senato della repubblica
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Ufficio legislativo AGENDA PARLAMENTARE 21 - 25 novembre 2016 LEGGI Provvedimenti approvati definitivamente - Interventi in favore delle imprese di Venezia e Chioggia - Ratifiche internazionali pag. 2 DECRETI LEGGE Situazione dei decreti legge all'esame del Parlamento pag. 3 SENATO Scadenze emendamenti e ordini del giorno pag. 4 Provvedimenti approvati dal Senato e all’esame della Camera pag. 5 Provvedimenti all'esame dell'Assemblea pag. 8 Provvedimenti conclusi dalle Commissioni pag. 10 Calendario delle Commissioni pag. 12 CAMERA Provvedimenti approvati dalla Camera e all'esame del Senato pag. 15 Provvedimenti all'esame dell'Assemblea pag. 18 Calendario delle Commissioni pag. 19 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO Comunicato 9 novembre (ultima riunione) - Attuazione programma Governo (al 7 novembre) - D.Lgs.: riforma camere commercio (2° esame preliminare); etichette e sostanze pericolose; servizio civile naz.; riduzione borse plastica (esame preliminare); OGM; vigilanza enti creditizi (esame definitivo) pag. 20 Ufficio legislativo PROVVEDIMENTI APPROVATI DEFINITIVAMENTE (settimana 14 - 18 novembre 2016) Provvedimento Contenuto INTERVENTI IN FAVORE DELLE IMPRESE DI VENEZIA E CHIOGGIA Nella seduta del 15 novembre la Commissione Lavoro del Senato, in sede deliberante, ha approvato definitivamente la proposta di legge che reca modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 228, in materia di modalità di pagamento e criteri di calcolo degli interessi sulle somme dovute per gli aiuti di Stato dichiarati incompatibili con la normativa europea, concessi sotto forma di sgravio, nel triennio 1995-1997, in favore delle imprese operanti nei territori di Venezia e Chioggia. A.S. 2497 RELATORE SEN. SACCONI RATIFICHE INTERNAZIONALI La proposta di legge (composta di un solo articolo), attraverso una modifica dell'articolo 1, comma 354 della legge n. 228 del 2012, prevede l'applicazione del tasso di interesse semplice, calcolato annualmente facendo riferimento al tasso stabilito dall'articolo 5, comma 2, della decisione 2000/394/UE della Commissione, del 25 novembre 1999. Nella seduta del 15 novembre il Senato ha approvato definitivamente le seguenti Ratifiche: A.S. 2310 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Principato di Monaco sullo scambio di informazioni in materia fiscale, con Protocollo, fatto a Monaco il 2 marzo 2015 - Relatore Sen. Compagna A.S. 2322 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica ceca sulla cooperazione in materia di cultura, istruzione, scienza e tecnologia, fatto a Praga l'8 febbraio 2011 Relatore Sen. Lucidi A.S. 2470 - Ratifica ed esecuzione della Decisione del Consiglio di sorveglianza recante modifiche all'Allegato IV della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana, il Governo della Repubblica francese, il Governo della Repubblica federale di Germania ed il Governo del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord sull'istituzione dell'Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti OCCAR del 9 settembre 1998, fatta a Roma il 10 giugno 2014 - Relatore Sen. Pegorer A.S. 2472 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Tagikistan sulla cooperazione culturale, scientifica e tecnologica, fatto a Dushanbe il 22 maggio 2007 Relatore Sen. Petrocelli 2 Ufficio legislativo SITUAZIONE DEI DECRETI LEGGE – SENATO (al 21 novembre 2016) COMMISSIONE DECRETO N° NUMERO E TITOLO ATTO SCADENZA RELATORE ITER 5 - Bilancio 205 2594 - Nuovi inteventi popolazioni colpite terremoto 11/1/2017 Lai 17/12/2016 Lai Esame emendamenti Del Barba Susta Esame emendamenti (inserito nel maxiemendamento al d.l. n. 189) 5 - Bilancio Aula - Odg 22/11 5 - Bilancio e 6 - Finanze Aula - Odg 22/11 189 2567 - Interventi popolazioni colpite terremoto 193 2595 - Fiscale (Equitalia ed altre disposizioni) C 23/12/2016 Tot. N° 3 C (provenienti dalla Camera) SITUAZIONE DEI DECRETI LEGGE – CAMERA (al 21 novembre 2016) COMMISSIONE DECRETO N° NUMERO E TITOLO ATTO SCADENZA Tot. N° 0 S (provenienti dal Senato) 3 RELATORE ITER Ufficio legislativo SCADENZE EMENDAMENTI E ORDINI DEL GIORNO (al 21 novembre 2016) nelle Commissioni COMMISSIONE TITOLO SCADENZA 7 - ISTRUZIONE A.S. 1196 Educazione cittadinanza economica --I subemendamenti vanno presentati agli Emendamenti della Relatrice SUBEMENDAMENTI Lunedì 21 novembre ore 12 5 - BILANCIO E 6 - FINANZE A.S. 2595 (approvato dalla Camera) Decreto legge n. 193 in materia fiscale Martedì 22 novembre ore 18 2 - GIUSTIZIA A.S. 2291 Modifiche cp reati contro la PA Martedì 22 novembre ore 18 2 - GIUSTIZIA A.S. 2473 Martedì 22 novembre ore 18 Elezione componenti consigli ordini circondariali forensi --Gli emendamenti vanno presentati al Nuovo testo proposto dal Relatore 6 - FINANZE A.S. 1473 (testo base) Misure sostegno figli a carico 1 - AFFARI COSTITUZIONALI A.S. 1261 - B (terza lettura) Cyberbullismo --I subemendamenti vanno presentati agli emendamenti del Relatore 2 - GIUSTIZIA E 6 - FINANZE A.S. 988 (testo base) Codice processo tributario Martedì 22 novembre ore 18 SUBEMENDAMENTI Mercoledì 23 novembre ore 13 Mercoledì 23 novembre ore 18 in Assemblea COMMISSIONE TITOLO SCADENZA 5 - BILANCIO E 6 - FINANZE A.S. 2595 (approvato dalla Camera) Decreto legge n. 193 in materia fiscale Martedì 22 novembre ore 18 4 Ufficio legislativo PROVVEDIMENTI APPROVATI DAL SENATO E ALL'ESAME DELLA CAMERA (settimana 15 - 17 novembre 2016) Provvedimento Contenuto RATIFICA INTERNAZIONALE Nella seduta del 16 novembre il Senato ha approvato, con modificazioni la Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per l'avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, fatto a Parigi il 24 febbraio 2015, e del Protocollo addizionale, con Allegato, fatto a Venezia l'8 marzo 2016, con annesso Regolamento dei contratti adottato a Torino il 7 giugno 2016 A.S. 2551-A Testo approvato Dichiarazione di voto finale PD RELATORE SEN. SANGALLI ESPOSITO Stefano. Signor Presidente, con la ratifica di questo trattato tra Italia e Francia si arriva a conclusione di un lungo percorso, forse troppo lungo, per la realizzazione di un'opera non solo definita strategica dal Governo italiano e dal Governo francese, ma voluta fortemente, come dimostra l'interesse, l'attesa e il contribuito economico che è stato messo in campo, anche dall'Unione europea. Si sente spesso parlare di ambiente. Da più parti ci si riferisce a questa linea ferroviaria come a un'opera che danneggia l'ambiente. La nuova linea Torino-Lione è invece un'infrastruttura che salvaguarda l'ambiente. Voglio ricordare che ogni anno, sulle Alpi, nella parte italo francese, 2,5 milioni di mezzi pesanti attraversano le nostre strade, con un impatto ambientale che credo non sia necessario ricordare.L'Europa - l'Europa che ci piace, l'Europa che lavora anche attraverso le reti di comunicazione a costruire una vera sensibilità europea e non solo l'Europa dell'austerità - ha tra i propri obiettivi il trasferimento modale: togliere camion dalla strada e farli viaggiare su ferrovia. Questa strategia riguarda anche gli impegni presi dall'Europa - se ne è parlato in quest'Aula nelle scorse settimane - per la riduzione dei gas serra. L'obiettivo che ci si pone e che sarà realizzato con l'entrata in funzione di questa linea sarà di togliere un milione di mezzi pesanti dalle strade italiane e francesi all'altezza delle nostre Alpi. La linea storica di cui molto, forse troppo, si parla è una linea che fu voluta, devo dire con grandissima lungimiranza, da Camillo Benso di Cavour: è un tunnel ferroviario che ha dato la possibilità di sviluppare gli scambi economici e le relazioni sociali e culturali tra Italia e Francia ed è del 1871. Purtroppo, con tutti gli sforzi di ammodernamento possibili, è una infrastruttura che non ha la possibilità di svolgere quella funzione di togliere i camion dalla strada per metterli sulla ferrovia. Ricordiamoci sempre che l'intero scambio tra i Paesi dell'area Francia, Spagna e Inghilterra, cioè quelli che saranno interessati dall'utilizzo di queste infrastrutture, è di 40 milioni di tonnellate l'anno e vale 130 miliardi. Questo spiega bene le ragioni per le quali l'Europa, per una volta non dimenticando il libro bianco di Jacques Delors, che parlava delle reti infrastrutturali come della vera realizzazione dell'Europa, come delle arterie attraverso cui far scorrere davvero i rapporti all'interno dell'Europa, ha messo un contributo rilevante, pari al 40 per cento. Questa è una delle opere europee maggiormente cofinanziate. Permettetemi di dire un'ultima cosa. Si parla spesso delle infiltrazioni nelle grandi opere e si cita a sproposito quello che avviene sul terzo valico. Vorrei ricordare che quest'opera non la realizziamo né con il contraente generale, né con quei meccanismi che quest'Aula, il Partito Democratico e molte forze politiche con il nuovo