N. 1101 Documento sulla politica di investimento

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N. 1101 Documento sulla politica di investimento
FONDO PENSIONE PER IL PERSONALE
DELLE AZIENDE DEL GRUPPO UNICREDIT
ISCRITTO ALL’ALBO DEI FONDI PENSIONE PRESSO LA COVIP – I^ SEZIONE SPECIALE AL
N. 1101
SEDE LEGALE: VIA DANTE, 1 GENOVA
DIREZIONE GENERALE: V.LE LIGURIA, 26 MILANO
Documento sulla politica di investimento
approvato il 14 maggio 2015
Il Documento è redatto dal Fondo Pensione per il Personale delle Aziende del Gruppo Unicredit secondo le
indicazioni stabilite dalla Delibera COVIP del 16 marzo 2012.
Il Documento è messo a disposizione degli aderenti, degli interessati e dei loro rappresentanti attraverso la
pubblicazione sul sito web del Fondo al seguente indirizzo www.fpunicredit.eu
Indice
1.
a.
b.
Premessa............................................................................................................................. 3
Caratteristiche generali del Fondo Pensione e destinatari............................................ 3
Scelte pregresse in materia di gestione........................................................................... 4
2.
a.
b.
Obiettivi della politica di investimento............................................................................ 4
Caratteristiche della popolazione di riferimento ............................................................. 5
Obiettivi reddituali e profilo di rischio.............................................................................. 8
3.
a.
b.
Criteri di attuazione della politica di investimento.......................................................... 9
Effepilux Sicav ed Effepilux Alternative........................................................................... 9
Ripartizione strategica delle attività ............................................................................... 10
4.
a.
b.
c.
Compiti e responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo di investimento.......... 12
Ruoli definiti e ambiti di competenza ............................................................................. 12
Investimenti etici .............................................................................................................. 14
Criteri per l’esercizio del voto ......................................................................................... 15
5.
a.
b.
Sistema di controllo e valutazione dei risultati conseguiti .......................................... 15
Il controllo dei rischi del Fondo ...................................................................................... 15
Il controllo dei rischi nei veicoli lussemburghesi ......................................................... 16
Elenco completo di Advisors, Gestori e Controparti……………………………………………...17
2
1.
Premessa
Con deliberazione del 16 marzo 2012 la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione ha
emanato le Disposizioni sul processo di attuazione della politica di investimento.
In particolare, all’art. 2 è previsto l’obbligo da parte dei Fondi Pensione di redigere un documento
che illustri:
a)
gli obiettivi da realizzare nella gestione finanziaria;
b)
i criteri da seguire nella sua attuazione;
c)
i compiti e le responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo;
d)
il sistema di controllo e valutazione dei risultati conseguiti.
Con il presente documento il Fondo Pensione per il personale delle Aziende del Gruppo UniCredit
(di seguito anche “Fondo”) intende adempiere all’obbligo illustrando la logica che sottende alle
strategie di investimento perseguite, le modalità operative utilizzate per la realizzazione di tali
strategie, il ruolo di ciascun attore coinvolto nel processo, il sistema di controlli interni.
a. Caratteristiche generali del Fondo Pensione e destinatari
Il Fondo è iscritto all’Albo dei Fondi Pensione – I sezione speciale n. 1101, ed è strutturato
secondo tre gestioni:
la Sezione I, a capitalizzazione collettiva, alla quale partecipano i dipendenti in servizio presso
le Aziende del Gruppo iscritti al Fondo prima del 28 aprile 1993 nonché coloro che, assunti
successivamente alla suddetta data ed entro il 31 maggio 2007, in possesso dei requisiti
dell’iscrizione ad una forma pensionistica complementare anteriormente al 28 aprile 1993, si
siano avvalsi della facoltà di iscriversi alla Sezione I. ll valore del patrimonio della Sezione, alla
data del 31 dicembre 2014, ammonta a circa 1.283 mln di euro;
la Sezione II, a capitalizzazione individuale, alla quale risultano iscritti i dipendenti assunti a far
tempo dal 28 aprile 1993 privi del requisito di una precedente iscrizione ad una forma
pensionistica complementare ovvero che, pur essendo iscritti ad una forma pensionistica
complementare prima di detta data, abbiano fatto richiesta di trasferimento dopo il 31 maggio
2007. Alla sezione partecipano altresì gli iscritti alla sezione I, limitatamente alle quote di TFR e al
versamento di eventuali contributi volontari. La Sezione II risulta articolata su 3 comparti finanziari
e un comparto assicurativo a capitale garantito, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 8, comma 9,
D. Lgs. 252/05. I tre comparti finanziari (Comparto 3 anni, Comparto 10 anni, Comparto 15 anni)
sono diversificati per profilo di rischio e rendimento. La denominazione dei comparti richiama un
teorico orizzonte temporale di riferimento che dovrebbe agevolare gli iscritti a fare scelte coerenti
con la vita professionale residua. Il patrimonio della Sezione II, alla data del 31 dicembre 2014
ammonta a circa 1.554 mln euro, così distribuiti tra le diverse linee di investimento: 793.2 mln
(Comparto 3 anni); 283.4 mln (Comparto 10 anni); 309.3 mln (Comparto 15 anni); 168.6 mln
(Comparto garantito). L’erogazione delle rendite per gli iscritti alla Sezione II che maturino il diritto
alla prestazione e la richiedano in forma di rendita avviene per il tramite della Sezione I. Il
montante dell’iscritto viene cioè trasferito in un conto apposito della Sezione I, che provvede a
erogare la rendita secondo le regole della Sezione II;
la Sezione III, a prestazione definita, gestisce le prestazioni assicurate dell’ex “Fondo Cassa
Bipop Carire”. Il patrimonio della Sezione III, alla data del 31 dicembre 2014, è pari a circa 2.2
mln euro. Sulla base dello Statuto, annualmente viene elaborato un bilancio tecnico che verifica
l’equilibrio del fondo. In caso si determinasse uno squilibrio, UniCredit è tenuta a integrare le
disponibilità del fondo fino a copertura dello squilibrio.
