2. Motivazioni ed obiettivi dello studio.
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2. Motivazioni ed obiettivi dello studio.
PROTOCOLLO DI INTESA PER IL RECUPERO SOCIO ECONOMICO ED AMBIENTALE DEI CENTRI URBANI E VALORIZZAZIONE DEI CORSI D’ACQUA DI BENEVENTO E DEI PAESI LIMITROFI 2 CAPITOLO 2. MOTIVAZIONI ED OBIETTIVI DELLO STUDIO. Lo studio degli effetti sociali ed economici derivanti dalla realizzazione di un’infrastruttura aeroportuale richiedono una visione analitica particolarmente ampia. Si deve tener conto, infatti, oltre all’eventuale successo economico della nuova infrastruttura, quindi ad una sua possibile gestione economicamente equilibrata, anche del ruolo che la città di Benevento, e la relativa provincia, potrà avere nel mercato per i servizi avanzati per il trasporto, e pertanto non solo in rapporto alla domanda locale, ma anche rispetto alla domanda esterna. Non va trascurata, quindi, l’analisi degli effetti sul sistema economico locale che deriverebbero dalla realizzazione di questa infrastruttura. In quest’ottica va effettuata una programmazione tale da delineare un progetto esclusivo nel territorio del Sannio in grado di rappresentare un significativo impulso per le prospettive di crescita sociale ed economica delle rispettive comunità locali. Considerando, quindi, la necessità di accelerare lo sviluppo economico dell’intera provincia di Benevento, e l’orientamento generale all’offerta di servizi per le imprese COMUNI PROMOTORI: Airola, Amorosi, Apice, Apollosa, Baselice, Benevento, Buonalbergo, Calvi, Campolattaro, Campoli del Monte Taburno, Casalduni, Castel Pagano, Castelfranco In Miscano, Castelpoto, Castelvenere, Castelvetere In Val Fortore, Cautano, Ceppaloni, Cerreto Sannita, Circello, Colle Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Foglianise, Foiano V., Fragneto A., Fragneto M., Frasso Telesino, Ginestra degli Schiavoni, Guardia Sanframondi, Limatola, Moiano, Molinara, Montefalcone V., Montesarchio, Morcone, Paduli, Pago Veiano, Pannarano, Paupisi, Pesco Sannita, Pietraroja, Pietrelcina, Ponte, Pontelandolfo, Reino, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio del S., San Giorgio La M., San Leucio del Sannio, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Lupo, San Marco dei Cavoti, San Martino S., San Nazzaro, San Nicola Manfredi, San Salvatore Telesino, Santa Croce del Sannio, Sant'Agata dei Goti, Sant'Angelo a C., Sant'Arcangelo T., Sassinoro, Solopaca, Telese, Tocco Caudio, Torrecuso, Vitulano ADESIONI: Consorzio ASI, Unione degli Industriali di Benevento, Confapi, Confederazione Nazionale dell’Artigianato, Azienda di mobilità e trasporti urbani, Azienda speciale igiene urbana, Società Patto territoriale di Bnevento, Confesercenti, UPA, Banco di Napoli. PROTOCOLLO DI INTESA PER IL RECUPERO SOCIO ECONOMICO ED AMBIENTALE DEI CENTRI URBANI E VALORIZZAZIONE DEI CORSI D’ACQUA DI BENEVENTO E DEI PAESI LIMITROFI adeguata alla logica di mercato, l’eventuale realizzazione di un trasporto avanzato, pertanto gli investimenti previsti, richiamano l’attenzione sulle politiche di sviluppo. Benevento e la sua provincia offrono un patrimonio archeologico – storico – artistico di enorme rilievo, anche se forse poco conosciuto a livello nazionale. Il capoluogo ed i comuni sono stati segnati dall’evoluzione storica – architettonica di tre periodi: romano, longobardo e tardo medioevo; riconoscibili nei singoli monumenti e negli elementi architettonici e artistici inseriti in edifici di epoca più tarda. Il turismo rappresenta una grande opportunità di sviluppo locale, inteso come occasione di arricchimento culturale, oltre che di conoscenza di luoghi, persone e tradizioni locali. Particolare attenzione, in questa analisi, va posta al comune di Pietrelcina, piccolo centro a 12 km da Benevento, sottoposto alla presenza di ingenti flussi turistici che giornalmente si recano in visita ai luoghi natali del Beato Padre