senato della repubblica

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senato della repubblica
Ufficio legislativo
AGENDA PARLAMENTARE
21 - 25 novembre 2016
LEGGI
Provvedimenti approvati definitivamente
-
Interventi in favore delle imprese di Venezia e Chioggia
-
Ratifiche internazionali
pag. 2
DECRETI LEGGE
Situazione dei decreti legge all'esame del Parlamento
pag. 3
SENATO
Scadenze emendamenti e ordini del giorno
pag. 4
Provvedimenti approvati dal Senato e all’esame della Camera
pag. 5
Provvedimenti all'esame dell'Assemblea
pag. 8
Provvedimenti conclusi dalle Commissioni
pag. 10
Calendario delle Commissioni
pag. 12
CAMERA
Provvedimenti approvati dalla Camera e all'esame del Senato
pag. 15
Provvedimenti all'esame dell'Assemblea
pag. 18
Calendario delle Commissioni
pag. 19
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Comunicato 9 novembre (ultima riunione)
-
Attuazione programma Governo (al 7 novembre)
-
D.Lgs.: riforma camere commercio (2° esame preliminare); etichette e sostanze pericolose; servizio civile
naz.; riduzione borse plastica (esame preliminare); OGM; vigilanza enti creditizi (esame definitivo)
pag. 20
Ufficio legislativo
PROVVEDIMENTI APPROVATI DEFINITIVAMENTE
(settimana 14 - 18 novembre 2016)
Provvedimento
Contenuto
INTERVENTI IN FAVORE
DELLE IMPRESE DI VENEZIA
E CHIOGGIA
Nella seduta del 15 novembre la Commissione Lavoro del Senato, in sede
deliberante, ha approvato definitivamente la proposta di legge che reca modifiche
alla legge 24 dicembre 2012, n. 228, in materia di modalità di pagamento e criteri di
calcolo degli interessi sulle somme dovute per gli aiuti di Stato dichiarati incompatibili
con la normativa europea, concessi sotto forma di sgravio, nel triennio 1995-1997, in
favore delle imprese operanti nei territori di Venezia e Chioggia.
A.S. 2497
RELATORE SEN. SACCONI
RATIFICHE INTERNAZIONALI
La proposta di legge (composta di un solo articolo), attraverso una modifica
dell'articolo 1, comma 354 della legge n. 228 del 2012, prevede
l'applicazione del tasso di interesse semplice, calcolato annualmente
facendo riferimento al tasso stabilito dall'articolo 5, comma 2, della decisione
2000/394/UE della Commissione, del 25 novembre 1999.
Nella seduta del 15 novembre il Senato ha approvato definitivamente le seguenti
Ratifiche:
A.S. 2310 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica
italiana e il Governo del Principato di Monaco sullo scambio di informazioni in
materia fiscale, con Protocollo, fatto a Monaco il 2 marzo 2015 - Relatore Sen.
Compagna
A.S. 2322 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica
italiana e il Governo della Repubblica ceca sulla cooperazione in materia di
cultura, istruzione, scienza e tecnologia, fatto a Praga l'8 febbraio 2011 Relatore Sen. Lucidi
A.S. 2470 - Ratifica ed esecuzione della Decisione del Consiglio di sorveglianza
recante modifiche all'Allegato IV della Convenzione tra il Governo della
Repubblica italiana, il Governo della Repubblica francese, il Governo della
Repubblica federale di Germania ed il Governo del Regno Unito di Gran
Bretagna e Irlanda del Nord sull'istituzione dell'Organizzazione congiunta per la
cooperazione in materia di armamenti OCCAR del 9 settembre 1998, fatta a
Roma il 10 giugno 2014 - Relatore Sen. Pegorer
A.S. 2472 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica
italiana e il Governo della Repubblica del Tagikistan sulla cooperazione
culturale, scientifica e tecnologica, fatto a Dushanbe il 22 maggio 2007 Relatore Sen. Petrocelli
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Ufficio legislativo
SITUAZIONE DEI DECRETI LEGGE – SENATO
(al 21 novembre 2016)
COMMISSIONE
DECRETO
N°
NUMERO E TITOLO ATTO
SCADENZA
RELATORE
ITER
5 - Bilancio
205
2594 - Nuovi inteventi popolazioni colpite terremoto
11/1/2017
Lai
17/12/2016
Lai
Esame emendamenti
Del Barba
Susta
Esame emendamenti
(inserito nel maxiemendamento al d.l. n. 189)
5 - Bilancio
Aula - Odg 22/11
5 - Bilancio e
6 - Finanze
Aula - Odg 22/11
189
2567 - Interventi popolazioni colpite terremoto
193
2595 - Fiscale (Equitalia ed altre disposizioni)
C 23/12/2016
Tot. N° 3
C (provenienti dalla Camera)
SITUAZIONE DEI DECRETI LEGGE – CAMERA
(al 21 novembre 2016)
COMMISSIONE
DECRETO
N°
NUMERO E TITOLO ATTO
SCADENZA
Tot. N° 0
S (provenienti dal Senato)
3
RELATORE
ITER
Ufficio legislativo
SCADENZE EMENDAMENTI E ORDINI DEL GIORNO
(al 21 novembre 2016)
nelle Commissioni
COMMISSIONE
TITOLO
SCADENZA
7 - ISTRUZIONE
A.S. 1196
Educazione cittadinanza economica
--I subemendamenti vanno presentati agli
Emendamenti della Relatrice
SUBEMENDAMENTI
Lunedì 21 novembre ore 12
5 - BILANCIO E
6 - FINANZE
A.S. 2595 (approvato dalla Camera)
Decreto legge n. 193 in materia fiscale
Martedì 22 novembre ore 18
2 - GIUSTIZIA
A.S. 2291
Modifiche cp reati contro la PA
Martedì 22 novembre ore 18
2 - GIUSTIZIA
A.S. 2473
Martedì 22 novembre ore 18
Elezione componenti consigli ordini
circondariali forensi
--Gli emendamenti vanno presentati al Nuovo testo
proposto dal Relatore
6 - FINANZE
A.S. 1473 (testo base)
Misure sostegno figli a carico
1 - AFFARI
COSTITUZIONALI
A.S. 1261 - B (terza lettura)
Cyberbullismo
--I subemendamenti vanno presentati agli
emendamenti del Relatore
2 - GIUSTIZIA E
6 - FINANZE
A.S. 988 (testo base)
Codice processo tributario
Martedì 22 novembre ore 18
SUBEMENDAMENTI
Mercoledì 23 novembre ore 13
Mercoledì 23 novembre ore 18
in Assemblea
COMMISSIONE
TITOLO
SCADENZA
5 - BILANCIO E
6 - FINANZE
A.S. 2595 (approvato dalla Camera)
Decreto legge n. 193 in materia fiscale
Martedì 22 novembre ore 18
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Ufficio legislativo
PROVVEDIMENTI APPROVATI DAL SENATO E ALL'ESAME DELLA CAMERA
(settimana 15 - 17 novembre 2016)
Provvedimento
Contenuto
RATIFICA INTERNAZIONALE
Nella seduta del 16 novembre il Senato ha approvato, con modificazioni la Ratifica
ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo
della Repubblica francese per l'avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera
della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, fatto a Parigi il 24 febbraio 2015, e del
Protocollo addizionale, con Allegato, fatto a Venezia l'8 marzo 2016, con annesso
Regolamento dei contratti adottato a Torino il 7 giugno 2016
A.S. 2551-A
Testo approvato
Dichiarazione di voto finale PD
RELATORE SEN. SANGALLI
ESPOSITO Stefano. Signor Presidente, con la ratifica di questo trattato tra Italia e
Francia si arriva a conclusione di un lungo percorso, forse troppo lungo, per la
realizzazione di un'opera non solo definita strategica dal Governo italiano e dal Governo
francese, ma voluta fortemente, come dimostra l'interesse, l'attesa e il contribuito
economico che è stato messo in campo, anche dall'Unione europea. Si sente spesso
parlare di ambiente. Da più parti ci si riferisce a questa linea ferroviaria come a un'opera
che danneggia l'ambiente. La nuova linea Torino-Lione è invece un'infrastruttura che
salvaguarda l'ambiente. Voglio ricordare che ogni anno, sulle Alpi, nella parte italo
francese, 2,5 milioni di mezzi pesanti attraversano le nostre strade, con un impatto
ambientale che credo non sia necessario ricordare.L'Europa - l'Europa che ci piace,
l'Europa che lavora anche attraverso le reti di comunicazione a costruire una vera
sensibilità europea e non solo l'Europa dell'austerità - ha tra i propri obiettivi il
trasferimento modale: togliere camion dalla strada e farli viaggiare su ferrovia. Questa
strategia riguarda anche gli impegni presi dall'Europa - se ne è parlato in quest'Aula nelle
scorse settimane - per la riduzione dei gas serra. L'obiettivo che ci si pone e che sarà
realizzato con l'entrata in funzione di questa linea sarà di togliere un milione di mezzi
pesanti dalle strade italiane e francesi all'altezza delle nostre Alpi. La linea storica di cui
molto, forse troppo, si parla è una linea che fu voluta, devo dire con grandissima
lungimiranza, da Camillo Benso di Cavour: è un tunnel ferroviario che ha dato la
possibilità di sviluppare gli scambi economici e le relazioni sociali e culturali tra Italia e
Francia ed è del 1871. Purtroppo, con tutti gli sforzi di ammodernamento possibili, è una
infrastruttura che non ha la possibilità di svolgere quella funzione di togliere i camion dalla
strada per metterli sulla ferrovia. Ricordiamoci sempre che l'intero scambio tra i Paesi
dell'area Francia, Spagna e Inghilterra, cioè quelli che saranno interessati dall'utilizzo di
queste infrastrutture, è di 40 milioni di tonnellate l'anno e vale 130 miliardi. Questo spiega
bene le ragioni per le quali l'Europa, per una volta non dimenticando il libro bianco di
Jacques Delors, che parlava delle reti infrastrutturali come della vera realizzazione
dell'Europa, come delle arterie attraverso cui far scorrere davvero i rapporti all'interno
dell'Europa, ha messo un contributo rilevante, pari al 40 per cento. Questa è una delle
opere europee maggiormente cofinanziate. Permettetemi di dire un'ultima cosa. Si parla
spesso delle infiltrazioni nelle grandi opere e si cita a sproposito quello che avviene sul
terzo valico. Vorrei ricordare che quest'opera non la realizziamo né con il contraente
generale, né con quei meccanismi che quest'Aula, il Partito Democratico e molte forze
politiche con il nuovo codice degli appalti hanno deciso di cambiare e di chiudere come
esperienza. È un'opera che si realizza in un altro modo; è un'opera pilota. Dico anche ai
colleghi, perché credo che ogni tanto un po' di orgoglio nazionale non faccia male, che la
Francia ha accettato di applicare la normativa antimafia italiana, trasponendola all'attività
di un Paese terzo, perché la Francia è un Paese terzo rispetto a noi. Questo è un
rilevantissimo passo in avanti nelle relazioni europee e nella comprensione, da parte degli
altri Paesi, del fenomeno delle infiltrazioni e della criminalità, che come sappiamo
travalica i confini, ed è un grandissimo successo del Governo italiano e di tutti quelli che
hanno creduto e che credono nella possibilità di realizzare grandi opere tenendo fuori la
criminalità organizzata e i mafiosi e soprattutto ponendo grandissima attenzione al
raggiungimento degli obiettivi nei costi stabiliti. Questo Trattato è la certificazione finale.
