NIVELL AVANÇAT

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NIVELL AVANÇAT
NIVELL AVANÇAT
1. COMPRENSIÓ LECTORA (COMPRENSIONE DELLA LETTURA)
Testo 1 - Non fate il funerale ai libri
La mia estate è ossessionata da intere pagine culturali dei quotidiani i quali discutono se
eventuali contratti degli autori, per mettere le loro opere sui vari supporti elettronici, non
preludano alla definitiva scomparsa del libro e delle librerie. Un quotidiano ha persino
messo in bella evidenza una foto dei "bouquinistes" del Lungosenna dicendo che questi
venditori di libri (vecchi) sono destinati a sparire, senza considerare che, se davvero non
si stampassero più libri, fiorirebbe proprio un ghiotto mercato librario "vintage" e le
bancarelle, unico posto dove si potrebbero trovare i libri di una volta, -0- vivrebbero di
nuova vita. In realtà la domanda se siamo arrivati al tramonto del libro è iniziata con
l'avvento del personal computer (e fanno ormai trent'anni), tanto che alla fine JeanClaude Carrière e io ci siamo stancati di rispondervi e abbiamo pubblicato una lunga
conversazione intitolata provocatoriamente "Non sperate di liberarvi dei libri".
Sostenere un lungo avvenire per il libro non significa negare che certi testi di
consultazione siano -1- su una tavoletta elettronica, che un presbite possa leggere meglio
un giornale su un supporto elettronico dove può amplificare il corpo tipografico a piacere,
che i nostri ragazzi possano evitare di portare chili di carta nello zainetto. E neppure si
vuole sostenere a ogni costo che per leggere "Guerra e pace" sotto l'ombrellone sia più
comoda la forma-libro; io ne sono convinto, ma i gusti sono gusti, e auguro solo a chi ha
gusti diversi di non incappare in una giornata di blackout. Ma la vera ragione per cui -2 è
che abbiamo la prova che sopravvivono in ottima salute libri stampati più di cinquecento
anni fa, e pergamene di duemila anni, mentre non abbiamo alcuna prova della durata di
un supporto elettronico. Nel giro di trent'anni il disco floppy è stato sostituito dal dischetto
rigido, questo dal dvd, il dvd dalla chiavetta, nessun computer è più in grado di leggere
un floppy degli anni Ottanta e quindi non sappiamo se quanto c'era sopra sarebbe durato
non dico mille anni ma almeno dieci. -3-. Inoltre c'è una bella differenza tra toccare e
sfogliare un libro fresco e odoroso di stampa e tenere in mano una chiavetta. Oppure tra
recuperare in cantina un testo di tanti anni fa che reca le nostre sottolineature e le nostre
note a margine, facendoci rivivere antiche emozioni, e rileggere la stessa opera, in Times
New Roman corpo 12, sullo schermo del computer. E anche ammesso che chi prova
piaceri del genere sia una minoranza, su sei miliardi di abitanti del pianeta (ma saranno
otto entro quindici anni), ci saranno abbastanza appassionati da sostenere un fiorente
mercato del libro. E se poi i best sellers da leggere in treno, gli orari ferroviari o le
raccolte di barzellette usciranno dalle librerie e vivranno solo su supporti elettronici, tanto
meglio,-4-. Anni fa deprecavo che nelle vecchie e ombrose librerie di un tempo chi vi
entrava per curiosità fosse affrontato da un signore severo che domandava che cosa
cercasse, e il malcapitato, intimidito, usciva subito. E giustamente trovavo più
incoraggianti le nuove librerie-cattedrale dove si può stare seduti o accovacciati per ore a
scoprire e sfogliare di tutto. Ora però, se le tavolette elettroniche assorbiranno tutto il
mercato dei libri usa e getta, potrebbero ritornare buone le librerie dei tempi andati, dove
gli affezionati andranno a cercare i libri che non si gettano. Infine ricordiamo che, nel
corso dei secoli, -5-. La fotografia non ha condannato a morte la pittura, il cinema non ha
ucciso la fotografia, la televisione non ha eliminato il cinema, il treno convive benissimo
con auto ed aereo. Dunque avremo una diarchia tra lettura su schermo e lettura su carta,
e in ogni caso aumenterà in modo astronomico il numero delle persone che impareranno
a leggere visto che persino gli sms sono potenti strumenti di alfabetizzazione dei
ripetenti. E, se aumenterà l'analfabetismo di ritorno nella vecchia Europa decadente,
avremo miliardi di nuovi lettori in Asia e in Africa. E, per chi leggerà a cavalcioni del ramo
di un albero nella foresta subtropicale, andrà sempre meglio un libro di carta che uno
elettronico.
