its high-street
dotted with a higher than usual proportion of charity shops and low-budget Poundland-style outlets.
An early day motion in parliament last month questioned the DWP's cost-cutting decision to close 17 benefit
processing centres, including Cannock's, arguing that the closures threaten 2,400 jobs. It also argued that "with
unemployment standing at 2.5 million, now is the worst time to make cuts to services that will affect the time taken
in paying unemployed people the benefits to which they are entitled and reliant upon for an income". The town's
Conservative MP, Aidan Burley, has told staff closure is inevitable.
Audrey, 56, said she was unhappy at the sudden pressure to extend her working life, postponing the moment she
can join her husband in retirement and focus on helping with caring responsibilities for two family members. "I
love working but I don't want to be doing the job when I am past it," she said.
More upsetting were the sudden extra demands she felt were being imposed on her. "We are being asked to travel
further to work, to work for longer, for less money and for less pension at the end. It doesn't make sense. It makes
me feel sick, and worried, and confused … cheated, especially this near retirement age," she said.
"From what should have been a reasonable retirement prospect for us, we could end up being hard up. We've
worked all our lives in the public sector. It's really scary."
Facing industrial action
Schools It is estimated that a third of schools will shut, with a further third partially closed. According to a survey
by the Press Association nearly 8,000 schools will be affected in 143 areas. Big cities will be worst affected with
Liverpool, Newcastle, Manchester, east London and Camden facing the most closures. Up to 20,000 private school
teachers will also join walkouts. Some 70 are at Eton College, but they say they will "minimise disruption, [and]
take the pensions issue forward by other means".
Colleges and universities About 350 colleges and 75 universities will be affected by walkouts. None are expected
to close but lectures and classes will be cancelled. None of the Russell Group universities are in public pension
schemes so it is mostly staff at former polytechnics joining the picket lines.
Ports and airports Between 12,000 and 14,000 UK Border Agency employees affiliated to the Public and
Commercial Services union (PCS) could go on strike. PCS membership is strongest at Heathrow, Gatwick and
Manchester airports and the port of Dover. Managers have been trained to man passport control booths, but there
are fears that non-EU airline and boat passengers will suffer delays, as they face lengthier checks when entering the
UK. A spokesman for BAA, Heathrow's owner, said: "We expect there to be significant delays at the UK border
for arriving passengers." PCS claimed that temporary passport checkers could struggle to detect forged documents,
despite contingency training. However, airports sources played down the security threat, saying that delays at
passport control are the biggest concern.
Jobcentres and benefit offices Most will be opened by non-striking managers but are likely to offer a reduced
service. Claimants who sign on on Thursdays will not have to do so and money will be paid into their accounts.
Courts The Ministry of Justice says it has "robust" contingency plans and Downing Street confirmed there would
be no closures. Some cases could be cancelled, with priority given to the most urgent family and custody cases.
Unions say that people who are sentenced tomorrow on Thursday may have to spend an extra night in a holding
cell, with due to a lack of staff to process their transfer to prison.
Whitehall departments Junior staff in nearly every Whitehall department are PCS members and many are
expected to join strike, as well as a rally being organised in Westminstes. Senior staff are not striking, so will keep
the machinery of government ticking over. Downing Street confirmed a small number of No 10 staff are joining
walkouts.
Driving test centres More than 60% of the DVLA workforce are PCS members so there will be a greatly reduced
service, with delays to registration of vehicles, and the issue of tax discs and driving licences. The DVLA expect
most test centres to remain open and that driving tests due to take place on Thursday should go ahead.
Rassegna stampa
Guardian, The
Data: 30/06/2011
"Why public sector strike deserves your support"
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Why public sector strike deserves your support
The real danger to 'hardworking taxpayers' is not our strike, but the attack on pensions
Mark Serwotka
guardian.co.uk, Wednesday 29 June 2011 21.15 BST
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Hundreds of thousands of public sector workers are striking over pension provisions. Photograph: Susan Gotensparre for the Guardian
Tomorrow's strike by three-quarters of a million public sector workers has opened up a national debate on pensions
– and it is one we welcome. Polls show that public support for our campaign has grown, perhaps because the media
has for once examined the issues in depth. Meanwhile, the spluttering performance of ministers has shown that they
are all rhetoric and no evidence.
The prime minister alleges that public sector pensions are unaffordable and unsustainable; yet reports by the
National Audit Office and public accounts committee suggest otherwise. Even the Hutton report shows public
sector pension costs are falling, but the government refuses to negotiate on pension age, contributions or value.
The evidence does not stack up for Cameron, but he has assembled a coalition he can spin his way through: the
compliant Labour ex-minister whose conclusions contradict his report; rightwing newspaper battalions too willing
to demonise strikes; and a timid opposition with no idea what it stands for.
Cameron is also trying to enlist private sector workers in his campaign against public sector pensions, but the real
pensions scandal is private sector pensions – both the lack of them and the tax reliefs that benefit the super-rich.
The collapse of private sector pensions is one of the greatest outrages of our time. Just over a decade ago half of all
private sector workers were in a workplace pension scheme; today it's less than a third. The cost of that decline will
be borne by the taxpayer through increased eligibility for means-tested benefits such as pension credit, housing
benefit and council tax benefit; greater health and social care costs; and an increase in our already shocking levels
of pensioner poverty.
However, while pensions have been ripped away from ordinary workers, the directors of large companies continue
to net very generous pensions. Research by the TUC shows that the average director's pension in a FTSE 100
company is worth £3.4m, while the chief executive averages £5.6m. These generous fat cat schemes at the top
lapped up the bulk of the £37.6bn in tax relief that private sector pensions get every year.
UK pensioner poverty is among the worst in Europe – only Cyprus, Latvia and Estonia abandon their pensioners to
a greater degree. France spends over twice as much on pensions as the UK, Germany two-thirds more. How is
further damaging pension provision in this country going to tackle that crisis?
Don't tell low- and medium-paid workers on strike today in defence of their modest pensions that they are being
unfair on the "hard-working taxpayer" – as if public sector workers are not in that category too. We have 30,000
members not on strike today who work in the private sector. They do not begrudge their fellow members a penny
of pension, because it is not public sector workers who exploit them but their private sector employers.
People see through these divide-and-rule tactics because they see injustice around them every day when they are
told there is no money for libraries, but there is for bombing Libya; they have to swallow a VAT hike while
corporation tax is slashed; and new school buildings are out of the question while a new Trident missile system is a
necessity.
On average, the public sector workers I represent can expect an occupational pension of £80 a week. They will also
get the basic state pension of £102 a week. That combines to an income of just £4 over the official weekly
pensioner poverty line of £178. It means many retired public sector workers are already living in poverty and many
more will join them if these cuts go through.
Tomorrow those on the precipice will be striking. Please support them.
Rassegna stampa
Independent, The
"Battle lines drawn for public sector's day of protest"
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Data: 30/06/2011
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The Labour leader Ed Miliband joined David Cameron in urging trade unions not to press ahead with tomorrow's mass strike, as the scale of the
disruption from the walk-out became clear.
In addition to the 2 million children likely to be given the day off as their teachers man picket lines at the school gates, air passengers were
advised not to travel because of striking immigration staff. The courts system has plans to run a skeleton service.
Those on the picket lines are expected to include 999 call handlers, security officers at the Houses of Parliament and police support staff. Driving
tests could be cancelled and job centres forced to close.
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Up to 750,000 teachers, lecturers and civil servants may join the 24-hour walkout over the Government's proposals to make their pensions less
generous. Protests are expected throughout Whitehall. Ministers, who face having to cross picket lines to get into their departments, made further
threats to rewrite the strike laws yesterday. The National Union of Teachers predicted that 85 per cent of schools would be either shut or partially
closed.
By last night, 3,206 schools had told local authorities they would be closed while 2,206 would be partially closed. Of the academies, 84 would be
closed, 128 partially closed and 158 fully open.
However, government sources admit that they do not know the overall impact – partly because many heads have not been told by unions which
teachers will turn up for work. Michael Gove, the Education Secretary, told MPs he would review the rules to force teachers to disclose this
information in advance.
Some unions who are not on strike have told their members not to cross picket lines at school gates. That could deter teaching assistants meant
to be filling the gaps left by striking members of the NUT and Association of Teachers and Lecturers.
Unions remain at odds with the Government over plans to raise the pension age, increase workers' pension contributions and to link pension
values to the consumer prices index (CPI), a measure of inflation which is generally lower than the retail prices index (RPI).
Mr Cameron told the unions the strikes were " wrong – for you, for the people you serve, for the good of the country. It's the changes we
propose that are right." Insisting that the Government's proposals were a "good deal" on pensions, he told the Local Government Association
conference in Birmingham that the balance between what public-sector employees paid into their pensions and what the taxpayer contributed was
getting "massively out of kilter".
Mr Miliband issued his strongest condemnation of the strikes last night, after telling his Shadow Cabinet at its weekly meeting to sing from the
same hymn sheet. At the weekend, frontbenchers Peter Hain and Sadiq Khan were less critical of the industrial action than the Labour leader.
Calling for both sides to "think again" and return to the negotiating table, Mr Miliband said: "Strikes are a sign of failure on both sides and
Thursday's industrial action is a mistake ... I understand why teachers are so angry with the Government. But I urge them to think about whether
causing disruption in the classroom will help people understand their arguments. You do not win public backing about pensions by inconveniencing
the public – especially not while negotiations are ongoing."
However, the Labour leader also blamed the Government for acting in a "reckless and provocative manner".
Public opinion does not appear to be on the side of the strikers: a ComRes poll for The Independent this week found that people believed by 50
per cent to 32 per cent that the Government should ban public-sector strikes unless there has been a turnout of at least 50 per cent in the ballot.
Mr Gove's appeal to heads to encourage parents to volunteer to come in and help keep schools open appeared fall on deaf ears as headteachers'
leaders expressed "grave concerns" about the idea. Russell Hobby, general secretary of the National Association of Head Teachers, said: "It is
probably not unlawful but we would strongly advise our members not to accept voluntary help to cover for absent staff this Thursday. When
qualified staff are present, the voluntary help of parents is a very welcome contribution to schools and something to be very much encouraged.
However, where qualified staff are unable to supervise them, the presence of voluntary, temporary helpers can have very serious implications for
the safety and well-being of pupils."
Universities and colleges will also be hit by strike action as the University and College Union joins the strike. The union said this would cause
"significant disruption" to around 350 colleges and 75 universities.
Two organisations supplying emergency nannies to help parents out in times of crisis reported a significant increase in bookings. Ben Black, of
Emergencychildcare.co.uk, said he had seen a fivefold increase in bookings. Amanda Coxen, of Tinies, said it had received a 50 per cent increase
in enquiries.
David Frost, director general of the British Chambers of Commerce warned: "Large-scale industrial action will have a significant impact on business
confidence and inward investment, which are both critical to the UK's economic recovery. For example, the disruption caused by teachers striking
means many parents will miss a day of work to look after their children, resulting in lost wages and damaging businesses' productivity".
Public solidarity? It depends who you ask
Michaela Zein, 39, accountant, London
"I can imagine how tough it is for teachers working today and I completely understand their motivations for striking. However, we have to look at
the bigger picture and the public sector needs to adapt. After the recession, the private sector has already made great cuts across the board and
has cut pensions for all employees. Personally, I don't think I would strike as I feel that these cuts are tough but perhaps necessary."
Jamie Quinn, 31, sustainability manager, London
"Public-sector employees often get paid less than private-sector workers. Indeed, one of the main justifications for working in the public sector is
the guarantee of a favourable pension after suffering a working life with a poor wage. After putting in all that time and effort setting up for
retirement – suddenly the goalposts are moved. I would picket if I was a teacher but there is a limit to my sympathy for the teachers. In these
tough economic times, you have to be honest, and judge whether a poorly paid job is better than no job at all. I believe the majority of people
would rather take the job and not grumble."
Matthew Wailing, 33, IT consultant, Sussex
"On principle, I do not believe in striking as a whole. I understand their frustration but striking is not the answer and does not resolve anything.
The private sector has been suffering for a long time, and it is only now that the public sector is beginning to feel the burden. I recognise that
the proposal of a good pension plan can compensate for poor wages but savings need to be made."
Joanna Brown, 33, artist, Scotland
"I have not been following the press coverage that greatly. However, separate to this, I believe that teachers do a very hard job but deliver the
goods constantly. Thus on that basis, the teachers deserve a good and suitable pension for their work."
John Warrender, 48, university lecturer, London
"I think it is a good idea for public-sector workers to go on strike because it is widely known that public-sector workers are paid much less than
private-sector workers. The work as a teacher is extremely arduous and the level of expectation upon them is vast. If I was a woman aged over
50 who had saved up a good pension, I would be extremely annoyed. The idea of changing the rules halfway through the game seems extremely
unfair. If I was teacher, I would strike with them and despair."