codice degli appalti hanno deciso di cambiare e di chiudere come esperienza. È un'opera che si realizza in un altro modo; è un'opera pilota. Dico anche ai colleghi, perché credo che ogni tanto un po' di orgoglio nazionale non faccia male, che la Francia ha accettato di applicare la normativa antimafia italiana, trasponendola all'attività di un Paese terzo, perché la Francia è un Paese terzo rispetto a noi. Questo è un rilevantissimo passo in avanti nelle relazioni europee e nella comprensione, da parte degli altri Paesi, del fenomeno delle infiltrazioni e della criminalità, che come sappiamo travalica i confini, ed è un grandissimo successo del Governo italiano e di tutti quelli che hanno creduto e che credono nella possibilità di realizzare grandi opere tenendo fuori la criminalità organizzata e i mafiosi e soprattutto ponendo grandissima attenzione al raggiungimento degli obiettivi nei costi stabiliti. Questo Trattato è la certificazione finale. Oggi è una giornata molto importante, perché chiudiamo il processo di approvazione e mettiamo il promotore pubblico misto italo-francese, con la presenza dell'Unione europea, nelle condizioni di poter avviare finalmente la progettazione definitiva di quest'opera e la realizzazione dei cantieri. È una giornata storica, perché ci mette finalmente al passo con il raggiungimento di un obiettivo: quello di dire oggi che ci sarà un'opera pubblica, una grande opera pubblica internazionale, i cui costi sono codificati. Non dovremo più rincorrere, come spesso è avvenuto in questi anni, l'aumento inutile dei costi ai danni dei soldi dei contribuenti. I cittadini italiani oggi sanno che quell'opera ha un costo definito, controlli certi e una normativa che impedirà alla criminalità organizzata di attraversare il confine e di utilizzare norme più favorevoli, perché le norme antimafia sono quelle italiane e saranno norme che garantiranno la trasparenza. Per questa ragione, annuncio il voto 5 Ufficio legislativo favorevole del Partito Democratico. PRODUZIONE VITIVINICOLA A.S. 2535 Testo approvato RELATORI SENN. PANIZZA E PIGNEDOLI Nella seduta del 17 novembre il Senato ha approvato, con modificazioni, il disegno di legge, composto da 89 articoli, che intende riunire in un unico testo le numerose disposizioni nazionali riguardanti la produzione e la commercializzazione dei vini. Reca le norme nazionali per la produzione, la commercializzazione, le denominazioni di origine, le indicazioni geografiche, le menzioni tradizionali, l'etichettatura e la presentazione, la gestione, i controlli ed il sistema sanzionatorio dei prodotti vitivinicoli di cui ai regolamenti (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 e n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013. Inoltre reca le norme nazionali, rispettivamente, per la produzione e la commercializzazione degli aceti ottenuti da materie prime diverse dal vino, per la tenuta dei registri di carico e scarico da parte di talune categorie di operatori del settore delle sostanze zuccherine e per il sistema sanzionatorio dei prodotti vitivinicoli aromatizzati di cui al regolamento (UE) n. 251/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 nonché delle bevande spiritose di cui al regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 gennaio 2008. Norme sulla tutela del Made in Italy. Le modifiche apportate dal Senato riguardano: - l'articolo 2 inserisce il richiamo a un regolamento delegato e a un regolamento di esecuzione della Commissione europea, entrambi del 2016; l'articolo 7 apporta una correzione formale; l'articolo 74 prevede la sanzione pecuniaria da 30.000 a 100.000 euro per le contraffazioni o alterazioni dei contrassegni, salvo che il fatto costituisca reato. Dichiarazione di voto finale PD BERTUZZI Signor Presidente, signor Ministro, onorevoli colleghi, oggi, con la dovuta correzione del comma 6 dell'articolo 74, si conclude nella sostanza, in una condivisione che attraversa, pur con qualche distinguo, tutte le forze parlamentari, l'esame del testo unico del vino, atteso provvedimento che racchiude in una disciplina unitaria ed organica tutte le norme relative all'intera filiera vitivinicola. Esso si colloca al termine di un lungo, serio e faticoso percorso che ha puntato sulla ricerca della qualità e dell'unicità del prodotto, spesso identificato con le caratteristiche dei luoghi in cui viene raccolto e trasformato, sulla chiara e trasparente tracciabilità, sulla conquista di nuovi mercati. Il settore del vino italiano è il simbolo di quel made in Italy che rappresenta il più potente motore dell'esportazione dei prodotti italiani nel mondo ove ha traguardato mete straordinarie: siamo i primi produttori nel mondo, secondi per valore delle esportazioni, primi in Unione europea per denominazioni d'origine e per varietà di uve. L'esperienza maturata ha fatto di questo settore un fertile terreno di sperimentazione e di innovazione anche nel procedimento legislativo. Infatti, legislatore e imprese hanno avviato una discussione e un confronto molto seri, che sono partiti dalla sostanziale condivisione dell'obiettivo di razionalizzare, semplificare e armonizzare le norme di settore, sedimentatesi negli anni per addivenire ad un quadro regolatorio semplice, pur senza retrocedere di un passo sul fronte della difesa della qualità e della sicurezza dei prodotti, ad un sistema di controlli più razionale ed efficiente, al coordinamento delle funzioni pubbliche. Dopo due anni di studi e approfondimenti, che hanno visto coinvolte le Commissioni agricoltura di Camera e Senato e il ministro Martina, insieme al viceministro Oliviero, e l'intero mondo della produzione, si è pervenuti alla formulazione di un testo, che oggi trova un'ampia condivisione sia tra le forze politiche che tra le imprese di tutta la filiera. Il testo unico è uno strumento che renderà più semplice la vita delle imprese, nell'ottica di riduzione della burocrazia, di supporto alla crescita e all'innovazione e di lavoro di semplificazione che, in questa legislatura, è stato intrapreso con decisione nell'intero settore agroalimentare e, più in generale, nell'ammodernamento del Paese. In novantuno articoli sono state concentrate le norme esistenti in materia, eliminando sovrapposizioni e contraddizioni, aggiornandole alle nuove modalità di produzione e di commercializzazione, valorizzando il tratto identitario. "Meno tempo con le carte e più tempo da dedicare all'azienda" era la principale richiesta che il mondo produttivo aveva chiesto alla politica e, sul solco dell'impegno assunto verso le imprese, questa maggioranza si è impegnata anche in questo comparto. Attualmente, il tempo che mediamente ogni produttore di vino deve dedicare alle pratiche burocratiche consta la compilazione di circa settanta documenti, derivanti dalle 4.000 pagine di normativa del settore, e almeno 20 sono i soggetti coinvolti. Il provvedimento dimezza i tempi dedicati agli adempimenti burocratici, liberando risorse ed energie per le imprese. Il risultato è anche il frutto di una notevole carica di elementi innovativi, quali l'introduzione di sistemi di tracciabilità alternativi per i vini a IGT, di norme per garantire trasparenza sui vini importati; la revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine; la semplificazione delle comunicazioni e degli adempimenti a carico dei produttori; la revisione 6 Ufficio legislativo del sistema sanzionatorio e l'indicazione geografica con un contenimento dei costi. Mi limito a questi, perché le presentazioni dei relatori hanno fornito un quadro esaustivo dell'intero contenuto del provvedimento che resterà agli atti di questo ramo del Parlamento. Mi concedo però di richiamare un solo elemento, che a mio avviso traccia la direzione della politica italiana per il settore. Mi riferisco al dato culturale importante che si affianca al processo di semplificazione burocratica, che è racchiuso proprio all'articolo 1: il riconoscimento del vino come patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico del Paese, in cui si riconosce nel progresso fatto dalla filiera vitivinicola il tratto identitario delle produzioni italiane e che si traduce in valore economico riconosciuto anche dal mercato. Con il voto di oggi, l'Italia si dota dunque di un quadro regolatorio all'altezza delle performance del settore, primo Paese a vantare un'unica normativa per la coltivazione della vite e la produzione e commercializzazione del vino. Spetterà a noi, poi, vigilare, in stretta sintonia con gli operatori del settore, sulla sua corretta applicazione. Signor Presidente, arrivo quindi alle conclusioni. Il vino rappresenta un simbolo di qualità ed eccellenza del nostro Paese. L'Italia non può, dunque, perdere un così importante appuntamento con la storia di questo settore della nostra economia. Se oggi siamo i primi produttori al mondo, l'obiettivo di domani è primeggiare per valore commerciale del vino