CenTer - terotec

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CenTer - SCHEDA DOCUMENTO N° 3263
TIPO DI DOCUMENTO:
NEWS
TITOLO:
Edilizia, città anti-ecologiche. Promossa solo Bolzano
SOTTOTITOLO:
AUTORE:
Cognome Nome (max. 3 tra virgole) / Ente / AA VV:
Rubino Monica
ESTRATTO DA PE RIODICO:
Del:
N°:
Titolo:
ESTRATTO DA SITO INTERNET:
Indirizzo esteso [http://]:
Indirizzo home page [http://]:
www.repubblica.it
Di:
la Repubblica
Nazione:
Italia
Data primo contatto:
Data rimozione:
16/02/2011
PAROLE CHIAVE:
risparmio & efficientamento energetico, edifici, legambiente
ABSTRACT:
MB
Pareti senza isolamento, finestre sottili e montate male, ponti termici tra diversi materiali, serramenti e solai
che favoriscono gli sprechi energetici. Gli edifici in cui abitiamo e lavoriamo sono responsabili, in nove casi su
dieci, di forti dispersioni di calore e quindi costringono a usare riscaldamento e condizionatori, facendo così
aumentare i costi in bolletta e diminuire il comfort e la vivibilità. Lo rivela un'indagine di Legambiente che, con
la campagna nazionale fiTutti in classe Afl, vuole promuovere una nuova cultura del costruire sostenibile.
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Edilizia, città anti-ecologiche Promossa so... Edilizia, città anti-ecologiche Promossa so...
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16/02/2011 17.31
IL DOSSIER
Gli edifici in cui viviamo e lavoriamo sono responsabili, in nove casi su dieci, di dispersioni di calore e fannno aumentare i costi in bolletta. Lo rivela un'indagine
di Legambiente condotta in 15 capoluoghi italiani
di MONICA RUBINO
ROMA - Pareti senza isolamento, finestre sottili e montate male, ponti termici tra diversi
materiali, serramenti e solai che favoriscono gli sprechi energetici. Gli edifici in cui
abitiamo e lavoriamo sono responsabili, in nove casi su dieci, di forti dispersioni di calore
e quindi costringono a usare riscaldamento e condizionatori, facendo così aumentare i
costi in bolletta e diminuire il comfort e la vivibilità. Lo rivela un'indagine di Legambiente
che, con la campagna nazionale “Tutti in classe A”, vuole promuovere una nuova cultura
del costruire sostenibile.
Una squadra di tecnici ha analizzato 100 edifici tra appartamenti e uffici in 15 città italiane,
e solo 11 (tutti costruiti a Bolzano) sono quelli “promossi”. Per mostrare difetti e pregi
degli edifici sono state utilizzate immagini termografiche realizzate con un apposito
macchinario capace di evidenziare le caratteristiche termiche ed energetiche dei materiali
nelle pareti esterne dell’edificio.
GUARDA LE TERMOFOTO 1
“Con le termofoto - spiega Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente vogliamo rendere evidente quanto sia importante avere case ben progettate e costruite.
Le speciali immagini mostrano proprio la differenza tra una casa di “classe A”, ossia con
uno standard di qualità energetica che certifica un bassissimo fabbisogno di energia per il
riscaldamento, e quelle costruite invece senza alcuna attenzione a questi temi. Le prime garantiscono una migliore qualità della
vita agli abitanti grazie al buon isolamento delle pareti e, a parità di comfort, possono ridurre sensibilmente la spesa per il
riscaldamento invernale e fare a meno dei condizionatori d’estate, riducendo fino a un terzo la spesa per il riscaldamento e il
raffrescamento, ossia permettendo un risparmio tra i 200 e i 500 euro l’anno a famiglia”.
