CON TEM POR AR Y SO UNDS 2017

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CON TEM POR AR Y SO UNDS 2017
CONTEMPORARY SOUNDS 2017
CURVA
MINORE
Città di Palermo
Assessorato alla Cultura
MEDITERRANEO
AUSTRALIS
MUSICHE CANTI E RITI
DAL MEDITERRANEO
A CURA DI LELIO GIANNETTO
–– 22 FEBBRAIO –– 8 MARZO
ORE 21
ARCHIVIO STORICO COMUNALE /
S. MATTIA DEI CROCIFERI /
PALAZZO BRANCIFORTE /
evento promosso
dall'Assessorato alla Cultura di Palermo
nell'ambito delle iniziative della
Biennale Arcipelago Mediterraneo BAM
Ingresso libero
Info –– 3293152030 –– [email protected]
www.curvaminore.org
mercoledì 22 febbraio /Archivio storico
ONDA MEDITERRANEA & Said Benmsafer Marocco /Sicilia
giovedì 2 marzo /ex Noviziato di S. Mattia dei Crociferi
YOUSIF LARRIF JARALLA & Riccardo Palumbo Iran /Sicilia
martedì 7 febbraio /Archivio storico
PUPI DI SURFARO & Jali Diabate Senegal /Sicilia
mercoledì 8 marzo /Palazzo Branciforte
MATILDE POLITI /COMPAGNIA BELLA & Doudou Diouf Senegal /Sicilia
risorsa: sincretismo culturale presente storicamente in Sicilia, dove il concetto d’integrazione è consustanziale a quello
di esistenza viva, concreta, reale, necessaria, non retorica. Tutti i progetti selezionati, incarnano un’equilibrata
congiunzione tra linguaggi della musica e della parola: il testo in siciliano si sposa a una musica turca, i moderni ritmi hiphop utilizzano testi in arabo, i suoni dolci e caldi della kora africana si impastano con uno slang tutto siciliano mantenendo
una fortissima originaria identità.
Tutti i musicisti provengono dalla nostra Città o dalla nostra Isola, come Matilde Politi, Giuseppe Viola, Totò Nocera,
Carmelo Graceffa, Simona Di Gregorio, Alessandro Librio, Giuseppe Guarrella, includendo personalità di spicco provenienti
da altri paesi del Mediterraneo delle culture del Maghreb, dell’Africa nera o del vicino Oriente: Yousif Latif Jaralla,
Said Benmsafer, Jali Diabate, Doudou Diouf.
mercoledì 22 febbraio
giovedì 2 marzo
Archivio storico
ex Noviziato di S. Mattia dei Crociferi
ONDA MEDITERRANEA
YOUSIF LATIF JARALLA
& Said Benmsafer
& Riccardo Palumbo
(Marocco /Sicilia)
(Iran /Sicilia)
Tradizione turca, greca, klezmer, balcanica, AMADOU NELLA PANCIA DELLA BALENA.
marocchina, siciliana
UN VIAGGIO SBAGLIATO
Performance narrativa e musicale
MATILDE POLITI voce, chitarra,
in tre storie
fisarmonica, tammorra
GIUSEPPE VIOLA clarinetto,
YOUSIF LATIF JARALLA narrazione,
clarinetto turco, sassofoni
voce, tamburo
CARMELO GRACEFFA strumenti a percussione
RICCARDO PALUMBO violoncello
ALESSANDRO LIBRIO violino
GIUSEPPE GUARRELLA violoncello
Tutti conosciamo le imprese culturali
LELIO GIANNETTO contrabbasso
e l’impegno sociale, religioso, politico
SAID BENMSAFER oud
e artistico del ‘principe’ Yousif Latif Jaralla.
“Amadou nella pancia della balena.
Onda Mediterranea esprime la coesistenza Un viaggio sbagliato” è uno spettacolo
delle identità, delle culture, dei suoni.
che mette insieme diversi linguaggi
Realizza l’immagine di un grande
espressivi: la musica e la letteratura della
arcipelago le cui isole offrono ampi e fertili narrazione. La musica del violoncello
litorali lambiti dal mare… oggi di grande
incantatore costituisce tessitura musicale
attualità specie per le coste siciliane
che trama una sorta di tappeto volante
quotidianamente immaginate, dalle
insieme al suono della voce e del tamburo
popolazioni migranti, come inizio di una
sufi che scorrono di continuo come un
nuova vita.
mare sempre in movimento.
Onda Mediterranea riunisce musicisti
È un omaggio alla vita come gesto di
residenti in diverse zone della Sicilia
divinazione suprema, come battesimo
mettendo insieme testi e musiche tratti
della morte ed epifania della resistenza
o ispirati dalle tradizioni popolari.
che scorre nelle vene di antichissime
Tradizione di varie regioni geografiche
culture cullate da un Mediterraneo, padre
direttamente influenzate dal bacino
generatore di vita, capace di accogliere
culturale del Mediterraneo che, anche
nei più profondi abissi tutti gli angeli della
metaforicamente, non si limita a bagnare
salvezza, martiri della vita.
le coste di ogni singolo Paese, ma, come
Tutto ciò raccontato da uno dei più grandi
un immaginario Maestro concertatore,
rappresentanti della tradizione persiana
mette insieme le più differenti culture,
della narrazione. Yousif Latif Jaralla,
senza per questo necessariamente
nato a Bagdad e trasferitosi a Palermo
uniformarle: la diversità è qui intesa come più di venticinque anni addietro, è infatti
risorsa.
originario e originale erede dei racconti
Ecco, quindi, dispiegarsi, con naturalezza
delle Mille e Una Notte, figlio della
e continuità musicale, brani della
Tradizione orale dell’Oriente.
