Finanze,èduelloconRoma

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Finanze,èduelloconRoma
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» Paris sfiora il podio in combinata. De Aliprandini, niente gigante
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postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004
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MARTEDÌ 14 FEBBRAIO 2017
QUOTIDIANOFONDATONEL 1945
DIREZIONE REDAZIONE:
VIA SANSEVERINO 29 38122 TRENTO
la sinistra al bivio
ALTO ADIGE
TEL: 0461/885111
di Mario Raffaelli
on ci dovrebbero proprio essere - non subito,
almeno - le elezioni anticipate. Per la gioia di quanti nei
grandi giornali, nei poteri economici, politici e istituzionali
hanno reclamato “senso di responsabilità” in nome delle tante riforme che il Paese aspetta
da anni. È un po' comico che
questo appello sia fatto all’indomani della sconfitta dell’ultimo
tentativo riformatore sonoramentebocciatodal popolo.Edè
una vaga speranza quella di chi
pensa che il tempo da qui al
2018 sarà usato per produrre risultatiutili alPaese.
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www.giornaletrentino.it
parla quaglioni
Passa la linea Renzi,
Pd a congresso subito
Resta l’idea scissione
«Gli studenti
non sanno
l’italiano»
«Gli studenti non sanno l’italiano». Tra i 600 firmatari dell’appello, c’è pure Diego Quaglioni.
I SERVIZI ALLE PAGINE 2, 3 E 16
PAOLO PIFFER A PAGINA 17
Finanze, è duello con Roma
La giunta Rossi ha deciso di impugnare il bilancio statale
BERT A PAG. 14
nelle cronache
soldi pubblici e turismo
Agli hotel trentini 232 milioni di euro in 15 anni
ad ala
A PAGINA 29
Mt Spedizioni,
licenziati
38 dipendenti
L’ultima fiammella di speranza si è spenta ieri: la
Mt Spedizioni ha licenziato 38 lavoratori. Il provvedimento scatterà tra un mese e mezzo. Ci sono
pochi giorni per richiedere la disoccupazione.
SEGUE APAGINA 11
RIVOLUZIONE
CHE APPARE
INCOMPRESA
al centro d’accoglienza
A PAG.25
Due casi di tbc
tra i profughi
di Marco
di Antonio Scaglia
l secolo sembrava cercare
leadership capacidi guidare
paesi, continenti, modelli
economici e nuove relazioni fra
popolieculture.
Eravamo saldamente ancorati alla convinzione che dovesse
essere la politica a dare identità,
a offrire unità e vitale utopia alle
nazioni. Aspirazione che, nello
scorcio di pochi mesi, è andata
in frantumi per quanto è accaduto alla politica in alcune folatedivento.
Nel mentre avveniva questo
sommovimento, anche le fonti
esplicative del senso dei cambiamenti sono rimaste vittima
dise stesse.
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a livello nazionale e locale
Matteo Renzi ieri durante la direzione Pd
CI SERVONO
NUOVI LUOGHI
DELLA POLITICA
A PAG. 43
Non si può certo dire che alla Provincia non stia a cuore il turismo: sono più di 600 negli ultimi 15 anni i finanziamenti
a favore degli alberghi per un totale di circa 232 milioni di euro. Soldi stanziati per il miglioramento, oppure l’ampliamento o la ristrutturazione di alberghi, garnì e altre strutture ricettive. Soldi spesi bene? Non sempre.
SELVA A PAGINA 15
la storia di altin prenga
il caso della settimana
Il lavapiatti di Campiglio
diventato un vero top-chef
Conciliare lavoro e famiglia:
il Trentino è all’avanguardia
SEGUE APAGINA 10
DANIELE PERETTI A PAGINA 22
SANDRA MATTEI A PAGINA 18
la giornata
San Valentino, amore e rispetto
Le storie, le classifiche, i moniti: perché c’è ancora tanto da fare
Buon San Valentino a tutti gli innamorati
MASO FINISTERRE
TRENTO - Via SS Cosma e Damiano, 6 - Tel. 0461 825752
È gradita la prenotazione.
Oggi è San Valentino, la festa degli innamorati. Ma
proprio nella giornata dedicata all’amore è giusto mantenere alta l’attenzione sul
rispetto, o meglio sulla mancanza di rispetto che troppo
spesso c’è nelle coppie, nei
luoghi di lavoro, nella vita di
tutti noi. Ci sarà pure un
flash mob in piazza, contro
la violenza sulle donne.
