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CenTer - SCHEDA DOCUMENTO N° 3263 TIPO DI DOCUMENTO: NEWS TITOLO: Edilizia, città anti-ecologiche. Promossa solo Bolzano SOTTOTITOLO: AUTORE: Cognome Nome (max. 3 tra virgole) / Ente / AA VV: Rubino Monica ESTRATTO DA PE RIODICO: Del: N°: Titolo: ESTRATTO DA SITO INTERNET: Indirizzo esteso [http://]: Indirizzo home page [http://]: www.repubblica.it Di: la Repubblica Nazione: Italia Data primo contatto: Data rimozione: 16/02/2011 PAROLE CHIAVE: risparmio & efficientamento energetico, edifici, legambiente ABSTRACT: MB Pareti senza isolamento, finestre sottili e montate male, ponti termici tra diversi materiali, serramenti e solai che favoriscono gli sprechi energetici. Gli edifici in cui abitiamo e lavoriamo sono responsabili, in nove casi su dieci, di forti dispersioni di calore e quindi costringono a usare riscaldamento e condizionatori, facendo così aumentare i costi in bolletta e diminuire il comfort e la vivibilità. Lo rivela un'indagine di Legambiente che, con la campagna nazionale fiTutti in classe Afl, vuole promuovere una nuova cultura del costruire sostenibile. © - Centro Documentazione Terotec - tutti i diritti riservati Laboratorio per l'Innovazione della Manutenzione e della Gestione dei Patrimoni Urbani e Immobiliari Viale Giulio Cesare 14 00192 Roma tel. +39 063610695 +39 063230130 fax +39 063610756 [email protected] www.terotec.it Edilizia, città anti-ecologiche Promossa so... Edilizia, città anti-ecologiche Promossa so... 1 di 2 16/02/2011 17.31 IL DOSSIER Gli edifici in cui viviamo e lavoriamo sono responsabili, in nove casi su dieci, di dispersioni di calore e fannno aumentare i costi in bolletta. Lo rivela un'indagine di Legambiente condotta in 15 capoluoghi italiani di MONICA RUBINO ROMA - Pareti senza isolamento, finestre sottili e montate male, ponti termici tra diversi materiali, serramenti e solai che favoriscono gli sprechi energetici. Gli edifici in cui abitiamo e lavoriamo sono responsabili, in nove casi su dieci, di forti dispersioni di calore e quindi costringono a usare riscaldamento e condizionatori, facendo così aumentare i costi in bolletta e diminuire il comfort e la vivibilità. Lo rivela un'indagine di Legambiente che, con la campagna nazionale “Tutti in classe A”, vuole promuovere una nuova cultura del costruire sostenibile. Una squadra di tecnici ha analizzato 100 edifici tra appartamenti e uffici in 15 città italiane, e solo 11 (tutti costruiti a Bolzano) sono quelli “promossi”. Per mostrare difetti e pregi degli edifici sono state utilizzate immagini termografiche realizzate con un apposito macchinario capace di evidenziare le caratteristiche termiche ed energetiche dei materiali nelle pareti esterne dell’edificio. GUARDA LE TERMOFOTO 1 “Con le termofoto - spiega Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente vogliamo rendere evidente quanto sia importante avere case ben progettate e costruite. Le speciali immagini mostrano proprio la differenza tra una casa di “classe A”, ossia con uno standard di qualità energetica che certifica un bassissimo fabbisogno di energia per il riscaldamento, e quelle costruite invece senza alcuna attenzione a questi temi. Le prime garantiscono una migliore qualità della vita agli abitanti grazie al buon isolamento delle pareti e, a parità di comfort, possono ridurre sensibilmente la spesa per il riscaldamento invernale e fare a meno dei condizionatori d’estate, riducendo fino a un terzo la spesa per il riscaldamento e il raffrescamento, ossia permettendo un risparmio tra i 200 e i 500 euro l’anno a famiglia”. Per quanto riguarda gli edifici residenziali sono state prese in considerazione costruzioni realizzate negli ultimi dieci anni, ossia nel momento del boom dei prezzi, venduti spesso a cifre superiori a 3/4.000 euro a metro quadro. Se si considera che la differenza di spesa per una casa di classe A rispetto a una “normale” è del 5-10%, e il prezzo di costruzione è di circa 1.000 euro a mq, si capisce come non