1.2 l`agriturismo in italia - Comune di Greve in Chianti
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1.2 l`agriturismo in italia - Comune di Greve in Chianti
1.2 L’AGRITURISMO IN ITALIA Tab. 1 – Agriturismi (2010) Regione Alto Adige Lombardia Veneto Toscana Umbria Altre regioni Totale ISTAT (2011) N. 2,631 525 800 4,230 1,391 7,062 16,639 N. (%) 15.8 3.2 4.8 25.4 8.4 42.4 100.0 Posti letto 21,890 8,085 10,841 54,789 22,383 97,719 215,707 Le tendenze degli ultimi anni Posti letto % 10.1 3.7 5.0 25.4 10.4 45.3 100.0 Secondo una recente indagine dell’ISTAT condotta nel 2009, in Italia, dal 2000, risultano in crescita tutte le tipologie di aziende agrituristiche (aziende con solo alloggio, con alloggio e ristorazione ecc.). L’agriturismo si conferma come una realtà tipicamente italiana, diversa dal turismo rurale diffuso negli altri Paesi europei. Inoltre, lo stretto legame fra l’attività agrituristica e la gestione dell’azienda agricola qualifica il settore come una risorsa fondamentale della realtà agricola del Paese. Nel 2010, il numero delle strutture si attestava intorno alle 17.000 unità, il 50% delle quali localizzato in collina. Alto Adige, Toscana e Umbria si contraddistinguono come i territori in cui l’agriturismo è particolarmente rilevante rispetto alle altre forme di ricettività. Inoltre, in Toscana si trova il 37% di esercizi adibiti alla degustazione. Due fenomeni costituiscono un elemento di novità. Fig. 1 – Distribuzione degli esercizi ricettivi (2010) 1. La tendenza delle aziende a offrire pacchetti turistici diretti a qualificare meglio l’attività in riferimento al territorio in cui viene esercitata (es. corsi sull’ambiente, la vita rurale, l’agricoltura, l’allevamento, il paesaggio agro-forestale, ecc.). Note esplicative Agriturismo. Offerta di ospitalità da parte di un’azienda agricola che ha ottenuto l’apposita autorizzazione. In base alla legislazione nazionale e regionale, l’agriturismo rientra fra le attività agricole e ciascuna Regione o Provincia emana appositi provvedimenti legislativi. Fattorie didattiche. Esse si prefiggono di avvicinare l’agricoltore, con la sua azienda agricole e i suoi prodotti, ad un pubblico di adulti e bambini interessato a scoprire il mondo contadino: i mestieri degli agricoltori, le tradizioni rurali. www.fattoriedidattiche.net Turismo rurale. Il turismo rurale comprende le attività turistiche (alloggio, ristorazione, ecc.) che si svolgono nelle località rurali. Non esiste una specifica regolamentazione. Il turismo rurale ha la funzione di rivitalizzare le aree e contribuisce ad evitare l’esodo dalle campagne Turismo di cultura rurale. Al soggiorno in ambiente rurale si associano attività culturali tipiche del luogo. ISNART: Istituto Nazionale di Ricerche sul Turismo 1 2. Le fattorie didattiche che risultano in tutto 752, e sono localizzate in massima parte in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Esse rappresentano una nuova forma di multifunzionalità delle aziende agricole e possono diventare un fattore importante per la sostenibilità ambientale, la salvaguardia del territorio e dell’identità storico-culturale. L’attività agrituristica contribuisce in modo sempre più incisivo all’affermarsi del turismo di cultura rurale. Dopo anni di vero e proprio boom, e il rallentamento del 2010, nel 2011, il turismo in Italia ha registrato un recupero e, in particolare, l'agriturismo italiano ha avuto una crescita delle presenze del 15% rispetto al 2010, soprattutto grazie quelle straniere che nei mesi estivi hanno mostrato un aumento addirittura del +40%. In merito alle performance degli ultimi anni, l’ISNART sostiene che nel 2010 gli operatori del settore non sono riusciti a ridurre i prezzi in linea con quanto hanno fatto gli alberghi: -4,6% contro -8,8%. Pertanto, guardando al prezzo, l’agriturismo non poteva considerarsi un’alternativa conveniente rispetto all’albergo. Tuttavia, i dati sulle abitudini di