QUATTROMANIAPAGINA21
PENSIERI & PAROLE
autonomia & co.
di Davide Zaffi
Andiamo oltre
la riflessione
sui 70 anni
dell’Accordo
n altro anniversario,
anzi, un altro decennale se n’è andato
inutilmente, sembra. Abbiamo celebrato nell’autunno
2016 i settant’anni del Degasperi-Gruber cercando di capirlomeglio.
SEGUE APAGINA 11
il processo
A PAGINA 20
Burro trentino
ma con il siero
di Napoli
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22
TRENTINO MARTEDÌ 14 FEBBRAIO 2017
»
Prenga, da clandestino
a top chef secondo Vogue
A 16 anni arrivò in Italia su un barcone per raggiungere il padre a Campiglio
Tornato in Albania, il suo ristorante è fra i 4 protagonisti della «food revolution»
in breve
«Il Sait licenzia
e assume a meno»
«A fronte della
comunicazione dei vertici
Sait relativa agli esuberi di
130 dipendenti si apprende
da una nota, relativa
all'assemblea di venerdì tra i
lavoratori e i rappresentanti
dei tre sindacati di base, che
nelle ultime settimane lo
stesso Sait avrebbe assunto
nuovi dipendenti: nello
specifico tre persone, due
delle quali provenienti dal
gruppo Poli e una
proveniente dal gruppo
Esselunga». Questa la
denuncia del consigliere
provinciale Claudio Cia che
sul fatto a scritto
un’interrogazione».
In 9 sale «La sedia
della felicità»
Torna l’appuntamento
con la rassegna
cinematografica della
Trento film commission. «La
sedia della felicità», l'ultima
opera del regista Carlo
Mazzacurati, verrà
proiettata domani alle 21 a
Baselga di Piné, Borgo
Valsugana, Mezzolombardo,
Riva , Rovereto, Tione e
Trento, e giovedì a Tesero e
Coredo - Predaia. Il biglietto
costa 4 euro.
«Il museo incontra
l'Alzheimer»
Giovedì alle 17.30 allo
spazio Sass si terrà «Suono,
silenzio, musica: ripensarsi
nella relazione con la
persona affetta da
demenza» a cura di Stefania
Filippi con la collaborazione
di Evelin Boccone, e le
letture di Roberto Maestri di
Teatroovunque.
di Daniele Peretti
◗ TRENTO
Aveva 16 anni quando sbarcò,
da clandestino, in Italia dopo
un viaggio su un peschereccio.
E ora, poco più che trentenne, è
una delle eccellenze mondiali
della ristorazione. Con Vogue
che ha inserito il suo ristorante
«Mrizi i Zanave», fra le quattro
realtà più interessanti della
nuova «food revolution» mondiale. È questo il percorso di Altin Prenga, arrivato in Trentino
a 16 anni per raggiungere il padre cuoco a Madonna di Campiglio. Altin comincia come lavapiatti al ristorante Mezzo Soldo
di Spiazzo Rendena. Ma cambia su consiglio del papà (che
lavora ancora come cuoco allo
Chalet Fiat Spinale) per il quale
un cuoco non può non conoscere anche la fase di produzione degli alimenti. E quindi Altin
lavora per quattro anni al salumificio prosciuttificio Mario
Masè di Strembo. Poi il salto di
qualità al Ferrari Lounge di Madonna di Campiglio e dopo 12
anni il ritorno in Albania con un
progetto ben definito: valorizzazione del territorio attraverso
l'utilizzo dei prodotti a chilometri zero sfruttando il modello
agrituristico che aveva conosciuto in Trentino. Creare
un’economia territoriale coinvolgendo nel suo progetto i contadini locali. Per realizzare tutto
questo ci sono voluti cinque anni e adesso a 33 anni Altin Prenga può parlare con tanto orgoglio del suo ristorante «Mrizi i
Zanave» (all'ombra delle fate) il
cui nome si ispira ad una raccolta di poesie dello scrittore Gjergj Fishta.