3
Considerate le caratteristiche della Sezione III, il presente documento si concentrerà sulle
modalità di gestione delle Sezioni I e II.
***
Con riferimento all’assetto organizzativo, si precisa che il Fondo non dispone di personale proprio
ma si avvale di risorse messe a disposizione da UniCredit spa (di seguito anche “UniCredit” o
“Banca”) attraverso la Unit Pension Funds (di seguito Pension Funds) dotata di strutture
professionali e tecniche specialistiche ed articolata in Team che possiedono elevate competenze
professionali. Le attività svolte da Pension Funds sono regolate da un’apposita convenzione
stipulata tra Fondo e Unicredit. All’interno dell’organizzazione di Unicredit, la Unit è posizionata in
modo da non avere alcun riporto gerarchico o funzionale con le linee di business. Inoltre il
regolamento di Unicredit prevede che la Unit fornisca i servizi garantendo la necessaria
indipendenza rispetto alle altre strutture e funzioni della Banca. Tutto ciò al fine di evitare
potenziali conflitti di interesse.
Come da previsione statutaria gli oneri connessi al trattamento economico del personale di
Pension Funds vengono sostenuti dalla Banca. Altresì, sono a carico di UniCredit le spese di
ordinaria amministrazione e quelle correlate al corrente funzionamento del Fondo.
b.
Scelte pregresse in materia di gestione
Precedenti scelte in materia di Asset Allocation Strategica sono state assunte dal Fondo con
deliberazione adottata il 18 marzo 2014.
2.
Obiettivi della politica di investimento
Come verrà meglio descritto nel paragrafo b. Obiettivi reddituali e profilo di rischio, la politica di
investimento del Fondo Pensione è differenziata per linea di investimento.
La Sezione I raccoglie i contributi degli iscritti alla Sezione stessa (e quindi nella fase di
accumulo) e produce i flussi necessari all’erogazione delle prestazioni in forma di rendita per i
pensionati della Sezione I e della Sezione II.
Gli obiettivi della politica di investimento della Sezione I possono pertanto essere così riassunti:
1. generare rendimenti tendenti nel lungo periodo a preservare il valore reale delle rendite
pensionistiche, compatibilmente con l’assunzione di un determinato livello di rischio;
2. generare flussi di cassa che permettano nel tempo di erogare le prestazioni attese per
fronteggiare le rendite.
La Sezione II gestisce esclusivamente la fase di accumulo degli iscritti. In tale fase si è tenuto
conto dell’esigenza di offrire prodotti differenziati per diversi orizzonti temporali.
Nei paragrafi che seguono verranno riportati dati relativi alle popolazioni di riferimento e
specifiche sugli obiettivi reddituali e profili di rischio.
4
a.
Caratteristiche della popolazione di riferimento
Il Fondo è riservato ai dipendenti italiani del Gruppo UniCredit.
La popolazione di riferimento è quindi conosciuta ed omogenea.
Nelle tavole che seguono per gli iscritti attivi vengono riportate, per entrambe le sezioni, le
caratteristiche demografiche.
Per gli iscritti in quiescenza vengono esposti dati anagrafici e rendite annue corrisposte per
tipologia.
DINAMICHE DEI PARTECIPANTI E PENSIONATI DAL DICEMBRE 2005 AL
DICEMBRE 2014
Partecipanti attivi al 31 dicembre
Pensionati Sez. I
di cui
Totale
Reversibil
“sez. II” “sez. I”
“partDirette
Totale (c)
attivi
ità
(a)
(b)
time”
2005
7.623
10.828
18.451
1.616
6.760
2.651
9.411
2006
8.352
10.456
18.808
1.637
6.910
2.639
9.549
2007
20.134
10.055
22.820
1.626
7.107
2.654
9.761
2008
21.793
9.358
24.455
1.420
7.481
2.653
10.134
2009
29.687
8.801
31.773
2.184
7.729
2.687
10.416
2010
34.419
7.982
36.401
3.093
8.277
2.711
10.988
2011
34.156
7.565
36.066
3.711
8.674
2.618
11.292
2012
34.406
7.402
35.909
3.772
8.955
2.728
11.683
2013
34.110
6.621
35.154
3.595
9.342
2.719
12.061
2014
34.337
6.414
35.260
4.056
9.327
2.692
12.019
Nelle tabelle sottostanti viene rappresentata la distribuzione per sesso ed età degli attivi di
entrambe le sezioni.
