fiscalita` balcani - Confindustria Bulgaria
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GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 GUIDA ALLA FISCALITA’ NEI BALCANI 1 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 Introduzione In questa guida si è esaminata la fiscalità di alcuni paesi balcanici come Bulgaria, Romania, Serbia Albania e Macedonia, definendone le caratteristiche principali relativamente alla tassazione delle persone fisiche, alla tassazione delle persone giuridiche, con particolare riferimento alle società. Per queste ultime si è partiti dalla determinazione dell’imponibile specificandone, caso per caso, le modalità di determinazione ed il relativo trattamento fiscale. Pur nella specificità di ciascuna delle fiscalità esaminate si è cercato di dare a tutte una medesima logica espositiva in modo da rendere più agevole la consultazione ed i raffronti. 2 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 Fiscalità in Bulgaria Generalità Il sistema fiscale in Bulgaria ha subito un enorme cambiamento dal 1° Gennaio del 2007, momento in cui è entrata a far parte dell’Unione Europea. Anche se non è ancora entrata a far parte dell’unione monetaria, al fine di ridurre rischi di svalutazioni del Lev,il 27 novembre del 2008 il governoha deciso di mantenere un tasso di cambio fisso tra la moneta unica europea ed i Lev fissato a 1,95583 (Lev per Euro). 1. Tassazione delle persone fisiche A partire dal 2008 si è vista una totale inversione di tendenza nel tipo di tassazione;è infatti stato abbandonato il sistema di tassazione progressivo con aliquote che andavano dal 20 al 24% ed è stata introdotta una Flat Tax unica del 10%. Sono redditi imponibili i redditi da rapporti di lavoro, i redditi da attività economica, i redditi da locazione o da altre concessioni di utilizzo di beni/diritti, ed il reddito da trasferimento di beni/diritti. L’imposta grava su tutti i redditi delle persone fisiche ovunque prodotti per i residenti e su quelli prodotti sul territorio nazionale per i non residenti. È considerato residente chi detiene i seguenti requisiti: - Ha un domicilio permanente nel territorio nazionale È presente sul territorio bulgaro per più di 183 giorni in un anno È inviato all’estero per conto di entità residenti Ha i propri interessi vitali sul territorio nazionale. Per quanto riguarda i soggetti non residenti è inoltre prevista una ritenuta alla fonte per i seguenti tipi di reddito: - Dividendi e quote di liquidazione; Interessi, diritti d’autore, franchising e diritti di factoring; 3 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 - Commissioni sui servizi tecnici e servizi di gestione; Proventi da locazione di beni mobili ed immobili; Plusvalenze da cessione di beni immobili; Plusvalenze da cessione di attività finanziarie emesse da residenti o enti statali e dei comuni (esenzione per le plusvalenze di capitale da cessione di azioni sul mercato regolamentato bulgaro / UE / SEE) Le aliquote per tali ritenute sono: - il 5% dell’ammontare lordo dei dividendi e quote di liquidazione; il 5% su interessi e royalties maturati da soggetti residenti in UE; L’aliquota di imposta alla fonte può essere ridotta in forza ad un trattato fiscale applicabile. Non sono invece soggetti ad imposta i seguenti tipi di reddito: - redditi provenienti dalla vendita di immobili adibiti ad abitazioni e autovetture, che rispettino i requisiti di legge; utili derivanti dalla vendita di titoli; interessi ricevuti da persone fisiche sui depositi in banche commerciali residenti; sussidi per i figli pagati dallo Stato; borse di studio; premi di lotterie e altri giochi; premi pagati dallo Stato per attività culturali; profitti per la vendita di beni ricevuti in eredità o donazione; vestiti da lavoro o uniformi ceduti gratuitamente dal datore di lavoro ai propri dipendenti; titoli di viaggio per il luogo di lavoro offerti dal datore di lavoro ai propri dipendenti. Dal reddito sono deducibili i contributi previdenziali, gli interessi per i mutui e altre spese specifiche indicate dalla legge. 2. Tassazione delle persone giuridiche Anche la tassazione delle persone giuridiche è stata regolatamentata nel 2007 con il Corporate Income Tax Act. L'imposta è dovuta da tutte le società ed altri enti (per le loro attività commerciali) residenti in Bulgaria per i redditi ovunque prodotti e dalle stabili organizzazioni di società non residenti per i redditi prodotti nel paese. 4 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 Determinazione dell’imponibile e trattamento fiscale La base imponibile è determinata sui principi contabili stabiliti dalla legge relativamente a profitti/perdite; le piccole e medie imprese possono applicare, per la redazione del bilancio di esercizio, specifici standard nazionali, oppure in opzione i principi dettati dall’International Finanacial Reporting Standard (IFRS). Alcune particolari società, come le Banche e le Compagnie Assicurative, sono obbligate ad applicare i principi IFRS. Le plusvalenze realizzate da una società sono considerate ricavo a tutti gli effetti e tassate con la Flat Tax al 10%. Da notare che la plusvalenza da titoli non sarà soggetta a tassazione se le azioni risultano essere provenienti da società quotate. Assets distribuiti come divindendi sono invece valutati al valore di mercato, ed ogni plusvalenza da questi generata sarà soggetta a tassazione. I dividendi pagati da compagnie bulgare ad azionisti stranieri e ad individui residenti sarannosoggetti ad una ritenuta a titolo di imposta del 5%.La distribuzione di dividendi intercompany tra compagnie bulgare, ed i dividendi ditribuiti da residenti in Unione Europea (EU) o nell’ Area Economica Europea (EEA) (ad eccezione di speciali finalità di società di investimenti o in caso di “distribuzione occulta di profitti”), non sono inclusi nella base imponibile della società beneficiaria.Non esiste invece una regolamentazione specifica per il trattamento dei dividendi in azioni. I profitti e le perdite derivanti dalle variazioni dei tassi di cambio di valute vanno riportati