Elastici colorati ganci e telaio: ecco il gioco dell`estate

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Elastici colorati ganci e telaio: ecco il gioco dell`estate
L’ECO DI BERGAMO
8 Cronache
MERCOLEDÌ 20 AGOSTO 2014
Elastici colorati
ganci e telaio: ecco
il gioco dell’estate
Ricostruita
la coda
al delfino
«spiaggiato»
Collane, braccialetti, persino abiti e borsette
I bambini si divertono, gli adulti acquistano
Che affare: già venduti 500 milioni di pezzi
e soprattutto su Youtube video
Ci sono fluo, glitter, pre- esplicativi offrono guide per ogni
sto con una miriade di perline da livello di preparazione.
abbinare, bicolor e con varianti
Insomma, un fenomeno ma
cromatiche che farebbero impal- anche un business da non sottovalidire lo stilista più ricercato. Il fe- lutare. La «Officina Comunicazionomeno dell’estate, al polso di ne», titolare del brand «Shokky
bambini ma anche degli adulti, so- Bandz Loom», ha venduto dal 15
no i braccialetti con gli elastici. giugno scorso qualcosa come cinImpossibile non averli notati: que milioni di bustine: «Significa
mamme e papà mostrano le opere 500 milioni di elastici, e un miliocreative dei pargoli con orgoglio, ne di telai – commenta Franco Gac’è chi ha perfino la cintura e il lantini, direttore commerciale
porta iPhone, mentre le più esper- dell’azienda modenese –. E il fenote si cimentano in bormeno non terminerà
sette multicolor. Altro
con l’estate: col ritorno
che fettuccia di cotone:
In edicola a scuola si evolverà.
centinaia e centinaia di
Nuovi colori, anche più
minuscoli elastici in si- vanno a ruba maschili, altri accessolicone dai toni energici,
le bustine. ri:almomentosiamoa
fenomeno che arriva
tonalità, senza conOra arrivano 24
dall’America e fa imtare glitter, fluo e bicoperline lor».
pazzire i bambini.
Una volta – negli e nuovi colori
Perché ai bambini
Anni Novanta – c’era lo
non si dice mai di no, e
scoubidou, rotoli di
in fondo una bustina
spago liscio, poi sono arrivati i con cento elastici costa un euro: le
braccialetti dell’amicizia; ora la mamme che si fanno impietosire
cosa si è fatta molto più professio- dalla richiesta del figliolo, e sonale, tra telai, uncinetti, gancini e prattutto della fanciulla che tra
contenitori – perfino personaliz- collane e bracciali ha riempito i
zabili – per suddividere questi ela- cassetti. «Sono richiestissimi, è
stici che sembrano sempre scivo- vero – commenta Giuliana Oberti,
lare dalle mani e mischiarsi l’un dell’omonima edicola di viale Pacon l’altro.
pa Giovanni a Bergamo –. Anche
A casa in poltrona, sul tavolo qui il fenomeno dilaga». Insieme
della cucina, ma anche in spiaggia a Peppa Pig e all’inossidabile Topassano di mano in mano fra i polino, tanto che sono comparse
bambini che li intrecciano e gioca- le imitazioni delle imitazioni, con
no a scambiarseli. Realizzano elastici più o meno resistenti.
bracciali e collane, li vendono o li
Dai Cruciani in pizzo macramè
barattano. In edicola tutto un agli elastici in silicone? Hanno pumondo di offerte, con tanto di gui- re contagiato i vip: immortalati ai
de e tutorial, così come in Internet regali polsi di Kate e William d’In-
FABIANA TINAGLIA
ghilterra, così come di Harry Styles degli One Direction, sono diventati un vero e proprio tormentone low cost, e Papa Francesco ne
avrebbe indossato uno dopo l’incontro con una scuola romana.
Mode e tendenze si evolvono:
«Prima c’erano i bracciali a scatto,
poi quelli che sembravano il filo
dei vecchi telefoni, come una molla, ora gli Stati Uniti ci hanno portato questa tendenza coloratissima e che permette ai bambini di
creare con originalità e tanta manualità», continua Galantini.
Orecchini e anelli, portachiavi
e animaletti, portamonete e cover.
Di tutto di più, partendo da un
semplice gioco fra bambine.
L’idea sarebbe venuta a un americano di origini malesi che nel 2010
avrebbe avuto l’illuminazione
guardando le figlie intrecciare elastici con la dita. Da qui l’idea di un
telaio(ininglese«loom»)eunprogetto che lo ha reso milionario.
Beato lui, vien da pensare: ma se
l’idea è americana, bisogna pure
dire che la produzione è made in
Cina, se a qualcuno fosse venuto
il dubbio. E la moda impazza. Basti
pensare che pochi mesi fa su eBay
è stato venduto a oltre 170 mila
sterline un abito completamente
realizzato con questi piccoli elastici intrecciati. Per i pochissimi
neofiti, qualche indicazione: munitevi di uncini di plastica, ganci
e telaio, oltre ovviamente a centinaia di elastici. C’è chi dice che
quando si inizia, non si finisce più.
Creeranno dipendenza? Basta
provarci, è un gioco da ragazzi. 1
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il delfino del film «Winter»
REGGIO CALABRIA
Un giovane esemplare di delfino si è spiaggiato a Brancaleone, nel
Reggino. Il cetaceo è stato sottoposto
stamane a un intervento chirurgico per
la ricostruzione della coda. I bambini che
lo hanno trovato lo hanno chiamato
Summer, rifacendosi al film «Winter»,
che narra proprio di un delfino senza
coda.