Stuart Linden, 37, director of a paper merchants, Hemel Hempstead
"The events planned on Thursday are quite an inconvenience to me. I have taken a day's holiday to look after my daughter as one of us has to
look after her. Personally, I am not angry about the event and if I were a teacher, I would strike. However, it isn't really the solution for a
problem like this and I do not know how their actions will solve it."
Alison Muskett, 29, unemployed, London
"Although I hold no strong view on the matter, I do not believe the strikes are the right course of action. I have been speaking to one of my
friends, who is a teacher, and she says she will strike – not because she wants to but because she fears social exclusion if she does not. Strikes
never truly achieve their goal. The problem is the children that will be affected by this may get disenchanted by it. I would not strike as there
has to be another way and strikes are not the right way to go about anything."
Peter Cook, 67, retired, Cheshire
"I'm absolutely not in favour of the strike action planned for Thursday. Teachers are quite well off as it is. The public sector is widely known to
receive 40 per cent higher pay than employees working in the private sector. The unions are not facing up to reality. The fact is that they need
to make sacrifices just like everyone else. All in all, they seem a little bit selfish. In these tough times, everyone's accepting the cuts; they just
need to accept them too. It should be a non-event. There should be cuts in other areas as well but I think the teachers' actions are unjustified."
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Rassegna stampa
Independent, The
"MPs under pressure over pensions as public sector goes on strike"
Data: 30/06/2011
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MPs face having to pay an extra 3.2 per cent of their salaries into their pension scheme in an attempt to avoid inflaming the dispute with publicsector unions – but even after the change, their pensions will be among the most generous in the country, and better than those available to civil
servants.
Click HERE to view UK on strike graphic (72 kb)
The move emerged on the eve of today's 24-hour strike by up to 750,000 teachers, lecturers and civil servants over the Government's plans to
scale back their pensions. The action is expected to cause widespread disruption, closing a third of schools, partially closing another third and
resulting in delays at passport controls at airports.
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With MPs facing charges of hypocrisy for wanting to protect their own pensions while other public workers have their provisions cut, David
Cameron told the Commons at Prime Minister's Questions: "We are public-sector workers as well and we should be subject to exactly the same
changes we are asking others to take on.
"So the increase in contributions should apply to the MPs' system, even though it is a system where we pay in quite a lot. We are saying right
across the board that the increase in pensions contributions is right to create a healthier, long-term system."
Sir George Young, the Commons Leader, will table a motion before the summer recess starts next month transferring control of MPs' pensions
from Parliament to the Independent Parliamentary Standards Authority set up after the MPs' expenses scandal. It will propose a 3.2 per cent rise
in MPs' pension contributions, in line with the extra demand placed on most public servants.
Although some Labour and Conservative MPs may dislike the proposal, they are expected to have to swallow the medicine.
But even then, the taxpayers' contribution to the MPs' fund is capped at 28.7 per cent – higher than other public-sector schemes.
At present, MPs can contribute either 11.9, 7.9 or 5.9 per cent of their £65,738-a-year salary. Accrual is capped at two-thirds of an MP's final
salary, payable after 26 years in the Commons. This is expected to be changed to a career average figure, in line with the proposal for the rest of
the public sector. But that would not have the same impact as on other workers because MPs are all on the same salary.
Brian Donohue, the Labour MP who chairs the trustees of the Parliamentary Contributory Pension Fund, agreed that the scheme should be brought
into line with those for other public employees: "That will have to be the position."
Whether the change will cool the anger of the four unions on strike today is another matter. In the largest co-ordinated union protests for five
years, teachers, lecturers and civil servants will take to the streets in more than 70 towns and cities in England and Wales.
More than 7,800 schools in 143 areas will be hit by the strike, forcing hundreds of thousands of parents to make special childcare arrangements.
Based on incomplete data, government sources estimated that about a third of England's 24,000 schools would close, and another third would be
partially disrupted.
About one-fifth of Britain's 500,000 civil servants will strike, bringing delays to ports and airports, where immigration offices will close for the day.
Those who are working in Whitehall have been told they can bring their children into the office if their schools are closed.
The Public and Commercial Services Union, which represents staff in government offices, and three teaching unions – the National Union of
Teachers, the University and College Union and the ATL – have called their members out for one day in the battle over pensions.
Yesterday, Mr Cameron condemned the strikes, telling MPs: "I don't believe there is any case for industrial action, not least because talks are still
ongoing. It is only a minority of unions who have taken the decision to go ahead and strike. What I want to see tomorrow is as many mums and
dads as possible able to take their children to school."
He taunted the Labour leader Ed Miliband for not mentioning the strikes at Prime Minister's Questions. "What the whole country will have noticed
is, at a time when people are worrying about strikes, he can't ask about strikes because he is in the pocket of the unions."
None of the four unions staging nationwide strikes today has ever been affiliated to the Labour Party. But Britain's two biggest unions, Unite and
Unison, which do contribute substantially to Labour funds, have thousands of their members on strike in Birmingham and Southampton, where
council staff are protesting at proposed wage cuts.
Labour sources pointed out that Mr Miliband had already opposed the strikes. He will speak out again in a speech to the Local Government
Association today.
Vox Pop: 'They have a point, but I'm not sure striking is the right way'
In Camden, north London, all but four schools were due to close or partially close today because of teachers strikes. Several private school
teachers were also due to join the walk-out from the London borough. Here those affected by the closure of Fleet Primary School, Hampstead,
share their views.
Laila Chittoo, parent
"I am not saying what they are doing is wrong but where is the money going to come from? There is not enough of it in the pot. It is certainly
disruptive for parents and, more importantly, for the children who need to continue their studies. My daughter is going to one of the other
parent's houses because I have appointments that I have to keep.
"Luckily it is a small school and all the parents help each other out. The teachers have a valid point to show how unhappy they are and I hope
they prove something but I am not sure if striking is the right way. The teachers are really good here and I support them."
Her daughter, pupil, Natasha
"I know the teachers are going on strike but they have not really spoken to us about it. I like going to school so I am a bit disappointed to not
be going in. If the weather is nice, we will go to Hampstead Heath so that will be nice."
Mary Alexander, teacher
"We had a strike in March against local council cuts to education services so that galvanised us. We are all united. We have had the facts laid out
to us and the changes are so vast: increased contributions and they have already changed from RPI [Retail Prices Index] to CPI [Consumer Prices
Index] which reduces the pensions by about 15 per cent, and pushing up the retirement age.
"For me, that will be 68. When you are a teacher, you have to spend all day on your feet, doing PE lessons and standing on tables for displays –
it is not a desk job. I am here at 7.30 in the morning till 6pm and there are 30 kids running after me.
"For each year you retire early, they want to take away 5 per cent of your pension. We need to make the public aware of all this. They want 50
per cent extra in contributions and some of us cannot afford it. I do not like to think of it as us putting the Government up to ransom and
demanding they give us everything, but we want to be listened to and for them to let us know they are negotiating."
Liberal Democrat councillor and school governor Tom Simon
"I am sympathetic to the concerns of the teachers who are striking, but I'm not convinced that enough has been done to avoid these strikes and
feel they are too hasty. The strikes mean that many schools will be closed and this does have an impact on children and their parents who have
to take time off work to look after them."
Andrew Baisley, Camden NUT branch secretary
"Teachers are striking because the Government's plans for the pension scheme are unfair and unnecessary and being done without any proper
consultation. They feel they are being given no choice. The amounts of money in question are not small amounts of money. These are enormous
changes. Even though I've been paying into my pension for 17 years, I'm halfway through my career, I still stand to lose £8,000 a year. I feel
awful for anyone younger who is losing even bigger sums.
"We will end up with people not going into teaching, and re-creating the recruitment problems that there were at the start of my career."
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Independent, The
"Q&A: Pension reform, what does it mean? Is it necessary? And who will be affected?"
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Data: 30/06/2011
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Q What does the Government want?
A To save money. Many public schemes are "unfunded", meaning that the Government must pay the bill however large it gets. The cost of public
workers' pensions has risen by a third to £32bn this year, so public-sector workers are being asked to:
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Letters: Strikes reveal an angry and divided nation
We’re all in this together (the Royal Box)
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* Make an additional payment of 3.2 per cent of their salary by 2014, with an exemption for those on less than £15,000, and a rate of 1.5 per
cent for the £15,000 to £18,000 group.
* Work for longer. At present public servants can retire at 60. This will gradually be brought up in line with the age when people become eligible
for the state pension – that will be 66 for both men and women by 2020. The armed forces, police and fire service would, however, be exempt.
* Accept "career average" as the basis for their pensions rather than their leaving salary.
Q What do the unions say?
A The TUC says most pensions pay out between only £5,000 and £8,000 a year. One person in 10 receives less than £1,000 a year. However
even these modest annual payments require substantial contributions: enough for a cash pot equivalent to about 14 times the annual payment. In
the case of the top people – BBC bosses for example – an annual pension of £100,000 say, equates to a notional "pot" of £1.4m. To secure an
annual payment of £20,000 would mean putting aside a pot of £280,000.
Q Are public-sector pensions really "unaffordable"?
A The Prime Minister and the Civil Service minister, Francis Maude, have used that word. The Treasury minister, Justine Greening, studiously
avoided it yesterday, preferring the term "untenable", as used by the former Labour minister Lord Hutton in his report on pensions. Anyway,
public pensions are affordable in the long run, according to the independent Institute for Fiscal Studies, because they are set to fall in relation to
the size of the economy over the next half-century from 1.8 per cent of national income to 1.4 per cent.
So the "burden" will shrink. However that apparent improvement is because previously agreed reforms under the Labour government to trim the
cost of pensions are now being implemented.
The Coalition has also proposed moving the uprating of all pensions from the Retail Price Index (RPI) measure of inflation to the Consumer Price
Index (CPI). Basically, the RPI reflects house prices, which tend to push inflation higher over the long term than CPI. The cumulative effect will be
substantial.
There is also the point that public pay and pensions should be taken together. In the past, public-sector pay was traditionally lower than the
private sector; in return, those working for the government could expect better pensions and job security. Under the Blair and Brown
governments, broadly, public-sector pay caught up, and in the recession rose faster than the private sector. So public-sector workers now have
better pay (in some cases) better pensions (mostly) and greater job security (arguably). Also no one can be sure how fast the economy will grow.
Q Are public-sector pensions better than private-sector ones?
A Increasingly that is the case. In the past, workers of all kinds were covered by "final salary" schemes, also known as "defined benefit" ones.
These related pensions to final salaries and were guaranteed. Now most private-sector staff are under "defined contribution" or "cash purchase"
plans where the employer makes a contribution to a fund invested in financial markets. What you get in old age depends on how that performs,
charges by investment managers and annuity rates and HMRC rules. It is more precarious. Under the pressure of modern globalised economic life,
the old final-salary schemes grew too expensive for private companies and unions were usually too weak to resist reform. Tax changes under
Gordon Brown also, some claim, reduced the value of private pensions. So only 21 per cent of private-sector defined-benefit schemes are now
open to new members, and only 2.4 million workers, or about 10 per cent of private-sector staff, are covered by them. By contrast, about 80 per
cent of public-sector workers still have traditional pensions, some 5.4 million workers.
Q Are the Government's proposals "fair"?
A What's fair? Why should a poorly paid nursing assistant have their pension cut? But also, why should someone on the minimum wage with no
pension provision at all fill the pension pots of retired governors of the Bank of England or university vice-chancellors?
Q What is career averaging?
A A "final salary" scheme tends to favour those who earn lots right at the end of their working lives. In fact this rule led to some legendary
abuses in the police force, where senior officers would attempt to engineer "one last promotion" to boost their immediate pre-retirement income.
On the other hand, those who are paid moderately over the course of their career would tend to benefit from career averaging.
Q Pension, what pension?
A Some 43 per cent of the UK workforce – fully 12 million people – have no workplace pension at all. This is especially true of the low paid who
naturally have little funds available. For them, the Government is proposing that employers provide plans under the new National Employment
Savings Trust (NEST ), to be phased in over the next few years. "Auto enrolment" means people will have to actively decide to opt out of the
scheme, thus harnessing the power of inertia.
Q What about the state pension?
A Good news. The Coalition will uprate it in line with inflation, earnings or by 2.5 per cent per year, whichever is the greater.