Testo 2
Gianni Versace: ritratto di un genio
"Un colpo di sole". Così Oliviero Toscani descrive il suo primo incontro con un
giovanissimo Gianni Versace nella prefazione al libro "Gianni Versace: lo stilista dal cuore
elegante". Pubblicato da Utopia Edizioni il volume di Tony Di Corcia fa luce sugli aspetti
più intimi e stimolanti del vero Versace. Non solo quel mecenate che la stampa americana
aveva ribattezzato "Lorenzo de Versace" ma anche l'uomo che amava vivere con
semplicità circondato dai suoi affetti e da pochi buoni amici, lontano dalla luce dei
riflettori, delle celebrities e delle top model, che pure aveva creato e lanciato, intento a
coltivare la sua magnifica ossessione per il bello e la ricerca estetica applicata a ogni
manifestazione del suo tempo e della sua multiforme creatività: dalla musica alla
fotografia all'antiquariato, passando per le arti figurative del passato e del presente, fino
al cinema e al teatro, sua immensa passione condivisa con il grande coreografo Maurice
Béjart. Ne emerge un ritratto sfaccettato e ricco di sfumature di un sensibile e colto
antesignano interprete di "un'epoca di sfolgorante bellezza", per usare le parole efficaci di
Natalia Aspesi. Un mito della moda ma soprattutto un artista di grande talento e umanità
raccontato attraverso le parole di chi lo conosceva e lo apprezzava.
Di Corcia ha intervistato ben 25 personalità del mondo dell'arte, dello spettacolo e del
giornalismo che lo hanno fedelmente accompagnato in molti momenti della sua vita. "Ho
scelto di scrivere questo libro perché ritengo che l'impronta di Versace nell'evoluzione del
gusto e della moda sia davvero indelebile: ho sempre amato il suo stile perché era un
innovatore, uno che vedeva più lontano di tutti - spiega l'autore - non ho avuto il
privilegio di conoscere e incontrare personalmente Versace ma nei tre anni in cui mi sono
dedicato alla stesura di questo libro mi sono fatto un'idea precisa di lui, come di un uomo
curioso e gentile: un eterno sognatore capace di grandi slanci creativi e affettivi".
Nella galleria dei personaggi che intervengono nelle pagine del libro spicca una voce
singolare: Gian Paolo Barbieri che negli anni Settanta creò le foto per le prime campagne
pubblicitarie di Versace. "Il suo contributo e la sua generosa disponibilità sono state
determinanti per la realizzazione del mio libro - tiene a sottolineare Di Corcia - quando gli
ho anticipato che stavo scrivendo una monografia su Versace ha deciso di donarmi alcuni
suoi scatti risalenti al periodo in cui lo stilista calabrese iniziò a collaborare con Genny e
Callaghan, preparando il terreno al suo debutto ufficiale a Milano nel marzo del 1978 con
la sua prima sfilata da solista".
E così l'autore ha affidato all'obbiettivo di Barbieri il compito di documentare a livello
iconografico l'evoluzione stilistica del primo periodo di Versace. Quello in cui già
incubavano i germi di grandi intuizioni destinate a lasciare il segno tuttora
nell'immaginario degli stilisti. Come Maurizio Pecoraro che nel libro acutamente dichiara:
"Se Versace fosse ancora vivo si divertirebbe moltissimo nel vedere come siano molti
quelli che provano a copiarlo senza, però, riuscirci".
COMPITO 1
Completi il testo con le frasi adeguate.
Inserisca la lettera corrispondente nelle caselle sottostanti come
nell’esempio.
Attenzione: non si è fatto uso delle maiuscole nelle frasi da inserire al principio di
un periodo.
