Bardi di Vernio, famiglia - Bardi di Vernio :: personaggi

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Bardi di Vernio, famiglia - Bardi di Vernio :: personaggi
http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=208555
Bardi di Vernio, famiglia
fondo
Altre denominazioni:
Guicciardini Bardi di Vernio
Estremi cronologici: sec. XII - sec. XIX
Note alla datazione: La data iniziale è quella della più antica
pergamena, la documentazione cartacea inizia con la metà del XIV
secolo. Dopo la alluvione, la pergamena più antica è del 1142, il
registro più antico quello del notaio Guidalotto da Vernio del 1318
(assai danneggiato).
Consistenza: Unità 1922: 992 pergamene, 304 filze, 218 buste, 404
registri, 3 quaderni, 1 cartella
Storia archivistica: L'archivio dei conti Bardi di Vernio fu riordinato
dal canonico pratese Francesco Casini (1710-1777) coadiuvato
dall'abate Gennaro Betti. I lavori erano stati commissionati da Carlo e
Luigi de' Bardi Alberti. Successivamente, il riordino dell'archivio della
Contea di Vernio furono commissionati dai rappresentanti dei tre rami
della famiglia, Orazio di Flaminio dei Bardi Gualterotti, Carlo di Pier
Maria dei Bardi Alberti, Pier Filippo di Vincenzo, dei Bardi Serzelli, a
partire dal 1763. Tutto l'intervento durò oltre dieci anni, fino al 1774.
Nel corso del tempo, l'archivista produsse 9 volumi di corredo alle
scritture, con indici e repertori della documentazione cartacea e
pergamenacea di famiglia e della Contea di Vernio. I documenti della
Contea allora comprendevano 74 protocolli notarili (1329-1772), 80
filze di atti civili e criminali, filze di giustificazioni ecc. Dopo il 1797,
all'annessione della contea alla Repubblica Cisalpina, i documenti
furono trasferiti a Bologna, nel 1815 riportati in Toscana e divisi fra
Comune di Vernio, Compagnia di S. Nicola di Bari a Vernio e gli eredi
dei tre rami della famiglia Bardi.
Il 31 gennaio 1941, Lorenzo Guicciardini denunciò al Prefetto di
Firenze la presenza di carte Bardi nel suo palazzo fiorentino del
Lungarno. Erano entrate nella sua famiglia dopo l'estinzione del ramo
dei Bardi Alberti nel 1810, per volere di Pier Maria di Luigi che lasciò i
suoi beni ai fratelli Francesco e Fernando di Lorenzo Guicciardini, figli
di Caterina Bartolommei, di cui Piero Bardi era cavalier servente. Nel
1943, l'intero archivio fu trasferito nella villa di campagna, per tenerlo
al riparo da possibili bombardamenti, ma nell'edificio, occupato dai
militari, sparirono 28 delle 940 pergamene. Rientrato a Firenze,
l'archivio fu notificato il 12 dicembre 1964, con provvedimento n. 52,
al conte Bongianni Guicciardini. Solo due anni più tardi le carte furono
gravemente danneggiate dalla piena dell'Arno, quindi l'archivio fu
trasferito definitivamente in campagna, per facilitare gli interventi di
restauro promossi dalla Soprintendenza Archivistica, che si
protraggono ancora oggi. Nel 1970, con provvedimento n. 149 del 18
aprile, è stato rinnovata la notifica dell'archivio agli eredi Guicciardini.
Gli altri due fondi documentari della famiglia Bardi, pervenuti
all'Archivio di Stato di Firenze rispettivamente nel 1890 (Bardi,
composto dalla prima, seconda e terza serie) per deposito del Pio
Istituto dei Bardi, e nel 1961 (Bardi Serzelli) per deposito da parte
della famiglia, verranno inventariati grazie ad un'iniziativa del Centro
Bardi, presieduto dal prof. Alessandro Magini, in collaborazione con
l'Archivio di Stato di Firenze, l'Archivio di Stato di Prato e la
Soprintendenza Archivistica per la Toscana. Il Centro Bardi ha bandito
due borse di studio "I Conti Bardi di Vernio negli Archivi di Stato di
Firenze e di Prato", assegnate a due giovani e qualificate ricercatrici:
Ilaria Marcelli e Veronica Vestri.
Si tratta di un ingente materiale (oltre 1.200 filze, registri, buste) che
va dal XIII al XIX secolo, riguardante i conti Bardi e famiglie loro
imparentate e la contea di Vernio. Il lavoro di inventariazione,
coordinato da Orsola Gori, per quanto riguarda gli archivi conservati
presso l'Archivio di Stato di Firenze, e da Diana Toccafondi, per quanto
riguarda l'archivio pre-unitario della contea di Vernio conservato
presso l'Archivio di Stato di Prato, prevede allo stato attuale
l'inventariazione analitica, cui dovrebbe far seguito il riordinamento di
ciascun fondo. A lavoro ultimato è prevista la pubblicazione a stampa
nelle collane del Centro Bardi. E' inoltre intenzione del Centro Bardi
proseguire il lavoro di ricerca attraverso il rinnovo delle borse di studio
e la promozione di iniziative legate alla valorizzazione del patrimonio
documentario ed artistico (dal sito dell'ASFi).
Descrizione: Le carte del fondo consistono quasi esclusivamente in
documenti dei Bardi Alberti e si riferiscono al feudo di Vernio, con
notizie sui conti Alberti di Mangona, a beni e a diversi personaggi della
famiglia, a benefici, patronati e alla Badia di Montepiano, le cui carte
passarono ai Bardi verso la fine del XV secolo.
Fondo Bardi Alberti
- Diplomatico, 4 gruppi:
-- 1° (1-887) dal 20 maggio 1000 (in copia del sec. XII) al 1735, con
atti del monastero di Montepiano, regestate da Casini nei tre tomi da
lui redatti nel 1769
-- 2° (888-911) dal 1142 al 1753, con atti ritrovati dal Casini dopo il
riordino delle pergamene a cui le aggiunse continuando la numerazione
-- 3° (912-946) dal 1238 al 1381, atti Bardi Gualterotti acquistate dai
Bardi Alberti circa il 1779, poi regestate e aggiunte alle precedenti
-- 4° (947-992) dal 1380 al 1801, atti entrati per ultimi nella raccolta,
numerati ma non regestati. Danneggiate dalla alluvione, sono state le
pergamene nn. 635-887, 888-992.
Archivio cartaceo:
- Affari di governo, 38 filze
- Affari di giurisdizione, condanne dei magistrati della contea
nell'esercizio delle loro funzioni, 75 filze (1699-1793)
- Statuti della Contea (1338, in copia)
- Leggi e regolamenti del Granducato, 16 filze
- Affari di amministrazione, decimari, giornali, libri di conti, bilanci,
contratti e ricevute, 138 fra registri e filze
-- Conti e ricevute, 51 filze (1438-1795)
-- Palazzo di Firenze, 7 filze (1632-1795)
- Atti giuridici, 33 filze, 3 decimari
- Atti vari, 40 filze (1457-1777), con carte di famiglie collegate ai Bardi
- Amministrazione dei beni di campagna, 138 fra filze e registri (sec.
XV-XVIII)
- Amministrazione dei beni ecclesiatici, 40 filze (sec. XIV-XVIII), con
Propositura di Prato e S. Maria di Montepiano
- Carte di Violante Beatrice di Baviera, 25 fra filze e registri (16881731) ereditate da Piero Maria di Carlo Bardi, gentiluomo di camera
- Carteggio di Francesco Maria Bardi, ambasciatore alla corte di
Francia, 213 filze (1708-1717)
- Colonnello Pier Antonio Bardi, 5 filze (1556-1594)
Ordinamento: Francesco Casini, durante il suo riordino dell'archivio,
effettuò la fascicolazione dei documenti e il loro condizionamento in
'filze', e li descrisse in indici, repertori e spogli ancora in uso. Prima dei
lavori, l'archivio dela Contea, conservato in un locale del vicariato,
comprendeva 74 protocolli notarili (1392-1772), 80 filze di atti civili e
criminali, e carteggi vari. Egli produsse tre repertori dei protocolli
notarili e un indice generale in due esemplari.