Sezione I
Età
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
Totale
Femmine Maschi
Totale
2
1
3
9
3
12
35
11
46
52
28
80
63
64
127
41
79
120
81
125
206
86
153
239
76
213
289
70
262
332
64
283
347
105
265
370
150
314
464
149
351
500
158
408
560
190
371
561
204
319
523
122
350
472
108
322
430
60
304
364
22
219
241
2
89
91
1
21
22
6
6
3
3
1850
4564
6414
5
Sezione II
Età
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
Femmine Maschi
Totale
0
1
1
2
3
5
0
2
2
0
1
1
4
1
5
1
0
1
1
3
4
2
4
6
0
1
1
3
1
4
2
4
6
0
1
1
2
4
6
1
2
3
3
1
4
0
2
2
2
5
7
5
2
7
1
4
5
1
1
2
0
2
2
0
2
2
6
3
9
5
5
10
15
25
40
35
47
82
56
82
138
106
118
224
140
131
271
172
161
333
235
183
418
284
239
523
416
350
766
515
372
887
520
398
918
585
458
1043
579
484
1063
575
463
1038
547
528
1075
670
551
1221
Età
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
73
Totale
Femmine Maschi
Totale
600
576
1176
578
642
1220
661
657
1318
643
613
1256
550
605
1155
495
562
1057
484
572
1056
505
612
1117
470
648
1118
411
716
1127
387
728
1115
408
679
1087
443
702
1145
472
746
1218
490
807
1297
491
737
1228
471
636
1107
356
646
1002
359
660
1019
200
644
844
173
509
682
87
359
446
30
169
199
12
83
95
8
39
47
4
26
30
4
18
22
1
8
9
0
4
4
0
2
2
0
2
2
0
1
1
15284
19053
34337
Le tabelle sotto riportate rappresentano una suddivisione con la principali caratteristiche
anagrafiche.
Sezione I
Grado
Numero
Dirigenti F
Dirigenti M
Quadri F
Quadri M
Aree Profesionali F
Aree Profesionali M
TOTALE
363
1914
469
1277
1018
1373
6414
Età media (anni) Anzianità iscrizione (anni)
52,4
53,9
52,0
54,4
54,0
55,4
54,1
29,3
30,0
29,6
31,1
32,1
31,9
30,9
Retribuzione contributiva
84.716,28
106.218,16
51.267,52
54.852,11
39.547,35
44.966,59
67.083,76
6
Sezione II
Grado
Numero
Età media (anni) Anzianità iscrizione (anni)
Dirigenti F
237
48,7
Dirigenti M
1071
51,2
Quadri F
8844
43,0
Quadri M
6950
44,9
Aree Profesionali F
6520
46,9
Aree Profesionali M
10715
49,0
TOTALE
34337
46,3
18,3
21,7
15,9
17,3
19,8
21,4
18,8
Retribuzione contributiva
*
*
*
*
*
*
*
*dati in corso di acquisizione
E’ di seguito rappresentata la distribuzione per classi di età degli iscritti attivi della sezione II, nei
diversi comparti:
Classi di età 3 Anni
10 Anni 15 Anni Garantito
inferiore a 20
16
15
52
7
tra 20 e 24
9
9
10
10
tra 25 e 29
315
199
316
352
tra 30 e 34
1544
687
1077
855
tra 35 e 39
2880
1125
1727
900
tra 40 e 44
3439
1474
1932
931
tra 45 e 49
3038
1508
1621
852
tra 50 e 54
3682
1791
1268
903
tra 55 e 59
3867
1493
536
812
tra 60 e 64
1389
215
52
201
65 e oltre
71
4
2
12
Totale
20250
8520
8593
5835
Si segnala che gli iscritti che hanno scelto di allocare le proprie risorse in due linee di
investimento sono conteggiati due volte.
PENSIONATI – DATI AL 31 DICEMBRE 2014
Di seguito sono riportate le caratteristiche demografiche ed economiche medie dei pensionati
delle due sezioni
Sezione I
Tipo Pensione
Numero
Vecchiaia e anzianità
Superstiti (di attivi e pensionati)
Invalidità
TOTALE
9208
2692
119
12019
Età media (anni) Pensione annua
70,3
6.757,31
75,9
4.673,61
70,2
6.071,70
71,5
6.286,34
26
Età media (anni) Pensione annua
63,9
3.619,95
Sezione II
Tipo Pensione
Vecchiaia e anzianità
Numero
7
b.
Obiettivi reddituali e profilo di rischio
Sezione I
La Sezione I, con un unico comparto, è dedicata ai cosiddetti “vecchi iscritti” secondo la
distinzione disciplinata dal decreto legislativo del 28.4.1993 ed alla gestione delle rendite in
pagamento della Sezione II.
La politica di investimento di questa Sezione è definita per contemperare obiettivi diversi.
Il profilo di liquidità viene monitorato su un orizzonte pluriennale.
Le esigenze di liquidità vengono fronteggiate dai flussi generati dai contributi e dalla gestione
patrimoniale diretta e indiretta (il Fondo Immobiliare cui è stato apportato una parte del patrimonio
produce dividendi periodici). Eventuali differenze negative vengono colmate con lo smobilizzo di
parti di investimenti nei veicoli lussemburghesi, che verranno successivamente descritti. Tali
operazioni, per ora marginali negli importi, vengono realizzate distribuendo le liquidazioni sulle
diverse asset class in modo da mantenere invariato il profilo di rischio.
Per quanto riguarda gli obiettivi di rischio e rendimento, nella loro definizione ci si è basati sulle
risultanze dei bilanci tecnici al fine di fissare un obiettivo che generi rendimenti che consentano
con un elevato livello di probabilità di mantenere il potere di acquisto delle rendite.
Le analisi effettuate in sede di elaborazione dell’Asset Allocation Strategica per l’anno 2015
hanno portato a fissare il rendimento nel 4,31%, con una volatilità attesa del 7,21%.
