SCREENING ONCOLOGICI (Mammella, Cervice Uterina, Colon Retto)

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SCREENING ONCOLOGICI (Mammella, Cervice Uterina, Colon Retto)
SCREENING ONCOLOGICI
(Mammella, Cervice Uterina, Colon
Retto)
CENTRALE OPERATIVA SCREENING (C.O.S.)
PREMESSA
La Centrale Operativa Screening (COS) per la prevenzione dei tumori della mammella, della cervice uterina e
del colon retto è istituita nella ASL di Brindisi nell'ambito del Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP) del
Dipartimento di Prevenzione con funzioni di coordinamento tecnico-sanitario ed amministrativo degli
screening.
Le motivazioni della scelta di un’unica Centrale Operativa per i tre screening oncologici sono diverse.
In primo luogo perché il SISP del Dipartimento di Prevenzione detiene il know how specifico:
 percorso organizzativo sovrapponibile a quello proprio dei programmi di vaccinazione e di promozione
della salute;
 azione preventiva rivolta a grandi numeri di “soggetti sani” (mission storica della Sanità Pubblica).
Conviene in termini di economia di scala e di risultato; è più efficiente fare un Centro unico per
l’organizzazione dei tre programmi di screening che fare un Centro per ciascun programma.
È equidistante dagli obiettivi di risultato di ciascun programma.
La scelta di affidare al SISP del Dipartimento di Prevenzione la fase organizzativa degli screening oncologici
non è competitiva; i professionisti della clinica vengono alleggeriti di incombenze amministrativo gestionali,
consentendo la loro concentrazione sugli aspetti tecnico-scientifici di competenza. Questo è ormai un
orientamento consolidato che trova ampio riscontro nel Paese.
STANDARD ORGANIZZATIVO
Partendo da criteri di ragionevolezza organizzativa, lo standard organizzativo della Centrale Operativa Screening
dovrebbe avere le seguenti: peculiarità
 Unica Centrale
 Unico software gestionale per tutti gli screening oncologici
 Equipe dedicata e con know how specifico
 Dotazioni di ambienti e tecnologie coerenti col numero di operatori coinvolti e la mole di lavoro da
sopportare
L'OPERATIVITÀ
Il dr. Stefano Termite, Servizio Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione, è individuato quale
Responsabile Aziendale Coordinatore dei Programmi di Screening.
Personale
La Centrale si avvarrà di personale appositamente individuato già esistente all'interno della ASL o di nuova
assunzione, che potrà essere dedicato agli screening in parte o a tempo pieno.
La seguente dotazione viene qui di seguito indicata tenendo presente il fabbisogno necessario per
l’implementazione dei tre programmi di screening, lasciando poi ai capitoli dedicati la specificazione delle
attività da svolgere:
n. 1 Medico quale responsabile del Centro Screening
n. 3 assistenti sanitari
n. 1 informatico
n. 5 operatori tecnici (Sanitaservice, già contrattualizzati per le attività di prenotazione degli screening)
n. 2 amministrativi
Dotazione strutturale e tecnologica
 Spazi dedicati
 Ampliamento linee telefoniche
 Attivazione di un numero verde
 Dotazione adeguata di PC con stampanti
 Linee internet dedicate
Trasporto campioni
I campioni prelevati, con cadenza specificata in ognuno dei tre programmi di screening, verranno ritirati dal
servizio interno di logistica e trasporti e conferiti all’Anatomia Patologica del P.O. “Perrino” di Brindisi per la
lettura.
COMPITI E FUNZIONI
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Coordinamento delle attività dei tre screening;
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Funzioni di front-office e call-center per i cittadini;
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Predisposizione delle liste anagrafiche che avverrà con l'utilizzo dei dati estrapolati dal gestionale web
che si interfaccia con l'Anagrafe Assistiti aziendale ;
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Invio lettere di invito ed eventuali solleciti (rapporto con Postel);
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Condivisione delle agende di lavoro con il referente clinico dello specifico screening, con l’anatomia
patologica e con gli endoscopisti;
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Pianificazione e programmazione inviti
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Invio della risposta negativa
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Verifica che i positivi al test siano sottoposti ad accertamenti di 2° livello entro i tempi previsti e
monitoraggio dei risultati;
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Raccolta dei dati di follow-up clinico ed epidemiologico sui casi accertati;
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Caricamento dati su apposito software per la gestione del processo di screening;
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Coordinamento di tutti i servizi ed operatori coinvolti nello screening;
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Monitoraggio dei costi;
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Produzione di indicatori sull'adesione, di processo e di efficacia previsti dal programma di screening;
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Rapporti e comunicazione con centro regionale screening e con il centro nazionale;
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Valutazione e controllo del programma con monitoraggio ed effettuazione di eventuali aggiustamenti
organizzativi del programma in corso d'opera.