Oggi è una giornata molto importante, perché chiudiamo il processo di approvazione e
mettiamo il promotore pubblico misto italo-francese, con la presenza dell'Unione europea,
nelle condizioni di poter avviare finalmente la progettazione definitiva di quest'opera e la
realizzazione dei cantieri. È una giornata storica, perché ci mette finalmente al passo con
il raggiungimento di un obiettivo: quello di dire oggi che ci sarà un'opera pubblica, una
grande opera pubblica internazionale, i cui costi sono codificati. Non dovremo più
rincorrere, come spesso è avvenuto in questi anni, l'aumento inutile dei costi ai danni dei
soldi dei contribuenti. I cittadini italiani oggi sanno che quell'opera ha un costo definito,
controlli certi e una normativa che impedirà alla criminalità organizzata di attraversare il
confine e di utilizzare norme più favorevoli, perché le norme antimafia sono quelle italiane
e saranno norme che garantiranno la trasparenza. Per questa ragione, annuncio il voto
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Ufficio legislativo
favorevole del Partito Democratico.
PRODUZIONE VITIVINICOLA
A.S. 2535
Testo approvato
RELATORI SENN. PANIZZA E
PIGNEDOLI
Nella seduta del 17 novembre il Senato ha approvato, con modificazioni, il disegno
di legge, composto da 89 articoli, che intende riunire in un unico testo le numerose
disposizioni nazionali riguardanti la produzione e la commercializzazione dei vini.
Reca le norme nazionali per la produzione, la commercializzazione, le
denominazioni di origine, le indicazioni geografiche, le menzioni tradizionali,
l'etichettatura e la presentazione, la gestione, i controlli ed il sistema sanzionatorio
dei prodotti vitivinicoli di cui ai regolamenti (UE) n. 1308/2013 del Parlamento
europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 e n. 1306/2013 del Parlamento
europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013. Inoltre reca le norme nazionali,
rispettivamente, per la produzione e la commercializzazione degli aceti ottenuti da
materie prime diverse dal vino, per la tenuta dei registri di carico e scarico da parte
di talune categorie di operatori del settore delle sostanze zuccherine e per il sistema
sanzionatorio dei prodotti vitivinicoli aromatizzati di cui al regolamento (UE) n.
251/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 nonché delle
bevande spiritose di cui al regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e
del Consiglio del 15 gennaio 2008. Norme sulla tutela del Made in Italy. Le
modifiche apportate dal Senato riguardano:
-
l'articolo 2 inserisce il richiamo a un regolamento delegato e a un
regolamento di esecuzione della Commissione europea, entrambi del 2016;
l'articolo 7 apporta una correzione formale;
l'articolo 74 prevede la sanzione pecuniaria da 30.000 a 100.000 euro per le
contraffazioni o alterazioni dei contrassegni, salvo che il fatto costituisca
reato.
Dichiarazione di voto finale PD
BERTUZZI Signor Presidente, signor Ministro, onorevoli colleghi, oggi, con la dovuta
correzione del comma 6 dell'articolo 74, si conclude nella sostanza, in una condivisione che
attraversa, pur con qualche distinguo, tutte le forze parlamentari, l'esame del testo unico del
vino, atteso provvedimento che racchiude in una disciplina unitaria ed organica tutte le
norme relative all'intera filiera vitivinicola. Esso si colloca al termine di un lungo, serio e
faticoso percorso che ha puntato sulla ricerca della qualità e dell'unicità del prodotto,
spesso identificato con le caratteristiche dei luoghi in cui viene raccolto e trasformato, sulla
chiara e trasparente tracciabilità, sulla conquista di nuovi mercati. Il settore del vino italiano
è il simbolo di quel made in Italy che rappresenta il più potente motore dell'esportazione dei
prodotti italiani nel mondo ove ha traguardato mete straordinarie: siamo i primi produttori nel
mondo, secondi per valore delle esportazioni, primi in Unione europea per denominazioni
d'origine e per varietà di uve. L'esperienza maturata ha fatto di questo settore un fertile
terreno di sperimentazione e di innovazione anche nel procedimento legislativo. Infatti,
legislatore e imprese hanno avviato una discussione e un confronto molto seri, che sono
partiti dalla sostanziale condivisione dell'obiettivo di razionalizzare, semplificare e
armonizzare le norme di settore, sedimentatesi negli anni per addivenire ad un quadro
regolatorio semplice, pur senza retrocedere di un passo sul fronte della difesa della qualità
e della sicurezza dei prodotti, ad un sistema di controlli più razionale ed efficiente, al
coordinamento delle funzioni pubbliche. Dopo due anni di studi e approfondimenti, che
hanno visto coinvolte le Commissioni agricoltura di Camera e Senato e il ministro Martina,
insieme al viceministro Oliviero, e l'intero mondo della produzione, si è pervenuti alla
formulazione di un testo, che oggi trova un'ampia condivisione sia tra le forze politiche che
tra le imprese di tutta la filiera. Il testo unico è uno strumento che renderà più semplice la
vita delle imprese, nell'ottica di riduzione della burocrazia, di supporto alla crescita e
all'innovazione e di lavoro di semplificazione che, in questa legislatura, è stato intrapreso
con decisione nell'intero settore agroalimentare e, più in generale, nell'ammodernamento
del Paese. In novantuno articoli sono state concentrate le norme esistenti in materia,
eliminando sovrapposizioni e contraddizioni, aggiornandole alle nuove modalità di
produzione e di commercializzazione, valorizzando il tratto identitario. "Meno tempo con le
carte e più tempo da dedicare all'azienda" era la principale richiesta che il mondo produttivo
aveva chiesto alla politica e, sul solco dell'impegno assunto verso le imprese, questa
maggioranza si è impegnata anche in questo comparto. Attualmente, il tempo che
mediamente ogni produttore di vino deve dedicare alle pratiche burocratiche consta la
compilazione di circa settanta documenti, derivanti dalle 4.000 pagine di normativa del
settore, e almeno 20 sono i soggetti coinvolti. Il provvedimento dimezza i tempi dedicati agli
adempimenti burocratici, liberando risorse ed energie per le imprese. Il risultato è anche il
frutto di una notevole carica di elementi innovativi, quali l'introduzione di sistemi di
tracciabilità alternativi per i vini a IGT, di norme per garantire trasparenza sui vini importati;
la revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine; la
semplificazione delle comunicazioni e degli adempimenti a carico dei produttori; la revisione
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Ufficio legislativo
del sistema sanzionatorio e l'indicazione geografica con un contenimento dei costi. Mi limito
a questi, perché le presentazioni dei relatori hanno fornito un quadro esaustivo dell'intero
contenuto del provvedimento che resterà agli atti di questo ramo del Parlamento. Mi
concedo però di richiamare un solo elemento, che a mio avviso traccia la direzione della
politica italiana per il settore. Mi riferisco al dato culturale importante che si affianca al
processo di semplificazione burocratica, che è racchiuso proprio all'articolo 1: il
riconoscimento del vino come patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico del Paese,
in cui si riconosce nel progresso fatto dalla filiera vitivinicola il tratto identitario delle
produzioni italiane e che si traduce in valore economico riconosciuto anche dal mercato.
Con il voto di oggi, l'Italia si dota dunque di un quadro regolatorio all'altezza delle
performance del settore, primo Paese a vantare un'unica normativa per la coltivazione della
vite e la produzione e commercializzazione del vino. Spetterà a noi, poi, vigilare, in stretta
sintonia con gli operatori del settore, sulla sua corretta applicazione.