Le ipotesi di rendimento e di volatilità sono influenzate dal settore immobiliare in cui la sezione 1
è investita per il 50% del patrimonio circa.
Sezione II
La Sezione II si articola in una gestione Multicomparto: sono predisposte 4 linee di investimento.
Tale gestione risponde all’esigenza di fornire agli iscritti la possibilità di scegliere tra diverse linee
di investimento caratterizzate da diversi orizzonti temporali e profili di rischio e rendimento. La
linea di investimento “garantita”, è quella che offre agli iscritti una garanzia sul capitale e un
rendimento atteso allineato a quello del TFR. Le altre linee propongono, a fronte di rischi
maggiori, rendimenti attesi che incorporano un crescente “extra rendimento” sul tasso di
inflazione, che rimane il parametro principale per conservare il potere d’acquisto.
Gli obiettivi di rischio/rendimento proposti agli iscritti sono riportati nella seguente tabella:
Comparto
Rendimento atteso
Volatilità attesa
Comparto 3 anni
Inflazione+150 bps
5,21%
Comparto 10 anni
Inflazione+250 bps
8,22%
Comparto 15 anni
Inflazione+350 bps
9,55%
Il modello adottato, pur associando ad ogni Comparto l’orizzonte temporale obiettivo (target date),
non presenta meccanismi life-cycle e concede agli iscritti la flessibilità di allocare la propria
posizione individuale nel modo più funzionale rispetto alle soggettive propensioni al rischio, alla
presenza o meno di altre forme di investimenti con finalità di tipo previdenziale e all’approssimarsi
dell’età pensionabile.
Il Fondo controlla su base periodica l’efficienza del modello di Asset Allocation Strategica e la
capacità dei Comparti di raggiungere gli obiettivi attesi sull’orizzonte temporale obiettivo.
8
3.
Criteri di attuazione della politica di investimento
Il perseguimento degli obiettivi di rischio e rendimento sopra riportati poggia su alcuni pilastri
imprescindibili:
a) Un sistema di controlli che garantisca una gestione dei rischi in linea con le migliori pratiche
di mercato.
b) Una gestione attiva dei rischi che posa sul costante perseguimento della massima
diversificazione e del contenimento dei rischi estremi.
c) Una diversificazione che interessi le diverse classi di attivi con una distribuzione decorrelata
sia geograficamente che di prodotto: la Asset Allocation Strategica è la risultante di tali
principi per l’allocazione degli investimenti.
d) Un processo di investimento rigoroso e disciplinato. In particolare, decisioni tattiche di
scostamento dall’Asset Allocation Strategica sono determinate dalla necessità di stabilizzare
i profili di rischio, o di conseguire delle migliorie di rendimento nella singola asset class.
La Linea Garantita viene gestita attraverso una polizza di capitalizzazione sottoscritta
appositamente con Allianz spa che garantisce il capitale versato. Le attività vengono investite in
una gestione speciale assicurativa denominata VITARIV, conforme alle norme stabilite dall’Istituto
per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo con la circolare num. 71 del 26
marzo 1987 e successive modificazioni ed integrazioni. La gestione di VITARIV privilegia la
stabilità dei risultati rispetto alla massimizzazione della redditività su qualsiasi orizzonte
temporale; in coerenza con tale obbiettivo, parte rilevante del patrimonio risulta investita in titoli di
Stato ed obbligazioni di altri emittenti con una presenza limitata di titoli di capitale ed in generale
di attività in valuta diversa dall’Euro.
La gestione delle risorse finanziarie delle due Sezioni avviene attraverso due veicoli di diritto
Lussemburghese, costituiti direttamente dal Fondo, che ne possiede l’intero capitale, e operanti in
aderenza alle linee guida di investimento dallo stesso adottate.
Le linee finanziarie e la Sezione 1 realizzano a un primo livello la loro asset allocation
acquistando quote dei veicoli lussemburghesi e, per quanto riguarda l’esposizione al real estate
Italia, attraverso quote del Fondo immobiliare dedicato, Effepi-RE, costituito nel 2012 dal Fondo
mediante l’apporto di una parte del patrimonio in proprietà diretta.
Per la Sezione I il portafoglio core viene inoltre integrato dall’investimento diretto in immobili
ubicati in Italia.
a.
Effepilux Sicav ed Effepilux Alternative
Come accennato, gli investimenti mobiliari del Fondo avvengono attraverso due veicoli
lussemburghesi:
il primo è una SICAV Ucits IV (denominata “EFFEPILUX SICAV”), composta da 5 sub-fund:
• Investimenti a breve termine;
• Titoli di Stato ed inflazione;
• Corporate IG;
• Corporate HY e Obbligazionario Paesi emergenti;
9
•
Azionario;
il secondo è una SIF-SICAV non armonizzata (denominata “EFFEPILUX Alternative”, composta
da due sub-fund:
• Alternativo;
• Real estate.
b.
