National Gallery - Movie Connection

Transcript

National Gallery - Movie Connection
National Gallery
Nexo Digital e I Wonder Picture presentano
Il film sul Museo di Londra che ha conquistato il pubblico e la critica al
Festival di Cannes
NATIONAL GALLERY
Un film di Frederick Wiseman
Leone d'Oro alla Carriera alla Mostra del Cinema di Venezia
Inaspettatamente commovente. Magnifico
- New York Times
Raccolgo sempre moltissime ore di girato. Per questo i miei film sono ogni volta dei
mosaici. Lo scopo del montaggio è così quello di trovare una struttura e una ritmica
sulle quali non ho mai idee precostituite (…). I miei film sono sempre una scoperta.
- Frederick Wiseman
Cosa accade quando un regista dallo sguardo curioso e lucido esplora una delle più
grandi istituzioni museali al mondo?
Ne nasce un film eccezionale che coltiva il gusto della lentezza e della
contemplazione e che riserva sorprese continue, visione dopo visione: è National
Gallery, l’ultima opera di Frederick Wiseman, Leone d’Oro alla Carriera all’ultima
Mostra Cinematografica di Venezia. Presentato e acclamato lo scorso anno nella
Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, National Gallery arriva in Italia
solo per un giorno mercoledì 11 marzo distribuito da Nexo Digital e I Wonder Pictures.
Il film permetterà allo spettatore di immergersi nel museo londinese, guidandolo in un
viaggio nel cuore dell’istituzione di Trafalgar Square e dei capolavori dell'arte
occidentale che vi sono custoditi. Si tratta del ritratto di un luogo “dal di dentro”: una
narrazione del funzionamento della National Gallery e del suo rapporto con il mondo,
ma anche delle persone che vi lavorano giorno dopo giorno, del suo pubblico, dei suoi
dipinti. In un gioco di specchi continuo e vertiginoso, in un mosaico dove il cinema
osserva le opere d’arte e la pittura guarda con curiosità al cinema.
Del resto è proprio questa una delle grandi qualità di Wiseman, narratore paziente e
“invisibile” sempre attento ai minimi dettagli: la sua capacità di svelare, con
discrezione e grazia, i segreti dei microcosmi che si trova di volta in volta a indagare.
In National Gallery scopriamo così il teschio deformato che si nasconde nell’olio su
tavola degli Ambasciatori di Holbein il Giovane per passare poi a partecipare alle
riunioni dello staff del museo assieme al Direttore Nicholas Penny, a prendere parte
alle problematiche su illuminazione e restauri, a lasciarci stupire dalla composizione
rivelata dai Raggi X sotto il Ritratto di Federico Rihel a Cavallo di Rembrandt, a
partecipare al balletto, coreografato da Kim Brandstrup e Wayne McGregor, messo in
scena nelle sale del museo in occasione della mostra Metamorfosi: Tiziano. Senza
dimenticare le proteste ambientaliste degli attivisti di Greenpeace, arrampicati sulla
facciata del Museo. Quelli che il regista porta in scena sono così momenti quotidiani
di quella “creatura viva” che è la National Gallery: per comporre questo quadro di 180
minuti -tra le opere di Leonardo, Caravaggio, Turner, Goya, Tiziano, Holbein,
Bronzino, Rembrandt, Velasquez, Pisarro… - Wiseman ha messo infatti in pratica il
metodo che caratterizza da sempre il suo lavoro. Si è immerso nelle realtà del museo,
vivendoci per settimane e settimane, riprendendo tutto e quindi selezionando e
montando pazientemente le 170 d’ore di riprese raccolte, senza mai aggiungere voci
fuori campo né interviste.
Frederick Wiseman
Nato il 1 ° gennaio 1930 a Boston, Massachusetts, Wiseman si è dedicato a lungo al
profilo delle grandi istituzioni del Nord America e quindi a quelle del resto del mondo.
Dopo aver studiato legge alla Yale University, ha iniziato ad insegnare, seppur senza
convinzione. Nel 1967 è uscito nelle sale il suo primo documentario Titicut Follies, che
gettava uno sguardo accurato e terribile sulla realtà dei manicomi criminali. Sin da
subito l’opera di Wiseman si è distinta chiaramente da quella dei suoi contemporanei:
i suoi film, spesso avvicinati ai saggi letterari, non presentano interviste, musiche o
commenti aggiunti in fase di montaggio ma offrono una visione cruda e schietta della
realtà, permettendo allo spettatore di costruirsi la propria personale opinione. Tra i
film più noti di Wiseman ci sono High School, Hospital, Juvenile Court, Primate,
Welfare, Meat, The Store, Near Death, Central Park, Zoo, Ballett, La Comédie
française, Public Housing, Belfast Maine, Domestic Violence, La dernière lettre, The
Garden e La Danse. Le Ballet dell’Opéra de Paris.
Le opere di Frederick Wiseman sono state selezionate e premiate in molti festival in
tutto il mondo, da Cannes a Berlino sino alla Mostra del Cinema di Venezia dove
Wiseman ha presentato nel 2013 At Berkley sulla crisi che ha colpito gli atenei Usa e
dove ha ricevuto, l’anno successivo, il Leone d’Oro alla Carriera. Wiseman è inoltre
membro onorario dell'American Academy of Arts and Letters.