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LA FORMAZIONE BLS-D E’ UNO STRUMENTO
COMPLEMENTARE AL DEFIBRILLATORE
PER LA CARDIOPROTEZIONE
DELLO STUDIO ODONTOIATRICO
Il defibrillatore, da solo, è sufficiente per prevenire le morti da arresto cardiaco? Ci
sono elementi imprescindibili che devono sempre accompagnare questo strumento salvavita: uno di questi è di certo la formazione.
Partiamo dal BLSD, acronimo di “Basic Life Support – Defibrillation”. Si tratta del
supporto vitale di base da eseguire, nel minor tempo possibile, quando ci si trova
di fronte una persona con un arresto cardiaco in atto. Questo supporto vitale viene
garantito tramite le manovre di Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP), atte a mantenere le funzioni vitali del soggetto, supportando artificialmente la circolazione e,
se possibile, la ventilazione.
Ma quali sono queste manovre di Rianimazione Cardio-Polmonare? Ecco che entra
prepotentemente in gioco il ruolo della formazione.
Il dentista non può limitarsi a possedere un defibrillatore nel proprio studio: deve
anche conoscere nel dettaglio e avere padronanza delle procedure da mettere
in atto di fronte a un paziente in arresto cardiaco improvviso. Partiamo da un presupposto: solo chi interviene tutti i giorni in situazioni critiche sa come comportarsi
e mantiene il sangue freddo. Solo rianimatori e soccorritori dell’area emergenza
sanno come muoversi, quindi, indipendentemente dagli studi compiuti (questo vale
anche per i medici).
Durante i corsi di formazione, viene insegnato in primo luogo come riconoscere un
soggetto che ha un arresto cardiaco in corso e quindi come intervenire tempestivamente tenendo fede alla catena della sopravvivenza.
Questa – ci riferiamo alla catena della sopravvivenza - è costituita da cinque anelli, ognuno dei quali contiene un elemento fondamentale per la buona riuscita del
soccorso.
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Nel dettaglio:
1 - Riconoscimento e attivazione del sistema di risposta all’emergenza;
2 - RCP immediata di alta qualità;
3 - Defibrillazione rapida;
4 - Intervento del sistema di emergenza territoriale di base e avanzato;
5 - Supporto vitale e assistenza avanzati1 post arresto cardiaco.
L’odontoiatra che si trova di fronte a un paziente in arresto cardiaco improvviso può
agire ed attenersi ai primi tre anelli della catena della sopravvivenza.
Ogni anello è fondamentale e un solo anello debole può inficiare sulla tenuta della
catena stessa. Ergo, la buona riuscita del soccorso può risultare compromessa.
Si può inoltre notare come il secondo anello della catena sia costituito dalla RCP
di alta qualità. Le manovre di Rianimazione Cardio-Polmonare vengono svolte eseguendo compressioni toraciche esterne e, se possibile, ventilazioni bocca-bocca
o con l’utilizzo di pocket mask o del pallone manuale auto espansibile (Ambu nel
linguaggio più comune), normalmente presente in tutti gli studi odontoiatrici.
Quindi, se si è fatto un corso per imparare le manovre, queste potranno essere
eseguite con maggiore consapevolezza, applicando la tecnica più corretta della
loro esecuzione. Le compressioni toraciche esterne devono essere di alta qualità
perché vanno a sostituire l’attività del muscolo cardiaco che durante un arresto
cardiaco non è in grado di contrarsi nella maniera corretta e quindi di spingere il
sangue ossigenato a se stesso e alle altre cellule dell’organismo, in particolare a
quelle del sistema nervoso centrale.
Una buona RCP, oltre ad aumentare di 2-3 volte la probabilità che lo shock elettrico
della defibrillazione riesca ad interrompere la fibrillazione ventricolare2, aiuta anche a diminuire le probabilità di deficit neurologici a coloro che sopravvivono.
Inoltre, la stessa probabilità di sopravvivenza all’arresto cardiaco extra-ospedaliero
è strettamente associata ad una serie di fattori. Tra questi troviamo il fatto che l’arresto cardiaco sia testimoniato e che i testimoni presenti inizino subito le manovre di
RCP3 e che le eseguano fino all’arrivo del defibrillatore.
Bibliografia.
1. 2.
Sintesi dell’Aggiornamento delle linee guida 2015 per RCP ed ECC dell’American Heart Association
DOC 78 AREU. Rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce operatore laico - Ma-
nuale
3. Sasson et al. Predictors of survival from out-of-hospital cardiac arrest: a systematic review and meta-
analysis. Circ Cardiovasc Qual Outcomes. 2010 Jan;3(1):63-81.
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