nei rispettivi conti di costo e di ricavo e partecipano alla determinazione del reddito. Gli utili derivanti da soggetti giuridici residenti al di fuori della Bulgaria ed quelli derivanti da filiali non residenti in Bulgaria sono inclusi nella base imponibile, indipendentemente dal fatto che tali utili siano soggetti a tassazione all'estero. Gli utili non distribuiti di controllate estere di società residenti in Bulgaria non sono soggetti a tassazione. Deduzioni Ai fini fiscali l’ammortamento puo essere calcolato secondo il metodo a quote costanti. La normativa in tema di contabilità permette alle società bulgare di generare un piano di ammortamento per ogni bene materiale ed immateriale in base al metodo scelto dalla compagnia. Ai fini fiscali i cespiti sono suddivisi nelle seguenti sette categorie: 5 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 1)Edifici, costruzioni ed attrezzature industriali, impianti, infrastrutture di trasporto (tasso max. 4%); 2)Macchinari, impianti di produzione, apparecchiature (tasso max. 30/50%); 3)Veicoli industriali (eccetto automobili) (tasso max. 10%); 4)Macchine d’ufficio elettroniche, periferiche, software e diritti, telefoni cellulari (tasso max. 50%); 5)Automobili (tasso max.25%); 6)Immobilizzazioni immateriali a lungo termine con limitazioni al periodo d’uso (tasso max. 33%); 7)Altre immobilizzazioni (tasso max 15%). Il deprezzamento (o svalutazione), inteso come una modifica del prezzo di vendita (ad es. acquisizione di materie prime ad un costo più basso), non è espressamente regolato ai fini fiscali. Ai sensi del diritto dell’Avviamento. fiscale Bulgaro non è invece possibile l’ammortamento Gli interessi passivi sono rilevati come oneri deducibili, soggetti alla normativa fiscale bulgara in tema di sottocapitalizzazione. Per quanto riguarda i Gruppi di Società non è consentito ai fini fiscali il consolidamento, ossia ogni società che ne fa parte dovrà pagare individualmente i debiti tributari generatisi nell’anno solare. In merito al Trasfer Pricing, la Bulgaria segue le linee guida OCSE (“Transfer Pricing Guidelines for Multinational Enterprises and Tax Administrations”) approvate dal Consiglio dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico in data 22 luglio 2010 al fine di limitare il processo di trasferimento di utili da paesi ad elevata fiscalità verso paradisi fiscali. 3. Imposta sul valore aggiunto L’aliquota IVA standard è del 20%; vi sono tuttavia alcuni beni e servizi( come i servizi turistici a cui si applica un tasso ridotto del 9%. Alcune attività hanno aliquota pari a zero, come ad esempio le forniture intracomunitarie, l’esportazione di beni al di fuori dell’unione europea, il trasporto internazionale di beni (trasporto da e verso paesi che non fanno parte dell’unione europea). Altre attività sono esenti IVA senza il diritto ad un credito, inclusa la compravendita di alcuni terreni, la locazione di proprietà residenziali a persone fisiche, i servizi finanziari, assicurativi, di istruzione, sanitari ed il gioco d’azzardo. 6 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 In sintesi quanto detto si può riassumere nella seguente tabella: Imposta sui redditi delle società 10% Ritenuta alla fonte del 10% su interessi, royalties, commissionisu servizi,capital gain,e altri proventi maturati da soggetti non residenti Ritenuta alla fonte del 5% su interessi e royalties di imprese collegate in zona UE Ritenuta del 5% sui dividendi distribuiti ai non residenti nell'UE 10% di tassa una tantum su determinati tipi di spesa Imposta sul reddito delle persone fisiche 10% Fino al 31,4% dei contributi di assicurazione obbligatoria su una base ridotta (2000 BGN) 10% una tantum sugli interessi,royalties,servizi, e plusvalenze ed altri redditi da imputare a cittadini non residenti 5% una tantum sui dividendi e sulle quote di liquidazione Imposta sul valore aggiunto 20% Tasso ridotto del 9% per hotel e alberghi 0% per le esportazioni ed alcune altre attività rimborso piu veloce, entro 30 giorni, se sono rispettate determinate condizioni. Come già accennato il governo, per favorire l’ingresso di aziende straniere ha notevolmente abbassato la tassazione di persone fisiche e società introducendo un’unica aliquota tra le più basse d’Europa; tuttavia ha dovuto necessariamente cominciare a tassare i consumi per rimpinguare le casse dello stato attraverso strumenti fiscali come le accise che colpiscono il bene al momento della produzione o all’entrata dello stesso nel territorio nazionale; i beni in oggetto sono prodotti alcolici, tabacco e suoi derivati, prodotti energetici ed elettricità, automobili, caffè e derivati. Nel 2012 le accise sui kerosene, benzina e gas naturale (utilizzati per i trasporti) sono state aumentate. Lo Stato bulgaro ha firmato un accordo con l’Italia per evitare le doppie imposizioni il 21 settembre del 1988; non risultano invece a tutt’oggi accordi per le verifiche fiscali simultanee. 7 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 Fiscalità in Romania Generalità La Romania è entrata a far parte dell’Unione Europea il 1° gennaio del 2007 ed ha mantenuto la sua moneta (Lei) senza però adottare un tasso di cambio fisso come la Bulgaria. Il tasso di cambio dal 2010 ad oggi è stato alquanto instabile con valori che si sono attestati tra i 4,10 e i 4,42 (Lei per Euro), costringendo così le aziende a doversi coprire dal rischio di cambio con strumenti finanziari derivati (futures, options, etc.) 1. Tassazione delle persone fisiche Grazie alla riforma fiscale del 2005 anche la Romania ha abbandonato il sistema di tassazione progressivo ed introdotto la c.d. Flat Tax Unica con una aliquota fissata al 16%. Sono soggetti a tassazione tutti i redditi delle persone fisiche ovunque prodotti per i i residenti e su quelli prodotti sul territorio nazionale per i non residenti. È considerato residente chi detiene i seguenti requisiti: - Ha un domicilio permanente nel territorio nazionale; È presente sul territorio romeno per più di 183 giorni in un anno; Ha i propri interessi vitali sul territorio nazionale. Sono previste numerose forme di deduzione dalla base imponibile come ad esempio una percentuale dei contributi previdenziali e dell’assicurazione sanitaria. 