consumo dei turisti confermano le grandi possibilità di sviluppo di questo tipo di vacanza. Sempre secondo l’ISNART, il 17,8% di quanti trascorrono un periodo di villeggiatura in Italia degusta i prodotti locali, il 13,3% partecipa agli eventi enogastronomici e alle sagre, il 12,5% percorre le strade del vino e l’11,9 quelle dell’artigianato tipico, mentre un importante 11,3% di chi visita le nostre località, acquista prodotti artigianali e gastronomici da portare a casa. 1.2 L’AGRITURISMO IN ITALIA Il settore agrituristico deve sempre più rafforzare il legame con il territorio e con le sue produzioni, con l’offerta di servizi che negli agriturismi devono raccontare l’identità del luogo. Al tempo stesso, è necessaria una gestione più efficiente e competitiva da parte degli operatori, mentre le istituzioni possono dare un contributo importante attraverso iniziative più coordinate e visibili sul territorio. Note esplicative Ecolabel. Nel turismo si intende un'etichetta o marchio ecologico che consiste in un sistema di certificazione volontario a garanzia che i servizi offerti limitino il proprio impatto ambientale, sociale ed economico in un'ottica di sostenibilità. Sono presenti vari marchi tra i quali: il marchio Fiore Europeo promosso dalla UE, il marchio di Legambiente. www.ecolabel.it EcoWorld Hotel: booking on line di esercizi ricettivi amici dell’ambiente. www.ecoworldhotel.com AIAB: Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, www.aiab.it Classificazione degli agriturismi della Toscana. Il sistema si basa su un corretto apprezzamento degli aspetti rurali dell’azienda agricola e del territorio in cui è inserita. Il simbolo è la spiga; il maggior numero di spighe è sinonimo di maggior qualità rurale e non necessariamente di maggior comfort. La scala definita dal regolamento regionale 3 agosto 2004, n.46/R è suddivisa su tre livelli di classificazione (da 1 a 3 spighe). ISNART: Istituto Nazionale Ricerche Turistiche Fonti ISTAT (2010), Le aziende agrituristiche in Italia. Anno 2009. ISTAT (2011), Indagine sulla capacità degli esercizi ricettivi, 2010. A.A. (2010), Analisi della domanda, dell'offerta e dei servizi in agriturismo, Osservatorio Nazionale sull’Agriturismo (www.reterurale.it) Rete Rurale Nazionale e Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (2011), Le potenzialità del subentro in agricoltura su scala familiare in Italia. www.isnart.it Agriturismo e turismo sostenibile Molti operatori hanno avviato un miglioramento della loro organizzazione nella direzione del turismo sostenibile, tramite la valorizzazione di una cultura improntata alla sensibilità ambientale, un’adeguata formazione del personale e l’adesione a organismi o marchi di qualità di difesa ambientale (Ecolabel di Legambiente Turismo, associazioni tipo AIAB, EcoWorld Hotel, per citarne alcuni). L’adesione a associazioni o l’ottenimento di marchi di qualità rendono più visibile l’impegno dell’operatore verso un turismo di sostenibilità e difesa dell’integrità del territorio e, nel contempo, operano automaticamente una classificazione degli esercizi agrituristici fornendo maggiore informazione sulla qualità del servizio. La classificazione degli esercizi agrituristici Proprio per scopi di trasparenza sulla qualità dell’offerta degli esercizi agrituristici, è stato elaborato un nuovo sistema di classificazione unitaria (v. Comunicato Stampa del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali del 24.01.2012), che ha l’obiettivo di rendere più omogenea la griglia di valutazione delle aziende agrituristiche, sulla base di parametri che tengono conto non solo del livello di comfort della struttura ricettiva, ma anche delle caratteristiche dell’azienda e dei servizi che è in grado di offrire, in termini di valorizzazione dei prodotti tipici locali, del paesaggio e dei territori. Esiste già tuttavia una classificazione degli agriturismi toscani stabilita dalla Regione Toscana (v. le