prodotto, in particolare per l'export. Con questo voto colleghi ci prendiamo la responsabilità del futuro di questo comparto, che dovrà essere sempre più supportato e tutelato. Voglio ringraziare i colleghi della Camera dei deputati per l'intenso lavoro portato avanti negli ultimi mesi, la Commissione agricoltura, che si è messa all'ascolto degli operatori del settore, il ministro Martina che ha sempre creduto nel raggiungimento di questo traguardo storico. Parlare dell'Italia e dei suoi vini, significa innanzitutto, intraprendere un lungo viaggio pieno di cultura, di tradizioni e di storia. Un viaggio cha ha come protagonisti una grandissima vastità di tipologie di vino, che non si trova in nessun altro Paese del mondo. Il voto di oggi porterà avanti questo percorso e la rivoluzione della quale è stata protagonista l'enologia italiana negli ultimi vent'anni, che è stata capace di passare da una produzione di quantità ad una produzione di altissima qualità. Con l'adozione del testo unico sul vino daremo, inoltre, seguito alla scommessa fatta ad Expo 2015, dove il padiglione vino riuscì a raggiungere i 2 milioni di visitatori, raccogliendo un consenso straordinario, grazie alla forza dell'esperienza vitivinicola italiana. In quei giorni abbiamo avuto una prova concreta della sempre maggiore strategicità del settore a livello internazionale, della curiosità e della voglia crescente di Made in Italy nel mondo e questa legge contribuirà ad accrescere questa sfida. La forza del nostro Paese è in quel tessuto di piccole e medie imprese che ha fatto grande il vino. Con questo provvedimento riusciremo a dare risposte concrete ai nostri produttori, prima di tutto in termini di semplificazione burocratica. Renderemo più facile ia vita delle imprese, togliendo un freno alla competitività. Doteremo il settore di uno strumento innovativo che ci consentirà di essere il primo Paese al mondo ad avere i dati di produzione in tempo reale. Il vino è e deve rimanere la metafora dei quadro economico che vogliamo in Italia e il risultato di oggi contribuirà in maniera significativa a mantenere questo primato. 7 Ufficio legislativo PROVVEDIMENTI ALL'ESAME DELL'ASSEMBLEA DEL SENATO (settimana 22 - 24 novembre 2016) l'Assemblea non terrà seduta nella settimana dal 28 novembre al 2 dicembre Nel corso della settimana, l'Assemblea del Senato esaminerà i seguenti provvedimenti: Provvedimento Contenuto DECRETO LEGGE N. 189 SISMA 2016 Si rinvia alle schede dei decreti legge. A.S. 2567 Stato iter: inizio discussione Martedì 22 novembre ore 16,30 DECRETO LEGGE N. 193 IN MATERIA FISCALE Si rinvia alle schede dei decreti legge. A.S. 2595 Stato iter: inizio discussione Martedì 22 novembre ore 16,30 seguito argomenti non conclusi RESPONSABILITA' PROFESSIONALE SETTORE SANITARIO (approvato dalla Camera) A.S. 2224,1134 e 1648-A RELATORE SEN. BIANCO Stato iter: seguito esame e votazione emendamenti dall'articolo 5-bis Il disegno di legge, già approvato dalla Camera e approvato con modificazioni dalla Commissione Sanità, reca disposizioni in materia di sicurezza delle cure e di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. Consente di superare problemi di notevole rilievo e di ricostruire il rapporto tra professionisti sanitari e pazienti attraverso la sicurezza delle cure che si realizza anche mediante l'insieme di tutte le attività finalizzate alla prevenzione. Alle attività di prevenzione del rischio messe in atto dalle strutture sanitarie e sociosanitarie, pubbliche e private è tenuto a concorrere tutto il personale, compresi i liberi professionisti che vi operano in regime di convenzione con il Servizio sanitario nazionale. Viene istituito l’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità con il compito di acquisire i dati dai Centri regionali per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente, relativi ai rischi e attraverso linee di indirizzo individua idonee misure per la prevenzione e la gestione del rischio sanitario. Altre misure misure riguardano la trasparenza dei dati delle prestazioni sanitarie, la responsabilità penale dell'esercente la professione sanitaria e la responsabilità civile della struttura e dell'esercente la professione sanitaria. Si conferma l'obbligo di copertura assicurativa per le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private e vengono definiti i limiti temporali delle garanzie assicurative. Si prevede, inoltre, l'istituzione di un Fondo di garanzia per i danni derivanti da responsabilità sanitaria. 8 Ufficio legislativo SEDUTE Martedì 22 (ore 16,30-20) Mercoledì 23 (ore 9,30-13 e ore 16,30-20) Giovedì 24 (ore 9,30) 9 Ufficio legislativo PROVVEDIMENTI CONCLUSI DALLE COMMISSIONI DEL SENATO (aggiornamento novembre 2016) COMMISSIONE INCHIESTA FEMMINICIDIO Doc. XXII n. 34-A RELATRICE SEN. LO MORO ORDINAMENTO PENITENZIARIO La Commissione Affari costituzionali ha approvato, con modificazioni, la proposta di inchiesta parlamentare che istituisce una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonche´su ogni forma di violenza di genere. Durerà in carica un anno e presenterà a conclusione dei lavori una relazione. I compiti saranno, tra l'altro, quello di svolgere indagini sulle reali dimensioni, condizioni, qualita` e cause del femminicidio, inteso come uccisione di una donna, basata sul genere, e, piu` in generale, di ogni forma di violenza di genere; monitorare la concreta attuazione della Convenzione Istanbul, analizzare episodi di femminicidio e proporre nuove soluzioni. La Commissione è composta da venti senatori e avrà i compiti di una Commissione di inchiesta. A.S. 2067 e connessi-A Il nuovo testo unificato, approvato con modificazioni dalla Commissione Giustizia composto da 40 articoli suddivisi in 5 titoli, mette insieme due tra i più importanti disegni di legge in materia di giustizia penale, approvati dalla Camera dei deputati: l'AS 2067 in materia di garanzie della difesa, ragionevole durata del processo ed efficacia rieducativa della pena e l'AS 1844 in materia di prescrizione del reato. RELATORI SENN. CASSON E CUCCA La Commissione, durante l’esame, ha inserito la materia della prescrizione e ha apportato modifiche in materia di intercettazioni, prevedendo la garanzia della riservatezza delle conversazioni telefoniche e criteri sulle modalità captative informatiche. (approvato dalla Camera) Stato iter: conclusa discussione generale LEGGE CONCORRENZA Collegato 2015 (approvato dalla Camera) A.S. 2085-A RELATORE SEN. TOMASELLI COMMISSIONE INCHIESTA APPALTI PUBBLICI A.S. 1881 e 1897 - A RELATORE SEN. FILIPPI INTRODUZIONE DELITTO DI TORTURA Il disegno di legge, approvato con modificazioni dalla Commissione Industria, reca disposizioni finalizzate a rimuovere ostacoli regolatori all'apertura dei mercati, a promuovere lo sviluppo della concorrenza e a garantire la tutela dei consumatori, anche in applicazione dei princìpi del diritto dell'Unione europea in materia di libera circolazione, concorrenza e apertura dei mercati, nonché delle politiche europee in materia di concorrenza. Le principali novità riguardano: le assicurazioni (trasparenza variazioni premio, verifica IVASS sui dati relativi ai sinistri e definizione sconti; valore probatorio "scatole nere" e altri dispositivi elettronici, contrasto frodi assicurative, trasparenza procedure risarcimento, ecc.); forme pensionistiche complementari; cambio fornitore servizi telefonia, ecc., tutela concorrenza settore distribuzione cinematografica; trasparenza mercato energia elettrica e gas; riforma bonus elettrico e gas; tavolo maxi bollette; carburanti; assegni bancari; professione forense e notariato; attività odontoiatria; orari farmacie e distribuzione farmaceutica; utilizzo servizi trasporto pubblico locale. Soppressi gli articoli che riguardano la semplificazione nelle procedure ereditarie, le modifiche alla disciplina della società a responsabilità limitata semplificata e la sottoscrizione digitale di taluni atti. Il disegno di legge, approvato con modificazioni, dalla Commissione Lavori pubblici, propone di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta, di tipo bicamerale, con l'obiettivo di analizzare il settore degli appalti pubblici e i fenomeni di corruzione e collusione ad essi correlati. Vengono affidati alla Commissione specifici compiti di acquisizione informazioni e notizie, di accertamenti e verifiche. La Commissione riferisce alle Camere annualmente con singole relazioni o con relazioni generali e ogniqualvolta ne ravvisi la necessità e comunque al termine dei suoi lavori. Inoltre procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria e tutte le volte che lo ritenga opportuno, potrà riunirsi in seduta segreta. Il disegno di legge, approvato con modificazioni dalla Commissione Giustizia, introduce gli articoli 613-bis (Tortura) e 613-ter (Istigazione del pubblico ufficiale a 10 Ufficio legislativo A.S. 10 e connessi - C RELATORI SENN. D'ASCOLA E