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Rassegna stampa
Italia Oggi
"Addio alla pensione dopo 5 anni"
Data:
30/06/2011
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ItaliaOggi
sezione: Diritto e Fisco data: 30/06/2011 - pag: 23
autore: di Daniele Cirioli
MANOVRA CORRETTIVA/Tra le disposizioni previdenziali anche lo stop alle cause fino a 500
Addio alla pensione dopo 5 anni
Arriva le prescrizione per i ratei arretrati delle prestazioni
Addio alla pensione dopo cinque anni. Eventuali ratei arretrati, sia di trattamenti pensionistici che di
prestazioni assistenziali (cig, mobilità, disoccupazione, assegno nucleo familiare ecc.), infatti, oggi non
soggetti ad alcun termine di decadenza, si prescriveranno in cinque anni. A stabilirlo la bozza di manovra
correttiva tra le misure per deflazionare il contenzioso in materia previdenziale. Sanatoria, inoltre, sul
minicontenzioso dell'Inps. Le cause pendenti al 31 dicembre 2010, di valore fino a 500 euro, saranno
archiviate d'ufficio con riconoscimento della pretesa a favore dei ricorrenti. Minisanatoria. La minisanatoria,
come accennato, opererà nei confronti dei processi in materia previdenziale nei quali sia parte l'Inps,
pendenti al primo grado di giudizio alla data del 31 dicembre 2010, e per i quali non sia intervenuta
sentenza. Se il valore non è superiore, complessivamente, a 500 euro, tali processi si estingueranno di diritto
con riconoscimento della pretesa economica a favore del ricorrente. L'estinzione sarà dichiarata con decreto
del giudice, anche d'ufficio, che all'uopo fisserà anche che le spese del processo restano a carico delle parti
che le hanno anticipate (articolo 310, ultimo periodo, del codice di procedura civile). Pensioni prescritte in
cinque anni. Novità di particolare rilievo è la previsione di un termine di decadenza dal diritto alle prestazioni
di natura assistenziale e previdenziale. In particolare, la manovra stabilisce che si prescrivono in cinque anni i
ratei arretrati, ancorché non liquidati e dovuti a seguito di una pronunzia giudiziale dichiarativa del relativo
diritto, dei trattamenti pensionistici (quindi di tutte le pensioni: vecchiaia, anzianità, superstiti, ecc.) nonché
delle prestazioni erogate dalla gestione di cui all'articolo 24 della legge n. 88/1989 o delle relative differenze
dovute a seguito di riliquidazioni. Il predetto articolo 24 disciplina la «gestione prestazioni temporanee ai
lavoratori dipendenti», vale a dire disoccupazione involontaria, cassa integrazione guadagni, cassa unica
assegni familiari.
Rassegna stampa
Italia Oggi
"Investimenti in autodisciplina"
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Data:
30/06/2011
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ItaliaOggi
sezione: Diritto e Fisco data: 30/06/2011 - pag: 23
autore: Gabriele Ventura
Le reazioni delle Casse...
Investimenti in autodisciplina
La stretta sui controlli non preoccupa le Casse di previdenza. A patto che non si riducano a controlli «formali»
e, per quanto riguarda le nuove regole sugli investimenti degli enti, dovranno essere messe a punto sulla
falsariga del codice di autodisciplina su cui stanno lavorando le Casse. Questa la reazione dell'Adepp,
l'Associazione che rappresenta gli enti previdenziali privati, alle ultime novità inserite nella bozza di manovra
allo studio del governo (si veda ItaliaOggi di ieri). E che prevedono, nel dettaglio, l'attribuzione alla Covip
dell'attività di controllo sugli investimenti delle risorse finanziarie e sul patrimonio, nuove regole sugli
investimenti, sul conflitto di interesse e sulla banca depositaria, che verranno fissate dal ministero
dell'economia, di concerto con quello del lavoro e sentita la Covip, entro sei mesi dall'entrata in vigore della
manovra. E, infine, il contributo sociale obbligatorio per i professionisti in pensione, pari alla metà del
contributo ordinario versato dai professionisti in attività. «Per le Casse non sussistono problemi a essere
vigilate dalla Covip», afferma Walter Anedda (Cassa dei dottori commercialisti e degli esperti contabili),
consigliere Adepp, «anzi, prendiamo atto con favore del fatto che verrà meno il controllo del nucleo di
valutazione. L'importante è che l'attività della Covip venga inserita nel meccanismo di controllo già
abbastanza ampio, e che non si riduca al solito controllo formale. Sulla possibilità di intervento sulla gestione
del patrimonio immobiliare, invece», continua Anedda, «bisognerà vedere i decreti attuativi. In questo senso,
mi auguro che i ministeri colgano l'occasione per prendere in considerazione il lavoro che sta svolgendo
l'Adepp in questa direzione, ovvero la messa a punto del codice di autodisciplina sugli investimenti. Se i
decreti fossero redatti nel solco del nostro codice saremmo favorevoli. Attendiamo quindi di incontrare i
ministeri al più presto». Più dura la posizione del neopresidente della Cassa forense, Alberto Bagnoli. «La
nostra preoccupazione in merito», commenta, «è che si stia cercando di ridurre l'autonomia delle Casse di
previdenza private. Ci piacerebbe continuare a discutere di riforme assieme al ministro, e non venire a
conoscenza delle decisioni quando sono già state prese. È un cambio di metodo che non vorremmo
accadesse». Mentre secondo Paolo Saltarelli, presidente della Cassa di previdenza dei ragionieri, «maggiori
controlli sono bene accetti. Solo, bisogna comprendere se è un nuovo tassello che si aggiunge agli infiniti già
esistenti o meno. Perché più sono i controlli e meno lo strumento risulta efficiente. In questo senso, sarebbe
opportuna una razionalizzazione del sistema».Infine anche il presidente dell'Organismo unitario
dell'avvocatura, Maurizio de Tilla, ha preso posizione sulle novità inserite nella manovra. «Ribadiamo la
nostra netta opposizione», ha detto, «al controllo delle casse professionali da parte della Covip. Sugli enti
previdenziali privati, lo vogliamo ribadire, gli avvocati saranno in prima linea per tutelarne autonomia e
indipendenza».
Rassegna stampa
Italia Oggi
"Pensionamento a 65 anni per le donne, ma dal 2020"
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Data:
30/06/2011
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ItaliaOggi
sezione: Diritto e Fisco data: 30/06/2011 - pag: 21
autore:
Pensionamento a 65 anni per le donne, ma dal 2020
Salta l'aumento a 65 anni a partire dal 2012 dell'età di pensionamento delle donne nel privato, ma arriva un
innalzamento graduale a partire dal 2020. Sarebbe questa la soluzione individuata da governo e maggioranza
per aumentare l'età di uscita dal lavoro delle donne nel privato. Nell'ultima versione aggiornata della
manovra correttiva è scomparsa la norma circolata martedì scorso che aumentava di un anno ogni biennio
l'età di pensione delle lavoratrici fino ad arrivare a 65 anni nel 2020. Secondo quanto si apprende da fonti
governative si sarebbe optato per una versione più soft. Già nella stessa giornata di martedì scorso lo stesso
ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, aveva garantito che non ci sarebbe stato un intervento drastico
sull'età.
Rassegna stampa
Metropolis web
"Manovra: pensioni rosa a 65 anni dal 2020. Per 3 anni stop aumenti P.A."
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Data: 30/06/2011
Stampa
> 28/06/2011 Incremento di un anno dell'età di pensione per le donne, a partire dal 1 gennaio 2012. Un altro anno in più dal
2014 e per ogni biennio successivo, fino a 65 anni. Le misure sono contenute nella bozza della manovra fiscale. A
decorrere dal 1° gennaio 2012, fermo restando la disciplina vigente in materia di decorrenza del trattamento
pensionistico e di adeguamento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico agli incrementi della speranza di
vita, per le lavoratrici dipendenti e per le lavoratrici autonome la cui pensione è liquidata a carico dell'assicurazione
generale obbligatoria il requisito anagrafico di sessanta anni per l'accesso alla pensione di vecchiaia nel sistema
retributivo e misto e il requisito anagrafico di sessanta anni sono incrementati di un anno. Tali requisiti anagrafici
sono ulteriormente incrementati di un anno, a decorrere dal 1° gennaio 2014, nonchè di un ulteriore anno per ogni
biennio successivo, fino al raggiungimento dell'età di sessantacinque anni.
BLOCCO TURN OVER E RETRIBUZIONI P.A. PER UN ANNO?Proroga del turn over nel pubblico impiego
ancora per un anno, che esclude dalla stretta i Corpi di Polizia, i Vigili del Fuoco e agenzie fiscali. Stop agli
aumenti di retribuzione, anche accessori, per il personale delle pubbliche amministrazioni, fino alla fine del 2014. Il
blocco dei trattamenti economici anche accessori del personale delle pubbliche amministrazioni, secondo quanto
previsto dal documento, arriverà quindi fino al 31 dicembre 2014 (prolungando quindi di un anno lo stop oggi
previsto fino a dicembre 2013). Viene inoltre fissate, attraverso l'emanazione di uno o più regolamenti, le modalità
di calcolo relative all'erogazione dell'indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2015-2017 e la semplificazione
delle procedure di mobilità del personale tra le pubbliche amministrazioni. Il blocco del turn over per un altro anno
riguarda le amministrazioni dello Stato, ad esclusione dei Corpi di polizia, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco,
per le agenzie fiscali, e gli enti pubblici non economici. A essere interessati dai provvedimenti per la
razionalizzazione della spesa saranno tutti i soggetti pubblici, con esclusione delle regioni e delle province
autonome, nonchè degli enti del servizio sanitario nazionale. Sono previste inoltre ulteriori misure di risparmio,
razionalizzazione e qualificazione della spesa delle amministrazioni centrali anche attraverso la digitalizzazione e
la semplificazione delle procedure.
DA 2012 SOLDI NON SPESI NON DIVENTANO RESIDUI?«Sono abrogate, a decorrere dal primo gennaio 2012,
tutte le norme che dispongono la conservazione nel conto dei residui», cioè le somme stanziate ma non spese
dalla Pubblica Amministrazione, «per essere utilizzate nell'esercizio successivo, di somme iscritte negli stati di
previsione dei Ministeri». Nella bozza si precisa che vengono esclusi dalle nuove norme i fondi del personale,
occupazione, opere strategiche e per le aree sottoutilizzate«. Oggi la Corte dei Conti ha quantificato in 108 miliardi
l'ammontare dei residui passivi dell'intera amministrazione pubblica.
STOP RIVALUTAZIONE AUTOMATICA PENSIONI ALTE?A titolo di concorso per il conseguimento degli obiettivi
di finanza pubblica, per il biennio 2012 - 2013, alla fascia di importo dei trattamenti pensionistici superiore a
cinque volte il trattamento minimo di pensione Inps la rivalutazione automatica non è concessa. Per le fasce di
importo dei trattamenti pensionistici comprese tra tre e cinque volte il predetto trattamento minimo Inps, l'indice di
rivalutazione automatica delle pensioni è applicato nella misura del 45 per cento.
ARRIVA TAGLIO CAUSE PENDENTI INPS FINO A 500 EURO?Taglio delle cause pendenti Inps, fino a 500 euro.
La misure per ridurre la mole di arretrati nel contenzioso tra cittadini e l'Istituto di previdenza. «Per i processi in
materia previdenziale nei quali -si legge nel documento- sia parte l'Inps, pendenti nel primo grado di giudizio alla
data del 31 dicembre 2010, per i quali, a tale data, non sia intervenuta sentenza, il cui valore non superi
complessivamente euro 500,00, si estinguono di diritto, con riconoscimento della pretesa economica a favore del
ricorrente». L'estinzione è dichiarata con decreto dal giudice, anche d'ufficio.
A PROTEZIONE CIVILE, FONDI DA 8X1000?Arrivano 64 milioni di euro nel 2011 per la gestione dei mezzi della
flotta aerea del Dipartimento della protezione civile. «Al relativo onere - si legge nella bozza della manovra - si
provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa, relativamente alla quota destinata allo
Stato dell'8 per 1000 dell'imposta sul reddito delle persone fisiche».
