manuale opere idrauliche

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manuale opere idrauliche
Provincia di Genova
DTN O.I. 01
DIREZIONE 3 – Pianificazione Generale e di
Bacino
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DOCUMENTO TECNICO - NORMATIVO INTERNO
O.I .01
MANUALE DELLE AUTORIZZAZIONI DELL’UFFICIO
OPERE IDRAULICHE
Indice
Normativa di riferimento
Concessioni Idrauliche
Concessioni Idrauliche in sanatoria
Concessioni Greto
Concessioni Greto in sanatoria
Nulla osta idraulico
Nulla osta idraulico in sanatoria
Nulla osta in area di demanio marittimo
Conformità al Piano di Bacino
DESCRIZIONE DELLE REVISIONI APPORTATE:
Ed. 3 Rev. 0 – Riemissione a seguito della nuova Macrostruttura
Elaborato
Verificato
Verificato
Approvato
Il Responsabile Ufficio O.I.
Il RSGQ
Il Responsabile del Servizio
Il Direttore
Dott.ssa. Ing. Marina OZZANO
Dott. Maurizio ALIBERTI
Dott.Geol Agostino RAMELLA
Dott. Geol. Mauro LOMBARDI
Ed.
Rev.
Data
3
0
27/02/09
DOCUMENTO TECNICO NORMATIVO
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MANUALE OPERE IDRAULICHE
Normativa di riferimento:
Con riferimento alle opere che interessano i corsi d’acqua dichiarati pubblici
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il Regio Decreto 25 luglio 1904, n° 523 e successive modifiche ed integrazioni;
l’Elenco delle acque pubbliche della Provincia di Genova approvato con R.D. 18/01/1920, n° 215 poi n°
6570;
l’Elenco suppletivo delle acque pubbliche approvato con D.M. 28/6/1926, n° 6946;
l’Elenco suppletivo approvato con R.D. 17/5/1928, n° 3285;
il 3° Elenco suppletivo approvato con R.D. 04/6/1934, n° 6119;
il 4° Elenco suppletivo delle acque pubbliche scorrenti nel territorio della Provincia di Genova approvato
con DPR 13/10/1959, n° 6237;
il 5° Elenco suppletivo approvato con DPR 24/02/1979 e pubblicato sulla G.U n° 199 del 21/7/1979.
la Legge n° 36 in data 5 gennaio 1994 “Disposizioni in materia di risorse idriche”
la Legge n° 37 in data 5 gennaio 1994 “Norme per la tutela ambientale delle aree demaniali dei fiumi, dei
torrenti, dei laghi e delle altre acque pubbliche”
Il D.P.R. n° 238 in data 18/02/1999 “regolamento recante norme per l’attuazione di talune disposizioni
della Legge n° 36 in data 05/01/1994”;
la Legge Regionale 28 gennaio 1993, n° 9 e successive modifiche ed integrazioni (Leggi Regionali 56/94 e
46/96);
la Circolare Regionale 3410 dell’Ufficio Difesa del Suolo, esplicativa dell’art. 26 (norme transitorie) della
Legge Regionale 28 gennaio 1993, n° 9;
a cui si sono aggiunte:
• la L. R. 21 giugno 1999, n° 18;
• la Deliberazione della Giunta Regionale n° 262 che modifica ed integra la Deliberazione n° 2615 del
28/12/1998 “Approvazione ai sensi dell’art. 6 della L.R. 21/10/1996 n°45, della mappa del rischio di
inondazione presente sul territorio regionale;
• il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI) approvato dall’Autorità di Bacino del Fiume Po con
DCPM del 24/05/01, pubblicato sul n° 183 della G.U. in data 08/08/01;
• il Piano di Bacino Stralcio del Torrente Chiaravagna approvato con D.C.R. n. 31 del 29/9/1998;
• il Piano di Bacino Stralcio del Torrente Varenna approvato con D.C.R. n. 59 del 5/10/1999;
• il Piano di Bacino Stralcio del Torrente Bisagno approvato con D.C.P. n. 52 del 4/12/2001;
• il Piano di Bacino Stralcio del Torrente Branega approvato con D.C.P. n. 53 del 25/9/2002;
• Piano di Bacino Stralcio del Torrente San Pietro o Foce approvato con D.C.P. n. 54 del 25/9/2002;
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il Piano di Bacino Stralcio del Torrente Lavagna approvato con D.C.P. n.29 del 09/04/2002;
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il Piano di Bacino Stralcio sul rischio idrogeologico relativo agli ambiti 16 e 17 adottato con D.C.P. n. 32
del 31/7/2001;
il Piano di Bacino Stralcio sul rischio idrogeologico relativo all’ ambito 14 adottato con D.C.P. n. 37 del
25/9/2001;
il Piano di Bacino Stralcio sul rischio idrogeologico relativo all’ ambito 15 adottato con D.C.P. n. 38 del
25/9/2001;
il Piano di Bacino Stralcio sul rischio idrogeologico relativo agli ambiti 12 e 13 adottato con D.C.P. n.50
del 13/11/2001;
La D.G.R. n° 1411 in data 26/11/1999 “integrazione ed aggiornamento della D.G.R. n° 1277/99 relativa
all’approvazione, ai sensi del disposto di cui all’art. 1 comma 1 bis del D.L. 180/98 convertito con
modifiche nella Legge 267/98, del Piano straordinario volto alla mitigazione del rischio”;
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e dal 31/12/2000, per ciò che riguarda il trasferimento delle competenze del Demanio Fluviale alle Regioni:
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il Decreto Legislativo 31/3/1998, n. 112, recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello
Stato alle Regioni ed agli Enti Locali”;
la Circolare n.53284/99 in data 2/8/1999 del Dipartimento del Territorio Direzione Centrale del Demanio
riguardante “Gestione dei beni di Demanio idrico” che stabilisce, per gli uffici interessati, il divieto di porre
in essere atti dispositivi di lunga durata che saranno in seguito assunti dagli enti locali competenti;
la Circolare 5/8/1999 Prot. n.12067/99 della Direzione Compartimentale del Territorio di Torino
riguardante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato a Regioni ed altri Enti locali”;
la L.R. n° 18 in data 21/06/1999 “Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli enti
locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia” con cui vengono trasferite alla Provincia di
Genova le competenze già del Ministero delle Finanze – Ufficio del Territorio circa la gestione del
Demanio Idrico.
il D.P.C.M. del 12 ottobre 2000 riguardante l’ “individuazione dei beni delle risorse finanziarie, umane,
strumentali e organizzative da trasferire alle regioni ed agli enti locali per l’esercizio delle funzioni e dei
compiti amministrativi in materia di demanio idrico” pubblicato sul supplemento ordinario n.224 alla G.U.
n.303 del 30 dicembre 2000;
il D.P.C.M. del 13 novembre 2000 recante “criteri di ripartizione e ripartizione tra le regioni per l’esercizio
delle funzioni conferite dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112 in materia di demanio idrico”;
l’articolo 13 della Legge 24 novembre 2000, n. 340 pubblicata sulla G.U. n.275 del 24/11/2000;
il primo comma dell’articolo 52 della Legge Finanziaria per l’anno 2001;
lo schema di D.P.C.M. di trasferimento delle risorse per l’esercizio delle funzioni conferite dal d.lgs 31
marzo 1998, n.112 alla Regione Liguria ed agli altri enti locali della regione approvato in Commissione
Bicamerale consultiva per la riforma amministrativa (l. 59/97) in data 21/12/2000 e le relative tabelle
allegate (A e B);
l’accordo Stato-Regioni – Enti locali deliberato nella seduta del 1 febbraio 2001;
la L.R. 2/2002 del 3 gennaio 2002 “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 12 giugno 1999 n. 18
(adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli ent locali in materia di ambiente, difesa
del suolo ed energia)
ATTENZIONE
A seguito delle disposizioni di legge a partire dal 01/01/2001 la Provincia di Genova – Direzione 3
Pianificazione Generale e di Bacino risulta essere l’unico soggetto cui rivolgersi per ottenere in
concessione le aree di proprietà demaniale.