Pio. Le pratiche devozionali si ripercuotono sulla vita sociale ed economica del paese che da agricolo si apre verso nuove forme di economia legate alla ricezione turistica. L’intero abitato, infatti, si è trasformato in una sorta di “museo vivente” che affianca alla visione attuale dei luoghi la memoria ed il misticismo del passato, e permette di ricostruire, passo dopo passo la storia quotidiana non solo del frate, ma di quella che doveva essere la vita e l’organizzazione degli spazi di una piccola comunità cittadina. Data la rilevanza del “fenomeno” Padre Pio e del turismo religioso in continuo aumento in questo piccolo centro dell’entroterra, è possibile paragonare Pietrelcina ad un vero e proprio laboratorio all’aperto. L’osservazione ed il monitoraggio da un punto di vista sia geografico sia territoriale delle trasformazioni, dei miglioramenti e delle innovazioni provocate dal flusso turistico, permette la verifica puntuale dell’entità dell’impatto che può verificarsi nell’organizzazione e gestione degli spazi, nella partecipazione ai processi decisionali per lo sviluppo locale, quindi per la valorizzazione e promozione dei luoghi. Principale punto di forza della cittadina è, dunque, rappresentato sicuramente dal fatto che Pietrelcina è la terra natale di Padre Pio, figura mistica venerata non solo nel nostro Paese ma anche all’estero. Questa attrattiva, allora, permette di poter supporre l’inserimento di Pietrelcina all’interno di itinerari religiosi a più vasto raggio. Allo stesso tempo, il flusso turistico può essere incrementato grazie alla presenza delle numerose risorse storiche – artistiche esistenti su tutto il territorio sannita e agevolmente accessibili da Pietrelcina. Un altro fenomeno che deve essere tenuto in conto è l’eventuale domanda locale; la provincia di Benevento, infatti, è abitata da una popolazione non trascurabile, con una crescita significativa e, inoltre, presenta una struttura economica e sociale che in situazioni regionali non lontane si è dimostrata in grado di esprimere un modello di sviluppo altamente dinamico. Dall’analisi della distribuzione della popolazione, poi, è rilevabile una diminuzione costante del processo migratorio; elemento importante perché va ad incidere sulla domanda di trasporto della popolazione, in quanto, aumentando la quota di popolazione attiva in età adulta, aumenta la componente più mobile soprattutto verso le destinazioni lontane per motivi ricreativi o personali. Pertanto le prospettive di crescita del reddito e della propensione al viaggio sono tali da far supporre che la provincia si manterrà a livello della media nazionale; addirittura, interpretando ottimisticamente alcuni effetti della trasformazione strutturale, ci si potrebbe attendere un ciclo di crescita accelerato per effetto della mobilitazione dei capitali finanziari ed umani che si sono accumulati negli anni recenti. Se, poi, si va ad analizzare l’eventuale bacino di utenza, si può riscontrare che esistono province, come ad esempio quella di Avellino, che proprio nella parte più prossima a Benevento presenta uno sviluppo delle attività produttive industriali abbastanza intenso ed in continuo aumento, con insediamenti COMUNI PROMOTORI: Airola, Amorosi, Apice, Apollosa, Baselice, Benevento, Buonalbergo, Calvi, Campolattaro, Campoli del Monte Taburno, Casalduni, Castel Pagano, Castelfranco In Miscano, Castelpoto, Castelvenere, Castelvetere In Val Fortore, Cautano, Ceppaloni, Cerreto Sannita, Circello, Colle Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Foglianise, Foiano V., Fragneto A., Fragneto M., Frasso Telesino, Ginestra degli Schiavoni, Guardia Sanframondi, Limatola, Moiano, Molinara, Montefalcone V., Montesarchio, Morcone, Paduli, Pago Veiano, Pannarano, Paupisi, Pesco Sannita, Pietraroja, Pietrelcina, Ponte, Pontelandolfo, Reino, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio del S., San Giorgio La M., San Leucio del