Rassegna del 16/12/2014 - Azienda Ospedaliero
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Rassegna del 16/12/2014 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 16/12/2014 SANITÀ PISA E PROVINCIA Nazione Pisa 16/12/14 P. 6 «Volontari dell'arte»,tutto tace Nazione Pisa 16/12/14 P. 8 Sesto corso di dermatologia Stagisti e professionisti da tutta Italia Guglelmo Vezzosi 1 Nazione Pisa 16/12/14 P. 8 Apnee notturne «Aspetto la maschera da oltre tre mesi» Antonia Casini 4 Nazione Pisa 16/12/14 P. 10 «Città di Cascina» fra danza, eventi e tanta solidarietà Chiara Bellucci 5 Nazione Pontedera Valdera 16/12/14 P. 21 «Ci stai lasciando. Ti amo» Casciana in lutto per Irene La morte sul web in diretta Carlo Baroni 6 Tirreno Pontedera Empoli 16/12/14 P. I Irene, con la moto solca le vie del cielo Andrea Lanini 8 Tirreno Pontedera Empoli 16/12/14 P. I Contributi ai nati e alle famiglie numerose Tirreno Pontedera Empoli 16/12/14 P. II L'addio a Bruno Fornai 3 10 Sabrina Chiellini 11 SANITÀ FIORENTINA E TOSCANA Corriere Arezzo 16/12/14 P. 9 Abusi in ospedale: 4 donne denunciano medico 12 Corriere Arezzo 16/12/14 P. 11 Conferenza dei servizi della Asl 8 per definire le migliori pratiche di buona sanità 13 Nazione Arezzo 16/12/14 P. 3 «Violentata in un centro sanitario» Stupratore seriale: ci sarebbero altri 3 casi Nazione Arezzo 16/12/14 P. 6 Combattere il dolore: il pronto soccorso tra i migliori in Toscana Nazione Arezzo 16/12/14 P. 7 Il governatore Enrico Rossi oggi al palaffari: focus sui servizi Nazione Arezzo 16/12/14 P. 9 Ivan Cipriani Buffoni è il nuovo presidente della Lilt aretina Nazione Empoli 16/12/14 P. 7 Presidio regionale per la celiachia 19 Nazione Empoli 16/12/14 P. 7 «Mammografia fissata al 2016» 20 Nazione Empoli 16/12/14 P. 7 Ritardo per campo visivo «Oct» Nazione Empoli 16/12/14 P. 7 Questo è un reparto all'avanguardia Diagnosi, prevenzione e cura Nazione Empoli 16/12/14 P. 7 La Asl rassicura «Tempi in netto calo» 23 Nazione Firenze 16/12/14 P. 9 La giornata della trasparenza e l'inchiesta per corruzione 24 Nazione Firenze 16/12/14 P. 9 L'occhio bionico le ridarà la vista A 64 anni, cieca da quando ne aveva 15 Nazione Firenze 16/12/14 P. 9 Partito il procedimento disciplinare 27 Nazione Lucca 16/12/14 P. 9 Campo di Marte, altri 200 posti' 28 Nazione Montecatini 16/12/14 P. 22 Maxi-Casa della Salute sorgerà a Monsummano: si cerca il «gestore» 29 Nazione Montecatini 16/12/14 P. 24 «Pediatria resti aperta 24 ore su 24» 30 Nazione Prato 16/12/14 P. 7 Prevenzione corruzione,ecco il responsabile 31 Nazione Prato 16/12/14 P. 7 Letti donati a Livorno 32 Nazione Prato 16/12/14 P. 7 Esperti di oncologia 33 Nazione Prato 16/12/14 P. 7 Lingua dei segni, corso Nazione Prato 16/12/14 P. 7 «Pronto soccorso pediatrico Infermieri dimezzati» Sara Bessi 35 Tirreno Livorno 16/12/14 P. I Morì a 39anni, indagati cinque medici Alessandro Guarducci 36 Tirreno Livorno 16/12/14 P. III Sottratti i timbri dei medici al Sais 38 Tirreno Livorno 16/12/14 P. V L'Asl al Comune: il Triage non era inattivo 39 Tirreno Lucca 16/12/14 P. V I comitati all'attacco «Servono 200 letti nell'ex ospedale» 40 Tirreno Piombino Elba 16/12/14 P. I Pochi bebè, punto nascita a rischio Qn 16/12/14 P. 17 Esuberi e Asl la stagione delle correzioni Tirreno Pontedera Empoli 16/12/14 P. IX L'Asl 11 assume radiologi ma non si presenta nessuno Tirreno Pontedera Empoli 16/12/14 P. IX Controlli all'intestino grazie a una micro-capsula Dory D'Anzeo, Salvatore Mannino 14 16 17 Massimo Benigni 18 21 Irene Puccioni 22 Ilaria Ulivelli 25 34 Valeria Parrini 41 43 Francesco Turchi 44 45 SERVIZI SOCIALI Indice Rassegna Stampa Pagina I INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 16/12/2014 Nazione Pisa 16/12/14 P. 8 Guida per le persone diversamente abili Michele Bulzomì 46 Tirreno Pisa 16/12/14 P. IV "A ruota libera", una guida pensata per turisti disabili Renata Viola 47 Tirreno Pisa 16/12/14 P. X Disabili ed escursioni c'è una speciale carrozzella Indice Rassegna Stampa 48 Pagina II TU . _ I. Sei a conoscenza di opere d'arte o monumenti in abbandono nel tuo quartiere? Fai la tua segnalazione, scrivi a: cronaca .pisardtanazione.net «Volontari dell'arte», tutto tace Si è arenato in Comune il progetto di lavoro firmato in Prefettura di GUGLE LMO VEZZOSI DA un capo all'altro d'Italia, senza distinzione di colore politico e di ideologia, un numero crescente di sindaci promuove accordi con associazioni di privati cittadini che, a titolo gratuito, mettono a disposizione un po' del loro tempo per prendersi cura, in forme e modi diversi, di strade, piazze, monumenti, ma anche di periferie degradate e, più in generale, di beni che il Pubblico - cioè le amministrazioni alle quali paghiamo fior di tasse - non riesce più a custodire da solo. PROMUOVERE alleanze di questo tipo non è, per gli amministratori, alzare bandiera bianca, anzi è un modo condiviso e apprezzato per coinvolgere i cittadini, responsabilizzarli, consentire loro di rendersi e sentirsi utili per un obiettivo condiviso. Anche a Pisa, città d'arte per storia e vocazione, si era tentato di fare qualcosa di simile, anzi probabilmente qualcosa di meglio quando a febbraio venne sottoscritto in Prefettura un protocollo d'intenti per promuovere «iniziative di supporto alla salvaguardia del patrimonio monumentale e artistico». La cosa aveva l'appoggio del sindaco Filippeschi e furono presenti, oltre al prefetto, i rappresentanti di Soprintendenza, Provincia, Direzione del Lavoro, Usi 5, vigili del fuoco, Inail, ateneo, Scuola Normale, arcidiocesi e Associazione degli Amici dei Musei e Monumenti. La quale, con i suoi oltre 600 soci, si era detta disponibile a mettere a disposizione volontari per dare so- stanza a questo patto in nome della prevenzione, per assicurare un monitoraggio a monumenti e luoghi di interesse pubblico. Ma a quel verbale non è seguito nessun ulteriore passo concreto: dopo la prematura scomparsa, in giugno, del presidente degli Amici dei Musei, Sanità Pisa e provincia Mauro Del Corso e la partenza del di beni pubblici. Non abbiamo prefetto Tagliente non è stato più scritto questo, ma è un fatto inopstipulato il regolamento attuativo. pugnabile che, allo stato attuale, il Cioé lo strumento concreto grazie publico non riesce a conservare e al quale i volontari potranno orga- mantenere tutto il suo patriomonizzarsi, monitorare chiese e monu- nio e i beni artistici che possiede. E menti e segnalare alle autorità la ne- anche quando lo fa e lo fa bene - ad cessità di interventi, come una esempio il superbo recupero del teagrondaia ostruita da terra o erbacce tro di Calambrone realizzato nel o un'infiltrazione d'acqua pericolo- Ventennio - rischia di aver speso sa che, in assenza di interventi, po- invano perché poi non sa come affitrebbe causare danni ben più gravi. darne la gestione (e proprio quella struttura, ben restaurata ma inutiMA tutto è bloccato. Ci sarebbero lizzata, rischia di tornare ben preopposizioni anche in giunta. Pare sto sommersa dalle ortiche). per non urtare la sensibilità di restauratori, storici dell'arte ed esper- NESSUNO propugna la vendita ti titolati che hanno percepito l'ac- del patrimonio pubblico a tutti i cocordo come un'indebita invasione sti (non è comunque una bestemdi campo e uno scippo di prerogati- mia specie per quei beni non strateve e competenze professionali. An- gici alle attività istituzionali di un zi, all'indomani dell'intesa, gli stes- ente), ma di certo la collaborazione si non esitarono a parlare di nasci- con i «volontari dell'arte» non poturo «esercito della salvezza per trebbe peggiorare le cose. Ma semchiese, palazzi, musei» e a parago- mai migliorarle perché dalla segnanare i «volontari dell'arte alle Guar- lazione di una difficoltà il Pubblico die Padane nel campo della sicurez- potrebbe attivare lavori, restauri, za». L'argomento è tornato di attua- bandi di gara affidati, questi sì, a lità in questi giorni dopo il deva- ditte e professionisti del settore. Alstante crollo di una porzione del tet- cuni esempi: a Gela - dice il sindato della chiesa di via della Qualquo- co - grazie ai singoli cittadini «un nia. Forse, abbiamo scritto, se i vo- edificio confiscato e vandalizzato è lontari dell'arte fossero stati attivi, diventato una casa dei cittadini ci si sarebbe accorti prima dell'im- con laboratori per sordomuti, un mimente pericolo e si sarebbe potu- centro antipedofilia e un'aula inforti intervenire prima che il seicente- matica per anziani». A Milano il sco soffitto dorato e intagliato, rea- Comune si dice «interessato «a un regolamento che trasformi i cittadini in partner del pubblico». A Bolo" . .__ gna l'associazione Avvocati in cantiere, d'accordo la Soprintendenza, Creare una squadra di ha ripulito in 48 ore i portici di S. cittadini per monitorare Stefano riverniciandoli con una pitiazze e monumenti tura anti-graffito. E sempre qui è p stato messo a punto, approvato dagli enti pubblici, il primo «Regolalïzzato dall'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, precipitasse travol- mento sull'amministrazione comuto da calcinacci e coppi del tetto ne» che disciplina come i cittadini sventrato diventando, ora sì, più possono interagire con il governo difficile da recuperare. Stavolta a locale. Con ottimi risultati. Il testo storcere il naso è stata la lista Una è su www.labsus.org. città in Comune (vedi articolo a fianco) dicendo, in sostanza, che in questo modo si finisce per sostenere l'esternalizzazione e la vendita Pagina 1 ELLA F_ET La protezione messa sotto le volte del chiostro di San Francesco, altro bene pubblico in pericolo. ma i soldi non ci sono Sanità Pisa e provincia Pagina 2 Sesto corso di dermatologia Stagisti e professionisti da tutta Italia APPUNTAMENTO annuale detta dermatologia a Pisa. Organizzato dai medici pisani Roberto e Serena Gianfatdoni e Andrea Nannipieri, si è tenuto nel Palazzo dei Dodici il sesto corso di dermatologia, patrocinato dalla Società italiana di Dermatotogia e dal Rotary Gatitei. Biologi, farmacisti, infermieri, dermatotogi, ginecotogi, chirughi plastici e medici generati, tegati, andrologi, ematotogi, circa centocinquanta figure di professionisti medici a convegno per confrontarsi su temi tegati att'approccio paziente-dottore e atta responsabilità Legate detta professione. Nella foto, da destra Leonardo Longa (Laser Firenze), Umberto Ascani, Roberto Gianfatdoni, Silvia Moretti (Direttore Spec. ne Dermatologia Firenze), Toretto Lotti (presidente Wortd Heatth Academy, ecc.), Mauro Giratdi (Direzione AOUP), Andrea Nannipieri. Sanità Pisa e provincia Pagina 3 Apnee notturne «Aspetto maschera da oltre tre mesí» NEL '98 la scoperta, le sue notti tormentate, hanno trovato un po ' di pace grazie a una speciale maschera che lo fa respirare (foto d'archivio). Passano gli anni e la tecnologia avanza. La mascherina ha ormai fatto il suo corso e lui ha bisogno di una versione aggiornata . Controlli e promesse, ma, dopo tre mesi, ancora niente. E' la storia di un noto commerciante pisano che da 16 anni deve combattere con apnee nott urne, in forma così grave, da causargli danni. Il racconto . «Nel 1998 fui ricoverato a Cisanello per questo problema . Da allora, dormo con un apparecchio che serve per la ventilazione . Sono passati tanti anni e il dispositivo (CPAP) è diventato vecchio». I primi di settembre il controllo in Pneumologia per provare il nuovo apparecchio (BPAP). Dopo una settimana di adattamento , la sentenza, la nuova maschera funziona regolarmente». I tempi. «La prescrizione è avvenuta i primi di settembre, a ottobre e novembre non ho avuto notizie. Gli ultimi giorni di novembre mi sono rivolto all'Urp dell'ospedale dove mi avevano promesso che entro quindici giorni l 'apparecchio sarebbe stato disponibile. E invece...». UN'ODISSEA. «Non riesco a dormire di seguito più di due ore - afferma il commerciante - gran parte della notte la devo passare a sedere sul divano e il mio cuore ne soffre. A ottobre ho proposto di comprare io il dispositivo per accelerare i tempi, ma mi sono sentito rispondere che doveva essere il sistema sanitario a passarmelo. Sono, oltretutto, un invalido di guerra. Sono tre mese che aspetto questa maschera che, oltre a rendermi la vita vivibile, mi eviterebbe molti danni che la mancanza di ossigenazione adeguata comporta». antonia casini Sanità Pisa e provincia Pagina 4 LO SPETTACOLO AL CENTRO RESIDENZIALE REMAGGI A VISIGNANO «Città di Cascina» fra d DOMENICA gli allievi dell'associazione culturale danza Città di Cascina hanno dato vita a "Natale con i nonni", uno spettacolo per e con gli anziani del centro residenziale Matteo Remaggi a Visignano. Città di Cascina, nata nel 1982 come scuola di danza classica a San Frediano a Settimo e poi trasferitasi a Cascina nel 1988 diventando associazione culturale, è una scuola di danza che tratta molteplici discipline. «Città di Cascina nasce per creare ballerini e corpi di ballo spiega la presidentessa Antonella Simoncini - ma è sempre stata molto impegnata nel sociale. Ogni allievo è come fosse mio figlio, lo cresco con valori e gli insegno il rispetto per gli altri». "Natale con i nonni" a eventi e tanta sol darietà 9 è solo l'ultima iniziativa dell'associazione, che collabora con la Pubblica Assistenza cascinese e che per circa 15 anni ha organizzato uno spettacolo natalizio per i bambini malati terminali all'ospedale di Pisa con l'aiuto del professor Macchia, ora in pensione. COLLABORAZIONI e risultati importanti sono in primo piano: «Alcune ex allieve, ora professioniste al Sistina a Roma, tornano nella loro vecchia scuola per insegnare danza alle bambine e il nostro insegnante di teatro-danza ha fatto parte della compagnia di Micha van Hoecke - racconta Antonella Inoltre due allieve, di nove e dieci anni, la scorsa estate hanno vinto i una borsa di studio per partecipare gratuitamente a uno stage all'Accademia Ucraina di Balletto a Milano». Città di Cascina si esibisce ovunque, nei teatri come sulle strade, e chi ha dai tre anni in su può trovare posto nell'associazione. «Io sono l'insegnante di danza classica - precisa Antonella - Poi ci sono altre discipline, ad esempio hip hop e zumba, in mano ad altri insegnanti, e c'è anche il ballo liscio con il gruppo degli affezionati». Una grande famiglia: «I genitori sono attivi in tanti modi - dice - Un babbo ha insegnato alle bambine una canzone, altre mamme ci aiutano con le pulizie o in segreteria e quelle che fanno zumba organizzano spettacoli insieme alle figlie». Chiara Bellucci FESTA Un momento al Remaggi Sanità Pisa e provincia Pagina 5 l f .' 0 IN CIELO IRENE PAUMGARDHEN SCOPRÌ DI ESSERE MALATA ALL'ETA DI SEI ANNI: DA ALLORA UNA INFINITASERIE DI INTERVENTI, AFFRONTATI SEMPRE CON CORAGGIO % ; . mor i Si espenta sul wel diretta ann i dopo a ve r lottato contro il mal, di CARLO BARONI UNA CORSA disperata, avventurosa e dolorosa, costata lacrime e sorrisi. Una corsa che quand'è finita ha travolto i cuori di centina ia di persone, perché Irene Paum gardhen (nelle foto), 33 anni, di Casciana Terme, ha saputo guardare negli occhi la vita e la morte, lasciando a tutti un grande esempio di coraggio, amore e dignità. Chi ha avuto il dono di conoscere Irene e la sua mamma, mamma Donella, può dire di aver incontrato due leonesse dolcissime, alleate e complici, straordinariamente innamorate, che hanno lottato insieme contro un male tremendo e oscuro che si affaccia nelle loro casa e nel corpicino della piccola a soli sei anni. Iniziò venti sette anni fa un lungo calvario fatto di diagnosi terribili, di operazioni e trapianti, di lunghi periodi di convalescenza e di una voglia di vivere e una forza di volontà fuori dal comune. Una vita drammatica, breve, ma a suo modo anche intensa e carica di emozioni, quella di Irene, vissuta un sorso dopo l'altro, sempre per mano a que- Sanità Pisa e provincia r rene sta mamma speciale che ha venduto libri alle feste, sfidando il freddo, la pioggia o il sole terribile, per raccogliere i fondi necessari alle cure, e che con grande umiltà ha chiesto aiuto alle istituzioni, alle associazioni, alle persone sensibili perché si organizzassero iniziative per sostenere la loro battaglia. ALLA FINE era arrivato anche il camper, frutto di mille fatiche e di generosità, che avrebbe potuto consentire a Irene di viaggiare in sicurezza, di raggiungere più comodamente Marsiglia dov'era stata operata più volte - anche un trapianto di rene e di cuore - e che era il suo riferimento. Un'ultima ricaduta, stavolta, sulla sua fibra provata da un nuovo tumore e dalle chemio, ha fermato Irene per sempre: si è spenta nel cuore della notte scorsa nel reparto di rianimazione dell'ospedale «Lotti» di Pontedera. È stata mamma Donella, che in questi giorni, su Facebook, ha gridato, sperato, che il suo angelo ancora una volta uscisse vittorioso, a toccare il cuore di tutti annunciando:«Mia guerriera... ci stai lasciando. Ti amo». Lei che due ore prima aveva tranquillizzato la mamma, La giovane donna ha salutato l'adorata mamma DoneLLa prima di essere intubata: è deceduta La scorsa notte aLL'ospedaLe i Pontedera prima di essere intubata. Però, una manciata di minuti dopo quel «Ti amo» stupendo e disperato Irene non c'era più. LA SUA corsa per la vita - titolo anche del libro in cui ha raccontato il suo dramma e le sue passioni - è proseguita altrove, dove non c'è più dolore e dove chissà forse può anche correre spensierata e felice. Come iniziò a farlo, quando la salute glielo consentiva, sulla piccola moto da cross che il padre le regalò. In sella, quando l'accarezzava il vento forte della vita, poteva di menticare le tante rinunce e difficoltà sconosciute alla maggior parte dei suoi coetanei. Ora in quel vento c'è anche lei, e per trovarla basterà chiudere gli occhi e cercarla col cuore. Ci sfreccerà davanti. Pagina 6 Oggi i funerali con tanti amici I FUNERALI di Irene si terranno oggi. Le esequie sono fissate alle 11.30 nella chiesa di Casciana Terme. Fino alle 11 la sama della 33enne sarà nella camera ardente dell'ospedale Lotti di Pontedera dove per tutta la giornata di ieri ha ricevuto visite. I profili Facebook, sia di mamma Donella che di Irene, sono stati letteralmente invasi da centinai di messaggi di vicinanza e di ricordo di questi oltre venticinque anni di battaglie ed emozioni. Irene amava le sfide. Aveva vissuto, tempo fa una splendida giornarta alla festa di Livorno, insieme ai suoi amici paracadutisti che le hanno regalato alcuni momenti di gioia e spensieratezza. Oggi in chiesa sarà letta la preghiera del paracadutista, per sottolineare il coraggio e la tenacia dimostrati da Irene in questi anni. Sanità Pisa e provincia Pagina 7 A db m Irene, con la moto solca le vie din el cielo Dopo la lunga battaglia contro un tumore sono statele complicanze delle terapie a fermare Irene Paumgardhen di Andrea Lanini 1 PONTEDERA Messaggi che si susseguono senza sosta sui profili Facebook di Irene e mamma Donella. Parole di dolore, d'affetto, di commozione, di puro amore, di calda amicizia. E d'incredulità, di sbigottimento, anche. Perché Irene Paumgardhen, 33 anni, di Casciana Terme Lari, ci aveva contagiato col suo coraggioso ottimismo, abituandoci a guardare coi suoi occhi i tanti ostacoli di una lunga lotta, a considerarli transitori, per niente definitivi, in qualche modo affrontabili, aggirabili: curve difficili che con la giusta piega, e dopo qualche brivido e una bella botta d'adrenalina, alla fine si sbirciano con sollievo dagli specchietti retrovisori. Questa volta è andata in modo diverso. Nella notte tra domenica e lunedì, alle 2 circa, su Facebook, diventato da mesi il diario di bordo della difficile traversata di una famiglia speciale, l'annuncio di Donella: "Irene, l'amore di mamma e di babbo, non è più su questa terra". I suoi post precedenti descrivevano una situazione clinica particolarmente difficile. Ma Irene aveva superato tante gravi prove. Solo poche ore prima, Donella Re Paumgardhen aveva scritto: "Forza Irene, mio amore infinito... lo so che sei stata te a convincere il prof ad addormentarti per non soffrire più. Mi hai detto: tranquilla, mamma, dormo e quando mi sveglio tomo a casa. Non è la prima volta che vengo intubata". Il destino ha deciso altrimenti. Anche se la sua ultima battaglia contro il cancro Irene l'ha vinta (gli esami dimostrano che, ancora una volta, era stata lei ad avere la meglio), quel fisico indebolito da decenni di operazioni e terapie devastanti ha detto basta. Irene, trentatré anni, in corsa perla sopravvivenza da quan- Sanità Pisa e provincia do ne aveva solo sei , si è spenta nel reparto di rianimazione dell'ospedale "Lotti " di Pontedera. Stamani, alle 11 . 30, a Casciana Terme , il paese dove Irene, Donella e Piero Paumgardhen risiedono da tempo assieme ai loro adorati amici a quattro zampe, le esequie. Ragazza e poi donna tosta, decisa, tanto forte da riuscire a ricorrere a una spiazzante ironia anche di fronte all'ennesima ricaduta , a verdetti medici che suonavano come condanne. Del resto lei era la prima a non crederci: anzi si prodigava a rincuorare chi si preoccupava per lei, e a tutti quelli che le volevano bene non rimaneva che abbarbicarsi a quella sua luminosa capacità di infondere fiducia , serenità, ottimisrno, tanto che, standole accanto, ascoltando le sue battute salaci , guardandola sorridere con gli occhi , prima ancora che con la bocca, era impossibile aver dubbi sul fatto che, in un modo o nell'altro, sarebbe saltata di nuovo in sella, reiterando il miracolo di un'esistenza che da tanto , da troppo, era diventata un fulgido esempio di quanto si può essere attaccati alla vita, sempre, in ogni caso, a ogni condizione, perché guai a non sperare di potersi rimettere in piedi, di poter stare un po' meglio domani. Pur costretta ai box della terapia intensiva, anche oppres- sa dai tubi, dai macchinari, dalle flebo, il suo ultimo messaggio è stato, ancora una volta, un inno alla vita: "La vita è bella, e vale la pena di difenderla e lottare per lei". Irene l'ha detto nel pomeriggio di venerdì a sua madre. Si presentava, nell'atrio del "Lotti", nell'ambito del progetto "Lettori pazienti", il suo libro, "High-Side", l'autobiografia di una donna straordinaria. Non potendo presenziare direttamente, Irene ha affidato le sue parole a Donella, mamma tenace, indispensabile alleata. «Al pubblico presente devi dire questo... che vale sempre la pena lottare.., sempre... ». Donella ha lasciato la terapia intensiva per partecipare alla presentazione e comunicare agli altri, a tutti, il nuovo capitolo di una lezione preziosa. Cresciuta alla scuola di Irene «Niente musi lunghi, mai. Solo di fronte a occhi che mi guardano con pietà mi sento una malata» - Donella, anche in quelle ore dolorose, cruciali, aveva trovato la forza di sorridere a chi era venuto ad ascoltarla. «Chi ci crederebbe? t lei che sta facendo coraggio a tutti noi. Ha perfino fatto ridere il professore che la segue con una delle sue battute...». Ci piace immaginarla così, Irene: sorridente dietro la visiera di un casco, a cavallo di una moto potente, libera di girare su tutti i circuiti che preferisce, di correre a manetta senza temere più cadute, di confrontarsi col destino finalmente ad anni pari. Consapevole e lieta di sapere che è con un sorriso che tutti la ricorderanno per sempre. E così nel suo ultimo viaggio da questa terra Irene indossa la sua tuta da motociclista e nelle mani stringe il suo libro, al quale era molto legata. Ora Irene potrà viaggiare con la sua moto nelle rotte del cielo. Pagina 8 Irene Paumgardhen Le esequie questa mattina nella chiesa di Casciana Terme con inizio alle 11.30 Irene allaguidadella moto e con Valentino Rossi, suo idolo Sanità Pisa e provincia Pagina 9 Contributi ai nati e alle f glie numerose Già erogati a seicento richiedenti, partito un nuovo bando per dare una mano ad altri cittadini 1 PONTEDERA Dopo la sperimentazione dello scorso anno, quando in Valdera si raccolsero oltre 500 domande, gli interventi a favore delle famiglie, varati dalla Regione Toscana, hanno raggiunto nel 2014 le seicento richieste. Il valore dei contributi erogati supera i quattrocentomila curo. I benefici, lo ricordiamo riguardano i nuovi nati nell'anno, adottati o collocati in affidamento preadottivo, le famiglie numerose con almeno quattro figli e le famiglie con un figlio con disabilità grave. I contributi ammontano a 700 euro annui e a 175 euro per ciascun figlio oltre il quarto. Le domande vanno presentate al proprio Comune, i contributi sono concessi dall'Unione Valdera mentre l'erogazione del contributo viene effettuato dalla Regione. La Regione mette a disposizione del cittadino anche una specifica applicazione web per la compilazione della domanda in forma elettronica, alla quale si accede mediante Tessera Sanitaria e lettore già abilitati . Requisiti dei richiedenti: assere cittadini italiani o di altro stato appartenente all'Unione europea oppure, se stranieri, essere in possesso dei requisiti previsti dall'articolo 41 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (compresi gli stranieri titolari