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In virtù di queste variazioni normative il territorio provinciale viene ad essere diviso in quattro zone per le quali
vigono normative differenti:
1.
AMBITO PADANO
(Bacini dei Torr. Stura - Orba - Scrivia - Aveto e Fiume Trebbia)
Normativa in vigore:
il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI) approvato dall’Autorità di Bacino del Fiume Po con DCPM
del 24/05/01per quanto riguarda le opere da realizzarsi sui corsi d’acqua e nelle fasce di rispetto degli stessi,
con l’esclusione delle zone per cui le fasce fluviali non sono ancora state delimitate nelle quali continua a
vigere, solamente per quanto riguarda le nuove edificazioni, la L.R. 9/93 integrata dalla Deliberazione della
Giunta Regionale n° 262 che modifica ed integra la Deliberazione n° 2615 del 28/12/1998 “Approvazione ai
sensi dell’art. 6 della L.R. 21/10/1996 n°45, della mappa del rischio di inondazione presente sul territorio
regionale.
2.
AMBITO TIRRENICO
Per i bacini con Piano di Bacino approvato vigono le norme di Attuazione del Piano di bacino corrispondente.
Per i bacini con Piano di Bacino (ex L 183/89 o ex D.L. 180/98) in fase di approvazione, prevista a completa
copertura del territorio provinciale entro il febbraio 2003, vigono in salvaguardia le norme di attuazione, la
D.G.R. 2615/98, la D.G.R. n° 1411/1999 integrazione ed aggiornamento della D.G.R. n° 1277/99 e la L.R.
9/93, con prevalenza della norma più cautelativa
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Concessione Idraulica
Questa modalità di richiesta interessa quei soggetti, pubblici o privati, che intendono realizzare opere e manufatti
che occupino, in subalveo o in proiezione, superfici Demaniali, catastalmente definite, dell’alveo di un corso
d’acqua (dichiarato pubblico ai sensi del D.P.R. 18/025/99 n° 238 e dai Piani di Bacino in vigore). Tali occupazioni
possono essere dovute a:
• ponti carrabili, ferroviari, passerelle pedonali;
• attraversamenti dell’alveo con tubazioni e condotte interrate o sospese;
• attraversamenti dell’alveo con linee aeree elettriche, telefoniche o di impianti;
• tubazioni aggraffate ai muri d’argine che occupino l’alveo in proiezione orizzontale;
• coperture o tombinature nei casi ammessi dalle normative vigenti.
A seguito delle disposizioni di legge a partire dal 01/01/2001 la Provincia di Genova – Direzione 3 Pianificazione
Generale e di Bacino risulta essere l’unico soggetto cui rivolgersi per ottenere in concessione le aree di proprietà
demaniale.
La domanda di Concessione per l’utilizzo di area demaniale dovrà essere presentata alla Provincia di Genova, (vedi
modello allegato) corredata dalla documentazione indicata in seguito.
CONDIZIONI GENERALI
1. la stima del canone concessorio viene effettuata dalla Provincia Di Genova – Direzione 3 Pianificazione
Generale e di Bacino sulla base della “Tabellazione dei Canoni” stabilita dalla Regione Liguria con D.G.R.
1412 del 18/11/2005.
2. Si rammenta che la concessione potrà essere revocata in qualsiasi momento qualora intervengano ragioni di
pubblica utilità, per esigenze di pubblico interesse o violazione delle condizioni prescritte nel Foglio norme e
nel Disciplinare a giudizio discrezionale dell’Amministrazione.
3. Il concessionario si assume l’onere della manutenzione ordinaria e straordinaria nonché gli oneri di
contribuzione di qualsiasi natura gravanti sul bene concesso.
A chi rivolgere la “domanda”?
utilizzando preferibilmente gli appositi schemi riportati nel presente manuale:
Alla Provincia di Genova domanda in bollo da € 14,62
Quale documentazione predisporre ed allegare?
Alla Provincia di Genova
alla domanda dovranno essere allegati:
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Planimetria catastale aggiornata (NCT) della zona in cui verrà realizzato l’intervento
Impianto catastale originario della zona in cui verrà realizzato l’intervento
Autocertificazione relativa alla destinazione urbanistica delle zone circostanti la zona di intervento (solo
per la costruzione di ponti e passerelle da parte di privati)
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MANUALE OPERE IDRAULICHE
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Stralcio del piano regolatore e delle norme relative alla zona in oggetto (solo per la costruzione di ponti e
passerelle da parte di privati)
Relazione descrittiva in 4 copie, di cui una in bollo da € 14,62, [Art. 3 della tariffa approvata con DM
Finanze del 20/8/92, aggiornato con Legge n° 662 del 23/12/96, art. 2 comma 150]
Documentazione progettuale in 4 copie, di cui una in bollo da € 0,52 per ogni elaborato grafico [Art. 28
della tariffa approvata con DM Finanze del 20/8/92]
Relazione idraulica in 4 copie di cui una in bollo da € 0,52: la presentazione della relazione idraulica non è
necessaria in caso di attraversamenti dell’alveo con tubazioni e condotte interrate o sospese,
attraversamenti dell’alveo con linee aeree elettriche, telefoniche o di impianti [Art. 28 della tariffa
approvata con DM Finanze del 20/8/92]
Documentazione fotografica 1 copia
Una marca da bollo da € 14,62 per il provvedimento;
Verrà richiesta, dopo presentazione di “Relazione di fine lavori”, la Georeferenzazione dell’opera effettuata
esclusivamente con il sistema PREGEO.
Attenzione: Enti pubblici ed assimilati non devono apporre i bolli e, negli altri casi di esenzione dall’imposta di
bollo, dovrà essere allegata la documentazione che dimostra la sussistenza di tale diritto
La Relazione descrittiva, redatta da un professionista abilitato ai sensi di legge, descriverà le opere oggetto di
autorizzazione.
La Documentazione progettuale redatta da un professionista abilitato ai sensi di legge, illustrerà le opere oggetto
di autorizzazione e comprenderà:
• una corografia dalla CTR, in scala adeguata per individuare con esattezza il tratto del corso d’acqua
interessato e la posizione della sezione idraulica di controllo;
• l’estratto, o copia di originale, della planimetria catastale, contenente l’indicazione delle opere in
progetto;
• la planimetria dello stato attuale e di progetto con indicati i confini catastali demaniali;
• le sezioni trasversali attuali e di progetto con indicati i confini catastali demaniali ed il livello di
massima piena.
• l’esatta quantificazione delle aree di proprietà demaniale che verranno occupate
Dove procurarsi la CTR?
Presso il servizio cartografico della Regione Liguria.
Dove procurarsi l’estratto catastale?
Presso l’Agenzia del Territorio.
Dove procurarsi la certificazione di destinazione urbanistica e gli estratti del PRG?
Presso gli Uffici
Comunali preposti.
La Relazione idraulica redatta da un tecnico abilitato, ingegnere o geometra in funzione dei reciproci settori di
competenza, secondo i criteri stabiliti, differenti a seconda dei bacini.
Tale relazione individuerà l’andamento del pelo libero di deflusso della piena sia nello stato attuale sia in quello di
progetto, permettendo di valutare l’impatto delle opere sul corso d’acqua, e comprenderà:
• la perimetrazione del bacino imbrifero;
• i calcoli delle portate;
• la verifica idraulica secondo i criteri stabiliti dalla circolare n° 3867/276 CTP del 21/01/1999, contenente,
in generale, le sezioni idrauliche, con indicazione del livello di massima piena, del franco idraulico e del
limite demaniale, il profilo longitudinale del corso d’acqua, il profilo di rigurgito, etc.