I braccialetti realizzati con anelli di elastico sono l’ultima moda
A caccia di nuovi utenti
Google punta
sugli under 13
Ma i genitori
vigileranno
Google, come tutti i colossi del web,
cerca nuovi utenti e punta sugli under
13.Prestoiragazzini,chegiàaccedono
«sottobanco» ad alcuni servizi Internet falsificando l’età e spesso con il
consenso dei genitori, potrebbero
avere account di Gmail e YouTube a
loro misura,«in chiaro»,esemprecon
il filtro di mamma e papà. La novità
dell’azienda californiana sarebbe in
cantiere e si aggiungerebbe alle voci
di qualche mese fa su Facebook – poi
smentite dall’azienda di Zuckerberg
–diun’analogaaperturaaigiovanissimi.
«All’inizio di quest’anno Googlestava
sviluppandounaversionediYouTube
su misura per i bambini e fruibile dai
tablet. Ora l’azienda sta cercando di
stabilire un nuovo sistema che permette ai genitori di organizzare gli
account dei propri figli, controllare
come usano i servizi di Google e quali
informazioni sono raccolte», scrive il
«Wall Street Journal» riprendendo
l’indiscrezione del sito «The Information». La verifica dell’età dei giovani
utenti al momento è presente sui servizi Google solo se l’account viene
aperto da un computer. Se verrà implementato il controllo parentale, è
probabile che la funzione verrà inclusa anche sui dispositivi Android, e
quindi sul «mobile». La strategia dell’azienda californiana è dunque quella di espandere il numero di utenti,
senza violare la legge. Negli Stati Uniti, ad esempio, il Children’s on line privacy protection act impone specifici
vincoli ai gestori dei siti web.
Il delfino si è spiaggiato nei giorni
scorsi ed è stato portato nel centro
recupero Tartanet di Brancaleone. Subito dopo è stato attivato il
Centro studi cetacei e il gruppo
pronto intervento del ministero
dell’Ambiente. Dopo gli accertamenti medici ieri il professor Antonio Di Bello, dell’Università di
Bari, ha effettuato l’intervento di
ricostruzione della coda del giovane delfino. Sandro Mazzariol, dell’Università di Padova e referente
del gruppo intervento del ministero dell’Ambiente, ha riferito
che «ora il delfino sta bene. Questi
però sono i giorni più delicati perché deve riprendere a mangiare.
Ora si trova in una vasca del centro di recupero di Brancaleone e
viene tenuto sotto stretto controllo medico». Si sta valutando la
possibilità di trasferire il cetaceo,
non appena le condizioni di salute
lo consentiranno, nella zona di
Copanello (Catanzaro) dove effettuerà la riabilitazione. Tra i
bambini di Brancaleone, intanto,
c’è grande festa per le condizioni
di salute di Summer e per la riuscita dell’intervento chirurgico per
la ricostruzione della coda. 1
UOMINI E ANIMALI, CONVIVENZA DIFFICILE
Daniza beffa tutti, è ancora in fuga
Tirolo, mucche contro turisti: è allarme
P
rosegue la fuga
dell’orsa Daniza
dopo l’aggressione
nei confronti di un
uomo a Pinzolo, in Val Rendena, non lontano da Madonna di Campiglio. I tentativi del servizio Foreste
e fauna della Provincia di
Trento di catturare il plantigrado sono andati a vuoto
e le trappole per il momento non hanno funzionato.
Mentre a sud delle Alpi si
discute della presunta pericolosità degli orsi, in Tirolo c’è una polemica che
vede le mucche sul banco
degli imputati dopo alcuni
attacchi contro escursionisti,
di cui uno mortale. «Non sono
gli animali a infastidire l’uomo, ma viceversa. Non sono
peluche da abbracciare e coccolare e vanno perciò lasciati
in pace», commenta Reinhold
Messner.
Nel frattempo l’orsa, che con
i suoi cuccioli si nasconde nei
boschi della Val Rendena, è
diventata una star di Facebook. Ha, infatti, superato i
10.000 sostenitori il gruppo
«Salviamo l’orsa Daniza», creato meno di una settimana fa.
Tramite il social network è
stato anche lanciato il presidio no stop a staffetta fino a
Un bell’esemplare di orso marsicano FOTO ANSA
sabato 23 agosto «Daniza viva
e libera» davanti al palazzo
della Provincia per chiedere
il ritiro dell’ordinanza che ordina la cattura dell’orsa.
A difesa del plantigrado si sono espressi Fiorella Mannoia,
che ha firmato una petizione
on line, come anche l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega
italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, per la
quale la cattura di Daniza sarebbe «un’assurdità» e l’abbattimento «un crimine».
Per Filippo Favilli, ricercatore dell’Eurac di Bolzano, «gli
orsi si comportano da orsi».
«Un errore da evitare, oltre
agli appostamenti silenziosi
– dice al “Corriere dell’Alto
Adige” – è dare da mangiare
a questi animali: sono selvatici e vanno trattati con rispetto, non come cani e gatti domestici». La pensa così anche
Reinhold Messner che riassume la questione: «Un’orsa –
dice – difende i suoi cuccioli, come una mucca il
suo vitello e come un toro
difende la sua mandria».
L’ex eurodeputato dei Verdi mette comunque in
chiaro che il numero degli
orsi va limitato, visto la
mancanza di spazio in una
zona ormai molto urbanizzata come il Trentino.
In Tirolo fanno invece discutere tre gravi attacchi
di mucche contro escursionisti, uno dei quali ha
addirittura causato la
morte di una turista tedesca. Per il re degli ottomila,
che possiede tra l’altro una
mandria di yak, «gli animali, soprattutto quando hanno cuccioli, vanno semplicemente lasciati in pace.
Forse chi arriva dalla città
non si rende conto dell motivo per cui le mucche hanno le corna», conclude
Messner. 1
Stefan Wallisch