Empoli. Lavoro nero, vertenze in aumento

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Empoli. Lavoro nero, vertenze in aumento
Empoli. Lavoro nero, vertenze in aumento
EMPOLI
CRONACA
luned17 dicembre 2001
Lavoro nero, vertenze in aumento
Tra le categorie «pi a rischio» ci sono il
commercio e i servizi
Il segretario della Cgil Giovanni Occhipinti: «E'
preoccupante la precarizzazione degli addetti»
EMPOLI. Soprattutto nascono da situazioni di
«moderno» lavoro nero: collaboratori e apprendisti
che vengono usati come lavoratori ordinari e a tempo
pieno, contratti di associazioni in partecipazione nel
negozio che diventano solo il modo per sottopagare il
commesso. Denunciano casi di questo genere la
maggior parte dei lavoratori che si rivolgono ai tre
uffici vertenze della Camera del lavoro del
Circondario. Rispetto al Duemila il numero di
vertenze in aumento. Al 30 novembre di quest'anno
le vertenze registrate nel Circondario sono 85 ad
Empoli, 35 a Certaldo, 58 a Castelfiorentino. Nel
Duemila ad Empoli le cause di lavoro erano 78, 81
nel 1999, 90 nel 1998.
In prevalenza, le vertenze avviate quest'anno a
Empoli riguardano la Filcams; il 52% del totale delle
pratiche vertenziali vengono infatti da lavoratori del
commercio e dei servizi (in gran parte cooperative di
pulizie). «Il lavoro nero ha assunto caratteristiche
nuove negli ultimi anni - spiega il segretario Cgil
Giovanni Occhipinti - preoccupante la progressiva
precarizzazione del rapporto di lavoro. Si puparlare
di una fase "grigia": oggi il problema pi che la
regolarizzazione del lavoro la sua mistificazione
attraverso le pi svariate forme».
Molti lavoratori denunciano anche ritardi ingiustificati
nei pagamenti delle liquidazioni. «Tra le aziende si
andata diffondendo una consuetudine - spiega
l'ufficio vertenze di Empoli - pagare l'indennitdi fine
rapporto dopo sei mesi che il rapporto di lavoro si
concluso e senza interessi legali. una
interpretazione estensiva e del tutto arbitraria
dell'articolo 2120 del codice civile sulla liquidazione.
Non si riportano giustificazioni per ritardi o dilazioni di
pagamento, ma per gli imprenditori diventata una
pratica ordinaria. Molti lavoratori aspettano prima di
denunciarla; dovrebbero invece farlo subito».
Alla fine alcune vertenze scattano anche per il
mancato pagamento dell'indennitdi fine rapporto.
Altre cause frequenti sono la mancata retribuzione di
differenze salariali (derivanti da un errato
inquadramento di livello contrattuale), ore di
straordinario non percepite, recupero di contributi
relativi a periodi di lavoro non assicurato.
Le 85 vertenze di Empoli nei primi undici mesi
dell'anno toccano tutti i settori del lavoro, ma in
maggioranza commercio e servizi. «Si tratta di una
categoria fatta di piccole aziende - spiega Occhipinti si va dal parrucchiere ai negozi di vario genere, alle
pulizie. Al massimo sono imprese con tre addetti; qui
che sono pi frequenti le irregolaritnel rapporto di
lavoro», aggiunge l'ufficio vertenze. A Empoli il dato
positivo del 2001 l'assenza di fallimenti; nel '99, se
ne sono verificati due, cinque nel '98.
Quest'anno il tesseramento degli uffici vertenze
cresciuto del 30%. Al 30 novembre i nuovi iscritti
erano 495. «E questo - sottolinea l'ufficio vertenze un' ulteriore testimonianza che i problemi sul lavoro
stanno aumentando. C'da dire che molti lavoratori si
rivolgono a noi anche per conteggi e per riempire
moduli relativi a maternite assegni familiari».
La sede della Camera del lavoro
(foto agenzia Carlo Sestini)