Misura 6.08 (ex 6.3.1) - Interventi per la legalità e la sicurezza

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Misura 6.08 (ex 6.3.1) - Interventi per la legalità e la sicurezza
ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI
Avviso pubblico n. 1 del 25 settembre 2002. Programma operativo regionale - Asse VI - Reti e
nodi di servizio - Misura 6.08 (ex 6.3.1) - Interventi per la legalità e la sicurezza - Sottomisura
6.08.C - Formazione e sostegno alle associazioni che operano in Sicilia contro il racket delle
estorsioni, l'usura e la criminalità organizzata. Modalità di presentazione delle istanze e di
svolgimento delle azioni cofinanziate dal Fondo sociale europeo.
Capitolo I
PREMESSA
I.1. Finalità generali
Il presente avviso è riferito alle azioni formative di cui alla sottomisura 6.08.c "Formazione e
sostegno alle Associazioni che operano in Sicilia contro il racket delle estorsioni, l'usura e la
criminalità organizzata." Tutta la modulistica citata è disponibile nel sito ufficiale del P.O.R. Sicilia
www.euroinfosicilia.it
Il presente avviso fa riferimento:
- al Regolamento C.E. n.1260/1999 del Consiglio del 21 giugno 1999 recante disposizioni generali
sui fondi strutturali;
- al Regolamento C.E. n.1784/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999
relativo al Fondo sociale europeo;
- al P.O.R. Sicilia 2000-2006 approvato dalla Commissione europea con decisione n. C(2000)2346
dell'8 agosto 2000;
- al Complemento di programmazione attuativo del P.O.R. Sicilia 2000-2006, approvato dalla
Giunta regionale con deliberazione n. 149 del 20-21 marzo 2001, n. 26 del 28 gennaio 2002 e
successive modifiche ed integrazioni.
- Al decreto regionale dell'8 giugno 2002 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione
siciliana del 21 agosto 2002.
Il presente avviso finanzia, sulla misura considerata, interventi rivolti a:
- azioni di formazione e sostegno alle Associazioni che operano contro il racket delle estorsioni,
l'usura e la criminalità organizzata;
- azioni di formazione/aggiornamento destinati ad operatori sia pubblici che privati, finalizzati alla
promozione di conoscenze e competenze per la promozione di "Patti per la legalità" per la
diffusione della legalità correlata ad esperienze di sviluppo locale (anche con intese con il mondo
delle categorie imprenditoriali);
- formazione di figure professionali di riferimento per l'azione pubblica di contrasto al disagio ed
alle devianze (riduzione del disagio sociale, integrazione sociale);
- promozione di programmi di educazione alla legalità con azioni formative ed informative;
- promuovere azioni e iniziative atte a sensibilizzare e favorire l'attività di collaborazione dei
cittadini in via preventiva, con campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica con campagne
informative che non siano episodiche, seminari e incontri/studio tendenti alla diffusione e
divulgazione di una "cultura della legalità" e delle regole del vivere civile, della lotta alla illegalità,
al racket, all'usura, al lavoro nero, alla evasione fiscale, della legislazione antiusura e antiracket e
delle strutture territoriali competenti;
- realizzare processi formativi in continuo, collegamenti stabili con le strutture nazionali e regionali
di lotta al racket;
- creazione anche in forma associata di strutture di sostegno ad imprenditori, professionisti,
artigiani, cooperative, ecc. che hanno bisogno di un sostegno economico e di servizi indispensabili
per reinserirsi nel circuito produttivo, dal quale l'attività della criminalità organizzata li ha espulsi o
ha tentato di espellerli.
Obiettivi regionali, oltre quelli previsti nelle singole schede di misura del Complemento di
programmazione, sono:
- accrescere le condizioni di sicurezza per lo sviluppo (migliorare la fiducia sociale) attraverso il
controllo del territorio ed il potenziamento ed il decentramento dei sistemi per la sicurezza e la
sensibilizzazione ai valori della legalità;
- un'azione preventiva e formativa attraverso una rete interattiva di soggetti che contribuiscono ad
un osservatorio permanente costituito e gestito dall'ufficio speciale e finalizzato alla promozione di
ulteriori iniziative atte a favorire la cultura della legalità e la diffusione di una nuova cultura della
responsabilità e della partecipazione, contribuendo alla rimozione dell'effetto depressivo che
sull'economia legale è procurato dall'espandersi dei fenomeni di criminalità;
- offrire alle associazioni l'opportunità di specializzarsi nei loro obiettivi, di costruire attraverso la
rete una serie di servizi ed apporti specialistici e di sostegno ad imprenditori, commercianti,
artigiani, professionisti colpiti o a rischio di essere espulsi dal circuito produttivo;
- attivare e sostenere un processo di riduzione del disagio sociale, del condizionamento criminoso,
e degli effetti di depressione e distorsione degli investimenti produttivi creando e mantenendo le
condizioni per lo sviluppo economico e sociale.
Alla luce della legislazione richiamata e nello specifico il Complemento di programmazione (1.1)
del P.O.R. Sicilia 2000/2006 adottato con delibera n. 26 del 28 gennaio 2002, punto 4.2 Procedure
comuni FSE, l'Assessorato per gli enti locali - dipartimento enti locali della Regione siciliana
intende mettere a bando nei territori dei seguenti PIT:
- PIT n. 10 "Sinergie per competere" provincia di Enna;
- PIT n. 11 "Enna: turismo tra archeologia e natura" provincia di Enna;
- PIT n. 24 "Etna" provincia di Catania
sviluppando le seguenti azioni:
- processi formativi in continuo per gli operatori di tutte le associazioni. Collegamento stabile con
le strutture nazionali e regionali di lotta al racket;
- Sensibilizzazione dell'opinione pubblica e degli operatori economici con campagne informative
che non siano episodiche, partecipazione e/o organizzazione di convegni annuali delle associazioni
al fine di favorire lo scambio con realtà internazionali e nazionali, seminari e incontri/studio sui
temi (legalità, sicurezza delle città e dei cittadini, associazionismo antiracket e antiusura, la
legislazione);
- istituzione di appositi servizi di assistenza alle aziende ed ai singoli, oggetto di estorsione o di
usura, al fine di aiutarne il reinserimento produttivo o di evitarne a livello preventivo la espulsione (
esempio: attività di microcredito garantito da strutture di garanzia del territorio rivolto a imprese,
commercianti, artigiani, liberi professionisti; servizi di informazione ed accesso alle opportunità di
avviamento al lavoro dipendente e/o autoimpiego, interventi previsti in "Patti per il lavoro" e/o
protocolli di legalità);
- coordinamento delle azioni di intervento sul territorio anche attraverso la stipula di protocolli
denominati "Patti per la legalità".
Contribuire così al rafforzamento e sviluppo di iniziative finalizzate alla diffusione e divulgazione
di una cultura della legalità e delle regole del vivere civile, spesso in aree della Regione sopraffatte
da una non cultura in cui regole e Stato sono altro dal vissuto quotidiano, attraverso una
progettualità innovativa, territorializzata, per una azione di formazione e sostegno alle associazioni
che operano in Sicilia contro il racket delle estorsioni, l'usura e la criminalità organizzata.
I.2. Priorità
I.2.1. Priorità comunitarie
I progetti devono tenere conto, oltre che delle priorità previste per le singole schede di misura nel
Complemento di programmazione, anche delle linee prioritarie trasversali e cioè:
- iniziative locali;
- pari opportunità;
- società dell'informazione.
I.2.1.1. Iniziative locali
Si tratta di assicurare l'integrazione tra le politiche attive del lavoro e le diverse forme di
partenariato locale al fine di rafforzare i processi di sviluppo locale. I progetti dovranno quindi
indicare: le eventuali relazioni con fabbisogni di sviluppo settoriale e territoriale, programmi e
progetti di sviluppo locale, strumenti di programmazione negoziata, e altre intese di partenariato
economico e sociale.
I.2.1.2. Pari opportunità
La pari opportunità si persegue:
- adottando la logica di intervento fondata sul mainstreaming;
- garantendo una presenza femminile che orientativamente rifletta la situazione del mercato del
lavoro;
- promovendo azioni specifiche come enunciate nel P.O.R. e nel complemento di programmazione.
Per tutte le misure, quindi, i progetti devono esplicitamente contenere azioni atte ad assicurare tale
priorità, indicando:
- un obiettivo quantificato della presenza di destinatari per genere;
- le modalità di accesso e la fruizione da parte delle donne;
- l'eventuale collegamento con azioni di sensibilizzazione, informazione e promozione;
- gli accordi tra le parti sociali realizzati da altri soggetti/progetti già esistenti a livello locale
oppure da attivare nel caso della presentazione di un progetto integrato;
- l'attivazione di servizi finalizzati a rimuovere le condizioni di disagio e/o conciliare la vita
familiare con l'inserimento di misure attive;
- la conciliazione tra la propensione alla flessibilità e la salvaguardia delle aspettative di carriera e
di permanenza sul lavoro.
Ai fini dell'assegnazione del punteggio aggiuntivo, le modalità per il perseguimento di tale priorità
devono essere chiaramente esplicitate.
I.2.1.3. Società dell'informazione
E' una priorità da perseguire sia nell'ambito del sistema dell'apprendimento, sia nell'ambito del
mondo del lavoro, sia nel sistema delle imprese. In relazione alla specificità di interventi delle
singole misure messe a bando, i progetti dovranno esplicitare: l'utilizzo di tecnologie
dell'informazione e della comunicazione nella progettazione e nelle modalità di erogazione delle
attività (ad es. FaD), l'erogazione di moduli/percorsi formativi riferibili all'apprendimento di
tecnologie multimediali ed informatiche, l'eventuale sperimentazione di forme di telelavoro, il
sostegno alla nascita e al consolidamento di piccole e medie imprese nel settore.
Per dare luogo al punteggio di priorità tali aspetti non devono essere di impatto marginale, ma
rappresentare il nucleo essenziale delle attività proposte o, comunque, una parte consistente
nell'ambito del progetto.
La sola produzione di Cd, in assenza di FaD on-line, anche integrata con diverse metodologie
didattiche (frontali, esercitazioni, ecc.), o il semplice rispetto dell'obbligo concernente la società
dell'informazione, non danno per sé diritto al punteggio aggiuntivo di priorità.
I.2.2. Priorità regionali
I.2.2.1. Sviluppo sostenibile
I progetti di formazione devono contenere azioni in cui risulti fondamentale l'importanza di rendere
compatibili le esigenze dell'economia con le ragioni dell'ambiente.
Nei progetti si dovrà far prendere consapevolezza della contraddizione tra la crescita continua del
prodotto lordo dei diversi paesi e la limitatezza delle risorse, nonché della capacità dell'ambiente di
assorbire i rifiuti e le emissioni inquinanti.
In particolare bisognerà far risaltare che, per avere uno sviluppo sostenibile, la crescita economica
deve attuarsi entro i limiti delle possibilità ecologiche degli ecosistemi e della loro capacità di
soddisfare i bisogni delle generazioni future.
Infatti tutti gli esseri umani, al di là della loro struttura sociale, politica ed economica, hanno
bisogno di materie prime naturali o naturali-biologiche per soddisfare i loro bisogni inerenti
l'alimentazione, l'energia, ed in generale per la loro crescita e per raggiungere un buon livello di
qualità della vita.
Poiché lo sviluppo socio-economico dipende dalla quantità e qualità delle risorse naturali della
terra, mantenerne la riproducibilità rappresenta la chiave per la sostenibilità. Tale riproducibilità
viene mantenuta solo attraverso un uso razionale delle risorse che tenga conto dei meccanismi di
funzionamento degli ecosistemi e in generale delle capacità di carico ambientali (in senso ampio).
Il concetto di sviluppo sostenibile presuppone la ricerca continua dell'equilibrio generale e della
conservazione del patrimonio naturale, la ridefinizione dei criteri e strumenti di analisi
costi/benefici nel breve, medio e lungo periodo in modo da rispecchiare le conseguenze ed il valore
socio-economico reale dei consumi e della conservazione del patrimonio naturale, ed una
distribuzione ed un uso equo delle risorse tra tutti i paesi e le regioni del mondo.
Lo sviluppo sostenibile perciò è una strategia per affrontare i temi dello sviluppo, dell'ambiente e
anche in particolar modo della globalizzazione.
Da questo consegue che è necessario un approccio globale e preventivo piuttosto che settoriale e
curativo. Perciò non basta una buona normativa, in cui comunque i singoli provvedimenti devono
essere coerenti tra loro e rispecchiare un comune disegno strategico, ma occorre anche la volontà
politica e la capacità culturale (che dovrà anche crescere attraverso azioni di formazione) di
coinvolgere e di convincere le popolazioni verso la costruzione di nuovi stili di vita.
Ai fini dell'assegnazione del punteggio aggiuntivo, le modalità per il perseguimento di tali priorità
devono essere chiaramente esplicitate.
I.2.2.2. Nuovi bacini d'impiego
Sono considerate prioritarie le azioni riferite ai settori individuati, a livello europeo, come ad alto
potenziale di crescita occupazionale, quali:
- i servizi alla vita quotidiana:
- servizi a domicilio;
- servizi all'infanzia;
- nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione;
- aiuto ai giovani in difficoltà (drop out del sistema scolastico, esclusi sociali, ecc.) e il loro
inserimento nel mercato del lavoro;
- i servizi per migliorare il contesto di vita:
- miglioramento dell'alloggio;
- sicurezza;
- trasporti pubblici locali;
- rivalutazione degli spazi pubblici urbani;
- i servizi culturali ed il tempo libero:
- turismo;
- audiovisivo (tv, cinema, musica, ecc.);
- valorizzazione del patrimonio culturale;
- sviluppo culturale locale.
I nuovi bacini d'impiego costituiscono elementi di innovazione capaci di contribuire allo sviluppo
locale e di rinforzare il mercato del lavoro appoggiandosi sulle potenzialità locali.
D'altronde, la fase di lancio delle attività economiche nel settore dei nuovi bacini di impiego può
permettere di assicurare la coesione necessaria tra il settore economico e quello sociale all'interno di
un territorio, proponendo servizi rispondenti ai bisogni collettivi e alle nuove aspettative.
I.2.2.3. Progetti integrati
Verranno considerati, inoltre, prioritari i progetti integrati sia in termini di azioni (progetto
integrato) che in termini di soggetti (integrazione di soggetti).
Per progetto integrato si intende un progetto che preveda al suo interno differenti tipologie di azioni
che definiscano una filiera logica e sequenziale (ad es. informazione, orientamento, formazione,
bilancio di competenze, esperienze di lavoro, incentivi, ecc.).
Per integrazione di soggetti si intende la costituzione formale di un partenariato al fine di proporre e
realizzare in comune il progetto. Per costituzione formale di partenariato è da intendersi
l'associazione con l'indicazione dei diversi soggetti, delle attività e delle quote di riferimento. La
formula da utilizzare è quella dell'accordo di cooperazione formalizzato con la firma davanti ad un
pubblico ufficiale, attestante l'identità dei soggetti e la data.
Si ha integrazione di soggetti anche nelle ipotesi di patti territoriali, contratti d'area, contratti di
programma, etc...: in questo caso il progetto presentato dal soggetto gestore degli strumenti di
programmazione negoziata beneficerà della priorità in argomento.
Forme di partenariato non formalmente costituito non comportano l'attribuzione di un punteggio di
priorità, ma vengono comunque tenute in debita considerazione in sede di valutazione di merito del
progetto.
Il riconoscimento della priorità presuppone che il partenariato sia costituito fra soggetti pubblici e/o
privati che ricoprano ruoli-chiave nell'ambito della specifica politica inerente la singola misura o le
azioni proposte e che si assumano un ruolo specifico e significativo nell'ambito del progetto
presentato.
Capitolo II
STRUTTURA DEI PROGETTI
II.1. Le risorse finanziarie oggetto del bando
Le risorse finanziarie pubbliche del P.O.R. territorializzate e già deliberate per la realizzazione della
sottomisura 6.08.c e di cui al presente bando sono evidenziate dalla seguente tabella:
Totale
N. PIT
|
Provincia
|
10
Enna
150.000
11
Enna
184.000
24
Catania
117.452
Importo risorse
|
| (e)
451.452
II.2. Azioni ammissibili
Il bando stabilisce per i PIT come elencati al precedente capoverso, delle procedure specifiche
secondo la tipologia delle azioni di intervento individuate in coerenza con l'idea-forza dell'area
territoriale di riferimento.
L'amministrazione responsabile della misura in coerenza con le linee del Complemento di
programmazione e dei PIT come approvati, procederà ad acquisire una progettualità che sia
funzionale alle seguenti linee di intervento territorializzate:
PIT n. 10 "Sinergie per competere" (Enna)
- azioni di formazione/aggiornamento destinati ad operatori sia pubblici che privati, finalizzati alla
promozione di conoscenze e competenze per la promozione di "patti per la legalità" per la
diffusione della legalità correlata ad esperienze di sviluppo locale (anche con intese con il mondo
delle categorie imprenditoriali);
PIT n. 11 "Enna: turismo tra archeologia e natura" (Enna)
- azioni di formazione e sostegno alle associazioni che operano contro il racket delle estorsioni,
l'usura e la criminalità organizzata;
- realizzare processi formativi in continuo, collegamenti stabili con le strutture nazionali e regionali
di lotta al racket;
- azioni e iniziative atte a sensibilizzare e favorire l'attività di collaborazione dei cittadini in via
preventiva, con campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica con campagne informative
che non siano episodiche;
- creazione anche in forma associata di strutture di sostegno ad imprenditori, professionisti,
artigiani, cooperative, ecc. che hanno bisogno di un sostegno economico e di servizi indispensabili
per reinserirsi nel circuito produttivo, dal quale l'attività della criminalità organizzata li ha espulsi o
ha tentato di espellerli;
PIT n. 24 "Etna" (Catania)
- diffusione e divulgazione di una "cultura della legalità" anche attraverso azioni formative ed
informative sul territorio;
- azioni di contrasto al disagio ed alle devianze (riduzione del disagio sociale, integrazione sociale);
- progetti ed iniziative comuni per la diffusione della legalità correlate alle esperienze di sviluppo
locale attraversi i "patti per la legalità";
Le azioni dovranno comunque essere riconducibili a quelle indicate nella seguente tabella:
Codici |
Azioni rivolte a sistemi
Fos
Formazione
SU
Supporto alla integrazione sistemi
ORs
Orientamento / consulenza
RIC
Progettazione di modelli e strumenti, analisi, studi e ricerca
Azioni rivolte a
persone
Codici |
ORp
Orientamento / consulenza
WO
Work experience
FOp
Formazione
ACC
Consulenza e accompagnamento alla creazione di impresa e/o
lavoro autonomo
Codici |
IN
Sensibilizzazione, informazione e pubblicità
EM
Supporto all'efficacia del progetto
Azioni di accompagnamento
Il progetto dovrà essere redatto utilizzando esclusivamente il formulario. La presentazione su
supporto informatico integra e non sostituisce il supporto cartaceo.
Gli interventi formativi dovranno prevedere una significativa presenza (almeno il 50%) di esperti
provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni, in possesso di competenze o ricoprenti
ruolo/funzioni attinenti i contenuti dei percorsi formativi.
Per tutti i progetti formativi è fatto obbligo di inserire almeno un modulo formativo relativo
all'utilizzo di tecnologie informatiche e multimediali oppure adottare, nell'ambito del progetto,
anche modalità di insegnamento o operative riferibili a tecnologie della "Società dell'informazione".
II.3. Certificazione
Al termine degli interventi dovrà essere prevista una valutazione finalizzata al rilascio della
certificazione attestante l'avvenuta formazione.
II.4. Delega delle attività
La delega a soggetti terzi della gestione delle attività è vietata, fatta eccezione per le deroghe sotto
indicate. L'organismo gestore dovrà pertanto gestire in proprio le varie fasi operative. Per gestione
in proprio si intende quella attuata attraverso personale dipendente o mediante ricorso a prestazione
professionale individuale. Le attività di direzione, coordinamento ed amministrazione devono essere
gestite interamente in proprio.
La possibilità di delegare fasi delle azioni, limitata a casi particolari debitamente motivati, è legata
ad apporti specialistici di cui gli operatori non dispongono in forma diretta e che non possono
superare in termini di valore il 30% del costo complessivo del progetto. Percentuali maggiori
potranno essere valutate solo in casi del tutto eccezionali, per iniziative di particolare valore ed
innovatività, adeguatamente motivate e documentate.
La richiesta di deroga al divieto di delega dovrà essere evidenziata in sede di presentazione del
progetto nella specifica scheda contenuta nel formulario. La società delegata dovrà essere indicata
nominativamente.
Il terzo delegato dovrà comunque possedere i requisiti e le competenze richieste dall'intervento e
non potrà a sua volta delegare ad altri soggetti l'esecuzione anche in parte dell'attività.
Responsabile a tutti gli effetti dell'intervento formativo risulterà in ogni caso l'organismo ammesso
a finanziamento, anche per le attività delegate.
Non sarà ammesso, di norma, l'affidamento di attività a soggetti creati, associati o consorziati in
data successiva a quella di presentazione del progetto.
Non si considera delega l'affidamento a terzi:
1) di interventi formativi di cui siano titolari imprese o consorzi di imprese non dotati di centri di
formazione interni;
2) di interventi formativi di cui siano titolari enti pubblici territoriali, nel rispetto della normativa
vigente;
3) della realizzazione delle attività da parte di associazioni, o consorzi o società consortili agli
associati o consorziati o da imprese ad altre imprese facenti parte dello stesso gruppo. In questo
caso il soggetto affidatario dovrà rendicontare a costi reali esibendo i giustificativi originali;
4) il ricorso a contratti temporanei stipulati con agenzia di lavoro interinale abilitate dal Ministero
del lavoro ed iscritte all'albo previsto dalla normativa vigente ed operanti in Sicilia. I parametri di
spesa non potranno comunque superare i massimali previsti per le singole figure professionali.
Per quanto non previsto nel presente paragrafo, si rinvia al Vademecum 2000 del Ministero del
lavoro (disponibile nel sito www.minwelfare.it oppure www.europalavoro.it).
II.5. Formazione a distanza (FaD)
II.5.1. Definizione
Per formazione a distanza (FaD) s'intendono tutte le azioni formative in cui i momenti
dell'insegnamento e dell'apprendimento sono spazialmente e/o temporalmente separati ed in cui il
processo formativo prevede servizi di supporto all'apprendimento.
La formazione a distanza applicata alla formazione professionale risulta fondamentale per la
soluzione di problemi altrimenti complessi. Essa, infatti, consente di apprendere negli orari più
diversi, innesca il fenomeno della formazione continua che dura per tutta la vita professionale,
raggiunge anche coloro che sono impossibilitati a partecipare ad una attività d'aula.
I costi della FaD, che inizialmente potranno essere alti rispetto a quelli tradizionali, nel
proseguimento dell'attività si ridimensionano fino ad essere i più economici, considerando il largo
numero di utenti ed il materiale prodotto il cui costo si ammortizza nel tempo.
Gli utenti potranno essere coloro che sono interessati ad ottenere una qualifica professionale, oppure
all'aggiornamento in talune discipline professionali, o lavoratori genericamente interessati
all'aggiornamento e alla documentazione o al conseguimento di una UFC.
Nel caso di azioni che prevedano la formazione a distanza, questa deve essere erogata e fruita on
line: il percorso viene fruito per via telematica e avviene attraverso collegamento telefonico di due o
più unità di elaborazione. Le indicazioni di seguito elencate costituiscono i presupposti per la
predisposizione di un progetto che prevede l'uso della metodologia FaD, ai fini dell'ammissibilità:
- disporre di una struttura di appoggio, che consenta una sistematica, continua ed efficiente
interazione a distanza;
- prevedere, presenza, sostegno e supervisione metodologica di esperti e di tutor multimediali
(presenti presso la struttura per tutta la durata dell'attività);
- prevedere un sistema di valutazione e di autovalutazione dei risultati conseguiti;
- prevedere un sistema di controllo dell'utilizzo della FaD;
- indicare le attrezzature utilizzate per la parte di progetto comprendente la FaD.
Le prove di verifica finale saranno realizzate alla presenza della commissione d'esami in modo da
comprovare il raggiungimento dell'obiettivo formativo.
Per quanto attiene il reclutamento dei partecipanti si potranno seguire i metodi consueti, per la
selezione sarà importante diversificare coloro che sono interessati ad ottenere una qualifica, da
quelli cui necessita una semplice documentazione o uno specifico aggiornamento.
Un problema più complesso potrebbe essere rappresentato dal controllo della frequenzaapprendimento. La frequenza dovrà e potrà essere controllata soprattutto attraverso i vari stadi di
apprendimento.
Potranno organizzarsi una serie di test (ingresso, progress, finale) in modo da impostare la posizione
di ogni formando utilizzando i processi informatici, così da censire coloro che fruiscono
sistematicamente del servizio FaD rispetto ad una fascia più vasta, altrettanto importante, ma non
interessata al servizio sistematico.
I tempi, i calendari d'accesso ai contenuti e gli stessi percorsi formativi possono, infatti, essere
configurati in modo flessibile, secondo le condizioni di contesto e gli obiettivi dell'azione formativa.
Pertanto, particolare attenzione dovrà essere posta nel pianificare e realizzare azioni di valutazione
degli apprendimenti sia al completamento di ogni tappa significativa del percorso formativo che al
suo termine. Infatti, come in ogni azione di formazione, anche per quelle erogate a distanza la
valutazione costituisce uno degli elementi fondamentali dell'interazione fra la struttura didattica e lo
studente.
In relazione alla configurazione del dispositivo didattico attivato dall'Ente gestore dovranno,
dunque, essere evidenziate e documentate tutte le attività didattiche di gruppo e individuali, in
modalità convenzionali o tramite tecnologie.
II.5.2. Programma formativo
All'avvio delle attività didattiche dovrà essere definito il "contratto d'apprendimento" nel quale va
descritto il piano individualizzato e/o di gruppo delle attività formative. Tale documento dovrà
contenere informazioni dettagliate ed esaurienti per quanto riguarda: gli elementi identificativi del
progetto, la descrizione delle modalità in cui si realizzerà l'interazione didattica (servizi offerti
quali: docenza, tutoraggio, servizi individuali e/o di gruppo, a distanza e/o in presenza, ecc.), i
luoghi di svolgimento dell'attività didattica (presso una sede formativa, al domicilio o presso il
luogo di lavoro del partecipante), i media utilizzati (ad es.: Cd-Rom, manuali a stampa, multimedia,
e-mail, web, video o computer conferenza, fax, ecc.), la determinazione dei tempi di inizio e
termine del programma e le modalità di valutazione dell'appren dimento.
Il contratto d'apprendimento, controfirmato da ciascun allievo e dal tutor o dal responsabile
dell'organismo gestore del progetto, dovrà essere conservato in originale dallo stesso ed in copia da
ciascun partecipante al programma formativo. Agli uffici competenti per territorio, sarà comunicato
l'avvio delle attività formative specificando le caratteristiche organizzative (ad es.: sedi, punti di
raccolta, date ricorrenti, date dei momenti di verifica ecc.) e didattiche delle stesse.
II.5.3. Formazione di gruppo a distanza (FaD)
Le attività di FaD che, tramite media tecnologici (ad es. la video conferenza) interessano gruppi
remoti, saranno documentate, come le attività in aula, attraverso appositi registri didattici e delle
presenze vidimati e debitamente compilati, a cui andranno allegate le prove di verifica
dell'apprendimento acquisito tramite FaD e, qualora il media utilizzato per la FaD lo consenta, le
stampe dei report automatici prodotti dai sistemi informativi e di comunicazione. In questo caso
sarà necessario informare gli organi di vigilanza sulle specifiche attività da svolgere, avendo cura di
comunicare le date ed i luoghi di svolgimento delle azioni formative di gruppo all'inizio dell'attività
formativa e, comunque, con almeno 15 giorni di preavviso qualora intervengano improvvise
variazioni di programma che dovranno essere sempre comunicate agli uffici competenti.
II.5.4. Formazione individuale a distanza (FaD)
Le attività di FaD individuale svolte su pacchetti didattici appositamente sviluppati, saranno
autocertificate dall'allievo, ai sensi della legge, su moduli, predisposti e vidimati dall'organismo
gestore erogatore del servizio FaD, in cui siano riportati: gli elementi identificativi dell'attività, il
titolo del pacchetto didattico oggetto della formazione, la sua durata media convenzionale espressa
in ore, le date d'inizio e di completamento dell'attività di apprendimento di ciascun modulo
didattico, a cui andranno allegate le prove di verifica dell'apprendimento acquisito tramite FaD e,
qualora il media utilizzato per la FaD lo consenta, la stampa dei report automatici prodotti dai
sistemi informativi e di comunicazione.
II.5.5. Servizi di supporto all'apprendimento
Le attività d'insegnamento e di tutoraggio a distanza svolte individualmente, saranno documentate
attraverso appositi moduli o registri (agenda di lavoro), predisposti e vidimati dall'organismo
gestore, che docenti e tutor compileranno e controfirmeranno giornalmente, indicando: luogo, orari,
contenuto della prestazione ed i nominativi degli allievi contattati. Qualora il media utilizzato per
l'interazione lo consenta, la dichiarazione di cui sopra dovrà essere supportata dalla stampa, dei
report automatici prodotti dai sistemi informativi e di comunicazione.
II.5.6. Relazione riepilogativa finale
Al termine del percorso formativo, anche nel caso in cui coesistessero moduli formativi tradizionali,
l'organismo gestore del progetto compilerà una relazione riepilogativa delle attività svolte e dei
risultati conseguiti che, insieme al rendiconto, dovrà essere inviata agli uffici competenti. La
documentazione di cui sopra, la stampa dei report automatici periodici (cadenza mensile) prodotti
dai sistemi informativi e di comunicazione, centrali e controfirmati dal responsabile dell'organismo
gestore del progetto, nonché gli elaborati delle prove di misurazione delle competenze iniziali, in
itinere e finali raggiunte dai singoli partecipanti, rimarranno a disposizione per il controllo finale
presso la sede dell'organismo gestore.
Il dettaglio informativo dei report automatici prodotti dai sistemi informativi e di comunicazione,
deve essere analitico ed esauriente e riguardare fondamentalmente due tipologie di informazioni
correlate: i dati anagrafici degli utenti ed i dati di interazione/fruizione delle risorse didattiche.
Qualora il programma effettivamente svolto differisca significativamente da quanto previsto nel
contratto d'apprendimento, le variazioni andranno tempestivamente comunicate e motivate.
II.6. Costi
La natura delle voci di spesa relative alle azioni cofinanziabili con il Fondo sociale europeo sono
quelle previste dal Regolamento n. 1685/2000 e descritte nella D.D.G. 26 aprile 2001 pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 22 dell'11 maggio 2001, supplemento ordinario.
Il costo unitario del progetto non potrà superare lo stanziamento previsto per ogni specifico PIT.
II.6.1. Azioni formative
Le voci di costo relative alle azioni formative sono articolate, indicativamente, nelle seguenti
quattro categorie di spesa ammis sibili:
A) Spese per i destinatari delle azioni;
B) Spese per la preparazione delle attività;
C) Spese per gli strumenti per la realizzazione dell'azione. Spese generali e spese di gestione;
D) Spese per le risorse umane.
Il parametro finanziario per l'azione formazione non potrà comunque superare E 18 ora/allievo.
Negli interventi formativi rivolti a personale occupato, il costo unitario è calcolato al netto del
reddito degli occupati.
Tra i costi della docenza è ammissibile la retribuzione del titolare di impresa anche quando sia
docente in corsi di formazione professionale presso la propria impresa (in questo caso essa va però
subordinata ad apposita autorizzazione regionale e limitata a casi particolari e giustificati).
Nel caso di progetti proposti da centri di formazione professionale ordinariamente finanziati
dall'Amministrazione regionale, ai sensi della legge regionale n. 24/1976 e successive modifiche ed
integrazioni, dovrà essere preliminarmente impiegato il personale (docente e amministrativo),
dipendente del centro, a tempo pieno e indeterminato e non utilizzato interamente, secondo i
parametri fissati dal contratto collettivo nazionale del lavoro applicato, naturalmente entro i limiti
della corrispondenza della qualifica e/o della specificità della materia insegnata.
II.6.2. Azioni non formative
Per le azioni non formative il preventivo presentato nella proposta dovrà contenere il dettaglio del
calcolo delle seguenti macro-voci di costo per ogni azione e la durata in mesi:
A) Spese per i destinatari delle azioni;
B) Spese per la preparazione delle attività;
C) Spese per gli strumenti per la realizzazione dell'azione. Spese generali e spese di gestione;
D) Spese per le risorse umane;
L'attivazione di singole voci di costo varia a seconda della tipologia di azione progettuale,
conformemente a quanto previsto nella guida alla compilazione del formulario che sarà resa
disponibile nel sito ufficiale del P.O.R. Sicilia 2000-2006 www.euroinfosicilia.it.
II.7. Rappresentazione grafica
La rappresentazione grafica del progetto dovrà prevedere la programmazione e la relativa
pianificazione delle azioni e delle spese al fine di consentirne il monitoraggio, durante lo
svolgimento del progetto. Sarà necessario, pertanto indicare, nel periodo di riferimento
(mese/trimestre), quali azioni si presume saranno svolte e quali costi si presume saranno sostenuti.
II.8. Valutazione di qualità
I progetti devono prevedere lo sviluppo e l'estensione del sistema di valutazione a tutte le fasi.
Occorrerà valutare l'efficacia, l'efficienza e la qualità delle singole iniziative progettuali e creare un
sistema di monitoraggio anche per il miglioramento ed adeguamento continuo sulla base degli
obiettivi individuati e delle eventuali non conformità rilevate.
I risultati della valutazione dovranno essere oggetto di un rapporto di autovalutazione redatto alla
conclusione del progetto e da trasmettere al dipartimento regionale enti locali, ufficio speciale
unitamente alla comunicazione della chiusura del progetto.
II.9. Durata dei progetti
La durata dei progetti sarà da considerarsi variabile in funzione della complessità e della numerosità
di azioni previste al loro interno, comunque riconducibile ad una durata, di norma, biennale, e
comunque cantierabili entro 60 giorni dall'approvazione.
Capitolo III
MODALITÀ, MODULISTICA E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE
III.1. Disposizioni generali
L'istanza dovrà essere redatta secondo il modello disponibile nel sito ufficiale del P.O.R. Sicilia
2000-2006 - www.euroinfosicilia.it - e dovrà essere corredata dal progetto in formato cartaceo e su
supporto informatico e dalla documentazione elencata al successivo § III.5.
Il formulario, la cui guida è disponibile sul sito - www.euroinfosicilia.it, dovrà contenere tutte le
indicazioni ed informazioni richieste che verranno utilizzate per la valutazione dei progetti. Il
formulario, su supporto cartaceo, le cui pagine dovranno essere numerate, dovrà essere timbrato e
firmato dal progettista e dal legale rappresentante in ogni pagina e rilegato.
L'istanza di finanziamento dovrà essere presentata in regola con le vigenti normative sul bollo e
firmata dal legale rappresentante dell'Organismo presentatore o da un suo delegato.
L'autentica della firma può essere effettuata, ai sensi della legge n. 191/98, art.2, comma 10, ossia è
sufficiente allegare copia di un documento di identità (chiaro e leggibile) del soggetto fir ma tario.
L'istanza dovrà essere inviata, anche a mezzo raccomandata a.r. all'Assessorato regionale agli enti
locali, dipartimento enti locali, ufficio speciale, servizio n. 8, via Trinacria n. 34 - 90143 Palermo, e
dovrà pervenire entro e non oltre le ore 12,00 del termine di seguito stabilito.
Sulla busta, che dovrà contenere solo una istanza e, quindi, solo un progetto, dovrà essere riportata,
in calce a destra, la seguente indicazione del riferimento: P.O.R Sicilia 2000-2006 - Progetto FSE Asse VI misura 6.08 sottomisura 6.08.c.
L'organismo presentatore che invii la domanda per posta è responsabile del suo arrivo o meno
presso l'ufficio entro la scadenza fissata. L'Amministrazione non assume responsabilità per
eventuali ritardi o disguidi del servizio postale. Non fa fede il timbro postale.
Ciascun organismo non potrà presentare più di due progetti, sia individualmente che in ATS.
Ove venisse presentato più di un progetto, gli stessi dovranno essere numerati in ordine di priorità.
La limitazione relativa al numero di progetti da presentare e ammissibili a finanziamento, non si
applica per gli interventi rivolti al personale dipendente.
I progetti concernenti attività soggette a specifica tutela da parte dell'ordinamento giuridico,
dovranno essere corredati dalla normativa di settore, con particolare riferimento alla natura ed ai
requisiti dell'organismo attuatore ed alla tutela fisica degli allievi, ovvero alla dichiarazione, in seno
alla domanda, che l'intervento non è sottoposto ad alcuna particolare regolamentazione, pena l'esclu
sione dal finanziamento, nel caso di mancata dichiarazione e l'assunzione della responsabilità
nell'ipotesi in cui invece esista specifica normativa.
Nel caso di progetti attuati a livello regionale, occorre indicare come sede di svolgimento quella in
cui si realizza prevalentemente il progetto o, in subordine, la sede della direzione del progetto.
III.2. Modalità e termini di presentazione dei progetti
Le proposte progettuali, in triplice copia, e una su supporto magnetico corredate di documentazione
di cui agli allegati, dovranno essere inviate anche a mezzo raccomandata a.r. all'Assessorato
regionale agli enti locali, dipartimento enti locali ufficio speciale, via Trinacria n. 34 - 90143
Palermo e dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12,00 del 30° giorno dalla data di
pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana. L'organismo
presentatore che invii la domanda è responsabile del suo arrivo o meno presso l'ufficio entro la
scadenza fissata. L'Amministrazione non assume responsabilità per eventuali ritardi o disguidi del
servizio postale. Non fa fede il timbro postale. Le istanze pervenute o inviate fuori termine non
saranno prese in considera zione.