della carta di soggiorno o del permesso di soggiorno di durata non inferiore ad un anno). dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore ad euro 24.000 curo. Non avere riportato condan ne con sentenza definitiva per reati di associazione di tipo mafioso, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o altra utilità di provenienza illecita di cui agli articoli 416 bis, 648 bis e 648 ter del codice penale. Essere residenti in Toscana alla data del l" gennaio dell'anno solare cui si riferisce il contributo finanziario da almeno un anno (quindi dal 01/01/2013). Avere un valore Per onformazioni oltre al sito internet dell'Unione, è possibile rivolgersi agli Uffici relazione con il pubblico ed agli uffici socio-educativi dei Comuni di residenza. Secondo i calcoli dell'Unione in Valdera mancherebbero ancora almeno circa 150 persone che potrebbero rientrare nei requisiti per l'annualità 2014. Un reparto di nursery (Foto d 'archivio) Sanità Pisa e provincia Pagina 10 L'addio a B o Fornai oggi il funerale del barista d'altri tempi. La salma nella cappella della Misericordia di Sabrina Chiellini / PONTEDERA Dietro il bancone del bar, alla macchina del caffè, Bruno accoglieva sempre i clienti con un sorriso e tanta ironia. Poteva sembrare quello che dei tre fratelli Fornai era il più riservato ma se entravi in confidenza con lui poteva scapparci pure il racconto di una barzelletta. Così farcito di battute che alla fine non sapevi più dove finiva la barzelletta e cosa Bruno ci aveva messo di suo in quel racconto. Conosceva per filo e per segno le abitudini e i gusti di tutti i suoi clienti. Entravi nel bar, ti salutava e sapeva già cosa gli avresti chiesto. Così con il tempo i clienti, anche quelli che lo vedevano solo per una breve pausa-caffè, finivano per considerarlo un amico. Insomma sapeva come farti sentire a casa anche se eri al bar,tra tante persone. Davanti a una tazzina di caffè era facile scambiare con lui due parole sui fatti e i protagonisti della vita della città. Indimenticabili per i pontederesi la domeniche in cui il Pontedera calcio giocava fuori casa e lui ascoltava la diretta della partita alla radio, pronto a rispondere alle telefonate dei tifosi che chiedevano il risultato finale. In quei momenti, se tirava una brutta aria, era meglio tagliare corto. Qualche cinquantenne non può fare a meno di pensarlo la domenica mattina all'alba: al rientro da una notte in discoteca la sosta dal Fornai era obbligatoria. E Bruno sapeva come fare a rendersi "complice" di quell'ultima bevuta "camuffando" in una tazza da cappuccino lo spumantino finale. E poi a voce alta, per non farsi scoprire, ironiz- zava con i clienti: «Mi è venuto un po' chiaro questo tè, rna tanto ti va bene uguale». Altri tempi. Questo era Bruno Fornai, 69 anni. Lo storico barista è morto ieri mattina all'ospedale Lotti di Pontedera, dove era ricoverato. I tre fratelli Fornai per tanti hanno gestito a lungo l'omonimo bar pasticceria (oggi Caffè d'oro) in piazza Martiri della Libertà, in centro a Pontedera e per questo sono una famiglia molto conosciuta. Bruno era malato da tempo, anche se pochi sapevano della battaglia che stava combattendo. I familiari speravano di evitare il peggio ma nelle ultime settimane la situazione si era aggravata, fino a fare temere il peggio. Con Bruno, che molti ricordano con simpatia, scompare uno dei commercianti più conosciuti in Valdera. Sempre insieme ai fra- telli, uno dei quali, Luciano, è morto cinque anni fa, aveva gestito Villa Magnolia, a Pontedera, uno spazio usato per cerimonie e per l'organizzazione di numerose manifestazioni legate alla promozione dei prodotti del territorio. La storica villa, allora affidata ai Fornai, ha ospitato nel tempo anche alcune iniziative sostenute dal Comune di Pontedera per la promozione dei ristoranti cittadini, gare di cucina, presentazioni di vini del territorio. Sempre con la "ciliegina" finale fatta con i dolci dei fratelli Fornai (Luciano, Silvano e Bruno), pasticceri e accoglienti padroni di casa. La notizia della morte del barista ha commosso la città e immancabilmente il pensiero è andato al fratello unito a lui dallo stesso destino. Ieri mattina la salma è stata composta nelle cappelle della Misericordia a Pontedera e qui ha ricevuto il saluto di molte persone, oltre a quello dei familiari più stretti che gli sono stati sempre vicini nei momenti della grave malattia. Il funerale si svolgerà questo pomeriggio con inizio alle 15, nella chiesa del Duomo. Alla famiglia condoglianze anche dalla nostra redazione con la quale Bruno aveva collaborato in diverse iniziative enogastronomiche. 'ORI PRODUZIONE RISERVATA Bruno Fornai Sanità Pisa e provincia Pagina 11 "pro essionista, né la struttura sono r _+ini, rrta cl r!r, "ittime sì. I carabinieri stanno indagando per scoprire nuovi casi Abusi in ospedale: 4 donne denunciano medico l fatti si sarebbero protratti per diverso tempo l militari indagano anche per trovare eventuali complici Medico denunciato Quattro persone hanno sporto denuncia contro un professionista per abusi ---------------------------AREZZO L'sms di una donna vittima di violenza scoperchia il pentolone su una brutta storia di abusi in ospedale sulla quale sono in corso serrate indagini da parte dei carabinieri che sulla, questione mantengono il più stretto riserbo. Pare però che siano state sporte quattro denunce per violenza sessuale nei confonti di un medico impie- Sanità fiorentina e toscana -------gato presso una struttura ospedaliera pubblica attigua all'Aretino. I militari parlano di un professionista operante in regime di intramoenia (ovvero un medico del SSN che offre a pagamento prestazioni oltre il proprio orario di lavoro). E' stato l'sms di una paziente aretina, inviato ad un numero del Protocollo Rosa con referenti dedicati al raccoglimento di denunce di violenze subite, a far scattare le indagini. "Da questo sms - spiega il Comandante Cieri - abbiamo cominciato ad indagare e abbiamo scoperto almeno quattro casi che sono tutti sfociati in denuncia, ma l'attività è ancora in corso e siamo praticamente certi che ci siano tante altre persone che hanno subito abusi ma che non ne hanno parlato per paura". Molto difficile, infatti, lavorare sul campo della violenza. Le persone coinvolte non avrebbero mai denunciato il fatto in questo caso: "Siamo dovuti andare noi a cercarle - conferma il comandante Cieri - per questo è molto importante che anche l'Arma si sia adeguata con protocolli appositi e referenti donne dedicate a questo tipo di cose, con le quali è più facile parlare e aprirsi". Per quanto riguarda il caso del medico in questionem invece, il pentolone è ormai stato scoperchiato. E di certo questa storia è destinata ad esplodere. Fede.Gue. Pagina 12 Per 1'interagiornaia di oggi ad Arëc o Fiere tutti i scgçetti portatori di interessi: lrresent il governatore Lsnrrco I{ossi e l'c.rssessore regionale Alarroni Conferenza dei servii della Asl 8 per definire le igliori pratiche di buona sanità AREZZO "Think big, start small, move fast". Cosi risponde alla crisi l'Azienda sanitaria Us18 di Arezzo, che oggi ha organizzato ad Arezzo Fiere e Congressi una Conferenza dei servizi con tutti gli stakeholders del territorio, radunando tutto il capitale umano su pochi ma centrali obiettivi. "Solo tenendo alta la visione, valorizzando le buone pratiche, contando sulla sinergia di tutti (Istituzioni, Sindacati, Sanità fiorentina e toscana Scuola, Medici di Famiglia, Farmacisti, Pediatri, Sindacati, cittadini e associazioni) possiamo continuare a garantire quel Sistema universalistico di cui ancora l'Italia può vantarsi - afferma il direttore Enrico Desideri ma è essenziale che tutti accettino alcune chiavi che rendono sostenibile oggi il Sistema Sanitario". Autorevoli voci accompagneranno questa giornata: dal professor Aldo Bonomi, al Governatore Enrico Rossi, dalla coordina- trice nazionale dei Difensori civici Lucia Franchini, al professor Mario del Vecchio, dall'Assessore Luigi Marroni al professor Gavino Maciocco. Ma i veri protagonisti saranno gli operatori del Sistema sanitario che con senso di responsabilità, senza paura del confronto, mettendo in campo tutta la loro professionalità, cercheranno insieme di far fronte alla grande sfida della salute per tutti. E dopo la parte generale del mattino, nel pomeriggio l'evento si concentrerà su sei diverse tematiche, dalle quali nasceranno idee nuove per migliorare l'attività di questa azienda che conta quasi 4.000 dipendenti con cento sedi e 350.000 cittadini come utenti. Uno dei temi più attesi è quello della prevenzione della corruzione e le nonne sulla trasparenza, per capire se si tratta di un adempimento burocratico o di una occasione di responsabilizzazione nel quotidiano lavoro di tutti. Pagina 13 LA NOTIZIAA MARGINE DELLA CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO , «MA ANCORA PRESTO» IL Si CHIUDE SUBITOA RICCIO «IL MIO ERA SOLO UN ESEMPIO NE RIPARLEREMO IN SEGUITO» Vi olentata in un centro san itario» Stupratore1 seriale: ci sarebbero altri 3 casi i car l z ®. . ffiC i n un al ra ' t / oVZ 1.i di DORY D'ANZEO e SALVATORE AAANNINO L'HANNO VIOLENTATA in una struttura sanitaria. L'ha violentata un medico, che pare anche essere uno stupratore seriale. Perché nelle indagini condotte dai carabinieri di casi più o meno analoghi ne sarebbero saltati fuori quattro. Uno scandalo di dimensioni enormi, se le notizie, per adesso ancora assai vaghe, saranno confermate nella loro vera dimensione. Una delle vittime è aretina, ma sarebbe successo tutto fuori provincia, anche se la prima denuncia è stata presentata qui, al comando provinciale dell'Arma di via Carlo Alberto Della Chiesa. La notizia è emersa in maniera quasi casuale a margine della conferenza stampa di fine anno del colonnello Luigi Arnando Cieri, da poco più di due mesi al vertice dei carabinieri aretini. Doveva essere l'occasione per fare il punto sulla criminalità e sull'andamento dei reati, ma i dati sono quasi subito oscurati dall'esempio che il comandante provinciale porta a sostegno della parte dedicata ai reati contro le donne, in particolare le violenze sessuali e gli stalking . Le parole sono vaghe (e Cieri dice di averlo fatto di proposito proprio perché non era questa la notizia al centro dell'incontro con i giornalisti) ma i fatti cui fa riferimento sono di gravità assoluta. «Abbiamo ricevuto - spiega - la denuncia di una giovane aretina che ci ha raccontato di aver subito una violenza sessuale in una struttura sanitaria per mano di un operatore». E quando poi i carabinieri sono andati ad approfondi- Sanità fiorentina e toscana l ei e J1, . .1C1A partita da una g iovane Poì la scoperta che non era il solo episodio re, dice il comandante, la realtà si è rivelata ancora più amara, perché di episodi analoghi, tutti opera dello stesso protagonista ne sono emersi altri tre». A QUESTO PUNTO, le antenne dei cronisti si drizzano e il colonnello viene tempestato di domande. Ma lui si chiude a riccio: a t a re in i,, f ,1 «Non posso dire di più, i fatti sono ancora al vaglio dell'autorità giudiziaria». Tutto quello che si riesce a cavare al comandante è che si tratta di casi non avvenuti qui, ma in una «provincia limitrofa». Quale? Inutile insistere, Cieri si è ormai chiuso nel riserbo: «Quando sarà il momento convocheremo una conferenza stampa ad hoc, adesso è ancora prematura, vi ho raccontato di questa inchiesta solo perchè volevo rendere esemplificare in modo più concreto i numeri astratti sulla violenza contro le donne». Pagina 14 IL RESTO PER Oè affidato all'immaginazione dei giornalisti e dei lettori. Di sicuro, quando i carabinieri saranno nelle condizioni di raccontare la storia in tutti i suoi particolari, ci troveremo di fronte a un'indagine destinata a fare scalpore. Perché già la violenza sessuale è un reato orribile, pensare che sia stata consumata in una struttura sanitaria, dove i pazienti (in questo caso le pazienti) dovrebbero essere al sicuro, e per mano di uno degli operatori cui dovrebbe essere affidato il benessere di chi vi ricorre, mette paura. Un brivido freddo dinanzi al quale passano in secondo piano persino i particolari di cronaca che pure sono fondamentali: dove è successo, quando, se siamo di fronte a un centro sanitario pubblico o privato, un ospedale oppure una clinica o addirittura una struttura diurna. Lo scandalo c'è comunque e i carabinieri lo hanno scoperchiato. Come si fa come un verminaio. Tr Sonoi carabinieri di Arezzo a condurre le indagini sul presunto stupratore seriale in