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La parete delle Talatat al Museo di Luxor
Alberto ELLI
LA PARETE DELLE TALATAT AL MUSEO DI LUXOR
La parete è lunga 18m e alta 3m. La composizione si riallaccia al tema dei riti compiuti nel tempio. La taglia
dei personaggi aumenta da destra a sinistra. La maggior parte di essi guardano o marciano in questa
direzione: ciò indica il senso di lettura dell’intera composizione.
Il tema è sviluppato in quattro riquadri, ognuno composto da più registri sovrapposti.
Primo riquadro : le abitazioni civili
All’estrema destra si trova un quartiere di abitazioni, simbolizzato da tre case quasi identiche, circondate da
bande bianche (Fig. 1).
Fig. 1 - Schema della rappresentazione delle case, senza i personaggi
L’economia interna delle tre case è simile, salvo qualche variante; anche il mobilio è similare. La ripartizione
delle case è fatta su 6 registri, ciò che fa pensare a case a più piani. Qui sono mostrate due scale: una di
facciata (vedi casa di destra), conduce ad un ingresso sollevato dal livello della strada; l’altra (vedi casa di
mezzo) conduce al terrazzo.
I tre registri disegnati sotto il terrazzo rappresentano sale allo stesso piano, ma poste una dietro l’altra.
Da un giardino con porticato, una scala conduce all’ingresso, che apre su un vestibolo; da qui una porta più
piccola conduce a una sala più ampia, una sala d’attesa; sulla sinistra, due porticine conducono a salette di
servizio. Dei servitori aspergono il suolo e scopano (Fig. 2).
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Fig. 2 - Due servi aspergono e scopano il pavimento della sala d’attesa
I registri 4 e 5 corrispondono alle sale private: esse sono disposte attorno a una sala centrale, molto alta. A
sinistra vi sono due camerette; in una vi è un bacino per le abluzioni e degli accessori di toeletta; un muretto,
sul quale è posta una brocca, crea un passaggio di servizio (Fig. 3)
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Fig. 3 – Il bagno e la camera da letto
Questo corridoio, molto probabilmente, dava accesso alla camera da letto, disegnata sopra, nel quinto
registro. Questa camera è fornita di un letto con piedi a forma di zampa di animale. Nella casa di sinistra è
rappresentata anche una scaletta a quattro gradini, per accedere al letto. La camera è fornita inoltre di una
finestra con anta, che permette di chiuderla in inverno o nei giorni con bufera di sabbia. Questo dispositivo
di climatizzazione, detto in arabo malqaf el-hawa, è ancora in uso.
Di fronte alla camera, una scala conduce al terrazzo, sul quale si può notare un chiosco con altari.
Secondo riquadro : il quartiere dell’intendenza
Due strette stradine dividono il quartiere in tre isolati, la cui struttura interna è identica (Figg. 4, 5). In
ognuno di essi, però, gli artigiani si dedicano ad occupazioni diverse e le derrate poste nei magazzini non
sono le stesse. L’abbondanza delle derrate conservate nei magazzini e la varietà degli artigiani al lavoro
(Figg. 6 ÷ 10) esprimono la ricchezza del tempio.
Fig. 4 – Schema della rappresentazione del quartiere dell’intendenza, senza i personaggi
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Fig. 5 – Due possibili ricostruzioni del quartiere dell’intendenza
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Fig. 6 – Il quartiere dell’intendenza, coi magazzini
Fig. 7 – Particolare: il falegname
Fig. 9 – Particolare: i magazzini
Fig. 8 – Particolare: le voliere
Fig. 10 – Particolare: la stalla
Terzo riquadro : la processione dei portatori d’offerta
Questa scena è rappresentata su più registri, al di fuori di qualsiasi quadro architettonico. I portatori portano
diverse offerte: mazzi di fiori, volatili, giare; alcuni portano addirittura elementi smontati di un chiosco (vedi
parte destra di Fig. 12).
Quarto riquadro : il luogo di culto
A destra del podio, tre registri sovrapposti descrivono, in uno stesso quadro architettonico, tre fasi di un rito
d’offerta (Figg. 11, 12).
Una porta ad architrave interrotto introduce in un cortile a cielo aperto. Il Re è rappresentato due volte in
ogni registro: si avanza verso destra, tra due sacerdoti accoliti inchinati; quindi, volto verso sinistra, officia
davanti a un altare carico d’offerte, irraggiate dai raggi di un disco solare. In ogni registro il Re, in posizioni
identiche, fa gesti diversi. Si tratta di stazioni in un seguito di cortili che precedono il luogo di culto
principale. Questi cortili si trovano a ridosso di un alto podio, sorta di tribuna sollevata, a cielo aperto, i cui
muri sono decorati con scene rituali d’offerta. Su di esso, di fronte a un doppio altare, il Re officia.
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Fig. 11 – Schema della rappresentazione del luogo di culto, senza i personaggi
Fig. 12 – Il luogo di culto
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