VIA LIBERALIZZAZIONE PROFESSIONI, SENZA NOTAI?«Le restrizioni in materia di accesso ed esercizio delle
professioni, diverse da quelle di architetto, ingegnere, avvocato, notaio, farmacista, autotrasportatore, sono
abrogate quattro mesi dopo l'entrata in vigore dal presente decreto». La bozza spiega che il termine «restrizione»
comprende «la limitazione del numero di persone che sono titolate ad esercitare una certa professione in tutto il
territorio dello Stato o in una certa area geografica attraverso la concessione di licenze o autorizzazioni
amministrative per l'esercizio, senza che tale numero sia determinato, direttamente o indirettamente sulla base
della popolazione o di altri criteri di fabbisogno». Cade quindi anche «l'attribuzione di licenze all'esercizio di una
professione solo dove ce ne sia bisogno secondo l'autorità amministrativa», oltre al «divieto di esercizio di una
professione al di fuori di una certa area geografica e l'abilitazione a esercitarla solo all'interno di una determinata
area». Decadono anche «l'imposizione di distanze minime tra le localizzazioni delle sedi deputate all'esercizio
della professione», «il divieto di esercizio della professione in più sedi oppure in una o più aree geografiche» e «la
limitazione dell'esercizio della professione ad alcune categorie professionali o divieto, nei confronti di alcune
categorie, di commercializzazione di taluni prodotti». Fra le restrizioni che scompaiono, anche «la limitazione
dell'esercizio della professione attraverso l'indicazione tassativa della forma giuridica richiesta all'operatore»,
l'imposizione «di requisiti professionali in relazione al possesso di quote societarie», «l'imposizione di prezzi
minimi o commissioni per la fornitura di beni o servizi» e «l'obbligo di fornitura di specifici servizi complementari
all'attivit… svolta». Il testo prevede comunque che «singole professioni possono essere escluse, in tutto o in parte,
dall'abrogazione delle restrizioni», ad esempio nel caso in cui «la limitazione sia funzionale a ragioni di interesse
pubblico».
ARRIVA SOVRAPPREZZO TASSA SU ALTA VELOCITÀ
«Al fine di consentire uno sviluppo dei processi concorrenziali nel settore dei trasporti ferroviari, in armonia con la
necessità di assicurare la copertura degli oneri per i servizi universali di trasporto ferroviario di interesse nazionale
oggetto di contratti di servizio pubblico, è introdotto un sovrapprezzo al canone dovuto per l'esercizio dei servizi di
trasporto di passeggeri a media e a lunga percorrenza, non forniti nell'ambito di contratti di servizio pubblico, per
la parte espletata su linee appositamente costruite o adattate per l'alta velocità, attrezzate per velocità pari o
superiori a 250 chilometri orari». È quanto prevede la bozza della manovra.
??700 MLN PER MISSIONI INTERNAZIONALI IN 2011'?Ai fini della proroga della partecipazione italiana a
missioni internazionali fino al 31 dicembre 2011, la dotazione del fondo è incrementata di 700 milioni di euro.
PER RICORSI A GIUDICI TRIBUTARI 'TASSÀ FINO A 1.500 EURO?Presentare ricorso presso le commissioni
tributarie potrà costare fino a 1.500 euro. Per i ricorsi avanti le Commissioni tributarie provinciali e regionali, si
legge, è dovuto il contributo unificato nei seguenti importi: 30 euro per controversie divalore fino a2.582,28 euro;
60 euro per controversie da 2.582,28 e fino a 5.000 euro; 120 euro per controversie di valore superiore a 5.000
euro e fino a 25.000 euro; 250 euro per controversie di valore superiore a euro 25.000 e fino a 75.000 euro; 500
euro per controversie di valore superiore a 75.000 euro e fino a 200.000 euro; 1.500 euro per controversie di
valore superiore a euro 200.000.?
SPENDING REVIEW DA 2012, SANZIONI PER CHI NON SI ADEGUA?Arriva la spending review, e anche le
sanzioni per chi non si adegua. A partire dall'anno 2012, si legge nella bozza, d'intesa con i Ministeri interessati, la
Ragioneria generale dello Stato dà inizio ad un ciclo di 'spending review' mirata alla definizione dei fabbisogni
standard propri dei programmi di spesa delle amministrazioni centrali dello Stato. In caso di omessa trasmissione
dei dati senza motivata giustificazione entro il termine previsto, su comunicazione del Ministero dell'economia e
delle finanze, l'amministrazione competente riduce la retribuzione di risultato dei dirigenti responsabili nella misura
del 2 per cento.
Incremento di un anno dell'età di pensione per le donne, a partire dal 1 gennaio 2012.
Un altro anno in più dal 2014 e per ogni biennio successivo, fino a
65 anni. Le misure sono contenute nella bozza della manovra
fiscale. A decorrere dal 1° gennaio 2012, fermo restando la
disciplina vigente in materia di decorrenza del trattamento
pensionistico e di adeguamento dei requisiti di accesso al sistema
pensionistico agli incrementi della speranza di vita, per le lavoratrici
dipendenti e per le lavoratrici autonome la cui pensione è liquidata
a carico dell'assicurazione generale obbligatoria il requisito
anagrafico di sessanta anni per l'accesso alla pensione di vecchiaia
nel sistema retributivo e misto e il requisito anagrafico di sessanta
anni sono incrementati di un anno. Tali requisiti anagrafici sono
ulteriormente incrementati di un anno, a decorrere dal 1° gennaio
2014, nonchè di un ulteriore anno per ogni biennio successivo, fino
al raggiungimento dell'età di sessantacinque anni.
BLOCCO TURN OVER E RETRIBUZIONI P.A. PER UN ANNO?
Proroga del turn over nel pubblico impiego ancora per un anno, che esclude dalla stretta i Corpi di Polizia, i Vigili
del Fuoco e agenzie fiscali. Stop agli aumenti di retribuzione, anche accessori, per il personale delle pubbliche
amministrazioni, fino alla fine del 2014. Il blocco dei trattamenti economici anche accessori del personale delle
pubbliche amministrazioni, secondo quanto previsto dal documento, arriverà quindi fino al 31 dicembre 2014
(prolungando quindi di un anno lo stop oggi previsto fino a dicembre 2013). Viene inoltre fissate, attraverso
l'emanazione di uno o più regolamenti, le modalità di calcolo relative all'erogazione dell'indennità di vacanza
contrattuale per gli anni 2015-2017 e la semplificazione delle procedure di mobilità del personale tra le pubbliche
amministrazioni. Il blocco del turn over per un altro anno riguarda le amministrazioni dello Stato, ad esclusione dei
Corpi di polizia, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per le agenzie fiscali, e gli enti pubblici non economici. A
essere interessati dai provvedimenti per la razionalizzazione della spesa saranno tutti i soggetti pubblici, con
esclusione delle regioni e delle province autonome, nonchè degli enti del servizio sanitario nazionale. Sono
previste inoltre ulteriori misure di risparmio, razionalizzazione e qualificazione della spesa delle amministrazioni
centrali anche attraverso la digitalizzazione e la semplificazione delle procedure.
DA 2012 SOLDI NON SPESI NON DIVENTANO RESIDUI?«Sono abrogate, a decorrere dal primo gennaio 2012,
tutte le norme che dispongono la conservazione nel conto dei residui», cioè le somme stanziate ma non spese
dalla Pubblica Amministrazione, «per essere utilizzate nell'esercizio successivo, di somme iscritte negli stati di
previsione dei Ministeri». Nella bozza si precisa che vengono esclusi dalle nuove norme i fondi del personale,
occupazione, opere strategiche e per le aree sottoutilizzate«. Oggi la Corte dei Conti ha quantificato in 108 miliardi
l'ammontare dei residui passivi dell'intera amministrazione pubblica.
STOP RIVALUTAZIONE AUTOMATICA PENSIONI ALTE?A titolo di concorso per il conseguimento degli obiettivi
di finanza pubblica, per il biennio 2012 - 2013, alla fascia di importo dei trattamenti pensionistici superiore a
cinque volte il trattamento minimo di pensione Inps la rivalutazione automatica non è concessa. Per le fasce di
importo dei trattamenti pensionistici comprese tra tre e cinque volte il predetto trattamento minimo Inps, l'indice di
rivalutazione automatica delle pensioni è applicato nella misura del 45 per cento.
ARRIVA TAGLIO CAUSE PENDENTI INPS FINO A 500 EURO?Taglio delle cause pendenti Inps, fino a 500 euro.
La misure per ridurre la mole di arretrati nel contenzioso tra cittadini e l'Istituto di previdenza. «Per i processi in
materia previdenziale nei quali -si legge nel documento- sia parte l'Inps, pendenti nel primo grado di giudizio alla
data del 31 dicembre 2010, per i quali, a tale data, non sia intervenuta sentenza, il cui valore non superi
complessivamente euro 500,00, si estinguono di diritto, con riconoscimento della pretesa economica a favore del
ricorrente». L'estinzione è dichiarata con decreto dal giudice, anche d'ufficio.
A PROTEZIONE CIVILE, FONDI DA 8X1000?Arrivano 64 milioni di euro nel 2011 per la gestione dei mezzi della
flotta aerea del Dipartimento della protezione civile. «Al relativo onere - si legge nella bozza della manovra - si
provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa, relativamente alla quota destinata allo
Stato dell'8 per 1000 dell'imposta sul reddito delle persone fisiche».
VIA LIBERALIZZAZIONE PROFESSIONI, SENZA NOTAI?«Le restrizioni in materia di accesso ed esercizio delle
professioni, diverse da quelle di architetto, ingegnere, avvocato, notaio, farmacista, autotrasportatore, sono
abrogate quattro mesi dopo l'entrata in vigore dal presente decreto». La bozza spiega che il termine «restrizione»
comprende «la limitazione del numero di persone che sono titolate ad esercitare una certa professione in tutto il
territorio dello Stato o in una certa area geografica attraverso la concessione di licenze o autorizzazioni
amministrative per l'esercizio, senza che tale numero sia determinato, direttamente o indirettamente sulla base
della popolazione o di altri criteri di fabbisogno». Cade quindi anche «l'attribuzione di licenze all'esercizio di una
professione solo dove ce ne sia bisogno secondo l'autorità amministrativa», oltre al «divieto di esercizio di una
professione al di fuori di una certa area geografica e l'abilitazione a esercitarla solo all'interno di una determinata
area». Decadono anche «l'imposizione di distanze minime tra le localizzazioni delle sedi deputate all'esercizio
della professione», «il divieto di esercizio della professione in più sedi oppure in una o più aree geografiche» e «la
limitazione dell'esercizio della professione ad alcune categorie professionali o divieto, nei confronti di alcune
categorie, di commercializzazione di taluni prodotti». Fra le restrizioni che scompaiono, anche «la limitazione
dell'esercizio della professione attraverso l'indicazione tassativa della forma giuridica richiesta all'operatore»,
l'imposizione «di requisiti professionali in relazione al possesso di quote societarie», «l'imposizione di prezzi
minimi o commissioni per la fornitura di beni o servizi» e «l'obbligo di fornitura di specifici servizi complementari
all'attivit… svolta». Il testo prevede comunque che «singole professioni possono essere escluse, in tutto o in parte,
dall'abrogazione delle restrizioni», ad esempio nel caso in cui «la limitazione sia funzionale a ragioni di interesse
pubblico».
ARRIVA SOVRAPPREZZO TASSA SU ALTA VELOCITÀ
«Al fine di consentire uno sviluppo dei processi concorrenziali nel settore dei trasporti ferroviari, in armonia con la
necessità di assicurare la copertura degli oneri per i servizi universali di trasporto ferroviario di interesse nazionale
oggetto di contratti di servizio pubblico, è introdotto un sovrapprezzo al canone dovuto per l'esercizio dei servizi di
trasporto di passeggeri a media e a lunga percorrenza, non forniti nell'ambito di contratti di servizio pubblico, per
la parte espletata su linee appositamente costruite o adattate per l'alta velocità, attrezzate per velocità pari o
superiori a 250 chilometri orari». È quanto prevede la bozza della manovra.
??700 MLN PER MISSIONI INTERNAZIONALI IN 2011'?Ai fini della proroga della partecipazione italiana a
missioni internazionali fino al 31 dicembre 2011, la dotazione del fondo è incrementata di 700 milioni di euro.
PER RICORSI A GIUDICI TRIBUTARI 'TASSÀ FINO A 1.500 EURO?Presentare ricorso presso le commissioni
tributarie potrà costare fino a 1.500 euro. Per i ricorsi avanti le Commissioni tributarie provinciali e regionali, si
legge, è dovuto il contributo unificato nei seguenti importi: 30 euro per controversie divalore fino a2.582,28 euro;
60 euro per controversie da 2.582,28 e fino a 5.000 euro; 120 euro per controversie di valore superiore a 5.000
euro e fino a 25.000 euro; 250 euro per controversie di valore superiore a euro 25.000 e fino a 75.000 euro; 500
euro per controversie di valore superiore a 75.000 euro e fino a 200.000 euro; 1.500 euro per controversie di
valore superiore a euro 200.000.?
SPENDING REVIEW DA 2012, SANZIONI PER CHI NON SI ADEGUA?Arriva la spending review, e anche le
sanzioni per chi non si adegua. A partire dall'anno 2012, si legge nella bozza, d'intesa con i Ministeri interessati, la
Ragioneria generale dello Stato dà inizio ad un ciclo di 'spending review' mirata alla definizione dei fabbisogni
standard propri dei programmi di spesa delle amministrazioni centrali dello Stato. In caso di omessa trasmissione
dei dati senza motivata giustificazione entro il termine previsto, su comunicazione del Ministero dell'economia e
delle finanze, l'amministrazione competente riduce la retribuzione di risultato dei dirigenti responsabili nella misura
del 2 per cento.