A) così non si getta via nulla
B) i libri avranno lunga vita
C) la carta stampata non si salverà
D) mai un nuovo mezzo ha sostituito totalmente il precedente
E) meno agevoli da spostare
F) pertanto, non bisogna affidarsi alla carta stampata
G) più comodi da trasportare
H) quindi, meglio conservare la nostra memoria su carta
I) spesso le nuove scoperte hanno soppiantato le altre
L) tutta carta risparmiata
M) vivrebbero di nuova vita
0
M
1
2
3
4
5
COMPITO 2
INDICHI LA RISPOSTA CORRETTA
Esempio:
a) Il libro su Versace è stato scritto da Oliviero Toscani
b) Tony Di Corcia ha curato la prefazione del libro
c) L’introduzione del libro è di Oliviero Toscani
1)
Nel suo libro lo scrittore
a) si sofferma principalmente sulla vita pubblica dello stilista.
b) mette soprattutto in risalto gli aspetti poco noti della vita dello stilista.
c) cerca di ritrarre l’artista calabrese nella sua completezza.
2) Tony Di Corcia afferma che Versace
a)
b)
c)
considerava la moda la sua unica e vera passione.
era davvero molto versatile nella sua ricerca del bello.
amava il teatro più di qualsiasi altra manifestazione artistica.
3)
Lo scrittore
a)
b)
c)
ha avuto la fortuna di incontrare lo stilista in diverse occasioni.
ha conosciuto e intervistato molti dei suoi amici.
riconosce il talento dello stilista sebbene non ne apprezzi lo stile.
4) Gian Paolo Barbieri
a)
b)
c)
è sempre stato accanto allo stilista sin dagli esordi.
ha curato le immagini della prima parte del libro di Di Corcia.
ha debuttato come fotografo nel 1978 proprio con Versace.
5) Lo stile Versace
a)
b)
c)
è, secondo alcuni, ormai tramontato.
è stato spesso criticato proprio da coloro che lo hanno imitato.
si è distinto dagli altri sin dall’inizio.
1
2
2 punti/risposta
minimo 12/20
3
4
5
SOLUZIONI
- COMPRENSIÓ LECTORA (COMPRENSIONE DELLA LETTURA)
TESTO 1: Non fate il funerale ai libri
1/G
2/B
3/H
4/L
TESTO 2: Gianni Versace
1. C
2. B
3. B
4. B
5. C
5/D
NIVELL AVANÇAT
2. ÚS DE LA LLENGUA (COMPETENZA LINGUISTICA)
Testo 1
Io non sapevo se amavo o odiavo la sigaretta e il suo sapore o lo stato in cui la nicotina
mi _ 1_ (METTERE). Quando seppi di odiare tutto questo _ 2_ (ESSERE) peggio. E lo
seppi a vent’anni circa. Allora soffrii per qualche settimana di un violento mal di gola
_ 3_ (ACCOMPAGNARE) da febbre. Il dottore mi _ 4_ (PRESCRIVERE) il letto e
l’assoluta astensione dal fumo. Ricordo questa parola assoluta!
Mi_ 5_ (FERIRE) e la febbre la colorì: un vuoto grande e niente per resistere all’enorme
pressione che subito si produce intorno ad un vuoto. Quando il dottore mi lasciò, mio
padre (mia madre _ 6_ (MORIRE) da molti anni) con tanto di sigaro in bocca restò
ancora per qualche tempo a farmi compagnia. Andandosene, dopo _ 7_ (PASSARE)
dolcemente la sua mano sulla mia fronte scottante, mi disse:
“Non _ 8_ (FUMARE), veh!”.
Mi _ 9_ (COGLIERE) un’inquietudine enorme. Pensai: “Giacché mi fa male non
fumerò mai più, ma prima voglio farlo per l’ultima volta”. _ 10_ (ACCENDERE) una
sigaretta e mi sentii subito liberato dall’inquietudine a onta che la febbre forse _ 11_
(AUMENTARE) e che, a ogni tirata, sentissi alle tonsille un bruciore come se queste
_12_ (TOCCARE) da un tizzone ardente. Finii tutta la sigaretta con l’accuratezza con cui
si compie un voto.
E, sempre _ 13_ (SOFFRIRE) orribilmente, ne fumai molte altre durante la malattia.
Mio padre andava e veniva col suo sigaro in bocca _ 14_ (DIRE):
“Bravo, ancora qualche giorno di astensione dal fumo e _ 15_ (GUARIRE)!”.
Bastava questa frase per farmi desiderare ch’egli _ 16_ (ANDARSENE) presto per
permettermi di correre alla mia sigaretta. _ 17_ (FINGERE) di dormire per indurlo ad
allontanarsi prima.
