Bardi di Vernio, famiglia - Bardi di Vernio :: personaggi
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Bardi di Vernio, famiglia - Bardi di Vernio :: personaggi
http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=208555 Bardi di Vernio, famiglia fondo Altre denominazioni: Guicciardini Bardi di Vernio Estremi cronologici: sec. XII - sec. XIX Note alla datazione: La data iniziale è quella della più antica pergamena, la documentazione cartacea inizia con la metà del XIV secolo. Dopo la alluvione, la pergamena più antica è del 1142, il registro più antico quello del notaio Guidalotto da Vernio del 1318 (assai danneggiato). Consistenza: Unità 1922: 992 pergamene, 304 filze, 218 buste, 404 registri, 3 quaderni, 1 cartella Storia archivistica: L'archivio dei conti Bardi di Vernio fu riordinato dal canonico pratese Francesco Casini (1710-1777) coadiuvato dall'abate Gennaro Betti. I lavori erano stati commissionati da Carlo e Luigi de' Bardi Alberti. Successivamente, il riordino dell'archivio della Contea di Vernio furono commissionati dai rappresentanti dei tre rami della famiglia, Orazio di Flaminio dei Bardi Gualterotti, Carlo di Pier Maria dei Bardi Alberti, Pier Filippo di Vincenzo, dei Bardi Serzelli, a partire dal 1763. Tutto l'intervento durò oltre dieci anni, fino al 1774. Nel corso del tempo, l'archivista produsse 9 volumi di corredo alle scritture, con indici e repertori della documentazione cartacea e pergamenacea di famiglia e della Contea di Vernio. I documenti della Contea allora comprendevano 74 protocolli notarili (1329-1772), 80 filze di atti civili e criminali, filze di giustificazioni ecc. Dopo il 1797, all'annessione della contea alla Repubblica Cisalpina, i documenti furono trasferiti a Bologna, nel 1815 riportati in Toscana e divisi fra Comune di Vernio, Compagnia di S. Nicola di Bari a Vernio e gli eredi dei tre rami della famiglia Bardi. Il 31 gennaio 1941, Lorenzo Guicciardini denunciò al Prefetto di Firenze la presenza di carte Bardi nel suo palazzo fiorentino del Lungarno. Erano entrate nella sua famiglia dopo l'estinzione del ramo dei Bardi Alberti nel 1810, per volere di Pier Maria di Luigi che lasciò i suoi beni ai fratelli Francesco e Fernando di Lorenzo Guicciardini, figli di Caterina Bartolommei, di cui Piero Bardi era cavalier servente. Nel 1943, l'intero archivio fu trasferito nella villa di campagna, per tenerlo al riparo da possibili bombardamenti, ma nell'edificio, occupato dai militari, sparirono 28 delle 940 pergamene. Rientrato a Firenze, l'archivio fu notificato il 12 dicembre 1964, con provvedimento n. 52, al conte Bongianni Guicciardini. Solo due anni più tardi le carte furono gravemente danneggiate dalla piena dell'Arno, quindi l'archivio fu trasferito definitivamente in campagna, per facilitare gli interventi di restauro promossi dalla Soprintendenza Archivistica, che si protraggono ancora oggi. Nel 1970, con provvedimento n. 149 del 18 aprile, è stato rinnovata la notifica dell'archivio agli eredi Guicciardini. Gli altri due fondi documentari della famiglia Bardi, pervenuti all'Archivio di Stato di Firenze rispettivamente nel 1890 (Bardi, composto dalla prima, seconda e terza serie) per deposito del Pio Istituto dei Bardi, e nel 1961 (Bardi Serzelli) per deposito da parte della famiglia, verranno inventariati grazie ad un'iniziativa del Centro Bardi, presieduto dal prof. Alessandro Magini, in collaborazione con l'Archivio di Stato di Firenze, l'Archivio di Stato di Prato e la Soprintendenza Archivistica per la Toscana. Il Centro Bardi ha bandito due borse di studio "I Conti Bardi di Vernio negli Archivi di Stato di Firenze e di Prato", assegnate a due giovani e qualificate ricercatrici: Ilaria Marcelli e Veronica Vestri. Si tratta di un ingente materiale (oltre 1.200 filze, registri, buste) che va dal XIII al XIX secolo, riguardante i conti Bardi e famiglie loro imparentate e la contea di Vernio. Il lavoro di inventariazione, coordinato da Orsola Gori, per quanto riguarda gli archivi conservati presso l'Archivio di Stato di Firenze, e da Diana Toccafondi, per quanto riguarda l'archivio pre-unitario della contea di Vernio conservato presso l'Archivio di Stato di Prato, prevede allo stato attuale l'inventariazione analitica, cui dovrebbe far seguito il riordinamento di ciascun fondo. A lavoro ultimato è prevista la pubblicazione a stampa nelle collane del Centro Bardi. E' inoltre intenzione del Centro Bardi proseguire il lavoro di ricerca attraverso il rinnovo delle borse di studio e la promozione di iniziative legate alla valorizzazione del patrimonio documentario ed artistico (dal sito dell'ASFi). Descrizione: Le carte del fondo consistono quasi esclusivamente in documenti dei Bardi Alberti e si riferiscono al feudo di Vernio, con notizie sui conti Alberti di Mangona, a beni e a diversi personaggi della famiglia, a benefici, patronati e alla Badia di Montepiano, le cui carte passarono ai Bardi verso la fine del XV secolo. Fondo Bardi Alberti - Diplomatico, 4 gruppi: -- 1° (1-887) dal 20 maggio 1000 (in copia del sec. XII) al 1735, con atti del monastero di Montepiano, regestate da Casini nei tre tomi da lui redatti nel 1769 -- 2° (888-911) dal 1142 al 1753, con atti ritrovati dal Casini dopo il riordino delle pergamene a cui le aggiunse continuando la numerazione -- 3° (912-946) dal 1238 al 1381, atti Bardi Gualterotti acquistate dai Bardi Alberti circa il 1779, poi regestate e aggiunte alle precedenti -- 4° (947-992) dal 1380 al 1801, atti entrati per ultimi nella raccolta, numerati ma non regestati. Danneggiate dalla alluvione, sono state le pergamene nn. 635-887, 888-992. Archivio cartaceo: - Affari di governo, 38 filze - Affari di giurisdizione, condanne dei magistrati della contea nell'esercizio delle loro funzioni, 75 filze (1699-1793) - Statuti della Contea (1338, in copia) - Leggi e regolamenti del Granducato, 16 filze - Affari di amministrazione, decimari, giornali, libri di conti, bilanci, contratti e ricevute, 138 fra registri e filze -- Conti e ricevute, 51 filze (1438-1795) -- Palazzo di Firenze, 7 filze (1632-1795) - Atti giuridici, 33 filze, 3 decimari - Atti vari, 40 filze (1457-1777), con carte di famiglie collegate ai Bardi - Amministrazione dei beni di campagna, 138 fra filze e registri (sec. XV-XVIII) - Amministrazione dei beni ecclesiatici, 40 filze (sec. XIV-XVIII), con Propositura di Prato e S. Maria di Montepiano - Carte di Violante Beatrice di Baviera, 25 fra filze e registri (16881731) ereditate da Piero Maria di Carlo Bardi, gentiluomo di camera - Carteggio di Francesco Maria Bardi, ambasciatore alla corte di Francia, 213 filze (1708-1717) - Colonnello Pier Antonio Bardi, 5 filze (1556-1594) Ordinamento: Francesco Casini, durante il suo riordino dell'archivio, effettuò la fascicolazione dei documenti e il loro condizionamento in 'filze', e li descrisse in indici, repertori e spogli ancora in uso. Prima dei lavori, l'archivio dela Contea, conservato in un locale del vicariato, comprendeva 74 protocolli notarili (1392-1772), 80 filze di atti civili e criminali, e carteggi vari. Egli produsse tre repertori dei protocolli notarili e un indice generale in due esemplari. Informazioni sulla numerazione: Il fondo Bardi riporta le numerazioni che si riferiscono al riordino di Francesco Casini nella seconda metà del Settecento. Strumenti di ricerca interni al fondo: Strumenti prodotti dal Casini fra 1763 e 1774: 1766, "Indice generale dell'archivio"; 1767: Spogli del fondo diplomatico in tre tomi, il quarto tomo è del 1779. 