III.3. Soggetti ammissibili a finanziamento
1) Le associazioni antiracket riconosciute, le fondazioni, i centri e le altre strutture associative
costituite con atto pubblico, iscritte (alla data di pubblicazione del presente bando) presso la U.T.G.
(prefettura) territoriale di competenza e che:
- abbiano sede ricadente nei rispettivi territori del PIT;
- svolgano per espressa previsione statutaria, l'attività volta al perseguimento di finalità connesse
all'assistenza, alla tutela, all'informazione dei soggetti che abbiano subito richieste od atti estorsivi,
nonché dei soggetti che abbiano fatto ricorso a prestiti ad usura e le cui attività economiche o
professionali versino conseguentemente in stato di difficoltà;
2) organismi costituiti per la realizzazione del progetto (A.T.S. - associazione temporanea di scopo)
tra i soggetti di cui al precedente punto 1.
Nel caso di presentazione di azioni da parte A.T.S. gli stessi dovranno dichiarare l'intenzione di
costituirsi in A.T.S., indicando per ognuno di essi ruolo, competenze e suddivisione finanziaria
nell'ambito della realizzazione del progetto presentato.
In considerazione dell'accordo di cooperazione che si realizza con l'A.T.S., la cui validità temporale
risulta collegabile unicamente alla realizzazione di un determinato progetto, e al fine di evitare
spese aggiuntive a carico del soggetto presentatore, la formalizzazione di tale forma di
collaborazione verrà dimostrata entro e non oltre 30 giorni dall'avvenuta approvazione del progetto
presentato e comunque prima dell'avvio dello stesso.
Tra i sopra elencati organismi, coloro che si candidano alla realizzazione di attività formative,
dovranno avere nello statuto, la formazione fra i fini istituzionali, nonché l'indicazione esplicita di
non avere scopo di lucro o di non distribuire gli utili tra i soci o associati; tale indicazione è
vincolante ai fini dell'ammissibilità al finanziamento.
III.4. Progetti ammissibili
Per quanto concerne i requisiti di ammissibilità formale dei progetti, questa sarà riscontrata
preventivamente in relazione ai seguenti elementi:
- istanza di finanziamento in bollo a firma del legale rappresentate autenticata secondo le vigenti
disposizioni;
- atto costitutivo e statuto dell'organismo proponente l'azione, in copia autentica, se non già in
possesso dell'Amministra zione;
- autocertificazione;
- progetto redatto secondo il formulario disponibile sul sito www.euroinfosicilia.it, completo delle
informazioni richieste;
- soggetto ammissibile secondo quanto previsto dal § III.3
I progetti ammissibili sono sottoposti a successiva valutazione.
III.5. Documentazione
All'istanza progettuale valida dovrà essere allegata, pena la non ammissibilità, in copia unica la
seguente documentazione:
a) formulario in formato cartaceo timbrato e firmato in ogni pagina dal progettista e dal legale
rappresentante; (come disponibile sul sito ufficiale del P.O.R. Sicilia 2000-2006
www.euroinfosicilia.it);
b) formulario su supporto informatico; (come disponibile sul sito ufficiale del P.O.R. Sicilia 20002006 www.euroinfosicilia.it);
c) atto costituivo e statuto dell'associazione, in copia autentica;
d) copia del conto consuntivo dell'anno 2001 e del bilancio di previsione 2002 con dichiarazione di
veridicità sottoscritta dal legale rappresentante;
e) autocertificazione secondo il modello disponibile nel sito www.euroinfosicilia.it;
f) dichiarazione di intenti per la presentazione di progetto in ATS secondo il modello disponibile nel
sito www.euroinfosicilia.it (ove previsto);
g) curriculum dell'organismo/i associativo/i, evidenziando l'espe rienza nello specifico ambito di
intervento del progetto/i; in caso di ATS occorre produrre i curricula di tutti i componenti dell'ATS;
h) CV delle risorse umane impiegate nel progetto per il quale viene richiesto il finanziamento.
III.6. Condizioni di non ammissibilità
Non saranno considerati ammissibili i progetti:
- pervenuti fuori termine;
- incompleti, in quanto privi di dati necessari per l'identificazione e la valutazione della proposta o
non corredati dalla documentazione richiesta;
- presentati da soggetti diversi quelli indicati nelle singole schede di misura;
- presentati da soggetti che non hanno i requisiti di ammissibilità;
- riferiti ad azioni non previste dalle schede di misura;
- recanti palesi incongruenze tra le caratteristiche dei destinatari e il contenuto delle azioni;
- che non abbiano raggiunto il punteggio minimo stabilito;
Capitolo IV
SELEZIONE DEI PROGETTI
IV.1. I responsabili dell'attuazione e degli interventi dell'informazione
Ai sensi della legge n. 241/90 la struttura amministrativa responsabile dell'adozione del presente
avviso è il dipartimento regionale enti locali - ufficio speciale - servizio n. 8 con sede in via
Trinacria, 34 - 90143 Palermo, telefono centralino 091/6964368.
IV.2. Valutazione e nomina dell'organismo di valutazione
L'istruttoria dei progetti verrà effettuata dal dipartimento enti locali - ufficio speciale - servizio n. 8.
La valutazione sarà svolta da una commissione tecnica di valutazione presieduta dal dirigente
generale del dipartimento enti locali.
I progetti verranno istruiti e valutati sulla base di quanto descritto ai paragrafi III.4, III.5, III.6 del
capitolo III.
L'Assessorato regionale degli enti locali ha 60 giorni di tempo per valutare i progetti presentati,
notificandone l'esito attraverso la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e
sul sito internet.
Entro i 30 giorni successivi provvederà all'approvazione dei progetti ammessi a finanziamento.
I progetti saranno valutati secondo i seguenti criteri:
Criteri di valutazione dei
|
progetti
N. |
Caratteristiche del soggetto
attuatore
1
Punteggio d'ord. |
| max
100
Capacità organizzativa, logistiche e strutturali
Livelli di efficacia / efficienza raggiunti
Interrelazioni maturate con il territorio
Eventuale certificazione
Esperienza nello specifico ambito di intervento del progetto presentato
2 Analisi del fabbisogno / obiettivi del progetto
50
3 Struttura progettuale
350
Coerenza della struttura progettuale: corretta articolazione delle azioni, coerenza dei contenuti ed
integrazione tra obiettivi progettuali e strumenti di intervento
Qualità delle attività proposte, complessità, integrazione con l'asse di riferimento, loro grado di
innovatività / sperimentalità, con correlati elementi oggettivi di verifica e cantierabilità
Valutazione qualitativa
Trasferibilità dell'esperienza e pubblicizzazione e diffusione dei risultati
4 Priorità trasversali e di misura
100
Coerenza con le priorità di misura
Iniziative locali
Pari opportunità
Società dell'informazione
Sviluppo sostenibile
Nuovi bacini d'impiego
Progetti integrati
5
Risorse umane
6
Economicità dell'azione
Parametri di costo
Cofinanziamento privato
7
8
Totale punteggio massimo
80
100
Grado di rappresentatività e aggregazione
200
Capacità di generare buone prassi
20
1.000
Al termine dell'istruttoria di valutazione il progetto potrà risultare:
- ammesso a finanziamento (se il progetto ha superato positivamente la fase di valutazione,
raggiungendo, cioè, la soglia minima di 600 punti, e il suo costo ha trovato capienza nelle risorse
disponibili del proprio PIT);
- ammissibile ma non finanziabile (se il progetto ha superato positivamente la fase di valutazione,
ma il suo costo non ha trovato capienza nelle risorse disponibili del proprio PIT);
- non ammissibile (se il progetto non ha superato l'istruttoria di verifica dei requisiti di
ammissibilità o di valutazione).
IV.3. Ricorso
Avverso la valutazione è ammesso ricorso in opposizione al dirigente generale del dipartimento
regionale enti locali.
Capitolo V
OBBLIGHI COMUNI A TUTTI I SOGGETTI
V.1. Monitoraggio ed autocertificazione della spesa
Il monitoraggio è il processo di rilevazione sistematica dei dati relativi all'avanzamento finanziario,
fisico e procedurale dei singoli progetti e dell'intero programma operativo ed è strumento essenziale
della sorveglianza sugli interventi cofinanziati dal fondo sociale europeo.
Al fine di garantire un efficace e costante controllo sulle risorse impegnate o impegnabili, la
Regione eserciterà il monitoraggio dello stato di avanzamento delle iniziative e dei relativi
pagamenti, verificando, anche attraverso i controlli di tipo ispettivo - l'eventuale esistenza di ritardi
nell'esecuzione del progetto o il blocco dello stesso e, ciò, al fine di consentire all'Amministrazione
di assumere i provvedimenti conseguenziali.
Il monitoraggio si baserà sull'esame delle schede di avvio delle attività (per l'acconto iniziale) e
delle schede periodiche (a cadenza trimestrale o in base ad altra tempistica che verrà concordata con
le competenti autorità nazionali e comunitarie) di monitoraggio (per i pagamenti successivi al
primo), che registreranno le spese effettivamente sostenute dagli operatori nell'esecuzione del
progetto e lo stato di avanzamento dei singoli interventi anche attraverso specifici indicatori fisici e
procedurali.
A tal fine si ritiene opportuno precisare che per spese effettivamente sostenute si intendono le spese
pagate e regolarmente documentate e non solamente impegnate, nonché quelle a valere sulla quota
di cofinanziamento privato e o altro finanziamento pubblico se previsti nel progetto approvato.
Nel caso di ATS l'autocertificazione deve essere resa dal capofila e deve essere comprensiva anche
delle spese sostenute dagli altri organismi coinvolti.
V.2. Diritti sui prodotti delle attività
I prodotti dell'ingegno che dovessero costituire risultato, principale o meno, dei progetti finanziati
sono di proprietà dell'Amministrazione regionale e non possono essere commercializzati dai
soggetti attuatori dei progetti stessi. Alla conclusione delle attività copia di tali prodotti dovrà essere
consegnata all'Amministrazione regionale.
Per quanto riguarda il regime giuridico-economico di gestione dei prodotti delle attività di cui al
presente bando, possono in concreto darsi i seguenti casi:
1. prodotti sviluppati integralmente all'interno delle attività in oggetto: di essi la Regione, in quanto
committente, acquisisce il pieno diritto esclusivo di sfruttamento commerciale secondo la normativa
sul diritto d'autore; il soggetto affidatario ha diritto di prelazione alla partecipazione in eventuale
attività commerciali;
2. prodotti che incorporano o si basano su contenuti o componenti non sviluppati espressamente per
l'Amministrazione regionale: di questi ultimi sarà fornita all'Amministrazione regionale una licenza
d'uso che consenta l'utilizzazione degli stessi per un periodo di almeno cinque anni, decorrenti dalla
data di termine del progetto, senza ulteriori spese.
V.3. Informazione e pubblicità
I soggetti finanziati devono attenersi al regolamento comunitario vigente in tema di informazione e
pubblicità degli interventi dei Fondi strutturali (Regolamento C.E. n. 1159/2000 pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, legge n. 130/30 del 31 maggio 2000).
Nelle diverse forme di pubblicizzazione dei progetti, lo strumento utilizzato (bando, annuncio,
brochure, ecc...) per una corretta e completa informazione deve esplicitare o attenersi alle seguenti
caratteristiche:
1) indicazione chiara circa le finalità (compresi i possibili sbocchi occupazionali), numero persone,
requisiti per l'accesso e figura professionale previsti dal progetto approvato;
2) utilizzo per la pubblicità scritta, anche multimediale, dei loghi - eventualmente reperibili sul sito
www.europalavoro.it - del Fondo sociale europeo, della Regione e del Ministero del lavoro o per la
comunicazione radiofonica citazione che il corso è cofinanziato dal Fondo sociale europeo, dalla
Regione siciliana e dal Ministero del lavoro;
3) indicazione chiara circa:
a) le modalità di selezione;
b) la gratuità della partecipazione alle attività e durata delle azioni;
c) la struttura dell'attività progettuale e dell'attività corsuale: ore (teoria, pratica, stage...),
articolazione giornaliera, obbligatorietà della frequenza, sede del corso, durata complessiva del
progetto;
d) gli importi, specificando se al lordo o al netto di eventuali oneri, dell'indennità di frequenza o di
eventuali altri incentivi, dei rimborsi di vitto, viaggio e alloggio se previsti nel budget del progetto;
e) la tipologia della certificazione e modalità delle prove finali previste nel progetto specificando
che la mancata partecipazione a più del 30% delle ore corso totali non dà diritto alla certificazione
né all'indennità se non nei limiti previsti dal successivo § VI.2.1.
L'organismo finanziato si assume la responsabilità di quanto pubblicato.
Le modalità di iscrizione al progetto e la gestione delle domande di iscrizione dovranno attenersi
alla legge n. 675/1974 (trattamento dati personali).
In rispetto della normativa sulla pari opportunità, tutte le figure professionali devono essere indicate
al femminile ed al maschile.
V.4. Diffusione dei risultati
I progetti integrati dovranno prevedere specifiche iniziative concernenti la diffusione dei risultati in
merito a:
- le azioni sviluppate;
- gli obiettivi raggiunti;
- le professionalità conseguite;
- gli eventuali risultati occupazionali.
Tali informazioni dovranno raggiungere ampi strati di pubblico potenziale con particolare
riferimento alle organizzazioni di categoria, all'Agenzia regionale per l'impiego, agli sportelli
multifunzionali, agli sportelli unici per le imprese.
V.5. I.V.A.
L'I.V.A. è ammissibile solo se non è detraibile.
Il costo totale dell'intervento deve essere calcolato al lordo di I.V.A.
V.6. Fidejussione
Le spese di fidejussione sono riconosciute ammissibili dal F.S.E.
V.7. Atto di adesione
Nell'ipotesi in cui l'intervento risulti ammesso a finanziamento, il rapporto con il dipartimento
regionale enti locali sarà regolato da apposito atto di adesione, secondo il modello disponibile sul
sito www.euroinfosicilia.it che dovrà essere sottoscritto prima dell'avvio, pena l'inammissibilità
delle spese sostenute antecedentemente.
V.8. Destinatari
Per la individuazione delle categorie di destinatari dei singoli interventi, si rinvia alla previsione
delle schede di misura del Complemento di programmazione.
I responsabili del progetto dovranno accertare che i destinatari degli interventi possiedano i requisiti
soggettivi previsti per le singole azioni. In particolare, verificheranno che:
a) la condizione di disoccupazione, se richiesta, sia certificata al momento della presentazione della
domanda di ammissione alla selezione;
b) la condizione di svantaggio, se richiesta, sia certificata dagli interessati o validata dai servizi e
dalle strutture istituzionalmente preposte.
Nella domanda di ammissione alla selezione dovrà essere indicato se si è presentata analoga istanza
per l'ammissione alla selezione di altri progetti e per quali di essi.
Si fa presente che la rinuncia alla partecipazione ad un progetto, superato il 5% delle ore di
formazione previste per la durata dell'intervento, non consentirà l'iscrizione ad altri progetti dello
stesso anno formativo.
Ai sensi dell'art. 13 della legge n. 845/78, gli allievi hanno titolo per differire il servizio militare di
leva.
L'organismo gestore dovrà predisporre apposito regolamento, che verrà sottoscritto da parte di
ciascun partecipante ammesso a frequentare (compresi gli eventuali uditori, per le azioni formative),
al quale dovrà esserne rilasciata copia, contenente, oltre le notizie sopra specificate, le seguenti
indicazioni:
- natura dell'intervento;
- azioni previste nel progetto;
- eventuale certificazione rilasciata;
- tipologia della eventuale prova d'esame;
- durata delle attività, espressa in ore totali e giornaliere, nonché la previsione della eventuale pausa
estiva o altre festività;
- modalità di svolgimento del progetto;
- luogo di svolgimento delle attività;
- strutture, durata e sedi presso le quali verranno svolti gli eventuali stage;
- previsione del vitto e/o dell'alloggio;
- programma didattico;
- gratuità della partecipazione all'intervento;
- eventuale indennità e/o borsa di formazione e/o sostegno al reddito e/o incentivo e/o voucher;
- eventuali e/o possibili sbocchi occupazionali;
- obblighi dell'organismo;
- obblighi dei destinatari.
Non sono ammesse assenze se non nella misura massima del 30% delle ore previste nel progetto e
comunque per non più di dieci giorni consecutivi, pena, in quest'ultimo caso, l'esclusione dal
progetto, tranne che nei casi debitamente giustificati.
In tal caso e, comunque, in tutti i casi in cui con certezza non potrà essere frequentato almeno il
70% delle ore previste nel progetto, gli organismi dovranno tempestivamente provvedere
all'esclusione del soggetto relativamente al quale non saranno riconosciute le spese sostenute
successivamente a tale data, tranne che questi non accetti di concludere senza oneri per
l'Amministrazione le attività, fermo restando l'inammissibilità agli eventuali esami finali, salvo casi
eccezionali che verranno valutati singolarmente dall'Amministrazione.
Parimenti giustificati devono essere eventuali permessi chiesti durante l'attività formativa, che non
possono superare comunque le due o tre ore giornaliere (a seconda della articolazione della attività
nella giornata) e che comunque non devono avere il carattere della ripetitività.
Si sottolinea che anche la partecipazione alle azioni non formative è obbligatoria e deve essere
documentata.
Capitolo VI
SPESE AMMISSIBILI E MASSIMALI DI RIFERIMENTO
VI.1. Prescrizioni generali
Affinché possa essere considerato ammissibile, in generale, un costo deve risultare:
- pertinente ed imputabile ad azioni ammissibili;
- effettivo;
- riferibile temporalmente al periodo di vigenza del finanziamento;
- comprovabile;
- legittimo;
- contabilizzato;
- contenuto nei limiti autorizzati.
Al fine di garantire la comparabilità dell'analisi e la lettura dei dati finanziari, nonché al fine di
poter predisporre le statistiche e gli indicatori di efficienza richiesti dallo Stato e dalla Comunità
Europea, i preventivi di spesa dei progetti devono essere articolati nelle seguenti macrocategorie:
1) spese destinatari azioni;
2) spese preparazione attività;
3) spese per la realizzazione delle azioni, spese generali e di gestione;
4) spese per le risorse umane.
Per quanto riguarda le spese inerenti il personale si ricorda, preliminarmente:
Contabilizzazione del personale interno: il personale interno o personale dipendente è legato
all'operatore con contratto a tempo indeterminato o con contratto a tempo determinato; detto costo
viene computato in riferimento alla retribuzione che il dipendente percepisce in base ai limiti
contrattuali del contratto collettivo nazionale di lavoro ed eventuali accordi contrattuali più
favorevoli. Il metodo di calcolo, per l'individuazione del costo orario, deve prendere come
riferimento gli elementi costitutivi della retribuzione prevista dal contratto collettivo nazionale di
lavoro e/o accordi salariali interni più favorevoli.
Più precisamente l'importo totale di tali elementi, con esclusione degli elementi mobili della
retribuzione, maggiorato degli oneri diretti e riflessi, della quota di tredicesima e/o quattordicesima
mensilità, di ferie, di festività soppresse, di TFR e dei contributi a carico del datore di lavoro, deve
essere diviso per il monte ore di lavoro convenzionale previsto dal contratto collettivo nazionale di
lavoro cui si riferisce.