Sannio, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Lupo, San Marco dei Cavoti, San Martino S., San Nazzaro, San Nicola Manfredi, San Salvatore Telesino, Santa Croce del Sannio, Sant'Agata dei Goti, Sant'Angelo a C., Sant'Arcangelo T., Sassinoro, Solopaca, Telese, Tocco Caudio, Torrecuso, Vitulano ADESIONI: Consorzio ASI, Unione degli Industriali di Benevento, Confapi, Confederazione Nazionale dell’Artigianato, Azienda di mobilità e trasporti urbani, Azienda speciale igiene urbana, Società Patto territoriale di Bnevento, Confesercenti, UPA, Banco di Napoli. PROTOCOLLO DI INTESA PER IL RECUPERO SOCIO ECONOMICO ED AMBIENTALE DEI CENTRI URBANI E VALORIZZAZIONE DEI CORSI D’ACQUA DI BENEVENTO E DEI PAESI LIMITROFI di alcuni impianti industriali e finanziari sia nazionali sia internazionali. Sono prevedibili quindi una serie di iniziative produttive locali, fortemente orientate ai mercati esterni, con un consequenziale aumento della mobilità da e per la provincia. Pertanto, dal punto di vista di analisi della domanda di trasporto aereo, si prospetta una crescente apertura verso l’economia nazionale ed europea, quindi una domanda crescente di trasporto rapido su lunga distanza. A queste componenti della domanda, si può aggiungere, inoltre, quella espressa dalla utenza di altri scali, interessata, però, a trasferirsi in quello beneventano per vantaggi logistici, economici o organizzativi. Un esempio è sicuramente lo scalo di Capodichino, e le cause di trasferimento dell’utenza ad un altro aeroporto possono facilmente essere individuate nella grave congestione sia dei servizi direttamente forniti, sia nell’accessibilità e congestione della zona ormai altamente urbanizzata in cui l’aeroporto di Napoli è localizzato. Tali problemi, che contraddistinguono ormai gran parte della zona costiera, determinano non solo quell’inversione di tendenza, che ormai si sta sempre più registrando, che spinge all’insediamento nelle parti più interne della regione, ma fanno si che le zone costiere possono essere considerate come utenti di quelle interne per determinati servizi, per fasce di utenza particolari o per parti della utenza meno centrale territorialmente nelle metropoli. Visto in quest’ottica, l’infrastruttura sannita non teme la concorrenza dello scalo di Salerno e, su particolari collegamenti, può risultare competitivo con l’aeroporto di Napoli - Capodichino; pertanto, può essere considerata come l’unica localizzazione veramente esterna all’area di congestione costiera, sia attualmente sia, in prospettiva, nei prossimi decenni, trovandosi ad una distanza di viaggio con collegamenti terrestri già oggi ragionevoli e migliorabili in futuro. Un altro aspetto della domanda di servizi aeroportuali potrebbe riguardare la richiesta di enti ed istituzioni particolari, come il servizio antincendio, la protezione civile o il servizio di soccorso medico. L’intensità di questa componente di domanda dipende, ovviamente, dalla natura del territorio interessato, dal punto di vista geologico, sociale, infrastrutturale. L’infrastruttura aeroportuale di Benevento si troverebbe in una posizione baricentrica rispetto al territorio regionale appenninico; lì dove vi è la presenza simultanea di due grandi rischi: quello sismico, che interessa l’intera Campania, con particolare intensità nelle province di Avellino e Salerno, e quello vulcanico, lungo la costa dell’area flegrea e vesuviana. L’evento sismico del 1980, che ha interessato buona parte della Campania con conseguenze disastrose, ha dimostrato che i servizi aerei di soccorso sono praticamente insostituibili per raggiungere molte delle zone cosiddette a rischio e, contemporaneamente, che la localizzazione delle basi deve essere tale da consentire un intervento in tempi brevi, ed in grado di sfuggire al blocco che si verifica nelle zone più popolate per il panico e la ristrettezza delle infrastrutture viarie. La nuova infrastruttura di Benevento, in