La Documentazione fotografica mostrerà il sito nel quale verrà edificata l’opera e comprenderà, se necessario, uno
schema che individui i punti di ripresa e tutte le immagini utili alla visualizzazione del contesto.
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MANUALE OPERE IDRAULICHE
Chi rilascia la concessione?
La Provincia di Genova
dopo la definizione del canone, i pagamenti del canone e del deposito cauzionale, la firma del Foglio Norme e
relativo Disciplinare di Concessione in cui vengono indicate le condizioni a cui è rilasciata la concessione, e la
stipula dell’atto di concessione.
L’esecuzione delle opere potrà quindi iniziare solamente dopo la spedizione dell’Atto Dirigenziale di Concessione,
che comprenderà già l’autorizzazione di accesso in alveo necessaria alla realizzazione delle opere stesse.
Si ricorda che la Provincia si riserva il diritto di sospendere, modificare o revocare, anche parzialmente, in
qualunque momento la concessione, qualora intervengano ragioni di:
• disciplina idraulica del corso d’acqua interessato;
• ragioni di pubblica utilità;
• morosità per almeno una annualità;
• uso del bene in concessione per scopi diversi da quelli previsti dal disciplinare;
• mancata osservazione degli adempimenti di cui al foglio norme.
Quali altre spese devono essere sostenute o quali versamenti bisogna effettuare?
Al momento della richiesta è necessario versare a beneficio della Provincia di Genova:
• € 25,82 sul Conto Corrente Postale n° 282160 intestato a Tesoreria dell’Amministrazione
Provinciale di Genova, con la seguente causale: spese istruttorie per rilascio parere per
concessione idraulica.
Al momento della firma del Foglio Norme è necessario versare a beneficio della Provincia di Genova:
• l’importo di due annualità del canone a titolo di deposito cauzionale infruttifero; l’importo di
una annualità del canone di concessione demaniale anticipato;
Tali importi verranno calcolati in base agli utilizzi ed alla superficie occupata e saranno soggetti
alle normative di legge.
Saranno inoltre a carico del concessionario tutte le eventuali spese per la registrazione del
contratto, di segreteria e di bollo.
Per tutta la durata della concessione è necessario versare a beneficio della Provincia di Genova:
o
l’importo annuale anticipato del canone di concessione demaniale, aggiornato con
scadenza triennale sulla base delle indicazioni della Regione Liguria, tenendo conto del
tasso di inflazione programmato
Tutti i suddetti pagamenti dovranno essere effettuati mediante pagamento di bollettini che
l’Amministrazione provvederà ad inviare al concessionario precedentemente alla stipula della
concessione o alla scadenza delle annualità di canone.
Quando e come si avranno notizie della pratica?
Ai sensi dell’Art. 10 della LR 8/1991, che attua la Legge 241/1990 sulla trasparenza amministrativa,
l’Amministrazione Provinciale deve inviare al richiedente apposita comunicazione personale di “avvio del
procedimento”.
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MANUALE OPERE IDRAULICHE
Questa comunicazione contiene, tra le altre informazioni, l’indicazione del “codice pratica” che è indispensabile
citare nel caso si desiderino informazioni al riguardo. Tale codice è composto da sette caratteri, due lettere iniziali
che sintetizzano il tipo di pratica seguite da cinque numeri che ne rappresentano il progressivo cronologico.
A questa prima comunicazione potrà far seguito l’eventuale “richiesta di integrazione”.
Entro i termini massimi per l’istruttoria fissati dal Regolamento in vigore per gli atti amministrativi, una volta
verificata l’assentibilità dal punto di vista idraulico verranno inviati al richiedente:
• i bollettini di pagamento degli importi da versare, a titolo di cauzione (pari ad una annualità di canone) e la
prima rata anticipata del canone di concessione;
• il Foglio Norme in duplice copia di cui una da restituire controfirmata per accettazione, contenente le
condizioni a cui viene rilasciata la concessione.
• il Disciplinare in duplice copia da restituire firmate per accettazione
Nel caso in cui il richiedente intendesse rinunciare alla richiesta di concessione dovrà provvedere ad inviare una
comunicazione di rinuncia.
Al ricevimento delle ricevute di pagamento, del Foglio Norme e delle due copie del Disciplinare di Concessione,
controfirmati per accettazione, l’Amministrazione Provinciale invierà al richiedente l’Atto Dirigenziale di
Concessione.
Il Concessionario dovrà inoltre fornire, una volta completate le opere, la Relazione del Direttore dei Lavori con la
quale si attesterà la conformità delle opere realizzate al progetto ed alle varianti autorizzate.
Verrà richiesta la Georeferenziazione delle opere eseguite con il metodo Pregeo.
Le informazioni potranno essere richieste presso gli uffici della Direzione 3 Pianificazione Generale e di Bacino –
Largo F. Cattanei 3 – Genova Quarto nei giorni di lunedi e mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 12.00
o negli orari di apertura all’Ufficio Rapporti con il Cittadino (Sportello del Cittadino) ubicato presso la sede
centrale dell’Amministrazione Provinciale di Genova – Piazzale Mazzini 2 – Genova.
Per ogni comunicazione e/o richiesta di informazioni dovrà essere citato il Codice Pratica.
Le domande di rinnovo dovranno essere presentate sei mesi prima della cessione del rapporto, corredate dalla
documentazione indicata nel seguito:
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domanda in bollo da € 14,62 con indicazione del titolare, del numero e della scadenza della concessione, gli
estremi dell’Atto Dirigenziale di concessione;
dichiarazione attestante il regolare pagamento dei canoni demaniali nonché il corretto utilizzo del bene
demaniale nel rispetto di quanto stabilito dal Disciplinare di concessione e dal Foglio Norme, corredata da
apposita documentazione fotografica;
bollo da € 14,62 per il provvedimento di rinnovo;
Una volta verificato che i pagamenti del canone demaniale siano stati effettuati con regolarità e il conforme utilizzo
del bene demaniale secondo quanto stabilito nella concessione demaniale, il tecnico invia al richiedente due copie
del Foglio Norme e del Disciplinare di concessione.
A seguito del ricevimento di una copia del Foglio Norme e di due Disciplinare di concessione, firmate per
accettazione, il tecnico invia al richiedente l’Atto Dirigenziale di concessione.
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MANUALE OPERE IDRAULICHE
Concessione Idraulica in sanatoria
Questa modalità di richiesta interessa quei soggetti che hanno realizzato opere e manufatti occupanti, in proiezione
o in subalveo, porzioni di area demaniale catastalmente definite di corsi d’acqua definiti pubblici, quali ad esempio:
• ponti carrabili, passerelle pedonali;
• attraversamenti dell’alveo con tubazioni e condotte interrate o sospese;
• attraversamenti dell’alveo con linee aeree elettriche, telefoniche o di impianti;
• tubazioni aggraffate ai muri d’argine che occupino l’alveo in proiezione orizzontale;
non avendo ottenuto la necessaria autorizzazione preventiva per realizzarli oppure nel caso che le opere siano state,
in passato, autorizzate ma che non sia stato domandato il rinnovo della concessione entro il termine di scadenza
della stessa
Nel caso si tratti di opere eseguite senza autorizzazioni la domanda di CI in sanatoria ha come diretta
conseguenza la denuncia all’autorità giudiziaria per violazione del RD 523/1904. Ciò analogamente a quanto
avviene per gli accertamenti d’istituto effettuati dall’Ufficio Polizia Idraulica. Tali accertamenti hanno lo
scopo di verificare la regolarità delle opere esistenti lungo i corsi d’acqua pubblici ed obbligano all’avvio di
procedimenti giudiziari nel caso sia constatata la loro irregolarità.
A seguito della presentazione della domanda, in quanto autodenuncia e ferme restando le responsabilità civili e
penali ai sensi del già citato RD 523/1904, è possibile regolarizzare tali opere purché idraulicamente compatibili
con il corso d’acqua interessato.