Ripartizione strategica delle attività
Di seguito l’attuale Asset Allocation Strategica (AAS%) della Sezione I e di ciascuna linea
finanziaria:
Monetario
Stato Mondo + Inflaz
Corporate Mondo IG
Corporate HY + EM
Azionario
Alternativo
Alternativo Real
Estate
Immobiliare + Effepi
RE
Asset Allocation Strategica
Sezione
I
3 anni
10 anni 15 anni
2,00%
4,00%
0,50%
0,25%
10,40%
28,50%
16,00% 11,00%
9,65%
21,00%
13,50% 10,75%
7,00%
8,00%
9,00%
9,50%
16,95%
11,50%
27,50% 33,00%
9,00%
9,00%
15,50% 20,50%
45,00%
18,00%
18,00%
15,00%
La Sezione 1 e le linee del multicomparto definiscono i portafogli sulla base di un processo di
ottimizzazione della combinazione rendimento-obiettivo/rischio in funzione del relativo orizzonte
temporale, riducendo così al minimo gli eventi di shortfall (probabilità di non raggiungere un
determinato rendimento target).
Per tutti i sub-fund la politica di investimento è quella di perseguire strategie passive in quelle
asset class in cui ciò appare efficiente (es. Titoli di Stato Euro, Titoli di Stato Mondo ex Emu, Titoli
Inflazione Euro, Corporate Europa, Corporate USA, Azionario Europa, Azionario USA, Azionario
Pacifico).
A questo fine vengono utilizzati alternativamente mandati di gestione, fondi tracker ed ETF. La
scelta degli strumenti si basa sull’efficienza degli stessi nel replicare il benchmark; il mix
costituisce il c.d. “portafoglio beta”. A tale strategia passiva, viene talvolta affiancata una strategia
in chiave tattica che permette di prendere posizioni attive nell’ambito della stessa macro asset
class. I gestori vengono selezionati sulla base di classifiche stilate su parametri oggettivi, volti a
cogliere l’efficienza delle strategie adottate nella generazione di extra rendimento (alfa) e dei
rischi.
Relativamente alle asset class in cui le strategie passive non sono efficientemente perseguibili
(es. Corporate High Yield, Obbligazioni Paesi Emergenti, Azionario Paesi Emergenti, prodotti
alternativi) per le caratteristiche di liquidità e/o efficienza dei mercati, si ricorre a fondi attivi
specializzati, selezionati anche con l’aiuto di advisor esterni.
10
Al fine di rendere più efficiente il comportamento complessivo del portafoglio, alle asset class
tradizionali vengono affiancati strumenti di investimento “alternativi”, gestiti tramite la SIF SICAV
di diritto lussemburghese. Nell’ambito del veicolo sono costituiti due sub fund: il primo,
denominato Alternativo, è destinato agli investimenti in hedge fund e in private equity. Il secondo,
denominato Real Estate, veicola investimenti nel real estate prevalentemente Internazionali; ciò al
fine di investire nel settore immobiliare con una modalità più sofisticata rispetto a quella di un
semplice “buy and hold” di un cespite, prevedendo la possibilità di investimenti a sviluppo ed
opportunistici.
La SIF SICAV Alternative contribuisce alla gestione efficiente del profilo di rischio/rendimento di
ciascuna linea, fornendo una performance poco correlata a quella delle asset class tradizionali,
ed incrementando la diversificazione del portafoglio.
Oltre al portafoglio c.d. “beta”, che replica l’andamento del mercato nelle diverse asset class, ed
al portafoglio alternative, vengono poi monitorati investimenti denominati “gamma”, che possono
essere inseriti nei portafogli per migliorarne la reattività in caso di performance negative del
mercato o per ridurre i rischi estremi (c.d. tail risk).
Le difficoltà nell’implementare queste strategie risiedono nella difficile individuazione di gestori
con track record significativi nel limitato numero di fondi specializzati residenti in aree “investibili”
(cioè OCSE).
Si riporta di seguito l’elenco dei benchmark per ciascun sub fund.
11
Benchmark Effepilux Sicav
PPM
Tipologia
Gestione
Invest a Breve Termine
100%
Attiva
Titoli di Stato Euro
43%
Passiva
Stato Mondo ex EMU
40%
Passiva
Inflazione Euro
17%
Passiva
Corporate Europa
52%
Passiva
Corporate Mondo ex EUR
48%
Passiva
Corporate High Yield
47%
Attiva
Obbl. Emerging Market
53%
Attiva
Azionario Europa
36%
Azionario USA
29%
Azionario Pacifico
15%
Azionario Emergenti
20%
Attiva
PPM
Tipologia
Gestione
Fondi Hedge
60%
Attiva
Private Equity
30%
Attiva
Other Asset
10%
Attiva
Immobiliare
100%
Asset Class
Invest a Breve Termine
Titoli di Stato e Inflazione
Corporate Investment Grade
Corporate High Yield
Azionario
Passiva /
Attiva
Passiva /
Attiva
Passiva /
Attiva
Benchmark
Euribor 12 mesi
Barclays Euro Aggregate Treasury
Index
Barclays Global Treasury Majors ex
EUR - Euro Hedged
Barclays Euro Government Inflation
Linked Bond
Barclays Pan European Aggregate
Corporate EUR GBP - Euro hedged
Barclays Global Aggregate Corporate
USD - Euro Hedged
BofA Merrill Lynch Global High Yield
Index - Euro Hedged
Barclays EM Hard Currency
Aggregate - Euro Hedged
MSCI Europe TR net dividend
reinvested - Euro Hedged
MSCI North America TR net dividend
reinvested - Euro Hedged
MSCI Pacific TR net dividend
reinvested - Euro Hedged
MSCI Emerging Markets TR Gross Local
Benchmark Effepilux Alternative
Asset Class
Alternative
Real Estate
Benchmark
HFRI Fund of Funds Composite
Index
Pan European IPD Total Return all
Property
In osservanza alla normativa, il Fondo ricorre a contratti forward per coprire il rischio di cambio e
può ricorrere a derivati per migliorare le performance del portafoglio.