2. Tassazione delle persone giuridiche Per quanto concerne la tassazione delle persone giuridiche l’aliquota di riferimento rimane la Flat Tax Unica. Le plusvalenze sulla vendita di beni immobili, di azioni e partecipazioni sono considerate profitti, pertanto tassate con la flat tax al 16%. I dividendi di una società, che sia residente o non residente (in quest’ultimo caso però l’aliquota può essere ridotta in forza ad un trattato UE) sono tassati sempre con ritenuta d’acconto al 16%. Vi sono inoltre alcune eccezioni: per esempio non sono soggetti ad imposizione fiscale i dividendi distribuiti ad una società comunitaria se la partecipazione è detenuta da almeno due anni ed è pari almeno al 10%. Sono da considerarsi soggetti di imposta le 8 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 società fiscalmente residenti e le società non residenti che producono reddito in Romania con una “stabile organizzazione”. Ritenute alla fonte Possiamo suddividere due tipi di ritenute alla fonte: una per le società residenti, l’altra per le società non residenti: nel primo caso, i dividendi pagati da una società romena, ad un’altra società romena sono soggetti al 16% di tassa sui dividendi, ma i dividendi ricevuti da una compagnia romena che ha detenuto almeno il 10% nei 2 anni precedenti non sono soggetti ad imposta; nel secondo caso le compagnie non residenti sono soggette al 16% di ritenuta a titolo di imposta su dividendi, fatta eccezione per le società non residenti che gestiscono i giochi d’azzardo per le quali i dividendi sono tassati al 25%. Determinazione dell’imponibile e trattamento fiscale I profitti tassabili di una società sono calcolati come differenza tra le entrate derivanti da qualsiasi fonte e le spese sostenute nell’anno solare, rettificate ai fini fiscali aggiungendo costi non deducibili e sottraendo ricavi non imponibili. Per i contribuenti che applicano i principi contabili internazionali (IFRS) ci sono specifiche regole in relazione alla valutazione del bilancio, alle variazioni in aumento ed in diminuzione, al calcolo dell’imposta sugli utili, agli ammortamenti ed al trattamento fiscale dei ricavi differiti. I metodi permessi dalla legge fiscale romena in merito alle valutazioni dell’inventario sono il costo standard, costo medio ponderato, FIFO (first in – first out), LIFO (last in – first out). i beni sono generalmente valutati al loro costo di acquisizione, di produzione o al valore d mercato; i beni durevoli possono essere rivalutati nel tempo per varie finalità. Le plusvalenze percepite da una società residente in Romania sono incluse nei profitti ordinari e tassate al 16%; le perdite di capitale correlate alla vendita di azioni sono generalmente deducibili. I dividendi percepiti da una società in Romania da un’altra società romena non sono sogetti ad imposta sugli utili, ma a ritenuta alla fonte del 16%. I dividendi percepiti da una società rumena derivanti da una società straniera sono tassati con l’imposta sugli utili. Il pagamento di interessi e royalties di una società romena ad un altra società romena sono profitti tassabili in capo al beneficiario. Dal1 gennaio 2011 interessi e royalties provenienti da società residenti in EU o in EFTA (European Free Trade Association) sono esenti da ritenuta alla fonte se sono rispettate alcune condizioni: 9 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 1) il 25% di partecipazione diretta almeno il 25% del capitale compagnia detiene almeno il compagnie coinvolte nel al capitale sociale (es. Una società che possiede azionario dell’altra compagnia o una terza 25% del capitale azionario in entrambe le pagamento di interessi e royalties.) 2) la società deve detenere tale percentuale da almeno due anni dalla data in cui il pagamento di interessi e royalties sono stati effettuati 3) la società che riceve il pagamento di interessi e royalties deve essere il beneficiario effettivo di tali pagamenti. Deduzioni Dal punto di vista della deducibilità, le spese si possono di dividere in tre distinte categorie: deducibili, limitatamente deducibili ed indeducibili. Come regola generale, le spese sono deducibili solo se specificamente correlate al tipo di attività che la società svolge; alcune delle spese deducibili sono mensionate dal codice fiscale romeno, tra queste le più importanti: - - spese di marketing e pubblicità: spese di ricerca e sviluppo che non abbiano il requisito della durevolezza e che quindi non siano riconosciute come asset intangibile; Spese per la tutela ambientale e la conservazione delle risorse; Spese di aggiornamento del personale dirigente; aggiornamento dei sistemi informatici; costi di avviamento e sviluppo del sistema di gestione della qualità; le perdite sui crediti sono interamente deducibili nei seguenti casi: in presenza di bancarotta riconosciuta dal tribunale; morte del debitore e relativa inesigibilità del debito dagli eredi; in caso di scioglimento o liquidazione della società; il debitore in tutto il suo patrimonio si trova in grave crisi finanziaria; spese determinate da differenze negative di valore di partecipazioni a lungo termine o da obbligazioni; spese di viaggio legate all’attività, incluso il trasporto del personale dipendente da e verso il luogo di lavoro; spese di aggiornamento del personale dipendente e spese legate allo sviluppo degli impiegati; spese risultanti da benefits concessi ai dipendenti; spese relative alla sicurezza sul lavoro, alla prevenzione degli incidenti ed alle malattie professionali, premi assicurativi etc. ; multe, interessi, sanzioni e altri maggiori pagamentidovuti per contratti commerciali. 