prove di 1° livello svolte nel 2002
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prove di 1° livello svolte nel 2002
Imp_1_2003_intero.qxd 09/05/2003 10.35 Pagina 25 Notiziario ERSA 1/2003 Orticoltura Costantino Cattivello Renato Danielis ERSA Servizio per la Sperimentazione Agraria PORRO: RISULTATI DELLE PROVE DI 1° LIVELLO SVOLTE NEL 2002 N el corso del 2002 sono stati allestiti otto campi di confronto varietale, sia in aziende convenzionali che biologiche. Sono state esaminate 19 varietà a ciclo estivo e 20 a ciclo autunnovernino. Tra le cultivar ibride a ciclo estivo si sono distinte Carlton, Roxton, RX 7323581, Da Vinci e Vitara mentre tra le autunnovernine si sono distinte Shelton, Parton, Mendel, Parker e Julian. I n the last year, in north east of Italy, eight trial fields of leek were prepared. Nineteen summer cultivars and twenty winter cultivars were tested. Among the summer types the best were Carlton, Roxton, RX 7323581, Da Vinci and Vitara while among the winter varieties Shelton, Parton, Mendel, Parker and Julian were the most interesting. In Italia il porro è coltivato su una superficie di circa 1500 ha per una produzione che si aggira sulle 33.000 tonnellate, mentre in Regione si stima che la superficie assommi a circa 30 ha. In questi ultimi anni si è riscontrato un notevole interesse attorno a questa specie tanto da intravedere, anche in Regione, delle interessanti possibilità di sviluppo. I principali punti di interesse sono rappresentati da: - un notevole aumento della domanda, solo in minima parte soddisfatto dalle produzioni locali; - un’interessante produzione lorda vendibile; - l’aumento della produttività e dell’omogeneità assicurate dall’introduzione sul mercato delle prime varietà ibride; - la possibilità di meccanizzare integralmente la coltivazione; - la buona pianificazione dei calendari di produzione. Bisogna inoltre tener ben presente quanto richiede il mercato fresco: - fogliame verde scuro, sano ed assurgente; - fusto cilindrico (assenza di bulbo), lungo e bianco; - calibro del fusto medio (fra 25 e 35 mm); - massima omogeneità di calibro. Vi sono tuttavia alcuni aspetti che necessitano di un opportuno approfondimento e sui quali sono concentrati gli sforzi: - valutazione del panorama varietale con riferimento particolare alle potenzialità e limiti delle varietà ibride; - studio degli asporti al fine di ottimizzare la fertilizzazione; - valutazione del sesto d’impianto più opportuno; - studio della biologia e messa a punto della strategia di lotta più opportuna nei confronti della mosca del porro (Napomyza gymnostoma); - ottimizzazione della difesa anticrittogamica. Nel presente contributo, per ragioni di concisione, si riferirà esclusivamente dei risultati emersi nelle prove varietali. Imp_1_2003_intero.qxd 09/05/2003 10.35 Pagina 26 26 VARIETÀ A CICLO ESTIVO CHE HANNO FORNITO LE MIGLIORI PRESTAZIONI (tab. 1) Tra le varietà non ibride: CARLTON F1 (Nunhems) ROXTON F1 (Nunhems) RX 7323581 F1 (Royal Sluis) DA VINCI F1 (Royal Sluis) SAN GIOVANNI 90 (SAIS) Fogliame: verde medio Fusto: leggermente ingrossato alla base, molto lungo, di peso elevato e calibro medio-alto Produttività: elevata. Fogliame: verde scuro Fusto: cilindrico, di media lunghezza, peso elevato e calibro medio-alto Produttività: elevata. Fogliame: verde scuro Fusto: cilindrico, di lunghezza inferiore alla media, peso elevato e calibro medio-alto Produttività: elevata. Fogliame: verde scuro Fusto: leggermente ingrossato alla base, molto lungo, peso elevato e calibro medio Produttività: elevata. Fogliame: verde medio Fusto: ingrossato alla base, molto lungo, peso elevato e calibro medio Produttività: media. =1 cilindrico < 1 tronco conico Da segnalare pure VITARA F1 (Enza Italia) interessante al pari delle precedenti 4 varietà ibride, ma di difficile reperibilità. Tab. 1 Aspetti produttivi del Porro estivo Test di Student-NewmannKeuls P 95% Cultivar Casa sementiera Roxton F1 RX 7323581 F1 Carlton F1 Da Vinci F1 Astera F1 Vitara F1 Nobel F1 Cottrell F1 Logan F1 S. Giovanni 90 Cadet F1 Jolant Ventura Gros long d'etè Stanley F1 Atal Kilima Bulgariant giant Ardea Nunhems R. Sluis Nunhems R. Sluis Enza Italia Enza Italia R. Sluis R. Sluis Bejo Sais Bejo Bejo Bejo Franchi R. Sluis Clause-Tezier R. Sluis Isi Enza Italia Media COLORE FOGLIAME VS = verde scuro VM = verde medio VC = verde chiaro FORMA FUSTO >1 ingrossato alla base Colore fogl. VS VS VM VS VS VS VM VS VS VM VS VM VM VM VS VM VM VC VS Voto (0-5) 3,3 3,3 3,2 3,1 2,8 3,4 3,1 2,7 2,8 1,8 2,8 3,7 2,5 2 1,8 1,9 2 0,8 2,5 2,6 A= diametro fusto B= diametro bulbo Peso fusto g media 2 loc. ab ab ac ac ac a ac ac ac c ac a ac bc c bc bc d ac 309 298 304 287 303 277 271 270 256 300 262 272 302 301 226 311 245 247 227 277 ab ab ab ab ab ac ac ac ac ab ac ac ab ab c a bc bc c Lungh. fusto cm Diam. (A) fusto mm 19,7 16,5 24,5 22,2 14,1 16,6 21,5 16,5 14,1 22,9 14,3 19,9 19,2 24,1 19,2 22,2 23,2 37,6 17,9 34,9 35,1 32,7 32,9 34,4 34,3 13,6 32,6 33,6 31,8 33,5 33,4 34,3 30,9 28,6 32 30,3 27 30,4 20,3 d f b c g f c f g bc g d de b de c bc a ef 32,3 ab a ae ae ac ac ce ae ad ce ad ad ac df fg be ef g ef Diam. (B) bulbo mm 37,2 37,7 36,9 36,4 37 38 36,3 38,8 35,1 44,5 35,9 35,4 37,3 45,7 35,5 47,7 38,5 36,3 33,6 38,1 cd cd cd cd cd c cd c cd b cd cd cd ab cd a c cd d Forma fusto (B/A) 1,06 1,08 1,13 1,1 1,07 1,11 1,15 1,19 1,04 1,4 1,07 1,06 1,08 1,48 1,24 1,49 1,27 1,35 1,1 1,19 hi gi fg fh gi fh f e i b hi hi gi a d a d c fh Az. Conv. Prod. t/ha media 2 loc. 22,2 21,3 19,6 19,6 18,6 18,4 17,2 17,1 16,8 16,2 16,1 15,7 15,5 14,8 14 13,5 13,4 13 12,6 16,6 a ab ac ac ad ae bf bf cf cf cf cf cf df ef f f f f Az. Bio Prod. t/ha 1 loc. 13,5 a 16,8 a 14,8 a 15,1 a 19,2 a 12,4 a 18 a 14,2 a 15,2 a 13,4 a 15,6 a 12,4 a 13,5 a 14,9 Imp_1_2003_intero.qxd 09/05/2003 10.35 Pagina 27 Notiziario ERSA 1/2003 Orticoltura VARIETÀ A CICLO INVERNALE CHE HANNO FORNITO LE MIGLIORI PRESTAZIONI (tab. 2) PORRO ESTIVO Ciclo: semina 12/02/02; raccolta16/09-16/10 Località: Fiumicello, Varmo, Azzano X (coltivazione convenzionale) Remanzacco (coltivazione biologica) Cultivar a confronto: 19 (di cui 11 ibride) Sesto d’impianto: 75 x 16 cm (8,3 piante/m2) Parcella elementare: 18 m2 Disegno sperimentale: blocco randomizzato Repliche: 2 Shelton F1 (Nunhems) PARTON F1 (Nunhems) MENDEL F1 (Royal Sluis) Fogliame: verde scuro Fusto: cilindrico, lungo, peso e calibro elevati Produttività: elevata. Fogliame: verde scuro Fusto: cilindrico, di media lunghezza, peso e calibro elevati Omogeneità di calibro e lunghezza: elevata Produttività: elevata. Fogliame: verde scuro Fusto: cilindrico, di media lunghezza, peso e calibro elevati Produttività: elevata. Tra le varietà non ibride: PORRO INVERNALE Ciclo: semina 14/04/02, raccolta 08/01/03 -17/01/03 Località: Fiumicello, Varmo, Azzano X (coltivazione convenzionale) Remanzacco (coltivazione biologica) Cultivar a confronto: 20 (di cui 8 ibride) Sesto d’impianto: 75 x 16 cm (8,3 piante/m2) Parcella elementare: 18 m2 Disegno sperimentale: blocco randomizzato Repliche: 2 Concimazione effettuata in pre-trapianto, (comune alle due epoche): 140 kg/ha N, 70 kg/ha P2O5, 200 kg/ha K20. PARKER F1 (Royal Sluis) JULIAN F1 (Bejo) RIVIERA (L’Ortolano) Fogliame: verde scuro Fusto: cilindrico, di media lunghezza, peso medio-alto e calibro medio Omogeneità di calibro e lunghezza: elevata Produttività: elevata. Fogliame: verde scuro Fusto: cilindrico, di media lunghezza, peso medio-alto e calibro medio Produttività: elevata. Tra le varietà non ibride si segnala: Fogliame: verde chiaro Fusto: leggermente ingrossato alla base, molto lungo, peso e calibro elevati Produttività: elevata. Imp_1_2003_intero.qxd 09/05/2003 10.35 Pagina 28 28 Cultivar Casa sementiera Shelton F1 Mendel F1 Parton F1 Gig. Inver. 2 Riviera Parker F1 KBH Torve I. Julian F1 Ginka Alita Tadorna Axima F1 Alcazar Maklò Avidia F1 Morse F1 Sabina Alvito Alborg Carentan Nunhems R. Sluis Nunhems Franchi L'Ortolano R. Sluis ISI Bejo Bejo R. Sluis Enza It. Enza It. ISEA Franchi Enza It. R. Sluis Bejo ISEA ISEA L'Ortolano Media Tab. 2 Aspetti produttivi del Porro invernale Test di Student-NewmannKeuls P 95% Legenda COLORE FOGLIAME VS = verde scuro VM = verde medio VC = verde chiaro FORMA FUSTO >1 ingrossato alla base =1 cilindrico < 1 tronco conico * una sola località A= diametro fusto B= diametro bulbo Colore fogl. VS VS VS VC VC VS VC VS VS VM VS VS VS VC VS VS VS VS VS VC Voto (0-5) 3,9 3,9 3,6 2,8 3 3,8 2,8 3,7 3,2 2,8 2,4 3,1 3,7 1,8 2,6 2,9 2,8 2,8 2,1 1,1 2,9 a a ab bd ad ab bd ab ac bd ce ac ab e ce bd bd bd de f Peso fusto g media 2 loc. 363 349 324 362 409 332 322 326 306 311 305 316 320 258 254 306 257 297 241 231 310 b b b b a b bc b bd bd bd bd bc ce de bd ce bd e e Lungh. fusto cm Diam. (A) fusto mm 18,2 16,9 15,1 20,7 21,3 