Non è previsto il ricorso a titoli strutturati.
4.
a.
Compiti e responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo di investimento
Ruoli definiti e ambiti di competenza
Si riportano di seguito le principali fasi ed attori del processo di investimento:
12
-
Il Consiglio di Amministrazione del Fondo:
provvede all’impiego delle disponibilità, alle eventuali trasformazioni degli impieghi ed
alla periodica valutazione del patrimonio immobiliare;
definisce e adotta la politica di investimento idonea al raggiungimento degli obbiettivi
strategici e ne verifica il rispetto;
revisiona periodicamente e modifica se necessario la politica di investimento;
approva le procedure interne di controllo della gestione finanziaria;
in particolare, con il supporto della “Commissione attività mobiliari”, definisce ed
approva l’Asset Allocation della Sezione I e di ciascuna linea di investimento della
Sezione II, ed approva le linee guida di investimento contenute nel prospetto informativo
emesso dalla SICAV e dalla SIF SICAV lussemburghesi.
Il CdA inoltre è costantemente aggiornato, per il tramite della Commissione attività
mobiliari, sull’andamento della gestione della SICAV e della SIF SICAV, delle scelte di
investimento effettuate, dei rendimenti conseguiti e dei rischi assunti.
-
La Commissione attività mobiliari, costituita nell’ambito del CdA e composta da quattro
Consiglieri e dal Direttore Generale:
prospetta al CdA l’allocazione strategica e tattica relativamente al comparto mobiliare,
ritenuta la più aderente - pro tempore - agli obiettivi rischi/rendimento perseguiti dal
Fondo;
su delega del CdA, definisce la ripartizione degli investimenti della Sezione I e delle
linee di investimento della Sezione II attenendosi all’asset allocation approvata dal CdA
ed ai relativi limiti di oscillazione.
-
La Commissione attività immobiliari, composta da quattro consiglieri di amministrazione
e dal Direttore Generale:
sottopone al Cda le strategie di gestione e di investimento immobiliare in Italia;
esamina e vaglia le proposte di investimento e/o disinvestimento nel comparto
immobiliare;
valuta e monitora periodicamente l’andamento ed il rendimento della gestione
immobiliare;
si occupa della gestione degli immobili detenuti direttamente e dei rapporti con Effepi
Real Estate SGR; in tale ambito cura che i flussi di cassa generati e i rendimenti
perseguiti siano in linea con gli obiettivi definiti in sede di definizione dell’Asset
Allocation Strategica.
-
Gli Investment Committee, cui partecipano quattro dei cinque membri dei relativi Board,
valutano e decidono i singoli investimenti della SICAV e della SIF SICAV.
Per quanto attiene alla gestione degli assets immobiliari, il Fondo si avvale del Team Real Estate
Management and Support di Pension Funds per la gestione dei propri investimenti e per la
gestione dei rapporti con il Fondo Effepi Real Estate.
Il Fondo ed il Board della SICAV e della SIF SICAV si avvalgono del Team Finance di Pension
Funds e di financial advisors esterni in tutte le attività connesse con le scelte di investimento.
Di seguito si dettagliano le principali attività svolte dal Team Finance:
1. supporto alla Commissione attività mobiliari:
• analisi macroeconomica
• verifica mensile del calcolo e pubblicazione on-line del NAV dei comparti
• analisi fabbisogno di tesoreria
• eventuali proposte di ribilanciamento portafogli
• analisi del portafoglio e comparazione con i risultati del settore
• esecuzione delibere delle commissioni in termini di investimenti e disinvestimenti
13
2. supporto ai membri dell’Investment Committee dei veicoli lussemburghesi:
• analisi macroeconomica
• analisi dei portafogli e dei singoli prodotti di investimento
• monitoraggio periodico dei pesi delle singole asset class al fine di attuare eventuali
ribilanciamenti coerenti con le politiche di investimento
• rapporti con i gestori delegati
• organizzazione degli incontri con i gestori
• esecuzione delibere in termini di investimenti e disinvestimenti.
I financial advisor forniscono supporto specialistico per la costruzione ed ottimizzazione dei
portafogli finanziari, le valutazione e la selezione di gestori di capitali e nell’advisory della
gestione del portafoglio.
Il Team Finance e l’advisor finanziario Mangusta Risk Ltd lavorano in collaborazione, garantendo
tuttavia un dialettico confronto che consente al Fondo di accedere a informazioni e visioni del
mercato diverse.
La SICAV e la SIF SICAV si avvalgono, oltre che della locale banca depositaria Société Générale
Bank & Trust S.A. - Luxembourg, anche dell’organizzazione e del supporto operativo fornito da
una società specializzata residente in Lussemburgo ( MDO Management Company SA).
Gli strumenti finanziari detenuti dal Fondo sono depositati presso Société Générale Securities
Services spa, che svolge i servizi di banca custode e calcola, sulla base anche dei dati forniti dal
gestore amministrativo, il NAV delle quote del Fondo con cadenza mensile.
Il Consiglio del Fondo, in quanto promoter della SICAV e della SIF SICAV ed unico shareholder
delle stesse, nomina i membri dei due Board (entrambi composti di 5 membri).
b.
