Sistri: complicato, costoso e forse inutile
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Sistri: complicato, costoso e forse inutile
Artigianato L’Amico del Popolo Testatina 7 MARZO 2010 - N. 19 Gli obiettivi del governo sono assolutamente condivisibili, poiché il nuovo sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti punta a rendere effettivo il controllo in tempo reale della movimentazione dei rifiuti su scala nazionale, eliminando gran parte degli adempimenti cartacei, come la compilazione e la tenuta del registro di carico e scarico, il formulario dei rifiuti e il Modello Unico di Dichiarazione ambientale. Di fatto, però, il SISTRI nasce pieno di difetti. Anzitutto, rendendo obbligatorio di punto in bianco- l’inserimento sistematico dei dati da parte di chi produce rifiuti o li trasporta o si incarica dello smaltimento, si impone alle aziende - già alle prese con la crisi- di dotarsi di un computer, di una linea internet (preferibilmente adsl, impossibile da attivare in molte parti del nostro territorio!), di una chiavetta usb o di un black box e, soprattutto, le si costringe ad utilizzare le nuove procedure informatiche 17 Attività promozionali L’UAPI assiste gratis le proprie aziende. Scadenza iscrizione prorogata al 29 aprile Sistri: complicato, costoso e forse inutile Negativo il giudizio dell’UAPI sul nuovo sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti: tempistica irragionevole e oneri eccessivi per le aziende in tempi rapidissimi, senza la tolleranza di una fase transitoria. Ovvio, quindi, che le aziende, soprattutto se piccole, si siano sentite sprofondare, per l’ennesima volta, in un adempimento complesso e costoso, per lo più eccessivo e sproporzionato rispetto alla tipologia e alla quantità di rifiuto prodotto: basta pensare, ad esempio, agli elettricisti ed agli impiantisti che, in quanto trasportatori di rifiuti considerati pericolosi (lampade al neon), dovranno installare molto probabilmente un sistema satellitare per l’invio in tempo reale dei dati. Se, poi, si sommano agli oneri iniziali di acquisto della strumentazione gli importi annualmente dovuti dalle aziende per consentire al SISTRI di autofinanziarsi, è chiaro che questo sistema informatico non produrrà affatto un risparmio per le imprese, tutt’altro! Del resto, i dubbi sulla efficienza del sistema sono tanti, a cominciare dalla stessa scelta del governo di affidarsi ad un sistema informatico del tutto nuovo (quello dei Carabinieri), quando era disponibile quello già attivo delle Camere di Commercio (che disponeva delle smart-card), sulle quali è stata comunque scaricata la fase complessa del rilascio e dell’inizializzazione delle chiavette USB. Grandi perplessità destano anche alcune disposizioni di fondo, come quella che esclude l’applicazione del SISTRI ai vettori stranieri operanti sul nostro territorio, con la conseguenza che le aziende di trasporto italiane risulteranno penalizzate sul piano della concorrenza. Non solo, ma queste aziende subiranno ulteriori costi in caso di difficoltà applicative del sistema, visto che il SISTRI garantisce un pronto intervento entro 72 ore, vale a dire, come qualcuno ha fatto notare, “un tempo infinito per chi è sul campo e sta caricando o scaricando rifiuti”. C’è anche chi ha fatto notare una cosa che sembra banale, ma che non lo è affatto: ossia che chi vuole continuare a smaltire illegalmente i rifiuti ed è logico pensare soprattutto alle ecomafie- potrà continuare a farlo perché ovviamente non si iscriverà al Sistri, che quindi già nasce come un’arma spuntata. Insomma, serviva un tempo ragionevole per mettere a punto il sistema, per sperimentarlo e per correggere i non pochi difetti. La