ambito sanitario Sanità fiorentina e toscana IL QUADRO E' il racconto della giovane aretina che si presenta al comando provinciale dei carabinieri : sono stata violentata l carabinieri hanno pressochè concluso le loro indagini e le loro conclusioni sono al vaglio della procura di una provincia vicina Pagina 15 DOMANI TAVOLA ROTONDA SUL TEMA DELL'EMERGEN ZA SANITARIA ALL'OSPEDALE . soccorso uombaltere dolore : il FRA IL DIRE ed il fare c'è di mezzo il "dolore". Un titolo che racchiude il sentimento con cui gli operatori sanitari si approcciano al tema del dolore da parte dei pazienti. Un tempo la medicina imponeva di non lenire il dolore, considerato la migliore sentinella e la migliore spia per individuare la malattia. Oggi le cose per fortuna sono cambiare. Ci sono regole nazionali e internazionali, linee guida scientifiche precise sui modi di affrontare il dolore dei pazienti. Temi che saranno affrontati domani all'Auditoriuln Pieraccini del San Donato, in una giornata che vedrà la partecipazione di esperti, ma soprattutto il confronto diretto di quanti si trovano a dover affrontare quotidianamente questo problema. In particolare si discuterà del dolore nel Deu (il dipartimento dell'emergenza urgenza), cioè nei pronto soccorso della nostra provincia e nel precedente approccio con il 118. Il Pronto soccorso di Arezzo (secondo la rilevazione del Mes regionale) è fra i migliori in Toscana per la sua capacità di combattere il do r y p Al San Donato si parla i nuove pratiche e di confronto fra le strutture lore nei pazienti, ma ci sono ancora molte azioni da compiere e molti percorsi da aggiustare. Il confronto avrà proprio lo scopo di condividere le strategie e migliorare le cure e la partecipazione oltre i migliori . Toscana che degli operatori, anche dei pazienti che sono protagonisti principali sia passivi che attivi. Prima di entrare negli aspetti scientifici, organizzativi e operativi, il professor Stefano Brogi, docente di filosofia e autore di pubblicazioni che affrontano le diverse facce del dolore nella storia e nel pensiero filosofico, terrà una lezione magistrale su aIl dolore e la sofferenza: uno sguardo storico-filosofico». Quindi i professionisti della Asl affronteranno una serie di temi dal trattamento della persona con dolore al trattamento pre-ospedaliero, dai farmaci antidolorifici, ai dolori da colica renale, da frattura ossea, di natura nevritica, da cefalea ed emicrania, da lombalgia e lombo-sciatalgia, del dolore del paziente oncologico. OSPEDALE Si parla di come combattere il dolore oo!n111i 1,ML P, Sanità fiorentina e toscana Pagina 16 A. ALLA CONFERENZA DEI SINDACI PARTECIPA ANCHE L'ASSESSORE LUIGI MARRONI TI governatore Enrico Rossi oggi al palaffari: focus sui servizi RISPONDE alla crisi l'Azienda sanitaria Us18 di Arezzo, che oggi ha organizzato ad Arezzo Fiere e Congressi una Conferenza dei servizi con tutti gli stakeholders del territorio, radunando tutto il capitale umano su pochi ma centrali obiettivi. «Solo tenendo alta la visione, valorizzando le buone pratiche, contando sulla sinergia di tutti: istituzioni, sindacati, scuola, medici di famiglia, farmacisti, pediatri, cittadini e associazioni, possiamo continuare a garantire quel sistema universalistico di cui ancora l'Italia può vantarsi - afferma il Direttore Enrico Desideri - ma è essenziale che tutti accettino alcune chiavi che rendono sostenibile oggi il Sistema Sanitario». Autorevoli voci accompagneranno questa giornata: dal professor Aldo Bonomi, al Governatore Enrico Rossi, dalla coordinatrice nazionale dei Difensori civici Lucia Franchini, al professor Mario del Vecchio, dall'Assessore Luigi Marroni al professor Gavino Maciocco. Ma i veri protagonisti saranno gli operatori del Sistema sanitario che con senso di responsabi- Sanità fiorentina e toscana lità, senza paura del confronto, mettendo in campo tutta la loro professionalità, cercheranno insieme di far fronte alla grande sfida della salute per tutti. E dopo la parte generale del mattino, nel pomeriggio l'evento si concentrerà su sei diverse tematiche, dalle quali nasceranno idee nuove per migliorare l'attività di questa azienda che conta quasi 4.000 dipendenti con cento sedi e 350.000 cittadini come utenti. Sulle modifiche delle leggi 40/41, si discuterà dei ruoli, delle opportunità, degli ostacoli e degli strumenti con un faccia a faccia tra politica, enti locali, Azienda Sanitaria, Terzo settore, Sindaci e Sindacati. Ospite Bruno Benigni del Centro Basaglia al quale sarà consegnato un riconoscimento alla carriera "Per la salute della comunità». Poi della promozione della salute, dalla base della piramide: incontro con le scuole e con la comunità, con l'intervento di Gavino Maciocco dell'Università di Firenze. Una sezione sarà dedicata al nuovo strumento di governo della qualità e sicurezza delle cure. Pagina 17 RESTERA IN CARICA PERI PROSSIMI CINQUE ANNI ALLA GUIDA DELLA DELEGAZIONE LOCALE DELLA LEGA ITALI ANA LOTTA Al TUMORI Ivan i ri ' Buffoni e il nuovo presidente della 51t arettna ' di MASSIMO BENIGNI PASSAGGIO del testimone nella Lilt aretina, la Lega Italiana per la lotta contro i tumori, Ivan Cipriani Buffoni è il nuovo presidente che ha raccolto la pesante eredità di Francesca Buffoni alla guida del sodalizio per dieci anni. Ivan Cipriani Buffoni, commerciante nel settore auto, sposato con la dietista Barbara Lapini e padre di due figli, è sempre stato un socio attivo della Lilt, resterà in carica per i prossimi cinque anni. «Si tratta di un impegno importante - afferma il neo presidente - che cercherò di svolgere sempre con il massimo senso di responsabilità. Con il nuovo direttivo ci siamo subito messi al lavoro e abbiamo costituito il comitato giovanile, presieduto da Andrea Agnolucci, quello scientifico, presidente Angiolo Agnolucci, mentre il comitato femminile sarà guidato da Fiorella Di Meco, quello etico è stato affidato a Pier Luigi Rossi». Ivan Cipriani Buffoni ha già in programma una serie di iniziative: «Quattro nuovi progetti ovviamente tutti dedicati alla prevenzione, al disagio, che verranno realizzati in parte con le scuole cittadine. E' necessario fin da piccoli infatti capire l'importanza della prevenzione per combattere i tumori, iniziando so- Il futuro vedrà trai primi obiettivi La prevenzione e La divulgazione a scuola prattutto da un corretto stile di vita, con una sana alimentazione e un'attività fisica costante nel tempo, due elementi importanti per prevenire questo tipo di patologie. In programma anche un convegno nazionale nei prossimi mesi al quale parteciperanno i vertici nazionali dell'associazione». Il sodalizio aretino conta oltre 600 soci: «La nostra è sempre stata - ricorda Ivan Cipriani Buffoni - una Sanità fiorentina e toscana ÌVIA3,4 C Pli1,,AAI , l EECS , 1 E ïi nuovo presidente della Lift di Arezzo sezione tra le più attive in Italia, dove c'è molto entusiasmo e tanta voglia di fare, un sodalizio che guarda al futuro con tantissimi preziosi collaboratori che sono al servizio degli aretini. Lavoreremo come abbiamo sempre fatto per sviluppare maggiormente la prevenzione oncologica attraverso numerose iniziative rivolte a persone di tutte le età e attraverso una maggior presenza su tutte le vallate della provincia, a breve anche una campagna di informazione e di sensibilizzazione, oltre a rafforzare la collaborazione con l' Asl 8 e incontrare i sindaci della provincia per avviare delle sinergie». Pagina 18 Presifflo reffionale per la celíachía LA GASTROENTEROLOGIA è anche presidio reonale per la diagnosi e il f ollow up della celiachia. In poco più di dieci anni, dal 2001 al 2012, nell'Asl 11 il numero dei celiaci è passato da 168 a 778 con un numero di nuove diagnosi di 50-70 all'anno. «Dal 2008 - spiega la dottoressa Francesca Calella - è stato avviato un percorso che coinvolge più unità operative. Al momento della diagnosi al paziente viene offerta la possibilità di accedere gratuitamente all'unità di igiene degli alimenti e nutrizione per avviare un percorso di educazione all'alimentazione senza glutine e, a seconda dell'età, alle unità di gastroenterologia o pediatria per il follow up ambulatoriale». A gennaio partirà una sperimentazione clinica insieme alla gastroenterologia di Gareggi che potrebbe rivoluzionare il percorso diagnostico del paziente con sospetta intolleranza al glutine. Lo studio (durata 3 anni) ha l'obiettivo di dimostrare che una piccola biopsia cutanea di 3 millimetri di diametro può essere sufficiente per fare diagnosi di celiachia senza ricorrere alla gastroscopia. Sanità fiorentina e toscana Pagina 19 .._y' iTA (« M :,, mmog rafl a fi ssata a l 2016 » HA UNA triste eredità familiare: madre e nonna entrambe morte per tumore al seno . Mina S., 50 anni di Empoli, sotto preciso consiglio del medico, deve quindi effettuare ogni anno la mammografia bilaterale. Peccato però che all'Asl 11 abbia trovato posto non prima del 4 agosto 2016. «Eppure - spiega la signora - ho portato tutta la docum entazione che attesta il fatto che devo sottopormi a questo controllo con cadenza annuale. Purtroppo però al cup mi è stato dato un apputamento che va ben oltre i tempi consigliati dal medico. Se voglio eseguire il controllo dovrò rivolgermi ad una struttura privata con costi molto più elevati». Sanità fiorentina e toscana Pagina 20 Ritardo per campo visivo «Oct» SI precisa che la prenotazione richiesta all'Asl 11 da Renzo Tani era per un «campo visivo computerizzato ed OCT nervo ottico» e non una visita oculistica. Per questo accertamento la prima data utile era febbraio 2016. Al cup di Siena ha preso appuntamento per il 15 gennaio 2015. Sanità fiorentina e toscana Pagina 21 DO' , VENTUNO STRUMENTI A DISPOSIZIONE TRA CUI ALCUNI INNOVATIVI E ALL'AVANGUARDIA cesto è un reparto all'avanguardia agnosi, prevenzione e cura gastro enterologia sl pone a i Ve nícl de lla san ità e VENTUNO strumenti a disposizion, tra cui due nuove colonne complete per videoendoscopici di ultima generazione; un percorso di screening del cancro al colon retto che vanta l'83,2 di adesione; presidio regionale autorizzato per la diagnosi e controllo di malattie rare (acalasia, gastroenterite eosinofila, malattia di Wilson...); ma anche centro sperimentale di ricerca dove si sta sviluppando il progetto europeo «Supcam». L'unità complessa di gastroenterologia del'Asl 11, diretta dal dottor Ottaviano Tarantino, è uno dei reparti più all'avanguardia del «San Giuseppe» di Empoli. «L'ATTIVITÀ della nostra unità operativa - spiega Tarantino è articolata e copre numerosi ambiti che vanno dall'attività ambulatoriale, al ricovero, alla gestione della emergenza-urgenza, alla prevensione. Il tutto è possibile perché vantiamo di un'équipe dedicata di grandi professionisti». Fiore all'occhiello del reparto è il suo parco tecnologico. Le due nuove colonne per videoendoscopici permetteno di avere immagini in alta risoluzione, consentono di eseguire biopsia mirate su aree sospette e grazie ad una recente innovazione è possibile anche acquisire immagini e filmati sullo stes- so server che poi possono essere richiesti dall'utente. Per quanto riguarda la diagnostica da settembre è possibile ricorrere alla videocapsula endoscopica per lo studio dell'intestino tenue. «E' un esame fondamentale - spiega Tarantino - per ricercare fonti oscure di sanguinamento di questa parte del tubo digerente, per lo studio dei pazienti affetti da poliposi familiari e per approfondimenti particolari. Inoltre è stata messa a punto anche una tecnica con cui siamo in grado di asportare lesioni anche molto estese che fino a pochi anni fa richiedevano la chirurgia». Altra novità è la sedazione cosciente con il protossido d'azoto miscelato all'ossigeno. «Viene somministrato attraverso una mascherina - spiega il direttore - E' già stata sperimentata su 50 pazienti con ottimi risultati in termini di soddisfazione dell'utente che non deve essere sottoposto ad anestesia e vantaggi economici perché non è necessario tenere il paziente in osservazione». Se NEL REPARTO di gastroenterologia di Empoli si fa anche ricerca. «Con il progetto Supcam spiega il responsabile Alessandro Tozzi - stiamo sviluppando una videocapsula per lo studio del colon. La particolarità di questo dispositivo consiste nella possibilità di guidarlo con un magnete LASUPCAM Un'innovativa videocapsula per lo studio del colon dall'esterno. I vantaggi rispetto alla colonscopia: indolore, meno invasivo, meno rischioso e imbarazzante. La prima parte del progetto si concluderà a febbrario 2015. La seconda parte, se approvata