Signor Presidente, arrivo quindi alle conclusioni.
Il vino rappresenta un simbolo di qualità ed eccellenza del nostro Paese. L'Italia non può,
dunque, perdere un così importante appuntamento con la storia di questo settore della
nostra economia. Se oggi siamo i primi produttori al mondo, l'obiettivo di domani è
primeggiare per valore commerciale del vino prodotto, in particolare per l'export. Con
questo voto colleghi ci prendiamo la responsabilità del futuro di questo comparto, che dovrà
essere sempre più supportato e tutelato. Voglio ringraziare i colleghi della Camera dei
deputati per l'intenso lavoro portato avanti negli ultimi mesi, la Commissione agricoltura, che
si è messa all'ascolto degli operatori del settore, il ministro Martina che ha sempre creduto
nel raggiungimento di questo traguardo storico. Parlare dell'Italia e dei suoi vini, significa
innanzitutto, intraprendere un lungo viaggio pieno di cultura, di tradizioni e di storia. Un
viaggio cha ha come protagonisti una grandissima vastità di tipologie di vino, che non si
trova in nessun altro Paese del mondo. Il voto di oggi porterà avanti questo percorso e la
rivoluzione della quale è stata protagonista l'enologia italiana negli ultimi vent'anni, che è
stata capace di passare da una produzione di quantità ad una produzione di altissima
qualità. Con l'adozione del testo unico sul vino daremo, inoltre, seguito alla scommessa
fatta ad Expo 2015, dove il padiglione vino riuscì a raggiungere i 2 milioni di visitatori,
raccogliendo un consenso straordinario, grazie alla forza dell'esperienza vitivinicola italiana.
In quei giorni abbiamo avuto una prova concreta della sempre maggiore strategicità del
settore a livello internazionale, della curiosità e della voglia crescente di Made in Italy nel
mondo e questa legge contribuirà ad accrescere questa sfida. La forza del nostro Paese è
in quel tessuto di piccole e medie imprese che ha fatto grande il vino. Con questo
provvedimento riusciremo a dare risposte concrete ai nostri produttori, prima di tutto in
termini di semplificazione burocratica. Renderemo più facile ia vita delle imprese, togliendo
un freno alla competitività. Doteremo il settore di uno strumento innovativo che ci consentirà
di essere il primo Paese al mondo ad avere i dati di produzione in tempo reale. Il vino è e
deve rimanere la metafora dei quadro economico che vogliamo in Italia e il risultato di oggi
contribuirà in maniera significativa a mantenere questo primato.
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Ufficio legislativo
PROVVEDIMENTI ALL'ESAME DELL'ASSEMBLEA DEL SENATO
(settimana 22 - 24 novembre 2016)
l'Assemblea non terrà seduta nella settimana dal 28 novembre al 2 dicembre
Nel corso della settimana, l'Assemblea del Senato esaminerà i seguenti provvedimenti:
Provvedimento
Contenuto
DECRETO LEGGE N. 189
SISMA 2016
Si rinvia alle schede dei decreti legge.
A.S. 2567
Stato iter: inizio discussione
Martedì 22 novembre ore
16,30
DECRETO LEGGE N. 193
IN MATERIA FISCALE
Si rinvia alle schede dei decreti legge.
A.S. 2595
Stato iter: inizio discussione
Martedì 22 novembre ore
16,30
seguito argomenti non conclusi
RESPONSABILITA'
PROFESSIONALE SETTORE
SANITARIO
(approvato dalla Camera)
A.S. 2224,1134 e 1648-A
RELATORE SEN. BIANCO
Stato iter: seguito esame e
votazione emendamenti
dall'articolo 5-bis
Il disegno di legge, già approvato dalla Camera e approvato con modificazioni dalla
Commissione Sanità, reca disposizioni in materia di sicurezza delle cure e di
responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. Consente
di superare problemi di notevole rilievo e di ricostruire il rapporto tra professionisti
sanitari e pazienti attraverso la sicurezza delle cure che si realizza anche mediante
l'insieme di tutte le attività finalizzate alla prevenzione. Alle attività di prevenzione
del rischio messe in atto dalle strutture sanitarie e sociosanitarie, pubbliche e private
è tenuto a concorrere tutto il personale, compresi i liberi professionisti che vi
operano in regime di convenzione con il Servizio sanitario nazionale. Viene istituito
l’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità con il
compito di acquisire i dati dai Centri regionali per la gestione del rischio sanitario e la
sicurezza del paziente, relativi ai rischi e attraverso linee di indirizzo individua
idonee misure per la prevenzione e la gestione del rischio sanitario. Altre misure
misure riguardano la trasparenza dei dati delle prestazioni sanitarie, la
responsabilità penale dell'esercente la professione sanitaria e la responsabilità civile
della struttura e dell'esercente la professione sanitaria. Si conferma l'obbligo di
copertura assicurativa per le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private e
vengono definiti i limiti temporali delle garanzie assicurative. Si prevede, inoltre,
l'istituzione di un Fondo di garanzia per i danni derivanti da responsabilità sanitaria.
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Ufficio legislativo
SEDUTE
Martedì 22 (ore 16,30-20)
Mercoledì 23 (ore 9,30-13 e ore 16,30-20)
Giovedì 24 (ore 9,30)
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Ufficio legislativo
PROVVEDIMENTI CONCLUSI DALLE COMMISSIONI DEL SENATO
(aggiornamento novembre 2016)
COMMISSIONE INCHIESTA
FEMMINICIDIO
Doc. XXII n. 34-A
RELATRICE SEN. LO MORO
ORDINAMENTO
PENITENZIARIO
La Commissione Affari costituzionali ha approvato, con modificazioni, la proposta di
inchiesta parlamentare che istituisce una Commissione parlamentare di inchiesta
sul femminicidio, nonche´su ogni forma di violenza di genere. Durerà in carica un
anno e presenterà a conclusione dei lavori una relazione. I compiti saranno, tra
l'altro, quello di svolgere indagini sulle reali dimensioni, condizioni, qualita` e cause
del femminicidio, inteso come uccisione di una donna, basata sul genere, e, piu` in
generale, di ogni forma di violenza di genere; monitorare la concreta attuazione della
Convenzione Istanbul, analizzare episodi di femminicidio e proporre nuove soluzioni.
La Commissione è composta da venti senatori e avrà i compiti di una Commissione
di inchiesta.
A.S. 2067 e connessi-A
Il nuovo testo unificato, approvato con modificazioni dalla Commissione Giustizia
composto da 40 articoli suddivisi in 5 titoli, mette insieme due tra i più importanti
disegni di legge in materia di giustizia penale, approvati dalla Camera dei deputati:
l'AS 2067 in materia di garanzie della difesa, ragionevole durata del processo ed
efficacia rieducativa della pena e l'AS 1844 in materia di prescrizione del reato.
RELATORI SENN. CASSON E
CUCCA
La Commissione, durante l’esame, ha inserito la materia della prescrizione e ha
apportato modifiche in materia di intercettazioni, prevedendo la garanzia della
riservatezza delle conversazioni telefoniche e criteri sulle modalità captative
informatiche.
(approvato dalla Camera)
Stato iter: conclusa
discussione generale
LEGGE CONCORRENZA
Collegato 2015
(approvato dalla Camera)
A.S. 2085-A
RELATORE SEN. TOMASELLI
COMMISSIONE INCHIESTA
APPALTI PUBBLICI
A.S. 1881 e 1897 - A
RELATORE SEN. FILIPPI
INTRODUZIONE
DELITTO DI TORTURA
Il disegno di legge, approvato con modificazioni dalla Commissione Industria, reca
disposizioni finalizzate a rimuovere ostacoli regolatori all'apertura dei mercati, a
promuovere lo sviluppo della concorrenza e a garantire la tutela dei consumatori,
anche in applicazione dei princìpi del diritto dell'Unione europea in materia di libera
circolazione, concorrenza e apertura dei mercati, nonché delle politiche europee in
materia di concorrenza.
Le principali novità riguardano: le assicurazioni (trasparenza variazioni premio,
verifica IVASS sui dati relativi ai sinistri e definizione sconti; valore probatorio
"scatole nere" e altri dispositivi elettronici, contrasto frodi assicurative, trasparenza
procedure risarcimento, ecc.); forme pensionistiche complementari; cambio fornitore
servizi telefonia, ecc., tutela concorrenza settore distribuzione cinematografica;
trasparenza mercato energia elettrica e gas; riforma bonus elettrico e gas; tavolo
maxi bollette; carburanti; assegni bancari; professione forense e notariato; attività
odontoiatria; orari farmacie e distribuzione farmaceutica; utilizzo servizi trasporto
pubblico locale. Soppressi gli articoli che riguardano la semplificazione nelle
procedure ereditarie, le modifiche alla disciplina della società a responsabilità
limitata semplificata e la sottoscrizione digitale di taluni atti.
Il disegno di legge, approvato con modificazioni, dalla Commissione Lavori pubblici,
propone di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta, di tipo bicamerale,
con l'obiettivo di analizzare il settore degli appalti pubblici e i fenomeni di
corruzione e collusione ad essi correlati. Vengono affidati alla Commissione
specifici compiti di acquisizione informazioni e notizie, di accertamenti e verifiche. La
Commissione riferisce alle Camere annualmente con singole relazioni o con
relazioni generali e ogniqualvolta ne ravvisi la necessità e comunque al termine dei
suoi lavori. Inoltre procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse
limitazioni dell'autorità giudiziaria e tutte le volte che lo ritenga opportuno, potrà
riunirsi in seduta segreta.