La riforma fiscale rischia di aggravare le tasse a 9,5 milioni di contribuenti
Riforma fiscale: 3 aliquote Irpef. Un punto in più per l'Iva
Rassegna stampa
Nazione, La (Firenze)
"Stretta sulle pensioni rinviata al 2020 Stop al maxi-contributo dei precari"
Data:
30/06/2011
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PRIMO PIANO pag. 4
Stretta sulle pensioni rinviata al 2020 Stop al maxicontributo dei precari
Compromesso soft sull'aumento dell'età per le donne del privato: si farà in dieci anni
Olivia Posani ROMA IL PENSIONAMENTO delle donne finirà con un intervento super-soft. A pagina 27
della bozza sulla manovra quadriennale che Giulio Tremonti ha portato martedì al vertice di
maggioranza si leggeva: «A decorrere dal primo gennaio 2012....». Ieri pomeriggio pagina 27 era un
foglio bianco con sopra scritto «da definire». Questo la dice lunga sul braccio di ferro all'interno del
governo sull'allungamento dell'età di pensionamento delle lavoratrici del settore privato a partire dal
prossimo anno. Contro la misura si è subito scagliata la Lega, che ne ha chiesto la totale abolizione
sostenendo che avrebbe penalizzato solo le donne del Nord. «Sulle pensioni stiamo scrivendo i nostri
emendamenti», annunciava ieri Bossi. Ma anche il ministro Sacconi non l'ha mai digerita («un conto è il
lavoro delle statali, un conto è quello delle operaie») senza parlare della contrarietà del sindacato. E
COSÌ, ieri sera a prendere corpo è stata una soluzione veramente light. L'aumento dell'età pensionabile
inizierà solo dal 2020 e l'asticella si alzerà molto lentamente: un mese l'anno per 5 anni e poi, dal 2025,
di 6 mesi l'anno. Morale: per portare la pensione di vecchiaia da 60 a 61 anni occorrerà aspettare il
2026, mentre per arrivare a 65 (requisito anagrafico che scatterà nel 2012 per le lavoratrici del pubblico
impiego) occorrerà aspettare il 2032, anno in cui la riforma andrà a regime. SE LA PAGINA verrà
riscritta con una diluizione tale, è difficile pensare che la Lega possa mettersi di traverso. Anzi, il
Carroccio potrà cantare vittoria. C'è da chiedersi casomai perchè Tremonti non si rassegni e rinunci
definitivamente all'intervento, visto che praticamente non porterà un centesimo di risparmio per
decenni. In realtà al ministro dell'Economia occorre poter mettere nero su bianco la riforma per
mandare un segnale preciso ai mercati, visto che anche altri Paesi europei (Germania in testa) hanno
programmato interventi che andranno a regime nel 2030 e anche nel 2040. A SALTARE completamente
potrebbe invece essere l'innalzamento dal 26,7 al 33,7% dei contributi per i lavoratori parasubordinati. È
inviso a molti e non aiuta i precari poichè, se è vero che i contributi gravano essenzialmente sui datori di
lavoro, è altrettanto vero che questi tendono a scaricare l'aggravio riducendo il salario. Al momento,
unico punto certo della parte previdenziale della manovra sembra essere l'anticipo dal 2015 al 2014 del
meccanismo che aggancia l'età di pensionamento alle aspettative di vita (3 mesi in più ogni 3 anni).
INFINE c'è da ricordare il capitolo badanti fortemente voluto dalla Lega. La manovra stabilisce per
decreto che da gennaio la pensione di reversibilità sarà ridotta se il matrimonio è stato contratto da uno
dei due coniugi dopo i 70 anni con una differenza di età superiore ai 20 anni. «Non è plausibile che
vengano erogati per 30 anni e oltre trattamenti previdenziali in favore di soggetti che, per età anagrafica,
potrebbero ancora lavorare», ha spiegato il leghista Matteo Bragantini.
Rassegna stampa
Provincia di Como, La
"di tasca nostra i sacrifici la manovra Tasse su finanza e auto potenti Pensioni,
gradualità per le donne"
Data: 30/06/2011
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di tasca nostra i sacrifici
la manovra
Tasse su finanza e auto potenti
Pensioni, gradualità per le donne
Nuovi balzelli su contratti e trading bancario. Motori: allo studio rincari non solo per i Suv
Lavoratrici via a 65 anni solo dal 2030. «Graziati» gli allevatori per le multe sulle quote latte
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Giovedì 30 Giugno 2011 Primo piano, pagina 2
ROMA Due diversi balzelli sulla finanza: il primo dello 0,15% sui contratti finanziari; il secondo per
l'attività di trading delle banche. E poi, l'ipotesi di un nuovo balzello per le auto più potenti e lo stop
alla riscossione coattiva sulle quote latte. Sono le ultime novità in arrivo nel menù della manovra che
approva al Consiglio dei ministri che prevede il taglio ai costi della politica, una maggiore gradualità
per la pensione a 65 anni delle donne e la riforma fiscale (ma l'aggravio Iva non scatterà da subito).
Secondo quanto si apprende, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha lavorato tutto il giorno nel
suo ufficio a Via XX Settembre proprio per fare le ultime verifiche, prima del varo definitivo al
consiglio dei ministri convocato per oggi alle 15. Il ministro è tornato poi a ribadire che il rigore ha
funzionato. Ma «dobbiamo continuare, non abbiamo alternative», ha sottolineato in un'intervista a
«Famiglia Cristiana».
Ecco le principali ipotesi sul tavolo:
PENSIONI - Salirà, ma in modo soft, l'età di pensione per le lavoratrici private. L'ultima ipotesi prevede l'aumento di un
mese di anzianità a partire dal 2020, per arrivare a regime 10 anni dopo nel 2030 con l'età di 65 anni. Inoltre partirà nel
2014 il sistema di calcolo con l'aggancio dell'età alla speranza vita. Era previsto al 2015. Penalizzate anche le cosiddette
"pensioni d'oro": stop alla loro rivalutazione se sono cinque volte superiori al minimo. Per quelle pari a tre volte il minimo
la rivalutazione sarà soltanto al 45%.
IVA - Non scatterà subito l'aumento dell'1% delle aliquote del 10 e del 20% dell'Iva. La norma non entra in manovra per
fare cassa, ma solo nella delega per la riforma fiscale.
ALIQUOTE IRPEF - La delega fiscale - da attuare con i tempi necessari - prevede anche l'introduzione di tre aliquote
sull'Irpef (20, 30 e 40%), cinque sole imposte (Irpef Ires, Iva, Irap e Imu); la cancellazione dell'Irap dal 2014; l'imposta
unificata sulle rendite finanziarie (al 20%, escludendo i Bot).
SUPER-BOLLO - Potrebbe arrivare un super-bollo per le super-auto con potenza superiore a 125 chilowatt. La norma,
inserita in una delle bozze, potrebbe però saltare.
Prevede che se non si paga arriva una "multa" del 30% di quanto bisogna pagare. La tassa aumenterà all'aumentare
della potenza.
BALZELLI SULLA FINANZA - In arrivo un'imposta di bollo dello 0,15% sulle transazioni finanziarie. A questa si aggiunge
una tassazione separata al 35% sull'attività di trading delle banche. L'aliquota del 35% si applicherà al risultato
complessivo netto derivante dalla gestione delle attività detenute per la negoziazione.
TAGLI ALLE REGIONI - Valgono nove miliardi nel biennio 2013-2014: 3,5 miliardi di euro nel 2013 e 5,5 miliardi nel
2014. Per
TICKET SANITÀ - Scatterà dal primo gennaio 2012 un ticket di 10 euro per le prestazioni specialistiche ambulatoriali.
Pagheranno invece 25 euro i "codici bianchi" del pronto soccorso, ovvero gli interventi non gravi.
QUOTE LATTE - Il decreto prevede lo stop alla riscossione coattiva delle multe sulle quote latte. L'agente della
riscossione che ha preso in carico il credito è «discaricato» della relativa quota.
TAGLIALLACASTA - Previsto il taglio degli stipendi aggiuntivi dei ministri e dei «voli blu». Le misure non sono nella
bozza ma sono state anticipate nei giorni scorsi. In pratica dal prossimo mese i ministri dovrebbero rinunciare all'assegno
per l'incarico governativo mantenendo quello di parlamentare. C'è poi il pacchetto dei tagli ai costi della politica: auto e
voli "blu", livellamento retributivo sulla media europea, tagli a benefit al termine dell'incarico politico, tagli ai trasferimenti a
Camera, Senato e organi costituzionali (anche autorità indipendenti), tagli ai finanziamenti ai partiti e data unica («Election
day») per elezioni ed eventuali referendum, a differenza di quello che è successo nelle ultime consultazioni.
STATALI - Stop agli aumenti di retribuzione, anche accessori, per il personale delle pubbliche amministrazioni, fino alla
fine del 2014. Il blocco del turn over viene poi prorogato ancora per un anno. Esclusi i Corpi di Polizia, i Vigili del Fuoco e
le agenzie fiscali.
«SPENDING REVIEW» - Addio ai tagli di spesa lineari per gli Enti pubblici: parte dal 2012 il processo di "spending
review" «mirata alla definizione dei fabbisogni standard propri dei programmi di spesa delle amministrazioni centrali dello
Stato».
BADANTI E PENSIONI - Dal primo gennaio del prossimo anno, la pensione di reversibilità per le badanti «è ridotta, nei
casi in cui il matrimonio con il dante causa sia stato contratto ad età del medesimo superiori a 70 anni e la differenza di
età tra i coniugi sia superiore a 20 anni».
CATTEDRE BLOCCATE - A decorrere dall'anno scolastico 2012/2013 le dotazioni organiche del personale docente,
educativo ed Ata della scuola non devono superare la consistenza delle dotazioni dell'anno scolastico 2011/2012. Novità
anche per insegnanti di sostegno: uno per due disabili.
ALTA VELOCITÀ - Arriva il sovrapprezzo del canone, che servirà ad assicurare la copertura degli oneri del servizio
universale.
IMMOBILI PUBBLICI - Arrivano «fondi d'investimento immobiliari chiusi» promossi da Regioni, Provincie, Comuni.
ANAS - La società strategica per la viabilità sarà divisa in Holding e Spa e arriva anche un commissario.
GIOCHI - Si potrà giocare il resto della spesa al supermercato (massimo cinque euro). Si punta poi a un Superenalotto
europeo, il restiling del gioco del Lotto, gare per l'allargamento della rete delle scommesse e delle slot machine con
identificazione dei giocatori e infine il via libera al poker nei circoli. Previsti anche interventi contro la rete "illegale".
Inasprite le sanzioni per il mancato rispetto delle norme sui giochi da parte dei minori. L'agenzia delle Entrate potrà poi
richiedere tasse anche sui giochi non autorizzati.
STUDI DI SETTORE - Aumentano del 50% le sanzioni per chi non comunica i dati sugli studi di settore. Infine stop alle
garanzie sugli accertamenti sopra 50.000 euro. Viene così cancellata la norma che imponeva l'obbligo di una garanzia per
gli accertamenti con adesione superiori a quella cifra. Raddoppiano infine i tempi per i pignoramenti dei debitori:da 120 a
240 giorni.
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Repubblica, La
"pensioni donne, aumento soft dell'età stangata su auto più potenti e banche - roberto
petrini"
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Data:
30/06/2011
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Pagina 6 - Economia Pensioni donne, aumento soft dell´età Stangata su auto più potenti e banche Le misure
Aliquota del 35% sul trading degli istituti di credito I consumatori: "Stangata di 927 euro a famiglia, se si
includono mutui e accise" ROBERTO PETRINI
ROMA - Alla vigilia del varo del manovra, che sembra inesorabilmente salire verso i 47 miliardi, si cumulano
nuovi interventi destinati a pesare sulle tasche degli italiani, mentre per l´innalzamento dell´età di pensionamento
delle donne si lavora ad un ammorbidimento.
Ancora non è stato digerito l´annuncio del ritorno in grande stile del ticket su diagnostica e pronto soccorso dal 1°
gennaio del prossimo anno, che spunta una nuova imposta sui Suv e sulle auto di grossa cilindrata (sopra i 125 kw)
che farà cassa fin da quest´anno. In attesa della riforma della tassazione delle rendite finanziarie, un colpo viene
assestato alle compravendite di titoli (escluse quelle sui Bot): torna infatti il «fissato bollato», cioè la microtassa
dello 0,15 per cento per chi compra e vende azioni e obbligazioni abolita nel 2007. Le associazioni dei consumatori
non hanno atteso il testo definitivo per sfornare i primi calcoli: secondo Federconsumatori e Adusbef la manovra
costerà 927 euro a famiglia. Per il leader della Cgil Camusso, si tratta di una manovra «recessiva».