Quella malattia mi procurò il secondo dei miei disturbi: lo sforzo di liberarmi dal primo.
Le mie giornate _ 18_ (FINIRE) coll’essere piene di sigarette e di propositi di non
fumare più e, per dire subito tutto, di tempo in tempo _ 19_ (ESSERE) ancora tali. La
ridda delle ultime sigarette, _ 20_ (FORMARSI) a vent’anni, si muove tuttavia.
Meno violento è il proposito e la mia debolezza trova nel mio vecchio animo maggior
indulgenza. Da vecchi si sorride della vita e di ogni suo contenuto. Del resto anche se
fossi stato più deciso, le cose non _ 21_ (CAMBIARE). Posso anzi dire che, da tempo
io fumo molte sigarette.
(Ad. da “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo)
Testo 2
La ripresa del Falstaff di Verdi nella stagione della Scala è in uno di quegli allestimenti
costituenti il patrimonio storico del teatro. La regia di Giorgio Strehler, ripresa con
ottima mano da Marina Bianchi, regge ancora a dispetto dei suoi difetti; quanto
all’ambientazione padana realizzata da Ezio Frigerio, se ne può discutere l’opportunità o
addirittura la liceità, pur non dimenticando mai che si tratta di un preciso adempimento
del grande artista alla richiesta dello stesso Strehler: la bellezza dello “sfumato”
avvolgente la cascina sullo sfondo, il tipico effetto del calore dell’estate piena, la
nettezza di tratto del resto, la semplice eleganza della casa di Ford e poi l’ironico
goticismo dell’ultimo quadro, ne fanno una vera meraviglia e qualcosa di intramontabile.
La prima rappresentazione, apprendiamo dalla locandina, è dedicata alla memoria di
Tito Gobbi nel ventesimo anniversario della sua scomparsa e per l’occasione la Scala
pubblica anche un volumetto in ricordo del Grande. Giuste, opportune iniziative.
Ma com’è sempre sciatta, la Scala, e cafona, soprattutto nel rapporto con coloro che
hanno fatto la sua gloria! Muore Gina Cigna, che con Rosa Ponselle e Renata Tebaldi è
stata il più grande soprano del ventesimo secolo e non fa una piega; mette in scena la
Turandot e si dimentica che la Turandot di Gino Marinuzzi, era Gina Cigna, a tal punto
da non dedicarle la recita, cosa che non sarebbe costata niente, sarebbe stato il minimo
nell’ambito del doveroso. Ora, la sera del due maggio si rappresentava per la prima
volta alla Scala il Falstaff dopo la morte di Fedora Barbieri. Chi potrà dimenticare il suo
indulgere ruffiano e i suoi occhi ancora scintillanti di malizia nonostante fosse
ultrasessantenne! La carissima Fedorona è stata uno dei grandi mezzosoprano dei nostri
tempi; ma dal dì della sua fine io attendo ancora riparazione per l’offesa fattale da una
povera gallina: un quotidiano intitolava il breve trafiletto dedicatole “Cantò con la
Callas” come se in ciò consistesse il motivo per ricordarla! Il Falstaff del grande maestro
napoletano Riccardo Muti è sempre stato una specie di miracolo, che non teme il
confronto con quelli di Toscanini, di de Sabata, di Marinuzzi: quello di domenica è stato
per me il Falstaff meglio diretto che abbia nella mia vita ascoltato. Ed è stata anche
l’occasione per comprendere davvero la ratio compositiva e l’invenzione di Verdi.
Testo 3
C’era una volta il mare ma non c’erano le autostrade e, se anche_32_fossero state,
nessuno _33_ sarebbe preoccupato: le Balilla Fiat o le Lancia Augusta le possedevano
in _34_, la maggior parte della gente faceva le vacanze a casa _35_ cocomeri, campi
di bocce e cinema _36_ aperto che davano i film di Stanlio e Ollio.
La mia famiglia apparteneva a quella piccola borghesia che, con molti sforzi, riusciva
_37_ risparmiare per una breve villeggiatura: la favola del mare cominciava molto
_38_ della partenza (una delle poche verità poetiche che a scuola _39_ aveva
conquistato era la leopardiana vigilia del dì di festa). Le valigie aperte _40_ seggiole
erano già mare, si vedevano i costumi di lana a righe, il motoscafino di latta con la
molla (che però era più adatto alla vasca _41_ bagno e affondava _42_ all’onda più
minuscola). Poi c’erano gli ultimi preparativi: da Parma a Moneglia saranno state
quattro ore di treno, ma le scorte di sopravvivenza approntate _43_ mia madre erano
_44_ spedizione: i filoni di pane francese tagliati _45_ metà, _46_ riempiti con i
formaggini, con la frittata (che inumidiva sgradevolmente la mollica), il thermos con
l’acqua e _47_ il cestino con la frutta.