Informazioni sulla numerazione: Il fondo Bardi riporta le
numerazioni che si riferiscono al riordino di Francesco Casini nella
seconda metà del Settecento.
Strumenti di ricerca interni al fondo: Strumenti prodotti dal Casini
fra 1763 e 1774: 1766, "Indice generale dell'archivio"; 1767: Spogli
del fondo diplomatico in tre tomi, il quarto tomo è del 1779. 1769:
Repertori dell'archivio domestico in due tomi, per materia e, all'interno
di questa, in cronologico; il terzo tomo è stato aggiunto solo più tardi.
1772: Indice generale dell'archivio della Contea di Vernio, con tre
repertori dei protocolli notarili.
Documentazione collegata:
ASFi, Fondo Bardi, Proviene dai Bardi Gualterotti estinti nel 1829 con
Gerolamo di Gualterotto (1777-1829) che istituì il Pio Istituto dei Bardi
con sede nel palazzo di famiglia di via dei Benci. L'Istituto stesso nel
1890 depositò i documenti dell'archivio passati loro, insieme alla
biblioteca, all'Archivio di Stato di Firenze. Si tratta di 1.080 pezzi (sec.
XIV-XIX), con elenchi parziali del 1804 e 1898 e un inventario
sommario a stampa.
Il fondo, che si articola in tre serie con documenti dei Bardi, del feudo
di Vernio e una raccolta di manoscritti storici e genealogici, comprende
anche 101 pergamene (1193-1809) inserite nel Diplomatico sotto la
voce Pio istituto de' Bardi.
Archivio Guicciardini di Firenze, Carte Bardi, Provengono da Costanza e
Camilla di Agnolo dei Bardi, rispettivamente mogli di Girolamo e Piero
Guicciardini che ereditarono nel 1510. Il fondo consiste in 38 unità nn.
1-38 (sec. XIV-XVI); dall'archivio Bardi di Vernio provengono 2 unità
nn. 39-40 (sec. XVII-XIX).
ASPrato, Compagnia di S. Niccolò di Bari di Vernio, Carte Bardi, La
serie XXXIV contiene Carte Bardi, depositate presso la Compagnia da
Rodolfo Bardi nel 1693, dell'amministrazione del conte Ridolfo, 27
registri, 2 pacchi (1458-1769); atti in causa Bardi, 25 filze, 3 buste
(1480-1729); atti relativi all'eredità del conte Ridolfo, 3 filze, 2 registri
(1493-1709). Nel 1999 è stato compilato un inventario delle carte
della Compagnia di S. Niccolò di Vernio, a cura di Andreina Minaglio.
Brigham Young University di Provo (USA), Carte Bardi, Sono
documenti della famiglia in rapporto ai Soderini.
ASFi, Fondo Bardi Serzelli, Contiene carte relative alla famiglia Bardi e
alla Contea di Vernio (1420-sec. XX), con carteggio, campioni di beni,
fitti e livelli, processi, rescritti ed altro (578 fra registri e buste). Il
cospicuo fondo diplomatico contiene le pergamene relative alla badia
vallombrosana di S. Maria di Montepiano (Vernio).
Archivio Alessandri di Firenze, fondo Bardi, Le carte Bardi sono passate
nell'archivio Alessandri a seguito del matrimonio di Porzia di Tommaso
dei Bardi con Niccolò di Francesco di Niccolò degli Alessandri.
Consistono in libri di mercatura della Compagnia (1407-1657). Il
medesimo archivio contiene anche circa 40 pergamene Bardi.
Archivio Ginori Lisci di Firenze, fondo Bardi, Le carte Bardi conservate
nell'archivio Ginori Lisci ed entratevi attraverso i Venturi sono
documenti di carattere economico, commerciale e politico relativi
all'attività della Compagnia dei Bardi nei secoli XIV e XV e della
Compagnia Bardi Cavalcanti dei secoli XV e XVI. Parte dei documenti è
confluita nell'ASFi insieme all'archivio Venturi Ginori Lisci.
ASFi, Venturi Ginori Lisci, fondo Bardi, Consiste in 40 fra registri e
buste di libri di debitori e creditori, quaderni di spese, di cassa,
giornali, ricevute, note e conti diversi, ricordi, elencati per teste e per
eredi (sec. XV-1600), varie (sec. XIV-1567).
La documentazione è stata prodotta da:
Bardi Alberti
La documentazione è conservata da:
Guicciardini
Bibliografia:
Archivi dell'aristocrazia fiorentina. Mostra di documenti privati
restaurati a cura della Soprintendenza Archivistica per la Toscana tra il
1975 e il 1989, catalogo della mostra, Firenze, Acta, 1989, 107-137
Guida generale degli Archivi di Stato Italiani, vol. I-IV, Roma, Ministero
per i Beni Culturali e Ambientali. Ufficio centrale per i beni archivistici,
1981-1994, 155, vol. II
Notizie archivi toscani, in "Archivio storico Italiano", 1956, 424
Notizie degli archivi toscani, "Archivio Storico Italiano", CXVIII (1960),
361
Pampaloni Guido, Le carte delle famiglie Bardi e Serzelli e della contea
di Vernio nell'Archivio di Stato di Firenze, "Rassegna degli Archivi di
Stato", XXI, 1961, pp. 211-216
Piattoli Renato, Le carte del monastero di S. Maria di Montepiano
(1000-1200), R. Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Regesta
Chartarum Italiae, Roma 1942
Wells X. Maria, Italian post-1660 Manuscripts and Family Archives in
North American Libraries, Ravenna, Longo Editore, 2002, 107
Redazione e revisione:
Insabato Elisabetta, 2006/01/18, revisione
Romanelli Rita, 2005/09/04, prima redazione
Modalità di consultazione:
Dietro richiesta ai proprietari e con lettera di presentazione della
Soprintendenza Archivistica per la Toscana.
*
Pergamene
sub-fondo / sezione
Estremi cronologici: 1142 - 1753
Consistenza: Unità 992: 992 pergamene
Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e
Luigi Bardi di Vernio. Dopo aver compilato l'indice generale
dell'archivio, nel 1767 egli compilò tre tomi di spogli del fondo
diplomatico delle prime 911 pergamene che allora erano presenti in
archivio. Solo nel 1779 entrò il secondo gruppo, relativo ai Bardi
Gualterotti, di 35 pergamene. Ad esse furono assegnati i numeri da
912 a 946 e vennero descritte in un quarto tomo di regesto. Altre 46
pergamene entrarono in archivio successivamente. Nel 1942, Renato
Piattoli pubblicò tutte quelle più antiche, fino all'anno 1200, relative al
monastero di S. Maria di Montepiano.
Durante l'ultima guerra, la raccolta delle pergamene era stata
trasferita dalla sede fiorentina dell'archivio nel castello di Poppiano,
perché ritenuto più sicuro, ma dopo il passaggio del fronte (alcuni
militari avevano sostato nel castello fra il 23 e il 30 luglio 1944), 28
pergamene risultarono mancare. Si trattava dei nn. 82-90, 95, 210,
223, 227, 230, 264-265, 268, 481, 483-490, 889, 934.
Una volta tornato nuovamente a Firenze, fu la alluvione del 1966 che
danneggiò gravemente il fondo. Tutti i pezzi furono allora
definitivamente trasferiti in campagna, per dare loro le cure del caso.
Le pergamene danneggiate maggiormente furono quelle di due nuclei,
dal 635 all'887 e dall'888 al 992.