Il disegno di legge, approvato con modificazioni dalla Commissione Giustizia,
introduce gli articoli 613-bis (Tortura) e 613-ter (Istigazione del pubblico ufficiale a
10
Ufficio legislativo
A.S. 10 e connessi - C
RELATORI SENN. D'ASCOLA
E BUEMI
Stato iter: esame articolo 1
commettere tortura) nel titolo XII (delitti contro la persona), sez. III (delitti contro la
libertà morale) del codice penale. La tortura è configurata come reato comune,
invece che come reato proprio del pubblico ufficiale, caratterizzato da specifiche
condotte e conseguenze verificabili e altresì vengono previste specifiche circostanze
aggravanti. Interviene sul testo unico sull'immigrazione, non ammette il
respingimento o l'espulsione o l'estradizione di una persona verso uno Stato qualora
esistano fondati motivi di ritenere che essa rischi di essere sottoposta a tortura.
Viene negata l'immunità diplomatica agli stranieri condannati per il reato di tortura in
altro Stato.
Durante l'esame in Assemblea sono stati approvati i seguenti emendamenti:
1.300 (testo 2) sen. De Cristofaro, identico agli emendamenti 1.204 sen. Cappelletti, 1.205
(testo 2) sen. Lo Giudice, che sopprime l'aggettivo "reiterate" riferito alle violenze.
DISTACCO
COMUNE SAPPADA
A.S. 951 e 1082 - A
Il testo unificato approvato, con modificazioni ,dalla Commissione Affari
costituzionali prevede il distacco del comune di Sappada dalla regione Veneto
(provincia di Belluno) e la conseguente aggregazione alla regione Friuli Venezia
Giulia nell'ambito della provincia di Udine.
RELATRICE SEN. BISINELLA
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Ufficio legislativo
CALENDARIO DELLE COMMISSIONI DEL SENATO
(settimana 22 - 24 novembre 2016)
COMMISSIONE
PROVVEDIMENTI
1 - AFFARI
COSTITUZIONALI
▫
presupposti costituzionali: decreto legge fiscale;
▫
in referente: ddl cyberbullismo (terza lettura); ddl segnalazioni reati o irregolarità nel
lavoro pubblico o privato (approvato dalla Camera); ddl protezione minori stranieri non
accompagnati (approvato dalla Camera); ddl conflitti di interesse.
2 – GIUSTIZIA
▫
parere schema d.lgs. risarcimento del danno per violazioni diritto della concorrenza;
▫
in referente: ddl modifiche procedibilità delitto atti sessuali con minorenne (approvato
dalla Camera); ddl modifiche codice procedura civile (approvato dalla Camera): audizioni
informali; ddl Codice antimafia (approvato dalla Camera); ddl cognome figli (approvato
dalla Camera); ddl detrazione spese di giudizio; ddl elezione consiglieri ordini forensi; ddl
accesso figlio alle informazioni sull'identità genitori (approvato dalla Camera); ddl
affidamento condiviso; ddl disposizioni albo degli statistici; ddl modifiche cp reati contro
la PA; ddl camere arbitrali avvocatura;
▫
svolgimento interrogazione.
▫
svolgimento interrogazione;
▫
in consultiva: decreto legge fiscale; ddl protezione minori stranieri non accompagnati;
▫
esame atti comunitari:
3 - ESTERI
4 - DIFESA
5 – BILANCIO
6 – FINANZE
-
Fondo europeo sviluppo sostenibile EFSD;
-
Fondo garanzia per azioni esterne.
▫
in referente: ddl militari condannati a morte nella prima guerra mondiale (approvato dalla
Camera); ddl giornata vittime civili delle guerre (approvato dalla Camera);
▫
parere schema dm riparto previsione spesa Ministero difesa 2016 per associazioni
combattentistiche;
▫
in consultiva: decreto legge fiscale.
▫
in referente: decreto legge interventi popolazioni colpite dal sisma; decreto legge
nuovi interventi popolazioni colpite dal sisma;
▫
in consultiva: ddl concorrenza economia digitale; ddl cittadinanza economica; ddl militari
condannati a morte nella prima guerra mondiale; ddl patrimonio culturale immateriale;
d.l. materia fiscale; ddl cittadinanza - ius soli; d.l. sisma 2016; ddl legge concorrenza; ddl
vittime dovere; ddl conflitti interesse; ddl contrasto povertà; ddl riacquisto cittadinanza
italiani emigrati; ddl agrumeti caratteristici; ddl politiche spaziali.
▫
in referente: ddl disposizioni fiscali a favore studenti con disturbo apprendimento; ddl
recupero credito insoluti PA;
▫
esame atto comunitario:
-
Prodotti investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati.
5- BILANCIO E
6 - FINANZE
▫
in referente: decreto legge in materia fiscale (approvato dalla Camera).
6 - FINANZE E
10 - INDUSTRIA
▫
audizione rappresentanti Guardia di Finanza sul ddl misure fiscali per concorrenza
economia digitale.
7 – ISTRUZIONE
▫
in deliberante: ddl patrimonio culturale immateriale (approvato dalla Camera);
▫
parere schemi: d.lgs. Comitato it. paralimpico; dm riparto stanziamento stato previsione
MIUR;
▫
esame atto comunitario:
12
Ufficio legislativo
-
Unione partenariato per ricerca area Mediterraneo (PRIMA);
▫
nomina Presidente Fond.ne Centro sperimentale cinematografia;
▫
in referente: ddl Codice dello spettacolo: audizioni: AGIS; Federvivo; ANESV;
Assomusica e ATIT; ddl borse studio medici specializzandi;:ddl educatore sociopedagogico (approvato dalla Camera); ddl statizzazione ex istituti musicali pareggiati; ddl
alienabilità ex collegio Villa Lomellini (approvato dalla Camera); ddl celebrazione 150
anni morte Rossini; ddl celebrazione 2000 anni morte Ovidio; ddl università straniere in
Italia; ddl cittadinanza economica;
▫
in consultiva: decreto legge fiscale;
▫
esame affare su stato salute sport;
▫
svolgimento interrogazione.
7 - ISTRUZIONE E
9 - AGRICOLTURA
▫
esame affare assegnato rilancio settore agricolo con riferimento a istruzione e
formazione.
7 - ISTRUZIONE E
12 - SANITA'
▫
audizione Rettore Università Milano sull'affare assegnato progetto human technopole.
8 – LAVORI PUBBLICI
▫
in deliberante: ddl responsabilità piloti porti e servizi tecnico-nautici (approvato dalla
Camera).
▫
in consultiva: decreto legge fiscale;
▫
proposte nomine: Presidenti Autorità portuale: Mare Adriatico centrale; Mare Adriatico
centrale-settentrionale;
▫
esame atti comunitari:
-
Promozione connettività internet nelle comunità locali;
-
Codice europeo comunicazioni elettroniche;
-
Organismo regolatori europei comunicazioni elettroniche.
8 - LL.PP. E
10 - INDUSTRIA
▫
parere schema d.lgs. realizzazione infrastruttura per combustibili alternativi.
8 E VIII
CAMERA-SENATO
▫
uffici Presidenza: ulteriori schemi deliberazioni linee guida trasmessi Autorità Garante
Anticorruzione;
▫
indagine conoscitiva stato attuazione nuova disciplina contratti pubblici: audizioni
rappresentanti: Gruppo Ferrovie Stato e CGIL, CISL, UIL.
▫
in consultiva: decreto legge fiscale;
▫
in deliberante: ddl filiera canapa (approvato dalla Camera);
▫
in referente: ddl dieta mediterranea; ddl ristorazione collettiva; ddl agrumeti caratteristici
(approvato dalla Camera); ddl ristorazione collettiva;
▫
esame affari assegnati: regolare attività di pesca in acqua dolce; nuove tecnologie in
agricoltura;
▫
esame affare su attuazione iniziative Commissione europea su aspetti istituzionali
strategia commerciale UE.
▫
parere schema d.lgs. riordino camere di commercio (nuovo schema d.lgs.);
▫
in referente: ddl sicurezza sport invernali;
▫
in consultiva: decreto legge fiscale; schema d.lgs. uso mangimi.
▫
in referente: ddl prevenzioni abusi in asili e case di cura (approvato dalla Camera):
audizione Garante protezione dati personali; ddl contrasto povertà (approvato dalla
Camera): audizione rappresentanti Forum Terzo Settore;
▫
in consultiva: decreto legge fiscale; ddl segnalazioni reati o irregolarità nel lavoro
pubblico o privato;
9 - AGRICOLTURA
10 – INDUSTRIA
11 – LAVORO
13
Ufficio legislativo
12 – SANITA’
13 – AMBIENTE
14 – POLITICHE UE
▫
svolgimento interrogazione.
▫
in consultiva: decreto legge fiscale;
▫
in referente: ddl attività funerarie;
▫
pareri schemi d.lgs.: uso magimi; esportazione e importazione sostanze chimiche
pericolose; indicazioni nutrizionali e salute sui prodotti alimentari; schema dpcm livelli
essenziali di assistenza - LEA).