L’iter procedurale della presente tipologia di richiesta è del tutto analogo a quello delle Concessioni Idrauliche.
La regolarizzazione delle opere (dal punto di vista dell’utilizzo della proprietà demaniale) si completerà solamente
dopo la stipula dell’Atto di Concessione. Ciò ovviamente nel pieno rispetto di tutte le particolari condizioni e
prescrizioni tecniche contenute nell’atto concessorio.
Saranno a carico del richiedente tutte le spese necessarie per il ripristino dei luoghi nel caso in cui le autorizzazioni
non siano assentibili per motivi idraulici o nel caso in cui il richiedente rinuncia al proseguimento dell’istruttoria.
Il Richiedente sarà inoltre tenuto a corrispondere, all’Amministrazione Provinciale di Genova ed al Ministero delle
Finanze per le parti di competenza, i canoni arretrati dal momento dell’occupazione del suolo demaniale precedente
la richiesta di sanatoria.
Le informazioni potranno essere richieste presso gli uffici della Direzione 3 Pianificazione Generale e di Bacino –
Largo F. Cattanei 3– Genova Quarto nei giorni di lunedi e mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 12.00
o negli orari di apertura all’Ufficio Rapporti con il Cittadino (Sportello del Cittadino) ubicato presso la sede
centrale dell’Amministrazione Provinciale di Genova – Piazzale Mazzini 2 – Genova.
Per ogni comunicazione e/o richiesta di informazioni dovrà essere citato il Codice Pratica.
Concessione greto
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MANUALE OPERE IDRAULICHE
Questa modalità di richiesta interessa quei soggetti che vogliono utilizzare porzioni di aree appartenenti al
Demanio Fluviale con o senza realizzazione di opere.
A seguito delle disposizioni di legge a partire dal 01/01/2001 la Provincia di Genova – Direzione 3 Pianificazione
Generale e di Bacino risulta essere l’unico soggetto cui rivolgersi per ottenere in concessione le aree di proprietà
demaniale.
La domanda di Concessione per l’utilizzo di area demaniale dovrà essere presentata alla Provincia di Genova, (vedi
MOD CG 1) corredata dalla documentazione indicata in seguito (doc. 1^fase): l’utilizzo dovrà essere compatibile
con le indicazioni del P.R.G. o PUC vigente.
L’area demaniale richiesta in concessione verrà illustrata nel sito internet della Provincia di Genova
(http:/www.provincia.genova.it) alle voci Genova e Ponente – levante – Versante Padano e pubblicata all’Albo
Pretorio della stessa Provincia di Genova e all’Albo Pretorio del Comune ove è ubicata.
Chiunque fosse interessato all’utilizzo dell’area, potrà formulare domanda, in carta bollata da € 14,62 a “Provincia
di Genova – Direzione 3 Pianificazione Generale e di Bacino – Piazzale Mazzini 2 manifestando il proprio
interesse e dichiarando l’utilizzo a cui l’area verrà destinata.(vedi MOD CG 2)
Il termine entro il quale inviare le richieste è quello indicato per ogni singola descrizione contenuta alle voci
Genova e Ponente – Levante – Versante Padano e Vetrina delle Aree.
Qualora non vi siano ulteriori richieste di partecipazioni il canone verrà stabilito sulla base di una tabellazione
predisposta dall’Amministrazione Provinciale di Genova in collaborazione con l’Agenzia del Demanio sezione di
Genova, basata sul tipo di utilizzo e l’indice relativo del Comune in cui ricade.
Nell’ipotesi di presentazione di più domande di concessione relative al medesimo bene, l’Amministrazione
Provinciale inviterà tutti i richiedenti a presentare un’offerta sulla base delle quali verrà effettuata una gara per
l’assegnazione dell’area.
Ad assegnazione avvenuta, all’aggiudicatario verrà richiesta la documentazione necessaria al proseguimento della
pratica, indicata nel dettaglio in seguito.
Entro i termini massimi per l’istruttoria fissati dal Regolamento in vigore per gli atti amministrativi, una volta
verificata l’assentibilità dal punto di vista idraulico verranno inviati al richiedente:
• i bollettini di pagamento degli importi da versare, a titolo di cauzione (pari ad una annualità di canone) e la
prima rata anticipata del canone di concessione;
• il Foglio Norme in duplice copia di cui una da restituire controfirmata per accettazione, contenente le
condizioni a cui viene rilasciata la concessione.
• il Disciplinare in duplice copia da restituire firmate per accettazione
Nel caso in cui il richiedente intendesse rinunciare alla richiesta di concessione dovrà provvedere ad inviare una
comunicazione di rinuncia.
Al ricevimento delle ricevute di pagamento, del Foglio Norme e delle due copie del Disciplinare di Concessione,
controfirmati per accettazione, l’Amministrazione Provinciale invierà al richiedente l’Atto Dirigenziale di
Concessione.
Verrà richiesta, dopo presentazione di “Relazione di fine lavori”, la Georeferenzazione dell’area effettuata
esclusivamente con il sistema PREGEO.
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MANUALE OPERE IDRAULICHE
Di norma la concessione non potrà avere superiore a sei anni, estendibile fino ad un massimo di diciannove anni
esclusivamente in considerazione dell’interesse pubblico e tenuto conto degli oneri di ripristino o di bonifica del
bene.
CONDIZIONI GENERALI
1. la stima del canone concessorio viene effettuata dalla Provincia Di Genova – Direzione 3 Pianificazione
Generale e di Bacino sulla base della “Tabellazione dei Canoni” stabilita dalla Regione Liguria con D.G.R.
1412 del 18/11/2005.
2. In caso di unica domanda il canone stabilito sarà aumentato del 20% per mancanza di gara.
3. Si rammenta che la concessione potrà essere revocata in qualsiasi momento qualora intervengano ragioni di
pubblica utilità, per esigenze di pubblico interesse o violazione delle condizioni prescritte nel Foglio norme e
nel Disciplinare a giudizio discrezionale dell’Amministrazione.
4. Il concessionario si assume l’onere della manutenzione ordinaria e straordinaria nonché gli oneri di
contribuzione di qualsiasi natura gravanti sul bene concesso. La Provincia provvede con scadenza almeno
triennale ad una verifica per accertare lo stato manutentivo dell’immobile concesso e per indicare le opere di
manutenzione di cui il bene necessita.
5.
Qualora il richiedente risulti Ente Pubblico, come definito dall’art. 1, comma 1 di cui alla Legge 11/07/1986 n°
390, come specificato dal D. Min. Finanze del 25/02/1987 e l’utilizzo previsto sia per fini istituzionali e
compatibile con le disposizioni di cui alla Legge 398/86 e successivo D.M. 25/02/87 nonché alle disposizioni
dettate dal D.P.R. 08/01/2001 n° 41, l’Ente richiedente dovrà attestare che l’uso cui intende destinare il bene di
proprietà dello Stato rientra tra i compiti istituzionali dell’Ente stesso a norma delle vigenti disposizioni di
legge. In tal caso la domanda verrà intesa prioritaria rispetto ad eventuali concorrenti privati e l’Ente potrà
usufruire dei benefici previsti dalle norme vigenti sugli oneri di concessione (10% del canone) (MOD CG 3).
6.
Nell’ipotesi di presentazione di più domande di concessione relative al medesimo bene è preferito il
richiedente che intenda avvalersi del bene per un uso che sia funzionale al perseguimento di interessi pubblici o
risponda a rilevanti esigenze di pubblica utilità ovvero che assicuri un maggior investimento per interventi di
manutenzione o valorizzazione del bene.
A chi rivolgere la “domanda”?
Alla Provincia di Genova Direzione 3 Pianificazione Generale e di Bacino, utilizzando il modulo allegato.
Quale documentazione predisporre ed allegare?