Descrizione: - 1-887. Atti provenienti dal monastero di S. Maria di
Montepiano (copia del sec. XII di originale del 20 maggio 1000-1735),
ordinate in cronologico da Francesco Casini e regestate
- 888-911. Ritrovate dal Casini stesso dopo aver terminato il lavoro e
da lui aggiunte alle altre senza sconvolgere l'ordinamento dato (11421753)
- 912-946. Pergamene del fondo Bardi Gualterotti, acquistate dai Bardi
di Vernio verso il 1779 (1238-1381), regestate e aggiunte alle
precedenti
- 947-992. Entrate nel fondo in epoca posteriore, numerate ma non
regestate (1238-1381)
Ordinamento: I vari nuclei costituenti il fondo sono stati riordinati in
cronologico.
Informazioni sulla numerazione: Le prime 911 pergamene,
disposte in due gruppi cronologici, sono state numerate da Francesco
Casini nel 1766. Quelle successive sono frutto di due diversi
versamenti, ma sono state numerate di seguito alle precedenti, da 912
a 992.
Strumenti di ricerca interni al fondo: Regesto delle pergamene nn.
1-911 a cura di Francesco Casini per incarico dei conti Bardi di Vernio,
1769, in 3 tomi: 1°) nn. 1-319 (1000-1237); 2°) nn. 320-633 (12391341); 3°) nn. 634-887 (1341-1735), nn. 888-911 (1143-1753)
Regesto delle pergamene nn. 912-946 (1238-1381) a cura di ignoto
archivista, 1779.
La documentazione è stata prodotta da:
Bardi Alberti
*
Scritture della casa di Firenze
serie
Estremi cronologici: 1444 - 1795
Consistenza: Unità 55: 39 buste, 9 registri, 7 filze
Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e
Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il
loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale
dell'archivio del 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la
compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera
terminata dai suoi successori nel 1808.
Descrizione: - Fidecommesso e maiorasco indotto da Giovanni di
Angelo di Andrea de' Bardi e aumentato da Pandolfo Bardi il Vecchio, 5
filze (1470-1747), nn. 1-5
- Testamenti e donazioni, 1 busta, n. 6
- Contratti di acquisto, n. 7
-- dei beni di Bargi e Casi di Bologna da parte di Alberto di Filippo de'
Bardi, 1 registro (1530-1539)
-- dei beni nel pistoiese, a Mugnana (Strada in Chianti) e Firenze fra la
contessa Bardi de' Medici e il conte Carlo suo fratello, 1 registro (15661621)
-- dei beni di Firenze da parte del conte Pandolfo de' Bardi, 1 registro
(1576-1593)
- Contratti e scritture, 4 buste (1431-1766), nn. 8-10, 29
- Scritture per la Commenda Bardi seconda, di S. Gregorio, 1 busta, n.
11
- Decimari, 1 registro, 1 busta, nn. 12, 33
- Tasse, gabelle e imposizioni, 3 buste (1444-1763), nn. 14-16
- Bandi e leggi (1741-1763), 2 buste, n. 17, 30
- Mallevadorie, 1 busta, n. 18
- Memorie sulla famiglia Bardi, 1 busta, n. 19
- Interessi con i Dragomanni, 1 busta, n. 20
- Portate di grasce, 1 busta (1674-1719), n. 21
- Scritte cambiarie e locazioni, n. 22
- Ristretti e bilanci, 2 filze (1673-1747), nn. 23-24
- Inventari di mobili e masserizie, 5 buste (1601-1749), nn. 23-28, 31
- Scritture, bilanci, leggi e bandi, contratti, tutele e matrimoni, 16
buste (seconda metà del sec. XVIII-1800), nn. 1-16
- Saldi
-- della casa di Firenze, 2 buste (1750-1795), nn. 1-2
-- diversi, 5 registri (1632-1795), nn. 1-5.
Informazioni sulla numerazione: La numerazione settecentesca è
chiusa per ogni serie.
Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture,
cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori
conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli
nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di
Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu
iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori.
La documentazione è stata prodotta da:
Bardi Alberti
La documentazione è conservata da:
Guicciardini
Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il
territorio
Bibliografia:
Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia
fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115
Redazione e revisione:
Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione
*
Benefici ecclesiastici, chiese e oratori
serie
Estremi cronologici: 1305 - 1791
Consistenza: Unità 51: 21 buste, 27 registri, 2 filze, 1 cartella
Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e
Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il
loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale
dell'archivio 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la
compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera
terminata dai suoi successori nel 1808.
Descrizione: - Chiese, oratori e benefici di casa, con carte relative a
benefici, cappelle, oratori, reliquie e sepolture dei Bardi e alla chiesa di
S. Cristofano a Perticaia (Rignano sull'Arno), alle chiese della contea di
Vernio, alla compagnia di S. Niccolò di Bari a Vernio, alla chiesa di S.
Marco di Prato, alla cappella dei SS. Jacopo e Filippo del duomo di
Prato, al canonicato Bardi, all'oratorio di S. Maria di Ricorboli, 17 buste
(1305-1791), nn. 1-17
- Propositura di Prato, poi abbazia di S. Maria di Castello, di cui
Pandolfo Maria di Carlo de' Bardi era stato rettore, spoglio di giornali,
giornali, spoglio di entrata e uscita, saldi, lettere al ministro generale,
conti e ricevute, scritture diverse, inventari di arredi sacri e masserizie,
piante e disegni dei lavori da farsi nella chiesa pievania di S. Donato a
Calenzano, 8 registri, 3 buste, 1 cartella
- Badia di Montepiano, entrata e uscita, note di beni, debitori e
creditori, miscellanea, contratti con repertorio, lite tra i conti Roberto e
Pierantonio de' Bardi presentati alla badia di Montepiano, 7 registri, 1
busta, 2 filze (1397-1591), nn. 1-10
- Chiesa di S. Pietro in Perticaia (Rignano sull'Arno), ricordanze del
pievano di S. Ippolito, entrate e uscite, ricevute, debitori e creditori,
spese, saldi, giornali, 12 registri (1494-1754), nn. 1-12
Informazioni sulla numerazione: La numerazione settecentesca è
chiusa per ogni serie.
Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture,
cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori
conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli
nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di
Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu
iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori.
La documentazione è stata prodotta da:
Bardi Alberti
La documentazione è conservata da:
Guicciardini
Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il
territorio
Bibliografia:
Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia
fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115
Redazione e revisione:
Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione
*
Scritture di Pierantonio, Piero e Francesco
Maria de' Bardi
serie
Estremi cronologici: 1556 - 1729
Consistenza: Unità 51: 23 registri, 17 buste, 11 filze
Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e
Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il
loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale
dell'archivio 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la
compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera
terminata dai suoi successori nel 1808.
Descrizione: - Conte Piero di Carlo de' Bardi, al servizio della
principessa Violante Beatrice di Toscana, moglie del figlio del granduca
Cosimo III, Ferdinando de' Medici, come gentiluomo di Camera:
-- Libri di spese tenuti da Pietro Paolo Stella, 3 registri (1688-1703),
nn. 1-3
-- Inventario di abiti, 1 registro, n. 4
-- Entrata di denari tenuta da Pietro Paolo Stella, 1 registro (16881703), n. 5
-- Quaderno di cassa c.s., 2 registri (1713-1717), nn. 6-7
-- Libro di spese per il viaggio della Serenissima a Loreto, 1 registro
(1714), n. 8
-- Copialettere, 1 registro (1713-1716), n. 9
-- Ruolo della corte, 2 registri (1713, 1727), nn. 10-11
-- Debitori e creditori, 1 registro (1723-1729), n. 12
-- Conti e ricevute, 10 registri (1688-1731), nn. 13-22
-- Motupropri e memoriali, 1 busta (1714-1731), n. 23
-- Lettere di Violante e altri della corte a Piero de' Bardi, 1 busta
(1722-1731), n. 24
-- Carte relative al viaggio di Violante a Roma, dove l'accompagnò il
conte Bardi, 1 busta (1723), n. 25
- Conte Francesco Maria di Carlo de' Bardi, ambasciatore alla corte di
Francia per conto di Cosimo III de' Medici (1708-1717):
-- Lettere di vari: Cosimo III, cardinale Francesco Maria de' Medici,
abate Carlo Antonio Gondi, depositari Quaratesi e Antinori, principi,
principesse e altri, 7 buste (1708-1716), nn. 1-7
-- Minute di Francesco Maria ai suoi mittenti, 4 buste (1708-1713), nn.