▫
ufficio Presidenza: audizione informale esperti CNR e università Salento sull'affare
assegnato centrale Enel Cerano; audizione assessore ambiente Regione Lazio e
assessore energia Regione Siciliana sull'affare assegnato smaltimento rifiuti regioni e
città; audizione Presidente Regione Siciliana sull'affare assegnato demolizione edilizia
abusiva;
▫
in referente: ddl piccoli comuni (approvato dalla Camera);
▫
in consultiva: decreto legge sisma 2006; decreto legge fiscale;
▫
parere schema d.lgs. riduzione utilizzo borse di plastica in materiale leggero.
▫
esame atti comunitari:
-
Prodotti investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati;
-
Unione partenariato per ricerca area Mediterraneo (PRIMA);
▫
in consultiva: decreto legge fiscale.
MORTE ALDO MORO
▫
comunicazioni Presidente.
INFORTUNI LAVORO
▫
comunicazioni Presidente.
VIGILANZA RAI
▫
audizione direttore TGR.
ANTIMAFIA
▫
audizioni: Capo Dipartimento amm.ne penitenziaria; Procuratore aggiunto Rep.presso
Tribunale Palermo;
▫
III Comitato - Infiltrazioni mafiose nelle istituzioni territoriali e enti locali.
QUESTIONI
REGIONALI
▫
pareri alle Commissioni.
SEMPLIFICAZIONE
▫
indagine conoscitiva semplificazione e trasparenza rapporto utenti comparti finanziario,
bancario e assicurativo: audizione rappresentanti CONSOB.
FEDERALISMO
FISCALE
▫
audizione rappresentanti Ufficio parlamentare bilancio sui fabbisogni e capacità fiscali
standard.
SCHENGEN
▫
indagine conoscitiva gestione fenomeno migratorio: audizione Presidente ANCI.
14
Ufficio legislativo
PROVVEDIMENTI APPROVATI DALLA CAMERA E ALL'ESAME DEL SENATO
(settimana 15 - 16 novembre 2016)
Nel corso della scorsa settimana la Camera ha approvato i seguenti provvedimenti che passano
ora all'esame del Senato:
Provvedimento
Contenuto
DECRETO LEGGE N. 193
IN MATERIA FISCALE
Nella seduta del 16 novembre la Camera ha approvato il decreto legge recante
disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze
indifferibili.
Il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti
né articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione del
decreto-legge, nel testo già approvato dalle Commissioni, a seguito del rinvio
deliberato dall'Assemblea.
A.C. 4110-A/R
Si rinvia alle schede dei decreti legge.
Dichiarazione di voto PD sulla questione di fiducia
MAINO MARCHI. Presidente, colleghi deputati, rappresentanti del Governo, all'audizione
del Ministro Padoan sulla legge di bilancio l'onorevole Brunetta ha affermato che non si
era mai visto un decreto fiscale più legge di bilancio insieme. Mi dispiace contraddire il
collega, nonché professore, ma precedenti ci sono, come la legge finanziaria 2008 più
decreto-legge del Governo Prodi, si dirà: sempre voi; no, perché ci sono precedenti ben
più hard, come una vera e propria finanziaria triennale, fatta in piena estate, con un
decreto-legge, e l'ha fatta il Governo di cui proprio l'onorevole Brunetta era membro;
quella manovra tagliava ben otto miliardi in tre anni alla scuola, mentre questo Governo
ne ha aggiunti 3, sta stabilizzando 180.000 docenti e ora investe su ricerca, università,
diritto allo studio, servizi 0-6 anni. Quella manovra cominciava a tagliare i fondi degli
interventi sociali e il Governo Berlusconi li ha azzerati con la sua ultima legge di stabilità,
mentre questo Governo sta finanziando tutti i fondi come quello contro la povertà, 600
milioni nel 2016, un miliardo nel 2017, un miliardo e mezzo nel 2018. Quella manovra
inaspriva gli obiettivi del Patto di stabilità interno per regioni e enti locali, mentre questo
Governo lo ha superato ed eliminato, per rilanciare gli investimenti. Da quella manovra in
avanti non c’è stato nessun taglio delle tasse da parte di quel Governo, anzi, in diversi
casi ci sono stati aumenti, mentre questo le ha tagliate, le sta tagliando in misura senza
precedenti, soprattutto su lavoro e imprese. Insomma, le differenze ci sono e sono
evidenti, non le vedono solo i colleghi del MoVimento 5 Stelle. Per loro tutti gli altri sono
tutti uguali, per loro le differenze si misurano su due parametri: gli scontrini, di cui sono
grandi collezionisti, e le rinunce: rinuncia alle Olimpiadi, rinuncia alla metropolitana,
rinuncia ad eliminare 315 indennità di senatori. È più bello per loro dimezzarle tutte per
avere in Parlamento solo chi vive di rendita o pensionati o disoccupati. Insomma, ci sono
molti motivi, anche specifici, sul provvedimento che stiamo esaminando per dare la fiducia
al Governo e per non averne nelle opposizioni, anche nella Lega, che in questo decreto,
laddove si prevedono risorse per interventi su profughi e migranti, ha presentato
emendamenti per destinare quelle risorse ad altri interventi di carattere sociale. Insomma,
si promuove la guerra tra poveri: la storia ci dice che chi fomenta la guerra tra poveri non
lo fa perché sta con una parte dei poveri, ma per fare gli interessi dei più ricchi. Questo è,
di fatto, il populismo e vedrete che, nei prossimi anni, con la Presidenza Trump, la cui
vittoria fa sognare Salvini, non si ridurranno le disuguaglianze e le ingiustizie sociali negli
Stati Uniti, ma aumenteranno. E alla sinistra che va in piazza a protestare il giorno dopo
dico che è meglio andare a votare bene nel giorno giusto; dico che serve più operare in
un'ottica di cultura di Governo, che è dura, impegnativa, pone di fronte a scelte difficili, ma
è quella che può cambiare la vita dei cittadini, mentre non si cambia con la mera
testimonianza. L'impianto del disegno di legge di bilancio, di cui il decreto fiscale è una
parte importante, è un impianto che fa i conti con la questione di come sostenere la
crescita in una fase di riduzione rispetto alle aspettative della stessa a livello mondiale,
per un insieme di fattori, con conseguenze sul nostro Paese. È un impianto che continua il
perseguimento dell'aggiustamento dei conti pubblici, ma con più gradualità, per avere gli
spazi per interventi a sostegno della crescita e per far fronte a eventi eccezionali, come i
migranti ed i terremoti. Una crescita che dai dati ISTAT di ieri è, comunque, migliore delle
ultime stime, confermando quelle del Governo. È una sfida alle politiche dell'Unione
europea ? Sì, lo è, ma in una direzione che dovrebbe trovare in quest'Aula il sostegno di
tutti: non ho mai sentito la nostra destra esaltare le regole europee, il MoVimento 5 Stelle
dice che almeno bisogna spingersi fino al 3 per cento e SEL che bisogna andare oltre. È
una sfida che sta dando risultati, che sta cambiando, cominciando a cambiare le politiche
europee. Andrebbe, pertanto, apprezzata una manovra che riduce il deficit dal 2,4 del
15
Ufficio legislativo
2016 al 2,3 nel 2017 – uno dei più bassi in Europa –, ma lo porta dalle previsioni dell'1,8,
appunto, al 2,3, e, invece, si dice che è una manovra elettorale in funzione del
referendum. Cosa c’è di elettorale ? L'intesa con i sindacati sulle pensioni ? Ma non
voleva, forse, la Lega fare un referendum per abrogare la «legge Fornero», che
creerebbe un buco di decine di miliardi? E adesso si dice che è elettorale la flessibilità in
uscita, l'abolizione delle norme che impediscono il cumulo e l'aumento della
quattordicesima ? In questo decreto cosa c’è di elettorale ? La rottamazione delle cartelle,
di cui si pagheranno quota capitale, interessi legali e remunerazione del servizio di
riscossione ? Ci è stato detto su questo che facciamo condoni e, contemporaneamente,
che siamo degli strozzini. Basta questa palese contraddizione che per capire chi fa
campagna elettorale. La realtà è che questa misura fa parte di un percorso di
superamento di Equitalia, che avrà anche altre misure in futuro e, contemporaneamente,
di un potenziamento della riscossione, dando all'Agenzia delle entrate-riscossione
strumenti che ha già a disposizione l'Agenzia delle entrate. I colleghi del MoVimento 5
Stelle si lamentano perché avremmo copiato la loro proposta su Equitalia di due anni fa
dopo avergliela bocciata. Se è uguale, votatela e intestatevela! Se non la votate, è perché
non è uguale e, allora, non potete accusarci di avervi portato via la marmellata. È
elettorale la riapertura dei termini della collaborazione volontaria ? Fa parte di una
strategia in un contesto europeo internazionale, che vede gli Stati impegnati sul piano del
potenziamento, della razionalizzazione e dell'allargamento dei meccanismi di scambio di
informazioni fiscali, quindi di una strategia di maggiore efficacia nel contrasto degli illeciti
fiscali internazionali. D'altra parte, nelle audizioni sono state da più parti presentate
proposte per rendere permanente la misura. È elettorale l'articolo 4 sulla comunicazione
telematica dei dati delle fatture IVA ? A giudicare dalle email arrivate ai parlamentari, direi
proprio di no. È elettorale il contributo per il trasporto ferroviario regionale di Campania e
Molise ? Dire che il debito della Campania, già sul tavolo alcuni mesi fa, non può essere
imputato, per la dimensione che ha, all'attuale Presidente, ma che ha ragioni nel tempo
passato, come il fatto che la Campania non ha utilizzato 600 milioni per il pagamento dei
debiti pregressi della pubblica amministrazione, di cui alla legge n. 35 del 2013, per
questioni contabili, è dire la pura verità, non fare «marchette» come veniamo accusati. È
elettorale intervenire a favore dei comuni dei centri di trattenimento o di accoglienza per
stranieri ? È semplicemente giusto, equo ed umano. È, invece, elettorale, populista, è una
bugia – lo dico all'onorevole Pili – dire che tutte le cooperative che si occupano di questo
tema sono di «Mafia capitale». È pura invenzione che noi andiamo a prendere i profughi
in Libia e li portiamo in Italia. È elettorale o semplicemente una politica per lo sviluppo
finanziare il contratto di programma per le ferrovie, rifinanziare il fondo di garanzia per le
piccole e medie imprese, assumere misure per la promozione e lo sviluppo
dell'agroalimentare e potenziare il tax credit per il cinema e l'audiovisivo ? E non abbiamo
tolto risorse agli esodati, onorevole Fassina: nel disegno di legge di bilancio c’è l'ottava
salvaguardia. Ecco, di questo abbiamo discusso in questi giorni: è un provvedimento
impegnativo, corposo, affrontato certamente in un tempo distretto dalle Commissioni di
merito, ma non per questo è un provvedimento chiuso, blindato. Molti sono stati gli
emendamenti approvati o riformulati, sia di maggioranza che di opposizione, grazie al
lavoro dei relatori e alla disponibilità del Governo di entrare nel merito su ogni proposta,
quando vi erano le condizioni tecniche per farlo. Ovviamente, vi sono state in quest'Aula
le proteste per l'ennesimo decreto-legge e l'ennesima fiducia, ma se da oltre vent'anni
tutti i Governi fanno così, un motivo ci sarà: ed è l'anomalia del bicameralismo perfetto
che abbiamo solo noi. C’è la possibilità di superare questa anomalia e di dare davvero
centralità alla Camera dei deputati e al Parlamento: con il referendum del 4 dicembre,
decideranno i cittadini. Chi è in quest'Aula, però, dovrebbe risparmiarci l'ipocrisia del
lamento su decreti-legge e fiducie e, poi, lavorare per mantenere così com’è un sistema
istituzionale che, da almeno trent'anni, la maggior parte delle forze politiche afferma che
non funziona. Non so, poi, dove l'onorevole Pesco abbia visto il profondo rosso del futuro
Senato: anche nelle regioni si vota ogni cinque anni e gli elettori confermano o cambiano
le maggioranze. Pertanto, il gruppo del Partito Democratico, per queste ragioni, voterà
con piena convinzione la fiducia al Governo.