sola proroga di un mese dei termini di iscrizione (portati ora al 29 aprile) concessa con Decreto del ministero dell’Ambiente pubblicato il 27 febbraio, il giorno prima della scadenza fissata, è poca cosa. Il Governo, infatti, ha azzerato tutte le iniziative legislative che erano state messe in campo a livello nazionale, usando il voto di fiducia sul cosiddetto decreto milleproroghe che conteneva l’emendamento sulla proroga. Davanti a tutto questo, l’Associazione ha deciso di dare il massimo sostegno alle aziende: le assisterà gratuitamente nella fase dell’iscrizione e, attraverso una convenzione con la Camera di Commercio di Belluno, curerà presso tutti i propri uffici periferici anche la consegna delle chiavette USB alle aziende, limitando così il disagio e i costi degli spostamenti. Walter Capraro Direttore Unione Artigiani e Piccola Industria SISTRI: GUIDA PRATICA ALL’ISCRIZIONE Produttori di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con meno di 50 dipendenti. Trasportatori in conto proprio dei propri rifiuti pericolosi prodotti con meno di 50 dipendenti Cosa è il SISTRI? Il SISTRI - SIStema per la TRacciabilità dei RIfiuti - è un nuovo sistema di tracciabilità elettronico dei rifiuti che andrà a sostituire completamente, per tutte le categorie obbligate all’iscrizione, il registro di carico e scarico dei rifiuti, il formulario rifiuti e la dichiarazione annuale MUD Chi è obbligato ad iscriversi? Al SISTRI devono iscriversi: ● tutte le aziende artigiane che producono rifiuti pericolosi (neon, olio, stracci imbrattati, lamette, contenitori etichettati con caratteristiche di pericolo quali ’esplosivo, comburente, infettivo, ecotossico...’, filtri olio, batterie, per citare solo alcuni esempi) ● tutte le aziende artigiane con più di 10 dipendenti che producono rifiuti non pericolsi ● tutte le aziende artigiane che trasportano i propri rifiuti pericolosi Se non sono obbligato ad iscrivermi cosa devo fare? Se l’azienda non rientra tra quelle obbligate all’iscrizione (ad esempio una azienda con 3 dipendenti che produce rifiuti non pericolosi) continuerà ad utilizzare il registro di carico e scarico e il formulario dei rifiuti. L’azienda, anche se non obbligata, potrà comunque scegliere volontariamente di aderire al SISTRI Entro quanto tempo devo iscrivermi? Il termine di iscrizione per le categorie artigiane sopraindicate è stato prorogato al 29 aprile 2010, con il Decreto ministero dell’Ambiente pubblicato il 27 febbraio 2010. Come ci si iscrive? L’iscrizione può essere effettuata: ● online, collegandosi al sito www.sistri.it e seguendo le indicazioni riportate cliccando su “iscriviti ora“; PRODUTTORI DI RIFIUTI NUMERO ADDETTI PERICOLOSI Fino a 10 addetti 120 € Da 11 a 50 addetti Da 51 a 250 addetti Da 251 a 500 addetti 180 € 300 € 500 € NON PERICOLOSI 60 € (adesione facoltativa) 90 € 150 € 250 € NOTE Per le imprese che producono sia rifiuti pericolosi che rifiuti non pericolosi si applica il contributo relativo ai rifiuti pericolosi. Oltre 500 addetti 800 € 400 € ESEMPI: Una azienda con 12 dipendenti che produce rifiuti pericolosi e non pericolosi paga 180€/anno. Una azienda con 12 dipendenti che produce solo rifiuti non pericolosi paga 90€/anno. Una azienda con 2 dipendenti che produce rifiuti pericolosi e non pericolosi paga 120€/anno. Una azienda con 2 dipendenti che produce solo rifiuti non pericolosi non ha l’obbligo di iscrizione ma può aderire su base volontaria e in questo caso pagherebbe 60€/anno. TRASPORTATORI CONTO PROPRIO (Art. 212 c. 8 D.Lgs. 152/06) NUMERO VEICOLI PERICOLOSI Fino a 2 100 € a veicolo Oltre i 2 150 € a veicolo NON PERICOLOSI NOTE Al contributo va sommato 100 € a veicolo quello previsto in qualità