SIMONE E LA MARTHON DES SABLES. SABBIA, POLMONI

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SIMONE E LA MARTHON DES SABLES. SABBIA, POLMONI
SIMONE E LA MARTHON DES SABLES.
SABBIA, POLMONI, GAMBE E…UN GRANDE CUORE
Mani da osteopata. Piedi da ultrarunner. Occhi da fotografo. Barba da viaggiatore. Cuore di papà. E’
questo il profilo di Simone, per tutti BeardRunner, l’unico torinese del gruppo dei 33 italiani che
fra poco più di 30 giorni sarà al via della 31°edizione della Marathon des Sables (8-18 Aprile
20016), la gara podistica più estrema e massacrante (ma altrettanto affascinante e
memorabile) del mondo.
La gara di BeardRunner è una corsa molto particolare perché Simone non correrà (almeno non solo!)
per conquistare il titolo o entrare nella top ten ma per compiere un’impresa dal cuore grande:
aiutare,
chilometro
dopo
chilometro,
l’associazione
sportiva
Sporthappenings
a
raccogliere fondi per l'Accademia Italiana Wheelchair Tennis, per avviare i giovani portatori
di handicap alla pratica del tennis.
Il progetto è realizzato in collaborazione con Rotary Torino Superga, Dryarn e 1caffè.org, che per
primi hanno creduto nel grande sogno di Simone e lo hanno aiutato.
L'edizione 2016, prevede sei tappe, per un totale, quest'anno, di 257 km, il record da quanto è stata
istituita.
Era il 1985 quando, Patrick Bauer, fotografo francese, percorse 315 km in autosufficienza totale
attraversando il deserto dall'Algeria fino ad arrivare al confine con il Niger. Ci mise 13 giorni e con sé
portava uno zaino del peso di 35 kg che conteneva tra l'altro l'acqua indispensabile per la
sopravvivenza. Da quell'impresa al limite delle capacità umane, nasce la "Marathon Des Sables", la
maratona più massacrante ed estrema del mondo che si corre nel deserto del Sahara al confine tra
Marocco e Algeria.
Il progetto di Simone? Raccogliere 2570 euro, 10 euro per ognuno dei 257 km della gara, per aiutare
alcuni ragazzi disabili ad avvicinarsi al mondo dello sport.
Come fare per aiutare Simone? Semplicissimo. Dall’11 al 18 Aprile www.1caffè.org, la Onlus fondata
da Luca Argentero, sarà la piattaforma digitale alla quale connettersi per donare 1 euro, “un caffè”…
Simone ha iniziato a correre poco più di 16 mesi fa, quasi per gioco, per correre la sua prima Mezza
Maratona e da allora non ha più smesso di correre. La stessa sera della sua prima gara è nato
Vittorio, e allora c’è un po’ di lui in ogni corsa, in ogni allenamento. Ora lo aspetta la gara delle gare,
la Marathon des Sables.
“Molto rigido – racconta Simone - il regolamento cui dobbiamo attenerci. A rendere ancor più dura la
corsa, oltre alle condizioni climatiche del deserto (media diurna del periodo oltre i 30°, notturna 14°),
è l'obbligo della completa autosufficienza alimentare: dalla partenza del primo giorno all'arrivo finale,
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gli atleti possono nutrirsi solo con gli alimenti che portano nello zaino. Stesso discorso per quanto
riguarda il vestiario. Ho preparato uno speciale zaino di 6,74 chili che dovrò portare con me anche
durante le varie tappe - All'interno cibi liofilizzati, barrette energetiche, un indumento per la notte, un
piccolo kit di sopravvivenza e poco altro.
Sarà dura. Ma sono pronto. Sfido me stesso e i miei limiti, ma questa gara per me è anche una gara
di solidarietà. E allora, quando tornerò e potrò aiutare qualche ragazzo ad entrare in Accademia, nel
mio piccolo, avrò davvero vinto”.
www.facebook.com/beardrunner
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