BUEMI Stato iter: esame articolo 1 commettere tortura) nel titolo XII (delitti contro la persona), sez. III (delitti contro la libertà morale) del codice penale. La tortura è configurata come reato comune, invece che come reato proprio del pubblico ufficiale, caratterizzato da specifiche condotte e conseguenze verificabili e altresì vengono previste specifiche circostanze aggravanti. Interviene sul testo unico sull'immigrazione, non ammette il respingimento o l'espulsione o l'estradizione di una persona verso uno Stato qualora esistano fondati motivi di ritenere che essa rischi di essere sottoposta a tortura. Viene negata l'immunità diplomatica agli stranieri condannati per il reato di tortura in altro Stato. Durante l'esame in Assemblea sono stati approvati i seguenti emendamenti: 1.300 (testo 2) sen. De Cristofaro, identico agli emendamenti 1.204 sen. Cappelletti, 1.205 (testo 2) sen. Lo Giudice, che sopprime l'aggettivo "reiterate" riferito alle violenze. DISTACCO COMUNE SAPPADA A.S. 951 e 1082 - A Il testo unificato approvato, con modificazioni ,dalla Commissione Affari costituzionali prevede il distacco del comune di Sappada dalla regione Veneto (provincia di Belluno) e la conseguente aggregazione alla regione Friuli Venezia Giulia nell'ambito della provincia di Udine. RELATRICE SEN. BISINELLA 11 Ufficio legislativo CALENDARIO DELLE COMMISSIONI DEL SENATO (settimana 22 - 24 novembre 2016) COMMISSIONE PROVVEDIMENTI 1 - AFFARI COSTITUZIONALI ▫ presupposti costituzionali: decreto legge fiscale; ▫ in referente: ddl cyberbullismo (terza lettura); ddl segnalazioni reati o irregolarità nel lavoro pubblico o privato (approvato dalla Camera); ddl protezione minori stranieri non accompagnati (approvato dalla Camera); ddl conflitti di interesse. 2 – GIUSTIZIA ▫ parere schema d.lgs. risarcimento del danno per violazioni diritto della concorrenza; ▫ in referente: ddl modifiche procedibilità delitto atti sessuali con minorenne (approvato dalla Camera); ddl modifiche codice procedura civile (approvato dalla Camera): audizioni informali; ddl Codice antimafia (approvato dalla Camera); ddl cognome figli (approvato dalla Camera); ddl detrazione spese di giudizio; ddl elezione consiglieri ordini forensi; ddl accesso figlio alle informazioni sull'identità genitori (approvato dalla Camera); ddl affidamento condiviso; ddl disposizioni albo degli statistici; ddl modifiche cp reati contro la PA; ddl camere arbitrali avvocatura; ▫ svolgimento interrogazione. ▫ svolgimento interrogazione; ▫ in consultiva: decreto legge fiscale; ddl protezione minori stranieri non accompagnati; ▫ esame atti comunitari: 3 - ESTERI 4 - DIFESA 5 – BILANCIO 6 – FINANZE - Fondo europeo sviluppo sostenibile EFSD; - Fondo garanzia per azioni esterne. ▫ in referente: ddl militari condannati a morte nella prima guerra mondiale (approvato dalla Camera); ddl giornata vittime civili delle guerre (approvato dalla Camera); ▫ parere schema dm riparto previsione spesa Ministero difesa 2016 per associazioni combattentistiche; ▫ in consultiva: decreto legge fiscale. ▫ in referente: decreto legge interventi popolazioni colpite dal sisma; decreto legge nuovi interventi popolazioni colpite dal sisma; ▫ in consultiva: ddl concorrenza economia digitale; ddl cittadinanza economica; ddl militari condannati a morte nella prima guerra mondiale; ddl patrimonio culturale immateriale; d.l. materia fiscale; ddl cittadinanza - ius soli; d.l. sisma 2016; ddl legge concorrenza; ddl vittime dovere; ddl conflitti interesse; ddl contrasto povertà; ddl riacquisto cittadinanza italiani emigrati; ddl agrumeti caratteristici; ddl politiche spaziali. ▫ in referente: ddl disposizioni fiscali a favore studenti con disturbo apprendimento; ddl recupero credito insoluti PA; ▫ esame atto comunitario: - Prodotti investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati. 5- BILANCIO E 6 - FINANZE ▫ in referente: decreto legge in materia fiscale (approvato dalla Camera). 6 - FINANZE E 10 - INDUSTRIA ▫ audizione rappresentanti Guardia di Finanza sul ddl misure fiscali per concorrenza economia digitale. 7 – ISTRUZIONE ▫ in deliberante: ddl patrimonio culturale immateriale (approvato dalla Camera); ▫ parere schemi: d.lgs. Comitato it. paralimpico; dm riparto stanziamento stato previsione MIUR; ▫ esame atto comunitario: 12 Ufficio legislativo - Unione partenariato per ricerca area Mediterraneo (PRIMA); ▫ nomina Presidente Fond.ne Centro sperimentale cinematografia; ▫ in referente: ddl Codice dello spettacolo: audizioni: AGIS; Federvivo; ANESV; Assomusica e ATIT; ddl borse studio medici specializzandi;:ddl educatore sociopedagogico (approvato dalla Camera); ddl statizzazione ex istituti musicali pareggiati; ddl alienabilità ex collegio Villa Lomellini (approvato dalla Camera); ddl celebrazione 150 anni morte Rossini; ddl celebrazione 2000 anni morte Ovidio; ddl università straniere in Italia; ddl cittadinanza economica; ▫ in consultiva: decreto legge fiscale; ▫ esame affare su stato salute sport; ▫ svolgimento interrogazione. 7 - ISTRUZIONE E 9 - AGRICOLTURA ▫ esame affare assegnato rilancio settore agricolo con riferimento a istruzione e formazione. 7 - ISTRUZIONE E 12 - SANITA' ▫ audizione Rettore Università Milano sull'affare assegnato progetto human technopole. 8 – LAVORI PUBBLICI ▫ in deliberante: ddl responsabilità piloti porti e servizi tecnico-nautici (approvato dalla Camera). ▫ in consultiva: decreto legge fiscale; ▫ proposte nomine: Presidenti Autorità portuale: Mare Adriatico centrale; Mare Adriatico centrale-settentrionale; ▫ esame atti comunitari: - Promozione connettività internet nelle comunità locali; - Codice europeo comunicazioni elettroniche; - Organismo regolatori europei comunicazioni elettroniche. 8 - LL.PP. E 10 - INDUSTRIA ▫ parere schema d.lgs. realizzazione infrastruttura per combustibili alternativi. 8 E VIII CAMERA-SENATO ▫ uffici Presidenza: ulteriori schemi deliberazioni linee guida trasmessi Autorità Garante Anticorruzione; ▫ indagine conoscitiva stato attuazione nuova disciplina contratti pubblici: audizioni rappresentanti: Gruppo Ferrovie Stato e CGIL, CISL, UIL. ▫ in consultiva: decreto legge fiscale; ▫ in deliberante: ddl filiera canapa (approvato dalla Camera); ▫ in referente: ddl dieta mediterranea; ddl ristorazione collettiva; ddl agrumeti caratteristici (approvato dalla Camera); ddl ristorazione collettiva; ▫ esame affari assegnati: regolare attività di pesca in acqua dolce; nuove tecnologie in agricoltura; ▫ esame affare su attuazione iniziative Commissione europea su aspetti istituzionali strategia commerciale UE. ▫ parere schema d.lgs. riordino camere di commercio (nuovo schema d.lgs.); ▫ in referente: ddl sicurezza sport invernali; ▫ in consultiva: decreto legge fiscale; schema d.lgs. uso mangimi. ▫ in referente: ddl prevenzioni abusi in asili e case di cura (approvato dalla Camera): audizione Garante protezione dati personali; ddl contrasto povertà (approvato dalla Camera): audizione rappresentanti Forum Terzo Settore; ▫ in consultiva: decreto legge fiscale; ddl segnalazioni reati o irregolarità nel lavoro pubblico o privato; 9 - AGRICOLTURA 10 – INDUSTRIA 11 – LAVORO 13 Ufficio legislativo 12 – SANITA’ 13 – AMBIENTE 14 – POLITICHE UE ▫ svolgimento interrogazione. ▫ in consultiva: decreto legge fiscale; ▫ in referente: ddl attività funerarie; ▫ pareri schemi d.lgs.: uso magimi; esportazione e importazione sostanze chimiche pericolose; indicazioni nutrizionali e salute sui prodotti alimentari; schema dpcm livelli essenziali di assistenza - LEA). ▫ ufficio Presidenza: audizione informale esperti CNR e università Salento sull'affare assegnato centrale Enel Cerano; audizione assessore ambiente Regione Lazio e assessore energia Regione Siciliana sull'affare assegnato smaltimento rifiuti regioni e città; audizione Presidente Regione Siciliana sull'affare assegnato demolizione edilizia abusiva; ▫ in referente: ddl piccoli comuni (approvato dalla Camera); ▫ in consultiva: decreto legge sisma 2006; decreto legge fiscale; ▫ parere schema d.lgs. riduzione utilizzo borse di plastica in materiale leggero. ▫ esame atti comunitari: - Prodotti investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati; - Unione partenariato per ricerca area Mediterraneo (PRIMA); ▫ in consultiva: decreto legge fiscale. MORTE ALDO MORO ▫ comunicazioni Presidente. INFORTUNI LAVORO ▫ comunicazioni Presidente. VIGILANZA RAI ▫ audizione direttore TGR. ANTIMAFIA ▫ audizioni: Capo Dipartimento amm.ne penitenziaria; Procuratore aggiunto Rep.presso Tribunale Palermo; ▫ III Comitato - Infiltrazioni mafiose nelle istituzioni territoriali e enti locali. QUESTIONI REGIONALI ▫ pareri alle Commissioni. SEMPLIFICAZIONE ▫ indagine conoscitiva semplificazione e trasparenza rapporto utenti comparti finanziario, bancario e assicurativo: audizione rappresentanti CONSOB. FEDERALISMO FISCALE ▫ audizione rappresentanti Ufficio parlamentare bilancio sui fabbisogni