sia un problema di costi a impedire di investire nella qualità. Per capire le differenze per chi vi abita, le termofoto di Bolzano mostrano caratteristiche omogenee delle pareti, il cui isolamento permette di evitare sbalzi termici. In questo modo si possono ridurre i costi del riscaldamento e del raffrescamento. Per fare un esempio, un edificio certificato di classe A ha bisogno di circa 30 kWh/mq anno per il riscaldamento (paragonabile alla capacità di 3 litri di gasolio per riscaldare efficientemente per un anno la superficie di 1 m²), rispetto ad un'abitazione nuova di classe C che ha bisogno di circa 70 kWh/mq anno, mentre un edificio come quelli “bocciati” dalle analisi, mediamente di classe E, ha bisogno di oltre 120 kWh/mq anno. Sono stati analizzati anche edifici pubblici, "perché Regioni e Comuni - spiega Legambiente - dovrebbero dare il buon esempio evitando sprechi nelle loro strutture", e i risultati sono ugualmente sconfortanti: bocciati 18 edifici su 19 con dispersioni a volte clamorose che obbligano ad un superlavoro i termosifoni d’inverno e i condizionatori d’estate. L’unico palazzo che si salva è la nuova sede amministrativa della Provincia di Bolzano. Nel dossier di Legambiente c’è anche una dettagliata valutazione sull’operato delle diverse Regioni in materia di prestazioni energetiche in edilizia. Promosse le Province Autonome di Trento e Bolzano, la Lombardia e il Piemonte dove le normative affrontano in maniera completa tutti gli aspetti di rendimento e certificazione energetica degli edifici, gli obblighi, i controlli e le sanzioni e dove, di conseguenza, si possono trovare esempi positivi di edilizia sostenibile. Promosse ma con riserva: Emilia-Romagna, Liguria e Puglia dove mancano ancora dei tasselli per completare il quadro normativo. Bocciate per alcune lacune normative: Lazio, Umbria e Valle d’Aosta, con Leggi Regionali che prevedono indicazioni ancora troppo generiche sull’efficienza energetica. Bocciate per incompletezza e inadeguatezza delle leggi regionali: Toscana, Veneto, Marche, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna, Sicilia, Abruzzo. Il quadro emerso da questo monitoraggio denota quanto poco siano cambiate, negli ultimi trent'anni, le attenzioni da parte di progettisti e costruttori nei confronti di materiali, tecnologie e modalità costruttive impiegate per il contenimento degli sprechi energetici. Secondo le stime del ministero dello Sviluppo economico, complessivamente, il peso degli usi energetici civili rappresenta circa il 50% dei consumi elettrici e il 33% di quelli energetici totali. "Diventa dunque importantissimo - conclude Edilizia, città anti-ecologiche Promossa so... Edilizia, città anti-ecologiche Promossa so... Edilizia, città anti-ecologiche Promossa so... Edilizia, città anti-ecologiche Promossa so... 2 di 2 16/02/2011 17.31 Legambiente - intervenire nel settore edilizio per ridurre gli sprechi e le emissioni di CO2". L'Unione Europea ha preso molto sul serio questa sfida con precise direttive che hanno reso obbligatoria, anche in Italia, la certificazione energetica degli edifici 2 nuovi e nelle compravendite di quelli già esistenti. La recente direttiva Ue 31/2010 stabilisce addirittura che dal 2021 tutti i nuovi edifici dovranno avere caratteristiche tali da non aver bisogno di apporti per il riscaldamento e il raffrescamento, oppure dovranno essere in grado di soddisfarli attraverso l’uso di fonti rinnovabili. © RIPRODUZIONE RISERVATA (16 febbraio 2011) INDICE DEI LINK 1. GUARDA LE TERMOFOTO — http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/risparmio-energetico/ 2. la certificazione energetica degli edifici — http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/certificato-energetico-tutto-quello-che-ce-da-sapere/ Divisione La Repubblica — Gruppo Editoriale L’Espresso Spa - P.Iva 00906801006 Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento di CIR SpA Edilizia, città anti-ecologiche Promossa so... Edilizia, città anti-ecologiche Promossa so...