Investimenti etici
Il Fondo, allineandosi alle best practices dei principali investitori istituzionali, ha deciso di
assumere un comportamento attivo per favorire comportamenti virtuosi da parte delle imprese. A
1
questo fine è stato individuato nell’“engagement” lo strumento più adeguato a stimolare le
2
imprese ad agire in modo sostenibile e rispettoso negli interessi di tutti gli stakeholders .
I veicoli effettuano gli investimenti coerentemente con le strategie deliberate dal Fondo e nel
rispetto delle Linee Guida in materia di Investimenti Socialmente Responsabili approvate dal CdA
il 30 ottobre 2012. Tali linee guida prevedono una verifica annuale del portafoglio al fine di
valutare se le società investite - appartenenti a qualunque settore - e le relative catene di fornitura
rispettano gli standard internazionali sociali, ambientali e di governance.
Fino ad oggi il Fondo Pensione ha ottenuto punteggi più alti della media dell’universo monitorato
dall’advisor esterno (Vigeo Italia srl).
1
Generalmente in cooperazione con altre istituzioni si interviene sugli organi di governo della società per
indurla a comportamenti più etici; l’intervento si esplica in azioni di persuasione (moral suasion),
partecipazione alle assemblee e, in casi particolari, nella decisione di disinvestire.
2
Coloro che sono direttamente o indirettamente interessati dai comportamenti di una azienda, ad esempio
azionisti, fornitori, clienti, dipendenti, gruppi di interesse esterni all’azienda quali i residenti delle aree
limitrofe agli stabilimenti, o gruppi di interesse locali.
14
c.
Criteri per l’esercizio del voto
L’esercizio dei diritti di voto inerenti gli strumenti finanziari acquistati per entrambe le Sezioni, in
via diretta o dai Gestori convenzionati, compete in via esclusiva ai Board della SIF SICAV e della
SICAV.
Tale esercizio avviene nel rispetto delle policy/procedure sui conflitti di interesse e sull'esercizio
dei diritti di voto, depositate presso l’Autorità di sorveglianza lussemburghese - Commission de
Surveillance du Secteur Financier (CSSF) - in conformità alla normativa che regola le SICAV
UCITS IV, che viene utilizzata anche per la SIF SICAV: in tal modo le procedure più severe
inerenti la SICAV UCITS IV vengono applicate opportunamente anche alla SIF SICAV.
Nell’ipotesi di gestione convenzionata, il Gestore è tenuto a far rilasciare ai Board la necessaria
documentazione dalla Banca Depositaria in tempo utile, nonché a comunicare preventivamente i
contenuti dei singoli ordini del giorno, collaborando per la formazione degli orientamenti e delle
istruzioni di voto vincolanti, che vengono impartiti dai Board. Questi ultimi, nell’ambito
dell’esercizio dei propri poteri di delega, possono conferire al Gestore la facoltà di voto mediante
idonea procura.
5.
Sistema di controllo e valutazione dei risultati conseguiti
L’articolazione operativa del processo di investimento comporta un sistema di misurazione e
controllo dei rischi articolato su più livelli come di seguito descritto.
a. Il controllo dei rischi del Fondo
I controlli di primo livello, cioè quelli che mitigano i rischi di errori e di perdite operative, sono
affidati al gestore amministrativo e alla banca custode (Société Générale Securities Services
spa). Il Fondo controlla le operazioni effettuate da questi ultimi nei confronti dei quali può svolgere
attività di audit (Cfr. infra, controlli di terzo livello) .
I controlli di secondo livello, cioè quelli volti a monitorare e gestire i rischi della Sezione I del
Fondo e delle singole linee di investimento della Sezione II, sono finalizzati a verificare che il
complesso dei rischi assunti sia compatibile con gli obiettivi dati. A questo livello le analisi
comportano principalmente:
1. misurazione delle performance delle linee finanziarie a confronto con le performance di
ciascun indice di riferimento;
2. comparazione con gli obiettivi di rischio rendimento attesi e analisi di performance attribution
dei portafogli a livello di asset class;
3. analisi dei profili di rischio - ex ante - dei portafogli, con l’utilizzo di vari indicatori di rischio. In
particolare vengono prodotte misure di rischio relativo (ad esempio tracking error e tracking
error volatility) e misure di rischio assoluto, quali il Var con metodologia parametrica e
simulazione storica e metodologia montecarlo;
4. conduzione di regolari stress test: vengono effettuati tre diversi esercizi di analisi di scenario:
simulazione di scenari storici avversi (come ad esempio l’11 settembre 2001, o la crisi del
2008), simulazioni di evoluzioni possibili delle condizioni macroeconomiche (ad esempio
15
steepening, flattening ecc.) e scenari di sensitività analoghi a quelli richiesti alle banche dal
Comitato Europeo per la Vigilanza Bancaria;
5. verifica periodica delle ipotesi sottostanti il modello di asset allocation, in particolare con
riguardo alle correlazioni.
Il Fondo per la gestione dei rischi si avvale del supporto specialistico fornito dal Team Risk
Management and Actuarial di Pension Funds, che ricorre anche della consulenza di una società
(KPMG Advisory spa) altamente specializzata nell’advisor in materia di rischi team Risk
Management and Actuarial e l’advisor in materia di rischi sono distinti e autonomi dalle strutture
che supportano il processo d’investimento, cioè il Team Finance e l’Advisor finanziario,per
garantire e rafforzare il grado di indipendenza nelle valutazioni.
La Commissione attività mobiliari e il Consiglio di Amministrazione del Fondo sono costantemente
informati sull’andamento dei rischi di portafoglio tramite reportistica periodica con gli andamenti
dei principali risk items e indicatori di rischio.