Per quanto riguarda gli edifici residenziali sono state prese in considerazione costruzioni realizzate negli ultimi dieci anni, ossia nel
momento del boom dei prezzi, venduti spesso a cifre superiori a 3/4.000 euro a metro quadro. Se si considera che la differenza di
spesa per una casa di classe A rispetto a una “normale” è del 5-10%, e il prezzo di costruzione è di circa 1.000 euro a mq, si
capisce come non sia un problema di costi a impedire di investire nella qualità. Per capire le differenze per chi vi abita, le
termofoto di Bolzano mostrano caratteristiche omogenee delle pareti, il cui isolamento permette di evitare sbalzi termici. In questo
modo si possono ridurre i costi del riscaldamento e del raffrescamento. Per fare un esempio, un edificio certificato di classe A ha
bisogno di circa 30 kWh/mq anno per il riscaldamento (paragonabile alla capacità di 3 litri di gasolio per riscaldare efficientemente
per un anno la superficie di 1 m²), rispetto ad un'abitazione nuova di classe C che ha bisogno di circa 70 kWh/mq anno, mentre un
edificio come quelli “bocciati” dalle analisi, mediamente di classe E, ha bisogno di oltre 120 kWh/mq anno.
Sono stati analizzati anche edifici pubblici, "perché Regioni e Comuni - spiega Legambiente - dovrebbero dare il buon esempio
evitando sprechi nelle loro strutture", e i risultati sono ugualmente sconfortanti: bocciati 18 edifici su 19 con dispersioni a volte
clamorose che obbligano ad un superlavoro i termosifoni d’inverno e i condizionatori d’estate. L’unico palazzo che si salva è la
nuova sede amministrativa della Provincia di Bolzano. Nel dossier di Legambiente c’è anche una dettagliata valutazione
sull’operato delle diverse Regioni in materia di prestazioni energetiche in edilizia. Promosse le Province Autonome di Trento e
Bolzano, la Lombardia e il Piemonte dove le normative affrontano in maniera completa tutti gli aspetti di rendimento e
certificazione energetica degli edifici, gli obblighi, i controlli e le sanzioni e dove, di conseguenza, si possono trovare esempi
positivi di edilizia sostenibile. Promosse ma con riserva: Emilia-Romagna, Liguria e Puglia dove mancano ancora dei tasselli per
completare il quadro normativo. Bocciate per alcune lacune normative: Lazio, Umbria e Valle d’Aosta, con Leggi Regionali che
prevedono indicazioni ancora troppo generiche sull’efficienza energetica. Bocciate per incompletezza e inadeguatezza delle leggi
regionali: Toscana, Veneto, Marche, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna, Sicilia, Abruzzo.
Il quadro emerso da questo monitoraggio denota quanto poco siano cambiate, negli ultimi trent'anni, le attenzioni da parte di
progettisti e costruttori nei confronti di materiali, tecnologie e modalità costruttive impiegate per il contenimento degli sprechi
energetici. Secondo le stime del ministero dello Sviluppo economico, complessivamente, il peso degli usi energetici civili
rappresenta circa il 50% dei consumi elettrici e il 33% di quelli energetici totali. "Diventa dunque importantissimo - conclude
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Legambiente - intervenire nel settore edilizio per ridurre gli sprechi e le emissioni di CO2". L'Unione Europea ha preso molto sul
serio questa sfida con precise direttive che hanno reso obbligatoria, anche in Italia, la certificazione energetica degli edifici 2 nuovi
e nelle compravendite di quelli già esistenti. La recente direttiva Ue 31/2010 stabilisce addirittura che dal 2021 tutti i nuovi edifici
dovranno avere caratteristiche tali da non aver bisogno di apporti per il riscaldamento e il raffrescamento, oppure dovranno essere
in grado di soddisfarli attraverso l’uso di fonti rinnovabili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
(16 febbraio 2011)
INDICE DEI LINK
1. GUARDA LE TERMOFOTO — http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/risparmio-energetico/
2. la certificazione energetica degli edifici — http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/certificato-energetico-tutto-quello-che-ce-da-sapere/
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