Ma la caccia alle risorse non si esaurisce. Le banche sono entrate nel mirino della manovra nelle ultime ore: è in
arrivo una tassa del 35 per cento sull´attività di trading, cioè quella fatta in proprio e non per conto dei
risparmiatori, che tuttavia non investirà il mercato dei titoli di Stato. Il gettito, compreso il ritorno del «fissato
bollato», dovrebbe essere di 1 miliardo quest´anno e 3 nel 2012. In arrivo anche un tetto del 2 per cento agli
ammortamenti delle imprese concessionarie di beni pubblici.
Nel raschiare il fondo del barile spunta anche un intervento piuttosto consistente nel settore giochi che potrebbe
portare dai 2 ai 3 miliardi. Nel menù figurano inasprimenti delle sanzioni ai titolari delle sale per il gioco dei
minori, l´arrivo del Bingo telematico e del poker sportivo .
Se il peso della manovra aumenta (e non è escluso un rafforzamento dell´intervento sul 2011 rispetto ai 3 miliardi
previsti fino a quota 5-7 miliardi), si alleggerisce la questione donne del privato: l´innalzamento dell´età di
pensione verso i 65 anni (dai 60 attuali) partirà dal 2020 e proseguirà per dieci anni (invece che dal 2015 con un
percorso ben più serrato).
A pesare sulla manovra restano tuttavia le misure-pilastro. Dall´innalzamento dell´età pensionabile legato alle
aspettative di vita verranno circa 2 miliardi, dal congelamento esteso al 2014 degli stipendi pubblici ci si aspettano
4 miliardi mentre il blocco del turn over sarà confermato al 20 per cento (ovvero entra uno su cinque in pensione).
La scuola, nonostante una precisazione del Miur di ieri, in caso di necessità potrà ridurre l´intervento degli
insegnati di sostegno: il risparmio è cifrato i 500 milioni.
Nel frattempo nel decreto arrivano altre misure: in primo piano la sanatoria per le liti fiscali fino a 20 mila euro
mentre la riscossione coattiva delle quote latte, argomento caro alla Lega, non sarà più affidata a Equitalia. Slitta
dal 1° luglio ad ottobre l´accertamento esecutivo. Arriva il forfait per autonomi under 35 sotto i 30 mila euro di
fatturato e una «ripulitura» delle partite Iva inutilizzate da tre anni.
Rassegna stampa
Resto del Carlino, Il (Bologna)
"Stretta sulle pensioni rinviata al 2020 Stop al maxi-contributo dei precari"
Data:
30/06/2011
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PRIMO PIANO pag. 4
Stretta sulle pensioni rinviata al 2020 Stop al maxicontributo dei precari
Compromesso soft sull'aumento dell'età per le donne del privato: si farà in dieci anni
Olivia Posani ROMA IL PENSIONAMENTO delle donne finirà con un intervento super-soft. A pagina 27
della bozza sulla manovra quadriennale che Giulio Tremonti ha portato martedì al vertice di
maggioranza si leggeva: «A decorrere dal primo gennaio 2012....». Ieri pomeriggio pagina 27 era un
foglio bianco con sopra scritto «da definire». Questo la dice lunga sul braccio di ferro all'interno del
governo sull'allungamento dell'età di pensionamento delle lavoratrici del settore privato a partire dal
prossimo anno. Contro la misura si è subito scagliata la Lega, che ne ha chiesto la totale abolizione
sostenendo che avrebbe penalizzato solo le donne del Nord. «Sulle pensioni stiamo scrivendo i nostri
emendamenti», annunciava ieri Bossi. Ma anche il ministro Sacconi non l'ha mai digerita («un conto è il
lavoro delle statali, un conto è quello delle operaie») senza parlare della contrarietà del sindacato. E
COSÌ, ieri sera a prendere corpo è stata una soluzione veramente light. L'aumento dell'età pensionabile
inizierà solo dal 2020 e l'asticella si alzerà molto lentamente: un mese l'anno per 5 anni e poi, dal 2025,
di 6 mesi l'anno. Morale: per portare la pensione di vecchiaia da 60 a 61 anni occorrerà aspettare il
2026, mentre per arrivare a 65 (requisito anagrafico che scatterà nel 2012 per le lavoratrici del pubblico
impiego) occorrerà aspettare il 2032, anno in cui la riforma andrà a regime. SE LA PAGINA verrà
riscritta con una diluizione tale, è difficile pensare che la Lega possa mettersi di traverso. Anzi, il
Carroccio potrà cantare vittoria. C'è da chiedersi casomai perchè Tremonti non si rassegni e rinunci
definitivamente all'intervento, visto che praticamente non porterà un centesimo di risparmio per
decenni. In realtà al ministro dell'Economia occorre poter mettere nero su bianco la riforma per
mandare un segnale preciso ai mercati, visto che anche altri Paesi europei (Germania in testa) hanno
programmato interventi che andranno a regime nel 2030 e anche nel 2040. A SALTARE completamente
potrebbe invece essere l'innalzamento dal 26,7 al 33,7% dei contributi per i lavoratori parasubordinati. È
inviso a molti e non aiuta i precari poichè, se è vero che i contributi gravano essenzialmente sui datori di
lavoro, è altrettanto vero che questi tendono a scaricare l'aggravio riducendo il salario. Al momento,
unico punto certo della parte previdenziale della manovra sembra essere l'anticipo dal 2015 al 2014 del
meccanismo che aggancia l'età di pensionamento alle aspettative di vita (3 mesi in più ogni 3 anni).
INFINE c'è da ricordare il capitolo badanti fortemente voluto dalla Lega. La manovra stabilisce per
decreto che da gennaio la pensione di reversibilità sarà ridotta se il matrimonio è stato contratto da uno
dei due coniugi dopo i 70 anni con una differenza di età superiore ai 20 anni. «Non è plausibile che
vengano erogati per 30 anni e oltre trattamenti previdenziali in favore di soggetti che, per età anagrafica,
potrebbero ancora lavorare», ha spiegato il leghista Matteo Bragantini.
Rassegna stampa
Sentinella, La
"arriva la manovra da 47 miliardi di euro"
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Data:
30/06/2011
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Pagina 3 - Attualità Arriva la manovra da 47 miliardi di euro Il grosso dei tagli soltanto tra due anni. Ticket su
visite e pronto soccorso. Colpiti le pensioni e i costi della politica
di Mauro Pertile wROMA Alla fine la montagna ha partorito il topolino: la manovra di rigore che l’Europa e i
mercati chiedono all’Italia non è uscita dal vertice di maggioranza di ieri. Come dire “scusate, ci siamo sbagliati”.
Il governo ha evitato così la spaccatura nonostante una tensione alle stelle per gli interventi più controversi, in
particolare quelli legati alle pensioni. Eppure nella bozza distribuita ieri dal ministro Giulio Tremonti la manovra è
stata ritoccata ancora al rialzo, a 47 miliardi rispetto ai 40 iniziali. Ma come per magia l’impatto, al contrario, è
sceso. Almeno per il 2011, dai 3 miliardi previsti, la manovra economica ne prevede, infatti, appena 1,8. Tutto verrà
rinviato al 2013 e al 2014. Dal vertice sono usciti poche certezze, pochi numeri concreti, come ha commentato ieri
a caldo, anche un po’ stizzito, il ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan. Un risultato che ha indotto Luca
Cordero di Montezemolo a parlare apertamente di rischio Grecia per l’Italia. «Mi sembra semplicemente folle e
irresponsabile il balletto a cui stiamo assistendo - ha detto -. Ci serve una politica del rigore, un governo che faccia
pagare le tasse agli evasori e tagli gli sprechi. Basta con la favola di un Paese in crescita più degli altri, favola che
per troppo tempo ci è stata raccontata». Alcune novità pesanti però sono uscite: stangata sulla sanità per chi va al
pronto soccorso senza gravi motivi. E sui nonnini che sposano la giovane badante alla quale viene tolta la pensione
di reversibilità. Questo, comunque, il dettaglio uscito ieri dalla bozza del ministro Tremonti. Croce Rossa ai privati.
Dall’1 gennaio 2012 viene privatizzata la Croce Rossa e il personale non militare rischia di essere messo in
mobilità. Entro l’anno saranno risolti tutti i contratti a termine. La vecchia Cri sarà messa in liquidazione e il
personale civile con rapporto a tempo indeterminato entrerà in mobilità, se non viene assunto. Sanità. Arrivano per
il settore 486,5 milioni. Dall’1 gennaio 2012, però, sono confermate le disposizioni che furono introdotte nella
Finanziaria 2007, poi lasciate cadere e ora rispolverate. Ticket di 10 euro per le prestazioni di assistenza
specialistica ambulatoriale e di 25 euro per i “codici bianchi” di pronto soccorso. Badanti. Sempre dal 2012 in
vigore la norma anti-badanti per frenare i matrimoni di interesse fra colf e pensionati e quindi le truffe. In caso di
matrimonio tra over 70 e coniuge di 20 anni più giovane la pensione di reversibilità viene ridotta del 10% per ogni
anno di matrimonio. Ma dieci anni di matrimonio mettono il coniuge giovane al sicuro dai tagli. Donne in
pensione. Dal 2012 l’accesso alle pensioni è incrementato di un anno per le dipendenti e le lavoratrici autonome
con pensione a carico dell’assicurazione generale. Dal 2014 ulteriore incremento di un anno e quindi per ogni
biennio successivo fino ai 65 anni di età. La proposta è osteggiata e in realtà potrà subire profonde modifiche se
non venire cancellata. Anticipo aggancio pensioni. Viene anticipata al 2014 (nella manovra del 2010 era previsto
dal 2015) l’aggancio dell’età pensionabile alle aspettative di vita. Se questa aumenta, aumenterà contestualmente
anche l’età per andare in pensione. Pensioni d’oro. Per il 2012-2013 le pensioni superiori a cinque volte il minimo
Inps, non godranno della rivalutazione automatica. Per gli importi compresi tra tre e cinque volte il minimo Inps si
applica la rivalutazione nella misura però del 45%. Costi della politica. Capitolo in piena discussione, la “casta”
non li digerisce. Per dare un segnale c’è la proposta di togliere gli stipendi ai ministri, che comunque mantengono
quello da parlamentare. «Sono pronta», ha dichiarato il ministro Brambilla. Tremonti ha ammorbidito la linea sui
privilegi, ma attende proposte per domani dai capigruppo. Transazioni finanziarie. Torna il vecchio fissato bollato
in chiave moderna sui contratti finanziari. Gli operatori hanno contestato subito la proposta. Fondo sostegno
economia. Mega taglio al Fondo tra il 2012 e il 2020 per 3,5 miliardi complessivi. Dal 2020 il fondo verrà ridotto di
240 milioni annui. Molte di queste risorse in passato provenivano dal Fas, il fondo per le aree sottoutilizzate. Patto
di stabilità. Era una delle richieste forti della Lega: Tremonti ha accettato di allentare i vincoli del patto a favore
dei comuni virtuosi per permettere loro di sbloccare i fondi ed investire. Il cantiere è comunque in grande
movimento: ci sono 48 ore di tempo per cambiare e potrebbero esserci molte altre novità in arrivo. «Finché non è
approvata - è la minaccia di Bossi - il governo è sempre a rischio». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Rassegna stampa
Sole 24 Ore, Il
"Senza titolo"
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Data:
30/06/2011
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Il Sole- 24 Ore edizione: NAZIONALE
sezione: PRIMO PIANO data: 2011- 06- 30 - pag: 7
autore: Davide Colombo Marco Rog
Pensioni rosa, sì al piano soft Aumento graduale dell'età dal 2020 - Più poteri di
controllo alla Covip I PROFESSIONISTI I pensionati con reddito da attività in studio
devono iscriversi alle Casse e versare almeno la metà dell'aliquota ordinaria
ROMA Un aumento molto graduale dell'età pensionabile delle lavoratrici private a partire soltanto dal 2020 per arrivare a quota 65 anni nel 2030
o più probabilmente nel 2032. È un piano ultra- soft quello su cui ieri sarebbe stato raggiunto un compromesso nella maggioranza sulle pensioni
rosa. Tra il «no» della Lega e l'opzione più «a presa rapida» proposta dal Tesoro (incremento di un anno ogni due già dal 2012), alla fine sembra
essere prevalsa una soluzione più vicina a quella immaginata dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi: innalzamento dell'asticella del requisito
di vecchiaia di un mese l'anno dal 2015 per poi accelerare (sei mesi in più l'anno) dal 2020. Un'ipotesi, quest'ultima, che non è stata ancora del
tutto accantonata. Se il lavoro finale di riequilibrio della manovra per effetto delle limature che si stanno apportando in queste ultime ore dovesse
rendere necessario un leggero anticipo delle pensioni rosa, si potrebbe partire dal 2015. In ogni caso nessuna chance per l'opzione del Tesoro,
bocciata già martedì dai sindacati e soprattutto dal Carroccio. Ieri mattina il leader della Lega Umberto Bossi, anche per ribadire la contrarietà a