Dichiarazione di voto finale PD
MICHELE PELILLO. Signora Presidente, signor Viceministro, onorevoli colleghe e
colleghi, la legge di delega del 2014 e i successivi decreti attuativi hanno tracciato la
strada. Il disegno ispiratore di questo decreto-legge, arricchito dal lavoro parlamentare, è
sempre lo stesso: costruire finalmente un nuovo ed inedito rapporto tra il contribuente
italiano e l'erario, un rapporto di leale collaborazione fondato sul reciproco affidamento
ciascuno nel rispettivo ruolo, uno a difesa dei propri diritti soggettivi, l'altro a tutela
dell'interesse generale, e nel contempo contrastare in modo sempre più determinato ed
efficace l'evasione fiscale. Diciamocelo: è un disegno ambizioso che avrà bisogno di
molta cura legislativa e avrà bisogno di tempo. Siamo convinti che il provvedimento di
oggi non solo vada nella direzione giusta ma ci faccia fare un bel passo in avanti.
Innanzitutto le semplificazioni tante e tanto attese per favorire la collaborazione del
contribuente: dall'abolizione dei famigerati studi di settore alla modifica dei termini per
adempimenti e versamenti di imposta; dalla sospensione dei termini nel mese di agosto
alla dichiarazione integrativa in favore del contribuente, un istituto nuovo di zecca; dalla
semplificazione del regime della cedolare secca sugli immobili a quella sui rimborsi IVA e
16
Ufficio legislativo
così via con molte altre semplificazioni attese da tanto tempo, in qualche caso da sempre.
Poi il decreto-legge interviene sulla riscossione che senz'altro il versante più delicato nel
rapporto tra contribuente ed erario. Se le semplificazioni servono per predisporre al
meglio il contribuente a soddisfare l'obbligazione tributaria cambiare le regole della
riscossione significa che anche lo Stato deve fare la sua parte. Non ci sarà più Equitalia.
Si crea un nuovo ente pubblico economico che sarà ente strumentale dell'Agenzia delle
entrate ma sarà sottoposto all'indirizzo e dalla vigilanza del Ministero dell'economia e
delle finanze. Tutti i dipendenti – più di ottomila – con il loro grande bagaglio di esperienza
saranno salvaguardati e di questo siamo soddisfatti. Forse non lo saranno coloro che in
questi anni, soffiando sul fuoco della disperazione della crisi economica, li hanno esposti
ad una ingiusta quanto rischiosa gogna quotidiana. Il nuovo ente di riscossione che
nascerà nei prossimi mesi dovrà dotarsi di uno statuto che rispetti lo statuto del
contribuente, che riveda il sistema degli aggi, che si ispiri ai principi di cooperazione, di
leale collaborazione ed affidamento presenti nella legge di delega. L'atto aggiuntivo alla
convenzione annuale tra il Ministero dell'economia e delle finanze e l'Agenzia delle
Entrate previsto dall'articolo 1 dovrà prevedere inoltre la tipologia di comunicazione e di
informazioni preventive volte ad evitare aggravi moratori anche mediante l'istituzione di
uno sportello telematico secondo criteri di trasparenza che consentano al contribuente di
individuare con certezza il debito originario. Se tutto questo sarà realizzato
conformemente alla volontà legislativa, avremo acquisito un buon risultato non risolutivo,
meglio essere chiari, perché per di ridisegnare con la matita giusta il punto di equilibrio nel
delicato campo della riscossione dei tributi è necessario intervenire anche nel settore
delle sanzioni amministrative che nel disegno di un nuovo rapporto appaiono oggi troppo
onerose. Le semplificazioni e le nuove regole di ingaggio nella riscossione soddisfano il
primo obiettivo: la costruzione del nuovo rapporto tra fisco e contribuenti ma un fisco più
amico o almeno un fisco più vicino nella situazione data non può permettersi di non
insistere nel perseguire tenacemente il contrasto all'evasione. Il fisco deve dialogare con il
contribuente nella fase dichiarativa, deve informarlo nella fase che precede
l'accertamento, deve porre il contribuente nelle condizioni di aderire, di ravvedersi, di
rateizzare, deve informarlo prima della riscossione, deve essere chiaro e puntuale nella
formazione del ruolo e nella redazione della cartella di pagamento, deve dare la
possibilità di rateizzare anche in questa fase. Deve fare tutto questo ed altro ma al
termine del percorso deve essere inflessibile con chi intenzionalmente si sottrae
all'obbligo tributario in spregio dell'articolo 53 della Costituzione. Questo è il significato
dell'articolo 3 del decreto-legge che affina e potenzia i poteri del nuovo ente di
riscossione. Se l'ambizioso disegno della legge di delega continuerà a seguire questa
dinamica c’è da essere fiduciosi. Potremo davvero aspirare ad avere un fisco non più
inutilmente vessatorio e burocratico, più leale, più chiaro, più vicino alle esigenze dei
contribuenti in difficoltà, un fisco che valorizzi la sincera disponibilità dei cittadini a fare il
proprio dovere con l'erario ma nel contempo un fisco sempre più severo e intransigente
nei confronti di coloro che deliberatamente scelgono la strada sbagliata di sottrarsi al
proprio dovere tributario. Tutto questo è meglio ricordarlo in una cornice che, anno dopo
anno, va svelando la sua concretezza e l'autenticità dell'impegno politico che la sta
realizzando. Mi riferisco alla costante diminuzione della pressione fiscale dal 2014 al
prossimo 2017, uno dei punti più qualificanti del Governo Renzi ed una novità assoluta
per la politica italiana. Dopo la riduzione dell'IRAP, l'intervento sul reddito di lavoro
subordinato poi quello sulla prima casa e sull'IMU in agricoltura, per il prossimo anno il
taglio dell'IRES con tre punti e mezzo di meno di aliquota, poi l'esenzione IRPEF ancora
in agricoltura e quindi l'istituzione dell'IRI in favore di artigiani e piccoli imprenditori. Sul
decreto alla nostra attenzione si potrebbe ancora dire molto specie se lo consideriamo
così come è parte integrante dell'intera manovra di bilancio per il 2017. Ma, signora
Presidente, mi fermo qui, in quanto le mie argomentazioni sono più che sufficienti per
motivare un convinto voto a favore da parte del gruppo del Partito Democratico.
17
Ufficio legislativo
PROVVEDIMENTI ALL'ESAME DELL'ASSEMBLEA DELLA CAMERA
(settimana dal 23 novembre 2016)
Nel corso della settimana, l'Assemblea della Camera esaminerà i seguenti provvedimenti:
Provvedimento
Contenuto
BILANCIO DELLO STATO
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio
pluriennale per il triennio 2017-2019 e eventuale Nota di variazioni
A.C. 4127-bis
Stato iter: inizio discussione
Giovedì 24 novembre ore 10 e
nei giorni successivi fino a
conclusione
SEDUTE
Mercoledì 23 novembre (ore 15 ) interrogazioni a risposta immediata (question time) con trasmissione in diretta
televisiva.