8-11
-- Lettere della Segreteria di Stato, 7 filze segnate I-VII (1708-1716),
nn. 12-18
-- Affari alla corte di Francia, 2 buste (1713), nn. 19-20
-- Affari della Elettrice Palatina sulla successione di Gian Gastone de'
Medici, 1 busta, n. 21
- Conte colonnello Pierantonio de' Bardi, comandante la guardia dei
cavalleggeri dei granduchi Cosimo I e Francesco I (1556-1594)
-- Filze in cronologico, 4 filze (1556-1594), nn. 1-4
-- Cavalleggeri, debitori e creditori, 1 registro, n. 5
Informazioni sulla numerazione: La numerazione settecentesca è
chiusa per ogni serie.
Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture,
cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori
conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli
nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di
Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu
iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori.
La documentazione è stata prodotta da:
Bardi Alberti
La documentazione è conservata da:
Guicciardini
Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il
territorio
Bibliografia:
Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia
fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115
Redazione e revisione:
Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione
*
Scritture diverse
serie
Estremi cronologici: 1688 - 1731
Consistenza: Unità 40: 32 buste, 8 registri
Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e
Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il
loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale
dell'archivio 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la
compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera
terminata dai suoi successori nel 1808.
Descrizione: - Atti civili del podestà di Firenze, Giovanni di
Roncofreddo, 1 registro (lug.-set. 1373), n. 1
- Scritture di stranieri, 3 buste (1457-1750), nn. 2-4
- Miscellanee, memorie, alberi e notizie, 3 buste, nn. 5-7
- Scritture legali e cause criminali, 3 buste (1657-1741), nn. 8-10
- Pareri commerciali, 1 busta, n. 11
- Ecclesiastici e case pie, 2 buste (1464-1763), nn. 12-13
- Viaggio a Roma della Compagnia delle Sacre stimmate di S.
Francesco di Firenze, 1 busta (1673, 1725), n. 14
- Ospizio del Melani, 1 busta (1711-1749), n. 15
- Editti ecclesiastici, 1 busta (1621-1741), n. 16
- Divise tra i signori Franceschi, 1 busta (1739), n. 17
- Carte relative a:
-- Bianca Buoni nei Nardi, 1 busta, n. 18
-- Famiglie Pelli e Libanori, 2 buste (metà sec. XVII), nn. 19-20
-- Giovan Battista e Anton Maria Fagiuoli, 5 buste (1660-1749), nn.
21-25
-- Tommaso, Bernardo e Luigi Rucellai, 3 registri, 3 buste (15131594), nn. 26-31
- Porta Cesi, lavori, fabbriche, opere, 4 registri (1727-1735), nn. 3235
- Istituto dei Nobili, depositario Carlo de' Bardi, 1 busta (1763-1766),
n. 36
- Difesa del dominio dei conti Della Gherardesca, 1 busta (1774), n. 37
- Monache del monastero di Prato, 1 busta (1750-1785), n. 38
- Affari esteri, 1 busta (dal 1777), n. 39
- Guicciardini, 1 busta, n. 40
Informazioni sulla numerazione: La numerazione settecentesca è
chiusa per ogni serie.
Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture,
cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori
conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli
nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di
Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu
iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori.
La documentazione è stata prodotta da:
Bardi Alberti
La documentazione è conservata da:
Guicciardini
Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il
territorio
Bibliografia:
Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia
fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115
Redazione e revisione:
Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione
*
Libri contabili
sub-fondo / sezione
Estremi cronologici: 1490 - 1795
Consistenza: Unità 173: 171 registri, 2 buste
Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e
Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il
loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale
dell'archivio 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la
compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera
terminata dai suoi successori nel 1808.
Descrizione: Entrate e uscite, debitori e creditori, giornali di cassa,
ricordanze che iniziano da Pandolfo di Alberto a Luigi e Carlo di Piero
Maria:
- Pandolfo di Alberto (1490-1517), Pier Francesco (1528-1533),
Pierantonio (1544-1552), 5 registri, nn. 1-5
- Alberto di Filippo de' Bardi, entrate e uscite, debitori e creditori,
giornali, ricordanze, 13 registri (1496-1566), nn. 6-18
- Pandolfo de' Bardi, entrate e uscite, debitori e creditori, giornali,
ricordanze, 18 registri (1563-1632)
- Ottavio di Alberto de' Bardi, entrate e uscite, debitori e creditori,
giornali, ricordanze, 7 registri (1561-1603), nn. 36-42
- Alberto di Ottavio e la moglie Maria Martelli, entrate e uscite, debitori
e creditori, giornali, ricevute, 13 registri (1592-1632), nn. 43-59
- Carlo di Ottavio, entrate e uscite, debitori e creditori, giornali,
ricordanze, ricevute e stracciafoglio, 21 registri (1600-1646), nn. 6080
- Carlo e Piero (dal 1646), Andrea, Carlo e Neri (dal 1674), c.s., 9
registri (1631-1683), nn. 81-86
- Carlo e Neri, entrate e uscite, debitori e creditori, giornali, 12 registri
(1628-1704), nn. 87-97
- Francesco Maria e la madre Francesca Covoni nel tempo che il figlio
era in Francia per il Granduca, c.s., 10 registri (1698-1749) con spese
per il viaggio e Commenda Barda, nn. 98-107
- Abate Pandolfo Maria per la propositura di Prato e la pieve di
Calenzano, 11 registri (1708-1761), nn. 108-115
- Piero Maria di Carlo, entrate e uscite, debitori e creditori, giornali, 11
registri (1706-1777), nn. 114-125
- Luigi di Piero Maria, entrate e uscite, debitori e creditori, giornali,
saldaconti, 13 registri (1749-1795), nn. 126-138
Negozio di battiloro e tiraloro amministrato da Domenico Maria
Branchi, riscossioni; sete crude; entrate e uscite; robe date; conti,
ricevute e scritture diverse; lettere di Francia; lettere e cambiali,
copialettere; giornali; spese minute; debitori e creditori; scartafoglio;
manifattori, 28 registri, 2 buste (1732-1746), nn. 1-30
Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture,
cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori
conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli
nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di
Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu
iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori.
La documentazione è stata prodotta da:
Bardi Alberti
La documentazione è conservata da:
Guicciardini
Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il
territorio
Bibliografia:
Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia
fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115
Redazione e revisione:
Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione
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Conti e ricevute
serie
Estremi cronologici: 1531 - 1795
Consistenza: Unità 51: 51 buste
Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e
Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il
loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale
dell'archivio 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la
compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera
terminata dai suoi successori nel 1808.
Descrizione: Conti e ricevute raccolte per testa, talvolta con
repertorio, dei conti Bardi: Alberto di Filippo, Alberto e Carlo di Ottavio
(1531-1602), abate Filippo e Pandolfo (1543-1590), Pierantonio di
Alberto (1550-1599), Ottavio di Alberto (1551-1596), Alberto di
Ottavio (1600-1632), conte Carlo di Ottavio (1590-1643), conte Piero
di Carlo (1625-1663), Settimia Corsini moglie di Piero di Carlo,
Costanza Covoni moglie di Carlo di Piero, Maria Teresa Tempi moglie di
Piero di Carlo (1623-1718), Andrea di Piero (1639-1680), Francesco di
Carlo (1637-1639), Francesco Maria di Carlo (1694-1737), Neri di
Piero (1661-1681), Carlo di Piero (1662-1697), Piero di Carlo (16661674), Piero Maria di Carlo (1696-1749), abate Pandolfo di Carlo
(1699-1748), Luigi di Piero Maria (1749-1772, Carlo di Piero Maria
(1737-1795), Margherita Malaspina moglie di Carlo di Piero e Lucrezia
Ginori moglie di Luigi di Piero (1754-1775).
Ordinamento: Le buste sono state ordinate secondo la cronologia.