questa soluzione, aveva detto: «Stiamo scrivendo degli emendamenti». E in serata la mediazione è stata di fatto raggiunta. L'intervento ultrasoft prevederebbe un aumento della soglia di vecchiaia delle donne nel settore privato di un mese l'anno dal 2020 per poi salire a sei mesi l'anno
dal 2025. Quanto alle altre voci del pacchetto previdenziale, confermati l'anticipo al 2014 (dal 2015) delle meccanismo di aggancio del momento
dell'effettivo pensionamento alla speranza di vita e lo stop alla rivalutazione automatica delle cosiddette "pensioni d'oro". Che dovrebbe essere
totale per gli assegni superiori cinque volte il minimo Inps (circa 30.500 euro lordi annui) e parziale (45%) per quelli compresi tra tre (18.300
euro annui) e cinque volte il minimo. Una misura bollata come «attacco subdolo alle pensioni del ceto medio» da Giorgio Ambrogioni, presidente
di Federmanager. Praticamente certa è, poi, la misura pensionistica anti- badante, sponsorizzata dalla Lega e che introduce un taglio agli assegni
di reversibilità. Tra le altre novità previdenziali contenute nelle ultime bozze arriva l'iscrizione obbligatoria alle casse pensionistiche privatizzate di
tutti quei pensionati che percepiscono un reddito derivante da attività professionale. Questi pensionati- lavoratori saranno obbligati anche a
versare contributi con un'aliquota minima non inferiore al 50% di quella ordinaria prevista dagli altri iscritti agli stessi enti. Un'ulteriore misura
riguarda poi i risparmi generati dall'aumento dell'età pensionabile delle dipendenti pubbliche. Somme che dovevano confluire nel Fondo strategico
per l'economia reale (il cosiddetto «fondo Letta», attivato alla presidenza del Consiglio) e che sarebbero servite anche per finanziare politiche
attive per il sostegno dell'occupazione femminile come la conciliazione o il co- finanziamento degli asili nido. Ebbene dall'anno prossimo quel
Fondo verrà de- finanziato per una quota di 252 milioni, per salire progressivamente fino a 592 milioni per l'anno 2015 e via a seguire fino al
2020 (con un taglio di 242 milioni). Infine nel capitolo «riordino enti», all'articolo 16 della bozza si attribuiscono alla Covip nuovi poteri di
controllo sugli investimenti finanziari delle casse previdenziali privatizzate. Sulla base delle ispezioni dell'autorità di vigilanza il ministero
dell'Economia e quello del Lavoro detteranno poi disposizioni agli enti sia sugli investimenti da effettuare sia sui profili di conflitto di interesse da
osservare. Infine viene soppresso il Nucleo di valutazione della spesa previdenziale. Le attività di questo organismo nato con la riforma Dini e
che, tra l'altro, comprendono l'aggiornamento dei coefficienti di trasformazione utilizzati per la trasformazione del montante contributivo in
pensioni, verranno garantite in concerto da strutture del ministero dell'Economia e del Lavoro, mentre le risorse già stanziate per il
funzionamento del Nucleo verranno «girate» alla Covip. RIPRODUZIONE RISERVATA
Rassegna stampa
Telegraph.co.uk
"David Cameron: public sector pensions cost every household #1,000 a year"
Data:
30/06/2011
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David Cameron: public sector pensions cost every
household £1,000 a year
David Cameron said yesterday that every household in Britain is paying
£1,000 a year to support public sector pensions and warned that the
system is in danger of going "broke".
Mr Cameron, addressing a conference of local government leaders in Birmingham, insisted that reform was
'essential' because people were living much longer Photo: PA
By Andrew Porter, Political Editor
7:00AM BST 29 Jun 2011
Comments
The Prime Minister said that government reforms proposed for millions of public sector workers were a "good
deal" which would secure affordable pensions for decades to come.
He spoke out ahead of tomorrow's (THURS) strikes, which will see 750,000 workers walk out and up to nine in ten
schools close in some areas.
Mr Cameron, addressing a conference of local government leaders in Birmingham, insisted that reform was
"essential" because people were living much longer.
He said: “We just can't go on as we are. That's not because, as some people say, public service pensions are
ridiculously generous. In fact, around half of public service pensioners receive less than £6,000 a year.
"The reason we can't go on as we are is because as the baby boomers retire – and thankfully live longer – the
pension system is in danger of going broke.
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"No one should doubt the absolute resolve we have to deal with this issue fairly. Fairly by the public sector
workers, but also by taxpayers.”
His warning came as Reform, a leading free market think tank, warns today that the country faces a “bleak future”
of rising taxes and a rising deficit unless the Prime Minister sticks to his plans to overhaul public sector pensions.
The report states that annual spending on pensions and healthcare will rise by £72billion by 2041.
In a speech to the Local Government Group in Birmingham, Mr Cameron said it was unfair that the taxpayer
contributes over two-thirds of the cost of maitaining public sector pensions, equivalent to £1,000 a household.
He said: “I would say to you: these strikes are wrong – for you, for the people you serve, for the good of the
country. It’s the changes we propose that are right; right for the long-term, right by the taxpayer and most crucially
of all, right by you.
“In the 1970s, when a civil servant say retired at sixty, they could expect to claim a pension for around twenty
years. Today, when they retire at sixty, they can expect to claim a pension for nearly thirty years – about a 50%
increase on before.”
“Under the current system, the balance between what public sector employees pay in to their pensions and what the
taxpayer contributes is getting massively out of kilter.”
But in angry scenes in the Commons, Labour accused ministers of relishing taking on the unions.
Andy Burnham, the shadow education secretary, said the Coalition was returning the country to the 1980s, while a
Labour backbencher said Mr Cameron’s Cabinet was full of millionaires and unable to relate to the problems of
low paid workers.
And last night, while saying that the strikes were a mistake Ed Miliband, the Labour leader, accused Mr Cameron
of yet again “botching” reform.
The report by Reform states that the twin threat of an ageing population and the Coalition’s plans to increase
spending on the NHS and the state pension could thwart the Prime Minister’s attempt to return Britain to a sound
economic footing.
The think-tank says that the demographic time-bomb is no longer ticking, but exploding.
It reveals that the next four years will see the fastest growth in the pensioner population in the whole 21st century
and it means that far fewer people, in work, will have to provide for the pensions of the elderly.
Between 2011 and 2016, the number of people aged 65 and over will increase by 1,400,000 while the working age
population below 50 will decrease. Population ageing will continue so that the number of workers for every person
over 65 will fall from 3.9 in 2011, to 3.2 in 2021, and then to 2.5 in 2041.
The report also finds that annual spending on retirement pensions will rise by £32 billion by 2041, while annual
spending on the NHS will increase by nearly £40 billion by 2041.
It means that the deficit will begin to rise quickly in the next Parliament, despite steadily rising taxes. The resulting
impact on the public finances will swamp the current plans for “consolidation”, according to the think tank.
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Rassegna stampa
Tempo Online, Il
"Manovra: in 4 anni conto da 43 miliardi"
Data: 30/06/2011
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Ecco la manovra: in quattro anni conto da 43 miliardi
Il ministro Tremonti presenta le misure antideficit
Manca il fisco. Nel 2011 interventi per due miliardi.
29/06/2011, 05:30
Il conto della manovra si allegerisce.
PREC SUCC
Almeno quest'anno gli interventi sui
conti pubblici riguarderanno le sole
spese inderogabili. Il conto da pagare
sarà così 1,8 miliardi subito, circa 5 sul
2012 e 20 sia su 2013 sia su 2014: la
manovra arriva così a circa 47 miliardi.
In crescita rispetto alle iniziali ipotesi ferme a 43 miliardi.
Anche se nella serata di ieri il ministro Tremonti ha di nuovo
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riportato la barra sui 43 miliardi. Sulle singole misure, emerse
Vertice di governo Manovra
dalle bozze circolate ancora si tratta. Ci sono 48 ore per
da 43 miliardi no al taglio
delle tasse
eventuali modifiche. È il caso della norma per aumentare a 65
Festa dell'Arma a piazza di
anni l'età per la pensione delle donne nel settore privato
Siena
Manovra, dal ticket per la
mentre manca del tutto ancora la certezza sulle misure per il
sanitàalle missioni
fronte fiscale e quelle per i tagli alla politica. Sul fronte fiscale
internazionali
Manovra, Bersani: "Noi non
non è ad esempio ancora noto se l'ipotizzato aumento delle
facciamo sconti"
aliquote Iva più alte (all'11 e 21%) venga invece ricompreso tra
Nella manovra di Tremonti
spunta l'abolizione Irap
le coperture della manovra restando disponibile anche per la
Romano: niente stipendio
successiva riforma fiscale per la quale verrebbe presentata solo
per i ministri da luglio
una richiesta di delega, non i contenuti. Anche il capitolo dei
tagli alla politica non è ancora definito. Oltre alle poche pagine circolate nei giorni scorsi
avanza però l'ipotesi che ad essere «alleggeriti» possano essere gli stessi ministri. Dal
prossimo mese infatti - dice Romani - potrebbero prendere solo lo stipendio da
parlamentari. Il ministro Romano ha annunciato che per gli interventi sul 2011 si pensa di
far pagare soprattutto le banche, anche se non si precisa in che modo e nel testo della
bozza non c'è nessun riferimento. L'ipotesi di tassare le transazioni finanziarie, richiesta
che arriva da Bruxelles per finanziare i contributi degli stati al bilancio comunitario viene
però già fortemente osteggiata da Borsa italiana. La manovra arriva domani al Cdm
colpisce i dipendenti pubblici, pensioni in aumento progressivo e ritorno dei ticket sanitari.
Ma ci sono anche liberalizzazioni delle professioni e interventi su scuola e sanità.
-1 STATALI: BLOCCO ASSUNZIONI E NIENTE AUMENTI Si preannunciano altri anni
HOME POLITICA
di magra per gli impiegati pubblici. Resta in vigore per tutto il 2013 il blocco delle
assunzioni della pubblica amministrazione, ad eccezione di polizia e pompieri. Non solo.
Quelli in servizio non riceveranno aumenti contrattuali, nemmeno quelli relativi al
trattamento accessori, fino alla fine del 2014. Il blocco è già in vigore e viene dunque
prorogato. semplificazione delle procedure di mobilità del personale nella pubblica
amministrazione. Sono alcune delle opzioni che il governo - come si legge nella bozza della
manovra - si propone di attivare «al fine di assicurare il consolidamento delle misure di
razionalizzazione e contenimento della spesa in materia di pubblico impiego adottate
nell'ambito della manovra di finanza pubblica per gli anni 2011-2013, nonchè ulteriori
risparmi in termini di indebitamento netto, non inferiori a 30 milioni di euro per l'anno
2013 e ad euro 740 milioni di euro per l'anno 2014, ad euro 340 milioni di euro per l'anno
2015 ed a 370 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2016
- 2 PENSIONI: RITIRO LEGATO ALL’ASPETTATIVA VITA Si anticipa al 2014 (dal
2015 previsto con la manovra 2010) l'aggancio dell'età pensionabile alle aspettative di vita.
Lo si legge nella bozza della manovra. In un primo tempo si era ipotizzato un anticipo al
2013. Dunque in pensione più tardi. Diverso il capitolo sull'allungamento a 65 anni dell'età
pensionabile delle donne che lavorano nel settore privato. L'ipotesi contenuta nella bozza,
elaborata dalla Ragioneria, sarebbe superata da una norma diluita nel tempo che, però,
troverebbe contrari i sindacati e quindi potrebbe saltare del tutto. La bozza, che sarebbe
stata messa a punto dalla Ragioneria, prevede già dal 2012 l'innalzamento dell'età di
pensionamento per le lavoratrici private a 61 anni. Per arrivare a 65 anni in modo
graduale e deciso. Sul tavolo, invece, ci sarebbe una proposta molto più diluita: si
partirebbe dal 2015 e, poi, l'innalzamento dell'età sarebbe prima di un mese l'anno e poi,
dal 2020, di sei mesi l'anno. Ma non sono escluse altre modifiche, fino alla cancellazione
vera e propria dell'ipotesi.