1769: Repertori dell'archivio domestico in due tomi, per materia e, all'interno di questa, in cronologico; il terzo tomo è stato aggiunto solo più tardi. 1772: Indice generale dell'archivio della Contea di Vernio, con tre repertori dei protocolli notarili. Documentazione collegata: ASFi, Fondo Bardi, Proviene dai Bardi Gualterotti estinti nel 1829 con Gerolamo di Gualterotto (1777-1829) che istituì il Pio Istituto dei Bardi con sede nel palazzo di famiglia di via dei Benci. L'Istituto stesso nel 1890 depositò i documenti dell'archivio passati loro, insieme alla biblioteca, all'Archivio di Stato di Firenze. Si tratta di 1.080 pezzi (sec. XIV-XIX), con elenchi parziali del 1804 e 1898 e un inventario sommario a stampa. Il fondo, che si articola in tre serie con documenti dei Bardi, del feudo di Vernio e una raccolta di manoscritti storici e genealogici, comprende anche 101 pergamene (1193-1809) inserite nel Diplomatico sotto la voce Pio istituto de' Bardi. Archivio Guicciardini di Firenze, Carte Bardi, Provengono da Costanza e Camilla di Agnolo dei Bardi, rispettivamente mogli di Girolamo e Piero Guicciardini che ereditarono nel 1510. Il fondo consiste in 38 unità nn. 1-38 (sec. XIV-XVI); dall'archivio Bardi di Vernio provengono 2 unità nn. 39-40 (sec. XVII-XIX). ASPrato, Compagnia di S. Niccolò di Bari di Vernio, Carte Bardi, La serie XXXIV contiene Carte Bardi, depositate presso la Compagnia da Rodolfo Bardi nel 1693, dell'amministrazione del conte Ridolfo, 27 registri, 2 pacchi (1458-1769); atti in causa Bardi, 25 filze, 3 buste (1480-1729); atti relativi all'eredità del conte Ridolfo, 3 filze, 2 registri (1493-1709). Nel 1999 è stato compilato un inventario delle carte della Compagnia di S. Niccolò di Vernio, a cura di Andreina Minaglio. Brigham Young University di Provo (USA), Carte Bardi, Sono documenti della famiglia in rapporto ai Soderini. ASFi, Fondo Bardi Serzelli, Contiene carte relative alla famiglia Bardi e alla Contea di Vernio (1420-sec. XX), con carteggio, campioni di beni, fitti e livelli, processi, rescritti ed altro (578 fra registri e buste). Il cospicuo fondo diplomatico contiene le pergamene relative alla badia vallombrosana di S. Maria di Montepiano (Vernio). Archivio Alessandri di Firenze, fondo Bardi, Le carte Bardi sono passate nell'archivio Alessandri a seguito del matrimonio di Porzia di Tommaso dei Bardi con Niccolò di Francesco di Niccolò degli Alessandri. Consistono in libri di mercatura della Compagnia (1407-1657). Il medesimo archivio contiene anche circa 40 pergamene Bardi. Archivio Ginori Lisci di Firenze, fondo Bardi, Le carte Bardi conservate nell'archivio Ginori Lisci ed entratevi attraverso i Venturi sono documenti di carattere economico, commerciale e politico relativi all'attività della Compagnia dei Bardi nei secoli XIV e XV e della Compagnia Bardi Cavalcanti dei secoli XV e XVI. Parte dei documenti è confluita nell'ASFi insieme all'archivio Venturi Ginori Lisci. ASFi, Venturi Ginori Lisci, fondo Bardi, Consiste in 40 fra registri e buste di libri di debitori e creditori, quaderni di spese, di cassa, giornali, ricevute, note e conti diversi, ricordi, elencati per teste e per eredi (sec. XV-1600), varie (sec. XIV-1567). La documentazione è stata prodotta da: Bardi Alberti La documentazione è conservata da: Guicciardini Bibliografia: Archivi dell'aristocrazia fiorentina. Mostra di documenti privati restaurati a cura della Soprintendenza Archivistica per la Toscana tra il 1975 e il 1989, catalogo della mostra, Firenze, Acta, 1989, 107-137 Guida generale degli Archivi di Stato Italiani, vol. I-IV, Roma, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Ufficio centrale per i beni archivistici, 1981-1994, 155, vol. II Notizie archivi toscani, in "Archivio storico Italiano", 1956, 424 Notizie degli archivi toscani, "Archivio Storico Italiano", CXVIII (1960), 361 Pampaloni Guido, Le carte delle famiglie Bardi e Serzelli e della contea di Vernio nell'Archivio di Stato di Firenze, "Rassegna degli Archivi di Stato", XXI, 1961, pp. 211-216 Piattoli Renato, Le carte del monastero di S. Maria di Montepiano (1000-1200), R. Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Regesta Chartarum Italiae, Roma 1942 Wells X. Maria, Italian post-1660 Manuscripts and Family Archives in North American Libraries, Ravenna, Longo Editore, 2002, 107 Redazione e revisione: Insabato Elisabetta, 2006/01/18, revisione Romanelli Rita, 2005/09/04, prima redazione Modalità di consultazione: Dietro richiesta ai proprietari e con lettera di presentazione della Soprintendenza Archivistica per la Toscana. * Pergamene sub-fondo / sezione Estremi cronologici: 1142 - 1753 Consistenza: Unità 992: 992 pergamene Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e Luigi Bardi di Vernio. Dopo aver compilato l'indice generale dell'archivio, nel 1767 egli compilò tre tomi di spogli del fondo diplomatico delle prime 911 pergamene che allora erano presenti in archivio. Solo nel 1779 entrò il secondo gruppo, relativo ai Bardi Gualterotti, di 35 pergamene. Ad esse furono assegnati i numeri da 912 a 946 e vennero descritte in un quarto tomo di regesto. Altre 46 pergamene entrarono in archivio successivamente. Nel 1942, Renato Piattoli pubblicò tutte quelle più antiche, fino all'anno 1200, relative al monastero di S. Maria di Montepiano. Durante l'ultima guerra, la raccolta delle pergamene era stata trasferita dalla sede fiorentina dell'archivio nel castello di Poppiano, perché ritenuto più sicuro, ma dopo il passaggio del fronte (alcuni militari avevano sostato nel castello fra il 23 e il 30 luglio 1944), 28 pergamene risultarono mancare. Si trattava dei nn. 82-90, 95, 210, 223, 227, 230, 264-265, 268, 481, 483-490, 889, 934. Una volta tornato nuovamente a Firenze, fu la alluvione del 1966 che danneggiò gravemente il fondo. Tutti i pezzi furono allora definitivamente trasferiti in campagna, per dare loro le cure del caso. Le pergamene danneggiate maggiormente furono quelle di due nuclei, dal 635 all'887 e dall'888 al 992. Descrizione: - 1-887. Atti provenienti dal monastero di S. Maria di Montepiano (copia del sec. XII di originale del 20 maggio 1000-1735), ordinate in cronologico da Francesco Casini e regestate - 888-911. Ritrovate dal Casini stesso dopo aver terminato il lavoro e da lui aggiunte alle altre senza sconvolgere l'ordinamento dato (11421753) - 912-946. Pergamene del fondo Bardi Gualterotti, acquistate dai Bardi di Vernio verso il 1779 (1238-1381), regestate e aggiunte alle precedenti - 947-992. Entrate nel fondo in epoca posteriore, numerate ma non regestate (1238-1381) Ordinamento: I vari nuclei costituenti il fondo sono stati riordinati in cronologico. Informazioni sulla numerazione: Le prime 911 pergamene, disposte in due gruppi cronologici, sono state numerate da Francesco Casini nel 1766. Quelle successive sono frutto di due diversi versamenti, ma sono state numerate di seguito alle precedenti, da 912 a 992. Strumenti di ricerca interni al fondo: Regesto delle pergamene nn. 1-911 a cura di Francesco Casini per incarico dei conti Bardi di Vernio, 1769, in 3 tomi: 1°) nn. 1-319 (1000-1237); 2°) nn. 320-633 (12391341); 3°) nn. 634-887 (1341-1735), nn. 888-911 (1143-1753) Regesto delle pergamene nn. 912-946 (1238-1381) a cura di ignoto archivista, 1779. La documentazione è stata prodotta da: Bardi Alberti * Scritture della casa di Firenze serie Estremi cronologici: 1444 - 1795 Consistenza: Unità 55: 39 buste, 9 registri, 7 filze Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale dell'archivio del 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera terminata dai suoi successori nel 1808. Descrizione: - Fidecommesso e maiorasco indotto da Giovanni di Angelo di Andrea de' Bardi e aumentato da Pandolfo Bardi il Vecchio, 5 filze (1470-1747), nn. 1-5 - Testamenti e donazioni, 1 busta, n. 6 - Contratti di acquisto, n. 7 -- dei beni di Bargi e Casi di Bologna da parte di Alberto di Filippo de' Bardi, 1 registro (1530-1539) -- dei beni nel pistoiese, a Mugnana (Strada in Chianti) e Firenze fra la contessa Bardi de' Medici e il conte Carlo suo fratello, 1 registro (15661621) -- dei beni di Firenze da parte del conte Pandolfo de' Bardi, 1 registro (1576-1593) - Contratti e scritture, 4 buste (1431-1766), nn. 8-10, 29 - Scritture per la Commenda Bardi seconda, di S. Gregorio, 1 busta, n. 11 - Decimari, 1 registro, 1 busta, nn. 12, 33 - Tasse, gabelle e imposizioni, 3 buste (1444-1763), nn. 14-16 - Bandi e leggi (1741-1763), 2 buste, n. 17, 30 - Mallevadorie, 1 busta, n. 18 - Memorie sulla famiglia Bardi, 1 busta, n. 19 - Interessi con i Dragomanni, 1 busta, n. 20 - Portate di grasce, 1 busta (1674-1719), n. 21 - Scritte cambiarie e locazioni, n. 22 - Ristretti e bilanci, 2 filze (1673-1747), nn. 23-24 - Inventari di mobili e masserizie, 5 buste (1601-1749), nn. 23-28, 31 - Scritture, bilanci, leggi e bandi, contratti, tutele e matrimoni, 16 buste (seconda metà del sec. XVIII-1800), nn. 1-16 - Saldi -- della casa di Firenze, 2 buste (1750-1795), nn. 1-2 -- diversi, 5 registri (1632-1795), nn. 1-5. Informazioni sulla numerazione: La numerazione settecentesca è chiusa per ogni serie. Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture, cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori. La documentazione è stata prodotta da: Bardi Alberti La documentazione è conservata da: Guicciardini Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il territorio Bibliografia: Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115 Redazione e revisione: Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione * Benefici ecclesiastici, chiese e oratori serie Estremi cronologici: 1305 - 1791 Consistenza: Unità 51: 21 buste, 27 registri, 2 filze, 1 cartella Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale dell'archivio 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera terminata dai suoi successori nel 1808. Descrizione: - Chiese, oratori e benefici di casa, con carte relative a benefici, cappelle, oratori, reliquie e sepolture dei Bardi e alla chiesa di S. Cristofano a Perticaia (Rignano sull'Arno), alle chiese della contea di Vernio, alla compagnia di S. Niccolò di Bari a Vernio, alla chiesa di S. Marco di Prato, alla cappella dei SS. Jacopo e Filippo del duomo di Prato, al canonicato Bardi, all'oratorio di S. Maria di Ricorboli, 17 buste (1305-1791), nn. 1-17 - Propositura di Prato, poi abbazia di S. Maria di Castello, di cui Pandolfo Maria di Carlo de' Bardi era stato rettore, spoglio di giornali, giornali, spoglio di entrata e uscita, saldi, lettere al ministro generale, conti e ricevute, scritture diverse, inventari di arredi sacri e masserizie, piante e disegni dei lavori da farsi nella chiesa pievania di S. Donato a Calenzano, 8 registri, 3 buste, 1 cartella - Badia di Montepiano, entrata e uscita, note di beni, debitori e creditori, miscellanea, contratti con repertorio, lite tra i conti Roberto e Pierantonio de' Bardi presentati alla badia di Montepiano, 7 registri, 1 busta, 2 filze (1397-1591), nn. 1-10 - Chiesa di S. Pietro in Perticaia (Rignano sull'Arno), ricordanze del pievano di S. Ippolito, entrate e uscite, ricevute, debitori e creditori, spese, saldi, giornali, 12 registri (1494-1754), nn. 1-12 Informazioni sulla numerazione: La numerazione settecentesca è chiusa per ogni serie. Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture, cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori. La documentazione è stata prodotta da: Bardi Alberti La documentazione è conservata da: Guicciardini Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il territorio Bibliografia: Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115 Redazione e revisione: Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione * Scritture di Pierantonio, Piero e Francesco Maria de' Bardi serie Estremi cronologici: 1556 - 1729 Consistenza: Unità 51: 23 registri, 17 buste, 11 filze Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale dell'archivio 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera terminata dai suoi successori nel 1808. Descrizione: - Conte Piero di Carlo de' Bardi, al servizio della principessa Violante Beatrice di Toscana, moglie del figlio del granduca Cosimo III, Ferdinando de' Medici, come gentiluomo di Camera: -- Libri di spese tenuti da Pietro Paolo Stella, 3 registri (1688-1703), nn. 1-3 -- Inventario di abiti, 1 registro, n. 4 -- Entrata di denari tenuta da Pietro Paolo Stella, 1 registro (16881703), n. 5 -- Quaderno di cassa c.s., 2 registri (1713-1717), nn. 6-7 -- Libro di spese per il viaggio della Serenissima a Loreto, 1 registro (1714), n. 8 -- Copialettere, 1 registro (1713-1716), n. 9 -- Ruolo della corte, 2 registri (1713, 1727), nn. 10-11 -- Debitori e creditori, 1 registro (1723-1729), n. 12 -- Conti e ricevute, 10 registri (1688-1731), nn. 13-22 -- Motupropri e memoriali, 1 busta (1714-1731), n. 23 -- Lettere di Violante e altri della corte a Piero de' Bardi, 1 busta (1722-1731), n. 24 -- Carte relative al viaggio di Violante a Roma, dove l'accompagnò il conte Bardi, 1 busta (1723), n. 25 - Conte Francesco Maria di Carlo de' Bardi, ambasciatore alla corte di Francia per conto di Cosimo III de' Medici (1708-1717): -- Lettere di vari: Cosimo III, cardinale Francesco Maria de' Medici, abate Carlo Antonio Gondi, depositari Quaratesi e Antinori, principi, principesse e altri, 7 buste (1708-1716), nn. 1-7 -- Minute di Francesco Maria ai suoi mittenti, 4 buste (1708-1713), nn. 8-11 -- Lettere della Segreteria di Stato, 7 filze segnate I-VII (1708-1716), nn. 12-18 -- Affari alla corte di Francia, 2 buste (1713), nn. 19-20 -- Affari della Elettrice Palatina sulla successione di Gian Gastone de' Medici, 1 busta, n. 21 - Conte colonnello Pierantonio de' Bardi, comandante la guardia dei cavalleggeri dei granduchi Cosimo I e Francesco I (1556-1594) -- Filze in cronologico, 4 filze (1556-1594), nn. 1-4 -- Cavalleggeri, debitori e creditori, 1 registro, n. 5 Informazioni sulla numerazione: La numerazione settecentesca è chiusa per ogni serie. Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture, cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori. La documentazione è stata prodotta da: Bardi Alberti La documentazione è conservata da: Guicciardini Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il territorio Bibliografia: Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115 Redazione e revisione: Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione * Scritture diverse serie Estremi cronologici: 1688 - 1731 Consistenza: Unità 40: 32 buste, 8 registri Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale dell'archivio 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera terminata dai suoi successori nel 1808. Descrizione: - Atti civili del podestà di Firenze, Giovanni di Roncofreddo, 1 registro (lug.-set. 1373), n. 1 - Scritture di stranieri, 3 buste (1457-1750), nn. 2-4 - Miscellanee, memorie, alberi e notizie, 3 buste, nn. 5-7 - Scritture legali e cause criminali, 3 buste (1657-1741), nn. 8-10 - Pareri commerciali, 1 busta, n. 11 - Ecclesiastici e case pie, 2 buste (1464-1763), nn. 12-13 - Viaggio a Roma della Compagnia delle Sacre stimmate di S. Francesco di Firenze, 1 busta (1673, 1725), n. 14 - Ospizio del Melani, 1 busta (1711-1749), n. 15 - Editti ecclesiastici, 1 busta (1621-1741), n. 16 - Divise tra i signori Franceschi, 1 busta (1739), n. 17 - Carte relative a: -- Bianca Buoni nei Nardi, 1 busta, n. 18 -- Famiglie Pelli e Libanori, 2 buste (metà sec. XVII), nn. 19-20 -- Giovan Battista e Anton Maria Fagiuoli, 5 buste (1660-1749), nn. 21-25 -- Tommaso, Bernardo e Luigi Rucellai, 3 registri, 3 buste (15131594), nn. 26-31 - Porta Cesi, lavori, fabbriche, opere, 4 registri (1727-1735), nn. 3235 - Istituto dei Nobili, depositario Carlo de' Bardi, 1 busta (1763-1766), n. 36 - Difesa del dominio dei conti Della Gherardesca, 1 busta (1774), n. 37 - Monache del monastero di Prato, 1 busta (1750-1785), n. 38 - Affari esteri, 1 busta (dal 1777), n. 39 - Guicciardini, 1 busta, n. 40 Informazioni sulla numerazione: La numerazione settecentesca è chiusa per ogni serie. Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture, cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori. La documentazione è stata prodotta da: Bardi Alberti La documentazione è conservata da: Guicciardini Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il territorio Bibliografia: Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115 Redazione e revisione: Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione * Libri contabili sub-fondo / sezione Estremi cronologici: 1490 - 1795 Consistenza: Unità 173: 171 registri, 2 buste Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale dell'archivio 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera terminata dai suoi successori nel 1808. Descrizione: Entrate e uscite, debitori e creditori, giornali di cassa, ricordanze che iniziano da Pandolfo di Alberto a Luigi e Carlo di Piero Maria: - Pandolfo di Alberto (1490-1517), Pier Francesco (1528-1533), Pierantonio (1544-1552), 5 registri, nn. 1-5 - Alberto di Filippo de' Bardi, entrate e uscite, debitori e creditori, giornali, ricordanze, 13 registri (1496-1566), nn. 6-18 - Pandolfo de' Bardi, entrate e uscite, debitori e creditori, giornali, ricordanze, 18 registri (1563-1632) - Ottavio di Alberto de' Bardi, entrate e uscite, debitori e creditori, giornali, ricordanze, 7 registri (1561-1603), nn. 36-42 - Alberto di Ottavio e la moglie Maria Martelli, entrate e uscite, debitori e creditori, giornali, ricevute, 13 registri (1592-1632), nn. 43-59 - Carlo di Ottavio, entrate e uscite, debitori e creditori, giornali, ricordanze, ricevute e stracciafoglio, 21 registri (1600-1646), nn. 6080 - Carlo e Piero (dal 1646), Andrea, Carlo e Neri (dal 1674), c.s., 9 registri (1631-1683), nn. 81-86 - Carlo e Neri, entrate e uscite, debitori e creditori, giornali, 12 registri (1628-1704), nn. 87-97 - Francesco Maria e la madre Francesca Covoni nel tempo che il figlio era in Francia per il Granduca, c.s., 10 registri (1698-1749) con spese per il viaggio e Commenda Barda, nn. 98-107 - Abate Pandolfo Maria per la propositura di Prato e la pieve di Calenzano, 11 registri (1708-1761), nn. 108-115 - Piero Maria di Carlo, entrate e uscite, debitori e creditori, giornali, 11 registri (1706-1777), nn. 114-125 - Luigi di Piero Maria, entrate e uscite, debitori e creditori, giornali, saldaconti, 13 registri (1749-1795), nn. 126-138 Negozio di battiloro e tiraloro amministrato da Domenico Maria Branchi, riscossioni; sete crude; entrate e uscite; robe date; conti, ricevute e scritture diverse; lettere di Francia; lettere e cambiali, copialettere; giornali; spese minute; debitori e creditori; scartafoglio; manifattori, 28 registri, 2 buste (1732-1746), nn. 1-30 Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture, cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori. La documentazione è stata prodotta da: Bardi Alberti La documentazione è conservata da: Guicciardini Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il territorio Bibliografia: Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115 Redazione e revisione: Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione * Conti e ricevute serie Estremi cronologici: 1531 - 1795 Consistenza: Unità 51: 51 buste Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale dell'archivio 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera terminata dai suoi successori nel 1808. Descrizione: Conti e ricevute raccolte per testa, talvolta con repertorio, dei conti Bardi: Alberto di Filippo, Alberto e Carlo di Ottavio (1531-1602), abate Filippo e Pandolfo (1543-1590), Pierantonio di Alberto (1550-1599), Ottavio di Alberto (1551-1596), Alberto di Ottavio (1600-1632), conte Carlo di Ottavio (1590-1643), conte Piero di Carlo (1625-1663), Settimia Corsini moglie di Piero di Carlo, Costanza Covoni moglie di Carlo di Piero, Maria Teresa Tempi moglie di Piero di Carlo (1623-1718), Andrea di Piero (1639-1680), Francesco di Carlo (1637-1639), Francesco Maria di Carlo (1694-1737), Neri di Piero (1661-1681), Carlo di Piero (1662-1697), Piero di Carlo (16661674), Piero Maria di Carlo (1696-1749), abate Pandolfo di Carlo (1699-1748), Luigi di Piero Maria (1749-1772, Carlo di Piero Maria (1737-1795), Margherita Malaspina moglie di Carlo di Piero e Lucrezia Ginori moglie di Luigi di Piero (1754-1775). Ordinamento: Le buste sono state ordinate secondo la cronologia. Informazioni sulla numerazione: La numerazione settecentesca, chiusa per ogni serie, va da 1 a 51. Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture, cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori. La documentazione è stata prodotta da: Bardi Alberti La documentazione è conservata da: Guicciardini Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il territorio Bibliografia: Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115 Redazione e revisione: Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione * Scritture delle fattorie sub-fondo / sezione Estremi cronologici: 1447 - 1763 Consistenza: Unità 82: 58 filze, 8 buste, 13 registri, 3 quaderni Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale dell'archivio 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera terminata dai suoi successori nel 1808. Descrizione: Fattoria di Usella (Cantagallo - Prato): - Contratti e scritture diverse, 4 filze (1447-1764), nn. 1-3, 11; - Eredità di Giuseppe Toccafondi, fattore di Usella, 1 filza (1751-1756), n. 4; - Scritture dei beni di Montecuccoli, 1 filza, n. 5; - Processi contro le monache di S. Caterina di Prato; Carmagnini, Visconti e Toccafondi; Bartolini e Tatti; Pizzicori e Buonamici; Del Riccio e monaci degli Angeli, 6 filze, nn. 5-10; - Quadernetti di conti e spese, vendita di grasce, sale e boschi, 5 buste, 1 registro (1717-1750), nn. 12-17; Fattoria di Colle Alberto (Montale): - Contratti e scritture diverse, 7 filze (1474-1763), nn. 1-6; - Libri di contratti e boschi di Montale, Usella e Valdibrana, 3 registri (1574-1671), nn. 7-8; - Processi contro Giovanni di Biagio e altri Turacchi; Bruni, 2 filze, nn. 9, 14; - Scritture per i beni di Valdibrana, 1 busta, 1 filza (1555-1732), nn. 10-11; - Debitori e creditori di pigioni, fitti e livelli, 1 registro (dal 1640), n. 12; [espandi/riduci] Informazioni sulla numerazione: La numerazione settecentesca è chiusa per ogni serie. Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture, cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori. La documentazione è stata prodotta da: Bardi Alberti La documentazione è conservata da: Guicciardini Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il territorio Bibliografia: Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115 Redazione e revisione: Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione * Amministrazione delle fattorie sub-fondo / sezione Estremi cronologici: 1485 - 1795 Consistenza: Unità 201: 48 buste, 153 registri Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale dell'archivio 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera terminata dai suoi successori nel 1808. Descrizione: Fattoria di Prato, giornali e raccolte, 6 registri (16921795), nn. 1-8; - Saldi, 3 buste (1687-1795), nn. 1-3; Contea di Vernio, Libri dei fitti e riscossioni, legnami e giornali della fattoria, 31 registri (1485-1760), nn. 9-50; - Saldi, 6 buste (1671-1795), nn. 1-6 Fattoria di Colle Alberto (Montale), debitori e creditori, giornali, raccolti e fitti, 35 registri (1588-1792), nn. 51-85; - Saldi, 11 buste (1671-1776), nn. 1-9, 1-2; Luogomano (Cantagallo - Prato) e Montanina, giornali, 2 registri (1739-1795), nn. 85-88; 2 buste (1739-1776), nn. 1-2; Beni del Mugello, giornali, 2 registri (1621-1639), n. 89; Fattoria di Usella (Cantagallo - Prato), giornali e raccolti, 16 registri (1632-1730), nn. 90-107; - Saldi, 9 buste (1671-1749), nn. 1-6, 1-3; Fattoria di Pescia, giornali, fitti e raccolti, 19 registri (1579-1788), nn. 127-145 Fattoria di Cortona, entrate e uscite, giornali e raccolti, 16 registri (1566-1755), nn. 146-161; - Saldi delle fattorie di Pescia e Cortona, 7 buste (1669-1776), nn. 17; Fattoria di Toiano e Pianzano, debitori e creditori, giornali e raccolti, 11 registri (1526-1788), nn. 162-170; Camoggiano (Barberino di Mugello), giornali, 2 registri (1740-1779), nn. 108-109; Fattoria di Mugnana (Strada in Chianti), giornali e raccolti, 12 registri (1613-1789), nn. 111-126; Montu[gh]i (Firenze), giornali e raccolti, 3 registri (1580-1707), nn. 171-176; - Saldi di Camoggiano, Montui e Mugnana, 7 buste (1671-1795), nn. 1-7; Pianzano e Monti, giornali e mesate, 4 registri (1740-1795), nn. 177183; - Saldi, 1 busta (1670-1749), n. 1; Fattoria di Monte Fiesole (Pontassieve): - Saldi, 2 buste (1749-1795), nn. 1-2; Conti e ricevute dei fattori, 21 buste (1666-1795), nn. 1-21. Informazioni sulla numerazione: La numerazione settecentesca è chiusa per ogni serie. Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture, cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori. La documentazione è stata prodotta da: Bardi Alberti La documentazione è conservata da: Guicciardini Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il territorio Bibliografia: Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115 Redazione e revisione: Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione * Contea di Vernio serie Estremi cronologici: 1333 - 1793 Consistenza: Unità 88: 46 buste, 34 registri, 8 filze Storia archivistica: Il canonico pratese Francesco Casini (17101777), nel 1763 fu chiamato a riordinare l'archivio dei conti Carlo e Luigi Bardi di Vernio. Egli effettuò la fascicolazione dei documenti e il loro condizionamento in 'filze'. Dopo aver compilato l'indice generale dell'archivio 1766, da cui è tratto questo elenco, nel 1769 iniziò la compilazione dei repertori alfabetici dell'archivio domestico, opera terminata dai suoi successori nel 1808. Descrizione: - Ruolo dei fedeli di Mangona e Montecarelli, 1 registro (1333-1342), n. 1 - Protocollo di rogiti di ser Guidalotto di Vanni da Vernio, 1 registro (1346-1349), n. 2 - Campioni della contea di Vernio, 2 registri, nn. 3-4 - Libro di salvacondotti e campi franchi concessi dai Bardi nella contea, 1 registro (1314-1343), n. 5 - Contratti e divise della contea di Vernio, 8 registri (1332-1763), nn. 6-9, 22 - Affari del governo della contea, 5 filze, n. 10, 21, 26, 34-35 - Bandi e leggi della contea, 2 busta, nn. 11, 33 - Atti civili e criminali della contea, 2 buste (1492-1504), nn. 12-13 - Descrizione di beni feudali, persone e bestiami, 2 registri, nn. 14-15 - Affari fra sudditi della contea, 1 busta, n. 16 - Giustificazioni, 2 buste (1689-1739), nn. 17-18 - Composizioni di debitori, 2 buste (1700-1754), nn. 19-20 - Portate di grasce, 1 registro, n. 23 - Eredità Fazzini, 2 filze, nn. 24-25 - Repertorio dei protocolli dell'archivio pubblico di Vernio, 3 registri, nn. 27-29 - Indice dell'archivio pubblico di Vernio, 1 registro, n. 30 - Quaderni del sale, 2 registri, nn. 31-32 - Domande dei Bardi all'Impero per la conferma di vicari imperiali, 1 registro, n. 36 - Trattative per la vendita della contea promossa dalla corte di Toscana, 1 filza, n. 26 1/2 - Debitori e creditori dei fitti della contea, 3 registri (1655-1756), segnati A-G-E - Alberi delle famiglie di Vernio, 2 registri (al 1756) - Arroti, 6 registri (1655-1757), segnati C-D-F-H-I-L Lettere di vicari e di altre persone della Contea di Vernio, 37 buste (1699-1793), nn. 1-37 Informazioni sulla numerazione: La numerazione settecentesca è chiusa per ogni serie. Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice de' corredi, scritture, cartapecore che esistono nell'Archivio e scrittoio degli ill.mi signori conti cav. Carlo e Luigi de' Bardi di Vernio secondo l'ordine datogli nell'anno 1766"; Repertori generali alfabetici: 1°) A-L; 2°) M-Z, tutti di Francesco Casini. Il 3° tomo alfabetico, con atti dal 1768 al 1808 fu iniziato dal Casini e continuato dai suoi successori. La documentazione è stata prodotta da: Bardi Alberti La documentazione è conservata da: Guicciardini Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il territorio Bibliografia: Zaccaria Raffaella, I Bardi di Vernio, in Archivi dell'aristocrazia fiorentina, catalogo della mostra, Acta, Firenze 1989, pp. 107-115 Redazione e revisione: Romanelli Rita, 2007/03/29, prima redazione * Bardi Alberti Luogo: Firenze sec. XIII - 1810 Nel 1355 i conti Bardi vengono nominati vicari imperiali nel castello di Vernio dall'imperatore Carlo IV, poi confermati, nel 1697, dall'imperatore Leopoldo I. Il 14 giugno 1751, i rappresentanti delle tre distinte famiglie dei Bardi, Orazio, Vincenzo e il cavalier Carlo Maria, tutti conti di Vernio, ottengono l'ammissione al patriziato fiorentino. Intestazioni: Bardi Alberti, Firenze, sec. XIII - 1810, SIUSA I Bardi erano famiglia fiorentina di cambiatori che alla fine del Duecento avevano in città torre, loggia e strada. Nel 1332 Piero di Gualterotto dei Bardi acquistò la contea di Vernio e il castello di Mangona da Margherita vedova di Bernuccio Salimbeni, unica erede del padre Nerone degli Alberti di Mangona. La contea di Vernio fu dei Bardi fino al 1797, quando fu soppressa e riunita alla Repubblica Cisalpina. Dal 1814 fu invece inglobata nel Granducato di Toscana. La fortuna dei Bardi trovò fondamento con la fedeltà alla famiglia dei Medici, di cui nei primi decenni delle loro alterne fortune, fra XV e XVI secolo, rappresentarono una sorta di braccio armato. Il ramo dei Bardi Alberti iniziò con Alberto di Filippo di un altro Alberto. Lui e il fratello Camillo (capostipite del ramo dei Bardi Serzelli), avevano sposato, nel 1527, le due sorelle Contessina e Argentina del conte Pier Antonio Bardi (del ramo dei bardi Gualterotti), nel tentativo, caldeggiato da Cosimo I de' Medici, di pacificare le due famiglie, in lite per la contea di Vernio. Alcuni anni dopo i due fratelli si spartirono i beni lasciati dal padre, di cui ad Alberto andò una parte più consitente insieme all'archivio degli avi (Marcelli 2006, p. 20). Alberto e Contessima ebbero Pierantonio e Ottavio, nel 1561 sposo di Maria Dianora di Filippo Salviati. Da questi nacquero Alberto, sposo di Maria Martelli, e Carlo che con la moglie Maria Maddalena di Piero Strozzi, sposata nel 1601, ebbe Andrea, Carlo Maria e Neri. Carlo Maria, nel 1699 marito di Maria Costanza del priore Francesco Covoni, ebbe Francesco Maria, ambasciatore in Francia per Cosimo III dei Medici, Pandolfo Maria, proposto di Prato e pievano di S. Donato a Calenzano, e Piero Maria, sposo nel 1708 di Maria Teresa del senatore Lodovico Tempi e gentiluomo di Camera di Violante Beatrice di Toscana consorte del figlio di Cosimo III, Ferdinando. Da Piero Maria nacquero il cavaliere Carlo (+ 1795), sposo nel 1742 di Margherita di Bernabò Malaspina (+ 1774), Maria Settimia, moglie del marchese Cosimo Ridolfi (+ 1798) e Luigi (+ 1776) che ebbe in moglie Maria Lucrezia del marchese Carlo Ginori (+ 1776). Da questi nacquero Maria Teresa, moglie del marchese Alessandro Rinuccini (+ 1808) e il cavaliere Piero Maria (+ 1810), nell'anno 1800 marito di Camilla del comm. Francesco Alamanno Pazzi (+ 1844), ma ultimo della famiglia. Arme: "Nel 1° d'oro a 5 losanghe di rosso accollate in banda; nel 2° d'argento a 3 rocchi di rosso. Lo scudo accollato a due aquile di nero, con un castello d'argento per cimiero e la corona comitale, in segno del vicariato imperiale sulla contea di Vernio". Albero genealogico: Le prime due diramazioni della consorteria dei Bardi si hanno con i figli di Piero di Gualterotto (+ 1345), Sozzo e Notto. Da Sozzo, nacquero Giovanni, Alessandro e Roberto. Giovanni, con i figli Alessandro (1415-1480/83) e Gualterotto (1419-1483), dette vita rispettivamente al ramo terminato con Rodolfo (+ 1702) che lasciò i suoi beni alla Compagnia di S. Niccolò dei Bardi, e al ramo dei Bardi Gualterotti, terminato con Girolamo di Gualterotto (1777-1829) che lasciò erede il Pio Istituto dei Bardi, da lui istituito, di tutti i suoi beni (archivio e biblioteca depositati nell'ASFi nel 1890). Alessandro generò Contessina (+ 1473), moglie di Cosimo de' Medici il Vecchio. Roberto dette vita a un altro ramo che si estinse con Muzio di Sozzo (+ 1706) ereditato da Pier Filippo di Ferdinando, del ramo dei Bardi Serzelli. La discendenza di Notto si ripartì invece dal pronipote Filippo di Alberto di Giovanni Sozzo, con Alberto (+ 1564) e Camillo (+ 1541). Dal primo uscì la linea dei Bardi Alberti, estinti nel 1810 con Pier Maria di Luigi che lasciò i suoi beni ai fratelli Francesco e Fernando di Lorenzo Guicciardini, dal secondo quella dei Bardi dal 1803 Bardi Serzelli, alla morte di Jacopo Leone di Bernardo Serzelli, poi estinti con il conte Alberto (+ 1954). Soggetti produttori: Collegati: Bardi Serzelli Per saperne di più: Blasoni delle famiglie toscane descritte nella Raccolta Ceramelli Papiani Complessi archivistici prodotti: Bardi di Vernio, famiglia (fondo) Bardi di Vernio, famiglia (fondo) Carte Bardi (fondo) Guicciardini, famiglia (complesso di fondi / superfondo) Fonti: ASFi, Ceramelli Papiani, n. 389 ASFi, Deputazione sopra la nobiltà e la cittadinanza, n. I, 7 ASFi, Raccolta Sebregondi, nn. 396, 398 BNFi, Passerini, nn. 8, 45, 185, 214 Bibliografia: CASINI BRUNO, I "Libri d'oro" della nobiltà fiorentina e fiesolana, Firenze, Arnaud, 1993, 25-26 AGLIETTI MARCELLA, Le tre nobiltà. La legislazione del Granducato di Toscana (1750) tra Magistrature civiche, Ordine di Santo Stefano e Diplomi del Principe, Pisa, ETS, 2000, 217 Marcelli Ilaria, Gli Archivi Bardi di Vernio. Inventario del Fondo Bardi Serzelli, Centro Bardi di Vernio, S. Marco Litotipo, Lucca 2006, 17-42 Redazione e revisione: Insabato Elisabetta, 2006/01/18, revisione Romanelli Rita, 2005/09/04, prima redazione Romanelli Rita, 2007/03/28, rielaborazione * Bardi Serzelli Luogo: Firenze sec. XIV - 1954 Intestazioni: Bardi Serzelli, Firenze, sec. XIV - 1954 La famiglia Serzelli era iscritta al gonfalone Bue del quartiere di S. Croce. Essa fu originata da un certo "Ser Rosellus, dictus Zellus", orefice fiorentino vissuto all¿inizio del '300. Fu lui stesso, o il figlio Zanobi (priore della Repubblica fiorentina nel 1389), ad acquistare il castello di Altomena (Pelago), appartenuto in precedenza ai Guidi e ai Vallombrosani. Il figlio di Zanobi, Bernardo, fu anch'esso priore (1413) e gonfaloniere (1423). Questa casata fu chiamata alla successione dei Del Garbo (iscritta allo stesso gonfalone), influente famiglia di dottori di medicina e commercianti di lana (ad essa appartenne anche il pittore Raffaellino Del Garbo, allievo di Filippo Lippi, morto nel 1524), che si estinse con Tommaso di Francesco, morto nel 1732. I Serzelli si estinsero a loro volta con l'abate Iacopo Leone (nato e morto ad Altomena, 1720-1803), figlio di Bernardo del cav. Amerigo e di Maria Strozzi. Ereditarono i loro beni i Bardi, nella persona di Enrico, di suo figlio Ferdinando (1823-1893) e del figlio di quest'ultimo Alberto (1866-1954), appartenenti ad un ramo cadetto di questa famiglia imparentato con gli Alberti (che si disse Bardi-Serzelli), le cui altre linee si estinsero tutte tra il 1770 e il 1829; Alberto fu anche l'ultimo discendente di questa casata. Il ramo dei Bardi che ereditò dai Serzelli entrò in possesso, con l'estinzione delle altre linee della famiglia Bardi, anche del grande palazzo "alle Grazie" di via de' Benci. L'arme Serzelli è d'argento con tre rocchi in rosso (da www.storiaecultura.it/cornucopia/famiglie/serzelli.htm). Soggetti produttori: Collegati: Bardi Alberti Complessi archivistici prodotti: Bardi Serzelli, famiglia (fondo) Fonti: ASFi, Ceramelli Papiani, n. 389 ASFi, Raccolta Sebregondi, nn. 396, 398 Bibliografia: Marcelli Ilaria, Gli Archivi Bardi di Vernio. Inventario del Fondo Bardi Serzelli, Centro Bardi di Vernio, S. Marco Litotipo, Lucca 2006, 17-42 Redazione e revisione: Insabato Elisabetta, 2012/12/03, supervisione della scheda Romanelli Rita, 2005/09/05, prima redazione * Bardi Serzelli, famiglia fondo Estremi cronologici: 1420 - sec. XX Note alla datazione: La documentazione più antica riguarda la famiglia Serzelli, la più recente è stata acquisita con il versamento dell'anno 2000. Consistenza: Unità 1326: 578 registri e buste; 748 fra registri e buste (versamento 2000). Storia archivistica: Nel 1942, l'archivio Bardi Serzelli venne notificato al legittimo proprietario, conte Alberto, con decreto n. 2 del 26 aprile. Lui stesso, successivamente, donò all'Archivio di Stato di Firenze le 698 pergamene che ne facevano parte. Alla sua morte, avvenuta nel 1954, il patrimonio fu diviso fra vari eredi che si trovarono d'accordo nel depositare anche le carte presso il medesimo istituto, dove tuttora si trovano dal 1961. Nel 2000, la Soprintendenza Archivistica per la Toscana ha avviato un'indagine per valutare l'esistenza di altro materiale nel palazzo di via dei Benci, e dopo i risultati positivi, tutti gli eredi hanno sottoscritto un nuovo versamento di deposito. Descrizione: Documenti delle famiglie Bardi e Serzelli (giornali di cassa, libri di entrata ed uscita, decimari, contratti, ricevute, processi ed altro) e del feudo di Vernio dei conti Bardi (carteggio, campioni di beni, fitti e livelli, processi, rescritti ed altro); inoltre, pochi documenti concernenti i Salviati (secc. XVI-XVII) e i Melzi d'Eril (sec. XIX). L'archivio contiene, infine, un cospicuo fondo di pergamene, tra le quali hanno particolare importanza quelle relative alla badia vallombrosana di S. Maria di Montepiano sull'Appennino di Vernio. Dal verbale di deposito del 1961: Famiglia Bardi - Libri di amministrazione, 152 registri (sec. XVII-XIX) - Ricevute di amministrazione, 23 filze (1602-1870) - Processi, testamenti, contratti, 118 buste (sec. XVII-XIX) - Saldi di fattoria e giustificazioni, 9 registri (1698-1829 - Chiese e benefici, 11 unità (sec. XVII-XVIII) - Regesto delle pergamene Bardi, 1 registro (sec. XVIII) - Scritture della famiglia Melzi d'Eril, 11 unità (sec. XIX) [espandi/riduci] Ordinamento: I due fondi documentari della famiglia Bardi, pervenuti all'Archivio di Stato di Firenze rispettivamente nel 1890 (Bardi, composto dalla prima, seconda e terza serie) per deposito del Pio Istituto dei Bardi, e nel 1961 (Bardi Serzelli) per deposito da parte della famiglia, verranno inventariati grazie a un'iniziativa del Centro Bardi, in collaborazione con gli Archivi di Stato di Firenze e Prato e la Sovrintendenza Archivistica per la Toscana. Con due borse di studio, già assegnate, il Centro intende portare a termine l'inventarazione analitica e il riordino dei fondi (da http://www.archiviodistato.firenze.it/progetti/attivite.htm#bardi). Documentazione collegata: Archivio Guicciardini di Montespertoli, Fondo Bardi di Vernio, Il fondo è entrato nei Guicciardini dopo l'estinzione dei Bardi Alberti nel 1810. Consiste in 882 unità archivistiche e 992 pergamene (sec. XII-XIX). ASFi, Fondo Bardi, Perviene dai Bardi Gualterotti estinti nel 1829 e, per essi, dal Pio Istituto dei Bardi. Si tratta di 1080 pezzi (secc. XIV-XIX), con elenchi parziali del 1804 e 1898 e un inventario sommario a stampa. Il fondo, che rappresenta solo una parte dell'archivio della famiglia dei conti Bardi di Vernio, si articola in tre serie: la prima contiene documenti concernenti la famiglia Bardi, l'amministrazione dei beni posseduti dalla medesima; il feudo di Vernio; nella seconda e nella terza serie si trovano manoscritti storici, genealogici, letterari, scientifici, libri di ricordi, relazioni di viaggi. Comprende anche 101 pergamene (1193-1809) inserite nel Diplomatico sotto la voce Pio istituto de' Bardi. ASFi, Diplomatico Bardi Serzelli, E' costituito da 698 pergamene, di cui 382 dell'abbazia di Montepiano, dal 1080 al 1734; 256 dei Bardi, dal 1277 al 1749; 17 dei Serzelli, dei sec. XVII-XIX; 53 di fondi diversi, tutte invetariate del XVIII sec. da Giovan Francesco Mariani, alcune pubblicate dal Piattoli. ASPrato, Comune di Vernio, Compagnia di S. Niccolò di Vernio, Carte Bardi, La serie XXXIV contiene Carte Bardi, depositate presso la Compagnia da Rodolfo Bardi nel 1693, dell'amministrazione del conte Ridolfo, 27 registri, 2 pacchi (1458-1769); atti in causa Bardi, 25 filze, 3 buste (1480-1729); atti relativi all'eredità del conte Ridolfo, 3 filze, 2 registri (1493-1709). La documentazione è stata prodotta da: Bardi Serzelli Fonti: ASFi, Ceramelli Papiani, n. 389 BNFi, Passerini, nn. 8, 45, 185, 214 Bibliografia: Guida generale degli Archivi di Stato Italiani, vol. I-IV, Roma, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Ufficio centrale per i beni archivistici, 1981-1994, 155, vol. II RIDOLFI ROBERTO, Gli archivi delle famiglie fiorentine, I, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 1934 Piattoli Renato, Le carte del monastero di S. Maria di Montepiano (1000-1200), R. Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Regesta Chartarum Italiae, Roma 1942 Archivi dell'aristocrazia fiorentina. Mostra di documenti privati restaurati a cura della Soprintendenza Archivistica per la Toscana tra il 1975 e il 1989, catalogo della mostra, Firenze, Acta, 1989, 107-115 Pampaloni Guido, Le carte delle famiglie Bardi e Serzelli e della contea di Vernio nell'Archivio di Stato di Firenze, "Rassegna degli Archivi di Stato", XXI, 1961, pp. 211-216 Marcelli Ilaria, Gli Archivi Bardi di Vernio. Inventario del Fondo Bardi Serzelli, Centro Bardi di Vernio, S. Marco Litotipo, Lucca 2006 Redazione e revisione: Insabato Elisabetta, 2012/12/03, revisione Romanelli Rita, 2005/09/05, prima redazione * Guicciardini, famiglia complesso di fondi / superfondo Estremi cronologici: 1199 - sec. XX Note alla datazione: La data iniziale è quella della prima pergamena, la documentazione cartacea inizia invece con il 1323. Consistenza: Unità 2382: 1698 fra registri e buste, 684 pergamene Storia archivistica: Nel 1940, il conte Paolo Guicciardini denunciò la presenza di importanti carte di famiglia alla Prefettura di Firenze; nel 1942, con provvedimento n. 607 del 26 aprile fu emessa la prima dichiarazione di notevole interesse storico; l'ultima è del 1986, con provvedimento n. 524 del 21 maggio. L'archivio Guicciardini a quell'epoca si era già arricchito di numerosi fondi familiari estranei, pervenuti a seguito di matrimoni ed eredità. Le carte proprie della famiglia Guicciardini conobbero un primo riordino nel 1715 grazie all'opera dell"antiquario" Lorenzo Maria Mariani che iniziò a stenderne un inventario, lavoro poi proseguito da padre Brocchetti. Nel 1755, Decio Maria Gallizioli compilò un nuovo inventario, dopo aver scorporato dall'archivio le carte di Francesco Guicciardini e averle inserite nella biblioteca. Nel 1862, l'archivista Giovanni Guerci compilò un repertorio generale per la ricerca dei documenti tenendo conto degli inventari precedenti, ma inserendovi la documentazione più recente, e fece rilegare le 384 pergamene in 6 volumi. Descrizione: Guicciardini e Bardi: -- Legazioni e commissarie (riordinate dal Gigli) 25 buste segnate IXXV (1423-1668) -- Carte di Francesco Guicciardini, 27 buste segnate I-XXVII tratte dai 9 fasci del Gallizioli, con scritti, spogli, minutari, lettere ecc. dello storico (1502-1540) -- Miscellanea, con raccolta di lettere savonaroliane, 5 buste (sec. XIIIXVIII) - Pergamene, 384 cartapecore legate nell'Ottocento in 6 volumi, nn. IVI (1199-1758) - Libri di amministrazione generale (riordinati dal Gherardi), con ricordanze, entrate e uscite, debitori e creditori, giornali ecc., 346 registri nn. 1-364 (1344-sec. XIX) - Testamenti, processi, contratti, scritte patrimoniali e varie, 177 buste nn. I-CLXVI (1323-sec. XIX) Guicciardini: - Piero di Francesco Guicciardini (1808-1886), carte personali, 10 buste (1851-1886) - Francesco di Luigi Guicciardini (1851-1915), 160 buste (1867-1915) Carte Bardi: - Bardi (da Costanza e Camilla di Agnolo dei Bardi, eredi del padre nel 1510 e mogli di Girolamo e Piero Guicciardini), n. 38 unità nn. 1-38 (sec. XIV-XVI) Archivio Bardi di Vernio: - Bardi di Vernio (da Piero Bardi di Vernio ai conti Ferdinando e Francesco Guicciardini nel 1810, il grosso della documentazione fu però consegnata al ramo di Ferdinando di Lorenzo Guicciardini), 2 unità nn. 39-40 (sec. XVII-XIX) Carte Franceschi, 35 unità (sec. XVI-XVIII) Carte Ridolfi, 3 unità (sec. XV-XVI). Per gli altri fondi aggregati "Estranei", 959 unità compresi i due fondi Bardi e il Ridolfi, si vedano le singole schede "Pucci, ramo di Alessandro di Niccolò", "Pucci, ramo di Ottavio di Niccolò", con "Albizi, ramo dei marchesi di Castelnuovo" comprendente anche Socci e Franceschi; "Morrocchi". Ordinamento: I riordini che si sono succeduti, dal XVIII secolo, hanno recuperato e implementato le precedenti organizzazioni date alla documentazione, ad eccezione delle carte dello storico Francesco Guicciardini, dapprima estrapolate poi reintegrate nell'archivio. Strumenti di ricerca: Giovanni Querci, "Indice generale compilato nel 1715 [...] accresciuto nel 1755 [...] e riordinato nel 1862 da Giovanni Guerci, d'ordine dei conti Piero e Lorenzo Guicciardini" Roberto Ridolfi, "L'archivio della famiglia Guicciardini" Paola Benigni, Elisabetta Insabato, "Riscontro delle pergamene e dei libri di amministrazione generale del fondo Guicciardini" Roberto Boldrini, Inventario delle carte di Francesco Guicciardini Strumenti di ricerca interni al fondo: 1. "Scritture de' Guicciardini disposte, spogliate e inventariate [..] da me P. Lorenzo Mariani, antiquario di S. A. R., l"anno MDCCXV". 2. "Indice di scritture antiche fatto dal prete Giuseppe Brocchetti nel 1727". 3. "Scritture de' Guicciardini [...] riordinate d'ordine dell'ill.mo conte Francesco Guicciardini dall'abate Dezio M. Gallizioli l'anno 1755", in tre copie. 4. "Notizie principali attinenti agli effetti della casa Guicciardini compilate [..] da Decio Maria Gallizioli l'anno 1752". Documentazione collegata: ASFi, Strozziane prima serie, nn. 59-63, 130, L'incetta di documenti da parte di Carlo Strozzi ha provocato la migrazione di alcune carte Guiccirdini nel fondo delle Strozziane e nel fondo della Signoria. Dieci di Balia, Otto di Pratica: Legazioni e commissarie. ASFi, Panciatichi, Fondo Guicciardini, Il fondo archivistico del ramo di Luigi di Giovanni Guicciardini finito in casa Panciatichi è stato donato all'Archivio di Stato di Firenze, nel 1883, da Ferdinando Panciatichi Ximenes d'Aragona. Contiene 38 libri di amministrazione domestica, 6 cassette e 4 buste di documenti diversi, 43 pergamene (sec. XV-XVII). La documentazione è stata prodotta da: Bardi Alberti Guicciardini Guicciardini Francesco Guicciardini Piero La documentazione è conservata da: Guicciardini Bibliografia: Berti Pietro, Dono Panciatichi al R. Archivio Fiorentino, "Archivio Storico Italiano", IV serie, vol. XIII, pp. 455-462. Boldrini Roberto, Inventario delle carte di Francesco Guicciardini, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 2003 Carletti Giovanni, L'archivio Guicciardini di Firenze, "Società e Storia" n. 69, 1995, pp. 619-629. Il fondo Guicciardini nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Catalogo, I tomo a cura di Lia Invernizi, Giunta Regionale Toscana, Firenze, 1984 Il fondo Guicciardini nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Catalogo, tomi II-III a cura di Aldo Landi, Giunta Regionale Toscana, Firenze, 1987, 1991 Insabato Elisabetta, Romanelli Rita, L'Archivio Guicciardini, "Quaderni di Archimeetings", Edizioni Polistampa, 2007 Notizie archivi toscani, in "Archivio storico Italiano", 1956, 424, 427 RIDOLFI ROBERTO, Gli archivi delle famiglie fiorentine, I, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 1934, 95-213 Redazione e revisione: Romanelli Rita, 2005/09/14, prima redazione Romanelli Rita, 2007/04/14, rielaborazione Modalità di consultazione: Dietro richiesta ai proprietari e con lettera di presentazione della Soprintendenza Archivistica per la Toscana.