Contabilizzazione del personale esterno: verranno ammesse le spese in base al numero di ore di
effettivo utilizzo (così come risultante da apposito incarico attribuito in forma scritta e sottoscritto
da entrambe le parti). I massimali indicati per il personale esterno sono onnicomprensivi degli oneri
fiscali e previdenziali (esempio la quota di contributo I.N.P.S. del 13% a carico dell'organismo
gestore è compresa nel tetto massimale così come l'IRAP) e al netto di I.V.A. (se dovuta).
Contabilizzazione dei costi delle società consorziate ed associate rispetto all'associazione od al
consorzio attuatore del progetto: i costi sostenuti dalle società consorziate ed associate dovranno
essere esposti sulla base delle risultanze dei costi effettivi (per il personale busta paga e oneri sociali
aggiuntivi; per le attrezzature e gli immobili di proprietà la quota di ammortamento relativa).
Inoltre si ricorda che per quanto attiene le spese relative ad imposte, tasse ed oneri, queste sono
riconosciute ammissibili purché siano direttamente riferibili all'attività in oggetto.
Per quanto riguarda le spese inerenti prodotti industriali (costi di pubblicazione, attrezzature,
elaborazioni software, etc.....) dovranno essere sempre acquisiti almeno tre preventivi.
VI.2. Destinatari
Costi ammissibili
All'interno di questa categoria sono raggruppate le spese re lative a:
- indennità orarie per allievi disoccupati o in cerca di prima occupazione;
- borsa di formazione (bonus previsto nell'ipotesi di superamento con profitto della verifica finale
prevista nel progetto);
- costo orario aziendale relativo ad allievi occupati dipendenti;
- indennità orarie per lavoratori iscritti nelle liste di mobilità e in CIGS;
- sostegno al reddito (creazione di impresa sia in forma autonoma che associata e/o partecipazione
a work experiences);
- voucher;
- incentivi per l'occupazione;
- INAIL e assicurazioni;
- spese di viaggio, vitto e alloggio;
- spese per gli stage/work experiences.
L'attività formativa deve essere finalizzata all'apprendimento e non a scopi produttivi, quindi i
partecipanti non possono essere adibiti a mansioni produttive se non in caso di esercitazioni pratiche
attinenti al programma formativo e in affiancamento al dipendente.
VI.2.1.Allievi disoccupati o in cerca di prima occupazione
Costi ammissibili: è ammessa la possibilità di erogazione, per gli allievi frequentanti i corsi, di
un'indennità di frequenza. Detta indennità, commisurata alle reali ore di presenza al corso e
riconosciuta solo in caso di frequenza di almeno il 20% delle ore corsuali previste nel progetto, non
è in ogni caso ammissibile per le azioni rivolte agli allievi frequentanti gli istituti di Stato e quelli
legalmente riconosciuti.
Massimali di riferimento: E 1,50 ora per tutte le azioni inerenti le attività formative, sia didattica,
sia di stage, al lordo delle eventuali ritenute di legge, con riferimento all'effettiva frequenza
comprovata dalle firme dell'allievo sul registro didattico di presenza o nella scheda-stage; E 500,00
per borsa di formazione subordinata al superamento con profitto della verifica finale.
VI.2.2.Allievi occupati
Costi ammissibili: è ammessa la retribuzione nella misura corrispondente alla quota oraria prevista
dal contratto collettivo nazionale di lavoro applicato ed effettivamente corrisposta incrementata dal
rateo TFR, ferie, mensilità aggiuntive e da quant'altro previsto dai contratti, escluse le
maggiorazioni per spese per lavoro straordinario.
Nel caso di personale che riveste cariche sociali o lavoratori autonomi o imprenditori è ammessa
una quota oraria commisurata alla retribuzione lorda della prima qualifica dirigenziale prevista dal
contratto collettivo nazionale di lavoro applicabile alla categoria merceologica di appartenenza e
comunque non superiore ai parametri previsti dalla circolare ministeriale n. 101/97, ove applicabili.
Tale spesa si configura soltanto a carico del cofinanziamento privato.
VI.2.3.Lavoratori iscritti nelle liste di mobilità e in CIGS
Per i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità e in CIGS il finanziamento pubblico delle attività di
formazione è rappresentato dai trattamenti sostitutivi delle somme erogate dall'I.N.P.S. per la durata
del corso.
VI.2.4.Sostegno al reddito
Costi ammissibili: è ammessa la possibilità di prevedere all'interno di progetti integrati, in caso di
creazione di impresa, l'erogazione del sostegno al reddito (da E 400 a E 500 mensili) per un periodo
che non può essere superiore a 12 mesi, in consi derazione del fatto che nella fase di avvio
dell'impresa non si hanno utili.
E' ammesso, altresì, il riconoscimento di sostegno al reddito (da E 400 a E 500 mensili) per la
partecipazione a work experiences.
VI.2.5.Voucher
Costi ammissibili: per sostenere la partecipazione dei destinatari ad un progetto integrato, è
ammesso il costo per rimborso delle spese sostenute per l'utilizzo di servizi e strutture, ad esempio,
per l'assistenza a familiari (minori e anziani), per un importo massimo pari a complessivi E 500 per
beneficiario.
VI.2.6.Incentivi per l'occupazione
Costi ammissibili: è ammessa la possibilità di prevedere all'interno di progetti integrati il
riconoscimento di un incentivo pari a E 7.500 per ogni unità aggiuntiva all'azienda che dimostra di
avere assunto con contratto a tempo indeterminato da almeno 52 settimane.
VI.2.7.INAIL e assicurazioni
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferibili all'apertura posizione INAIL e/o alla stipula di
polizze assicurative.
VI.2.8.Spese di viaggio (attività formativa/stage/work experience)
Costi ammissibili: per i partecipanti occupati sono ammissibili i costi per il trasporto dalla sede
abituale di lavoro alla sede dell'azione e viceversa, mentre per i partecipanti disoccupati sono
ammissibili i costi per il trasporto dai luoghi di residenza e/o domicilio degli stessi alla sede
dell'azione e viceversa; qualora l'azione si svolga in un comune diverso da quello di residenza e/o
domicilio del destinatario, devono essere utilizzati i mezzi pubblici.
Le spese per i mezzi privati, debitamente autorizzate dal coordinatore del progetto, sono
ammissibili esclusivamente nel caso in cui non è possibile il ricorso al mezzo pubblico (es.
incompatibilità con gli orari delle azioni) e comunque entro il limite di spesa previsto per l'uso di
quest'ultimo.
E' sempre ammissibile per l'intero importo il costo imputabile ai trasporti speciali richiesti dai
disabili.
VI.2.9. Spese di vitto (attività formativa/stage/work experience)
Costi ammissibili: sono ammissibili le spese riferite ai costi di buoni pasto o tickets da consumare
presso esercizi convenzionati nel caso in cui l'attività richieda la presenza dei destinatari anche
pomeridiana o comunque superiore a 6 ore giornaliere.
Qualora non si possa ricorrere all'utilizzo di buoni pasto o tickets sono ammissibili costi riferiti a
convenzioni con mense, trattorie a fronte di ricevuta fiscale nominativa rilasciata dal ristoratore.
Massimali di riferimento: E 8,00 a pasto.
VI.2.10. Spese di alloggio (attività formativa/stage/work experience)
Costi ammissibili: per i destinatari residenti in comuni distanti oltre 40 km. dal luogo ove si svolge
l'attività o non serviti da mezzi pubblici in orari che consentano la partecipazione alla stessa, potrà
essere ammessa a finanziamento la spesa relativa a ciascuna giornata di effettiva partecipazione alle
attività. L'incompatibilità degli orari dei mezzi pubblici deve essere accertata ed attestata dal
coordinatore del progetto
Massimali di riferimento: E 47,00 al giorno.
VI.3. Preparazione delle attività (progettazione, promozione, sensibilizzazione, informazione e
pubblicizzazione, selezione, esami finali)
Costi ammissibili:
VI.3.1. Progettazione
Costi ammissibili:
1.1. preparazione dell'intervento formativo;
1.2. elaborazione delle dispense didattiche;
1.3. preparazione materiale per la FaD.
Sono ammissibili i costi inerenti le attività svolte dal personale interno o esterno all'operatore. Il
personale interno al soggetto gestore è legato all'organismo gestore con un contratto a tempo
indeterminato o a tempo determinato, mentre il personale esterno è legato all'organismo gestore da
una prestazione lavorativa riconducibile al contratto d'opera o da una lettera di incarico,
controfirmata per accettazione, nella quale siano chiaramente indicati la prestazione professionale,
il periodo in cui deve essere effettuata, la durata in ore, il corrispettivo orario, la data.
VI.3.1.1. Progettazione interna
Costi ammissibili: sono ammissibili le spese sostenute per l'elaborazione del programma che
comprendono momenti di incontro fra gli organizzatori, progettazione esecutiva e analisi dei
fabbisogni. Non sono ammessi i costi nel caso di attività già presentata per altri corsi a valere su
finanziamenti pubblici o in caso di corsi presentati sul F.S.E. in anni precedenti.
Requisiti: il personale deve essere dipendente.
Massimali di riferimento: costo orario della retribuzione, nella misura prevista dal contratto
collettivo nazionale di lavoro ap plicato.
VI.3.1.2. Progettazione esterna
Costi ammissibili: sono ammissibili le spese sostenute per l'elaborazione del programma che
comprendono momenti di incontro fra gli organizzatori, progettazione esecutiva e analisi dei
fabbisogni. Non sono ammessi i costi nel caso di attività già presentata per altri corsi a valere su
finanziamenti pubblici o in caso di corsi presentati sul F.S.E. in anni precedenti.
Requisiti: i consulenti sono divisi in tre fasce diverse in base alle caratteristiche ed all'esperienza
professionale in relazione all'area di intervento; la fascia A richiede una esperienza decennale e
comprende: docenti universitari, ricercatori senior (dirigenti di ricerca, primi ricercatori), dirigenti
d'azienda, imprenditori, esperti di settore, professionisti; la fascia B richiede un'esperienza triennale
e comprende ricercatori universitari, esperti di settore, professionisti; la fascia C comprende altri
docenti, anche neolaureati, esercitatori di pratica, operai specializzati,..
Massimali di riferimento: fascia A E 85,00 ora, fascia B E 57,00 ora, fascia C E 41,00 ora.
VI.3.1.3.Elaborazione dispense didattiche personale interno
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferiti alle spese relative all'attività intellettuale
sostenute per la predisposizione dei testi e delle dispense didattiche, nonché dei materiali necessari
allo svolgimento di esercitazioni pratiche da fornire gratuitamente ai partecipanti nel corso
dell'attività formativa. I materiali devono essere di nuova edizione e per il corso.
Requisiti: il personale deve essere dipendente.
Massimali di riferimento: costo orario della retribuzione, nella misura prevista dal contratto
collettivo nazionale di lavoro applicato.
VI.3.1.4. Elaborazione dispense didattiche personale esterno
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferiti alle spese relative all'attività intellettuale
sostenute per la predisposizione dei testi e delle dispense didattiche, nonché dei materiali necessari
allo svolgimento di esercitazioni pratiche da fornire gratuitamente ai partecipanti nel corso
dell'attività formativa. I materiali devono essere di nuova edizione e per il corso.
Requisiti: i consulenti sono divisi in tre fasce diverse in base alle caratteristiche ed all'esperienza
professionale in relazione all'area di intervento; la fascia A richiede un'esperienza decennale e
comprende: docenti universitari, ricercatori senior (dirigenti di ricerca, primi ricercatori), dirigenti
d'azienda, imprenditori, esperti di settore, professionisti; la fascia B richiede un'esperienza triennale
e comprende ricercatori universitari, esperti di settore, professionisti; la fascia C comprende altri
docenti, anche neolaureati, esercitatori di pratica, operai specializzati,...
Massimali di riferimento: fascia A E 85,00 ora, fascia B E 57,00 ora, fascia C E 41,00 ora.
VI.3.1.5. Preparazione materiale per la formazione a distanza personale interno
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferiti alla spese per la preparazione del materiale
comprendente le spese di modifica di materiale standard o preparazione materiali originali.
Requisiti: il personale deve essere dipendente.
Massimali di riferimento: costo orario della retribuzione, nella misura prevista dal contratto
collettivo nazionale di lavoro applicato.
VI.3.1.6.Preparazione materiale per la formazione a distanza personale esterno
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferiti alle spese per la preparazione del materiale
comprendente le spese di modifica di materiali standard o preparazione materiali originali.
Requisiti: i consulenti sono divisi in tre fasce diverse in base alle caratteristiche ed all'esperienza
professionale in relazione all'area di intervento; la fascia A richiede un'esperienza decennale e
comprende: docenti universitari, ricercatori senior (dirigenti di ricerca, primi ricercatori), dirigenti
d'azienda, imprenditori, esperti di settore, professionisti; la fascia B richiede un'esperienza triennale
e comprende ricercatori universitari, esperti di settore, professionisti; la fascia C comprende altri
docenti, anche neolaureati, esercitatori di pratica, operai specializzati,...:
Massimali di riferimento: fascia A E 85,00 ora, fascia B E 57,00 ora, fascia C E 41,00 ora.
VI.3.2. Promozione, sensibilizzazione, informazione e pubblicizzazione
Sono ammissibili i costi riferiti ad avvisi pubblici con chiara finalizzazione al reclutamento dei
destinatari e al costo per ideazione e produzione di materiali (filmati, spot, opuscoli, report), per la
stampa dei bandi, pubblicità, inserzioni, spot, radio e video.
E' obbligo dell'organismo gestore indicare nel bando il titolo del progetto come riportato nell'atto di
adesione.
Sono ammissibili, altresì, i costi per l'organizzazione e gestione di seminari, work shop, eventi di
promozione dei risultati progettuali ed eventi strumentali e/o propedeutici alla realizzazione di
singole azioni progettuali.
VI.3.3. Selezione
Sarà riconosciuta una spesa, qualora non venga effettuata la selezione, pari ad un minimo di E
1.050,00, maggiorata nell'ipotesi in cui venga svolta di E 52,00 per ogni partecipante alla selezione,
fino ad un massimo di E 5.200,00.
VI.3.4. Commissari d'esame
Costi ammissibili: è possibile prevedere un gettone di presenza ai componenti delle commissioni
esami finali.
Massimali di riferimento: E 130,00 al giorno, per un massimo di due giorni.
Nel caso di presenza di personale docente del corso nell'esame finale, il compenso dovrà essere
commisurato a quanto previsto per il personale docente d'aula.
VI.4. Strumenti per la realizzazione delle azioni - spese generali - spese di gestione
VI.4.1. Attrezzature
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferiti alle seguen ti voci:
- acquisto di materiale usato: è ammesso il costo d'acquisto di un bene usato accompagnato da una
dichiarazione del venditore attestante l'origine esatta del materiale, la perfetta funzionalità e
attestante che lo stesso non ha beneficiato di un contributo nazionale o comunitario negli ultimi
sette anni; la tipologia del materiale dovrà essere congrua con le esigenze del progetto ed il costo
relativo dovrà essere compatibile con i prezzi di mercato ed inferiore al costo di materiale simile
nuovo;
- affitto e leasing: sono ammessi i costi delle attrezzature impiegate sia integralmente che in quella
quota parte per le attività connesse allo svolgimento del corso. Il contratto di leasing è equiparabile
per tutte le quote, ad eccezione del riscatto, degli oneri amministrativi, bancari e fiscali, ad un
contratto di affitto. La tipologia di attrezzature dovrà essere congrua con le esigenze del corso ed il
costo relativo dovrà essere compatibile con i prezzi di mercato;
- ammortamento: sono ammesse le sole quote di ammortamento relative ai beni di proprietà
dell'operatore il cui costo è superiore a E 516,45 e con periodo di ammortamento superiore a 12
mesi sulla base dei coefficienti fissati dalla normativa nazionale. Per le attrezzature il cui costo è
inferiore a E 516,45 la spesa è interamente ammissibile; l'ammortamento di beni e attrezzature
soggette a rapida obsolescenza verrà calcolato sulla base di un periodo non inferiore a tre anni per la
prima categoria e a due anni per la seconda con l'utilizzo dei coefficienti sopra citati per il periodo
di utilizzo;
- manutenzione di beni: sono ammesse le spese necessarie per mantenere efficiente l'utilizzo delle
attrezzature, qualora non previste già nel contratto di affitto delle medesime; le attività di
manutenzione dovranno essere svolte da personale specializzato sia esso interno che esterno
all'operatore;
- licenza d'uso software (education): possono essere imputati i costi relativi alla licenza d'uso
software per la durata del progetto formativo; nell'ipotesi dell'acquisto, verrà riconosciuta la quota
di ammortamento; nell'ipotesi di leasing verranno riconosciuti i canoni relativi al periodo di
utilizzo; nel caso di acquisto con espresso riferimento ad attività F.S.E., che dovrà risultare quindi
nella fattura di acquisto e nelle relative licenze d'uso, sarà riconosciuto il costo di acquisto per
intero. In quest'ultima ipotesi il software non potrà essere utilizzato per altre attività, anche a
carattere privatistico, mentre potrà essere utilizzato per attività formative F.S.E. negli anni
successivi a costo zero (ad eccezione del costo relativo agli aggiornamenti dello stesso).
VI.4.2. Materiale in dotazione individuale e collettiva e materiale di consumo
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi reali dei beni e servizi la cui tipologia sia stata
analiticamente descritta nella proposta formativa, e cioè:
- materiale didattico ad uso collettivo: le spese per l'acquisto di materiale in dotazione collettiva (si
sottolinea che il software non può essere considerato come materiale didattico);
- materiale didattico individuale: le spese effettuate per l'acqui sto di materiale di cancelleria e
materiale didattico pro priamente detto (dispense, libri etc.) che alla fine del corso rimangono in
dotazione dell'allievo;
- indumenti protettivi (camici, guanti, occhiali) consegnati gratuitamente e materiali per la
formazione a distanza
- materiale di consumo per le esercitazioni
VI.4.3. Collegamenti telematici
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferiti a spese collegamenti telematici: internet, accessi a
banche dati, canoni e spese telefoniche per i moduli didattici inerenti la formazione a distanza.
VI.4.4 Spese generali
Premessa: sono ammissibili quali spese generali i costi indiretti legati all'attività cofinanziata, a
condizione che siano basati su costi effettivi e che vengono imputate con calcolo pro-rata secondo
un metodo equo e corretto debitamente giustificato.
Il calcolo di tali costi viene effettuato sulla base dei relativi documenti di spesa.