Informazioni sulla numerazione: La numerazione settecentesca,
chiusa per ogni serie, va da 1 a 51.
Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture,
cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori
conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli
nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di
Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu
iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori.
La documentazione è stata prodotta da:
Bardi Alberti
La documentazione è conservata da:
Guicciardini
Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il
territorio
Bibliografia:
Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia
fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115
Redazione e revisione:
Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione
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Scritture delle fattorie
sub-fondo / sezione
Estremi cronologici: 1447 - 1763
Consistenza: Unità 82: 58 filze, 8 buste, 13 registri, 3 quaderni
Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e
Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il
loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale
dell'archivio 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la
compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera
terminata dai suoi successori nel 1808.
Descrizione: Fattoria di Usella (Cantagallo - Prato):
- Contratti e scritture diverse, 4 filze (1447-1764), nn. 1-3, 11;
- Eredità di Giuseppe Toccafondi, fattore di Usella, 1 filza (1751-1756),
n. 4;
- Scritture dei beni di Montecuccoli, 1 filza, n. 5;
- Processi contro le monache di S. Caterina di Prato; Carmagnini,
Visconti e Toccafondi; Bartolini e Tatti; Pizzicori e Buonamici; Del
Riccio e monaci degli Angeli, 6 filze, nn. 5-10;
- Quadernetti di conti e spese, vendita di grasce, sale e boschi, 5
buste, 1 registro (1717-1750), nn. 12-17;
Fattoria di Colle Alberto (Montale):
- Contratti e scritture diverse, 7 filze (1474-1763), nn. 1-6;
- Libri di contratti e boschi di Montale, Usella e Valdibrana, 3 registri
(1574-1671), nn. 7-8;
- Processi contro Giovanni di Biagio e altri Turacchi; Bruni, 2 filze, nn.
9, 14;
- Scritture per i beni di Valdibrana, 1 busta, 1 filza (1555-1732), nn.
10-11;
- Debitori e creditori di pigioni, fitti e livelli, 1 registro (dal 1640), n.
12;
[espandi/riduci]
Informazioni sulla numerazione: La numerazione settecentesca è
chiusa per ogni serie.
Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture,
cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori
conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli
nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di
Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu
iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori.
La documentazione è stata prodotta da:
Bardi Alberti
La documentazione è conservata da:
Guicciardini
Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il
territorio
Bibliografia:
Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia
fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115
Redazione e revisione:
Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione
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Amministrazione delle fattorie
sub-fondo / sezione
Estremi cronologici: 1485 - 1795
Consistenza: Unità 201: 48 buste, 153 registri
Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e
Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il
loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale
dell'archivio 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la
compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera
terminata dai suoi successori nel 1808.
Descrizione: Fattoria di Prato, giornali e raccolte, 6 registri (16921795), nn. 1-8;
- Saldi, 3 buste (1687-1795), nn. 1-3;
Contea di Vernio, Libri dei fitti e riscossioni, legnami e giornali della
fattoria, 31 registri (1485-1760), nn. 9-50;
- Saldi, 6 buste (1671-1795), nn. 1-6
Fattoria di Colle Alberto (Montale), debitori e creditori, giornali, raccolti
e fitti, 35 registri (1588-1792), nn. 51-85;
- Saldi, 11 buste (1671-1776), nn. 1-9, 1-2;
Luogomano (Cantagallo - Prato) e Montanina, giornali, 2 registri
(1739-1795), nn. 85-88; 2 buste (1739-1776), nn. 1-2;
Beni del Mugello, giornali, 2 registri (1621-1639), n. 89;
Fattoria di Usella (Cantagallo - Prato), giornali e raccolti, 16 registri
(1632-1730), nn. 90-107;
- Saldi, 9 buste (1671-1749), nn. 1-6, 1-3;
Fattoria di Pescia, giornali, fitti e raccolti, 19 registri (1579-1788), nn.
127-145
Fattoria di Cortona, entrate e uscite, giornali e raccolti, 16 registri
(1566-1755), nn. 146-161;
- Saldi delle fattorie di Pescia e Cortona, 7 buste (1669-1776), nn. 17;
Fattoria di Toiano e Pianzano, debitori e creditori, giornali e raccolti, 11
registri (1526-1788), nn. 162-170;
Camoggiano (Barberino di Mugello), giornali, 2 registri (1740-1779),
nn. 108-109;
Fattoria di Mugnana (Strada in Chianti), giornali e raccolti, 12 registri
(1613-1789), nn. 111-126;
Montu[gh]i (Firenze), giornali e raccolti, 3 registri (1580-1707), nn.
171-176;
- Saldi di Camoggiano, Montui e Mugnana, 7 buste (1671-1795), nn.
1-7;
Pianzano e Monti, giornali e mesate, 4 registri (1740-1795), nn. 177183;
- Saldi, 1 busta (1670-1749), n. 1;
Fattoria di Monte Fiesole (Pontassieve):
- Saldi, 2 buste (1749-1795), nn. 1-2;
Conti e ricevute dei fattori, 21 buste (1666-1795), nn. 1-21.
Informazioni sulla numerazione: La numerazione settecentesca è
chiusa per ogni serie.
Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture,
cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori
conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli
nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di
Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu
iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori.
La documentazione è stata prodotta da:
Bardi Alberti
La documentazione è conservata da:
Guicciardini
Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il
territorio
Bibliografia:
Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia
fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115
Redazione e revisione:
Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione
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Contea di Vernio
serie
Estremi cronologici: 1333 - 1793
Consistenza: Unità 88: 46 buste, 34 registri, 8 filze
Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e
Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il
loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale
dell'archivio 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la
compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera
terminata dai suoi successori nel 1808.
Descrizione: - Ruolo dei fedeli di Mangona e Montecarelli, 1 registro
(1333-1342), n. 1
- Protocollo di rogiti di ser Guidalotto di Vanni da Vernio, 1 registro
(1346-1349), n. 2
- Campioni della contea di Vernio, 2 registri, nn. 3-4
- Libro di salvacondotti e campi franchi concessi dai Bardi nella contea,
1 registro (1314-1343), n. 5
- Contratti e divise della contea di Vernio, 8 registri (1332-1763), nn.
6-9, 22
- Affari del governo della contea, 5 filze, n. 10, 21, 26, 34-35
- Bandi e leggi della contea, 2 busta, nn. 11, 33
- Atti civili e criminali della contea, 2 buste (1492-1504), nn. 12-13
- Descrizione di beni feudali, persone e bestiami, 2 registri, nn. 14-15
- Affari fra sudditi della contea, 1 busta, n. 16
- Giustificazioni, 2 buste (1689-1739), nn. 17-18
- Composizioni di debitori, 2 buste (1700-1754), nn. 19-20
- Portate di grasce, 1 registro, n. 23
- Eredità Fazzini, 2 filze, nn. 24-25
- Repertorio dei protocolli dell'archivio pubblico di Vernio, 3 registri,
nn. 27-29
- Indice dell'archivio pubblico di Vernio, 1 registro, n. 30
- Quaderni del sale, 2 registri, nn. 31-32
- Domande dei Bardi all'Impero per la conferma di vicari imperiali, 1
registro, n. 36
- Trattative per la vendita della contea promossa dalla corte di
Toscana, 1 filza, n. 26 1/2
- Debitori e creditori dei fitti della contea, 3 registri (1655-1756),
segnati A-G-E
- Alberi delle famiglie di Vernio, 2 registri (al 1756)
- Arroti, 6 registri (1655-1757), segnati C-D-F-H-I-L
Lettere di vicari e di altre persone della Contea di Vernio, 37 buste
(1699-1793), nn. 1-37
Informazioni sulla numerazione: La numerazione settecentesca è
chiusa per ogni serie.
Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture,
cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori
conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli
nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di
Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu
iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori.