note esplicative a fianco). Il futuro: il ricambio generazionale in agricoltura Lo sviluppo dell’agriturismo, per sua natura e per la configurazione che sta assumendo di attività sempre più strettamente legata alla cultura e storia del territorio, può trovare nel subentro su scala familiare un’importante componente per il mantenimento delle posizioni acquisite in una prospettiva di sviluppo futuro. Tuttavia, da una recente indagine sulle potenzialità del subentro in agricoltura su scala familiare in Italia (Rete Rurale Nazionale e Ministero Politiche Agricole, 2011), risulta che su 100 intervistati solo 30 si dichiarano di voler subentrare nella conduzione dell’azienda agricola. 2 1.2 L’AGRITURISMO IN ITALIA I segmenti della domanda Fig. 1 – Parametri di segmentazione della domanda turistica (ONT, 2010) Da una recente ricerca promossa dall’Osservatorio Nazionale sull’ Agriturismo, sono state individuate due dimensioni per classificare le tipologie di turisti. Livello di attività: si va dal desiderio di relax e di isolamento al voler vivere intensamente la struttura ricettiva (soprattutto, in questo caso, famiglie con bambini). Motivazioni della visita: si va dal considerare l’agriturismo come un alloggio alternativo al vivere intensamente la zona: il territorio di accoglienza e le località turistiche prossime. Queste due dimensioni individuano 4 comportamenti estremi corrispondenti ai 4 angoli dei grafici in Fig. 1. 1. Turisti che cercano il relax, con poche attività e orientati a trascorrere il tempo dentro all’azienda agrituristica. Ricercano comfort essenziali e considerano il soggiorno come stacco e si fermano per un periodo limitato. 2. Questo segmento è composto da turisti orientati a vivere intensamente la struttura agrituristica con scarse puntate all’esterno. Partecipano attivamente alle proposte della struttura, attribuendo un significato dinamico alle vacanze. Hanno un periodo di permanenza più lungo del gruppo 1. 3. Il soggiorno in agriturismo costituisce una base d’appoggio per visitare le attrazioni nell’area circostante. Il periodo di permanenza, tendenzialmente lungo, è in massima parte rivolto all’esterno, per cui solo in misura secondaria si richiedono attività nella stessa azienda agrituristica. Più che le tradizioni, si cercano comfort e modernità, e una abbondante possibilità di contatti con l’esterno. Il contesto dell’area deve caratterizzarsi per attrattività diverse, come città d’arte, oppure opportunità turistiche, quali lago o mare. 4. Questo segmento è interessato a vivere la zona in quanto ambiente naturale, rurale e depositario di tradizioni e cultura, sempre in una prospettiva di relax e stacco dalla routine. Fonti ISTAT (2010), Le aziende agrituristiche in Italia. Anno 2009. ISTAT (2011), Indagine sulla capacità degli esercizi ricettivi, 2010. ONT - Osservatorio Nazionale sul Turismo (2010), Analisi della domanda e dell’offerta dei servizi in agriturismo A.A. (2010), Analisi della domanda, dell'offerta e dei servizi in agriturismo, Osservatorio Nazionale sull’Agriturismo (www.reterurale.it) Rete Rurale Nazionale e Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (2011), Le potenzialità del subentro in agricoltura su scala familiare in Italia. www.ecolabel.it Gli stranieri La ricerca dell’Osservatorio Nazionale sull’Agriturismo mostra che esiste una carenza informativa in fase di preparazione del viaggio. E’ infatti necessario un certo sforzo da parte del turista – che si rivolge a Internet e/o contatta direttamente l’operatore – perché le agenzie non trattano o trattano in misura limitata il settore. Inoltre non esiste una chiara classificazione della qualità del servizio degli esercizi agrituristici così come invece esiste, ad esempio, per gli alberghi. Questo aspetto è particolarmente importante per il segmento 3 e meno per gli altri. Viene infine segnalato il problema del trasporto e quindi l’opportunità di disporre ad esempio di navette. 3