Costi ammissibili
VI.4.4.1. Immobili e costi annessi:
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferiti alle seguen ti voci:
- affitto, ovvero i costi riferiti alla spesa per il canone dei locali della sede se l'affitto si riferisce
solo al periodo del progetto; oppure la quota di spesa risultante dal frazionamento del costo annuo
per il periodo di utilizzo e alla superficie di utilizzo;
- ammortamento, ovvero per gli immobili di proprietà sono ammissibili le quote di ammortamento
normale determinato sulla base di quanto previsto dall'art. 67 del D.P. 22 dicembre 1986 n. 917 e
dalle tabelle dei coefficienti approvate con decreto del Ministero delle finanze 31 dicembre 1988 in
rapporto al periodo e alla superficie di utilizzo;
- manutenzione ordinaria e pulizie, ovvero i costi riferiti alle spese necessarie per la manutenzione
ordinaria dei locali necessarie al mantenimento delle regole di igiene, se non già previste nel
contratto di affitto. Tale attività possono essere prestate da personale interno od esterno;
- assicurazioni non relative agli allievi, ovvero i costi riferiti alle spese per garantire la copertura
assicurativa dei locali e delle attrezzature utilizzate. I relativi costi, risultanti da un apposito
contratto saranno imputati per una quota parte, sempre che il contratto non sia stato stipulato per la
sola attinenza del corso;
- costi riferiti alle spese sostenute per il consumo di energia elettrica, forza motrice, gas e acqua
inerenti lo svolgimento delle attività in ragione del reale consumo;
- costi riferiti alle spese telefoniche; qualora non vi sia una linea attivata appositamente, si ammette
un costo non superiore al 30% delle spese telefoniche dell'operatore;
- costi riferiti alla quota imputabile sostenuta per il riscaldamento e condizionamento degli
immobili sede del progetto.
VI.4.4.2. Cancelleria per segreteria
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferiti alle forniture per uffici, comprese le attrezzature
per attività non didattiche, ovvero i costi riferiti all'acquisto di materiali di cancelleria utilizzato per
l'amministrazione del progetto, comprese le attrezzature per attività non didattiche che hanno un
periodo di ammortamento inferiore a 12 mesi.
VI.4.4.3. Imposte, tasse e oneri
VI.4.4.4. Spese per la fideiussione bancaria o assicurativa
VI.4.5. Spese di gestione
VI.4.5.1. Segreteria e amministrazione
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferiti al personale di segreteria, di amministrazione e
ausiliario (personale interno e/o esterno dell'ente). Per il personale amministrativo e di segreteria
sono ammissibili le spese relative alla gestione amministrativa del progetto, quali: applicazione di
specifiche procedure amministrative connesse allo svolgimento delle azioni, rapporti con l'utenza,
tenuta del protocollo e registrazione dei documenti contabili, tenuta dei registri, predisposizione
degli atti amministrativo/contabili e didattico/organizzativi e predisposizione della rendicontazione.
Per quanto attiene invece il personale ausiliare sono ammissibili i costi relativi a: esecuzione di
fotocopie e ciclostilati, fascicolazione di documenti, dispense, consegna di materiali agli allievi e
attività di fattorinaggio.
Massimali di riferimento: verrà rimborsato quanto previsto dal contratto di lavoro che regolamenta
il rapporto di lavoro subordinato nell'ipotesi di personale dipendente. Nel caso di personale a
prestazione professionale il costo orario non potrà superare E 26,00 ora progetto per il personale
amministrativo e E 16,00 ora-progetto per il personale di segreteria ed ausiliario.
VI.5. Risorse umane
VI.5.1. Prescrizioni generali
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferiti alle attività di progetto effettivamente svolte.
In linea generale, sono ammissibili i costi inerenti le attività svolte dal personale interno o esterno
all'organismo. Il personale interno al soggetto gestore è legato all'organismo con un contratto a
tempo indeterminato o a tempo determinato, mentre il personale esterno è legato da una prestazione
lavorativa riconducibile ad una lettera di incarico, controfirmata per accettazione, nella quale siano
chiaramente indicati la prestazione professionale, il periodo in cui deve essere effettuata, la durata
in ore, il corrispettivo orario, la data.
VI.5.1.1. Docenti interni
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferiti alle attività didattiche effettivamente svolte,
prendendo come riferimento il costo orario lordo del soggetto interessato.
Requisiti:il personale deve essere dipendente.
Massimali di riferimento: costo orario della retribuzione, nella misura prevista dal contratto
collettivo nazionale di lavoro ap plicato.
VI.5.1.2. Docenti esterni
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferiti alle attività didattiche effettivamente svolte,
prendendo come riferimento il costo che deriverà moltiplicandole ore di impegno per il costo orario
della prestazione professionale.
Requisiti: i docenti sono divisi in tre fasce diverse in base alle caratteristiche ed all'esperienza
professionale in relazione all'area di intervento; la fascia A richiede una esperienza decennale e
comprende: docenti universitari, ricercatori senior (dirigenti di ricerca, primi ricercatori), dirigenti
d'azienda, imprenditori, esperti di settore, professionisti; la fascia B richiede un'esperienza triennale
e comprende ricercatori universitari, esperti di settore, professionisti; la fascia C comprende altri
docenti, anche neolaureati, esercitatori di pratica, operai specializzati,...
Massimali di riferimento: fascia A E 85,00 ora, fascia B E 57,00 ora, fascia C E 42,00 ora. Tali
tariffe potranno essere superate, previa autorizzazione della Regione, solo per esperti di chiara fama
nazionale o per esperti stranieri chiamati ad intervenire nell'ambito delle iniziative, sempre
all'interno del preventivo complessivo approvato.
VI.5.1.3. Codocenti interni
Costi ammissibili: fare riferimento a quanto detto per i docenti interni.
Requisiti: fare riferimento a quanto detto per i docenti interni.
Massimali di riferimento: costo orario della retribuzione, nella misura prevista dal contratto
collettivo nazionale di lavoro ap plicato.
Parametri: il totale delle ore di codocenza non deve superare il 40% delle ore dell'intero corso.
VI.5.1.4. Codocenti esterni
Costi ammissibili: fare riferimento a quanto detto per i docenti esterni.
Requisiti: codocenti sono divisi in due fasce diverse in base alla competenza ed all'esperienza
professionale in relazione all'area di intervento; la fascia B richiede un'esperienza triennale e
comprende ricercatori universitari, esperti di settore, professionisti; la fascia C comprende altri
docenti, anche neolaureati, esercitatori di pratica, operai specializzati,...
Massimali di riferimento: fascia B E 57,00 ora, fascia C E 42,00 ora.
Parametri: il totale delle ore di codocenza non deve superare il 40% delle ore dell'intero corso.
VI.5.1.5. Tutors interni
Al fine di garantire un supporto e un monitoraggio nel rapporto tra l'allievo e il processo di
apprendimento, tra il coordinamento e l'attività didattica, nonché al fine di sostenere le esperienze di
tirocinio/stage, è ammessa la figura del tutor.
Costi ammissibili: fare riferimento a quanto detto per i docenti interni.
Requisiti: fare riferimento a quanto detto per i docenti interni.
Massimali di riferimento: costo orario della retribuzione, nella misura prevista dal contratto
collettivo nazionale di lavoro ap plicato.
VI.5.1.6. Tutors esterni
Costi ammissibili: fare riferimento a quanto detto per i docenti esterni.
Requisiti: il tutor deve essere laureato o diplomato.
Massimali di riferimento: E 30,00 ora.
VI.5.1.7. Direttori e coordinatori interni
L'attività di direzione è finalizzata a garantire la omogeneità ed il collegamento delle differenti
azioni (o dei diversi soggetti implicati nel progetto) e la loro coerenza con gli obiettivi progettuali.
Il coordinamento è finalizzato alla gestione di singole azioni e delle risorse umane implicate, nella
garanzia del raggiungimento del l'obiet tivo specifico dell'azione.
Costi ammissibili: fare riferimento a quanto detto per i docenti interni.
Requisiti: fare riferimento a quanto detto per i docenti interni.
Massimali di riferimento: costo orario della retribuzione, nella misura prevista dal contratto
collettivo nazionale di lavoro applicato.
Il totale delle ore di coordinamento non potrà essere superiore al totale delle ore dell'azione; la
figura del direttore è ammissibile esclusivamente nel caso di progetti integrati; in tale ipotesi il
totale delle ore di direzione non potrà essere superiore alla durata del progetto e il totale delle ore di
coordinamento non potrà essere superiore alla durata dell'azione.
VI.5.1.8. Direttori e coordinatori esterni
L'attività di direzione è finalizzata a garantire la omogeneità ed il collegamento delle differenti
azioni (o dei diversi soggetti implicati nel progetto) e la loro coerenza con gli obiettivi progettuali.
Il coordinamento è finalizzato alla gestione di singole azioni e delle risorse umane implicate, nella
garanzia del raggiungimento dell'obiettivo specifico dell'azione.
Costi ammissibili: fare riferimento a quanto detto per i docenti esterni.
Requisiti: non è richiesto nessun particolare requisito.
Massimali di riferimento: E 86,00 ora.
Il totale delle ore di coordinamento non potrà essere superiore al totale delle ore dell'azione; la
figura del direttore è ammissibile esclusivamente nel caso di progetti integrati; in tale ipotesi il
totale delle ore di direzione non potrà essere superiore alla durata del progetto e il totale delle ore di
coordinamento non potrà essere superiore alla durata dell'azione.
VI.5.1.9. Docenti interni impegnati nell'area emarginazione sociale e sostegno disabili
Costi ammissibili: fare riferimento a quanto detto per i docenti interni.
Requisiti: il personale deve essere dipendente da enti pubblici, enti convenzionati da organismi di
formazione che applicano il contratto di lavoro dei dipendenti pubblici, della formazione
professionale o da personale dipendente da impresa privata.
Massimali di riferimento: costo orario della retribuzione, nella misura prevista dal contratto
collettivo nazionale di lavoro applicato.
VI.5.1.10. Docenti esterni impegnati nell'area emarginazione sociale e sostegno disabili
Costi ammissibili: fare riferimento a quanto detto per i docenti esterni.
Requisiti: i docenti sono divisi in tre fasce diverse in base alle caratteristiche ed all'esperienza
professionale in relazione all'area di intervento; la fascia A richiede una esperienza decennale e
comprende: docenti universitari, ricercatori senior (dirigenti di ricerca, primi ricercatori), dirigenti
d'azienda, imprenditori, esperti di settori professionisti; la fascia B richiede un'esperienza triennale e
comprende ricercatori universitari, esperti di settore, professionisti; la fascia C comprende altri
docenti, anche neolaureati, esercitatori di pratica, operai specializzati,...
Massimali di riferimento: fascia A E 85,00 ora, fascia B E 57,00 ora; fascia C E 41,00 ora. Tali
tariffe potranno essere superate, previa autorizzazione del dipartimento regionale enti locali, ufficio
speciale, solo per esperti di chiara fama nazionale o per esperti stranieri chiamati ad intervenire
nell'ambito delle iniziative, sempre all'interno del preventivo complessivo approvato.
VI.5.1.11. Consulenti ed esperti interni
Costi ammissibili: rientrano in questa voce il costo del lavoro autonomo e dipendente.
Massimali di riferimento: costo orario della retribuzione, nella misura prevista dal contratto
collettivo nazionale di lavoro applicato.
VI.5.1.12. Consulenti ed esperti esterni
Costi ammissibili: rientrano in questa voce il costo del lavoro autonomo e dipendente.
Massimali di riferimento: E 310,00 giorno/uomo.
VI.5.1.13. Orientatori, personale interno
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferiti ad azioni integrative iniziali (motivazione,
rimotivazione, bilancio di competenze, orientamento, etc.) in itinere (colloqui orientativi
personalizzati), finale (orientamento in uscita e bilancio di competenza).
Requisiti: il personale deve essere dipendente.
Massimali di riferimento: costo orario della retribuzione, nella misura prevista dal contratto
collettivo nazionale di lavoro applicato.
VI.5.1.14. Orientatori - personale esterno
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferiti ad azioni integrative iniziali (motivazione,
rimotivazione, bilancio di competenze, orientamento, etc.) in itinere (colloqui orientativi
personalizzati), finale (orientamento in uscita e bilancio di competenza).
Requisiti: i professionisti sono divisi in due fasce diverse in base alle caratteristiche ed
all'esperienza professionale in relazione all'area di intervento; la fascia A richiede una esperienza
decennale e comprende: docenti universitari, ricercatori senior (dirigenti di ricerca, primi
ricercatori), dirigenti d'azienda imprenditori, esperti di settore professionisti; la fascia B richiede
una esperienza triennale e comprende ricercatori universitari, esperti di settore, professio nisti.
Massimali di riferimento: fascia A E 85,00 ora, fascia B E 57,00 ora.
VI.6.1 Azioni di studio e di ricerca
VI.6.1.1. Spese relative alla prestazione professionale
Costi ammissibili: rientrano in questa voce il costo del lavoro autonomo e dipendente con qualifica
di esperto, direttore di ricerca, ricercatore senior, ricercatore junior, rilevatore di dati, lavoro di
redazione da parte di strutture private incaricate della realizzazione di studi e analisi.
Massimali di riferimento: esperto: E 620,00 giorno/uomo; direttore di ricerca E 620,00
giorno/uomo; ricercatore senior: E 465,00 giorno/uomo; ricercatore junior: E 258,00 giorno/uomo;
rilevatore di dati: E 129,00 giorno/uomo.
Sono ammissibili le retribuzioni dei dipendenti pubblici impegnati nell'esercizio delle attività.
VI.6.1.2. Spese di funzionamento e gestione
Costi ammissibili: rientrano in questa voce i costi sostenuti e documentati per le attività di ricerca
quali, ad esempio, collegamenti con banche dati, abbonamenti a pubblicazioni e bollettini
congiunturali, l'acquisto di libri, statistiche, software specifici, ecc.
Rientrano inoltre in questa voce, le spese sostenute per pubblicazioni, predisposizione di strumenti
audiovisivi, quali ad esempio costi tipografici, software, materiali audiovisivi.
I prodotti realizzati dovranno rimanere di proprietà dell'Amministrazione regionale.
VI.7.1. Spese per i comitati tecnico-scientifici e/o equipe di valutazione
Costi ammissibili: sono ammissibili, esclusivamente nell'ipotesi di progetti integrati, i costi riferiti
alle riunioni oltre le eventuali spese di viaggio, vitto e alloggio, e, nel caso di elaborazione di
documenti, il costo orario documentato.
Massimali di riferimento: riunioni E 310,00 giorno/uomo; elaborazione documenti, fascia A E
85,00 ora, fascia B E 57,00 ora.
VI.8.1. Spese di viaggio
Costi ammissibili: sono ammissibili i costi riferiti all'utilizzo:
- aereo, quando la sede del corso disti non meno di 300 km. dalla località di residenza;
- treno in 1ª classe, nel caso la località da raggiungere disti non meno di 300 km. dalla località di
residenza è ammesso l'utilizzo di un posto letto in compartimento anche singolo;
- mezzo pubblico;
- mezzo privato.
Si sottolinea che tali oneri sono riconosciuti solo qualora l'interessato risieda in un comune diverso
da quello della sede dell'attività progettuale. Nell'ambito dell'uso dell'automezzo viene riconosciuta
un'indennità ragguagliata ad 1/5 del costo di un litro di benzina vigente per ogni chilometro di
percorrenza. Le spese di taxi o di vetture noleggiate sono ammesse esclusivamente nel caso di reali
e documentate impossibilità a raggiungere agevolmente e tempestivamente la sede dell'attività
didattica. La circostanza deve essere di assoluta eccezionalità. Con riferimento al personale interno,
le regole sopraddette sono applicabili solo nel caso di partecipazione alle attività progettuali svolte
al di fuori della sede abituale di lavoro.
VI.8.2. Spese di vitto
Costi ammissibili: rimborsi delle spese di vitto sostenute durante lo svolgimento dell'attività
progettuali. Per gli interni dette regole valgono solo nel caso di partecipazione ad attività svolte al di
fuori della sede di lavoro.
Massimali di riferimento: E 21,00 al giorno.
VI.8.3. Spese di alloggio
Costi ammissibili: rimborsi delle spese di alloggio, presso strutture alberghiere fino alla categoria 3
stelle, sostenute durante lo svolgimento dell'attività, in casi particolari, adeguatamente motivati, e
per il periodo strettamente legato all'attività prestata. Per gli interni dette regole valgono solo nel
caso di partecipazione ad attività svolte al di fuori della sede di lavoro.
Capitolo VII
PROCEDURE
VII.1. Prescrizioni generali
L'inizio dell'attività progettuale è subordinato alla sottoscrizione della polizza fidejussoria che dovrà
pervenire al dipartimento regionale enti locali entro e non oltre 40 giorni dalla notifica di
ammissione al finanziamento unitamente al progetto esecutivo completo del piano finanziario di
dettaglio e del cronogramma delle azioni, pena la revoca automatica dal finanziamento stesso. Sulla
base di tale elaborato di dettaglio, l'Amministrazione si riserva la facoltà di richiedere chiarimenti e
una ulteriore rideterminazione dei costi.
Entro i successivi 20 giorni dovrà essere comunicato l'avvio delle attività progettuali allegando:
- una autocertificazione concernente l'esistenza o meno di carichi penali pendenti della procura e
della pretura riferito agli amministratori dell'organismo;
- l'idoneità dei locali e delle attrezzature (se si utilizzano le stesse per le quali è già stato rilasciato)
rilasciata da parte dell'Ispettorato provinciale del lavoro, o un'autocertificazione resa ai sensi della
normativa vigente rilasciata da un professionista iscritto all'albo attestante che i locali e (ove
presenti) le attrezzature analiticamente elencate sono conformi a quelli descritti nel progetto e
idonei all'uso cui sono destinati.
La predetta autocertificazione dovrà contenere l'esplicita dichiarazione che le attrezzature didattiche
utilizzate sono conformi alle normative europee, C.E.I. e nazionali decreto legge n. 626/94, e
successive modifiche ed integrazioni.
Per quanto attiene le modalità di svolgimento delle azioni va segnalato che le stesse dovranno avere
inizio entro la data prevista e proseguire senza soluzione di continuità. Le attività, inoltre, dovranno
essere svolte per non più di 8 ore giornaliere e 40 ore settimanali.
Potrà, inoltre, essere prevista una pausa estiva.
Se il numero dei destinatari, per effetto di dimissioni o espulsioni, dovesse scendere al di sotto del
50% degli ammessi, l'organismo dovrà sospendere l'attività e lo comunicherà a questa
Amministrazione che deciderà sulla prosecuzione dell'azione in considerazione della congruità dei
risultati attesi in rapporto al sacrificio finanziario che ancora dovrà essere sostenuto.
Le attività progettuali dovranno generalmente svolgersi entro il territorio della Regione, tranne che
per i progetti interregionali, per gli stages e per le work experiences.
L'utilizzo di strutture alberghiere, come sedi di svolgimento di attività d'aula non è ammesso, tranne
nei casi specificamente autorizzati.
Gli stage dovranno avere svolgimento così come descritto nel progetto approvato. Eventuali
modifiche potranno essere autorizzate dalla scrivente Amministrazione solo se debitamente
motivate.
L'assicurazione dei destinatari dovrà includere il rischio "in itinere".
Per motivate esigenze aziendali, nelle more dell'ammissione a finanziamento, per gli interventi
rivolti al personale dipendente o nel caso di formazione per neo assunti, si potrà richiedere
l'autorizzazione all'avvio attività a firma del legale rappresentante o soggetto legittimato,
assumendosi la piena responsabilità nel caso di mancato inserimento del progetto nel piano di
finanziamento.