TRASFORMI i seguenti brani dal discorso indiretto al diretto e viceversa
48
Don Circostanza venne difilato verso di noi, ci diede la mano e ci raccomandò di
aver fiducia in lui, per il nostro bene. Avrebbe fatto il possibile in nostro favore;
ma non ci nascondeva che la nostra causa era quasi perduta.
49
Il maestro mi disse: “Prendi i tuoi libri e i tuoi quaderni e va’ a sederti laggiù! Così
ti troverai solo e isolato da tutti!... E così pagherai il bruttissimo vizio di molestare
i compagni”.
50
Anna disse: “Se imparo a usare meglio il computer, troverò lavoro più
facilmente”.
Scheda risposte
Testo 1
COMPLETI CON LE FORME VERBALI OPPORTUNAMENTE CONIUGATE.
Usi il congiuntivo, nei casi in cui è possibile usare anche la forma
colloquiale all’indicativo.
1
12
2
13
3
14
4
15
5
16
6
17
7
18
8
19
9
20
10
21
11
Testo 2
TROVI NEL TESTO LE PAROLE / ESPRESSIONI CHE CORRISPONDONO A QUELLE
DATE DI SEGUITO:
22
abilità
23
a onta
24
duraturo
25
trascurata
26
non si scompone
27
adulatorio
28
luccicanti
29
giorno
30
sorta
31
paragone
Testo 3
COMPLETI IL TESTO CON: avverbi, preposizioni, aggettivi e pronomi
32
40
33
41
34
42
35
43
36
44
37
45
38
46
39
47
TRASFORMI i seguenti brani dal discorso indiretto al diretto e viceversa
48
Don Circostanza venne difilato verso di noi, ci diede la mano e ci raccomandò di
aver fiducia in lui, per il nostro bene. Avrebbe fatto il possibile in nostro favore;
ma non ci nascondeva che la nostra causa era quasi perduta.
49
Il maestro mi disse: “Prendi i tuoi libri e i tuoi quaderni e va’ a sederti laggiù! Così
ti troverai solo e isolato da tutti!... E così pagherai il bruttissimo vizio di molestare
i compagni”.
50
Anna disse: “Se imparo a usare meglio il computer, troverò lavoro più
facilmente”.
Punti: 0’4/risposta
minimo 12/20
SOLUZIONI
Testo 1
1
metteva/aveva messo
2
12
13
fu
3
accompagnato
4
soffrendo
14
5
sei guarito/sarai guarito
16
ferì
6
se ne andasse
17
era morta
7
Fingevo
18
aver passato
fumare
9
finirono
19
sono
20
colse
10
formatasi
21
accesi
11
dicendo
15
prescrisse
8
fossero toccate/fossero
state toccate
aumentasse
sarebbero cambiate
Testo 2
TROVI NEL TESTO LE PAROLE / ESPRESSIONI CHE CORRISPONDONO A
QUELLE DATE DI SEGUITO:
22
abilità
ottima mano
23
a onta
a dispetto
24
duraturo
intramontabile
25
trascurata
sciatta
26
non si scompone
non fa una piega
27
adulatorio
ruffiano
28
luccicanti
scintillanti
29
giorno
dì
30
sorta
specie
31
paragone
confronto
Testo 3
COMPLETI IL TESTO CON: avverbi, preposizioni, aggettivi e pronomi
32
ci/ ce ne/ ve ne
40
sulle
33
se ne
41
da
34
pochi
42
sotto
35
tra
43
da
36
all’
44
da
37
a
45
a
38
prima
46
quelli
39
ci
47
infine
TRASFORMI I SEGUENTI
AL DIRETTO E VICEVERSA
BRANI
DAL
DISCORSO
INDIRETTO
48 - Don Circostanza venne difilato verso di noi, ci diede a tutti la mano e ci
disse: “Abbiate fiducia in me, per il vostro bene. Farò il possibile in vostro
favore; ma non vi nascondo che la vostra causa è quasi perduta”.