- 3 PENSIONI: REVERSIBILITA’ RIGIDA PER LE BADANTI Molte delle badanti che
accudivano i pensionati italiani avevano trovato il grimaldello per assicurarsi un vitalizio a
spese dello Stato. Un meccanismo che rischiava di pesare in maniera molto pesante sulla
sostenibilità del sistema finanziario. Nella manovra è infatti prevista una norma che
abbassa il valore delle pensioni di reversibilità (quella che ottiene la vedova del
pensionato) nei casi in cui il matrimonio sia stato contratto da uno dei coniugi dopo i 70
anni con una differenza di età di oltre 20 anni. La riduzione non scatta se dall'unione sono
nati figli (e sono minori, studenti o disabili) e se il matrimonio è stato contratto da almeno
dieci anni, altrimenti l'assegno viene decurtato del 10% per ogni anno mancante dai dieci.
L’obiettivo è quello di scoraggiare alcuni matrimoni di convenienza che vedono l'unione con
badanti di pensionati molto anziani. Sempre in tema di rendite per il biennio 2012-2013,
alla fascia di importo dei trattamenti pensionistici superiore a cinque volte il trattamento
minimo di pensione Inps la rivalutazione automatica «non è concessa».
- 4 SANITA’: IN VISTA IL TICKET PER LE VISITE Stop al pagamento del ticket
sanitario fino alla fine dell'anno. Dal 2012, invece, se non interverranno altre proroghe, si
tornerà a pagare il balzello da 10 euro sulle visite specialistiche e il pronto soccorso. E'
quanto prevede la bozza della manovra economica del governo. Per evitare l'introduzione
del ticket nel 2011 verranno stanziati 486,5 milioni, ma a partire dal primo gennaio 2012
«sono confermate le disposizion»" della Finanziaria per il 2007 che istituiva un ticket di 10
euro per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di 25 euro per i «codici
bianchi» di pronto soccorso. Sempre in tema di spese mediche si abbassa il tetto previsto
per la spesa farmaceutica territoriale: secondo quanto riporta la bozza di manovra
economica del governo, da confermare in Consiglio dei Ministri, il tetto scende dal 13,3%
al 12,5% a partire dal 2013. Inoltre « decorrere dall'anno 2014 - si legge nella bozza sono introdotte misure di compartecipazione sull'assistenza farmaceutica e sulle altre
prestazioni erogate dal servizio sanitario nazionale».
- 5 ENTI :CROCE ROSSA PRIVATA L’ICE RESISTE Cambia la natura giuridica della
Croce Rossa. Che a decorrere dal primo gennaio 2012 viene privatizzata con il personale
non militare che rischia di essere posto in mobilità. Verranno invece risolti entro l’anno tutti
i contratti a termine. Dal termine indicato l’ente «ha propria personalità giuridica di diritto
privato e piena capacità giuridica e patrimoniale per il raggiungimento dei suoi fini» e «si
configura come ausiliaria e collaboratrice delle P.A. nelle attività umanitarie e sociali messe
in atto da quest'ultime». La vecchi Cri verrà messa in liquidazione e «il personale civile con
rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato», se «non assunto, su chiamata e
con il proprio consenso, è posto in mobilità». Sempre nell’ambito degli enti pubblici
vengono sciolti gli organi di vertice dell’Istituto del Credito Sportivo e viene costituita una
società a responsabilità denominata «Istituto Luce - Cinecittà» per la gestione del
patrimonio filmico e fotografico. Nessun riferimento è previsto per l’Istituto per il
commercio estero che era stato più volte messo nel mirino dalle razionalizzazioni del
ministro Tremonti
- 6 ANAS: LA SOCIETÀ STRADALE DIVISA IN DUE Anas divisa in holding e spa e per
quest'ultima arrivo di un commissario straordinario.Dal primo gennaio 2012 è costituita
Anas Holding spa, mediante scissione di Anas spa; la Holding svolge attività di costituzione
e partecipazione, previa autorizzazione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di
concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze, di società per lo svolgimento
all'estero di attività infrastrutturali, nonchè quelle di gestione delle partecipazioni in società
concessionarie autostradali, anche regionali, ivi incluse tutte quelle già detenute da Anas
spa, anche in Stretto di Messina spa. Entro quindici giorni dal'entrata in vigore del decreto,
con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro
dell'economia e delle finanze, è nominato un commissario straordinario di Anas spa e
contestualmente decadono gli organi statutari della società. Arrivano anche i «fondi
d'investimento immobiliari chiusi promossi da Regioni, Provincie, Comuni, anche in forma
consorziata, al fine di valorizzare o dismettere il proprio patrimonio immobiliare
disponibile».
- 7 PROFESSIONI: ACCESSO PIÙ FACILE NON PER I NOTAI Niente restrizioni
all'accesso e all'esercizio di professioni. Sì al principio di libertà di impresa e di garanzia
della concorrenza. Nella manovra finanziaria spuntano alcune norme per la liberalizzazione
delle professioni, che fanno decadere entro quattro mesi dall'entrata in vigore del decreto
tutte le «restrizioni» attualmente previste, anche per legge. Alcune professioni vengono
espressamente salvaguardate - dai notai agli avvocati, dai farmacisti agli ingegneri - ma
per le altre sembra poterci essere un impatto anche sulla regolamentazione rappresentata
dagli ordini professionali. Se non subirà modifiche, per molte professioni sembra
rappresentare un taglio orizzontale alla regolamentazione di accesso, un colpo di spugna
normativo dal quale sono però espressamente salvaguardate sei professioni e attività:
architetto, ingegnere, avvocato, notaio, farmacista, autotrasportatore. Per gli altr le norme
così scritte sembrerebbero mettere anche in forse l'attuale organizzazione degli ordini
professionali (dai medici ai giornalisti, dai commercialisti ai geometri), che prevedono
sempre una qualche norma di selezione per l'accesso.
Rassegna stampa
Tempo Online, Il
"PENSIONI RITIRO GRADUALE PER LE DONNE Dopo le proteste anche della maggioranza
il capitolo pensioni nella manovra è stato già riscritto."
Data: 30/06/2011
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PENSIONI RITIRO GRADUALE PER LE DONNE Dopo le proteste anche della
maggioranza il capitolo pensioni nella manovra è stato già riscritto.
30/06/2011, 05:30
Si parla ora di una diluizione soft dell'età pensionabile delle
donne che partirebbe dal 2020 e arriverebbe a regime solo 10
anni dopo.
Solo alla fine di questa fase sarebbe raggiunto l'innalzamento a
PREC SUCC
65 anni dell'età per la pensione delle lavoratrici del settore
privato. Questa dunque l'ipotesi che al momento sembra
prevalere sulla possibilità, inizialmente esaminata, di avvio della
riforma, sempre in modo graduale ma dal 2015. La misura non
servirà per fare cassa ma avrà l'obiettivo di dare un segnale ai
mercati e contemporaneamente uno spazio lungo di
adeguamento (10-15 anni) che consenta alle lavoratrici
un'adeguata programmazione. Tecnicamente, ma i dettagli
CONTENUTI CORRELATI
potrebbero essere modificati, si prevederebbe lo scatto di un
Roma, pestato nella notte
mese l'anno dal 2020 e, dopo cinque anni, un'accelerazione del
al rione Monti. È gravissimo
Scontri ad Atene durante
ritmo di aumento dell'anzianità. Accantonata, invece, la
lo sciopero generale
possibilità di un aggravio sui contributi previdenziali dei
Arrestato James 'Whitey'
lavoratori con contratto di collaborazione che, nelle prime
Bulger, il boss di 'The
departed'
simulazioni, sarebbero dovuti salire dal 26,7 al 33%.
HOME POLITICA
Manovra, arriva la tassa sui
Suv
Giro di vite sul gioco illegale
Napolitano: ognuno si
assuma
le proprie responsabilità sulla
manovra
Ecco la manovra: in quattro
anni conto da 43 miliardi
Rassegna stampa
Voce d'Italia, La
"Manovra, al centro eta' pensionabile femminile e auto potenti"
Data: 30/06/2011
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Per effettuare la nuova finanziaria, servono 47 miliardi di euro
Manovra, al centro eta' pensionabile femminile e auto potenti
Napolitano: "Chi la vara ha la responsabilita' sul futuro dell'Italia"
Roma - Poche le sorprese riguardo la manovra finanziaria da 47 miliardi varata dal governo e pubblicata quest'oggi, se non per i 4
miliardi in più dei 43 previsti inizialmente. Il contenuto esatto della finanziaria è stato atteso anche dal presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano, il quale, nel giorno del suo 86esimo compleanno, ha dichiarato: "Non vi è dubbio che chi prende delle decisioni oggi
suall situazione economica si prende delle responsabilità anche per domani".
Al centro della manovra, è presente l'età pensionabile femminile, ora prevista a 65 anni per le lavoratrici del settore privato. Tale
normativa però dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2015 e in maniera graduale. E' stata invece abbandonata la possibilità di
aumentare i contributi previdenziali fino al 33%, così come mostravano le simulazioni della riforma effettuate in precedenza.
La manovra finanziaria costituisce anche una tassa sui SUV e sulle auto più potenti, cioè quelle con una potenza superiore ai 125
chilowattora. La norma, anticipata dal Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, entrerà in vigore già da quest'anno e prevede un
aumento della tassa all'aumentare della potenza.
La nuova finanziaria ha dato la possibilità di un riavvicinamento tra Berlusconi e Tremonti, data la soddisfazione mostrata dal premier
per la manovra ideata dal ministro dell'Economia. La Lega, invece, ha mostrato qualche perplessità a riguardo, in particolar modo
sull'età pensionabile.
Infine, come richiesto dalla UE, la riforma prevede una proiezione distinta sui conti pubblici italiani per il biennio 2013-2014, anni in
cui sono previste misure addizionali.
Luca Innocenti
29/6/2011
Rassegna stampa
Wall Street Italia
Data: 30/06/2011
"MANOVRA: BOZZA, VIGILANZA ENTI PREVIDENZIALI DI CATEGORIA ALLA COVIP"
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MANOVRA: BOZZA, VIGILANZA ENTI PREVIDENZIALI DI CATEGORIA ALLA COVIP
di
Pubblicato il 29 giugno 2011 | Ora 14:37
Fonte: Asca
Commentato: 0 volte
(ASCA) - Roma, 29 giu - La vigilanza sugli investimenti e sul patrimonio degli enti
previdenziali obbligatori di categoria passa alla Covip, la Commissione di vigilanza che
attualmente controlla i fondi pensione. E' quanto prevede la bozza della manovra che sara'
esaminata domani dal Consiglio dei Ministri. La Covip sostituira' il Nucleo di valutazione
della spesa previdenziale, che viene soppresso, assumendone le risorse. Entro sei mesi
dall'entrata in vigore della manovra, il Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto
con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e sentita la Covip, fissera' le ''disposizioni
in materia di investimento delle risorse finanziarie degli enti previdenziali, dei conflitti di
interessi e di banca depositaria''. Alla Covip vengono attribuiti tutti i poteri di vigilanza
previsti dalla legge di riforma del 1994, che trasformo' gli enti in soggetti di diritto privato.
In particolare, la Commissione avra' la facolta', in caso di disavanzo di bilancio, di proporre
ai ministeri competenti (Lavoro ed Economia) la nomina per tre anni un commissario
straordinario e, in caso il disavanzo persista, la liquidazione dell'ente previdenziale.
Rassegna stampa
Wall Street Italia
Data: 30/06/2011
"MANOVRA: SLITTA AUMENTO ETA' PENSIONE DONNE SETTORE PRIVATO"
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MANOVRA: SLITTA AUMENTO ETA' PENSIONE DONNE SETTORE PRIVATO
di
Pubblicato il 29 giugno 2011 | Ora 18:50
Fonte: Asca
Commentato: 0 volte
(ASCA) - Roma, 29 giu - La norma sull'aumento dell'eta' per la pensione di vecchiaia delle
donne nel settore privato ci sara' nella manovra, ma non partira' dal 2012, come previsto
in una delle prima bozze circolate. Attualmente il requisito anagrafico e' di 60 anni e il
progressivo innalzamento per arrivare, a regime, a 65 anni, dovrebbe partire dal 2015.
Nelle ultime ore, tuttavia, sta prendendo quota l'ipotesi di un ulteriore slittamento al 2020.
L'adeguamento a 65 anni, in entrambi i casi, avverrebbe in un arco di tempo piuttosto
lungo, circa 10 anni. Confermato, invece, l'anticipo al 2014 dell'aggancio automatico alle
speranze di vita per tutte le pensioni. Stop alla rivalutazione delle pensioni elevate (cinque
volte sopra il minimo Inps) e arriva la stretta sulle pensioni di reversibilita' nei casi di
matrimoni tra il titolare anziano e un partner giovane. Si tratta della norma che la Lega
chiama 'anti-badante'.