Il musicista in lutto e vestito di nero

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Il musicista in lutto e vestito di nero
Il musicista in lutto e vestito di nero
La Scottish National Portrait Gallery di Edimburgo possiede un’interessante dipinto
raffigurante un’Esercitazione di scherma in casa di Lord Fortrose, una tela di cm.
35,5 x 47,6 del pittore italo - inglese Pietro Fabris (Napoli, 1740 – 1792) , dove
l’uomo vestito di nero che scrive al tavolo mentre il signor Fortrose è intento a
guardare i suoi ospiti che praticano le loro mosse di scherma, è stato identificato da
James Holloway, curatore del museo scozzese, nel nostro Nicolò Jommelli, rientrato
a Napoli da Stoccarda nel 1769 per una grave malattia della moglie, da poco vedovo,
e per questo ancora vestito a lutto. Questo dipinto, insieme a un altro delle stesse
dimensioni che raffigura un Concerto di Mozart, costituisce una sorta di souvenirs del
soggiorno partenopeo del musicofilo e clavicembalista Kenneth Mackenzie, Lord
Fortrose, il giovane aristocratico scozzese amico di sir William Hamilton,
ambasciatore inglese presso la corte di Napoli dal 1764 al 1800, ricordato più volte da
Charles Burney nel suo celebre Musical tour in Italy. Prima di lasciare Napoli per far
rientro in patria, Lord Fortrose, poi conte di Seaforth, volle infatti farsi ritrarre dal
pittore prediletto dall’amico Hamilton, Pietro Fabris, in due stanze attigue della sua
dimora napoletana con gli amici e con i musicisti che aveva incontrato negli ambienti
internazionali della capitale borbonica, nella quale si era rifugiato dopo la morte della
moglie. Nell’altro dipinto, infatti, è rappresentata la serata musicale organizzata tra il
18 e il 27 maggio del 1770 da Fortrose nel suo appartamento napoletano, ospiti i
Mozart padre e figlio, sir Hamilton e il violinista e compositore torinese Gaetano
Pugnani (o secondo altri Emanuele Barbella). Con i due Mozart, lord Fortrose è
raffigurato al centro della scena in piedi e di spalle, alla destra di Sir William
Hamilton concentrato a suonare il violino. Questi, com’è noto era stato allievo di
Felice Giardini a Londra e con la prima moglie Catherine Barlow, che suonava il
clavicembalo e altri strumenti a tastiera, dava settimanalmente, nel suo salotto di
Villa Angelica, la residenza di campagna di Hamilton ai piedi del Vesuvio, un
ricevimento musicale chiamato Accademia di Musica, dal gusto elegante e con
esecuzioni raffinate.
Pietro Fabris, di probabili origine inglese (si descrisse lui stesso come tale), passò
gran parte della sua vita a Napoli, dove dipinse paesaggi e quadri di genere,
diventando particolarmente popolare tra i gentiluomini europei del Grand Tour. La
sua vasta produzione artistica conosciuta è compresa il 1756, quando appose la sua
firma su una Scena napoletana (Londra, Trafalgar Galleries), e il 1792, quando
eseguì la tela con il Pellegrinaggio al santuario della Madonna dell'Arco, già in
collezione Matthiesen, apparsa una trentina d’anni fa sul mercato antiquariale di
Londra. Artista preferito di Sir William Hamilton, che all’attività di ambasciatore
affiancò quella di antiquario e vulcanologo, Fabris lo accompagnò a lungo, nei suoi
viaggi per studiare le zone attorno al Vesuvio, all’Etna, lo Stromboli e alle isole
Lipari, realizzando 58 gouache successivamente incise per illustrare alcuni dei suoi
libri. Apprezzato anche in Inghilterra, Fabris nel 1768 espose a Londra alla Free
Society e nel 1772 alla Society of Artist.
Franco Pezzella