Giovedì 24 (ore 10 e pom. con eventuale prosecuzione notturna) e giorni successivi fino a conclusione
lavori
La Presidente si riserva di iscrivere all'ordine del giorno delle sedute della settimana l'esame di progetti di
legge di ratifica licenziati dalle Commissioni e di ulteriori documenti licenziati dalla Giunta per le
autorizzazioni.
18
Ufficio legislativo
CALENDARIO DELLE COMMISSIONI DELLA CAMERA
(settimana 21 - 25 novembre 2016)
COMMISSIONE
PROVVEDIMENTI
I – AFFARI
COSTITUZIONALI
▫
esame risoluzioni;
▫
svolgimento interrogazioni.
II - GIUSTIZIA
▫
in legislativa: pdl traffico organi destinati al trapianto;
▫
in referente: pdl protezione testimoni di giustizia;
▫
pareri schemi d.lgs.;
▫
pareri alle Commissioni.
▫
indagine conoscitiva tutela diritti minoranze: audizioni;
▫
in referente: pdl trattati int.li, basi e servitù militari.
IV – DIFESA
▫
parere schema dm.
V – BILANCIO
▫
in referente: legge di bilancio (esame emendamenti).
VII – CULTURA
▫
in referente: pdl sostegno formazione e ricerca scienze geologiche (terza lettura);
▫
svolgimento interrogazioni;
▫
parere schema dm.
VIII – AMBIENTE
▫
ufficio di Presidenza.
X – ATTIVITA’
PRODUTTIVE
▫
svolgimento interrogazioni.
XI - LAVORO
▫
ufficio Presidenza integrato dai rappresentanti Gruppi.
XII - AFFARI SOCIALI
▫
in referente: pdl testamento biologico;
▫
parere schema dpcm.
XIII - AGRICOLTURA
▫
in referente: pdl produzione vitivinicola (terza lettura).
XIV - POLITICHE UE
▫
pareri alle Commissioni.
III – ESTERI
19
Ufficio legislativo
CONSIGLIO DEI MINISTRI
9 novembre 2016
ATTUAZIONE
PROGRAMMA
GOVERNO
(al 7 novembre)
D.LGS.
RIFORMA CAMERE
DI COMMERCIO
In apertura del Consiglio dei ministri, la Ministra per le riforme costituzionali e per i rapporti
con il Parlamento ha aggiornato il Governo sullo stato di attuazione del programma,
comunicando l’adozione di 30 ulteriori provvedimenti attuativi, di cui 27 riferiti al Governo in
carica.
Sul sito dell’Ufficio per il programma di Governo sono pubblicati gli elenchi dei
provvedimenti attuativi adottati ed il Report di monitoraggio aggiornato al 30 ottobre scorso.
RIFORMA DELLE CAMERE DI COMMERCIO
Decreto legislativo – secondo esame preliminare
Attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n.124, per il
riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, industria,
artigianato e agricoltura
Il Consiglio dei ministri, su proposta dei Ministri dello sviluppo economico e per la
semplificazione e la pubblica amministrazione ha approvato, in secondo esame
preliminare, il decreto legislativo recante attuazione della delega di cui all’articolo 10 della
legge 7 agosto 2015, n.124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere
di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Nello specifico, il provvedimento prevede un piano di razionalizzazione, in un’ottica di
efficientamento, di efficacia e di riforma della governance delle Camere di commercio.
Più nel dettaglio, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto, il numero complessivo
delle Camere si ridurrà dalle attuali 105 a non più di 60 nel rispetto dei seguenti vincoli
direttivi: almeno una Camera di commercio per Regione; accorpamento delle Camere di
commercio con meno di 75mila imprese iscritte.
Al fine di alleggerire i costi di funzionamento delle Camere, il decreto prevede 4 ulteriori
azioni che riguardano: la riduzione del diritto annuale a carico delle imprese del 50%; la
riduzione del 30% del numero dei consiglieri; la gratuità per tutti gli incarichi degli organi
diversi dai collegi dei revisori; una razionalizzazione complessiva del sistema attraverso
l’accorpamento di tutte le aziende speciali che svolgono compiti simili, la limitazione del
numero delle Unioni regionali ed una nuova disciplina delle partecipazioni in portafoglio.
Il provvedimento introduce quindi maggiore chiarezza sui compiti delle Camere con
l’obiettivo di focalizzarne l’attività su attività istituzionali evitando, al contempo, duplicazioni
di responsabilità con altri enti pubblici.
Viene infine rafforzata la vigilanza del Ministero dello sviluppo economico, che attraverso
un comitato indipendente di esperti valuterà le performance delle Camere di commercio.
Nell’ambito di questo piano complessivo di razionalizzazione organizzativa ricade anche la
rideterminazione delle dotazioni organiche di personale dipendente delle Camere di
commercio con possibilità di realizzare processi di mobilità tra le medesime Camere e
definizione dei criteri di ricollocazione presso altre amministrazioni pubbliche.
ATTUAZIONE
NORMATIVE
EUROPEE
DISCIPLINA SANZIONATORIA SU ETICHETTE E SOSTANZE PERICOLOSE
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente e del Ministro della giustizia ha
approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione di normative europee:
1) Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento
(UE) n. 1924/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 dicembre 2006
relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari
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Ufficio legislativo
Con il provvedimento si predispone l’apparato sanzionatorio, costituito da sanzioni
amministrative pecuniarie, per le violazioni degli obblighi contenuti nel regolamento
relativamente, in modo particolare, alle prescrizioni circa l’etichettatura di presentazione e
di pubblicità degli alimenti. I compiti di vigilanza e controllo sull’adempimento degli obblighi
fanno capo a al Ministero della salute, alle regioni, alle province autonome di Trento e
Bolzano e alle Asl, secondo gli ambiti di rispettiva competenza. Restano ferme comunque
le attribuzioni dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato in materia di pubblicità
ingannevole e di pubblicità comparativa.
2) Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento
(UE) n. 1924/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 dicembre 2006
relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari
Con il provvedimento si prevedono sanzioni pecuniarie, di natura amministrativa, per la
violazione delle prescrizioni del regolamento che pone, appunto, principi e regole
dell’esportazione ed importazione di sostanze chimiche pericolose. I compiti di vigilanza,
nonché di accertamento e irrogazione delle sanzioni, fanno capo al Ministero della salute,
al Ministero dell’ambiente e al Ministero dello sviluppo economico; nell’ambito delle
rispettive competenze, detti compiti spettano anche all’Agenza delle dogane e dei
monopoli, al Corpo della Guardia di finanza e alle Regioni e alla province autonome di
Trento e di Bolzano.
D.LGS. OGM
OGM, LIMITI E DIVIETI PER LA COLTIVAZIONE
Decreto legislativo – esame definitivo
Attuazione della direttiva europea sulla possibilità degli Stati membri di limitare o
vietare la coltivazione di ogm
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente e del Ministro delle politiche agricole,
alimentari e forestali, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione
della direttiva 2015/412/UE del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 marzo 2015,
che modifica la direttiva 2001/18/CE sulla coltivazione di organismi geneticamente
modificati (ogm).
Nello specifico, il provvedimento fornisce una base giuridica per consentire agli Stati
membri di limitare o vietare nel proprio territorio la coltivazione di OGM autorizzati
nell’Unione europea.
D.LGS. UTILIZZO
BORSE DI
PLASTICA
RIDUZIONE DELL’UTILIZZO DI BORSE DI PLASTICA
Decreto legislativo – esame preliminare
Attuazione della direttiva europea
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente e del Ministro dell’ambiente e della
tutela del territorio e del mare, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di
attuazione della direttiva (UE) 2015/720 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29
aprile 2015, che modifica la direttiva 94/62/CE per quanto riguarda la riduzione dell’utilizzo
di borse di plastica in materiale leggero.
Nello specifico, considerato l’elevato livello di inquinamento ambientale riconducibile ai
rifiuti di borse di plastica, il provvedimento mira a prevenirne o ridurne l’impatto,
prevedendo tra l’altro il divieto di fornitura a titolo gratuito delle borse di plastica ammesse
al commercio e la progressiva riduzione della commercializzazione delle borse di plastica
fornite a fini di igiene o come imballaggio primario per alimenti sfusi diversi da quelli
compostabili.
D.LGS. VIGILANZA
ENTI CREDITIZI
VIGILANZA DEGLI ENTI CREDITIZI E DOCUMENTI INFORMATIVI DEI PRODOTTI
D’INVESTIMENTO
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente e del Ministro dell’economia e delle
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Ufficio legislativo
finanze, ha approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi di attuazione di normative
europee:
1) Adeguamento della normativa nazionale al Regolamento (UE) 1024/2013 del
Consiglio, del 15 ottobre 2013, che attribuisce alla Banca Centrale Europea compiti
specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi
La normativa attribuisce alla Banca Centrale Europea compiti specifici in materia di
vigilanza prudenziale sulle banche degli Stati aderenti al Meccanismo di Vigilanza Unico (il
“Regolamento SSM”). Il decreto è stato predisposto in attuazione della delega contenuta
nell’articolo 4 della legge 9 luglio 2015, n. 114 (legge di delegazione europea 2014).
Il Regolamento SSM ha istituito il sistema accentrato di vigilanza sulle banche degli Stati
membri che adottano l’euro, che costituisce il primo pilastro dell’Unione bancaria, e
attribuisce alla BCE alcuni tra i più significativi compiti in materia di vigilanza prudenziale
sulle banche degli Stati aderenti all’MVU.