tradizione turca, greca o anche balcanica
Egli ci racconterà che per vivere c’è
e klezmer, senza tralasciare ovviamente
bisogno di lottare, ma anche di sognare.
la nostra Sicilia, centro e fuoco
Lo spettacolo ci condurrà nel sogno
dell’iperbole mediterranea.
dell’immaginazione, dove storie di suoni
La presenza come ospite d’onore
e parole sapranno in/cantare
dell’oudista del Marocco Said Benmsafer
trasportandoci nel mito di una realtà che
crea un punto, non soltanto ideale, di
ci appartiene… da lontano e da vicino.
collegamento tra le differenti culture
“C’è sempre un’altra storia, nel profondo
geografiche costituendo un esempio reale di un naufrago, che non può mai essere
di congiunzione ma anche di rispetto delle raccontata, perché deve ancora fare i conti
identità.
con il senso e il non-senso della vita, deve
forare la sua corazza di superficie,
decifrare i suoi dettagli, capire gli impulsi
dolenti, annodarne i fili, trovare le radici…
ma a forza di girare costantemente intorno
a questa vita e fissarla ossessivamente,
ci si rimane dentro, soli e persi nei
nascosti cunicoli dell’esistenza, senza
voler più liberarsene, anche perché lassù,
fuori, il mondo non ti spiega che il sogno
e la speranza, quando non ti uccidono,
diventano cause di dolore e tormento.
Amadou nella pancia della balena:
tre storie di ragazzi dispersi in quei
cunicoli”. (YL J)
martedì 7 febbraio
Archivio storico
PUPI DI SURFARO
& Jali Diabate
(Senegal /Sicilia)
folk–electro–rock
voce, barba, percussioni
battaria, tammuri, piatti,
pignati, padeddi, ciancianeddi
PEPPE SFERRAZZA basso
JALI DIABATE kora
TOTÒ NOCERA
CURVA
MINORE
È un ciclo di quattro concerti inerenti le culture vive presenti nel Mediterraneo a partire dal concetto di diversità come
CONTEMPORARY SOUNDS 2017
MEDITERRANEO
AUSTRALIS
MUSICHE CANTI E RITI
DAL MEDITERRANEO
A CURA DI LELIO GIANNETTO
–– 22 FEBBRAIO –– 8 MARZO
ORE 21
ARCHIVIO STORICO COMUNALE /
S. MATTIA DEI CROCIFERI /
PALAZZO BRANCIFORTE /
mercoledì 8 marzo
Palazzo Branciforte
MATILDE POLITI /COMPAGNIA BELLA
& Doudou Diouf
(Senegal /Sicilia)
VACANTI SUGNU CHINA
Musiche e canti popolari in siciliano
e wolof
PIETRO AMICO
È un progetto vivo, in continua evoluzione,
una sperimentazione continua e sempre
aperta, un laboratorio d’idee e suoni.
Un progetto con un’identità forte radicato
nel passato, che vive nel presente,
proiettato nel futuro: riscoprire le radici,
il folk, trovare uno stile comunicativo
contemporaneo, originale, innovativo.
Della musica popolare vuole mantenere
vivo lo spirito, l’intenzione, l’ironia, ma
anche la rabbia, i temi sociali e politici,
lo sguardo sui fenomeni storici, visti da
vicino, dal basso, dal “sud”.
Un suono forte, potente, trascinante.
Una parola poetica e diretta, concreta
e dissacrante, impregnata di senso,
prorompente, originale, graffiante, ironica,
spregiudicata, provocatoria, come si
percepisce dal dialetto, prettamente
siciliano, che però, si apre a
contaminazioni della lingua italiana, ma
anche americana, oppure del mandingosenegalese di Jali Diabate e addirittura
sardo-ligure per uno scenario
multiculturale.
Nel 2016 l’ensemble vince il Premio
Andrea Parodi, finalisti del Premio Fabrizio
De Andrè (Auditorium Parco della Musica
di Roma) e ancora vincitori assoluti del
Premio Tour Music Fest.
voce, chitarra, fisarmonica,
concertina, tamburello
GABRIELE POLITI violino, viola,
mandolino, oud
SIMONA DI GREGORIO voce, organetto,
tamburello, marranzano
LELIO GIANNETTTO contrabbasso
DOUDOU DIOUF flauto tokhoro, percussioni
MATILDE POLITI
Gli argomenti scorrono tra i canti,
si alternano e conversano tra loro:
l’eterno rebus dell’amore; il desiderio
umano della libertà di sognare una
prospettiva propria, di costruire il proprio
percorso non costretto da confini
territoriali o convenzionali, legali
o burocratici, economici o morali, migrando
alla ricerca di condizioni di vita migliore,
o restando là dove affondano le proprie
radici culturali per continuare ad
alimentare con nuove semine e nuovi
raccolti la nostra terra, il territorio che
ci nutre, la terra madre che ci ospita tutti.
La tradizione è approcciata in maniera
immediata, ricercando la sonorità
originaria, a partire però non dalla forma
estetica, ma dalla ricerca dello spirito del
canto, e della funzione concreta e magica
che esso era destinato ad assolvere.
I brani sono arrangiati con la libertà
estetica di seguire, forse teatralmente,
le esigenze che il contenuto pone, per
esplicitarsi al meglio in musica, anche
con colori non propriamente siciliani,
ma africani o zingari, napoletani o arabi,
sempre in dialogo con il siciliano che
è contenitore.
Uno spazio d’integrazione musicale
è dedicato alle musiche e al canto
dell’Africa nera grazie alla partecipazione
del cantante e polistrumentista
senegalese Doudou Diouf depositario della
Tradizione Griot tra Mali, Senegal, Costa
d’Avorio, Burkina Faso.
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