di produttori, a seconda che i 150 € a veicolo rifiuti siano pericolosi o non pericolosi Esempio: Una azienda con 3 dipendenti ed iscritta con 1 veicolo a motore all’Albo Nazionale Gestori Ambientali per il trasporto dei propri rifiuti prodotti pagherà: - 120 €/anno come produttore di rifiuti pericolosi - 100 €/anno per il trasporto ● via fax o via email, scaricando dal sito www.sistri.it - sezione “Sistri modalità d’iscrizione” il modulo d’iscrizione ed inviandolo, dopo averlo compilato, al numero verde 800 05 08 63 o all’indirizzo email iscrizionemail sistri.it Per le aziende che lo desiderano, l’Unione Artigiani e Piccola Industria curerà direttamente e gratuitamente l’iscrizione presso i propri Uffici di Belluno, Agordo, Feltre e Pieve di Cadore. Quali dati vanno dichiarati? I dati da inserire nel modulo di iscrizione sono molti e devono essere coerenti con i dati aziendali indicati nella visura camerale. È opportuno ricordare anche che nel modulo di iscrizione (e analogamente nell’eventuale iscrizione online) l’azienda autocertifica dati che hanno rilevanza penale. Cosa succede dopo l’invio del modulo di iscrizione? Il SISTRI contatterà l’azienda attraverso e-mail o fax, confermando il ricevimento della richiesta di iscrizione e comunicherà il numero di pratica e l’importo da pagare quale diritto annuale di iscrizione. A questo punto l’azienda dovrà pagare, entro il 29 aprile l’importo comunicato tramite bollettino di c/c postale o bonifico bancario e inviare al SISTRI una serie di ulteriori dati. A questo punto l’iscrizione è completata e l’azienda dovrà aspettare di essere contattata per recarsi presso la Camera di Commercio per il ritiro del dispositivo Usb. Per chi delegherà l’Unione Artigiani e Piccola Industria, tutti questi adempimenti saranno, ovviamente, semplificati. E per chi si iscrive anche per il trasporto dei propri rifiuti? Se l’azienda deve iscriversi anche per il trasporto dei propri rifiuti, la consegna dei dispositivi USB e delle black box (sistema satellitare di tracciabilità) avverrà solo presso la Sezione regionale o provinciale dell’Albo competente. All’azienda verrà anche consegnata una lista di officine autorizzate all’installazione delle black box ed un modulo di installazione da compilare e da presentare in officina al momento dell’installazione. Quanto costa iscriversi al SISTRI? L’iscrizione al SISTRI prevede un costo annuale a copertura della gestione del sistema. A partire dal 2011 il versamento annuale dovrà essere effettuato entro il 31 gennaio di ogni anno. Per le aziende produttrici di rifiuti speciali i costi sono sintetizzabili come indicato nelle tabelle di questa pagina. Quando entrerà a regime il SISTRI? Il 12 agosto 2010. Fino a quella data l’azienda dovrà continuare ad utlilizzare il registro di carico/scarico ed il trasporto dei rifiuti dovrà essere accompagnato dal formulario. A partire dal 12 agosto, per i 30 giorni successivi, l’azienda dovrà utilizzare sia il registro di carico e scarico sia la registrazione online SISTRI, mentre il trasportatore farà viaggiare il rifiuto accompagnandolo sia dal formulario sia dalla scheda trasporto SISTRI. Entro il 30 aprile 2010, inoltre, i soggetti obbligati dovranno, comunque, presentare la dichiarazione MUD relativa ai rifiuti prodotti nell’anno 2009. Non solo, ma entro il 31.12.2010 le imprese che si iscrivono al SISTRI e sono soggette alla dichiarazione MUD, dovranno comunicare al SISTRI, compilando l’apposita scheda, le informazioni relative al periodo dell’anno 2010 precedente all’operatività del SISTRI, sulla base dei dati inseriti nel registro di carico e scarico. (a cura di Maurizio Reolon responsabile Servizio Ambiente UAPI di Belluno)