In quanto regolamento europeo, il Regolamento SSM è direttamente applicabile e
giuridicamente vincolante in tutti gli Stati membri: esso, pertanto, non deve essere recepito
né riprodotto nei singoli ordinamenti nazionali; le norme con esso incompatibili devono,
inoltre, essere disapplicate.
Nondimeno, ragioni di chiarezza e organicità del quadro normativo hanno indotto il
legislatore a ritenere opportuno un intervento volto ad adeguare il quadro delle competenze
attribuite alla Banca d’Italia alla ripartizione tra BCE e autorità nazionali di vigilanza definita
nel Regolamento SSM e a eliminare dall’ordinamento le disposizioni non più compatibili
con il nuovo assetto europeo.
2) Attuazione del Regolamento (UE) 1286/2014 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 26 novembre 2014, relativo ai documenti contenenti le informazioni
chiave per i prodotti d’investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati
La normativa è volta ad aumentare la trasparenza sui prodotti d’investimento al dettaglio e
assicurativi preassemblati (c.d. “PRIIP”), al fine di permettere una più chiara comprensione
e comparabilità degli investimenti proposti agli investitori al dettaglio e dei relativi profili di
rischio.
Principale strumento di trasparenza previsto dal Regolamento UE è il c.d. “documento
contenente le informazioni chiave” sui PRIIP (il c.d. Key Information Document o KID), la
cui forma e contenuto sono disciplinati in modo uniforme ai sensi del Regolamento stesso e
che deve essere fornito agli investitori al dettaglio prima che essi siano vincolati da un
contratto o un’offerta relativa a PRIIP. Complementare strumento di tutela degli investitori al
dettaglio sono i nuovi poteri di monitoraggio e di “intervento sui prodotti” attributi dal
Regolamento UE alle autorità di vigilanza europee e nazionali, che possono vietare o
limitare temporaneamente la commercializzazione, distribuzione e vendita di PRIIP oppure
un tipo di attività o pratica finanziaria. Il Regolamento UE introduce altresì norme in materia
di procedure di reclamo e di ricorso a favore degli investitori al dettaglio in PRIIPS e
disposizioni in materia di sanzioni amministrative e altre misure d’intervento (es. divieto o
sospensione della commercializzazione di un PRIIP).
Il decreto designa innanzitutto le Autorità nazionali competenti a fini di vigilanza sul rispetto
degli obblighi posti dal Regolamento, individuando queste nella Consob e nell’IVASS,
secondo le rispettive attribuzioni e i criteri ivi specificati, nel rispetto dei principi di delega di
cui alla legge di delegazione europea 2014. Sono inoltre introdotte specifiche norme sui
“sistemi interni” che devono essere implementati da parte dei "soggetti abilitati" per
consentire la segnalazione da parte dei propri dipendenti delle violazione al Regolamento
UE (c.d. whistleblowing), nonché sulle procedure per la segnalazione alle suddette Autorità
nazionali di violazioni alle norme del Regolamento UE e a quelle nazionali di attuazione.
Vengono poi stabiliti gli importi minimi e massimi delle sanzioni amministrative pecuniarie
relative alle violazioni delle disposizioni del Regolamento UE, con previsione di importi
differenti a secondo che siano commesse da persone fisiche o giuridiche.
Per evitare infine disallineamenti temporali tra la data di applicazione delle norme UE e di
quelle nazionali, è previsto che le disposizioni del decreto legislativo si applichino solo a
decorrere dalla data di applicazione del Regolamento UE (attualmente fissata al 31
dicembre 2016).
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Ufficio legislativo
D.LGS. SERVIZIO
CIVILE NAZ.
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
Decreto legislativo – esame preliminare
Attuazione della delega prevista dalla legge 6 giugno 2016, n. 106
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente e del Ministro del lavoro e delle politiche
sociali, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che modifica il sistema
del servizio civile nazionale – istituito dalla legge 6 marzo 2001, n. 64 e disciplinato dal
decreto legislativo 5 aprile 2002 n.77 – in attuazione dei principi e criteri della delega
contenuta nella legge 6 giugno 2016, n. 106, concernente la disciplina del servizio civile
universale (S.C.U.). Il provvedimento seguirà l’iter di approvazione dopo aver acquisito i
pareri della Conferenza Unificata e delle competenti Commissioni Parlamentari.
Nello specifico, il decreto disciplina il servizio civile universale quale strumento di difesa
non armata della Patria, di educazione alla pace tra i popoli, di promozione dei valori
fondativi della Repubblica.
Le finalità del servizio civile universale sono perseguite mediante programmi di intervento
nei settori dell’assistenza, della protezione civile, del patrimonio ambientale e della
riqualificazione urbana, del patrimonio storico, artistico e culturale, dell’educazione e
promozione culturale e dello sport, dell’agricoltura in zona di montagna e sociale, della
biodiversità, della promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non
armata, della promozione e tutela dei diritti umani, della cooperazione allo sviluppo, della
promozione della cultura italiana all’estero e del sostegno alle comunità di italiani all’estero.
Il decreto definisce i ruoli e le competenze dei soggetti che partecipano alla realizzazione
del servizio. Allo Stato sono attribuite le funzioni di programmazione, controllo, verifica e
valutazione del servizio civile universale. Le funzioni di programmazione sono svolte
mediante la predisposizione del piano triennale, attuato con piani annuali che tengono
conto del contesto nazionale ed internazionale, delle risorse economiche disponibili
derivanti dal bilancio dello Stato, delle risorse comunitarie e di quelle rese disponibili da
soggetti pubblici o privati. Le funzioni di controllo, verifica e valutazione sono effettuate
mediante un controllo sulla gestione delle attività degli enti, una valutazione dei risultati dei
programmi di intervento e verifiche ispettive sulle attività svolte dagli enti.
Le Regioni e le Province autonome partecipano alla realizzazione degli interventi di servizio
civile universale negli ambiti di competenza, nel rispetto della programmazione stabilita
dallo Stato. Nel decreto legislativo è definito il ruolo delle Regioni e delle Province
autonome e sono indicate le funzioni svolte dalle medesime
Sono individuati gli Enti di servizio civile universale quali soggetti pubblici e privati che,
iscritti presso un apposito Albo, presentano i programmi di intervento e ne curano la
realizzazione.
Per i giovani operatori volontari viene introdotto un modello flessibile di servizio civile con
una durata da modulare in base alle esigenze di vita e di lavoro dei giovani (otto-dodici
mesi) ed è prevista la possibilità di definire criteri per il riconoscimento e la valorizzazione
delle competenze acquisite dai giovani durante il periodo di servizio.
E’ definitivamente risolta la questione della partecipazione al servizio civile oltre che dei
cittadini dell’Unione europea, anche degli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia.
Particolare attenzione è riservata alle problematiche dei giovani con minori opportunità che
avranno maggiori occasioni di partecipazione agli interventi di servizio civile, anche in
considerazione della previsione di meccanismi di premialità a favore degli enti che
realizzeranno gli interventi con l’impiego di questi giovani.
Agli operatori volontari impegnati in interventi da realizzarsi in Italia, è offerta la possibilità
di effettuare il servizio, per un periodo di tre mesi, in uno dei Paesi dell’Unione europea, al
fine di rafforzare il senso di appartenenza all’Unione nonché di facilitare lo sviluppo di un
sistema europeo di servizio civile, ovvero in alternativa di usufruire di un tutoraggio
finalizzato alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro.
Sono istituite la Consulta nazionale per il servizio civile universale e la Rappresentanza
degli operatori volontari, a livello nazionale e regionale, quali organismi di confronto in
ordine alle questioni concernenti l’attuazione del servizio civile universale.
RAFFINERIA
FALCONARA
Raffineria di Falconara Marittima
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Ufficio legislativo
Il Consiglio dei ministri ha preso atto dell’avvenuto superamento del dissenso in merito al
procedimento di riesame dell’autorizzazione integrata ambientale rilasciata alla società Api
raffineria di Ancona s.p.a., per l’esercizio della raffineria situata nel Comune di Falconara
Marittima (AN), nel rispetto di prescrizioni fornite dal Ministero della salute.
MARITTIMA
NOMINE
Nomine


LEGGI REGIONALI
A seguito del parere favorevole espresso dal Consiglio di presidenza della giustizia
amministrativa del Consiglio di Stato, è stata approvata la nomina a consigliere di Stato di
Paolo AQUILANTI, Saverio CAPOLUPO, Giuseppa CARLUCCIO, Antonella
MANZIONE, Antimo PROSPERI e Daniele RAVENNA, designati dalla Presidenza del
Consiglio dei ministri nell’ambito dell’aliquota delle nomine riservate al Governo, a norma
dell’articolo 19 della legge 186/1982.
Sono state inoltre approvate:
su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, e a seguito dei
pareri favorevoli espressi dalle Commissioni parlamentari, la nomina di Maurizio PERNICE
a Direttore dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN),
nonché la nomina a componenti della Consulta del medesimo Ispettorato di Stefano
LAPORTA, con funzioni di coordinamento organizzativo interno, Laura PORZIO e Vittorio
d’ORIANO;
su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, la nomina di Massimo DE
FELICE a Presidente dell'INAIL e di Stefano SACCHI a Presidente dell’ISFOL, a seguito
del parere favorevole delle Commissioni parlamentari;
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie ha
esaminato tredici leggi delle Regioni e delle Province Autonome.
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