dalla commissione europea, inizierà nel 2016. Contiamo di poter mettere a disposizione la capsula per uso clinico entro 4,15 anni». Irene Puccioni EQUIPE Medici e infermieri della gastroenterologia Sanità fiorentina e toscana Pagina 22 sl ssïcu «Tem pi in netto calo» IN RIFERIMENTO all'articolo pubblicato il 13 dicembre scorso sulle nostre colonne riguardo ai tempi di attesa per alcune prestazioni ambulatoriali, la direzione dell'Asl 11 fornisce alcuni dati «in modo - spiega in una nota da comporre un quadro più dinamico del progetto ` L'attesa ha i giorni contati'». «I giorni di attesa per una visita oculista, all'11 dicembre scorso, risultano di 55 giorni per il codice breve e di 77 giorni per quello differito . Per la risonanza magnetica al ginocchio, alla stessa data, risulta un'attesa di 248 giorni per la prestazione con codice differito. Pur rilevando l'entità dell'attesa si deve tenere in considerazione che l'attesa era di 334 giorni due mesi fa e di 285 giorni un mese fa, con un trend di riduzione rispettivamente del 26% e del 13%. Inoltre, sempre per la prestazione di risonanza magnetica, l'Asl aveva previsto l'assunzione di più medici radiologi, proprio per la riduzione dei tempi di attesa, ma i due bandi di incarico emessi a tal scopo sono andati deserti: non è stata ricevuta alcuna domanda di partecipazione». Sanità fiorentina e toscana Pagina 23 91iornata della trasparenza e l 'i nch i esta per corruzione CI che più fa scalpore è legato ai regali. Il codice etico di Gareggi è esplicito in materia: i dipendenti non posso accettare doni di valore superiore ai 150 euro (su base annua). Non solo, l'azienda sollecita a condividere i regali in reparto, a devolbverli a fini istituzionali o benefici. Un punto chiaro, in materia anticorruzione, che però non sembra aver avuto grande efficacia, visti i recenti trascorsi e l'inchiesta aperta dalla procura un mese fa che coinvolge dieci cardiologi toscani, con tre indagati per corruzione proprio a Gareggi. L'anno della trasparenza, a Gareggi, è stato punteggiato dalla formazione anti corruzione di tutto il personale dipendente, un anno di impegno macchiato dall'inchiesta, che si è concluso ieri con la Giornata della Trasparenza, aperta a tutti, a cui hanno preso parte circa 300 persone. Sono intevenuti, dopo l'introduzione del direttore generale Monica Calamai che ha illustrato proprio il programma di formazione, e del rettore dell'Università Alberto Tesi, il consigliere del Tar del Lazio Stefano Toschei, la vicepresidente Garante della Privacy Augusta Iannini, il professore di diritto amministrativo Alfredo Corpaci, il vicepresidente dell'Ordine dei giornalisti Michele Taddei, il manager pubblico, testimone di giustizia e membro dell'Associazione `Signori Rossi', Raphael Rossi. Gli interventi e il dibattito sono stati moderati dall'avvocato Gaetano Viciconte. Sanità fiorentina e toscana Pagina 24 RIZZO HA GIÀ IMPIANTATO 13 CHIP (RECORD MONDIALE) NEL 2015 NE FARÀ ALTRI 10 IL NUOVO REPARTO F STATO REALIZZATO IN TEMPI RECORD AL CTO SU MISURA PER RIZZO L'occhio bïonïco le ridarà l a vista A 64 anni, cieca da quando ne aveva 15 Sabato a Careggi il pìmn impianto de l luminare Rizzo di ILARIA ULIVELLI NON è stato semplice, ma alla fine ce l'hanno fatta. C'è stato qualche problema all'Estav per reperire il chip retinico ad alta tecnologia che sabato sarà impiantato per la prima volta a Careggi nel nuovissimo reparto costruito su misura per il luminare dell'oculistica Stanislao Rizzo, arrivato a Firenze da Pisa il primo novembre. E' sua l'invenzione dell'occhio bionico, l'impianto della retina artificiale che ridà la vista a pazienti non vedenti affetti da retinite pigmentosa, una malattia genetica Il chip retinico è stato ideato daRizzo e da lui i m piantato, pri mo al mondo,Pisa a dell'occhio che porta a una perdita della vista graduale e progressiva. L'occhio bionico è un impianto ad altissima specializzazione che Rizzo ha realizzato, primo al mondo, insieme alla sua équipe a Pisa, dopo una fase di sperimentazione durata un decennio e portata avanti anche in altri ospedali. FINO A OGGI sono stati 13 i `chip' retinici impiantati da Rizzo - il record mondiale -, ma il primario dell'Oculistica di Careggi ha già in programma dieci interventi per il prossimo anno. «Il primo lo farò entro la fine del 2014», aveva promesso al suo arrivo un mese e mezzo fa. E' stato di parola. Perché sabato, incrociando le dita, restituirà la vista a una donna di 64 anni che arriva da un paese del Nord Italia. Cieca da entrambi gli occhi dall'età di 15 anni, la donna sarà sottoposta all'impianto retinico all'occhio destro Sanità fiorentina e toscana che dovrebbe restituirle la vista. Pur essendo morti i suoi fotorecettori, grazie al chip possono essere inviati segnali visivi al nervo ottico. Si tratta di una soluzione sperimentale che i ridà una vista in bianco e nero e per flash successivi, per ora piuttosto rudimentale. Ma eccezionale e straordinaria. Anche perché la scienza fa passi da giganti e in pochi anni la visione potrebbe essere migliorata moltissimo. I pazienti che si sottopongono all'impianto hanno bisogno di una specifica riabilitazione subito dopo l'intervento per abituarsi a vedere in modo elettronico. Dopo cinquant'anni di buio totale tornare a vedere gli oggetti grandi anche se non in modo perfetto è il più grande regalo che si possa desiderare. E arriverà sotto l'albero di Natale. i pia nto si può fare sa, sezionati casi di ,rÉ 'seti non vedenti cs'ftettd da retinite p4c 4%,e,i+' ca Tiene :-_ipiantato sotto la retina : anche con i ,tc3recettori morti si possano inviare segnati !É sM al nervo ottico a v§_t,3, abbastanza ru, dirnentate, è in bianco íe, nero per flash s;. ccessivi: occorre fare ne riabilitazione Pagina 25 Stanislao Rizzo, 5 8 anni, nuovo primario dell'Oculistica di Careggi Sanità fiorentina e toscana Pagina 26 CAREGGI: CONTESTAZIONI PER VIO LAZIONE AL CODICE ETICO Partito il procedi tinto disciplinare PER I PRIMARI di Gareggi indagati nell'ambito dell'inchiesta 'Cuore d'oro ', David Antoniucci (accusato di corruzione e turbativa d'asta) e Gennaro Santoro (accusato di corruzione), la contestazione dell'ufficio disciplinare con gli addebiti per violazione del codice etico, sarebbe dovuta partire il primo dicembre, come scritto da `La Nazione'. Ma l'ufficio ha dovuto ritardare l'invio in attesa di ricevere la Sanità fiorentina e toscana Venti giorni di tempo per rispondere agli addebiti dizioni a gennaio documentazione completa di ordinanza e avvisi di garanzia . Arrivati anche per il terzo indagato di Gareggi, il professor Luigi Padeletti, per cui il materiale è stato inoltrato alla commissione dei garanti dell'Università che deciderà. Antoniucci e Santoro sono stati convocati a gennaio (devono passare 20 giorni dal ricevimento della raccomandata, avvenuto 1'11 dicembre) per un'audizione a loro difesa. Nel frattempo, i tre primari sono regolarmente al lavoro . I due cardiologi dell'Asl indagati, Giovanni Maria Santoro e Tania Chechi si sono presentati spontaneamente alla commissione disciplinare. Pagina 27 ELI CHIEDONO I COMITATI E LA CONSIGLIERA LAURA GIORGI (M5S) `Campo di Marte, altri 200 posti' Contestato il rapporto tra popolazione e disponibilità di letti CONTRO l'ipotesi di costruire un nuovo padiglione al Campo di Marte si schierano cinque comitati: Lucca per una Sanità Migliore, Lucca Sanità, comitato Per Non Morire, comitato Lucca Est-Sergio Ghiselli, e associazione Lucca Bene Comune. Hanno preparato un documento che sarà letto oggi in consiglio comunale quando verrà discusso l'ordine del giorno presentato dalla consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle, Laura Giorgi. Secondo i comitati l'Asl dovrebbe utilizzare i 200 posti disponibili negli edifici realizzati nel 2005 nell'area del Campo di Marte, dove potrebbe trovare spazio la degenza per i post acuti. «Rapportando la legge alla popolazione della Piana di Lucca di circa 170.000 abitanti, la Asl 2 - si legge nel documento congiunto dei comitati - è obbligata a garantire una struttura ospedaliera di 630 posti letto totali di cui 120 da destinare a riabilitazione e post-acuto. In violazione di questa legge la Regione To- Sanità fiorentina e toscana ((STOP AL CEMENTO» Movimento 5 Stelle e comitati contro l'ipotesi di un nuovo padiglione: oggi se ne parla in consiglio E stamani Baccelli spiega il suo progetto di spostare qui la sede della Questura scana e la Asl 2 hanno costruito un nuovo ospedale solo per acuti, con degenza media prevista di 5 giorni, con un indice di posti letto del 2,5 per mille abitanti, pari a 420 posti letto». E PROPRIO la consigliera comunale Laura Giorgi (M5S) oggi presenterà un ordine del giorno per «impegnare sindaco e giunta ad attivarsi con Asl, Conferenza sindaci, Provincia, Regione, Ministero, per ottenere il rispetto del rapporto posti letto/abitanti stabilito dalla legge nazionale nella piana di Lucca. A cercare la collaborazione degli altri Comuni della piana in modo da presentare un fronte unito di richieste. A prevedere nei piani di destinazione del "Campo di Marte" gli opportuni spazi per accogliere i circa 200 posti letto mancanti alla sanità della piana di Lucca». «Il Campo di Marte - aggiunge la Giorgi per la legge 67/88 deve rimanere a destinazione pubblica e non può essere venduto a privati come ha già fatto la Asl 2 con la vendita di Carignano a un magnate russo, in violazione della stessa legge. Mentre invochiamo gli interventi di Procura e Corte dei Conti,vogliamo ribadire quanto più volte abbiamo sostenuto: no alla cementificazione e si alla riqualificazione». INTANTO stamani a Palazzo Ducale il presidente della Provincia Stefano Baccelli illustrerà le proposte per l'utilizzo di una parte dell'area del Campo di Marte, in relazione, in particolare, al futuro dell'immobile di via Cavour, di proprietà della Provincia, che attualmente ospita la Questura. Pagina 28 LA PROPOSTA È RIVOLTA ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO. L'EDIFICIO DOVRA ESSERE DI ALMENO 640 METRI QUADRI Maxi-Casa della ,-) A MONSUMMANO sorgerà la Casa della Salute su una superficie di almeno 640 metri quadrati. Lo annuncia l'Asl 3 di Pistoia nel suo «avviso di ricerca di immobile a destinazione sanitaria per stipula di contratto di locazione passiva di 6 anni». La ricerca - precisa l'ente - si rivolge esclusivamente alle associazioni di volontariato che dovranno farsi carico degli oneri della guardiania [astruso vocabolo che la stessa Treccani definisce come non comune, ndr], attività di segreteria, centralino, gestione delle pulizie, manutenzione ordinaria della sede e degli arredi». s orgerà a Monsu L'aggiudicazione avverrà a favore dell'offerta economicamente più vantaggiosa in base a parametri economici e tecnici. L'edificio dovrà appunto essere di 640 mq netti, ma l'Asl si riserva la possibilità di richiedere ulteriori spazi contigui da adibire a uffici (circa 70 mq) e a magazzino (60 mq). L'immobile - si legge ancora sul bando - dovrà essere collocato in zona con facilità di parcheggio (spazi pubblici o privati nel raggio di 50 metri), con facilità di accesso alle principali arterie stradali e centrale rispetto al comune di Monsummano e privo di barriere architettoni- ® si cerca fl «gestore» I Questo il canone annuo massi m o. Ci saranno quattordiciambulatori che. La destinazione d'uso è centro socio-sanitario per attività sociali, sanitarie e amministrative, oltre che archivio. Per la locazione si prevede un importo massimo di 35mila euro annui. Il bando illustra anche come sarà strutturata la Casa della Salute: 14 ambulatori per medicina generale, pediatria e per altri specialisti, medicina d'iniziativa ed expanded chronic care model, ambulatorio in- fermieristico, di piccola diagnostica, spazio per il Cup e altre attività amministrative, segreteria delle attività ambulatoriali, Punto Insieme, punto prelievi, assistenza infermieristica territoriale, assistenza sociale, valutazione multidimensionale, spogliatoi, depositi di materiale, due sale di attesa per almeno 10 persone, servizi igienici separati, quattro posti-auto esclusivi. La presentazione delle offerte dovrà avvenire entro le 13 del 21 gennaio all'Usl 3 di Pistoia. La prima seduta pubblica di gara è fissata per il 28 gennaio alle 9.30. Mai PARCHEGGI NELLE VICINANZE E' quanto chiede l'Usi per la nuova struttura sanitaria Sanità fiorentina e toscana Pagina 29 « Ped íatría resti aperta 24 ore 24» IL REPARTO di pediatria deve riaprire, anche ridimensionato, ma con personale presente 24 ore