10 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 La deducibilità di alcune spese è limitata come segue: - - - - perdite su interessi e di cambio in base alle norme sulla sottocapitalizzazione; l’ammortamento di alcuni beni materiali e immateriali sono specificamente regolati dal codice fiscale romeno; merci deperibili conservate secondo le norme definite dagli organi competenti dell’amministrazione centrale; le indennità giornaliere per le spese di viaggio nazionali ed esteri da parte dei dipendenti sono deducibili fino a 2,5 volte il tetto massimo stabilito dalla pubblica amministrazione; gli oneri sociali sono deducibili fino ad un massimo del 2% dei costi del personale; i premi di assicurazione sanitaria sono deducibili fino ad un massimo di 250 euro l’anno per persona; i premi di assicurazione effettuati con società private fino ad un massimo di 400 euro; spese per carburanti, manutenzione e riparazione veicoli sono interamente deducibili, ma il numero di veicoli è limitato al numero di dipendenti che effettivamente utilizzano tali veicoli; servizi di trasporto e taxi; noleggi; scuole guida; veicoli contabilizzati come beni durevoli. Le spese non deducibili invece sono le seguenti: - - imposte sugli utili locali e quelle pagate in altri stati; costi realtivi a ricavi non imponibili spese sostenute da contribuenti romeni per il pagamento di ritenute a titolo di imposta per conto di non residenti; multe, interessi, sanzioni e altri maggiori pagamenti dovuti ad enti romeni o stranieri; spese sostenute dal managment, consulenza, assistenza o altri fornitori di servizi che non siano sostenuti da un contratto o altro documento comprovante il servizio ricevuto; spese di sponsorizzazione e patrocinio per borse di studio private; spese sostenute per premi assicurativi non correlati a beni aziendali o al business; perdite su crediti eccedenti la deducibilità prevista dalla legge; spese senza documenti comprovanti il costo sostenuto; spese sostenute per la svalutazioni di beni. 11 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 Ammortamenti La legge romena come in Italia prevede due tipi di registrazioni, una contabile e l’altra fiscale; dunque le società devono mantenere le due registrazioni separate in modo da poter distinguere il calcolo dell’ammortamento da un punto di vista fiscale e contabile. Generalmente i beni vengono ammortizzati attraverso il metodo a quote costanti, ma sono previste forme più o meno veloci a secondo del bene in oggetto. Gruppi di società il Consolidato Fiscale non è previsto dalla legge fiscale romena per i Gruppi di società; dunque i membri di un gruppo dovranno presentare separatamente le dichiarazioni e saranno pertanto tassate singolarmente. In merito al Transfer Pricing la legge romena lo permette sia tra società romene, che tra società romene e società straniere. Le linee guida OCSE possono essere utilizzate per impostare l’operazione di Transfer Pricing. 3. Imposta sul valore aggiunto Si applica a tutte le cessioni di beni, le prestazioni di servizi e le importazioni. I soggetti di imposta sono tutte le persone fisiche e giuridiche che compiono delle operazioni imponibili. Attualmente ci sono 3 aliquote distinte, una ordinaria per tutte le cessioni e prestazioni, e due ridotte per alcuni tipi di servizi (ad es. servizi alberghieri, farmaci, libri) e altre fattispecie particolari. Sono esenti da IVA invece le esportazioni, le forniture intracomunitarie e servizi sociali come i servizi sanitari ed educativi. Uno dei provvedimenti fondamentali atti ad ottenere i finanziamenti dal Fondo Monetario Internazionale e dall’UE stessa per far fronte alla crisi mondiale che ha colpito la Romania in modo particolare è stato, a partire dal 1° luglio 2010, un incremento di 5 punti percentuali dell’IVA che è stata portata dal 19 al 24%. Tutto ciò ha inevitabilmente prodotto un effetto estremamente negativo sui consumi. È stato varato inoltre un piano antievasione ad hoc per arginare il fenomeno dell’evasione fiscale; a tal fine è stato istituito con decorrenza 1° agosto 2010 un registro degli operatori intracomunitari in cui devono essere iscritti tutti gli operatori che effettuano operazioni intracomunitarie. Sempre come provvedimenti anticrisi, sono stati eseguiti tagli alle agevolazioni fiscali per le piccole imprese; in passato le imprese con fatturato inferiore a 100.000 euro e con meno di 9 dipendenti godevano di una aliquota di imposta agevolata al 3% (era del 2% nel 2007, aumentata poi al 2,5% nel 2009). Dal 1° gennaio 2010 si applica invece la flat tax al 16%. 12 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 Altre imposte Per quanto riguarda la previdenza sociale, i contributi dei dipendenti pagati dal datore di lavoro includono il 10,5% destinato in parte ad un eventuale regime pensionistico privato. La proprietà immobiliare è tassata con una aliquota che varia tra lo 0,25% e l’ 1,5% a seconda della zona e della quadratura dell’immobile. Per quanto riguarda i terreni, quelli situati nelle aree urbane la tassa varia tra lo 0,052 e 89,21 Ron/mq, e per quelli nelle aree extraurbane tra lo 0,01 e 0,48 Ron/mq. Non è prevista alcuna tassa di successione ma sono previste alcune commissioni notarili. La Romania ha stipulato con l’Italia una Convenzione per evitare la doppia imposizione, firmata a Bucarest il 14/01/1977 e ratificata con legge n. 680 del 18/10/1978 e in vigore dal 6/02/1979, ed un Accordo per la promozione e la protezione degli investimenti, contenente clausole fiscali, firmato a Roma il 6/12/1990, ratificato con legge n. 704 del 14/12/1994 ed entrato in vigore il 14/03/1995. 13 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 Fiscalità in Serbia Generalità Il sistema fiscale in Serbia vanta una delle aliquote più basse d’Europa; le ultime modifiche della Corporate Income Tax risalgono a Gennaio 2012 (applicabili anche per l’anno di imposta 2011) e contengono nuovi strumenti atti a creare condizioni fiscali più efficienti per le “free zones”, creare un processo più efficiente di ristrutturazione finanziaria delle imprese e stimolare lo sviluppo del mercato per i titoli del debito pubblico. La moneta è il Dinaro serbo ed ha un tasso di cambio con l’euro pari a circa 114,29 (dinari per euro). 