VII.2. Conferimento incarichi
L'Assessorato rimane estraneo a tutti i rapporti comunque costituiti dall'organismo gestore con i
soggetti con i quali lo stesso, a qualsiasi titolo, instaurerà rapporti per l'espletamento delle attività.
Non è ammessa la sovrapposizione temporale di incarichi allo stesso soggetto, sia nell'ambito dello
stesso progetto che fra tutti i progetti finanziati allo stesso organismo, tranne che nei seguenti casi:
- progettazione, coordinamento e selezione;
- direzione fino ad un massimo di 3 progetti anche di organismi diversi;
- coordinamento fino ad un massimo di 3 azioni anche di organismi diversi;
- docenza, redazione dispense, esami finali, nell'ambito delle competenze del docente.
Gli Ispettorati provinciali del lavoro avranno cura di vigilare sulla corretta applicazione della
normativa in materia di rapporto di lavoro.
Non è consentito l'impiego di personale avente profilo professionale diverso rispetto a quello
indicato nel progetto approvato tranne che in casi eccezionali. In tale circostanza tale sostituzione
dovrà essere comunicata alla scrivente.
VII.3. Selezione dei destinatari
Scaduto il termine per la presentazione delle domande di partecipazione, ove il numero degli
aspiranti in possesso dei requisiti richiesti fosse pari o inferiore al numero dei destinatari previsti o
nel caso di personale dipendente, non si darà luogo a selezione e tutti gli aspiranti dovranno essere
avviati alle attività.
Si rammenta, tuttavia, che non possono essere attivati interventi per un numero di destinatari
inferiore al minimo previsto dalle allegate schede di misure, a meno che non venga dimostrata
l'efficacia dell'azione e purché venga rispettato il costo ora/progetto/de stinatario. In tale ultima
ipotesi, che dovrà essere previamente autorizzata dal dipartimento regionale enti locali - ufficio
speciale, l'importo del finanziamento verrà proporzionalmente ridotto.
Qualora il numero degli aspiranti sia superiore, l'organismo gestore provvederà direttamente e sotto
la propria responsabilità alla selezione secondo le previsioni del progetto.
Delle operazioni di selezione dovrà essere redatto apposito verbale firmato da tutti i componenti
della commissione di selezione.
I risultati delle selezioni dovranno essere comunicati ai destinatari almeno dieci giorni prima della
richiesta di avviamento alla sezione circoscrizionale per l'impiego competente per territorio.
Entro lo stesso termine i candidati potranno proporre motivato ricorso all'U.P.L. competente per
territorio, il quale adotterà la decisione definitiva.
A tal fine, dalle comunicazioni dovrà risultare il termine entro il quale può essere proposto ricorso,
nonché l'U.P.L. competente della decisione.
Nel caso di disponibilità di posti derivanti da rinunce o espulsione degli avviati, saranno ammessi
gli aspiranti che hanno titolo a subentrare secondo l'ordine della graduatoria (sempre che le attività
di progetto lo consentano ai fini del raggiungimento del l'obiet tivo e, in caso di attività formative
già avviate, il numero delle ore di lezione già effettuate non superino il 20% del monte ore
complessivo); negli altri casi, l'organismo gestore potrà ammettere chiunque ne faccia domanda
secondo l'ordine cronologico di presentazione delle domande.
VII.4. Verifica finale
Al termine dell'attività formativa gli allievi verranno ammessi a sostenere una verifica volta ad
accertare i risultati raggiunti.
Gli esami finali non concorrono a formare il monte ore corso.
Agli esami potranno essere ammessi coloro i quali avranno conseguito un giudizio non inferiore a
"sufficiente" ed abbiano partecipato ad un numero di ore di corso non inferiore al 70% di quelle
previste nel progetto, salvo casi eccezionali che verranno valutati singolarmente dal collegio docenti
e motivati nella relazione finale di ammissione agli esami.
Le ore destinate agli esami finali non saranno computate per il raggiungimento di tale percentuale.
L'ammissione degli allievi all'esame è decisa dal corpo docente il quale è tenuto a partecipare alla
riunione finale che dovrà risultare da apposita firma apposta sul relativo verbale.
Motivate deroghe alla partecipazione a tale riunione potranno essere consentite per circostanze
eccezionali (motivi di salute) o per obiettive impossibilità (docente proveniente dall'estero, o che
abbia insegnato per un limitato periodo di tempo).
Le prove d'esame verranno sostenute innanzi ad una commissione composta da un funzionario
designato dal dipartimento regionale enti locali - ufficio speciale, che la preside, e da 2 docenti, uno
per la teoria ed uno per la pratica. In casi eccezionali, attesa la specificità della qualifica da
conseguire, potrà essere nominato presidente della commissione d'esami un esperto esterno
all'Amministrazione.
Le funzioni di segreteria verranno disimpegnate dal segretario del corso.
Gli organismi avranno cura di comunicare alla scrivente, almeno 30 giorni prima della data presunta
di chiusura delle attività, 4 nominativi di docenti, 2 effettivi e 2 supplenti, che faranno parte della
commissione esaminatrice che verrà nominata con decreto assessoriale.
La data degli esami viene concordata con il presidente della commissione e fissata dal dipartimento
regionale agli enti locali - ufficio speciale tenuto conto, ove possibile, delle esigenze dell'organismo
gestore.
L'esame dovrà essere preceduto da una riunione preliminare durante la quale il presidente insedia la
commissione in conformità al decreto di nomina.
In caso di assenza di alcuno dei componenti effettivi, il presidente lo sostituisce con il componente
supplente, circostanza che dovrà essere fatta rilevare nel verbale della riunione preliminare.
La commissione prenderà quindi visione dei programmi effettivamente svolti durante il corso,
firmati per ciascuna materia dal relativo docente e da almeno un allievo, che resteranno agli atti
dell'organismo vistati dal presidente.
Nel caso in cui i programmi non corrispondano a quelli previsti in progetto, il presidente sospende
le operazioni e ne riferisce al dipartimento regionale enti locali - ufficio speciale.
Il dipartimento regionale enti locali - ufficio speciale adotta i provvedimenti consequenziali, sentito
l'organismo gestore.
La commissione prende visione, altresì, del verbale della riunione finale del corpo docente che
dovrà essere corredato da una relazione sull'andamento dell'attività formativa e dei profili valutativi
relativi a ciascun allievo.
Dei suddetti profili verrà tenuto conto nella valutazione finale.
Oltre ai predetti documenti, il coordinatore dovrà consegnare al presidente della commissione la
relazione oggetto della verifica ex post, un elenco - da lui sottoscritto - ove saranno indicati gli
allievi ammessi agli esami finali con le ore di frequenza per ciascuno di essi; tale elenco verrà
allegato al verbale d'esami.
Della veridicità delle suddette notizie ne sarà personalmente responsabile.
Ove per motivi di forza maggiore l'allievo non fosse in grado di partecipare agli esami, dovrà darne
comunicazione, corredata da adeguata documentazione, all'organismo gestore il quale avviserà il
presidente della commissione che farà verbalizzare l'assenza.
In tal caso, l'organismo gestore provvederà ad inviare l'istanza del candidato, la documentazione
giustificativa dell'assenza e quella necessaria per l'ammissione alle prove finali (numero di ore di
presenza raggiunte dal candidato, profilo formulato dai docenti del corso di provenienza, copia del
programma svolto) all'U.P.L. che provvederà ad autorizzare, anche tramite la sezione
circoscrizionale per l'impiego competente, l'ammissione dell'allievo ad esami di uguale qualifica
presso lo stesso o altro organismo nel territorio della provincia.
Durante la riunione preliminare saranno, inoltre, determinati i criteri cui si informerà il successivo
esame.
A tal fine si sottolinea che gli esami dovranno volgersi mediante prove, teoriche e/o pratiche,
integrate da colloqui. La tipologia della prova dovrà essere prevista in progetto esecutivo ed
indicata sul regolamento d'aula.
La scelta del contenuto delle prove è demandata alla commissione che deciderà in relazione alla
tipologia del corso.
Completate le predette procedure, che dovranno trovare riscon tro nell'apposito verbale, la
commissione procede all'espletamento degli esami.
A conclusione di questi formulerà i relativi giudizi finali, tenuto conto anche dei profili valutativi
elaborati dai docenti, con i quali sarà indicata l'idoneità o la non idoneità dell'allievo, nonché la
valutazione, espressa in trentesimi o sessantesimi, per ciascun allievo esaminato.
Anche degli esami sarà redatto un verbale ove saranno evidenziati i risultati finali.
Il legale rappresentante dell'organismo gestore trasmetterà tempestivamente al dipartimento
regionale enti locali - ufficio speciale, all'U.P.L. e alla sezione circoscrizionale per l'impiego la
documentazione concernente gli esami finali.
Il presidente trasmetterà al dipartimento regionale enti locali - ufficio speciale una relazione finale
sull'esito delle prove, la validità dell'iniziativa e le capacità gestionali dell'organismo gestore.
Entro 1 mese dall'espletamento delle prove, l'organismo gestore inoltrerà alla sezione
circoscrizionale per l'impiego, formale richiesta corredata dagli attestati debitamente compilati per
la relativa vidimazione.
L'ufficio competente, sulla scorta della documentazione in proprio possesso, accertata la regolarità
formale delle operazioni, procederà al rilascio degli attestati.
VII.5. Certificazioni
Verrà rilasciato a cura del soggetto attuatore attestato di frequenza previa verifica con giudizio
finale.
VII.6. Rapporti con gli uffici periferici
VII.6.1. U.P.L. e sezione circoscrizionale per l'impiego
Una volta ultimate eventuali operazioni di selezione, per le attività progettuali e formative previste,
gli organismi dovranno trasmettere alla sezione circoscrizionale per l'impiego competente per
territorio, l'elenco dei soggetti ammissibili completo delle generalità e firmato da questi per
accettazione, i tesserini mod. C1 relativi anche agli eventuali uditori in numero comunque non
superiore al 20% degli allievi effettivi.
Nel caso di formazione destinata a personale dipendente o da assumere (riqualificazione o C.F.L.)
dovrà essere trasmessa la fotocopia del libro matricola e inoltre, nel caso di C.F.L., nulla osta di
avviamento e copia del progetto approvato o dell'accordo applicato.
Le sezioni circoscrizionali per l'impiego avranno cura di accertare il rispetto degli impegni assunti
dall'organismo in occasione di precedenti C.F.L.
Dovranno inoltre essere trasmessi, per la vidimazione, i registri relativi sia alle attività formative
che a quelle non formative unitamente a:
- calendario delle singole azioni formative con l'indicazione dei tempi e dei luoghi di svolgimento,
nonché del nominativo del docente che effettuerà la lezione;
- elenco dei docenti, con a fianco segnata la materia di insegnamento, completo di generalità e
codice fiscale (o partita I.V.A.), e corredato dal curriculum firmato in originale;
- elenco degli allievi ammessi a partecipare, completo di generalità e codice fiscale, firmato dagli
stessi;
- nel caso di interventi destinati a soggetti portatori di handicap, certificazione attestante il grado di
handicap, nonché certificato medico attestante che il soggetto non è di pregiudizio agli altri allievi;
- indicazione del legale rappresentante dell'organismo gestore, del coordinatore e del tutor
completa di generalità e codice fi scale;
- nel caso di C.F.L., dichiarazione di impegno a trasformare il C.F.L. secondo la percentuale
prevista dalla normativa vigente, degli avviati in contratto a tempo indeterminato ovvero a
confermare nel posto di lavoro il personale posto in riqualificazione, aggiornamento o
riconversione;
- copia del regolamento o contratto d'aula firmato per presa visione dai partecipanti alla selezione.
La sezione circoscrizionale per l'impiego, ricevuta la documentazione ed accertata la regolarità delle
operazioni effettuate, provvederà ad autorizzare l'avviamento degli allievi all'attività dandone
comunicazione all'organismo gestore, al dipartimento regionale enti locali - ufficio speciale, nonché
all'Ispettorato provinciale competente, rispettando, ove possibile, la data prevista.
In caso di riscontro negativo sarà ugualmente data motivata comunicazione all'organismo e, per
conoscenza, ai predetti uffici, assegnando nel contempo un termine per adeguare, ove possibile, la
documentazione.
Decorso infruttuosamente tale termine, nel perdurare dell'impedimento, lo stesso proporrà al
dipartimento regionale enti locali - ufficio speciale la revoca del provvedimento di ammissione.
L'organismo attuatore, non appena iniziata l'attività d'aula, avrà cura di comunicare
tempestivamente a tutti gli uffici sopra citati (dipartimento regionale enti locali - ufficio speciale ,
U.P.L., sezione circoscrizionale per l'impiego, Ispettorato provinciale) la data di effettivo inizio e la
sede o le sedi dell'attività.
Gli organismi attuatori, per tutto quanto riguarda le variazioni del calendario delle lezioni o dei
docenti, le sospensioni delle lezioni, le eventuali dimissioni degli allievi e quant'altro riferito allo
svolgimento delle lezioni manterranno i contatti con l'Ispettorato provinciale del lavoro, l'U.P.L. e la
sezione circoscrizionale per l'impiego competenti per territorio, ognuno per la parte di rispettiva
competenza.
Gli organismi si dovranno astenere tassativamente dall'effettuare comunicazioni alla scrivente
Amministrazione, tranne nei casi espressamente previsti.
A conclusione dell'attività l'organismo ne darà comunicazione al dipartimento regionale enti locali ufficio speciale, all'Ispettorato provinciale, all'U.P.L. nonché alla sezione circoscrizionale per
l'impiego competenti per territorio.
I registri didattici devono prevedere oltre la firma di entrata e di uscita degli allievi che è
obbligatoria, gli argomenti trattati e le esercitazioni effettuate firmate dal relativo docente, con
l'indicazione delle ore corrispondenti; se è previsto il rientro pomeridiano, le firme dovranno essere
4.
In calce alla pagina dovrà essere apposta, per ciascuna giornata, la firma del tutor e del coordinatore
didattico, attestante che le notizie ivi riportate sono conformi a quanto effettivamente avvenuto in
quel giorno.
I registri relativi alle attività non formative dovranno contenere la registrazione delle attività svolte
quotidianamente, con la indicazione dell'orario e dei soggetti coinvolti anche per eventuali attività
in desk (diario di bordo).
Tutti i registri dovranno contenere una dichiarazione a firma del coordinatore/direttore, attestante
che le notizie ivi contenute sono veritiere.
Per interventi FaD si rinvia per quanto non previsto dal presente avviso alla circolare del Ministero
del lavoro n. 43 dell'8 giugno 1999 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.
167 del 19 luglio 1999).
VII.6.2. Ispettorato del lavoro
L'Ispettorato provinciale del lavoro è competente alla vigilanza sulle attività.
Contestualmente all'avvio delle attività progettuali, gli organismi trasmetteranno all'Ispettorato la
comunicazione, a firma del legale rappresentante autenticata a norma di legge, concernente la
effettiva data di inizio delle attività e la sede (o le sedi) delle stesse.
In uno alla suddetta comunicazione dovrà essere inoltre trasmessa analoga documentazione già
inviata alla sezione circoscrizionale per l'impiego, nonché l'elenco della documentazione indicata di
seguito.
1) Generalità complete del responsabile dell'ente o dell'azienda, con indicazione del domicilio
personale.
2) Data di effettivo inizio dell'attività progettuale e dell'attività corsuale ed elenco allievi avviati,
vistato dalla sezione circoscrizionale per l'impiego competente.
3) Dettagliato calendario delle azioni progettuali, delle lezioni teoriche, delle esercitazioni pratiche,
project work, visite didattiche con l'esatta indicazione delle ore, dei giorni e delle sedi di
svolgimento. Eventuali variazioni dovranno essere comunicate preventivamente all'Ispettorato
competente.
4) Dichiarazione che attesti la presenza o meno e dichiarazione del legale rappresentante
dell'organismo gestore che, in relazione al tipo di handicap, non esistano nel luogo dove ha sede
l'attività corsuale barriere architettoniche.
5) Relazione tecnica rilasciata da professionista iscritto all'albo concernente il possesso dei
parametri delle superfici delle aule e dell'idoneità statica dei locali, tenuto conto anche dell'indice di
affollamento previsto in relazione all'attività formativa cui sono destinati (sono consentiti parametri
suggeriti dal Ministero del lavoro che prevedono mq. 1,3 per allievo per le aule di teoria e mq. 2 per
i reparti destinati alle esercitazioni), nonché (ove presenti) le attrezzature analiticamente elencate
sono conformi a quelli descritti nel progetto e idonei all'uso cui sono destinati, con allegata
planimetria quotata in scala non inferiore 1:200 delle aule e dei reparti.
6) Titolo di disponibilità dei locali (atto di acquisto nel caso di proprietà; contratto di locazione, di
uso e/o comodato regolarmente registrati ai sensi della normativa vigente) da cui risulti che i locali
non sono abusivi. Non sono ammesse sub-locazione salvo che non siano espressamente autorizzate
dal proprietario.
7) Elenco, in tre copie, delle attrezzature utilizzate o da utilizzare. Tale elenco deve riportare, per
ciascuna attrezzatura, il numero di matricola, il titolo che ne giustifica la disponibilità e la bolla di
accompagnamento con cui è stata consegnata, nonché la conformità delle stesse alle normative
europee, C.E.I. e nazionali, decreto legge n. 626/94, e successive modifiche ed integrazioni.
L'elenco va allegato al provvedimento di idoneità che viene rilasciato, di cui fa parte integrante.
8) Ove vengano utilizzati apparecchi soggetti ad omologazione a cura dell'ISPESL e/o verifica
dell'U.S.L. competente, occorre produrre la relativa certificazione in copia.
9) Copia della denuncia ISPESL competente dell'impianto di messa a terra unitamente a copia di
eventuale verbale di verifica dell'U.S.L. (in quanto successiva alla prima). Laddove siano trascorsi
oltre 2 anni dalla data dell'ultima verifica, occorre produrre copia del sollecito alla U.S.L.
10) Dichiarazione di conformità ai sensi della legge n. 46/90 per i nuovi impianti elettrici e per
quelli adeguati.
11) Certificato di prevenzione incendi rilasciato dal comando provinciale dei vigili del fuoco ove
sussista alcuna delle condizioni previste dal decreto ministeriale 16 febbraio 1982 e successive
modifiche ed integrazioni e dell'art. 38 del D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547.
12) Denuncia all'ISPESL, competente, ove sussista l'obbligo, dei dispositivi di protezione contro le
scariche atmosferiche unitamente all'esito delle verifiche con apposita scheda. Tale denuncia va
omessa nel caso in cui il soggetto promotore documenti, con apposita relazione tecnica, redatta da
professionista iscritto all'albo, che i locali sono "autoprotetti" ai sensi delle vigenti norme C.E.I.
13) Piano di sicurezza con indicazione del "responsabile della sicurezza".
L'Ispettorato, non appena in possesso della documentazione, provvederà ad effettuare almeno una
ispezione per accertare l'idoneità dei locali e delle attrezzature, anche in presenza della
dichiarazione resa dal tecnico su incarico dell'organismo.