L’INFORMAZIONE
È fondamentale l’informazione capillare della popolazione in collaborazione con il volontariato, con i MMG,
con i Sindaci:
- assemblee iniziale in ogni Comune,
- materiale informativo negli studi dei MMG, negli ambulatori distrettuali e del SISP e nella struttura;
- front office costante.
Invito alla esecuzione del test di screening
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I soggetti da sottoporre a screening saranno invitati con lettera personalizzata che conterrà l’indicazione
del giorno, ora e sede, in cui verrà effettuato il test, inoltre vi verrà indicato un numero verde al quale
rivolgersi in caso fossero necessari ulteriori chiarimenti o modifiche degli appuntamenti.
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Chi non si presenterà al test e, nel frattempo, non avrà contattato il n° verde, riceverà entro i tre
successivi mesi una lettera di sollecito, qualora non dovesse rispondere neanche al secondo invito gli
potrebbe essere inviato un questionario per individuare i motivi della mancata adesione.
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La mancata partecipazione farà considerare l’utente come non rispondente: riceverà comunque, al round
successivo, se ancora in età target, una lettera di invito allo screening.
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Per la lettera d'invito, di sollecito, per lo stampato per il consenso informato e depliant verranno
utilizzati i format predefiniti a livello regionale.
RETE DI COLLABORAZIONI
Medici di famiglia: promozione, firma invito, counselling, recupero non rispondenti;
Volontariato: sensibilizzazione, campagna informativa iniziale e periodica;
Servizi ospedalieri e/o territoriali: applicazione test di screening e diagnosi di I° e II° livello;
Unità operative ospedaliere: trattamento.
PERSONALE E CARICHI DI LAVORO
Coordinamento delle funzioni, front-office, call-center, ecc. e relativi carichi di lavoro stimati:
Tempo annuo per personale del comparto (AS, amministrativi, operatori tecnici,
ecc.) necessario in ore (7 m’ a soggetto da invitare, comprensivo dell’impegno
della COS per la pesa in carico dell’utente per i livelli successivi al primo)
18.667 (12 u)
COMITATO TECNICO AZIENDALE
Per ognuno degli screening viene istituito un Comitato Tecnico Aziendale costituito da:
 Direttore Sanitario
 Responsabile Aziendale Programmi di Screening
 Responsabile programma screening specifico
 Direttore U.O. Epidemiologia e Statistica
 Operatori delle professioni sanitarie maggiormente coinvolti (uno per tipologia)
 Patologo Responsabile I° livello diagnostico
 Coordinatore del II° e III° livello (Dirigente Medico Ospedaliero)
 Dirigente di II livello del Servizio di Anatomia Patologica.
 Coordinatore dei Direttori di Distretto
 Delegato dei Medici di Medicina Generale
COMPITI E FUNZIONI
1. Monitoraggio della campagna di screening con individuazione delle percentuali di adesione su tutto il
territorio provinciale ed eventuali criticità e proposte di intervento da sottoporre alla valutazione del
Direttore Generale
2. Ottimizzazione delle risorse (umane e tecnologiche)
3. Definizione delle linee guida aziendali per le specifiche lesioni da individuare
4. Definizione delle linee guida aziendali per il follw-up dei pazienti trattati
5. Definizione delle linee guida aziendali per i controlli di qualità di I, II e III livello
6. Monitoraggio dei controlli di qualità
7. Individuazione delle criticità e proposte per il loro superamento da sottoporre alla valutazione della
Direzione Generale
8. Definizione di programmi di aggiornamento nello specifico programma di screening da inserire nei
corsi di ECM dell'Azienda
9. Definizione di programmi di promozione e sensibilizzazione in coordinamento con le associazioni e
con gli enti locali
10. Proposte per campagne pubblicitarie e loro costi da sottoporre alla valutazione della Direzione
Generale
11. Valutazione del rapporto costo/benefici di nuovi test di screening
12. Valutazione di over diagnosi e over trattamenti
13. Compilazione, alla fine del round del “Rapporto sullo specifico programma di Screening in Provincia
di Brindisi”.