1. Tassazione delle persone fisiche I residenti sono soggetti a tassazione per tutti i redditi ovunque prodotti, mentre i non residenti solo per quelli prodotti all’interno del territorio nazionale. È considerato residente chi risiede sul territorio dello stato per un numero di giorni consecutivi non inferiore a 183 nell’anno solare. Sono previste differenti aliquote a secondo del tipo di reddito da tassare: - 2. 12% 10% 20% 10% 15% per per per per per i i i i i residenti titolari di un reddito da lavoro dipendente o da pensione; redditi di impresa; redditi derivanti da Royalties , interessi e dividendi; redditi da capitale; redditi da lavoro autonomo dei soggetti non residenti. Tassazione delle persone giuridiche Sono soggetti passivi tutte le società ed in generale ogni altro ente che produce ricavi dalla vendita di merci o dalla prestazione di servizi. Una persona giuridica è considerata residente in Serbia se è stabilizzata o ha la sua sede di direzione effettiva e controllo in Serbia. Determinazione dell’imponibile e trattamento fiscale I profitti tassabili sono determinati rettificando l'utile nel conto economico secondo i principi contabili internazionali (IFRS) e la legislazione locale in tema di contabilità e revisione. 14 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 Per i contribuenti che secondo leggi locali non sono obbligati ad applicare i principi IFRS, il profitto tassabile sarà determinato in base a speciali linee guida prescritte dal Ministero delle Finanze. Dividendi I dividendi derivanti da una società serba e destinati ad un'altra società serba non sono sottoposti a tassazione; i dividendi derivanti da una società non residente saranno tassati con la flat tax unica al 10%. Interessi attivi Gli interessi attivi saranno inclusi nei profitti secondo i principi contabili internazionali (IFRS) e tassati con la flat tax unica al 10%. Royalties Anche il reddito derivante da diritti su royalties è considerato profitto e tassato con la flat tax unica al 10% Reddito estero Le società residenti in Serbia sono tassate sul loro reddito globale; quando un reddito è generato in un altro paese è ivi tassato e la società in Serbia ha il diritto di richiedere al fisco un credito per il pagamento di tali imposte. Deduzioni Ammortamenti e svalutazioni Le immobilizzazioni materiali ed immateriali sono divise in 5 gruppi in base al tasso annuale di ammortamento/svalutazione: il primo gruppo con un tasso del 2,5%; il secondo gruppo al 10%; il terzo gruppo al 15%; il quarto gruppo al 20%; il quinto gruppo al 30%. Il metodo a quote costanti è prescritto per il primo gruppo, mentre il declining balance method viene utilizzato per gli altri quattro gruppi. L'avviamento non è soggetto ad ammortamento; le spese di start-up sono generalmente deducibili. Crediti inesigibili I crediti inesigibili sono generalmente deducibili se scaduti da almeno 60 giorni. Tutte le tasse, dazi e contributi che non sono direttamente correlati ai profitti della società sono deducibili solo nel periodo di imposta a cui si riferiscono. Le seguenti spese non sono deducibili: Spese non documentate; Accantonamenti per crediti verso entità che sono creditori allo stesso tempo; Interessi per il tardivo pagamento di tasse; Spese non correlate all'attività svolta; Multe e sanzioni. Le seguenti spese sono deducibile fino ad un certo limite: Spese di pubblicità e propaganda fino al 5% del totale dei ricavi; 15 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 Spese di rappresentanza fino al 0,5% del totale dei ricavi; Quote associative pagate alla camera di commercio ed altre associazioni (eccetto di natura politica) fino al 0,1% del reddito lordo; I contributi caritatevoli sono deducibili fino ad un massimo del 3,5% dei ricavi totali. Secondo la legge fiscale serba è possibile portare avanti le perdite di esercizio; non è permesso invece portarle indietro. Tassazione dei Gruppi Il consolidato fiscale è permesso in Serbia ad un gruppo di società dove tutti i membri sono residenti serbi ed una compagnia direttamente o indirettamente controlla almeno il 75% delle azioni nelle altre compagnie; ogni società dovrà redigere il proprio bilancio di esercizio e la società madre redigerà il consolidato per tutto il gruppo. 3. Imposta sul valore aggiunto L’IVA è stata introdotta il 1 gennaio 2005 e generalmente segue la sesta direttiva dell’Unione Europea. L’aliquota standard è fissata al 18% ma è presente un’aliquota più bassa per i generi alimentari di base, quotidiani, utenze etc. È inoltre presente un esenzione di IVA con diritto di deduzione dell’ IVA in entrata che si applica all’esportazione di beni, trasporto ed altri servizi strettamente correlati all’esportazione, trasporto aereo internazionale etc. L’esenzione IVA, senza però il diritto di deduzione dell’IVA in entrata viene applicata anche in caso di negoziazione di azioni o titoli, assicurazione e riassicurazione, locazione di appartamenti e locali commerciali etc. 4. Altre imposte Dazi I beni importati in territorio serbo sono soggetti a dazi doganali,le aliquote sono fornite nella Legge sulle Tariffe Doganali. Le aliquote sono quasi sempre Ad valorem, eccenzion fatta per l’importazione di sigarette dove è previsto l’utilizzo di un metodo misto di calcolo dei dazi, ossia Ad valorem e con aliquote prescritte dalla legge. Accise Le accise vengono riscosse da produttori ed importatori dei seguenti beni: - derivati del petrolio produttori di tabacco bevande alcoliche caffè (verde,torrefatto, macinato ed estratti di caffè) 16 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 Tassa sulla proprietà La tassa sulla proprietà è pagata annualmente in Serbia da ogni persona giuridica ed individuo che possiede, o ha diritti su immobili localizzati in Serbia come per esempio: - diritti di proprietà diritti di occupazione diritti di locazione su un appartamento o su un edificio per un periodo superiore all’anno o per un periodo indefinito diritto di utilizzo dei terreni urbani Tassa sui trasferimenti La tassa è riscossa sul trasferimento dietro corrispettivo di un diritto sulla propietà immobiliare, eccezion fatta per il primo trasferimento di un edificio appena