La documentazione è stata prodotta da:
Bardi Alberti
La documentazione è conservata da:
Guicciardini
Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il
territorio
Bibliografia:
Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia
fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115
Redazione e revisione:
Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione
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Bardi Alberti
Luogo: Firenze
sec. XIII - 1810
Nel 1355 i conti Bardi vengono nominati vicari imperiali nel castello di
Vernio dall'imperatore Carlo IV, poi confermati, nel 1697,
dall'imperatore Leopoldo I. Il 14 giugno 1751, i rappresentanti delle
tre distinte famiglie dei Bardi, Orazio, Vincenzo e il cavalier Carlo
Maria, tutti conti di Vernio, ottengono l'ammissione al patriziato
fiorentino.
Intestazioni:
Bardi Alberti, Firenze, sec. XIII - 1810, SIUSA
I Bardi erano famiglia fiorentina di cambiatori che alla fine del
Duecento avevano in città torre, loggia e strada. Nel 1332 Piero di
Gualterotto dei Bardi acquistò la contea di Vernio e il castello di
Mangona da Margherita vedova di Bernuccio Salimbeni, unica erede
del padre Nerone degli Alberti di Mangona. La contea di Vernio fu dei
Bardi fino al 1797, quando fu soppressa e riunita alla Repubblica
Cisalpina. Dal 1814 fu invece inglobata nel Granducato di Toscana. La
fortuna dei Bardi trovò fondamento con la fedeltà alla famiglia dei
Medici, di cui nei primi decenni delle loro alterne fortune, fra XV e XVI
secolo, rappresentarono una sorta di braccio armato.
Il ramo dei Bardi Alberti iniziò con Alberto di Filippo di un altro Alberto.
Lui e il fratello Camillo (capostipite del ramo dei Bardi Serzelli),
avevano sposato, nel 1527, le due sorelle Contessina e Argentina del
conte Pier Antonio Bardi (del ramo dei bardi Gualterotti), nel tentativo,
caldeggiato da Cosimo I de' Medici, di pacificare le due famiglie, in lite
per la contea di Vernio. Alcuni anni dopo i due fratelli si spartirono i
beni lasciati dal padre, di cui ad Alberto andò una parte più consitente
insieme all'archivio degli avi (Marcelli 2006, p. 20). Alberto e
Contessima ebbero Pierantonio e Ottavio, nel 1561 sposo di Maria
Dianora di Filippo Salviati. Da questi nacquero Alberto, sposo di Maria
Martelli, e Carlo che con la moglie Maria Maddalena di Piero Strozzi,
sposata nel 1601, ebbe Andrea, Carlo Maria e Neri. Carlo Maria, nel
1699 marito di Maria Costanza del priore Francesco Covoni, ebbe
Francesco Maria, ambasciatore in Francia per Cosimo III dei Medici,
Pandolfo Maria, proposto di Prato e pievano di S. Donato a Calenzano,
e Piero Maria, sposo nel 1708 di Maria Teresa del senatore Lodovico
Tempi e gentiluomo di Camera di Violante Beatrice di Toscana consorte
del figlio di Cosimo III, Ferdinando. Da Piero Maria nacquero il
cavaliere Carlo (+ 1795), sposo nel 1742 di Margherita di Bernabò
Malaspina (+ 1774), Maria Settimia, moglie del marchese Cosimo
Ridolfi (+ 1798) e Luigi (+ 1776) che ebbe in moglie Maria Lucrezia del
marchese Carlo Ginori (+ 1776). Da questi nacquero Maria Teresa,
moglie del marchese Alessandro Rinuccini (+ 1808) e il cavaliere Piero
Maria (+ 1810), nell'anno 1800 marito di Camilla del comm. Francesco
Alamanno Pazzi (+ 1844), ma ultimo della famiglia.
Arme: "Nel 1° d'oro a 5 losanghe di rosso accollate in banda; nel 2°
d'argento a 3 rocchi di rosso. Lo scudo accollato a due aquile di nero,
con un castello d'argento per cimiero e la corona comitale, in segno del
vicariato imperiale sulla contea di Vernio".
Albero genealogico:
Le prime due diramazioni della consorteria dei Bardi si hanno con i figli
di Piero di Gualterotto (+ 1345), Sozzo e Notto.
Da Sozzo, nacquero Giovanni, Alessandro e Roberto. Giovanni, con i
figli Alessandro (1415-1480/83) e Gualterotto (1419-1483), dette vita
rispettivamente al ramo terminato con Rodolfo (+ 1702) che lasciò i
suoi beni alla Compagnia di S. Niccolò dei Bardi, e al ramo dei Bardi
Gualterotti, terminato con Girolamo di Gualterotto (1777-1829) che
lasciò erede il Pio Istituto dei Bardi, da lui istituito, di tutti i suoi beni
(archivio e biblioteca depositati nell'ASFi nel 1890). Alessandro generò
Contessina (+ 1473), moglie di Cosimo de' Medici il Vecchio. Roberto
dette vita a un altro ramo che si estinse con Muzio di Sozzo (+ 1706)
ereditato da Pier Filippo di Ferdinando, del ramo dei Bardi Serzelli.
La discendenza di Notto si ripartì invece dal pronipote Filippo di Alberto
di Giovanni Sozzo, con Alberto (+ 1564) e Camillo (+ 1541). Dal primo
uscì la linea dei Bardi Alberti, estinti nel 1810 con Pier Maria di Luigi
che lasciò i suoi beni ai fratelli Francesco e Fernando di Lorenzo
Guicciardini, dal secondo quella dei Bardi dal 1803 Bardi Serzelli, alla
morte di Jacopo Leone di Bernardo Serzelli, poi estinti con il conte
Alberto (+ 1954).
Soggetti produttori:
Collegati:
Bardi Serzelli
Per saperne di più:
Blasoni delle famiglie toscane descritte nella Raccolta Ceramelli Papiani
Complessi archivistici prodotti:
Bardi di Vernio, famiglia (fondo)
Bardi di Vernio, famiglia (fondo)
Carte Bardi (fondo)
Guicciardini, famiglia (complesso di fondi / superfondo)
Fonti:
ASFi, Ceramelli Papiani, n. 389
ASFi, Deputazione sopra la nobiltà e la cittadinanza, n. I, 7
ASFi, Raccolta Sebregondi, nn. 396, 398
BNFi, Passerini, nn. 8, 45, 185, 214
Bibliografia:
CASINI BRUNO, I "Libri d'oro" della nobiltà fiorentina e fiesolana,
Firenze, Arnaud, 1993, 25-26
AGLIETTI MARCELLA, Le tre nobiltà. La legislazione del Granducato di
Toscana (1750) tra Magistrature civiche, Ordine di Santo Stefano e
Diplomi del Principe, Pisa, ETS, 2000, 217
Marcelli Ilaria, Gli Archivi Bardi di Vernio. Inventario del Fondo Bardi
Serzelli, Centro Bardi di Vernio, S. Marco Litotipo, Lucca 2006, 17-42
Redazione e revisione:
Insabato Elisabetta, 2006/01/18, revisione
Romanelli Rita, 2005/09/04, prima redazione
Romanelli Rita, 2007/03/28, rielaborazione
*
Bardi Serzelli
Luogo: Firenze
sec. XIV - 1954
Intestazioni:
Bardi Serzelli, Firenze, sec. XIV - 1954
La famiglia Serzelli era iscritta al gonfalone Bue del quartiere di S.
Croce. Essa fu originata da un certo "Ser Rosellus, dictus Zellus",
orefice fiorentino vissuto all¿inizio del '300. Fu lui stesso, o il figlio
Zanobi (priore della Repubblica fiorentina nel 1389), ad acquistare il
castello di Altomena (Pelago), appartenuto in precedenza ai Guidi e ai
Vallombrosani. Il figlio di Zanobi, Bernardo, fu anch'esso priore (1413)
e gonfaloniere (1423). Questa casata fu chiamata alla successione dei
Del Garbo (iscritta allo stesso gonfalone), influente famiglia di dottori
di medicina e commercianti di lana (ad essa appartenne anche il
pittore Raffaellino Del Garbo, allievo di Filippo Lippi, morto nel 1524),
che si estinse con Tommaso di Francesco, morto nel 1732.