e capacità fiscali standard. SCHENGEN ▫ indagine conoscitiva gestione fenomeno migratorio: audizione Presidente ANCI. 14 Ufficio legislativo PROVVEDIMENTI APPROVATI DALLA CAMERA E ALL'ESAME DEL SENATO (settimana 15 - 16 novembre 2016) Nel corso della scorsa settimana la Camera ha approvato i seguenti provvedimenti che passano ora all'esame del Senato: Provvedimento Contenuto DECRETO LEGGE N. 193 IN MATERIA FISCALE Nella seduta del 16 novembre la Camera ha approvato il decreto legge recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili. Il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti né articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge, nel testo già approvato dalle Commissioni, a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea. A.C. 4110-A/R Si rinvia alle schede dei decreti legge. Dichiarazione di voto PD sulla questione di fiducia MAINO MARCHI. Presidente, colleghi deputati, rappresentanti del Governo, all'audizione del Ministro Padoan sulla legge di bilancio l'onorevole Brunetta ha affermato che non si era mai visto un decreto fiscale più legge di bilancio insieme. Mi dispiace contraddire il collega, nonché professore, ma precedenti ci sono, come la legge finanziaria 2008 più decreto-legge del Governo Prodi, si dirà: sempre voi; no, perché ci sono precedenti ben più hard, come una vera e propria finanziaria triennale, fatta in piena estate, con un decreto-legge, e l'ha fatta il Governo di cui proprio l'onorevole Brunetta era membro; quella manovra tagliava ben otto miliardi in tre anni alla scuola, mentre questo Governo ne ha aggiunti 3, sta stabilizzando 180.000 docenti e ora investe su ricerca, università, diritto allo studio, servizi 0-6 anni. Quella manovra cominciava a tagliare i fondi degli interventi sociali e il Governo Berlusconi li ha azzerati con la sua ultima legge di stabilità, mentre questo Governo sta finanziando tutti i fondi come quello contro la povertà, 600 milioni nel 2016, un miliardo nel 2017, un miliardo e mezzo nel 2018. Quella manovra inaspriva gli obiettivi del Patto di stabilità interno per regioni e enti locali, mentre questo Governo lo ha superato ed eliminato, per rilanciare gli investimenti. Da quella manovra in avanti non c’è stato nessun taglio delle tasse da parte di quel Governo, anzi, in diversi casi ci sono stati aumenti, mentre questo le ha tagliate, le sta tagliando in misura senza precedenti, soprattutto su lavoro e imprese. Insomma, le differenze ci sono e sono evidenti, non le vedono solo i colleghi del MoVimento 5 Stelle. Per loro tutti gli altri sono tutti uguali, per loro le differenze si misurano su due parametri: gli scontrini, di cui sono grandi collezionisti, e le rinunce: rinuncia alle Olimpiadi, rinuncia alla metropolitana, rinuncia ad eliminare 315 indennità di senatori. È più bello per loro dimezzarle tutte per avere in Parlamento solo chi vive di rendita o pensionati o disoccupati. Insomma, ci sono molti motivi, anche specifici, sul provvedimento che stiamo esaminando per dare la fiducia al Governo e per non averne nelle opposizioni, anche nella Lega, che in questo decreto, laddove si prevedono risorse per interventi su profughi e migranti, ha presentato emendamenti per destinare quelle risorse ad altri interventi di carattere sociale. Insomma, si promuove la guerra tra poveri: la storia ci dice che chi fomenta la guerra tra poveri non lo fa perché sta con una parte dei poveri, ma per fare gli interessi dei più ricchi. Questo è, di fatto, il populismo e vedrete che, nei prossimi anni, con la Presidenza Trump, la cui vittoria fa sognare Salvini, non si ridurranno le disuguaglianze e le ingiustizie sociali negli Stati Uniti, ma aumenteranno. E alla sinistra che va in piazza a protestare il giorno dopo dico che è meglio andare a votare bene nel giorno giusto; dico che serve più operare in un'ottica di cultura di Governo, che è dura, impegnativa, pone di fronte a scelte difficili, ma è quella che può cambiare la vita dei cittadini, mentre non si cambia con la mera testimonianza. L'impianto del disegno di legge di bilancio, di cui il decreto fiscale è una parte importante, è un impianto che fa i conti con la questione di come sostenere la crescita in una fase di riduzione rispetto alle aspettative della stessa a livello mondiale, per un insieme di fattori, con conseguenze sul nostro Paese. È un impianto che continua il perseguimento dell'aggiustamento dei conti pubblici, ma con più gradualità, per avere gli spazi per interventi a sostegno della crescita e per far fronte a eventi eccezionali, come i migranti ed i terremoti. Una crescita che dai dati ISTAT di ieri è, comunque, migliore delle ultime stime, confermando quelle del Governo. È una sfida alle politiche dell'Unione europea ? Sì, lo è, ma in una direzione che dovrebbe trovare in quest'Aula il sostegno di tutti: non ho mai sentito la nostra destra esaltare le regole europee, il MoVimento 5 Stelle dice che almeno bisogna spingersi fino al 3 per cento e SEL che bisogna andare oltre. È una sfida che sta dando risultati, che sta cambiando, cominciando a cambiare le politiche europee. Andrebbe, pertanto, apprezzata una manovra che riduce il deficit dal 2,4 del 15 Ufficio legislativo 2016 al 2,3 nel 2017 – uno dei più bassi in Europa –, ma lo porta dalle previsioni dell'1,8, appunto, al 2,3, e, invece, si dice che è una manovra elettorale in funzione del referendum. Cosa c’è di elettorale ? L'intesa con i sindacati sulle pensioni ? Ma non voleva, forse, la Lega fare un referendum per abrogare la «legge Fornero», che creerebbe un buco di decine di miliardi? E adesso si dice che è elettorale la flessibilità in uscita, l'abolizione delle norme che impediscono il cumulo e l'aumento della quattordicesima ? In questo decreto cosa c’è di elettorale ? La rottamazione delle cartelle, di cui si pagheranno quota capitale, interessi legali e remunerazione del servizio di riscossione ? Ci è stato detto su questo che facciamo condoni e, contemporaneamente, che siamo degli strozzini. Basta questa palese contraddizione che per capire chi fa campagna elettorale. La realtà è che questa misura fa parte di un percorso di superamento di Equitalia, che avrà anche altre misure in futuro e, contemporaneamente, di un potenziamento della riscossione, dando all'Agenzia delle entrate-riscossione strumenti che ha già a disposizione l'Agenzia delle entrate. I colleghi del MoVimento 5 Stelle si lamentano perché avremmo copiato la loro proposta su Equitalia di due anni fa dopo avergliela bocciata. Se è uguale, votatela e intestatevela! Se non la votate, è perché non è uguale e, allora, non potete accusarci di avervi portato via la marmellata. È elettorale la riapertura dei termini della collaborazione volontaria ? Fa parte di una strategia in un contesto europeo internazionale, che vede gli Stati impegnati sul piano del potenziamento, della razionalizzazione e dell'allargamento dei meccanismi di scambio di informazioni fiscali, quindi di una strategia di maggiore efficacia nel contrasto degli illeciti fiscali internazionali. D'altra parte, nelle audizioni sono state da più parti presentate proposte per rendere permanente la misura. È elettorale l'articolo 4 sulla comunicazione telematica dei dati delle fatture IVA ? A giudicare dalle email arrivate ai parlamentari, direi proprio di no. È elettorale il contributo per il trasporto ferroviario regionale di Campania e Molise ? Dire che il debito della Campania, già sul tavolo alcuni mesi fa, non può essere imputato, per la dimensione che ha, all'attuale Presidente, ma che ha ragioni nel tempo passato, come il fatto che la Campania non ha utilizzato 600 milioni per il pagamento dei debiti pregressi della pubblica amministrazione, di cui alla legge n. 35 del 2013, per questioni contabili, è dire la pura verità, non fare «marchette» come veniamo accusati. È elettorale intervenire a favore dei comuni dei centri di trattenimento o di accoglienza per stranieri ? È semplicemente giusto, equo ed umano. È, invece, elettorale, populista, è una bugia – lo dico all'onorevole Pili – dire che tutte le cooperative che si occupano di questo tema sono di «Mafia capitale». È pura invenzione che noi andiamo a prendere i profughi in Libia e li portiamo in Italia. È elettorale o semplicemente una politica per lo sviluppo finanziare il contratto di programma per le ferrovie, rifinanziare il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, assumere misure per la promozione e lo sviluppo dell'agroalimentare e potenziare il tax credit per il cinema e l'audiovisivo ? E non abbiamo tolto risorse agli esodati, onorevole Fassina: nel disegno di legge di bilancio c’è l'ottava salvaguardia. Ecco, di questo abbiamo discusso in questi giorni: è un provvedimento impegnativo, corposo, affrontato certamente in un tempo distretto dalle Commissioni di merito, ma non per questo è un provvedimento chiuso, blindato. Molti sono stati gli