questo contesto, avrebbe questi requisiti. Allo stesso modo, per il profilo orografico particolarmente aspro del territorio, sarebbe utile ed efficiente un tipo di servizio di soccorso aereo. In ultima analisi va considerata la posizione favorevole di Benevento rispetto all’intera Italia meridionale: essa si trova, infatti, su un tratto di primaria importanza, che collega due tra i nodi principali e di più vecchia individuazione nella rete intermodale, ossia Napoli e Foggia. Fino a pochi anni fa questo era il collegamento più meridionale tra la direttrice adriatica e quella tirrenica, ed è sicuramente tuttora tra i più frequentati, almeno al Sud, per volumi di merci in transito. In sintesi, si può affermare che l’obiettivo di tale studio è l’analisi degli effetti provocati dalla realizzazione di un’infrastruttura aeroportuale nella città di Benevento, realizzazione dettata da tutte le motivazioni prima esposte; nonché l’accertamento che le infrastrutture COMUNI PROMOTORI: Airola, Amorosi, Apice, Apollosa, Baselice, Benevento, Buonalbergo, Calvi, Campolattaro, Campoli del Monte Taburno, Casalduni, Castel Pagano, Castelfranco In Miscano, Castelpoto, Castelvenere, Castelvetere In Val Fortore, Cautano, Ceppaloni, Cerreto Sannita, Circello, Colle Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Foglianise, Foiano V., Fragneto A., Fragneto M., Frasso Telesino, Ginestra degli Schiavoni, Guardia Sanframondi, Limatola, Moiano, Molinara, Montefalcone V., Montesarchio, Morcone, Paduli, Pago Veiano, Pannarano, Paupisi, Pesco Sannita, Pietraroja, Pietrelcina, Ponte, Pontelandolfo, Reino, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio del S., San Giorgio La M., San Leucio del Sannio, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Lupo, San Marco dei Cavoti, San Martino S., San Nazzaro, San Nicola Manfredi, San Salvatore Telesino, Santa Croce del Sannio, Sant'Agata dei Goti, Sant'Angelo a C., Sant'Arcangelo T., Sassinoro, Solopaca, Telese, Tocco Caudio, Torrecuso, Vitulano ADESIONI: Consorzio ASI, Unione degli Industriali di Benevento, Confapi, Confederazione Nazionale dell’Artigianato, Azienda di mobilità e trasporti urbani, Azienda speciale igiene urbana, Società Patto territoriale di Bnevento, Confesercenti, UPA, Banco di Napoli. PROTOCOLLO DI INTESA PER IL RECUPERO SOCIO ECONOMICO ED AMBIENTALE DEI CENTRI URBANI E VALORIZZAZIONE DEI CORSI D’ACQUA DI BENEVENTO E DEI PAESI LIMITROFI ipotizzate raggiungano livelli di funzionalità ed utilità non inferiori a quelli previsti od esistenti in realtà simili, e che apportino all’intera regione un contributo produttivo e di servizio. COMUNI PROMOTORI: Airola, Amorosi, Apice, Apollosa, Baselice, Benevento, Buonalbergo, Calvi, Campolattaro, Campoli del Monte Taburno, Casalduni, Castel Pagano, Castelfranco In Miscano, Castelpoto, Castelvenere, Castelvetere In Val Fortore, Cautano, Ceppaloni, Cerreto Sannita, Circello, Colle Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Foglianise, Foiano V., Fragneto A., Fragneto M., Frasso Telesino, Ginestra degli Schiavoni, Guardia Sanframondi, Limatola, Moiano, Molinara, Montefalcone V., Montesarchio, Morcone, Paduli, Pago Veiano, Pannarano, Paupisi, Pesco Sannita, Pietraroja, Pietrelcina, Ponte, Pontelandolfo, Reino, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio del S., San Giorgio La M., San Leucio del Sannio, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Lupo, San Marco dei Cavoti, San Martino S., San Nazzaro, San Nicola Manfredi, San Salvatore Telesino, Santa Croce del Sannio, Sant'Agata dei Goti, Sant'Angelo a C., Sant'Arcangelo T., Sassinoro, Solopaca, Telese, Tocco Caudio, Torrecuso, Vitulano ADESIONI: Consorzio ASI, Unione degli Industriali di Benevento, Confapi, Confederazione Nazionale dell’Artigianato, Azienda di mobilità e trasporti urbani, Azienda speciale igiene urbana, Società Patto territoriale di Bnevento, Confesercenti, UPA, Banco di Napoli.