su 24. Lo auspica Francesco Conforti, ex assessore alla Sanità. «La recente protesta del Crest, il Comitato regionale emergenze sanitarie, deve far riflettere -ha detto Conforti- . Il nuovo ospedale di Pistoia continua a sottrarre risorse e servizi dalla periferia. Così è successo a San Marcello e sta succedendo a Pescia, dove l'ospedale rischia di trasformarsi in un grande pronto soccorso di prima stabilizzazione e smistamento». A sollevare la questione è stata nei giorni scorsi Eva Giuliani, referente del Crest, in seguito ad un incontro avuto con l'assessore regionale alla Salute Luigi Marroni e il sindaco di Pescia Oreste Giurlani. «Facciano chiarezza sulle regole dell'assistenza pediatrica in Valdinievole -aveva detto Giuliani- e se i bambini che vivono nelle aree più periferiche e montane hanno la stessa probabilità di salvarsi rispetto a quelli che vivono a Pistoia». Ma per Conforti è tutto il Patto territoriale a scricchiolare. «Deve essere ridiscusso perché non garantisce pari dignità fra i vari territori. A Pescia, da tempo, non si fanno investimenti nel personale e in tecnologie, che sono invece l'unico mezzo certo per far funzionare i servizi e dare risposte concrete ai bisogni delle persone che vi fanno riferimento». «Così, l'assistenza sanitaria va evrso strutture private ed è sempre più povera coi poveri», ha concluso. L. Sil. Sanità fiorentina e toscana Pagina 30 i, g ` r,M N PATRIZIA ROMOLI è stata confermata responsabile per la prevenzione della corruzione per l'azienda sanitaria pratese. La Romoli riveste anche il ruolo di responsabile dell'Area amministrativa del dipartimento di prevenzione ed è direttore dell'Uo supporto amministrativo. Sanità fiorentina e toscana Pagina 31 L wA i wr wv-r • Leff í • L vomo L'ASL 4 dona arredi sanitari all'azienda sanitaria Usl 6 di Livorno a seguito della chiusura dell'ospedale Misericordia e Dolce. Così dal presidio sanitario dismesso di via Cavour e chiuso ormai da un anno partiranno alla volta della città labronica dodici posti letto non elettrici. Le spese di trasporto sono a carico dell'Asl 6 di Livorno che ha fatto richiesto di questi posti letto. Se una parte degli arredi del vecchio ospedale non sono finiti al «Santo Stefano» e non sono stati riutilizzati nel nosocomio di Galciana, almeno possono essere impiegati in altre realtà sanitarie. Sanità fiorentina e toscana Pagina 32 Esperti di oncologia SI CHIUDE oggi all'Ars Hotel Museo il I corso annuale «Carcinoma del colon retto avanzato e carcinoma gastrico avanzato: dalla pratica clinica alla biologia» organizzato dall'Unità operativa Oncologia dell'Asl 4. Il corso si pone l'obiettivo di analizzare i risultati clinici raggiunti fino ad oggi e le maggiori novità emerse nell'ambito della ricerca su queste due importanti patologie . Hanno partecipato i massimi esperti a livello nazionale che illustreranno le più importanti novità in questo ambito sia dal punto di vista clinico che biologico. Sanità fiorentina e toscana Pagina 33 Lingua dei segni, corso ALLA sezione ENS di via Enrico Fermi, a gennaio parte il corso di 1° livello per imparare la Lis, la lingua visivo - gestuale utilizzata dalle persone sorde per comunicare. Il corso LIS è rivolto a tutte le persone interessate all'apprendimento della LIS: operatori pubblici, insegnanti curricolari o di sostegno, operatori socio-sanitari, ricercatori, aspiranti operatori all'assistenza alla comunicazione, aspiranti interpreti LIS, familiari o conoscenti di persone sorde, curiosi. Chi è interessato può contattare la sezione provinciale di Prato all'indirizzo email [email protected] oppure telefonare allo 0574571050. Sanità fiorentina e toscana Pagina 34 SI : «MAN CATO RINNOVO . er ï Cg il GA- «« Cinque LI I NT ER I NALI» pe co nezzati» dai 0 ;i d t ' in affivo con l 2015» «SIAMO alle solite tanto che dobiamo prendere atto della riduzione del personale nell'ambulatorio pediatrico del pronto soccorso». La denuncia arriva da Roberto Cesario, segretario provinciale di Nursind Prato, all'inizio della settimana che porta dritta alle festività natalizie. «Abbiamo appena avuto notizia, da parte dei colleghi indignati e con i nervi a fior di pelle, di quest'ultima " sforbiciata" aziendale - prosegue il segretario Cesario E di mezzo ci sono ancora gli infermieri. E in questo caso specifico di conseguenza ci vanno di mezzo i piccoli pazienti e i familiari». Cosa succede a partire da ieri SERVIZIO PENALIZZATO «Una sforbiciata che arriva mentre ci siavvicina alle festività natalizie» e su cosa si appunta l'attacco di Nursind? «In pratica si passa da due a un solo infermiere per turno e ciò comporterà di lavorare il doppio - spiega Cesario - Una situazione che giunge in un momento delicato e va ad incidere su un ambulatorio che, vista la contingenza del periodo (influenze e malattie di stagione) e le festività oltre alla minore presenza dei pediatri sul territorio, sarà sempre Sanità fiorentina e toscana più ingorgato». Cesario punta il dito contro quelli che potranno essere gli effetti e le consgeuenze di una «riduzione di personale che è dovuta al mancato rinnovo del contratto degli infermieri interinali. L'azienda deve assumere». Secondo Cesario l'Asl 4 avrebbe l'opportunità di farlo: «Esiste una graduatoria Estav da far scorrere, ricorrere alle soluzioni `extemporanee' è improducente. Quale qualità si può garantire lavorando con questo sistema?». INTANTO anche i sindacati Cgil e Cisl stanno seguendo il caso. «Dai contatti avuti, abbiamo la promessa dall'azienda che 5 per- sone saranno riprese con l'inizio dell'anno e che cercherà soluzioni per sopperire a queste carenze di personale. Siamo consapevoli che questa scelta aziendale arrecherà disagio alla popolazione e ci stiamo muovendo per far sì che questi disagi, se proprio ci devono essere, siano limitati nella durata». «Proprio oggi (ieri, ndr) - aggiunge Sandro Malucchi della Cgil sono stati confermati 6 infermieri e 5 Oss con agenzia interinale. Altri 5 infermieri, sempre via interinale, entreranno in servizio il 2 gennaio. Non sappiamo quale sarà la dislocazione di tali forze lavoro». Sara Bessi Pagina 35 Morì a 39 ,indagati cinque medici Dura la valutazione della pm Marrara: «Quella vita poteva essere salvata, ma le terapie sono state insufficienti o dannose» di Alessandro Guarducci 1 LIVORNO Elisa Paggini, una mamma di 39 anni, morì improvvisamente per arresto cardiocircolatorio all'alba del 19 luglio 2013, nel quinto reparto dell'ospedale livornese, dove era entrata la sera del 17 luglio accusando dolori addominali e vomito. In quel giorno e mezzo di degenza (più un altro giorno trascorso in precedenza al pronto soccorso in osservazione), risulta che ai i familiari non fu comunicata alcuna situazione di emergenza né tantomeno fu indicato un eventuale pericolo di vita. II decesso avvenne all'alba del 19 luglio 2013 nel reparto di Medicinal in seguito a un gravissimo danno renale causato da un livello eccessivo di calcio per un adenoma benigno Perla Procura, la patologia di cui soffriva la donna fu accertata chiaramente ma sarebbe stata curata Dunque una morte tanto in- solo con la reidratazione spiegabile e assolutamente inattesa, al punto che era sta- quando invece «servivano ta la stessa azienda sanitaria livornese a segnalare il caso alla Procura, anche a seguito delle risultanze di una valutazione interna sui fatti accadu- ti. Oggi, a conclusione delle indagini (articolo 415 bis), sono cinque i medici dell'ospedale di Livorno indagati dalla sosti tuto procuratore Fiorenza Marrara con l'accusa di cooperazione in omicidio colposo: oltre al primario dell'Unità Organizzativa Medicina I, Marco Cei, risultano coinvolti nel procedimento Maria Cristina Mandolesi e Ornella Marino, in servizio nello stesso reparto, e poi Filomena Marrelli e Luigino Rizzello, intervenuti in turno in qualità di guardia interdivisionale. Come è evidenziato nell'avviso di conclusione delle indagini, la colpa è consistita non solo «in negligenza, imprudenza e imperizia» ma anche «per non aver adottato adeguate iniziative diagnostico terapeutiche a fronte di una gravissima crisi ipercalcemica che presentava la paziente». Addirittura, nell'atto redatto e sottoscritto dal pubblico ministero è specificato che i medici avrebbero «adottato Sanità fiorentina e toscana misure d'emergenza» un protocollo terapeutico assolutamente insufficiente, se non addirittura dannoso", anche una volta individuata la patologia di cui soffriva la Paggini e successivamente non avrebbero monitorato le funzioni vitali (renali e cardiaca) della paziente. Secondo l'accusa, infatti, i medici «in presenza di un danno renale» si sarebbero limitati «ad una reidratazione forzata», fino al decesso della donna per una crisi cardio-respiratoria. Sposata con un spedizioniere marittimo molto conosciuto in città, Antonio Bonsignori e madre di Giorgio, un bambino che all'epoca aveva 8 anni, con i quali viveva in una palazzina bifamiliare ad Antignano, Elisa era andata al pronto soccorso nel pomeriggio del16luglio, appunto presentando forte nausea e vomito insistente. Le venne diagnosticata una calcolosi renale, con una forte carenza di potassio; le fu prescritta idratazione, reinfusione di potassio e eventuale terapia antibiotica e an tidolorifica e fu deciso di tenerla in osservazione. Dopo un giorno e mezzo di ricovero al pronto soccorso (Osservazione breve intensiva), effettuati una serie di esami, la donna venne trasferita, nella serata del 17 luglio (alle 22,40 risulta dagli atti) nel reparto di Medicina generale I, dove poi fu trovata morta la mattina del 19 luglio alle 6 in punto. Morta a causa (come stabilito in seguito dall'autopsia richiesta dai familiari di Elisa) di un arresto cardiaco causato da una fortissima ipercalcemia dovuta a un adenoma benigno delle ghiandole paratiroidee : patologia curabile, se riconosciuta e adeguatamente trattata. E qui parla l'avviso di conclusione delle indagini, che spiega brevemente ma in maniera incisiva che cosa è successo - almeno secondo le risultanze dell'inchiesta - in quelle drammatiche ore all'ospedale livornese: "Dopo che la paziente fu trasferita a Medicina generale, i medici dapprima ritardavano nel rilevare il livello di calcio eccezionalmente alterato, come era già stato riscontrato al pronto soccorso (due esami erano stati effettuati nella mattinata del 17luglio, ndr). Ma soprattutto , una volta riconosciuto il quadro (puntualmente riportato in cartella clinica, dove le analisi di laboratorio evidenziavano un valore del calcio molto elevato e in aumento ndr), pur essendo ancora al momento possibile intervenire per salvare la vita della paziente, approntavano un pro tocollo terapeutico assolutamente insufficiente, se non addirittura dannoso nel caso specifico, limitandosi alla sola reidratazione, quando invece andava seguito un protocollo comprendente multiple misure di emergenza, quali oltre alla reidratazione - la diuresi forzata, terapia con calcitonina e, in presenza di danno renale, come nel caso in oggetto, emodialisi", il tutto da associare a farmaci mirati (anti-assorbitivi) e somministrazione di calciomimetici». «Al contrario i sanitari - si legge ancora nell'avviso di conclusione delle indagini della Procura di Livorno -"li- mitandosi a una reidratazione forzata, peraltro in una paziente con blocco renale, senza somministrare alcun farmaco tale da indurre alla diuresi forzata e senza prendere in considerazione la possibilità di una terapia dialitica, non programmando l'impiego di alcun presidio terapeutico, né peraltro monitorando le funzioni renali e cardiaca, causavano la morte della paziente, preceduta da un rilevantissimo edema polmonare, cui conseguiva una crisi terminale cardio-respiratoria». La sostituto procuratore Fiorenza Marrara, ricevute la segnalazione dall'Asl e la consulenza del medico legale nominato dai familiari di Elisa Paggini, si è avvalsa della consulenza tecnica d'ufficio dei clinici Marco di Paolo e Paolo Miccoli, sulla cui base ha deciso di indagare i cinque medici dell'ospedale livornese per il "delitto di cui agli articoli 113 e 589" del Codice Penale, ovvero concorso omicidio colposo. L'atto di conclusioni delle indagini è stato depositato l'8 dicembre nella segreteria della Procura. La morte di Elisa ha lasciato un bambino piccolo senza madre, un marito e i genitori (Anna Melani, insegnante in pensione, e Paolo Paggini, che gestisce un'impresa di pulizia in porto) con la vita distrutta da un dolore reso ancora più forte dal dubbio avallato per il momento dalle consulenze