Si è alzato il sipario su uno dei musical più attesi della stagione

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Si è alzato il sipario su uno dei musical più attesi della stagione
 Si è alzato il sipario su uno dei musical più attesi della stagione italiana 2014-2015, Billy Elliot – Il Musical è finalmente
arrivato in Italia al Teatro Sistina di Roma e sarà in scena fino al 24 maggio 2015. Era un titolo di quelli che tutti
aspettavano da tempo, per gli appassionati un must da non perdere durante un salto a Londra o New York, in tutto il
mondo è un vero successo di vendite al botteghino, i premi di cui può vantare la versione originale sono diversi tra cui i
prestigiosi Tony Awards (gli Oscar del musical) e Drama Desk.
Una produzione del genere era considerata da molti “impossibile” da portare in Italia, tutte convinzioni sbagliate, una
settimana fa lo spettacolo ha debuttato in uno dei teatri più storici dello stivale con una qualità di messa in scena davvero
lodevole, con nulla da invidiare all’estero. Il musical parte già con numerosi vantaggi a partire dal team creativo, i testi a
cura di Lee Hall e le musiche di Elton John, due nomi e due garanzie, capaci di rendere la storia più emozionante e
travolgente, forse ancora di più rispetto al film. Nella trasposizione in musical la trama rimane fedele e non ci sono
stravolgimenti particolari, questo permette allo spettatore di trovarsi completamente immerso dentro al sogno del
giovane Billy Elliot: diventare un ballerino.
La produzione italiana è a cura di Massimo Romeo Piparo, anche regista, le coreografie di Roberto Croce, le scenografie
di Teresa Caruso, le luci di Umile Vainieri e la direzione musicale di Emanuele Friello insieme ad un team creativo e un
cast di altissimo livello hanno creato un prodotto di qualità, degno del titolo e del teatro in cui è attualmente
rappresentato: il Sistina di Roma, fino al 24 maggio 2015. C’è tutto quello a cui si richiede e ci si aspetta da una grande
produzione che ha le possibilità di fare le cose bene, a partire dall’allestimento imponente e curato nei minimi dettagli,
cambi scena funzionali, richiama un po’ quella originale ma una mano tutta italiana c’è, le strutture si intrecciano
perfettamente con un design luci di grande effetto. La storia è raccontata attraverso un libretto e le canzoni tradotte in
modo efficiente dallo stesso Piparo, riportando in maniera fedele ogni elemento, grazie ad un’orchestra dal vivo di 10
elementi. E poi si arriva al grande punto di forza dello spettacolo: il cast, scelto accuratamente dopo diversi provini,
nessun fuori posto, tutti uniti da una grande energia sul palco. In particolare colpiscono Alessandro Frola, nel ruolo di
Billy Elliot; le aspettative su di lui erano altissime (il confronto con i colleghi di Broadway e Londra è inevitabile) ma,
nonostante l’emozione e la giovane età, è stato all’altezza del ruolo. I vari promo pubblicati sul web non gli rendono
affatto giustizia, la sua compostezza e classe è da piccolo étoile, il suo Billy è valido e con il tempo crescerà fino a stupire
sempre di più. Insieme a lui Christian Roberto nei panni di Michael, una vera grande scoperta di energia e comicità, a soli
13 anni riesce a riempire la scena come un attore di grande esperienza e più volte strappa l’applauso a scena aperta. Il
padre di Billy, Luca Biagini, stupisce per la sua recitazione intensa e naturale, il fratello di Billy, Donato Altomare, rende il
personaggio con grande carica e voce notevole, l’insegnante di danza Mrs. Wilkinson, interpretata da Sabrina Marciano,
dimostra una completa padronanza di danza, canto e recitazione ed è uno dei maggiori punti di forza dell’intero cast, al
suo fianco Maurizio Semeraro nei panni di Mr. Braithwait e pianista, divertente nel suo ruolo che è un crescendo,
arriviamo ad apprezzarlo pienamente nella seconda parte dello show, poi c’è Jacopo Pelliccia nei panni di George,
l’istruttore di pugilato, convincente e mirato, anche la sua recitazione è davvero ammirevole, naturalezza e credibilità
rendono il ruolo pienamente centrato. Ultima, ma non per importanza, la giovanissima Gea Andreotti (21 anni) nel ruolo
della Madre di Billy, già parte dell’ensemble chiamata ad interpretare il ruolo soltanto poche ore prima della replica a
causa dell’improvviso infortunio di Elisabetta Tulli, nonostante questo, sembrava fosse il suo ruolo, nessuna sbavatura o
indecisione, sia nei momenti di canto sia in recitazione e danza, superando una grande prova di professionalità. Poche
volte capita di essere colpiti da praticamente tutto il cast, a cui si aggiungono i complimenti per le piccole ballerine del
gruppo Children Tappers di Graziella di Marco per le scene della scuola di danza.
Uno spettacolo davvero “come a Londra”, nulla da invidiare all’estero, Billy Elliot è arrivato in Italia, fino al 24 maggio al
Teatro Sistina di Roma e a Milano dal 10 dicembre 2015 al Teatro Nuovo.
Marco Rimmaudo
13 maggio 2015