I° fase: domanda di concessione per l’utilizzo di un’area demaniale
Istanza in bollo da € 14,62 con indicazione della superficie richiesta e delle modalità di utilizzo dell’area
• Planimetria catastale (NCT) e planimetria catastale aggiornata (VAX) dell’area richiesta in concessione
• Impianto catastale originario della zona in cui verrà realizzato l’intervento
• Autocertificazione relativa alla destinazione urbanistica delle zone circostanti la zona di intervento
• Stralcio del piano regolatore e delle norme relative alla zona in oggetto
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MANUALE OPERE IDRAULICHE
Si rammenta che la mancata presentazione della documentazione su riportata, comporterà l’immediata
archiviazione dell’istanza.
A seguito di questa prima fase verrà attivata la procedura per l’aggiudicazione del diritto di utilizzo, in concessione,
dell’area richiesta.(vedi moduli allegati)
II° fase (dopo l’assegnazione dell’area)
Richiesta documentazione per il proseguimento dell’istruttoria della pratica
•
•
•
•
•
Relazione descrittiva 4 copie, di cui una in bollo da € 14,62
Documentazione progettuale
4 copie, di cui una in bollo da € 0,52 per ogni elaborato grafico
Relazione idraulica 4 copie di cui una in bollo da € 0,52, se necessaria in funzione dell’utilizzo richiesto
Documentazione fotografica 1 copia
Una marca da bollo da € 14,62 per il provvedimento
Attenzione: Enti pubblici ed assimilati non devono apporre i bolli, negli altri casi di esenzione dall’imposta di
bollo dovrà essere allegata la documentazione che dimostri la sussistenza di tale diritto.
La Relazione descrittiva, redatta da un professionista abilitato ai sensi di legge, descriverà le aree oggetto di
autorizzazione ed il loro utilizzo previsto nonché le eventuali opere da eseguirsi;
La Documentazione progettuale redatta da un professionista abilitato ai sensi di legge, illustrerà le opere oggetto
di autorizzazione e comprenderà:
• una corografia dalla CTR, in scala adeguata per individuare con esattezza il tratto del corso d’acqua
interessato;
• l’estratto, o copia di originale, della planimetria catastale (NCT), contenente l’indicazione dell’intervento in
progetto;
• la planimetria dello stato attuale e di progetto con indicati i confini catastali demaniali;
• le sezioni trasversali attuali e di progetto.
• esatta quantificazione delle aree demaniali che verranno occupate
Dove procurarsi la CTR?
Dove procurarsi l’estratto catastale?
Presso il servizio cartografico della Regione Liguria.
Presso l’Agenzia del Territorio.
La Relazione idraulica redatta da un tecnico abilitato, ingegnere o geometra in funzione dei reciproci settori di
competenza.
Tale relazione individuerà l’andamento del pelo libero di deflusso della piena sia nello stato attuale sia in quello di
progetto, permettendo di valutare l’impatto delle opere sul corso d’acqua, e comprenderà:
• la perimetrazione del bacino imbrifero;
• i calcoli delle portate;
• la verifica idraulica secondo i criteri stabiliti dalla circolare n° 3867/276 CTP del 21/01/1999, contenente, in
generale, le sezioni idrauliche, con indicazione del livello di massima piena, del franco idraulico e del limite
demaniale, il profilo longitudinale del corso d’acqua, il profilo di rigurgito, etc.
La Documentazione fotografica mostrerà il sito nel quale verrà utilizzata l’area e le eventuali opere e comprenderà,
se necessario, uno schema che individui i punti di ripresa e tutte le immagini utili alla visualizzazione del contesto.
A seguito della trasmissione della suddetta documentazione potrà far seguito l’eventuale “richiesta di
integrazione”.
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MANUALE OPERE IDRAULICHE
Secondo quanto stabilito dalle “Norme in materia di procedimento amministrativo e di accesso ai documenti
amministrativi approvate dal Consiglio Provinciale con Delibera prot. 49904” emanate in attuazione della L.
7 agosto 1990 n° 241, si ricorda che la documentazione dovrà pervenire entro 90 giorni dal ricevimento della
presente; in caso contrario la richiesta verrà archiviata.
Chi rilascia la concessione?
La Provincia di Genova.
L’utilizzo delle aree e l’eventuale esecuzione delle opere potrà quindi iniziare solamente dopo l’invio dell’Atto
Dirigenziale di concessione.
Quali altre spese devono essere sostenute o quali versamenti bisogna effettuare?
Versamento a beneficio della Provincia di Genova:
•
€ 25,82 sul Conto Corrente Postale n° 282160 intestato a Tesoreria dell’Amministrazione Provinciale di
Genova, con la seguente causale: spese istruttorie per rilascio parere per concessione idraulica.
•
Dopo la firma del Foglio Norme e del disciplinare
ƒ i pagamenti del deposito cauzionale (pari a due annualità di canone) e il canone annuo anticipato.
ƒ Saranno inoltre a carico del concessionario tutte le spese per la registrazione del contratto, di
segreteria e di bollo (ove necessario)
Per tutta la durata della concessione è necessario versare a beneficio della Provincia di Genova: l’importo annuale
anticipato del canone di concessione demaniale, aggiornato con scadenza triennale sulla base delle indicazione
della Regione Liguria, tenendo conto del tasso di inflazione programmato.
Le domande di rinnovo dovranno essere presentate sei mesi prima della cessione del rapporto, corredate dalla
documentazione indicata nel seguito:
•
•
•
domanda in bollo da € 14,62 con indicazione del numero della concessione, gli estremi dell’Atto
Dirigenziale di concessione;
dichiarazione attestante il regolare pagamento dei canoni demaniali nonché il corretto utilizzo del bene
demaniale nel rispetto di quanto stabilito dal Disciplinare di concessione e dal Foglio Norme, corredata da
apposita documentazione fotografica;
bollo da € 14,62 per il provvedimento di rinnovo;
Una volta verificato che i pagamenti del canone demaniale siano stati effettuati con regolarità e il conforme utilizzo
del bene demaniale secondo quanto stabilito nella concessione demaniale, il tecnico invia al richiedente due copie
del Foglio Norme e del Disciplinare di concessione.
A seguito del ricevimento di una copia del Foglio Norme e di due Disciplinare di concessione, firmate per
accettazione, il tecnico invia al richiedente l’Atto Dirigenziale di concessione.
Concessione greto in sanatoria
Questa modalità di richiesta interessa quei soggetti che hanno utilizzato porzioni di area demaniale di corsi d’acqua
definiti pubblici senza la realizzazione di opere o che hanno utilizzato o costruito manufatti in aree demaniali ormai
avulse dal corso d’acqua senza ottenere preventivamente la necessaria concessione.
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MANUALE OPERE IDRAULICHE
Come per gli accertamenti effettuati autonomamente dall’Ufficio Polizia Idraulica, anche la domanda di CG
in sanatoria ha come diretta conseguenza la denuncia all’autorità giudiziaria per violazione del RD
523/1904.
A seguito della presentazione della domanda, in quanto autodenuncia, ferme restando le responsabilità civili e
penali ai sensi del già citato RD 523/1904, è possibile regolarizzare tali opere purché idraulicamente compatibili
con il corso d’acqua, in ogni caso l’utilizzatore sarà tenuto al pagamento dei canoni di occupazioni per i periodi
pregressi di utilizzo del bene.
L’iter procedurale della presente tipologia di richiesta è del tutto analogo a quello delle Concessioni Greto.
Nulla osta idraulico
Questa modalità di richiesta interessa quei soggetti che devono costruire manufatti, esclusi i volumi edilizi, in
fregio ad un corso d’acqua pubblico, ubicati su terreno non appartenente al demanio fluviale.
Le opere da realizzare possono essere, ad esempio:
• muri d’argine, opere di protezione delle sponde;
• muri di sostegno, scavi, demolizioni ed opere in genere da realizzarsi, a qualunque scopo, ad una distanza
inferiore a cinque metri dalla sponda per quanto riguarda le opere ricadenti all’interno del versante
tirrenico, quattro metri per le opere ricadenti in territori compresi in bacini ricadenti all’interno del versante
padano.