mediche - che la giovane donna si potesse salvare. VRIPRODIIZIONE RISERV ATA .hia:,e.ni e,,,ci- ,,,,dm Pagina 36 Sopra la sostituto procuratore Fiorenza Marrara che ha condotto l'inchiesta. A sinistra e sotto due belle immagini di Lisa Paggini, scomparsa nell'estate dell'anno scorso a soli 39 anni. Sanità fiorentina e toscana Pagina 37 IN COREA Sottratti i tl il 1 LIVORNO Rubano timbri medici e soldi dagli ambulatori Sais (Servizio assistenza e informazione sanitaria) di via La Pira in Corea, gli studi medici che accolgono i pazienti meno abbienti che hanno difficoltà economiche. Il colpo è stato messo a segno a ri dei medici al Sais nello scorso weekend, molto probabilmente tra sabato e domenica. Ma i medici si sono resi conto della situazione ieri pomeriggio, quando hanno aperto gli studi. I malviventi, come ricostruito dal presidente del Sais Alberto Rossi, hanno spaccato una finestra e poi hanno rovistato in tutti gli uffici, nei cassetti e negli armadi, portando via alcune centinaia di euro del fondo cassa. Intorno alle 15.30 sul posto sono intervenuti gli agenti delle volanti della polizia per il sopralluogo. Ma non sono state trovate tracce importanti. Si teme soprattutto per i timbri, che potrebbero essere usati dai la- dri anche per ricette di sostanze legate al consumo di stupefacenti (per esempio il metadone e così via). Dispiaciuto il presidente Rossi: «Nei nostri ambulatori non c'è un granché da rubare, facciamo un servizio per la gente. Siamo amareggiati». Il Sais, che ha iniziato la sua attività nel 1987 grazie al lavoro di tre suore, Paola Lubino, Tarcisia Gallazzi e Beatrice Antonelli, mette a disposizione sei ambulatori. Dal 1990 è un'associazione di volontariato, di ispirazione cristiana, riconosciuta dalla Regione Toscana. iI vetro della finestra rotto dai ladri Sanità fiorentina e toscana Pagina 38 L'Asi al Comune: il Triage non era inattivo L'AsI risponde alla nota del Com une sulla visita del sindaco Nogarin e dell'assessore Dhimgjini al pronto soccorso dell'ospedale. il direttore sanitario Carlo Giustarini tiene in primo luogo a chiarire che, diversamente da quanto denunciato alla fine del sopralluogo, la funzione "Triage" della struttura, «nel momento della visita, era assolutamente attiva come di norma e non ha subito alcuna interruzione»: è la funzione «strategica operativa sulle 24 ore » svolta all'ingresso del pronto soccorso da due operatori sanitari». La mattina in questione, dalle 8 alle 14, il "Triage" si è «occupato di ben 67 nuovi pazienti che sono giunti consecutivamente, senza che si verificassero problemi particolari elo attese fuori controllo». L'AsI spiega a sindaco e assessore che «la postazione segnalata come "sprovvista di operatore" non era il "Triage", bensì quella della cosiddetta Informazionee Accoglienza»: è stata istituita di recente dall'attuale direzione aziendale e che «si occupa di tenere i parenti aggiornati sul percorso sanitario intrapreso dal proprio congiunto» all'interno del pronto soccorso. Per questo ruolo di raccordo , l'addetto viene spiegato - si deve «muovere sistematicamente tra la propria postazione ed i locali interni al pronto soccorso al fine di ricevere informazioni aggiornate » e trasmetterle ai parenti in attesa. Il funzionamento del pronto soccorso è «tema cruciale per ogni struttura ospedaliera», Sanità fiorentina e toscana viene spiegato dall'Asl sottolineando lo sforzo di riorganizzazione anche attraverso strutture legate alla medicina generale (Aft, Case della Salute, Uccp). L'Asl segnala che «manca un 'educazione all'utilizzo appropriato del ricorso al pronto soccorso, in modo da evitare la pressione della domanda impropria». Si tratta di problematiche sulle quali «i risultati concreti non si manifesteranno in tempi brevi». Dunque n- viene ribadito - le criticità ricorrenti dei pronto soccorso in Toscana, compreso il nostro di Livorno, «continueranno a manifestarsi malgrado tutti i correttivi già posti in essere e gli altri che potranno seguire». Tuttavia, i dati prelimina• ri raccolti dal MeS della Scuola Sant'Anna sui pronto soccorso toscani relativi al 2013 e 2014 «descrivono una situazione sostanzialmente omogenea» fra le varie Asl e Livorno «non rappresenta una situazione fuori controllo» in Toscana. Anzi, il direttore sanitario ribadendo l'impegno al miglioramento del servizio, esprime «l'apprezzamento doveroso e sincero» dei vertici As) «nei confronti di tutto il personale» impegnato «in questo lavoro molto difficile e prezioso di vera e propria "trincea"». 71 MSScorreggelü giunta . r,",.:elt,I N i iii 7r " l Pagina 39 I comitati all'attacco «Servono 200 letti nell'ex osp edale» Secco no all'ipotesi di realizzare un nuovo edificio nell'area Chiesti spazi perla riabilitazione e per assistere i post acuti II LUCCA I comitati "Lucca per una sanità migliore", "Lucca Sanità", "Associazione per non morire", "Lucca Est Sergio Ghiselli", "Associazione Lucca Bene Comune" si dicono contrari alla realizzazione di un nuovo edificio al Campo di Marte e chiedono di utilizzare i 200 posti letto disponibili nei due padiglioni costruiti dopo il 2005 , necessari per fornire l'assistenza necessaria. Ecco la posizione dei comitati: «Il decreto -legge Balduzzi convertito in legge n135 del 7-8-2012 stabilisce, all'art. 15, comma 13 , punto c, che i posti-letto ospedalieri totali siano pari al 3, 7 per mille abitanti della zona di competenza, di cui lo 0,7 per mille da destinare alla riabilitazione e fase post - acuta. Rapportando la legge alla popolazione della Piana di Lucca di circa 170,000 abitanti, la As 2 è obbligata a garantire una struttura ospedaliera di 630 posti letto totali di cui 120 da destinare a riabilitazione e post-acuto. In violazione di questa legge la Regione Toscana e la Asl 2 hanno costruito un nuovo ospedale solo per acuti (degenza media prevista di 5 giorni) con un indice di letti del 2,5 per mille abitanti, pari a 420. Ai cittadini lucchesi mancano quindi 210 letti rispetto allo standard nazionale. «Invitiamo con forza il sindaco di questa città , quale prima autorità della Usl e garante del diritto alla salute dei suoi cittadini, a prenderne atto e agire di conseguenza. Recentemente la As12 ha integrato il nuovo ospedale per acuti con un modulo di 14 pl per riabilitazione e post-acuto, ricavati al Campo di Marte, nei quali però non è garantita un 'assistenza in condizioni di degenza ospedaliera con presenza del medico 24/24 ore, ma strutturato a tipo di ospedale di comunità, in cui l'assistenza medica è fornita solo su chiamata e assicurata dal medico di base che è di regola impegnato in altre attività assistenziali. «In questa prospettiva la proposta lanciata dal direttore generale dellaAsl 2 di costruire un nuovo padiglione, sempre con il sistema del project financing, per ospitare la cittadella della salute, il centro direzionale e altri sevizi connessi, invece di utilizzare i 200 posti-letto disponibili al Campo di Marte nei due padiglioni costruiti dal 2005 in poi, già pronti e perfettamente a norma o adattabili con minima spesa, ci sembra una provocazione e un'offesa al buon senso dei cittadini, nonché un altro tentativo di cementificazione selvaggia e speculazione edilizia a poca distanza dalle Mura di Lucca che si aggiunge a quello operato con la costruzione del S. Luca in zona dichiarata agricola e inedificabile sul piano strutturale» 1, -ù,,li ANI- il padiglione c del Campo di Marte (Vip) Sanità fiorentina e toscana Pagina 40 Pochi bebè, p to nascita a rischio Dal primo gennaio la soglia minima è 1000 e Piombino è lontana. L'assessore: «Contiamo in una deroga» di Valerla Parrini 1 PIOMBINO Nel 2013 i fiocchi rosa e azzurri appesi alla nursery di Villamarina furono 311. Quest'anno saranno più o meno gli stessi. La teoria legislativa dice che il punto nascita è a rischio chiusura. Perché la soglia dei 500 è lontana. E, in base alle direttive del piano sanitario nazionale, dal primo gennaio serviranno addirittura mille parti per scongiurare la soppressione. «La pratica, invece dice un'altra cosa», tranquillizza l'assessore Margherita Di Giorgi. Per Piombino e Portoferraio la Regione è pronta a confermare l'introduzione di una deroga che salverebbe entrambe le maternità. Già organizzate in una unità operativa che tocca sì e no quota 500. Il dato finale che si delinea per Villarnarina è letto in maniera sostanzialmente positiva dal primari o, il dottor Ambrogio De Nardo. «Non era scontata la conferma del numero dello scorso anno, in un quadro reso così complicato dalla depressione economica», afferma il medico, sottolineando subito dopo il calo delle nascite generalizzato in tutto il Paese. Bimbi al punto nascita (foto d'archivio) tutto. «Un'eventuale riorganizzazione dei punti nascita dovrebbe basarsi proprio su questi elementi che ormai appaiono consolidati», commenta De Nardo. E' chiaro che un forte elemento di attrazione può essere rappresentato dall'introduzione del parto indolore. Do- po svariati annunci, stavolta parrebbe quella buona. «Il nostro personale è già in fase di formazione. Contiamo di iniziare nei primi mesi dell'anno. Ed è evidente che, oltre a consentire l'erogazione di un servizio così importante, la novità avrà un effetto positivo sul numero delle donne che sceglieranno Villamarina per dare alla luce i propri figli». Il giudizio dell'assessore Di Giorgi percorre gli stessi binari: «Il parto indolore sarà un fiore all'occhiello della sanità piombinese. Quanto al rischio di soppressione del punto nascita, credo proprio si possa affermare che sia scongiurato». CRIPRODUZION E RISERVATA La diminuzione investe an- che l'immigrazione. Persiste uno zoccolo duro che oscilla tra i120 e il 25% del totale delle nascite. Fino a qualche tempo fa la percentuale sfiorava il 30. In attesa di un esame completo delle statistiche 2014 (a inizio anno) è possibile già ricavare qualche elemento di ri flessione. Intanto, Villamarina continua ad essere la meta di donne provenienti dalla zona nord della provincia grossetana. Follonica e dintorni, dunque. Essendo l'ospedale di Massa Marittima cancellato dalle direttive sui piccoli ospedali, le partorienti dovrebbero optare per Grosseto. E questo finisce col favorire Piombino. Di contro, in diversi casi, a San Vincenzo si preferisce far nascere il proprio bambino a Cecina piuttosto che qua. Questione di viabilità, soprat- Sanità fiorentina e toscana P,r61 hd, ,, " ;«h,,, Pagina 41 LEGGE 194 Sono state un 'ottant ina ® ® ® d inte rruzioni PIOMBINO A Villamarina la percentuale delle interruzioni di gravidanza sfiora il 30% dei nati vivi. Ed è un dato consolidato che non accenna a scendere. A fornirlo è il primario del reparto di ostetricia e ginecologia di Villamarina, il dottor Ambrogio De Nardo. «Complessivamente nel 2014 arriveremo ad un'ottantina di interruzioni. Non parliamo solo di donne piombinesi», spiega il medico. In larga parte si tratta di aborti farmacologici per i quali, grazie ad un protocollo snello, i tempi di attesa risultano ridotti. Sanità fiorentina e toscana Ambrogio De Nardo AVillamarina, su un organico di 7 medici, 4 sono gli obiettori. Atre, primario incluso, è delegata l'applicazione della legge 194 circoscritta all'interruzione. Perchè in realtà la normativa prevede anche politiche di educazione alla sessualità e alla procreazione consapevoli. pre garantito il rispetto dei contenuti della legge. Ma è chiaro che non è piacevole per nessuno procedere ad un aborto. Si, chiude il medico - mi piacerebbe che quel 30% diminuisse almeno fino a toccare la soglia fisiologica del 20. Di sicuro, però, la situazione economica non aiuta». (v.p.) «Come ginecologo ho sem- ORI PRODJZ10NE RIS ERVA A Pagina 42 Esuberî e Asl la stagione delle correzioni FIRENZE UN A parte il tentativo dell'assessore al personale Vittorio Bugli, di dare una risposta ai 4.458 dipendenti delle 10 Province toscane, preoccupati di ritrovarsi in mobilità, dopo «l'emendamento mannaia» del Governo. Dall'altra le riunioni tecniche, coordinate dal presidente Rossi, per cercare la strada alternativa alla riforma delle aziende sanitarie, dopo la bocciatura degli emendamenti alle leggi 517 e 502, che obbligano a tenere distinte le Asl dalle aziende universitarie -ospedaliere. Nel mezzo l'idea di affrontare i pensionamenti nella sanità, con i 700 dirigenti e 1.200 dipendenti individuati nelle tre aree vaste, a quando il quadro sarà più calmo. Ieri è stata la giornata delle «correzioni» in Regione, dei ritocchi alle riforme. Con la Toscana in prima fila per evitare una «strage» di dipendenti