basilica di sant`antonio

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basilica di sant`antonio
(Relazione gentilmente effettuata e messa a disposizione da Gero Bennici, classe 4AL)
BASILICA DI SANT’ANTONIO
La storia della Basilica di S.Antonio, che costituisce uno dei più interessanti e
singolari edifici romanico-gotici del Veneto, è strettamente legata al processo di
glorificazione del frate francescano che, originario del Portogallo, morì a Padova nel
1231.
Le complesse vicende costruttive iniziano nel periodo tra il 1232 ed il 1263 quando al
posto della prima fondazione francescana venne costruita una basilica a tre navate
che si estendeva sino al transetto attuale.
Nel 1263 l'arca del santo venne traslata nel presbiterio della nuova chiesa il cui
progetto venne trasformato in senso grandioso a causa delle esigenze
propagandistiche dell'ordine francescano e del nuovo interesse delle autorità civili per
il luogo di sepoltura del corpo di Antonio.
La chiesa venne ampliata nella zona presbiteriale mediante l'aggiunta di un
deambulatorio a nove cappelle radiali a pianta quadrangolare, elemento architettonico
che raramente si trova in Italia e che testimonia di un'influenza francese.
La cappella centrale a pianta circolare è un'aggiunta del XVII secolo. A questa fase
costruttiva risale la parte inferiore dei fianchi, caratterizzata da coppie di monofore
dove gli elementi decorativi sono quasi totalmente assenti.
La parte superiore del transetto, dei fianchi della navata e dell'elevato dell'ultima
campata prima dell'abside assumono la forma a timpano e si arricchiscono di archetti
pensili, di aperture decorate e di un ampio rosone gotico.
La copertura a cupole e gli snelli campanili (che ricordano dei minareti) risalgono
all'ultima fase costruttiva che doveva essere completa nel 1310.
Questi elementi architettonici che danno all'edificio un aspetto orientale sono un
ulteriore testimonianza della volontà di creare un edificio grandioso e destinato a
rivaleggiare con S. Marco a Venezia.
La facciata, pur conservando un aspetto romanico per la forma a capanna e la loggia
che la taglia orizzontalmente, ha assunto l’aspetto attuale nel XV secolo, quando
venne innalzato il timpano e vennero resi ogivali gli arconi dell’ordine inferiore.
La facciata presenta un ricco schema decorativo che si gioca nella sovrapposizione
dei piani e nel contrasto cromatico dei materiali.
Sul fianco destro della Basilica si affiancano i chiostri del monastero, su archi ogivali
e risalenti al XIII-XV secolo.
Alle pareti dei chiostri sono sospesi alcuni sarcofaghi di dottori e letterati di Padova
risalenti al XIV secolo.
Secondo la moda seguita alla costruzione della tomba di Antenore (il troiano, mitico
fondatore di Padova), i sarcofaghi presentano decorazioni i cui elementi sono tratti
dal periodo paleocristiano e classico.
Alcune lastre tombali in cui i defunti sono raffigurati sul letto di morte sono
interessanti soprattutto per i dettagli dell'abbigliamento.
L'interno della Basilica è di vaste proporzioni, su tre navate coperte da vaste cupole
che non riescono a modificare l'impianto planimetrico longitudinale dell'edificio,
contrariamente forse all'intenzione degli architetti dell'ultima fase, che volevano
ottenere una visione centrica.
A testimoniare la ricchezza del cantiere del Santo, l'interno conserva pregevoli opere
di numerosi artisti (da Giotto, Altichiero e Giusto di Menabuoi sino a Donatello e
Tiziano) che hanno operato nei secoli al suo interno.