emendamenti approvati o riformulati, sia di maggioranza che di opposizione, grazie al lavoro dei relatori e alla disponibilità del Governo di entrare nel merito su ogni proposta, quando vi erano le condizioni tecniche per farlo. Ovviamente, vi sono state in quest'Aula le proteste per l'ennesimo decreto-legge e l'ennesima fiducia, ma se da oltre vent'anni tutti i Governi fanno così, un motivo ci sarà: ed è l'anomalia del bicameralismo perfetto che abbiamo solo noi. C’è la possibilità di superare questa anomalia e di dare davvero centralità alla Camera dei deputati e al Parlamento: con il referendum del 4 dicembre, decideranno i cittadini. Chi è in quest'Aula, però, dovrebbe risparmiarci l'ipocrisia del lamento su decreti-legge e fiducie e, poi, lavorare per mantenere così com’è un sistema istituzionale che, da almeno trent'anni, la maggior parte delle forze politiche afferma che non funziona. Non so, poi, dove l'onorevole Pesco abbia visto il profondo rosso del futuro Senato: anche nelle regioni si vota ogni cinque anni e gli elettori confermano o cambiano le maggioranze. Pertanto, il gruppo del Partito Democratico, per queste ragioni, voterà con piena convinzione la fiducia al Governo. Dichiarazione di voto finale PD MICHELE PELILLO. Signora Presidente, signor Viceministro, onorevoli colleghe e colleghi, la legge di delega del 2014 e i successivi decreti attuativi hanno tracciato la strada. Il disegno ispiratore di questo decreto-legge, arricchito dal lavoro parlamentare, è sempre lo stesso: costruire finalmente un nuovo ed inedito rapporto tra il contribuente italiano e l'erario, un rapporto di leale collaborazione fondato sul reciproco affidamento ciascuno nel rispettivo ruolo, uno a difesa dei propri diritti soggettivi, l'altro a tutela dell'interesse generale, e nel contempo contrastare in modo sempre più determinato ed efficace l'evasione fiscale. Diciamocelo: è un disegno ambizioso che avrà bisogno di molta cura legislativa e avrà bisogno di tempo. Siamo convinti che il provvedimento di oggi non solo vada nella direzione giusta ma ci faccia fare un bel passo in avanti. Innanzitutto le semplificazioni tante e tanto attese per favorire la collaborazione del contribuente: dall'abolizione dei famigerati studi di settore alla modifica dei termini per adempimenti e versamenti di imposta; dalla sospensione dei termini nel mese di agosto alla dichiarazione integrativa in favore del contribuente, un istituto nuovo di zecca; dalla semplificazione del regime della cedolare secca sugli immobili a quella sui rimborsi IVA e 16 Ufficio legislativo così via con molte altre semplificazioni attese da tanto tempo, in qualche caso da sempre. Poi il decreto-legge interviene sulla riscossione che senz'altro il versante più delicato nel rapporto tra contribuente ed erario. Se le semplificazioni servono per predisporre al meglio il contribuente a soddisfare l'obbligazione tributaria cambiare le regole della riscossione significa che anche lo Stato deve fare la sua parte. Non ci sarà più Equitalia. Si crea un nuovo ente pubblico economico che sarà ente strumentale dell'Agenzia delle entrate ma sarà sottoposto all'indirizzo e dalla vigilanza del Ministero dell'economia e delle finanze. Tutti i dipendenti – più di ottomila – con il loro grande bagaglio di esperienza saranno salvaguardati e di questo siamo soddisfatti. Forse non lo saranno coloro che in questi anni, soffiando sul fuoco della disperazione della crisi economica, li hanno esposti ad una ingiusta quanto rischiosa gogna quotidiana. Il nuovo ente di riscossione che nascerà nei prossimi mesi dovrà dotarsi di uno statuto che rispetti lo statuto del contribuente, che riveda il sistema degli aggi, che si ispiri ai principi di cooperazione, di leale collaborazione ed affidamento presenti nella legge di delega. L'atto aggiuntivo alla convenzione annuale tra il Ministero dell'economia e delle finanze e l'Agenzia delle Entrate previsto dall'articolo 1 dovrà prevedere inoltre la tipologia di comunicazione e di informazioni preventive volte ad evitare aggravi moratori anche mediante l'istituzione di uno sportello telematico secondo criteri di trasparenza che consentano al contribuente di individuare con certezza il debito originario. Se tutto questo sarà realizzato conformemente alla volontà legislativa, avremo acquisito un buon risultato non risolutivo, meglio essere chiari, perché per di ridisegnare con la matita giusta il punto di equilibrio nel delicato campo della riscossione dei tributi è necessario intervenire anche nel settore delle sanzioni amministrative che nel disegno di un nuovo rapporto appaiono oggi troppo onerose. Le semplificazioni e le nuove regole di ingaggio nella riscossione soddisfano il primo obiettivo: la costruzione del nuovo rapporto tra fisco e contribuenti ma un fisco più amico o almeno un fisco più vicino nella situazione data non può permettersi di non insistere nel perseguire tenacemente il contrasto all'evasione. Il fisco deve dialogare con il contribuente nella fase dichiarativa, deve informarlo nella fase che precede l'accertamento, deve porre il contribuente nelle condizioni di aderire, di ravvedersi, di rateizzare, deve informarlo prima della riscossione, deve essere chiaro e puntuale nella formazione del ruolo e nella redazione della cartella di pagamento, deve dare la possibilità di rateizzare anche in questa fase. Deve fare tutto questo ed altro ma al termine del percorso deve essere inflessibile con chi intenzionalmente si sottrae all'obbligo tributario in spregio dell'articolo 53 della Costituzione. Questo è il significato dell'articolo 3 del decreto-legge che affina e potenzia i poteri del nuovo ente di riscossione. Se l'ambizioso disegno della legge di delega continuerà a seguire questa dinamica c’è da essere fiduciosi. Potremo davvero aspirare ad avere un fisco non più inutilmente vessatorio e burocratico, più leale, più chiaro, più vicino alle esigenze dei contribuenti in difficoltà, un fisco che valorizzi la sincera disponibilità dei cittadini a fare il proprio dovere con l'erario ma nel contempo un fisco sempre più severo e intransigente nei confronti di coloro che deliberatamente scelgono la strada sbagliata di sottrarsi al proprio dovere tributario. Tutto questo è meglio ricordarlo in una cornice che, anno dopo anno, va svelando la sua concretezza e l'autenticità dell'impegno politico che la sta realizzando. Mi riferisco alla costante diminuzione della pressione fiscale dal 2014 al prossimo 2017, uno dei punti più qualificanti del Governo Renzi ed una novità assoluta per la politica italiana. Dopo la riduzione dell'IRAP, l'intervento sul reddito di lavoro subordinato poi quello sulla prima casa e sull'IMU in agricoltura, per il prossimo anno il taglio dell'IRES con tre punti e mezzo di meno di aliquota, poi l'esenzione IRPEF ancora in agricoltura e quindi l'istituzione dell'IRI in favore di artigiani e piccoli imprenditori. Sul decreto alla nostra attenzione si potrebbe ancora dire molto specie se lo consideriamo così come è parte integrante dell'intera manovra di bilancio per il 2017. Ma, signora Presidente, mi fermo qui, in quanto le mie argomentazioni sono più che sufficienti per motivare un convinto voto a favore da parte del gruppo del Partito Democratico. 17 Ufficio legislativo PROVVEDIMENTI ALL'ESAME DELL'ASSEMBLEA DELLA CAMERA (settimana dal 23 novembre 2016) Nel corso della settimana, l'Assemblea della Camera esaminerà i seguenti provvedimenti: Provvedimento Contenuto BILANCIO DELLO STATO Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019 e eventuale Nota di variazioni A.C. 4127-bis Stato iter: inizio discussione Giovedì 24 novembre ore 10 e nei giorni successivi fino a conclusione SEDUTE Mercoledì 23 novembre (ore 15 ) interrogazioni a risposta immediata (question time) con trasmissione in diretta televisiva. Giovedì 24 (ore 10 e pom. con eventuale prosecuzione notturna) e giorni successivi fino a conclusione lavori La Presidente si riserva di iscrivere all'ordine del giorno delle sedute della settimana l'esame di progetti di legge di ratifica licenziati dalle Commissioni e di ulteriori documenti licenziati dalla Giunta per le autorizzazioni. 