• tutti i tipi di attraversamenti (ponti, passerelle, attraversamenti in subalveo od aerei) che non occupino
anche in proiezione proprietà demaniale: si ricorda che qualora ci sia occupazione di area demaniale dovrà
essere presentata istanza di concessione idraulica;
• opere di regimazione ed difesa idraulica realizzate da enti,
• opere realizzate in aree di demanio marittimo in prossimità di corsi d’acqua,
Per quanto concerne invece gli edifici si veda quanto indicato nel capitolo: deroga alle distanze o conformità
ai piani di bacino.
A chi rivolgere la “domanda”?
In questo caso ad un solo Ente, utilizzando preferibilmente gli schemi nel seguito allegati:
Alla
Provincia di Genova
in bollo da € 14,62
Quale documentazione predisporre ed allegare?
Per le opere realizzate in prossimità di corsi d’acqua deve essere presentata la seguente documentazione:
• Relazione descrittiva in singola copia in bollo da € 14,62, [Art. 3 della tariffa approvata con DM
Finanze del 20/8/92, aggiornato con Legge n° 662 del 23/12/96, art. 2 comma 150]
• Documentazione progettuale in singola copia in bollo da € 0,52 per ogni elaborato grafico [Art. 28
della tariffa approvata con DM Finanze del 20/8/92];
• Documentazione fotografica
Per le restanti tipologie di intervento sopra indicate:
•
Relazione descrittiva in tre copie, di cui una in bollo da € 14,62, [Art. 3 della tariffa approvata con DM
Finanze del 20/8/92, aggiornato con Legge n° 662 del 23/12/96, art. 2 comma 150]
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MANUALE OPERE IDRAULICHE
•
•
•
Documentazione progettuale in tre copie, di cui una in bollo da € 0,52 per ogni elaborato grafico [Art.
28 della tariffa approvata con DM Finanze del 20/8/92]
¬ Relazione idraulica tre copie di cui una in bollo da lire € 0,52 [Art. 28 della tariffa approvata con
DM Finanze del 20/8/92]: la relazione idraulica non è necessaria per attraversamenti (ad esclusione di
ponti e passerelle) in subalveo od aerei che non occupino porzioni di aree demaniali, per gli interventi
nella fascia di rispetto del corso d’acqua (per es. movimentazione di terra) che non comportino la
realizzazione di opere civili e che non modifichino l’assetto della sponda del corso d’acqua
Documentazione fotografica in una copia
Attenzione: Enti pubblici ed assimilati non devono apporre i bolli e negli altri casi di esenzione dall’imposta di
bollo dovrà essere allegata la documentazione che dimostri la sussistenza di tale diritto
Il Progetto redatto da un professionista abilitato ai sensi di legge, illustrerà le opere da eseguire. Esso
comprenderà:
• corografia dalla CTR, in scala adeguata per individuare con esattezza il tratto del corso d’acqua
interessato e la sezione idraulica trasversale di controllo;
• la planimetria dello stato attuale e di progetto con indicati i confini catastali demaniali e le opere
oggetto dell’intervento;
• le sezioni trasversali attuali e di progetto con indicati i confini catastali demaniali e il livello di
massima piena;
• l’estratto della planimetria catastale con indicato l’intervento che si intende realizzare.
Dove procurarsi la CTR?
Presso il servizio cartografico della Regione Liguria.
La Relazione idraulica redatta da un tecnico abilitato, ingegnere o geometra in funzione dei reciproci settori di
competenza, individuerà l’andamento del pelo libero di deflusso della piena sia nello stato attuale sia in quello di
progetto permettendo di valutare l’impatto delle opere sul corso d’acqua. Essa comprenderà:
• la perimetrazione del bacino imbrifero;
• i calcoli delle portate;
• la verifica idraulica secondo i criteri stabiliti dalla circolare n° 3867/276 CTP del 21/01/1999, contenente,
in generale, le sezioni idrauliche, con indicazione del livello di massima piena, del franco idraulico e del
limite demaniale, il profilo longitudinale del corso d’acqua, il profilo di rigurgito, etc.
La Documentazione fotografica mostra il sito nel quale verrà edificata l’opera, con, se necessario, uno schema che
indichi i punti di ripresa e tutte le immagini utili alla visualizzazione del contesto.
Chi rilascia l’autorizzazione?
La Provincia di Genova.
Nota: Le opere potranno essere eseguite con l’ottenimento delle altre autorizzazioni occorrenti per legge,
ovviamente nel pieno rispetto di tutte le particolari condizioni e prescrizioni tecniche contenute nel nulla osta
idraulico rilasciato dalla Direzione 3 Pianificazione Generale e di Bacino che comprende già l’autorizzazione di
accesso in alveo eventualmente necessaria.
Quali altre spese bisogna sostenere?
È necessario versare a beneficio della Provincia di Genova:
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MANUALE OPERE IDRAULICHE
€ 25,82 sul Conto Corrente Postale n° 282160 intestato alla Tesoreria dell’Amministrazione
Provinciale di Genova, con la seguente causale: spese istruttorie per rilascio nulla osta idraulico.
È indispensabile consegnare insieme alla domanda una marca da bollo da € 14,62 che sarà apposta sull’originale
dell’autorizzazione emessa dalla Provincia di Genova - Art 4 tariffa DM.
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MANUALE OPERE IDRAULICHE
Quando e come si avranno notizie della pratica?
Ai sensi dell’Art. 10 della LR 8/1991, che attua la Legge 241/1990 sulla trasparenza amministrativa,
l’Amministrazione Provinciale deve inviare al richiedente apposita comunicazione personale di “avvio del
procedimento”.
Questa comunicazione contiene, tra le altre informazioni, l’indicazione del “codice pratica” che è indispensabile
citare nel caso si desiderino informazioni al riguardo. Tale codice è composto da sette caratteri, due lettere iniziali
che sintetizzano il tipo di pratica seguite da cinque numeri che ne rappresentano il progressivo.
A questa prima comunicazione potrà far seguito l’eventuale “richiesta di integrazione”.
In ultimo, entro i termini massimi per l’istruttoria fissati dal Regolamento, l’Amministrazione Provinciale invierà al
richiedente e al Comune di pertinenza, il “provvedimento conclusivo del procedimento”.
Nulla osta idraulico in sanatoria
Questa modalità di richiesta interessa quei soggetti che hanno costruito manufatti, esclusi volumi edilizi, in fregio
ad un corso d’acqua pubblico, ubicati su terreno non appartenente al demanio fluviale, quali ad esempio:
• muri d’argine, opere di protezione delle sponde;
• muri di sostegno, scavi, demolizioni ed opere in genere da realizzarsi, a qualunque scopo, ad una distanza
inferiore a cinque metri dal limite della sponda per quanto riguarda le opere ricadenti all’interno del
versante tirrenico, quattro metri per le opere ricadenti in territori compresi in bacini ricadenti all’interno del
versante padano
• tutti i tipi di attraversamenti (ponti, passerelle, attraversamenti in subalveo od aerei) che non occupino
anche in proiezione proprietà demaniale: si ricorda che qualora ci sia occupazione di area demaniale dovrà
essere presentata istanza di concessione idraulica in sanatoria
• opere di regimazione ed difesa idraulica realizzate da enti;
Per quanto concerne invece gli edifici l’argomento sarà trattato nel capitolo: condoni edilizi.
Come per gli accertamenti effettuati autonomamente dall’Ufficio Polizia Idraulica, anche la domanda di nulla
osta in sanatoria ha come diretta conseguenza la denuncia all’autorità giudiziaria per violazione del RD
523/1904.