costruito (in questo caso è applicata l’IVA), di un diritto sulla proprietà intellettuale, sulla proprietà di veicoli usati,imbarcazioni, aeromobili, diritti di utilizzo di terreni pubblici ed urbani, e diritti correlati all’espropriazione di beni immobili. Capital gain Le plusvalenze realizzate da residenti e non residenti sono soggette ad una aliquota del 20% Crediti di imposta ed incentivi Gli utili realizzati sulla base di una concessione è esentasse. I crediti di imposta non utilizzati possono essere portati in avanti dalla società madre per 5 anni. Una esenzione fiscale di 10 anni è prevista per le compagnie che investono in Serbia almeno 800 milioni di dinari serbi (circa 7.000.000 di euro) ; per ottenere questa esenzione devono essere impiegati a tempo indefinito almeno 100 dipendenti. Una esenzione fiscale è prevista per le aziende che investono un minimo di 8 milioni di dinari serbi (circa 70.000 euro) in immobilizzazioni materiali in regioni sottosviluppate ed assumono almeno 5 nuovi dipendenti a tempo indeterminato. Accordi con l’Italia La Serbia, facendo parte della preesistente Repubblica socialista federativa di Serbia e Montenegro, in attesa della stipula di nuove convenzioni fiscali, rimane vincolata alla Convenzione Italo - Jugoslava per evitare le doppie imposizioni sul reddito e sul patrimonio, firmata a Belgrado il 24 febbraio del 1982. 17 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 Fiscalità in Albania Generalità Dal 1° gennaio 2008 in Albania è stato abbandonato il sistema di tassazione a scaglioni ed è stata introdotta sia per i redditi personali sia per i redditi societari, una flat tax con un’aliquota unica del 10%. Si considerano residenti le persone fisiche straniere che risiedano in Albania per più di 183 giorni durante l’anno fiscale. Agli effetti della legge fiscale albanese sono considerate persone fisiche anche le imprese individuali iscritte nel registro commerciale. La moneta albanese è il LEK (ALL) ed ha un tasso di cambio pari a 141,13105 (LEK per EURO) 1. Tassazione delle persone fisiche È regolata dalla legge n. 8438/1998; l’imposta è progressiva per aliquote crescenti che incrementano dal 5% sino ad un tetto massimo del 30%. Più precisamente i redditi di lavoro dipendente (salari, stipendi e altre indennità annue derivanti da rapporti di lavoro) sono tassati nella maniera seguente: - Da 0 a 10.000 LEK : Da 10.001 a 30.000 LEK: percepita e 10.000 LEK Oltre 30.001 LEK: percepita. Aliquota 0% Aliquota 10% sulla differenza tra la somma Aliquota 10% della somma effettivamente I ricavi provenienti da dividendi societari, interessi, prestiti, enfiteusi, locazioni, i redditi da diritti d’autore o da proprietà intellettuale, così come tutti gli altri compensi o redditi che non derivano da un rapporto di lavoro subordinato, sono tassati con un’aliquota fissa del 10% che deve essere versata direttamente dal contribuente, salvo il caso in cui sia obbligatoria la ritenuta d’acconto. 18 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 2. Tassazione delle delle persone giuridiche Il sistema fiscale albanese è attualmente regolamentato da una serie di leggi e regolamenti e vale per essa ancora la legge n. 8438/1998 che disciplina l’imposta sui redditi sia delle persone fisiche che delle persone giuridiche. Sono soggetti passivi di imposta tutte le persone giuridiche sia locali che straniere che esercitano una attività economica in Albania, ovvero tutti i soggetti sottoposti ad imposta sul valore aggiunto. Tali enti sono soggetti d’imposta su tutte le loro fonti di reddito se hanno la loro sede in Albania e solo sulle fonti di reddito prodotte in Albania se hanno la loro sede sociale all’estero. Sono soggetti all’imposta gli utili societari risultanti dal bilancio, i dividendi azionari distribuiti, i redditi da contratti di locazione, enfiteusi e da trasferimento di proprietà immobiliari, gli interessi bancari su depositi e titoli. La legge regolamenta anche le spese non deducibili. I dividendi derivanti da azioni che sono distribuiti a persona giuridica residente sono interamente tassati, salvo il caso in cui il percipiente sia già soggetto all’imposta sui redditi e lo stesso detenga, nella società che distribuisce i dividendi, una partecipazione azionaria superiore al 25%. La legge n. 8438/1998 impone inoltre un obbligo di ritenuta d'acconto del 15% che va a colpire i pagamenti relativi a dividendi distribuiti a non residenti, gli interessi attivi, i diritti d'autore e le royalties, i servizi tecnici e di direzione aziendale. L'aliquota è, invece, del 10% per quanto concerne la distribuzione di profitti, dividendi azionari ed interessi a soggetti residenti. Determinazione dell'imponibile e trattamento fiscale La base imponibile è determinata dalla risultanze del bilancio annuale, quindi dalla differenza tra costi e ricavi facendo riferimento alle regole inerenti i ricavi imponibili ed i costi deducibili entrambi analiticamente elencati dalla medesima legge n.8438/1998. Sono considerati imponibili, tra gli altri, gli utili come risultanti dal bilancio, i dividendi azionari distribuiti, gli interessi bancari su depositi e titoli, i redditi da contratti di locazione, enfiteusi e da trasferimento di proprietà immobiliari. I costi deducibili sono quelli necessari per la formazione, l’assicurazione e il mantenimento del reddito. L'inventario viene valutato alla fine di ogni periodo di imposta utilizzando il metodo previsto dalla normativa nazionale sul bilancio che dovrebbe essere applicato sistematicamente. I metodi applicabili previsti dal National Accounting Standards per la valutazione dell'inventario alla fine dell'anno sono il "costo medio" ed il "first in first out". Plusvalenze 19 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 Le plusvalenze sono tassate con la stessa aliquota dei redditi di impresa. Dividendi I dividendi ed altri profitti ricevuti da soggetti residenti o da altri soggetti non residenti non sono soggetti a tassazione; questo vale a prescindere dalla quota di partecipazione. Interessi Gli interessi sono