In particolare, l'Ispettorato provvederà ad accertare che i locali siano idonei all'uso cui sono
destinati, secondo la normativa vigente, e le attrezzature conformi a quelle previste in progetto o sue
eventuali modifiche autorizzate dal dipartimento regionale enti locali - ufficio speciale ed anch'esse
idonee all'uso.
Dell'esito degli accertamenti effettuati, l'Ispettorato ne certificherà i risultati provvedendo a
trasmettere il consueto certificato di idoneità sia al dipartimento regionale enti locali - ufficio
speciale che alla sezione circoscrizionale per l'impiego competenti.
La certificazione rilasciata dall'Ispettorato del lavoro ha validità triennale, qualora l'organismo
gestore utilizzi le stesse attrezzature in quanto di sua proprietà; in questa ipotesi l'organismo gestore
dovrà produrre una dichiarazione a firma del legale rappresentante, attestante che le condizioni, per
le quali l'idoneità locali ed attrezzature è stata rilasciata, non sono mutate.
In itinere, l'Ispettorato provinciale del lavoro competente per territorio, effettuerà una azione di
monitoraggio sullo svolgimento delle attività progettuali (verifica didattica e amministrativogestionale).
Le relazioni ispettive dovranno essere trasmesse al dipartimento regionale enti locali - ufficio
speciale e notificate all'organismo gestore.
Nel caso in cui, in sede di ispezione, dovessero riscontrarsi irregolarità la cui gravità potrebbe
comportare la revoca del finanziamento o violazione di norme di legge, queste dovranno essere rese
note al dipartimento regionale enti locali - ufficio speciale a mezzo fax con una succinta descrizione
delle irregolarità al quale dovrà fare immediatamente seguito l'invio del relativo verbale.
Nel verbale dovrà farsi constatare che ogni rilievo sui fatti contestati e motivato è stato comunicato
al responsabile dell'iniziativa.
Eventuali controdeduzioni ai rilievi mossi possono essere manifestati all'atto dell'ispezione ed
inseriti nel verbale o essere prodotti, entro 5 giorni successivi alla data di notifica del verbale, al
dipartimento regionale enti locali - ufficio speciale per il tramite dell'ufficio che ha effettuato il
controllo.
Nell'ipotesi di idoneità negativa dei locali il dipartimento regionale enti locali - ufficio speciale
potrà sospendere l'attività progettuale fino a quando non si provvederà ad adempiere alle richieste
dell'Ispettorato.
VII.6.3. Registri contabili
Alla luce della recente normativa fiscale, al fine di consentire il controllo, gli organismi, desumendo
i dati dalla contabilità generale avranno cura di tenere appositi registri contabili specifici,
aggiornati, anche sotto forma di tabella elettronica.
VII.6.4. Erogazione del finanziamento
Il finanziamento pubblico delle azioni prevede una copertura del 100% del costo.
L'erogazione del finanziamento verrà effettuata come segue:
- il 50% del finanziamento pubblico complessivo quale prima anticipazione a seguito della
presentazione della fidejussione;
- un secondo anticipo, pari al 30% del finanziamento pubblico complessivo, a seguito di
presentazione di fideiussione nonché di una relazione sullo stato di attuazione cui è allegato un
certificato di esecuzione, la scheda relativa al monitoraggio, a firma del legale rappresentante
autenticata nei modi di legge, da cui risulti che, allo svolgimento del 40% delle attività, l'organismo
ha già impegnato il primo acconto e speso almeno il 30% dello stesso con fatture quietanzate;
- il restante 20% a seguito della verifica del rendiconto.
All'atto di ammissione a finanziamento è fatto obbligo agli enti privati di presentare garanzia
fidejussoria per un importo pari all'anticipo da erogare e successivamente al totale degli acconti e
dei pagamenti effettuati sulla base degli stati di avanzamento, con esclusione delle somme previste
a titolo di saldo finale. Dette garanzie devono avere, ciascuna, una durata per un periodo compreso
tra la data di richiesta di acconto (fermo restando che la 1ª polizza deve decorrere dall'atto di
ammissione) e i 6 mesi successivi alla presentazione della rendicontazione finale. Qualora in sede di
verifica del rendiconto, lo stesso risulti incompleto o vengano richiesti approfondimenti, chiarimenti
ed integrazioni l'organismo dovrà prorogare la fidejussione di ulteriori sei mesi a decorrere dalla
data di scadenza della precedente polizza. In ogni caso la polizza potrà essere svincolata solo dopo
la conclusione della verifica con esito positivo.
Non sono ammesse forme di garanzia differenti dalla fidejussione.
Le domande concernenti la corresponsione sia dell'anticipazione che del saldo, redatte in duplice
copia ed a firma del legale rappresentante autenticata ai sensi della normativa vigente, una per ogni
progetto, dovranno contenere, oltre alle generalità complete dell'organismo e del legale
rappresentante, la indicazione del codice fiscale e/o della partita I.V.A. dell'organismo, le
coordinate bancarie presso cui dovranno essere accreditate le somme, il numero di posizione
assegnato al progetto nonché il numero di codice assegnato all'ente nell'ipotesi in cui l'organismo
gestore del progetto sia già stato beneficiario di finanziamenti nell'ambito del F.S.E.
Le domande di anticipazione dovranno essere corredate dalla comunicazione della data di effettivo
inizio delle attività progettuali, nonché dal certificato di idoneità locali ed attrezzature rilasciato
dall'Ispettorato provinciale del lavoro competente o dalla relazione circa l'idoneità dei locali e, ove
presenti, l'idoneità delle attrezzature, rilasciata sotto forma di autocertificazione da un professionista
iscritto all'albo. La produzione della relazione circa l'idoneità attrezzature potrà essere differita al
momento dell'inizio della parte del progetto in cui ne è previsto l'utilizzo.
A tal proposito si specifica che l'erogazione delle somme potrà avvenire esclusivamente mediante
accredito su un apposito conto corrente bancario dedicato (anche aperto appositamente per la
gestione del F.S.E.), in modo tale che dall'estratto conto risultino i tempi e le modalità di pagamento
(tranne che per gli enti pubblici che dovranno indicare il capitolo di bilancio su cui versare le
somme).
E' comunque possibile la gestione dei singoli progetti con conti correnti appositamente aperti per
ogni singola attività progettuale. Sarà cura dell'organismo gestore, in questo caso, trasferire
eventualmente i relativi importi nei diversi conti correnti di gestione, a cui l'Amministrazione
resterà estranea.
Entro 30 giorni dal trasferimento delle somme, l'organismo gestore dovrà emettere, ai sensi di
legge, regolare fattura relativa all'importo ricevuto, che avrà cura di trasmettere tempestivamente al
dipartimento regionale enti locali - ufficio speciale.
Resta fermo l'obbligo dell'organismo gestore di rendere trasparente ed accessibile la gestione
economica di ogni attività progettuale.
VII.6.5. Revoca del finanziamento
L'inosservanza di quanto disposto con la presente potrà dar luogo, a seconda della gravità, alla
pronuncia di decadenza o revoca del finanziamento.
Le irregolarità commesse nello svolgimento delle azioni potranno, altresì, costituire pregiudizio
nella concessione di futuri finanziamenti.
Capitolo VIII
RENDICONTAZIONE
VIII.1. Prescrizioni generali
La verifica amministrativo contabile del rendiconto verterà su 3 principali criteri:
a) controllo totale sul 100% delle spese sostenute per l'azione finanziata;
b) controllo sui costi reali: non sono ammesse forfetizza zioni;
c) controllo sui documenti originari di spesa: non è consentita l'esibizione di copie dei giustificativi
di spesa.
Sarà prioritariamente verificata l'aderenza del rendiconto al piano finanziario approvato e, quindi,
l'ammissibilità e la riconoscibilità dei costi sostenuti e la loro concordanza con i documenti
giustificativi.
Il progetto approvato comprende il budget che, per l'organismo gestore costituisce un preventivo di
spesa articolato per azioni, macrovoci e sottovoci di costo. Tale piano è vincolante, fatta eccezione
per quanto previsto dalla normativa di riferimento in merito a eventuali storni su singole voci di
spesa.
Ogni eventuale variazione, nell'ambito del finanziamento approvato, tra macrovoci riferite ad azioni
differenti va comunque comunicata all'amministrazione ed eventualmente subordinata ad
autorizzazione solo in caso di variazione delle macrovoci superiore al 20% rispetto al preventivato.
Sono consentiti storni di spesa senza alcun limite percentuale, all'interno delle quattro
macrocategorie di costi e nel limite del 20% del minor importo tra una macrocategoria e l'altra.
Tali variazioni "autonome" possono comunque essere effettuate una sola volta a carico della stessa
voce o macrovoce di costo ad evitare che il ricorso troppo frequente a variazioni autonome incida,
di fatto, sui contenuti del progetto finanziato, modifican dolo.
Le variazioni che eccedono il predetto limite e quelle relative ai costi previsti per i soggetti
destinatari all'azione finanziata (indennità) devono essere autorizzate dal dipartimento regionale enti
locali - ufficio speciale, previa richiesta motivata.
Qualsiasi variazione, anche se non soggetta ad autorizzazione, deve essere comunicata al
dipartimento regionale enti locali - ufficio speciale.
Le predette variazioni non dovranno, comunque, comportare cambiamenti per quanto riguarda la
natura delle azioni e le caratteristiche di merito nei progetti approvati.
Non è in alcun modo ammissibile lo storno delle somme preventivate dalla voce "incentivi
all'occupazione" nell'ipotesi in cui non venga attivata. In questo caso infatti deve essere detratta
dall'ammontare del finanziamento complessivo.
Il piano finanziario approvato, deve costituire la base per la formulazione del rendiconto. Il
raffronto fra piano finanziario approvato e consuntivo presentato dall'Organismo gestore
(rappresentato da una elencazione di voci di spesa distinte tra somme impegnate e somme pagate),
deve porre gli organi di controllo in grado di effettuare un immediato raffronto con gli importi
preventivati.
Per un corretto riconoscimento dei costi in sede di rendiconto, gli stessi devono:
- figurare nell'elenco dei costi ammissibili;
- essere strettamente connessi all'azione approvata e realizzata;
- essere documentati con giustificativi in originale;
- essere conformi alle leggi contabili e fiscali nazionali;
- essere registrati nel giornale di contabilità generale;
- essere impegnati in un periodo compreso tra la data di approvazione del progetto da parte
dell'autorità competente (o autorizzazione avvio attività o data di sottoscrizione dell'atto di
adesione) e la data comunicata come fine progetto;
- essere contenuti nei limiti degli importi approvati nel preventivo approvato;
- essere sostenuti secondo i principi di economia e sana gestione finanziaria;
- rispettare il rapporto costo-benefici;
- essere congrui;
- essere documentati con atti di impegno certi (contratti, fatture, dichiarazioni di credito,
documento trasporto ecc.)
VIII.2. I costi
Le voci di costo si riconducono, generalmente, alle macrovoci sotto indicate:
1) spese per i destinatari azioni;
2) spese per la preparazione attività;
3) spese per la realizzazione delle azioni, spese generali e di gestione
4) spese per le risorse umane.
Ai fini di una più agevole rendicontazione, l'organismo gestore dovrà provvedere alla
predisposizione di appositi fascicoli, distinti per azioni e, successivamente, per macrovoci e per
singole voci di spesa, coerentemente con il budget approvato, contenenti tutta la documentazione da
esibire al momento del controllo.
Alle diverse categorie di macrovoci sono applicate le medesime metodologie di rendicontazione.
VIII.2.1. Destinatari
Alla macrovoce destinatari vanno imputate tutte le spese relative ai destinatari delle azioni, così
distinte:
- indennità di frequenza / retribuzione oraria / sostegno al reddito / borse di formazione / incentivi
all'occupazione / voucher;
- assicurazioni destinatari;
- spese di viaggio;
- spese di vitto;
- spese di pensione completa;
- stages / work experiences.
VIII.2.1.1. Indennità destinatari
E' calcolata moltiplicando l'importo indennità oraria per le ore di effettiva presenza dei partecipanti,
desunte dai registri di presenza. Per tale voce dovrà essere redatto un prospetto riepilogativo distinto
per allievo, per numero di giorni e per numero di ore di frequenza.
Allo stesso modo ogni altro incentivo o borsa o sussidio erogato ai destinatari dovrà essere
subordinato alla effettiva frequenza alle azioni e in quanto tale documentato con appositi prospetti.
Quanto corrisposto ai destinatari è equiparato, per legge, a reddito da lavoro e come tali soggetto
agli obblighi fiscali (il rapporto fra l'organismo gestore ed il destinatario dell'azione non dà
comunque luogo a rapporto di lavoro dipendente).
Sono previsti incentivi all'occupazione in favore delle imprese che assumono, nell'ambito del
progetto, con contratto a tempo indeterminato nella misura di E 7.500,00 per ogni unità lavorativa
assunta. Per ottenere l'incentivo occorre dimostrare il rapporto di dipendenza dall'azienda per
almeno 52 settimane.
Per il personale occupato, è previsto il rimborso a favore del datore di lavoro del costo sostenuto in
termini di retribuzioni (ordinarie) per la partecipazione dei propri dipendenti all'azione formativa e
deve essere commisurato alle reali ore di presenza al corso.
In caso di lavoratori autonomi, titolari d'azienda o personale che riveste cariche sociali è ammesso il
costo orario commisurato alla retribuzione lorda della prima qualifica dirigenziale prevista dal
contratto collettivo nazionale del lavoro applicabile alla categoria merceologica di appartenenza e
comunque non superiore ai parametri previsti dalla presente circolare, ove applicabili.
L'ammissibilità dell'impegno passivo dell'imprenditore, secondo i parametri predetti, può peraltro
configurarsi soltanto ai fini del cofinanziamento privato.
Il costo orario del partecipante occupato, di norma, si determina sulla base del costo orario con
riferimento al contratto collettivo nazionale del lavoro ed alle eventuali contrattazioni aziendali che
prevedano condizioni di maggior favore.
E' previsto altresì il rimborso (voucher) delle spese sostenute per l'utilizzo di servizi e strutture al
fine di sostenere la partecipazione al progetto.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Disoccupati: ricevute e/o dichiarazioni di credito firmate dagli destinatari, con autocertificazione
relativa alle detrazioni di legge.
- Occupati: libro paga, libro matricola, cedolini paga, prospetto costo orario medio lavoro
ordinario, elaborato dall'azienda, DM/10M un.
- Lavoratori autonomi, titolari d'azienda o personale che riveste cariche sociali: autocertificazione
relativa all'impegno orario ed al costo orario di riferimento.
- Per tutte le tipologie di destinatari: prospetto riepilogativo distinto per persona, per numero di
giorni di frequenza e per numero di ore di effettiva presenza.
- Per gli incentivi all'occupazione: libro paga, libro matricola, cedolini paga, relativi al periodo di
riferimento, nonché la fattura o altro documento contabile regolare ai fini fiscali, da cui risulti
l'avvenuta erogazione dell'incentivo ed il riferimento al codice del progetto Fondo sociale europeo.
- Per i voucher: ricevuta cui è allegata la fattura o altro documento contabile regolare ai fini fiscali,
da cui risulti l'avvenuta erogazione del servizio ed il riferimento al codice del progetto Fondo
sociale europeo.
L'assicurazione dei destinatari riguarda l'assicurazione INAIL, ed i relativi premi di assicurazione;
possono essere attivate assicurazioni aggiuntive a quella obbligatoria dell'INAIL per i rischi
connessi all'azione finanziata.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Copia denuncia INAIL.
- Attestato pagamento assicurazione INAIL.
- Autoliquidazione INAIL.
- Polizza ed attestato di pagamento polizza aggiuntiva.
VIII.2.1.2. Rimborso spese di viaggio
Sono ammissibili le spese riferite al trasporto dei destinatari dalla propria residenza alla sede
dell'attività con l'utilizzo di mezzi pubblici urbani e/o extraurbani.
Il ricorso a mezzi di trasporto diversi da quelli pubblici deve essere motivato da specifiche esigenze
(mancanza di collegamenti o incompatibilità di orari dei mezzi pubblici); in questi casi, il rimborso
comunque sarà equivalente al costo del biglietto del mezzo pubblico.
Potranno utilizzarsi mezzi di trasporto collettivi, qualora ve ne sia una chiara necessità, dandone
comunque comunicazione alla pubblica amministrazione.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Dichiarazione del partecipante del numero dei viaggi effettuati.
- Ricevute e/o dichiarazioni di credito firmate dallo stesso, corredate da biglietti o dagli
abbonamenti ai mezzi pubblici utilizzati.
- Richiesta e relativa autorizzazione della pubblica amministrazione per uso di mezzi di trasporto
collettivi diversi da quelli pubblici.
- Per utilizzo di mezzi di trasporto ad uso collettivo: acquisizione di 3 preventivi.
- Contratto con la ditta di trasporto.
- Fatture o ricevute quietanzate e/o lettere di credito.
VIII.2.1.3. Vitto
Sono ammissibili i costi sostenuti, per azioni con impegno superiore a 6 ore giornaliere, sia per
destinatari disoccupati che per personale dipendente. Nel caso di personale dipendente potrà essere
rimborsato quanto previsto dal contratto collettivo nazionale del lavoro di categoria applicato
(indennità di mensa).
Per il vitto, l'organismo gestore potrà:
- avvalersi di un servizio di mensa (struttura gestita in azienda);
- attivare una convenzione all'esterno: il costo del singolo pasto dovrà risultare dalla convenzione
stipulata con il fornitore;
- utilizzare "buoni pasto" / "ticket" da consumarsi presso esercizi convenzionati.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Prospetto numero pasti erogati per ogni giornata per singolo allievo.
- Dichiarazioni dei destinatari di aver usufruito del servizio, sottoscritta dalla ditta fornitrice e dal
legale rappresentante dell'organismo gestore.
- Convenzione e fatture per fornitore servizio di vitto.
- Specifico prospetto a firma dei destinatari relativo alla consegna dei buoni pasto o ticket.
VIII.2.1.4. Pensione completa
E' prevista per motivate esigenze progettuali (destinatari provenienti da località distanti dalle sede
delle attività oltre 40 km.); è ammissibile la spesa per la pensione completa presso strutture
alberghiere di categoria non superiore alla seconda ( hotel 3 stelle).
In caso di ricorso ad affitto di appartamenti arredati, il contratto dovrà essere registrato e dovrà
contenere tutte le indicazioni relative al progetto. Tale circostanza sarà ammessa solo in caso di
comprovata necessità (assenza di strutture ricettive in zona) e dovrà essere comunicata e
preventivamente autorizzata dall'Amministrazione regionale.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Convenzione stipulata con struttura alberghiera;
- Fattura quietanzata o dichiarazione di credito della struttura che ha erogato il servizio con
l'indicazione dei nominativi dei beneficiari.
- Dichiarazione completa con l'indicazione dei giorni, firmata da ciascun allievo, attestante la
fruizione del servizio.
- Eventuale contratto d'affitto registrato;
- Dichiarazione completa con l'indicazione del periodo, firmata da ciascun allievo, attestante
l'utilizzo dell'appartamento.
