Il ruolo del medico del lavoro nella prevenzione e trattamento dei

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Il ruolo del medico del lavoro nella prevenzione e trattamento dei
Il ruolo del medico del lavoro nella
prevenzione e trattamento dei lavoratori
con problemi alcol correlati
Lo sviluppo delle sinergie tra servizi per la
prevenzione ed il trattamento delle PPAC nei
luoghi di lavoro
In: “Alcol e lavoro: dalle esperienze regionali al
progetto nazionale – i risultati”
Firenze, 1 – 2 febbraio 2007
Dr. Lucia Bramanti, medico del lavoro U.F. di Prevenzione, Igiene e
Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (PISLL) Azienda USL 12 di Viareggio
Obiettivi legge quadro sull’alcol
(Legge 125/2001)
• Informazione ed educazione di cittadini in
generale e fasce particolari di popolazione
• Tutela del diritto di bambini e adolescenti ad
una vita familiare, sociale e lavorativa protetta
• Formazione ed aggiornamento del personale
che si occupa di problemi alcolcorrelati
• Accesso facilitato alla cura e reinserimento
sociale degli alcoldipendenti
Legge 125/2001 e lavoro
• Divieto di assunzione e somministrazione di
alcolici e superalcolici in “attività lavorative
con elevato rischio di infortuni o per la
sicurezza, incolumità o salute di terzi”
• Controlli alcolimetrici solo da parte del medico
competente o di medico del lavoro pubblico
• Conservazione del posto di lavoro per chi
effettua percorsi terapeutici e riabilitativi
Criticità per l’applicazione al mondo
del lavoro
• Le misure di sostegno sono possibili solo
lavoratori a tempo indeterminato
per i
• Non sono individuati livelli di alcolemia cui fare
riferimento per i controlli alcolimetrici
• Si rischiano due pesi e due misure dividendo tra
“lavorazioni vietate” e altre attività
• Il medico competente non è sempre nominato
• Non c’è un richiamo forte al lavoro di squadra tra medici
del lavoro pubblici e operatori sanitari che si occupano
di “…prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento
sociale dei soggetti con problemi alcol correlati…”
Quali sono ruolo, funzioni e
compiti del medico del
lavoro pubblico?
Come ci dobbiamo muovere?
• Imparando a conoscerci tra operatori
“interessati” all’interno della propria USL (Servizi
di Alcologia, MMGenerale, altri)
• Stabilendo contatti non occasionali con nuovi
interlocutori (referenti dei lavoratori migranti,
centri di autoaiuto…)
• Obiettivo del PISLL: promozione della salute e
sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso attività
di informazione, formazione, assistenza,
controllo
Imperativi categorici per i medici
del lavoro dei PISLL
Liberarsi dei luoghi comuni sull’alcol
Tenere bene presente il nuovo modo di bere
PER AZIONI DI PROMOZIONE, PREDILIGERE
GRUPPI DI LAVORATORI A RISCHIO PER
PERICOLOSITA’ DELLA MANSIONE (PER LA
PROPRIA INCOLUMITA’ O PER QUELLA DI TERZI),
ABITUDINE AL BERE O FACILITA’ NEL PROCURARSI
ALCOLICI
IL CONTRIBUTO DEL MEDICO DEL
LAVORO PUBBLICO
• Azioni di promozione per incrementare la
percezione del rischio “aggiuntivo” per sicurezza e
salute legato all’alcol nei luoghi di lavoro nei
lavoratori e nel sistema di prevenzione aziendale
(agire contro l’uso rischioso dell’alcol)
• Preparare le figure di prevenzione aziendale a
valutare i rischi sul lavoro, a predisporre le misure
di prevenzione e controllo più efficaci e a svolgere
un ruolo di counselling sull’alcol ( identificazione
precoce di soggetti con problemi alcolcorrelati)
• Lavorare per creare una procedura sanitaria idonea
a individuare e assistere i lavoratori con problemi
alcol correlati PRIMA DELLA ESPULSIONE
Esempi di attività
• Counselling breve su alcol in ambulatorio per
avviamento al lavoro di minori
• Informazione sui rischi da consumo di alcol
collegati al lavoro e sulle nuove regole per
lavoratori,
medici
competenti,
cittadini,
associazioni;
formazione
al
colloquio
motivazionale per referenti aziendali e MC
• Produzione e distribuzione di materiale
informativo con indirizzi utili Usl e centri di
auto aiuto locali. Invitare all’uso del NUMERO
VERDE PISLL
E veri e propri interventi in
aziende? Si, ma…..
• In aziende strutturate (oltre 30 – 50
dipendenti)
• Quando è presente una forte motivazione
aziendale per politiche di promozione e
prevenzione dell’alcol
• Con il coinvolgimento di tutti gli attori della
prevenzione aziendale
• Con obiettivi chiari e definiti di prevenzione e
non di repressione, pianificazione delle fasi,
verifica dei risultati
• Con garanzia della riservatezza dei
partecipanti
Attività disponibili presso USL 12
(PISLL – SERVIZIO DI ALCOLOGIA)
• Informazione sul rischio rivolta a
lavoratori e loro rappresentanti
• Informazione e formazione rivolta a
formatori, medici competenti, dirigenti
aziendali, figure di prevenzione aziendale,
altri
• Verifica della correttezza delle procedure
aziendali e del rispetto delle stesse da
parte dei lavoratori tramite anche
controlli alcolimetrici
• Assistenza e percorsi facilitati per i
lavoratori con problemi alcolcorrelati
Limiti delle azioni di prevenzione
• Le sinergie intra ed extra usl sono
difficili da perseguire
• Costano come risorsa – tempo in periodi
di ristrettezze
• Si inceppano facilmente e necessitano di
costante presidio e di sviluppo di
indicatori di risultato
• Sull’alcol nei luoghi di lavoro si
scontano ancora pregiudizi, posizioni
ideologiche, resistenze da parte di tutti
ad affrontare il problema.
Non si tratta di un’attività “di nicchia”!!!
Andiamo ad
incominciare…….
Buon lavoro a tutti