18 Ufficio legislativo CALENDARIO DELLE COMMISSIONI DELLA CAMERA (settimana 21 - 25 novembre 2016) COMMISSIONE PROVVEDIMENTI I – AFFARI COSTITUZIONALI ▫ esame risoluzioni; ▫ svolgimento interrogazioni. II - GIUSTIZIA ▫ in legislativa: pdl traffico organi destinati al trapianto; ▫ in referente: pdl protezione testimoni di giustizia; ▫ pareri schemi d.lgs.; ▫ pareri alle Commissioni. ▫ indagine conoscitiva tutela diritti minoranze: audizioni; ▫ in referente: pdl trattati int.li, basi e servitù militari. IV – DIFESA ▫ parere schema dm. V – BILANCIO ▫ in referente: legge di bilancio (esame emendamenti). VII – CULTURA ▫ in referente: pdl sostegno formazione e ricerca scienze geologiche (terza lettura); ▫ svolgimento interrogazioni; ▫ parere schema dm. VIII – AMBIENTE ▫ ufficio di Presidenza. X – ATTIVITA’ PRODUTTIVE ▫ svolgimento interrogazioni. XI - LAVORO ▫ ufficio Presidenza integrato dai rappresentanti Gruppi. XII - AFFARI SOCIALI ▫ in referente: pdl testamento biologico; ▫ parere schema dpcm. XIII - AGRICOLTURA ▫ in referente: pdl produzione vitivinicola (terza lettura). XIV - POLITICHE UE ▫ pareri alle Commissioni. III – ESTERI 19 Ufficio legislativo CONSIGLIO DEI MINISTRI 9 novembre 2016 ATTUAZIONE PROGRAMMA GOVERNO (al 7 novembre) D.LGS. RIFORMA CAMERE DI COMMERCIO In apertura del Consiglio dei ministri, la Ministra per le riforme costituzionali e per i rapporti con il Parlamento ha aggiornato il Governo sullo stato di attuazione del programma, comunicando l’adozione di 30 ulteriori provvedimenti attuativi, di cui 27 riferiti al Governo in carica. Sul sito dell’Ufficio per il programma di Governo sono pubblicati gli elenchi dei provvedimenti attuativi adottati ed il Report di monitoraggio aggiornato al 30 ottobre scorso. RIFORMA DELLE CAMERE DI COMMERCIO Decreto legislativo – secondo esame preliminare Attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n.124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura Il Consiglio dei ministri, su proposta dei Ministri dello sviluppo economico e per la semplificazione e la pubblica amministrazione ha approvato, in secondo esame preliminare, il decreto legislativo recante attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n.124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Nello specifico, il provvedimento prevede un piano di razionalizzazione, in un’ottica di efficientamento, di efficacia e di riforma della governance delle Camere di commercio. Più nel dettaglio, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto, il numero complessivo delle Camere si ridurrà dalle attuali 105 a non più di 60 nel rispetto dei seguenti vincoli direttivi: almeno una Camera di commercio per Regione; accorpamento delle Camere di commercio con meno di 75mila imprese iscritte. Al fine di alleggerire i costi di funzionamento delle Camere, il decreto prevede 4 ulteriori azioni che riguardano: la riduzione del diritto annuale a carico delle imprese del 50%; la riduzione del 30% del numero dei consiglieri; la gratuità per tutti gli incarichi degli organi diversi dai collegi dei revisori; una razionalizzazione complessiva del sistema attraverso l’accorpamento di tutte le aziende speciali che svolgono compiti simili, la limitazione del numero delle Unioni regionali ed una nuova disciplina delle partecipazioni in portafoglio. Il provvedimento introduce quindi maggiore chiarezza sui compiti delle Camere con l’obiettivo di focalizzarne l’attività su attività istituzionali evitando, al contempo, duplicazioni di responsabilità con altri enti pubblici. Viene infine rafforzata la vigilanza del Ministero dello sviluppo economico, che attraverso un comitato indipendente di esperti valuterà le performance delle Camere di commercio. Nell’ambito di questo piano complessivo di razionalizzazione organizzativa ricade anche la rideterminazione delle dotazioni organiche di personale dipendente delle Camere di commercio con possibilità di realizzare processi di mobilità tra le medesime Camere e definizione dei criteri di ricollocazione presso altre amministrazioni pubbliche. ATTUAZIONE NORMATIVE EUROPEE DISCIPLINA SANZIONATORIA SU ETICHETTE E SOSTANZE PERICOLOSE Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente e del Ministro della giustizia ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione di normative europee: 1) Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (UE) n. 1924/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 dicembre 2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari 20 Ufficio legislativo Con il provvedimento si predispone l’apparato sanzionatorio, costituito da sanzioni amministrative pecuniarie, per le violazioni degli obblighi contenuti nel regolamento relativamente, in modo particolare, alle prescrizioni circa l’etichettatura di presentazione e di pubblicità degli alimenti. I compiti di vigilanza e controllo sull’adempimento degli obblighi fanno capo a al Ministero della salute, alle regioni, alle province autonome di Trento e Bolzano e alle Asl, secondo gli ambiti di rispettiva competenza. Restano ferme comunque le attribuzioni dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato in materia di pubblicità ingannevole e di pubblicità comparativa. 2) Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (UE) n. 1924/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 dicembre 2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari Con il provvedimento si prevedono sanzioni pecuniarie, di natura amministrativa, per la violazione delle prescrizioni del regolamento che pone, appunto, principi e regole dell’esportazione ed importazione di sostanze chimiche pericolose. I compiti di vigilanza, nonché di accertamento e irrogazione delle sanzioni, fanno capo al Ministero della salute, al Ministero dell’ambiente e al Ministero dello sviluppo economico; nell’ambito delle rispettive competenze, detti compiti spettano anche all’Agenza delle dogane e dei monopoli, al Corpo della Guardia di finanza e alle Regioni e alla province autonome di Trento e di Bolzano. D.LGS. OGM OGM, LIMITI E DIVIETI PER LA COLTIVAZIONE Decreto legislativo – esame definitivo Attuazione della direttiva europea sulla possibilità degli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di ogm Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente e del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione della direttiva 2015/412/UE del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 marzo 2015, che modifica la direttiva 2001/18/CE sulla coltivazione di organismi geneticamente modificati (ogm). Nello specifico, il provvedimento fornisce una base giuridica per consentire agli Stati membri di limitare o vietare nel proprio territorio la coltivazione di OGM autorizzati nell’Unione europea. D.LGS. UTILIZZO BORSE DI PLASTICA RIDUZIONE DELL’UTILIZZO DI BORSE DI PLASTICA Decreto legislativo – esame preliminare Attuazione della direttiva europea Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2015/720 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2015, che modifica la direttiva 94/62/CE per quanto riguarda la riduzione dell’utilizzo di borse di plastica in materiale leggero. Nello specifico, considerato l’elevato livello di inquinamento ambientale riconducibile ai rifiuti di borse di plastica, il provvedimento mira a prevenirne o ridurne l’impatto, prevedendo tra l’altro il divieto di fornitura a titolo gratuito delle borse di plastica ammesse al commercio e la progressiva riduzione della commercializzazione delle borse di plastica fornite a fini di igiene o come imballaggio primario per alimenti sfusi diversi da quelli compostabili. D.LGS. VIGILANZA ENTI CREDITIZI VIGILANZA DEGLI ENTI CREDITIZI E DOCUMENTI INFORMATIVI DEI PRODOTTI D’INVESTIMENTO Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente e del Ministro dell’economia e delle 21 Ufficio legislativo finanze, ha approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi di attuazione di normative europee: 1) Adeguamento della normativa nazionale al Regolamento (UE) 1024/2013 del Consiglio, del 15 ottobre 2013, che attribuisce alla Banca Centrale Europea compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi La normativa attribuisce alla Banca Centrale Europea compiti specifici in materia di vigilanza prudenziale sulle banche degli Stati aderenti al Meccanismo di Vigilanza Unico (il “Regolamento SSM”). Il decreto è stato predisposto in attuazione della delega contenuta nell’articolo 4 della legge 9 luglio 2015, n. 114 (legge di delegazione europea 2014). Il Regolamento SSM ha istituito il sistema accentrato di vigilanza sulle banche degli Stati membri che adottano l’euro, che costituisce il primo pilastro dell’Unione bancaria, e attribuisce alla BCE alcuni tra i più significativi compiti in materia di vigilanza prudenziale sulle banche degli Stati aderenti all’MVU. In quanto regolamento europeo, il Regolamento SSM è direttamente applicabile e giuridicamente vincolante in tutti gli Stati membri: esso, pertanto, non deve essere recepito né riprodotto nei singoli ordinamenti nazionali; le norme con esso incompatibili devono, inoltre, essere disapplicate. Nondimeno, ragioni di chiarezza e organicità del quadro normativo hanno indotto il legislatore a ritenere opportuno un intervento volto ad adeguare il quadro delle competenze attribuite alla Banca d’Italia alla ripartizione tra BCE e autorità nazionali di vigilanza definita nel Regolamento SSM e a eliminare dall’ordinamento le disposizioni non più compatibili con il nuovo assetto europeo. 