A seguito della presentazione della domanda, in quanto autodenuncia, ferme restando le responsabilità civili e
penali ai sensi del già citato RD 523/1904, è possibile regolarizzare tali opere purché idraulicamente compatibili
con il corso d’acqua.
A chi rivolgere la “domanda”?
In questo caso ad un solo Ente, utilizzando preferibilmente gli schemi nel seguito allegati:
Alla
Provincia di Genova
in bollo da € 14,62
DOCUMENTO TECNICO NORMATIVO
DTN. O.I. 01
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Ed. 3 Rev. 0
MANUALE OPERE IDRAULICHE
Quale documentazione predisporre ed allegare?
•
•
•
•
Relazione descrittiva tre copie, di cui una in bollo da € 14,62 [Art. 3 della tariffa approvata con DM
Finanze del 20/8/92, aggiornato con Legge n° 662 del 23/12/96, art. 2 comma 150]
Documentazione progettuale tre copie, di cui una in bollo da € 0,52 per ogni elaborato grafico [Art. 28
della tariffa approvata con DM Finanze del 20/8/92]
Relazione idraulica tre copie di cui una in bollo da € 0,52 [Art. 28 della tariffa approvata con DM
Finanze del 20/8/92]: la relazione idraulica non è necessaria per attraversamenti (ad esclusione di ponti e
passerelle) in subalveo od aerei che non occupino porzioni di aree demaniali
Una marca da bollo da € 14,62 per il provvedimento
Attenzione: Enti pubblici ed assimilati non devono apporre i bolli negli altri casi di esenzione dall’imposta di bollo
dovrà essere allegata la documentazione che dimostri la sussistenza di tale diritto
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MANUALE OPERE IDRAULICHE
Il Progetto redatto da un professionista abilitato ai sensi di legge, illustrerà, in questo caso, le opere eseguite.
Esso comprenderà:
• una corografia dalla CTR, in scala adeguata per individuare con esattezza il tratto del corso d’acqua
interessato e la sezione idraulica trasversale di controllo;
• la planimetria dello stato preesistente l’abuso ed attuale con indicati i confini catastali demaniali e
l’opera oggetto di sanatoria;
• le sezioni trasversali dello stato preesistente l’abuso ed attuale;
• l’estratto della planimetria catastale con indicato l’intervento realizzato.
Dove procurarsi la CTR?
Presso il servizio cartografico della Regione Liguria.
La Relazione idraulica redatta da un tecnico abilitato, ingegnere o geometra in funzione dei reciproci settori di
competenza, individuerà l’andamento del pelo libero di deflusso della piena sia nello stato preesistente l’abuso sia
in quello attuale permettendo di valutare l’impatto delle opere abusive sul corso d’acqua. Essa comprende:
• la perimetrazione del bacino imbrifero;
• i calcoli delle portate;
• la verifica idraulica secondo i criteri stabiliti dalla circolare n° 3867/276 CTP del 21/01/1999, contenente,
in generale, le sezioni idrauliche, con indicazione del livello di massima piena, del franco idraulico e del
limite demaniale, il profilo longitudinale del corso d’acqua, il profilo di rigurgito, etc.
La Documentazione fotografica mostra il sito nel quale verrà edificata l’opera, con, se necessario, uno schema che
indichi i punti di ripresa e tutte le immagini utili alla visualizzazione del contesto.
Chi rilascia l’autorizzazione?
La Provincia di Genova.
Nota: Le eventuali opere aggiuntive potranno essere eseguite con l’ottenimento delle altre autorizzazioni occorrenti
per legge, ovviamente nel pieno rispetto di tutte le particolari condizioni e prescrizioni tecniche contenute nel nulla
osta idraulico rilasciato dalla Direzione 3 Pianificazione Generale e di Bacino che comprende già l’autorizzazione
di accesso in alveo eventualmente necessaria.
Quali altre spese bisogna sostenere?
È necessario versare a beneficio della Provincia di Genova:
€ 25,82 sul Conto Corrente Postale n° 282160 intestato alla Tesoreria dell’Amministrazione Provinciale di
Genova, con la seguente causale: spese istruttorie per rilascio nulla osta idraulico in sanatoria.
Quando e come si avranno notizie della pratica?
Ai sensi dell’Art. 10 della LR 8/1991, che attua la Legge 241/1990 sulla trasparenza amministrativa,
l’Amministrazione Provinciale deve inviare al richiedente apposita comunicazione personale di “avvio del
procedimento”.
Questa comunicazione contiene, tra le altre informazioni, l’indicazione del “codice pratica” che è indispensabile
citare nel caso si desiderino informazioni al riguardo. Tale codice è composto da sette caratteri, due lettere iniziali
che sintetizzano il tipo di pratica seguite da cinque numeri che ne rappresentano il progressivo.
A questa prima comunicazione potrà far seguito l’eventuale “richiesta di integrazione”.
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MANUALE OPERE IDRAULICHE
In ultimo, entro i termini massimi per l’istruttoria fissati dal Regolamento, l’Amministrazione Provinciale invierà al
richiedente e al Comune di pertinenza, il “provvedimento conclusivo del procedimento”.
Nulla osta idraulico per opere in demanio marittimo
Questa modalità di richiesta interessa quei soggetti che devono chiedere una concessione o il rinnovo della stessa in
aree di demanio marittimo con opere realizzate in prossimità della foce di corsi d’acqua
A chi rivolgere la “domanda”?
In questo caso ad un solo Ente, utilizzando preferibilmente gli schemi nel seguito allegati:
Alla
Provincia di Genova
in bollo da € 14,62
Quale documentazione predisporre ed allegare?
Per le opere realizzate in prossimità di corsi d’acqua deve essere presentata la seguente documentazione:
• Relazione descrittiva in singola copia in bollo da € 14,62, [Art. 3 della tariffa approvata con DM
Finanze del 20/8/92, aggiornato con Legge n° 662 del 23/12/96, art. 2 comma 150]
• Documentazione progettuale, in singola copia in bollo da € 0,52 per ogni elaborato grafico [Art. 28
della tariffa approvata con DM Finanze del 20/8/92];
• Documentazione fotografica
Attenzione: Enti pubblici ed assimilati non devono apporre i bolli e negli altri casi di esenzione dall’imposta di
bollo dovrà essere allegata la documentazione che dimostri la sussistenza di tale diritto
La documentazione progettuale comprenderà:
• corografia dalla CTR, in scala adeguata per individuare con esattezza il tratto del corso d’acqua
interessato;
• l’estratto della planimetria catastale con indicata l’opera esistente;
• la planimetria dello stato attuale con indicate le opere esistenti, il limite demaniale e la sponda del corso
d’acqua;
• le sezioni trasversali attuali con indicati i confini catastali demaniali e la sezione del corso d’acqua
E’ facoltà degli Uffici richiedere l’ulteriore documentazione fosse ritenuta necessaria.
Quali altre spese bisogna sostenere?
È necessario versare a beneficio della Provincia di Genova:
€ 25,82 pari a lire 50.000 sul Conto Corrente Postale n° 282160 intestato alla Tesoreria
dell’Amministrazione Provinciale di Genova, con la seguente causale: spese istruttorie per rilascio deroga alle
distanze.
Quando e come si avranno notizie della pratica?
Ai sensi dell’Art. 10 della LR 8/1991, che attua la Legge 241/1990 sulla trasparenza amministrativa,
l’Amministrazione Provinciale deve inviare al richiedente apposita comunicazione personale di “avvio del
procedimento”.
DOCUMENTO TECNICO NORMATIVO
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Ed. 3 Rev. 0
MANUALE OPERE IDRAULICHE
Questa comunicazione contiene, tra le altre informazioni, l’indicazione del “codice pratica” che è indispensabile
citare nel caso si desiderino informazioni al riguardo. Tale codice è composto da sette caratteri, due lettere iniziali
che sintetizzano il tipo di pratica seguite da cinque numeri che ne rappresentano il progressivo.
