Teorie e Tecniche sull`animazione per i bambini

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Teorie e Tecniche sull`animazione per i bambini
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TEORIE E TECNICHE DI ANIMAZIONE PER I BAMBINI
(a cura del Sig. Remo De Vico)
Come in ogni soggiorno che si rispetti, l'ANIMAZIONE, intesa come progetto ludico, sociale e
culturale, va preparata adeguatamente prima di partire con i ragazzi per un periodo più o meno
lungo. Si organizzano degli incontri, nei quali si preparano in linea teorica tutti i dettagli per la
buona riuscita del soggiorno.
E' bene distinguere l'animazione in fasce d'età: BAMBINI (6-11 anni), PREADOLESCENTI (1215), ADOLESCENTI (15-17). Ci sono delle manifestazioni che possono essere organizzate per
tutte le fasce d'età (olimpiadi, giochi senza frontiere, caccia al tesoro...ecc..) o alcuni spettacoli che
vanno bene solo per gli adolescenti e preadolescenti (beato tra le donne, miss e mister soggiorno,
sfilata di moda, spettacoli di cabaret ecc...).
Tutte le manifestazioni prima menzionate sono importanti per il coinvolgimento di tutti i ragazzi,
soprattutto mettono in risalto il gioco di squadra, cementano il gruppo, rendendolo più affiatato.
Un' aspetto dell' animazione, quello sociale, permette al ragazzo un ambientamento adeguato, una
conoscenza del singolo nel piccolo gruppo, questo e' ottimo anche tra i group- leader:
1) si mettono in cerchio i ragazzi,conoscenza a coppia, dove uno della coppia presenta l'altro che ha
conosciuto, al piccolo gruppo;
2) conoscenza classica a giro nel piccolo gruppo.
Un'altro aspetto dell'animazione e' quello culturale (gioco viaggio,talk-show, centri d'interesse....)
Il gioco viaggio e' una specie di caccia al tesoro, dove e' possibile rispondere a delle domande in
lingua straniera sulla città vicino al college. Questo permette al ragazzo di conoscere il territorio, e
di sviluppare la conoscenza della lingua. Il talk-show permette la massima espressione di interesse
culturale a quei ragazzi che spesso sono poco inseriti nelle altre manifestazioni sportive o ludiche,
permettendo loro di farsi conoscere nel grande gruppo.
Per quanto riguarda le innovazioni rispetto alle loro abitudini quotid iane, si possono organizzare dei
centri d'interesse (giornalino, teatro, canto, musica,danza, ballo...) attività che permettono al ragazzo
di portare a termine un percorso di conoscenza di 15 giorni del laboratorio scelto, con il tutto che si
conclude con uno show di fine soggiorno, dove si mettono in risalto le qualità umane, artistiche dei
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ragazzi inseriti nel piccolo gruppo (che non e' il loro), apprezzate anche da tutti i partecipanti al
soggiorno studio.
Da tutto questo si deduce che, spesso un buon group- leader e' una persona sempre in prima linea,
pronta a giocare, disponibile, affidabile, carismatica, pronta ad ascoltare le varie problematiche dei
ragazzi, ad incitarli nei giochi... Questo e' l 'ANIMATORE, per questo si può tranquillamente dire
che l' ANIMAZIONE e' uno dei punti cardini del soggiorno studio.
L'animatore è portatore di speranza. Considera positivamente gli altri e le situazioni in cui vive.
Perciò sa lavorare anche nella difficoltà (sa che gli ostacoli ci possono essere, prova a prevederli, e
non si abbatte quando li incontra). Ha stima di sé e non vede negli altri il negativo che sente dentro
di sé.L'animatore è autorevole. Cioè non è autoritario (cioè non impone agli altri il suo volere,
comandando).
L'animatore sa ritrarsi al momento opportuno. Sa che non è un insegnante con un “programma” da
svolgere e una “classe” da condurre. Il suo intervento come animatore è volto all'educazione, cioè
alla crescita, all'autonomia dei ragazzi che devono imparare a camminare con le loro gambe.
Al di là delle differenti motivazioni che spingono ciascuno di noi a dedicarsi ad un'attività
d'animazione e di svago (rispettivamente nelle diverse iniziative d'animazione per bambini e
adolescenti) esiste alla base dell'azione educativa un comune denominatore: i nostri interventi, le
nostre azioni, i nostri modi di agire non sono mai neutri; o sono educativi o sono diseducativi.
Significa quindi che non si può non educare, neppure in una situazione temporale relativamente
breve come quella di una vacanza-studio.
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