I controlli di terzo livello sono affidati ad una società di consulenza specializzata (Ellegi
Consulenza spa) nei processi di Auditing, che si rapporta agli Organi del Fondo.
Per quanto attiene ai controlli di compliance, questi sono svolti dal Team Legal and Compliance di
Pension Funds, che verifica anche il rispetto dei limiti agli investimenti previsti dalla normativa.
Si precisa che tutte le verifiche vengono effettuate coinvolgendo i veicoli lussemburghesi.
secondo il principio di look through.
b. Il controllo dei rischi nei veicoli lussemburghesi
Parallela attività di monitoraggio dei rischi per i veicoli Effepilux Sicav ed Effepilux Alternative
sono svolte in Lussemburgo.
I controlli di primo livello sono affidati alla banca depositaria locale (Société Générale Bank &
Trust) che svolge anche l’attività di banca agente.
I controlli di secondo livello sono affidati ad un risk manager (MDO Management Company S.A.)
residente in Lussemburgo.
La struttura dei controlli, secondo la legge lussemburghese, prevede inoltre la funzione di due
conducting person, le cui funzioni principali sono:
•
Monitoring & compliance: esaminano regolarmente i rapporti elaborati dalle strutture
amministrative, controllando che gli investimenti rispettino (anche nei limiti) la politica di
investimento, le leggi vigenti e le circolari tempo per tempo emanate dalla CSSF;
•
Risk Management & Performances: si incontrano periodicamente con il Compliance
Officer e con il Risk Manager per un’analisi congiunta delle attività svolte dai veicoli e per
l’esame periodico dei rapporti elaborati dall’internal Audit;
•
Operational Risk Management: rivedono mensilmente i report sui rischi operativi forniti da
MDO SA e accertano che le procedure applicate siano regolari;
•
Financial Internal Control: verificano che i controlli previsti (es. sui conflitti di interesse)
siano stati effettuati nel corso del periodo oggetto di esame; accertano inoltre che le
procedure contabili vengano correttamente applicate;
•
Capital Monitoring: accertano che i Capital Adequacy Reports siano stati
tempestivamente predisposti dall’Investment Manager ed esaminano le singole
operazioni più significative;
16
•
Supervision of Delegated Functions: svolgono funzioni di supervisione e di controllo sulle
attività delelgate a terzi.
Il risk manager produce, per ciascun subfund dei due veicoli e per ciascuno strumento all’interno
dei subfund, analisi volte a monitorare l’esposizione al rischio, analisi di rischio relativo (Tracking
error volatility, ecc.) e analisi di scenario (comprese periodiche attività di stress test). Le analisi
prodotte vengono portate all’attenzione del Board di Effepilux che delibera, se del caso, azioni
correttive. I processi costruiti consentono alle strutture del Fondo e all’advisor esterno di avere
totale disponibilità dei dati e delle informazioni prodotte all’interno del processo di controllo dei
rischi dei veicoli lussemburghesi.
I risultati delle analisi sulla gestione operativa dei rischi vengono portate all’attenzione
dell’Investment Committee, il comitato degli investimenti di Effepilux, per eventuali azioni
correttive.
I controlli di terzo livello sono attribuiti all’external auditor lussemburghese (Deloitte Audit Société
à responsabilité limitée). Le attività dell’auditor, in osservanza della normativa locale, sono
orientate principalmente alla verifica della correttezza dei sistemi di contabilità, di pricing, di
calcolo del NAV e del bilancio annuale.
La verifica del rispetto della normativa lussemburghese di riferimento, delle norme interne e del
PPM (“ Private Placement Memorandum”), prospetto approvato dagli investitori, ovvero dal CdA
del Fondo), che, per ciascun subfund, definisce le politiche di investimento e i relativi limiti, è
compito anche della banca depositaria lussemburghese.
Va rilevato che i limiti contenuti nel PPM tengono conto anche dei limiti previsti dalla normativa
italiana.
17
Elenco completo di Advisors, Gestori e controparti
Italia
Mangusta Risk Italia srl
Societè Generale Securities Servises Spa
Accenture Managed Services Spa
Parametrica Pension funds srl
Allianz Spa
Deloitte & Touche Spa
Ellegi Consulenza Spa
KMPG Risk Advisory Spa
SAVA srl Studio attuariale Visintin & Associati
VIGEO Italia srl
Advisor finanziario
Banca Custode
Gestore Amministrativo sez.II
Gestore Amministrativo sez.I
Gestore Comparto Garantito
Revisore di bilancio
Audit
Risk Advisor
Bilanci attuariali
Advisor responsabilità sociale
Luxembourg
Société Générale Bank & Trust S.A.
MDO Management Company S.A.
Deloitte Tax & Consulting Societè à responsabilitè
limitèe
Deloitte Audit Société à responsabilité limitée
Pioneer Investments SGRpa
Credit Suisse
BlackRock Investment Management (UK) Limited
State Street Global Advisors
Edmond De Rothschild Asset Management (UK)
Limited
Partners Group (Italy) SGR Spa
Cambridge Associates Limited
Custody, Depositary & Trustee
Servizi a supporto Sicav/Sif e Risk
Management Functions and Services
Consulenza ed assistenza per la verifica e
l'applicabilità della normativa FACTA agli
investimenti della Sicav
Audit
Gestore
Gestore
Gestore
Gestore
Gestore
Gestore
Advisor finanziario
.
18