16,7 21 15,2 15 24,6 12,7 16,4 18,7 11,2 13 14,7 14,7 18,3 12,6 11,3 38,2 37,9 38,1 36,7 37,6 34,3 37,5 36,5 37 32,9 34,6 36,1 35,5 33,5 32,8 35,5 31,5 35,4 31,7 30,4 16,4 cd ce e b b ce b e e a f de c f f e e cd f f 35,2 CONSIDERAZIONI FINALI La sperimentazione condotta ha permesso di confermare le potenzialità delle cultivar ibride in termini di: - maggior produzione (+ 27 /37%); - minori tempi di toelettatura (- 10/-20%); -maggior costanza di calibro del fusto (+13/+26%); - miglior stato fitosanitario; - maggior contemporaneità di raccolta. A fronte di questi aspetti positivi va ricordato il maggior costo del seme (circa 10 volte superiore rispetto alle cultivar standard). Le ricerche condotte hanno chiarito come, oltre alla scelta varietale, sia la tecnica colturale adottata a giocare un ruolo fondamentale. A parità di cultivar, le pratiche colturali hanno avuto pesanti riflessi su: - lunghezza del fusto: aumento di oltre il 20%, là dove la rincalzatura è stata eseguita con maggiore attenzione; - diametro del fusto e del bulbo: una cattiva gestione idrica ha comportato, la ridu- a ab a ac ab be ab ac ac df ae ad ad cf df ad ef ad ef f Diam. (B) bulbo mm 37,8 40,7 37,5 45,8 44,7 35,3 39,3 38,9 38,4 38 37 36,8 37,4 40,8 33,2 35,2 34,6 38,4 36,4 40 38,3 bc b bd a a cd bc bc bc bc bd bd bd b d cd cd bc bd b Forma fusto (B/A) 0,99 1,08 0,98 1,25 1,19 1,03 1,05 1,07 1,04 1,15 1,07 1,02 1,05 1,22 1,01 0,99 1,1 1,09 1,15 1,32 1,09 i eg i b cd fi eh eh fi d eh gi eh bc hi i e ef d a Az. Conv. Prod. t/ha media 2 loc. 32,1 31,4 28,8 28,7 28,2 27,7 27,1 26,4 24,7 24,4 23 22,9 22,6 22 21,8 20,6 18,9 17,4 15 13,1 23,7 a ab ac ac ac ad * ad be be ce ce ce ce ce df eg eg fg g Az. Bio Prod. t/ha 1 loc. 9,6 ab 10 ab 7,2 ab 9 ab 11,7 a 9,7 ab 8,2 ab 6,3 ab 7,3 ab 4,5 b 6,3 ab 5,7 ab 5,5 b 5,3 b 6,2 ab 5,4 b 4,8 b 5 b 4,9 b 7,0 zione del diametro del fusto e bulbo di oltre il 40%; - piante commerciali: una cattiva tecnica colturale comporta una drammatica riduzione del numero di piante sopravvissute al trapianto e caratteristiche commerciali scadenti. In alcuni casi, solo il 42% delle piante messe a dimora hanno fornito un prodotto commerciabile, mentre in altri casi questa percentuale si è avvicinata al 90%. La cosa è tanto più grave se si utilizzano varietà ibride che, come già detto, sono decisamente più costose di quelle standard. Potremo concludere in questi termini: migliorare la tecnica di coltivazione per sfruttare a pieno le potenzialità della coltura e dei nuovi materiali che la genetica ci ha messo a disposizione. Nel corso del 2003 saranno effettuati dei confronti produttivi fra le cultivar più interessanti, trapiantate a diverse densità ed in diverse località. Ringraziamenti Un sentito ringraziamento per la preziosa collaborazione alle aziende ospitanti, oltre che a Luca Cisilino, Sandro Menegon, Luca Turello, Raffaele Niedda, Elena Della Donna, Piergianni Coceano e Giorgio Barbiani.