ricostruiamo per ridare la vita in 20 villaggi

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ricostruiamo per ridare la vita in 20 villaggi
DOPO LO TSUNAMI
RICOSTRUIAMO PER RIDARE LA VITA IN 20 VILLAGGI
Un progetto integrato a favore delle comunità indiane colpite dal maremoto
per fronteggiare l’emergenza, rivitalizzare il tessuto sociale ed economico,
avviare un percorso di sviluppo sostenibile
Il maremoto che si è abbattuto il 26 Dicembre scorso sulle coste sud-orientali dell’India ha causato vittime
e ingenti danni a carico delle numerose comunità di pescatori che vivono in piccoli villaggi lungo la costa.
Si tratta di poverissime comunità che attuano un'economia di sussistenza già molto precaria a causa
della presenza di una molteplicità di fattori destabilizzanti (isolamento, attrezzature rudimentali,
analfabetismo diffuso, impossibilità di accesso al credito istituzionale, discriminazione di casta ...)
Il maremoto ha smantellato completamente l'economia di sussistenza, riducendo queste comunità alla
completa indigenza: abitazioni, barche, reti, pozzi sono andati distrutti o seriamente danneggiati; migliaia
di persone sono state evacuate ed alloggiate temporaneamente in ricoveri di fortuna, è stata sospesa
qualsiasi forma di attività produttiva e l'attività didattica
Dal sopralluogo effettuato da operatori dell'Associazione Shanti, presenti sul luogo del disastro, e da
rappresentanti della ONG Karmika Vidya Peet, sono stati individuati una pluralità di bisogni da soddisfare
nell’immediato attraverso azioni di aiuto già avviate e a lungo termine attraverso un progetto di sviluppo
integrato.
Il progetto che avrà come beneficiarie 12 comunità nello stato dell’Andhra Pradesh (Shanti onlus) e 8
nello stato del Tamil Nadu (AMI), per un totale di oltre 10.000 persone, nasce dalla consapevolezza che
in un contesto già estremamente fragile e precario, completamente destabilizzato da una catastrofe
naturale, le azioni che si vanno ad intraprendere non possono limitarsi a risanare i danni pur gravosi del
maremoto ma devono costituire per queste popolazioni, così provate e troppo spesso dimenticate,
un’opportunità per emanciparsi dalla povertà attraverso l'avvio di un processo di sviluppo sostenibile che
porti a un netto miglioramento delle condizioni generali di vita.
Il progetto è stato strutturato in due fasi:
FASE 1 (Gennaio 2005 –Luglio 2005)
FASE 2 (Agosto 2005 – Agosto 2007)
Preventivo di spesa
800.000 €
Gli obiettivi
Con la prima fase abbiamo avviato e stiamo gestendo le operazioni di primo soccorso con la fornitura di
cibo, acqua e medicinali e ci proponiamo, entro il mese di Luglio 2005, attraverso la riparazione delle
barche, la fornitura delle reti e degli strumenti da lavoro, di permettere il riavvio della quotidianità.
Con la seconda fase sarà avviato il vero e proprio progetto di sviluppo con gli obiettivi di:
1. assicurare a tutte le famiglie accesso all'acqua potabile, un alloggio sicuro e dignitoso
assistenza medica continuativa
e
2. assicurare a tutti i bambini l'istruzione di base e percorsi didattico-educativi efficaci
3. rivitalizzare e potenziare l'attività produttiva riducendo/minimizzando i fattori di instabilità e
precarietà
4. attivare forme di microcredito autogestite
5. formare, tra gli adulti - in particolare tra le donne, gruppi in grado di assumere iniziativa e
responsabilità in tutte le azioni messe in atto a favore della comunità
Le azioni
1.Costruzione di abitazioni
Il progetto prevede la costruzione di circa 1000 abitazioni in struttura mista (pucca home) e la riparazione
di circa 300 abitazioni in muratura.
2. Ripristino/Potenziamento delle risorse idriche
Si prevede il ripristino di tutti i pozzi danneggiati e la costruzione di almeno un nuovo pozzo in ciascun
villaggio
3. Presidi sanitari permanenti
E’ necessario assicurare a queste popolazioni l'accesso alle cure mediche e ai medicinali attraverso
l'istituzione di un servizio di assistenza medica regolare e continuativo. Il progetto prevede di mantenere
e consolidare il team medico già sperimentato durante l'emergenza e di programmare in tutti i villaggi,
campi medici ad intervalli mensili con la presenza almeno due volte l'anno di medici specialisti (in base
alle patologie più frequenti) e relativa distribuzione di medicinali.
4. Interventi a favore dei bambini
Le operazioni di censimento effettuate subito dopo il maremoto hanno rilevato all'interno delle comunità la
presenza di circa 1500 bambini in condizioni di bisogno (orfani di uno o di entrambi i genitori,
disabili/malati, avviati precocemente al lavoro, appartenenti a famiglie particolarmente indigenti). Con
l'obiettivo di assicurare a tutti questi bambini cibo, assistenza e l’istruzione di base il progetto prevede per
il biennio 2005-2007 la gestione di una scuola per ogni villaggio con la presenza di personale educativo,
animatori, coordinatori e la fornitura di materiale scolastico, indumenti, cibo.
E’ stato già avviato per alcuni di questi bambini un progetto di "affidamento a distanza"
5. Rivitalizzazione/potenziamento delle attività
produttive
Rivitalizzare e rilanciare l'economia di queste comunità significa avviare azioni che nell'arco di qualche
anno possano attenuare i fattori di instabilità e creare i presupposti per una reale emancipazione dalla
povertà.
Sono previste: la riparazione dei catamarani danneggiati e la fornitura di nuove reti e piccoli attrezzi per il
riavvio immediato dell’attività, la costruzione di strutture ad uso collettivo, la costituzione e finanziamento
di piccole cooperative di pescatori, acquisto di imbarcazioni da dare in dotazione alle cooperative.
6 . Microcredito
Si prevede l’istituzione di corsi educazione al risparmio attraverso la formazione di gruppi, ognuno
costituito da 10 persone (prevalentemente donne), quindi l’affidamento a ciascun gruppo di un capitale
iniziale di circa 30.000 Rp da utilizzare per piccoli prestiti alle famiglie che ne fanno richiesta. Sarà
applicato un tasso di interesse molto basso e le modalità di restituzione del prestito saranno flessibili
7. Formazione degli adulti
Nel contesto socio-economico in cui ci troviamo ad operare un fattore
che gioca un ruolo non
secondario nel mantenimento della marginalità, fragilità e precarietà del sistema è sicuramente
l'analfabetismo diffuso e la mancanza di opportunità per gli adulti di accedere alla formazione
professionale.
E' importante pertanto intervenire in questo ambito attraverso l'istituzione di corsi professionali finalizzati
all'acquisizione di abilità specifiche nel settore pesca.
Cosa puoi fare tu
costruzione di un pozzo
900 €
contributo per la costruzione di una casa
300 €
medicinali per un anno per un villaggio
200 €
acquisto di un catamarano
200 €
acquisto reti e materiali per un pescatore
50 €
salario per un insegnante (1 mese)
25 €
materiale ricreativo per i bambini di un villaggio 25 €
materiale scolastico per un bambino
10 €
Shanti Onlus
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