A questa prima comunicazione potrà far seguito l’eventuale “richiesta di integrazione”.
Entro i termini massimi per l’istruttoria fissati in 60 giorni dal Regolamento Provinciale in materia di procedimento
amministrativo e di accesso ai documenti amministrativi, l’Amministrazione Provinciale invierà al richiedente, il
“nulla osta’’.
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MANUALE OPERE IDRAULICHE
Conformità al Piano di Bacino
La Conformità al Piano di Bacino ha lo scopo di autorizzare chiunque (privato, società, ente pubblico) intenda
realizzare, all’interno del perimetro dei bacini in versante tirrenico per i quali è già stato approvato o adottato il
relativo Piano di Bacino:
1. progetti di utilizzo del territorio che ricadono in area inondabile così come definite dalla cartografia di
Piano: questi interventi sono subordinati al preventivo parere vincolante espresso dal Comitato Tecnico
Provinciale;
2. interventi di nuova edificazione che ricadono all’interno della fascia di rispetto, così come definita nelle
norme di attuazione del piano di bacino, di corsi d’acqua individuati nel reticolo idrografico significativo;
3.
scavi permanenti, comunque al di sopra del livello di piena duecentennale, nella fascia compresa tra 5 e 10
m dalle sponde di corsi d’acqua individuati nel reticolo idrografico significativo;
Per i casi non compresi nel precedente elenco la valutazione della Conformità al Piano è demandata alla Comunità
Montana, ove competente ai sensi della L. 4/99, e al Comune competente nella restante parte del territorio.
Rimangono invariate le autorizzazioni relative all’utilizzo di area demaniale (concessioni idrauliche e greto).
A chi rivolgere la “domanda”?
In questo caso ad un solo Ente, utilizzando preferibilmente gli schemi nel seguito allegati:
Alla
Provincia di Genova Direzione 3 Pianificazione Generale e di Bacino.
Piazzale Mazzini, 2 - 16122 GENOVA
in bollo da € 14,62
Quale documentazione predisporre ed allegare?
• Relazione descrittiva tre copie;
• Documentazione progettuale tre copie;
Caso 1: progetti di utilizzo del territorio che ricadono in area inondabile
Relazione idraulica, tre copie, per individuare il tirante in corrispondenza di un evento di piena
duecentennale;
Si comunica che è stato predisposto uno studio idraulico di dettaglio per l’analisi del fenomeno di
laminazione della piena del T.Lavagna, a valle della confluenza con il T.Sturla, e del F.Entella: pertanto
non risulta più necessario presentare la relazione idraulica, relativamente ai due corsi d’acqua citati, per
gli interventi ricadenti nella piana del F.Entella.
Caso 2: interventi di nuova edificazione
Relazione idraulica tre copie;
Casi 3: scavi comunque al di sopra del livello di piena duecentennale, nella fascia compresa tra 5 e 10 m dalle
sponde
DOCUMENTO TECNICO NORMATIVO
DTN. O.I. 01
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Ed. 3 Rev. 0
MANUALE OPERE IDRAULICHE
Relazione idraulica tre copie;
In funzione del regime normativo potrebbe essere richiesta la valutazione dell’eventuale interferenza con il
regime di falda, dell’incremento di impermeabilizzazione e un’analisi della stabilità dei versanti.
Attenzione: Enti pubblici ed assimilati non devono apporre i bolli, negli altri casi di esenzione dall’imposta di bollo
dovrà essere allegata la documentazione che dimostri la sussistenza di tale diritto.
Il Progetto redatto da un professionista abilitato ai sensi di legge, illustrerà le opere da eseguire. Esso
comprenderà:
• una corografia dalla CTR, in scala adeguata per individuare con esattezza il tratto del corso d’acqua
interessato e la sezione idraulica trasversale di controllo;
• la planimetria dello stato attuale e di progetto con indicati i confini catastali demaniali e le distanze delle
nuove edificazioni rispetto il più esterno tra i limite demaniale e la sponda del corso d’acqua;
• le sezioni trasversali attuali e di progetto con indicati i confini catastali demaniali e le distanze delle
nuove edificazioni rispetto il più esterno tra i limite demaniale e la sponda del corso d’acqua;
• l’estratto della planimetria catastale con l’indicazione dell’intervento oggetto di richiesta di
autorizzazione in deroga alle distanze;
Dove procurarsi la CTR? Presso il Servizio Cartografico della Regione Liguria - Viale Brigate Partigiane, 2 Genova.
Dove procurarsi la planimetria catastale? Presso l’Ufficio Tecnico Erariale - Via Finocchiaro Aprile, 1 – Genova.
La Relazione idraulica redatta da un tecnico abilitato, ingegnere o geometra in funzione dei reciproci settori di
competenza, individuerà l’andamento del pelo libero di deflusso della piena. Essa comprenderà:
• la perimetrazione del bacino imbrifero;
• i calcoli delle portate;
• la verifica idraulica secondo i criteri stabiliti dalla circolare n° 3867/276 CTP del 21/01/1999, contenente,
in generale, le sezioni idrauliche, con indicazione del livello di massima piena, del franco idraulico e del
limite demaniale, il profilo longitudinale del corso d’acqua, il profilo di rigurgito, etc.
La Documentazione fotografica mostra il sito nel quale verranno edificate le opere con, se necessario, uno schema
che indichi i punti di ripresa e tutte le immagini utili alla visualizzazione del contesto.
Chi rilascia la conformità al piano di bacino?
La Provincia di Genova. Direzione 3 Pianificazione Generale e di Bacino. Largo F. Cattanei 3– Genova Quarto.
Nota: Le opere potranno essere eseguite con l’ottenimento delle altre autorizzazioni occorrenti per legge.
Quali altre spese bisogna sostenere?
È necessario versare a beneficio della Provincia di Genova:
ƒ
€ 25,82 sul Conto Corrente Postale n° 282160 intestato alla Tesoreria dell’Amministrazione Provinciale
di Genova, con la seguente causale: spese istruttorie per rilascio della conformità di piano.
Quando e come si avranno notizie della pratica?
DOCUMENTO TECNICO NORMATIVO
DTN. O.I. 01
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Ed. 3 Rev. 0
MANUALE OPERE IDRAULICHE
Ai sensi dell’Art. 10 della LR 8/1991, che attua la Legge 241/1990 sulla trasparenza amministrativa,
l’Amministrazione Provinciale deve inviare al richiedente apposita comunicazione personale di “avvio del
procedimento”.
Questa comunicazione contiene, tra le altre informazioni, l’indicazione del “codice pratica” che è indispensabile
citare nel caso si desiderino informazioni al riguardo. Tale codice è composto da sette caratteri, due lettere iniziali
che sintetizzano il tipo di pratica seguite da cinque numeri che ne rappresentano il progressivo.
A questa prima comunicazione potrà far seguito l’eventuale “richiesta di integrazione”.
Secondo quanto stabilito dalle “ Norme in materia di procedimento amministrativo e di accesso ai documenti
amministrativi approvate dal Consiglio Provinciale con Delibera prot.49904 ” emanate in attuazione della L. 7
agosto 1990 n° 241, si ricorda che la documentazione integrativa dovrà pervenire entro 90 giorni dal ricevimento
della richiesta; in caso contrario la richiesta verrà ritenuta nulla ed espresso parere negativo.
In ultimo, entro i termini massimi per l’istruttoria fissati dal Regolamento (pari a 2 mesi nel caso in cui l’opera da
autorizzare sia in zona soggetta vincolo idrogeologico, 6 mesi negli altri casi), l’Amministrazione Provinciale
invierà al richiedente e al Comune di pertinenza, il “provvedimento conclusivo del procedimento”.
E’ possibile prendere visione degli atti relativi alla pratica presso il predetto ufficio in Largo F. Cattanei 3- Genova
Quarto, il lunedì ed il mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 12,00.