I Serzelli si estinsero a loro volta con l'abate Iacopo Leone (nato e
morto ad Altomena, 1720-1803), figlio di Bernardo del cav. Amerigo e
di Maria Strozzi. Ereditarono i loro beni i Bardi, nella persona di Enrico,
di suo figlio Ferdinando (1823-1893) e del figlio di quest'ultimo Alberto
(1866-1954), appartenenti ad un ramo cadetto di questa famiglia
imparentato con gli Alberti (che si disse Bardi-Serzelli), le cui altre
linee si estinsero tutte tra il 1770 e il 1829; Alberto fu anche l'ultimo
discendente di questa casata.
Il ramo dei Bardi che ereditò dai Serzelli entrò in possesso, con
l'estinzione delle altre linee della famiglia Bardi, anche del grande
palazzo "alle Grazie" di via de' Benci. L'arme Serzelli è d'argento con
tre rocchi in rosso
(da www.storiaecultura.it/cornucopia/famiglie/serzelli.htm).
Soggetti produttori:
Collegati:
Bardi Alberti
Complessi archivistici prodotti:
Bardi Serzelli, famiglia (fondo)
Fonti:
ASFi, Ceramelli Papiani, n. 389
ASFi, Raccolta Sebregondi, nn. 396, 398
Bibliografia:
Marcelli Ilaria, Gli Archivi Bardi di Vernio. Inventario del Fondo Bardi
Serzelli, Centro Bardi di Vernio, S. Marco Litotipo, Lucca 2006, 17-42
Redazione e revisione:
Insabato Elisabetta, 2012/12/03, supervisione della scheda
Romanelli Rita, 2005/09/05, prima redazione
*
Bardi Serzelli, famiglia
fondo
Estremi cronologici: 1420 - sec. XX
Note alla datazione: La documentazione più antica riguarda la
famiglia Serzelli, la più recente è stata acquisita con il versamento
dell'anno 2000.
Consistenza: Unità 1326: 578 registri e buste; 748 fra registri e
buste (versamento 2000).
Storia archivistica: Nel 1942, l'archivio Bardi Serzelli venne notificato
al legittimo proprietario, conte Alberto, con decreto n. 2 del 26 aprile.
Lui stesso, successivamente, donò all'Archivio di Stato di Firenze le
698 pergamene che ne facevano parte. Alla sua morte, avvenuta nel
1954, il patrimonio fu diviso fra vari eredi che si trovarono d'accordo
nel depositare anche le carte presso il medesimo istituto, dove tuttora
si trovano dal 1961. Nel 2000, la Soprintendenza Archivistica per la
Toscana ha avviato un'indagine per valutare l'esistenza di altro
materiale nel palazzo di via dei Benci, e dopo i risultati positivi, tutti gli
eredi hanno sottoscritto un nuovo versamento di deposito.
Descrizione: Documenti delle famiglie Bardi e Serzelli (giornali di
cassa, libri di entrata ed uscita, decimari, contratti, ricevute, processi
ed altro) e del feudo di Vernio dei conti Bardi (carteggio, campioni di
beni, fitti e livelli, processi, rescritti ed altro); inoltre, pochi documenti
concernenti i Salviati (secc. XVI-XVII) e i Melzi d'Eril (sec. XIX).
L'archivio contiene, infine, un cospicuo fondo di pergamene, tra le
quali hanno particolare importanza quelle relative alla badia
vallombrosana di S. Maria di Montepiano sull'Appennino di Vernio.
Dal verbale di deposito del 1961:
Famiglia Bardi
- Libri di amministrazione, 152 registri (sec. XVII-XIX)
- Ricevute di amministrazione, 23 filze (1602-1870)
- Processi, testamenti, contratti, 118 buste (sec. XVII-XIX)
- Saldi di fattoria e giustificazioni, 9 registri (1698-1829
- Chiese e benefici, 11 unità (sec. XVII-XVIII)
- Regesto delle pergamene Bardi, 1 registro (sec. XVIII)
- Scritture della famiglia Melzi d'Eril, 11 unità (sec. XIX)
[espandi/riduci]
Ordinamento: I due fondi documentari della famiglia Bardi, pervenuti
all'Archivio di Stato di Firenze rispettivamente nel 1890 (Bardi,
composto dalla prima, seconda e terza serie) per deposito del Pio
Istituto dei Bardi, e nel 1961 (Bardi Serzelli) per deposito da parte
della famiglia, verranno inventariati grazie a un'iniziativa del Centro
Bardi, in collaborazione con gli Archivi di Stato di Firenze e Prato e la
Sovrintendenza Archivistica per la Toscana. Con due borse di studio,
già assegnate, il Centro intende portare a termine l'inventarazione
analitica
e
il
riordino
dei
fondi
(da
http://www.archiviodistato.firenze.it/progetti/attivite.htm#bardi).
Documentazione collegata:
Archivio Guicciardini di Montespertoli, Fondo Bardi di Vernio, Il fondo è
entrato nei Guicciardini dopo l'estinzione dei Bardi Alberti nel 1810.
Consiste in 882 unità archivistiche e 992 pergamene (sec. XII-XIX).
ASFi, Fondo Bardi, Perviene dai Bardi Gualterotti estinti nel 1829 e, per
essi, dal Pio Istituto dei Bardi. Si tratta di 1080 pezzi (secc. XIV-XIX),
con elenchi parziali del 1804 e 1898 e un inventario sommario a
stampa. Il fondo, che rappresenta solo una parte dell'archivio della
famiglia dei conti Bardi di Vernio, si articola in tre serie: la prima
contiene documenti concernenti la famiglia Bardi, l'amministrazione dei
beni posseduti dalla medesima; il feudo di Vernio; nella seconda e
nella terza serie si trovano manoscritti storici, genealogici, letterari,
scientifici, libri di ricordi, relazioni di viaggi. Comprende anche 101
pergamene (1193-1809) inserite nel Diplomatico sotto la voce Pio
istituto de' Bardi.
ASFi, Diplomatico Bardi Serzelli, E' costituito da 698 pergamene, di cui
382 dell'abbazia di Montepiano, dal 1080 al 1734; 256 dei Bardi, dal
1277 al 1749; 17 dei Serzelli, dei sec. XVII-XIX; 53 di fondi diversi,
tutte invetariate del XVIII sec. da Giovan Francesco Mariani, alcune
pubblicate dal Piattoli.
ASPrato, Comune di Vernio, Compagnia di S. Niccolò di Vernio, Carte
Bardi, La serie XXXIV contiene Carte Bardi, depositate presso la
Compagnia da Rodolfo Bardi nel 1693, dell'amministrazione del conte
Ridolfo, 27 registri, 2 pacchi (1458-1769); atti in causa Bardi, 25 filze,
3 buste (1480-1729); atti relativi all'eredità del conte Ridolfo, 3 filze, 2
registri (1493-1709).
La documentazione è stata prodotta da:
Bardi Serzelli
Fonti:
ASFi, Ceramelli Papiani, n. 389
BNFi, Passerini, nn. 8, 45, 185, 214
Bibliografia:
Guida generale degli Archivi di Stato Italiani, vol. I-IV, Roma, Ministero
per i Beni Culturali e Ambientali. Ufficio centrale per i beni archivistici,
1981-1994, 155, vol. II
RIDOLFI ROBERTO, Gli archivi delle famiglie fiorentine, I, Firenze, Leo
S. Olschki Editore, 1934
Piattoli Renato, Le carte del monastero di S. Maria di Montepiano
(1000-1200), R. Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Regesta
Chartarum Italiae, Roma 1942
Archivi dell'aristocrazia fiorentina. Mostra di documenti privati
restaurati a cura della Soprintendenza Archivistica per la Toscana tra il
1975 e il 1989, catalogo della mostra, Firenze, Acta, 1989, 107-115
Pampaloni Guido, Le carte delle famiglie Bardi e Serzelli e della contea
di Vernio nell'Archivio di Stato di Firenze, "Rassegna degli Archivi di
Stato", XXI, 1961, pp. 211-216
Marcelli Ilaria, Gli Archivi Bardi di Vernio. Inventario del Fondo Bardi
Serzelli, Centro Bardi di Vernio, S. Marco Litotipo, Lucca 2006
Redazione e revisione:
Insabato Elisabetta, 2012/12/03, revisione
Romanelli Rita, 2005/09/05, prima redazione
*
Guicciardini, famiglia
complesso di fondi / superfondo
Estremi cronologici: 1199 - sec. XX
Note alla datazione: La data iniziale è quella della prima pergamena,
la documentazione cartacea inizia invece con il 1323.