tassati alla stessa aliquota del reddito di impresa. Reddito estero Le compagnie residenti in Albania sono tassate sul loro reddito globale; se è presente un accordo sulla doppia imposizione la legislazione prevede sia la concessione di una esenzione che quella di un credito la legge non contiene alcuna disposizione in base alle quali i redditi prodotti all'estero possono essere sottoposti ad imposte differite. Deduzioni Ammortamenti e svalutazioni Gli ammortamenti e le svalutazioni sono permessi dalla legge albanese secondo il seguente schema: - fabbricati e macchinari ed altre strutture immobili all'interno degli stessi sono ammortizzabili al 5%; - computer, software e sistemi informatici sono ammortizzabili al 25%; - altre immobilizzazioni sono ammortizzabili al 20%; - immobilizzazioni immateriali (inclusi avviamento e start-up) sono ammortizzabili al 15%. Terreni, beni artistici,oggetti antichi e gioielli non sono beni svalutabili. L'ammortamento e la svalutazione di beni immobili di importi superiori a quelli consentiti ai fini fiscali sono considerati spese non deducibili. Interessi 20 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 Gli interessi pagati in eccedenza rispetto alla media sui dodici mesi del tasso annuale stabilito dalla banca centrale albanese è considerata una spesa non deducibile. Crediti inesigibili Sono deducibili solo se si verificano simultaneamente le seguenti condizioni: - l'ammontare corrispondente al credito inesigibile era gia inserito precedentemente come credito; - il credito inesigibile è stato rimosso dal libro contabile del contribuente; - tutte le azioni legali possibili per il recupero del credito sono state effettuate. Multe e sanzioni le multe e altre sanzioni legate al pagamento delle tasse non sono costi deducibili. Tasse Imposte sul reddito, IVA ed accise non sono costi deducibili. Altri costi non deducibili La legislazione albanese definisce inoltre i seguenti costi indeducibili: - spese non supportate da fatture o da altri documenti comprovanti il costo sostenuto spese per importi superiori a 300'000 ALL pagate in contanti salari o bonuses pagati ad impiegati in contanti spese per servizi tecnici,consulenze e di gestione ricevute da entità straniere che non sono registrate ai fini fiscali in Albania e per le quali alcuna ritenuta d'acconto è stata versata entro e non oltre il 31 dicembre dell'anno in corso. Le perdite d'esercizio possono essere portate avanti per 3 anniconsecutivi; tuttavia la legge vieta tale operazione nel caso in cui più del 25% della proprietà delle azioni è stato trasferito nel corso del periodo di imposta. Tassazione dei gruppi Non è prevista la tassazione dei gruppi in Albania. Crediti di imposta ed incentivi 21 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 I seguenti soggetti sono esenti da imposta: - Persone giuridiche che scientifiche o educazionali; svolgono attività religiose, umanitarie, caritatevoli, - Sindacati, camere di commercio, di industria ed agricoltura; - fondazioni o istituzioni finanziarie non bancarie istituite per il supporto di politiche di sviluppo del governo attraverso attività di credito; - studi di produzione cinematografica fondate dal Centro Nazionale di Cinematografia. 3. Imposta sul valore aggiunto Sono soggetti passivi tutte le persone fisiche e giuridiche che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi e hanno un volume d’affari annuo superiore a 5 milioni di lek (circa 36.000 euro). Inoltre dal 1 febbraio 2011, indipendentemente dal fatturato annuo, sono soggetti passivi i contribuenti che svolgono un’attività nel settore alberghiero, i professionisti (avvocati, notai, medici, dentisti), i farmacisti, gli infermieri, i veterinari, gli architetti. L’articolo 1 della legge 7928 stabilisce due presupposti al fine della applicazione dell’imposta: a) la cessione di beni e la prestazione di servizi da parte dell’operatore che esercita la propria attività di impresa nel territorio della Repubblica d’Albania b) l’importazione di beni nel territorio della Repubblica d’Albania. È stata introdotta in Albania con la legge n. 7928/1995, che stabilisce un’aliquota di base del 20%.Alcune eccezioni sono però previste da tale legge : Beni e servizi a tasso ridotto La fornitura di farmaci e servizi sanitari eseguiti da strutture pubbliche sono soggette ad una aliquota iva ridotta del 10% Beni e servizi a tasso zero I seguenti beni e servizi sono soggetti ad una aliquota IVA dello 0%: - Esportazione di beni; la fornitura di beni correlati al trasporto internazionale di beni e passeggeri; la fornitura di beni e servizi correlati ad attività commerciali ed industriali in mare; servizi correlati al trasporto di beni e passeggeri; servizi correlati alle telecomunicazioni internazionali. Beni e servizi esenti IVA - locazione di terreni; 22 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 - - locazione di fabbricati (solo se il periodo di affitto è limitato a 2 mesi) fatta eccezione nel caso in cui c’è un contratto tra le parti in cui la fornitura è considerata come tassabile; servizi finanziari; servizi postali; gioco d’azzardo, casinò e servizi correlati alle corse (autodromi, ippodromi, cinodromi etc) mezzi di comunicazione scritta e libri; pubblicità in mezzi di comunicazione elettronici e scritti; pagamento di interessi in operazioni di leasing; esportazione di servizi; vendita di terreni e fabbricati; la fornitura di imballaggi e materiali per la produzione e packaging di prodotti medicinali; servizi di istruzione; fornitura di beni gratuiti distribuiti per situazioni di emergenza. È richiesta la registrazione ai fini del pagamento della tassa se il giro d'affari annuo eccede gli 8 milioni di lek (circa € 63.000). I soggetti sottoposti al pagamento dell'IVA sono tenuti a rilasciare ricevute ed a tenere appositi registri. Il versamento, contestuale alla presentazione della dichiarazione IVA, avviene su base mensile. Esistono inoltre due tipi di esenzioni di imposta: con diritto al credito e senza diritto al credito. Operazioni del primo tipo (corrispondenti alle operazioni non imponibili) sono, per esempio, le esportazioni di beni e i trasporti aerei e fluviali. Operazioni del secondo tipo (corrispondenti alle operazioni esenti) sono, invece, ad esempio, i servizi bancari, assicurativi, sanitari e didattici. Convenzioni Per quanto concerne le convenzioni, l' Albania ha firmato 36 trattati contro le doppie imposizioni di cui 32 sono attualmente in vigore; in particolare con l'Italia è stato firmato a Tirana il 12 dicembre 1994 e ratificato in Italia il 21 maggio 1998, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 6 giugno 1998. 