2) Attuazione del Regolamento (UE) 1286/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 novembre 2014, relativo ai documenti contenenti le informazioni chiave per i prodotti d’investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati La normativa è volta ad aumentare la trasparenza sui prodotti d’investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati (c.d. “PRIIP”), al fine di permettere una più chiara comprensione e comparabilità degli investimenti proposti agli investitori al dettaglio e dei relativi profili di rischio. Principale strumento di trasparenza previsto dal Regolamento UE è il c.d. “documento contenente le informazioni chiave” sui PRIIP (il c.d. Key Information Document o KID), la cui forma e contenuto sono disciplinati in modo uniforme ai sensi del Regolamento stesso e che deve essere fornito agli investitori al dettaglio prima che essi siano vincolati da un contratto o un’offerta relativa a PRIIP. Complementare strumento di tutela degli investitori al dettaglio sono i nuovi poteri di monitoraggio e di “intervento sui prodotti” attributi dal Regolamento UE alle autorità di vigilanza europee e nazionali, che possono vietare o limitare temporaneamente la commercializzazione, distribuzione e vendita di PRIIP oppure un tipo di attività o pratica finanziaria. Il Regolamento UE introduce altresì norme in materia di procedure di reclamo e di ricorso a favore degli investitori al dettaglio in PRIIPS e disposizioni in materia di sanzioni amministrative e altre misure d’intervento (es. divieto o sospensione della commercializzazione di un PRIIP). Il decreto designa innanzitutto le Autorità nazionali competenti a fini di vigilanza sul rispetto degli obblighi posti dal Regolamento, individuando queste nella Consob e nell’IVASS, secondo le rispettive attribuzioni e i criteri ivi specificati, nel rispetto dei principi di delega di cui alla legge di delegazione europea 2014. Sono inoltre introdotte specifiche norme sui “sistemi interni” che devono essere implementati da parte dei "soggetti abilitati" per consentire la segnalazione da parte dei propri dipendenti delle violazione al Regolamento UE (c.d. whistleblowing), nonché sulle procedure per la segnalazione alle suddette Autorità nazionali di violazioni alle norme del Regolamento UE e a quelle nazionali di attuazione. Vengono poi stabiliti gli importi minimi e massimi delle sanzioni amministrative pecuniarie relative alle violazioni delle disposizioni del Regolamento UE, con previsione di importi differenti a secondo che siano commesse da persone fisiche o giuridiche. Per evitare infine disallineamenti temporali tra la data di applicazione delle norme UE e di quelle nazionali, è previsto che le disposizioni del decreto legislativo si applichino solo a decorrere dalla data di applicazione del Regolamento UE (attualmente fissata al 31 dicembre 2016). 22 Ufficio legislativo D.LGS. SERVIZIO CIVILE NAZ. SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Decreto legislativo – esame preliminare Attuazione della delega prevista dalla legge 6 giugno 2016, n. 106 Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che modifica il sistema del servizio civile nazionale – istituito dalla legge 6 marzo 2001, n. 64 e disciplinato dal decreto legislativo 5 aprile 2002 n.77 – in attuazione dei principi e criteri della delega contenuta nella legge 6 giugno 2016, n. 106, concernente la disciplina del servizio civile universale (S.C.U.). Il provvedimento seguirà l’iter di approvazione dopo aver acquisito i pareri della Conferenza Unificata e delle competenti Commissioni Parlamentari. Nello specifico, il decreto disciplina il servizio civile universale quale strumento di difesa non armata della Patria, di educazione alla pace tra i popoli, di promozione dei valori fondativi della Repubblica. Le finalità del servizio civile universale sono perseguite mediante programmi di intervento nei settori dell’assistenza, della protezione civile, del patrimonio ambientale e della riqualificazione urbana, del patrimonio storico, artistico e culturale, dell’educazione e promozione culturale e dello sport, dell’agricoltura in zona di montagna e sociale, della biodiversità, della promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata, della promozione e tutela dei diritti umani, della cooperazione allo sviluppo, della promozione della cultura italiana all’estero e del sostegno alle comunità di italiani all’estero. Il decreto definisce i ruoli e le competenze dei soggetti che partecipano alla realizzazione del servizio. Allo Stato sono attribuite le funzioni di programmazione, controllo, verifica e valutazione del servizio civile universale. Le funzioni di programmazione sono svolte mediante la predisposizione del piano triennale, attuato con piani annuali che tengono conto del contesto nazionale ed internazionale, delle risorse economiche disponibili derivanti dal bilancio dello Stato, delle risorse comunitarie e di quelle rese disponibili da soggetti pubblici o privati. Le funzioni di controllo, verifica e valutazione sono effettuate mediante un controllo sulla gestione delle attività degli enti, una valutazione dei risultati dei programmi di intervento e verifiche ispettive sulle attività svolte dagli enti. Le Regioni e le Province autonome partecipano alla realizzazione degli interventi di servizio civile universale negli ambiti di competenza, nel rispetto della programmazione stabilita dallo Stato. Nel decreto legislativo è definito il ruolo delle Regioni e delle Province autonome e sono indicate le funzioni svolte dalle medesime Sono individuati gli Enti di servizio civile universale quali soggetti pubblici e privati che, iscritti presso un apposito Albo, presentano i programmi di intervento e ne curano la realizzazione. Per i giovani operatori volontari viene introdotto un modello flessibile di servizio civile con una durata da modulare in base alle esigenze di vita e di lavoro dei giovani (otto-dodici mesi) ed è prevista la possibilità di definire criteri per il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite dai giovani durante il periodo di servizio. E’ definitivamente risolta la questione della partecipazione al servizio civile oltre che dei cittadini dell’Unione europea, anche degli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia. Particolare attenzione è riservata alle problematiche dei giovani con minori opportunità che avranno maggiori occasioni di partecipazione agli interventi di servizio civile, anche in considerazione della previsione di meccanismi di premialità a favore degli enti che realizzeranno gli interventi con l’impiego di questi giovani. Agli operatori volontari impegnati in interventi da realizzarsi in Italia, è offerta la possibilità di effettuare il servizio, per un periodo di tre mesi, in uno dei Paesi dell’Unione europea, al fine di rafforzare il senso di appartenenza all’Unione nonché di facilitare lo sviluppo di un sistema europeo di servizio civile, ovvero in alternativa di usufruire di un tutoraggio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro. Sono istituite la Consulta nazionale per il servizio civile universale e la Rappresentanza degli operatori volontari, a livello nazionale e regionale, quali organismi di confronto in ordine alle questioni concernenti l’attuazione del servizio civile universale. RAFFINERIA FALCONARA Raffineria di Falconara Marittima 23 Ufficio legislativo Il Consiglio dei ministri ha preso atto dell’avvenuto superamento del dissenso in merito al procedimento di riesame dell’autorizzazione integrata ambientale rilasciata alla società Api raffineria di Ancona s.p.a., per l’esercizio della raffineria situata nel Comune di Falconara Marittima (AN), nel rispetto di prescrizioni fornite dal Ministero della salute. MARITTIMA NOMINE Nomine LEGGI REGIONALI A seguito del parere favorevole espresso dal Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa del Consiglio di Stato, è stata approvata la nomina a consigliere di Stato di Paolo AQUILANTI, Saverio CAPOLUPO, Giuseppa CARLUCCIO, Antonella MANZIONE, Antimo PROSPERI e Daniele RAVENNA, designati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri nell’ambito dell’aliquota delle nomine riservate al Governo, a norma dell’articolo 19 della legge 186/1982. Sono state inoltre approvate: su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, e a seguito dei pareri favorevoli espressi dalle Commissioni parlamentari, la nomina di Maurizio PERNICE a Direttore dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN), nonché la nomina a componenti della Consulta del medesimo Ispettorato di Stefano LAPORTA, con funzioni di coordinamento organizzativo interno, Laura PORZIO e Vittorio d’ORIANO; su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, la nomina di Massimo DE FELICE a Presidente dell'INAIL e di Stefano SACCHI a Presidente dell’ISFOL, a seguito del parere favorevole delle Commissioni parlamentari; Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie ha esaminato tredici leggi delle Regioni e delle Province Autonome. 24