Consistenza: Unità 2382: 1698 fra registri e buste, 684 pergamene
Storia archivistica: Nel 1940, il conte Paolo Guicciardini denunciò la
presenza di importanti carte di famiglia alla Prefettura di Firenze; nel
1942, con provvedimento n. 607 del 26 aprile fu emessa la prima
dichiarazione di notevole interesse storico; l'ultima è del 1986, con
provvedimento n. 524 del 21 maggio.
L'archivio Guicciardini a quell'epoca si era già arricchito di numerosi
fondi familiari estranei, pervenuti a seguito di matrimoni ed eredità.
Le carte proprie della famiglia Guicciardini conobbero un primo riordino
nel 1715 grazie all'opera dell"antiquario" Lorenzo Maria Mariani che
iniziò a stenderne un inventario, lavoro poi proseguito da padre
Brocchetti. Nel 1755, Decio Maria Gallizioli compilò un nuovo
inventario, dopo aver scorporato dall'archivio le carte di Francesco
Guicciardini e averle inserite nella biblioteca. Nel 1862, l'archivista
Giovanni Guerci compilò un repertorio generale per la ricerca dei
documenti tenendo conto degli inventari precedenti, ma inserendovi la
documentazione più recente, e fece rilegare le 384 pergamene in 6
volumi.
Descrizione: Guicciardini e Bardi:
-- Legazioni e commissarie (riordinate dal Gigli) 25 buste segnate IXXV (1423-1668)
-- Carte di Francesco Guicciardini, 27 buste segnate I-XXVII tratte dai
9 fasci del Gallizioli, con scritti, spogli, minutari, lettere ecc. dello
storico (1502-1540)
-- Miscellanea, con raccolta di lettere savonaroliane, 5 buste (sec. XIIIXVIII)
- Pergamene, 384 cartapecore legate nell'Ottocento in 6 volumi, nn. IVI (1199-1758)
- Libri di amministrazione generale (riordinati dal Gherardi), con
ricordanze, entrate e uscite, debitori e creditori, giornali ecc., 346
registri nn. 1-364 (1344-sec. XIX)
- Testamenti, processi, contratti, scritte patrimoniali e varie, 177 buste
nn. I-CLXVI (1323-sec. XIX)
Guicciardini:
- Piero di Francesco Guicciardini (1808-1886), carte personali, 10
buste (1851-1886)
- Francesco di Luigi Guicciardini (1851-1915), 160 buste (1867-1915)
Carte Bardi:
- Bardi (da Costanza e Camilla di Agnolo dei Bardi, eredi del padre nel
1510 e mogli di Girolamo e Piero Guicciardini), n. 38 unità nn. 1-38
(sec. XIV-XVI)
Archivio Bardi di Vernio:
- Bardi di Vernio (da Piero Bardi di Vernio ai conti Ferdinando e
Francesco Guicciardini nel 1810, il grosso della documentazione fu
però consegnata al ramo di Ferdinando di Lorenzo Guicciardini), 2
unità nn. 39-40 (sec. XVII-XIX)
Carte Franceschi, 35 unità (sec. XVI-XVIII)
Carte Ridolfi, 3 unità (sec. XV-XVI).
Per gli altri fondi aggregati "Estranei", 959 unità compresi i due fondi
Bardi e il Ridolfi, si vedano le singole schede "Pucci, ramo di
Alessandro di Niccolò", "Pucci, ramo di Ottavio di Niccolò", con "Albizi,
ramo dei marchesi di Castelnuovo" comprendente anche Socci e
Franceschi; "Morrocchi".
Ordinamento: I riordini che si sono succeduti, dal XVIII secolo, hanno
recuperato e implementato le precedenti organizzazioni date alla
documentazione, ad eccezione delle carte dello storico Francesco
Guicciardini, dapprima estrapolate poi reintegrate nell'archivio.
Strumenti di ricerca:
Giovanni Querci, "Indice generale compilato nel 1715 [...] accresciuto
nel 1755 [...] e riordinato nel 1862 da Giovanni Guerci, d'ordine dei
conti Piero e Lorenzo Guicciardini"
Roberto Ridolfi, "L'archivio della famiglia Guicciardini"
Paola Benigni, Elisabetta Insabato, "Riscontro delle pergamene e dei
libri di amministrazione generale del fondo Guicciardini"
Roberto Boldrini, Inventario delle carte di Francesco Guicciardini
Strumenti di ricerca interni al fondo: 1. "Scritture de' Guicciardini
disposte, spogliate e inventariate [..] da me P. Lorenzo Mariani,
antiquario di S. A. R., l"anno MDCCXV". 2. "Indice di scritture antiche
fatto dal prete Giuseppe Brocchetti nel 1727". 3. "Scritture de'
Guicciardini [...] riordinate d'ordine dell'ill.mo conte Francesco
Guicciardini dall'abate Dezio M. Gallizioli l'anno 1755", in tre copie. 4.
"Notizie principali attinenti agli effetti della casa Guicciardini compilate
[..] da Decio Maria Gallizioli l'anno 1752".
Documentazione collegata:
ASFi, Strozziane prima serie, nn. 59-63, 130, L'incetta di documenti da
parte di Carlo Strozzi ha provocato la migrazione di alcune carte
Guiccirdini nel fondo delle Strozziane e nel fondo della Signoria. Dieci
di Balia, Otto di Pratica: Legazioni e commissarie.
ASFi, Panciatichi, Fondo Guicciardini, Il fondo archivistico del ramo di
Luigi di Giovanni Guicciardini finito in casa Panciatichi è stato donato
all'Archivio di Stato di Firenze, nel 1883, da Ferdinando Panciatichi
Ximenes d'Aragona. Contiene 38 libri di amministrazione domestica, 6
cassette e 4 buste di documenti diversi, 43 pergamene (sec. XV-XVII).
La documentazione è stata prodotta da:
Bardi Alberti
Guicciardini
Guicciardini Francesco
Guicciardini Piero
La documentazione è conservata da:
Guicciardini
Bibliografia:
Berti Pietro, Dono Panciatichi al R. Archivio Fiorentino, "Archivio
Storico Italiano", IV serie, vol. XIII, pp. 455-462.
Boldrini Roberto, Inventario delle carte di Francesco Guicciardini,
Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 2003
Carletti Giovanni, L'archivio Guicciardini di Firenze, "Società e Storia"
n. 69, 1995, pp. 619-629.
Il fondo Guicciardini nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Catalogo, I tomo a cura di Lia Invernizi, Giunta Regionale Toscana,
Firenze, 1984
Il fondo Guicciardini nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Catalogo, tomi II-III a cura di Aldo Landi, Giunta Regionale Toscana,
Firenze, 1987, 1991
Insabato Elisabetta, Romanelli Rita, L'Archivio Guicciardini, "Quaderni
di Archimeetings", Edizioni Polistampa, 2007
Notizie archivi toscani, in "Archivio storico Italiano", 1956, 424, 427
RIDOLFI ROBERTO, Gli archivi delle famiglie fiorentine, I, Firenze, Leo
S. Olschki Editore, 1934, 95-213
Redazione e revisione:
Romanelli Rita, 2005/09/14, prima redazione
Romanelli Rita, 2007/04/14, rielaborazione
Modalità di consultazione:
Dietro richiesta ai proprietari e con lettera di presentazione della
Soprintendenza Archivistica per la Toscana.