23 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 Fiscalità in Macedonia Generalità La Macedonia ha dichiarato la sua indipendenza nel 1991 ed è entrata a far parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1993; la moneta è il Dinaro macedone (MKD) che ha un tasso di cambio pari a 61,1800075 (Dinari per Euro); è membro anche del WTO, del Consiglio d’Europa e dello IOTA (Organizzazione Intra-Europea delle amministrazioni fiscali). L'ex Repubblica iugoslava di Macedonia ha ottenuto lo statuto di paese candidato all’Unione europea (UE) nel 2005; tuttavia nel 2008 i negoziati di adesione non erano ancora stati avviati in quanto il paese si trovava arretrato riguardo alcuni obiettivi e condizioni definite nel quadro di partenariato. La relazione del 2011 ha dato poi buoni risultati e miglioramenti nelle capacità operative dell’amministrazione fiscale; è necessario però migliorare la lotta contro la frode fiscale. 1. Tassazione delle persone fisiche Si applica una aliquota unica del 10% (CIT) ai residenti sui loro redditi globali, ed ai non residenti per i redditi prodotti in Macedonia. Si considerano residenti tutti i soggetti che hanno dimora abituale e permangono nel paese per un numero di giorni non inferiore a 183 in un periodo di dodici mesi. Viene inoltre tassato il reddito personale inteso come qualsiasi reddito realizzato dal contribuente sulla base di un impiego o di un contratto per la fornitura di servizi; l’aliquota è sempre il 10%. Anche l’attività personale in forma autonoma (attività economica o professionale) è oggetto di tassazione; nel caso di attività svolta in comune attraverso una società, tutti i soci sono soggetti passivi di imposta in proporzione alla quota di reddito generata. 2. Tassazione delle persone giuridiche 24 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 Di regola tutte le attività economiche che generano profitti sono soggette all’imposta sui redditi; tuttavia la legge fiscale macedone prevede alcune eccezioni. Non vengono infatti tassati gli utili non distribuiti e sono addirittura esenti gli utili distribuiti a società residenti in macedonia. Sono dunque soggetti a tassazione gli utili distribuiti a persone fisiche (residenti e non residenti), e quelli distribuiti a società non residenti. L’ aliquota rimane del 10%. È inoltre prevista un’esenzione fiscale per le imprese di piccolissime dimensione, quelle con reddito non superiore a 50000 euro; per le imprese con reddito compreso tra i 50001 ed i 100000 euro possono richiedere all’autorità fiscale l’applicazione di una imposta sostitutiva dell’1% sui redditi generati l’anno precedente; vi sono inoltre innumerevoli zone franche in Macedonia e le società che decidono di instaurarvisi beneficeranno di una esenzione fiscale decennale. 3. Imposta sul Valore Aggiunto L’IVA è stata introdotta in Macedonia nel 2000; sono soggette ad imposta la vendita di beni e le prestazioni di servizi effettuate da persone fisiche e società che svolgono la propria attività all’interno della Repubblica. Sono inoltre tenuti alla registrazione ai fini IVA esclusivamente i contribuenti che superano un fatturato di due milioni di dinari; queste saranno obbligate alla tenuta delle scritture contabili. Il debito IVA è calcolato applicando alla base imponibile una aliquota del 18%. È prevista inoltre una aliquota agevolata del 5% per particolari tipi di beni come cibo, acqua potabile, giornali e riviste. Le operazioni effettuate nei confronti di soggetti operanti nelle “free zones” sono da considerarsi operazioni non imponibili. 4. Altre imposte L’imposta sul trasferimento di diritti reali (proprietà, possesso,uso, usufrutto, etc.) è tassato con una aliquota che varia dal 2% al 4% eccezion fatta per i diritti sulla prima casa per il quale è prevista una detrazione del 50%. L’imposta di successione e donazione si applica sulla base imponibile data dal valore di mercato del bene oggetto di eredità o donazione al netto dei debiti e delle spese. L’erede o il donatario parente di primo grado è esente; per il parente di 2° grado l’aliquota varia dal 2 al 3% e per quello di 3° grado dal 4 al 5%. Sono inoltre esenti da 25 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 imposte di successione e donazione la città di Scopje, gli enti comunali, le organizzazioni di Croce Rossa, le comunità religiose e le organizzazioni umanitarie. Accordi con altri stati Accordo della Repubblica di Macedonia stipulato con la Repubblica Italiana per evitare le doppie imposizioni il 20 dicembre 1996, ratificato con legge n. 482 del 19 ottobre 1999 ed entrato in vigore dall’8 giugno 2000. Redazione: Andrea Profili Nato a Napoli l’ 11 maggio 1981, si laurea nel 2008 in “Economia del Commercio Internazionale e dei Mercati Valutari” presso l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”. Nel 2011 consegue il titolo di “Dottore Commercialista e Revisore Contabile ”. Dopo alcune esperienze presso primari gruppi multinazionali nell’area Amministrativo/Finanziaria, dapprima in Est Europa (Romania e Bulgaria) e successivamente in America Latina (Colombia, Cile, Messico), collabora presso lo Studio Profili in Napoli in materia di Fiscalità, Diritto Societario e Tributario; inoltre collabora assiduamente con il Confidi dell’ API Campania (Associazione Piccoli Imprenditori) per la gestione del credito bancario agevolato. 26 GUIDA FISCALITA’ BALCANI Giugno 2013 Guida a cura di Confindustria Balcani. www.confindustriabalcani.it tel. 00359 02969 30 09 27