49 - Il maestro mi disse di prendere (che prendessi) i
miei libri e i
miei quaderni e di andare (che andassi) a sedermi laggiù! Così mi sarei trovato
solo e isolato da tutti e così avrei pagato il bruttissimo vizio di molestare i
compagni.
50 - Anna disse che se avesse imparato a usare meglio il computer, avrebbe
trovato lavoro più facilmente.
NIVELL AVANÇAT
3. COMPRENSIÓ AUDITIVA (COMPRENSIONE DELL’ASCOLTO)
Intervista al Presidente dell’Associazione Italiana Editori, Roberto
Gulli. INDICHI LA RISPOSTA CORRETTA
1. Secondo il brano
a) c’è una regressione in Italia negli abiti di lettura
b) il numero di analfabeti in Italia è in aumento
c) per molti non è facile capire i testi letti
2. Il settore editoriale italiano
a) è interessato a oltrepassare i confini nazionali
b) riesce a malapena a sostenere i costi economici
c) si sostiene grazie al numero di lettori accaniti
3. Per Roberto Gulli, in Italia
a) il numero di lettori non aumenta
b) si fomenta poco la lettura a scuola
c) si sta avanzando nella promozione della lettura
4. Per l’esperto della trasmissione
a) il problema della lettura non è appannaggio dell’Italia
b) l’editoria italiana non supera i minimi accettabili
c) l’Italia non arriva agli standard di lettura europei
5. Nel valutare l’Italia bisogna
a) dare il giusto peso alle differenze regionali
b) fare un’analisi più particolareggiata
c) tener conto della formazione scolastica delle ragazze
6. Per ciò che riguarda il futuro
a) le previsioni sono alquanto pessimistiche
b) le tecniche di lettura si adegueranno ai tempi
c) sarebbe auspicabile un cambio di tendenza
7. La riforma della scuola italiana
a) prevede nuovi percorsi di lettura
b) segue i modelli di riforma di altri Paesi
c) si interessa al problema della lettura
SOLUZIONI
1C – 2C- 3A – 4A – 5B – 6C – 7B
NIVELL AVANÇAT
4. EXPRESSIÓ ESCRITA (PRODUZIONE TESTI SCRITTI)
ATTENZIONE: deve trattare tutti i punti proposti in ogni componimento
COMPITO 1
In un giornale ha appena letto un annuncio di un’agenzia in cui si ricercano animatori da
impiegare in strutture turistiche e alberghiere in Italia e all'estero.
Scriva un’e- mail all’agenzia in cui:



si presenta brevemente;
manifesta il suo interesse e spiega perché sarebbe adatto/a svolgere questo
lavoro;
chiede informazioni più dettagliate a riguardo.
(130 parole)
COMPITO 2 - Scelga uno tra i seguenti temi proposti
A- Secondo molti studiosi e ambientalisti, l’aumento della temperatura media del
nostro pianeta è il segnale più forte dell’effetto dell’inquinamento.

Quali misure si potrebbero adottare per ridurre l’inquinamento?

Quali comportamenti da parte dei cittadini Le sembrano più importanti e quali cerca
già di seguire?

Qual è il Suo modello di città ideale dal punto di vista ecologico?
B- Sempre più persone decidono di abbandonare lo stress della città e di andare a
vivere in campagna, affrontando ogni giorno lunghi spostamenti per raggiungere il
luogo di lavoro.

Descriva i pro e i contro del vivere in città;

i vantaggi e gli svantaggi del vivere in campagna;

indichi le Sue preferenze.
(200 parole)
NIVELL AVANÇAT
5. EXPRESSIÓ ORAL (PROVA ORALE)
1. Monologo
Il viaggio come misura di svago o per scopo culturale?
-
Viaggiare favorisce l’integrazione dei popoli e delle culture
Il turismo alle Baleari
2. DIALOGO
Dovete organizzare un viaggio di fine corso per gli studenti della vostra scuola.
A) Preferiresti portare i tuoi alunni in una città d’arte. Analizza i vantaggi che
offrirebbe questo viaggio e cerca di convincere il tuo/la tua collega.
B) Ritieni che i ragazzi si meritino una vacanza divertente come premio di fine
corso. Sottoponi diverse proposte al tuo/alla tua collega, cercando di
convincerlo/la.