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente a Fishte. «Quando
sono tornato a casa mi sono
guardato attorno ed ho visto la
desolazione di un territorio vastissimo, con tante case sparpagliate e troppa povertà. Ci sono
però delle risorse che possono
essere utilizzate per la ristorazione con una ricaduta economica positiva per tutti». Per capire quanto fosse al limite dell'
«Pasqua Proibita», il piatto del «ricordo» per Prenga a fianco fotografato con una contadina che porta le sue cipolle nel ristorante
Altin Prenga (a destra) nella cucina del suo ristorante a Fishte assieme al fratello Anton
impossibile aprire un ristorante
in questa zona, basti pensare
che in 500 anni di Impero Ottomano nel territorio di Fishte i
turchi non si sono mai avventurati e in epoca più recente ha
ospitato la prigione dei perseguitati politici. «Un'area abbandonata anche se si trova a venti
chilometri dal mare e ci sono
pianure e colline. Ciò che ho
creato è una rete produttiva che
coinvolge 250 famiglie che portano i loro prodotti, alcuni
spontanei, nel nostro ristorante
dove lavorano 35 persone. Dopo di noi hanno aperto altri due
locali e c'è meno povertà». Il
A 25 anni dalla Vlora, tornano indietro
Nel 1991 attraccò a Bari la nave carica di migranti, ora in tanti cercano di lasciare l’Italia per l’Albania
◗ TRENTO
La nave Vlora al porto di Bari: era il 1991
Sono passati venticinque anni dal primo flusso migratorio albanese che interessò il
Trentino. Pescherecci, gommoni e più o meno con tutto
quello che stava a galla data
la relativa vicinanza delle
due coste, dall'Albania arrivano uomini in cerca di fortuna
convinti di trovare una sorta
di Eldorado, illusi dai canali
televisivi captati per anni anche clandestinamente, perché censurati dal regime.
Oggi la comunità albanese
residente in Trentino al pri-
mo gennaio 2015 è la prima
tra quelle provenienti da stati
non comunitari con 7123 persone ossia 18,3% del totale.
Di questi il 47,2% sono femmine. Nel 2014 gli ingressi sono stati 176 (58,5% maschi e
41,5% femmine), mentre a livello generale quella albanese è la seconda comunità dopo quella romena con 3545
residenti contro 4467.
La crisi economica però ha
cambiato il quadro generale:
Trentino e Italia non sono
più terre promesse, l'occupazione non è assicurata e gli affitti sono sempre più alti, tut-
ti elementi che hanno contribuito alla decisione di percorrere il viaggio al contrario.
Tornare in Albania più o meno ricchi, aprire un'attività
propria o godersi la pensione, ma avere anche un alloggio di proprietà senza pagare
l'affitto.
Altin Prenga questo percorso contrario lo ha fatto ed ha
avuto successo, ma per poterlo fare non ci vogliono figli
cresciuti in Italia o appartamenti di proprietà e così il fenomeno che si sta prospettando è quello di un drastico
calo degli arrivi, permanenza
piatto tradizionale preferito dallo chef? «“Pasqua Proibita” con
farina, formaggio e aglio benedetto che mia nonna - raconta ci dava di nascosto. Erano gli
anni del comunismo e festeggiare la Pasqua era proibito.
Nella nostra tradizione si fa festa alla mattina presto e quel
piatto era la nostra colazione. E
dopo ci dovevamo lavare il meglio possibile, perché per strada
la polizia controllava l'alito e
l’odore di aglio poteva voler dire problemi per tutta la famiglia». Al tavolo di Prenga ci sono
personalità politiche di primo
livello ed è citato in riviste internazionali. «Sono contento per il
mio popolo, e la soddisfazione
è quella di fare cene di gala con
piatti poveri, ma della nostra
terra». Se non fosse passato in
Trentino, pensa che la sua storia sarebbe stata la stessa? «No
perché ci sono troppi punti in
comune come la cucina povera
o il rispetto del territorio e delle
sue tradizioni, aspetti che per
me sono importanti. Da voi ho
conosciuto l'organizzazione
agrituristica e idee interessanti
dalla cooperazione. Non so se
in un altro posto, avrei potuto
trovare gli stessi spunti».
©RIPRODUZIONERISERVATA
delle seconde generazioni e
ritorno a casa proprio di chi
25 anni fa era venuto in Italia.
Allora era un'idea di libertà,
di ricchezza certa, di lavoro e
di riscatto.
Oggi le cose sono cambiate, le certezze diminuite e tutto sommato la ricchezza non
c'è nemmeno mai stata. Però
chi voleva ristrutturare la propria abitazione in Albania lo
ha fatto, alla pari di chi ne voleva comprare una nuova,
qualche risparmio c'è e così
non con gli stessi numeri di
quel flusso migratorio di un
quarto di secolo fa, ma non
sono pochi quelli che tornano a casa: «Non è una vittoria, ma la rassegnazione al
fatto che in Italia le difficoltà
sono troppe e vivere è diventato molto difficile» è il commento.
(d.p.)