VIII.2.1.5. Stages/work experiences
Sono ammissibili le spese per lo stage inteso come fase di applicazione diretta di quanto appreso
teoricamente, che non si svolge presso la sede operativa dell'organismo gestore beneficiario del
finanziamento, ma presso aziende, studi professionali, o altre strutture produttive.
Lo stage deve essere regolato da una convenzione o con lettera di incarico, controfirmata per
accettazione dalla struttura ospitante, dalla quale deve risultare:
a) tipologia dell'attività (durata, frequenza, orario);
b) nominativi dei partecipanti e mansioni attribuite;
c) diritti e obblighi fra le parti.
Per quanto attiene le work experiences, per quanto non previsto dal presente avviso, si rinvia alle
circolari di riferimento (ad es.: tirocini formativi: vedi circolare 20 ottobre 2000, n. 26, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana 17 novembre 2000, n. 52).
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Contratto o convenzione tra organismo gestore e soggetto ospitante.
- Registri o specifici fogli di presenza.
- Certificazione rilasciata dalla struttura ospitante con l'indicazione di inizio e termine dell'attività,
durata complessiva, elenco analitico degli ospitati, nominativo del tutor d'impresa, oggetto
dell'attività svolta, obiettivi raggiunti.
- Fattura analitica e relativa quietanza inerente il rimborso del costo orario del tutor d'impresa
(personale dipendente dall'azien da ospitante).
VIII.2.2. Spese preparazione attività
Tra questi costi si distinguono:
1) progettazione;
2) elaborazione dispense;
3) promozione, sensibilizzazione, informazione e pubblicizzazione;
4) selezione destinatari;
5) esami finali.
VIII.2.2.1. Progettazione
L'attività di progettazione dell'intervento, ai fini del riconoscimento delle spese, deve rendersi
visibile e verificabile.
Non può intendersi, quindi per progettazione, la compilazione della domanda di contributo o
finanziamento, né la predisposizione del progetto sui formulari di rito.
La progettazione dovrà pertanto risultare da:
- ricerche ed indagini di mercato strettamente connessi con i contenuti e gli specifici obiettivi
dell'intervento stesso;
- progetto esecutivo, inteso quale descrizione dettagliata delle azioni, dei contenuti, obiettivi,
dell'eventuale profilo professionale da conseguire, dallo sviluppo dei moduli didattici,
dell'individuazione delle risorse umane, delle metodologie di attuazione, della programmazione e
pianificazione delle azioni, della puntuale descrizione di quanto necessario per programmare
l'intervento stesso.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
In linea generale sono da applicarsi le stesse indicazioni fornite per il personale esterno/interno.
- Progetto esecutivo controfirmato dall'estensore.
- Curriculum del progettista.
- Lettera d'incarico firmata per accettazione/convenzione.
- Autocertificazione attestante il numero di ore di impegno svolto.
- Fattura o ricevuta quietanzata e/o lettera di credito.
VIII.2.2.2. Elaborazione dispense
L'attività di elaborazione di dispense, ai fini del riconoscimento delle spese, deve rendersi visibile e
verificabile.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Convenzione/lettera d'incarico e relative fatture o ricevute di pagamento, per il prodotto
realizzato/servizi acquistati.
- Dichiarazione attestante l'originalità dell'elaborato prodotto.
VIII.2.2.3. Preparazione materiale per la formazione a distanza
E' ammessa la spesa per modifica di materiale standard o preparazione materiali originali.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Convenzione/lettera d'incarico e relative fatture o ricevute di pagamento, per il prodotto
realizzato/servizi acquistati.
- Dichiarazione attestante l'originalità dell'elaborato prodotto.
VIII.2.2.4. Promozione, sensibilizzazione, informazione e pubblicizzazione
Sono ammissibili le spese sostenute per avvisi pubblici (manifesti, locandine, inserzioni sui
giornali, spot radio-televisivi etc.), acquisizione di strumenti finalizzati alla pubblicità e diffusione
del progetto e delle singole azioni, alla organizzazione di manifestazioni (convegni, seminari, work
shop, ecc...), alla pubblicazione di risultati ecc.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Almeno tre preventivi (salvo per la pubblicazione di bandi su giornali e/o spot radio televisivi).
- Lettera d'incarico/convenzione per l'organizzaizone di manifestazioni.
- Contratti con ditte specializzate in caso di produzione di Cd-Rom, prodotti multimediali, gestioni
spazi Web ecc.
- Fatture accompagnatorie e/o lettere di credito e/o fatture.
- Copie documentazione prodotta avvisi (brochures, manifesti, locandine, giornali, Cd-Rom, ecc.).
VIII.2.2.5. Selezione dei destinatari
Sono ammissibili i costi sostenuti dall'organismo gestore relativamente alla selezione dei
destinatari.
Questi costi sono rappresentati dal compenso per i selezionatori, i quali possono essere rappresentati
da personale esterno od interno all'organismo gestore, o dal costo della società incaricata del
servizio.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Verbale di selezione.
- Copie degli strumenti di selezione utilizzati.
- Lettere d'incarico/convenzione.
- Fatture o ricevute quietanzate e/o lettere di credito.
VIII.2.2.6. Esami finali
Sono ammissibili le spese riferite ai componenti della commissione di esame finale.
Agli stessi competono: il gettone di presenza, il rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Lettere d'incarico.
- Fatture o ricevute quietanzate e/o lettere di credito.
Per quanto non espressamente indicato è valido il criterio della trasparenza e della coerenza con la
normativa nazionale e comunitaria vigente in materia di Fondo sociale europeo.
VIII.2.3. Spese per la realizzazione delle azioni - Spese generali e Spese di gestione
In questa macrovoce vanno iscritte le seguenti voci di spesa:
- spese per attrezzature;
- servizi e materiali per esercitazioni pratiche ad uso individuale o collettivo;
- materiali di consumo;
- spese generali;
- spese di gestione.
VIII.2.3.1. Spese per le attrezzature
I costi relativi alle attrezzature utilizzate per l'azione formativa, si riferiscono all'affitto, al leasing,
all'ammortamento ed all'acquisto.
Per l'affitto delle attrezzature deve essere stipulato apposito contratto, ove dovranno essere indicate
le eventuali condizioni previste per il riscatto delle stesse da parte dell'organismo o di terzi.
Per il leasing, è ammissibile la spesa per i mesi di utilizzo delle attrezzature, con esclusione di costi
per il riscatto, gli oneri amministrativi, bancari e fiscali ad esso collegati.
Per i beni di proprietà dell'organismo, potrà essere ammessa a finanziamento una spesa
corrispondente all'ammortamento ordinario, secondo la normativa fiscale in vigore al momento
della presentazione del progetto e riferita alle effettive ore di utilizzo.
(formula calcolo dell'ammortamento):
Valore d'acquistoxtasso ammortamentoxore di utilizzo
Ore annue convenzionali
Sono ammesse le sole quote di ammortamento relative ai beni di proprietà dell'operatore il cui costo
è superiore al milione con periodo di ammortamento superiore a 12 mesi sulla base dei coefficienti
fissati dalla normativa vigente. Per le attrezzature il cui costo è inferiore al milione la spesa è
interamente ammissibile; l'ammortamento di beni e attrezzature soggette a rapida obsolescenza
verrà calcolato sulla base di un periodo non inferiore a tre anni per la prima categoria e a due anni
per la seconda con l'utilizzo dei coefficienti sopracitati per il periodo di utilizzo.
Le quote d'ammortamento delle attrezzature di proprietà dell'organismo gestore potranno essere
ammesse a rimborso, purché l'organismo gestore dichiari, sotto la propria responsabilità, che le
stesse non sono state acquistate con contributi erogati da enti pubblici.
E' ammissibile la spesa sostenuta per l'acquisto di attrezzature specifiche minute, il cui valore
unitario non superi la somma pari a E 500,00 (I.V.A. inclusa), sempreché queste non costituiscano
parte integrante di un laboratorio (es. stampante).
E' ammissibile per intero l'acquisto dei software, i costi relativi alle licenze d'uso per la durata del
progetto formativo; nell'ipo tesi dell'acquisto, verrà riconosciuta la quota di ammortamento;
nell'ipotesi di leasing verranno riconosciuti i canoni relativi al periodo di utilizzo; nel caso di
acquisto con espresso riferimento ad attività di Fondo sociale europeo, che dovrà risultare quindi
nella fattura di acquisto e nelle relative licenze d'uso, sarà riconosciuto il costo di acquisto per
intero. In quest'ultima ipotesi il software non potrà essere utilizzato per altre attività, anche a
carattere privatistico, mentre potrà essere utilizzato per attività formative Fondo sociale europeo
negli anni successivi a costo zero (ad eccezione del costo relativo agli aggiornamenti dello stesso);.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Contratti di affitto/noleggio attrezzature con indicazione del numero e tipologia delle attrezzature,
durata dell'affitto in ore o giorni, costo unitario ed eventuali servizi compresi, registrati a norma di
legge.
- Fatture quietanzate e/o lettere di credito.
- Documenti di trasporto.
- Preventivi di almeno tre ditte fornitrici.
- Prospetto quote ammortamento (per i beni di proprietà dell'organismo), secondo la normativa
vigente corredato da fatture originarie.
- Registro dei cespiti ammortizzabili.
- Contratto di leasing, con relativo prospetto di ammortamento, secondo la normativa fiscale
vigente.
- Fatture acquisto software e/o lettere di credito, e relative licenze d'uso.
- Scheda di utilizzo/disponibilità delle attrezzature sottoscritta da tutti gli allievi.
VIII.2.3.2. Materiale in dotazione collettiva e per esercitazioni
In tale voce vanno iscritte tutte quelle spese riferite al costo reale dei beni e dei servizi, la cui
tipologia sia già stata analiticamente descritta nella proposta formativa.
Di regola il materiale in dotazione collettiva è quello affidato ai docenti, ai tutors o ad altro
personale, che ne sottoscrive la presa in consegna e ne giustifica l'utilizzo.
Relativamente ai materiali di consumo sono ammissibili le spese per l'acquisto di materiale
necessario per l'attività di supporto alle azioni (carta per fotocopie, toner per fotocopiatori, nastri o
cartucce per stampanti etc.).
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Elenco dei servizi e dei materiali acquistati.
- Documenti di trasporto o fatture accompagnatorie.
- Convenzione e relative fatture o ricevute di pagamento, per i servizi acquistati.
- Dichiarazione attestante l'originalità dell'elaborato prodotto.
VIII.2.3.3. Materiale in dotazione individuale
Trattasi di spese sostenute per materiale didattico di uso individuale consegnato ai destinatari
gratuitamente e senza obbligo di restituzione per i quali i beneficiari rilasceranno ricevuta (penne,
quaderni, dispense, block notes, calcolatrici etc).
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Documenti di trasporto e/o fatture accompagnatorie.
- Dichiarazioni a firma destinatari del materiale ricevuto.
VIII.2.3.4. Spese generali
Comprendono una serie di costi in prevalenza indiretti che, essendo talvolta, difficilmente
quantificabile, sono tuttavia ammissibili in quanto connessi al finanziamento ed alla gestione
dell'azione formativa.
La competenza della spese generali comprende tutto il periodo impegnato per la realizzazione del
progetto, dalla data della sua approvazione da parte della pubblica amministrazione referente.
Assumono particolare rilevanze le seguenti spese:
- immobili;
- manutenzione;
- riscaldamento;
- energia elettrica;
- spese telefoniche;
- spese postali;
- cancelleria per la segreteria;
- perizie tecniche;
- assicurazione;
- imposte, tasse ed oneri;
- fideiussione;
- spese per la costituzione di ATS;
- altro.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Contratto di locazione registrato a norma di legge.
- Fatture o ricevute quietanzate e/o lettere credito per affitto locali.
- Fatture per utenze elettriche, telefoniche e d'acqua.
- Fatture per le spese notarili.
- Copia del contratto di fidejussione.
- Specifica spese postali.
- Distinta acquisto valori bollati.
- Fatture o ricevute e/o lettere di credito per interventi di manutenzione ordinaria locali.
- Fatture o ricevute e/o lettere di credito per interventi di adeguamento locali.
- Lettera d'incarico, fattura o ricevuta quietanzata e/o lettere di credito, per le perizie tecniche.
- Prospetto quote ammortamento (per i beni di proprietà dell'organismo), secondo la normativa
vigente corredato da fatture originarie.
- Registro dei cespiti ammortizzabili.
Per il calcolo della quota di ammortamento per gli immobili si rinvia a quanto previsto dalla
normativa nazionale (v. circolari del Ministero del lavoro).
VIII.2.3.4. Spese di gestione
Comprendono una serie di costi attinenti alla gestione del progetto. Assumono particolare rilevanze
le seguenti spese:
- segreteria e amministrazione;
- personale ausiliario.
Per quanto riguarda il personale si rinvia alla documentazione prevista per il personale
interno/esterno. In caso di delega la documentazione è la seguente.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Convenzione.
- Fattura, ricevuta e/o lettera di credito.
VIII.2.4. Risorse umane
Alla voce "risorse umane" vanno imputate tutte le spese concernenti le attività del personale sia
esso interno all'organismo gestore che esterno, nonché le spese per vitto, alloggio e viaggi del
suddetto personale.
VIII.2.4.1. Personale interno
Per le attività svolte dal personale dipendente, interno all'organismo, il costo orario ammissibile sarà
quello previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento dell'ente o azienda da
determinarsi con lo stesso procedimento che regola il rimborso orario a favore del datore di lavoro
evidenziato per la voce indennità destinatari occupati.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Libro paga, libro matricola.
- Buste paghe o cedolini.
- Prospetto dettagliato costo/orario a firma legale rappre sentante.
- Prospetto numero ore attività distinte per nominativo.
- Curriculum e ordini di servizio.
- Registro attestante l'attività svolta.
VIII.2.4.2. Personale esterno
Gli incarichi conferiti a soggetti esterni all'organismo gestore, in possesso di esperienze
professionali ed adeguati titoli di studio devono essere supportati da un contratto (che può
consistere anche in una lettera di incarico controfirmata per accettazione) ove deve essere
chiaramente indicato oltre alla prestazione oggetto dell'incarico, il periodo in cui deve essere
effettuata, la durata in ore e/o giorni, il corrispettivo orario (distinguendo il costo ammesso a
rendiconto dal compenso pattuito), la data di stipula, la durata dell'incarico, la tipologia della
prestazione (se occasionale o coordinata e continuativa).
L'incaricato dovrà consegnare all'organismo gestore apposita autocertificazione attestante eventuale
rapporto di lavoro dipendente con strutture pubbliche e, eventualmente, apposita autorizzazione allo
svolgimento dell'attività.
Dovrà altresì autocertificare eventuale gestione separata I.N.P.S. e di essere o meno soggetto I.V.A.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto per singolo incarico
- Curriculum.
- Lettera di incarico.
- Fattura, ricevuta e/o lettera di credito.
- Prospetto delle ore di attività svolte con riferimento ai giorni, al progetto, all'azione, sottoscritto
dal soggetto.
- Ricevuta versamento IRPEF relative alle ritenute d'acconto operate sui compensi erogati.
- Copia di denuncia INAIL in caso di collaborazioni coordinate e continuative.
- Ricevuta versamento I.N.P.S. (gestione separata legge n. 335/95) del 10% o 13% se dovuta (a
carico della gestione saranno riconosciuti i 2/3 del versamento).
- Autocertificazione del soggetto incaricato.
- Registro dell'azione.
- Relazione sull'attività svolta.
- Eventuali prodotti dell'azione o della attività (ricerche, pubblicazioni, dispense ecc.).
VIII.2.4.3. Spese di coordinamento/direzione
Incarico conferito a soggetto responsabile dell'attuazione del progetto o dell'azione.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Curriculum.
- Lettera di incarico.
- Fattura, ricevuta e/o lettera di credito.
- Prospetto delle ore di attività svolte con riferimento ai giorni , al progetto, all'azione, sottoscritto
dal soggetto.
- Ricevuta versamento IRPEF relative alle ritenute d'acconto operate sui compensi erogati.
- Ricevuta versamento I.N.P.S. (gestione separata legge n. 335/95) del 10% o 13% se dovuta (a
carico della gestione saranno riconosciuti i 2/3 del versamento).
- Autocertificazione del soggetto incaricato.
- Registro dell'azione.
- Relazione (in forma di autocertificazione) circa le attività svolte, il numero di ore e giorni di
impegno.
VIII.2.4.4. Spese per comitati tecnici scientifici/équipes di valutazione
Sono ammissibili i compensi relativi ai gettoni di presenza alle singole riunioni ed eventuali
compensi riferiti ad attività desk.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
- Lettere di nomina dei singoli componenti.
- Curriculum dei componenti.
- Fogli/registri presenza riunioni firmati dai componenti e dal presidente dell'organo.
- Regolamento dell'organo.
- Quietanze o dichiarazioni di credito con l'indicazione dei giorni delle riunioni.
- Estratto del verbale con incarichi specifici dati a singoli componenti.
- Eventuali relazioni e prodotti delle attività per le elaborazione di materiali, a firma del soggetto
incaricato.
- Quietanza o dichiarazioni di credito con l'indicazione del numero di ore di attività svolta.
- Ricevuta versamento IRPEF relative alle ritenute d'acconto operate sui compensi erogati.
VIII.2.4.5. Spese per vitto, viaggi personale
Sono ammissibili le spese relative a viaggi a vitto a all'alloggio per il personale proveniente da
località distanti oltre i 40 km. dalla sede delle azioni.
Per il personale amministrativo e di coordinamento sono rimborsabili le spesa di trasferta, se
strettamente collegate alle attività svolte per il progetto.
Documentazione da esibire in sede di rendiconto
Nota spese intestata al beneficiario del servizio con la descrizione analitica dei costi sostenuti
corredata da:
Viaggi
a) biglietti originali mezzi pubblici (aereo, treno, autobus ecc.);
b) autorizzazione all'uso del mezzo proprio;
c) prospetto liquidazione rimborso uso del mezzo proprio;
d) Attestazione ACI circa la distanza chilometrica effettuata.
Vitto e alloggio
Fatture quietanzate della struttura che ha erogato il servizio intestate all'organismo gestore o
ricevute intestate al beneficiario del servizio con la chiara indicazione della tipologia del servizio
erogato (n. di pasti, n. di pernottamenti, date ecc.) in cui sia chiaramente indicato il nominativo del
beneficiario del servizio.
Capitolo IX
TUTELA PRIVACY
I dati dei quali la Regione entra in possesso a seguito del presente bando verranno trattati nel
rispetto della legge n. 675/96 e modifiche.
Capitolo X
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Ai sensi della legge n. 241/90 la struttura amministrativa responsabile dell'adozione del presente
avviso è il dipartimento regionale enti locali - ufficio speciale - servizio n. 8.
Capitolo XI
DISPOSIZIONI FINALI
Per quanto non previsto, si rinvia alla normativa vigente in materia di lavoro e formazione
professionale.
L'Amministrazione si riserva, ove necessario, di impartire ulteriori istruzioni.
L'Assessorato si riserva, altresì, di verificare, durante o a conclusione delle attività, la qualità e
l'efficacia delle azioni.
L'Assessore: D'AQUINO