delle Province (la metà delle piante organiche, quindi più di 2mila dipendenti, rischia la mobilità), indicando al Governo la strada del progetto di «preFornero» e di competenze riassorbite a Sanità fiorentina e toscana livello regionale. Ma è sulla sanità che Rossi gioca la partita più importante. Dovrà accettare il «3 + 3», ovvero le tre aziende sanitarie di area vasta, prodotto dell'accorpamento tra le 12 attuali, assieme alle tre aziende universitarie di Firenze, Pisa e Siena più il Meyer. La sua «exit strategy» è puntare sui dipartimenti interaziendali: le asl non si fonderanno con le altre aziende, rispettando la legge, ma i dipartimenti creeranno dei ponti ed eviteranno duplicazioni e sprechi. Chiaro che le tre aziende di area vasta dovrebbero stare vicino alle aziende ospedaliero -universitarie, per dipartimenti più efficaci e per sinergie concrete. Ma siamo ai primi passi della riforma corretta, a gennaio si cercherà la condivisione massima sulla nuova idea. Pagina 43 )3 L'Asl ll assume radiologi ma non si presenta nessuno II progetto prevedeva il potenziamento del personale per abbattere i tempi Due bandi vanno deserti, le ore redistribuite tra i 24 professionisti in organico di Francesco Turchi 1 EMPOLI I tempi d'attesa per alcune prestazioni specialistiche sono oggettivamente troppo lunghi. L'Asl 11 di Empoli ne è consapevole e proprio nell'ottica di darci un taglio aveva messo a punto un piano di potenziamento del personale. Che prevedeva anche l'assunzione di almeno tre medici radiologi. Ma i due bandi pubblicati dall'azienda sanitaria sono andati deserti: negli uffici di via Cappuccini non è arrivata alcuna candidatura. E così, per cercare di migliorare il servizio, lavoreranno più ore i professionisti che già ci sono. Una situazione che fa a pugni con le storie di tutti i giorni nell'era della crisi, dove ogni opportunità di lavoro viene accolta da una montagna di curricula. Ma non sempre - evidentemente - è co sì. La spiegazione dell'Asl 11 arriva dopo l'ennesima protesta, che abbiamo pubblicato sabato scorso. Giuliana Sani di Martignana aveva chiesto un appuntamento per il figlio, che doveva sottoporsi a una risonanza magnetica al ginocchio. E si era sentita rispondere che il primo appuntamento disponibile era per marzo 2016. Quindici mesi: «Alla fine - ha spiegato la donna - mio figlio ha deciso di affidarsi ad una clinica privata dove trovato posto nel giro di pochi giorni. «Così ci costringono a rivolgerci alle strutture private». All'azienda - tuttavia - «risulta un'attesa di 248 giorni per la prestazione con codice "differito"», dunque nell'ordine degli otto mesi. Ma al di là di questo «pur rilevando l'entità fanno sapere dall'Asl l l - si de- Sanità fiorentina e toscana ve tenere in considerazione che l'attesa per la stessa prestazione era di 334 giorni due mesi fa e di 285 giorni un mese fa, con un trend quindi di riduzione rispettivamente del 26% e del 13%». Inoltre, «sempre in riferimento alla prestazione di risonanza magnetica, è necessario specificare che, nell'ambito del progetto "L'attesa ha i giorni contati ", l Asl 11 aveva previsto l'assunzione di più medici radiologi, che si sarebbero tradotte in un aumento dell'organico per la riduzione dei tempi di attesa: ma non sono state possibili in quanto i due bandi di incarico emessi a tal scopo. Non è stata ricevuta alcuna domanda di partecipazione». Attualmente i radiologi in servizio sono 24, non più sufficienti - per ammissione dell'azienda- a garantire l'erogazione dei servizi in tempi ragionevoli. Per questo il direttore generale Monica Piovi aveva pensato di fare assunzioni «per un numero di ore equivalente a tre professionisti»: in pratica, potevano essere tre full-dine, oppure - tanto per fare un esempio - 4 o 5 part-time. E così è stato pubblicato un primo bando per l'affidamento degli incarichi, ma è andato deserto. Allora - a distanza di un po' di tempo - l'azienda ci ha riprovato. Ma anche stavolta nessuna traccia di candidature. A questo punto si è deciso di percorrere un'altra strada, anche perché sembra inutile, alla luce dei risultati continuare a cercare figure che, probabilmente , in questo momento non ci sono . L'AsI 11 - per cercare comunque di andare incontro alle esigenze dei cittadini - ha optato per una riorganizzazione interna per la riduzione dei tempi d'attesa. E così il "pacchetto di ore" stato redistribuito tra i 24 radiologi attuali che, di fatto, lavoreranno di più: «Per vedere i risultati della nuova organizzazione - spiegano da via dei Cappuccini - bisognerà però avere un po ' di pazienza. I primi effetti positivi ci sono, ma saranno pienamente tangibili nel lungo periodo». ORIPROD'JZIONE RISERVATA Un radiologo al lavoro mentre effettua un esame di risonanza magnetica (foto di repertorio) V1d I I aesmn.uliolaci uw oo .,ip-rn1z uc'mnn Pagina 44 NOVITÁ AL SAN GIUSEPPE Controlli allIntestffio grazie a una cro-cap sula vizio erogato, ha portato anche alla messa a punto della inucoLa gastroenterologia dell'As111 sectonia vale a dire una maniedi Empoli svela le carte dei prora per asportare lesioni e polipi getti e innovazioni che andran- intestinali anche molto estesi no a caratterizzare quest'imsenza dover ricorrere all'uso portante settore della medicidella chirurgia, e la dissezione na che da sempre rappresenta sottomucosa la quale, a diffeper l'azienda sanitaria di via dei renza della prima tecnica, conCappuccini il fiore all'occhiello sente di asportare in blocco e a livello regionale in materia. non più frammentate lesioni «Siamo onorati di poter dispormolto voluminose. re di strumenti tecnologicaUn occhio di riguardo è stato mente molto innovativi - compoi riservato ai pazienti celiaci menta il diret(in progressitore dell'Asl, vo aumento Gastroenterologia Monica Piovi nella nostra potenziata - abbiamo a zona) i quali disposizione vengono secon nuovi macchinari non solo ottiguiti ed aiutaMessa a punto mi macchinati dal momenri ma anche e anche una tecnica to della diasoprattutto gnosi in poi. per asportare una equipe di Per quanto rilesioni e polipi specialisti guarda le coche vanno ad lonscopie, senza la chi rugia aumentare il poi, si sta ragnostro progetgiungendo to legato alla qualità». traguardi davvero considerevoPer gli esami attinenti a queli e anche l'Asll I di Empoli ha sto settore, infatti, l'Asl ha diin serbo un progetto che posposizione una serie di strutrebbe rappresentare la svolta menti tecnologicamente per molti pazienti: la Supcam. all'avanguardia: dagli endosco«Si tratta di una video capsula a pi alle 2 nuovissime colonne controllo magnetico - comper video endoscopi tutti i macmenta il dottor Alessandro Tozchinari in uso rendono possibi- zi - la quale ha la particolarità le la visione ad alta risoluzione di poter essere guidata e a quasi 180 gradi per un'an ali dall'esterno del corpo mediansi ancora più dettagliata ed ap- te un magnete in modo che il profondita. Il progredire della medico possa andare ad indascienza e la volontà da parte gare sull'area precisa dell'intedell'azienda di incrementare stino tenue che intende consempre di più la qualità del sertrollare». (c. C.) 1 EMPOLI II reparto di endoscopia Sanità fiorentina e toscana Pagina 45 CONOSCEREI LUOGHI DOVE TUTTI POSSONO MUOVERSI IN TOTALE AUTONOMIA Guida per le persone divers UNA GUIDA turistica a prova di disabilità. Arriva nelle librerie «Lucca-Pila, le città d'arte in sedia a rotelle». Già disponibile nelle librerie, su amazon.it e per i formati kindle, la guida si propone come la proposta migliore per conoscere i luoghi pisani e lucchesi dove i diversamente abili possono muoversi in totale autonomia. Edito da «Polaris» e promosso e finanziato dalla fondazione «Cesare Serono», il volume è stato curato da Enrica Rabacchi e Pierluca Rossi, impeganti ad abbattere le barriere che impediscono la piena libertà di movimento dei disabili. Con la collana «A ruota libera-itinerari accessibili: istruzioni per l'uso» si dà uno strumento utile a chi riscontra nelle barriere architettoniche un ostacolo alla quotidianità. «Con il nostro progetto iniziato sei anni fa e denominato "Centralità" abbiamo pensato alle reali esigenze della disabilità e a rendere delle risposte concrete - afferma Gianfranco Conti, direttore della fondazione Serono - per far questo i nostri principali ente abili obiettivi sono sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni, fare cultura sulla problematica e fornire una serie di strumentazioni per rendere possibile una completa autonomia». LA GUIDA ha visto il supporto strumentale della «Village for all», per le misurazioni delle aree, della Fiat, per il trasporto dei disabili, e della Toshiba e Canon per i supporti grafici. «Questa iniziativa ci mostra che le città italiane sono ancora indie- tro rispetto all'accoglienza - afferma Sandra Capuzzi, assessore al sociale del comune di Pisa (foto) - dobbiamo sviluppare al meglio il concetto di autonomia e contenere il banale assistenzialismo». Michele Bulzomi Servizi sociali Pagina 46 "A ruota lib era", una guida pensata per turisti disabili Frutto della collaborazione tra il Comune e la Fondazione Cesare Serono il vademecum descrive un itinerario che tocca i luoghi accessibili a tutti 1 PISA La città si arricchisce di una nuova guida turistica, un prezioso compagno di viaggio a misura di portatori di disabilità, in grado di affiancare agli itinerari storici tradizionali tutte le indicazioni per raggiungerli agevolmente anche in sedia a rotelle. Si tratta di "A ruota libera", un progetto editoriale finanziato dalla Fondazione Cesare Serono e dalle amministrazioni comunali delle città d'arte toscane. Il volume su Pisa e Lucca, presentato ieri a Palazzo Gambacorti dall'assessore al sociale Sandra Capuzzi e dal direttore della Fondazione, Gianfranco Conti, si aggiunge alla guida di Firenze e anticipa di qualche mese l'uscita della guida su Milano, pronta per l'Expò 2015. A Pisa sono otto i punti di interesse collegati in modo ottimale per consentire la fruizione della bellezze artistiche superando gli ostacoli architettonici. Nel percorso vengono anche segnalati tutti i servizi di prima necessità, bar, ristoranti, bancomat, toilette e farmacie, fa- Disabile sulla sedia a rotelle cilmente raggiungibili anche in carrozzella. La guida, edita da Polaris, si trova nelle librerie e su Amazon. «L'idea del progetto è nata dalla considerazione che le città italiane non possono essere considerate per tutti - ha spiegato Conti - perché ci sono scale e marciapiedi sconnessi, mezzi pubblici non sempre dotati degli ausili idonei. La guida rappresenta uno strumento per diffondere la cultura del turismo per tutti». Sandra Capuzzi ha riconosciuto che se qualcosa è stato fatto in merito, non è ancora sufficiente: «Per essere parte della comunità europea dobbiamo sforzarci di accogliere persone disabili, ma anche mamme con carrozzine e anziani con problemi di mobilità. La seria politica è quella che guarda oltre le scadenze elettorali e tiene conto dei problemi di tutti. Inoltre non sempre una disabilità è così grave da rendere necessario un accompagnamento: molti trasporti sociali potrebbero essere eliminati se ci fossero supporti adeguati nel trasporto pubblico. Occorre un cambio culturale, abbattere le barriere architettoniche serve a tutti». Il progetto "A ruota libera è realizzato grazie a Pierluca Rossi, che ha girato documentari in 123 paesi del mondo per varie produzioni, prima che la sclerosi multipla cambiasse la sua vita. Oggi continua a girare il mondo e a filmarlo dalla carrozzella, per consentire a quelli come lui di viaggiare nelle città d'arte, ma in tutta sicurezza. Renata Viola ©RIPRORUZIONE RISERVATA "-\ riwLi lib.a, uici pii,, pru-+, í , lurlsil dis,Mh Servizi sociali Pagina 47 * il SC Sloni® 1S ` + C' e, una spec iale carro zzella V-L / VICOPISANO L'Associazione Spazzavento Onlus di Uliveto Terme ha presentato Joëlette, acquistata anche con il contributo dell'amministrazione comunale di Vicopisano, alla presenza dell'assessore alle politiche sociali, ValentinaBertini, e del Sindaco Juri Taglioli. Si tratta di una speciale carrozzella da fuori strada che Servizi sociali consente a persone con disabilità, cui gli ambienti montani e le escursioni sono purtroppo normalmente preclusi, di percorrere sentieri anche scoscesi e inclinati e partecipare a uscite e percorsi di educazione ambientale. Gli operatori dell'Associazione sono disponibili in qualsiasi momento a offrire informazioni e dettagli Joëlette. Info ww w.associazion e sp azzavento. it. Pagina 48